Il trionfo di Bryson DeChambeau e il crollo di Rory McIlroy. La 124ª edizione del terzo Major stagionale si è decisa nelle ultime buche con il californiano (274 - 67 69 67 71, -6), che ha conquistato il suo secondo US Open, dopo il successo del 2020, e con il nordirlandese, runner up con 275 (-5), che gli ha lasciato strada con tre bogey sulle ultime quattro buche, fallendo ancora il successo in un evento del Grande Slam che gli manca dal 2014.
Sul percorso del Pinehurst No. 2 (par 70), al Pinehurst Resort & CC nel North Carolina, di riflesso è stata anche una vittoria della Superlega Araba di cui DeChambeau è uno dei maggiori protagonisti. "Volevo questo trofeo - ha detto al termine - per dedicarlo a mio papà Jon, deceduto nel 2022 per diabete. In questi anni mi sono reso conto che c'è molto di più nella vita oltre il golf". In vetta dopo tre round, il 30enne di Modesto non è stato brillante come nei giri precedenti. Ha realizzato un 71 (+1) con due birdie e tre bogey, l’ultimo alla buca 15 con cui ha messo a rischio il titolo, ma a quel punto McIlroy, che aveva segnato cinque birdie (contro un bogey) in 14 buche, è franato con i citati tre bogey , compreso uno alla 18 che gli ha negato il playoff (69, -1).
DeChambeau, alla 31ª presenza in un Major, è diventato l'89° giocatore a vincerne più di uno e il 23° a conquistare per più volte l’US Open. Ha ricevuto un assegno 4.300.000 dollari su un montepremi di 21.500.000, il più alto nella storia dell’evento ed è salito dalla 38ª alla decima posizione nel World Ranking.
Al terzo posto con 276 (-4) Tony Finau e Patrick Cantlay, al quinto con 277 (-3) il francese Matthieu Pavon, al sesto con 278 (-2) il giapponese Hideki Matsuyama e al settimo con 279 (-1) Xander Schauffele e Russell Henley. Gara da dimenticare per Scottie Scheffler, numero uno mondiale, solo 41° con 288 (+8).
Tre gli azzurri in campo: Francesco Molinari, 64° con 293 (73 72 77 71, +13), che ha fallito l’ultima chance per partecipare alle Olimpiadi di Parigi, Edoardo Molinari (149, +9) e Matteo Manassero (154, +14) usciti al taglio, caduto a 145 (+5), come Tiger Woods (147, +7).
Francesco Molinari, pur in una prestazione sotto tono, ha realizzato una “hole in one” nel secondo round, prodezza che, peraltro, gli ha permesso di accedere ai turni del week end. Ha centrato direttamente dal tee la buca 9 (ultima giocata), par 3 di 194 yards, utilizzando un ferro 7. E’ stata la 53ª “buca in uno” nella storia dell’US Open, la terza della sua carriera sul PGA Tour dopo quelle firmate rispettivamente nel 2015 al Phoenix Open (terzo round) e nel 2019 all'Arnold Palmer (primo giro), quando poi conquistò il titolo.
TERZA GIORNATA - La Superlega araba mette le mani sullo US Open e, a Pinehurst, sogna il trionfo. Nel North Carolina, dopo il "moving day" del terzo Major maschile del 2024, Bryson DeChambeau guida la classifica con uno score di 203 (67 69 67, -7) colpi, tre di vantaggio nei confronti del nordirlandese Rory McIlroy, dell'americano Patrick Cantlay e del francese Matthieu Pavon, tutti secondi con 206 (-4) davanti al giapponese Hideki Matsuyama e allo svedese Ludvig Aberg (da solo in testa a metà gara), entrambi quinti con 208 (-2).
Già campione dello US Open nel 2020, il californiano DeChambeau quest'anno ha giocato alla grande i tornei del Grande Slam. Sesto al The Masters, secondo al PGA Championship, ha rappresentato al meglio la LIV Golf negli appuntamenti più importanti del green. Alla sua 31ª apparizione in un Major, potrebbe diventare il 23° giocatore ad aver conquistato per più volte lo US Open, il primo da Brooks Koepka (2018), anche lui passato alla Superlega araba. Al Pinehurst Golf Course (par 70), nel terzo e penultimo round, De Chambeau, 30enne di Modesto (California), ha realizzato un 67 (-3) con sei birdie, un bogey e un doppio bogey.
La notizia negli Usa è che Scottie Scheffler, reduce da cinque exploit (trionfo al Masters compreso) nelle ultime otto gare giocate, non ha alcuna chance di successo. Il numero 1 mondiale è 42° con 216 (+6) al fianco, tra gli altri, di Koepka. Dopo la 'hole in one' show che gli ha permesso di superare il taglio, Francesco Molinari nel North Carolina ha perso posizioni e ora è 68° con 222 (+12).
SECONDA GIORNATA - Colpo di scena allo US Open. A Pinehurst, nel North Carolina, Francesco Molinari nell'ultima buca giocata realizza una "hole in one", supera il taglio e continua a mantenere vive le speranze, seppur residue, di qualificarsi alle Olimpiadi di Parigi. Con un ferro 7, da 194 yard (177 metri), il torinese (partito dalla 10) alla buca 9 (par 3) ha siglato la 53ª buca in uno nella storia dello US Open, la terza della sua carriera sul PGA Tour dopo quelle firmate rispettivamente nel 2015 al Phoenix Open (terzo round) e nel 2019 all'Arnold Palmer (primo giro), quando poi conquistò il titolo.
"Non so davvero cosa dire, è stato semplicemente incredibile. Era la mia ultima occasione per passare il taglio, questo è il golf", la soddisfazione di Molinari. Era dal 2003 che, per quel che riguarda il PGA Tour, un giocatore non superava il taglio grazie a una 'hole in one'.
A metà gara, negli Stati Uniti, Molinari è 57° con 145 (73 72, +5) al fianco, tra gli altri, del numero 1 mondiale, Scottie Scheffler. Il nuovo leader del terzo Major maschile del 2024 è Ludvig Aberg. Lo svedese, nuova stella del golf, punta a diventare il primo giocatore dal 1913 (Francis Ouimet) a vincere lo US Open al debutto.
In testa con 135 (66 69, -5), precede di un colpo i californiani Bryson DeChambeau (tra i big della Liv Golf, è partito sempre alla grande quest'anno negli eventi del Grande Slam) e Patrick Cantlay, secondi con 136 (-4) al fianco del belga Thomas Detry, mentre il nordirlandese Rory McIlroy (in testa con Cantlay al termine delle 18 buche di apertura), numero 3 mondiale, è quinto con 137 (-3). Stesso score anche per l'americano Tony Finau e il francese Matthieu Pavon. Sono invece stati eliminati Tiger Woods (147, +7), Edoardo Molinari (149, +9) e Matteo Manassero (154, +14), che è tornato a giocare un Major per la prima volta dopo otto anni.
PRIMA GIORNATA - A Pinehurst, nel North Carolina, Rory McIlroy e Patrick Cantlay, rispettivamente numero 3 e 9 del golf mondiale, con uno score di 65 (-5) colpi hanno chiuso il primo giro dello US Open al comando della classifica. Il nordirlandese e l'americano sono tallonati dallo svedese Ludvig Aberg, terzo con 66 (-4) davanti al francese Matthieu Pavon e al californiano Bryson DeChambeau, 4/i con 67 (-3).
Nel terzo major maschile del 2024, avvio non esaltante per Scottie Scheffler. Lo statunitense, leader del world ranking e vincitore di cinque delle ultime otto gare giocate, è 34° con 71 (+1). Inizio complicato per gli azzurri. Edoardo Molinari, il migliore, è 50° con 72 (+2). Il torinese ha giocato alla grande le prime 13 buche, realizzando due birdie. Poi, nelle ultime cinque, sono arrivati due bogey e un doppio bogey che gli hanno fatto perdere colpi e posizioni.
