Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Edoardo Molinari: ritorno di un campione

Edoardo Molinari è tornato al successo nel Trophée Hassan II in Marocco, suo terzo titolo nell’European Tour, dopo una prestazione di altissimo livello e un playoff vinto ai danni dell’irlandese Paul Dunne.

- Edoardo, una vittoria alla tua maniera: gran classe, grinta, determinazione e tanto cuore. “Si, sono gli elementi che ho cercato di trasferire sul campo, ma è stato necessario anche avere un po’ di fortuna, eseguire colpi giusti al momento opportuno e anche indovinare un paio di putt veramente difficili. E’ stato un successo molto sofferto, ma per questo forse ancora più bello”.

- Nove buche finali da favola: le tue migliori in assoluto? “Non so se siano state tali, ma sicuramente sono nate da un gran gioco. Poi credo che la chiave di volta sia nelle due buche finali. Alla 17 già era difficile il par e io ho segnato il birdie e alla buca 18 sono stato l’unico a realizzare un eagle”.

- Che sensazioni hai avuto nell’affrontare il playoff? “Nessuna in particolare. Ho pensato al mio gioco e quando ho visto la palla in bunker dopo il terzo colpo l’obiettivo è divenuto quello di salvare il par, come ho fatto. Se poi Dunne mi avesse lasciato strada bene, altrimenti ero pronto a ricominciare”.

- La vittoria quali ripercussioni avrà sul morale? “In realtà il morale era già alto da qualche mese, poiché mi stavo esprimendo a buoni livelli confortato anche dai risultati. Nelle ultime settimane la fiducia era ulteriormente aumentata. Forse non mi attendevo un successo così rapido, poiché avevo ancora qualche pausa di rendimento, alternando ottimi giri ad altri mediocri. Questa settimana, invece, ho ritrovato piena regolarità e i quattro turni tutti sullo stesso piano sono stati fondamentali per arrivare al titolo. E’ evidente che ora affronterò il tour con altro spirito”.

-- Dopo gli incidenti e le pause per recuperare, ti sei mai chiesto se era il caso di continuare? “Non ho mai pensato di smettere. Però i dubbi erano tanti, soprattutto mi domandavo se sarei mai tornato quello di prima. Quando fai molto lavoro e non vedi risultati apprezzabili ti viene a mancare la fiducia e diventa tutto più complicato. Allora occorre lavorare anche sul piano psicologico. Non è facile, ci vuole tanta pazienza, ore e ore di campo pratica e solo così riesci, sia pure lentamente, a recuperare”.

- Ti ha pesato affrontare due volte la Qualifying School soprattutto alla luce dei tuoi tanti prestigiosi successi, Ryder Cup compresa? “No. Nella vita si incontrano periodi particolari e bisogna pensare al presente. In quel frangente era necessario andare alla Qualifying School e l’ho fatto. Non è stato così drammatico, però sono contento che ora non debba più tornarci”.

- La dedica? “A mia moglie Anna, che per me è fondamentale, e a mia figlia Margherita, che ha portato una gran gioia in casa”.

- Nel 2022 la Ryder Cup a Roma “E’ una grande opportunità per l’Italia, per Roma e per tutto lo sport italiano. Il golf ha l’occasione per farsi ancor più conoscere e apprezzare e sono certo che la Ryder Cup favorirà a un incremento importante dei tesserati. Mi aspetto che nella squadra continentale del 2022 ci siano parecchi italiani, me compreso naturalmente”.

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Internazionali di Francia

FRENCH INTERNATIONAL LADY JUNIORS AMATEUR CHAMPIONSHIP

Carolina Caminoli si è fermata in semifinale, superata per 6/4 dalla forte svedese Beatrice Wallin nel French International Lady Juniors Amateur Championship, disputato sul percorso del Golf de Saint Cloud (par 71) a Garches in Francia. La svedese ha poi ceduto in finale contro la connazionale Amanda Linner, che si è assicurata il titolo con lo score di 6/5.

Ottimo comunque il torneo di Carolina Caminoli, che ha trovato posto tra le 32 promosse alla fase finale con il decimo posto in qualifica e poi ha sconfitto nell’ordine Alessia Nobilio (2/1), Anna Zanusso alla 20ª buca, e nei quarti la svedese Maja Stark (2/1).

Dopo la qualifica su 36 buche medal vinta da Alessandra Fanali (135 colpi - 66 69, -7), sono state complessivamente otto le italiane entrate nei match play. Nel primo turno sono uscite la stessa Fanali,(alla 19ª contro la spagnola Paula Neira Garcia), Emilie Alba Paltrinieri (2/1 dall’inglese Lianna Bailey), Maria Vittoria Corbi (1 up dalla svizzera Gioia Carpinelli) e Caterina Don (3/2 dall’inglese Samantha Fuller). E’ andata agli ottavi, oltre alla Caminoli e alla Zanusso (2 up sull’austriaca Emma Spitz) anche Letizia Bagnoli (1 up sulla norvegese Celine Borge), che poi ha lasciato strada a Samantha Fuller (1 up).

Ha partecipato il Trophée Claude Roger Cartier, riservato alle prime 16 giocatrici Under 18 terminate dopo il 32° posto, Benedetta Moresco, 43ª con 145 (71 74, +3), subito out per mano della francese Elsa Ettori-Douard (3/2).

Non hanno superato il taglio: Angelica Moresco, 33ª con 144 (70 74, +2), Maeve Rossi, 102ª con 153 (76 77, +11), e Tasa Torbica 126ª con 159 (78 81, +17). Hanno seguito la squadra azzurra l’accompagnatore Stefano Sardi e l’allenatore Enrico Trentin.

 

 

 

 

Alessandra Fanali vince la qualifica - Alessandra Fanali si è imposta con 135 colpi (66 69, -7) nella qualificazione su 36 buche medal del French International Lady Juniors Amateur Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Golf de Saint Cloud (par 71) a Garches in Francia. L’azzurra ha avuto la meglio per un colpo sulla svizzera Chiara Tamburlini, sulle svedesi Julia Engstrom e Linn Grant e sulla norvegese Celine Borge (136, -6) nell’ordine sul tabellone.

Sono entrate tra le 32 concorrenti ammesse ai match play per contendersi il Trophée Esmond altre sette italiane: Emilie Alba Paltrinieri (69 70) e Carolina Caminoli (68 71), rispettivamente nona e decima con 139 (-3), Caterina Don, 21ª con 142 (71 71, par), Alessia Nobilio (74 69), Maria Vittoria Corbi (74 69) e Anna Zanusso (68 75), rispettivamente 23ª, 25ª e 26ª con 143 (+1), e Letizia Bagnoli, 28ª con 144 (77 67, +2), dopo una gran rimonta dalla 103ª piazza. E’ stata ammessa a disputare il Trophée Claude Roger Cartier, riservato alle prime 16 giocatrici Under 18 terminate dopo il 32° posto, Benedetta Moresco, 43ª con 145 (71 74, +3).

Nel primo turno: Alessandra Fanali-Paula Neira Garcia (Spa); Emilie Alba Paltrinieri-Lianna Bailey (Ing); Maria Vittoria Corbi-Gioia Carpinelli (Svi); Letizia Bagnoli-Celine Borge (Fra); Caterina Don-Samantha Fuller (Ing); Anna Zanusso-Emma Spitz (Aut); Carolina Caminoli-Alessia Nobilio. Nel "Cartier" Benedetta Moresco-Elsa Ettori-Douard (Fra).

Non hanno superato il taglio: Angelica Moresco 33ª con 144 (70 74, +2), Maeve Rossi, 102ª con 153 (76 77, +11), e Tasa Torbica 126ª con 159 (78 81, +17). Seguono la squadra azzurra l’accompagnatore Stefano Sardi e l’allenatore Enrico Trentin.

