Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Si è imposto per la quarta volta il torneo, firmando anche il suo quarto successo nel Campionato Italiano. Nella strokeplay pareggiata successo del tedesco Reinhard Berer e nella stableford titolo a Mario Gazzetta

Tommaso Perrino ha vinto con 143 (70 73, +1) colpi l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association disputato al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (AN). Un trionfo per il livornese che ha fatto l’en plein conquistando anche il Campionato Italiano.

Nel round conclusivo dell’evento, giunto alla 24ª edizione, il vincitore, leader dopo un giro, ha contenuto con un 73 (+2) il ritorno del camerunense Issa A Amang Nlareb, che ha provato a rimontare dalla terza piazza, ma che si è dovuto accontentare della seconda con 145 (73 72, +3). In terza posizione con 146 (+4) Nicola Maestroni, in quarta con 147 (+5) il tedesco René Schwenk e in ottava con 165 (+23) Vittorio Cascino e Davide Palestro.

Perrino ha conquistato il titolo per la quarta volta, dopo essersi imposto nel 2019, 2021 e 2022. Numero otto del ranking mondiale della categoria (WR4GD) e Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG, lo scorso anno si è laureato campione europeo individuale e partecipa stabiilmente alle gare del G4D Tour, promosso dal DP World Tour nell’intento di evidenziare sempre di più l’inclusività del golf, dove nel 2022 ha fatto suo il G4D@ISPS Handa World Invitational in Irlanda del Nord. Quattro anche i successi di Perrino nel Campionato Italiano, ma tutti di fila a iniziare dal 2021.

“Strokeplay pareggiata” – Con una clamorosa rimonta dal 14° posto l’austriaco Reinhard Berer, grazie a un gran 66 (-5), miglior score di giornata e del torneo, per un totale di 148 (82 66, +6) colpi ha superato sul filo di lana Andrea Plachesi, secondo con 149 (+7). In alta classifica anche Alessandro Petrianni, terzo con 150 (+8), Andrea Fusacchia, quarto con 151 (+9), Davide Fasci e Iohn Rosanova, quest’ultimo in vetta dopo 18 buche, quinti con 153 (+11).

“Stableford” – Nella categoria stableford titolo a Mario Gazzetta che ha concluso con 74 punti dopo una corsa di testa iniziata con un 39, score migliore del torneo. Lo hanno seguito Fabrizio Gardiol con 62 e Alla Tanfoglio con lo stesso score.

“Premi speciali” a Stefano Palmieri (Blind category) e alla tedesca Jennifer Sraga (Best women in the field).

Campionato Italiano – Come detto Tommaso Perrino ha primeggiato anche nel Campionato Italiano Strokeplay. Nella categoria pareggiata successo di Nicola Maestroni, che ha preceduto Andrea Plachesi, e nella stableford prima posizione per Mario Gazzetta e seconda per Fabrizio Gardiol.

Circuito A.I.D. Golf Tour e Ordine di merito paralimpico FIG, premiati Perrino, Bagnarelli e Donati – Al Conero Golf Club consegnati anche i premi relativi alla graduatoria 2023 dell’Ordine di Merito del Settore Paralimpico FIG circuito A.I.D Golf Tour. Tommaso Perrino (Classifica Generale Scratch), Josè Bagnarelli (Classifica Generale Pareggiata) e Alessandra Donati (Classifica Generale Stableford) sono i primi classificati in base ai punti conseguiti nelle gare della scorsa stagione agonistica nelle competizioni EDGA e A.I.D. Golf Tour.

Cerimonia di premiazione – Soddisfazione ed emozione fra tutti i partecipanti alla gara durante la cerimonia di premiazione alla presenza di Marco Bruschini, Direttore dell’Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche; Mirko Bilò, Consigliere Regionale Marche; Giancarlo Giulianelli, Garante regionale Marche; Filippo Moschella, Sindaco di Sirolo; Roberto Novelli, Vicepresidente CIP Marche; Tarcisio Pacetti, Consigliere Nazionale CIP; Damiano Pirani, Consigliere AMAP. In rappresentanza della FIG presenti Stefano Frigeri, Presidente Comitato Regionale FIG Emilia Romagna, Zona 4 Emilia Romagna – Marche; Riccardo Galassi, Delegato Regionale FIG Marche; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali. Per il Conero Golf Club, Marco Roccheggiani, Presidente associazione immobiliare del Conero Golf Club e Roberto Malatini, Presidente dell’associazione sportiva del Conero Golf Club. Come ufficiali di gara Marco Aquilino, Direttore del torneo e gli arbitri Virginia Rancati e Albert Tamietto.

L’Open d’Italia Disabili nelle Marche anche nel 2025 e nel 2026 – Chiusa l’edizione numero 24 che ha segnato l’esordio per il Conero Golf Club come sede di gara, si lavora già per il futuro che vedrà la Regione Marche nuovamente teatro della manifestazione anche per il 2025 e per il 2026. Un percorso triennale che Federazione Italiana Golf e Regione Marche hanno intrapreso in sinergia e piena cooperazione.

I Partner – L’Open d’Italia Disabili ha avuto il supporto di Regione Marche (Presenting Sponsor) e il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Partner istituzionale: EDGA (European Disabled Golf Association).

Nella foto: Tommaso Perrino premiato

 

Tommaso Perrino, con 70 (-1) colpi, è il leader dell’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale dell’European Disabled Golf Association in svolgimento al Conero Golf Club (par 71) di Sirolo (An). Nel primo dei due giri dell’evento, giunto alla 24esima edizione, il professionista livornese - numero 8 dell’EDGA world ranking e vincitore dell’Open d’Italia Disabili nel 2019, 2021 e 2022 - precede Nicola Maestroni, secondo con 71 (par) e il camerunense Issa A Amang Nlareb, terzo con 73 (+2). Molte meno opportunità di inserirsi nella corsa alla vittoria per il tedesco Renè Schwenk, quarto (75,+4) e per il belga Arwen Duerinckx, quinto (77, +6). In campo femminile, restando nell’ambito della classifica “strokeplay medal”, la tedesca Jennifer Sraga occupa l’ottavo posto. Tra gli azzurri, proveranno a recuperare posizioni Davide Palestro e Vittorio Cascino, rispettivamente nono e decimo.

“Strokeplay pareggiata”, Rosanova al comando: È Iohn Rosanova (73, +2) a guidare la graduatoria “strokeplay pareggiata”. Dietro di lui, in seconda posizione, Riccardo Bianciardi (74, +3), Alessandro Petrianni, terzo (75, +4) e il duo formato da Andrea Fusacchia e Andrea Plachesi, entrambi con 76 (+5).

“Stableford”, Gazzetta guida la classifica: Mario Gazzetta è al comando della classifica “stableford” con 39 punti, davanti a Giancarlo Selmi (36 punti) e Alla Tanfoglio (35 punti). Tra le giocatrici, Alessandra Donati è a centro classifica con 26 punti.

Nel giro finale in palio anche il titolo italiano: Nelle 18 buche conclusive Tommaso Perrino, campione europeo individuale in carica, andrà alla ricerca del quarto successo nell’Open d’Italia Disabili dopo il secondo posto dell’edizione 2023 al Royal Park i Roveri di Torino alle spalle dello svedese Rasmus Lia. Per il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG l’obiettivo è anche la conferma del titolo nel campionato italiano. Tanti i protagonisti del movimento paralimpico azzurro in corsa per un risultato di prestigio nelle altre categorie in gara, a conferma della crescita della competitività di un settore per il quale la FIG ha creato uno staff tecnico dedicato con raduni e allenamenti personalizzati.