Più indietro il fratello Francesco, 65° con 73 (+3), che ha l'ultima chance per provare a qualificarsi per i Giochi di Parigi. Otto anni dopo l'ultima volta, Matteo Manassero è tornato a giocare un evento del Grande Slam. Partenza difficile per il veneto, solo 146° con 79 (+9) e a forte rischio eliminazione. E' invece 86° con 74 (+4), Tiger Woods. Per il 15 volte campione Major, due birdie (di cui uno in apertura) e sei bogey.
Al Pinehurst Golf Course (par 70), McIlroy si è reso protagonista con una prova bogey free avvalorata da cinque birdie. Le ultime tre volte che ha aperto un giro, in un Major, senza errori, ha poi trionfato (The Open 2014, PGA Championship 2012 e US Open 2011). Alla ricerca del primo trionfo in un evento del Grande Slam, Cantlay, che vanta otto titoli sul PGA Tour, ha invece siglato sei birdie, con un bogey. Ma attenzione ad Aberg. Lo svedese, talento del green e sesto nel world ranking, ha colpito tutti e 14 i fairway del primo round e sogna di diventare il primo giocatore dal 1913 (Francis Ouimet) a conquistare lo US Open al debutto.
LA VIGILIA - Francesco Molinari, Edoardo Molinari e Matteo Manassero scendono in campo, insieme all’élite mondiale, nell’US Open, il terzo Major stagionale, giunto alla 124ª edizione, in programma dal 13 al 16 giugno sul percorso del Pinehurst No. 2, al Pinehurst Resort & CC nel North Carolina. Uno spot per il golf italiano che tornerà ad avere tre protagonisti in un evento del Grande Slam, cosa che non si verificava dal 2021 proprio all’US Open (in campo i due Molinari e Guido Migliozzi).
In un contesto di 156 concorrenti, compresi 49 tra i primi 50 del World Ranking, difende il titolo Wyndham Clark, numero quattro mondiale, ma le attenzioni della vigilia sono tutte per Scottie Scheffler, il numero uno con un punteggio che è quasi il doppio del secondo. Impressionante il suo cammino nelle precedenti undici uscite, tutte concluse nella top ten e, in particolare, con cinque titoli (Masters compreso), due secondi posti e un ottavo nelle ultime otto. Presto per dire che ricorda il Tiger Woods dei tempi migliori, ma intanto ha iniziato ad imitarlo vincendo l'Arnold Palmer Invitational, il The Players, il Masters e il The Memorial nello stesso anno, come aveva fatto il californiano nel 2001.
Scheffler, dunque, reduce dal successo della scorsa settimana proprio nel Memorial, è l’indiscusso favorito, ma si sta prendendo il suo spazio anche Tiger Woods, che ha ricevuto un’esenzione speciale dall’USGA perché i suoi bonus sono scaduti. La sua presenza, però, è un valore aggiunto per il torneo e per i suoi fan, che si attendono sempre un miracolo anche se arriva all’appuntamento dopo un taglio nel precedente PGA Championship e con problemi fisici. Non disputa l’US Open (che ha fatto suo tre volte) dal 2020, ma al Pinehurst No. 2, che ospita il torneo per la quarta volta, è terminato secondo nel 2005 e terzo nel 1999, mentre è stato assente nel 2014. La chicca in questo Major nel 2000 quando ha lasciato a 15 colpi Ernie Els e Miguel Angel Jimenez, distacco record per tutti gli eventi del Grande Slam.
In un field con tanta qualità e in cui figurano 28 Major Champions, non sarà certo facile per Scheffler porre la sua firma sull’albo d’oro, perché avrà avversari di peso sia in coloro che lo seguono nella classifica mondiale, sia in alcuni dei 12 giocatori della LIV Golf presenti. In particolare, tra di loro, vi sono due past winner quali Bryson DeChambeau (2020) e Brooks Koepka (doppietta nel 2017 e 2018) che occupano un posto di rilievo tra i favoriti, mentre hanno meno credito gli altri due, Dustin Johnson (2016) e Martin Kaymer (2014).
Tra i più in forma del momento Xander Schauffele (n. 2 del ranking), all’ottava presenza e vincitore del PGA Championship, e Collin Morikawa (n. 7), secondo al Memorial. Giocatori che alla vigilia dell’ultima gara valida per la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi sarebbero nel field insieme allo stesso Scheffler e a Clark. Nell’ampia gamma dei candidati al successo anche Rory McIlroy (uno dei 39 membri del DP World Tour in campo), a segno nel 2011 e secondo lo scorso anno, Ludvig Aberg, Viktor Hovland, Patrick Cantlay e Max Homa, per ricordarne alcuni. Meritano la citazione Adam Scott, che disputa il 92° Major consecutivo e il 23° US Open, Matt Kuchar, presente a Pinehurst nel 1999 da dilettante e nuovamente in gara 25 anni dopo, e Phil Mickelson, sei volte runner up motivo per cui non ha potuto completare il Grande Slam.
Nell’US Open, nato nel 1895, saranno sul tee di partenza, oltre ai citati, altri sei past winner: Matt Fitzpatrick (2022), Gary Woodland (2019), Jordan Spieth (2015), Justin Rose (2013), Webb Simpson (2012) e Lucas Glover (2009). Lo hanno vinto quattro volte Willie Anderson (unico a realizzare la tripletta consecutiva dal 1903 al 1905), Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus, l’ultimo a completare la quaterna nel 1980.
Gli azzurri - Francesco Molinari disputa il 55° Major e il 14° US Open, unico tra gli eventi del Grand Slam in cui non è mai entrato tra i primi dieci, con migliori piazzamenti nel 2021 (13°) e nel 2019 (16°). Edoardo Molinari è alla quinta partecipazione in carriera a questa gara e Matteo Manassero, anche lui alla quinta presenza, riprende il discorso con i Major dopo gli ultimi due datati 2016.
A Tiger Woods il "Bob Jones Award” - Al campione californiano la più alta onorificenza della USGA (United States Golf Association). Istituita nel 1955 in onore di Bobby Jones, icona di golf e sportività. Negli anni il premio è stato ricevuto da altri campionissimi come, tra gli altri, Gary Player (1966), Arnold Palmer (1971), Jack Nicklaus (1975) e Ben Hogan (1976).
Le partenze - Nei primi due round Scheffler partirà insieme a Schauffele e a McIlroy e Woods con Will Zalatoris e Fitzpatrick. Manassero sarà in terna con Rico Hoey e Tom McKibbin, Edoardo Molinari avrà per compagni Byeong Hun An e Sam Bennett e Francesco Molinari giocherà con Sergio Garcia e Ryo Ishikawa.
Il torneo su SKY e in streaming su NOW - L’US Open sarà trasmesso da SKY, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW, ai seguenti orari: giovedì 13 giugno, dalle ore 14 alle ore 2 (anche su Sky Sport Uno); venerdì 14, dalle ore 14 alle ore 2; sabato 15, dalle ore 16 alle ore 2; domenica 16, dalle ore 15 alle ore 1. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Michele Gallerani, Claudio Viganò, Maurizio Cogliati e di Massimo Scarpa.
Le regine del golf europeo sono pronte a sfidarsi nel Ladies Italian Open. Il torneo, inserito nel calendario del Ladies European Tour, si giocherà dal 14 al 16 giugno (ad anticipare lo show sarà, giovedì 13, la Regione Lazio Pro-Am) al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo). Diciassette anni dopo l’ultima volta l’evento tornerà a disputarsi nel Lazio. A sfidarsi, 132 giocatrici in rappresentanza di 32 differenti nazioni, tra cui 4 tra le migliori 10, 11 tra le Top 20, dell’ordine di merito del massimo circuito continentale femminile. In quella che si annuncia una gara cruciale verso le Olimpiadi di Parigi, visto che rappresenterà la penultima tappa di qualificazione ai Giochi. In palio un montepremi di 300.000 euro, di cui 45.000 andranno alla vincitrice. A guidare le azzurre, nella casa del golf italiano, Alessandra Fanali (la miglior proette tricolore nel world ranking) e Virginia Elena Carta. Tra i talenti più attesi, Francesca Fiorellini (amateur), vincitrice nel 2023 della Junior Ryder Cup e della Junior Solheim Cup.