Primo giro qualifica- Alessandra Fanali e la svedese Beatrice Wallin sono al vertice con 66 (-5) colpi dopo il primo giro di qualificazione su 36 buche medal del French International Lady Juniors Amateur Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Golf de Saint Cloud (par 71) a Garches in Francia.

La coppia è seguita a un colpo dalla norvegese Celine Borge e dall’inglese Samantha Fuller (67, -4). Sono in alta classifica Carolina Caminoli e Anna Zanusso, quinte con 68 (-3) ed Emilie Alba Paltrinieri, 11ª con 69 (-2), e si trovano in zona qualifica anche Angelica Moresco, 16ª con 70 (-1), Benedetta Moresco e Caterina Don, 24.e con 71 (par). Hanno possibilità di entrare tra l 32 che saranno ammesse ai successivi match play Alessia Nobilio e Maria Vittoria Corbi, 56.e con 74 (+3), Maeve Rossi, 84ª con 76 (+5), Letizia Bagnoli, 103ª con 77 (+6), e Tasa Torbica, 111ª con 78 (+7), anche se il compito delle ultime tre è sicuramente abbastanza difficile. Seguono il team azzurro l’accompagnatore Stefano Sardi e l’allenatore Enrico Trentin.

 

INTERNATIONAUX DE FRANCE U18 - TROPHÈE MICHEL CARLHIAN

Andrea Romano ha ottenuto un brillante secondo posto nei Campionati Internazionali di Francia U18 - Trophèe Michel Carlhian al Grandville Golf Club di Bréville-sur-Mer in Francia. E’ stato superato in finale dal belga Adrien Dumont de Chassart (4/3) al termine di un incontro molto combattuto nel quale l’azzurro, dopo lo svantaggio iniziale, ha provato generosamente a più riprese a reagire impegnando sino in fondo l’avversario.

Romano, sesto in qualifica, è giunto all’atto conclusivo eliminando nell’ordine l’olandese Jerry Jl (3/2) e i francesi Thibault Tayeb (2/1), Antoine Auboin (4/2) e Pierre Pineau (1 up) in semifinale.

Sono entrati tra i 32 giocatori ammessi ai match play, dopo la qualificazione su 36 buche medal, anche Massimiliano Campigli e Leonardo Novella. Il primo ha ceduto nei quarti di fronte al danese Kristoffer Max (5/4), dopo aver sconfitto l’olandese Thom Hoetmer (3/1) e il francese Tom Vaillant (5/4). Novella, invece, è stato battuto nel primo incontro dal danese Simon Bukrinsky (1 up). Hanno accompagnato il team azzurro gli allenatori Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 e Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG, ha dichiarato: "E’ stato un weekend fantastico per il settore agonistico del golf italiano. Dopo la straordinaria vittoria di Edoardo Molinari in Marocco, si è aggiunto un secondo posto (dopo un match play tiratissimo) del giovane nazionale Andrea Romano, classe 2000, ai Campionati Internazionali di Francia Under 18".

Non hanno superato il taglio: Julien Paltrinieri, 44° con 144 (70 74), Gregorio Alibrandi, 50° con 145 (73 72), Riccardo Leo, 61° con 146 (71 75), Jacopo Albertoni, 66° con 147 (75 72), Pier Francesco De Col, 72° con 147 (70 77), Giovanni Manzoni, 94° con 151 (77 74), ed Edoardo Schiavella, 108° con 155 (75 80).

 

Secondo giro qualifica -  Massimiliano Campigli, quarto con 138 (70 68), Andrea Romano, sesto con 139 (73 66) e Leonardo Novella, 23° con 142 (72 70) sono approdati ai match play negli Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian al Grandville Golf Club di Bréville-sur-Mer in Francia. La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta dal francese Antoine Kuoch con 134 (67 67) davanti ai connazionali Pierre Pineau (136) e Theo Berger (137).

Non hanno superato il taglio: Julien Paltrinieri, 44° con 144 (70 74), Gregorio Alibrandi, 50° con 145 (73 72), Riccardo Leo, 61° con 146 (71 75), Jacopo Albertoni, 66° con 147 (75 72), Pier Francsco De Col, 72° con 147 (70 77), Giovanni Manzoni, 94° con 151 (77 74), ed Edoardo Schiavella, 108° con 155 (75 80).

Nel primo turno a eliminazione diretta: Massimiliano Campigli-Thom Hoetmer (Ola); Andrea Romano-Jerry Jl (Ola); Leonardo Novella-Simon Bukrinsky (Dan). Accompagnano il team azzurro gli allenatori Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo.

Primo giro qualifica- Pier Francesco De Col, Massimiliano Campigli e Julien Paltrinieri sono undicesimi con 70 colpi nell’Internationaux de France U18 - Trophèe Michel Carlhian al Grandville Golf Club di Bréville-sur-Mer. Guida la graduatoria con 67 il francese Antoine Kouch, seguito con 68 dai connazionali Thomas Burou, Pierre Pineau e Théo Berger e dal danese Kristoffer Max. Al 20° posto con 71 Riccardo Leo, al 31° con 72 Leonardo Novella, al 52° con 73 Gregorio Alibrandi e Andrea Romano, al 71° con 75 Edoardo Schiavella e Jacopo Albertoni e al 90° con 77 Giovanni Manzoni. Il torneo è iniziato con la qualificazione su 36 buche medal, poi i primi 32 classificati si contenderanno il Trophèe Michel Carlhian in match play. Il team azzurro è accompagnato dagli allenatori Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo

 

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Francesco Molinari si è classificato al 22° posto con 277 colpi (67 71 70 69, -7) nel RBC Heritage (PGA Tour), all’Harbour Town GL (par 71) di Hilton Head nel South Carolina. Ha conquistato il primo titolo nel circuito con 271 colpi (69 67 68 67, -13) l’emergente Wesley Bryan, 27enne di Columbia (South Carolina), che ha bruciato sul fino di lana l’inglese Luke Donald (272, -12). Al terzo posto con 273 (-11) Patrick Cantlay, Ollie Schniederjans e William McGirt. Solo all’11° con 276 (-8) il sudafricano Branden Grace, campione uscente, alla pari con Matt Kuchar, Jason Dufner, leader dopo tre turni, e l’inglese Ian Poulter. Wesley Bryan ha concluso con un 67 (-4) dovuto a sei birdie e a due bogey. Ha ricevuto un assegno di 1.170.000 dollari su un momtepremii di 6.500.000 dollari. Francesco Molinari ha realzzato un parziale di 69 (-2) con cinque birdie e tre bogey.

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 20° con 208 colpi (67 71 70, -5), ha guadagnato cinque posizioni nel RBC Heritage (PGA Tour), che termina con la disputa del quarto giro all’Harbour Town GL (par 71) di Hilton Head nel South Carolina.

Jason Dufner, nuovo leader con 200 (68 67 65, -13), inizierà la volata finale con il minimo vantaggio sul canadese Graham DeLaet (201, -12). Competeranno per il successo anche Kevin Kisner e Webb Simpson, terzi con 202 (-11), l’inglese Ian Poulter, quinto con 203 (-10), Wesley Bryan, William McGirt e l’inglese Luke Donald, sesti con 204 (-9). Non ha possibilità di difendere il titolo il sudafricano Branden Grace, 20° come Molinari, è risalito il nordirlandese Graeme McDowell, 31° con 209 (-4), e ha ceduto nettamente il tedesco Martin Kaymer, da 16° a 53° con 211 (-2) dopo un 74 (-3).

Jason Dufner, 40enne di Cleveland con quattro titoli nel circuito comprensivi di un major, ha girato in 65 (-6) colpi con due eagle, cinque birdie e tre bogey. Francesco Molinari ha segnato un 70 (-1) con due birdie e un bogey. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 25° con 138 (67 71, -4) colpi, ha perso terreno, ma è comunque rimasto in buona posizione nel RBC Heritage (PGA Tour), che si disputa all’Harbour Town GL (par 71) di Hilton Head nel South Carolina.

