Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Masters: il trionfo di Sergio Garcia

Lo spagnolo Sergio Garcia ha conquistato il primo titolo major in carriera imponendosi  con 279 colpi (71 69 70 69, -9) nell'81° Masters Tournament, primo major stagionale disputato sul percorso dell'Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia.

Ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio l’inglese Justin Rose (279 - 71 72 67 69) con il quale aveva concluso alla pari la gara dopo un giro finale in cui entrambi i contenenti si sono espressi con un gioco di altissimo livello tecnico.

Si è classificato al 33° posto con 293 (78 72 71 72, +5) Francesco Molinari, che pur avendo trovato un buon passo negli ultimi tre turni ha potuto porre solo parzialmente rimedio al 78 (+6) di partenza.

I due protagonisti non hanno concesso spazio agli altri contendenti ai quali è rimasta solo la possibilità di una volata per il terzo posto nella quale ha prevalso il sudafricano Charl Schwartzel (282, -6) davanti al tonico belga Thomas Pieters, al suo primo Masters, e a Matt Kuchar (283, -5), autore di una "hole in one" (buca 16, par 3, yards 170, ferro 7).

Al settimo posto con 285 (-3) il nordirlandese Rory McIlroy, all’ottavo con 286 (-2) l’australiano Adam Scott,  all’11° con 287 (-1) Rickie Fowler, Jordan Spieth e il giapponese Hideki Matsuyama, al 16° con 288 (par) il tedesco Martin Kaymer e al 22° con 290 (+2) Phil Mickelson, Justin Thomas e l’australiano Jason Day.

ll taglio dopo 36 buche, caduto a 150, aveva messo fuori gioco l'inglese Danny Willett, campione in carica, Jim Furyk e Zach Johnson, 54.i con 151 (+7), Bubba Watson, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, 62.i con 152 (+8), Patrick Reed e il fijiano Vijay Singh, 71.i con 153 (+9), e l'argentino Angel Cabrera, 78° con 154 (+10).

Sergio Garcia, 37enne di Castellon, è il terzo spagnolo  a vestire la "giacca verde" dopo Severiano Ballesteros (1980-1983) e José Maria Olazabal (1994-1999). Ha ottenuto, come detto, il primo titolo major alla 74ª partecipazione in un torneo del grande slam e alla 19ª ad Augusta. La sua vittoria è arrivata proprio nel giorno in cui il compianto Ballesteros, scomparso nel 2011, avrebbe compiuto 60 anni.

L’iberico e Rose hanno iniziato il turno finale da leader con un colpo su Fowler, che ha rapidamente ceduto. Lo spagnolo è partito forte guadagnando tre colpi con due suoi birdie che si sono combinati con un bogey del rivale, ma Rose ha subito ristabilito la parità con tre birdie di fila. Dopo il giro di boa Garcia ha attraversato un momento difficilissimo con due bogey (10ª e 11ª). Con due colpi di ritardo ha rischiato di uscire fuori definitivamente alla buca 13, quando ha mandato la pallina nel bosco. Con una grande giocata ha però salvato il par, mentre Rose ha mancato il birdie del probabile ko. A quel punto è iniziato il finale spettacolo. Garcia ha ritrovato lucidità e con birdie (14ª) ed eagle (15ª) ha agganciato Rose, che ha contrato l’attacco con un birdie (15ª), poi è nuovamente andato avanti con un birdie (16ª), ma ha riaperto la porta all’avversario con un bogey (17ª). Sull’ultima buca Garcia ha fallito da poco più di un metro il putt per il titolo ed è stato playoff. La decisione praticamente dal tee quando l’inglese ha spedito la palla tra gli alberi e Garcia l’ha piantata a centro fairway. E’ stato bogey per l’inglese, mentre l’iberico ha centrato la buca per il birdie da quasi tre metri. Garcia, nel cui palmares figurano anche nove successi nel PGA Tour, dodici nell’European Tour e cinque nell’Asian Tour, ha ricevuto un assegno di ben 1.980.000 dollari su un montepremi di dieci milioni di dollari, e a Justin Rose ne sono andati 1.188.000.

Francesco Molinari ha concluso il suo sesto Masters con il 72 del par dopo un cammino altalenante in cui ha messo a segno due birdie e due bogey in ciasuna metà del campo. Suo miglior risultato il 19° posto nel 2012.

 

TERZO GIRO - Lo spagnolo Sergio Garcia (210 - 71 69 70, -6) e l'inglese Justin Rose (210 - 71 72 67) inizieranno al comando il giro finale dell'81° Masters Tournament, primo major stagionale, sul percorso dell'Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, dove Francesco Molinari è salito dal 45° al  32° posto con 221 colpi (78 72 71, +5). Saranno in corsa per il titolo anche Rickie Fowler, terzo con 211 (-5), Jordan Spieth, Charley Hoffman e Ryan Moore, quarti con 212 (-4), l'australiano Adam Scott, settimo con 213 (-3), e il sudafricano Charl Schwartzel, ottavo con 214 (-2).

I numeri non li escludono, ma la qualità di chi li precede probabilmente non concede speranze all'inglese Lee Westwood e al belga Thomas Pieters, noni con 215 (-1), quest'ultimo leader con Hoffman e Fowler dopo tre turni. Hanno invece contro le statistiche il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, Matt Kuchar, William McGirt, l'iberico Jon Rahm, l'inglese Paul Casey e il danese Soren Kjeldsen, 11.i con 216 (par), perché solamente una volta in ottanta edizioni il Masters è stato vinto da un giocatore oltre i top ten dopo 54 buche (Art Wall jr, 1959, 13°).

Ha ceduto Phil Mickelson, da 10° a 21° con 218 (+2), mentre l'orgoglio ha portato l'australiano Jason Day, numero tre del world ranking, dalla 45ª alla 27ª piazza con 219 (+3). Hanno continuato la loro corsa di metà classifica il giapponese Hideki Matsuyama e il tedesco Martin Kaymer, 28.i con 220 (+4), ed è scivolato in coda alla graduatoria il sudafricano Ernie Els, 53° con 230 (+14), travolto da un 83 (+11). 

Il taglio dopo 36 buche, caduto a 150, aveva messo fuori gioco l'inglese Danny Willett, campione in carica, Jim Furyk e Zach Johnson, 54.i con 151 (+7), Bubba Watson, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, 62.i con 152 (+8), Patrick Reed e il fijiano Vijay Singh, 71.i con 153 (+9), e l'argentino Angel Cabrera, 78° con 154 (+10).

Justin Rose, campione olimpico, non ha mai mancato il taglio in undici Masters disputati, terminando secondo nel 2015 e decino lo scorso anno. Ha raggiunto Sergio Garcia con una grande progressione finale, mettendo a segno cinque birdie sulle ultime sette buche, dopo aver concluso le prime nove con due birdie e due bogey (67, -5). Altalenante Garcia, al 19° Masters, che ha evitato il sorpasso con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2). Lo spagnolo ha disputato 73 major, senza mai imporsi e, tra i giocatori in attività, è superato in questa graduatoria negativa solo dall'inglese Lee Westwood, alla 76ª presenza senza vittorie. Può essere di conforto per l'iberico il fatto che in 43 occasioni su 80 la giacca verde è stata indossata dal leader o dal coleader dopo 54 buche.

Francesco Molinari ha iniziato con un bogey alla buca 2, poi ha segnato par fino alla 12ª. Ha cambiato passo con tre birdie nelle successive quattro e ha chiuso con un bogey per il 71 (-1). E' al sesto Masters dove quale miglior piazzamento ha ottenuto il 19° posto nel 2012. Il montepremi è di dieci milioni di dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 45° con 150 (78 72, +6), ha recuperato trenta posizioni e ha superato il taglio nell'81° Masters Tournament, il primo major stagionale che si sta svolgendo all'Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia. In vetta alla graduatoria Charley Hoffman (140 - 65 75, -4) è stato raggiunto da Rickie Fowler (73 67), dallo spagnolo Sergio Garcia (71 69) e dal belga Thomas Pieters (72 68). In una giornata ancora dalle condizioni meteo difficili per il vento, ha tenuto William McGirt, quinto con 142 (-2), è sceso dal secondo al sesto posto con 143 (-1) l'inglese Justin Rose e hanno rimontato Ryan Moore, il sempreverde Fred Couples e l'iberico Jon Rahm che lo affiancano. Sono a ridosso altri candidati al titolo quali Jordan Spieth, che ha ben recuperato dopo la disavventura della prima giornata con un "9" a un par 5 (15ª buca) nello score, Phil Mickelson e l'australiano Adam Scott, decimi con 144 (par), il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, 13° con 145 (+1), il sudafricano Charl Schwartzel, il giapponese Hideki Matsuyama e il tedesco Martin Kaymer, 16.i con 146 (+2). Sono probabilmente già fuori gioco Justin Thomas, 35° con 149 (+5), e l'australiano Jason Day, numero 3 del World Ranking, che affianca Molinari.