La conferenza stampa di presentazione - La 27esima edizione del Ladies Italian Open è stata presentata nella “Sala Aniene” della Regione Lazio alla presenza, tra gli altri, di: Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio; Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport; Franco Carraro, Membro CIO; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf. Sono intervenuti: Davide Maria Lantos, Director of Tournament Operations del Ladies European Tour; Alessandra Fanali e Francesca Fiorellini. Presenti anche Paolo Giuntarelli, Direttore Regionale Affari della Presidenza, Turismo, Cinema, Audiovisivo e Sport della Regione Lazio, Mario Luciano Crea, Presidente della V Commissione Consiliare Permanente del Consiglio Regionale del Lazio “Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo”.
Field delle grandi occasioni nella casa del golf italiano – Tra le concorrenti ci saranno appunto 11 tra le migliori 20 attuali giocatrici del Ladies European Tour. Tra le più attese, la svizzera Chiara Tamburlini (quarta), la singaporiana Shannon Tan (settima), la danese Nicole Broch Estrup (ottava), le inglesi Gabriella Cowley (decima) e Alice Hewson (ventesima), le indiane Diksha Dagar (undicesima) e Pranavi Urs (tredicesima), la neozelandese Momoka Kobori (quindicesima), l’austriaca Emma Spitz (diciassettesima), la spagnola Luna Sobron Galmes (diciottesima) e la thailandese Aunchisa Utama (diciannovesima). Per quel che riguarda le past winner, due quelle in gara: l’inglese Florentyna Parker (vincitrice nel 2014 in Umbria, al Perugia Golf Club) e la norvegese Marianne Skarpnord (a segno nel 2009 in Lombardia, al Golf Club Le Rovedine di Milano). Nel field, inoltre, Kim Metraux, sorella di Morgane (che ha vinto nel 2022 l’ultima edizione del Ladies Italian Open al Golf Club Margara di Fubine Monferrato, in Piemonte), e Anna Davis. Americana, nel 2022, all’età di 16 anni, ha conquistato la terza edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, il Masters femminile.
Le azzurre a caccia della prima impresa nel torneo, finora sono cinque i secondi posti – Saranno 10 (7 proette e 3 amateur) le azzurre in campo. Con Fanali (già seconda quest’anno nel Magical Kenya Open e ventiduesima nell’ordine di merito), Carta (chiamata a una grande gara per provare a conquistare il pass olimpico) e Fiorellini, ecco pure: Stefania Croce, Giulia Sergas, Lucrezia Colombotto Rosso, Emma Lundgren, Marta Spiazzi e le dilettanti Carolina Melgrati e Matilde Andreozzi. Le italiane inseguiranno la prima impresa nella storia della competizione. Fin qui sono infatti arrivati cinque secondi posti firmati rispettivamente da Silvia Cavalleri (2000 e 2002), Veronica Zorzi (2005), Giulia Sergas (2011) e Alessandra Fanali che, nel 2022, fu battuta al play-off da Morgane Metraux in uno spareggio a tre che vide tra le protagoniste pure l’inglese Meghan MacLaren.
Il Ladies Italian Open torna nel Lazio dopo 17 anni. Sarà la penultima tappa di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi – Dopo le quattro edizioni consecutive, dal 2004 (Parco di Roma) al 2007 (tre di fila, dal 2005, al Parco de’ Medici), il Ladies Italian Open si giocherà nuovamente nel Lazio.
Formula di gara e montepremi – Il Ladies Italian Open si disputerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio, dopo 36, lascerà in gara le migliori 60 classificate e le pari merito al 60/o posto. In palio un montepremi di 300.000 euro.
Prima volta al Golf Nazionale, la quinta nel Lazio – Per il Golf Nazionale di Sutri, eccellenza che nel tempo ha accolto eventi clou come, tra gli altri, la World Cup del 1991 e la Junior Ryder Cup (per i primi due giorni) 2023, il Ladies Italian Open rappresenta una novità assoluta. Il Lazio, che dal 2021 al 2023 ha ospitato – al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, casa, lo scorso anno, della Ryder Cup – l’Open d’Italia maschile, per la quinta volta nella storia sarà il teatro del Ladies Italian Open. L’evento, con la collaborazione dell’official advisor della FIG, Infront, avrà il supporto della Regione Lazio, Partner Istituzionale, guidata dal Presidente Francesco Rocca.
Uno show nello show con la Regione Lazio Pro-Am - Giovedì 13 giugno, a fare da prologo all’evento, la Regione Lazio Pro-Am. Ventisei le squadre in gara, ognuna composta da una proette e tre dilettanti che si confronteranno sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”. Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross. La partenza, shotgun (tutte le compagini inizieranno insieme dalle varie buche del campo), è in programma alle ore 13:00.
Komen Italia Charity Partner dell’evento – Al Golf Nazionale la prevenzione va in buca con Komen Italia, Associazione in prima linea nella lotta ai tumori al seno, che scende in campo come Charity Partner dell’evento. Dalla “Race for the Cure” al progetto Ryder Cup 2023, si rinnova la partnership tra la Federgolf e Komen Italia, da sempre l’una al fianco dell’altra nelle iniziative solidali. In occasione del Ladies Italian Open, sarà presente uno stand al Golf Nazionale per promuovere una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione.
I Partner – La 27esima edizione del Ladies Italian Open ha come Partner Istituzionale la Regione Lazio. Questi gli sponsor: Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Sponsor); PosteAssicura, Rinascente, Acqua di Nepi, Cantine Lento (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Sponsor); Infront Italy (Official Advisor).
Le dichiarazioni
Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio - “Siamo orgogliosi che, dopo 17 anni, la 27esima edizione del Ladies Italian Open torni a disputarsi nel Lazio, presso il Golf Nazionale di Sutri, in provincia di Viterbo. Penultima tappa di qualificazione prima dei Giochi Olimpici di Parigi, questa manifestazione è inserita nel calendario del massimo circuito europeo del golf femminile. Parteciperanno ben 132 atlete, di cui due laziali: Alessandra Fanali e Francesca Fiorellini. Continua il grande lavoro della Regione per attrarre i grandi eventi sportivi, veicolo straordinario di crescita economica e culturale”.
Elena Palazzo, Assessore Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità della Regione Lazio - “Il Lazio si conferma terra ideale per ospitare i grandi appuntamenti di golf. Dopo lo straordinario successo mondiale della Ryder Cup, la nostra Regione è fiera di tornare ad accogliere, a distanza di 17 anni dall’ultima volta, il Ladies Italian Open. Un appuntamento tutto al femminile che accenderà i riflettori sul bellissimo campo di Sutri e che dimostrerà lo stretto legame tra il Lazio e il golf. Una tappa decisiva, in vista dell’avvio delle Olimpiadi, che rilancerà la bellezza di questa disciplina a impatto zero sull’ambiente e offrirà allo stesso tempo una nuova occasione per attrarre turismo nel nostro territorio”.
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf - “Il Ladies Italian Open è uno dei tornei più importanti del Ladies European Tour 2024, perché metterà in palio punti fondamentali per qualificarsi ai Giochi di Parigi. In gara ci saranno quasi tutte le migliori giocatrici europee e lo spettacolo, al Golf Nazionale, un campo eccezionale, sarà assicurato. Sono certo che le nostre azzurre, un mix di esperienza e gioventù, si faranno valere. Un ringraziamento al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per il supporto e la vicinanza. Fin dal suo insediamento, si è dimostrato vicino allo sport, al golf, senza mai far mancare il suo appoggio. Un grazie, inoltre, all’Assessore Elena Palazzo e al Ladies European Tour. Prima il Ladies Italian Open, poi l’81°Open d’Italia presented by Regione Emilia-Romagna all’Adriatic Golf Club di Cervia. Saranno settimane ‘green’, di grande golf, un volano anche per la crescita del turismo sportivo, come dimostrato dal successo inimitabile della Ryder Cup 2023”.
Con una bella prova Erika De Martini si è classificata al settimo posto con 216 (69 69 78, par) colpi nel Montauban Ladies Open, il secondo torneo stagionale del LET Access Series che si è svolto sul percorso del Golf de Montauban (par 72), nella città francese da cui il circolo prende il nome.
