Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %27 %649 %2017 %14:%Mar

PGA Tour: gran finale di D.A. Points

D.A. Points ha vinto con 268 colpi (64 69 69 66, -20) il Puerto Rico Open (PGA Tour) svoltosi sul percorso del Coco Beach Golf&CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Ha battuto di due colpi Bill Lunde, l’emergente Bryson DeChambeau, alla miglior prestazione da quando è divenuto professionista lo scorso anno al termine del Masters, e il sudafricano Retief Goosen (270, -18), che, sebbene sia nella parte discendente di un’ottima carriera ,ha espresso la sua grande classe con un 64 (-8) rimontando dal 15° posto.

Al quinto con 271 (-17) Sam Saunders, Peter Uihlein, membro dell’European Tour, e il coreano Whee Kim a all’ottavo con 272 (-16) J. J. Henry e Chris Stroud, quest’ultimo in vetta dopo tre giri.

D. A. Points, dove D.A. sta per Darren Andrew, 40enne di Pekin (Illinois), ha ottenuto il terzo titolo nel circuito con un 66 (-6) conclusivo. E’ partito con cinque birdie di fila, poi è sembrato compromettere il risultato con tre bogey, ma ha rimediato agli errori con una volata finale fatta di quattro birdie in sei buche. E’ tornato quest’anno nel PGA Tour grazie alla 35ª piazza acquisita nella priority list del Web.com Tour 2016 e il titolo gli ha fruttato 540.000 dollari, su un montepremi di 3.000.000 d dollari e l’esenzione che lo farà giocare più tranquillo. Ha fatto anche un salto notevole nel world ranking, da 634 a 254°, per ora valido soprattutto come statistica.

TERZO GIRO - Dopo i ritardi dei primi due turni nella terza giornata è tornato nei tempi previsti il Puerto Rico Open in svolgimento sul percorso del Coco Beach Golf&CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Nuovo leader con 201 (69 65 67, -15) colpi è Chris Stroud in una classifica molto corta che concede chances di titolo ad almeno quattordici concorrenti raccolti nell’arco di quattro colpi. Sono al secondo posto con 202 (-14) D.A. Points e Bill Lunde e al quarto con 203 (-13) Jonathan Randolph, Bryson DeChambeau, un vetta dopo due turni insieme a Points e a Lunde, il neozelandese Tim Wilkinson, l’inglese Andrew Johnston, il coreano Whee Kim e il portoricano Rafael Campos. Sta conducendo un buona gara il campione sudafricano Retief Goosen, alla fase finale della carriera, 15° con 206 (-10).
Chris Stroud, 35enne di Groves (Texas) che ha l’occasione di cogliere il primo titolo nel circuito, ha segnato cinque birdie senza bogey per il 67 (-5) che gli ha dato la leadership.
Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal grande giro internazionale e rispetto agli altri eventi del PGA Tour, ha solo un montepremi molto inferiore rispetto alla media, ma 3.000.000 di euro sono tuttavia pur sempre una bella cifra.

SECONDO GIRO - E’ stato sospeso il secondo giro del Puerto Rico Open sul percorso del Coco Beach Golf&CC (par 72) di Rio Grande a Portorico e la classifica provvisoria sarà soggetta a qualche variazione anche importante.

Si sono portati al vertice con 133 (-11) Bryson DeChambeau (68 65) e D.A. Points (64 69), ma possono essere superati da Bill Lunde che ha lo stesso "meno 11", ma con tre buche da giocare. Al quarto posto con 134 (-10) Chris Stroud,  J.J. Henry,Tom Hoge,  J.J. Spaun, il neozelandese Tim Wilkinson e il portoricano Rafael Campos. E’ retrocesso al decimo con "meno 9" Trey Mullinax, leader dopo un giro, ma ha ancora cinque buche per migliorarsi. Hanno concluso lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il neozelandese Danny Lee, 36.i con 139 (-5).

Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal grande giro internazionale e rispetto agli altri eventi del circuito, ha solo un montepremi molto inferiore rispetto alla media, ma 3.000.000 di euro sono tuttavia pur sempre una bella cifra.

PRIMO GIRO - Trey Mullinax, al primo anno di PGA Tour, è al comando con 63 (-9) colpi nel Puerto Rico Open sul percorso del Coco Beach Golf&CC (par 72) di Rio Grande a Portorico. Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal grande giro internazionale e rispetto agli altri eventi del circuito, ha solo un montepremi molto inferiore rispetto alla media, ma 3.000.000 di euro sono tuttavia pur sempre una bella cifra.

Mullinax è inseguito da D.A. Points (64, -8) e da Bill Lunde e Xander Schauffele (65, -7). Al quinto posto con 66 (-6) Harold Varner III, Ricky Barnes, Kevin Tway, J. T. Poston, Jonathan Randolph e il canadese David Hearn. Sono in buona posizione Bryson DeChambeau e il sudafricano Retief Goosen, 17. con 68 (-4), e l’argentino Angel Cabrera, 29° con 69 (-3). A metà classifica Hunter Mahan, 55° con 70 (-2)

Trey Mullinax, 25enne di Birmingham (Alabama) si è laureato nel 2014 alla University of Alabama ed è passato pro nello stesso anno. E’ stato per due stagioni nel Web.com Tour dove lo scorso anno ha ottenuto un titolo e il passaggio sul tour maggiore con il 18° posto nella priority list. Ha realizzato il miglior score della sua carriera con nove birdie, senza bogey

LA VIGILIA - I giocatori del PGA Tour fuori dal grande giro internazionale hanno l’opportunità di mantenersi in attività nel Puerto Rico Open (23-26 marzo) sul percorso del Coco Beach Golf&CC di Rio Grande a Portorico. A differenza degli altri tornei del circuito quelli in concomitanza con gli eventi del WGC o con i major hanno un montepremi molto inferiore rispetto alla media, ma 3.000.000 di euro sono tuttavia pur sempre una bella cifra.

Nel field Hunter Mahan, Ricky Barnes, J.J. Henry, Bryson DeChambeau, lo svedese Jonas Blixt, il canadese Graham DeLaet, il coreano K.J. Choi, il neozelandese Danny Lee, il nordirlandese Graeme McDowell, il danese Thorbjorn Olesen, l’inglese Ian Poulter, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e Brendon de Jonge dello Zimbabwe.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

Ottima prova di Francesco Laporta, terzo con 271 colpi (68 69 70 64, -13) nel Barclays Kenya Open, primo dei 27 eventi in cui si articola il Challenge Tour 2017 e che si è concluso al Muthaiga GC (par 71) di Nairobi, in Kenya, con il primo successo nel circuito dell’inglese Aaron Rai (267 - 67 66 69 65, -17), Belle anche le prestazioni di Matteo Delpodio, 12° con 275 (69 66 71 69, -9), e di Lorenzo Gagli, 16° con 276 (67 69 72 68, -8).
Rai ha avuto ragione del francese Adrien Saddier, secondo con 270 (-14), mentre Laporta è stato affiancato dall’inglese Matt Wallace, leader dopo tre giri e che cerca di farsi rapidamente strada nel tour dove è approdato al termine di una stagione 2016 trionfale nell’Alps Tour con il record di sei vittorie. Quinta piazza con 272 (-12) per il polacco Adrian Meronk e per il gallese Rhys Davies.
Aaron Rai, 22enne di Wolverhampton, è andato a segno con sette birdie e un bogey per il 65 (-6) e ha ricevuto un assegno di 35.200 euro su un montepremi di 220.000 euro. Francesco Laporta ha risalito la classifica di tredici gradini con un 64 (-7), secondo score di giornata, con sette birdie senza bogey. Matteo Delpodio ha mantenuto la posizione con un parziale di 69 (-2, cinque birdie e tre bogey) e Lorenzo Gagli ha guadagnato otto posti con un 68 (-3), efficace responso pur con una andatura molto altalenante fatta di un eagle, cinque birdie, due bogey e un doppio bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1), Andrea Pavan (70 73) e Federico Maccario (72 71), 80.i con 143 (+1), Nicolò Ravano (73 71) e Filippo Bergamaschi (71 73), 91.i con 144 (+2), Alessandro Tadini (72 76) ed Enrico Di Nitto (75 73), 121.i con 148 (+6).

 TERZO GIRO - Matteo Delpodio, 12° con 206 (69 66 71, -7) colpi, Francesco Laporta, 16° con 207 (68 69 70, -6), e Lorenzo Gagli, 24° con 208 (67 69 72, -5), sono rimasti in alta classifica nel Barclays Kenya Open, primo dei 27 eventi in cui si articola il Challenge Tour 2017 e che si conclude al Muthaiga GC (par 71) di Nairobi, in Kenya. E’ passato a condurre con 201 (68 66 67, -12) l’inglese Matt Wallace, tallonato dal connazionale Aaron Rai e dal francese Adrien Saddier (202, -11), quest’ultimo in vetta dopo due giri. In quarta posizione con 203 (-10) il gallese Rhys Davies e in quinta con 204 (-9) lo svedese Jens Dantorp e i sudafricani Louis De Jager e Jaco Ahlers.

Matt Wallace, 27enne di Hillingdon, lo scorso anno è stato il mattatore dell’Alps Tour con sei vittorie di cui quattro consecutive, record del circuito. Ha preso il comando con sei birdie e due bogey per il 67 (-4). Per Matteo Delpodio 71 (par) colpi e un cammino un po’ tortuoso con sei birdie e altrettanti bogey, per Francesco Laporta 70 (-2) con due birdie e un bogey e per Lorenzo Gagli 72 (+1) con due birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1), Andrea Pavan (70 73) e Federico Maccario (72 71), 80.i con 143 (+1), Nicolò Ravano (73 71) e Filippo Bergamaschi (71 73), 91.i con 144 (+2), Alessandro Tadini (72 76) ed Enrico Di Nitto (75 73), 121.i con 148 (+6). Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.200 andranno al vincitore.