Il taglio, caduto a 150, ha lasciato in gara 53 concorrenti. Sono rimasti fuori l'inglese Danny Willett, campione in carica, Jim Furyk e Zach Johnson, 54.i con 151 (+7), Bubba Watson, lo svedese Henrik Stenson e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, 62.i con 152 (+8), Patrick Reed e il fijiano Vijay Singh, 71.i con 153 (+9), e l'argentino Angel Cabrera, 78° con 154 (+10).

Charley Hoffman, al quarto Masters in carriera, è stato in difficoltà per tutto il turno, ma anche con un 75 (+3, due birdie, cinque bogey) è riuscito a rimanere al comando. Sergio Garcia, che sta giocando per la 19ª volta il major, ha realizzato un parziale di 69 (-3) colpi con sei birdie e tre bogey. Thomas Pieters, debuttante ad Augusta, ha messo insieme un eagle, tre birdie e un bogey per il 68 (-4) e Rickie Fowler, al settimo Masters, ha siglato con 67 (-5) colpi il miglior punteggio del turno fatto di un eagle, quattro birdie e di un bogey.

Francesco Molinari ha marciato sempre a cavallo del par. E' andato sopra alla prima buca, poi ha recuperato con due birdie (2ª e 4ª), è tornato a livello con un altro bogey alla 5ª e ha chiuso le prime nove buche in 35 (-1) colpi con un birdie all'8ª. Un bogey alla 11ª l'ha riportato un par, che poi ha mantenuto sulle ultime sette buche (72).

Solo nove partecipanti hanno segnato score sotto par. Il numero più basso di giocatori sotto par dopo 36 buche è stato registrato nel 2007 con soli tre e il più alto nel 2011 con 36. Nella storia del torneo per 30 volte in ottanta edizioni il vincitore era al vertice dopo due giri. Gli ultimi a compiere l'impresa, a iniziare al 2000, sono stati Mike Weir (2003), Trevor Immelman (2008), Bubba Watson (2014) e Jordan Spieth (2015).

PRIMO GIRO - Francesco Molinari ha concluso al 75° posto con 78 (+6) colpi il giro iniziale dell'81° Masters Tournament, il primo major stagionale che si sta svolgendo all'Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia.

Con un gran 65 (-7) ha preso il comando Charley Hoffman che precede di quattro colpi William McGirt (69, -3) e di cinque l'inglese Lee Westwood (70, -2). Al quarto posto con 71 (-1) Phil Mickelson, Russell Henley, Kevin Chappell, Jason Dufner, lo spagnolo Sergio Garcia e gli inglesi Justin Rose, Matthew Fitzpatrick e Andy Sullivan. E' al 12° con 72 (par) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e il più alto nel ranking, poiché ha dato forfait Dustin Johnson, il leader, per i postumi di una caduta dalle scale della casa affittata ad Augusta.

Sono subito dietro, 19.i con 73 (+1), Rickie Fowler, Justin Thomas, l'iberico Jon Rahm e l'inglese Danny Willett, campione uscente, e ha un colpo in più l'australiano Jason Day, 26° con 74 (+2). Ritardi più pesanti per l'australiano Adam Scott e per Jordan Spieth, penalizzato da un "9" alla buca 15 (par 5) dopo due palline in acqua, 41.i con 75 (+3), per Patrick Reed e per il giapponese Hideki Matsuyama, 54.i con 76 (+4), per lo svedese Henrik Stenson, 66° con 77 (+5), e per il tedesco Martin Kaymer, che affianca Molinari.

In condizioni meteo difficili e con vento a raffiche di circa 30 miglia orarie, Charley Hoffman, 40enne di San Diego (California) con quattro titoli nel PGA Tour, ha segnato nove birdie e due bogey. Era dal 1955 che il leader del primo giro non prendeva quattro colpi di vantaggio sul secondo. Nell'occasione autore dell'impresa era stato Jack Burke ai danni di Julius Boros. In ottanta edizioni del Masters, chi ha concluso in vetta il turno d'apertura ha indossato la giacca verde in 16 occasioni.

Francesco Molinari ha iniziato molto male con due bogey (errori con il putter) e un doppio bogey sulle prime quattro buche che sono stati determinanti per lo score. Sono seguiti due birdie e due bogey prima del doppio bogey alla buca 16, in cui ha subito una penalità. Il montepremi è di dieci milioni di dollari.

LA VIGILIA - La vigilia dell'81° Masters Tournament (6-9 aprile), primo major stagionale in programma all'Augusta National di Augusta in Georgia con la partecipazione di Francesco Molinari, è stata scossa dalla notizia del possibile forfait di Dustin Johnson, leader mondiale e grande favorito. Il giocatore è stato vittima di una caduta dalle scale della casa che ha preso in affitto ad Augusta. Sulle sue condizioni si è espresso il suo manager David Winkle: "Dustin è scivolato malamente e ha subito un forte colpo alla schiena per il quale soffre molto. I medici gli hanno prescritto di rimanere immobile curando la parte con farmaci anti-infiammatori e impacchi di ghiaccio. Si spera in tal modo di metterlo domani in condizioni di giocare".

Non è stato un mercoledì fortunato neanche da punto di vista meteorologico. Infatti il maltempo ha impedito lo svolgimento del tradizionale Par 3 Contest, la gara spettacolo che dal 1960 anticipa la manifestazione e che finisce per essere poi una grande festa tra concorrenti, loro famigliari e pubblico. Desta entusiasmo anche per le numerose "buche in uno" che vengono realizzate. Dall'inizio dell'evento sono state 94 di cui nove lo scorso anno. Sono invece molto rare nel major in cui fino a oggi ne sono state segnate solo 27. "E' stata una decisione dettata da motivi di sicurezza. Ci scusiamo con il pubblico, ma non potevano fare altrimenti" ha spiegato Billy Payne, presidente di Augusta National.

E' rimasto deluso l'inglese Tommy Fleetwood, debuttante nel Masters, che aveva scelto di giocare con Fuzzy Zoeller, unico a vincere il torneo alla sua prima apparizione. "Speravo - ha detto Fleetwood - che potessi trarre una ispirazione particolare dalla sua vicinanza". Il Par 3 Contest non ha una buona fama: infatti nessun vincitore è mai riuscito a centrare il major nella stessa settimana. A vederla in maniera positiva, però, è anche vero che qualcuno ha vestito la 'giacca verde' in anni diversi.

Non dovesse giocare Dustin Johnson, reduce da tre successi consecutivi (ma è anche da stabilire quali saranno le sue condizioni in caso si riprenda in tempo), si aprono prospettive diverse per gli altri più attendibili candidati al titolo, ossia i nove concorrenti che lo seguono nel world ranking, nell'ordine Rory McIlroy, Jason Day, Hideki Matsuyama, Henrik Stenson, Jordan Spieth, Justin Thomas, Rickie Fowler, Adam Scott e Alex Noren. Non tutti sono al top, ma le motivazioni del Masters possono fare dei miracoli e forse proprio questa è la speranza dell'inglese Danny Willett, campione uscente, piuttosto in ombra e dall'inizio dell'anno anno sceso dall'11 al 17° posto nella classifica mondiale. Altri possibili protagonisti Phil Mickelson, Bubba Watson, Patrick Reed, Zach Johnson, Jim Furyk, Sergio Garcia, Martin Kaymer, Justin Rose, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, anche costoro reduci da prestazioni altalenati, mentre c'è attesa per il giovane Jon Rahm, l'autentica rivelazione degli ultimi dodici mesi.

Pienamente fiducioso Francesco Molinari, che era stato costretto al ritiro per un incidente al polso destro dopo la seconda giornata del WGC Dell Match Play. Ha scritto su twitter: "La preparazione procede bene. Non vedo l'ora di iniziare il torneo". L'azzurro è al sesto Masters in carriera. Ha saltato gli ultimi due e ha ottenuto il miglior piazzamento nel 2012 (19°). Partirà alle ore 9,39 locali in terna con Daniel Berger e con il belga Thomas Pieters. Nel field 94 partecipanti che si contenderanno un montepremi di 10 milioni di dollari.

Il torneo su Sky - Sky teletrasmette il Masters sul canale Sky Sport 2 HD. Prima giornata: giovedì 6 aprile, dalle ore 21 alle ore 1,30.

PROLOGO - E' ai nastri di partenza l'81ª edizione del Masters Tournament (6-9 aprile) che avrà come consueta splendida cornice l'Augusta National GC, il percorso voluto da mitico campione Bobby Jones ad Augusta in Georgia. Tra i 94 giocatori dell'élite mondiale ammessi alla gara ci sarà Francesco Molinari, che rientra dopo essere stato costretto al ritiro nel WGC Dell Match Play per un incidente al polso.

Farà da prologo al Masters il tradizionale Par 3 Contest (5 aprile), a metà tra gara e festa. L’evento non ha una buona fama: infatti da quanto è stato istituito (1960) nessun vincitore è mai riuscito a centrare il major nella stessa settimana. A vederla in maniera positiva è, però, vero che qualcuno lo ha fatto in anni diversi.Grande favorito Dustin Johnson, da poco numero uno mondiale e reduce da tre successi consecutivi: nel Genesis Open e in due prestigiosi eventi del WGC (Mexico Championship e Dell Match Play). Avversari quelli di sempre che poi, almeno in teoria, sono gli altri nove top ten del world ranking, nell'ordine, Rory McIlroy, Jason Day, Hideki Matsuyama, Henrik Stenson, Jordan Spieth, Justin Thomas, Rickie Fowler, Adam Scott e Alex Noren.

