Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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PGA Tour: domina Jordan Spieth

Jordan Spieth (268 - 68 65 65 70, -19), è tornato al successo nel PGA Tour dominando nell’AT&T Pebble Beach Pro Am (PGA Tour) svoltasi sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California, dove i professionisti sono stati affiancati in gara pro-am da noti  personaggi appassionati di golf.

Spieth, texano di Dallas, 24 anni il prossimo luglio, ha lasciato a quattro colpi un altro texano, il 28enne Kelly Kraft (272, - 15), che ha ottenuto il miglior risultato nei 41 eventi disputati in due anni circuito. Al terzo posto con 273 (-14) Dustin Johnson, che è risalito in terza posizione nel world ranking ai danni dello svedese Henrik Stenson, al quarto con 274 (-13) Brandt Snedeker e al quinto con 275 (-12) l’australiano Jason Day, leader mondiale, il giovane spagnolo Jon Rahm, sempre più convincente, e Gary Woodland, che vince pochissimo, ma con alcuni buoni piazzamenti riesce a tenersi sempre in buona posizione nella money list. Piuttosto staccati Patrick Reed e l’inglese Luke Donald, 23.i con 281 (-6), e l’altro inglese Justin Rose, campione olimpico, 39° con 283 (-4). Dopo una gara nella parti medie della graduatoria è crollato con un 77 (+5) Phil Mickelson, da 28° a 65° e ultimo con 288 (+1).

Jordan Spieth, che ha tagliato il traguardo delle 100 gare da pro nel circuito (oltre a otto da amateur) ha portato a nove i titoli, comprensivi di due major, nel PGA Tour dove non vinceva dal maggio scorso, ma nel frattempo a novembre era andato a segno nell’Australian Open, secondo successo in questo torneo e nel circuito australiano. Iniziato il giro finale con sei colpi di margine su Snedeker, ha tenuto una condotta molto prudente, ritenendo che navigare attorno al par sarebbe stato sufficiente. Ha fatto però di meglio con due birdie, senza bogey per il 70 (-2). La vittoria gli ha reso 1.296.000 dollari su un montepremi di 7.200.000 dollari, ma non ha avuto benefici nel world ranking dove è rimasto sulla sesta piazza. Con i 500 punti guadagnati è passato dal 16° al terzo posto nella graduatoria speciale della FedEx Cup.

I concorrenti nelle prime 54 buche si sono alternati sui tre tracciati, poi hanno concluso sul Pebble Beach GL. La Pro Am è stata vinta da Ken Duke/Carson Daly con 254 (-33) e Spieth, con il cantante country Jake Owen, è giunto secondo a quattro colpi.

TERZO GIRO - Jordan Spieth, leader con 198 colpi (68 65 65, -17), ha fatto il vuoto nel terzo giro del dell’AT&T Pebble Beach Pro Am (PGA Tour) si sta svolgendo sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California, dove i professionisti sono affiancati da noti  personaggi appassionati di golf.

Il numero sei mondiale ha staccato di sei colpi Brandt Snedeker (204, -11) e di sette Dustin Johnson, numero quattro, e Kelly Kraft (205, -10). Tra i giocatori al sesto posto con 207 (-8) lo spagnolo Jon Rahm, in rimonta, mentre è sceso dal terzo all’11° con 208 (-7) l’australiano Jason Day, in vetta al word ranking. Più indietro l’inglese Luke Donald, 15° con 209 (-6), il connazionale Justin Rose, 16° con 210 (-5), Phil Mickelson e Patrick Reed, 28.i con 211 (-4). Sono usciti al taglio, caduto a 214 (-1): Jim Furyk (215, par), Matt Kuchar (217, +2),  l’irlandese Padraig Harrington (218, +3), Bryson DeChambeau, speranza fino ad ora inespressa, Vaughn Taylor, campione uscente, e l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño (219, +4).

Jordan Spieth ha realizzato il secondo 65 (-7) consecutivo con otto birdie e un bogey al Pebble Beach GL, dove si effettuerà anche l’ultima frazione. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

Il torneo su Sky - La giornata finale dell’AT&T Pebble Beach Pro Am andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamento domenica 12 febbraio, dalle ore 21 alle ore 0,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Alessandro Lupi e di Nicola Pomponi

SECONDO GIRO - Anche il secondo giro dell’AT&T Pebble Beach Pro Am (PGA Tour) non è stato condotto a termine poiché dopo il vento e la pioggia del primo turno è arrivata la nebbia. Il torneo, nel quale i professionisti vengono affiancati da celebrità appassionate di golf, si sta svolgendo sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California, e la classifica fa riferimento al par essendo differente quello dei tre campi.

C’è stato il deciso attacco di Jordan Spieth, numero sei mondiale e uno dei soli 33 concorrenti giunti in club house, leader con "meno 10" (133 colpi - 68 65), e dell’australiano Jason Day, numero uno, a quota "meno 9" che può sorpassarlo avendo ancora sei buche a disposizione. Lo stesso può fare Derek Fathauer, anch’egli leader a "meno 10" dopo 17 buche.

Sono risaliti pure Patrick Reed, quarto con "meno 7" alla 17ª alla pari con il coreano Seung-yul Noh  (13ª), Dustin Johnson (139 colpi) e lo spagnolo Jon Rahm (140), che hanno terminato al 13° posto con "meno 4". Al 42° con "meno 1" Phil Mickelson (142) e l’inglese Justin Rose, fermato alla 14ª buca, e al 55° con il par Jim Furyk (144). In panne l’inglese Luke Donald, 93° con "+2" (10ª), e Vaughn Taylor, campione uscente, 125° con "+5" (17ª).

Jordan Spieth ha girato in 65 (-5) colpi allo Spyglass Hill GC con otto birdie e un bogey. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

PRIMO GIRO - Joel Dahmen, Rick Lamb e il coreano Seung-yul Noh sono al comando con "meno 4" (tutti con 68 alllo Spyglass Hills) nell’AT&T Pebble Beach Pro Am (PGA Tour), evento nel quale i professionisti vengono affiancati da celebrità appassionate di golf. Si gioca sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California, dove il turno è stato sospeso per il maltempo, con soli 73 concorrenti che lo hanno concluso, e la classifica fa riferimento al par essendo differente quello dei tre campi.

Il trio di testa precede di misura Mark Hubbard (69, -3 al Pebble Beach) e con lo stesso "meno 3" Jordan Spieth (fermato alla 16ª buca), Nick Watney (13ª) e Tim Wilkinson  (13ª). All’ottavo posto con "meno 2" l’australiano Jason Day (69 MP), numero uno mondiale, e Jim Furyk (70 SH), al 22° con "meno 1" Phil Mickelson  (17ª),l’inglese  Justin Rose  (12ª) e Dustin Johnson  (16ª), al 58° con "meno 1" lo spagnolo Jon Rahm (73 SH) e Vaughn Taylor  (16ª), campione uscente, all’82° con "+2" l’irlandese Padraig Harrington (74 PB) e al 103° con "+3" l’inglese Luke Donald (75 PB).

Joel Dahmem ,30enne di Clakston (Washington) con due successi nel tour canadese, ha segnato sette birdie e tre bogey. Rick Lamb, 27enne di South Bend (Indiana) con un titolo nel Web.com Tour, si è espresso con cinque birdie e un bogey e Seung-yul Noh, 26enne di Gangwon-do con una vittoria nel PGA Tour, ha infilato quattro birdie senza bogey. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

LA VIGILIA - Torna l’AT&T Pebble Beach Pro Am (9-12 febbraio), evento del PGA Tour nel quale i professionisti vengono affiancati da celebrità appassionate di golf.

Si gioca sui tre percorsi del Pebble Beach GL, dello Spyglass Hill GC e del Monterey Peninsula CC, a Pebble Beach in California, dove saranno in campo Jason Day, numero uno mondiale, Dustin Johnson, appena sceso dal terzo al quarto posto nel ranking, Jordan Spieth, numero sei, e Patrick Reed, numero dieci.

Contribuiranno allo spettacolo Phil Mickelson, Jim Furyk, Matt Kuchar, lo spagnolo Jon Rahm, il nordirlandese Padraig Harrington, il fijiano Vijay Singh e l’inglese Luke Donald. Difende il titolo, con poche possibilità di ripetersi, Vaughn Taylor. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LET: Melissa Reid dopo due anni

L’inglese Melissa Reid si è imposta con 276 colpi (67 70 67 72, -16) nell’Oates Vic Open, torneo d’apertura del Ladies European Tour 2017 disputato al Thirteenth Beach Golf Links (par 73) di Connewarre nello stato federale del Victoria in Australia, dove sono uscite al primo dei due tagli Stefania Croce, 111ª con 152 (77 75, +6), e Stefania Avanzo, 122ª con 154 (79 75, +8).

Melissa Reid ha superato con un par alla terza buca di spareggio la tedesca Sandra Gal (276 - 67 69 71 69) che le aveva recuperato tre colpi nel giro finale terminando alla pari la gara. Al terzo posto con 276 (-14) l’australiana Su Oh e la statunitense Angela Yin, al quinto con 280 (-1) la dilettante coreana Hye Jin Choi e al sesto con 283 (-9) la norvegese Tonje Daffinrud, le australiane Whitney Hillier e Hannah Green, la spagnola Belen Mozo, l’inglese Holly Clyburn e l’altra amateur coreana Eun Jeong Seong.