SECONDO GIRO - Matteo Delpodio, settimo con 135 colpi (69 66, -7), Lorenzo Gagli, nono con 136 (67 69, -6), e Francesco Laporta, 18° con 137 (68 69, -5), stanno tenendo un ottimo ritmo nel Barclays Kenya Open, primo dei 27 eventi in cui si articola il Challenge Tour 2017 in svolgimento al Muthaiga GC (par 71) di Nairobi, in Kenya. E’ in vetta con 130 (68 62, -12) il francese Adrien Saddier, autore di un 62 (-9), che in una classifica allungata precede il finlandese Kalle Samooja (131, -11), il gallese Rhys Davies (132, -10), l’inglese Aaron Rai (133, -9), il sudafricano Jacques Kruyswijk e l’altro inglese Matt Wallace (134, -8).

Adrien Saddier, 25enne di La Roche sur Foron con un titolo nel circuito datato 2016, ha segnato un eagle e sette birdie, senza bogey. Per Matteo Delpodio 66 (-5) colpi con un eagle, quattro birdie e un bogey, per Lorenzo Gagli 69 (-2) con un eagle, due birdie e due bogey e stesso parziale per Francesco Laporta con un eagle, quattro birdie e quattro bogey.

Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1), Andrea Pavan (70 73) e Federico Maccario (72 71), 80.i con 143 (+1), Nicolò Ravano (73 71) e Filippo Bergamaschi (71 73), 91.i con 144 (+2), Alessandro Tadini (72 76) ed Enrico Di Nitto (75 73), 121.i con 148 (+6). Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.200 andranno al vincitore

 

PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli, 13° con 67 (-4) colpi, ha iniziato nel modo giusto il Barclays Kenya Open, primo dei 27 eventi in cui si articola il Challenge Tour 2017. Al Muthaiga GC (par 71) di Nairobi, in Kenya, è al vertice con 64 (-7) il sudafricano Jaco Ahlers tallonato a un colpo dagli svedesi Oscar Lengden, Jens Dantorp e Oscar Stark, dal gallese Rhys Davies e dal finlandese Kalle Samooja (65, -6). In un classifica abbastanza corta e su un campo che ha concesso qualcosa, sono al settimo posto con 66 (-5) il sudafricano Jacques Kruyswijk, l’olandese Maarten Lafeber, lo spagnolo Scott Fernandez, lo scozzese Chris Doak e gli svedesi Niklas Lindstrom e Alexander Wennstam.

Hanno tenuto un buon passo Francesco Laporta, 29° con 68 (-3) e Matteo Delpodio, 42° con 69 (-2), e sono a cavallo della linea del taglio Andrea Pavan, 56° con 70 (-1), e Filippo Bergamaschi, 73° con 71 (par). Sono oltre, ma hanno possibilità di recuperare, Federico Maccario, che ha effettuato il primo tee shot della stagione, primo a partire, e Alessandro Tadini, 90.i con 72 (+1), e Nicolò Ravano, 113° con 73 (+2). Missione difficile, ma non impossibile per Enrico Di Nitto, 134° con 75 (+4).

Jaco Ahlers, 34enne di Nelspruit con sei vittorie nel Sunshine Tour ma nessuna in Europa, si è espresso con un eagle, sei birdie e un bogey. Cinque birdie e un bogey nello score di Gagli, sei birdie e tre bogey per Laporta, un eagle due birdie e due bogey per Delpodio e cinque birdie, due bogey e un doppio bogey per Pavan.

Bergamaschi ha girato in par con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey e sono andati sopra Maccario con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, Tadini con tre birdie e quattro bogey, Ravano con un eagle, due birdie e sei bogey e Di Nitto con due birdie e sei bogey, Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.200 andranno al vincitore

LA VIGILIA - Inizia il Challenge Tour 2017 con il Barclays Kenya Open (23-26 marzo), primo dei 27 eventi in cui si articola il circuito. Al Muthaiga GC di Nairobi, in Kenya, saranno in campo nove italiani: Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan, Matteo Delpodio, Nicolò Ravano, Francesco Laporta, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto e Federico Maccario. I primi sette hanno la giusta esperienza e le potenzialità per emergere sia in questa gara che in stagione, mentre le new entry Enrico Di Nitto e Federico Maccario, appena promossi dall’Alps Tour, dovranno confermare le qualità messe in mostra nel 2016, ma sono in grado di inserirsi rapidamente nella nuova realtà

Oltre agli azzurri possono ricoprire un ruolo da protagonisti i francesi Adrien Saddier e Clément Sordet, gli spagnoli Alvaro Velasco e Borja Virto, il belga Hugues Joannes, il tedesco Sebastian Heisele, il sudafricano Danie Van Tonder e gli inglesi Max Orrin, Garrick Porteous e Aaron Rai. Il montepremi è di 220.000 euro dei quali 35.200 andranno al vincitore.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %27 %835 %2017 %19:%Mar

WGC: Dustin Johnson non fa sconti

Dustin Johnson ha battuto in finale per 1 up lo spagnolo Jon Rahm e ha vinto il WGC Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships disputato all’Austin CC di Austin in Texas. Nella finale per il terzo posto Bill Haas ha superato il giapponese Hideto Tanihara (2/1). In semifinale Johnson aveva eliminato Tanihara (1 up) e Rahm aveva avuto ragione di Haas (3/2).

Johnson ha ottenuto il 15° titolo nel circuito e il quinto nel WGC completando lo slam, essendosi imposto in tutte e quattro le attuali gare. Prima di lui c’era riuscito Tiger Woods (18 successi WGC) quando per un breve periodo il quarto torneo, al posto dell’HSBC Champions, era la World Cup.

Sembrava una finale a senso unico con Johnson in vantaggio di 5 up dopo otto buche, ma Rahm, che in questo evento ha espresso tutte le sue grandi qualità, ha reagito e vincendone cinque nelle successive otto, contro una dell’avversario, ha rimesso in piedi il match (1 down). Lo statunitense, tuttavia, è riuscito sugli ultimi due green a mantenere l’esile vantaggio, non senza affanni. Nella corsa al terzo posto Tanihara è stato impeccabile per metà percorso, prendendo un margine di 2 up grazie anche a una "hole in one" alla buca 7 (par 3, yards 201) dove è andato a segno direttamente da tee utilizzando un ferro 8. Poi la veemente reazione di Haas, che ha operato recupero e sorpasso a iniziare dalla 13ª.

Johnson e Rahm hanno superato la fase eliminatoria a gironi vincendo entrambi i tre match e, in particolare, l’iberico ha travolto in quello decisivo il connazionale Sergio Garcia (6/4). Poi l’americano è giunto alla semifinale battendo negli incontri a eliminazione diretta Zach Johnson (5/4) e lo svedese Alex Noren (3/2), mentre Rahm ha estromesso con risultati pesanti Charles Howell III (6/4) e il danese Soren Kjeldsen (7/5).

Dustin Johnson ha ottenuto la terza vittoria consecutiva, in altrettante partecipazioni sul PGA Tour e l’ultimo a riuscirci era stato Rory McIlroy nel 2014. Con il quinto successo in un torneo WGC è l’unico, insieme a Tiger Woods ad aver superato le quattro vittorie. Con lo stesso Woods condivide il record di due successi consecutivi nel WGC, ma l’ex numero uno mondiale ha anche una striscia di tre.

Nel World ranking Dustin Johnson (p.12,80) ha allungato ancora su Rory McIlroy (9,01), mettendosi al sicuro da sorpassi a breve termine. Ha ricevuto un assegno di 1.660.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari ed ha superato in vetta alla money list ($ 5.346.600) il giapponese Hideki Matsuyama ($ 4.529.757), che ha rilevato anche al vertice della graduatoria FedEx Cup.

Al torneo ha preso parte anche Francesco Molinari, costretto al ritiro dopo il secondo incontro del girone eliminatorio a causa di un incidente al polso destro, ora in via di rapida guarigione.

 

QUARTA GIORNATA - Dustin Johnson-Hideto Tanihara e Jon Rahm-Bill Haas, questi i due incontri di semifinale del WGC Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, che termina con l’assegnazione del titolo all’Austin CC di Austin in Texas. 

Dopo la qualificazione a gironi il torneo è proseguito con la disputa di ottavi e quarti a eliminazione diretta dove ha continuato la sua marcia Dustin Johnson, numero uno mondiale, che ha sconfitto senza affanni Zach Johnson (5/4) e Alex Noren (3/2). Ha, invece, veramente impressionato il giovane spagnolo Jon Rahm, che dopo aver preso il primo posto nel girone travolgendo Sergio Garcia (6/4), ha poi riservato lo stesso trattamento a Charles Howell III (6/4) e a Soren Kjeldsen (7/5). In tre match non ha mai permesso agli avversari di superare la 14ª buca e ha perso in tutto due sole buche. Come Dustin Johnson, ha infilato cinque successi in altrettanti incontri. Imbattuto anche Hideto Tanihara, che però ha frenato con un pareggio in qualifica. Un po’ a sorpresa è giunto in semifinale battendo Paul Casey (2/1) e Ross Fisher (4/2). Bill Haas, che ha superato il primo turno dopo spareggio e accusando anche una sconfitta, ha messo fuori gioco due avversari difficili quali Kevin Na (1 up) e Phil Mickelson (2/1). In entrambi i casi decisivo il vantaggio preso alla buca 15. Il montepremi è di 9.750.000 dollari.