Ha vinto con 209 (70 70 69, -7) la 18enne tedesca Helen Briem, una delle più forti dilettanti del momento, che con un parziale finale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) è risalita dal quarto posto e ha superato di misura la proette svizzera Tiffany Arafi (210, -6). Sconfitta per certi versi dolce perché l’elvetica ha avuto la prima moneta di 7.200 euro, su un montepremi di 45.000, mentre la Briem, per il suo status, ha ricevuto soltanto il trofeo.
Al terzo posto con 211 (-5) l’australiana Kelsey Bennett, leader nei primi due turni e poi retrocessa con un 74 (+2), al quarto con 213 (-3) l’inglese Amy Taylor e le francesi Arianne Klotz e Marine Griffaut, e insieme alla De Martini, l’olandese Lauren Holmey, l’inglese Billie-jo Smith e la svedese Isabell Ekstrom.
In bassa classifica Marta Spiazzi, 44ª con 225 (76 71 78, +9), ed Emma Lundgren, 53ª con 228 (73 74 81, +12), mentre è uscita al taglio Sara Berselli, 62ª con 151 (76 75, +7).
Tante le vittorie di Helen Briem tra le quali ricordiamo quella negli Internazionali d’Italia Femminili del 2022 dove nel 2023 è giunta seconda superata da Francesca Fiorellini, che poi, nello stesso anno, è stata in squadra con lei nelle due selezioni europee che si sono imposte nella Junior Solheim Cup e nella Junior Ryder Cup. Sempre nel 2023 ha conquistato il Girls Amateur e quest’anno ha prevalso nel Portugueser Ladies Amateur.
Per Erika De Martini, 23enne di Como, che dopo la seconda piazza al termine delle prime 36 buche ha avuto un calo di rendimento, è la quarta top ten in 40 gare sul circuito e ha siglato il secondo miglior risultato personale dopo il sesto posto nel Flumserberg Ladies Open 2022.
LA VIGILIA - Erika De Martini, Marta Spiazzi, Emma Lundgren e Sara Berselli compongono il quartetto italiano che sarà al via del Montauban Ladies Open, il secondo torneo stagionale del LET Access Series che avrà per teatro, dal 7 al 9 giugno, il percorso del Golf de Montauban, nella città francese da cui il circolo prende il nome.
Nel field la svedese Anna Magnusson, a segno nella gara d’apertura del secondo tour femminile continentale (Terre Blanche Ladies Open), l’inglese Amy Taylor, runner up nell’occasione, la scozzese Anna McCook, le francesi Lucie André, Charlotte Liautier e Lucie Malchirand, vincitrice da amateur di un Ladies Italian Open (2021), le altre due svedesi Amanda Linner ed Emma Thorngren, l’austriaca Katharina Muehlbauer e le danesi Fie Olsen e Puk Lyng Thomsen.
Da seguire due dilettanti che hanno già battuto le proette del circuito, l’indiana Avani Prashanth (Ahlsell Final at Elisefarm, 2023), e la danese Cecilie Leth-Nissen (Smorum Ladies Open, 2022). Il montepremi è di 45.000 euro.
Elena Verticchio ha offerto una brillante prestazione e ha vinto con 279 (69 71 70 69, -5) colpi, dopo una corsa di testa, il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, dedicato a una grande giocatrice che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano.
Sul percorso del Circolo del Golf Roma Acquasanta (par 71), dove sono salite sul tee di partenza 82 concorrenti, la Verticchio, 24enne portacolori dell’Olgiata Golf Club, ha iniziato la gara al comando con due colpi di margine e poi ha mantenuto a distanza le avversarie fino a dilatare il vantaggio ai quattro finali su Giulietta Bertero, seconda con 283 (-1), l’altra concorrente che ha realizzato uno score sotto par. Al terzo posto con 287 (+3) Guia Vittoria Acutis, al quarto con 288 (+4) Gemma Simeoni e al quinto con 290 (+6) Ginevra Coppa. Subito dietro Matilde Zocchi con 291 (+7), Noa Zocco con 292 (+8) e in ottava posizione con 293 (+9) Carolina Caminoli, Anita Marrone e Ludovica Mesirca.
La vincitrice è stata la sola a rimanere entro o sotto il par in tutti e quattro i giri. Ha iniziato e concluso con un parziale di 69 (-2). Con il primo ha cominciato a costruire il successo e con l’altro, secondo punteggio di giornata, l’ha consolidato. Nel quarto round sono andate sotto il 70 anche Matilde Andreozzi, che con un 68 (-3), score più basso del turno, è salita dal 36° al 21° posto con 299 (+15), e Chiara Cornetti, anche lei con un parziale di 69 (-2), che l’ha portata dal 31° al 17° con 297 (+13).
L’evento, nato nel 1977, ha un albo d’oro nel quale figurano tante giocatrici di peso, molte passate poi al professionismo tra le quali ricordiamo Federica Dassù, Silvia Cavalleri, Stefania Croce, Sophie Sandolo, Federica Piovano e due che attualmente stanno cercando di farsi strada sui circuiti statunitensi, Roberta Liti e Benedetta Moresco.
LA VIGILIA - Il Circolo del Golf Roma Acquasanta ospita dal 5 all’8 giugno il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, dedicato a una grande giocatrice che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano.
Sul percorso capitolino saranno in gara 82 concorrenti delle quali molte in grado di competere per il titolo tra le quali le azzurre Paris Appendino, che ha vinto in stagione il Campionato Ragazze/Trofeo Silvio Marazza, Noa Zocco, runner up nell’occasione, Francesca Pompa, Ginevra Coppa, Matilde Zocchi, Guia Vittoria Acutis e Giulietta Bertero, per citarne alcune. Assente Matilde Partele, che si era imposta lo scorso anno.
Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche stroke play, 18 al giorno. Dopo 54 il taglio lascerà in gara per il turno conclusivo le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.
L’evento, nato nel 1977, ha un albo d’oro nel quale figurano tante giocatrici di peso, molte passate poi al professionismo tra le quali ricordiamo Federica Dassù, Silvia Cavalleri, Stefania Croce, Sophie Sandolo, Federica Piovano e due che attualmente stanno cercando di farsi strada sui circuiti statunitensi, Roberta Liti e Benedetta Moresco.
Non si ferma più, Scottie Scheffler. L'americano, numero 1 mondiale, ha vinto negli Stati Uniti, a Dublin (Ohio), il Memorial Tournament con un totale di 280 (67 68 71 74, -8) colpi, superando di misura il suo connazionale Collin Morikawa, secondo con 281 (-7) davanti al canadese Adam Hadwin, terzo con 284 (-4). Per il cannibale del golf maschile è il quinto successo nelle ultime otto gare giocate. Era dal 2016-2017 (l'ultimo fu Justin Thomas) che un giocatore non conquistava cinque titoli in una sola stagione. Ma c'è di più. Perché grazie all'ennesimo exploit, il 27enne di Ridgewood (New Jersey) è diventato il primo golfista dal 1980 (Tom Watson) a festeggiare il pokerissimo prima di giocare lo US Open.
Scheffler, peraltro, ora è il secondo, dopo Arnold Palmer, ad aver fatto cinquina, trionfando anche in un Major (il The Masters), prima di partecipare allo US Open.
Campione anche d'incassi, il nuovo exploit gli ha fruttato 4.000.000 di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000. Sono ora 24.024.552 i dollari incassati quest'anno dallo statunitense, che è anche il secondo professionista dopo Tiger Woods (2001) a vincere l'Arnold Palmer Invitational, il The Players, il Masters e il The Memorial nello stesso anno. E pensare che, al Muirfield Village Golf Club (par 72), Scheffler ha rischiato di vanificare tutto nell'ultimo e decisivo round.
Secondo dopo il primo giro, in testa al termine del secondo e terzo, nelle 18 buche finali ha realizzato un 74 (+2) siglato un solo birdie, con tre bogey. Non è bastato a Morikawa per portare la contesa al playoff, con il californiano che ha pagato a caro prezzo un bogey alla 16ª.