Al 12° con 284 (-8) la svedese Caroline Hedwall, al 26° con 289 (-3) la pluridecorata inglese Laura Davies (84 titoli in carriera), leader dopo un giro, al 32° con 292 (par) la danese Nicole Broch Larsen, in vetta dopo due. Non hanno superato il secondo taglio dopo 54 buche, deludendo le attese, l’australiana Minjee Lee, 36ª con 216 (-3), l’indiana Aditi Ashok, 51ª con 218 (-1) e la cinese Xi Yu Lin, 53ª con 219 (par).

Melissa Reed, che quest’anno ha conquistato la ‘carta’ per il LPGA Tour, ha ottenuto il sesto titolo nel LET, a distanza di due anni dal quinto, mantenendo la leadership nel giro finale, anche se a fatica, con un 72 (-1). Ha iniziato molto male con un doppio bogey e un bogey, ma successivamente ha rimediato con un eagle e tre birdie contro un altro bogey e sull’ultima buca ha mancato un putt che poteva evitarle il playoff. Sandra Gal ha rimontato con cinque birdie e un bogey per il parziale di 69 (-4), poi alla terza buca supplementare ha mancato il green e con il bogey ha lasciato via libera all’inglese che è stata gratificata con 53.594 euro su un montepremi di 350.000 euro.

Nell’anno in cui si disputerà la Solheim Cup (18-20 agosto, Des Moines Golf Club, Iowa, USA) con le europee affidate alla svedese Annika Sorenstam, saranno 21 gli eventi del LET, che toccherà 14 nazioni.

 

TERZO GIRO - L’inglese Melissa Reid, leader con 204 colpi  (67 70 67, -15) può conquistare il sesto titolo nel Ladies European Tour, a distanza di due anni dal quinto, nell’Oates Vic Open, torneo d’apertura del circuito 2017 che si sta svolgendo al Thirteenth Beach Golf Links (par 73) di Connewarre nello stato federale del Victoria in Australia.

A 18 buche dal termine la Reid  precede di due colpi la statunitense Angel Yin e l’australiana Su Oh (206, -13) e di tre la spagnola Belen Mozo, la tedesca Sandra Gal e la dilettante coreana Hye Jin Choi (207, -12). Difficile un recupero dell’australiana Hannah Green e dell’inglese Holly Clyburn, settime con 208 (-11), della svedese Caroline Hedwall, dell’australiana Whitney Hillier e dell’inglese Florentina Parker, none con 209 (-10). E’ scesa dal primo al 21° posto con 213 (-6) dopo un rovinoso 79 (+6) la danese Nicole Broch Larsen, affiancata dalla pluridecorata inglese Laura Davies. Quasi in coda l’indiana Aditi Ashok, 51ª con 218 (-1) e la cinese Xi Yu Lin, 53ª con 219 (par).

Melissa Reid, trentenne di Derby, ha siglato il 67 (-6) con un eagle, cinque birdie e un bogey. Sono uscite al taglio le due azzurre Stefania Croce, 111ª con 152 (77 75, +6), e Stefania Avanzo, 122ª con 154 (79 75, +8). Il montepremi 350.000 euro.

Nell’anno in cui si disputerà la Solheim Cup (18-20 agosto, Des Moines Golf Club, Iowa, USA) con le europee affidate alla svedese Annika Sorenstam, saranno 21 gli eventi del LET, che toccherà 14 nazioni

SECONDO GIRO - Stefania Croce, 111ª con 152 (77 75, +6), e Stefania Avanzo, 122ª con 154 (79 75, +8), non hanno superato il taglio nell’Oates Vic Open, torneo d’apertura del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Thirteenth Beach Golf Links (par 73), a Connewarre nello stato federale del Victoria in Australia. Ha preso il comando la danese Nicole Broch Larsen (134 - 67 67, -12), una delle rivelazioni della scorsa stagione, che precede un quartetto a 136 (-10) colpi composto dall’inglese Holly Clyburn, dalla tedesca Sandra Gal e dalle australiane Whitney Hillier e Su Oh.

Sette birdie e un bogey nel secondo 67 (-6) consecutivo di Nicole Broch Larsen, 23enne di Hillerood con un titolo nel circuito. Stefania Croce ha girato in 75 (+2) colpi con due birdie, due bogey e un doppio bogey e Stefania Avanzo, alla prima gara dopo aver conseguito la ‘carta’, in 77 (+4) con tre birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Il montepremi 350.000 euro.

PRIMO GIRO - Partenza difficile per Stefania Croce, 98ª con 77 (+4) colpi, e per Stefania Avanzo, 122ª con 79 (+6), nell’Oates Vic Open, torneo d’apertura del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Thirteenth Beach Golf Links (par 73), a Connewarre nello stato federale del Victoria in Australia.

E’ al comando con 65 (-8) l’inglese Laura Davies, 53enne di Coventry con oltre 84 titoli conquistati in tutto il mondo, che precede di due colpi le connazionali Holly Clyburn e Melissa Reid, la danese Nicole Broch Larsen, la tedesca Sandra Gal e l’australiana Whitney Hillier (67, -6). In buona posizione l’indiana Aditi Ashok, 13ª con 70 (-3), più defilata l’altra giovane emergente, la cinese Xi Yu Lin, 46ª con 73 (par).

Laura Davies, quattro major nel palmares, ha offerto una prestazione impeccabile con un eagle e sei birdie. Stefania Croce ha segnato quattro birdie, quattro bogey e due doppi bogey e Stefania Avanzo, alla prima gara sul tour dopo aver conquistato la ‘carta’ alla Qualifying School, ha messo insieme tre birdie, quattro bogey, un doppio bogey e un triplo bogey.

Nell’anno in cui si disputerà la Solheim Cup (18-20 agosto,  Des Moines Golf Club, Iowa, USA) con le europee affidate alla svedese Annika Sorenstam, saranno 21 gli eventi del LET. che toccherà 14 nazioni. In Australia il montepremi 350.000 euro.

LA VIGILIA - Inizia il Ladies European Tour 2017 e, come di consueto, il circuito parte dall’Australia questa volta con un nuovo torneo, l’Oates Vic Open (9-12 febbraio) che avrà luogo sul tracciato del Thirteenth Beach Golf Links, a Connewarre nello stato federale del Victoria. Due azzurre hanno deciso per la lunga trasferta, Stefania Croce e la giovane Stefania Avanzo, fresca di ‘carta’ per il circuito guadagnata alla Qualifying School (settima). In questa stagione saranno complessivamente ben nove le proette italiane sul tour.

In preponderanza le atlete di casa tra le quali hanno maggiori chances di puntare al titolo Minjee Lee, che gioca nel LPGA Tour, Sarah Kemp, Katherine Kirk e  Whitney Hillier, ma avranno per decise rivali le inglesi Laura Davies e Melissa Reid, passata quest’anno nel circuito americano, l’indiana Aditi Ashok, rivelazione del 2016, la statunitense  Beth Allen,  la cinese Xi Yu Lin, la danese Nicole Brock Larsen e la svedese Caroline Hedwall

Nell’anno in cui si disputerà la Solheim Cup (18-20 agosto,  Des Moines Golf Club, Iowa, USA) con le europee affidate alla svedese Annika Sorenstam, saranno 21 gli eventi del tour, che toccheranno 14 nazioni. In Australia il montepremi 350.000 euro

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il paraguaiano Fabrizio Zanotti ha vinto con 269 colpi (70 69 67 63, -19) il Maybank Championship, torneo in collaborazione tra European Tour e Asian Tour disputato al Saujana G&CC (par 72) di Kuala Lumpur in Malesia. Risalita finale di Matteo Manassero (71 66 75 68) e di Renato Paratore (69 71 70 70) 20.i con 280 (-8), a sugello di una bella prestazione, e metà classifica per Nino Bertasio, 41° con 284 (69 71 73 71, -4), autore di una spettacolare "hole in one" (buca 5, par 3, m. 186).

Zanotti ha prevalso con un gran 63 (-9) conclusivo superando lo statunitense David Lipsky (270, -18), l’austriaco Bernd Wiesberger (271, -17) e il francese Alexander Levy (272, -16). Al quinto posto con 273 (-15) il cinese Haotong Li e l’inglese Danny Willett, al quale non sono bastati tre colpi di vantaggio dopo 54 buche per tornare al successo che gli sfugge dal Masters dello scorso aprile. Al settimo con 274 (-14) l’indiano Anirban Lahiri, al 12° con 279 (-9) il thailandese Thongchai Jaidee, al 29° con 282 (-6) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’inglese Lee Westwood e al 34° con 283 (-5)  l’iberico Rafael Cabrera Bello e il cinese Ashun Wu.

Fabrizio Zanotti, 34enne di Asuncion, ha condotto 17 buche con sette birdie, poi ha avuto partita vinta con un eagle alla 18ª che gli ha regalato il secondo titolo in carriera, a distanza di tre anni dal primo (BMW International Open, 2014), e un premio di 461.689 ero su 2.810.000 euro in palio.

Nino Bertasio ha chiuso con un 71 (-1), ma ha messo a segno la prima "buca in uno" della sua carriera, la sesta realizzata quest’anno dai giocatori del tour. Nel suo score anche due birdie e tre bogey. E’ in ripresa dopo un avvio di stagione molto alterno. Matteo Manassero (che ha vinto questa gara nel 2011) ha guadagnato 14 posizioni con un 68 (-4) dovuto a sei birdie e a due bogey. Ha avuto un’andatura altalenante, ma è stato comunque efficace. Molto regolare, invece, Renato Paratore con un’escursione di soli due colpi tra i quattro punteggi, peraltro tutti sotto par. Ha terminato con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2) e ha cambiato decisamente passo nelle ultime due uscite, dopo i tre tagli subiti in avvio di stagione. Out dopo 36 buche per la seconda volta di fila Edoardo Molinari, 129° con 149 (76 73, +5).