TERZA GIORNATA - Il WGC Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, iI minitour mondiale, entra nel vivo con gli ottavi di finale ai quali sono stato ammessi i 16 vincitori dei gironi eliminatori. Sul percorso dell’Austin CC di Austin in Texas. questi i match in programma: Kevin Na-Bill Haas, Marc Leishman-Phil Mickelson, Jon Rahm-Charles Howell III, Soren Kjeldsen-William McGirt, Hideto Tanihara-Paul Casey, Ross Fisher-Bubba Watson, Alex Noren-Brooks Koepka, Dustin Johnson-Zach Johnson.

Sono usciti di scena Rory McIlroy, numero due mondiale, Jordan Spieth, Patrick Reed, Hideki Matsuyama, Martin Kaymer, Justin Thomas, Danny Willett e Sergio Garcia, travolto dal giovane connazionale Jon Rahm con un pesante 6/4 nell’incontro decisivo. Nel primo giro ha abbandonato Jason Day per assistere la madre malata e nel secondo Gary Woodland e Francesco Molinari, penalizzato da un infortunio al polso destro. Decisamente sotto tono McIlroy, che ha perso un match con Kjeldsen, ha pareggiato con Emiliano Grillo e l’unico successo lo ha ottenuto a tavolino contro Woodland per ritiro.

Ora il favorito è Dustin Johnson, leader del world ranking e vincitore dei primi tre incontri senza problemi, ma hanno fatto punteggio pieno anche Phil Mickelson, il citato Jon Rahm, Brooks Koepka, William McGirt. Paul Casey, Soren Kjeldsen e Alex Noren, a segno nel gruppo di Molinari e che ha trovato il terzo punto senza giocare per il forfait dell’azzurro. Nella quarta giornata si disputeranno ottavi e quarti, nell’ultima semifinali e finali per il terzo e per il primo posto.

SECONDA GIORNATA - Francesco Molinari, ritiratosi dopo il secondo incontro nel WGC Dell Technologies Match Play, che si sta svolgendo all’Austin CC di Austin in Texas, ha rilasciato questa dichiarazione in merito alle sue condizioni dove trapela un certo ottimismo soprattutto in chiave Masters, anche se nelle prossime ore sarà seguito attentamente l’evolversi della situazione.

"Ho preso la decisione di lasciare la gara - ha detto l’azzurro - poco dopo la fine del match di ieri. Ho sentito una fitta al polso destro dopo aver tirato un colpo da mancino alla buca 6 da una posizione scomoda. Avendo avuto problemi in passato a quello stesso polso ho preferito, una volta finito il match e visto che il dolore non si attenuava, non correre alcun rischio. Oggi il polso è ancora un po' gonfio, ma ho iniziato le terapie e spero con il riposo di essere al 100% già dalla settimana prossima per preparare il Masters".

Francesco Molinari ha abbandonato il torneo dopo aver preso il match con Thongchai Jaidee (5/3) e la sua defezione ha favorito nel girone 8 Alex Noren che avrà vittoria a tavolino contro l’azzurro e accesso agli ottavi essendo primo a punteggio pieno nel gruppo dopo aver superato Jaidee (3/2) e Bernd Wiesberger (3/2).Sono campo 64 concorrenti (i primi del world ranking scalando gli assenti) divisi in 16 gruppi di quattro, che si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontra gli altri tre. Al termine i vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi.

Tra i verdetti della giornata l’eliminazione di Rory McIlroy, che ha avuto il punto per il forfait Gary Woodland, anch’egli ritiratosi, ma potrà usufruire dello stesso vantaggio Soren Kjeldsen (4/3 su Emiliano Grillo) che chiuderà con tre successi. Fuori anche Patrick Reed (1 up da Kevin Kisner) e Hideki Matsuyama (2/1 da Ross Fisher), mentre è proseguita la marcia del numero 1 mondiale Dustin Johnson (3/2 su Martin Kaymer) al quale basterà ora pareggiare con Jimmy Walker per superare il turno. In bilico Jordan Spieth (4/2 su Yuta Ikeda) che deve battere Ryan Moore e sperare che il leader del gruppo Hideto Tanihara (pari con Ryan Moore) pareggi o perda l’ultimo match con Ikeda. Un pari nel terzo incontro sarà sufficiente sia a Bubba Watson (4/3 su Scott Piercy) che a Phil Mickelson (5/4 su Daniel Berger) per approdare agli ottavi. Infine generazioni spagnole a confronto nel gruppo 7 dove si giocheranno il passaggio del turno nello scontro diretto l’emergente Jon Rahm (2/1 su Shane Lowry), che può contare anche sul pareggio, e Sergio Garcia (4/3 su Kevin Chappell). Oltre a Molinari e a Woodland si è ritirato anche Jason Day, dopo sei buche del primo giro, per assistere la madre malata.

Il montepremi è di 9.750.000 dollari.

PRIMA GIORNATA - Francesco Molinari è stato superato dall'austriaco Bernd Wiesberger per 2 up nella prima giornata del WGC Dell Technologies Match Play, secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, ii minitour mondiale, che si disputa all’Austin CC di Austin in Texas. In campo 64 concorrenti (i primi del world ranking scalando gli assenti) divisi in 16 gruppi di quattro, che si affrontano in un girone all’italiana, ossia ognuno incontrerà gli altri tre. Al termine i vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi. Nell’altro incontro del gruppo 8, dove è l’azzurro, Alex Noren ha battuto Thongchai Jaidee (3/2).

Ritirato Day - Si è ritirato Jason Day, campione uscente, per assistere la mamma, colpita da una brutta malattia e che sarà operata venerdì in Ohio. Rimarrà lontano dalle gare a tempo indeterminato. "Già era stato difficile - ha detto -  giocare negli ultimi tempi, ma in questo momento non ho altro pensiero che lei". Day all'età di 12 anni  aveva perso il padre colpito da un male incurabile.

Sorprese - Tornando al torneo la giornata ha prodotto un paio di risultati inattesi come le sconfitte di Rory McIlroy, numero due mondiale (2/1 da Soren Kjeldsen), e di Jordan Spieth, numero sei (4/2 da Hideto Tanihara), e non era neanche previsto che Hideki Matsuyama, Sergio Garcia e Patrick Reed potessero essere obbligati al pareggio rispettivamente da Jim Furyk, da Shane Lowry e da Jason Dufner. Non hanno avuto problemi, invece, Dustin Johnson, leader del World ranking (5/3 su Webb Simpson), Justin Thomas (2/1 su Chris Wood), Phil Mickelson (5/3 su Si Woo Kim) e il giovane emergente Jon Rahm (3/2 su Kevin Chappell).

Francesco Molinari, 3 down dopo quattro buche, ha riportato il match in parità nelle tre successive. Subito dopo con un bogey ha lasciato strada a Bernd Wiesberger che ha raddoppiato il vantaggio alla buca 12 e ha contenuto il ritorno dell’azzurro che per due volte aveva dimezzano il distacco. Molinari. per sperare di giungere primo nel girone. dovrà ora battere i due prossimi avversari, nell’ordine Thongchai Jaidee e Alex Noren. Il montepremi è di 9.750.000 dollari.

LA VIGILIA - Francesco Molinari, appena rientrato tra i top 30 del world ranking (29°), si confronta nuovamente con l’élite mondiale nel WGC Dell Technologies Match Play (22-26 marzo), secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il minitour mondiale, in programma all’Austin CC di Austin in Texas.

Da due anni è stata adottata una nuova formula che garantisce a tutti almeno tre match. Infatti i 64 concorrenti (i primi del world ranking scalndo gli assenti) sono stati divisi in 16 gruppi di quattro e si affronteranno in un girone all’italiana, ossia ognuno incontrerà gli altri tre. Al termine i 16 vincitori di ciascun raggruppamento saranno ammessi agli ottavi che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 25 marzo, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 26 marzo. Tutti i match saranno su 18 buche.

I primi 16 giocatori della classifica mondiale sono teste di serie in ciascun girone, mentre gli altri componenti del gruppo sono stati designati da un sorteggio con i rimanenti partecipanti divisi in tre fasce secondo l’ordine del wolrd rankingche ha dato diritto all’iscrizione (17°-32°; 33°-48°; 49°-64°). Causa qualche assenza, le posizioni sono andate a scalare in tutti i gruppi, così, nel primo, sin sono ritrovati teste di serie Bubba Watson (n. 17 WR), Phil Mickelson (n. 18), Branden Grace (n. 19) e Matt Kuchar (n. 20) favoriti dalle defezioni di Henrik Stenson (n. 5), Adam Scott (n. 8), Rickie Fowler (n. 9) e Justin Rose (n. 13).

Difende il titolo Jason Day, che in poche  settimane è sceso da leader mondiale a numero 3, ma calamitano i favori della vigilia Dustin Johnson, numero 1, e Rory McIlroy, numero 2, insieme a Hideki Matsuyama, Jordan Spieth e a Justin Thomas, tuttavia in un match play spesso le previsioni vengono completamente ribaltate da giocatori meno quotati, che hanno però maggior predisposizione per questa formula.

Francesco Molinari, reduce dall’ottima prova nell’Arnold Palmer (7°), affronta per la settima volta la gara, dove è stato assente lo scorso anno, e ha una nuova occasione per proseguire l’ottima striscia positiva. Sarà nel gruppo 8 insieme ad Alex Noren, testa di serie, Bernd Wiesberger e a Thongchai Jaidee. Un girone fatto tutto di giocatori nati sul circuito continentale e che si conoscono bene. Nella prima giornata l’azzurro incontrerà Wiesberger, nella seconda Jaidee e nella terza Noren.