Cinque vittorie, due secondi e un ottavo posto. Questo il ruolino di marcia di Scheffler nelle ultime gare giocate. E l'ottavo posto, peraltro, è arrivato nel PGA Championship, secondo Major maschile del 2024, dopo l'arresto (con immediato rilascio), prima dell'inizio del secondo giro. Dominatore assoluto, Scheffler sembra destinato ad essere l'erede di Tiger Woods, che lo incorona. "La sua supremazia è tale al punto che, se gioca male, arriva tra i primi dieci, se gioca decentemente, vince, se gioca al meglio, nessuno può stargli dietro". Per Scheffler, che il prossimo 21 giugno festeggerà i 28 anni, questo è l'11/o titolo (cifra comprensiva di due Major) sul PGA Tour in 124 gare giocate.
LA VIGILIA - I big del golf mondiale si sfidano negli Stati Uniti, a Dublin (Ohio), nella 49ª edizione del Memorial Tournament. Tra i tornei più importanti del PGA Tour, si giocherà dal 6 al 9 giugno al Muirfield Village Golf Club, campo progettato da Jack Nicklaus, leggenda del green. In gara ci saranno 73 giocatori, tra cui 9 tra i migliori 10 al mondo (con la sola eccezione dello spagnolo Jon Rahm, campione del Memorial nel 2020, passato alla Superlega araba).
La top 30 della FedEx Cup si contenderà il titolo in un evento che metterà in palio 20.000.000 di dollari, di cui 4.000.000 andranno al vincitore.
Tra i favoriti della vigilia, neanche a dirlo, c'è Scottie Scheffler. L'americano, leader del world ranking, si è però ancora detto "turbato" dall'arresto, con immediato rilascio, arrivato prima del secondo round del PGA Championship. Il 27enne di Ridgewood, che quest'anno ha già vinto quattro tornei (tra cui il The Masters, per la seconda volta in carriera), sogna l'ennesima impresa. Tra i suoi principali avversari nella lotta al titolo ecco il norvegese Viktor Hovland, campione in carica, che punta a diventare il primo giocatore dal 2000-2001 (Tiger Woods) a conquistare consecutivamente la competizione.
Sul green scenderanno 59 vincitori di almeno un appuntamento del PGA Tour, 15 campioni Major. Pronostico indecifrabile, con il californiano Patrick Cantlay, già a segno nel 2019 e nel 2021, che insegue il tris. Da Rory McIlroy a Xander Schauffele, da Wyndham Clark a Ludvig Aberg, da Collin Morikawa a Max Homa.
Sono solo alcune delle altre stelle della rassegna. A cui non prenderà parte Woods, recordman della competizione con cinque affermazioni (l'ultima nel 2012).
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Memorial Tournament andrà in onda su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 6 giugno e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8, dalle ore 18,30 alle ore 24 (Eurosport 2, dalle ore 21,30); domenica 9, dalle ore 18,30 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Grande impresa della svedese Linnea Strom che, con un parziale di 60 (-11, un eagle, nove birdie) e lo score di 199 (69 70 60, -14) colpi, ha vinto lo ShopRite LPGA Classic, evento del LPGA Tour disputato al Seaview Golf Club (Bay Course, par 71), di Galloway nel New Jersey. Lo ha fatto risalendo dal 52° posto occupato dopo due round e stabilendo un nuovo record sia per quanto riguarda le rimonte (precedentemente la giapponese Ayako Okamoto nel 1987 si era imposta nel Lady Keyston Open partendo dal 23°) che per il round finale più basso strappandolo a Jessica Korda (61 nell’Hilton Grand Vacations Tournament of Champions, 2021).
La 27enne di Goteborg ha siglato la prima vittoria sul LPGA Tour in una stagione in cui era uscita sei volte al taglio in undici presenze, superando di un colpo Megan Khang e la nipponica Ayaka Furue, seconde con 200 (-13), in un evento in cui Roberta Liti si è classificata 40ª con 208 (72 67 69, -5) e dove Benedetta Moresco, 121ª con 146 (74 72, +4), è uscita al taglio.
Al quarto posto con 201 (-12) la thailandese Atthaya Thitikul, al quinto con 202 (-11) la svizzera Morgane Metraux, al sesto con 203 (-10) Marin Alex, la taiwanese Wei-Ling Hsu e la coreana Narin An e al 12° con 205 (-8) la sudafricana Ashleigh Buhai, che difendeva il titolo.
Roberta Liti è andata premio per la sesta volta in stagione e ha concluso la gara con un parziale di 69 (-2, tre birdie, un bogey). La prossima settimana prenderà parte al Meijer LPGA Classic for Simply Give (13-16 giugno, Beaumont, Michigan) insieme a Benedetta Moresco, che avrà l’occasione per riscattarsi.
Linnea Strom, sul circuito da sei anni e nel cui palmares figurano anche due successi sull’Epson Tour, ha ricevuto un assegno di 262.500 dollari su un montepremi di 1.750.000 dollari.
LA VIGILIA - Roberta Liti e Benedetta Moresco sono tra le 144 concorrenti che prendono parte allo ShopRite LPGA Classic, evento del LPGA Tour in programma dal 7 al 9 giugno al Seaview Golf Club (Bay Course), a Galloway nel New Jersey.
In un torneo disertato da molte big difende il titolo la sudafricana Ashleigh Buhai, ma le maggiori attenzioni saranno per le tre sole giocatrici in campo tra le top ten del Rolex Ranking: la filippina, naturalizzata giapponese, Yuka Saso (n. 6), che ha appena vinto la scorsa settimana per la seconda volta l’US Women’s Open, un Major già suo nel 2021, l’australiana Hannah Green (n. 5) e la coreana Jin Young Ko (n. 7).
Nel field ci sono, comunque, parecchie proette in grado di garantire lo spettacolo, tra le quali ricordiamo le americane Angel Yin, Megan Khang, Lizette Salas, Alexa Pano, Danielle Kang, la messicana Gaby Lopez, le thailandesi Atthaya Thitikul e Jasmine Suwannapura, la cinese Xiaowen Yin, le nipponiche Ayaka Furue e Nasa Hataoka e la francese Perrine Delacour, reduce dal successo nel Dormy Open Helsingborg in Svezia, gara del Ladies European Tour.
Altre sei, oltre a Buhai, le past winner: la canadese Brooke M. Henderson (2022), che ha i numeri per prevalere, la coreana In Kyung Kim (2017), l’australiana Karrie Webb (2013), Brittany Lincicome (2011) e due autrici di una doppietta, Stacy Lewis (2012, 2014) e la svedese Anna Nordqvist (unica consecutiva, 2015, 2016).
Roberta Liti cerca riscatto dopo il taglio subito nell’ultima uscita (Mizuho Americas Open), ma nelle precedenti sette è andata per cinque volte a premio. Benedetta Moresco, che è impegnata anche sull’Epson Tour, è alla seconda presenza stagionale sul circuito maggiore.
Lo statunitense Clark Dennis, con un giro finale in 66 (-6) e lo score di 198 (66 66 66, -17) colpi, ha firmato il sesto titolo sul Legends Tour vincendo il Costa Navarino Legends Tour Trophy, disputato Costa Navarino, in Grecia, sui due percorsi del Bay Course (par 71, primo round) e dell’International Olympic Academy (par 72, secondo e terzo giro). Due gli italiani in gara: Emanuele Canonica, 13° con 207 (68 69 70, -8), e Alessandro Tadini, 28° con 212 (68 71 73, -3).
Dennis, 58enne di Houston nel cui palmarès figurano anche due Senior Italian Open (2017, 2018) e che prima di approdare tra gli “over 50” si era solamente imposto in un torneo nel Nike Tour (oggi Korn Ferry Tour) nel 1993, ha rimontato dal secondo posto con sei birdie, senza bogey (in totale per lui un eagle, 16 birdie, un bogey) e ha lasciato a quattro colpi l’australiano Scott Hend (202, -13), leader della money list.
In terza posizione con 203 (-12) il brasiliano Adilson Da Silva, l’inglese Greg Owen, il sudafricano James Kingston e lo svedese Mikael Lundberg, in vetta dopo due turni, in settima con 204 (-11) l’inglese Robert Coles, in ottava con 205 (-10) il francese Thomas Levet e solo in nona con 206 (-9) l’inglese Peter Baker, che era in grande favorito insieme a Hend.