Non tutti però sono al meglio e in particolare lasciano dubbi Spieth , Scott e Stenson, usciti al taglio la settimana scorsa nello Houston Open, Day, rientrato dopo un infortunio, e anche Noren, che non ha dato per ora particolari segni di vitalità.Difende il titolo Danny Willett, che dall'inizio dell'anno ha perso sei posizioni nella classifica mondiale (da 11° a 17°) e che ha stentato molto. Non sembra in grado di ripetersi, ma le motivazioni del Masters possono fare miracoli. Meritano credito, tra altri possibili protagonisti, Phil Mickelson, Bubba Watson, Patrick Reed, Zach Johnson, Jim Furyk, Sergio Garcia, Martin Kaymer, Justin Rose, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, anche costoro reduci da prestazioni altalenati, mentre c'è attesa per il giovane Jon Rahm, l'autentica rivelazione degli ultimi dodici mesi. Come già annunciato non ci sarà Tiger Woods, ancora alle prese con i problemi alla schiena.

Quanto a Francesco Molinari, era in un forma quasi ottimale prima dell'infortunio e quindi la sua prestazione dipenderà soprattutto dalle condizioni del polso destro.Saranno in gara 37 membri dell'European Tour, 18 Masters Champions, 30 vincitori di major e 39 giocatori di Ryder Cup. Il montepremi è di 10.000.000 di dollari. Nei major sarà superato dall'US Open (15-18 luglio) con 12.000.000 milioni di dollari e dal PGA Championship (10-13 agosto) con 10.500.000 dollari, mentre sarà più basso ($ 8.450.000) quello dell'Open Championship (20-23 luglio).

Il Masters su Sky - Il Masters Tournament andrà in onda in diretta in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti sul canale Sky Sport 2 HD ai seguenti orari: mercoledì 5 aprile (Par 3 Contest) dalle ore 21 alle ore 23: giovedì 6 e venerdì 7, dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 8, dalle ore 21 alle ore 1, domenica 9, dalle ore 20 alle ore 1. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa Roberto Zappa e di Donato Di Ponziano.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La squadra del professionista Marco Crespi con i tre amateur diversamente abili Pietro Andrini, Paolo Valmirti e Rodolfo Cappellazzo ha vinto con "-39" colpi la Pro Am Città di Cervia che ha anticipato il Campionato Nazionale Open (5-8 aprile), al via domani sul percorso dell'Adriatic Golf Club a Cervia. Un successo particolarmente significativo, perché ha dimostrato ancora una volta di più come il golf sia uno sport veramente aperto a tutti e dagli alti contenuti sociali. Il quartetto ha superato i team di Enrico Di Nitto con Franco Sfregola, Attilio Zorzan e Filippo Binazzi (-36), di Marco Guerisoli con Gabriele Tredici, Alessandro Filipelli e Andrea Plachesi (-29), di Emmanuele Lattanzi con Angelo Graci, Andrea De Marchi e Andrea Paladini e di Emanuele Canonica con Mauro Biscuoli, Federica Biscuoli ed Ermanno Velardi (entrambi con -26).

E' stata una gara sui generis che è iniziata all'Adriatic GC, dove sono si sono disputate le 18 buche e che si è concluda in pieno centro a Milano Marittima, dove i componenti delle prime cinque compagini classificate hanno acquisito altri punti per la classifica tirando a dei bersagli fissi, seguiti da un pubblico attento e interessato, con molti che hanno poi provato anche a giocare a golf nel gonfiabile della FIG. Poi gli stessi spettatori hanno contribuito al punteggio di squadra con dei putt eseguiti su appositi tappetini. In sostanza una formula innovativa con successo sotto tutti gli aspetti.

Naturalmente molto festeggiati i vincitori, che erano in vetta già dopo le 18 buche. Pietro Andrini, che ha partecipato a tante gare della sua categoria, ha detto: "Abbiamo vissuto un'ottima esperienza, su un campo molto bello dove è stato piacevolissimo giocare. In particolare vorrei sottolineare come il nostro successo sia  lo specchio fedele di un golf che può essere veramente praticato da ogni persona. Per noi il prossimo appuntamento sarà al Parco de' Medici di Roma per l'Italian Open for Disabled il 3 e 4 maggio". Andrini, 56 anni, tesserato per il GC Ca' della Nave, gioca da otto "da quando -ha spiegato - ho perso una gamba. Praticare à stato un grande aiuto per il morale e per lo spirito con cui affronto ogni cosa". Alla premiazione sono intervenuti Luca Coffari, Sindaco di Cervia e gli assessori Rossella Fabbri (Attività Economiche) e Gianni Grandi (Sport).

Via all'Open - Dopo il prologo scatta il 78° Campionato Nazionale Open la più longeva gara italiana, nata nel 1935, che aprirà la stagione dell’Italian Pro Tour e che si inquadra nella Primavera Marittima voluta dal Comune di Cervia.

Saranno in campo alcuni dei migliori giocatori italiani quali Alessandro Tadini, Marco Crespi, Andrea Maestroni, Matteo Delpodio, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta e Nicolò Ravano, tutti con passaggi sull'European Tour, e altri atleti d'esperienza come Cristiano Terragni, impegnato nel PGA Tour of China, Aron Zemmer, Andrea Rota e Andrea Perrino. Un ulteriore tocco di qualità sarà dato alla presenza di Emanuele Canonica, tanti anni di carriera e un successo nel circuito continentale. Da seguire i giovani Enrico Di Nitto e Federico Maccario, appena promossi nel Challenge Tour dopo un'ottima stagione nell'Alps Tour, Michele Ortolani e i due neopro Jacopo Vecchi Fossa e Guido Migliozzi. Difenderà il titolo Open Filippo Bergamaschi, ben deciso a dare un seguito alla sua prima vittoria da pro.

Tra i 114 partecipanti vi saranno anche 34 dilettanti tra i quali spicca il nome di Luca Cianchetti campione europeo in carica che ha già all’attivo una vittoria sull’Alps Tour (Abruzzo Open, 2015). Interessanti anche Philip Geerts, che ha fatto recentemente esperienza in Sudafrica, e altri elementi del team azzurro come Giacomo Fortini, Gianmarco Manfredi e Lorenzo Bruzzone, per citarne alcuni. Tre i rappresentanti dell'Adriatic GC, Luigi D'Amico, Mattia Vetricini e Lamberto Zanzani.

Il Campionato Nazionale Open, a cura del Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG e patrocinato dal Comune di Cervia, si svolgerà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e gli amateur che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro, dei quali 7.250 euro andranno al vincitore. Ingresso libero per il pubblico durante tutto l’evento.

Tema sociale - Per rafforzare il messaggio di uno sport aggregante il Comune di Cervia coinvolgerà come volontari alcuni dei rifugiati richiedenti asilo ospitati dalla città, che daranno supporto allo svolgimento del torneo. Saranno coordinati dalla  Consulta dello Sport di Cervia.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Campionato Nazionale Open, la più longeva gara italiana, nata nel 1935 e giunta alla 78ª edizione, aprirà la stagione dell’Italian Pro Tour. Si svolgerà da 5 all’8 aprile sul percorso dell’Adriatic Golf Club Cervia e sarà anticipata martedì 4 aprile dalla Pro Am Città di Cervia. Non sarà solo evento sportivo, ma la manifestazione, che si inquadra nella Primavera Marittima voluta dal Comune di Cervia, avrà anche forte impatto promozionale, coinvolgendo il pubblico nel centro della città, chiamato a seguire gli atleti che si esibiranno e a interagire con loro, oltre che risvolti umanitari e sociali. L’Italian Pro Tour si conferma così un circuito che sa coniugare al meglio l’aspetto agonistico con la diffusione del golf, abbracciando tutta la nazione, da Nord a Sud e toccando importanti località turistiche.

La Pro Am - Aprirà la settimana di grande golf la Pro Am Città di Cervia alla quale prenderanno parte 28 squadre composte da un pro e da tre dilettanti che competeranno sulla distanza di 18 buche con la formula "Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par" and "Use your pro". Partenza shotgun alle  ore 10,30.

Sarà occasione per vedere in anteprima alcuni dei protagonisti del Campionato, un mix di atleti esperti come Alessandro Tadini, Marco Crespi, Matteo Delpodio, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta e Nicolò Ravano, tutti con passaggi anche nella grande ribalta europea, e di giovani quali Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Guido Migliozzi e Michele Ortolani. Un ulteriore tocco di qualità sarà dato alla presenza di Emanuele Canonica, tanti anni di carriera e un successo nell’European Tour. Difenderà il titolo Open Filippo Bergamaschi, ben deciso a dare un seguito alla sua prima vittoria da pro. Interessante il gruppo di amateur azzurri che completano il field, fra i quali ci sarà Luca Cianchetti, campione europeo in carica che ha già all’attivo una vittoria sull’Alps Tour (Abruzzo Open, 2015). Giocheranno la Pro Am alcuni sportivi: gli ex piloti Gianni Morbidelli, Gabriele Tarquini e Pierluigi Martini, gli ex calciatori Mauro Tassotti, Michele Paramatti e Giuseppe Dossena e l'ex saltatore Giacomo Crosa.

