Secondo titolo stagionale e terzo in carriera nel Ladies European Tour per la statunitense Beth Allen, che si è imposta con 267 colpi (66 68 69 64, -21) nel Fatima Bint Mubarak Ladies Open svoltosi sul tracciato del Saadiyat Beach Golf Club (par 72) nell'Emirato di Abu Dhabi. Si sono classificate al 31° posto con 282 (72 69 69 72, -6) colpi Giulia Sergas e al 61° con 291 (72 70 75 74, +3) Stefania Croce.
Nel giro finale Beth Allen ha superato Georgia Hall (270, -18), 20enne inglese di Bournemouth, leader dopo tre giri e a caccia del primo successo. Al terzo posto con 271 (-17) l’altra inglese Melissa Reid e l’australiana Sarah Kemp, al quinto con 275 (-13) l’americana Angel Yin, la svedese Jessica Karlsson e la scozzese Vikki Laing, all’ottavo con 276 (-12) la danese Emily Pedersen e la francese Gwladys Nocera e al decimo con 277 (-11) la danese Malene Jorgensen.
Beth Allen, 35enne californiana, ha operato il sorpasso segnando birdie sulla metà delle 18 buche con un solo bogey per il 64 (-8). Ha viaggiato in par Giulia Sergas con tre birdie, un bogey e un doppio bogey per il 72 ed è andata due colpi sopra (74) Stefania Croce con un eagle, un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono uscite al taglio, caduto a 143 (-1), Diana Luna (73 75) e Sophie Sandolo (81 67), 102.e con 148 (+4). La vincitrice ha percepito 74.323 euro su un montepremi è di 490.435 euro.
TERZO GIRO - Giulia Sergas è salita dal 41° al 21° posto con 210 colpi (72 69 69, -6) nel Fatima Bint Mubarak Ladies Open (Ladies European Tour) sul tracciato del Saadiyat Beach Golf Club (par 72) nell'Emirato di Abu Dhabi. E’ scesa dal 46° al 60° con 217 (72 70 75, +1) Stefania Croce. Ha ceduto l’islandese Olafia Kristinsdottir, leader per due turni e ora quinta con 205 (-11) dopo un 74 (+2) insieme alla finlandese Minea Blomqvist, ed è passata a condurre l’inglese Georgia Hall con 201 (70 64 67, -15). La 20enne di Bournemouth, al secondo anno di circuito, avrà sicuramente vita difficile nella corsa verso il suo possibile primo titolo, poiché le sono a ridosso proettes esperte come l’australiana Sarah Kemp. seconda con 202 (-14), la statunitense Beth Allen e l’inglese Melissa Reid, terze con 203 (-13).
Georgia Hall ha ottenuto il 67 (-5) di giornata con sette birdie e due bogey. Giulia Sergas è rinvenuta con un parziale di 69 (-3) dovuto a cinque birdie e a due bogey. Stefania Croce ha segnato 75 (+3) colpi malgrado un’autentica prodezza, poiché ha realizzato un rarissimo albatross alla buca 11, par, 5, che ha centrato dalla distanza con il secondo tiro, guadagnando tutti insieme tre colpi sul campo. Tuttavia nelle altre 17 buche buche le cose non sono andate bene, come raccontano un birdie, tre bogey e due doppi bogey. Sono uscite al taglio, caduto a 143 (-1), Diana Luna (73 75) e Sophie Sandolo (81 67), 102.e con 148 (+4). Il montepremi è di 490.435 euro.
SECONDO GIRO - Nel Fatima Bint Mubarak Ladies Open l’islandese Olafia Kristinsdottir (131 - 65 66 , -13) ha portato a tre colpi il vantaggio sulle immediate inseguitrici, le inglesi Georgia Hall e Holly Clyburn, la statunitense Beth Allen e la francese Gwladys Nocera (134, -10).
Nel torneo del Ladies European Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Saadiyat Beach Golf Club (par 72) nell'Emirato di Abu Dhabi, sono rimaste in gara Giulia Sergas, 41ª con 141 (72 69, -3), e Stefania Croce, 46ª con 142 (72 70, -2), e sono uscite al taglio, caduto a 143 (-1), Diana Luna (73 75) e Sophie Sandolo (81 67), 102.e con 148 (+4).
Tornando all’alta classifica sono in sesta posizione con 135 (-9), l’austriaca Christine Wolf, l’inglese Melissa Reid e l’australiana Sarah Kemp e in nona con 136 (-8) la finlandese Minea Blomqvist. Più defilata la danese Nicole Broch Larsen, 22ª con 139 (-5).
Olafia Kristinsdottir, 24enne di Reykjavik approdata nel circuito dal LET Access, ha preso il largo con sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Giulia Sergas ha risalito la classifica di quindici gradini con un parziale di 69 (-3) dovuto a sei birdie e a tre bogey e Stefania Croce di dieci con un 70 (-2) frutto di quattro birdie e di due bogey. Per Diana Luna 75 (+3) colpi con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey e per Sophie Sandolo generoso, ma vano tentativo di recuperare con un ottimo 67 (-5, con sei birdie e un bogey) il pesantissimo 81 (+9) iniziale. Il montepremi è di 490.435 euro.
PRIMO GIRO - Dopo il primo giro del Fatima Bint Mubarak Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Saadiyat Beach Golf Club (par 72) nell'Emirato di Abu Dhabi, sono a metà classifica Giulia Sergas e Stefania Croce, 56.e con 72 (par) colpi, e Diana Luna, 73ª con 73 (+1). Rischia fortemente il taglio Sophie Sandolo, 123ª con 81 (+9).
Leader a sorpresa con 65 (-7) colpi l'islandese Olafia Kristinsdottir, ma è tallonata dall'australiana Sarah Kemp, dalla statunitense Beth Allen, dalla tedesca Olivia Cowan e dalla finlandese Minea Blomqvist (66, -6). Al sesto posto con 67 (-5) l'austriaca Christine Wolf, lo scozzese Gemma Dryburgh e la tedesca Isi Gabsa e al nono con 68 (-4) la francese Gwladys Nocera, la danese Malene Jorgensen e l'inglese Holly Clyburn.
Olafia Kristinsdottir, 24enne di Reykjavik, approdata nel circuito dal LET Access, ha messo insieme otto birdie e un bogey. Giulia Sergas ha realizzato tre birdie e tre bogey, Stefania Croce ha segnato sei birdie, quattro bogey e un doppio bogey, Diana Luna due birdie e tre bogey e Sophie Sandolo due birdie, cinque bogey e tre doppi bogey. Il montepremi è di 490.435 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour si trasferisce ad Abu Dhabi per il Fatima Bint Mubarak Ladies Open (2-5 novembre), quart’ultima tappa del circuito che poi si concluderà, senza più tornare nel vecchio continente, con eventi in India, Qatar e a Dubai.
Sul percorso del Saadiyat Beach Golf Club saranno in gara Diana Luna, Giulia Sergas, Stefania Croce e Sophie Sandolo, con le prime due in grado di proporsi per posizioni di alta classifica. Tra le altre candidate al titolo le inglesi Melissa Reid e Florentina Parker, le danesi Emily Pedersen, Nicole Broch Larsen e Nanna Koerstz Madsen, le francesi Gwladys Nocera, Celine Herbin e Valentine Derrey, l’olandese Anne Van Dam, le australiane Stacey Keating e Rebecca Artis, le svedesi Caroline Hedwall e Camilla Lennarth, la scozzese Kylie Walker e la gallese Amy Boulden. Contribuiranno allo spettacolo, anche se non competeranno per il titolo, le veterane inglesi Laura Davies, 84 titoli per il mondo con quatto major, e Trish Johnson. Il montepremi è di 490.435 euro.
Enrico Di Nitto, Matteo Delpodio e Andrea Maestroni hanno condotto un’ottima prova nello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour, disputata su quattro percorsi spagnoli, e sono approdati alla finale che avrà luogo dal 12 al 17 novembre al PGA Catalunya Resort, di Girona, sempre in Spagna, in palio 25 ‘carte’ per il circuito maggiore 2017. Saranno presenti anche Lorenzo Gagli, Marco Crespi ed Edoardo Molinari, ammessi di diritto, e ci sarà occasione per aumentare il numero degli azzurri nell’European Tour.
Sono stati 68 i concorrenti promossi, 17 per ciascun percorso. Sul tracciato del Panoramica (par 72), a Castellon, Enrico Di Nitto, molto tonico, ha operato una continua rimonta iniziata dal 26° posto e conclusa al quarto con 276 (69 69 70 68, -12) colpi, grazie anche a una serie di score molto regolari. Si è imposto con 269 (-19) l’inglese Paul Maddy, mentre Niccolò Ravano, 21° con 281 (-7), è rimasto fuori per un colpo, Stefano Pitoni è stato squalificato e si è ritirato Andrea Pavan.
Matteo Delpodio (284 - 68 74 71 71, -4) è passato con la 16ª posizione al Campo de Golf El Saler (par 72) di Valencia, dove ha vinto il francese Fabien Marty (274, -14). Sono usciti Niccolò Quintarelli e Federico Maccario, 18.i con 285 (-3) anche loro out per un colpo, Filippo Bergamaschi, 40° con 288 (par), e Gregory Molteni, 50° con 290 (+2).