Canonica ha iniziato dal 17° posto, poi è salito al 13° che ha confermato nel terzo giro con un 70 (-2, due birdie, senza bogey). Stessa partenza per Tadini, che successivamente ha perso qualche posizione e ha concluso con un 73 (+1, quattro birdie, un bogey, due doppi bogey).
LA VIGILIA - Emanuele Canonica e Alessandro Tadini prendono parte al Costa Navarino Legends Tour Trophy, il terzo torneo stagionale del Legends Tour in programma dal 7 al 9 giugno a Costa Navarino, in Grecia. Si gioca sulla distanza di 54 buche, le prime 18 al Bay Course e le altre all'International Olympic Academy.
Nel field sei dei primi dieci dell’ordine di merito con l’australiano Scott Hend, leader, e con l’inglese Peter Baker (nel 2023 quattro successi e la leadership nella money list), che ha iniziato la stagione come aveva terminato la precedente, cioè vincendo. Infatti si è imposto nell’evento iniziale, il Barbados Legends, superando al playoff proprio Hend.
Sono i giocatori più gettonati alla vigilia ai quali proveranno a contendere il titolo gli altri che li seguono nella money list: gli svedesi Mikael Lundberg (n. 6) e Joakim Haeggman (n. 7), l’inglese Andrew Marshall (n. 9) e il francese Christian Cevaer (n. 10). Da seguire anche il brasiliano Adilson Da Silva, quattro vittorie anche per lui nel 2023, il sudafricano James Kingston, il gallese Phillip Price, lo scozzese Greig Hutcheon, il tedesco Thomas Gogele e l’inglese Greg Owen.
Canonica ha ottenuto il 17° posto alle Barbados, poi non ha superato il taglio nel successivo Major (KitchenAid Senior PGA Championship), mentre Tadini è al debutto.
Straordinaria Linn Grant. La svedese ha battuto per la seconda volta i giocatori del DP World Tour vincendo con 271 (67 68 71 65, -17) colpi il Volvo Car Scandinavian Mixed, come aveva già fatto nel 2022, un torneo innovativo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Ladies European Tour sul percorso del Vasatorps Golfklubb (par 72), a Helsingborg, la sua città natale, in Svezia. Ha superato di un colpo il connazionale Sebastian Soderberg e lo scozzese Calum Hill, secondi con 272 (-16).
Nella 33ª edizione dell’evento, la quarta in questo formato in cui 78 uomini e altrettante donne si sono confrontati con classifica e montepremi unico (2.000.000 di dollari con prima moneta di 330.330 dollari), la Grant ha operato la più grande rimonta finale nella storia del circuito continentale, annullando un ritardo di ben undici colpi, partendo dall’undicesima posizione dopo tre round. Con un parziale di 65 (-7, sette birdie, senza bogey), miglior punteggio di giornata, è giunta in club house con un colpo di ritardo da Soderberg, che stava giocando l’ultima buca dopo averne condotte 71 al comando. Un par gli sarebbe bastato per vincere, anche a dispetto di una prestazione in grigio, che però è diventata nera quando con un doppio bogey (77, +5) ha lasciato strada all’avversaria.
Linn Maria Grant, 24 anni, che ha avuto quale caddie il fratello Jonathan, ha così firmato la sesta vittoria sul Ladies European Tour, oltre alla seconda sul DP Worlld Tour, per un palmarès in cui figurano anche un successo sul LPGA Tour, tre sul Sunshine Ladies Tour, uno sul LET Access e due sul Nordic Golf Tour.
Al quarto posto con 275 (-13) la svedese Johanna Gustavsson e gli inglesi Andy Sullivan e Alex Fitzpatrick, quest’ultimo fratello minore di Alex vincitore di un Major, e al settimo con 276 (-12) la danese Nicole Broch Estrup, i francesi Nastasia Nadaud e Ugo Coussaud, lo svedese Jens Dantorp e lo spagnolo Nacho Elvira. In bassa classifica l’inglese Dale Whitnell, 43° con 283 (-5), che difendeva il titolo.
Sono uscite al taglio Virginia Elena Carta, 89ª con 145 (74 71 +1) colpi, e Alessandra Fanali, 112° con 147 (71 76 +3), uniche due azzurre in gara.
Il Ladies European Tour approda ora nel Lazio, al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), dove dal 14 al 16 giugno si disputerà la 27ª edizione del Ladies Italian Open. Il torneo verrà presentato martedì 11 giugno nella "Sala Aniene" della Regione Lazio.
TERZO GIRO - Lo svedese Sebastian Soderberg ha continuato la sua corsa di testa e ha allungato decisamente il passo nel moving day del Volvo Car Scandinavian Mixed, torneo innovativo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Ladies European Tour sul percorso del Vasatorps Golfklubb (par 72), a Helsingborg in Svezia, in cui 78 uomini e altrettante donne competono con classifica unica per un montepremi di 2.000.000 di dollari.
Il leader con lo score di 195 (63 66 66, -21) ha portato il suo vantaggio a otto colpi sullo scozzese Calum Hill, secondo con 203 (-13). Al terzo posto con 204 (-12) l’inglese Alice Hewson, lo spagnolo Santiago Tarrio e lo svedese Alexander Bjork e al sesto con 205 (-11) lo scozzese Scott Jamieson, l’inglese Andy Sullivan, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e gli svedesi Jesper Svensson e Jens Dantorp. Solo al 58° con 214 (-2) l’inglese Dale Whitnell, che non ha più chance di difendere il titolo.
Sono uscite al taglio Virginia Elena Carta, 89ª con 145 (74 71 +1) colpi, e Alessandra Fanali, 112° con 147 (71 76 +3), uniche due azzurre in gara.
SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta, 89ª con 145 (74 71 +1) colpi, e Alessandra Fanali, 112° con 147 (71 76 +3), sono uscite al taglio i nel Volvo Car Scandinavian Mixed, torneo innovativo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Ladies European Tour sul percorso del Vasatorps Golfklubb (par 72), a Helsingborg in Svezia, in cui7 8 uomini e 78 donne competono con classifica unica per un montepremi di 2.000.000 di dollari.
E’ rimasto al vertice con 129 (63 66, -15) lo svedese Sebastian Soderberg, seguito dallo scozzese Scott Jamieson, secondo con 132 (-12), e dal francese Julien Guerrier, terzo con 133 (-11).
In quarta posizione con 135 (-9) lo spagnolo Jorge Campillo e gli svedesi Jeans Dantorp, Jesper Svensson e Linn Grant, a segno nel 2022 e prima proette a vincere sul circuito continentale maschile. In 49ª con 141 (-3) l’inglese Dale Whitnell, che non ha più chance di difendere il titolo.
PRIMO GIRO - Lo svedese Sebastian Soderberg è al comando con 63 (-9) colpi nel Volvo Car Scandinavian Mixed, un torneo innovativo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Ladies European Tour sul percorso del Vasatorps Golfklubb (par 72), a Helsingborg in Svezia. Vi prendono parte 78 uomini e 78 donne che competeranno con classifica unica per un montepremi di 2.000.000 di dollari. In campo soltanto due azzurre, Alessandra Fanali, 49ª con 71 (-1), e Virginia Elena Carta, 104ª con 74 (+2), che rischia il taglio.
Il leader precede di due colpi il sudafricano Dylan Frittelli e l’inglese Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt, campione major, secondi con 65 (-7). Al quarto posto con 66 (-6) il malese Gavin Green e al quinto con 67 (-5) l’irlandese Lauren Walsh, gli scozzesi David Law e Scott Jamieson, il sudafricano Louis De Jager e la svedese Linn Grant, a segno nel 2022 e prima proette a vincere sul circuito continentale maschile. Al 68° con 72 (par) l’inglese Dale Whitnell, che difende il titolo.
LA VIGILIA - Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali saranno le due azzurre in campo nel Volvo Car Scandinavian Mixed, un torneo innovativo organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Ladies European Tour in programma dal 6 al 9 giugno sul percorso del Vasatorps Golfklubb, a Helsingborg in Svezia. Vi prendono parte 78 uomini, tra i quali nessun italiano, e 78 donne che competeranno con classifica unica per un montepremi di 2.000.000 di dollari.