TERZO GIRO - Renato Paratore, 23° con 210 colpi (69 71 70), ha recuperato sei posizioni nel terzo giro del Maybank Championship, torneo in collaborazione tra European Tour e Asian Tour che termina al Saujana G&CC (par 72) di Kuala Lumpur in Malesia. Hanno perso terreno Matteo Manassero, 34° con 212 (71 66 75, -4), e Nino Bertasio, 44° con 213 (69 71 73, -3).

Conduce con 200 (66 67 67, -16) l’inglese Danny Willett, che non ha più vinto dopo il Masters dello scorso aprile e che ha l’occasione per farlo vantando tre colpi di margine sullo statunitense David Lipsky (203, -13) e quattro sul francese Alexander Levy (204, -12). Hanno possibilità di successo anche l’austriaco Bernd Wiesberger, leader dopo due giri, i transalpini Mike Lorenzo Vera e Gregory Havret, il thailandese Panuphol Pittayarat e il coreano K.T Kim, quarti con 205 (-11).

Sono fuori l’indiano Anirban Lahiri, nono con 206 (-10), il thailandese Thongchai Jaidee, 12° con 208 (-8), l’inglese Lee Westwood e lo spagnolo Pablo Larrazabal, 16.i con 209 (-7) e l’altro iberico Rafael Cabrera Bello, 44° come Bertasio.

Danny Willett ha ottenuto il secondo 67 (-5) consecutivo anche questo con sei birdie e un bogey come il primo. Renato Paratore è andato in altalena con sette birdie e cinque bogey per il 70 (-2), Matteo Manassero è sceso dal settimo posto con un birdie e quattro bogey per il 75 (+3) e Nino Bertasio ha fissato il 73 (+1) con un birdie e due bogey. E’ uscito al taglio per il secondo evento di fila Edoardo Molinari, 130° con 149 (76 73, +5). Il montepremi è di 2.810.000 euro con prima moneta di 461.689 euro. 

SECONDO GIRO - Gran rimonta di Matteo Manassero, settimo con 137 colpi (71 66, -7), che ha recuperato 46 posizioni nel secondo giro del Maybank Championship, torneo in collaborazione tra European Tour e Asian Tour in svolgimento al Saujana G&CC (par 72) di Kuala Lumpur in Malesia e che il veronese ha vinto nel 2011. Hanno mantenuto una buona classifica Renato Paratore e Nino Bertasio, 29.i con 140 (-4) e i medesimi parziali (69 71), e ha mancato il taglio Edoardo Molinari, 130° con 149 (76 73, +5). Si è portato in vetta con 132 (69 63, -12) l’austriaco Bernd Wiesberger, autore di un 63 (-9) con undici birdie, di cui nove consecutivi record per il circuito, e due  bogey. A ridosso l’inglese Danny Willett  (133, -11) e a tre colpi il francese Mike Lorenzo Vera e lo statunitense David Lipski (135, -9). Al 19° posto con 139 (-5) il thailandese Thongchai Jaidee e l’inglese Lee Westwood.

Matteo Manassero si è espresso ad ottimo livello con sei birdie senza bogey per il 66 (-6), terzo punteggio di giornata. Stesso 71 (-1) per Renato Paratore, quattro birdie e tre bogey, e per  Nino Bertasio, due birdie e un bogey. Edoardo Molinari, la cui situazione era compromessa dopo un giro, ha segnato un birdie e due bogey per il 73 (+1) subendo il secondo taglio di fila. Il montepremi è di 2.810.000 euro con prima moneta di 461.689 euro.

PRIMO GIRO - Nino Bertasio e Renato Paratore hanno iniziato al 19° posto con 69 (-3) colpi il Maybank Championship, torneo in collaborazione tra European Tour e Asian Tour in svolgimento al Saujana G&CC (par 72) di Kuala Lumpur in Malesia. Al 53° con 71 (-1) Matteo Manassero e al 132° Edoardo Molinari con 76 (+4).  Partenza veloce dello scozzese Marc Warren con 63 (-9) colpi, due di vantaggio sul thailandese Phachara Khongwatmai (65, -7). Al terzo posto con 66 (-6) l'inglese Danny Willett, il tedesco Marcel Siem, l'australiano Sam Brazel, l'indiano Gaganjeet Bhullar, il malese Arie Irawan e lo statunitense Peter Uihlein. Con lo stesso score di Bertasio e Paratore anche l'indiano Anirban Lahiri e l'austriaco Bernd Wiesberger, in 31ª posizione con 70 (-2) l'australiano Marcus Fraser, che difende il titolo, e lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e in 53ª, alla pari con Manassero,il sudafricano Charl Schwartzel e i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnat.

Marc Warren ha preso la vetta con un eagle e sette birdie, senza bogey. Nino Bertasio ha marciato con quattro birdie e un bogey, mentre è stato più articolato il cammino di Renato Paratore con sei birdie, un bogey e un doppio bogey. Per Matteo Manassero quattro birdie e tre bogey e per Edoardo Molinari un birdie e cinque bogey. In palio 2.810.000 euro con prima moneta di 461.689 euro.

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio e Matteo Manassero, che ha vinto la gara nel 2011, partecipano al Maybank Championship (9-12 febbraio), torneo in collaborazione tra European Tour e Asian Tour in programma al Saujana G&CC di Kuala Lumpur in Malesia.

Difende il terzo e per ora ultimo titolo conquistato lo scorso anno sul circuito l’australiano Marcus Fraser in un contesto che comprende gli inglesi Danny Willett, campione Masters, e Tommy Fleetwood, il sudafricano Charl Schwartzel, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo spagnolo Pablo Larrazabal e il francese Victor Dubuisson insieme a una nutrita rappresentanza di giocatori asiatici. Tra costoro ricordiamo i thailandesi Thongchai Jaidee, Kiradech Aphibarnrat, Prom Meesawat e Prayad Marksaeng, i cinesi Haotong Li e Ashun Wu, gli indiani Anirban Lahiri, Arjun Atwal e S.S.P. Chawrasia e il filippino Miguel Tabuena.

I quattro azzurri cercano un rendimento più continuo, in particolare Edoardo Molinari che in quattro gare ha ottenuto due ottimi piazzamenti (7° South African Open, 14° Hong Kong Open) e ha subito due tagli. Manassero, particolarmente motivato dai ricordi passati, Paratore e Bertasio sono andati a premio, ma terminando oltre metà classifica. In palio 2.810.000 euro con prima moneta di 461.689 euro.

Non ci sarà teletrasmissione su Sky.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Jacopo Vecchi Fossa bene in Sudafrica

Ancora una buona prova del neopro Jacopo Vecchi Fossa, 13° con 211 colpi (72 70 69, -5) nel Woodhill Race to Q-School disputato sul percorso del Woodhill Country Club a Woodhill, nei pressi di Pretoria. Il torneo fa parte del IGT Race to Qualifying School, un circuito sudafricano che offre ai primi cinque dell’ordine di merito la possibilità di partecipare alla Qualifying School del Sunshine Tour. Hanno preso parte all’evento anche Edoardo Torrieri, 52° con 218 (74 72 72, +2), e il dilettante Philip Geerts, 80° con 148 (74 74, +4), uscito al taglio.

Si è imposto con 197 colpi (64 67 66, -19) il 21enne Zander Lombard, buon giocatore del Sunshine Tour e cresciuto nel circolo ospitante, che ha ottenuto il primo titolo in carriera lasciando a cinque colpi Madalitso Muthiya (202, -14) dello Zambia e a sette Danie Van Tonder (204, -12). Al quarto posto con 205 (-11) Estiaan Conradie e Ockert Strydom.

Jacopo Vecchi Fossa nelle precedenti due gare ha ottenuto al seconda posizione nel Randpark Bushwillow RTQS e la 15ª nel Ruimsig Country Club RTQS (le gare prendono  il nome dei circolo ove si svolgono). In questa occasione ha vinto con 198 (67 66 65, -18) Anthony Michael e sono terminati 23° Philip Geerts (212 - 69 71 72, -4) e 60° Edoardo Torrieri (223 - 74 74 75, +7).

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PGA Tour: bis di Matsuyama in Arizona

Il giapponese Hideki Matsuyama (267 - 65 68 68 66, -17) ha vinto per il secondo anno consecutivo il Waste Management Phoenix Open disputato sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona,

Il 25enne di Ehime ha portato a quattro i titoli nel circuito, comprensivi di un WGC, superando con un birdie alla quarta buca di spareggio Webb Simpson (267 - 67 71 65 64), giunto in club house circa 40 minuti prima di lui dopo un 64 (-7) miglior punteggio di giornata. Al terzo posto con 268 (-16) il sudafricano Louis Oosthuzen, al quarto con 269 (-15) Rickie Fowler e J.J. Spaun e al sesto con 270 (-14) il coreano Byeong-Hun An, in vetta dopo tre turni e al quale Matsuyama rendeva quattro colpi, messo fuori gioco da un 73 (+2).