Andrea Maestroni, 17° con 282 (67 66 73 76, -2), ha affrontato uno spareggio a cinque e ha ottenuto uno dei ultimi due posti a disposizione al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante. Ha prevalso lo svedese Oscar Lendgen (269, -15) e non ha avuto fortuna Francesco Laporta, 34° con 286 (+2). Infine disco rosso per Valerio Pelliccia, 59° con 288 (+4), al Lumine G&BC (par 71) di Tarragona. Al vertice con 272 (-12) lo scozzese David Law.
Il direttore tecnico FIG, Gianluca Crespi, ha così commentato: "E’ un bel risultato per i nostri professionisti. Delpodio e Maestroni sono due giocatori di grande esperienza, poiché da tanti anni frequentano i vari circuiti continentali, e ora si concedono una ulteriore occasione di approdare al tour maggiore. L’accesso in finale di Enrico Di Nitto è la conferma della crescita di un giovane, da soli due anni tra i pro, che ha già ottenuto quest’anno il passaggio sul Challenge Tour, dopo una bella stagione nell’Alps Tour. Tra l’altro è in grandi condizioni e questo lascia ben sperare per la prossima finale".
Massimo Scarpa, direttore tecnico e team manager delle squadre nazionali professionisti, ha aggiunto: "Delpodio e Maestroni sono due certezze che hanno dato tanto al golf italiano e proseguiranno a farlo. Di Nitto è una giovane promessa che viene dall’Alps, dove quest’anno ha fatto ottime cose con il secondo posto nell’ordine di merito. Sull’onda di quel risultato ha ora superato un test piuttosto difficile. Sta costruendo la sua carriera mattone per mattone, seguendo attentamente il programma della squadra nazionale. Potrà affrontare l’impegno della finale con una certa serenità e con le possibilità di arrivare sull’European Tour a fare, quindi, un doppio salto che premierebbe le sue qualità".
TERZO GIRO - Su quattro percorsi spagnoli si conclude con la disputa del quarto giro lo Stage 2 della Qualifying School dell'European Tour al quale prendono parte dodici giocatori italiani. Al termine 68 concorrenti, i primi 17 di ciascuna gara, accederanno alla finale, programmata su 108 buche, che avrà luogo dal 12 al 17 novembre al PGA Catalunya Resort, di Girona, sempre in Spagna.
Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, Andrea Maestroni è sceso dal primo al sesto posto con 206 colpi (67 66 73, -7) e Francesco Laporta è al 43° con 217 (71 71 75, +4). In vetta con 201 (69 64 68, -12) lo svedese Oscar Lendgen seguito con 204 (-9) dal gallese Stuart Manley e dall’australiano Ben Eccles.
Sul percorso del Campo de Golf El Saler (par 72), a Valencia, sono in corsa per la qualifica Matteo Delpodio, 18° con 213 (68 74 71, -3), Federico Maccario, 25° con 214 (75 69 70, -2), Filippo Bergamaschi, 30° con 215 (69 72 74, -1) e Niccolò Quintarelli, 35° con 217 (74 70 73, +1). Fuori gioco Gregory Molteni, 61° con 222 (76 71 75, +6). Al comando con 206 (-10) l’inglese Daniel Gavin (71 66 69) e i francesi Cyril Bouniol (67 70 69) e Fabien Marty (64 72 70).
Al Lumine G&BC (par 71), a Tarragona, Valerio Pelliccia è 61° con 216 (71 69 76, +3). Guidano la graduatoria con 202 (-11) lo statunitense Paul Imondi (67 70 75), lo scozzese David Law (65 69 68) e l’inglese Billy Hemstock (66 67 69).
Sul tracciato del Panoramica (par 72), a Castellon, in ascesa Enrico Di Nitto, 10° con 208 (69 69 70, -8), e Nicolò Ravano, 15° con 209 (68 71 70, -7). Nulla da fare per Stefano Pitoni, 62° con 220 (73 73 74, +4). Ritirato Andrea Pavan. Al vertice con 202 (-14) gli inglesi Charlie Ford (64 72 66) e Laurie Canter (65 65 72) seguiti con 204 (-12) dal connazionale Paul Maddy.
SECONDO GIRO - Su quattro percorsi spagnoli si sta volgendo lo Stage 2 della Qualifying School dell'European Tour al quale prendono parte dodici giocatori italiani.Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, Andrea Maestroni è passato a condurre con 133 colpi (67 66, -9) alla pari con l’irlandese Gary Hurley (69 64) e con lo svedese Oscar Lengden (69 64). Al 47° posto con 142 (71 71, par) Francesco Laporta.
Sul percorso del Campo de Golf El Saler (par 72), a Valencia, ha guadagnato due posizioni Filippo Bergamaschi, 18° con 141 (69 72, -3) e ne ha perse 14 Matteo Delpodio, 26° con 142 (68 74, -2). Buon recupero di Federico Maccario (75 69) e di Niccolò Quintarelli (74 70), 39.i con 144 (par) e in retrovia Gregory Molteni, 58° con 147 (76 71, +3). In vetta con 136 (-8) il tedesco Christopher Carstensen (65 71) e il francese Fabien Marty (64 72).
Al Lumine G&BC (par 71), a Tarragona, Valerio Pelliccia è 39° con 140 (71 69, -2). Al comando con 133 (-9) gli inglesi Charlie Bull (65 68) e Billy Hemstock (66 67).
Sul tracciato del Panoramica (par 72), a Castellon, è salito Enrico Di Nitto, 17° con 138 (69 69, -6), è sceso Nicolò Ravano, 27° con 139 (68 71, -5) ed è rimasto in bassa classifica Stefano Pitoni, 66° con 146 (73 73, +2). Si è ritirato Andrea Pavan. Conduce l’inglese Laurie Canter con 130 (65 65, -14) con un colpo di margine sullo spagnolo Borja Etchart (131, -13).
Al termine dello Stage 2 (72 buche) circa 80 partecipanti, mediamente 20 per ogni gara accederanno alla finale, programmata su 108 buche, che avrà luogo dal 12 al 17 novembre al PGA Catalunya Resort, di Girona, sempre in Spagna.
PRIMO GIRO - Su quattro percorsi spagnoli è iniziato lo Stage 2 della Qualifying School dell'European Tour al quale prendono parte dodici giocatori italiani.
Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, Andrea Maestroni è all’ottavo posto con 67 (-4) colpi e Francesco Laporta al 46° con 71 (par). Trio al comando con 65 (-6) composto dal thailandese Panuphol Pittayarat e dagli svedesi Robin Askstrand e Niclas Johannson.
Sul percorso del Campo de Golf El Saler (par 72), a Valencia, buon inizio di Matteo Delpodio, 12° con 68 (-4), e di Filippo Bergamaschi, 20° con 69 (-3). In ritardo Niccolò Quintarelli, 57° con 74 (+2), Federico Maccario, 69° con 75 (+3), e Gregory Molteni, 75° con 76 (+4). Al comando con 64 (-8) il transalpino Fabien Marty seguito con 65 (-7) dal tedesco Christopher Carstensen.
Al Lumine G&BC (par 71), a Tarragona, Valerio Pelliccia occupa la 46ª posizione con il 71 del par. Al vertice con 65 (-6) lo scozzese David Law e l’inglese Charlie Bull.
Sul tracciato del Panoramica (par 72), a Castellon, buona partenza di Nicolò Ravano, 13° con 68 (-4), e di Enrico Di Nitto, 26° con 69 (-3). In difficoltà Andrea Pavan e Stefano Pitoni, 61.i con 73 (+1). Guida la graduatoria il francese Victor Riu (63, -9) tallonato dallo spagnolo Borja Etchart, dall’inglese Charlie Ford e dal sudafricano Rourke Van der Spuy (64, -8).
Al termine dello Stage 2 (72 buche) circa 80 partecipanti, mediamente 20 per ogni gara (il numero esatto verrà comunicato in corso d'opera), accederanno alla finale, programmata su 108 buche, che avrà luogo dal 12 al 17 novembre al PGA Catalunya Resort, di Girona, sempre in Spagna.
LA VIGILIA - Dodici giocatori italiani prendono parte allo Stage 2 della Qualifying School dell'European Tour (4-7 novembre) che si disputa sui quattro percorsi spagnoli del Las Colinas G&CC ad Alicante, del Campo de Golf El Saler a Valencia, del Lumine G&BC a Tarragona e del Panoramica a Castellon. Si gioca sulla distanza di 72 buche e al termine circa 80 partecipanti, mediamente 20 per ogni gara (in numero esatto verrà comunicato in corso d'opera), accederanno alla finale, programmata su 108 buche, che avrà luogo dal 12 al 17 novembre al PGA Catalunya Resort, di Girona, sempre in Spagna.
Francesco Laporta e Andrea Maestroni saranno in campo al Las Colinas G&CC, Filippo Bergamaschi, Matteo Delpodio, Federico Maccario, Gregory Molteni e Niccolò Quintarelli al Campo de Golf El Saler, Valerio Pelliccia al Lumine G&BC ed Enrico Di Nitto, Andrea Pavan, Stefano Pitoni e Nicolò Ravano al Panoramica.
Lorenzo Gagli è terminato 29° con 284 colpi (72 68 74 70, -4) nel NBO Golf Classic Grand Final, ultima gara stagionale del Challenge Tour, alla quale sono stati ammessi i primi 46 classificati nell’ordine di merito e dove i primi 16 del ranking finale hanno ottenuto le "carte" per l’European Tour 2017. Non c’è la fatta Lorenzo Gagli, ma aveva un compito difficilissimo perché, per evitare di passare alla Qualifying School, doveva classificarsi nelle prime due posizioni.