Jason Day se la vedrà con Pat Perez, che affronterà nel primo turno, con Lee Westwood e con Marc Leishman, vincitore domenica scorsa dell’Arnold Palmer. Il montepremi è di 9.750.000 dollari

I GIRONI:

Gruppo 1: Dustin Johnson, Jimmy Walker, Martin Kaymer, Webb Simpson

 

Gruppo 2: Rory McIlroy, Emiliano Grillo, Gary Woodland, Soren Kjeldsen

Gruppo 3: Jason Day, Marc Leishman, Lee Westwood, Pat Perez

Gruppo 4: Hideki Matsuyama, Louis Oosthuizen, Ross Fisher, Jim Furyk

 

Gruppo 5: Jordan Spieth, Ryan Moore, Yuta Ikeda, Hideto Tanihara

Gruppo 6: Justin Thomas, Matthew Fitzpatrick, Kevin Na, Chris Wood

Gruppo 7: Sergio Garcia, Jon Rahm, Kevin Chappell , Shane Lowry

Gruppo 8: Alex Noren, Francesco Molinari, Bernd Wiesberger, Thongchai Jaidee

Gruppo 9: Patrick Reed, Brooks Koepka, Kevin Kisner, Jason Dufner

Gruppo 10: Tyrrell Hatton, Rafa Cabrera Bello, Jeunghun Wang, Charles Howell III

Gruppo 11: Danny Willett, Russell Knox, Bill Haas, K.T. Kim

Gruppo 12: Paul Casey, Charl Schwartzel, Byeong-Hun An, Joost Luiten

Gruppo 13: Bubba Watson, Thomas Pieters, Scott Piercy, Jhonattan Vegas

Gruppo 14: Phil Mickelson, J.B. Holmes, Daniel Berger, Si Woo Kim

Gruppo 15: Branden Grace, Brandt Snedeker, William McGirt, Andy Sullivan

Gruppo 16: Matt Kuchar, Tommy Fleetwood, Zach Johnson, Brendan Steele

Il torneo su Sky - Il WGC Dell Technologies Match Play andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky a iniziare dalla seconda giornata, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 23 marzo: dalle ore 19 alle ore 1 (Sky Sport Plus HD); venerdì 24, dalle ore 19 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD); sabato 25, dalle ore 15 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD); domenica 26, dalle ore 16 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Roberto Zappa e di Donato Di Ponziano.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Saranno Matteo Manassero e Renato Paratore a rappresentare l’Italia nel GolfSixes, torneo dell’European Tour con formula di gioco inedita che verrà disputato al Centurion Club di St. Albans, a nord di Londra, dal 6 al m Maggio 2017. La competizione - con montepremi da 1 milione di euro – vedrà in campo squadre formate da 2 giocatori provenienti da 16 nazioni.

SFIDA FRA CAMPIONI – Oltre all’Italia, vedremo in azione i rappresentanti di Inghilterra, Thailandia, India, Australia, Danimarca, Francia, Olanda, Svezia, Spagna, Scozia, Sudafrica, Stati Uniti, Galles, Belgio e Portogallo. Tanti i campioni che hanno confermato la propria presenza per il GolfSixes. Giocheranno "in casa" gli inglesi Chris Wood e Andy Sullivan, già compagni di squadra nella selezione europea sconfitta dai rivali statunitensi nell’ultima Ryder Cup giocata in Minnesota. Cercherà di replicare la fortunata esperienza nell’ultima World Cup il danese Thorbjorn Olesen, che in questa occasione duetterà insieme a Lucas Bjerregaard.

LA FORMULA DI GARA - Nel primo giorno andrà in scena la fase delle Group Stages con quattro gironi da quattro squadre, sulla falsa riga di quanto avviene nella Champions League di calcio.

Nel secondo giorno ci saranno i quarti di finale fra le due migliori squadre dei due gironi, poi le semifinali e a seguire finale play-off per il terzo posto e finale per il primo posto. In caso di parità in classifica al termine della fase a gironi, sarà la differenza punti complessiva dei tre match (simile alla differenza reti del calcio) a decretare quali squadre accederanno ai quarti di finale. In tutti i match si giocherà secondo la formula greensome (tee shot di entrambi i giocatori, che poi sceglieranno la pallina posizionata meglio, completando la buca con un colpo ciascuno).

MATCH SU 6 BUCHE – L’innovazione più rilevante è che i match si giocheranno su sei buche. A partire dai quarti di finale, si giocherà il numero di buche necessarie a determinare il vincitore e in caso di parità si procederà allo spareggio sulla buca 18 (accorciata per l’occasione).

INTERAZIONE VIA SOCIAL NETWORK - I giocatori potranno coinvolgere sia gli spettatori fuori dalle corde sia quelli che seguiranno il torneo attraverso le dirette sui social network dell’European Tour. Negli intervalli delle partite, infatti, i campioni in campo saranno chiamati a interagire con il pubblico attraverso "Questions and Answers" via facebook e twitter.

Di seguito l’elenco completo dei team e i rispettivi giocatori (in ordine di ranking)

1) INGHILTERRA: Chris Wood, Andy Sullivan

2) ITALIA: Matteo Manassero, Renato Paratore

3) THAILANDIA: Thongchai Jaidee, Kiradech Aphibarnrat

4) INDIA: S.S.P Chawrasia, Chikkarangappa S

5) AUSTRALIA: Sam Brazel, Scott Hend

6) DANIMARCA: Thorbjørn Olesen, Lucas Bjerregaard

7) FRANCIA: Alexander Levy, Grégory Bourdy

8) OLANDA; Joost Luiten, Reinier Saxton

9) SVEZIA: Kristoffer Broberg, Joakim Lagergren

10) SPAGNA: Pablo Larrazábal, Alejandro Cañizares

11) SCOZIA: Richie Ramsay, Marc Warren

12) SUDAFRICA: Darren Fichardt, Brandon Stone

13) USA: Paul Peterson, David Lipsky

14) GALLES: Bradley Dredge, Jamie Donaldson

15) BELGIO: Nicolas Colsaerts, Thomas Detry

16) PORTOGALLO: Ricardo Gouveia, José-Filipe Lima

 

 

Leonardo Sbarigia ha ottenuto il primo successo da professionista imponendosi con 201 colpi (68 66 67, -15) nel Dreamland Professional Classic, torneo del Mediterranean Tour disputato al Dreamland Golf Resort (Championship Course, par 72) a Il Cairo in Egitto.

Sbarigia, 27enne romano, dopo essere stato al secondo posto al termine del giro iniziale, ha preso il comando nel secondo e poi ha tenuto in pugno la gara attaccando anche nel turno conclusivo condotto con un ottimo 67 (-5 con sei birdie e un bogey).

Ha superato di un colpo l’inglese Andrew Jones (202, -14) e di due l’austriaco Florian Praegant (203, -13). Al quarto posto con 204 (-12) lo svedese Christopher Sahlstorm, il francese Robin Roussel e il finlandese Kalle Sneck, al settimo con 205 (-11) lo svedese Gustaf Kocken e all’ottavo con 210 (-6) i transalpini Leonard Bem e Thomas Elissalde e gli inglesi Sam Forgan e Steve Uzzell.

Leonardo Sbarigia gioca nell’Alps Tour e lo scorso anno ha ottenuto un buon ottavo posto nel Tunisian Golf Open. E’ gunto 36° nell’ordine di merito italiano.

La classifica

%PM, %18 %864 %2017 %19:%Mar

Senior Tour: vince Williams, 52° Rocca

Costantino Rocca è terminato al 52° posto con 230 colpi (65 70 68, +5) nello Sharjah Senior Golf Masters, gara inaugurale del Senior European Tour 2017 disputata allo Sharjah Golf & Shooting Club (par 72) nell’Emirato di Sharjah e vinta con 203 (65 70 68, -13) dal sudafricano Chris Williams

Il 58enne nato a Bebington in Inghilterra, ma di passaporto sudafricano, ha ottenuto il secondo titolo nel circuito a distanza di sei anni dal primo (Aberdeen Senior Masters, 2011) superando con un par alla prima buca di spareggio l’inglese Gary Marks (203 - 67 68 68) con il quale aveva terminato alla pari la gara. Al terzo posto con 204 (-12) lo svedese Magnus P. Atlevi e il sudafricano James Kingston, in vetta dopo due turni, al quinto con 206 (-10) l’inglese Roger Chapman, quindi il connazionale Paul Broadhurst (207, -9) e lo svizzero André Bossert (208, -8).

Chris Williams e Gary Marks eranp alla pari al secondo posto dopo 36 buche, poi il primo ha preso vantaggio con un eagle, tre birdie e un bogey in cinque buche di fila, ma l’inglese ha recuperato con la stessa sequenza nel finale, per il medesimo 68 (-4). Poi lo spareggio favolevole a Williams che ha ricevuto  un assegno di 59,550 euro su un montepremi di 400.000 euro. Per Costantino Rocca 77 (+5) colpi con un birdie e sei bogey.

 

SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 52° con 153 (75 78, +9) colpi, è rimasto in bassa classifica nello Sharjah Senior Golf Masters, gara inaugurale del Senior European Tour 2017, che si sta svolgendo allo Sharjah Golf & Shooting Club (par 72) nell’Emirato di Sharjah.