Agonismo e aggregazione al Conero Golf Club: Primo round all’insegna del fair play. Agonismo e aggregazione al centro della scena nel pieno spirito dell’evento che si disputa per la prima volta al Conero Golf Club. Il circolo di Sirolo si sviluppa all’interno del Parco del Conero con la bellezza della campagna marchigiana a far da cornice. Il percorso di gara si presenta con un terreno dolcemente mosso e propone una estrema varietà di situazioni e di paesaggi: nelle prime nove buche, il gioco è fortemente caratterizzato dalla presenza di un lago; nelle seconde nove buche, il campo si trasforma e si colora lentamente fino a giungere alla Club House, perfettamente armonizzata col contesto circostante.

L’Open d’Italia Disabili per tre anni nelle Marche: Valorizzazione del turismo golfistico e crescita del movimento paralimpico, la sinergia tra Regione Marche e Federazione Italiana Golf vedrà l’Open d’Italia Disabili disputarsi anche nel 2025 e nel 2026 nelle Marche. Un accordo triennale presentato nel corso della conferenza stampa, presso la sede della Regione Marche ad Ancona, che il 10 aprile ha aperto la grande settimana di golf con l’intervento del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, alla presenza del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli; del Presidente FIG, Franco Chimenti e del Direttore dell’Agenzia per il Turismo e per l'Internazionalizzazione delle Marche, Marco Bruschini.

I Partner: L’Open d’Italia Disabili ha il supporto di Regione Marche (Presenting Sponsor) e il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Partner istituzionale: EDGA (European Disabled Golf Association).

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LETAS: titolo a Magnusson

Anna Magnusson ha ottenuto il suo primo titolo sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, vincendo con 207 (72 67 68, -9) il 12° Terre Blanche Ladies Open, gara inaugurale del tour 2024 che si è svolta sul percorso del Golf de Terre Blanche(par 72), a Tourrettes in Francia, dove Erika De Martini si è classificata 49ª con 226 (76 73 77, +10).

La Magnusson, 29enne di Stoccolma alla 36ª presenza sul LETAS, che quest’anno si articola al momento su 14 eventi, ha rimontato dal secondo posto con un 68 (-4, sette birdie, tre bogey) e ha sorpassato la dilettante francese Sara Brentcheneff, seconda con 208 (-8) dopo un 71 (-1, tre birdie, due bogey), che era stata al vertice nei primi due round.

Al terzo posto con 213 (-3) l’inglese Amy Taylor, al quarto con 214 (-2) l’olandese Zhen Bontan e Ana Dawson dell’Isola di Man, al sesto con 215 (-1) la transalpina Charlotte Liautier, la svedese Isabell Ekstrom e l’inglese Billie-jo Smith e al 17° con 218 (+2) l’amateur francese Louise Uma Landgraf, che difendeva il titolo.

Sono uscite al taglio, caduto a 150 (+6), Marta Spiazzi, 60ª con 151 (+7), Alice Negroni (am), 69ª con 153 (+9), Emma Lundgren, 77ª con 155 (+11), e Caterina Tatti, 85ª con 158 (+14).

Alla vincitrice è andato un assegno di 6.800 euro su un montepremi di 42.500 euro. Il torneo è stato vinto nel 2022 da Lucrezia Colombotto Rosso, unica azzurra a compiere l’impresa.

 

LA VIGILIA - Inizia il LET Access Series 2024, secondo circuito femminile europeo che, al momento, si articola su 14 eventi. Si parte da Tourrettes in Francia, con il Terre Blanche Ladies Open che avrà luogo dal 12 al 14 aprile (54 buche) sul percorso del Golf de Terre Blanche. Saranno in gara, tra le 108 partecipanti, cinque giocatici italiane: Erika De Martini, Marta Spiazzi, Caterina Tatti, Emma Lundgren e la dilettante Alice Negroni, Assente Lucrezia Colombotto Rosso, unica azzurra ad aver vinto il torneo nelle undici edizioni precedenti (2022).

Difende il titolo l’amateur transalpina Louise Uma Landgraf, che lo scorso anno superò dopo playoff la connazionale Charlotte Liautier e l’olandese Pasqualle Coffa, entrambe al via e desiderose di rivincita.

Tra le altre candidate al titolo le transalpine Lucie André e Lucie Malchirant, a segno da dilettante in un Ladies Italian Open (2021), l’austriaca Katharina Muehlbauer, la scozzese Hannah McCook, l’olandese Zhen Bontan, la spagnola Maria Parra e le danesi Puk Lyng Thomsen, Fie Olsen e Cecilie Leth-Nissen, quest’ultima amateur che si è già imposta nel circuito (Smorum Ladies Open, 2022). Il montepremi è di 42.500 euro.

Presentazione ufficiale presso la sede della Regione Marche ad Ancona, con gli interventi del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli; del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli; del Presidente FIG, Franco Chimenti; del Direttore dell’Agenzia per il Turismo e per l'Internazionalizzazione delle Marche, Marco Bruschini e la testimonianza di Tommaso Perrino, campione italiano in carica e detentore del titolo europeo per golfisti con disabilità

Storie di vita e storie di sport in campo, in nome dell’inclusione, al Conero Golf Club di Sirolo (AN), dove dal 12 al 13 aprile si disputerà l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale del circuito European Disabled Golf Association (EDGA). L’evento, giunto alla 24esima edizione, si disputerà per la prima volta nella Regione Marche, presenting sponsor anche per il 2025 e per il 2026. La gara, aperta a tutte le tipologie di disabilità e alle sei categorie di golf handicap, si svilupperà su due giri da 18 buche e metterà in palio anche il titolo di campione italiano.

Nella conferenza stampa di apertura, presso la sede della Regione Marche ad Ancona, sono intervenuti: il Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli (in video collegamento), il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti e Marco Bruschini, Direttore dell’Agenzia per il Turismo e per l'Internazionalizzazione delle Marche. Tra i protagonisti più attesi del torneo, ha raccontato la sua esperienza Tommaso Perrino, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG, campione italiano in carica e vincitore del Campionato Europeo per golfisti con disabilità 2023.

Fair play, aggregazione e agonismo, il golf non conosce barriere: Tanti i protagonisti del ranking mondiale EDGA che scenderanno in campo al Conero Golf Club. Per tutti i 48 partecipanti ambizioni e motivazioni forti in un contesto agonistico dove il risultato assume un ruolo secondario rispetto al piacere di giocare a golf. Superare le difficoltà della vita grazie ad uno sport unico per capacità aggregante e spirito inclusivo, il green unisce e non conosce barriere.

Perrino cerca il quarto successo: Dopo tre vittorie consecutive, Tommaso Perrino nel 2023 al Royal Park i Roveri di Torino si è dovuto “accontentare” del secondo posto alle spalle dello svedese Rasmus Lia, confermandosi, però, campione italiano. Quest’anno il professionista livornese - numero 8 al mondo dell’EDGA world ranking (categoria “gross”) e vincitore del titolo europeo individuale lo scorso luglio in Olanda - punta nuovamente a imporsi nella sfida internazionale. Nel field, tra gli altri, il camerunense Issa Nlareb, la tedesca Jennifer Sraga e la defending champion Alessandra Donati (categoria stableford). Nella categoria “blind” sul tee di partenza anche Stefano Palmieri, golfista non vedente che nel 2023 si è imposto a livello internazionale, classificandosi primo al The G4D Open (cat V1). Nella categoria wheel chair, seconda partecipazione consecutiva per Haki Doku, atleta paralimpico con doppia nazionalità albanese-italiana paraplegico dopo un incidente nel 1997. Doku, residente a Milano, ha all’attivo una partecipazione – da portabandiera albanese – ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 (handbike) e ha conquistato numerosi titoli World Guinness Record grazie ai primati di maggior numero di chilometri percorsi su sedia a rotelle e maggior numero di scale scese rispettivamente in un’ora e in dodici ore.