Mai in partita Jordan Spieth, nono con 272 (-12) insieme a Matt Kuchar, leader dopo un giro, Zach Johnson, 12° con 273 (-11) in altalena per tutto il torneo, Phil Mickelson e Jon Rahm, vincitore del precedente Farmers Insurance Open, 16.i con 274 (-10). Deludente Patrick Reed, 68° con 285 (+1) che stenta a ritrovare il magnifico gioco espresso nell’ultima Ryder Cup.

Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1), giocatori dai quali si attendeva molto di più: Justin Thomas, dominatore dei primi due eventi d’inizio 2017 (Tournament of Champions e Sony Open in Hawaii), Keegan Bradley e l’inglese Luke Donald con 142 (par), Bubba Watson e l’irlandese Padraig Harrington con 143 (+1).

Hideki Matsuyama, che negli ultimi mesi ha cambiato decisamente passo per proporsi tra i più forti giocatori del momento, rispondendo peraltro alle attese dei tecnici che gli accreditavano tanta potenzialità, aveva chiuso la stagione 2016 con quattro successi e un secondo posto nelle ultime cinque gare a cui aveva preso parte e iniziato il 2017 con un’altra seconda piazza nel Tournament of Champions. Nel giro finale ha segnato 66 (-5) colpi con un eagle e tre birdie e ha raggiunto Web Simpson che si era espresso con un eagle e cinque birdie. Dei quattro titoli Matsuyama ne ha conquistati tre al play off e lo scorso anno, in questa gara, aveva battuto Rickie Fowler alle buche supplementari. Nel suo palmares, oltre ai successi nel PGA Tour, ai quali va aggiunto l’Hero World Challenge (2016) evento non ufficiale, figurano otto vittorie (due in spareggio) nel Japan Tour.

Ha ricevuto un assegno di 1.206.000 dollari su un montepremi di 6.700.000 dollari ed è rimasto al quinto posto nel World Ranking (p. 8,80), ma ora è a pochi centesimi di punto da Henrik Stenson (p. 8,93), salito al terzo posto dopo la bella prova a Dubai (2°), ai danni di Dustin Johnson (p. 8,85), ora quarto. Sono anche abbastanza vicini l’australiano Jason Day (p. 9,93), numero uno, e il nordirlandese Rory McIlroy (9,49), che lo segue,

 

TERZO GIRO - Byeong-Hun An (197 - 66 66 65, -16) ha accelerato nel Waste Management Phoenix Open (PGA Tour) e gli ha dato una risposta adeguata solo lo scozzese Martin Laird, secondo con 198 (-15). Sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona, i due hanno preso un buon vantaggio su John Peterson, sul giapponese Hideki Matsuyama, sul coreano Michael Kim e sul canadese Graham DeLaet, terzi con 201 (-12).

Difficile un recupero di Matt Kuchar e di Brendan Steele, leader dopo due turni insieme ad An, settimi con 202 (-11,  e di Phil Mickelson e del sudafricano Louis Oosthuizen, 12.i con 203 (-10). Ha ceduto Rickie Fowler, da settimo a 17° con 204 (-9) e affiancato dallo spagnolo Jon Rahm, vincitore domenica scorsa del Farmers Insurance Open, che ha recuperato 21 posizioni. Più indietro Jordan Spieth, 21° con 205 (-8), Zach Johnson, 25° con 206 (-7), e Patrick Reed, 47° con 209 (-4).

Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1), giocatori dai quali si attendeva molto di più: Justin Thomas, dominatore dei primi due eventi d’inizio 2017 (Tournament of Champions e Sony Open in Hawaii), Keegan Bradley e l’inglese Luke Donald con 142 (par), Bubba Watson e l’irlandese Padraig Harrington con 143 (+1).

Byeong-Hun An, 25enne di Seoul che vanta un titolo nell’European Tour (BMW PGA Championship, 2015), uno nel Challenge Tour e uno nel circuito coreano, ha siglato un 65 (-6) con sei birdie senza bogey. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

SECONDO GIRO - Brendan Steele (132 - 65 67, -10) e il coreano Byeong-Hun An (132 - 66 66 ) sono i nuovi leader del Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), in svolgimento sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. E’ sceso al terzo posto con 133 (-9) Matt Kuchar, in vetta dopo un turno, che è affiancato dal giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente e deciso a riprendere il cammino che lo aveva portato a quattro successi nelle ultime cinque gare disputate nel 2016, dal coreano Sung Kang e dallo scozzese Martin Laird.

In buona posizione Rickie Fowler e il sudafricano Louis Oosthuizen, settimi con 135 (-7), e Zach Johnson, 11° con 136 (-6), e a metà classifica Phil Mickelson e Jordan Spieth, 28.i con 138 (-4), Patrick Reed e lo spagnolo Jon Rahm, vincitore domenica scorsa del Farmers Insurance Open, 38.i con 139 (-3).

Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-1): Justin Thomas, dominatore dei primi due eventi d’inizio 2017 (Tournament of Champions e Sony Open in Hawaii), Keegan Bradley e l’inglese Luke Donald con 142 (par), Bubba Watson e l’irlandese Padraig Harringron con 143 (+1).

Byeong-Hun An ha realizzato 66 (-5) colpi con sei birdie e un bogey e Brendan Steele ne ha segnati 67 (-4) con quattro birdie, senza bogey. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - Matt Kuchar è al comando con 64 (-7) colpi nel Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), iniziato sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. E’ seguito a un colpo da Brendan Steele e dal giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente e ben deciso a ritornare ai livelli di fine stagione 2016 (quattro successi in cinque gare). Al quarto posto con 66 (-5) Scott Brown, Robert Garrigus, Chris Kirk, John Peterson e il coreano Byeong-Hun An e al 18° con 68 (-3) Phil Mickelson e il sudafricano Louis Oosthuizen.

Partenza un po’ lenta per Justin Thomas e Bubba Watson, 28.i con 69 (-2), per Jordan Spieth, Zach Johnson e per lo spagnolo Jon Rahm, vincitore domenica scorsa del Farmers Insurance Open, 38.i con 70 (-2). Ha marciato nel 71 del par Patrick Reed (54°) e sono oltre la linea del taglio Keegan Bradley e l’irlandese Padraig Harrington, 76.i con 72 (+1), e l’inglese Luke Donald, 101° con 73 (+2). Nove giocatori non hanno concluso il turno per l’oscurità, ma non incideranno sulla classifica.

Matt Kuchar, 38enne di Winter Park (Florida) con sette titoli nel circuito, ha siglato un eagle e sette birdie, senza bogey. Cammino privo di errori anche per Hideki Matsuyama con sei birdie e score piuttosto articolato di Brendan Steele con un eagle, sette birdie e tre bogey. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

LA VIGILIA - Il giapponese Hideki Matsuyama difende il titolo nel Waste Management Phoenix Open (2-5 febbraio), torneo del PGA Tour che avrà luogo sul tracciato del TPC Scottsdale, a Scottsdale in Arizona. Rientra dopo i due successi consecutivi di inizio anno, impreziositi anche da un 59 (-11), il 23enne Justin Thomas, il giocatore più atteso del momento insieme all’emergente 21enne spagnolo Jon Rahm, che proprio domenica scorsa ha ottenuto il primo titolo nel circuito (Farmers Insurance Open).

I tre attesi protagonisti avranno comunque una forte concorrenza da altri partecipanti di peso quali Jordan Spieth, Phil Mickelson, Rickie Fowler, Bubba Watson, Patrick Reed, Keegan Bradley, Zach Johnson e Brooks Koepka. In gara anche Matt Kuchar, il sudafricano Louis Oosthuizen, l’australiano Marc Leishman, l’inglese Luke Donald e l’irlandese Padraig Harrington. Il montepremi è di 6.700.000 dollari.

Il torneo su Sky - Il Waste Management  Phoenix Open  verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 febbraio e venerdì 3, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD); sabato 4, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); domenica 5, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD). Commento di Roberto Zappa e di Nicola Pomponi

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo spagnolo Sergio Garcia ha vinto con 269 (65 67 68 69, -19) colpi l’Omega Dubai Desert Classic (European Tour) dopo un serrato duello finale con lo svedese Henrik Stenson (272, -16), numero quattro mondiale. Sul percorso dell’Emirates GC (par 72) di Dubai hanno perso terreno nei due giri conclusivi Renato Paratore, 42° con 286 (69 72 70 75, -2), Nino Bertasio, 49° con 287 (67 74 73 73, -1), e Matteo Manassero, 54° con 288 (73 71 74 70, par).

Al terzo posto con 274 (-14) l’inglese Tyrrell Hatton e il danese Lasse Jensen, al quinto con 276 (-12)  l’altro inglese Matthew Fitzpatrick e lo statunitense Peter Uihlein, all’11° con 279 (-9) l’iberico Rafael Cabrera Bello, al 13° con 280 (-8) il nordirlandese Graeme McDowell. Hanno terminato in 23ª posizione con 283 (-5) il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Lee Westwood e il belga Thomas Pieters e in 54ª, come Manassero, l’inglese Danny Willett, campione uscente. Costretto al ritiro dopo un giro Tiger Woods per spasmi alla schiena.

Sergio Garcia, 37enne di Castellon, ha firmato il 12° titolo nel circuito con un parziale di 69 (-3, con tre birdie) dando una svolta al match con il terzo birdie alla buca 15 dove Henrik Stenson ha alzato bandiera bianca con un bogey (69 con cinque birdie e due bogey).