Ha attaccato il sudafricano James Kingston, in vetta con 134 (68 66, -10), ma nel giro finale dovrà competere con molti pretendenti al titolo che lo seguono in una classifica piuttosto corta. Hanno maggiori possibilità il connazionale Chris Williams e l’inglese Gary Marks, secondi con 135 (-9), lo svedese Magnus P. Atlevi, il danese Steen Tinning e gli inglesi Paul Bruadhurst e Roger Chapman, quarti con 137 (-7)., ma possono dire la loro anche lo svizzero André Bossert, ottavo con 138 (-6), il gallese Stephen Dodd, vincitore del Senior Italian Open, lo spagnolo Miguel Angel Martin e l’inglese Gary Wolstenholme, noni con 139 (-5).

James Kingston, 52enne di Ottosdal con due titoli in carriera sull’European Tour, ha infilato sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Per Costantino Rocca 78 (+6) colpi con un birdie, quattro bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 400.000 euro.

PRIMO GIRO - Il sudafricano Chris Williams conduce con 65 (-7) colpi lo Sharjah Senior Golf Masters, gara inaugurale del Senior European Tour 2017, che si sta svolgendo allo Sharjah Golf & Shooting Club (par 72) nell’Emirato di Sharjah e dove Costantino Rocca è al 46° posto con 75 (+3). In una classifica molto corta Williams precede di un colpo il danese Steen Tinning, lo statunitense Clark Dennis e lo svedese Magnus P. Atlevi (66, -6). Al quinto posto con 67 (-5) gli inglesi Gary Marks e Gary Wolstenholme, l’americano Gary Rusnak, lo spagnolo Miguel Angel Martin e lo svizzero André Bossert. In leggero ritardo l’iberico Pedro Linhart e l’inglese Barry Lane, 13.i con 69 (-3), e l’altro inglese Paul Wesselingh, 17° con 70 (-2).

Chris Williams, 58enne di nato a Bebington in Inghilterra, ma di passaporto sudafricano, con un titolo nel circuito datato 2011 (Aberdeen Senior Masters), ha segnato due eagle, cinque birdie e due bogey per insediarsi in vetta. Costantino Rocca ha messo insieme cinque birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 400.000 euro.

LA VIGILIA - Il Senior Tour Europeo 2017 si apre con lo Sharjah Senior Golf Masters (16-18 marzo) sul percorso Sharjah Golf & Shooting Club nell’Emirato di Sharjah. Sarà in gara Costantino Rocca in un contesto che comprende buona parte dei migliori giocatori del circuito tra i quali gli inglesi Paul Broadhurst, Paul Wesselingh, Barry Lane e Philip Golding, lo svedese Magnus P. Atlevi, lo svizzero André Bossert, lo statunitense Tim Thelen e gli spagnoli Pedro Linhart e Santiago Luna, per citarne alcuni. Il montepremi è di 400.000 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %19 %721 %2017 %16:%Mar

I Campionati Internazionali d'Italia

L’olandese Romy Meekers e lo statunitense Sean Crocker hanno vinto i Campionati Internazionali d’Italia disputati sui percorsi del Donnafugata Golf Resort & SPA, nei pressi di Ragusa, e dell’Acaya Golf & Country, a Vernole (LE).

Nel campionato femminile, al Donnafugata GR (par 72), Romy Meekers (291 - 75 73 72 71, +3) ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la connazionale Zhen Bontan (291 - 72 74 73 72) con la quale aveva terminato alla pari la gara. Ottima prova complessiva delle italiani: Alessandra Fanali e Letizia Bagnoli sono terminate terze con 294 (+6), insieme alla tedesca Celina Rosa Sattelkau e alla danese Karen Fredgaard, quindi Emilie Alba Paltrinieri settima con 295 (+7) e Alessia Nobilio nona con 296 (+8). Quest’ultima ha iniziato il giro finale da leader, dopo esserlo già stata nel giro iniziale, ma ha ceduto con un 78 (+6). All’11° posto con 297 (+9) Caterina Don, al 13° con 298 (+10) Angelica Moresco, al 17° con 300 (+12) Benedetta Moresco e al 18° con 301 (+13) Federica Torre. Solo 24ª  con 305 (+17) la svizzera Rachel Rossel, che difendeva il titolo.

Successo azzurro nel Nations Trophy, dove si è imposto il team di Italia 1 (Nobilio, Paltrinieri, Bagnoli) con 435 colpi (146 146 143, +3) e ha ottenuto il terzo posto con 444 (+12) Italia 2 (A. Moresco, Don, Fanali), Al secondo Olanda 2 (439, +7), al quarto Svizzera 1 (445 (+13) e al quinto Germania 2 (448, +16). Hanno partecipato alla gara 103 concorrenti provenienti da undici nazioni.

Nel torneo maschile, all’Acaya G&C (par 71), Sean Crocker (277 - 68 69 70 70, -7) ha preso il comando nel secondo giro e poi ha progressivamente aumentato il vantaggio fino a portarlo a cinque colpi sul marocchino Idomar Ayoub (282, -2), rivelazione della gara, e a sei sull’austriaco Markus Maukner (283 (-1). Quarto con 284 (par) il finlandese Sami Valimaki e quinto con 285 (+1) il francese Victor Veyret, campione uscente. Il migliore degli italiani è stato Edoardo Schàiavella, 11° con 288 (77 72 66 73, +4) e sono terminati subito dietro Giovanni Manzoni, 14° con 289 (+5), Andrea Romano, 16° con 290 (+6), Luca Cianchetti e Takayuki Matsui, 17.i con 291 (+7), Dylan De Prosperis, 20° con 293 (+9), Massimiliano Campigli e Gregorio Alibrandi, 22.i con 294 (+10).

Nel Nations Trophy vittoria di Francia 1 (422, -4) davanti a Marocco (431, +5), Austria e Spagna (432, +6). Al quinto posto con 433 (+7) Italia 1 (Massimiliano Campigli, Giovanni Manzoni, Andrea Romano) e al sesto con 436 (+10) Italia 1 (Philip Geerts, Luca Cianchetti, Giacomo Fortini). Hanno preso parte all’evento 133 atleti in rappresentanza di 17 Paesi.

 

TERZO GIRO - Alessia Nobilio (218 - 72 75 71, +2) è tornata al comando a un giro dal termine del Campionato Internazionale d’Italia Femminile sul percorso del Donnafugata Golf Resort & SPA (par 72), nei pressi di Ragusa. L’azzurra ha un colpo di vantaggio sulla danese Karen Fredgaard e sull’olandese Zhen Bontan (219, +3), e due su Letizia Bagnoli e sull’altra olandese Romy Meekers (220, +4). Saranno in cosa per il titolo anche Emilie Alba Paltrinieri, sesta con 221 (+5), Alessandra Fanali ed Elisa Merello, ottave con 223 (+7), mentre appare più difficile un recupero di Sharon Rossini e di Caterina Don, 12.e con 224 (+8), che stanno conducendo una bella gara, così come Federica Torre, 16ª con 225 (+9). Nulla da fare per la svizzera Rachel Rossel, campionessa uscente, 31ª con 232 (+16). Il taglio dopo 54 buche ha lasciato in gara per il turno finale 60 delle 103 concorrenti al via provenienti da undici nazioni.

Nel torneo maschile sul tracciato dell’Acaya Golf & Country (par 71), a Vernole (LE), lo statunitense Sean Crocker (207 - 68 69 70, -6) ha portato a tre colpi il margine sul finlandese Sami Valimaki (210, -3). Seguono il marocchino Idomar Ayoub (211, -2), il francese Pierre Pineau (212, -1) e lo spagnolo Jorge Maicas (213, par). Primo degli italiani Edoardo Schiavella, settimo con 215 (77 72 66, +2), autore di un 66 (-5) miglior score di giornata. Al 10° posto con 217 (+4) e fuori gioco per il titolo il transalpino Victor Veyret, campione in carica, e subito dietro Luca Cianchetti, Andrea Romano e Pierfrancesco De Col, 13.i con 218 (+5). Al 17° posto con 219 (+6) Giovanni Manzoni e al 20° con 220 (+7) Massimiliano Campigli. Hanno superato il taglio 61 giocatori dei 133 alla partenza in rappresentanza di 17 nazioni.

SECONDO GIRO - Sui percorsi del Donnafugata Golf Resort & SPA, nei pressi di Ragusa, e dell’Acaya Golf & Country, a Vernole (LE), si è svolto il secondo giro dei Campionati Internazionali d’Italia, rispettivamente femminili e maschili con quasi tutti i migliori amateur nazionali ed europei.   

Nel campionato femminile, al Donnafugata GR (par 72), Alessia Nobilio è al terzo posto con 147 (72 75, +3) colpi, insieme alla tedesca Celina Rosa Sattelkau, alla danese Karen Fredgaard e alla svizzera Chiara Tamburlini. Il quartetto ha un colpo di ritardo dalle due leader con 146 (+2), la svizzera Tiffany Arafi (74 72) e l’olandese Zhen Bontan (72 74). Stanno offrendo buone prove Benedetta Moresco e Letizia Bagnoli, settime con 148 (+4), Emilie Alba Paltrinieri, Sharon Rossini, Tasa Torbica e Caterina Don, decime con 149 (+5). In buona classifica anche Sara Berselli e Greta Minetto, 19.e con 151 (+7), Erika De Martini, Federica Torre ed Elisa Merello, 22.e con 152 (+8). Non ha chances di confermare il titolo l’elvetica Rachel Rossel, 36ª con 155 (+11). Partecipano giocatrici di undici Paesi: Italia, Danimarca, Svizzera, Germania, Austria, Olanda, Francia, Svezia, Repubblica Ceca, Spagna e Bulgaria.