Un ottimo giro in 67 (-4) ha permesso al canadese Graham DeLaet (65 67) e all’inglese Luke Donald (65 67) di salire in vetta con lo score di 132 (-10) e con due colpi di vantaggio su Webb Simpson e sull’altro inglese Ian Poulter (134, -8). E’ sceso al quinto posto con 135 (-7) Bud Cauley, leader dopo un turno, dove è affiancato da Pat Perez, Jason Dufner, Sam Saunders e dal canadese Nick Taylor. Al 16° con 137 (-5) il tedesco Martin Kaymer e l’indiano Anirban Lahiri, al 32° con 139 (-3) il sudafricano Branden Grace, campione uscente, e al 47° con 140 (-2) il nordirlandese Graeme McDowell.

Graham DeLaet, 35enne di Weyburn senza titoli nel circuito, ha realizzato un eagle, tre birdie e un bogey. Luke Donald, 39enne di Hemel Hempstead, ex numero uno mondiale con cinque successi nel PGA Tour, l’ultimo datato 2012, ha tenuto lo stesso passo con cinque birdie e un bogey. Francesco Molinari, che ha disceso la graduatoria di 14 gradini, si è espresso con il 71 del par segnando un birdie e un bogey in entrambe le metà del campo. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 11° con 67 (-4) colpi, ha effettuato un bel primo giro nel RBC Heritage (PGA Tour) in svolgimento all’Harbour Town GL (par 71) di Hilton Head nel South Carolina. Protagonista della giornata Bud Cauley che con un 63 (-8) ha preso due colpi di vantaggio su Sam Saunders, sull’inglese Luke Donald e sul canadese Graham DeLaet (65, -6). Al quinto posto con 66 (-5) Russell Henley, Ben Crane, Webb Simpson, il neozelandese Danny Lee, l’inglese Ian Poulter e l’irlandese Shane Lowry. Molinari è affiancato dall’indiano Anirban Lahiri e hanno un colpo in più Jim Furyk, Matt Kuchar, il tedesco Martin Kaymer e il sudafricano Branden Grace, campione uscente, 19.i con 68 (-3). Continuano a denunciare uno stato di forma precaria l’inglese Danny Willett, 72° con 71 (par), il nordirlandese Graeme McDowell, 91° con 72 (+1), e Bryson DeChambeau, 109° con 73 (+2), per il quale i tecnici hanno previsto un bel futuro, ma che stenta a decollare dopo il buon ingresso tra i pro lo scorso anno.

Bud Cauley, 27enne di Daytona Beach senza titoli nel circuito, ha infilato otto birdie senza bogey. Francesco Molinari ha guadagnato tre colpi sul par nelle prime otto buche con tre birdie e un bogey. Successivamente ha realizzato altri due birdie e ha chiuso con un bogey. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Dopo il Masters concluso al 33° posto Francesco Molinari torna subito il campo nel RBC Heritage (13-16 aprile) in programma all’Harbour Town GL, di Hilton Head nel South Carolina.

Molti big hanno deciso per la settimana di riposo dopo il major, tuttavia il field è comunque di qualità per la presenza di Jim Furyk, Matt Kuchar, Keegan Bradley, Bryson DeChambeau, Brandt Snedeker, il sudafricano Branden Grace, campione uscente, il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Danny Willett, Luke Donald e Ian Poulter, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, il nordirlandese Graeme McDowell, l’indiano Anibarn Lahiri, il sudafricano Ernie Els e il fijiano Vijay Singh.

Per Francesco Molinari un’occasione da sfruttare per ritrovare la miglior condizione dopo l’incidente al polso accusato nel WGC Dell Match Play. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA Tour: Cristie Kerr, titolo n. 19

Con un gran finale in 66 (-6) colpi e lo score di 268 (71 69 62 66, -20) Cristie Kerr ha firmato il Lotte Championship disputato al Ko Olina Golf Club  (par 72) di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu, dove Giulia Molinaro, 96ª con 146 (74 72, +2) colpi, è uscita al taglio.

La 39enne proette di Miami (Florida) ha portato a 19 i titoli nel LPGA Tour, comprensivi di due major, con due prodezze: fondamentale il 62 (-10) nel terzo turno, nuovo record del percorso e sul giro per il torneo, e poi con il citato 66 per una volata irresistibile condotta con ben 16 birdie nelle ultime 36 buche, senza bogey.

Inoltre ha sconfitto un lotto di giocatrici molto qualificate a iniziare dalla neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, che ha provato a rimontare con un 64 (-8), ma si è dovuta accontentare del secondo posto con 271 (-17) insieme alle coreane In Gee Chun, numero quattro del Rolex ranking, e Su-Yeon Jang, leader dopo tre turni.

Al quinto posto con 272 (-16) la canadese Alena Sharp, al sesto con 273 (-15) la coreana So Yeon Ruy, numero due al mondo, e al settimo con 274 (-14) la thailandese Ariya Jutanugarn, numero tre, e Stacy Lewis. Subito dietro la coreana Inbee Park e la canadese Brooke M. Henderson, undicesime con 277 (-11), e difesa del titolo mancata per l’australiana Minjee Lee, 23ª con 279 (-9).

A Cristie Kerr è andato un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

TERZO GIRO - Ha allungato il passo la coreana Su-Yeon Jang (199 - 67 67 65, -17) nel terzo giro del Lotte Championship (LPGA Tour) in svolgimento al Ko Olina Golf Club  (par 72) di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu, dove Giulia Molinaro, 96ª con 146 (74 72, +2) colpi, è uscita al taglio.

Su-Yeon Jang inizierà il turno conclusivo con tre colpi di margine su Cristie Kerr, autrice dello score record del campo e sul giro del torneo con 62 (-10), e sulla canadese Alena Sharp (202, -14). Seguono le prime quattro del Rolex ranking: la coreana In Gee Chun, numero quattro, quarta con 204 (-12), la thailandese Ariya Jutanugarn, numero tre, quinta con 205 (-11), la coreana So Yeon Ryu, numero due, sesta con 206 (-6), e la neozelandese Lydia Ko, numero uno, settima con 207 (-9). Per nessuna di loro sarà però facile annullare lo svantaggio. Sono fuori gioco per il titolo Stacy Lewis, decima con 208 (-8), la canadese Brooke M. Henderson, la coreana Inbee Park e l’australiana Minjee Lee, campionessa uscente, 15.e con 207 (-9).

Su-Yeon Jang, che sta giocando grazie a un invito degli sponsor, ha girato in 65 (-7) colpi con sette birdie, senza bogey. Cristie Kerr ha infilato dieci birdie, anche lei senza bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.

SECONDO GIRO - Non si è concluso il secondo giro del Lotte Championship (LPGA Tour), sospeso per oscurità con 15 concorrenti ancora in campo, ma Giulia Molinaro, 96ª con 146 (74 72, +2) colpi, non potrà, al termine, evitare di uscire al taglio.

Sono al vertice con 135 la coreana In-Kyung Kim (71 64) e la thailandese Ariya Jutanugarn (69 66), ma possono essere sorpassate dall’altra coreana Su-Yeon Jang, che ha lo stesso "meno 9" con due buche da giocare. In quarta posizione con 136 Stacy Lewis, la coreana Mi Yang Lee e la canadese Alena Sharp. Medesimo "meno 8" per la gallese Becky Morgan, con possibilità di migliorarsi nelle due buche che deve completare.

All’ottavo posto con 137 (-7) le coreane Inbee Park e So Yeon Ruy, al 17° con 139 (-5) la canadese Brooke M. Henderson, al 32° con 141 (-3) l’australiana Minjee Lee, campionessa uscente, e al 40° con 142 (-2) la neozelandese Lydia Ko, leader mondiale.

Giulia Molinaro ha girato in 72 (par) colpi con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.