La prima volta al Conero Golf Club – Tutto pronto al Conero Golf Club per il debutto come sede di gara dell’Open d’Italia Disabili. Il circolo di Sirolo si prepara ad accogliere le giocatrici e i giocatori che si sfideranno il 12 e il 13 aprile su due round da 18 buche dopo il Practice Day previsto per giovedì 11. Inaugurato nel 1992, si sviluppa all’interno del Parco del Conero: quasi settanta ettari in cui ginestre, corbezzoli, querce, tamerici e ciliegi avvolgono le diciotto buche del percorso campionato e le cinque del campo executive, con la bellezza della campagna marchigiana a far da cornice. Il percorso di gara si presenta con un terreno dolcemente mosso e propone una estrema varietà di situazioni e di paesaggi: nelle prime nove buche, il gioco è fortemente caratterizzato dalla presenza di un lago; nelle seconde nove buche, il campo si trasforma e si colora lentamente fino a giungere alla Club House, perfettamente armonizzata col contesto circostante.

Le dichiarazioni

Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità: “Ringrazio la Federazione Italiana Golf e la Regione Marche per questo importante evento. Sono convinta che lo sport non sia solo uno strumento valido per l’inclusione sociale ma anche per l’autonomia. In questo momento storico possiamo davvero fare di più e passare dall’assistenzialismo alla valorizzazione dei talenti e delle competenze di ogni persona– spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli -. Dobbiamo lavorare insieme: istituzioni, terzo settore, mondo privato e del privato sociale, per garantire a tutti la possibilità di praticare sport ad ogni livello. Ringrazio gli atleti che con il loro amore per il golf e la loro energia ci emozionano e ci dimostrano che non esistono limiti alle proprie passioni se si costruiscono reti forti con le quali lavorare”.

Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche: “Abbiamo creduto molto in questa iniziativa che ha uno spirito speciale e siamo fieri ed orgogliosi di ospitarla nelle Marche, in una struttura come il Conero Golf che è una punta di diamante tra le strutture sportive marchigiane incastonata nella nostra splendida Riviera del Conero. Ringrazio la Federgolf e tutti coloro che si sono adoperati per organizzare questa importante manifestazione. Per le Marche questo evento è anche un’occasione preziosa per far conoscere il territorio, le bellezze, le tradizioni e l’enogastronomia e destagionalizzare il turismo. L’auspicio è quello di lanciare un messaggio di inclusione, innanzitutto, ma anche mostrare la nostra capacità di accoglienza e tutte le nostre eccellenze. Sarà un banco di prova: è la prima volta che ospitiamo un evento internazionale di questo genere ma sono fiducioso nel fatto che saremo all’altezza e che gli Open d’Italia disabili possano diventare un appuntamento fisso così come il turismo sportivo una risorsa”.

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “Il golf abbatte le barriere grazie alla sua forza inclusiva che accoglie e valorizza le diverse abilità, sfidando gli stereotipi. Questo sport contribuisce a diffondere una cultura dell’inclusione e non conosce ostacoli anche grazie al coraggio di tante persone che hanno trovato in questa disciplina, davvero per tutti, la voglia di far emergere il proprio talento superando condizionamenti, difficoltà, limiti. L’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche è la testimonianza di come lo sport paralimpico sia una meravigliosa realtà caratterizzata da storie di coraggio e determinazione che devono rappresentare una sollecitazione per tanti altri ragazzi e ragazze a impegnarsi e mettere in mostra le proprie abilità. Il golf è ed è stato il segreto della rinascita psicofisica di moltissimi atleti che sul green hanno ritrovato fiducia, speranza e passione. Un ringraziamento al Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli, per la sua importante vicinanza. Al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, per aver creduto in questa importante sfida. E ancora: al Comitato Italiano Paralimpico, guidato da Luca Pancalli, per il suo impegno. Al Conero Golf Club, teatro della 24esima edizione dell’Open d’Italia Disabili. Infine, permettetemi di rivolgere un augurio a tutti i concorrenti in gara: a prescindere da ogni risultato e classifica, le vostre storie, il vostro impegno, rappresentano la più bella delle medaglie”.

I Partner – L’Open d’Italia Disabili ha il supporto di Regione Marche (Presenting Sponsor) e il patrocinio del CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Partner istituzionale: EDGA (European Disabled Golf Association).

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Masters: domina Scheffler, ultimo Woods

E’ l’assoluto dominatore della scena mondiale e Scottie Scheffler lo ha confermato travolgendo gli avversari nell’88° Masters Tournament, che ha vinto per la seconda volta, dopo la prima nel 2022. Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, in condizioni meteo difficili per il forte vento, il 27enne di Ridgewood (New Jersey), numero uno del World Ranking, ha concluso la sua corsa verso il nono titolo sul PGA Tour con 277 (66 72 71 68, -11) colpi, quattro di vantaggio sullo svedese Ludvig Aberg, secondo con 281 (-7), e sette su Max Homa, Collin Morikawa e su Tommy Fleetwood, terzi con 284 (-4). Al sesto posto con 286 (-2) Cameron Smith e Bryson DeChambeau, due dei tredici giocatori della LIV Golf in campo, con il secondo che è stato al vertice nei primi due round prima di cedere nel terzo, e all’ottavo con 287 (-1) Xander Schauffele, salito in terza posizione nella classifica mondiale.

Hanno deluso Rory McIlroy, numero due del ranking, e Jon Rahm, numero quattro. Il primo, 22° con 292 (+4), non è riuscito per la decima volta a conquistare il titolo che manca nel suo palmares per completare il “Grande Slam”. Lo spagnolo, 45° con 297 (+9), da poco nelle fila della Superlega araba con un contratto faraonico, campione uscente, ha mancato l’impresa di imporsi per la seconda volta consecutiva ed emulare i soli tre che ci sono riusciti: Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002).

Quanto a Woods è terminato 60° con 304 (73 72 82 77, +16) e ultimo tra i concorrenti ammessi alle ultime 36 buche. Nei primi due giri ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori con giocate attorno e sul green a livello dei suoi tempi migliori e stabilito il nuovo record di tagli superati di fila al Masters con 24. Poi la condizione fisica non lo ha più sorretto e con 82 (+10) ha segnato lo score peggiore nei 100 round disputati al Masters e con il 304 il punteggio più alto sulle 72 buche nel PGA Tour.

Nel turno conclusivo Aberg, Morikawa e Homa hanno provato a insidiare Scheffler, ma i loro sogni si sono infranti nell’Amen Corner, il trio di buche dalla 11ª alla 13ª, tutti e tre frenati e messi fuori gioco da un doppio bogey. E il vincitore, poi, ci ha messo del suo con tre birdie sulle ultime sei buche (in totale 68, -4, con sette birdie e tre bogey).

Scheffler, alla 120ª presenza sul circuito, ha ricevuto un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20.000.000 di dollari, ma in particolare nelle ultime quattro gare (successi nell’Arnold Palmer Invitational e nel The PLAYERS e secondo posto all’Houston Open, oltre al titolo Major) ha guadagnato complessivamente 12.653.735 dollari. E’ il 18° giocatore a far suo più volte il Masters, primo dopo Bubba Watson (2012, 2014), e il quarto più giovane a riuscirci dopo Jack Nicklaus, Seve Ballesteros e Tiger Woods. E’ la quinta volta che va a segno nelle undici occasioni in cui è stato in vetta dopo 54 buche.

“Non ho parole - ha detto al termine - per esprimere quello che sto provando ora. E’ un sogno”. Poi rivolto alla moglie che lo seguiva in TV: “Meredith, sto arrivando”. Tra pochi giorni gli regalerà il primo figlio.

 

TERZO GIRO - Scottie Scheffler, numero uno mondiale, è rimasto da solo al comando con 209 (66 72 71, -7) colpi dopo il “moving day” e inizierà il giro finale del Masters Tournament, il primo Major stagionale, con un colpo di vantaggio su Collin Morikawa, secondo con 210 (-6), e due su Max Homa, terzo con 211 (-5).

Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, dove il vento che soffiava tra le 10 e le 15 miglia orarie, e a tratti con raffiche di 25 miglia, ha condizionato nuovamente gli score, ha ceduto Tiger Woods, sceso dal 22° al 52° posto con 227 (73 72 82, +11) con un 82 (+10), suo punteggio più alto nei 99 giri giocati al Masters e ora ne ha sette pari o superiori all’80 nel PGA Tour e quattro nei Major. Resta il suo primato di 24 tagli consecutivi superati nel torneo.

Insieme ai primi tre della graduatoria saranno in corsa per il titolo anche Ludvig Aberg, quarto con 212 (-4), e Bryson DeChambeau, quinto con 213 (-3). Il 30enne californiano, uno dei 13 giocatori della LIV Golf in campo, leader solitario dopo il primo round e insieme a Scheffler e a Homa nel secondo, ha perso terreno con un 75 (+3), ma le condizioni in cui si sta svolgendo la gara lasciano spazio alla possibilità di recuperi, anche con distacchi più ampi, come i cinque colpi che accusano Xander Schauffele, Cameron Davis e Nicolai Hojgaard, sesti con 214 (-2). Quest’ultimo è stato anche in vetta alla graduatoria dopo aver giocato la decima buca, ma si è defilato con cinque bogey consecutivi dalla 11ª.

Anche se è risalito dal 35° al 21° posto con 219 (+3) Rory McIlroy, numero due mondiale, ha fallito il decimo tentativo consecutivo di chiudere il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmarès, mentre Jon Rahm, da 44° a 28° con 221 (+5), numero tre e campione in carica, non potrà fregiarsi del titolo per la seconda volta consecutiva ed emulare i tre grandissimi, Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002), unici ad aver realizzato la doppietta di fila. La tradizione che nega al vincitore del Par 3 Contest di indossare la “Green Jacket” nello stesso anno non ha risparmiato neanche Rickie Fowler, medesimo score di Rham.

Scheffler, che nelle ultime tre gare ha ottenuto due vittorie (Arnold Palmer Invitational e The PLAYERS) e un secondo posto (Houston Open), è stato piuttosto altalenante nel realizzare il suo 71 (-1, un eagle, quattro birdie, tre bogey, un doppio bogey) e questo forse lascia buone speranze ai suoi avversari. E’ l’11ª volta che si trova al vertice dopo 54 buche e nelle dieci precedenti è andato a segno in quattro occasioni, Masters 2022 compreso, suo unico Major conquistato.

E’ continuata la risalita di Morikawa, 14° dopo un round e quinto dopo due, e lo ha fatto con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey), secondo punteggio di giornata e uno dei due sotto il 70. Il migliore l’ha realizzato Chris Kirk che con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) si è portato in buona classifica, da 44° a 16° con 217 (+1). Il montepremi è di 20 milioni di dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Bryson DeChambeau, leader con 138 (65 73, -6) colpi raggiunto in vetta da Scottie Scheffler (66 72), numero uno mondiale, e da Max Homa (67 71), Tiger Woods ancora osannato dai tifosi, autore di un nuovo record, le difficoltà di Rory McIlroy e di Jon Rahm in una seconda giornata dell’88° Masters Tournament, il primo Major stagionale, resa molto difficile dal vento impetuoso con raffiche a tratti di 35 miglia orarie. Testimonianza più eloquente la media score di 75,079, la più alta in un singolo turno dopo quella di 75,719 registrata nel terzo round del 2016.

Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, ancora protagonista Tiger Woods, anche se in classifica è 22° con 145 (73 72, +1). Infatti ha messo il suo sigillo sull’evento firmando un altro dei suoi tanti primati: ha portato a 24 i tagli consecutivi superati al Masters, uno in più dei 23 ad opera di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007) che aveva eguagliato lo scorso anno.

Ha girato nel 72 del par con tre birdie e altrettanti bogey sulle prime nove buche e con ancora un birdie e un bogey nel rientro. Il pubblico è stato tutto per lui e Tiger lo ha ripagato soprattutto con approcci e putt adeguati alla sua immensa classe. Ha giocato complessivamente 23 buche, comprese le cinque al mattino per completare il primo round interrotto per l’oscurità e alla fine è apparso piuttosto provato, ma malgrado ciò, sull’ultima buca è riuscito a salvare un difficile par, disturbato tra l’altro, nell’esecuzione del preciso putt, dalla sabbia che usciva dal bunker antistante la buca per il forte vento.

Il trio di testa è seguito a due colpi Nicolai Hojgaard, quarto con 140 (-4). Al quinto posto con 141 (-3) Collin Morikawa e Cameron Davis e al settimo con 142 (-2) Ludvig Aberg, che ha recuperato 28 posizioni, unico giocatore che con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey) è riuscito a scendere sotto i 70 colpi. Lo svedese, insieme a Hojgaard, è stato uno dei protagonisti del Team Europe che ha battuto quello USA nella spettacolare Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un successo planetario.

Scheffler, che ha girato in 72 (par, tre birdie, tre bogey), è in vetta per la terza volta dopo 36 buche in un Major con precedenti confortanti perché ha vinto il Masters nel 2022 ed è terminato secondo nel PGA Championship del 2023. Homa ha segnato un 71 (-1) con due birdie e un bogey e DeChambeau, uno dei 13 partecipanti appartenenti alla LIV Golf, è andato sopra par con un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey).

Sono probabilmente tramontati i sogni di Rory McIlroy, 35° con 148 (+4), e di Jon Rahm, 44° con 149 (+5). Il primo, numero due del World Ranking, puntava a completare il “Grande Slam” con il solo Major che manca nel suo palmarés, ma anche il decimo tentativo sembra destinato a fallire. Lo spagnolo, numero 3, non riuscirà a difendere il titolo e non potrà eguagliare tre grandissimi, Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002), unici ad aver realizzato la doppietta di fila.

Sono rimasti in gara con l’ultimo punteggio utile di 150 (+6) colpi 60 concorrenti, compreso il dilettante Neal Shipley, 30° con 147 (+3). Era dal 2017 che non si verificata un taglio a “+6”.

Sono rimasti fuori dal torneo, tra gli altri, Sergio Garcia e Justin Thomas (151, +7), Viktor Hovland (152, +8), Jordan Spieth (153, +9) e Dustin Johnson (157, +13).

 

PRIMO GIRO - Bryson DeChambeau al vertice con 65 (-7), Scottie Scheffler, numero uno mondiale, che gli ha concesso un solo colpo di vantaggio, secondo con 66 (-6), il grande entusiasmo per Tiger Woods, 17° con “meno 1” alla 13ª, che non è riuscito a concludere il primo round sospeso per oscurità, il ritardo, peraltro recuperabile, di Rory McIlroy, stessa posizione a giro concluso con un 71 (-1), e le difficoltà di Jon Rahm, campione in carica, 42° con 73 (+1).

Sono alcuni dei motivi che hanno caratterizzato, sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, la prima giornata dell’88° Masters Tournament, iniziata con due ore e mezza di ritardo per la pioggia e poi proseguita con un forte vento che, comunque, anche per la qualità degli 89 concorrenti, non ha impedito emozioni, spettacolo e colpi da cineteca.

DeChambeau ha lanciato la sfida della LIV Golf, dove milita insieme ad altri 12 giocatori in campo, con otto birdie e un bogey per lo score personale più basso ad Augusta, (su 25 giri giocati) e con un punteggio superiore di soli due colpi al record sulle 18 buche stabilito nel secolo scorso con (63, -9) da Nick Price nel 1986 ed eguagliato da Greg Norman nel 1996.