Nel torneo maschile, all’Acaya G&C (par 71), lo statunitense Sean Crocker (137 - 68 69, -5) ha allungato il passo e precede in una classifica allungata il finlandese Sami Valimaki (139, -3), lo spagnolo Jorge Maicas (140, -2) e il serbo Gudelj Branimir (141, -1). Ha rimontato Takayuki Matsui, sesto con 143 (+1), e hanno tenuto Giovanni Porta,  nono  con 144 (+2), Pierfrancesco De Col, Andrea Romano e Gianmarco Manfredi, 12.i con 145 (+3). Hanno perso posizioni Luca Cianchetti e il francese Victor Veyret, campione uscente, 16.i con 146 (+4) insieme a Stefano Ciapparelli e a Gregorio Alibrandi. In campo atleti di 18 nazioni: Italia, Stati Uniti, Spagna, Danimarca, Austria, Finlandia, Inghilterra, Germania, Svezia, Olanda, Marocco, Irlanda, Svizzera, Francia, Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Serbia.

Entrambi le gare si disputano sulla distanza di 72 buche. Dopo tre giri il taglio lascerà in gara per l’ultima frazione i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

PRIMO GIRO - Sui percorsi del Donnafugata Golf Resort & SPA, nei pressi di Ragusa, e dell’Acaya Golf & Country, a Vernole (LE), sono iniziati i Campionati Internazionali d’Italia, rispettivamente femminili e maschili con quasi tutti i migliori amateur nazionali ed europei.   

Nel campionato femminile, al Donnafugata GR (par 72), sono al comando l’azzurra Alessia Nobilio e l’olandese Bontan Zhen con 72 (par) colpi, uno di margine sulla tedesca Linda Trockel, sulla danese Karen Fredgaard e sulla svizzera Chiara Tamburlini (73, +1). Tra le top ten Greta Minetto, Letizia Bagnoli, Caterina Don e Benedetta Moresco, seste con 74 (+2), e appena fuori Amber Lee Svendsen e Tasa Torbica, 12.e con 75 (+3). In buona posizione Beatrice Perucchini , Sharon Rossini ed Elisa Merello, 16.i con 76 (+4), e Sara Berselli, Emilie Alba Paltrinieri, Maeve Rossi e Federica Torre, 22.e con 77 (+5). Partecipano giocatrici di undici Paesi: Italia, Danimarca, Svizzera, Germania, Austria, Olanda, Francia, Svezia, Repubblica Ceca, Spagna e Bulgaria.

Nel torneo maschile, all’Acaya G&C (par 71), Luca Cianchetti è al quinto  posto con 69 (-2) colpi, alla pari con l’inglese David Hague, a due dal leader, il serbo Gudelj Branimir (67, -4), e a uno dal trio composto dallo spagnolo Jorge Maicas, dallo statunitense Sean Crocker e dal francese Victor Veyret (68, -3), campione uscente. Hanno offerto una buona prestazione anche Giovanni Porta, settimo con 70 (-1), Dylan De Prosperis, 12° con 71 (par), e Gianmarco Manfredi, Gregorio Alibrandi e Nicola Usai, 13.i con 72 (+1). In alta classifica altri dieci italiani: Leonardo Novella, Jacopo Albertoni, Stefano Ciapparelli e Andrea Romano, 20.i con 73 (+2), Pietro Bonamin, Niccolò Agugiaro, Takayuki Matsui, Simone Armando Colozza, Gianluca Bolla e Julien Paltrinieri, 27.i con 74 (+3). In campo atleti di 18 nazioni: Italia, Stati Uniti, Spagna, Danimarca, Austria, Finlandia, Inghilterra, Germania, Svezia, Olanda, Marocco, Irlanda, Svizzera, Francia, Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Serbia.

Entrambi le gare si dipanano sulla distanza di 72 buche. Dopo tre giri il taglio lascerà in gara per l’ultima frazione i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

LA VIGILIA - Sui percorsi dell’Acaya Golf & Country, a Vernole (LE), e del Donnafugata Golf Resort & SPA, nei pressi di Ragusa, si disputano dal 16 al 19 marzo i Campionati Internazionali d’Italia, rispettivamente maschili e femminili con quasi tutti i migliori azzurri. 

Nel torneo maschile, all’Acaya G&C, scenderanno in campo atleti provenienti oltre che dall’Italia, anche da altri 17 Paesi: Stati Uniti, Spagna, Danimarca, Austria, Finlandia, Inghilterra, Germania, Svezia, Olanda, Marocco, Irlanda, Svizzera, Francia, Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Serbia.

In casa azzurra saranno presenti, tra gli altri, Luca Cianchetti, Giacomo Fortini, Massimiliano Campigli, Andrea Romano, Giovanni Manzoni, Pietro Bovari, Riccardo Leo, Dylan De Prosperis, Pierfrancesco De Col e Philip Geerts, che in questi ultimi mesi ha fatto esperienza nei tornei professionistici sudafricani. Da seguire anche il francese Victor Veyret, campione uscente, il finlandese Sami Valimaki, lo spagnolo Xabier Gorospe e lo statunitense Sean Crocker.

Il torneo si dipana sulla distanza di 72 buche con un field di 132  giocatori. Dopo tre giri il taglio lascerà in gara per l’ultima frazione i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

Nel campionato femminile, al Donnafugata GR, difenderà il titolo la svizzera Rachel Rossel, ma saranno molte le concorrenti in grado di impedirle il bis tra le quali citiamo Alessia Nobilio, seconda lo scorso anno, Emilie Alba Paltrinieri, Caterina Don, Letizia Bagnoli, Clara Manzalini, Alessandra Fanali, Angelica Moresco, Federica Torre, l’altra elvetica Gioia Carpinelli, l’austriaca Lea Zeitler e la tedesca Lina Lang.

La gara, riservata a un massimo di 126 concorrenti, si svolge su 72 buche con taglio dopo 54 che promuoverà al turno finale le prime 60 in graduatoria e le pari merito al 60° posto. Sono iscritte atlete di undici nazioni: Italia, Danimarca, Svizzera, Germania, Austria, Olanda, Francia, Svezia, Repubblica Ceca, Spagna e Bulgaria.

Classifica maschile

Classifica femminile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %19 %760 %2017 %17:%Mar

LET: coreane sprint, Diana Luna out

Coreane padrone del World Ladies Championship, ossia la Coppa del Mondo femminile, dove in undici hanno occupato le prime dodici posizioni. Ha vinto Hae Rym Kim (205 - 68 67 70, -14) che ha superato alla seconda buca di spareggio Seon Woo Bae (205 - 69 67 69).

Al terzo posto con 208 (-11) Min Sun Kim, Soyoung Lee l’inglese Georgia Hall, unica a inserirsi tra le coreane. Al sesto posto con 209 (-10) Jin Young Ko e al settimo con 201 (-9) Jeong Eun Lee.

E’ uscita al taglio Diana Luna, 117ª con 159 (79 80, +13) colpi. Alla vincitrice è andato un assegno di 86.521 euro su un montepremi di 560.000 euro.

SECONDO GIRO - E’ stato interrotto per maltempo il secondo giro del World Ladies Championship, ma è già decisa la sorte di Diana Luna, 117ª con 159 (79 80, +13) colpi nella classifica provvisoria, che uscirà al taglio. Sul difficile percorso del Mission Hills (par 73), ad Haikou nell’isola di Hainan in Cina, nel torneo organizzato in combinata tra LET, Korean LPGA e China LPGA Tour, stanno dominando le coreane, che hanno ben 13 atlete nelle prime 17 posizioni. E’ al comando con 135 (68 67, -11) Hae Rym Kim, ma può essere raggiunta da Seon Woo Bae, seconda con "meno 10" e una buca a disposizione. Al terzo posto con 138 (-8) l’inglese Georgia Hall, leader dopo un turno, al quarto con 139 (-7) la scozzese Kylie Henry Walker e al quinto con 140 (-6) Jin Young Ko e l’inglese Florentyna Parker.

Hae Rym Kim, 28enne che gioca nel KLPGA Tour dove non ha mai vinto, ha realizzato sei birdie senza bogey per il 67 (-6). Diana Luna, che non è stata favorita dalle condizioni ambientali, ha concluso con un 80 (-7) dovuto a un birdie, tre bogey, un doppio bogey e a un triplo bogey. Il montepremi è di 560.000 euro.

PRIMO GIRO - Inizio soft di Diana Luna, 96ª con 79 (+6) colpi, nel World Ladies Championship, ossia la Coppa del Mondo femminile che ha subito varie metamorfosi nel tempo, sul difficile percorso del Mission Hills (par 73), ad Haikou nell’isola di Hainan in Cina, organizzata in combinata tra LET, Korean LPGA e China LPGA Tour.

Alla ribalta la giovane inglese Georgia Hall, leader con 67 (-6) colpi e inseguita da sei coreane: Ye Jin Kim e Hae Rym Kim, seconde con 68 (-5), Seon Woo Bae, Ji Hyun Lee, So Yeon Park e Jin Joo Hong, quarte con 69 (-4) insieme alla scozzese Kylie Henry Walker. Subito dietro la francese Gwladys Nocera, nona con 70 (-3), e la danese Emily Pedersen, 17ª con 71 (-2). Poco brillanti l’inglese Holly Clyburn, 29ª con 73 (par), e le danesi Nicole Broch Larsen, 43ª con 74 (+1), e  Nanna Koerstz Madsen, 59ª con 76 (+3).

Georgia Hall, 21enne di Bournemouth al terzo anno di circuito senza titoli, ha segnato sei birdie e un bogey. Diana Luna, al debutto stagionale, è andata sei colpi sopra par con tre birdie, tre bogey e tre doppi bogey. Può comunque recuperare, essendo a soli tre colpi dalla zona qualifica. Quest’anno il torneo non prevede la gara a squadre. Il montepremi è di 560.000 euro.