Una squadra speciale - A sottolineare il contenuto sociale dell'evento il pro Marco Crespi guiderà una formazione di giocatori diversamente abili composto da Paolo Valmirti, Pietro Andrini e Rodolfo Cappellazzo.

Il golf in città’ - Una delle novità della manifestazione sarà costituita dal proseguimento della Pro Am (dopo le 18 buche all’Adriatic Golf Club) in pieno centro a Milano Marittima (Viale Gramsci) con coinvolgimento del pubblico (ore 16,30). Un modo diverso di proporre il golf in cui gli spettatori saranno anche protagonisti potendo contribuire al punteggio finale della gara. Si disputerà uno shoot-out al quale saranno ammessi i componenti delle prime cinque squadre classificate. Ognuno di loro eseguirà tre colpi verso dei bersagli che assegneranno dei punti da detrarre dallo score ottenuto sul campo. Ogni compagine dovrà avvalersi dell’aiuto del pubblico, invitando uno spettatore a puttare sugli appositi tappetini. Questi avrà a disposizione tre tentativi e per ogni putt imbucato, la sua formazione guadagnerà un punto.

La gara - Il Campionato Nazionale Open, a cura del Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG e patrocinato dal Comune di Cervia, si svolgerà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e gli amateur che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro, dei quali 7,250 euro andranno al vincitore. Ingresso libero per il pubblico durante tutto l’evento.

Sociale - Per rafforzare il messaggio di uno sport aggregante, in occasione del Campionato Nazionale Open, il Comune di Cervia coinvolgerà come volontari alcuni dei rifugiati richiedenti asilo ospitati dalla città, che daranno supporto allo svolgimento del torneo. Saranno coordinati dalla  Consulta dello Sport di Cervia.

Solidarietà - La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus sarà il Charity Partner dell’Italian Pro Tour e dell’Open d’Italia per il 2017 e sosterrà il Comitato Organizzatore nella raccolta di fondi attraverso iniziative ad hoc durante le manifestazioni in calendario. Presieduta da Allegra Agnelli, la Fondazione è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico.

Il percorso - L’Adriatic GC Cervia dispone di 27 buche e si estende su un’area di quasi 100 ettari. La gara si disputerà sui percorsi "rosso" e "giallo" che sicuramente rappresenteranno un ottimo test per i concorrenti. Le nove buche del "rosso" si sviluppano all’interno della pineta e richiedono precisione, le altre hanno le caratteristiche dei links scozzesi.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scatta da Cervia l'Italian Pro Tour 2017

"L’Italia si è aggiudicata la Ryder Cup 2022 per propri meriti e nessuno potrà togliercela" l’ha affermato Franco Chimenti, Presidente di CONI Servizi e della Federazione Italiana Golf, in occasione dell’ufficializzazione del calendario dell’Italian Pro Tour 2017, circuito di gare nazionali e internazionali che si aprirà con il Campionato Nazionale Open (5-8 aprile, Adriatic Golf Club Cervia). La presentazione dell’Italian Pro Tour, tenutasi nel Palazzo CONI di via Piranesi a Milano, ha visto la partecipazione di Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022; Alessandro Rogato e Barbara Zonchello, rispettivamente Presidente e Direttore dell’Open d’Italia e dell’Italian Pro Tour; Luca Coffari, Sindaco di Cervia, e il professionista Filippo Bergamaschi, detentore del titolo del Campionato Nazionale Open.

Franco Chimenti ha sottolineato come l’Italian Pro Tour: "rivesta da anni un ruolo decisivo per accrescere la competitività dei nostri giocatori, linfa vitale per tutto il movimento. Siamo in una fase di espansione e non si può negare che la Federazione Italiana Golf abbia raggiunto risultati esaltanti. L’aggiudicazione di un evento così importante è un onore per il Paese, soprattutto dopo la dolorosa rinuncia alla candidatura olimpica di Roma 2024. Non ci sono preoccupazioni sullo sviluppo futuro del nostro Progetto. Il Board della Ryder Cup Europe ha scelto l’Italia, riconoscendone le potenzialità, puntando sull’unicità di Roma e ha massima fiducia nel lavoro che stiamo portando avanti."

Gian Paolo Montali, nominato anche Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali della FIG, ritiene l’Italian Pro Tour "un preciso segnale di cambiamento da parte del golf italiano perché dimostra che il Progetto Ryder Cup 2022 abbraccerà tutto il Paese Italia. Da Nord a Sud, faremo appassionare il pubblico grazie alla presenza in campo di grandi campioni. A ogni torneo verranno associati eventi dal forte impatto promozionale che caratterizzeranno la "Road to Roma 2022". Dal punto di vista agonistico, i nostri giocatori diventeranno sempre più protagonisti in campo internazionale e a loro chiediamo di avere il coraggio di pensare in grande per diventare i nuovi testimonial di questa disciplina".

L’undicesima stagione dell’Italian Pro Tour è stata illustrata da Alessandro Rogato, che ha evidenziato l’importanza di questo circuito per "la crescita dei nostri giocatori e lo sviluppo del movimento professionistico. L’Italian Pro Tour contribuisce a una maggiore diffusione del golf nel nostro Paese attraverso eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale". Oltre al Campionato Nazionale Open e al PGAI Championship (gare riservate ai professionisti italiani), verranno disputate 9 gare internazionali dei principali circuiti europei. Due le tappe italiane dell’European Tour: "The Rocco Forte Open – Verdura, Sicily", che si giocherà dal 18 al 21 maggio sul percorso siciliano del Verdura Resort, con il supporto della Federazione Italiana Golf e il 74° Open d’Italia, il primo nella storia del golf italiano con montepremi da 7 milioni di dollari, che dal 12 al 15 ottobre vedrà in azione i fuoriclasse mondiali sul percorso torinese del Royal Park I Roveri.

Luca Coffari ha dato appuntamento a tutti all’Adriatic Golf Club Cervia per il Campionato Nazionale Open, la competizione più longeva della FIG, giunta alla 78esima edizione. "Vogliamo che la città viva l’evento e si senta parte attiva - ha dichiarato il Sindaco di Cervia - e per dare un messaggio di aggregazione sociale faremo partecipare come volontari alcuni dei nostri rifugiati richiedenti asilo, che daranno supporto allo svolgimento del torneo".

Filippo Bergamaschi scenderà in campo da detentore del titolo: "Tengo molto a questo torneo, che nella scorsa edizione mi ha permesso di raggiungere la prima vittoria da professionista. Grazie a gare come questa e alle altre tappe dell’Italian Pro Tour, un professionista riesce ad affrontare con più serenità la propria stagione, programmando al meglio il proprio percorso di crescita. Non tutte le nazioni offrono così tante opzioni per giocare ad alti livelli".

CHARITY PARTNER Come da tradizione delle ultime stagioni, l’Italian Pro Tour e l’Open d’Italia si sono legati a un progetto benefico. Dopo aver raccolto circa 60 mila euro nella scorsa stagione, il Charity Partner per il 2017 sarà la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus, di cui è Presidente Donna Allegra Agnelli. "Riusciamo a coniugare sport e solidarietà - ha spiegato Claudio Artusi, Segretario Generale della Fondazione - e nel golf troviamo sempre un partner di grande generosità. Fino a pochi anni fa questa malattia era innominabile - ha aggiunto Artusi - ora, invece, abbiamo l’ambizione di renderla curabile grazie agli studi che verranno portati avanti nei prossimi 20 anni".

Giulia Molinaro si è classificata al 19° posto con 216 colpi (70 74 72, par) nel Gateway Classic, torneo del Symetra Tour, secondo circuito femminile statunitense, disputato al Longbow Golf Club (par 72) di Mesa in Arizona. Ha ottenuto il primo titolo la neozelandese Liv Cheng (209 - 70 69 70, -7), che ha superato con un par alla seconda buca di spareggio Mina Harigae (69 68 72). In terza posizione con 210 (-6) la canadese Anne-Catherine Tanguay, in quarta con 211 (-5) Kyung Kim, in quinta con 212 (-4) Nannette Hill, l'australiana Hannah Green e l'inglese Bronte Law e in ottava con 213 (-3) Stephanie Kono, leader con Mina Harigae dopo due turni.

Liv Cheng, 24enne nata a Taipei e in Nuova Zelanda sin da piccola, ha rimontato con un 70 (-2) frutto di quattro birdie e di due bogey e Mina Harigae ha evitato il sorpasso con cinque birdie e cinque bogey per 72 (par), ma un errore nel playoff è stato decisivo. Stesso 72 per Giulia Molinaro, anche per lei con cinque birdie e altrettanti bogey, e due posizioni guadagnate. Alla vincitrice è andato un assegno di 15.000 dollari su un montepremi di 100.000 dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 21ª con 144 (70 74, par) colpi, si è mantenuta in alta classifica nel secondo giro del Gateway Classic, torneo del Symetra Tour in svolgimento al Longbow Golf Club (par 72) di Mesa in Arizona. Nuove leader con 137 (-7) sono Mina Harigae (69 68) e Stephanie Kono (67 70) che affronteranno il turno conclusivo con due colpi di vantaggio su Emma Talley, Nannette Hill, sull’inglese Bronte Law e sulla neozelandese Liv Cheng. Ha ceduto la canadese Anne-Catherine Tanguay, in vetta dopo 18 buche e ora settima con 140 (-4) alla pari con la connazionale Samantha Richdale.