PRIMO GIRO - Inizio in salita per Giulia Molinaro, 106ª con 74 (+2) colpi, nel Lotte Championship (LPGA Tour), che si sta disputando al Ko Olina Golf Club  (par 72) di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu. Si sono portate in vetta con 66 (-6) Paula Creamer e la coreana Mi Yang Lee, seguita a un colpo da cinque concorrenti: Beth Allen, Lizette Salas, la canadese Alena Sharp e le coreane Su-Yeon Jang ed Eun-Hee Ji (67, -5),

All'ottavo posto con 68 (-4) Stacy Lewis, la danese Nicole Broch Larsen e la coreana So Yeon Ryu, numero due mondiale, al 17° con 69 (-3) la thailandese Ariya Jutanugarn, numero tre, e al 31° con 70 (-2) la canadese Brooke M. Henderson e la coreana In Gee Chun. In panne Lydia Ko, leader del Rolex Ranking, 86ª con 73 (+1), e che appare in un momento di scarsa forma. Stesso score per l'australiana Minjee Lee, la cui diesa del titolo è divenuta subito problematica.

Sette birdie e un bogey sia per Mi Hyang Lee che per Paula Creamer. Giulia Molinaro (nella foto) ha realizzato due bogey, senza birdie, e ora dovrà segnare uno score ben sotto par per evitare il secondo taglio stagionale su quattro eventi disputati. Il montepremi è di due milioni di dollari.

LA VIGILIA - Giulia Molinaro riprende il suo cammino nel LPGA Tour partecipando al Lotte Championship (12-15 aprile) in programma al Ko Olina Golf Club di Kapolei, nell’isola hawaiana di Oahu. In campo le prime quattro del Rolex ranking, nell’ordine la neozelandese Lydia Ko, che vede il primato a rischio, la coreana So Yeon Ryu, appena divenuta numero due dopo il successo nell’ANA Inspiration, primo major stagionale, la thailandese Ariya Jutanugarn e l’altra coreana In Gee Chun. Altre probabili protagoniste Stacy Lewis, Michelle Wie, Brittany Lincicome, le coreane Inbee Park e Amy Yang, anche loro tra le top ten del ranking, la cinese Xi Yu Lin e la canadese Brooke M. Henderson, in cerca della condizione che all’inizio dello scorso anno l’aveva portata alla soglia della leadership mondiale. Difende il titolo, con buone possibilità di ripetersi, l’australiana Minjee Lee.

Giulia Molinaro è alla terza gara stagionale: fino ad ora ha ottenuto due piazzamenti (57ª Bahamas Classic, 72ª Founders Cup) e ha subito un taglio (Australian Open). Il montepremi è di due milioni di dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Diana Luna si è classificata al 29° posto con 293 (73 74 75 71, +5) colpi e Sophie Sandolo al 55° con 300 (72 72 78 73, +12) nella Lalla Meryem Cup (Ladies European Tour) sul tracciato del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Ha vinto a sorpresa la ceca Klara Spilkova (280 - 69 74 71 66, -8) che nel giro finale, partendo dal sesto posto, ha sorpassato la norvegese Suzann Pettersen (281, -7), grande favorita, recuperandole quattro colpi e distanziandola di uno. Subito dietro tre inglesi: Annabel Dimmock, terza con 282 (-6), Georgia Hall e Felicity Johnson, quarte con 284 (-4), e la tedesca Karolin Lampert, sesta con 285 (-3).

Klara Spilkova, 23enne di Praga, è la prima giocatrice ceca a vincere nel LET. Ha fatto da apripista nella sua nazione passando di categoria a 16 anni appena compiuti. Nel giro finale è stata impeccabile, operando il sorpasso con sei birdie, senza bogey per il 66 (-6). Per lei un assegno di 67.500 euro su un montepremi di 450.000 euro. Suzann Pettersen, 36enne di Oslo con nel palmares due major, sei vittorie nel LET e  tredici nel LPGA Tour ha stentato molto e non ha potuto evitare la sconfitta con il 71 (-1, con tre birdie e due bogey). Anche per Diana Luna 71 colpi con sei birdie, tre bogey e un doppio bogey. Per Sophie Sandolo 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey. Sono uscite al taglio le altre cinque italiane in gara: Veronica Zorzi, 88ª con 154 (80 74, +10), Stefania Avanzo, 95ª con 155 (71 84, +11), Giulia Sergas, 102ª con 156 (79 77, +12), Margherita Rigon, 108ª con 153 (79 78, +13), e Lucrezia Colombotto Rosso, 118ª con 159 (82 77, +15).

TERZO GIRO - Diana Luna, 43ª con 222 (73 74 75, +6) colpi, e Sophie Sandolo, 56ª con 227 (77 72 78, +11) sono leggermente arretrate nel terzo giro della Lalla Meryem Cup (Ladies European Tour) sul tracciato del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Ha attaccato ed è passata a condurre con 210 colpi (69 71 70, -6) la norvegese Suzann Pettersen, giocatrice del LPGA Tour, ‘stella’ del torneo e grande favorita, ma nel turno conclusivo dovrà guardarsi dai presumibili attacchi della gallese Lydia Hall, seconda con 211 (-5), dell’inglese Annabel Dimmock, terza con 212 (-4), dell’altra inglese Felicity Johnson e della finlandese Krista Bakker, quarte con 213 (-3).

Qualche chance anche per la scosseze Kelsey MacDonald e per la ceca Klara Spilkova, seste con 214 (-2). Suzann Pettersen, 36enne di Oslo con nel palmares due major,  sei vittorie nel LETe  tredici nel LPGA Tour, ha girato in 70 (-2) colpi con tre birdie e un bogey. Per Diana Luna 75 (+3) con due birdie e cinque bogey e per Sophie Sandolo 78 (+6) con un birdie e sette bogey. Sono uscite al taglio le altre cinque italiane in gara: Veronica Zorzi, 88ª con 154 (80 74, +10), Stefania Avanzo,  95ª con 155 (71 84, +11), Giulia Sergas, 102ª con 156 (79 77, +12), Margherita Rigon, 108ª con 153 (79 78, +13), e Lucrezia Colombotto Rosso, 118ª con 159 (82 77, +15). Il montepremi è di 450.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Diana Luna, 34ª con 147 (73 74, +3) colpi, e Sophie Sandolo, 49ª con 149 (77 72, +5), sono rimaste in gara nella Lalla Meryem Cup (Ladies European Tour) sul tracciato del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. E’ passata a condurre con 137 (69 68, -7) la gallese Lydia Hall, davanti all’inglese Annabel Dimmock, seconda con 139 (-5), e alla norvegese Suzann Pettersen, terza con 140 (-4), ‘stella’ del torneo e grande favorita. Al quarto posto con 141 (-3) l’inglese Felicity Johnson e al quinto con 142 (-2) la tedesca Olivia Cowan, la francese Agathe Sauzon, la cinese Yan Liu e l’inglese Georgia Hall. Sono uscite al taglio le altre cinque italiane in gara: Veronica Zorzi, 88ª con 154 (80 74, +10), Stefania Avanzo,  95ª con 155 (71 84, +11), Giulia Sergas, 102ª con 156 (79 77, +12), Margherita Rigon, 108ª con 153 (79 78, +13), e Lucrezia Colombotto Rosso, 118ª con 159 (82 77, +15).

Lydia Hall, 29enne di Bridgend con un titolo nel tour, ha segnato un 68 (-4) con quattro birdie senza bogey. Per Diana Luna 74 (+2) colpi con tre birdie e cinque bogey e per Sophie Sandolo 72 (par) con due birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 450.000 euro.