LA VIGILIA - Torna il World Ladies Championship (17-19 marzo), ossia la Coppa del Mondo femminile che ha subito varie metamorfosi nel tempo, sul classico percorso del Mission Hills, ad Haikou nell’isola di Hainan in Cina, organizzata in combinata tra LET, Korean LPGA e China LPGA Tour.

Unica rappresentante azzurra Diana Luna, al debutto stagionale, ma ha ancora qualche possibilità di entrare Sophie Sandolo, prima riserva. Lo scorso anno è stata doppietta coreana con Jung-Min Lee che ha vinto l’individuale e ha portato al successo la sua nazione nella graduatoria a squadre insieme alla connazionale Jin Young Ko. Entrambe saranno nuovamente al via, ma quest’anno non ci sarà gara per team.

Nel field preponderanza orientale con la thailandese Supamas Sangchan, che ha già vinto nel LET, possibile candidata al titolo insieme alle due coreane citate e alle danesi Nanna Koerstz Madsen, Emily Pedersen e Nicole Broch Larsen, alla spagnola Nuria Iturrios, all’australiana Rebecca Artis, alla francese Gwladys Nocera, alle svedesi Camilla Lennarth e Linda Wessberg e alle inglesi Florentyna Parker e Holly Clyburn. Il montepremi è di 560.000 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %20 %714 %2017 %16:%Mar

LPGA: titolo a Nordqvist, 72ª Molinaro

La svedese Anna Nordqvist ha portato a sette i titoli nel LPGA Tour vincendo con 263 colpi (67 67 61 68, -25) la  Bank of Hope Founders Cup sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott di Phoenix in Arizona. Ha concluso al 72° posto Giulia Molinaro (282 - 70 66 75 71, -6).

La Nordqvist ha superato tutte avversarie di peso: Stacy Lewis, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, e la coreana In Gee Chun, numero tre, seconde con 265 (-23), le altre tre coreane Ha Na Jang, Inbee Park e So Yeon Ryu quinte con 267 (-21), e la neozelandese Lydia Ko, ottava con 268 (-20), alla 188ª settimana di regno mondiale. Al 13° posto con 270 (-18) la canadese Brooke M. Henderson, al 35° con 274 (-14) la coreana Sei Young Kim, campionessa uscente e mai in corsa per il successo, al 50° con 277 (-11) l’australiana Karrie Webb e al 64° con 280 (-8) la giapponese Haru Nomura.

Anna Nordqvist, 30enne di Eskilstuna, ha costruito la vittoria con un 61 (-11) nel terzo giro e ha concluso la corsa con un 68 (-4, cinque birdie e un bogey). Oltre ai titoli nel LPGA Tour. comprensivi di un major, ha conquistato la Coppa del Mondo femminile con la connazionale Sophie Gustafson (2010). Ha avuto un premio 225.000 dollari su 1.500.000 dollari in palio. Giulia Molinaro aveva iniziato bene la gara, ma ha ceduto poi nella seconda parte. Ha terminato con cinque birdie e quattro bogey per il 71 (-1).

 

TERZO GIRO - Giulia Molinaro è scivolata dal 30° al 70° posto con 211 colpi (70 66 75, -5) nella Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour) che si conclude sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott di Phoenix in Arizona.

Con un parziale di 61 (-11), nuovo record del campo, la svedese Anna Nordqvist (195 - 67 67 61, -21) ha sorpassato Stacy Lewis e la thailandese Ariya Jutanugarn (197, -19) in vetta dopo due turni. Al quarto posto con 198 (-18) la coreana So Yeon Ryu, al quinto con 199 (-17) Angel Yin e la coreana In Gee Chun ed è volata dal 40° al settimo posto con 200 (-16), grazie a un 63 (-9), la neozelandese Lydia Ko, leader mondiale, che ha raggiunto la coreana Inbee Park. Prove sotto tono della canadese Brooke M. Henderson e della coreana Sei Young Kim, campionessa uscente, 33.e con 205 (-11), dell’australiana Karrie Webb, 45ª con 207 (-9), e della giapponese Haru Nomura, 58ª con 209 (-7).

Anna Nordqvist ha siglato il 61 con un eagle e nove birdie e Lydia Ko ha infilato nove birdie di cui sei consecutivi per il 63. Giulia Molinaro ha girato in 75 (+3) colpi con due birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro (136 - 70 66, -8) colpi ha operato una bella rimonta ed è salita dal 96° al 30° posto al Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour) sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott di Phoenix in Arizona.

Sono rimaste da sole al vertice con 131 (-13) Stacy Lewis (64 67) e la thailandese Ariya Jutanugarn (64 67), numero due mondiale. A un colpo Michelle Wie, Vicky Hurst e le coreane Jeong Eun Lee e Mi Jung Hur (132, -12) e a due le altre coreane Inbee Park e In Gee Chun (133, -11). Hanno lo score dell’azzurra anche la canadese Brooke M. Henderson e la giapponese Haru Nomura, mentre sono in panne la neozelandese Lydia Ko, leader del Rolex ranking, la coreana Sei Young Kim, campionessa in carica, e l’australiana Karrie Webb, 40.e con 137 (-7). Out al taglio, caduto a 139 (-5) Lexy Thompson, 75ª con 140 (-4), la norvegese Suzann Pettersen, 85ª con 141 (-3), e Paula Creamer, 123ª con 145 (+1).

Ariya Jutanugarn e Stacy Lewis sono andate di pari passo con cinque birdie senza bogey per il 67 (-5). Giulia Molinaro ha rimontato con sei birdie, senza sbavature, per il 66 (-6). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Giulia Molinaro ha iniziato in 69ª posizione con 70 (-2) colpi la Bank of Hope Founders Cup (LPGA Tour) sul percorso del Wildfire Golf Club (par 72) al JW Marriott di Phoenix in Arizona. Al vertice un quintetto con 64 (-8) composto da Stacy Lewis, Katie Burnett, Sandra Changkija, dalla coreana In Gee Chun e dalla thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking. Al sesto posto con 65 (-7) Jane Park, Michelle Wie, Vicky Hurst, Juli Inkster e la thailandese Sherman Santiwiwatthanaphong. Hanno tenuto un buon passo le coreane Inbee Park, Ha Na Jang e Sei Young Kim, campionessa uscente, 18.e con 67 (-5), e hanno contenuto il ritardo la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, 32ª con 68 (-4), e la canadese Brooke M. Henderson, 46ª con 69 (-3). Alla pari con l’azzurra anche Cristie Kerr e l’australiana Karrie Webb e oltre la linea del taglio la norvegese Suzann Pettersen, 88ª con 71 (-1), Lexi Thompson e la coreana Amy Yang, 104.e con 72 (par).

Giulia Molinaro, al terzo impegno stagionale nel circuito, si è espressa con cinque birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Terzo impegno stagionale nel LPGA Tour per Giulia Molinaro che prende parte alla Bank of Hope Founders Cup (16-19 marzo) sul percorso del Wildfire Golf Club al JW Marriott di Phoenix in Arizona. Field di alto livello con le migliori giocatrici del circuito e, in particolare, con nove delle prime dieci del Rolex ranking. Ancora di fronte la neozelandese Lydia Ko, numero uno, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, che sta riducendo il divario.

Assente la cinese Shanshan Feng, numero tre, ci saranno le altre sette che completano la top ten e, in particolare, saranno da seguire le coreane Amy Yang, numero otto, Sei Young Kim, numero dieci e campionessa uscente, e Inbee Park, risalita in nona posizione grazie alla vittoria nell’evento precedente (HSBC Womens Championship), e tornata in gran forma dopo un 2016 molto sofferto a causa di un infortunio. Dopo un inizio d’anno con molte pause per il riacutizzarsi del problema, ha trovato modo di vincere ad agosto le Olimpiadi, ma dopo quel successo si è formata per il resto della stagione onde guarire perfettamente.

Tra le altre possibili protagoniste Lexi Thompson, Stacy Lewis, Paula Creamer, Brittany Lincicome, la canadese Brooke M. Henderson, che però appare in calo dopo essere stata a un passo dal vertice mondiale, la giapponese Haru Nomura e la norvegese Suzann Pettersen. Un 57° posto e un taglio nelle prime due uscite per Giulia Molinaro, che è ben determinata a cambiare passo. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %20 %710 %2017 %16:%Mar

PGA Tour: F. Molinari, ottima prova (7°)

 

Francesco Molinari ha offerto un’altra ottima prova nel PGA Tour classificandosi settimo con 281 colpi (70 68 74 69, -7) nell’Arnold Palmer Invitational, il torneo ideato dal grande Arnie recentemente scomparso.

Al Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida, si è imposto con 277 (71 66 71 69, -11) l’australiano Marc Leishman davanti a Charley Hoffman e a Kevin Kisner (278, -10). Al quarto posto l’inglese Tyrrell Hatton e il nordirlandese Rory McIlroy (279, -9), al quale non è riuscita la rimonta per una partenza lenta, ma che con questo piazzamento è tornato numero due al mondo superando l’australiano Jason Day (23° con 286, -2), ora numero tre.

Al sesto posto con 280 (-8) il canadese Adam Hadwin, la scorsa settimana a segno nel Valspar Championship, che ha confermato il suo ottimo momento, al 12° con 283 (-5) Rickie Fowler, che non ha dato seguito allo splendido terzo giro (65, -7), e al 13° con 284 (-4) l’inglese Justin Rose. Si attendeva sicuramente di più dal tedesco Martin Kaymer, 23° come Day, dal sudafricano Louis Oosthuizen e dal nordirlandese Graeme McDowell, 28.i con 287 (-1), e da Bubba Watson 34° con 288 (par), che comunque ha lasciato la penultima posizione occupata dopo tre turni. Più indietro gli inglesi Ian Poulter e Paul Casey, 41.i con 289 (+1), il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Charl Schwartzel, 45.i con 290 (+2), e quasi in coda Zach Johnson, 66° con 294 (+6).

