Silvia Cavalleri si è classificata 59ª con 224 (71 76 77, +8) colpi nel Florida's Natural Charity Classic, evento inaugurale del Symetra Tour 2017, che si articola in 21 tornei, svoltosi sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida.
Ha ottenuto il terzo titolo nel circuito con 206 (66 70 70, -10) Olivia Jordan-Higgins, 26enne del Baliato di Jersey, che dopo una corsa di testa ha avuto la meglio per un colpo su Christine Song e sulla cinese Yu Liu (207, -9). Al quarto posto con 208 (-8) Lindsey Weaver e al quinto con 210 (-6) Kim Welch, Erica Popson, la svedese Julia Roth e la cinese Ruixin Liu. Non è riuscita a difendere il titolo la canadese Samantha Richdale, nona con 211 (-5).
Olivia Jordan-Higgins ha condotto il giro finale con quattro birdie e un doppio bogey per il 70 (-2) vincente che le ha reso 18.750 dollari su un montepremi di 125.000 dollari. Silvia Cavalleri, dopo un buon inizio di torneo, ha perso parecchio terreno e ha concluso con un 77 (+5) frutto di cinque bogey, senza birdie. E’ uscita al taglio, caduto a 149 (+5), Alice Barbieri, 96ª con 153 (77 76, +9).
SECONDO GIRO - Silvia Cavalleri, 38ª con 147 (71 76, +3) colpi, ha perso ventidue posizioni nel secondo giro del Florida's Natural Charity Classic, evento inaugurale del Symetra Tour 2017, che si articola in 21 tornei, in svolgimento sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida. E’ uscita al taglio, caduto a 149 (+5), Alice Barbieri, 96ª con 153 (77 76, +9).
Ha mantenuto la leadership con 136 (66 70, -8) Olivia Jordan-Higgins, 26enne del Baliato di Jersey, che ha portato a due i colpi di margine sulle prime inseguitrici, Lindsey Weaver ed Erica Popson (138, -6). Al quarto posto con 139 (-5) Grace Na e la canadese Elizabeth Tong e al sesto con 140 (75 67, -4) l’altra canadese Samantha Richdale, che grazie a un 67 (-5) si è procurata qualche possibilità di confermare il titolo, dopo una falsa partenza.
Olivia Jordan-Higgins ha tenuto un passo un po’ altalenante con cinque birdie e tre bogey (70, -2), ma efficace. Silvia Cavalleri ha girato in 76 (+4) con tre birdie, due bogey, un doppio e un triplo bogey. Stesso score per Alice Barbieri con due birdie e sei bogey. Il montepremi è di 125.000 dollari.
PRIMO GIRO - Silvia Cavalleri è al 16° posto con 71 (-1) colpi e Alice Barbieri al 94° con 77 (+5) nel Florida's Natural Charity Classic, evento inaugurale del Symetra Tour 2017, che si articola in 21 tornei, in svolgimento sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida
E’ al comando con 66 (-6) Olivia Jordan-Higgins, 26enne del Baliato di Jersey, che ha un colpo di vantaggio su Erica Popson (67, -5), due su Laura Wearn (68, -4) e tre su Natalie Sheary e sulla thailandese Chirapat Jao-Javanil (69, -3). Al sesto posto con 70 (-2) la danese Nanna Koerstz Madsen e al 39° con 73 (+1) la canadese Samantha Richdale, che difende il titolo.
Olivia Jordan-Higgins si è portata in vetta con otto birdie e due bogey. Silvia Cavalleri ha realizzato quattro birdie e tre bogey e Alice Barbieri ha segnato due birdie e sette bogey. Il montepremi è di 125.000 dollari.
LA VIGILIA - Scatta il Symetra Tour 2017 con il Florida's Natural Charity Classic (10-12 marzo, 54 buche), la prima delle 21 gare in cui si articola il secondo circuito statunitense, Sul percorso del Country Club of Winter Haven, a Winter Haven in Florida, saranno in gara due giocatrici italiane, Silvia Cavalleri, unica azzurra capace di vincere un torneo nel LPGA Tour, e Alice Barbieri.
Difende il titolo la canadese Samantha Richdale, che avrà tra le più tenaci antagoniste le connazionali Augusta James, Sara-Maude Juneau e Lorie Kane, quest’ultima con un buon passato nel tour maggiore. Tra le possibili protagoniste anche Daniela Iacobelli, Laura Kueny, le tedesche Isi Gabsa e Sophia Popov, le danesi Nicole Broch Larsen e Nanna Koerstz Madsen, la norvegese Marianne Skarpnord, la svedese Caroline Westrup e la messicana Alejandra Llaneza. Il montepremi è di 125.000 dollari.
Tiger Woods non parteciperà all'Arnold Palmer Invitational in programma dal 16 al 19 marzo al Bay Hill Club & Lodge ei Orlando, in Florida,
"Le cure e i trattamenti stanno procedendo bene - ha dichiarato il campione statunitense - ma non sarò in grado di scendere in campo la prossima settimana. Mi dispiace molto, perché avrei voluto onorare la memoria di Arnold". L'ultima sua apparizione nell'Omega Dubai Desert Classic, lo scorso febbraio, si era conclusa con un ritiro per spasmi alla schiena dopo il primo round chiuso in 77 colpi.
A causa di quel malanno Woods ha poi dovuto saltare il Genesis Open e l’Honda Classic, che nelle intenzioni, sarebbero stati i primi passi di un cammino che avrebbe dovuto portarlo in condizioni ottimali al Masters di Augusta. Al momento non ci sono indicazioni su una possibile data di ritorno sulle scene agonistiche, ma solo la speranza che riesca ad essere presente tra quattro settimane all’Augusta National per il Masters.
Il canadese Adam Hadwin (270 - 68 64 67 71, -14) ha vinto il Valspar Championship, torneo del PGA Tour disputato all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71) di Palm Harbor in Florida. Il 30enne di Moose Jaw ha superato sull’ultima buca Patrick Cantlay (271 - 71 66 66 68, -13), penalizzato da un bogey dopo che nel giro finale gli aveva recuperato quattro colpi.
Al terzo posto con 272 (-12) Dominic Bozzelli e Jim Herman, al quinto con 273 (-11) Toni Finau, al sesto con 275 (-9) il sudafricano Charl Schwartzel, campione uscente, e al settimo con 276 (-8) Wesley Bryan e lo svedese Henrik Stenson, che con questa piazzamento è salito dal sesto al quinto posto nella graduatoria mondiale, superando Jordan Spieth.
Hanno recuperato posizioni Graeme McDowell, 14° con 279 (-5), e Matt Kuchar, 22° con 281 (-3), e ne ha perse quindici Byson DeChambeau, 27° con 282 (-2). Oltre metà classifica Patrick Reed, 38° con 283 (-1), Jim Furyk e l’inglese Ian Poulter, 41.i con 284 (par), e Keegan Bradley, 58° con 288 (+4). Sono usciti al taglio, caduto a 142 (par), Ernie Els, Bubba Watson e l’inglese Luke Donald con 144 (+2) e il fijiano Vijay Singh con 146 (+4).
Adam Hadwin, 30enne di Moose Jaw, ha siglato il primo titolo nel circuito, che si è unito ai due successi nel Web.com Tour. Dopo aver condotto per quindici buche con tre birdie e un bogey, ha messo a rischio la vittoria con un doppio bogey alla buca 16 permettendo a Patrick Cantlay di raggiungerlo. Sull’ultima buca, però, quest’ultimo ha mandato la palla in bunker, poi ha sbagliato l’uscita ed è stato bogey.
Hadwin (71, par, con tre birdie, un bogey e un doppio bogey) ha ricevuto un assegno di 1.134.000 dollari su un montepremi di 6.300.000 dollari) e potrà giocare il prossimo Masters ad Augusta. A gennaio, nel terzo giro del CareerBuilder Challenge, ha realizzato uno score di 59 (-13) divenendo l’ottavo giocatore nella storia del PGA Tour ad infrangere il muro dei 60 colpi. Nell’occasione è terminato secondo.
Patrick Cantlay ha concluso in 68 (-3) colpi con sei birdie e tre bogey. Ex numero uno del word ranking amateur e giocatore di grandi potenzialità, è stato vittima di un infortunio che gli ha fatto perdere tutta la scorsa stagione. Il 25enne di Long Beach (California), un titolo nel Web.com Tour (2013), stava giocando con una medical extension e aveva a disposizione dieci tornei per entrare nel tour guadagnando in questi eventi o 389 punti nella FedExCup o 624.746 dollari. Con il premio di 680.000 dollari ha subito centrato l’obiettivo.
TERZO GIRO - Il canadese Adam Hadwin (199 - 68 64 67, -14) ha fatto il vuoto nel Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si conclude con la disputa del quarto giro all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71) di Palm Harbor in Florida.
Il leader ha lasciato a quattro colpi Patrick Cantlay (203, -10), a cinque Jim Herman (204, -9) e a sei Dominic Bozzelli (205, -8). Al quinto posto con 206 (-7) J.J. Henry e lo svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale, e al settimo con 207 (-6) il sudafricano Charl Schwartzel, che non ha alcuna chance di bissare il successo dello scorso anno. Ha perso qualcosa Bryson DeChambeau, 12° con 209 (-4), ma il neopro dal quale i tecnici si attendono grandi cose sta dando segni di ripresa dopo le ultime deludenti prestazioni d’inizio stagione.