Nella quarta edizione della gara in formato attuale difenderà il titolo l’inglese Dale Whitnell, 35enne di Colchester alla 133ª presenza, in un contesto nel quale saranno al via undici vincitori stagionali. Sei sul circuito maschile: il sudafricano Dylan Frittelli, l’olandese Darius Van Driel, lo statunitense Jordan Gumberg, gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira e lo svedese Jesper Svensson. Quattro sul LET: l’inglese Bronte Law, numero uno dell’ordine di merito, la belga Manon De Roey (n. 3), la svizzera Chiara Tamburlini (n. 4) e la singaporiana Shannon Tan (n. 6).
Nel field di qualità, dove figurano 25 giocatori di casa, fari puntati, in particolare, sulla svedese Linn Grant, che ha fatto suo l’evento nel 2022, prima donna a imporsi sul DP World Tour e che anche in questa occasione sarà tra le favorite insieme alle due compagne di Solheim Cup, Madelene Sagstrom e Caroline Hedwall. Senza dimenticare i connazionali Alexander Bjork, Vincent Norrman, Sebastian Soderberg e Jonas Blitx, una carriera sul PGA Tour con tre successi. Oltre a tutti i citati, sono in grado di contribuire allo spettacolo del Mixed tanti altri tra i quali ricordiamo il danese Rasmus Hojgaard, il tedesco Yannik Paul, il francese Antoine Rozner e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu. Tra i partenti il danese Soren Kjeldsen: non sarà tra i favoriti, ma disputerà la gara numero 701 sul circuito. I giocatori di entrambi i tour riceveranno punti per la classifica mondiale e per gli ordini di merito.
Appuntamento e test molto importante per Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, sia in chiave di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi, che in vista della prossima settimana dove saranno tra le protagoniste più attese del 27° Ladies Italian Open, la massima manifestazione femminile internazionale per l’Italia, che si svolgerà dal 14 al 16 giugno sul percorso del Golf Nazionale a Sutri (Viterbo). L’evento sarà presentato nella Conferenza Stampa di martedì 11 giugno, alle ore 11,30, presso la “Sala Aniene” della Regione Lazio (Roma, Via Cristoforo Colombo 212).
La storia del torneo - La gara, nata come Scandinavian Masters nel 1991 e inserita subito nel DP World Tour, è giunta alla 33ª edizione dopo aver cambiato nome per undici volte. Fino alla 29ª, nel 2019, ha mantenuto il formato originale e nel 2017 è stata vinta da Renato Paratore, che superò gli inglesi Chris Wood e Matt Fitzpatrick, vincitore di un Major. Oltre a Whitnell e a Grant vi saranno altri tre past winner: lo scozzese Marc Warren (2006), l’inglese Paul Waring (2018) e il nordirlandese Jonathan Caldwell (2021, Mixed).
Detengono il record di successi con tre lo scozzese Colin Montgomerie, che ha inaugurato l’albo d’oro, e l’inglese Lee Westwood, seguiti con due dagli svedesi Jesper Parnevik e Alex Noren e dal finlandese Mikko Ilonen. Sono saliti sul gradino più alto del podio cinque Major Champion: gli inglesi Nick Faldo e il citato Fitzpatrick, il fijano Vijay Singh, il nordirlandese Graeme McDowell e l’australiano Adam Scott.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Volvo Car Scandinavian Mixed sarà trasmesso in diretta su Sky, canali Sky Sport Golf e Sky Sport Uno, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 6 giugno e venerdì 7, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 8 dalle ore 13,30 alle ore 17,30; domenica 9, dalle ore 12,30 alle ore 17,30 (solo Sky Sport Golf e NOW). Commento di Fabrizio Redaelli, Silvio Grappasonni, Marco Cogliati e di Claudio Viganò.
Il danese Jonathan Goth-Rasmussen ha vinto con 273 (69 69 66 69, -15) colpi il Challenge de Cadiz, undicesimo evento stagionale del Challenge Tour e il secondo in Spagna, disputato sul percorso dell’Iberostar Real Golf Novo Sancti Petri (par 72), a Cadice, dove Gregorio De Leo, 17° con 281 (71 71 68 71, -7), è stato il migliore tra gli italiani.
Goth-Rasmussen, 26enne di Elsinor che ha compiuto gli studi alla Coastal Carolina University e che è approdato quest’anno sul circuito, ha conquistato il primo titolo appena alla sesta gara. Preso il comando nel terzo round, ha poi mantenuto con molta accortezza il vantaggio con un parziale di 69 (-3), dopo essere partito con un bogey ed aver rimediato con quattro birdie. Ha mancato la rimonta per un colpo l’irlandese Gary Hurley, secondo con 274 (-14), al quale non è bastato il 66 (-6, sette birdie, un bogey) miglior score di giornata.
In terza posizione con 276 (-12) il sudafricano Deon Germishuys e lo svedese Christofer Rahm e in quinta con 277 (-11) lo spagnolo David Borda, lo svedese Christofer Blomstrand e i francesi Pierre Pineau, l’altro autore di un 66 (-6), e Alexander Levy, con quest’ultimo che sembra sulla buona strada per rientrare sul DP World Tour, dal quale è uscito dopo cinque vittorie e anni di militanza.
Degli altri italiani Aron Zemmer si è classificato 39° con 284 (68 72 75 69, -4) ed Enrico Di Nitto 65° con 291 (75 69 75 71, +3). Sono usciti al taglio Pietro Bovari, 98° con 147 (74 73, +3), e Federico Livio, 146° con 154 (76 79, +10). Il vincitore ha ricevuto un assegno di 43.200 euro su un montepremi è di 270.000 euro.
TERZO GIRO - Gran recupero di Gregorio De Leo, da 41° a 12° con 210 (71 71 68, -6) colpi, nel terzo round del Challenge de Cadiz, undicesimo evento stagionale del Challenge Tour e il secondo in Spagna, che si sta svolgendo sul percorso dell’Iberostar Real Golf Novo Sancti Petri (par 72), a Cadice, dove invece sono in bassa classifica Aron Zemmer, da 18° a 55° con 215 (68 72 75, -1), ed Enrico Di Nitto, 66° con 220 (75 69 76, +4).
E’ passato a condurre con 204 (69 69 66, -12) il danese Jonathan Goth-Rasmussen che inizierà il round conclusivo con quattro colpi di margine su un quartetto al secondo posto con 208 (-8) formato dal connazionale Hamish Brown, dall’irlandese Gary Hurley, dal sudafricano Wilko Nienaber e dal promettente neopro spagnolo Angel Ayora.
Al sesto posto con 209 (-7) il gallese Oliver Farr, l’inglese David Horsey, gli svedesi Bjorn Akesson, Christofer Rahm e Christofer Blomstrand e il sudafricano Deon Germishuys. Sono usciti al taglio Pietro Bovari, 98° con 147 (74 73, +3), e Federico Livio, 146° con 154 (76 79, +10). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
SECONDO GIRO - Aron Zemmer è scivolato dal quinto al 18° posto con 140 (68 72, -4), ma si è mantenuto in buona classifica nel Challenge de Cadiz, undicesimo evento stagionale del Challenge Tour e il secondo in Spagna, che si sta svolgendo sul percorso dell’Iberostar Real Golf Novo Sancti Petri (par 72), a Cadice.
Guidano la classifica con 137 (-7) colpi il tedesco Marc Hammer (70 67) e lo svedese Niklas Lemke (68 69), che precedono nove concorrenti, terzi con 138 (-6): l’islandese Axel Boasson, gli irlandesi Gary Hurley e Ruaidhri McGee, i danesi Jonathan Goth-Rasmussen e Hamish Brown, lo spagnolo Carlos Pigem, l’australiano Connor McKinney, il francese Clément Berardo e il sudafricano Oliver Bekker.