Per Renato Paratore 75 (+3) colpi con due birdie e cinque bogey, per Nino Bertasio 73 (+1) con quattro birdie, un bogey e due doppi bogey e per Matteo Manassero 70 (-2) con sei birdie e quattro bogey. A Garcia

TERZO GIRO - Renato Paratore, 25° con 211 (69 72 70, -5), Nino Bertasio, 41° con 214 (67 74 73, -2), e Matteo Manassero, 58° con 218 (73 71 74 +2), nell’Omega Dubai Desert Classic (European Tour) dove nel terzo giro è tornato al comando lo spagnolo Sergio Garcia con 200 (65 67 68, -16).

Sul percorso dell’Emirates GC (par 72) di Dubai, Garcia ha deciso di completare il turno, malgrado fosse ormai quasi notte, pur di evitare una levataccia ed è riuscito comunque a districarsi bene. Con un birdie sul green della 18, praticamente illuminato solo dalla luce del Villaggio Ospitalità, ha allontanato a tre colpi lo svedese Henrik Stenson (203, -13). Avranno carte da giocarsi in un gran finale anche l’inglese Ian Poulter e il  thailandese Prom Meesawat, terzi con 205 (-11), e il sudafricano George Coetzee e lo statunitense Peter Uihlein, quinti con 206 (-10).  Sono out il nordirlandese Graeme McDowell, 11° con 208 (-8), l’iberico Rafael Cabrera Bello e il tedesco Martin Kaymer, 13.i con 209 (-7), l’inglese Lee Westwood e il belga Thomas Pieters, 28.i con 212 (-4). Costretto al ritiro dopo un giro Tiger Woods per spasmi alla schiena.

Sergio Garcia ha girato in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Renato Paratore ha tenuto il par per 16 buche (un birdie e un bogey), poi ha chiuso con due birdie per il 70 (-2). Nino Bertasio era salito al 14° posto con un eagle alla buca 17 (par 4), quattro birdie e tre bogey, poi ha perso 27 posizioni con un "9" alla 18ª (par 5). Due birdie nelle prime otto buche per Matteo Manassero, ma nelle altre dieci ha segnato cinque bogey insieme a un altro birdie. Il montepremi è di 2.450.000 euro con prima moneta di 410.224 euro.

SECONDO GIRO - Renato Paratore e Nino Bertasio sono al 13° posto con "meno 3" dopo 9 buche nella classifica provvisoria dell’Omega Dubai Desert Classic (European Tour), dove è stato costretto al ritiro Tiger Woods per spasmi alla schiena. All’Emirates GC (par 72) di Dubai, il secondo giro è stato sospeso per il forte vento e solo 63 concorrenti lo hanno terminato. Tra costoro anche Matteo Manassero che ha rimontato dal 76° al 48° posto con 144 (73 71, par) e che in tal modo si è garantito il superamento del taglio.

In vetta è salito con "meno 9" dopo otto buche il sudafricano George Coetzee, che precede gli spagnoli Sergio Garcia (meno 8 alla 5ª), leader dopo un turno, e Nacho Elvira (meno 6 alla 4ª) e lo statunitense David Lipsky (meno 5 alla 7ª). Hanno concluso il tedesco Martin Kaymer e l’iberico Rafael Cabrera Bello, quinti con 140 colpi, e hanno lo stesso "meno 4" il nordirlandese Graeme McDowell (6ª) e lo svedese Henrik Stenson (5ª). L’inglese Ian Poulter (6ª) affianca Bertasio e Paratore e il thailandese Thongchai Jaidee è 22° con "meno 2" alla 4ª.

Sono in par e occupano la stessa posizione di Manassero, l’inglese Danny Willett (5ª), campione uscente, e il belga Thomad Pieters (6ª). In bilico sulla linea del taglio l’inglese Lee Westwood, 63° con 145 (+1), e lasceranno il torneo il cinese Ashun Wu e il coreano Juenghun Wang, vincitore domenica scorsa del Qatar Masters, 80.i con 147 (+3), il thailandese Kiradech Aphibarnrat e lo spagnolo Pablo Larrazabal, 96.i con 149 (+5).

George Coetzee ha segnato quattro birdie e un bogey per il parziale di "meno 3". Nino Bertasio ha percorso metà tracciato con un doppio bogey (+2) e Renato Paratore con un birdie e un bogey (par). Matteo Manassero ha rimontato con due birdie e un bogey per il 71 (-1)..

Mark Steinberg, agente di Tiger Woods, ha spiegato così alla stampa i motivi del ritiro: "Ieri Tiger ha disputato il primo round senza alcun problema fisico, poi dopo cena ha iniziato ad avvertire delle contrazioni alla schiena. Questa mattina si è sottoposto a una lunga sessione di trattamenti, ma si è dovuto arrendere con grande dispiacere. Avrebbe voluto continuare il torneo, ma non riesce a compiere la rotazione completa dello swing. Pur contrariato, Tiger è fiducioso per il futuro perché non si è trattato di un dolore fisso o di una nevralgia". Il montepremi è di 2.450.000 euro con prima moneta di 410.224 euro.

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Nino Bertasio, quarto con 67 (-5) colpi, e di Renato Paratore, 13° con 69 (-3), e in gran difficoltà Tiger Woods, 121° con 77 (+5), nell’Omega Dubai Desert Classic (European Tour), che si disputa all’Emirates GC par 72) di Dubai. A metà graduatoria Matteo Manassero, 76° con 73 (+1).

Gran giro in 65 (-7) dello spagnolo Sergio Garcia, una delle stelle della gara, ma sono rimasti sulla scia il cileno Felipe Aguilar e il sudafricano George Coetzee (66, -6). Bertasio ha la compagnia dell’iberico Nacho Elvira, dell’inglese Ian Poulter e dello statunitense David Lipsky e sono subito dietro, ottavi con 68 (-4), lo svedese Henrik Stenson, numero 4 mondiale, il nordirlandese Graeme McDowell, l’iberico Jorge Campillo, il neozelandese Ryan Fox e il dilettante indiano Rayhan Thomas.

Al 25° posto con 70 (-2) il thailandese Thongchai Jaidee, al 38° con 71 (-1) gli inglesi Danny Willett, campione uscente, e Lee Westwood, il tedesco Martin Kaymer, gli iberici Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, il coreano Jeunghun Wang e il belga Thomas Pieters. Stesso score di Manasseroe per il thailandese Kiradech Aphibarnrat e in panne il cinese Ashun Wu, 112° con 76 (+4). Sei giocatori non hanno terminato il turno per l’oscurità, ma non incideranno sulla graduatoria.

Sergio Garcia ha attaccato con un eagle, sei birdie e un bogey. Nino Bertasio ha tenuto un passo spedito con sei birdie e un bogey e Renato Paratore, dopo un bogey in avvio, ha effettuato le ultime nove buche con cinque birdie e un bogey. Matteo Manassero, partito dalla buca 10, ha accusato tre bogey in uscita e ha parzialmente recuperato con due birdie nel rientro. Per Tiger Woods cinque bogey, senza birdie, in una giornata da dimenticare. Il montepremi è di 2.450.000 euro con prima moneta di 410.224 euro.

LA VIGILIA - Tiger Woods torna subito in campo nell’Omega Dubai Desert Classic (2-5 febbraio), evento dell’European Tour in programma all’Emirates GC di Dubai al quale prendono parte i tre azzurri Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio.

Difende il titolo l’inglese Danny Willett, campione Masters, in un contesto da grandi occasioni che comprende lo svedese Henrik Stenson, numero 4 mondiale, il tedesco Martin Kaymer e lo spagnolo Sergio Garcia insieme ad altri giocatori di rilievo quali il nordirlandese Graeme McDowell, gli inglesi Matthew Fitzpatrick, Lee Westwood e Andy Sullivan, gli iberici Rafael Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, il belga Thomas Pieters, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, il cinese Ashun Wu e il coreano Jeunghun Wang, vincitore domenica scorsa del Qatar Masters.

Tiger Woods, che si è imposto nelle edizioni 2006 e 2008 del torneo, è alla terza uscita dopo il lungo stop. Non è in grandi condizioni, come ha dimostrato il taglio subito la settimana passata nel Farmers Insurance, ma è comunque rimasto soddisfatto dei progressi che sta facendo e ha dichiarato che il suo obiettivo è tornare al meglio per il Masters di aprile.

Tra gli azzurri Nino Bertasio ha dato segni di ripresa in Qatar (48°) dove invece sono usciti dopo 36 buche Matteo Manassero e Renato Paratore, ancora in fase di rodaggio. Il montepremi è di 2.450.000 euro con prima moneta di 410.224 euro.

Diretta su Sky - L’Omega Dubai Desert Classic viene  teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 febbraio  dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 12.30 alle ore 14.30 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 3, dalle ore 8,30 alle ore 14,30 (Sky Sport 2 HD) sabato 4 e domenica 5, dalle ore 9,30 alle ore 14 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Massimo Scarpa.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Letizia Bagnoli domina in Portogallo

Un grande weekend per il golf dilettantistico azzurro che ha ottenuto due probanti vittorie nelle prime due uscite stagionali all’estero. Letizia Bagnoli ha infatti  dominato nell’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship dopo il successo di ieri della squadra dilettanti maschile nel "Quadrangolare" in Spagna.

Sul percorso del Montado Golf Resort (par 72) a Palmela in Portogallo, la 17enne portacolori del Circolo Golf Ugolino Firenze ha fatto corsa di testa e ha concluso con 282 colpi (67 73 72 70, -6) senza lasciare alcuna possibilità ad avversarie molto forti e quotate nel continente come la danese Line Toft Hansen, seconda con 285 (-3), e come la francese Mathilde Claisse e le svedesi Beatrice Wallin e Julia Engstrom, terze con 286 (-2). Al sesto posto con 287 (-1) un’altra svedese, Maja Stark e al 35° con 300 (75 77 75 73, +12) Alessia Nobilio, l’altra italiana rimasta in gara dopo il taglio.

Letizia Bagnoli si è espressa con molta autorità e anche nel giro finale è stata praticamente impeccabile. Ha messo al sicuro il risultato con tre birdie sulle prime dieci buche e poi si è anche concessa il lusso di un bogey (70, -2). E’ al primo successo in campo internazionale. Golfisticamente è cresciuta molto negli ultimi due anni in cui si è imposta nel Trofeo Città di Cervia (2015) e nel Gran Premio Vecchio Monastero (2016) e ha raccolto altri ottimi piazzamenti.

Ha detto Stefano Soffietti, il coach che ha seguito la squadra azzurra: "E’ una ragazza che ha fatto grandi progressi e che ha lavorato molto quest’inverno. E’ nel giro azzurro da due anni e promette veramente bene. In una gara su un campo difficile, stretto, dove occorreva precisione dal tee e incarognito anche dal vento, Letizia è stata impeccabile. Non ha sbagliato un drive e si è comportata come una proette, molto sicura del suo gioco, senza avere mai un momento di cedimento neanche nei frangenti più difficili. Ha forse accusato solo un po’ di emozione sulle ultime due buche, quando sentiva il successo in tasca, ma anche in questo caso ha mantenuto il suo alto standard di gioco". L’evento era il primo valido per acquisire i punti per la classifica atta a formare la squadra della Junior Solheim Cup e Letizia Bagnoli ha iniziato la corsa nel migliore dei modi incamerando 50 preziosi punti.

Nel torneo sono uscite al taglio dopo 54 buche: Anna Zanusso (78 77 74), Clara Manzalini (73 81 75) e Benedetta Moresco (73 80 76), 49.e con 229 (+13), Carolina Caminoli, 54ª con 231 (75 81 75, +15), Maeve Rossi (79 79 74), Caterina Don (77 74 81) e Alessandra Fanali (73 78 81), 57.e con 232 (+16), Amber Lee Svendsen, 64ª con 233 (72 79 82, +17), Ludovica Busetto, 85ª con 243 (78 78 87, +27), e Arianna Scaletti, 87ª con 247 (80 82 85, +31).

 

TERZO GIRO - Letizia Bagnoli continua la corsa di testa nel Portuguese International Ladies Amateur - Letizia Bagnoli (212 - 67 73 72, -4) ha continuato la sua corsa di testa aumentando il vantaggio sulle inseguitrici nel terzo giro dell’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship che si conclude con la disputa del quarto sul tracciato del Montado Golf Resort (par 72) a Palmela in Portogallo.

La seguono a due colpi la svedese Julia Engstrom (214, -2) e a quattro la francese Agathe Laisne e la danese Line Toft Hansen (216, par). Al quinto posto con 217 (+1) e con minime chances di correre per il titolo la tedesca Aline Krauter, la svizzera Vanessa Knecht, la svedese Beatrice Wallin, la norvegese Karoline Lung e la transalpina Mathilde Claisse.

Il taglio dopo 54 buche ha lasciato in gara anche Alessia Nobilio, 38ª con 227 (75 77 75, +11),  e sono uscite al taglio le altre italiane: Anna Zanusso (78 77 74), Clara Manzalini (73 81 75) e Benedetta Moresco (73 80 76), 49.e con 229 (+13), Carolina Caminoli, 54ª con 231 (75 81 75, +15), Maeve Rossi (79 79 74), Caterina Don (77 74 81) e Alessandra Fanali (73 78 81), 57.e con 232 (+16), Amber Lee Svendsen, 64ª con 233 (72 79 82, +17), Ludovica Busetto, 85ª con 243 (78 78 87, +27), e Arianna Scaletti, 87ª con 247 (80 82 85, +31).

Letizia Bagnoli si è espressa con due birdie e due bogey per il 72 del par. Accompagna le azzurre l’allenatore Stefano Soffietti.

SECONDO GIRO - Letizia Bagnoli è rimasta al comando con 140 colpi (67 73, -4) dopo il secondo giro dell’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship che si sta svolgendo sul tracciato del Montado Golf Resort (par 72) a Palmela in Portogallo.

Ha un colpo di vantaggio sulla  danese Line Toft Hansen (141, -3) e due sulle svedesi Julia Engstrom e Frida Kinhult (142, -2).

Hanno perso terreno Amber Lee Svendsen (72 79) e Alessandra Fanali (73 78), 38.e con 151 (+7) insieme a Caterina Don (77 74), ma sono entro la linea del taglio che, dopo tre turni, lascerà in gara le prime 40 classificate e le pari merito al 40° posto.

Sono oltre Alessia Nobilio, 47ª con 152 (75 77, +8), Benedetta Moresco, 51ª con 153 (73 80, +9), Clara Manzalini (73 81) ed Emilie Alba Paltrinieri (72 82), 55.e con 154 (+10), Anna Zanusso, 59ª con 155 (78 77, +11), Ludovica Busetto (78 78) e Carolina Caminoli (75 81), 64.e con 156 (+12), Maeve Rossi, 73 con 158 (79 79, +14), e Arianna Scaletti, 18ª con 162 (80 82, +18).

Letizia Bagnoli ha segnato tre birdie e quattro bogey per il 73 (+1).Accompagna le azzurre l’allenatore Stefano Soffietti.

PRIMO GIRO - Letizia Bagnoli è al comando con 67 (-5) colpi dopo il primo giro dell’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship sul tracciato del Montado Golf Resort (par 72) a Palmela in Portogallo.

Seguono con 68 (-4) la danese Line Toft Hansen e la svedese Frida Kinhult e con 69 (-3) l’inglese Samantha Fuller. Al 15° posto con 72 (par) Amber Lee Svendsen ed Emilie Alba Paltrinieri, al 24° con 73 (+1) Benedetta Moresco, Clara Manzalini e Alessandra Fanali, al 47° con 75 (+3) Alessia Nobilio.

Più indietro Caterina Don, 61ª con 77 (+5), Ludovica Busetto e Anna Zanusso 67.e con 78 (+6), Maeve Rossi, 76ª con 79 (+7), e Arianna Scaletti, 84ª con 80 (+8). Letizia Bagnoli ha realizzato sei birdie e un bogey.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche: dopo 54 accederanno al giro finale le prime 40 classificate e le pari merito al 40° posto. La formazione ufficiale azzurra, alla prima uscita stagionale, è composta da Don, Fanali, Manzalini, Nobilio, Paltrinieri e Scaletti ed è assistita dall’allenatore Stefano Soffietti.

LA VIGILIA - Apertura stagionale in Portogallo per le azzurre che prendono parte all’87° Portuguese International Ladies Amateur Championship (25-28 gennaio) sul tracciato del Montado Golf Resort a Palmela. Scenderanno in campo: Caterina Don, Alessandra Fanali, Clara Manzalini, Alessia Nobilio, Emilie Alba Paltrinieri e Arianna Scaletti accompagnate dall’allenatore Stefano Soffietti. Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche: dopo 54 accederanno al giro finale le prime 40 classificate e le pari merito al 40° posto.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Quadrangolare: titolo all'Italia

L’Italia ha vinto il "Quadrangolare" con Germania, Inghilterra e Spagna, terminate alle sue spalle nell’ordine, disputato sul percorso del Costa Ballena Ocean Golf Club a Rota, nei pressi di Cadice in Spagna. Nell’ultima giornata gli azzurri hanno ceduto per 5-4 alla Germania, ma hanno mantenuto la testa della classifica grazie anche al concomitante pareggio tra Spagna e Inghilterra (4,5-4,5) e per il maggior numero di punti complessivi conquistati rispetto ai tedeschi. Questa la classifica finale: Italia p. 4, Germania p.4, Inghilterra p.3, Spagna p. 1.

Alla prima uscita stagionale, la compagine  italiana ha ottenuto un successo che è sicuramente di buona auspicio per il 2017. Gli azzurri hanno mostrato carattere, forza di volontà, ottimo gioco, in particolare attorno al green, e un invidiabile spirito di gruppo. Hanno comporto il team Riccardo Leo, Giovanni Manzoni, Giacomo Fortini, Francesco Donaggio, Andrea Romano e Massimiliano Campigli. Nei due precedenti incontri gli azzurri hanno superato la Spagna (5,5-3,5) e l’Inghilterra (5-4). Gli altri risultati: Inghilterra-Germania 6,5-2,5; Germania-Spagna 5,5-3,5.

Contro la Germania i doppi sono stati favorevoli agli azzurri (2-1) che sono andati a segno con Leo/Manzoni (5/3 su Falko Hanisch/Cedric Otten) e con Fortini/Donaggio (2/1 su David Li/David Rauch), mentre gli avversari si sono imposti con Max Schmitt/Nick Bachem (3/2 su Romano/Campigli). Al contrario dei precedenti incontri questa volta gli azzurri non hanno avuto la meglio nei singoli e sono stati costretti a cedere il passo. Fautori del successo tedesco David Rauch (1 up su Manzoni), David Li (4/3 su Fortini), Nick Bachem (5/4 su Romano) e Max Schmitt (7/5 su Campigli). Punti azzurri di Leo (1 up su Falko Hanisch) e di Donaggio (2/1 su Cedric Otten).

E’ stata la prima partecipazione dell’Italia al "Quadrangolare", giunto alla 16ª edizione, dove ha preso il posto della Finlandia. In precedenza vi sono state otto vittorie della Spagna, che era campione uscente, cinque dell’Inghilterra e due della Germania. Hanno assistito gli azzurri il coach Gianluca Crespi e l’accompagnatore Giovanni Bartoli.

 

SECONDA GIORNATA - Nella seconda giornata del "Quadrangolare" l’Italia ha superato l’Inghilterra per 5-4 e ora conduce a punteggio pieno il torneo che si sta svolgendo sul percorso del Costa Ballena Ocean Golf Club a Rota, nei pressi di Cadice in Spagna.

Nell’altro match la Germania ha battuto la Spagna (5,5-3,5), che aveva vinto ben otto delle quindici edizioni precedenti. In classifica, a un incontro dal termine, Italia p. 2, Germania e Inghilterra 1, Spagna 0. Nell’ultima giornata: Italia-Germania e Spagna-Inghilterra. Agli azzurri basterà pareggiare per conquistare il trofeo.

L’Italia, che ha offerto anche in questa occasione un’ottima prova palesando un notevole spirito di squadra, ha concluso in svantaggio i doppi per 1-2. Dopo il punto di Andrea Romano/Massimiliano Campigli (5/4 su George Bloor/Joshua McMahon) gli inglesi hanno fatto doppietta con Will Whiteoak/Mathew Jordan (4/3 su Giacono Fortini/Francesco Donaggio) e con Tom Gandy/Ben Amor (4/3 su Riccardo Leo/Giovanni Manzoni).

Come contro la Spagna c’è stata nei singoli una netta supremazia degli azzurri che hanno colto i quattro punti della vittoria con Massimiliano Campigli (2 up su George Bloor), Francesco Donaggio (2/1 su Joshua McMahon), Giacomo Fortini (1 up su Tom Gandy) e con Riccardo Leo (1 up su Mathew Jordan), Per gli inglesi a segno Will Whiteoak (5/4 su Andrea Romano) e Ben Amor (2/1 su Giovanni Manzoni). Gli azzurri sono assistiti dal direttore tecnico delle squadre nazionali Gianluca Crespi e dall’accompagnatore Giovanni Bartoli.

PRIMA GIORNATA - L’Italia ha battuto la Spagna per 5,5 a 3,5 nella prima giornata del "Quadrangolare" che si sta svolgendo sul percorso del Costa Ballena Ocean Golf Club a Rota, nei pressi di Cadice in Spagna. Nell’altro incontro l’Inghilterra ha sconfitto la Germania per 6,5-2,5. Nella seconda giornata saranno di fronte azzurri e inglesi, mentre la Spagna se la vedrà con la Germania.

L’Italia ha avuto ragione degli iberici grazie a una netta superiorità nei singoli, dopo che erano finiti in parità i doppi. Riccardo Leo/Giovanni Manzoni hanno superato Eugenio Lopez-Chacarra/Eduard Rousaud per 2/1, Andrea Romano/Massimiliano Campigli hanno pareggio con Gonzalo Leal/Borja Martin e Giacomo Fortini/Francesco Donaggio  hanno ceduto il passo ad Alejandro Aguileira/Ignacio Montero (3/2).

Nei singoli hanno dato corpo al successo Francesco Donaggio (2/1 su Alejandro Aguilera), Andrea Romano (5/3 su Ignacio Montero), Riccardo Leo (2/1 su Borja Martin) e Massimiliano Campigli (3/2 su Eugenio Lopez-Chacarra). Punti spagnoli con Gonzalo Leal (1 up su Giacomo Fortini) e con Eduard Rousaud (2/1 su Giovanni Manzoni).

LA VIGILIA - Un impegnativo quadrangolare (25-27 gennaio) con Spagna, Germania e Inghilterra apre la stagione degli azzurri. Sono stati convocati: Massimiliano Campigli, Francesco Donaggio, Giacomo Fortini, Riccardo Leo, Giovanni Manzoni e Andrea Romano, che saranno assistiti dal direttore tecnico delle squadre nazionali Gianluca Crespi e dall’accompagnatore Giovanni Bartoli. Il torneo si svolgerà al Costa Ballena Ocean Golf Club a Rota, nei pressi di Cadice in Spagna.

I risultati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA: Lincicome al playoff, 57ª Molinaro

Brittany Lincicome (266 - 64 65 69 68,-26) ha superato con un birdie alla prima buca di playoff Lexi Thompson (266 - 69 61 66 70) imponendosi nel Pure Silk Bahamas Classic, gara d’apertura del LPGA Tour 2017 disputata all’Ocean Club GC (par 73) di Paradise Island nelle Isole Bahamas. Ha perso posizioni nel giro finale Giulia Molinaro. 57ª con 284 (73 69 67 75, -8).

Al terzo posto con 267 (-25) Stacy Lewis, al quarto con 268 (-24) Gerina Piller, al quinto con 271 (-21) Nelly Korda e la thailandese Pornanong Phatlum. Mai in partita la canadese Brooke M. Henderson, 21ª con 279 (-13), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero 2 mondiale, 47ª con 283 (-9).

Brittany Lincicome ha raggiunto Lexi Thompson, numero cinque del Rolex ranking, con un birdie sull’ultima buca e poi ha siglato il settimo titolo (due major) nel circuito ricevendo un assegno di 210.000 dollari ($ 1.400.000 in palio). Nel secondo giro è stata autrice di una "hole in one" (buca 12, 161 yards, par 3, ferro 7). Giulia Molinaro, dopo due tonici score nei turni centrali, ha ceduto con un 75 (+2) dovuto a un birdie e a tre bogey.

TERZO GIRO - Lexi Thompson (196 - 69 61 66, -23), numero cinque mondiale, e Stacy Lewis (196 - 66 67 63) guidano la classifica a un giro dal termine del Pure Silk Bahamas Classic, gara d’apertura del LPGA Tour 2017 che si sta disputando all’Ocean Club GC (par 73) di Paradise Island nelle Isole Bahamas. E’ continuata la rimonta di Giulia Molinaro, da 44ª a 23ª con 209 (73 69 67, -10) dopo un bel 67 (-6).

La coppia di testa precede Gerina Piller (197, -22), Brittany Lincicome (198, -21), in vetta per 36 buche, e autrice di una "hole in one" (secondo giro, buca 12, 161 yards, par 3, ferro 7). e l’israeliana Laetitia Beck (203, -16). La canadese Brooke M. Henderson, numero 8 del Rolex Ranking, è alla pari con la Molinaro e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero 2. 69ª con 216 (-3), è quasi in coda.

Stacy Lewis ha segnato 63 (-10) colpi, su un percorso molto accondiscendente, con due eagle, sette birdie e un bogey, Lexi Thompson ha risposto con un 66 (-7) prodotto di sette birdie, senza bogey. Nessun errore anche per Giulia Molinaro, che ha infilato sei birdie. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.

SECONDO GIRO - Brittany Lincicome (129 - 64 65, -17) ha proseguito la sua corsa di testa nel Pure Silk Bahamas Classic, gara d’apertura del LPGA Tour 2017 che si sta disputando all’Ocean Club GC (par 73) di Paradise Island nelle Isole Bahamas. In rimonta Giulia Molinaro, da 71ª a 44ª con 142 (73 69, -4) colpi.

La Lincicome ha demolito il primato del torneo dopo 36 buche, superandolo di sei colpi, ricorrendo anche all’ausilio di una "hole in one" (buca 12, 161 yards, par 3, ferro 7). Altra protagonista Lexi Thompson, numero 5 mondiale, che con un 61 (-12, con un eagle e dieci birdie)), nuovo record del campo strappato alla Lincicome (64, -9, nel primo giro), si è portata al secondo posto con 130 (69 61, -16). Al terzo con 132 (-14) Gerina Piller, al quarto con 133 (-13) Stacy Lewis, al settimo con 136 (-10) la canadese Brooke M. Henderson e al 10° con 137 (-9) la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente. In affanno la thailandese Ariya Jutanugarn, numero 2 del Rolex ranking, 68ª con 144 (-2).

Giulia Molinaro si è espressa con sette birdie e tre bogey per il 70 (-3). Il montepremi è di 1.400.000 dollari.

PRIMO GIRO - Giro record in 64 (-9) colpi di Brittany Lincicome nel Pure Silk Bahamas Classic, gara d’apertura del LPGA Tour 2017 che si sta disputando all’Ocean Club GC (par 73) di Paradise Island nelle Isole Bahamas, dove è al 71° posto con 73 (par) Giulia Molinaro. Al secondo con 66 (-7) Stacy Lewis, Megan Khang e la thailandese P.K. Kongkraphan e al quinto con 67 (-6) Gerina Piller, la francese Celine Herbin e la cinese Simin Feng. Al 15° con 69 (-4) Lexi Thompson, numero 5 mondiale, mentre non hanno brillato la coreana Hyo Joo Kim, campionessa uscente, e la canadese Brooke M. Henderson, 37.e con 71 (-2), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero 2 del Rolex ranking, 93ª con 75 (+2).

Brittany Lincicome ha stabilito il nuovo primato del percorso con un eagle e sette birdie. Cammino in par di Giulia Molinaro con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.

LA VIGILIA - Scatta dalle Isole Bahamas il LPGA Tour 2017 con il Pure Silk Bahamas Classic (26-29 gennaio) al quale prende parte Giulia Molinaro. Sul percorso dell’Ocean Club Golf Course, a Paradise Island, difende il titolo la coreana Hyo Joo Kim in un buon contesto, anche se molte delle big hanno dato forfait.