Navigano tra media e bassa classifica Matt Kuchar, 25° con 211 (-2), Jim Furyk e il nordirlandese Graeme McDowell, 35.i con 212 (-1), Patrick Reed, 49° con 214 (+1), Keegan Bradley e l’inglese Ian Poulter, 54.i con 215 (+2). Sono usciti al taglio, caduto a 142 (par), Ernie Els, Bubba Watson e l’inglese Luke Donald con 144 (+2) e il fijiano Vijay Singh con 146 (+4).
Adam Hadwin, 30enne di Moose Jaw senza titoli nel circuito, ma con due successi nel Web.com Tour, ha mantenuto il comando con quattro birdie, senza bogey, per il 67 (-4). A gennaio, nel terzo giro del CareerBuilder Challenge, ha realizzato uno score di 59 (-13) divenendo l’ottavo giocatore nella storia del PGA Tour ad infrangere il muro dei 60 colpi. Nell’occasione è terminato secondo.
Patrick Cantlay ha marciato in 66 (-5) con cinque birdie, anch’egli senza bogey. Ex numero uno del word ranking amateur e giocatore di grandi potenzialità, è stato vittima di un infortunio che gli ha fatto perdere tutta la scorsa stagione. Il 25enne di Long Beach (California), un titolo nel Web.com Tour (2013), sta giocando con una medical extension e ha a disposizione dieci tornei per entrare nel tour guadagnando in questi eventi o 389 punti nella FedExCup o 624.746 dollari. Non vi sono italiani in gara. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Il canadese Adam Hadwin (132 - 68 64, -10) ha sorpassato Jim Herman (133, -9) in vetta alla classifica del Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71) di Palm Harbor in Florida. Seguono il sudafricano Tyrone Van Aswegen, terzo con 134 (-8), Dominic Bozzelli, Russell Henley e lo svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale che ha perso due posizioni, quarti con 135 (-7), e si è mantenuto in alto Bryson DeChambeau, ottavo con 137 (-5), piuttosto deludente nelle ultime apparizioni.
Al 14° posto con 138 (-4) Matt Kuchar, al 20° con 139 (-5) l’inglese Ian Poulter, al 32° con 140 (-2) Keegan Bradley e il sudafricano Charl Schwartzel, campione uscente, e al 52° con 142 (par), ultimo punteggio utile per superare il taglio, Jim Furyk e il nordirlandese Graeme McDowell. Sono usciti Ernie Els, Bubba Watson e l’inglese Luke Donald con 144 (+2) e il fijiano Vijay Singh con 146 (+4).
Adam Hadwin, 30enne di Moose Jaw senza titoli nel circuito, ma con due successi nel Web.com Tour, ha girato in 64 (-7) con otto birdie e un bogey. A gennaio, nel terzo giro del CareerBuilder Challenge, ha realizzato uno score di 59 (-13) divenendo l’ottavo giocatore nella storia del PGA Tour ad infrangere il muro dei 60 colpi. Nell’occasione è terminato secondo.
Non vi sono italiani in gara. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - Jim Herman s è espresso con un ottimo 62 (-9) e ha preso il comando del Valspar Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71) di Palm Harbor in Florida.
La nebbia mattutina ha portato ritardi nelle partenze di conseguenza 19 concorrenti non hanno potuto concludere il giro, ma non incideranno sulla classifica. E’ partito bene anche lo svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale, secondo con 64 (-7) colpi insieme a Russell Henley e sono subito dietro James Hahn, quarto con 65 (-6), e l’irlandese Seamus Power, quinto con 66 (-5). Buon passo di Keegan Bradley, sesto con 67 e stesso "meno 4" per Bryson DeChambeau che ha ancora tre buche per migliorarsi.
Ritmi più blandi di Jim Furyk e di Matt Kuchar, 24.i con 69 (-2), e di Patrick Reed e del sudafricano Charl Schwartzel, campione uscente, 39.i con 70 (-1). Hanno perso già parecchio terreno il sudafricano Ernie Els, 56° con 71 (par), l’inglese Ian Poulter, 79° con 72 (+1), Bubba Watson e il fijiano Vijay Singh, 98.i con 73 (+2), e il nordirlandese Graeme McDowell, 121° con 75 (+4), che rischia il taglio.
Jim Herman, 40enne di Cincinnati (Ohio), ha ottenuto il primo titolo nel circuito lo scorso anno (Houston Open). La sua giornata di grazia è stata sottolineata da nove birdie senza bogey. Non vi sono italiani in gara. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Il sudafricano Charl Schwartzel difende il titolo nel Valspar Championship (9-12 marzo), torneo del PGA Tour che avrà luogo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course) di Palm Harbor in Florida. Numerose le defezioni tra i big, tuttavia il field propone buoni nomi come quelli dello svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale, e degli americani Patrick Reed, Bubba Watson, Keegan Bradley, Jim Furyk, Matt Kuchar e Ryan Moore.
Contribuiranno allo spettacolo anche il neozelandese Danny Lee, lo scozzese Martin Laird, il nordirlandese Graeme McDowell e gli inglesi Luke Donald e Ian Poulter. Meno competitivi, ma sempre seguitissimi dal pubblico, il fijiano Vijay Singh e i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen. Sotto osservazione Bryson DeChambeau, il neopro dal quale ci si attendevano ottime cose e che invece, in questa prima parte di stagione, sta deludendo. Non vi sono italiani in gara. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
Il torneo su Sky - Il Valspar Championship va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 9 marzo, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport Plus HD); venerdì 10 e sabato 11, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); domenica 12, dalle ore 19,45 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD).
Ottime prestazion1 di Matteo Manassero, terzo con 286 colpi (68 73 72 73, -2) insieme allo scozzese Scott Jamieson, e di Edoardo Molinari, undicesimo con 289 (75 72 73 69, +1), nell’Hero Indian Open, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, svoltosi sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India. Bassa classifica per Nino Bertasio, 66° con 306 (67 80 76 83, +18).
Ha vinto per il secondo anno consecutivo l’indiano S.S.P. Chawrasia (278 - 72 67 68 71, -10), che nella giornata finale ha innestato una marcia in più nelle sette buche che gli rimanevano per completare il terzo giro, sospeso per l’oscurità, e nelle 18 conclusive. A ben sette colpi il malese Gavin Green (285, -3) e in quinta posizione con 287 (-1) il quotato l’indiano Anirban Lahiri, che gioca di preferenza sul PGA Tour, e gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Carlos Pigem, che sta costruendosi una bella carriera nell’Asian Tour dove ha già un titolo all’attivo. Alla pari con Edoardo Molinari anche l’inglese David Horsey, il sudafricano George Coetzee, il nordirlandese Michael Hoey e l’iberico Pep Angles.
Shiv Shankar Prasad Chawrasia, 39enne di Calcutta alla 188ª gara, ha portato a quattro i titoli nell’European Tour. Anche i tre precedenti li ha firmati in India e nel palmares fanno compagnia a due successi nell’Asian Tour e a dieci nel circuito di casa. Tre birdie di fila nelle sette buche del terzo giro lo hanno portato avanti di due colpi su Pigem, poi gli è bastato un 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey per prendere il largo contro avversari in difficoltà. Ha ricevuto un assegno di 275.828 euro su un montepremi di 1.650.000 euro
Matteo Manassero, sempre nelle posizioni d’avanguardia pur tra sospensioni e ritardi, ha fissato il 73 (+1) di chiusura con due birdie e tre bogey. Edoardo Molinari è risalito di 13 posizioni con sei birdie, un bogey e un doppio bogey per il parziale di 69 (-3) e giornata di dimenticare in fretta per Nino Bertasio, autore di un 83 (+11) con tre birdie, cinque bogey, un doppio, un triplo e un quadruplo bogey. E’ uscito al taglio Renato Paratore, 86° con 153 (74 79, +9).
TERZO GIRO - Marcia in ritardo l’Indian Open dove è stato sospeso anche il terzo giro, come i due precedenti. Nella classifica provvisoria del torneo, organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour, Matteo Manassero, fermato dopo 11 buche, è al nono posto con "meno 1", mentre sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India hanno concluso il turno Edoardo Molinari, 28° con 220 (75 72 73, +4), e Nino Bertasio, 48° con 223 (67 80 76, +7). E’ uscito al taglio Renato Paratore, 86° con 153 (74 79, +9).
Sono in vetta con "meno 6", tutti stoppati all’11ª buca, lo spagnolo Carlos Pigem, l’inglese Eddie Pepperell e l’indiano S.S.P. Chawrasia, campione uscente, davanti al malese Gavin Green, quarto con "meno 5" alla 17ª. Al quinto posto con "meno 4" il nordirlandese Michael Hoey (12ª) e l’inglese David Horsey (11ª) e al settimo con "meno 3" lo scozzese Scott Jamieson e il francese Gregory Havret, entrambi fermati alla 14ª.
Matteo Manassero ha perso tre colpi in sei buche (bogey e doppio bogey), poi ne ha recuperato uno con un birdie. Edoardo Molinari ha girato in 73 (+1) colpi con due birdie, un bogey e un doppio bogey e Nino Bertasio in 76 (+4) con un eagle, due birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 1.650.000 euro con prima moneta di 275.828
SECONDO GIRO - Nell’Hero Indian Open, Matteo Manassero, terzo con "meno 3" nella classifica provvisoria, ha giocato solo sette buche del secondo giro sospeso per oscurità dopo i ritardi accumulati nel primo. Sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India, nel torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour, hanno concluso il turno gli altri tre azzurri: rimarranno in gara Edoardo Molinari (75 72) e Nino Bertasio (67 80), 32.i con 147 (+3) colpi, e uscirà Renato Paratore, 100° con 153 (74 79, +9).