PRIMO GIRO - Stefania Avanzo, 15ª con 71 (-1) colpi, e Diana Luna, 32ª con 73 (+1), hanno realizzato i migliori score tra le azzurre impegnate nella Lalla Meryem Cup (Ladies European Tour) sul tracciato del Royal Golf Dar Es Salam (par 72), a Rabat in Marocco. Guida la graduatoria con 68 (-4) la scozzese Gemma Dryburgh che precede di misura la norvegese Suzann Pettersen, ‘stella’ del torneo e grande favorita, la gallese Lydia Hall, la sudafricana Nicole Garcia e la ceca Klara Spilkova (69, -3). In sesta posizione con 70 (-2) nove concorrenti tra le quali le danesi Nanna Koerstz Madsen ed Emily Pedersen, la marocchina Maha Haddioui e la finlandese Noora Tamminen. Oltre la linea del taglio le altre italiane: Sophie Sandolo, 83ª con 77 (+5), Giulia Sergas e Margherita Rigon, 100ª con 79 (+7), Veronica Zorzi, 111ª con 80 (+8), e Lucrezia Colombotto Rosso, 123ª con 82 (+10).

Gemma Dryburgh, 23enne di Aberdeen senza titoli nel tour, ha realizzato cinque birdie e un bogey. Stefania Avanzo è scesa un colpo sotto par con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e per Diana Luna un colpo sopra con un birdie e due bogey. Per Sophie Sandolo quattro birdie, sette bogey e un doppio bogey, per Giulia Sergas un birdie, sei bogey e un doppio bogey, per Margherita Rigon sette bogey, per Veronica Zorzi cinque bogey e un triplo bogey e per Lucrezia Colombotto Rosso dieci bogey. Il montepremi è di di 450.000 euro

LA VIGILIA - Riprende il Ladies European Tour, che in questa prima parte della stagione ha un calendario con pochi eventi. Infatti dopo le due gare in Australia (febbraio) e Cina (marzo) ora ne propone alte due di fila per poi fermarsi ancora fino a oltre metà giugno.

Si disputa sul tracciato del Royal Golf Dar Es Salam, a Rabat in Marocco, la Lalla Meryem Cup (13-16 aprile), versione al femminile del Trophée Hassan II (European Tour, 13-16 aprile), che si svolgerà in concomitanza.

Vi partecipano sette giocatrici italiane: Diana Luna, Margherita Rigon, Sophie Sandolo, Giulia Sergas, Veronica Zorzi, Stefania Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso in un field che avrà come ‘stella’ la norvegese Suzann Pettersen, 36enne di Oslo, con 15 vittorie sul LPGA Tour e sette nel LET dove ha iniziato la carriera prima di trasferirsi negli Stati Uniti.

Tra altre possibili protagoniste le francesi Gwladys Nocera, Anne-Lise Caudal, Jade Schaeffer e Valentine Derrey, vincitrice del recente Terre Blanche Open (LET Access), le inglesi Florentyna Parker e Felicity Johnson, le danesi Nanna Koerstz Madsen ed Emily Pedersen, la spagnola Nuria Iturrios,  la svedese Linda Wessberg, l’australiana Sarah Kemp e la marocchina Maha Haddioui.

Tra le azzurre debutto stagionale per Giulia Sergas, che lo scorso anno ha lasciato il LPGA Tour per propria scelta, Veronica Zorzi,  Margherita Rigon, Sophie Sandolo e per Lucrezia Colombotto Rosso, con le ultime tre che però hanno effettuato rodaggio nel Terre Blanches Open, sul secondo circuito femminile continentale. Il montepremi è di 450.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eurotour: E. Molinari trionfa in Marocco

Tronfo Italiano in Marocco: Edoardo Molinari è tornato al successo (273 - 71 74 70 68, -9) nel Trophée Hassan II, al Royal Golf Dar Es Salam (par 73) di Rabat in Marocco, e Renato Paratore (288 - 73 74 66 75, -4) ha ottenuto un ottimo ottavo posto, rimanendo in corsa per il titolo fino alle battute finali.

Molinari, 36enne torinese, ha colto il terzo titolo nel circuito, dopo i due nel 2010 (Scottish Open e Johnnie Walker Championship) superando con un par alla prima buca di spareggio l’irlandese Paul Dunne (283 - 73 69 69 72), leader dopo tre giri e con il quale aveva chiuso alla pari la gara dopo averlo agganciato con la sequenza birdie-eagle sulle ultime due buche, mai registrata in tale evento.

"E’ stata una vittoria alla Edoardo Molinari - ha detto Franco Chimenti, Presidente CONI Servizi e Federazione Italiana Golf -  nel senso che lui ci ha abituati a queste imprese. Un giocatore che segna due eagle nelle ultime buche è un fenomeno e dispiace solo di averlo perso per tanto tempo a causa di infortuni. Ma ora è tornato quasi di prepotenza e ci darà sicuramente altre soddisfazioni. Inoltre il successo di Edoardo, arrivato appena dopo l’ufficializzazione che la Ryder Cup 2022 si farà, è un stato un segnale incredibile, sottolineato e festeggiato anche dallo stesso Presidente del CONI Giovanni Malagò".

E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’inglese Paul Waring, terzo con 284 (-8) colpi, e sono terminati al quarto posto con 286 (-6) il francese Victor Dubuisson e il danese Lasse Jensen. E’ terminato 48° con 294 (72 74 72 76, +2) Matteo Manassero e non ha superato il taglio Nino Bertasio 72° con 149 (72 77, +3) e fuori per un colpo.

Edoardo Molinari ha ricevuto per il titolo un assegno di 416.660 euro, su un montepremi di 2.500.000 euro e avrà l’esenzione per due anni sull’European Tour, ossia giocherà senza preoccuparsi della posizione nella money list. Ha realizzato 68 (-5) colpi iniziando lentamente con due birdie e due bogey e poi mettendo a segno due eagle e due birdie, contro un bogey, nelle ultime otto buche con un gioco di altissimo livello. Tra i suoi successi la World Cup nel 2009 (insieme al fratello Francesco) e quella con il team europeo, di cui faceva parte anche Francesco, nella Ryder Cup 2010. Renato Paratore si è espresso con un 75 (+2) con un birdie e tre bogey, gli ultimi due nel finale.

TERZO GIRO - Saranno in corsa per il titolo nel giro finale de Trophée Hassan II (European Tour) gli azzurri Renato Paratore, balzato dal 40° al secondo posto con 213 colpi (73 74 66, -6), grazie a un parziale di 66 (-7) miglior score di giornata, ed Edoardo Molinari, da 20° a sesto con 215 (71 74 70, -4). Ha guadagnato otto posizioni anche Matteo Manassero, 22° con 218 (72 74 72, -1).

Sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam (par 73) di Rabat in Marocco, Paratore rende due colpi all’irlandese Paul Dunne, leader con 211 (73 69 69, -8), e ne ha uno di margine sull’inglese Paul Waring, sullo spagnolo Pablo Larrazabal e sul danese Lasse Jensen, terzi con 214 (-5). Hanno possibilità anche i sudafricani Dylan Frittelli e Trevor Fisher jr, il danese Lucas Bjerregaard e i francesi Grégory Bourdy e Grégory Havret, che affiancano Molinari.

Paul Dunne, 24enne di Dublino senza successi in carriera, è salito in vetta con sei birdie e un doppio bogey per il punteggio di 69 (-4). Renato Paratore ha espresso un gran gioco tradotto in otto birdie contro un solo bogey. Edoardo Molinari ha ottenuto un efficace 70 (-3) con cinque birdie e due bogey e Matteo Manassero ha realizzato un 72 (-1) un po’ articolato con sei birdie  cinque bogey. E’ uscito al taglio Nino Bertasio 72° con 149 (72 77, +3) e fuori per un colpo.Il montepremi è di 2.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Il francese Gregory Havret (140 - 70 70, -6) è rimasto da solo al comando nel Trophée Hassan II (European Tour), che si sta disputando al Royal Golf Dar Es Salam (par 73) di Rabat in Marocco e dove Edoardo Molinari è al 20° posto con 145 (71 74, -1), Matteo Manassero al 30° con 146 (72 74, par) e Renato Paratore al 40° con 147 (73 74, +1). E’ uscito al taglio Nino Bertasio 72° con 149 (72 77, +3) e fuori per un colpo.