Mina Harigae ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey e Stephanie Kono ha risposto con un 70 (-2) dovuto a tre birdie e a un bogey. Giulia Molinaro è scesa di nove posizioni dopo un 74 (+2). Ha perso due colpi in partenza con un doppio bogey e non è riuscita più a recuperali proseguendo con tre birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 100.000 dollari.

 PRIMO GIRO - Giulia Molinaro, 12ª con 70 (-2) colpi, ha tenuto un bel ritmo e si è portata subito in alta classifica nel Gateway Classic, torneo del Symetra Tour, che si sta svolgendo al Longbow Golf Club (par 72) di Mesa in Arizona. E’ al vertice una delle favorite, la canadese Anne-Catherine Tanguay con 66 (-6), che precede di misura Stephanie Kono (67, -5). Al terzo posto con 68 (-4) Nannette Hill, Katelyn Sepmoree, Kyung Kim, Katie Kempter e l’altra canadese Samantha Richdale.

Anne-Catherine Tanguay, 25enne di Quebec City, alla seconda annata tra le proette e senza titoli nel circuito, ha iniziato la stagione con due top ten. Nel suo score un eagle, cinque birdie e un bogey.

Giulia Molinaro, che è stata tra le protagoniste  del Symetra Tour nel 2013 e nel 2015 guadagnando la ‘carta’ per il LPGA Tour in entrambe le occasioni con il secondo posto nella money list, si è espressa con cinque birdie e tre bogey. Il montepremi è di 100.000 dollari.

LA VIGILIA - Non potendo partecipare all’ANA Inspiration, il primo major femminile stagionale e in attesa di riprendere il suo cammino nel LPGA Tour, Giulia Molinaro si mantiene in attività partecipando al Gateway Classic (30 marzo-1 aprile, 54 buche). 

La gara in calendario nel Symetra Tour, dove in due annate diverse l’azzurra è stata tra le protagoniste (2013 - 2015) guadagnando la ‘carta’ per il circuito maggiore in entrambe le occasioni con il secondo posto nella money list, si svolge al Longbow Golf Club di Mesa in Arizona.

Tra le favorite le vincitrici dei due primi tornei stagionali, Olivia Jordan Higgins (Florida’s Natural) del Baliato di Jersey e l’ecuadoregna Daniela Darquea (IOA Championship), e altre proette che si sono messe in evidenza quali Christine Song, Lindsey Weaver, la canadese Anne Catherine Tanguay e la cinese Yu Liu. Ha ottime possibilità di competere per posizioni di rilievo anche Giulia Molinaro. Il montepremi è di 100.000 dollari. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LETAS: Valentine Derrey irresistibile

La francese Valentine Derrey (204 - 68 69 67, -12) ha dominato nel Terre Blanche Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo. Sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), nella città francese da cui il circolo prende nome, Margherita Rigon si è classificata 21ª con 219 (75 71 73, +3), Lucrezia Colombotto Rosso 24ª con 220 (73 70 77, +4), Stefania Avanzo (73 73 75) e Sophie Sandolo (73 74 74) 29.e con 221 (+5) e Diana Luna 36ª con 222 (77 72 73, +6).

La Derrey, una delle numerose proettes che, come le azzurre, hanno scelto di partecipare all’evento per mantenere un buon ritmo di gara date le lunghe pause nel calendario del Ladies European Tour, ha staccato di otto colpi la connazionale Sophie Giquel e la spagnola Mireia Prat (212, -4) e di nove la norvegese Tonje Daffinrud, l’iberica Elia Folch, la ceca Klara Spilkova e la transalpina Agathe Sauzon (213, -3).

Valentine Derrey, 30enne parigina con un successo nel LET, ha attaccato nel giro finale e con cinque birdie senza bogey per il 67 (-5) non ha concesso chances alle avversarie. Per Margherita Rigon 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, per Lucrezia Colombotto Rosso 77 (+5) con cinque bogey, per Stefania Avanzo 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey, per Sophie Sandolo 74 (+2) con due birdie, un bogey e un triplo bogey e per Diana Luna 73 con tre birdie e quattro bogey. Per la vincitrice un premio di 6.440 euro sui 40.000 in palio.

SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso si è portata dal 16° al 10° posto con 143 colpi (73 70, -1) nel Terre Blanche Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si disputa al Golf de Terre Blanche (par 72), nella città francese da cui il circolo prende nome. Sono in media classifica altre le quattro italiane in campo: Margherita Rigon (75 71) e Stefania Avanzo (73 73), 22.e con 146 (+2), Sophie Sandolo, 32ª con 147 (73 74, +3), e Diana Luna, 39ª con 149 (77 72, +5).

In vetta con 137 (68 69, -7) la francese Valentine Derrey, una delle numerose proettes che, come le azzurre, hanno scelto di partecipare all’evento per mantenere un buon ritmo di gara date le lunghe pause nel calendario del Ladies European Tour. Seguono con 138 (-6) la norvegese Tonje Daffinrud e la spagnola Elia Folch, con 139 (-5) la transalpina Agathe Sauzon e con 141 (-3) la belga Chloe Leurquin e la ceca Klara Spilkova.

Valentine Derrey ha realizzato un parziale di 69 (-7) con cinque birdie e due bogey. Per Lucrezia Colombotto Rosso 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey, per Margherita Rigon 71 (-1) con tre birdie e due bogey, per Stefania Avanzo 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey, per Sophie Sandolo 74 (+2) con due birdie e quattro bogey e per Diana Luna 72 (par) con cinque birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 40.00 euro

PRIMO GIRO - Sophie Sandolo, Stefania Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso sono al 16° posto con 73 (+1) colpi nel Terre Blanche Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, iniziato al Golf de Terre Blanche, nella città francese da cui il circolo prende nome. Più attardate Margherita Rigon, 41ª con 75 (+3), e Diana Luna, 61ª con 77 (+5). Guidano la graduatoria con 68 (-4) la spagnola Elia Folch e la francese Valentine Derrey, una delle numerose proettes che, come le azzurre, hanno scelto di partecipare all’evento per mantenere un buon ritmo di gara date le lunghe pause sul tour maggiore, Seguono altre due transalpine, Ariane Provot, terza con 69 (-3), e Agathe Sauzon, quarta con 70 (-2) insieme all’inglese Gabriella Cowley.

Elia Folch ha segnato un eagle, quattro birdie e due bogey e Valentine Derrey ha tenuto lo stesso ritmo con sei birdie e un doppio bogey. Due birdie e tre bogey per Sophie Sandolo e per  Lucrezia Colombotto Rosso, un birdie e due bogey per Stefania Avanzo, tre birdie e sei bogey per Margherita Rigon e un birdie, quattro bogey e un doppio bogey per Diana Luna. Il montepremi è di 40.00 euro

LA VIGILIA - Diana Luna, Margherita Rigon, Sophie Sandolo, Stefania Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso scendono in campo nel Terre Blanche Ladies Open (31 marzo-2 aprile, 54 buche) torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, in programma al Golf de Terre Blanche, nella città francese da cui il circolo prende nome.

Con il Ladies European Tour fermo e con pochi eventi in questa prima fase dell’annata, le azzurre hanno deciso di partecipare alla gara per affinare la preparazione e la stessa decisione è stata condivisa da altre proettes del LET tra le quali le transalpine Gwladys Nocera, Sophie Giquel e Valentine Derrey, la marocchina Maha Haddioui e la ceca Klara Spilkova.

Tra le giocatrici più in vista del LET Access, e in grado di vincere, ricordiamo la spagnole Luna Sobron e Natalia Escuriola, la finlandese Sanna Nuutinen, la scozzese Michele Thomson, la belga Manon De Roey e la svedesi Emma Nilsson ed Emma Westin. Il montepremi è di 40.00 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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In Spagna European Nations Championship

L’Italia (Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Giacomo Fortini, Giovanni Manzoni) si è classificata all’ottavo posto con 919 colpi (225 230 227 237, +55) nella Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship, svoltasi sull’ostico percorso del Real Club de Golf Sotogrande (par 72), a Sotogrande sulla Costa del Sol spagnola.

Ha dominato il Galles che ha fatto doppietta vincendo anche l’individuale. Tra i team ha concluso con 877 colpi (218 219 218 222, +13), dopo una corsa di testa, battendo l’Irlanda (888, +24), che difendeva il titolo. In terza posizione la Spagna (896, +32) e a seguire Scozia (898, +34), Norvegia (901, +37), Germania (905, +41) e Repubblica Ceca (911, +47).