Si è portato al vertice con 139 (72 67, -5) l’indiano S.S.P. Chawrasia, campione uscente, che precede di un colpo l’inglese David Horsey (140, -4), mentre Manassero è affiancato dall’altro inglese Eddie Pepperell, fermato dopo due buche. Tra i concorrenti giunti in club house sono al quinto posto con 142 (-2) lo spagnolo Carlos Pigem e il nordirlandese Michael Hoey, al 13° con 144 (par) il francese Romain Langasque e al 19° con 145 (+1) il filippino Miguel Tabuena e l’indiano Jyoti Randhawa.
Shiv Shankar Prasad Chawrasia, 39enne di Calcutta, ha vinto tre tornei nell’European Tour, tutti disputati in India, che nel palmares fanno compagnia a due successi nell’Asian Tour e a dieci nel circuito di casa. Cinque birdie senza bogey, per il 67 (-5) gli sono valsi la vetta. Per Matteo Manassero due bogey in avvio, poi un birdie prima di lasciare il campo. Dopo il 67 di partenza che l’aveva lanciato al secondo posto al completamento del turno iniziale, Nino Berrtasio ha perso trenta posizioni con un birdie, quattro bogey, un doppio bogey un triplo bogey che hanno fatto 80 (+8) colpi. Quattro birdie, due bogey e un doppio bogey hanno fissato il 72 del par di Edoardo Molinari e Renato Paratore ha chiuso in 79 (+7) con due birdie, tre bogey e tre doppi bogey. Il montepremi è di 1.650.000 euro con prima moneta di 275.828.
PRIMO GIRO - Matteo Manassero è secondo con 68 (-4) colpi nella classifica provvisoria dell’Hero Indian Open, torneo organizzato in combinata tra European Tour e Asian Tour e in svolgimento sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India. Il primo turno non è stato portato a termine a causa di una sospensione a metà giornata per maltempo e sono stati fermati lungo il percorso Nino Bertasio, 17° con "meno 1" alla 14ª buca, Renato Paratore, 30° con il par alla 16ª, ed Edoardo Molinari, 49° con "+1" alla 13ª.
E’ in vetta con "meno 5" dopo 15 buche l’inglese David Horsey e sono al terzo posto l’altro inglese Eddie Pepperell con 69 e con lo stesso "meno 3" lo spagnolo Carlos Pigem, (due buche da giocare), e il francese Gregory Havret,(12ª). Tra coloro che hanno terminato occupano la sesta posizione con 70 (-2) gli inglesi Sam Walker e Steven Tiley, lo statunitense Paul Peterson, il filippino Angelo Cue, il malese Danny Chia e il portoghese José Filipe Lima. In 49ª con 73 (+1) il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’berico Rafael Cabrera Bello, in 70ª con 74 (+2) l’australiano Brett Rumford e in 97ª con 76 (+4) l’atteso indiano Anirban Lahiri.
Cinque birdie nelle 15 buche di David Horsey. Matteo Manassero ha iniziato dalla 10ª con un doppio bogey, ma ha quasi subito preso a macinare birdie realizzandone sette a fronte di un bogey."Ho fatto tanti birdie - ha detto - ed è stato confortante riprendere con un bel giro dopo tre settimane di riposo. Spero di mantenere ritmo e concentrazione: il campo è impegnativo e, pertanto, non è difficile trovarsi gravati di punteggi alti senza la necessaria attenzione".
Tre birdie e due bogey per Nino Bertasio, tre birdie, un bogey e un doppio bogey per Renato Paratore e tre birdie e quattro bogey per Edoardo Molinari. Il montepremi è di 1.650.000 euro con prima moneta di 275.828.
LA VIGILIA - Continua la campagna extraeuropea dell’European Tour, che fa tappa in India per l’Hero Indian Open (9-12 marzo)), organizzato in combinata con l’Asian Tour. E’ ottava nazione visitata dal circuito che si proporrà per la prima volta nel vecchio continente solo a maggio (6-7, GolfSixes).
Sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi, saranno in campo Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio in un field in cui vi sono quasi tutti i migliori giocatori asiatici a iniziale dagli indiani S.S.P. Chawrasia, che difende il titolo, e Anirban Lahiri, l’altro vincitore (2015) nelle uniche due edizioni dell’evento disputate sotto l’egida dell’European Tour. Da seguire i thailandesi Kiradech Aphibarnrat, Thaworn Wiratchant e Prayad Marksaeng, il malese Danny Chia, il filippino Angelo Que, l’australiano Brett Rumford, gli statunitensi Paul Peterson e Peter Uihlein, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, lo scozzese Scott Jamieson e il francese Romain Langasque.
Riprende dopo un mese Matteo Manassero, l’azzurro più lineare nei risultati e l’ultima volta 20° in Malesia, mentre hanno problemi di continuità Renato Paratore, tre volte a premio su sette tornei e Nino Bertasio, cinque tagli superati su nove presenze, ma out la settimana scorsa nello Tshwane Open. E’ reduce da quattro tagli consecutivi Edoardo Molinari, seguiti a due toniche prestazioni nell’Hong Kong Open (14°) e nel South African Open (7°). Il montepremi è di 1.650.000 euro con prima moneta di 275.828.
Il gallese Jack Davidson ha battuto in finale per 4(4 l’inglese Marco Penge e ha vinto lo Spanish International Amateur Championship "Copa S.M. El Rey", svoltosi al Campo de Golf El Saler (par 72), a El Saler nei pressi di Valencia in Spagna. In semifinale in vincitore ha messo fuori gioco l’irlandese Kevin Leblanc (2/1) e Penge ha avuto la meglio sullo spagnolo Eduard Roussaud (5/3).
Tre azzurri avevano superato la qualificazione su 36 buche medal, ma sono stati eliminati nel primo turno di match play: Giacomo Fortini (2/1 dall’olandese Pierre Jr Verlaar), Giovanni Manzoni (2/1 dall’inglese Bailey Gill) e Massimiliano Campigli (4/3 dallo spagnolo Joan Tous)
Il trio era approdato alla fase a eliminazione diretta con queste posizioni in qualifica: Giacomo Fortini settimo con 146 (72 74, +2) colpi, Giovanni Manzoni 10° con 148 (76 72, +4) e Massimiliano Campigli, 24° con 150 (75 75, +6). Si è imposto con 143 (74 69, -1) lo scozzese Christopher MacLean, che ha preceduto l’irlandese Stuart Grehan (144, par) e lo spagnolo Alejandro Aguilera (145, +1). Sono usciti al taglio Stefano Ciapparelli, 43° con 153 (82 71, +11), Luca Cianchetti, 47° con 154 (80 74, +12), Julien Paltrinieri, 63° con 157 (79 78, +13), Andrea Romano, 81° con 160 (75 85, +18), Gianluca Bolla (82 79) e Riccardo Leo (81 80), 88.i con 161 (+19), Pietro Bovari, 95° con 162 (78 84, +20), e Francesco Donaggio, 110° con 165 (85 80, +23). Gli azzurri sono stati assistiti dagli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
MATCH PLAY - Nessun italiano è rimasto in gara nello Spanish International Amateur Championship "Copa S.M. El Rey", che si sta svolgendo al Campo de Golf El Saler (par 72), a El Saler nei pressi di Valencia in Spagna.
Infatti Giacomo Fortini (2/1 dall’olandese Pierre Jr Verlaar), Giovanni Manzoni (2/1 dall’inglese Bailey Gill) e Massimiliano Campigli (4/3 dallo spagnolo Joan Tous) sono stato eliminati nel primo turno di match play.
Il trio era approdato alla fase a eliminazione diretta con queste posizioni dopo le 36 buche di qualificazione medal: Giacomo Fortini settimo con 146 (72 74, +2) colpi, Giovanni Manzoni 10° con 148 (76 72, +4) e Massimiliano Campigli, 24° con 150 (75 75, +6). Si è imposto con 143 (74 69, -1) lo scozzese Christopher MacLean, che ha preceduto l’irlandese Stuart Grehan (144, par) e lo spagnolo Alejandro Aguilera (145, +1). Sono usciti al taglio Stefano Ciapparelli, 43° con 153 (82 71, +11), Luca Cianchetti, 47° con 154 (80 74, +12), Julien Paltrinieri, 63° con 157 (79 78, +13), Andrea Romano, 81° con 160 (75 85, +18), Gianluca Bolla (82 79) e Riccardo Leo (81 80), 88.i con 161 (+19), Pietro Bovari, 95° con 162 (78 84, +20), e Francesco Donaggio, 110° con 165 (85 80, +23). Gli azzurri sono stati assistiti dagli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
SECONDO GIRODI QUALIFICA - Fortini, Manzoni e Campigli ai match play nello Spanish Amateur - Giacomo Fortini, settimo con 146 (72 74, +2) colpi, Giovanni Manzoni, 10° con 148 (76 72, +4), e Massimiliano Campigli, 24° con 150 (75 75, +6), hanno avuto accesso ai match play nello Spanish International Amateur Championship "Copa S.M. El Rey", che si sta svolgendo al Campo de Golf El Saler (par 72), a El Saler nei pressi di Valencia in Spagna.