Seguono il leader, il sudafricano Trevor Fisher jr e il danese Lucas Bjerregaard (141, -5), l’irlandese Paul Dunne, l’inglese James Morrison e il transalpino Gregory Bourdy (142, -4). All’11° posto con 144 (-2) il francese Victor Dubuisson, al 20°, insieme a Molinari, lo spagnolo Pablo Larrazabal, mentre è uscito al taglio il coreano Jeunghun Wang, 89° con150 (+4), che difendeva il titolo.

Gregory Havret, 40enne di Bordeaux con tre titoli nel circuito, l’ultimo datato 2008, ha raddoppiato il 70 (-3) iniziale con un eagle, quattro birdie e tre bogey. Edoardo Molinari ha perso 15 posizioni con un 74 (+1) dovuto a un birdie e a due bogey e Matteo Manassero è scivolato all’indietro di 16 con lo stesso score (due birdie e tre bogey). Un 74 anche per Paratore con due birdie e tre bogey e 77 (+4) colpi per Nino Bertasio con quattro birdie e otto bogey. Il montepremi è di 2.500.000 euro.

PRIMO GIRO - Con un ottimo giro in 71 (-2) colpi Edoardo Molinari è al quinto posto nel Trophée Hassan II (European Tour), che si sta disputando al Royal Golf Dar Es Salam (par 73) di Rabat in Marocco. Non sono stati da meno Matteo Manassero e Nino Bertasio, 14.i con 72 -1), e ha tenuto un buon passo anche Renato Paratore, 35° con 73 (par).

Al vertice con 70 (-3) colpi un quartetto composto dai francesi Gary Stal e Gregory Havret, dall’inglese James Morrison e dal danese Lucas Bjerregaard. Molinari è affiancato da altri otto concorrenti: i transalpini Clément Sordet, Grégory Bourdy e Alexander Levy, i sudafricani Jaco Van Zyl, Dylan Frittelli e Trevor Fisher jr e lo svedese Pelle Edberg. E’ 14° pure lo spagnolo Pablo Larrazabal si trova alla pari con Paratore il francese Victor Dubuisson. Difesa del titolo assolutamente problematica per il coreano Jeunghun Wang, 103° con 77 (+4).

Edoardo Molinari, partito dalla buca 10, ha percorso le prime 16 in par poi ha chiuso con due birdie. Stessa buca di avvio anche Matteo Manassero e per Nino Bertasio. Il primo ha avuto un cammino piuttosto accidentato con tre birdie, due bogey e un doppio bogey in uscita e con quattro birdie e due bogey nel rientro. Bertasio ha iniziato con un birdie e ha mantenuto il colpo di vantaggio sul par con due birdie e due bogey sulle seconde nove buche. Renato Paratore si è gravato di due bogey in cinque buche poi ha recuperato il par con due birdie sulle successive cinque. Il montepremi è di 2.500.000 euro.

LA VIGILIA - L’European Tour riprende il suo normale cammino dopo oltre un mese nel quale ha lasciato spazio al WGC Match Play e al Masters, tornei che figurano in tutti i circuiti principali del mondo. Si disputa il Trophée Hassan II (13-16 aprile), tredicesimo evento della serie anche questo come i precedenti fuori dall’Europa. Si giocherà, infatti, al Royal Golf Dar Es Salam di Rabat in Marocco, dove saranno impegnati Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Renato Paratore e Nino Bertasio.

Difende il titolo il coreano di Seoul Jeunghun Wang, 22 anni da compiere, tre successi nel circuito, l’ultimo nel recente Qatar Masters. Nel field i sudafricani Brandon Stone, Jaco Van Zyl, Richard Sterne e Dean Burmester, lo svedese Robert Karlsson, i francesi Victor Dubuisson e Alexander Levy, lo spagnolo Pablo Larrazabal e il danese Thomas Bjorn.

L’ultima uscita dei quattro azzurri è avvenuta nell’Indian Open. Hanno offerto ottime prove Matteo Manassero (3°) ed Edoardo Molinari (11°), è andato a premio anche Nino Bertasio (66°) ed è uscito al taglio Renato Paratore. Il montepremi è di 2.500.000 euro.

Dopo questa gara l’European Tour si trasferirà in Cina (Shenzhen International, 20-23 aprile, e Volvo China Open, 27-30 aprile) poi inizieranno i tornei nel vecchio continente con il GolfSixes (6-7 maggio) in Inghilterra.

Diretta su Sky -  Il Trophée Hassan II sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 13 aprile e venerdì 14, dalle ore 12.30 alle ore 14.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30; sabato 15, dalle ore 15 alle ore 19,30; domenica 16, dalle ore 17,30 alle ore 19,30. Commento di Silvio Grappasonni e di Roberto Zappa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Campionato Open: Gagli aggancia Ortolani

Lorenzo Gagli (208 - 68 71 69, -5) ha raggiunto Michele Ortolani (208 - 72 62 74) in vetta al 78° Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana, nata nel 1935, che termina con la disputa del quarto giro sul percorso dell'Adriatic GC Cervia (par 71). La coppia ha un vantaggio di due colpi su un quartetto composto da Enrico Di Nitto, Alessandro Grammatica, Jacopo Vecchi Fossa e dall'amateur Luca Cianchetti (210, -3), ma saranno in corsa per il titolo anche Filippo Bergamaschi, campione uscente, Andrea Rota, Aron Zemmer e Niccolò Quintarelli, settimi con 211 (-2). Ha qualche chance Francesco Laporta, 11° con 212 (-1), leader dopo il primo turno, mentre appaiono fuori gioco Alessandro Tadini e Andrea Perrino, 12.i con 213 (par), Emanuele Canonica e Matteo Delpodio, 16.i con 214 (+1), e Marco Crespi, 22° con 217 (+4). Tra i dilettanti si stanno ben comportando, oltre a Cianchetti, anche Riccardo Bregoli (12°), Philip Geerts (16°), autore di una "buca in uno" nel secondo giro, e Giacomo Fortini, 19° con 215 (+2).

Sono rimasti in gara 59 concorrenti, tra i quali 12 dilettanti. I professionisti si contenteranno il montepremi di 50.000 euro, dei quali 7,250 euro andranno al vincitore. Ingresso libero per il pubblico.

Le interviste - Lorenzo Gagli ha girato in 69 (-2) colpi ed è rimasto soddisfatto non solo per la leadership: "Sono molto contento dell'esito, perché le condizioni di gioco erano difficili, con il vento che ha complicato parecchio le cose. Quando in tali situazioni realizzi uno score sotto par va sempre bene. Peccato per il bogey sull'ultima buca, che era evitabile, ma capita. No, non ho guardato il leaderboard, ma ho pensato esclusivamente a quello che stavo facendo. Ho tirato le somme solo in club house". In totale cinque birdie e tre bogey.

Giornata difficile per Michele Ortolani, che però ha avuto una reazione veramente apprezzabile: "La partenza  è stata piuttosto sofferta. Avevo un po' di tensione, ma nulla di speciale. Poi con tre bogey sulle prime tre buche è aumentata, poiché non riuscivo a esprimermi. Dopo il '+6" alla nona le cose sono cambiate. Ho avuto belle sensazioni con il driver alla decima e da quel momento ho variato passo. Dopo quell'inizio non pensavo certamente di poter rimanere ancora in testa e questa è la cosa migliore".

Il neopro Jacopo Vecchi Fossa sta offrendo una bella prova, anche se ha avuto qualche problema nel terzo turno: "Ho giocato molto meglio nei primi due giri e il rendimento è calato proprio nella giornata più difficile. Comunque il putter mi ha aiutato moltissimo e sono riuscito a terminare in par, score che ritengo ottimo. Per ottenere punteggi bassi su questo campo occorre posizionare la palla sempre in pista e poi giocarsela sui green". Nel suo 71 tre birdie e tre bogey.

Il percorso - L’Adriatic GC Cervia dispone di 27 buche e si estende su un’area di quasi 100 ettari. Il torneo si sta svolgendo sui due percorsi "rosso" e "giallo" che presentano differenti difficoltà.  Le nove buche del "rosso" si sviluppano all’interno della pineta e richiedono precisione, le altre hanno le caratteristiche dei links scozzesi. Unanime il consenso espresso dai giocatori per l'ottima qualità e preparazione del tracciato.

Golf per tutti al centro di Milano Marittima  - Domani, sabato 8 aprile, il golf tornerà in pieno centro a Milano Marittima, in viale Gramsci, dove i neofiti potranno avvicinarsi alla disciplina nel "gonfiabile" messo a disposizione dal Comitato Regionale Emilia Romagna e sotto la guida dei maestri della PGA Italiana. Naturalmente potranno chiedere consigli e provare anche gli appassionati di questo sport. Si comincerà alle ore 11. Sociale - Per rafforzare il messaggio di uno sport aggregante, in occasione del Campionato Nazionale Open, il Comune di Cervia ha coinvolto come volontari alcuni dei rifugiati richiedenti asilo ospitati dalla città, che stanno dando supporto allo svolgimento del torneo. Sono coordinati dalla  Consulta dello Sport di Cervia.

Solidarietà - La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

Enrico Di Nitto ha vinto con 279 (67 73 70 69, -5) colpi la 78ª edizione del Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana, nata nel 1935, disputata sul selettivo sul percorso dell'Adriatic GC Cervia (par 71), iscrivendo il proprio nome in un albo d'oro in cui figurano quasi tutti i giocatori che hanno scritto pagine importanti nella storia del gol italiano. Di Nitto ha concluso il torneo alla pari con Filippo Bergamaschi (72 70 69 68), campione uscente, Andrea Rota (73 67 71 68) e Lorenzo Gagli (68 71 69 71) e poi li ha superati con un birdie alla seconda buca supplementare. Subito dietro due neo pro che hanno iniziato con il passo giusto l'avventura nella nuova categoria, Guido Migliozzi, quarto con 280 (-4), e Jacopo Vecchi Fossa, quinto con 281 (-3). Al sesto posto con 283 (-1) un altro giovane emergente, Luca Cianchetti, che ha ricevuto il premio quale miglior dilettante precedendo gli altri due brillanti amateur Riccardo Bregoli e Philip Geerts, quest'ultimo autore di una "buca in uno" nel secondo turno, ottavi con 284 (par), insieme ad Alessandro Grammatica.

Tra i protagonisti dell'evento Michele Ortolani, leader dopo tre turni, che ha ceduto nel finale terminando 11° con 285 (+1) insieme a Matteo Delpodio e a Emanuele Canonica, tanti anni nell'European Tour e una vittoria. Nella prima parte della graduatoria anche Alessandro Tadini e Aron Zemmer, 14.i con 286 (+2), Marco Crespi, 16° con 287 (+3), e Francesco Laporta, 21° con 289 (+5), in vetta dopo un turno.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022, ha seguito l'evento in tutte e quattro le giornate. Nella sua nuova veste di Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali ha osservato attentamente i giocatori che, su un percorso impegnativo, hanno offerto spunti molto apprezzabili, oltre al finale emozionante.

Il vincitore - Enrico Di Nitto, 24enne romano cresciuto golfisticamente al Parco Di Roma G&CC ,è alla seconda vittoria in carriera dopo successo nell'Open Colli Berici (Alps Tour, 2015). Lo scorso anno con il secondo posto nell'ordine di merito dell'Alps Tour ha avuto la 'carta' per il Challenge Tour: "E' stata una vittoria veramente sofferta. Ho imbucato da fuori green - ha detto - per un birdie veramente inaspettato, perché pensavo che la palla andasse lunga. Mi sono allenato parecchio in questi quattro mesi. Il Challenge non è iniziato bene, penso soprattutto per la lunga assenza dalle gare, qui invece ho trovato il ritmo giusto. Quando ha pensato di poter vincere? Dopo aver imbucato il putt per il birdie sull'ultima buca per andare allo spareggio, perché l'ho interpretato come un buon segno. Questa è una vittoria che mi da tanto morale per la stagione".  Di Nitto è arrivato allo spareggio con un parziale di 69 (-2)  colpi con quattro birdie e due bogey. Alla prima buca ha realizzato un birdie insieme a Bergamaschi mettendo fuori gioco Gagli e Rota, entrambi in par. Poi alla seconda ha mandato la palla fuori green con il secondo colpo, ma come detto ha imbucato l'approccio. Per lui in assegno di 7.250 euro su un montepremi di 50.000 euro.

Alla premiazione sono intervenuti Luca Coffari, Sindaco di Cervia, gli assessori Rossella Fabbri (Attività Economiche) e Gianni Grandi (Sport), Celso Lombardini, Consigliere Federale, Stefano Frigeri, presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, e Fabio Di Pietro, il presidente del club ospitante.

Il percorso - L’Adriatic GC Cervia dispone di 27 buche e si estende su un’area di quasi 100 ettari. Il torneo si è svolto sui due percorsi "rosso" e "giallo" che hanno presentano differenti difficoltà. Le nove buche del "rosso" si sviluppano all’interno della pineta e richiedono precisione, le altre hanno le caratteristiche dei links scozzesi. Il vento ha poi creato ulteriori problemi ai concorrenti, che sono stati unanimi nell'esprimere il consenso per l'ottima qualità e preparazione del tracciato.

Successo del "Golf per tutti " al centro di Milano Marittima  - Dopo aver ospitato la parte finale della Pro Am Città di Cervia, vinta dal team di Marco Crespi con i tre amateur diversamente abili Pietro Andrini, Paolo Valmirti e Rodolfo Cappellazzo, il golf è tornato nuovamente a Viale Gramsci, in pieno centro a Milano Marittima, dove i neofiti hanno potuto avvicinarsi alla disciplina nel "gonfiabile" messo a disposizione dal Comitato Regionale Emilia Romagna e sotto la guida dei maestri della PGA Italiana. L'iniziativa ha avuto notevole successo e molti hanno chiesto informazioni per poter intraprendere la pratica.

Sociale - Per rafforzare il messaggio di uno sport aggregante, in occasione del Campionato Nazionale Open, il Comune di Cervia ha coinvolto come volontari alcuni dei rifugiati richiedenti asilo ospitati dalla città, che hanno dato supporto allo svolgimento del torneo. Sono stati coordinati dalla  Consulta dello Sport di Cervia.

Solidarietà - La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

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Campionato Open: Ortolani fa il vuoto

Michele Ortolani, con uno spettacolare giro in 62 (-9) colpi e lo score di 134 (72 62, -8), ha preso il largo nel secondo giro del 78° Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana, nata nel 1935, che ha aperto la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito dei tornei nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, curati dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG.

Sul percorso dell'Adriatic Golf Club Cervia (par 71) il 20enne milanese ha tre colpi di vantaggio sul dilettante Luca Cianchetti (137, -5) e quattro su Niccolò Quintarelli e sull'altro amateur Giacomo Fortini (138, -4). Al quinto posto con 139 (-3) Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta (139, -3), quest'ultimo in vetta dopo un turno, e al nono con 140 (-2) Andrea Rota, Enrico Di Nitto e Alessandro Grammatica. Più attardati Alessandro Tadini e Andrea Perrino, 12.i con 141 (-1), Filippo Bergamaschi, campione uscente, e Matteo Delpodio, 17.i con 142 (par), Marco Crespi, 21°con 143 (+1), Emanuele Canonica, 28° con 146 (+4), e Federico Maccario, 32° con 147 (+5). Autore di una "hole in one" l'amateur romano Philip Geerts (12°), che ha centrato la buca 15 direttamente dal tee.