Sono imasti in gara Gregorio De Leo, 41° con 142 (71 71, -2), ed Enrico Di Nitto, 59° con 144 (75 69, par), dopo una buona rimonta dalla 117ª piazza. Sono usciti al taglio Pietro Bovari, 98° con 147 (74 73, +3), e Federico Livio, 146° con 154 (76 79, +10). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
PRIMO GIRO - Ottima partenza di Aron Zemmer, quinto con 68 colpi (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey) nel Challenge de Cadiz, undicesimo evento stagionale del Challenge Tour e il secondo in Spagna, che si sta svolgendo sul percorso dell’Iberostar Real Golf Novo Sancti Petri (par 72), a Cadice.
E’ in vetta con 64 (-8) lo statunitense James Nicholas che precede il francese Clément Berardo, secondo con 66 (-6). In terza posizione con 67 (-5) l’irlandese Gary Hurley e il promettente neopro spagnolo Angel Ayora e tra i nove concorrenti che affiancano Zemmer si trovano lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, l’iberico Alejandro Cañizares, l’inglese Sam Hutsby e il francese Alexander Levy.
Al 41° posto Gregorio De Leo con 71 (-1) e, oltre la linea del taglio, Pietro Bovari, 94° con 74 (+2), Enrico Di Nitto, 117° con 75 (+3), e Federico Livio, 130° con 76 (+4). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
LA VIGILIA - Gregorio De Leo, Aron Zemmer, Pietro Bovari, Enrico Di Nitto e Federico Livio saranno sul tee di partenza del Challenge de Cadiz, undicesimo evento stagionale del Challenge Tour e il secondo in Spagna, che avrà luogo dal 6 al 9 giugno sul percorso dell’Iberostar Real Golf Novo Sancti Petri, a Cadice.
Difende il secondo dei suoi titoli sul circuito l’inglese Sam Hutsby, 35enne di Portsmouth, 152 presenze, settimo nella Road To Mallorca (ordine di merito) e in buona condizione di forma come testimoniano i suoi risultati nel 2024, con quattro piazzamenti tra i primi tredici, compreso un secondo posto. Proverà a concedere il bis, ma non avrà vita facile in un contesto che comprende otto tra i primi dieci della money list e cinque vincitori stagionali. Tra costoro particolarmente agguerrito il danese Rasmus Neergaard-Petersen, numero uno, che punta al terzo successo per accedere immediatamente sul tour maggiore, dove peraltro ha già ampiamente messo quanto meno un piede. Gli altri già saliti sul gradino più alto del podio sono l’inglese John Parry (n. 2), lo spagnolo Joel Moscatel (n. 3), a segno nel Challenge de España, e gli svedesi Mikael Lindberg (n. 5) e Bjorn Akesson (n. 9). A completare la top ten della Road To Mallorca il francese Alexander Levy (n. 4), alla ricerca del DP World Tour perduto dopo anni di militanza, e il finlandese Tapio Pulkkanen (n. 10).
Nel field non mancano altri pretendenti al titolo come l’emergente transalpino Martin Couvra, gli esperti inglesi David Horsey e Lee Slattery, i sudafricani Wilco Nienaber e Deon Germishuys e il danese Nicolai Kristensen. Tra gli iberici cercano spazio Carlos Pigem, che ha svolto la parte iniziale della carriera sull’Asian Tour con una vittoria, e il promettente neopro Angel Ayora, mentre hanno poche possibilità di mettersi in mostra Alejandro Cañizares e Alvaro Quiros, pure se vantano un bel passato sul DP World Tour.
Tra gli azzurri continua la stagione in altalena di Bovari, Zemmer e De Leo, andati tutti e tre a premio nelle ultime due gare disputate e con il terzo che si è classificato ottavo nel Challenge de España. Di Nitto è al debutto stagionale e Livio gioca il secondo torneo sul Challenge Tour dopo il primo nel 2023 in Finlandia.
Nell’evento, giunto alla quarta edizione, oltre a Hutsby vi sarà anche un altro past winner, lo spagnolo Pep Anglès, primo vincitore nel 2020. Con loro anche tre dei cinque rupper up del 2023, il citato Kristensen e i francesi Clément Berardo e Julien Sale. Assenti Filippo Celli e lo svedese Jesper Svensson.
Il prossimo appuntamento in Spagna è fissato a Mallorca dove il circuito si concluderà con il Rolex Challenge Grand Final (31 ottobre-3 novembre) al termine del quale si assegneranno le 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2024 ai primi in graduatoria nella Road To Mallorca. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.
La francese Perrine Delacour ha concluso il Dormy Open Helsingborg con 205 (68 70 67, -11) colpi, alla pari con una delle migliori dilettanti del momento, la tedesca Helen Briem (205 - 72 69 64), e poi l’ha superata con un birdie alla prima buca di playoff, cancellando lo zero dalla casella dei successi sul Ladies European Tour.
Sul percorso dell’Allerum Golf Club (par 72), a Helsingborg in Svezia, la Delacour ha rimontato dal terzo posto con un 67 (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey), ma il miglior score della giornata è stato il 64 (-8, nove birdie, un bogey) della Briem che è risalita dal 19°, ma poi ha pagato l’inesperienza alla prima buca supplementare. La vincitrice, nel cui palmarès figurano due vittorie sull’Epson Tour datate 2019, è stata gratificata con un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
Sono rimaste fuori dallo spareggio per un colpo la danese Nicole Broch Estrup e l’indiana Pranavi Urs, terze con 206 (-10). Al quinto posto con 207 (-9) l’australiana Kristen Rudgeley, la svedese Johanna Gustavsson e l’inglese Cara Gainer, che era in vetta dopo due giri con Pranavi Urs, e all’ottavo con 208 (-8) la belga Manon De Roey e la spagnola Mireia Prat. Solo 49ª con 216 (par) la svedese Lisa Pettersson, che difendeva il titolo.
Ha preso parte al torneo Virginia Elena Carta, che si è ritirata nel secondo round dopo il primo concluso in 71 (-1) colpi.
LA VIGILIA - Virginia Elena Carta sarà l’unica azzurra sul tee di partenza del Dormy Open Helsingborg, il torneo del Ladies European Tour che, dal 31 maggio al 2 giugno, avrà per teatro il percorso dell’Allerum Golf Club, a Helsingborg in Svezia.
Difende l’unico titolo conquistato sul circuito la svedese Lisa Pettersson, 28enne di Taby, piuttosto altalenante in stagione dove, insieme a un ottavo posto (South African Open), ha ottenuto quattro piazzamenti tra metà e bassa classifica e ha subito tre tagli. In sostanza non è tra le favorite dove trovano spazio sette tra le top ten dell’ordine di merito, tra le quali sembrano avere qualcosa in più al momento l’inglese Bronte Law, numero uno, e la svizzera Chiara Tamburlini, numero 3. Non sono certo tagliate fuori le altre che seguono: la belga Manon De Roey (n. 4), Shannon Tan (n. 6) di Singapore, l’inglese Gabriella Cowley (n. 8), la neozelandese Momoka Kobori (n. 9) e l’indiana Diksha Dagar (n. 10). Assenti perché impegnate nel Major (US Women’s Open) in USA la tedesca Alexandra Forsterling (n. 2), l’inglese Charley Hull (n. 5) e la colombiana Mariajo Uribe (n. 7).
Tante, comunque, le giocatrici in grado di sovvertire le previsioni, tra le quali citiamo le svedesi Johanna Gustavsson, Moa Folke e Caroline Hedwall, le spagnole Nuria Iturrioz e Ana Pelaez Trivino, la ceca Clara Davidson Spilkova, la danese Nicole Broch Estrup, l’elvetiva Elena Moosmann e la francese Nastasia Nadaud. In campo anche alcune dilettanti di buona caratura come le svedesi Meja Ortengren e Nora Sundberg e la tedesca Helen Briem.
Virginia Elena Carta, uscita al taglio la scorsa settimana nel Jabra Ladies Open, è in predicato di partecipare alle prossime Olimpiadi di Parigi, ma al momento è fuori dalla lista delle 60 che saranno ammesse. Per entrare ha necessità di cambiare decisamente passo nelle ultime gare che portano alla qualificazione, Ladies Italian Open compreso (14-16 giugno, Golf Nazionale). Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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