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta con 143 (74 69, -1) dallo scozzese Christopher MacLean, che ha preceduto l’irlandese Stuart Grehan (144, par) e lo spagnolo Alejandro Aguilera (145, +1). Nel primo turno a eliminazione diretta Campigli avrà di fronte l’iberico Joan Tous, Fortini se la vedrà con l’olandese Pierre Jr Verlaar, leader dopo le prime 18 buche, e Manzoni affronterà l’inglese Bailey Gill. Se vinceranno, Manzoni e Fortini si incontreranno nel secondo turno.
Sono usciti al taglio Stefano Ciapparelli, 43° con 153 (82 71, +11), Luca Cianchetti, 47° con 154 (80 74, +12), Julien Paltrinieri, 63° con 157 (79 78, +13), Andrea Romano, 81° con 160 (75 85, +18), Gianluca Bolla (82 79) e Riccardo Leo (81 80), 88.i con 161 (+19), Pietro Bovari, 95° con 162 (78 84, +20), e Francesco Donaggio, 110° con 165 (85 80, +23). Gli azzurri sono assistiti dagli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
PRIMO GIRO QUALIFICA - Ottima partenza di Giacomo Fortini, secondo con 72 (par) colpi dopo il primo giro di qualificazioni su 36 buche medal nello Spanish International Amateur Championship "Copa S.M. El Rey", che si sta svolgendo al Campo de Golf El Saler (par 72), a El Saler nei pressi di Valencia in Spagna. L’azzurro, alla pari con l’irlandese Tiarnan McLarnon, è preceduto di tre colpi dall’olandese Pierre Jr Verlaar (69, -3).
Sul difficile tracciato iberico sono tra i primi 32 classificati, che saranno ammessi alla fase match play, Andrea Romano e Massimiliano Campigli, 18.i con 75 (+3), e Giovanni Manzoni, 30° con 76 (+4). Sono al momento fuori Pietro Bovari, 50° con 78 (+6), Julien Paltrinieri, 55° con 79 (+7), Luca Cianchetti, 68° con 80 (+8), Riccardo Leo, 78° con 81 (+9), Stefano Ciapparelli, 93° con 82 (+10) e Francesco Donaggio, 111° con 85 (+13). Gli azzurri sono assistiti dagli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
LA VIGILIA - Non giocatori azzurri prendono parte allo Spanish International Amateur Championship "Copa S.M. El Rey" (1-5 marzo) che avrà luogo al Campo de Golf El Saler, a El Saler nei pressi di Valencia in Spagna.
Sono Pietro Bovari, Massimiliano Campigli, Luca Cianchetti, Stefano Ciapparelli, Francesco Donaggio, Giacomo Fortini, Riccardo Leo, Giovanni Manzoni e Andrea Romano che saranno assistiti dagli allenatori Alberto Binaghi e Federico Bisazza.
Il torneo si svolge in due fasi: qualificazione su 36 buche medal e poi match play su 18 buche tra i primi 32 classificati. La finale sarà giocata su 36 buche.
Alessia Nobilio è in finale nello Spanish International Ladies Amateur Championship "Copa S.M. La Reina" che termina sul percorso dello Sherry Golf Jerez (par 72), a Jerez de la Frontera, nei pressi di Cadice in Spagna. L’azzurra, nel doppio turno giornaliero, ha sconfitto per 3/2 la ceca Sara Kouskova (Rep. Ceca), terza in qualifica, e poi ha battuto per 3/1 l’altra italiana Letizia Bagnoli in semifinale. La Nobilio dovrà attendere domani mattina sapere quale sarà la sua avversaria, poiché l’altra semifinale tra la svedese Frida Kinhult e la tedesca Anastasia Mickan, vincitrice della qualificazione su 36 buche medal, è stata sospesa per l’oscurità dopo 10 buche con la prima avanti 3 up. Nei quarti la Bagnoli ha eliminato la svedese Amanda Linner, seconda in qualifica, ricorrendo a una buca supplementare.
Le due azzurre hanno dato vita a un match di alto livello tecnico e agonistico. Inizialmente è andata in vantaggio la Nobilio, poi c’è stata la reazione della fiorentina che si è portata in parità, ma nel finale la portacolori del Golf Club Ambrosiano ha avuto la meglio. Tanti i birdie delle due ragazze e i colpi di ottima fattura. Per Letizia Bagnoli, tesserata per il CG UgolinoFirenze ed emersa prepotentemente in questa stagione, sarà comunque un ottimo terzo posto dopo il successo ottenuto a gennaio nel Portuguese International Ladies Amateur Championship.
Nei primi due turni di match play la Nobilio ha estromesso con secchi punteggi due ottime atlete, la svedese Julia Engstrom (3/2) e la tedesca Esther Henseleit (4/3) e la Bagnoli ha messo fuori gioco nell’ordine due ostiche avversarie, la svizzera Gioia Carpinelli (1 up) e la spagnola Teresa Diez alla 19ª. E’ uscita nel primo turno di match play Emilie Alba Paltrinieri (4/3 dalla tedesca Alexandra Forsterling)
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta, come detto, dalla tedesca Anastasia Mickan (141 - 70 71, -3) e le tre azzurre sono approdate alla fase a eliminazione diretta con questi piazzamenti: Bagnoli decima con 147 colpi (74 73, +3), Nobilio 22ª con 149 (76 73, +5) e Paltrinieri 24ª con lo stesso score (76 73).
Non hanno superato il taglio: Caterina Don, 63ª con 156 (80 76, +12), Angelica Moresco (82 76) e Tasa Torbica (76 82), 69.e con 158 (+14), e Clara Manzalini, 89ª con 162 (82 80, +18). Accompagna le italiane l’allenatore Luigi Zappa
PRIMO TURNO MATCH PLAY - Letizia Bagnoli e Alessia Nobilio sono approdate ai quarti di finale nello Spanish International Ladies Amateur Championship "Copa S.M. La Reina" sul percorso dello Sherry Golf Jerez (par 72), a Jerez de la Frontera, nei pressi di Cadice in Spagna.
La Nobilio ha superato con secchi punteggi due ottime atlete, la svedese Julia Engstrom (3/2) e la tedesca Esther Henseleit (4/3) e la Bagnoli ha eliminato nell’ordine due ostiche avversarie, la svizzera Gioia Carpinelli (1 up) e la spagnola Teresa Diez alla 19ª. E’ uscita nel primo turno di match play Emilie Alba Paltrinieri (4/3 dalla tedesca Alexandra Forsterling). Nel prossimo turno: Nobilio-Sara Kouskova (Rep. Ceca), terza in qualifica, e Bagnoli-Amanda Linner (Sve), seconda.
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta dalla tedesca Anastasia Mickan (141 - 70 71, -3) e le tre azzurre sono approdate alla fase a eliminazione diretta con questi piazzamenti: Letizia Bagnoli decima con 147 colpi (74 73, +3), Alessia Nobilio 22ª con 149 (76 73, +5) ed Emilie Alba Paltrinieri 24ª con lo stesso score (76 73).
Non hanno superato il taglio: Caterina Don, 63ª con 156 (80 76, +12), Angelica Moresco (82 76) e Tasa Torbica (76 82), 69.e con 158 (+14), e Clara Manzalini, 89ª con 162 (82 80, +18). Accompagna le italiane l’allenatore Luigi Zappa.
SECONDO GIRO DI QUALIFICA - Tre azzurre, Letizia Bagnoli, decima con 147 colpi (74 73, +3), Alessia Nobilio, 22ª con 149 (76 73, +5) ed Emilie Alba Paltrinieri, 24ª con lo stesso score (76 73) hanno superato la qualificazione su 36 buche medal nello Spanish International Ladies Amateur Championship "Copa S.M. La Reina" sul percorso dello Sherry Golf Jerez (par 72), a Jerez de la Frontera, nei pressi di Cadice in Spagna.
Primo posto nel tabellone dei match play per la tedesca Anastasia Mickan (141 - 70 71, -3) che ha preceduto la svedese Amanda Linner e la ceca Sara Kouskova, stesso 143 (-1), ma classificate nell’ordine. Nel primo turno a eliminazione diretta: Bagnoli-Gioia Carpinelli (Svi), Paltrinieri-Alexandra Forsterling (Ger) e Nobilio-Julia Engstrom (Sve).
Non hanno superato il taglio: Caterina Don, 63ª con 156 (80 76, +12), Angelica Moresco (82 76) e Tasa Torbica (76 82), 69.e con 158 (+14), e Clara Manzalini, 89ª con 162 (82 80, +18). Accompagna le italiane l’allenatore Luigi Zappa.
PRIMO GIRO DI QUALIFICA - - L’olandese Zhen Bontan e la tedesca Anastasia Mickan guidano la classifica con 70 colpi (-2) dopo il primo dei due giri di qualifica nello Spanish International Ladies Amateur Championship "Copa S.M. La Reina" sul percorso dello Sherry Golf Jerez (par 72), a Jerez de la Frontera, nei pressi di Cadice in Spagna.
Le seguono con 71 (-1) la ceca Sara Kouskova e con 72 (par) le svedesi Amanda Linner e Linn Grant, la francese Agathe Laisne e la tedesca Alexandra Forsterling. Hanno effettuato un buon giro Letizia Bagnoli, 13ª con 74 (+2), Alessia Nobilio, Tasa Torbica ed Emilie Alba Paltrinieri, 25.e con 76 (+4), che sono tra le prime 32 classificate, ossia tra coloro che poi accederanno alla seconda fase match play, a eliminazione diretta. In difficoltà Caterina Don, 61ª con 80 (+8), Angelica Moresco e Clara Manzalini, 77.e con 82 (+10). Accompagna le italiane l’allenatore Luigi Zappa.