Il taglio ha lasciato in gara 59 concorrenti, tra i quali 12 dilettanti. I professionisti si contenteranno nelle ultime 36 buche il montepremi di 50.000 euro, dei quali 7,250 euro andranno al vincitore. Ingresso libero per il pubblico durante tutto l’evento.

I protagonisti - Michele Ortolani, pro dall'inizio del 2016, si è espresso con dieci birdie e un bogey. "E' andato tutto per il verso giusto - ha detto - grazie al lavoro che sto facendo ultimamente. Ho avuto anche un piccolo colpo di fortuna sotto forma di un approccio imbucato. Naturalmente sono più che felice per il risultato e per la leadership, ma mi è rimasto il piccolo rammarico di quel bogey alla buca 17 che mi ha impedito di scendere a meno 10 e stabilire il mio record personale". Nessuno all'Adriatic Golf Club Cervia ha comunque mai realizzato 62 colpi, ma il primato non è omologabile poiché si piazzava la palla.

Luca Cianchetti ha già battuto i pro nell'Alps Tour (Abruzzo Open, 2015) e non disdegnerebbe certo un bis: "Oggi ho giocato molto bene, a parte due colpi sbagliati che mi sono costati altrettanti bogey. Ho effettuato un eagle alla buca 3, molto lunga, e quello è stato un bel bonus. Il percorso mi piace, è adatto alle mie caratteristiche, perché tiro drive lungi e poi mi restano dei ferri corti al green, per cui sono agevolato. Domani? Continuerò ad attaccare. Si, mi trovo bene tra i pro, ma prima di passare di categoria voglio disputare l'Open Championship, per il quale mi sono qualificato vincendo il campionato europeo. Mi ci sto preparando con attenzione, lavorando sulla tecnica e poi andrò a fare varie prove campo". Ha girato in 68 (-3) colpi con un eagle, quattro birdie e tre bogey.

Soddisfatto anche Niccolò Quintarelli: "Mi sono espresso a buon livello considerando anche le condizioni avverse di questa mattina. Proprio in quei momenti sono riuscito a mettere in piedi un bel giro, aiutato anche da  una palla imbucata dal fairway e da un approccio a bersaglio. Gioco pulito, pochi errori, colpi precisi e un ottimo score". Anche per lui un 68 con un eagle, tre birdie e due  ogy,

Lorenzo Gagli vivrà una nuova stagione sul Challenge Tour, ma il Campionato Nazionale Open non è solo un passo avanti nella preparazione, perché è nel novero dei favoriti: "Ho girato in par. Complessivamente ho giocato bene. Ho sbagliato solo due colpi e ne ho pagati tre, perché ne sono scaturiti un bogey e un doppio bogey, ma succede. Nella mattinata le condizioni erano abbastanza difficili, con vento e a tratti pioggia, e quindi lo score è accettabile. Sto bene sotto tutti gli aspetti, fisico, di gioco e tenuta mentale. Lo scorso anno ho disputato una buona annata sul Challenge Tour e anche il 2017 è iniziato nel modo giusto con un 16° posto nel Kenya Open, un segno di continuità di rendimento. Pertanto sono molto fiducioso". Nel suo 71 quattro birdie, due bogey e un doppio bogey.

Il percorso - L’Adriatic GC Cervia dispone di 27 buche e si estende su un’area di quasi 100 ettari. Il torneo si sta svolgendo sui due percorsi "rosso" e "giallo" che presentano differenti difficoltà.  Le nove buche del "rosso" si sviluppano all’interno della pineta e richiedono precisione, le altre hanno le caratteristiche dei links scozzesi.

Unanime il consenso espresso dai giocatori per l'ottima qualità e preparazione del tracciato.

Golf per tutti al centro di Milano Marittima  - Sabato prossimo, 8 aprile, il golf tornerà in pieno centro a Milano Marittima, in viale Gramsci, dove i neofiti potranno avvicinarsi alla disciplina nel "gonfiabile" messo a disposizione dal Comitato Regionale Emilia Romagna e sotto la guida dei maestri della PGA Italiana. Naturalmente potranno chiedere consigli e provare anche gli appassionati di questo sport. Si comincerà alle ore 11.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

 

 

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Campionato Open: in vetta Laporta

Francesco Laporta, con un giro in 66 (-5) colpi, è al vertice nel Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana, nata nel 1935 e giunta alla 78ª edizione, che apre la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito dei tornei nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, curati dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG. Sul percorso dell'Adriatic Golf Club Cervia (par 71) il 26enne pugliese precede il romano Enrico Di Nitto, secondo con 67 (-4), Lorenzo Gagli, Gregory Molteni, Joon Kim e il dilettante Philip Geerts, terzi con 68 (-3). Sono a ridosso altri candidati al titolo quali Matteo Delpodio, Marco Crespi e Andrea Perrino, settimi con 69 (-2) insieme ad Alberto Fisco, Alessio Artino, Leonardo Motta e agli amateur Giacomo Fortini e Luca Cianchetti, quest'ultimo già vincitore tra i pro nel 2015 (Abruzzo Open, Alps Tour). Hanno spazio per recuperare Niccolò Quintarelli, Andrea Zani, Jacopo Vecchi Fossa, Andrea Maestroni e Matteo Verardo, 15.i con 70 (-1), così come Alessandro Tadini, 20° con 71 (par), Emanuele Canonica e Filippo Bergamaschi, campione in carica, 25° con 72 (+1).

Domani, al termine del secondo giro verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. I professionisti si contenteranno nelle ultime 36 buche il montepremi di 50.000 euro, dei quali 7.250 euro andranno al vincitore. Ingresso libero per il pubblico durante tutto l’evento.

Il protagonista - Protagonista della giornata Francesco Laporta con esperienze nell'European Tour, nel Challenge Tour e nel Sunshine Tour, che dopo due birdie e due bogey nelle buche in uscita ha operato un rientro quasi perfetto con sei birdie e un bogey. "Mi sono espresso meglio sulle seconde nove, mentre ha faticato un po' sulle prime dove però ha salvato qualche par importante. Sono contento perché sto giocando molto bene. L'ho fatto in Kenya e per un buon mese anche in Sudafrica. Sono arrivato qui con qualche problema di swing. Ieri ho praticato tanto, stamane ho cercato di aggiustare qualcosa. Ho iniziato un po' contratto, poi ho preso un buon ritmo. E' un campo difficile, dove occorre precisione specie dal tee. Nella preparazione invernale ha fatto parecchia attività fisica e questo mi ha consentito di trovare una condizione migliore rispetto allo scorso anno e di guadagnare distanza con il driver. Comunque tra campo, campo pratica e palestra mi alleno per circa otto ore al giorno". Ha tenuto praticamente lo stesso passo Enrico Di Nitto con sei birdie e due bogey.

Sociale - Per rafforzare il messaggio di uno sport aggregante, in occasione del Campionato Nazionale Open, il Comune di Cervia ha coinvolto come volontari alcuni dei rifugiati richiedenti asilo ospitati dalla città, che stanno dando supporto allo svolgimento del torneo. Sono coordinati dalla  Consulta dello Sport di Cervia. 

Solidarietà - La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

Il percorso - L’Adriatic GC Cervia dispone di 27 buche e si estende su un’area di quasi 100 ettari. La gara si sta disputando sui percorsi "rosso" e "giallo" che si stanno rivelando un ottimo test per i concorrenti. Le nove buche del "rosso" si sviluppano all’interno della pineta e richiedono precisione, le altre hanno le caratteristiche dei links scozzesi. Il clima dolce della Riviera Adriatica consente di giocare tutto l’anno in un ambiente naturale, rilassante e di rara bellezza.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

 

 

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
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    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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