Ha vinto il tedesco Bernd Ritthammer con 267 colpi (67 64 67 69, -21), ma ha sfiorato la grande impresa lo svedese Jens Dantorp, secondo con 268 (-20), che per un solo colpo non potuto giocarsi almeno il titolo in un playoff. Vincendo sarebbe approdato nel tour maggiore. Al terzo posto con 270 (-18) i francesi Adrien Saddier, Julien Guerrier e Matthieu Pavon.
Bernd Ritthammer, 29enne di Norimberga, ha ottenuto il terzo titolo in stagione e in carriera: fosse riuscito a fare il tris prima sarebbe salito subito sull’European Tour, comunque per questa performance avrà qualche vantaggio nella prossima stagione. Per lui un assegno di 68.250 euro su un montepremi di 400.000 euro, che l’ha proiettato dal sesto al secondo posto nella money list.
"Re" del Challenge Tour 2016 l’inglese Jordan L. Smith (E 209.985), che ha giocato in scioltezza (17° insieme ad Angles). Lo hanno accompagnato nel circuito maggiore, classificati alle sue spalle nell’ordine: Bernd Ritthammer, Alexander Knappe (Ger), Ryan Fox (NZ), Sam Walker (Ing), Matthieu Pavon (Fra), Alexander Bjork (Sve), Dylan Frittelli (SA), Romain Langasque (Fra), Duncan Stewart (Sco), Marcus Armitage (Ing), José-Filipe Lima (Por), Damien Perrier (Fra), Pep Angles (Spa), Thomas Detry (Bel) e Joel Stalter (Fra). In 39ª posizione Lorenzo Gagli (E 54.930), quindi Alessandro Tadini, 47° con E 42.039, Andrea Pavan, 50° con E 39.760, Matteo Delpodio, 60° con E 32.838, e Nicolò Ravano, 67° con E 28.621.
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli è sceso dal 18° al 35° posto con 214 colpi (72 68 74, -2) nel NBO Golf Classic Grand Final e praticamente ha perso ogni possibilità di classificarsi entro i primi 16 dell’ordine di merito finale del Challenge Tour che riceveranno una ‘carta’ per l’European Tour 2017.
Sul percorso dell’Al Mouj Golf, a Muscat in Oman, ha mantenuto il comando con 198 colpi (67 64 67, -18) il tedesco Bernd Ritthammer che, sesto nell’ordine di merito, ha già la ‘carta’ in tasca. Ha due colpi di vantaggio sul francese Matthieu Pavon (202, -16) e tre sul neozelandese Ryan Fox (201, -15), anche loro già promossi. Cercano invece un posto al sole il francese Julien Guerrier e l’inglese Gary King, quarti con 202 ( -14), lo svedese Jens Dantorp, sesto con 203 (-13), e il transalpino Adrien Saddier, settimo con 204 (-12), tutti con diverse opzioni. Insieme a Saddier c’è l’altro svedese Alexander Bjork, uno dei migliori della stagione, anch’egli nel circuito maggiore.
Ha perso terreno l’inglese Jordan L. Smith, leader della money list, sceso dall’ottavo al 13° posto con 207 (-7) e con tale piazzamento sarebbe a rischio il suo primato se vincesse Ryan Fox. Gli altri due che potevano insidiarlo sono il tedesco Alexander Knappe, 10° con 207 (-9), e l’inglese Sam Walker, anch’egli 13°, ma avrebbero bisogno di un successo che ormai è fuori dalla loro portata.
Bernd Ritthammer, 29enne di Norimberga con due titoli nel circuito in stagione e in carriera, ha proseguito la sua corsa con cinque birdie senza bogey per il 67 (-5). Un 74 (+2) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey ha messo definitivamente fuori gioco Lorenzo Gagli. Il montepremi è di 400.000 euro con prima moneta di 68.250 euro.
SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli, 18° con 140 colpi (72 68, -4), ha recuperato nove posizioni nel secondo giro del NBO Golf Classic Grand Final, torneo finale del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso dell’Al Mouj Golf a Muscat in Oman. Vi prendono parte i primi 46 classificati della money list e al termine della gara i migliori 16 avranno la 'carta' per l'European Tour 2017. Il fiorentino è, comunque, ancora lontano da quel secondo posto che gli garantirebbe il passaggio al tour superiore.
E’ cambiata la classifica, ma del resto non può essere altrimenti in una gara in cui tutti si giocano una stagione, e ora il nuovo leader con 131 colpi (67 64, -13) è il tedesco Bernd Ritthammer, che peraltro, sesto nell’ordine di merito, ha già la ‘carta’ in tasca. Lo seguono due svedesi: con 132 (-12) Alexander Bjork (7° OM), altro sicuro promosso, e con 133 (-11) Jens Dantorp (41° OM), al quale il lasciapassare può darlo solo la vittoria. In quarta posizione con 135 (-9) l’inglese James Heath e il francese Matthieu Pavon, entrambi in vetta dopo un turno insieme allo spagnolo Pep Angles, sesto con 136 (-8) alla pari con il tedesco Sebastian Heisele.
Nella lotta per la leadership dell’ordine di merito non corre al momento rischi l’attuale numero uno, l’inglese Jordan L. Smith, ottavo con 137 (-7) perché dei tre che possono insidiarlo il neozelandese Ryan Fox lo affianca e gli altri due sono dietro: l’inglese Sam Walker è decimo con 138 (-6), e il tedesco Alexander Knappe ha lo stesso score di Gagli.
Bernd Ritthammer, 29enne di Norimberga con due titoli nel circuito in stagione e in carriera, ha realizzato un eagle, sette birdie e un bogey per il 64 (-8). Lorenzo Gagli, come nel giro d’apertura, è partito molto forte con sei birdie in undici buche, ma ancora una volta ha sofferto nella fase finale, anche nell’occasione ha contenuto i danni con due bogey (68, -4) contro i quattro del turno precedente.
La prima moneta di 68.250 euro (su un montepremi di 400.000 euro) mette in corsa tutti i partecipanti, mentre il secondo premio di 44.800 euro lascia fuori coloro che sono dopo il 40° posto nell'ordine di merito di partenza.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli ha iniziato al 27° posto con 72 (par) colpi il NBO Golf Classic Grand Final, gara finale del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso dell’Al Mouj Golf a Muscat in Oman. Vi prendono parte i primi 46 classificati della money list e al termine della gara i migliori 16 avranno la 'carta' per l'European Tour 2017.
Subito bagarre e terzetto al comando con 66 (-6) colpi composto dal francese Matthieu Pavon, dallo spagnolo Pep Angles e dall'inglese James Heath, seguiti con 67 (-5) dal tedesco Bernd Ritthammer. In quinta posizione con 68 (-4) il neozelandese Ryan Fox, gli inglesi Jordan L. Smith, leader dell'ordine di merito, Garrick Porteous e Ben Stow, gli svedesi Jens Dantorp e Anton Karlsson e il transalpino Julien Guerrier.
Nessuna sbavatura per Pep Angles con sei birdie senza bogey, per Matthieu Pavon sette birdie un bogey e per James Heath un eagle, sei birdie e un doppio bogey.
Lorenzo Gagli, 36° nell'ordine di merito, per cambiare circuito deve classificarsi entro i primi due posti. Per 13 buche è stato impeccabile con quattro birdie, poi un improvviso black out con quattro bogey nelle ultime cinque buche che hanno reso ora difficile il suo cammino.
La prima moneta di 68.250 euro (su un montepremi di 400.000 euro) mette in corsa tutti i partecipanti, mentre il secondo premio di 44.800 euro lascia fuori coloro che sono dopo il 40° posto nell'ordine di merito di partenza.
LA VIGILIA - Si conclude la caccia alle 16 carte per l’European Tour 2017, che verranno assegnate ai primi 16 classificati nell’ordine di merito del Challenge Tour al termine del NBO Golf Classic Grand Final (2-5 novembre), che si disputa sul percorso dell’Al Mouj Golf a Muscat in Oman.
In gara 46 concorrenti, i migliori del circuito, tra i quali Lorenzo Gagli (36° della money list), che ha un compito abbastanza difficile, seppure non impossibile, poiché per entrare tra gli eletti dovrà classificarsi entro i primi due posti.
La prima moneta di 68.250 euro (su un montepremi di 400.000 euro) mette in corsa tutti, mentre il secondo premio di 44.800 euro lascia fuori coloro che sono dopo il 40° posto.
Per la leadership nell’ordine di merito lotta a quattro con l’attuale leader, l’inglese Jordan L. Smith (E 204.622), nettamente favorito potendo contare su un buon margine. Lo seguono il tedesco Alexander Knappe (E 172.375), il neozelandese Ryan Fox (E 144.768) e l’inglese Sam Walker (E 144.744). La miglior opzione è per Knappe che diventerebbe numero uno del Challenge 2016 vincendo e con Smith oltre il secondo posto. Per gli altri due necessario il successo con Smith dopo la 13ª piazza.
Matteo Manassero 17° con 276 (66 68 68 74, -8), Renato Paratore 25° con 278 (71 71 67 69, -6) e Nino Bertasio 43° con 280 (69 71 71 69, -4) al termine del Turkish Airlines Open, primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell'European Tour disputato al Regnum Carya G&Spa Resort (par 71) di Belek in Turchia.
Vittoria annunciata del 27enne danese Thorbjorn Olesen (264 - 65 62 68 69, -20), che ha condotto un comodo quarto giro iniziato con ben sette colpi di vantaggio e concluso con tre di margine sull’inglese David Horsey e sul cinese Haotong Li (267, -17). Al quarto posto con 269 (-15) l’austriaco Bernd Wiesberger, al quinto con 270 (-14) il sudafricano George Coetzee e al decimo con 274 (-10) il coreano Byeong Hun An.