LA VIGILIA - Le azzurre saranno impegnate nello Spanish International Ladies Amateur Championship "Copa S.M. La Reina" (1-5 marzo) sul percorso dello Sherry Golf Jerez, a Jerez de la Frontera, nei pressi di Cadice in Spagna.
Compongono il team Letizia Bagnoli, vincitrice del l’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship, Caterina Don, Clara Manzalini, Angelica Moresco, Alessia Nobilio ed Emilie Alba Paltrinieri, le ultime due reduci dall’Annika Invitational negli Stati Uniti. Accompagna le italiane l’allenatore Luigi Zappa.
Il torneo inizia con la qualificazione su 36 buche medal, poi le prime 32 classificate accederanno ai match play. La finale si svolgerà su 18 buche.
La coreana Inbee Park è tornata prepotentemente alla ribalta imponendosi con 269 colpi (67 67 71 64, -19) nell’HSBC Women's Champions (LPGA Tour), torneo a invito riservato a 63 selezionate concorrenti disputato al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course (par 72) a Singapore.
La 28enne di Seoul, ex leader mondiale messa fuori gioco lo scorso anno da un infortunio, ha stabilito con 64 (-8) colpi il nuovo record del campo e ha bruciato la thailandese Ariya Jutanigarn (270, -18), numero due del Rolex Ranking. Al terzo posto con 272 (-16) la coreana Sung Hyun Park, al quarto con 274 (-14) la canadese Brooke M. Henderson, la coreana Ha Na Jang, campionessa uscente, e Michelle Wie, leader nel primo e nel terzo giro, e al nono con 276 (-12) la neozelandese Lydia Ko, numero uno al mondo.
Si attendeva qualcosa di più dalla norvegese Suzann Pettersen, 15ª con 278 (-10), da Lexi Thompson, Stacy Lewis e dalla coreana Amy Yang, vincitrice la scorsa settimana dell’Honda Thailand, 25.e con 281 (-7). Piuttosto opache Paula Creamer, 30ª con 282 (-6), la giapponese Haru Nomura e la coreana In Gee Chun, 37.e con 283 (+5), e l’australiana Karrie Webb, 48ª con 287 (-1).
Inbee Park è stata bersagliata da un infortuno sin dall’inizio del 2016. Ha giocato alternando parecchie pausa, ma ha trovato modo di vincere le Olimpiadi. Dopo quel successo, però, ha capito che per guarire completamente doveva fermarsi. E’ stata sei mesi out e ha ripreso nell’Honda Thailand (25ª).
"Pensavo di essere ancora un po’ arrugginita - ha detto - e non credevo di vincere così presto. Ho trovato un’ottima giornata con il putter, ma in tutto il torneo il gioco è stato buono". Nel 64 nove birdie e un bogey proprio sull’ultima buca, ma Ariya Jutanugarn (sette birdie e un bogey per il 66, -6) non ha saputo approfittarne per guadagnarsi almeno il play off. La vincitrice ha percepito un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari.
Inbee Park ha portato a 18 le vittorie sul circuito comprensive di sette major. Nel suo palmares anche quattro titoli nel Japan Tour, tre nel Ladies European Tour e tre successi nella World Cup femminile. Lo scorso anno è stata ammessa alla Hall of Fame del LPGA Tour, la 25ª a entrarvi. La 24ª era stata la connazionale Se Ri Pak nel 2007.
TERZO GIRO - Michelle Wie con 202 colpi (66 69 67, -14) è tornata al vertice della classifica, dove era già stata dopo il primo giro, nell’HSBC Women's Champions (LPGA Tour), torneo a invito riservato a 63 selezionate concorrenti in svolgimento al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course (par 72) a Singapore.
Sarà un finale da grandi emozioni perché l’hawaiana è seguita a due colpi dalla neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e dalla thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, affiancate dalla coreana Sung Hyun Park (204, -12).
In corsa per il successo altre big quali le coreane Ha Na Jang, campionessa uscente, e Inbee Park, in vetta dopo 36 buche, quinte con 205 (-11), e come la cinese Shanshan Feng, la svedese Anna Nordqvist, la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Mi Jung Hur, settime con 207 (-9). Difficile che possano rientrare, anche se 11.e con 208 (-8), Paula Creamer, la canadese Brooke M. Henderson e la coreana Amy Yang, vincitrice del precedente Honda Thailand. Ormai out Stacy Lewis, 22ª con 210 (-6), Lexi Thompson, 31ª con 212 (-4) e la coreana In Gee Chun, numero tre del Rolex ranking, 34ª con 213 (-13). Piuttosto deludenti la giapponese Haru Nomura, 46ª con 215 (-1), e l’australiana Karrie Webb, 55ª con 219 (+3).
Michelle Wie, che da giovanissima aveva seminato entusiasmo per le sue prodezze tra le amateur, ha poi raccolto meno di quanto ci si attendeva tra le proette. Comunque la 28enne di Honolulu vanta quattro titoli nel circuito comprensivi di un major e ora, a tre anni dall’ultimo successo, ha l’occasione di siglare il quinto che si è procurata con sei birdie e un bogey per il 67 (-5) con cui ha staccato le avversarie. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - La coreana Inbee Park è la nuova leader con 134 (67 67, -10) colpi dell’HSBC Women's Champions (LPGA Tour), torneo a invito riservato a 63 selezionate concorrenti in svolgimento al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course (par 72) a Singapore.
L’ex numero uno mondiale è inseguita da quasi tutte le migliori del lotto e, in particolare, hanno un colpo di ritardo Michelle Wie, un vetta dopo un turno, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, e la coreana Mi Jung Hur (135, -9). Al quinto posto con 136 (-8) la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Sung Hyun Park e al settimo con 137 (-7) la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, la canadese Brooke M. Henderson, le coreane Ha Na Jang, campionessa uscente, e Sei Young Kim, l’inglese Charley Hull e la svedese Anna Nordqvist. A ridosso Paula Creamer e la cinese Shanshan Feng, 13.re con 138 (-6), e in ritardo Stacy Lewis, 22ª con 141 (-3), le coreane Amy Yang e In Gee Chun, 31.e con 142 (-2), Lexi Thompson, 51ª con 146 (+2), e l’australiana Karrie Webb, 55ª con 147 (+3).
Inbee Park, 28enne di Seoul, ha ottenuto 17 vittorie sul circuito comprensive di sette major, ma l’ultima l’ha siglata nel 2015. Ha perso buona parte della scorsa stagione per un infortunio che l’ha costretta a vari riposi forzati, ma tra uno stop e l’altro è riuscita comunque a conquistare l’oro olimpico. Nel suo 67 (-5) sette birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Michelle Wie guida con 66 (-6) colpi la graduatoria dell’HSBC Women's Champions (LPGA Tour), torneo a invito riservato a 63 selezionate concorrenti in svolgimento al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course (par 72) a Singapore.
Quasi tutte le migliori sono nelle prime posizioni della classifica e, in particolare, tallonano la leader la thailandese Ariya Jutanuarn, numero due mondiale, la canadese Brooke M. Henderson, Mo Martin e la svedese Anna Nordqvist e la coreana Inbee Park (67, -5), che sta riprendendo l’attività dopo un infortunio che l’ha tornemtataper circa dei mesi..
Al settimo posto con 68 (-4) Paula Crealer e Stacy Lewis, al 12° con 69 (-3) la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, e la norvegese Suzann Pettersen e al 21° Lexi Thompson, la cinese Shanshan Feng e le coreane In Gee Chun e Ha Na Jang, che difende il titolo. Attardate la coreana Amy Yang, 31ª con 71 (-1), vincitrice del precedente Honda Thailand, e l’australiana Karrie Webb, 55ª con 75 (+3).
Michelle Wie, che da giovanissima aveva seminato entusiasmo per le sue prodezze tra le amateur, ha poi raccolto meno di quanto ci si attendeva tra le proette. Comunque la 28enne di Honolulu vanta quattro titoli nel circuito comprensivi di un major e ora, a tre anni dall’ultimo successo, prova a riproporsi. Con otto birdie e due bogey ha costruito il 66 e la speranza di tornare alla vittoria. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Il LPGA Tour si trasferisce a Singapore per la disputa dell’HSBC Women's Champions (2-5 maggio), altro torneo a invito riservato a 63 selezionate concorrenti in programma al Sentosa Golf Club, sul tracciato del Tanjong Course.
Nuova puntata nel duello al vertice tra la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, che comunque ancora non sono al top della condizione. Importante anche seguire la ripresa della coreana Inbee Park, ex leader del Rolex ranking, che riprende dopo la seconda metà della scorsa stagione persa per infortunio, ma che in una delle poche gare disputate, tra una ricaduta e l’altra,, ha conquistato l’oro olimpico. Nell’ottimo field anche Lexi Thompson, Stacy Lewis, Brittany Lincicome, la canadese Brooke M. Henderson, le coreane Amy Yang, a segno nel precedente Honda Thailand, Ha Na Jang, che difende il titolo, Na Yeon Choi e In Gee Chun, la norvegese Suzann Pettersen e l’australiana Karrie Webb. Non vi sono giocatrici italiane. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
Il R&A e l'USGA hanno presentato un'anteprima delle nuove Regole del Golf al fine di modernizzarle e renderle più semplici da capire e applicare. Ora avrà inizio un periodo di reazione e valutazione di sei mesi durante il quale tutti i golfisti nel mondo potranno apprendere i cambiamenti proposti e fornire dei pareri prima che essi siano resi definitivi nel 2018 ed entrino in vigore il 1 gennaio 2019.