Scheffler, che nelle ultime tre uscite ha firmato due titoli importanti (Arnold Palmer Invitational e The Players Championship) e si è classificato secondo nel successivo Houston Open, ha risposto con sei birdie senza bogey e non nasconde il proposito di divenire il 18° plurivincitore nell’albo d’oro dell’evento. Seguono in classifica il danese Nicolai Hojgaard, terzo con “meno 5” dopo 15 buche e uno degli artefici del successo del Team Europe nella Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia con un successo di risonanza mondiale, l’inglese Danny Willett (a segno nel 2016), che non partecipava a una gara dallo scorso settembre, quarto con 68 (-4), e stesso “meno 4” per Max Homa fermato alla buca 13. In sesta posizione con 69 (-3) il neozelandese Ryan Fox, l’australiano Cameron Davis e l’inglese Tyrrell Hatton, che ha ancora quattro buche a disposizione per migliorarsi.

Ovazione sul tee di partenza per Tiger Woods, con persino un “alleluia”, e buona risposta del vincitore di cinque Masters e di 15 Major che è partito con un birdie, ha frenato con un bogey (4ª) ed è tornato sotto par con un altro birdie (8ª). Per mentalità punta alla sesta “Green Jacket”, anche con tutti i problemi che lo accompagnano, ma può sicuramente lasciare la sua impronta con un altro dei tanti primati della sua vita golfistica: portare a 24 la serie di tagli superati consecutivamente, dopo aver eguagliato lo scorso anno il record di 23, autori Gary Player (1959-1982) e Fred Couples (1983-2007).

Attesa nel secondo turno un’impennata di Rory McIlroy, che tenta per la decima volta di completare il “Grande Slam” con l’unico Major assente nel suo palmarés e anche di Jon Rahm, passato da poco alla Superlega araba per una cifra record. Lo spagnolo ha segnato tre birdie e un bogey sulle prime nove buche, poi ha commesso una serie di errori sulle seconde con solamente un altro birdie e quattro bogey.

Par 3 Contest a Rickie Fowler - Tradizionale prologo al Masters Tournament il Par 3 Contest, la gara spettacolo a cui prendono parte i concorrenti con i loro familiari e con grande partecipazione del pubblico. Ha vinto Rickie Fowler con 22 (-5, cinque birdie) colpi davanti a J.T. Poston, all’austriaco Sepp Straka e al dilettante messicano Santiago De La Fuente, secondi con 24 (-3).

Nello show anche cinque “hole in one”, che sono un po’ la specialità della casa in questo evento e che hanno portato il totale in 62 edizioni del torneo a 104. Le hanno realizzate Luke List, Gary Woodland, Sepp Straka, Lucas Glover e Viktor Hovland. Le “buche in uno” erano state cinque anche lo scorso anno, mentre il record è datato 2016 con nove.

Il Par 3 Contest ha comunque una controindicazione: infatti il vincitore non ha mai indossato la “Green Jacket” quattro giorni dopo e, stando al primo round, anche Fowler sembra avviato verso lo stesso destino. Infatti è 75° con 76 (+4), più vicino al taglio che al titolo. Ha però ancora una speranza proiettata al futuro: infatti alcuni sono riusciti a divenire Masters Champion in anni diversi.

Il Masters Tournament su Sky e su NOW - Il Masters Tournament andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari. Venerdì 12 aprile, dalle ore 18 alle ore 20,30 e dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 13, dalle ore 14 alle ore 20,45 e dalle ore 21 alle ore 1; domenica 14, dalle ore 14,30 alle ore 18 e dalle ore 20 alle ore 1,30. In onda “Studio Golf” il 12 aprile alle ore 20,40 e il 13 aprile alle ore 20,45. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani. Conduzione “Studio Golf” Francesca Piantanida.

Par 3 Contest a Rickie Fowler - Tradizionale prologo al Masters Tournament il Par 3 Contest, la gara spettacolo a cui prendono parte i concorrenti con i loro familiari e con grande partecipazione del pubblico. Ha vinto Rickie Fowler con 22 (-5, cinque birdie) colpi davanti a J.T. Poston, all’austriaco Sepp Straka e al dilettante messicano Santiago De La Fuente, secondi con 24 (-3).

Nello show anche cinque “hole in one”, che sono un po’ la specialità della casa in questo evento e che hanno portato il totale in 62 edizioni del torneo a 104. Le hanno realizzate Luke List, Gary Woodland, Sepp Straka, Lucas Glover e Viktor Hovland. Le “buche in uno” erano state cinque anche lo scorso anno, mentre il record è datato 2016 con nove.

Il Par 3 Contest ha comunque una controindicazione: infatti il vincitore non ha mai indossato la “Green Jacket” quattro giorni dopo e, stando al primo round, anche Fowler sembra avviato verso lo stesso destino. Infatti è 75° con 76 (+4), più vicino al taglio che al titolo. Ha però ancora una speranza proiettata al futuro: infatti alcuni sono riusciti a divenire Masters Champion in anni diversi.

Il Masters Tournament su Sky e su NOW - Il Masters Tournament andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari. Venerdì 12 aprile, dalle ore 18 alle ore 20,30 e dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 13, dalle ore 14 alle ore 20,45 e dalle ore 21 alle ore 1; domenica 14, dalle ore 14,30 alle ore 18 e dalle ore 20 alle ore 1,30. In onda “Studio Golf” il 12 aprile alle ore 20,40 e il 13 aprile alle ore 20,45. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani. Conduzione “Studio Golf” Francesca Piantanida.

 

IL PROLOGO - Ad Augusta, negli Stati Uniti, lo show del "Par 3 Contest", antipasto Masters, va a Rickie Fowler. Con uno score di 22 (-5) colpi l'americano, nell'esibizione che vede i big del green al fianco dei propri familiari, sul percorso di 9 buche executive dell'Augusta National, ha superato il suo connazionale James Tyree Poston, l'austriaco Sepp Straka e il giovane amateur messicano Santiago De La Fuente, tutti 2/i con 24 (-3). Brocca di cristallo alzata al cielo, sorrisi al fianco della moglie e della figlia, ma Fowler adesso è chiamato alla sfida più dura, quella di battere anche la cabala nell'88esima edizione del Masters. Nelle 61 edizioni precedenti, chi ha fatto suo il "Par 3 Contest" non è mai riuscito poi a indossare la "Green Jacket" nello stesso anno. Però alcuni si sono imposti in anni diversi. Quindi se andrà male, potrà ancora sperare.   

Grande spettacolo ad Augusta dove sono state cinque le "hole in one" realizzate, rispettivamente, da Luke List, Gary Woodland, Sepp Straka, Lucas Glover e Viktor Hovland. Il totale delle buche in uno al "Par 3 Contest" è salito ora a quota 104. Tra i campioni che hanno scelto quest'anno di saltare il "Par 3 Contest" spiccano Tiger Woods e Rory McIlroy.
E adesso si fa sul serio. Alle 13:40, ora italiana, partirà la corsa alla giacca verde più ambita del green. A difendere il titolo sarà lo spagnolo Jon Rahm, numero 3 al mondo e asso della Superlega araba. 

 

LA VIGILIA - Torna il Masters Tournament, primo dei quattro Major stagionali, dal fascino particolare, con la sfida tra i migliori giocatori del mondo nell’ambiente unico dell’Augusta National, il percorso voluto dalla leggenda Bobby Jones, ad Augusta in Georgia. Prologo all’88ª edizione dell’evento, che avrà luogo dall’11 al 14 aprile, il “Par 3 Contest”, mercoledì 10 aprile, uno show che coinvolge i concorrenti, i loro familiari e il pubblico.