Nella classifica individuale il gallese Jack Davidson (283 - 70 70 70 73 , -5) ha piegato l’irlandese Robin Dawson (287, -1) bissando il successo d’inizio marzo negli Internazionali iberici (Copa de S.M. El Rey). Terzo il ceco Nicolas Schellong (294, +6) e quarto lo svedese Oliver Guillberg (296, +8). Il migliore degli italiani è stato Luca Cianchetti, 19° con 305 (76 77 74 78, +17), quindi Stefano Mazzoli, 28° con 308 (77 77 75 79, +20), Giacomo Fortini, 45° con 312 (78 76 78 80, +24), e Giovanni Manzoni, 58° con 320 (72 80 84 84, +32). Ha accompagnato gli azzurri l’allenatore Alberto Binaghi.

 

TERZO GIRO - L’Italia (Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Giacomo Fortini, Giovanni Manzoni) settima con 682 colpi (225 230 227, +34) ha perso una posizione nel terzo giro della Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship, che si conclude con la disputa del quarto sul percorso del Real Club de Golf Sotogrande (par 72), a Sotogrande sulla Costa del Sol spagnola. Sarà duello finale tra il Galles, leader con 655 colpi (218 219 218, +7) e l’Irlanda, che difende il titolo, seconda con 657 (+9). Sembrano infatti troppo pesanti i distacchi di Spagna, terza con 671 (+23), Scozia e Germania, quarte con 674 (+26), e Norvegia, sesta con 676 (+28).

Anche nella classifica individuale, salvo sorprese poco prevedibili, saranno in due a contenersi il successo: il gallese Jack Davidson (210 - 70 70 70 , -6) e l’irlandese Robin Dawson (213, -3).  Terzi con 221 (+5) lo svedese Oliver Guillberg, l’irlandese Stuart Grehan e lo spagnolo Angel Hidalgo. Ha recuperato Luca Cianchetti, da 27° a 18° con 227 (76 77 74, +11), e sono alle sue spalle Stefano Mazzoli, 26° con 229 (77 77 75, +13), Giacomo Fortini, 35° con 232 (78 76 78, +16), e Giovanni Manzoni, 52° con 236 (72 80 84, +20). Accompagna il team azzurro l’allenatore Alberto Binaghi.

SECONDO GIRO - L’Italia (Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Giacomo Fortini, Giovanni Manzoni) è al sesto posto con 455 colpi (225 230, +23) dopo il secondo giro della Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship, che si sta disputando sul percorso del Real Club de Golf Sotogrande (par 72), a Sotogrande sulla Costa del Sol spagnola. Il Galles ha mantenuto la leadership con 437 (218 219, +5) e ha cinque colpi di margine sull’Irlanda (442, +10), risalita dalla quinta piazza e che difende il titolo. Distacchi già pesanti per la Spagna e la Germania, terze con 450 (+18), e per la Norvegia, quinta con 452 (+20).

Nella classifica individuale hanno preso il largo l’irlandese Robin Dawson (71 69) e il gallese Jack Davidson (70 70) in vetta con 140 (-4) colpi. Terzo l’altro gallese David Boote (146, +2) e quarto il norvegese Markus Braadlie (148, +4), in vetta dopo un turno. Ha perso terreno Giovanni Manzoni, da quinto a 19° con 152 (72 80, +8) e sono appena dietro Luca Cianchetti, 27° con 153 (76 77, +9), Giacomo Fortini (78 76) e Stefano Mazzoli (77 77), 33.i con 154 (+10). Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche. Per la competizione a squadre sono validi tre risultati su quattro in ciascuna giornata. Accompagna il team azzurro l’allenatore Alberto Binaghi.

 

PRIMO GIRO - L’Italia (Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Giacomo Fortini, Giovanni Manzoni) è al quarto posto con 225 (+9) colpi nella Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Real Club de Golf Sotogrande (par 72), a Sotogrande sulla Costa del Sol spagnola. Guida la graduatoria il Galles (218, -2) con tre colpi di margine sulla Norvegia (221, +5) e con sei sulla Germania (224, +8). Quinta con 226 (+10) l’Irlanda, campione uscente.

Nella classifica individuale è al quinto posto Giovanni Manzoni con il 72 del par. In vetta il norvegese Markus Braadlie con 68 (-4) davanti ai gallesi Jack Davidson e David Boote (70, -2) e all’irlandese Robin Dawson (71, -1). Sono tra alta e media classifica Luca Cianchetti, 14° con 76 (+4), Stefano Mazzoli, 26° con 77 (+5), e Giacomo Fortini, 36° con 78 (+6).

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche. Per la competizione a squadre sono validi tre risultati su quattro in ciascuna giornata. Accompagna il team azzurro l’allenatore Alberto Binaghi.

LA VIGILIA - Luca Cianchetti, campione europeo individuale in carica, Stefano Mazzoli, stesso titolo nel 2015, Giovanni Manzoni e Giacomo Fortini difendono i colori azzurri nella Copa R.C.G. Sotogrande European Nations Championship in programma dal 29 marzo al 1 aprile sul percorso del Real Club de Golf Sotogrande, a Sotogrande sulla Costa del Sol spagnola.

Oltre all’Italia, partecipano le rappresentative di altre 14 nazioni: Olanda, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Francia, Finlandia, Austria, Norvegia, Galles, Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, Germania e Spagna. Insieme agli azzurri hanno chances di successo spagnoli, inglesi, olandesi e tedeschi, ma in un contesto in cui sono di scena buona parte dei migliori giocatori continentali è facile che possano esserci delle sorprese.

Si gioca anche per la classifica individuale dove, oltre a Cianchetti e a Mazzoli, sono da seguire l’iberico Adriá Arnaus, l’olandese Pierre Junior Verlaar, il tedesco Max Schmitt, il finlandese Kim Koivu e il gallese Jack Davidson, vincitore quest’anno della Copa de S.M. El Rey.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche. Per la competizione a squadre saranno validi tre risultati su quattro in ciascuna giornata. Accompagna il team azzurro l’allenatore Alberto Binaghi.

 

 

 

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PGA Tour: gran finale di Russell Henley

Russell Henley ha ottenuto il terzo titolo nel PGA Tour imponendosi con 268 colpi (67 67 69 65, -20) nello Shell Houston Open, il torneo che ha preceduto il Masters (Augusta, 6-9 aprile), primo major stagionale. Sul percorso del GC of Houston (par 72) di Humble in Texas, Henley ha rimontato dal terzo posto e con un gran 65 (-7) ha recuperato i quattro colpi di ritardo che aveva dal leader, il coreano Sung-hoon Kang (271, -17), infliggendogliene altri tre di distacco.

Al terzo posto con 272 (-16) Luke List e Rickie Fowler, che molti davano come gran favorito alla vigilia del turno conclusivo, al quinto con 275 (-13) Daniel Berger e al sesto con 276 (-12) Hudson Swafford. Tonico finale dello spagnolo Jon Rahm, decimo con 279 (-9), e buon passo di Keegan Bradley e dell'inglese Justin Rose, 15° con 280 (-8).

Hanno pensato soprattutto a cercare la miglior condizione per il major l'argentino Angel Cabrera, 34° con 284 (-4), Bryson DeChambeau, 44° con 286 (-2), Phil Mickelson, 55° con 288 (par), e l'inglese Luke Donald, 69° con 292 (+4). Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Jim Herman, che difendeva il titolo, e l’australiano Adam Scott (145, +1), Jordan Spieth e Patrick Reed (146, +2) e lo svedese Henrik Stenson (149, +5).

Russell Henley, ha brillantemente festeggiato con un po' di anticipo il 28° compleanno che cadrà il 12 aprile. Nel giro finale non ha dato opportunità agli avversari realizzando ben dieci birdie, contro un bogey e un doppio bogey. Ha ricevuto un congruo assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di sette milioni di dollari.

TERZO GIRO - Rickie Fowler è risalito dal quarto al secondo posto con 202 (64 71 67, -14), recuperando quattro colpi al leader, il coreano Sung-hoon Kang (199 - 65 63 71, -17), nello Shell Houston Open (PGA Tour), il torneo che precede il Masters (Augusta, 6-9 aprile), primo major stagionale.

Sul percorso del GC of Houston (par 72) di Humble in Texas, a un giro dal termine sono rimasti in corsa per il titolo solamente altri due giocatori, Russell Henley, terzo con 203 (-13), e Luke List, quarto con 204 (-12). Sono troppo lontani, infatti Daniel Berger, Kyle Stanley e il portoricano Rafael Campos, quinti con 208 (-8).

Si mantiene a ridosso dei top ten l’inglese Justin Rose, 16° con 211 (-5), ha recuperato 34 posizioni lo spagnolo Jon Rahm, 21° con 212 (-4), e hanno due colpi in più Keegan Bradley e l’argentino Angel Cabrera, 32.i con 214 (-2). E’ scivolato dal 17° al 54° posto con 217 (+1) Bryson DeChambeau, dopo un 78 (+6), e stanno soltanto facendo rodaggio per il major Phil Mickelson e l’inglese Luke Donald, 61° con 218 (+2). Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Jim Herman, campione in carica, e l’australiano Adam Scott (145, +1), Jordan Spieth e Patrick Reed (146, +2) e lo svedese Henrik Stenson (149, +5). Il montepremi è di sette milioni di dollari.