Si ricorda ai giocatori che l'Edizione corrente 2016 delle Regole del Golf rimane in vigore quando si gioca, si postano risultati o si gareggia, fino a quando le nuove Regole saranno ufficialmente adottate dal R&A e dall'USGA nel 2019. Le Regole sullo Status del Dilettante e sugli Standard di Equipaggiamento non sono
parte di questo processo di revisione.
Le 24 nuove Regole proposte, ridotte dalle attuali 34, sono state scritte in uno stile di facile impiego, con periodi più ridotti, frasi di uso comune, elenchi puntati e titoli esplicativi. L'iniziativa si incentra anche sul valutare la complessiva solidità, semplicità e correttezza delle Regole per il gioco.
I punti salienti dei cambiamenti alle Regole
L'eliminazione o la riduzione delle penalità per "Palla Mossa": Non ci sarà penalità per muovere accidentalmente una palla sul putting green o durante la ricerca di una palla; e quindi un giocatore non sarà responsabile di aver provocato il movimento di una palla, a meno che sia " pressoché certo" che egli o ella l'abbia fatto.
Regole del putting green attenuate: Non ci sarà penalità se una palla giocata dal putting green colpisce un'asta della bandiera non custodita nella buca; i giocatori possono eseguire il putt senza avere l'asta della bandiera rimossa o custodita.
I giocatori possono riparare i segni dei chiodi e altri danni provocati dalle scarpe, danni provocati da animali e altri danni sul putting green e non ci sarà penalità per aver semplicemente toccato la linea del putt.
Regole attenuate per le "aree di penalità" (attualmente chiamate "ostacoli d'acqua"): le aree di penalità marcate in rosso e giallo possono includere aree di deserto, giungla, lava, ecc, in aggiunta alle aree di acqua; è ampliato l'utilizzo di aree di penalità rosse dove è consentito l'ovviare all'interferenza lateralmente; inoltre non ci sarà penalità per aver mosso impedimenti sciolti o aver toccato il terreno o l'acqua in un'area di penalità.
Regole del bunker attenuate: Non ci sarà penalità per aver mosso impedimenti sciolti in un bunker o per aver toccato in generale la sabbia con una mano o con un bastone. Viene mantenuta una serie limitata di restrizioni (come il non appoggiare il bastone immediatamente accanto alla palla) al fine di preservare la sfida del giocare dalla sabbia; tuttavia, viene aggiunta un'ulteriore opzione per ovviare per palla ingiocabile in un bunker che consente di giocare la palla al di fuori del bunker con una penalità di due colpi.
Fare affidamento sull'integrità del giocatore: Sarà sostenuto il "giudizio ragionevole" di un giocatore quando stima o misura un posto, un punto, una linea, un'area o una distanza, anche se la prova video successivamente rivela che è sbagliato; e inoltre l'eliminazione delle procedure di annuncio quando si alza una palla per identificarla o per vedere se è danneggiata.
Supporto alla velocità di gioco: E' ridotto il tempo di ricerca per una palla persa (da cinque a tre minuti); incoraggiamento positivo al "golf pronto" nello stroke play che raccomanda che i giocatori non impieghino più di 40 secondi per eseguire un colpo e altri cambiamenti intesi a supportare la velocità di gioco.
Un modo semplificato di ovviare all'interferenza: Una nuova procedura per ovviare all'interferenza droppando una palla e giocandola da un'area specifica per ovviare; procedure attenuate per droppare una palla, consentendo che la palla sia droppata da appena sopra il terreno o sopra qualsiasi cosa vegetante o altro oggetto sul terreno.
Le dichiarazioni di David Rickman, Direttore Esecutivo al R&A ha detto:" Il nostro obiettivo è quello di rendere le Regole più semplici da capire e da applicare per tutti i golfisti. Abbiamo esaminato ciascuna Regola per cercare di trovare dei modi per renderle più intuitive e chiare, dunque crediamo di aver identificato molti miglioramenti significativi. E' importante che le Regole continuino ad evolversi e a rimanere in sintonia con il modo in cui il gioco moderno è praticato, ma al contempo siamo stati attenti a non modificare i principi di lunga data e la caratteristica del gioco stesso.
"Siamo entusiasmati e incoraggiati dal potenziale che questo lavoro offre, sia attraverso le nuove Regole proposte, sia dalle opportunità dell'utilizzo della tecnologia per divulgarle", ha affermato Thomas Pagel, Direttore Senior delle Regole del Golf e dello Status del Dilettante del USGA. "Siamo impazienti di ricevere riscontri da parte dei golfisti durante il periodo di reazione nei prossimi mesi".
IL SONDAGGIO FRA I GOLFISTI I giocatori sono incoraggiati a prendere in rassegna i cambiamenti proposti e a inviare i contributi online attraverso un sondaggio tecnologico globale che può essere accessibile sui siti randa.org e usga.com/rules da questo momento fino al 31 agosto 2017. Il contributo sarà preso in rassegna dal R&A e dall'USGA nello stabilire la versione approvata finale delle nuove Regole del Golf. Queste saranno presentate a metà 2018 prima dell'attuazione del 1 gennaio 2019. Gli utenti dei social media possono seguire la discussione utilizzando #Golfrules2019.
Francesco Molinari (279 - 71 72 70 66, -5) con un bel finale, sottolineato da un parziale di 66 (-5) colpi, ha ottenuto un buon 20° posto, risalendo dal 38°, nel WGC Mexico Championship, il primo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, disputato al Club de Golf Chapultepec (par 71), di Città del Messico, con la partecipazione di 77 giocatori, quasi tutti tra i più forti al mondo.
Ha siglato il secondo successo consecutivo con 270 colpi (70 66 66 68, -14) Dustin Johnson, che ha così avallato la leadership nel World ranking, conquistata due settimane addietro insieme al titolo del Genesis Open. Il 32enne di Columbia (South Carolina) ha superato il tenace inglese Tommy Fleetwood, secondo con 271 (-13), l’inglese Ross Fisher e lo spagnolo Jon Rahm, terzi con 272 (-12), il belga Thomas Pieters e Justin Thomas, in vetta dopo tre turni, quinti con 273 (-11).
Nulla da fare per gli altri big, Phil Mickelson e il nordirlandese Rory McIlroy, settimi con 274 (-10), Jordan Spieth e l’iberico Sergio Garcia, 12.i con 277 (-7), Rickie Fowler, 16° con 278 (-3), il tedesco Martin Kaymer, 23° con 280 (-4), e il giapponese Hideki Matsuyama, 25° con 281 (-3). In media classifica Bubba Watson, l’inglese Justin Rose, oro olimpico, e il sudafricano Charl Schwartzel, 38.i con 284 (par), l’australiano Adam Scott, campione uscente, 45° con 285 (+1), e il sudafricano Louis Oosthuizen, 49° con 286 (+2). Molto deludenti Zach Johnson e Jim Furyk, 58.i con 289 (+5), e Patrick Reed, 61° con 290 (+6), che dopo la splendida Ryder Cup non si è più ripetuto a quei livelli.
Dustin Johnson ha portato a 14 i titoli in carriera, comprensivi di un major, e ha firmato il quarto torneo WGC con cinque birdie e due bogey per il 68 (-3) risolutore. E’ il quarto giocatore ad aver ottenuto almeno un successo l’anno nei primi dieci di carriera. Un traguardo prestigioso, reso ancor più qualificante dagli altri tre campioni che ha agganciato: Arnold Palmer e Jack Nicklaus, entrambi con una striscia di 17 anni, e Tiger Woods, che si è fermato 14. La vittoria gli ha reso 1.660.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari e gli ha permesso di allungare il passo nella classifica mondiale (p. 11,72) dove ora ha oltre due punti di vantaggio sull’australiano Jason Day (p. 9,36).
Francesco Molinari, dopo tre giri altalenanti, ha trovato il passo giusto: gioco preciso, sia lungo che corto, e cinque birdie senza bogey per il 66, secondo miglior score di giornata. E’ rimasto al 32° posto nel world ranking.
Da ricordare, infine, la "hole in one" di Justin Thomas che, nel terzo giro, ha centrato dal tee la buca 13, par 3 di yards 225, utilizzando un ferro 6.
TERZO GIRO - Francesco Molinari, 38° con 213 colpi (71 72 70, par) è rimasto in media classifica nel terzo giro del WGC Mexico Championship, il primo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta svolgendo sul percorso del Club de Golf Chapultepec (par 71), a Città del Messico, con la partecipazione di 77 giocatori, quasi tutti tra i più forti al mondo.
Cambio al vertice dove si è portato con 201 colpi (69 66 66, -12) Justin Thomas, autore di un 66 (-5) impreziosito da una "hole in one" (buca 13, par 3, yards 225, ferro 6). Nulla ha potuto il nordirlandese Rory McIlroy per difendere la leadership acquisita nel secondo turno, ma è sceso al terzo posto con 203 (-10) alla pari con Phil Mickelson, cedendo il secondo a Dustin Johnson (202, -11), neo leader mondiale.