Piuttosto alterni il thailandese Thongchai Jaidee, 17° alla pari con Manassero, il suo connazionale Kiradech Aphibarnrat, 25° come Paratore, l’irlandese Padraig Harrington e lo svedese Robert Karlsson, 31.i con 279 (-5). Deludenti l’inglese Lee Westwood, 52° con 282 (-2), l’indiano Anirban Lahiri, 62° con 284 (par), e soprattutto l’inglese Danny Willett, numero due della money list e Masters champion, 68° con 286 (+2), e da qualche tempo piuttosto opaco.
Thorbjorn Olesen ha siglato il quarto titolo nel circuito con un parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey e ha intascato un congruo assegno di 1.065.388 euro su un montepremi di 6.360.000 euro
Matteo Manassero ha perso quindici posizioni, ma soprattutto una grande occasione di entrare tra i primi 60 della money list che saranno ammessi al DD World Tour Championship a Dubai, ultimo evento della stagione. Dopo nove buche in par il veronese ha avuto un black out determinante con due bogey e un doppio bogey contro un birdie in quattro buche, poi ha chiuso in 74 (+2) con un bogey e un birdie. Con 81.643 euro guadagnati è salito al 69° posto dell’ordine di merito con E 451.832 euro.
Renato Paratore, lento nei primi due giri, ha poi operato una buona rimonta e ha guadagnato due posizioni nell’ordine di merito salendo in 61ª con 514.039 euro, grazie agli 81.643 euro di premio. Per lui 69 (-2) colpi con tre birdie e un bogey e stesso score per Bertasio con cinque birdie e tre bogey.
Per Manassero e Paratore ultimo appello la prossima settimana nel Nedbank Golf Challenge (Sun City, 10-13 novembre) dove sono entrati nel field.
TERZO GIRO - Matteo Manassero, da quarto a secondo con 202 colpi (66 68 68, -11), è salito ancora nel Turkish Airlines Open, primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell'European Tour in svolgimento al Regnum Carya G&Spa Resort (par 71) di Belek in Turchia. Ha allungato ancora il danese Thorbjorn Olesen (195 - 65 62 68, -18), 27enne di Farso, che con sette colpi di vantaggio difficilmente si lascerà sfuggire il quarto titolo nel circuito. Ha recuperato Renato Paratore, da 52° a 32° con 209 (71 71 67, -4), e ha perso terreno Nino Bertasio, da 34° a 48° con 211 (69 71 71, -2).
Manassero, il quale con il secondo posto che vale 712.329 euro contro 1.065.388 del primo (montepremi 6.360.000 euro), si garantirebbe l’accesso fra i primi 60 nella money list (anche con l’opzione della posizione pari merito) e la partecipazione alle ultime due gare stagionali, è affiancato dall’americano David Lipsky, dal cinese Haotong Li, dall’austriaco Bernd Wiesberger e dall’inglese David Horsey. Al settimo posto con 203 (-10) il sudafricano George Coetzee e il thailandese Thongchai Jaidee e al nono con 204 (-9) lo spagnolo Pablo Larrazabal, anche loro in corsa per la seconda piazza, mentre è fuori probabilmente il coreano Byeong Hun An, 14° con 206 (-7).
Senza particolari prospettive, salvo salire un po’ in graduatoria, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 22° con 208 (-5). l’irlandese Padraig Harrington, 40° con 210 (-3), il deludente Danny Willett e lo svedese Robert Karlsson, che hanno lo stesso score di Bertasio, il francese Victor Dubuisson e l’inglese Lee Westwood, 58.i con 213 (par). Quasi in coda l’indiano Anirban Lahiri, 69° con 217 (+4).
Più lento rispetto ai giri precedenti, ma molto efficace Thorbjorn Olesen che ha messo insieme cinque birdie e due bogey per il 68 (-3). Dopo quattro birdie Matteo Manassero ha perso la seconda poltrona solitaria per un bogey alla buca 17 (68). Per Renato Paratore un bel 67 (-4) con cinque birdie e un bogey e per Bertasio il 71 del par con un birdie e un bogey.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero, quarto con 134 colpi (66 68, -8), ha tenuto alto il ritmo anche nel secondo giro del Turkish Airlines Open, primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell'European Tour. Sul percorso del Regnum Carya G&Spa Resort (par 71), a Belek in Turchia, hanno fatto qualche passo indietro Nino Bertasio, da 21° a 34° con 140 (69 71, -2), e Renato Paratore, da 47° a 52° con 142 (71 71, par).
E’ rimasto solitario in vetta il danese Thorbjorn Olesen (127 - 65 62, -15), che con un gran 62 (-9) ha lasciato a sei colpi il thailandese Thongchai Jaidee e lo spagnolo Adrian Otaegui (133, -9). Insieme a Manassero, lo svedese Joakim Lagergren, l’inglese David Horsey e il cinese Haotong Li e al decimo posto con 136 (-6) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’austriaco Bernd Wiesberger.
Ha ceduto il sudafricano George Coetzee, 13° con 137 (-5), che affiancava Olesen dopo un giro, e non hanno continuità lo svedese Robert Karlsson, 19° con 138 (-4), il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 27° con 139 (-3), il francese Victor Dubuisson e l’irlandese Padraig Harrington, 41.i con 141 (-1).
Ancora difficoltà per l’inglese Danny Willett, numero due della money list, 58° con 143 (+1) insieme all’indiano Anirban Lahiri.
Thorbjorn Olesen, 27enne di Farso con tre titoli nel circuito di cui uno ottenuto in Italia (Sicilian Open, 2012), ha marciato spedito con un eagle, otto birdie e un bogey, Matteo Manassero ha guadagnato due colpi sul par con tre birdie e un bogey nelle prime cinque buche, poi un altro birdie nel prosieguo per il 68 (-3). Di pari passo Nino Bertasio e Renato Paratore: per entrambi un 71 (par) con tre birdie e tre bogey.
Il montepremi è di 6.360.000 euro, con prima moneta di 1.065.388.
PRIMO GIRO - Gran ritmo di Matteo Manassero, terzo con 66 (-5) colpi, nel Turkish Airlines Open, primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell’European Tour Sul percorso del Regnum Carya G&Spa Resort (par 71), ad Antalya in Turchia, hanno tenuto un buon passo anche Nino Bertasio, 21° con 69 (-2), e Renato Paratore, 47° con 71 (par). In vetta con 64 (-7) il sudafricano George Coetzee, con il danese Thorbjorn Olesen sulla scia (65, -6), mentre Manassero è affiancato dallo spagnolo Jorge Campillo, dall’austriaco Bernd Wiesberger e dal cinese Haotong Li. Subito dietro, settimi con 67 (-4), lo spagnolo Pablo Larrazabal e il thailandese Thongchai Jaidee.
Al 15° posto con 68 (-3) il coreano Byeong Hun An e con stesso score di Bertasio anche Danny Willett, campione Masters e numero due della money list. Hanno girato in 70 (-1) colpi l’inglese Lee Westwood e lo svedese Robert Karlsson, 30.i, e sono andati un colpo sopra par, 58.i con 72 (+1), l’irlandese Padraig Harrington, il francese Victor Dubuisson, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’indiano Anirban Lahiri.
George Coetzee, 30enne di Pretoria con tre titoli nel circuito ottenuti negli ultimi due anni, ha infilato otto birdiie contro un bogey per il 64. Gli azzurri sono partiti dalla buca 11. Matteo Manassero (nella foto) è arrivato al giro di boa con tre birdie e un bogey, poi ha messo a segno altri tre birdie. Nino Bertasio ha guadagnato i due colpi sul par con un eagle, due birdie e due bogey sulle prime otto buche, mantenendoli successivamente con due birdie e due bogey. Renato Paratore ha iniziato male con un bogey e un doppio bogey, ma ha avuto una bella reazione tornando a livello con quattro birdie e un bogey sulle ultime otto buche.
Il montepremi è di 6.360.000 euro, con prima moneta di 1.065.388 e premi superiori rispetto a quelli per un successo in una gara normale per i primi sette.
LA VIGILIA - In Turchia inizia il Turkish Airlines Open (3-6 novembre) primo dei tre tornei delle Final Series che concludono la stagione dell'European Tour. Sul percorso del Regnum Carya G&Spa Resort, ad Antalya, saranno in gara 78 selezionati concorrenti tra i quali Renato Paratore, Matteo Manassero e Nino Bertasio.
Cerca riscatto dopo le ultime opache prestazioni l'inglese Danny Willett, numero due della money list, in un contesto che comprende, tra gli altri, i suoi connazionali Lee Westwood e Andy Sullivan, l'austriaco Bernd Wiesberger, l'irlandese Padraig Harrington, lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo svedese Robert Karlsson, il francese Victor Dubuisson, il sudafricano Jaco Van Zyl, l'australiano Scott Hend, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, il cinese Ashun Wu, l'indiano Anirban Lahiri e il coreano Byeong Hun An.
Il montepremi è di 6.360.000 euro, con prima moneta di 1.065.388 e premi superiori rispetto a quelli per un successo in una gara normale per i primi sette.
Diretta su Sky - Il Turkish Airlines Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 3 novembre dalle ore 10 alle ore 15 (Sky Sport Plus e Sky Sport Mix HD): venerdì 4, dalle ore 10 alle ore 15 (Sky Sport 3 HD); sabato 5, dalle ore 10 alle ore 15 (Sky Sport 2 HD); domenica 6, dalle ore 9,30 alle ore 14,40 (Sky Sport 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Roberto Zappa.
Francesco Molinari, con uno spettacolare giro in 61 (-10) colpi e lo score di 268 (70 68 69 61, -16), ha ottenuto un ottimo quarto posto, rimontando dal 46°, nello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) al TPC Summerlin (par 71) di Las Vegas in Nevada. E’ tornato al successo sul circuito dopo dieci anni l’australiano Rod Pampling (264 - 60 68 71 65, -20), che in un combattuto finale ha avuto ragione di Brooks Koepka (266, -18), e di Lucas Glover (267, -17). Insieme a Molinari anche Harris English e l’australiano Geoff Ogilvy e settimo con 269 (-15) Keegan Bradley.
Ha tenuto il giovane spagnolo Jon Rahm, 15° con 271 (-13) insieme a Ryan Moore, quasi sempre autore di prove positive, e ha recuperato posizioni Bryson DeChambeau, 36° con 275 (-9), che al contrario dell’iberico, non riesce a riprendere il passo che aveva alle prime apparizioni tra i pro, dopo il bel Masters da dilettante. Bassa classifica per Gonzalo Fernandez Castaño, 48° con 277 (-7), per il canadese Graham DeLaet, 54° con 278 (-6), per Chris Kirk, 61° con 280 (-4), e per il sudafricano Ernie Els, 65° con 281 (-3).
Francesco Molinari ha realizzato lo score più basso in carriera, dopo un 62 siglato sull’European Tour. Partito dalla buca 10, ha messo a segno un eagle, andando a bersaglio con il secondo colpo alla 11ª (par 4), utilizzando un wedge, e poi ha completato il turno con otto birdie sul resto del tracciato. Con i 272.800 dollari di premio è salito al 14° posto della money list ($ 508.133) dove è in vetta il giapponese Hideki Matsuyama ($ 2.376.000).
“Avevo giocato bene - ha detto Molinari - anche nei giorni precedenti, ma oggi ho eseguito tanto buoni colpi e ho praticamente sfruttato tutte le occasioni da birdie. La differenza è stata questa. No, non ho mai pensato di poter eguagliare il 59 che Chip Beck fece su questo percorso 25 anni fa. E’ stato fondamentale per lo score l’eagle iniziale. Mi ha permesso di giocare più rilassato, cosa che non avevo fatto prima, e questo è stato fondamentale. In realtà, venendo dalla trasferta in Cina, ho accusato un po’ di fatica che ha inciso sul rendimento dei primi tre giri, però il 61 mi ripaga di tutto in una giornata che non dimenticherò”.
Rod Pampling, 47enne di Redcliffe con una lunga carriera da comprimario, aveva nel palmares due titoli nel circuito, l’ultimo nel 2006 (Bay Hill Invitational), ma lo scorso anno è riuscito a vincere il BMW Charity Pro Am nel Web.com Tour. Ha ottenuto il terzo successo con un 65 (-6), dovuto a otto birdie e a due bogey, che gli ha consentito di venire a capo soprattutto di Brooks Koepka, il quale non ha mollato fino all’ultimo green. L’australiano a ricevuto un assegno 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari e l’esenzione fino al tour 2018.-2019.
TERZO GIRO - Francesco Molinari, 46° con 207 (70 68 69, -6) colpi, è rimasto praticamente stabile dopo il terzo giro dello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) al TPC Summerlin (par 71) di Las Vegas in Nevada.
Cambio in vetta dove è salito Lucas Glover (198 - 68 65 65, -15), ma sarà un volata finale molto concitata con almeno altri dieci concorrenti in corsa per il titolo tra i quali, oltre al leader, Brooks Koepka e l’australiano Rod Pampling, secondi con 199 (-14), Russell Henley e l’altro australiano Geoff Ogilvy, quarti con 200 (-13), hanno maggiori chances.
Possono comunque dire la loro anche Harris English, James Hahn, Charles Howell III, Pat Perez, Scott Piercy e il canadese Adam Hadwin, sesti con 201 (-12). Più difficile un rientro di Ryan Moore, 12° con 202 (-11), e di Keegan Bradley e dello spagnolo Jon Rahm, 21.i con 203 (-10), anche se hanno tanta classe per poterlo fare.
Media classifica per il canadese Graham DeLaet, 28° con 205 (-8), per Chris Kirk, 36° con 206 (-7) e per Gonzalo Fernandez Castaño, stesso punteggio di Molinari. Bassa per Bryson DeChambeau, 57° con 208 (-5), che stenta a ritrovare il passo dello scorso anno tenuto nelle sue prime apparizioni nel circuito, e per il sudafricano Ernie Els, 64° con 210 (-3).
Lucas Glover, 37enne di Greensville (South Carolina), sembrava destinato a una bella carriera grazie al successo in un major (US Open 2009), ma dopo un guizzo nel 2011 per il terzo titolo nel circuito è praticamente scomparso e ora ha una bella occasione per riemergere. Nel suo 65 (-6) un eagle, cinque birdie e un bogey. Destino quasi parallelo quello di Geoff Ogilvy, 39enne di Adelaide anche lui a segno nell’US Open (2006), con sette vittorie complessive fino al 2010 e poi scomparso. Si è rifatto vivo nel 2014, con l’ottavo sigillo in un torneo minore (Barracuda Championship) e ora ha un’opportunità che si è procurata con sette birdie e due bogey per il 66 (-5)
Parziale di 69 colpi (-2, con quattro birdie e due bogey) per Francesco Molinari che procede con regolarità, ma con score troppo vicini al par. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 48° con 138 (70 68, -4) colpi, ha recuperato 18 posizioni nello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) al TPC Summerlin (par 71) di Las Vegas in Nevada, dove ha mantenuto la leadership Rod Pampling (128 - 60 68, -14). L’australiano ha contenuto il ritorno di Brooks Koepka (129, -13), uno dei favoriti, ma Aaron Wise, terzo con "meno 12" dopo 14 buche, potrebbe superarlo alla ripresa del gioco, interrotto per l’oscurità. Wise è l’unico dei 19 giocatori non giunti in club house che può cambiare significativamente la classifica. Al quarto posto Chris Kirk con 131 (-11), al quinto Keegan Bradley, James Hahn e Pat Perez con 132 (-10).
Ha preso qualcosa lo spagnolo Jon Rahm, 12° con 134 (-8) insieme a Ryan Moore, e hanno lo stesso score di Molinari anche Bryson DeChambeau, in cerca della buona condizione che l’aveva sostenuto nella prima parte dello scorso anno all’esordio tra i pro, il sudafricano Ernie Els e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño. Al limite del taglio il canadese Graham DeLaet, 66° con 139 (-3), mentre lasceranno la compagnia il nordirlandese Graeme McDowell, 75° con 140 (-2), e il fijiano Vijay Singh, 99° con 142 (par), crollato con un 75 (+4)
Rod Pampling, 47enne di Readcliffe con due vittorie nel circuito, l’ultima nel 2006 e una lunga carriera da comprimario, ha rallentato il ritmo con un 68 (-3, con sei birdie e tre bogey), dopo aver eguagliato il record del campo con un 60 (-11) in apertura. Stesso 68 per Francesco Molinari, più lineare con quattro birdie e un bogey, dopo un primo giro molto altalenante. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari è andato in altalena e con un 70 (-1) è a metà classifica (66°) dopo il primo giro dello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) al TPC Summerlin (par 71) di Las Vegas in Nevada.
L’australiano Rod Pampling ha eguagliato con 60 (-11) colpi il record del percorso, stabilito nel 2014 da J.J. Henry, e conduce davanti a Brooks Koepka e a John Huh (62, -9). Seguono con 64 (-7) Billy Horschel e con 65 Luke List, l’australiano Matt Jones e lo spagnolo Jon Rahm, che ha lo stesso "meno 6" con due buche da giocare. Il giro è stato sospeso per oscurità e dovranno completarlo 26 giocatori che non potranno apportare sostanziali modifiche alla classifica, Rahm a parte.
A buon passo Keegan Bradley e il fijiano Vijay Singh, 16.i con 67 (-4) e Ryan Moore, 31° con 68 (-3). Molinari è preceduto dal canadese Graham DeLaet, 51° con 69 (-2), ed è affiancato dal sudafricano Ernie Els, dal nordirlandese Graeme McDowell e dallo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño.
Rod Pampling, 47enne di Readcliffe con due vittorie nel circuito, l’ultima nel 2006 e una lunga carriera da comprimario, ha realizzato con due eagle e sette birdie il miglior giro della sua vita golfistica (in precedenza era sceso fino a 63 colpi nel 2008). Francesco Molinari, piuttosto alterno, ha realizzato un eagle, quattro birdie, un bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari dopo l'ottima performance nel WGC HSBC Champions (sesto) riprende il suo cammino nel PGA Tour partecipando allo Shriners Hospitals for Children Open (3-6 novembre) al TPC Summerlin di Las Vegas in Nevada. Difende il titolo, con poche possibilità di ripetersi, Smylie Kaufman in una gara dal buon field, malgrado le numerose defezioni dei big.
Per condizione di forma Francesco Molinari, che è risalito fino al 37° posto del world ranking, è tra i favoriti insieme a Brooks Koepka, Ryan Moore, Jimmy Walker, Cody Gribble, la scorsa settimana vincitore del Sanderson Farms Championship, e allo spagnolo Jon Rahm. Saranno della partita anche Bryson DeChambeau, che è un po' scomparso dopo un buon debutto tra i pro lo scorso anno, il canadese Graham DeLaet, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il sudafricano Ernie Els, il fijiano Vijay Singh e il nordirlandese Graeme McDowell. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Gran finale, miglior score di giornata (70, -2), e Baldovino Dassù ha vinto con 142 colpi (72 70, -2) il 28° Senior PGAI Championship sul percorso del Golf Club Ambrosiano (par 72). Ha superato Zeke Martinez (143, -1), californiano che da 25 anni lavora in Italia, e Giorgio Merletti (144, par), leader dopo un giro. Qundi Romolo Napoleoni, quarto con 145 (+1), Carlo Alberto Acutis, quinto con 146 (+2), e Costantino Rocca, sesto con 148 (+4) e tradito dal putter.
"Passano gli anni e tiri più corto, vedi meno bene, hai sempre qualche acciacco, quello che può migliorare è solo l’aspetto mentale con una reazione più pacata ai cattivi colpi; l’unico vero vantaggio è quello di non avere aspettative" parole di Baldovino Dassù, 64 anni e al terzo titolo Senior PGAI. Il professionista fiorentino così descrive il suo gioco: "I miei drive volano poco e rimangono in pista, mi lasciano distanze al green infinite, però sotto i 50 metri mi battono in pochi". Approccio e putt gli ingredienti di questa vittoria. Per Dassù una carriera da campione e molto altro. Passato di categoria nel 1971, ha giocato per 14 anni a tempo pieno nel tour europeo con due titoli nell’anno magico, il 1976, in cui ha vinto il Dunlop Masters e l’Open d’Italia a Is Molas con otto colpi di vantaggio. Quell’anno è finito nono nell’ordine di merito continentale. Tra i nove piazzamenti conseguito tra i top ten, spicca il secondo posto nel Colgate PGA Championship a St. Andrews (1979). Un solo anno nel Senior Tour, il 2003, poi nuove strade di golf: quella del distributore di attrezzatura, di designer di campi (L’Argentario, Brunico, Poggio dei Medici) e di maestro.
La gara, sostenuta da Netech, si è giocata con formula pro amo (un pro e un amateur). Nella graduatoria a squadre scratch si sono imposti con 139 (70 69, -3) Gianfranco e Pierpaolo Riandi, 139 (70-69) in quella pareggiata successo con 129 (67-62) di Giorgio Merletti e Giuliana Panzani. Al vincitore sono andati 2.500 euro su un montepremi di 11.200 euro.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Golf Club Ambrosiano (par 72) è iniziato il Senior PGAI Championship giunto alla 28ª edizione dove ha preso il comando con 69 (-3) colpi Giorgio Merletti. In ritardo di un colpo Costantino Rocca (-2), reduce dal Senior Italian Open, e di due Romolo Napoleoni (71, -1). Al quarto posto con 72 (par), Stefano Betti, Angelo Passamonti, Baldovino Dassù e lo statunitense Zeke Martinez e all’ottavo Carlo Aberto Acutis e Mauro Blanco, anche loro di ritorno del Senior Italian Open. Nell’evento sostenuto da Netech non ha praticamente chances di riconfermare il titolo Manolo Blanco Blanco, decimo con 75 (+3).
"E’ un tracciato che mi è sempre piaciuto molto – ha detto Merletti (nella foto), che gioca soprattutto pro am – dove il risultato si costruisce con cinque tee-shot importanti, quelli delle buche 3, 11, 12, 13, 15 (tutte con acqua): li ho effettuati bene e ho imbucato un paio di volte da quattro metri. Questa in pratica è stata la chiave del risultato». Poco il tempo da dedicare all’allenamento per il pro torinese, che riconosce a Baldovino Dassù un’illuminazione sul gioco corto dopo una seduta di inizio stagione.
Si gioca con formula pro am (un pro e un amateur) sulla distanza di 36 buche. Nella classifica a squadre scratch in vetta Giorgio Merletti-Giuliana Panzani con 69 colpi e nella pareggiata sono in testa con 65 (-7) Angelo Passamonti e Donata Lozito.
Il montepremi è di 11.200 euro dei quali 2.500 andranno al vincitore.
Con un deciso attacco negli ultimi due giri la cinese Shanshan Feng si è imposta con 267 (66 70 64 67, -17) colpi nel Sime Darby LPGA Malaysia sul percorso del Kuala Lumpur G&CC (par 71), nella capitale della Malesia. Era la quinta gara delle sei consecutive in Oriente del LPGA Tour e riservata a sole 78 concorrenti.
Non ha potuto far nulla la norvegese Suzann Pettersen, seconda con 270 (-14), pur se nel giro finale ha segnato un colpo in meno della vincitrice. Al terzo posto con 272 (-12) la coreana Amy Yang e la svedese Anna Nordqvist, al quinto con 273 (-11) la spagnola Azahara Muñoz e la coreana So Yeong Ryu e solo al 12° con 276 (-8) la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, che era risalita fino alla sesta piazza dopo una partenza difficoltosa, e Jessica Korda, campionessa uscente.
Non hanno giocato secondo le loro potenzialità la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking, 43ª con 285 (+1), e la canadese Brooke M. Henderson, numero cinque, 63ª con 293 (+9).
Shanshan Feng ha portato a cinque i successi nel circuito, comprensivi di un major, con un 67 (-4) dovuto a cinque birdie e a un bogey. Nel suo palmares figurano anche cinque titoli nel Japan Tour, sei nel Ladies European Tour e una vittoria nella World Cup. Ha percepito 270.000 dollari su un montepremi di 1.800.000 dollari.
TERZO GIRO - Gioco sospeso nel terzo giro del Sime Darby LPGA Malaysia (LPGA Tour) sul percorso del Kuala Lumpur G&CC (par 71), nella capitale della Malesia, ma la classifica provvisoria propone spunti interessanti per la giornata finale.
E' salita in vetta la cinese Shanshan Feng con "meno 13" alla buca 17, ma possono raggiungerla sia la svedese Anna Nordqvist, seconda con "meno 12" alla 15ª che la coreana Amy Yang, terza con "meno 11" sullo stesso green. Al quarto posto con 204 la norvegese Suzann Pettersen, affiancata dalla taiwanese Candie Kung, stesso "meno 9" alla 15ª, e gran recupero della neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, da 23ª a sesta con 205 (-8), grazie a un gran 65 (-6).
Non potrà raddoppiare il titolo Jessica Korda, campionessa uscente, ottava con 206 (-7), e piuttosto deludenti la thailandese Ariya Jutanugarn, 41ª con 213 (par), e la canadese Brooke M. Henderson, 68ª con 223 (+10). Il montepremi è di 1.800.000 dollari.
SECONDO GIRO - La coreana Amy Yang (132 - 63 69, -10) ha allungato il passo nel Sime Darby LPGA Malaysia, quinta gara delle sei consecutive in Oriente del LPGA Tour e riservata a sole 78 concorrenti.
Sul percorso del Kuala Lumpur G&CC (par 71), nella capitale della Malesia, le rendono tre colpi la coreana Mi Jung Hur, la taiwanese Candie Kung e la svedese Anna Nordqvist (135, -7) e sono a quattro Michelle Wie, le coreane Ha Na Jang e Jenny Shin, la cinese Shanshan Feng e la spagnola Azahara Muñoz (136, -6). Poco dietro la spagnola Carlota Ciganda e la norvegese Suzann Pettersen, 13.e con 138 (-4), e Jessica Korda, campionessa uscente, 17ª con 139 (-3). Non rispondono alle attese le due grandi favorite, la neozelandese Lydia Ko, numero uno del Rolex ranking, 23ª con 140 (-2), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, 43ª con 143 (+1). Ritmo lento anche di Stacy Lewis e della giapponese Haru Nomura, 37.e con 142 (par).
Amy Yang ha realizzato 69 (-2) colpi con un eagle, un birdie e un bogey. La 27enne residente a Orlando (Florida) ha colto due successi nel LPGA Tour e tre nel Ladies European Tour dove ha iniziato la carriera giovanissima. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.
PRIMO GIRO - La coreana Amy Yang ha iniziato a gran ritmo e ha preso il comando con 63 (-8) colpi nel Sime Darby LPGA Malaysia, quinta gara delle sei consecutive in Oriente del LPGA Tour e riservata a sole 78 concorrenti.
Sul percorso del Kuala Lumpur G&CC (par 71), nella capitale della Malesia, ha due colpi di ritardo Marina Alex (66, -5) e ne hanno tre Michelle Wie, Mo Martin, la coreana Jenny Shin, la cinese Shanshan Feng, la norvegese Suzann Pettersen e la spagnola Azahara Muñoz (66, -5).
Delle due grandi favorite, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, è 12ª con 68 (-3), mentre la neozelandese Lydia Ko, numero uno, è 30ª con 71 (par) insieme a Jessica Korda, campionessa uscente, e alla spagnola Carlota Ciganda. Un colpo in meno per Stacy Lewis e per la giapponese Haru Nomura, 21.e con 70 (-1).
Amy Yang ha sintetizzato la sua giornata di grazia con otto birdie senza bogey. La 27enne residente a Orlando (Florida) ha colto due successi nel LPGA Tour e tre nel Ladies European Tour dove ha iniziato la carriera giovanissima. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.
LA VIGILIA - La neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, danno tono al field del Sime Darby LPGA Malaysia (27-30 ottobre) quinta gara delle sei consecutive in Oriente del LPGA Tour e riservata a sole 78 concorrenti.
Sul percorso del Kuala Lumpur G&CC, nella capitale della Malesia, difende il titolo Jessica Korda, 23enne di Bradenton (Florida), figlia degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, con quattro titoli nel circuito l’ultimo proprio in questo torneo. Altre possibili protagoniste la coreana Na Yeon Choi, la spagnola Carlota Ciganda, le statunitensi Paula Creamer, Stacy Lewis e Michelle Wie, la cinese Shanshan Feng, la giapponese Haru Nomura, la norvegese Suzann Pettersen e la svedese Anna Nordqvist. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.
Chris Kirk (202 - 67 70 65, -14) e Luke List (202 - 71 66 65) sono appaiati al comando nel Sanderson Farms Championship (PGA Tour) in svolgimento al CC of Jackson (par 72), di Jackson nel Mississippi. Inizieranno la volata finale con un colpo di vantaggio su Lucas Glover, un major vinto e poi l'oblio, Cody Gribble e sul canadese Graham DeLaet (203, -13). Al sesto posto con 204 (-12) Grayson Murray, l'australiano Cameron Smith, l'inglese Greg Owen e l'irlandese Seamus Power e al decimo con 205 (-11) Nick Taylor.
Ha guadagnato terreno l'argentino Angel Cabrera, da 51° a 24° con 209 (-7), ne ha perso ancora il colombiano Camilo Villegas, da 23° a 34° con 210 (-6), e sono indietro Peter Malnati, campione uscente, e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 51.i con 212 (-4).
Al torneo partecipano i membri del circuito esclusi dal grande giro del WGC, ma il torneo si differenza dagli altri del calendario per un montepremi più basso (4.200.000 dollari contro la media di 6,5 milioni di dollari).
SECONDO GIRO - Rookie in evidenza nel Sanderson Farms Championship (PGA Tour): è Grayson Murray leader con 132 (67 65, -12) colpi sul percorso del CC of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi. Lo seguono con 134 (-10) l'inglese Greg Owen e l'irlandese Seamus Power e con 135 (-9) Brandon Hagy, Trey Mulinax, Lucas Glover, da tempo nell’oblio dopo aver vinto un major, e il canadese Graham DeLaet.
Ha preso 18 posizioni il colombiano Camilo Villegas e ne ha guadagnate 15 lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, entrambi 23.i con 138 (-6), e hanno evitato il taglio Peter Malnati, campione uscente, e l'argentino Angel Cabrera, 51.i con 141 (-3). Fuori l'inglese Ian Poulter (145, +3), tre colpi oltre il limite di qualifica.
Grayson Murray, 23enne di Raleigh (North Carolina), è al primo anno di circuito dove è approdato dal Web.com Tour in cui ha vinto una gara. Ha sorpreso gli avversari con otto birdie e un bogey per il 65 (-7). Il montepremi è di 4.200.000 dollari.
PRIMO GIRO - Kevin Streelman è al vertice con 63 colpi (-9, con 10 birdie e un bogey) del Sanderson Farms Championship (PGA Tour) in svolgimento sul percorso del CC of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi.
In seconda posizione con 65 (-7) Trey Mullinax, l’irlandese Seamus Power e lo svedese Carl Pettersson e in quinta con 66 (-6) Lucas Glover, da tempo nell’oblio dopo aver vinto un major, Dicky Pride, Jonathan Byrd, Rob Oppenheim, il colombiano Camilo Villegas, il giapponese Hiroshi Iwata e il canadese Graham DeLaet. Accusano già un buon ritardo lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 38° con 69 (-3), l’inglese Ian Poulter, 51° con 70 (-2), Peter Malnati, campione uscente, e l’argentino Angel Cabrera. 69.i con 71 (-1). Il montepremi è di 4.200.000 dollari.
LA VIGILIA - Gli esclusi del PGA Tour dal WGC HSBC Champions non passeranno la settimana a riposo, ma il circuito propone il Sanderson Farms Championship (27-30 ottobre), che ha una sola differenza dalle altre gare: il montepremi più basso ($ 4.200.00) rispetto alla media che supera i sei milioni di dollari.
Sul percorso del CC of Jackson, a Jackson nel Mississippi, difende il titolo Peter Malnati in un buon contesto che comprende David Toms, Kevin Streelman, il colombiano Camilo Villegas, l’inglese Ian Poulter, l’argentino Angel Cabrera, il canadese Graham DeLaet, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e lo svedese Carl Pettersson
Stefania Croce è terminata al 18° posto con 216 colpi (71 74 71, par) e Sophie Sandolo al 33° con 220 (73 75 72, +4) nel Sanya Ladies Open (Ladies European Tour) disputato allo Yalong Bay Golf Club (par 72) di Sanya in Cina.
Ha conquistato il primo titolo nel circuito la thailandese Supamas Sangchan (208 - 70 70 68, -8), 20enne di Bangkok, che con un 68 (-4 con un eagle, quattro birdie e due bogey) ha bruciato la svedese Caroline Hedwall (209, -7). In terza posizione con 10 (-6) la cinese Yuting Shi e la statunitense Amelia Lewis e in quinta con 212 (-4) la tedesca Olivia Cowan, che ha fatto gavetta nel LET Access. Hanno ceduto le due leader dopo il secondo giro, la francese Gwladys Nocera, sesta con 213 (-3) e la cinese Yan Liu, 13ª con 215 (-1).
Per Stefania Croce giro conclusivo in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey e in 72 (par) per Sophie Sandolo con tre birdie e tre bogey. Alla vincitrice è andato un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Stefania Croce, 26ª con 145 (71 74, +1) colpi, e Sophie Sandolo, 53ª con 148 (73 75, +4), sono rimaste in gara nel Sanya Ladies Open (Ladies European Tour) allo Yalong Bay Golf Club (par 72) di Sanya in Cina.
Cambio al vertice dove ora guidano il gruppo con 138 (-6) colpi la francese Gwladys Nocera (68 70), da un po’ di tempo lontana dall’alta classifica, e la cinese Yan Liu (68 70). Al terzo posto con 139 (-5) le thailandesi Prima Thammaraks e Saraporn Chamchoi, la tedesca Leticia Ras-Anderica e la svedese Caroline Hedwall, le ultime due al comando dopo un giro, e al settimo con 140 (-4) l’australiana Stacey Keating, la thailandese Supamas Sangchan, la transalpina Celine Herbin, l’austriaca Christine Wolf e la statunitense Amelia Lewis. Si attendeva sicuramente altro esito la cinese Xi Yu Lin, vincitrice delle ultime due edizioni, 36ª con 146 (74 72, +2) e ormai fuori dai giochi.
Gwladys Nocera e Yan Liu hanno marciato di pari passo in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Per Stefania Croce un 74 (+2) con tre birdie e cinque bogey, e per Sophie Sandolo un 75 (+3) con due birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Stefania Croce, 16ª con 71 (-1) colpi, e Sophie Sandolo, 37ª con 73 (+1), sono in buona classifica dopo il giro iniziale del Sanya Ladies Open (Ladies European Tour) allo Yalong Bay Golf Club (par 72) di Sanya in Cina. Al comando con 67 (-5) la coppia formata dalla tedesca Leticia Ras-Anderica e dalla svedese Caroline Hedwall, quest’ultima da tempo in ombra, con un colpo di margine sulla francese Gwladys Nocera, sulla cinese Yan Liu e sulla finlandese Oona Vartiainen (68, -4), che ha disputato tutta la stagione nel LET Access, il secondo tour continentale.
Stesso score della Croce per la transalpina Celine Herbin e per l’australiana Sarah Kemp, mentre è mancata all’appuntamento la cinese Xi Yu Lin, 53ª con 74 (+2), molto attesa alla prova avendo vinto la gara negli ultimi due anni e che nelle sei fino ad ora disputate non si è mai classificata fuori dalle top ten compresa la prima nel 2010 quando, 14enne, era ancora amateur.
Leticia Ras-Anderica 22enne tedesca, ma nata ad Alicante in Spagna, è professionista dal 2015 e gioca prevalentemente nei circuiti asiatici. Ha condotto un turno senza sbavature con cinque birdie, senza bogey. Più articolata l’andatura di Caroline Hedwall, 27enne svedese con cinque tioli nel LET e tre nel tour australiano, la quale ha realizzato otto birdie e tre bogey. Per Stefania Croce tre birdie e due bogey e per Sophie Sandolo due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Seconda tappa consecutiva in Cina per il Ladies European Tour dove si svolge il Sanya Ladies Open (27-29 ottobre) allo Yalong Bay Golf Club di Sanya. Dopo questa gara ne mancheranno altre cinque alla conclusione della stagione, ma non si giocherà mai in Europa. In Cina saranno in campo due sole italiane, Sophie Sandolo e Stefania Croce.
Molto attesa alla prova la ventenne cinese Xi Yu Lin, vincitrice delle ultime due edizioni e che nelle sei fino ad ora disputate non si è mai classificata fuori dalle top ten compresa la prima nel 2010 quando, 14enne, era ancora amateur. Tra le altre possibili protagoniste le francesi Gwladys Nocera e Celine Herbin, l’olandese Anne Van Dam, vincitrice la scorsa settimana dello Xiamen International Open, la svedese Caroline Hedwall, la scozzese Pamela Pretswell, l’australiana Stacey Keating e la brasiliana Victoria Lovelady, che ha rappresentato la sua nazione alle Olimpiadi. Il montepremi è di 300.000 euro.