Jon Rahm per il bis - La difesa del titolo di Jon Rahm, la presenza di Tiger Woods, il tentativo di Rory McIlroy di completare il “Grande Slam” con l’unico Major assente nel suo palmarés, il confronto con i 13 atleti in campo passati alla LIV Golf (Rahm compreso) sono solo alcuni dei motivi di interesse del torneo. Senza dimenticare Scottie Scheffler, teso a ribadire la legittimità del suo ruolo di numero uno mondiale, magari bissando il successo del 2022. Peraltro in gran forma, perché nelle otto gare disputate nel 2024 ha vinto due volte (Arnold Palmer Invitational e The Players), in altre cinque è terminato tra i top ten e in una è arrivato 17°, concedendosi anche il titolo dell’Hero World Challenge a dicembre.

Rahm ha l’occasione per realizzare la doppietta consecutiva riuscita solo a tre grandissimi, Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002). Impresa quanto meno complicata in un field di 89 giocatori (negli ultimi dieci anni per due volte il minimo è stato di 87, nel 2018 e nel 2019) che comprende i primi 50 del World Ranking. Cinque i dilettanti.

Il field - Osservato speciale Rory McIlroy, numero due mondiale con più di quattro punti di ritardo da Scheffler, al 16° Masters e che proverà per la decima volta a chiudere il cerchio del “Grande Slam” e affiancare i cinque grandissimi che hanno compiuto l’impresa: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods. Per raggiungere lo scopo ha fatto una preparazione speciale e per non distrarsi ha rinunciato a partecipare al Par 3 Contest. E’ arrivato secondo nel 2022, ma l’opportunità di imporsi l’ha fallita clamorosamente nel 2011, a ventidue anni, quando crollò nell’ultimo giro (80, +8), che aveva iniziato con quattro colpi di vantaggio.

Tanti naturalmente i favoriti, oltre ai citati, tra i quali ricordiamo Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Wyndham Clark, Viktor Hovland, Matt Fitzpatrick, Max Homa, Cameron Young, Jordan Spieth, Justin Thomas e Hideki Matsuyama, primo giapponese a indossare la “Green Jacket” (2021), anche se non tutti al massimo della condizione. Tra i giocatori della LIV Golf vi sono, oltre a Rahm, altri sei Masters Champion: Dustin Johnson, Patrick Reed, Sergio Garcia, Bubba Watson, Charl Schwartzel e Phil Mickelson, quest’ultimo secondo lo scorso anno insieme a Brooks Koepka, anche lui al via.

Tiger Woods - Tiger Woods, cinque vittorie ad Augusta e 15 nei Major, alla seconda gara stagionale dopo il ritiro dal Genesis Invitational, disputa il 26° Masters. Quando gioca fa sempre notizia e calamita l’attenzione di media e tifosi. Malgrado la sua mentalità che lo porta in ogni occasione a puntare al massimo, non sarà tra i favoriti. Potrebbe comunque divenire il primo della storia a superare il taglio per 24 volte consecutive, dopo aver eguagliato lo scorso anno la striscia di 23, opera di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007).

I record- Jack Nicklaus detiene il primato di successi con sei, ma è anche il vincitore più anziano perché conquistò il sesto nel 1986 all’età di 46 anni e 82 giorni. Lo segue Tiger Woods con cinque, primo atleta di colore a firmare l’albo d’oro, il più giovane a ricevere la “Green Jacket” all’età di 21 anni e 104 giorni nel 1997 anno in cui ha stabilito con 12 colpi il margine più alto sul secondo.

Nella lista dei plurivincitori seguono con quattro titoli Arnold Palmer e con tre Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, che è stato il primo straniero a far suo il Masters, unico fino al 1980 quando si impose lo spagnolo Severiano Ballesteros. Player è anche il giocatore con più presenze nel torneo (52 tra il 1957 e il 2009), mentre Arnold Palmer ne ha collezionate 50, ma tutte consecutive.

Il record dello score più basso sulle 72 buche è con 268 (-20) colpi di Dustin Johnson (2020), mentre sul giro è il 63 (-9) ottenuto da Nick Price nel 1986 ed eguagliato da Greg Norman nel 1996. Quest’ultimo è il solo ad aver fatto una sorta di “grande slam” al contrario: infatti ha perso tutti e quattro i Major al playoff. Sono 34 le “hole in one” realizzate, l’ultima da Corey Conners nel 2021.

Saranno 18 i past winner con passarella speciale per i quattro più anziani: Fred Couples (1992), José Maria Olazabal (1994, 1999), al quale farà da caddie Lorenzo Gagli, Vijay Singh (2000) e Mike Weir (2003).

“Par 3 Contest” - Il Masters Tournament sarà anticipato, come detto, dal “Par 3 Contest”, uno show e una festa allo stesso tempo a cui prendono parte i concorrenti, con i loro familiari, campioni del passato non competitivi e con il pubblico altrettanto protagonista. E’ la gara che nessuno vorrebbe vincere perché nelle 61 edizioni precedenti coloro che hanno alzato il trofeo non hanno poi indossato quattro giorni dopo la “Green Jacket”, destino toccato lo scorso anno anche a Tom Hoge. Tradizione negativa, ma con uno spiraglio: infatti alcuni sono comunque riusciti ad andare a segno in anni diversi. L’evento ha anche un altro lato spettacolare: le numerose “hole in one”. Nel 2023 ne sono state realizzate cinque (record nel 2016 con nove) che hanno portato il totale a 99.

L’Augusta National - Il percorso dell’Augusta National sorge in quella che era la Fruitlands Nurseries. Bobby Jones la visitò verso la fine del 1930 e ne rimase affascinato. Osservando la vegetazione lussureggiante e l’andamento del terreno dal luogo ove oggi c’è il putting green, esclamò: "E’ l’ideale. Questo terreno è rimasto abbandonato per tanti anni soltanto perché aspettava che qualcuno venisse a costruirci sopra un campo da golf".

La tenuta apparteneva originariamente agli indigeni, poi ne divenne ultimo proprietario il Commodoro Perry Stoltz, che voleva costruirci un grande albergo sull’esempio di quello che aveva a Miami Beach e aveva pensato anche di abbattere la vecchia casa coloniale. Così non fu. Uno dei peggiori uragani della storia si abbattè sulla Florida distruggendo l’hotel di Stoltz che fu costretto a dichiarare bancarotta. Così la Fruitlands Nurseries, con tutte le sue stupende piante, fu acquistata da Jones, che affidò il progetto del percorso ad Alister Mackenzie, un medico scozzese che aveva abbandonato la professione per dedicarsi a tempo pieno alla costruzione dei campi da golf, facendo lasciare al suo posto la casa coloniale.

L’Augusta National è un gioiello la cui parte più famosa è l’Amen Corner, trio di buche composto da White Dogwood (11ª), Golden Bell (12ª) e Azalea (13ª). E’ stato Herbert Warren Wind, nel 1958 su Sports Illustrated, a dare tale nome alla parte del tracciato dove molto spesso si decide il Masters.

Il Masters Tournament su Sky e su NOW - Il Masters Tournament andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari. Mercoledì 10 aprile “Par 3 Contest”: dalle ore 21 in poi. Giovedì 11 aprile e venerdì 12, dalle ore 18 alle ore 20,30 e dalle ore 21 alle ore 1,30; sabato 13, dalle ore 14 alle ore 20,45 e dalle ore 21 alle ore 1; domenica 14, dalle ore 14,30 alle ore 18 e dalle ore 20 alle ore 1,30. In onda “Studio Golf” l’11 e il 13 aprile alle ore 20,45 e il 12 alle ore 20,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani. Conduzione “Studio Golf” Francesca Piantanida.

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LIV Golf: Burmester batte Garcia

Il LIV Golf Miami va a Dean Burmester (68 69 68) che in Florida supera al play-off Sergio Garcia (67 68 70) e vince il quarto evento della Superlega araba 2024. Il sudafricano ha approfittato di un bogey dello spagnolo che per la terza volta da quando è passato alla LIV Golf ha perso un torneo allo spareggio. Entrambi a Miami hanno chiuso le 54 buche regolamentari con uno score di 205 (-11) colpi, ma un errore del Masters Champion 2017 ha permesso al 34enne nato nello Zimbabwe di festeggiare il primo titolo sul circuito, il terzo negli ultimi sei mesi dopo il doppio exploit sul DP World Tour tra novembre (Joburg Open) e dicembre (South African Championship) 2023.

Lo spagnolo Jon Rahm, asso della Superlega, si è classificato invece 4/o con 208 (-8) insieme all'inglese Tyrrell Hatton, con cui ha però condotto al successo il team "Legio XII" nella competizione a squadre (-22).

"E' una vittoria speciale e questo è uno dei momenti più belli della mia vita", la soddisfazione di Burmester. L'impresa gli ha permesso d'incassare 4.000.000 di dollari a cui se ne devono aggiungere altri 150.000 per il terzo posto (-15) nella gara a squadre dove gli "Stinger GC" sono stati preceduti anche dai "RangeGoats GC" di Bubba Watson, 2/i con "-21". 

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PGA Tour: Akshay Bhatia al playoff

Prima domina, poi soffre per via di un infortunio alla spalla, quindi vince al play-off e conquista l'ultimo posto utile per il Masters Tournament. Negli Usa, successo da ricordare e raccontare per Akshay Bhatia (63 70 68 67). L'americano ha conquistato con un birdie, alla prima buca del play-off, il Valero Texas Open superando in volata il suo connazionale Denny McCarthy (68 70 67 63) dopo che entrambi avevano chiuso le 72 buche regolamentari con un totale di 268 (-20) colpi. Al secondo exploit in carriera sul PGA Tour (dopo quello arrivato nel 2023, e sempre dopo uno spareggio, nel Barracuda Championship), dove ha giocato 54 gare, Bhatia si è regalato la partecipazione al Masters, primo Major maschile del 2024 in programma dall'11 al 14 aprile ad Augusta, in Georgia (Stati Uniti).

In testa sin dal primo round, Bhatia, 22enne californiano, a San Antonio ha iniziato il quarto giro con cinque colpi di vantaggio sugli avversari. Quando sembrava avere il torneo già nelle sue mani, ha subito la rimonta di McCarthy, che ha realizzato otto birdie nelle ultime nove buche, di cui sette consecutivi dalla buca 12 alla 18. E' servita quindi una prodezza di Bhatia, nonostante un problema alla spalla e l'intervento del fisioterapista, per rinviare il verdetto al play-off dove l'ex numero 1 al mondo tra i dilettanti ha fatto sua la contesa.

L'impresa gli ha fruttato 1.656.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.200.000 e permesso di balzare dalla 87/a alla 34/a posizione nel world ranking. Ora 12/o nella FedEx Cup, in Texas ha staccato di nove colpi il nordirlandese Rory McIlroy, numero 2 mondiale, 3/o con 277 (-11) davanti allo statunitense Russel Henley, 4/o con 278 (-10).
"E' un sogno che diventa realtà. E' stata una settimana pazzesca, dov'è successo davvero di tutto. E ora giocherò il Masters, non riesco a crederci", la soddisfazione, al termine della gara, di Bhatia. 

L'Argentario Golf Club ospiterà l'Italian Challenge Open quando la Road to Mallorca farà tappa in Italia dal 19 al 22 settembre 2024. Il circolo toscano, che nel 2025 accoglierà l'82°Open d'Italia del DP World Tour, fa parte dell'esclusivo Argentario Golf & Wellness Resort a cinque stelle. Il percorso di gioco, con scorci spettacolari e caratteristiche tecniche impegnative, ha ricevuto la certificazione ambientale Bioagricert per la sostenibilità e la gestione dell'acqua. A far da cornice alle 18 buche la vegetazione naturale mediterranea e gli antichi uliveti che permettono ai golfisti di godere di una vista straordinaria sulla laguna di Orbetello.

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “Dopo il successo dell’edizione 2023 dell’Italian Challenge Open, che ha visto trionfare Matteo Manassero al Golf Nazionale, mi auguro che i giocatori italiani possano competere per la vittoria anche all’Argentario Golf Club. Sono sicuro che il circolo si mostrerà all’altezza di questo evento così da prepararsi al meglio per l’Open d’Italia dell’anno seguente. I grandi campioni del Challenge Tour e del DP World Tour si sfideranno su un percorso tra i più spettacolari d’Italia. Dopo la straordinaria esperienza della Ryder Cup, un’altra vetrina internazionale di prestigio per confermare la forte vocazione turistica dell’Italia nell’ambito dell’offerta di campi da golf”.

Jamie Hodges, direttore del Challenge Tour: "Siamo lieti di annunciare che quest'anno l'Italian Challenge Open si svolgerà all'Argentario Golf & Wellness Resort. L'Italian Challenge Open ci ha regalato alcuni momenti magici nella storia del Challenge Tour, come l'anno scorso, quando abbiamo assistito al trionfo di Matteo Manassero al Golf Nazionale e al suo ritorno sul DP World Tour. L'Argentario Golf & Wellness Resort offre una delle migliori esperienze di golf in Italia e il campo sarà un vero banco di prova per i nostri giocatori, prima di ospitare l'Open d'Italia del DP World Tour nel 2025. Sono entusiasta della prospettiva di portare il Challenge Tour in questa fantastica sede e il nostro ringraziamento va alla Federazione Italiana Golf, al promoter Alessandro Rogato e a tutto il team dell'Argentario Golf & Wellness Resort. Grazie alla nostra collaborazione e al lavoro di squadra, non vediamo l'ora di realizzare un evento memorabile".

Augusto Orsini, Presidente dell’Argentario Golf Club: “Siamo onorati di ospitare il Challenge Tour dal 19 al 22 settembre sui campi dell’Argentario e siamo grati alla Federazione Italiana Golf e allo European Tour di aver scelto il nostro circolo per una manifestazione sportiva di così grande prestigio”.

L'Italian Challenge Open, oltre ad essere una delle tappe dell’Italian Pro Tour – circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla FIG in collaborazione con l’advisor Infront - sarà il 26° torneo del calendario internazionale del Challenge Tour, che comprende 30 gare e si concluderà con il Rolex Challenge Tour Grand Final in Spagna (31 ottobre – 3 novembre) con il supporto di R&A. I primi 20 giocatori della classifica Road to Mallorca guadagneranno il diritto a giocare sul DP World Tour per la stagione 2025.

Conclusione insolita nel Ladies European Tour con tre vincitrici in un torneo disputato solo su 18 buche a causa del maltempo. Così si è concluso l’Australian Women’s Classic, organizzato in collaborazione con il WPGA Tour of Australasia, dove sono state dichiarate vincitrici con 66 (-6) colpi la danese Nicole Broch Estrup, la taiwanese Pei-Ying Tsai e l’australiana Jess Whitting.

La pioggia, che ha reso impraticabile il percorso del Bonville Golf Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, ha impedito lo svolgimento del primo giro e ha costretto gli organizzatori a ridurre la gara da 54 a 36 buche, ma non è bastato. Infatti nella seconda giornata si è svolto il primo round programmato, ma nella terza nuovamente la poggia è stata protagonista allagando ancora il campo e non ci sono state altre soluzioni che dichiarare chiuso l’Australian Women’s Classic. Di conseguenza, con sole 18 buche giocate, per il LET l’evento è divenuto non ufficiale, mentre non sono stati conteggiati punti per la money list.

Due le italiane in gara, Virginia Elena Carta, 11ª con 69 (-3) colpi, e Alessandra Fanali, 116ª con 77 (+5), che in realtà è uscita al taglio in quanto avrebbero partecipato al turno conclusivo solo le prime 67 in graduatoria.

Si sono classificate alle spalle delle tre leader l’inglese Cara Gainer e la ceca Klara Davidson Spilova, quarte con 67 (-5), la coreana Jeongmin Cho, la slovena Ana Belac, la belga Manon De Roey, la ceca Sara Kouskova e la svizzera Chiara Tamburlini, seste con 68 (-4).

Non ha ottenuto un gran risultato la filippina Samantha Bruce, 77ª con 74 (+2), ma ha avuto il merito di realizzare una “hole in one” centrando dal tee la buca 11, par 3 di 145 yards

 

LA VIGILIA - Seconda tappa consecutiva in Australia del Ladies European Tour dove è in programma dal 5 al 7 aprile l’Australian Women's Classic, organizzato in collaborazione con il WPGA Tour of Australasia. Sul percorso del Bonville Golf Resort, nella città da cui il circolo prende il nome, saranno in gara due azzurre, Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali.

Nel field figurano sei tra le prime dieci della money list: l’inglese Bronte Law, numero uno, la connazionale Alice Hewson (n. 8), la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 7), la belga Manon De Roey (n. 9), Shannon Tan (n. 4) di Singapore, e Alessandra Fanali (n. 6). Difficile fare previsioni alla vigilia, poiché sono tante le giocatrici che possono prevalere tra le quali ricordiamo l’olandese Anne Van Dam, la ceca Klara Davidson Spilkova, la tedesca Laura Fuenfstueck, le svizzere Elena Moosmann e Chiara Tamburlini, l’inglese Cara Gainer, la danese Nicole Broch Estrup, la thailandese Trichat Cheenglab, la taiwanese Pei-Ying Tsai, l’argentina Magdalena Simmermacher e la colombiana Mariajo Uribe, che dopo oltre dieci anni sul LPGA Tour senza successi, ha colto il primo in carriera sul LET prevalendo su Bronte Law nel precedente NSW Women’s Open.

Nel torneo, giunto alla sesta edizione, vi saranno tre past winner: l’australiana Breanna Gill, che ha fatto suo il torneo nel 2023 quando non era in combinata con il LET, l’inglese Meghan MacLaren, a segno nel 2022 e ultima ad averlo vinto sotto l’egida del circuito continentale, e la norvegese Marianne Skarpnord (2019).

In cerca di rivincita Alessandra Fanali, 23 gare disputate sul circuito, che la scorsa settimana ha subito un taglio per la prima volta in stagione dopo un cammino di quattro gare positive iniziato nel modo migliore con il secondo posto nel Magical Kenya Open, superata da Shannon Tan. Sta invece crescendo gradatamente la condizione di Virginia Elena Carta, al 48° evento, che dopo l’esordio nell’Aramco International in Arabia Saudita, dove è uscita dopo 36 buche, è poi andata a premio nei successivi tre tornei. Il montepremi è di 300.000 euro dei quali 45.000 andranno alla vincitrice.

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LPGA: Nelly Korda, quarto titolo di fila

Super Nelly Korda. La 25enne di Bradenton (Florida) ha vinto il quarto torneo di fila sul LPGA Tour, consolidando la sua posizione di leader della classifica mondiale e confermandosi assoluta dominatrice del momento. Ha fatto suo il T-Mobile Match Play presented by MGM Rewards, battendo il finale per 4&3 l’irlandese Leona Maguire in un torneo che si è svolto in due fasi. Dopo 54 buche medal, infatti, le prime otto classificate si sono giocate il titolo con formula match play. Nell’ordine la Maguire, in vetta con 210 (72 69 69, -6), la giapponese Minami Katsu, Angel Yin e Rose Zhang con 213 (-3), la coreana Sei Young Kim con 214 (-2), Nelly Korda con 215 (-1), la coreana Narin An con 216 (par) e la thailandese Moriya Jutanugarn con 218 (+2), che ha conquistato l’ottavo posto dopo uno spareggio a quattro.

Sul percorso dello Shadow Creek Golf Course (par 72), a Las Vegas in Nevada, la vincitrice è poi arrivata in finale eliminando Angel Yin (1 up) e Narin An (4&3), mentre la Maguire ha estromesso Moriya Jutanugarn (4&3) e Sei Young Kim (3&2).

Nelly Korda ha portato a dodici i titoli sul circuito, comprensivi di un Major (Women’s PGA Championship, 2021), per un palmarès in cui figurano anche tre vittorie sul Ladies European Tour, una sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e la medaglia d’oro olimpica nel 2021. Prima di questo successo si era imposta consecutivamente nel Drive On Championship, nel FIR Hills Seri Pak Championship e nel Ford Championship. Era dal 2008 che una proette non riuscita a realizzare la quaterna consecutiva: l’ultima era stata la messicana Lorena Ochoa.

Dopo il FIR Hills Seri Pak Nelly Korda è risalita sul trono mondiale per la sesta volta dove mancava dal 13 agosto del 2023 e in cui si era assisa nella prima occasione il 28 giugno del 2021. Vi era rimasta per 17 settimane fino al 24 ottobre, poi se lo era ripreso per periodi più brevi (12, 2, 4, e 2 settimane) e ora ha iniziato la 40ª settimana da leader del Rolex Ranking. Per la vittoria ha ricevuto un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari. In 132 gare disputate è andata a premio per 115 volte guadagnando complessivamente 10.161.489 dollari.

Al torneo ha preso parte Roberta Liti, che ha superato il primo taglio dopo 36 buche, ma non è poi riuscita a entrare tra le otto finaliste terminando 56ª con 229 (75 75 79, +13) colpi, andando però a premio per la terza volta in cinque gare (per lei 5.460 dollari).

 

LA VIGILIA - Roberta Liti prende parte al T-Mobile Match Play presented by MGM Rewards, torneo del LPGA Tour che si gioca con una formula particolare dal 3 al 7 aprile sul percorso dello Shadow Creek Golf Course, a Las Vegas in Nevada.

L’evento si dipana in cinque giornate. Nelle prime due si disputano 36 buche medal (18 al giorno), con taglio che lascerà in gara le prime 65 e le pari merito al 65° posto. Venerdì 5 aprile si svolgeranno altre 18 buche con taglio che ammetterà alle due ultime giornate le prime otto classificate che competeranno con formula match play a eliminazione diretta.

Nel field cinque tra le prime dieci della classifica mondiale compresa la numero uno Nelly Korda, tre titoli in stagione e reduce dal successo negli ultimi due tornei in calendario, il FIR Hills Seri Pak Championship e il Ford Championship. Proveranno a impedirle la tripletta di fila le altre tra le top ten: la francese Celine Boutier (n. 3), l’australiana Minjee Lee (n. 5), la neozelandese Lydia Ko (n. 8) e la coreana Hyo-Joo Kim. (n. 9)

Vi saranno, comunque, tante altre tra le 96 concorrenti in grado di poter puntare al titolo o, quantomeno, di contribuire allo spettacolo come la thailandese Pajaree Anannarukarn, che difenderà il titolo, e altre due past winner, la coreana Eun-Hee Ji (2022) e Ally Ewing (2021). Senza dimenticare Allisen Corpuz, Angel Yin, Rose Zhang, Jennifer Kupcho, Sarah Schmelzel, Megan Khang, le giapponesi Ayaka Furue e Nasa Hataoka, la canadese Brooke M. Henderson, l’irlandese Leona Maguire, la svedese Linn Grant, la spagnola Carlota Ciganda e la sudafricana Ashleigh Buhai, per citarne alcune.

Roberta Liti, al primo anno con la ‘carta’ per il circuito conquistata con l’ottavo posto nella Race For The Card (ordine di merito) nell’Epson Tour 2023, è alla quinta gara stagionale. Nelle precedenti è andata due volte a premio e in altrettante è uscita al taglio. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con prima moneta di 300.000 dollari.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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