Sung-hoon Kang, 30enne di Jeju, ha stabilito con 128 (-16) il nuovo record del tour sulle prime 36 buche che apparteneva con 129 a Curtis Strange (1980) e a Blaine McCallister (1993). Il leader, salito nel circuito maggiore attraverso il Web.com Tour, ha rallentato il ritmo nel terzo turno realizzando un 71 (+1) con quattro birdie e tre bogey.

SECONDO GIRO - Rickie Fowler è scivolato dal primo al quarto posto con 135 colpi (64 71, -9) nel secondo giro dello Shell Houston Open  (PGA Tour), il torneo che precede il Masters (Augusta, 6-9 aprile), primo major stagionale, e che si sta disputando al GC of Houston (par 72) di Humble in Texas.

Con un gran 63 (-9, un eagle e sette birdie) e lo score di 128 (65 63, -16) il coreano Sung-hoon Kang, 30enne di Jeju, ha stabilito il nuovo record del tour sulle prime 36 buche che apparteneva con 129 a Curtis Strange (1980) e a Blaine McCallister (1993). Il leader, salito nel circuito maggiore attraverso il Web.com Tour, ha sei colpi di vantaggio su Hudson Swafford e su Russell Henley (134, -10).

Sono in buona posizione l’inglese Justin Rose, l’argentino Angel Cabrera e Keegan Bradley, 11.i con 138 (-6), è risalito Bryson DeChambeau, da 66° a 17° con 139 (+5) e naviigano in bassa classifica lo spagnolo Jon Rahm, 53° con 143 (-1), e Phil Mickelson, 67° con 144 (par). Hanno probabilmente preso il torneo solo come un utile allenamento in vista del major e sono usciti al taglio, caduto a 144, Jim Herman, campione in carica, e l’australiano Adam Scott (145, +1), Jordan Spieth e Patrick Reed (146, +2) e lo svedese Henrik Stenson (149, +5). Il montepremi è di sette milioni di dollari.

PRIMO GIRO - Rickie Fowler ha preso decisamente il comando con 64 (-8) colpi nello Shell Houston Open (PGA Tour), il torneo che precede il Masters (Augusta, 6-9 aprile), primo major stagionale, e che si sta disputando al GC of Houston (par 72) di Humble in Texas. Il 28enne di Murrieta (California) ha realizzato otto birdie senza bogey, ma non è riuscito ad allungare la classifica dove il coreano Sung Kang è secondo con 65 (-7) e Stewart Cink, Kyle Stanley e il venezuelano Jhonattan Vegas sono terzi con 66 (-6).

Al sesto posto con 67 (-5) Keegan Bradley e l’inglese Justin Rose, al 13° con 68 (-4) l’australiano Adam Scott e al 30° con 69 (-3) Jordan Spieth e l’argentino Angel Cabrera. Generalmente il vincitore della gara precedente il Masters è quasi sempre destinato a non vestire la giacca verde ad Augusta, ma ha fatto eccezione Phil Mickelson, che fece l’accoppiata dopo essersi imposto la settimana precedente (BellSouth Classic, 2006). Nell’occasione è partito a ritmo piuttosto lento con un 72 (par) per l’86ª piazza e sembrano pensare più ad allenarsi che a competere anche Bryson DeChambeau, lo spagnolo Jon Rahm e l’inglese Luke Donald che lo precedono con 71 (-1) in 66ª posizione. Piuttosto deludenti e a passo di taglio Jim Herman, campione in carica, e lo svedese Henrik Stenson, 111.i con 74 (+2), e Patrick Reed, 137° con 77 (+5). Il montepremi è di sette milioni di dollari.

LA VIGILIA - Il PGA Tour propone lo Shell Houston Open (30 marzo-2 aprile), il torneo che precede il Masters (Augusta, 6-9 aprile), primo major stagionale, e che si disputa al GC of Houston di Humble in Texas.

In genere, prima di un evento del grande slam, buona parte dei giocatori più forti decidono di concedersi una settimana di riposo, ma non tutti la pensano allo stesso modo. Tra i fautori di questa seconda linea c’è sempre stato Phil Mickelson, peraltro uno dei rarissimi giocatori ad aver fatto l’accoppiata con il major, dopo aver vinto la settimana precedente (BellSouth Classic, 2006).

Il mancino di San Diego sarà presente al via insieme a Jordan Spieth, Rickie Fowler, Patrick Reed, Matt Kuchar, all’australiano Adam Scott, all’inglese Justin Rose, allo svedese Henrik Stenson e allo spagnolo Jon Rahm, autentica rivelazione della stagione e secondo la scorsa settimana nel WGC Dell Match Play, superato in finale da Dustin Johnson, numero uno mondiale. Difende il titolo Jim Herman. Il montepremi è di sette milioni di dollari.

Il torneo su Sky - Lo Shell Houston Open andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamento sul canale Sky Sport 2 HD ai seguenti orari: giovedì 30 marzo e venerdì 31, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 1 aprile e domenica 2, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA: Lexi Thompson sconfitta da una mail

La coreana So Yeon Ryu ha vinto con 274 colpi (68 69 69 68, -14) l’ANA Inspiration, il primo dei cinque major femminili. Al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72) di Rancho Mirage in California ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio Lexi Thompson (274 - 69 67 71 67, -14), ma è stato un finale segnato da una vicenda incredibile. Infatti alla buca 12 la Thompson, che stava conducendo tranquillamente la gara, è stata informata che le erano stati comminati quattro colpi di penalità. "E' uno scherzo?" ha chiesto incredula, poiché non riteneva di non aver commesso irregolarità, ma il fatto risaliva al giorno precedente ed è venuto fuori a causa di una mail inviata da uno spettatore al LPGA Tour.

Questi ha ritenuto che alla buca 17 la statunitense, dopo aver marcato e alzato la palla, poi non l'avesse riposizionata nel modo giusto. Gli arbitri hanno fatto gli opportuni controlli e hanno effettivamente rilevato l'infrazione. Così la Thompson ha avuto due colpi di penalità per l'errore sul campo e altri due per aver firmato uno score sbagliato e il 67 (-5) acquisito sul percorso si è trasformato in un 71 (-1). La statunitense ha avuto il merito di non disunirsi dopo una vera batosta, ma nel playoff ha poi visto sfuggire il secondo major in carriera e l'ottava vittoria nel circuito.

Su Instagram Lexi Thompson ha ringraziato chi le è stato vicino. "Tutto quello che ho fatto - ha scritto - non era intenzionale e non me ne sono neanche resa conto".

Tiger Woods, protagonista tempo addietro di una vicenda simile, ha commentato: "Gli spettatori a casa non dovrebbero essere giudici. Coraggio Lexi".

E' stata So Yeon Ryu a portare a due i major nel palmares su un totale di quattro titoli nel circuito e con il successo ha ricevuto 405.000 dollari, su un montepremi è di 2.700.000 dollari, ed è salita al secondo posto del Rolex Rnking scavalcando la thailandese Ariya Jutanugarn, mentre è rimasta al vertice la neozelandese Lydia Ko.

Nel torneo sono terminate al terzo posto con un colpo di ritardo la norvegese Suzann Pettersen, la coreana Inbee Park e l'australiana Minjee Lee (275, -13), al sesto con 277 (-11) Michelle Wie, all'ottavo con 279 (-9) Ariya Jutanugarn e all'11° con 281 (-7) Lydia Ko e la svedese Anna Nordqvist. Poco dietro la canadese Brooke M. Henderson, 14ª con 283 (-5) e la cinese Shanshan Feng, 21ª con 284 (-4).

TERZO GIRO - Lexi Thompson ha mantenuto il comando con 203 colpi (69 67 67, -13) nell’ANA Inspiration, il primo dei quattro major femminili, procurandosi l’occasione per vincere il secondo torneo del grande slam in carriera al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72) di Rancho Mirage in California.

Per raggiungere l’obiettivo dovrà però mantenere le distanze da un agguerrito lotto di avversarie e in particolare dalla norvegese Suzann Pettersen, seconda con 205 (-11), dalla neozelandese Minjee Lee e dalle coreane Inbee Park, Mi Jung Hur e So Yeon Ryu, terze con 206 (-10). Sono parecchi cinque colpi da recuperare per Michelle Wie e per la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, settime con 208 (-8), ma hanno tanta classe da poter avanzare la loro candidatura al titolo.

Fuori gioco, invece, la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking, undicesima con 211 (-5), che ancora non riesce ad esprimersi ai livelli che le competono. Possono ormai solo migliorare la propria classifica la svedese Anna Nordqvist, 19ª con 212 (-4), Stacy Lewis, 23ª con 213 (-3), e la cinese Shanshan Feng, 34ª con 214 (-2).

Lexi Thompson, 22enne di Coral Springs (Florida), oltre al major, vanta anche altri sei titoli nel LPGA Tour, uno nel Ladies European Tour e uno nel Japan Tour. Ha consolidato la leadership con il secondo 67 (-5) consecutivo grazie a sei birdie a fronte di un bogey. Il montepremi è di 2.700.000 dollari.

 SECONDO GIRO - Anche il secondo giro dell’ANA Inspiration, il primo dei quattro major femminili, non si è concluso, fermato per l’oscurità dopo i ritardi accumulati nella prima frazione. Sul percorso del  Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72), a Rancho Mirage in California, è al vertice della classifica provvisoria la norvegese Suzann Pettersen (137 - 68 69, -7), seguita con 138 da Nelly Korda, Cristie Kerr, dall’australiana Minjee Lee e dalla coreana Inbee Park. Sono però a "-6" e possono dunque superare la leader anche Michelle Wie, stoppata dopo 8 buche, e la francese Karine Icher, che ne ha sette da giocare.

Occupano l’11° posto con 140 (-4) e con gli stessi parziali (70 70) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, che rischiano di essere sorpassate da Lexi Thompson e da Paula Creamer, medesimo "-4" e undici buche ancora a disposizione. Uscite dal campo anzitempo anche la giapponese Haru Nomura e la svedese Anna Nordqvist, 25.e con "meno 2" alla nona, la cinese Shanshan Feng, 36ª con "meno 1" anche lei alla nona, e Stacy Lewis, 45ª con "+1" all’ottava. Il montepremi è di 2.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - E’ stato sospeso il giro iniziale dell’ANA Inspiration, il primo dei quattro major femminili, che si sta disputando al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72), a Rancho Mirage in California. Nella classifica provvisoria, che sarà soggetta a notevoli variazioni, è al vertice la francese Karine Icher con 67 (-5) colpi seguita con 68 (-4) da Michelle Wie e dalle coreane Sung Hyun Park, So Yoen Ryu ed Eun Jeong Seong, quest’ultima amateur. Al sesto posto con 69 (-3) Lexi Thompson e all’ottavo con 70 la giapponese Haru Nomura e la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale e campionessa uscente, che ha lo stesso "meno 2" dopo appena cinque buche (due birdie) con la possibilità di salire in vetta. Al 24° con 71 (-1) Stacy Lewis e la cinese Shanshan Feng, mentre è stata fermata dopo sette buche la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 64ª con "+1".

Karine Icher, 38enne francese senza successi nel LPGA Tour, ha preso il comando con sette birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.700.000 dollari.

LA VIGILIA - Lydia Ko, vent’anni il prossimo aprile, numero uno mondiale, 14 titoli nel circuito comprensivi di due major, difende il titolo nell’ANA Inspiration (30 marzo- 2 aprile), il primo dei quattro tornei stagionali del grande slam che avrà luogo al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course), a Rancho Mirage in California.

 In campo l’élite del golf femminile e, in particolare, cercheranno di contendere il titolo alla neozelandese le nove proettes che la seguono nel Rolex ranking, nell’ordine la thailandese Ariya Jutanugarn, le coreane So Yeon Ryu, appena portatasi al terzo posto, e In Gee Chun, la cinese Shanshan Feng, le altre coreane Ha Na Jang, Inbee Park e Amy Yang, l’americana Lexi Thompson e ancora una coreana, Sei Young Kim.

Tra le altre possibili protagoniste Stacy Lewis, Brittany Lincicome, la canadese Brooke M. Henderson, l’australiana Minjee Lee, la giapponese Haru Nomura e la svedese Anna Nordqvist. Il montepremi è di 2.700.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA Tour: Mirim Lee da dominatrice

La coreana Mirim Lee (268 - 68 68 67 65, -20) ha letteralmente dominato nel Kia Classic (LPGA Tour) disputato sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California. Ha staccato di ben sei colpi la connazionale So Yeon Ryu e Austin Ernst (274, -14) e di otto Gerina Piller, Cristie Kerr, la francese Karine Icher e le coreane Sung Hyun Park e Mi Jung Hur (276, -12).

Al nono posto con 277 (-11) colpi la cinese Shanshan Feng, al decimo con 278 (-10) la coreana In Gee Chun e al 21° con 281 (-7) tre delle favorite della vigilia, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, la coreana Inbee Park e la svedese Anna Nordqvist. Più attardate la norvegese Suzann Pettersen e la giapponese Haru Nomura, 35.e con 283 (-5), e Stacy Lewis, 45ª con 285 (-3). Sono uscite inattesamente al taglio la neozelandese Lydia Ko, 72ª  con 146 (+2), leader del Rolex ranking, e la canadese Brooke M. Henderson, 99ª con 149 (+5).

Mirim Lee, 26 anni, ha siglato il terzo titolo nel circuito per un palmares che comprende anche tre vittorie nel Korean Tour e una nell’Asian Tour. Ha attaccato anche nel giro finale che ha concluso in 65 (-7) colpi con sette birdie senza bogey. E’ stata gratificata con 270.000 dollari su un montepremi di 1.800.000 dollari.

TERZO GIRO - Coreane all’attacco nel terzo giro del Kia Classic (LPGA Tour) dove, sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California, ha preso il comando Mirim Lee con 203 colpi (68 68 67, -13) davanti a Mi Jung Hur (204, -12), e a In Gee Chun, numero tre mondiale, che condivide il terzo posto con Cristie Kerr (206, -10), in vetta dopo due tuni.
Al quarto posto con 207 (-9) Brittany Lincicome, Austin Ernst e la francese Karine Icher, mentre ha guadagnato altre cinque posizioni la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 13ª con 209 (-7) insieme alla sorella Moriya e a Michelle Wie. Un colpo in più per la coreana Inbee Park e per la svedese Anna Nordqvist, 16.e con 210 (+6), e navigano tra metà e bassa classifica Lexi Thompson, 23ª con 211 (-5), la cinese Shanshan Feng, 31ª con 212 (-4), e la norvegese Suzann Pettersen, 49ª con 215 (-1). Sono uscite inattesamente al taglio la neozelandese Lydia Ko, 72ª con 146 (+2), leader mondiale, e la canadese Brooke M. Henderson, 99ª con 149 (+5).
Mirim Lee, 26enne con due titoli nel circuito, tre nel Korean Tour e uno nell’Asian Tour, ha girato in 67 (-5) colpi con un bogey iniziale seguito da sei birdie. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

SECONDO GIRO - Cristie Kerr (135 - 66 69, -9) è rimasta da sola al comando del Kia Classic (LPGA Tour) sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California. Precede di misura Mo Martin e la coreana Mirim Lee (136, -8) e di tre colpi Austin Ernst, Jackie Stoelting, la francese Karine Icher e la coreana Mi Jung Hur (138, -6). Sono risalite Lexi Thompson, da 18ª a ottava con 139 (-5), e ha fatto un gran balzo la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, dal 81ª a 18ª con 141 (-3) dopo un 67(-5), che si è procurata una grossa occasione per accorciare le distanze dalla leader del Rolex ranking, la neozelandese Lydia Ko, uscita inaspettatamente al taglio per un colpo (72ª  con 146 , +2). Al 29° posto con 142 (-2) la cinese Shanshan Feng e la norvegese Suzann Pettersen e al 49° con 144 (par) la coreana Inbee Park. Fuori anche la canadese Brooke M. Henderson, 99ª con 149 (+5).

Cristie Kerr, 39enne di Scottsdale vanta ,25 titoli nel circuito, comprensivi due major, ma è a secco di vittorie dal 2015. Si è espressa con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

PRIMO GIRO - Cristie Kerr, Mo Martin e la coreana In Gee Chun sono al comando con 66 (-6) colpi nel Kia Classic (LPGA Tour, all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California. Hanno due colpi di vantaggio su un sestetto composto da Marissa Steen, Alison Lee, dalla francese Karine Icher, dalla thailandese Moriya Jutanugarn e dalle coreane Hyo Joo Kim e Mirim Lee (68, -8).

Al 10° posto con 69 (-3) la svedese Anna Nordqvist, che ha portato a sette i titoli nel circuito domenica scorsa imponendosi nella Founders Cup, e al 18° con 70 (-2) alcune candidate al successo quali Lexi Thompson, la cinese Shanshan Feng, la coreana Inbee Park e la norvegese Suzann Pettersen.

Giornata da dimenticare per la neozelandese Lydia Ko, campionessa uscente e numero uno mondiale, e per la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, 81.e con 74 (+2). Più indietro la canadese Brooke M. Henderson, 105ª con 75 (+3). Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

LA VIGILIA - Il LPGA Tour si trasferisce in California per il Kia Classic (23-26 marzo), all’Aviara Golf Club di Carlsbad, dove difenderà il titolo la neozelandese Lydia Ko. La leader mondiale ha perso smalto nelle ultime uscite e ne ha approfittato la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, per accorciare notevolmente le distanze nel Rolex ranking e che proverà a portare un nuovo attacco dall’alto di un ottimo stato di forma.

Tra le favorite anche le coreane Inbee Park, che dopo quasi un anno perso, insieme alla leadership mondiale, per un infortunio, sta risalendo rapidamente la classifica dove è arrivata al settimo posto, In Gee Chun e Ha Na Jang, le americane Lexi Thompson, Stacy Lewis e Brittany Lincicome, le cinesi Shanshan Feng e Xi Yu Lin, la canadese Brooke M. Henderson, le australiane Minjee Lee e Karrie Webb, la giapponese Haru Nomura e la svedese Anna Nordqvist, che ha portato a sette i titoli nel circuito domenica scorsa imponendosi nella Founders Cup. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Primo piano

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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