Sarà sicuramente un gran finale nel quale potranno dire la loro anche l’inglese Lee Westwood e lo spagnolo Jon Rahm, quinti con 204 (-9), gli inglesi Tommy Fleetwood e Tyrrell Hatton e il belga Thomas Pieters, settimi con 205 (-8). I numeri non condannano Jordan Spieth, 10° con 206 (-7), ma è la sua condizione a non concedergli molte chances. Per l’iberico Sergio Garcia, 14° con 207 (-6), per il sudafricano Charl Schwartzwel, 18° con 209 (-4), per il giapponese Hideki Matsuyama, 25° con 210 (-3), e per il tedesco Martin Kaymer, 33° con 212 (-1), solo la possibilità di migliorare la classifica.
Molinari ha la compagnia di Bubba Watson e dell’inglese Justin Rose, campione olimpico, e trarranno note poco lusinghiere dalla loro prestazione Zach Johnson, 45° con 214 (+1), l’australiano Adam Scott, campione uscente, 53° con 217 (+4), il sudafricano Louis Oosthuizen, 57° con 218 (+5), Patrick Reed, 63° con 219 (+6), che dopo la splendida Ryder Cup non è riuscito più a ripetersi a quei livelli, e l’inglese Danny Willett, 66° con 220 (+7), chiamato tra un mese alla difesa del titolo nel Masters, che sarà problematica se continua su questi standard.
Justin Thomas, 24enne di Louisville (Kentucky), quattro titoli nel circuito di cui tre colti in questo avvio di stagione, oltre all’ace, ha completato lo score con cinque birdie e due bogey. Francesco Molinari, partito dalla buca 10, ha guadagnato un colpo sul par in uscita (due birdie e un bogey) e poi lo ha mantenuto nel rientro (tre birdie e tre bogey alternati) siglando un 70 (-1). Il montepremi è di ben 9.750.000 dollari
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 40° con 143 colpi (71 72, +1), ha preso dodici posizioni nel secondo giro del WGC Mexico Championship, il primo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si disputa sul percorso del Club de Golf Chapultepec (par 71), a Città del Messico, con la partecipazione di 77 giocatori, quasi tutti tra i più forti al mondo.
Ha attaccato decisamente il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del World ranking, che con un 65 (-6), miglior score di giornata, e il totale di 133 (68 65, -9) ha preso due colpi di margine su Phil Mickelson, Justin Thomas e sull’inglese Ross Fisher (135, -7). Al quinto posto con 136 (-6) Dustin Johnson, leader mondiale, Daniel Berger e l’inglese Andy Sullivan, all’ottavo con 137 (-5) due giovani emergenti, lo spagnolo Jon Rahm e il belga Thomas Pieters insieme al tedesco Martin Kaymer e al 15° con 138 (-4) Rickie Fowler.
Già pesante il ritardo dell’iberico Sergio Garcia e del sudafricano Charl Schwartzel, 19.i con 139 (-3), mentre sono praticamente fuori gioco per il titolo l’inglese Justin Rose, 36° con 142 (par), Jordan Spieth, che affianca Molinari, Zach Johnson e il giapponese Hideki Matsuyama, 46.i con 144 (+2), Bubba Watson e il sudafricano Louis Oosthuizen, 48.i con 145 (+3),
Quasi in coda Patrick Reed e lo svedese Alex Noren, 60.i con 147 (+5), Jim Furyk e l’inglese Danny Willett, che tra un mese dovrà difendere il titolo al Masters, 65.i con 148 (+6), e l’australiano Adam Scott, campione uscente, 68° con 149 (+7).
Rory McIlroy, appena rientrato dopo un infortunio, ha fissato il 65 con un eagle, sei bridie e due bogey. Se vince e Dustin Johnson si classifica dopo il quarto posto torna al vertice mondiale. Una statistica gli è favorevole: dal 1999 il leader o i coleader dopo il secondo giro del Mexico Championshp (ex Cadillac Championship) si sono imposti in dodici occasioni. L’ultimo è stato proprio Adam Scott lo scorso anno.
Francesco Molinari, come nel primo giro, ha perso quasi in avvio due colpi, con due bogey di fila, poi ha segnato un birdie prima della virata e nelle buche di rientro (le prime del tracciato essendo partito dalla 10ª) ha rincorso vanamente il par alternando per tre volte un bogey e un birdie. Il montepremi è di ben 9.750.000 dollari.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 28° con 71 (par), è a metà classifica nel WGC Mexico Championship, il primo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, iniziato sul percorso del Club de Golf Chapultepec (par 71), a Città del Messico, con la partecipazione di 77 giocatori, quasi tutti tra i più forti al mondo.
Sei al comando con 67 (-4) colpi, Phil MIckelson, Jimmy Walker, Ryan Moore, lo spagnolo Jon Rahm e gli inglesi Ross Fisher e Lee Westwood e sette all’inseguimento con 68 (-3) tra i quali Matt Kuchar, il nordirlandese Rory McIlroy e l’iberico Sergio Garcia. Hanno contenuto il distacco Dustin Johnson, neo leader mondiale, il tedesco Martin Kaymer e l’inglese Justin Rose, 20.i con 70 (-1), e hanno lo score di Molinari anche Jordan Spieth, Patrick Reed e il sudafricano Charl Schwartzel. Punteggi sopra par per il giapponese Hideki Matsuyama, 41° con 72 (+1), per Bubba Watson, per l’australiano Adam Scott, campione uscente, e per il sudafricano Louis Oosthuizen, 47.i con 73 (+2). In panne Zach Johnson, 61° con 75 (+4), lo svedese Alex Noren, 68° con 76 (+5), e Jim Furyk, 74° con 77 (+6). Si è ritirato lo svedese Henrik Stenson.
Nel sestetto all’avanguardia Ross Fisher e Jon Rahm hanno segnato cinque birdie e un bogey. Per Jimmy Walker, Phil Mickelson e Ryan Moore, sei birdie e due bogey e per Lee Westwood otto birdie e quattro bogey. Francesco Molinari si è gravato di due bogey dopo cinque buche, poi ha ricostruito con pazienza lo score scendendo un colpo sotto par alla buca 17, dopo quattro birdie e un bogey, ma sull’ultimo green il quarto errore l’ha riportato a livello. Il montepremi è di ben 9.750.000 dollari.
LA VIGILIA - La stagione entra nel vivo con il primo dei quattro tornei del World Golf Championships che, insieme ai quattro major, sono gli eventi più importanti nel calendario internazionale. Si disputa il WGC Mexico Championship (ex Cadillac Championship) sul percorso del Club de Golf Chapultepec, a Città del Messico, dove dal 2 al 5 marzo saranno di scena 77 giocatori, quasi tutti tra i migliori del mondo, compreso Francesco Molinari.
Farà la prima gara da nuovo numero uno del World ranking Dustin Johnson, che presumibilmente dovrà rispondere al primo attacco al trono da parte di quattro, dal numero 3 al numero 6, dei cinque giocatori potenzialmente in grado di superarlo a breve termine: il nordirlandese Rory McIlroy, il giapponese Hideki Matsuyama, lo svedese Henrik Stenson e Jordan Spieth. Mancherà l’australiano Jason Day, il numero 2, che ha ripreso da poco, dopo uno stop per infortunio.
La presenza di quasi tutti i primi cinquanta della classifica mondiale è una garanzia di spettacolo e di imprevedibilità, poiché con tanti campioni indicare un favorito è piuttosto arduo. E’ lecito, comunque, ipotizzare tra i protagonisti l’australiano Adam Scott, campione uscente, Justin Thomas, Rickie Fowler, caricato dal successo nell’Honda Classic, lo spagnolo Sergio Garcia, Phil Mickelson e gli inglesi Justin Rose e Danny Willett, quest’ultimo chiamato tra un mese a difendere il titolo nel Masters. Da seguire anche Jim Furyk, Zach Johnson, Bubba Watson, i sudafricani Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen, lo svedese Alex Noren, l’inglese Paul Casey e l’emergente Jon Rahm.
Atteso alla prova Francesco Molinari che nelle uscite dopo il successo nell’Open d’Italia è stato sempre competitivo ad alto livello, con l’eccezione del taglio subito al Genesis Open, il classico incidente di percorso come ha dimostrato il successivo 14° posto della scorsa settimana nell’Honda Classic. Montepremi adeguato all’importanza del torneo: ben 9.750.000 dollari.
Il torneo su Sky - Il WGC Mexico Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 marzo e venerdì 3, dalle ore 20 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD); sabato 4, dalle ore 18 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); domenica 5, dalle ore 19,45 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD). Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.
Il sudafricano Dean Burmester ha vinto con 266 colpi (68 68 65 65, -18) lo Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour svoltosi al Pretoria CC (par 71) di Waterkloof, in Sudafrica.
Hanno avuto una buona reazione nel giro finale, recuperando posizioni Renato Paratore, da 65° a 45° con 281 (73 69 70 69, -3), e Francesco Laporta, da 80° a 56° con 282 (70 71 76 65, -2) con un 65 (-6), mentre Edoardo Molinari, 76° con 286 (69 73 75 69, +2), ha lasciato l’ultima piazza.
Burmester ha superato il finlandese Mikko Korhonen e lo spagnolo Jorge Campillo (269, -15), lo statunitense Peter Uihlein (270, -14) e lo svedese Alexander Bjork (271, -13), leader dopo tre turni insieme allo scozzese Scott Jamieson, franato al 22° posto (278, -6) dopo un 78 (+7). Degli altri sudafricani, che i sostenitori di casa si attendevano tra i protagonisti, Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, è terminato 12° con 275 (-9), Thomas Aiken 15° con 276 (-8), Trevor Immelman, un Masters per lui (2008) e dopo più nessun successo, 29° con 279 (-5), e Darren Fichardt 37° con 280 (-4).