Marc Leishman, 33enne di Warnambool, ha ottenuto il secondo titolo nel tour al 207° torneo disputato, grazie a un putt di quasi 20 metri alla buca 16 per l’eagle con cui ha messo fuori gioco gli avversari. Nel suo parziale di 69 (-3) anche tre birdie e due bogey. Nel suo palmares figurano inoltre cinque titoli in Australia, uno nell’European Tour, uno nel Korean Tour. Per lui un successo di prestigio e un assegno di 1.566.000 dollari su un montepremi di 8.700.000 dollari.

Francesco Molinari ha girato in 69 colpi. Dopo un bogey in partenza ha realizzato tre birdie. Ha frenato nuovamente con un bogey, poi alla 16ª buca ha segnato l’eagle che lo ha lanciato tra i top ten. Notevoli gli effetti:  ha guadagnato quattro posizioni nel world ranking (da 33° a 29°), sette nella money list del PGA Tour (20° con 1.197.247 dollari) e cinque nella graduatoria della FedEx Cup (18°).

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 15° con 212 colpi (70 68 74, -4), si è mantenuto in alta classifica nel terzo giro dell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour) al Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida.

Nel torneo voluto dal grande campione recentemente scomparso, Kevin Kisner (205 - 70 67 68, -11) ha agganciato in vetta Charley Hoffman (205 - 68 66 71) e la coppia potrà gestire nella volata per il titolo tre colpi di margine sull'australiano Marc Leishman e sugli inglesi Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick  (208, -8). In corsa anche Lucas Glover e il canadese Adam Hadwin, sesti con 209 (-7), ma si sono dati qualche chance il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, e Rickie Fowler, protagonisti della giornata e autori di un 65 (-7) miglior parziale. McIlroy (210, -6) ha rimontato dal 46° all'ottavo posto e Fowler (211, -5) dal 58° all'11°, dove sono anche gli inglesi Justin Rose e Paul Casey.

Il tedesco Martin Kaymer affianca Molinari e hanno ormai solo l'obiettivo di migliorare la classifica Keegan Bradley, 19° con 213 (-3), il giapponese Hideki Matsuyama, il sudafricano Louis Oosthuizen e il nordirlandese Graeme McDowell, 24.i con 214 (-2), lo svedese Alexander Noren e il sudafricano Charl Schwartzel, 33.i con 215 (-1), l'australiano Jason Day, numero due del world ranking e campione uscente, e l'inglese Ian Poulter, 39.i con 216 (par). Piuttosto deludenti Zach Johnson, 56° con 218 (+2), e Bubba Watson, 65° e penultimo con 220 (+4).

Kevin Kisner, 33enne di Aiken (South Carolina) con un successo nel tour, è salito in vetta con sei birdie e due bogey per il 68 (-4). Charley Hoffman, 40enne di San Diego (California), con quattro titoli nel circuito, ha evitato il sorpasso con un 71 (-1) frutto di cinque birdie  e di quattro bogey. Sette birdie senza bogey per Rory McIlroy e un eagle, sette birdie e un doppio bogey per Rickie Fowler.

Dopo due ottimi giri Francesco Molinari ha perso un po' di brillantezza e otto posizioni. Ha girato in 74 (+2) lasciando tre colpi al campo in uscita (un birdie, quattro bogey) e recuperandone uno nel rientro (due birdie e un bogey).

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, settimo con 138 (70 68, -6) colpi, ha offerto un’ottima prova, guadagnando una posizione con un parziale di 68 (-4), nel secondo giro dell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), il torneo voluto dal grande Arnie, recentemente scomparso. Al Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida, è salito in vetta Charley Hoffman (134 - 68 66, -10) sorpassando i due leader dopo un turno, l’argentino Emiliano Grillo, secondo con 135 (-9), e l’inglese Matthew Fitzpatrick, terzo con 136 (-8).

Al quarto posto con 137 (-7) Lucas Glover, Kevin Kisner e l’australiano Marc Leishman. Hanno recuperato l’altro australiano Jason Day, numero due del world ranking e campione uscente, e l’inglese Justin Rose, 13.i con 141 (-3). e il giapponese Hideki Matsuyama, 20° con 142 (-2) insieme a Keegan Bradley. Hanno un colpo in più il nordirlandese Graeme McDowell e i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, 26.i con 143 (-1). Sono oltre metà classifica Bubba Watson e il tedesco Martin Kaymer, 38.i con 144 (par), il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, Zach Johnson e l’inglese Ian Poulter, 46.i con 145 (+1) e Rickie Fowler, 58° con 146 (+2).

Non hanno superato il taglio, caduto a 147 (+3), il sudafricano Retief Goosen e il fijiano Vijay Singh (148, +4), lo svedese Henrik Stenson (149, +5), l’indiano Anirban Lahiri e il sudafricano Ernie Els (151, +7).

Charley Hoffman, 40enne di San Diego (California), quattro titoli nel circuito di cui due nelle ultime due stagioni, ha operato la rimonta con sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Francesco Molinari dopo il 70 (-2) del turno iniziale con cui si è collocato in ottava posizione, ha migliorato la sua prestazione e ha condotto una gara molto attenta con quattro birdie senza bogey, mettendo in mostra un gioco di alto livello in ogni parte del campo. Il montepremi di 8.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - Francesco Molinari con un bel primo giro in 70 (-2) colpi è all’ottavo posto nell’Arnold Palmer Invitational, il torneo voluto dal grande Arnie, recentemente scomparso. Al Bay Hill Club & Lodge (par 72) di Orlando in Florida sono in vetta con 67 (-5) l’argentino Emiliano Grillo e l’inglese Matthew Fitzpatrick, inseguiti a un colpo da Lucas Glover, Charley Hoffman e dall’inglese Paul Casey (68, -4). Molinari ha la compagnia dell’australiano Jason Day, numero due mondiale e campione uscente, del sudafricano Louis Oosthuizen, dello svedese Alex Noren e del canadese Adam Hadwin, vincitore domenica scorsa del Valspar Championship. Al 20° posto con 71 (par) Keegan Bradley e l’inglese Justin Rose e al 28° con 72 (par) Bubba Watson, il sudafricano Charl Schwartzel, l’inglese Ian Poulter e il nordirlandese Graeme McDowell. Accusano un ritardo già pesante il giapponese Hideki Matsuyama, numero quattro mondiale, e il tedesco Martin Kaymer, 46.i con 73 (+1), il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre del world ranking, e Rickie Fowler, 58.i con 74 (+2), lo svedese Henrik Stenson, numero cinque, Zach Johnson e i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, 75.i con 75 (+3). Flop dell’indiano Anirban Lahiri e del fijiano Vijay Singh, 110.i con 79 (+7).

 

Emiliano Grillo, 24enne di Resistencia con un successo nel PGA Tour, ha realizzato sette birdie e due bogey, mentre Matthew Fitzpatrick, 22enne di Sheffield con tre titoli nell’European Tour, suo circuito di competenza, ha tenuto lo stesso passo con cinque birdie senza bogey.

Francesco Molinari, che in sei delle sette gare disputate in stagione con è mai sceso sotto i 20° posto ottenendo anche due top ten, è partito molto forte con tre birdie in sei buche, poi, dopo un bogey, si è portato a "meno 4" con altri due birdie, ma nelle ultime quattro buche due bogey gli hanno fatto perdere la seconda piazza. Il montepremi di 8.700.000 dollari.

LA VIGILIA - Francesco Molinari torna in campo, dopo una settimana di pausa, nell’Arnold Palmer Invitational, il torneo voluto dal grande Arnie, recentemente scomparso, in programma al Bay Hill Club & Lodge di Orlando in Florida. Tanti i giocatori di primo piano a rendere omaggio al campione come l’australiano Jason Day, che difende il titolo, il nordirlandese Rory McIlroy, il giapponese Hideki Matsuyama e lo svedese Henrik Stenson, da numero due a cinque nel ranking mondiale, e tutti con l’obiettivo di accorciare le distanze dal leader Dustin Johnson, assente nell’occasione.

Altri possibili protagonisti Rickie Fowler, Zach Johnson, Keegan Bradley, Bubba Watson, il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Justin Rose, il nordirlandese Graeme McDowell, lo svedese Alex Noren, i sudafricani Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen. Proveranno a dire la loro anche gli inglesi Danny Willett, che fra tre settimane dovrà difendere il titolo al Mastres, e Paul Casey, l’indiano Anirban Lahiri, e il canadese Adam Hadwin, vincitore domenica scorsa del Valspar Championship e in grande condizione. Sarà anche interessante vedere all’opera i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen e il fijiano Vijay Singh: non hanno chances di titolo, ma dispongono di tanta classe..

Francesco Molinari sta disputando un’ottima stagione. Nelle sette gare disputate sul circuito, da quando è iniziato a ottobre, ha ottenuto due top ten e altri quattro piazzamenti tra i primi 20, uscendo una sola volta al taglio. E’ 33° nel world ranking, 27° nella money list statunitense e 23° nella graduatoria della FedEx Cup. L’Arnold Palmer Invitational ha un montepremi di 8.700.000 dollari.

Diretta su Sky - L’Arnold Palmer Invitational sarà trasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 16 marzo, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Sport Plus HD); venerdì 17, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD); sabato 18, dalle ore 20,45 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD); domenica 19, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pagina 259 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca