Prima vittoria in carriera sul PGA Tour per Robert MacIntyre. In Canada, lo scozzese con un totale di 264 (64 66 66 68, -16) colpi ha conquistato l'RBC Canadian Open superando al fotofinish l'americano Ben Griffin, secondo con 265 (-15) davanti al francese Victor Perez, terzo con 266 (-14). Quarta posizione con 267 (-13) per il nordirlandese Rory McIlroy, numero 3 mondiale e stella del torneo, e il sudcoreano Tom Kim.
Ad Hamilton, nell'Ontario, alla 45esima gara sul circuito e all'età di 27 anni, 9 mesi e 30 giorni, MacIntyre è riuscito nell'impresa. Dopo il bis di successi sul DP World Tour arrivati rispettivamente nel 2020 al British Masters e nel 2022 all'Open d'Italia, il mancino di Oban è riuscito a far festa sul massimo circuito americano maschile. L'exploit gli ha permesso di passare dalla 76ª alla 39ª posizione nel world ranking e di assicurarsi un posto nel field dello US Open, in programma dal 13 al 16 giugno prossimi a Pinehurst, nel North Carolina.
Non solo: MacIntyre ha incassato 1.692.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.400.000. Tra le sorprese del team Europe alla Ryder Cup di Roma nel 2023, MacIntyre grazie a questa vittoria è diventato il quinto giocatore scozzese, dal 1940, ad essersi imposto sul PGA Tour
LA VIGILIA - L'RBC Canadian Open sarà il 25° appuntamento del PGA Tour 2024. All’Hamilton Golf & Country Club, di Hamilton nell’Ontario, saranno tri favoriti sono il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, e l’inglese Tommy Fleetwood, tra le certezze del team Europe in Ryder Cup. In gara anche 28 canadesi. Il montepremi è di 9.400.000 dollari con prima moneta di 1.692.000 dollari.
RBC Canadian Open su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il torneo andrà in onda in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 30 maggio e venerdì 31, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 1 giugno, dalle ore 20,30 alle ore 1,30; domenica 2, dalle ore 19,30 alle ore 0,30. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini
Yuka Saso bissa l'impresa del 2021 e conquista, per la seconda volta in carriera, lo US Women's Open. A Lancaster, in Pennsylvania, la proette filippina naturalizzata giapponese si è imposta con uno score di 276 (68 71 69 68, -4) colpi, facendo suo il derby tutto nipponico con Hinako Shibuno, 2/a con 279 (-1) davanti alle americane Ally Ewing e Andrea Lee, entrambe terze con 280 (par).
Ma la sorpresa più grande del Major è rappresentata dall'uscita al taglio di Nelly Korda. La regina del golf mondiale, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo, già vincitrice quest'anno di sei gare, ha concluso la sua prova dopo 36 buche con un totale di 150 (80 70, +10) colpi. Clamoroso il "10" fatto registrare dalla 27enne di Bradenton (Florida) nel primo round alla buca 12 (par 3) del Lancaster Country Club (par 70).
Vince solo Major Yuka Saso. La doppietta allo US Open le ha permesso di festeggiare il secondo titolo sul LPGA Tour. L'impresa, le ha fruttato 2.400.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 12.000.000. All'età di 22 anni, 11 mesi e 13 giorni, è diventata ora la più giovane giocatrice ad aver conquistato due volte questo evento.
LA VIGILIA - Lo US Women's Open, uno dei cinque Major del golf femminile in programma da domani a domenica 2 giugno a Lancaster, nello stato della Pennsylvania. E ancora: negli stessi giorni, l'RBC Canadian Open, evento del PGA Tour in scena a Hamilton, nell'Ontario.
La 79esima edizione dello US Women's Open si disputerà sul percorso del Lancaster Country Club. In campo 156 giocatrici, tra cui la numero 1 al mondo, Nelly Korda. La statunitense, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo, dopo aver fatto suo lo Chevron Championship sogna di vincere un altro Major per festeggiare il settimo successo stagionale sul LPGA Tour. Sarà l'ultimo US Women's Open per Lexi Thompson, che ha annunciato il ritiro dall'attività agonistica al termine della stagione. Il montepremi è di 12.000.000 di dollari.
Tra le lacrime, alla vigilia del suo 18° US Women's Open (il primo lo giocò all'età di 12 anni), Alexis (Lexi) Thompson ha annunciato che al termine della stagione del LPGA Tour 2024 si ritirerà dalla scena agonistica. Alla base della decisione della 29enne americana, campionessa Major (nel 2014 ha fatto suo lo Chevron Championship), anche la salvaguardia della propria salute mentale.
"Penso che tutti viviamo delle difficoltà, purtroppo nel golf si perde più di quanto si vinca. Continuare a mettersi in gioco, davanti alle telecamere, non vedere i risultati ed essere criticati, rappresenta una battaglia dura", l'analisi della 15 volte vincitrice sul LPGA Tour. La Thompson ha poi fatto un riferimento alla morte di Grayson Murray, morto suicida lo scorso sabato. "Considerando quello che è successo recentemente, molte persone non si rendono conto di ciò che attraversano tanti atleti professionisti", lo sfogo
L’inglese Laurie Canter ha vinto con 279 (68 66 73 72, -13) colpi l’European Open, conquistando il primo titolo sul DP World Tour. Sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 73), ad Amburgo in Germania, Guido Migliozzi, leader dopo tre round con il vincitore, ha avuto una flessione nel quarto e si è classificato ottavo con 285 (70 70 67 78, -7). Un risultato, comunque, che gli ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti verso le Olimpiadi di Parigi.
Nella 41ª edizione del prestigioso torneo Canter ha superato di due colpi il sudafricano Thriston Lawrence e l’austriaco Bernd Wiesberger, che per un periodo ha giocato nella LIV Golf, secondi con 281 (-11). Al quarto posto con 282 (-10) il danese Niklas Norgaard e il francese Julien Guerrier, al sesto con 283 (-9) il giapponese Keita Nakajima, al settimo con 284 (-8) lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e, insieme a Migliozzi, gli inglesi Tom Lewis e Garrick Porteous, lo statunitense Johannes Veerman e il nordirlandese Tom McKibbin, che difendeva il titolo.
Laurie Canter, 34enne di Bath e appassionato di rugby, in precedenza aveva vinto solamente due Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour (entrambe a Frilford, 2013 e 2015) e un torneo nello Jamega Pro Golf Tour (2015). Ha fatto centro alla 142ª presenza, ma aveva dato buoni segnali in stagione con tre top ten nelle precedenti otto gare a cui ha preso parte. In una giornata in cui tutti hanno commesso errori è andato anche lui in altalena chiudendo con un 72 (-1, quattro birdie, tre bogey), però ha avuto il merito di realizzare tre birdie tra le buche 11 e 16 con i quali ha in pratica messo fuori gioco gli avversari. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 425.000 dollari su un montepremi di 2.500.000 dollari.
Per tre giri Migliozzi si è espresso ad alto livello e con un 67 (-6, sei birdie senza bogey) nel terzo è salito in vetta. Nel quarto ha iniziato bene con un birdie, ma successivamente ha perso terreno. Tuttavia questo non cancella quanto è riuscito a far vedere delle sue potenzialità.
Degli altri azzurri Andrea Pavan si è classificato 51° con 296 (74 69 78 75, +4), mentre sono usciti al taglio Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, 95.i con 150 (+4), e per l’ottava volta consecutiva Renato Paratore, 146° con 158 (+12). Si è ritirato Filippo Celli.
TERZO GIRO - Guido Migliozzi in Germania sogna una vittoria che può valere il pass per i Giochi di Parigi. Ad Amburgo, il vicentino grazie a una prova bogey free in 67 (-6) su un totale di 207 (70 70 67, -12) colpi, è risalito dalla 5/a posizione e si è preso la vetta dell'European Open. Al Green Eagle Golf Course (par 72), dopo il terzo e penultimo round, il 27enne veneto ha agganciato l'inglese Laurie Canter (68 66 73), già leader a metà gara, che stavolta ha pagato prezzo un bogey e un doppio bogey, riscattati con tre birdie (di cui uno alla buca 18, l'ultima di giornata).
Nel torneo del DP World Tour, il secondo dell'European Swing, i due leader sono tallonati dal danese Niklas Norgaard, 3/o con 208 (-11) davanti al francese Tom Vaillant e al tedesco Jannik De Bruyn, entrambi 4/i con 209 (-10). Per quel che riguarda l'altro azzurro rimasto in gara, Andrea Pavan, il romano è solo 61/o con 221 (74 69 78, +2).
In Germania Migliozzi può calare il poker di successi sul massimo circuito continentale maschile dopo quelli arrivati rispettivamente nel 2019 al Magical Kenya Open e al Belgian Knockout e nel 2022 all'Open de France. Nel suo palmares anche tre affermazioni sull'Alps Tour tra il 2017 e il 2018 e una partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Attualmente secondo azzurro nel world ranking alle spalle di Manassero, a 15 giorni dalla chiusura delle qualificazioni (il 17 giugno) per Parigi, con un'impresa ad Amburgo il vicentino potrebbe ipotecare il pass per i Giochi.
SECONDO GIRO - Guido Migliozzi è salito dall’11° al quinto posto con 140 (70 70, -6) colpi nel secondo giro dell’European Open, che si è concluso all’inizio della terza giornata di gara dopo la sospensione per oscurità.
Nel torneo del DP World Tour, in svolgimento sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 73), ad Amburgo in Germania, è passato a condurre l’inglese Laurie Canter con 134 (68 66, -12), che ha distaccato di tre colpi il danese Niklas Norgaard e il tedesco Jannik De Bruyn, leader dopo un turno, secondi con 137 (-9). Al quarto posto con 138 (-8) l’inglese Garrick Porteous e al quinto, insieme a Migliozzi, il giapponese Yuto Katsuragawa, l’iberico Pablo Larrazabal, il sudafricano Jayden Schaper e il nordirlandese Tom McKibbin, campione in carica.
Un solo altro italiano è rimasto in gara, Andrea Pavan, 26° con 143 (74 69, -3). Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, 95.i con 150 (+4), e per l'ottava volta consecutiva Renato Paratore, 146° con 148 (-12). Si è ritirato Filippo Celli. Il montepremi è di 2.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Guido Migliozzi, 11° con 70 (-3) colpi, in buona evidenza e tutti gli altri azzurri in difficoltà nel primo giro dell’European Open, sospeso dopo il ritardo nelle partenze giovedì 30 maggio e terminato nella mattinata successiva.
Nel torneo del DP World Tour, che si sta disputando sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 73), ad Amburgo, è al comando con 63 (-9, undici birdie, due bogey) il tedesco Jannik De Bruyn, che ha accumulato quattro colpi di vantaggio sull’inglese Laurie Canter e sul gallese Jack Davidson, secondi con 68 (-5). In quarta posizione con 69 (-4) gli inglesi Garrick Porteous e Dan Bradbury, il finlandese Lauri Ruuska, lo statunitense Sean Crocker, i danesi Marcus Helligkilde e Niklas Norgaard e il sudafricano Ockie Strydom e in 20ª con 69 (-2) il nordirlandese Tom McKibbin, che difende il titolo.
Tra media e bassa classifica gli altri azzurri: Andrea Pavan 64° con 74 (+1), Renato Paratore 79° con 75 (+2), Edoardo Molinari 97° con 76 (+3), Lorenzo Scalise 125° con 77 (+4), Filippo Celli 144° con 79 (+6) e Francesco Laporta 150° con 81 (+8). Il montepremi è di 2.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Il DP World Tour dal Belgio si trasferisce in Germania per la seconda tappa in Europa, dopo la prima fase con venti tornei tutti disputati in altri continenti. E’ in programma dal 30 maggio al 2 giugno l’European Open, un evento di prestigio, giunto alla 41ª edizione, al quale partecipano sette giocatori azzurri: Guido Migliozzi, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Filippo Celli, Renato Paratore ed Edoardo Molinari, gli ultimi due secondi rispettivamente nel 2018 e nel 2021.
Sul percorso del Green Eagle Golf Courses, ad Amburgo, difende il primo titolo, ottenuto sul circuito in 51 presenze, il nordirlandese Tom McKibbin, 21enne di Belfast, in un contesto che comprende otto vincitori stagionali: gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira, a segno nel precedente Soudal Open, l’olandese Darius Van Driel, lo svedese Jesper Svensson, i giapponesi Keita Nakajima e Yuto Katsuragawa, il sudafricano Dylan Frittelli e lo statunitense Jordan Gumberg.
Nel field di buon livello anche l’inglese Danny Willett, Masters Champion nel 2016, il danese Rasmus Hojgaard, l’iberico Pablo Larrazabal, i francesi Romain Langasque e Antoine Rozner, il sudafricano Thriston Lawrence e, dall’Asia, l’indiano Veer Ahlawat e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li.
Gli azzurri, tra i quali Matteo Manassero si è concesso un turno di riposo, sembrano avviati quasi tutti a un rendimento più regolare con Migliozzi che appare in buona condizione dopo il secondo posto nel China Open e il 24° della scorsa settimana, dove era approdato tra i top ten prima di un lieve calo finale. Ha giocato tutta la gara per l’undicesima volta in tredici partecipazioni Laporta e sono andati a premio per due uscite consecutive Molinari e Pavan e nelle ultime tre Celli. In Belgio incidente di percorso per Scalise, che veniva da sette prestazioni di fila positive, mentre è atteso a un cambio di passo Paratore che da sette tornei non va oltre le 36 buche, ma che ha dalla sua un secondo posto nel South African Open. Il montepremi è di 2.500.000 dollari.
La storia del torneo - Nato nel 1978 come European Open Championship, l’evento ha cambiato otto volte titolazione, chiamandosi sempre “European Open” abbinato allo sponsor del momento. Fino al 2009 si è disputato in Gran Bretagna, poi, dopo uno stop di cinque anni, è ripreso in Germania, targato Porsche (azienda che quest’anno ha lasciato), con annullamento nel 2020 per la pandemia. Oltre a McKibbin saranno al via altri quattro past winner, tutti inglesi: Marcus Armitage (2021), Richard McEvoy (2018), Jordan Smith (2017) e Ross Fisher (2008). Con loro otto runner up delle ultime cinque edizioni: insieme a Molinari e a Paratore saranno sul tee di partenza, quasi tutti con la possibilità di prendersi la rivincita, il francese Julien Guerrier, i tedeschi Maximilian Kieffer e Marcel Siem, l’inglese Matthew Southgate, il citato Van Driel e l’austriaco Matthias Schwab.
Numerosi i campioni nell’albo d’oro della gara nata sotto una buona stella con il successo iniziale dello statunitense Bobby Wadkins. L’hanno seguito il connazionale Tom Kite, gli scozzesi Sandy Lyle e Colin Montgomerie, il giapponese Isao Aoki, il tedesco Bernhard Langer, l’australiano Greg Norman, gli inglesi Nick Faldo e Lee Westwood e il sudafricano Retief Goosen. Quattro i plurivincitori con una doppietta: Langer, Westwood, lo scozzese Gordon Brand Jr e lo svedese Per-Ulrik Johansson (unica consecutiva, 1996-1997). Gli italiani non hanno mai vinto, ma anche Costantino Rocca è salito sul secondo gradino del podio (1994, 1996).
Diretta su SKY e in streaming su NOW - L’European Open sarà trasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 30 maggio, dalle ore 13 alle ore 18 (anche su Sky Sport Uno); venerdì 31 maggio, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 1° giugno, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 2, dalle ore 12,30 alle ore 17,30. Commento di Michele Gallerani, Roberto Zappa e di Massimo Scarpa.
Lo statunitense Brandon Kewalramani ha dominato nell’Alps de Roquetas de Mar, firmando con 200 (66 65 69, -10) colpi il primo titolo sull’Alps Tour. Sul percorso del Playa Serena Golf (par 70), a Roquetas de Mar, una città di pescatori lungo la Costa di Almeria in Spagna, ha distaccato di tre lunghezze il francese Benjamin Kedochim, secondo con 203 (-7), e di sei l’inglese Arron Edwards-Hill, l’olandese Vince Van Veen e lo spagnolo Marco Pastor, terzi con 206 (-4).
Si sono classificati tra i top ten Manfredi Manica, sesto con 207 (69 69 69, -3), e Mattia Comotti, decimo con 208 (66 68 74, -2). Il primo è risalito dal 17° posto, mentre Comotti, che era secondo, ha avuto una flessione nel finale. Sono andati a premio anche Andrea Romano, 15° con 209 (-1), Jacopo Vecchi Fossa, 25° con 211 (+1), Enrico Di Nitto, 33° con 213 (+3), Edoardo Giletta, 36° con 214 (+4), Adalberto Montini, 37° con 215 (+5), e Davide Buchi, 41° con 216 (+6).
Brandon Kewalramani , 25 anni, ha fatto parte della squadra di golf del Boston College Athletics e nel 2023 ha vinto lo Stage 1 della Qualifying School del DP World Tour, uscendo però nello Stage 2. Ha iniziato il round conclusivo con tre colpi di margine che poi ha mantenuto con un parziale di 69 (-1). Ha dato speranze ai suoi avversari con una partenza difficoltosa e due bogey sulle prime cinque buche, che ha compensato subito con due birdie, poi ha proseguito in par fino alla 15ª dove ha segnato il terzo e ultimo birdie di giornata. Per lui un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Nell’ordine di merito sono diventati cinque gli italiani in top ten, poiché Manica è salito dal 12° al nono posto. Malgrado abbia subito il terzo taglio di fila Edoardo Raffaele Lipparelli ha mantenuto il comando, ma ora è a soli 66 punti il francese Beniamin Kedochim, che si è portato dalla quarta alla seconda posizione superando il francese Aymeric Laussot e Di Nitto. E’ rimasto in sesta Comotti e occupa la settima Gianmaria Rean Trinchero.
L’Alps Tour riprenderà, dopo due settimane di stop, con l’Open de la Mirabelle d’Or (14-16 giugno) al Golf de La Grange aux Ormes di Marly, nei pressi di Metz, in Francia.
LA VIGILIA - Dalla Francia alla Spagna per l’ottava gara nel calendario dell’Alps Tour e con quasi tutti i migliori giocatori del circuito. Al Playa Serena Golf di Roquetas de Mar, una città di pescatori lungo la Costa di Almeria, si disputa l’Alps de Roquetas de Mar (29-31 maggio, 54 buche) con la partecipazione di 137 concorrenti, tra i quali 21 italiani, in rappresentanza di 18 nazioni: Andorra, Argentina, Australia, Austria, Repubblica Ceca, Inghilterra, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti e Venezuela.
In un field di qualità vi saranno sei dei sette vincitori stagionali e nove tra i primi dieci della money list. Grandi protagonisti gli azzurri con quattro tra i primi sei dell’ordine di merito di cui tre andati a segno: il leader Edoardo Raffaele Lipparelli (vincitore del New Giza Open), Gianmaria Rean Trinchero (n. 5, Tunisian Golf Open), Mattia Comotti (n. 6, Memorial Giorgio Bordoni by AON) ed Enrico Di Nitto (n. 3), due secondi posti e un terzo in sei uscite.
Quali avversari più agguerriti avranno altre tre saliti quest’anno sul gradino più alto del podio, il francese Aymeric Laussot (n. 2, Ein Bay Open), il dilettante spagnolo José Antonio Sintes Navarro (n. 7, Red Sea Little Venice Open) e l'austriaco Maximilian Steinlechner (n. 9, Gosser Open). Senza sottovalutare il francese Benjamin Kedochim, (n. 4) e lo svizzero Luca Galliano (n. 8).
Degli altri italiani, che sono il secondo gruppo più numeroso insieme ai francesi, dopo i padroni di casa (58 al via), attesi alla prova Manfredi Manica (un titolo per lui nel 2023), dodicesimo nella money list, Jacopo Vecchi Fossa, Andrea Romano, Cristiano Terragni, Filippo Bergamaschi e Giovanni Manzoni, primo nella Qualifying School, ma ve ne sono altri in grado di porsi in evidenza. Da seguire anche gli iberici Mario Galiano Aguilar, Manuel Morugan, José Manuel Pardo Benitez, i transalpini Paul Elissalde e Augustin Hole, l’irlandese James Sugrue e l’inglese Harry Goddard.
Il percorso, disegnato da Peter Alliss e Angel Gallardo, è considerato il più pianeggiante della Spagna. E’ caratterizzato da ampi fairway, nove laghi e green ben protetti da bunker (metri 6.226. par 72). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Insieme. Per promuovere sempre di più uno sport inclusivo e aggregante, tra fair play, rispetto, per le regole e l’avversario, ma anche per l’ambiente. E’ stato sottoscritto oggi a Roma il protocollo d’intesa triennale tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che costituisce il sistema della rappresentanza di Comuni, Città Metropolitane ed enti di derivazione comunale, e la Federazione Italiana Golf (FIG). L’accordo è stato presentato durante una conferenza stampa andata in scena, nella sede nazionale dell’ANCI, alla presenza del Vicepresidente Stefano Locatelli, del Presidente della FIG, Franco Chimenti, di Sindaci e altre autorità politiche e sportive. E’ intervenuto in videocollegamento Matteo Amori, Sindaco di Sutri.
Protocollo d’intesa ANCI-FIG, finalità e obiettivi - Golf sempre più per tutti. Dopo il successo della Ryder Cup italiana, giudicata da tutti gli addetti ai lavori come la migliore di sempre, il movimento vuole cavalcare l’onda per rendere questa disciplina ancora più popolare e accessibile.
Cultura e apprezzamento di uno sport che fa bene alla salute, valorizzazione e promozione dei territori, crescita del turismo golfistico. E ancora: sviluppo della mappatura delle aree geografiche in cui sono presenti i circoli di golf, cooperazione con enti associati, istituzioni pubbliche e private, società, associazioni, organizzazioni, università, centri di ricerca e sperimentazione. Sono solo alcune delle iniziative che verranno intraprese, nell’ambito di uno sport davvero senza barriere. A tal proposito, una delle finalità dell’intesa ANCI-FIG è quella di promuovere l’accesso degli alunni/e, anche con disabilità o bisogni educativi speciali, delle scuole di ogni ordine e grado alle strutture adibite al gioco del golf tramite la promozione di progetti mirati. L’accordo permetterà inoltre di creare una rete di “Comuni del Golf”, che valorizzerà il ruolo dei circoli e delle associazioni e società sportive affiliate o aggregate permettendo, tra le altre cose, di affrontare temi importanti con i Comuni di riferimento e, al tempo stesso, di aprire tavoli di lavoro su aree dismesse per la realizzazione di campi pratica. L’attuazione del protocollo sarà assicurata attraverso l’istituzione di un Comitato Tecnico composto da due rappresentanti dell’ANCI e due della FIG.
Le dichiarazioni
Stefano Locatelli, Vicepresidente ANCI – “I campi da golf, spesso situati in scenari paesaggistici mozzafiato, attirano appassionati e professionisti da tutto il mondo, contribuendo allo sviluppo economico delle località ospitanti. Il turismo golfistico non solo favorisce la crescita delle strutture ricettive e dei servizi locali, ma promuove anche la cultura e le tradizioni del territorio, rendendo il golf una risorsa preziosa per il turismo sostenibile e di qualità. Ecco perché con questo accordo l’ANCI punta a creare una rete duratura tra istituzioni, tra comuni e circoli, per un ritorno sia sportivo che turistico”.
Franco Chimenti, Presidente FIG – “Ringrazio l’ANCI e il Vicepresidente Locatelli per l’importante sostegno e le idee condivise. Questo è un accordo fondamentale per il golf italiano, che può accrescere sempre di più la popolarità di uno sport magico e inclusivo. L’intesa raggiunta permetterà di promuovere i territori, dando una forte spinta al turismo golfistico che, dopo la Ryder Cup italiana, ha avuto lo slancio che meritava. L’iniziativa, inoltre, valorizzerà il ruolo dei circoli che ne trarranno un grande beneficio”.
Davis Riley batte in Texas il numero 1 mondiale, Scottie Scheffler, e festeggia il secondo titolo in carriera sul PGA Tour facendo suo il Charles Schwab Challenge. A Fort Worth, il 27enne americano si è imposto con uno score di 266 (66 64 66 70, -14) colpi, superando nettamente i suoi connazionali Scheffler e Keegan Bradley, entrambi secondicon 271 (-9) davanti al californiano Collin Morikawa, quarto con 272 (-8).
Sul percorso del Colonial Country Club (par 70), Scheffler ha pagato a caro prezzo un inizio al di sotto delle attese. Solo 79° dopo il primo round, 15° a metà gara, è risalito al secondo posto dopo il "moving day", ma non è bastato, al due volte vincitore del Masters, per prendersi l'intera posta in palio.
All'età di 27 anni, 5 mesi e 9 giorni, e alla 90ª partenza sul circuito, Riley ha dominato la scena. L'impresa gli ha fruttato 1.638.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.000.000 e permesso di passare dalla 250ª alla 78ª posizione nel world ranking.
LA VIGILIA - Il PGA Tour di golf fa tappa in Texas per il Charles Schwab Challenge. A Fort Worth, dal 23 al 26 maggio nel 24° evento della regular season, che metterà in palio 9.100.000 dollari, di cui 1.638.000 andranno al vincitore, sul green ci saranno anche 66 giocatori che hanno preso parte al PGA Championship, secondo Major maschile del 2024 vinto dal californiano Xander Schauffele.
Tra questi anche sei tra i migliori dieci del torneo, a partire dal numero 1 mondiale, l'americano Scottie Scheffler. Secondo in questo evento nel 2022, terzo nel 2023, al Colonial Country Club sarà l'uomo da battere. Difenderà il titolo l'argentino Emiliano Grillo, che nel 2023 superò allo spareggio Adam Schenk. Oltre alla tartan jacket, il vincitore quest'anno riceverà come premio un'auto d'epoca dal grande valore, una Schwab Stingray del 1975.
Diversi i campioni in gara. Con Scheffler ecco, tra gli altri, Collin Morikawa, Justin Rose (campione nel 2018), Jordan Spieth (a segno nel 2016, il texano giocherà in casa), Max Homa e Billy Horschel.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Charles Schwab Challenge andrà in onda in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 23 maggio e venerdì 24, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 25 e domenica 26, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
L’inglese Richard Bland ha vinto con 267 (64 66 74 63, -17) colpi il KitchenAid Senior PGA Championship, un Major per “over 50” organizzato dal PGA Tour Champions e disputato sul percorso dell’Harbor Shores Resort (par 72), a Benton Harbor nel Michigan.
Con un giro finale un 63 (-8, un eagle, otto birdie, due bogey), il vincitore ha avuto ragione di tre australiani: Richard Green, secondo con 270 (-6), Greg Chalmers, terzo con 271 (-13), leader dopo 54 buche, e Scott Hend, quarto con 272 (-12) insieme a Jason Caron. Al sesto posto con 273 (-11) Chris Di Marco e il sudafricano Ernie Els.
Alla gara ha preso parte Emanuele Canonica che, 19° dopo un round, è poi ruscito al taglio (93° con 147 (69 78, +5).
LA VIGILIA - Emanuele Canonica prende parte al KitchenAid Senior PGA Championship, un Major per “over 50” che si disputa dal 23 al 26 maggio sul percorso dell’Harbor Shores Resort, a Benton Harbor nel Michigan. Difende il titolo lo statunitense Steve Stricker, 57enne di Edgerton (Wisconsin), che vanta 15 titoli sul circuito, comprensivi di sette Major, e che nella carriera sul PGA Tour ha ottenuto dodici successi, senza Major.
E’ tra i favoriti insieme a tanti altri partecipanti tra i quali ricordiamo gli americani Joe Durant, Jerry Kelly, Scott Dunlap, Stewart Cink, l’inglese Paul Broadhurst, il canadese Stephen Ames e l’argentino Ricardo Gonzalez. Senza dimenticare i coreani Y.E. Yang e K.J. Choi, il sudafricano Retief Goosen, il thailandese Thongchai Jaidee, l’irlandese Padraig Harrington e lo spagnolo Miguel Angel Jimenez. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.
La svizzera Morgane Metraux ha vinto con 203 (67 64 72, -10) il Jabra Ladies Open lasciando a tre colpi la connazionale Chiara Tamburlini e la francese Agathe Sauzon, seconde con 206 (-7).
Nel torneo del Ladies European Tour disputato all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains, in Francia, che dall’11 al 14 luglio ospiterà un Major, l’Amundi Evian Championship, si è classificata al 32° posto con 218 (76 71 71, +5) Alessandra Fanali, mentre l’altra italiana in gara, Virginia Elena Carta, 68ª con 149 (75 74, +7), è uscita al taglio.
Morgane Metraux, 27enne di Losanna alla 28ª presenza sul circuito, ha firmato il secondo titolo (suo il Ladies Italian Open nel 2022). Ha preso il comando dopo 36 buche grazie a un 64 (-7), miglior score del turno e dell’evento, con sei colpi di vantaggio sulla Sauzon, in vetta dopo un round, è poi si è limitata a una azione di controllo senza correre rischi.
In quarta posizione con 209 (-4) l’irlandese Lauren Walsh, in quinta con 210 (-3) la ceca Klara Davidson Spilkova, la neozelandese Momoka Kobori e la tedesca Aline Krauter, e in ottava con 211 (-2) le svedesi Johanna Gustavsson e Moa Folke. Alla vincitrice è andato un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
La prossima settimana il LET approderà in Svezia per il Dormy Open Helsingborg (31 maggio-2 giugno) a Helsingborg, dove scenderà in campo Virginia Elena Carta, che ha l’obiettivo di entrare nel field del torneo olimpico a Parigi.
SECONDO GIRO - E’ stato sospeso il secondo giro del Jabra Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains, in Francia, dove appaiono in difficoltà Alessandra Fanali, 46ª con “+4” e fermata alla 15ª buca, e Virginia Elena Carta, 68ª con “+6”, che a ha ancora sei buche a disposizione per evitare il taglio.
Sono state stoppate dopo 15 buche la svizzera Morgane Metraux, leader con “-11”, e la francese Agathe Sauzon, seconda con “-6”. Al terzo posto con 139 (-3) la ceca Jana Melichova e la svedese Moa Folke e con lo stesso “-3”, realizzato alla buca 12, l’elvetica Chiara Tamburlini, l’irlandese Lauren Walsh e la transalpina Nastasia Nadaud. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
PRIMO GIRO - Inizio sotto tono per Virginia Elena Carta, 73ª con 75 (+4) colpi, e per Alessandra Fanali, 83ª con 76 (+5), nel Jabra Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains, in Francia.
Sono al comando con 66 (-5) la transalpina Agathe Sauzon e Ines Laklalech, la prima marocchina a vincere sul circuito (Open de France, 2022). Seguono con un colpo di ritardo la svizzera Morgane Metraux e la ceca Jana Melichova, terze con 67 (-4) e occupano la quinta posizione con 68 (-3) la svedese Johanna Gustavsson, la slovena Ana Belac e le francesi Nastasia Nadaud e Celine Herbin. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour fa tappa in Francia per il Jabra Ladies Open in programma dal 23 al 25 maggio (54 buche) all’Evian Resort Golf Club di Evian-les-Bains. Sul percorso che dall’11 al 14 luglio ospiterà un Major, l’Amundi Evian Championship, saranno in gara Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, che tornano in campo dopo un turno di riposo.
Nel field mancano le prime quattro classificate nell’ordine di merito, ma vi sono comunque molte giocatrici, tra le 132 concorrenti, in grado di garantire lo spettacolo a iniziare dalle cinque che sono nella top ten: la svizzera Chiara Tamburlini (n. 5), Shannon Tan (n. 6) di Singapore, l’inglese Gabriella Cowley (n. 8), l’indiana Diksha Dagar (n. 9) e l’austriaca Emma Spitz (n. 10).
Tante altre, comunque, le atlete in grado di rendersi protagonista come l’olandese Anne Van Dam, le svedesi Caroline Hedwall, Johanna Gustavsson e Lisa Pettersson, la ceca Klara Davidson Spilkova, la tedesca Laura Fuenfstueck, la francese Pauline Roussin-Bouchard, la spagnola Nuria Iturrioz, l’elvetica Elena Moosmann, la thailandese Trichat Cheenglab e le sudafricane Lee-Anne Pace e Nicole Garcia, per citarne alcune.
Alessandra Fanali, dopo un’ottima partenza con il secondo posto nel Magical Kenya Open, ha avuto una flessione di rendimento, ma è comunque rimasta a ridosso delle top ten (13ª) nell’ordine di merito. Virginia Elena Carta è uscita al taglio nell’ultimo evento a cui ha preso parte, l’Aramco Team Series in Corea a inizio maggio, da ritenersi un incidente di percorso poiché era andata a premio nei sei tornei precedenti. La gara, che lo scorso anno è stata vinta dalla svedese Linn Grant, ora stabilmente sul LPGA Tour, ha un montepremi di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Il norvegese Andreas Halvorsen ha firmato il primo titolo sul Challenge Tour facendo corsa di testa nel Danish Golf Challenge, che ha concluso con 269 (66 66 66 71, -19) colpi sul percorso dell’Odense Eventyr Golf (par 72) nella città danese da cui il circolo prende il nome, in Danimarca.
Nel round conclusivo con un 71 (-1. quattro birdie, tre bogey), il vincitore ha mantenuto i tre colpi di vantaggio che aveva dopo tre round sull’islandese Gudmundur Kristjansson, secondo con 272 (-16) alla pari con il finlandese Oliver Lindell e con l’inglese John Parry, rimasto costantemente sulla sua scia dopo che entrambi erano stati in vetta al termine delle prime 18 buche.
In quinta posizione con 273 (-15) il danese Peter Launer Baek e in sesta con 274 (-14) il francese Felix Mory e i danesi Jens Kristian Thysted e Rasmus Neergaard-Petersen, leader dell’ordine di merito e in cerca del terzo successo stagionale per salire immediatamente sul DP World Tour.
Hanno concluso tra media e bassa classifica Gregorio De Leo (72 69 69 73) e Stefano Mazzoli (72 70 70 71), 48.i con 283 (-5), Aron Zemmer, 66° con 287 (71 71 72 73, -1), e Pietro Bovari, 69° con 288 (75 67 75 71, par). Out al taglio Davide Buchi, 150° con 154 (79 75, +10), al debutto sul circuito
Andreas Halvorsen, 27enne di Larvik e professionista dal 2016, ha svolto i primi anni della sua carriera nel PGA Tour Americas, poi nel 2023 si è imposto in due tornei dell’Ecco Tour. Da dilettante ha vinto con la squadra norvegese il Junior Golf World Cup in Giappone. Per il titolo, ottenuto alla 18ª presenza sul tour, ha ricevuto un assegno di 43.200 euro su un montepremi di 270.000 euro.
TERZO GIRO - Il norvegese Andreas Halvorsen ha mantenuto con 198 (66 66 66, -18) colpi il comando nel Danish Golf Challenge, torneo del Challenge Tour in svolgimento all’Odense Eventyr Golf (par 72) nella città danese da cui il circolo prende il nome, in Danimarca.
Proveranno a contrastarlo nella volata per il titolo l’islandese Gudmundur Kristjansson, rimasto al secondo posto con 201 (-15), il danese Peter Launer Baek e lo spagnolo Joel Moscatel, vincitore del precedente Challenge de España, terzi con 203 (-13). Più difficile, ma non impossibile, che possano inserirsi il francese Felix Mory, quarto con 204 (-12), e gli inglesi John Parry e Bradley Bawden, sesti con 205 (-11).
E’ salito dal 41° al 28° posto con 210 (72 69 69, -6) Gregorio De Leo e sono alle sue spalle Stefano Mazzoli, 41° con 212 (72 70 70, -4), Aron Zemmer, 58° con 214 (71 71 72, -2), e Pietro Bovari, 73° con 217 (75 67 75, +1). Out al taglio Davide Buchi, 150° con 154 (79 75, +10), al debutto sul circuito. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
SECONDO GIRO - Azzurri a passo ridotto, ma quasi tutti hanno superato il taglio nel Danish Golf Challenge, torneo del Challenge Tour in svolgimento all’Odense Eventyr Golf (par 72) nella città danese da cui il circolo prende il nome, in Danimarca, dove è rimasto da solo al vertice il norvegese Andreas Halvorsen con 132 (66 66, -12).
Sono rimasti in gara Gregorio De Leo, 42° con 141 (72 69, -3), Pietro Bovari (75 67), Stefano Mazzoli (72 70) e Aron Zemmer (71 71), 56.i con 142 (-2). Out Davide Buchi, 150° con 154 (79 75, +10), al debutto sul circuito.
Il leader precede l’islandese Gudmundur Kristjansson, secondo con 133 (-11), e il sudafricano Oliver Bekker, terzo con 135 (-9). In quarta posizione con 136 (-8) lo svedese Hugo Townsend, il danese Frederik Birkelund e lo spagnolo Joel Moscatel, vincitore del precedente Challenge de España. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
PRIMO GIRO - Trio al vertice nel Danish Golf Challenge, torneo del Challenge Tour iniziato all’Odense Eventyr Golf (par 72) nella città danese da cui il circolo prende il nome, in Danimarca. E’ composto dal norvegese Andreas Halvorsen e dagli islandesi Gudmundur Kristjansson e Haraldur Magnus che hanno girato in 66 (-6) colpi, uno in meno del tedesco Marc Hammer, dello scozzese Ryan Lumsden e del danese Peter Launer Baek, quarti con 67 (-5).
Cinque gli azzurri in gara con Aron Zemmer, il più in alto in classifica, 31° con 71 (-1) e con Gregorio De Leo e Stefano Mazzoli, 51.i con 72 (par), che navigano sulla linea del taglio. Sono a forte rischio di uscire dopo 36 buche Pietro Bovari, 106° con 75 (+3), e Davide Buchi, 148° con 79 (+7). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
LA VIGILIA - Cinque giocatori azzurri, Stefano Mazzoli, Gregorio De Leo, Aron Zemmer, Pietro Bovari e Davide Buchi, sono nel field del Danish Golf Challenge, torneo del Challenge Tour che avrà luogo dal 23 al 26 maggio all’Odense Eventyr Golf nella città danese da cui il circolo prende il nome. È terza edizione dell’evento che ha cambiato dizione in tutte e tre le occasioni e che lo scorso anno, sotto il nome di Copenhagen Challenge, è stato vinto da Matteo Manassero,
Saranno in gara 14 concorrenti tra i primi 20 della Road To Mallorca (money list) e, in particolare, sei tra i primi dieci compreso il leader, il danese Rasmus Neegraard-Petersen, 24enne di Nivå, professionista da circa un anno, vincitore di due tornei in stagione (Kolkata Challenge e UAE Challenge) e che sta puntando decisamente al terzo che lo promuoverebbe immediatamente sul DP World Tour. Peraltro ha già sfiorato l’impresa nella prima occasione presentatasi nel precedente Challenge de España, tradito da un bogey sull’ultima buca che ha permesso allo spagnolo Joel Moscatel di superarlo con un birdie sul filo di lana.
Moscatel, terzo nell’ordine di merito, sarà anche lui al via insieme agli svedesi Mikael Lindberg (n. 4) e Biorn Akesson (n. 7), all’inglese John Parry (n. 5) e al finlandese Tapio Pulkkanen (n. 10). Tra i possibili protagonisti anche altri tre inglesi, Sam Hutsby, David Horsey e Chris Paisley, il francese Martin Couvra, i sudafricani Wilko Nienaber, Deon Germishuys e Robin Williams e il danese Nicolai Kristensen, tutti tra i top 20 e desiderosi di rimanerci poiché a fine stagione potranno in tal caso ricevere una ‘carta’ per il DP World Tour 2025. Presente anche lo svedese Christofer Rahm, appena ammesso sul Challenge Tour per aver ottenuto tre titoli in questa annata sulla Nordic Golf League, uno dei circuiti equivalenti all’Alps Tour.
Degli italiani Mazzoli, che ha anche la ‘carta’ per l’Asian Tour, è alla terza gara con due piazzamenti a metà classifica nelle precedenti. Sono piuttosto altalenanti De Leo, Bovari e Zemmer, ma tutti e tre sono andati a premio in Spagna e in particolari i primi due si sono classificati ottavo e quindicesimo. Per Buchi, al debutto sul tour, un’opportunità per fare esperienza. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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