Infatti saranno presenti la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, Lexi Thompson, numero 5, e la canadese Brooke M. Henderson, numero 7, che proverà a risalire nel ranking dove ha perso nella scorsa stagione sei posizioni. In campo anche Paula Creamer, Stacy Lewis, Brittany Lincicome, la cinese Xi Yu Lin, l’inglese Melissa Reid, fresca di ‘carta’, e la svedese Madelene Sagstrom, dominatrice del Symetra Tour 2016 e che ha conquistato anche la ‘carta’ per il Ladies European Tour alla Qualifying School.

Giulia Molinaro dovrà sfruttare al massimo l’occasione perché non ne avrà molte di giocare sul circuito maggiore, mentre sarà nel Symetra Tour insieme a Silvia Cavalleri. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eurotour: titolo a Wang, cede Bertasio

Nino Bertasio con un bel parziale di 68 (-4) colpi e lo score di  208 (71 69 68, -8), ha rimontato dal 32° al 13° posto nel Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) sul percorso del Doha GC (par 72), a Doha in Qatar.

Il coreano Jeunghun Wang (272 - 69 67 65 71, -16) ha vinto il Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) sul percorso del Doha GC (par 72), a Doha in Qatar, superando con un birdie alla prima buca di spareggio lo svedese Joakim Lagergren (272 - 67 72 67 66) e il sudafricano Jaco Van Zyl (67 69 68 68) con i quali aveva terminato alla pari la gara. Ha ceduto nel giro finale Nino Bertasio, sceso dal 13° al 48° posto con 283 (71 69 68 75, -5). Al quarto con 273 (-15) il francese Michael Lorenzo Vera e il sudafricano Thomas Aiken, che hanno entrambi buttato il titolo nelle ultime buche, al sesto con 274 (-14) l’inglese Jordan Smith e gli spagnoli Rafael Cabrera Bello e Nacho Elvira e al nono con 275 (-13) il thailandese Kiradech Aphibarnrat.

Buona prova del sudafricano Ernie Els, 13° con 277 (-11), e piuttosto alterni lo svedese Alex Noren, 21° con 279 (-9), il nordirlandese Graeme McDowell, 28° con 280 (-8), e il tedesco Martin Kaymer, 48° come Bertasio.

Jeunghun Wang, 21enne di Seoul, ha ottenuto il terzo titolo nel circuito in otto mesi ed è diventato il terzo giocatore più giovane a fare tripletta dopo Matteo Manassero (a 19 anni) e Seve Ballesteros (a 20 anni). Il coreano ha concluso in 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey e poi ha sfruttato il putt di un metro per imporsi. Per lui 389.657 euro su un montepremi di 2.320.000 euro.

Nino Bertasio ha iniziato bene con un birdie, ma in quattro buche, dalla 6ª alla 9ª, lo score si è rovinato con due bogey e un doppio bogey. Ha poi giocato le ultime nove in par (due birdie e due bogey) per il 75 (+3).

Sono usciti al taglio Matteo Manassero, 71° con 143 (70 73, -1), fuori per un colpo, Renato Paratore, 97° con 146 (71 75, +2), ed Edoardo Molinari, 107° con 147 (78 69, +3).

 

TERZO GIRO - Il 21enne coreano Juenghun Wang, due titoli nel circuito, è rimasto da solo in vetta con 201 (69 67 65, -15), liberandosi della compagnia di altri otto concorrenti. Lo seguono a tre colpi il sudafricano Jaco Van Zyl  e lo spagnolo Nacho Elvira (204, -12), e a quattro l’altro sudafricano Thomas Aiken (205, -11). In quinta posizione, con limitate chances di recupero, gli inglesi Andy Sullivan e Nathan Kimsey, l’iberico Rafael Cabrera Bello, lo svedese Joakim Lagergren e il thailandese Kiradech Aphibarnrat. Vanno di pari passo il sudafricano Ernie Els e lo svedese Alex Noren, 18.i con 209 (-7), e sono in recupero, ma tardivo, il tedesco Martin Kaymer, da 57° a 23° con 210 (-6), e il nordirlandese Graeme McDowell, 34° con 211 (-5).

Juenghun Wang ha realizzato un 65 (-7), miglior score di giornata, con sette birdie senza bogey. Esente da bogey anche Nino Bertasio che ha messo a segno quattro birdie. L’azzurro non ha perso colpi nelle ultime 37 buche giocate, risalendo complessivamente 52 posizioni nei due turni centrali. Sono usciti al taglio Matteo Manassero, 71° con 143 (70 73, -1), fuori per un colpo, Renato Paratore, 97° con 146 (71 75, +2), ed Edoardo Molinari,107° con 147 (78 69, +3). Il montepremi è di 2.320.000 euro con prima moneta di 389.657 euro. 

SECONDO GIRO - Nino Bertasio, da 65° a 32° con 140 (71 69, -4) colpi, è rimasto in gara nel Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) sul percorso del Doha GC (par 72), a Doha in Qatar, mentre sono usciti al taglio Matteo Manassero, 71° con 143 (70 73, -1), fuori per un colpo, Renato Paratore, 97° con 146 (71 75, +2), ed Edoardo Molinari 107° con 147 (78 69, +3).

Classifica cortissima e ben nove giocatori al comando con 136 (-8) colpi: il finlandese Mikko Korhonen (65 71), il gallese Bradley Dredge (64 72), gli spagnoli Jorge Campillo (69 67) e Nacho Elvira (67 69), l’inglese Andy Sullivan (68 68(, i sudafricani Thomas Aiken (68 68) e Jaco Van Zyl (67 69), il coreano Jeunghun Wang (69 67) e il thailandese Kiradech Aphibarnrat (66 70). A un colpo altri sette concorrenti tra i quali gli inglesi Anthony Wall e Simon Dyson (137, -7).

Poco dietro il sudafricano Ernie Els e lo svedese Alex Noren, 17.i con 138 (-6), stesso score di Bertasio anche per l’iberico Rafael Cabrera Bello, e scivoloni del nordirlandese Graeme McDowell, da terzo a 45° con 141 (-3), e del tedesco Martin Kaymer, 57° con 142 (-2).

Nino Bertasio ha superato il secondo taglio stagionale con tre birdie senza bogey per il parziale di 69 (-3). Per Matteo Manassero 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, per Renato Paratore 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey e per anche per Edoardo Molinari 69 con un eagle, tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.320.000 euro con prima moneta di 389.657 euro.

PRIMO GIRO - Matteo Manassero, 46° con 70 (-2) colpi, ha realizzato il miglior score azzurro nel Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) sul percorso del Doha GC (par 72), a Doha in Qatar. Hanno un colpo in più Renato Paratore e Nino Bertasio, 65.i con 71 (-1), ed è in retrovia Edoardo Molinari, 123° con 78 (+6). Al vertice con 64 (-8) il gallese Bradley Dredge seguito con 65 (-7) dal finlandese Mikko Korhonen, Al terzo posto con 66 (-6) il nordirlandese Graeme McDowell, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’inglese Nathan Kimsey, al 14° con 68 (-4) il sudafricano Ernie Els, al 29° con 69 (-3) l’altro thailandese Thongchai Jaidee e con lo stesso score di Manassero anche il tedesco Martin Kaymer e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello.

Gran ritmo di Dredge con otto birdie senza bogey. Manassero ha iniziato dalla buca 10, come Bertasio e Paratore. E’ partito con un bogey, poi ha recuperato con quattro birdie e ha rallentato nel finale con altri due bogey parzialmente compensati dal quinto birdie. Bogey in avvio e in chiusura per Paratore con in mezzo tre birdie. Per Bertasio due birdie in uscita e un birdie e due bogey nel ritorno. Infine giornata da dimenticare per Edoardo Molinari con un birdie e sette bogey. Il montepremi è di 2.320.000 euro con prima moneta di 389.657 euro.

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore e Nino Bertasio il quartetto azzurro in campo al Doha GC di Doha in Qatar per disputare il Commercial Bank Qatar Masters (26-29 gennaio), in calendario nell’European Tour. Nel field, di buona caratura, il tedesco Martin Kaymer, lo svedese Alex Noren, il nordirlandese Graeme McDowell, il sudafricano Ernie Els, gli spagnoli Rafa Cabrera Bello e Pablo Larrazabal, gli inglesi Chris Wood e Tommy Fleetwood, l’austriaco Bernd Wiesberger, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e il coreano Jeunghun Wang.

Appare in ottima forma Edoardo Molinari, 14° a Hong Kong e settimo in Sudafrica, teso a ritornare ai livelli che gli competono e ha fatto vedere buone cose, anche se con qualche pausa, Matteo Manassero all’esordio stagionale la scorsa settimana nell’Abu Dhabi Championship (39°). Cercano il passo giusto Renato Paratore, due tagli di fila, e Nino Bertasio, una sola volta a premio in quattro eventi. Il montepremi è di 2.320.000 euro con prima moneta di 389.657.

Il torneo su Sky - Il Commercial Bank Qatar Masters andrà in onda in diretta in esclusiva e in alta definizione su Sky. Questi gli orari: giovedì 26 gennaio dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 12 alle 15 (Sky Sport 2 HD e Sky Sport Mix HD); venerdì 27, dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 12 alle 15 (Sky Sport 2 HD); sabato 28 e domenica 29, dalle ore 10 alle ore 14,30 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Alessandro Lupi

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Primo piano

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