Matteo Delpodio 16° con 276 (70 72 65 69, -12) e Alessandro Tadini 24° con 278 (70 67 70 71, -10) nel Ras Al Khaimah 2016 Golf Challenge non sono riusciti a entrare tra i primi 45 dell'ordine di merito che andranno a contendersi 15 'carte' per l'European Tour 2017 al NBO Grand Final (2-5 novembre) in Oman, dove l'unico azzurro presente sarà Lorenzo Gagli. Fuori anche Nicolò Ravano, 63° con 285 (69 68 74 74, -3)
Sul percorso dell’Al Hamra GC (par 72), nell’Emirato arabo di Ras Al Khaimah, ha colto il secondo titolo stagionale e in carriera il 24enne inglese Jordan L. Smith (268 - 69 66 67 66, -20), saldamente in vetta alla money list grazie alla prima moneta di 50.722 euro su un montepremi di 320.000 euro. Ha superato il portoghese José-Filipe Lima (269, -19), lo svedese Johan Edfors (271, -17), lo spagnolo Padro Oriol e l'altro svedese Marcus Kinhult (272, -16).
Jordan L. Smith ha rimontato con un 66 (-6) frutto di otto birdie e due bogey. Era difficile il compito di Matteo Delpodio, che aveva bisogno almeno di un quinto posto per volare in Oman. Comunque ha avuto il merito di provarci dopo un avvio di torneo lento. Ha concluso con un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey. Ha iniziato bene Alessandro Tadini con tre birdie in nove buche. Dopo un bogey alla 10ª e un birdie alla 14ª era ancora tra i qualificati per il Gran Final alla 15ª, poi due birdie nelle ultime tre buche (71, -1) lo hanno messo fuori gioco per appena 438 euro (47° in OM). Un bogey in meno e ce l'avrebbe fatta. Per Nicolò Ravano 74 (+2) colpi con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 71° con 143 (70 73, -1), che in tal modo ha perso tre posizioni nell'ordine di merito (35°), Andrea Pavan, 85° con 145 (74 71, +1), e Guido Migliozzi, 98° con 147 (74 73, +3), al debutto tra i pro.
TERZO GIRO - Alessandro Tadini (70 67 70) e Matteo Delpodio (70 72 65), 17.i con 207 (-9) colpi nel Ras Al Khaimah 2016 Golf Challenge all’Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato arabo di Ras Al Khaimah, hanno ancora una chance di qualificarsi per il Grand Final del Challenge Tour in Oman (2-5 novembre) dove i primi 45 dell’ordine di merito saranno in corsa per una delle 15 carte dell’European Tour 2017. Non ha invece possibilità Nicolò Ravano, sceso dal 13° al 49° posto con 211 (69 68 74, -5). A Delpodio, 62° nell’ordine di merito, occorre almeno un quinto posto e a Tadini (49°) non scendere oltre il 17/18°, ma anche con questi piazzamenti entrambi dipenderanno da quanto faranno anche gli altri.
Prova a guadagnarsi in passaggio in Oman lo svedese Marcus Kinhult, nuovo leader con 200 (68 67 65, -16), argento alle Olimpiadi giovanili alle spalle di Renato Paratore. Lo seguono con 202 (-14) lo spagnolo Pedro Oriol e gli inglesi Jordan L. Smith e Max Orrin. In quinta posizione con 203 (-13) gli scozzesi David Law e Duncan Stewart, lo svedese Puntus Widegren, il francese Romain Langasque e gli inglesi James Heath e Garrick Porteous.
A Marcus Kinhult, 20enne di Fiskebackskil e professionista dal 2015, potrebbe anche bastare la terza piazza per entrare tra i 45. Ha girato in 65 (-7) colpi con sette birdie senza bogey come ha fatto anche Matteo Delpodio. Per Alessandro Tadini 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey e per Nicolò Ravano 74 (+2) con due birdie e quattro bogey,
Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 71° con 143 (70 73, -1) e per ora unico azzurro in Oman, Andrea Pavan, 85° con 145 (74 71, +1), e Guido Migliozzi, 98° con 147 (74 73, +3) alla prima gara tra i pro. Il montepremi è di 320.000 euro con prima moneta di 50.723.
SECONDO GIRO - Alessandro Tadini (70 67) e Nicolò Ravano (69 68), 13.i con 137 (-7) colpi, e Matteo Delpodio, 59° con 142 (70 72, -2), possono ancora giocarsi le loro chances peri entrare tra i primi 45 dell’ordine di merito che al Grand Final in Oman (2-5 novembre) saranno in corsa per una delle 15 carte dell’European Tour 2017 spettanti ai primi 15 della money list.
Nel Ras Al Khaimah 2016 Golf Challenge, all’Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato arabo di Ras Al Khaimah, conduce con 133 (66 67, -11) il francese Romain Langasque, che precede l’inglese Garrick Porteous e gli svedesi Johan Edfors e Pontus Widegren (134, -10).In una classifica molto corta sono in quinta posizione con 135 (-9) sette concorrenti tra i quali il neozelandese Ryan Fox e l’inglese Jordan L. Smith.
Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 71° con 143 (70 73, -1) e out per un colpo, Andrea Pavan, 85° con 145 (74 71, +1), e Guido Migliozzi, 98° con 147 (74 73, +3) alla prima gara da pro. Gagli, 32° nella money list, perderà qualche posizione, ma sarà in campo in Oman, Pavan è fuori, mentre Ravano e Delpodio debbono arrivare almeno quinti per sperare e Tadini non andare oltre il 18/20° posto.
Romain Langasque, 21enne di Cabris al primo anno di tour condotto senza vittorie, ma con otto top ten compresi due secondi posti, ha girato in 67 (-5) colpi con sei birdie e un bogey. Ravano ha rimontato con un 68 (-4) dovuto a un eagle, quattro birdie e a due bogey e Tadini ha fatto corsa parallela con Langasque, anch’egli con un 67 determinato sei birdie e da un bogey. Per Delpodio 72 (par) colpi con cinque birdie e cinque bogey, per Gagli 73 (+1) con un birdie e due bogey, per Pavan 71 (-1) con sei birdie, tre bogey e un doppio bogey e per Migliozzi 73 con tre birdie e quattro bogey.
Il montepremi è di 320.000 euro con prima moneta di 50.723.
PRIMO GIRO - Nel Ras Al Khaimah 2016 Golf Challenge (Challenge Tour), sul percorso dell’Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato arabo di Ras Al Khaimah, Niccolò Ravano, 25° con 69 (-3) colpi, Alessandro Tadini, Matteo Delpodio e Lorenzo Gagli, 39.i con 70 (-2), sono partiti un po’ lentamente in una gara da finire nelle primissime posizioni per sperare in una possibile ‘carta’ per l’European Tour 2017, ma hanno ancora 54 buche per recuperare.
In vetta con 65 (-7) lo svedese Pontus Widegren e l’inglese Max Orrin, seguiti a un colpo dallo scozzese Scott Henry, dall’austriaco Martin Wiegele, dal norvegese Espen Kofstad e dal francese Romain Langasque (66, -6). Andrea Pavan, quinto italiano in corsa per entrare tra i primi 45 dell’ordine di merito e avere l’accesso la settimana prossima al Grand Final in Oman (2-5 novembre), dove le ‘carte’ si materializzeranno per i primi 15 della money list, è 89° con 74 (+2) insieme a Guido Migliozzi, all’esordio tra i pro.
Pontus Widegren ha realizzato il 65 con un eagle, sei birdie e un bogey e Max Orrin lo ha imitato con otto birdie e un bogey. Nicolò Ravano si è disimpegnato con quattro birdie e un bogey, Alessandro Tadini con quattro birdie e due bogey, Matteo Delpodio con cinque birdie e tre bogey e Lorenzo Gagli con tre birdie e un bogey. Difficoltà per Andrea Pavan con due birdie, due bogey e un doppio bogey e per Guido Migliozzi con due birdie e quattro bogey. Con la classifica attuale solo Gagli finirebbe tra i 45.
La prima moneta di 50.723 euro, su un montepremi di 320.000 euro, permette a quasi i tutti i partecipanti con un successo di staccare il biglietto per l’Oman.
LA VIGILIA- Nel Ras Al Khaimah 2016 Golf Challenge (26-29 ottobre), sul percorso dell’Al Hamra GC nell’emirato arabo di Ras Al Khaimah, ultimo appello nel Challenge Tour per entrare o rafforzare la propria posizione tra i primi 45 classificati nell’ordine di merito, che andranno a giocarsi le quindici "carte" per l’European Tour 2017 la prossima settimana in Oman.
Sono in corsa cinque azzurri: Lorenzo Gagli (32° nella money list), che ha necessità di salire per avere migliori chances, mentre debbono cercare un gran risultato Andrea Pavan (48°), Alessandro Tadini (49°), Matteo Delpodio (62°) e Nicolò Ravano (64°) per recuperare. Inoltre sarà in campo anche Guido Migliozzi, alla sua prima gara da professionista.
Al via tutti i migliori tra i quali hanno la priorità nella lista dei favoriti i tedeschi Alexander Knappe, leader dell’ordine di merito, e Bernd Ritthammer, gli inglesi Sam Walker e Jordan L. Smith, il neozelandese Ryan Fox, lo svedese Alexander Bjork e i francesi Matthieu Pavon e Romain Langasque.
Sarà un torneo molto combattuto perché con la prima moneta di 50.723 euro, su un montepremi di 320.000 euro, tutti coloro che saranno in gara con un successo posso staccare il biglietto per l’Oman.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)