Dean Bormester, 28enne di Harare, Zimbabwe, ma sudafricano a tutti gli effetti, è uno degli elementi più interessanti del Sunshine Tour. Con questo primo successo nel circuito potrà giocare per due anni stabilmente sull’European Tour, dove si era già messo in evidenza con altre belle prestazione. Ha messo al sicuro il successo con sette birdie sulle prime dieci buche e poi ha controllato la situazione con due birdie e tre bogey per il 65 (-6). E’ stato gratificato con un assegno di 190.055 euro su un montepremi di 1.190.000 euro
Renato Paratore si è gravato di due bogey in cinque buche, ma ha recuperato con quattro birdie per il parziale di 69 (-2). Stesso score anche per Edoardo Molinari, sempre con quattro birdie e due bogey, e volata con sei birdie senza bogey per il 65 (-6) di Francesco Laporta, miglior score di giornata ottenuto anche dal vincitore e dal sudafricano Jacques Blaauw (6° con 272, -12). Il pugliese è entrato nel field per la seconda settimana consecutiva attraverso la prequalifica, che questa volta ha vinto (63, -9). Non ha superato il taglio Nino Bertasio, 95° con 144 (72 72, +2).
TERZO GIRO - Lo svedese Alexander Bjork (200 - 65 67 68, -13) e lo scozzese Scott Jamieson (200 - 67 65 68) hanno mantenuto il comando nel terzo turno dello Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si svolge al Pretoria CC (par 71) di Waterkloof, in Sudafrica. Sono in bassa classifica Renato Paratore, 65° con 212 (73 69 70, -1), Edoardo Molinari (69 73 75) e Francesco Laporta (70 71 76), 80.i con 217 (+4).
A un giro dal termine la coppia di testa precede di un colpo lo spagnolo Jorge Campillo e il sudafricano Dean Burmester (201, -12) e di due il finlandese Mikko Korhonen (202, -11). In lotta per il titolo anche gli inglesi Oliver Fisher e James Morrison, l’australiano Ben Eccles e i sudafricani Thomas Aiken e Peter Karmis, sesti con 203 (-10).
Di altri tre sudafricani molto attesi si sta mantenendo in buona posizione Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, 19° con 207 (-6), ma troppo lontano dalla vetta, mentre non stanno brillando Trevor Immelman, un Masters per lui (2008) e dopo più nessun successo, 47° con 210 (-3), e Darren Fichardt, 71° con 214 (+1).
Sono andati di pari passo Alexander Bjork e Scott Jamieson, che hanno entrambi confezionato il 68 (-3) con cinque birdie e due bogey. Renato Paratore ha marciato tra il par e il "meno 1" e alla fine ha guadagnato un colpo sul campo con quattro birdie e tre bogey per il 70 (-1). Giornata molto difficile per Edoardo Molinari, che ha girato in 75 (+4) con un birdie, due bogey e un triplo bogey, e per Francesco Laporta, sceso di 31 posizioni con un 76 (+5) dovuto a tre birdie, quattro bogey e a due doppi bogey. Obiettivo minimo per i due togliersi dall’ultimo posto in graduatoria. Non ha superato il taglio Nino Bertasio, 95° con 144 (72 72, +2). Il montepremi è di 1.190.000 euro con prima moneta di 190.055 euro.
SECONDO GIRO - Francesco Laporta, 49° con 141 (70 71, -1) colpi, Edoardo Molinari (69 73) e Renato Paratore (73 69), 63.i con 142 (par) sono rimasti in gara nello Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si svolge al Pretoria CC (par 71) di Waterkloof, in Sudafrica. Non ha superato il taglio Nino Bertasio, 95° con 144 (72 72, +2).
Guidano la graduatoria con 132 (-10) lo svedese Alexander Bjork (65 67) e lo scozzese Scott Jamieson (67 65), tallonati dall’inglese James Morrison (133, -9). Subito dietro quattro quotati sudafricani, Thomas Aiken, Justin Walters e Peter Karmis, quarti con 134 (-8), e Garth Mulroy, settimo con 135 (-7) insieme al finlandese Mikko Korhonen e al francese Gregory Havret, leader dopo un giro con Bjork e con il sudafricano Haydn Porteous, ora 12° con 137 (-5).
Fortune diverse per altri tre sudafricani attesi alla prova. Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, è 18° con 138 (-4), Darren Fichardt, suo domenica scorsa il Joburg Open, 28° con 139 (-3), e Trevor Immelman, a segno in un major (Masters 2008) e senza altri successi dopo quel titolo, ha lo stesso score di Laporta.
Alexander Bjork, 26enne di Vaxjo e salito quest’anno dal Challenge Tour, ha realizzato 67 (-4) colpi con sei birdie e due bogey. Scott Jamieson, 33enne di Glasgow con una vittoria nel circuito datata 2013 (Mandela Championship), ha rimontato con sette birdie e un bogey per il 65 (-6). Francesco Laporta, entrato nel field per la seconda settimana consecutiva attraverso la prequalifica, questa volta vinta con 63 (-9) colpi, ha segnato tre birdie, un bogey e un doppio bogey per il 71 (par). Bel recupero di Renato Paratore con un parziale di 69 (-2, con quattro birdie e due bogey) e 73 (+2) colpi per Edoardo Molinari con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Nino Bertasio è uscito per due colpi dopo un 72 (+1) con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.190.000 euro con prima moneta di 190.055 euro.
PRIMO GIRO - Il francese Gregory Havret, il sudafricano Haydn Porteous e lo svedese Alexander Bjork sono in vetta con 65 (-6) colpi nello Tshwane Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si svolge al Pretoria CC (par 71) di Waterkloof, in Sudafrica, dove Edoardo Molinari, il migliore tra gli italiani, è 33° con 69 (-2). Sono dietro Francesco Laporta, 48° con 70 (-1), entrato nel field in extremis avendo vinto la prequalifica (63, -9), Nino Bertasio, 93° con 72 (+1), e Renato Paratore, 106° con 73 (+2).
Seguono il trio di testa con 66 (-5) lo scozzese Duncan Stewart, il finlandese Mikko Korhonen, il sudafricano Justin Walters, l’inglese Toby Tree e l’australiano Ben Eccles. Al 16° posto con 68 (-3) il francese Romain Langasque e i sudafricani Dean Burmester, George Coetzee ed Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, tutti indicati alla vigilia tra i favoriti. Ha lo stesso score di Molinari un altro giocatore di casa, Darren Fichardt, reduce dal successo nel precedente Joburg Open, e piuttosto deludente il sudafricano Trevor Immelman, 67° con 71 (par), a segno in un major.
Sei birdie senza bogey nel cammino di Haydn Porteous e di Alexander Bjork e due bogey, ma con otto birdie per Gregory Havret. Andatura tortuosa, ma efficace di Edoardo Molinari con sette birdie e cinque bogey e più prudente di Francesco Laporta, con tre birdie e due bogey, che per la seconda settimana consecutiva ha superato la prequalifica. Hanno spazio per recuperare Nino Bertasio (due birdie, tre bogey) e Renato Paratore (due birdie, due bogey, un doppio bogey) a ridosso della linea del taglio. Il montepremi è di 1.190.000 euro con prima moneta di 190.055 euro.
LA VIGILIA - Si chiude la fase sudafricana d’inizio stagione con lo Tshwane Open (2-5 marzo), torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour in programma al Pretoria CC di Waterkloof, al quale partecipano Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio e Francesco Laporta, entrato all'ultimo momento nel field con il successo nella prequalifica all'Irene CC dove si è imposto on 63 (-9) colpi, tre di vantaggio su cinque avversari..
Come nella settimana precedente, anche in questa occasione favoriti i giocatori di casa che potranno contare su Darren Fichardt, a segno domenica passata del Joburg Open, James Kingston, Jbe Kruger, Garth Mulroy, Jacques Kruyswijk, Dean Burmester, George Coetzee, Thomas Aiken, Jaco Van Zyl, Hennie Otto, vincitore di due Open d’Italia, e su Trevor Immelman, vincitore di un major e quindi da seguire anche se attualmente non brilla. Proveranno a contrastarli, tra gli altri, gli inglesi Paul Waring e James Morrison il gallese Jamie Donaldson, il francese Romain Langasque, lo spagnolo Nacho Elvira, il cinese Ashun Wu, il cileno Felipe Aguilar e lo statunitense Paul Peterson.
Sta crescendo di condizione Nino Bertasio, a premio da quattro tornei, ma ha la necessità di salire sopra metà classifica ora che ha ritrovato una certa sicurezza. E’ ancora altalenante Renato Paratore, fermato al taglio nel Joburg Open, dopo due confortanti prove a Dubai e in Malesia, ed Edoardo Molinari deve ritrovare il passo che l’aveva portato al 14° posto nell’Hong Kong Open e al settimo nel South African Open, prima di uscire anzitempo nelle ultime tre gare. Francesco Laporta è stato il migliore tra gli italiani nel Joburg Open (16°). Il montepremi è di 1.190.000 euro con prima moneta di 187.696 euro.
L’European Tour tornerà nuovamente in Sudafrica per il Nedbank Golf Challenge (9-12 novembre) penultimo evento dell’anno.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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