L’inglese Lottie Woad, grazie a una una gran rimonta finale, ha vinto con 208 (68 71 69, -8) colpi il prestigioso Augusta National Women’s Amateur, superando in extremis la statunitense Bailey Shoemaker, seconda con 209 (-7). Il torneo, dove Francesca Fiorellini, unica italiana in gara, si è classificata 30ª con 225 (67 78 80, +9), è noto anche come Masters femminile perché il round conclusivo si svolge sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile che avrà luogo la prossima settimana (11-14 aprile).
Dopo i primi due giri disputati al Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans, nei pressi di Augusta, con taglio che ha promosso al giro conclusivo, sul tracciato voluto dal grande Bobby Jones, 35 delle 72 concorrenti, Lottie Woad si è trovata al comando, ma Bailey Shoemaker con un gran 66 (-6, sei birdie), miglior score di giornata, è risalita dal quinto posto portandosi in club house da leader (-7) con l’inglese che in quel momento era alla 13ª buca, dove aveva segnato un bogey, in ritardo di due colpi. Dopo una buca in par la Woad ha cambiato marcia e con tre birdie (15ª, 17ª, 18ª) per il parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) ha ribaltato la situazione.
Al terzo posto con 212 (-4) la svedese Ingrid Lindblad, numero uno mondiale amateur, che nel 2022 era stata runner up superata da Anna Davis (unica past winner in campo e uscita al taglio, 36ª con 148, +4). Al quarto con 213 (-3) Jasmine Koo, al quinto con 214 (-2) Casey Weidenfeld e Gianna Clemente e al settimo con 215 (-1) la scozzese Hannah Darling, in vetta dopo un turno.
Lottie Woad, 20enne di Farnham, studentessa alla Florida State University, era alla seconda apparizione nel torneo dopo il 13° posto dello scorso anno. Ha ottenuto buoni risultati nelle gare di College USA, mentre tra le sue vittorie figura il Girls Amateur a Carnoustie in Scozia nel 2022.
Francesca Fiorellini, che è stata assistita dall’allenatore Enrico Trentin, il quale le ha fatto da caddie, ha iniziato molto bene con un 67 (-5, cinque birdie) per il secondo posto, poi ha avuto un calo di rendimento nel secondo giro, complice anche il forte vento che ha condizionato il gioco, e non ha ritrovato più il passo giusto. Comunque ha avuto il merito di qualificarsi per il round finale, cosa che non è mai facile. Lo dimostrano anche altre forti giocatrici, come la Davis, che sono uscita di scena prima di arrivare all’Augusta National quali Rachel Heck, Zoe Campos, la svedese Meja Ortengren, la tedesca Helen Briem e la spagnola Rocio Tejedo.
SECONDO GIRO - Francesca Fiorellini è scivolata dal secondo al 17° posto con 145 (67 78, +1) colpi nell’Augusta National Women’s Amateur, ma sarà sul tee di partenza nella terza e ultima giornata dell’evento che, dopo un giorno di pausa, si svolgerà sabato 6 aprile sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, dove la prossima settimana avrà luogo il Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (11-14 aprile).
Al Champions Retreat Golf Club (par 72) di Evans, nei pressi di Augusta, dove si sono disputate le prime 36 buche, si è portata al comando con 139 (68 71, -5) l’inglese Lottie Woad in un secondo round reso molto complicato dal vento. Difficile il controllo della palla e score piuttosto alti tanto che solamente cinque giocatrici hanno realizzato un parziale giornaliero sotto par.
Lottie Woad ha due colpi di vantaggio su Maisie Filler e su Gianna Clemente, seconde con 141 (-3). Al quarto posto con 142 (-2) Amanda Sambach e al quinto con 143 (-1) Hailey Borja, Bailey Shoemaker, Jasmine Koo, le svedesi Ingrid Lindblad, numero uno mondiale amateur, e Louise Rydqvist, la malese Mirabel Ting, la thailandese Eila Galitsky e la scozzese Hannah Darling, in vetta dopo il giro d’apertura.
Lottie Woad, 20enne di Farnham, studentessa alla Florida State University, è alla seconda apparizione nel torneo dopo il 13° posto dello scorso anno. Ha ottenuto buoni risultati nelle gare di College USA, mentre tra le sue vittorie figura il Girls Amateur a Carnoustie in Scozia nel 2022. Ha realizzato un 71 (-1) iniziando male con un doppio bogey, proseguendo con due birdie e due bogey prima del giro di boa e cambiando decisamente marcia nel rientro per portarsi al vertice con tre birdie. Francesca Fiorellini ha segnato 78 (+6) colpi con tre birdie e nove bogey.
Sono state ammesse al giro finale 35 giocatrici, ma tutte le 72 concorrenti effettueranno la prova campo all’Augusta National nella giornata di pausa.
PRIMO GIRO - Ottimo avvio di Francesca Fiorellini nell’Augusta National Women’s Amateur dove è al secondo posto con 67 (-5), insieme alla thailandese Eila Galitsky e alla svedese Ingrid Lindblad, numero uno al mondo amateur, con un colpo di ritardo dalla scozzese Hannah Darling, leader con 66 (-6).
Nel torneo giunto alla quinta edizione, noto anche come Masters femminile perché le concorrenti disputeranno il round conclusivo sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (11-14 aprile), seguono in quinta posizione con 68 (-4) Maisie Filler e l’inglese Lottie Woad. In settima con 69 (-3) Amanda Sambach, Ashley Menne, Jasmine Koo, la malese Mirabel Ting e la colombiana Maria José Marin e tra le nove concorrenti al 12° posto con 70 (-2) Anna Davis, unica past winner in gara, a segno nel 2022, l’iberica Cayetana Fernandez Garcia-Poggio e la svedese Nora Sundberg, che dopo essere stata in vetta per alcune buche ha avuto un netto calo nel finale.
Hannah Darling, 20enne scozzese di Bonnyrigg, studentessa alla University of South Carolina, alla terza partecipazione alla gara (27ª nel 2022 e uscita al taglio nel 2023), ha realizzato otto birdie e due bogey.
Francesca Fiorellini, che è assistita dall’allenatore Enrico Trentin, il quale le sta facendo da caddie, ha segnato cinque birdie, senza bogey.
“Sono molto contenta del risultato” ha detto l’azzurra. “Ho avuto il supporto del mio coach e della mia famiglia, che sono stati importanti e che mi hanno permesso di esprimermi nelle condizioni migliori. C’è stata una leggera pioggia durante le prime buche, poi si è alzato un po’ di vento, ma sono riuscita a gestire bene tutte le situazioni. Il gioco mi ha assistito in ogni parte del campo permettendomi di procurarmi occasioni da birdie che ho saputo sfruttare. Spero di mantenere gli stessi ritmi nei prossimi giorni e di godermi ogni istante di questa bella esperienza”.
L’evento si svolge due fasi. Nelle prime due giornate le 72 giocatrici, in rappresentanza di 18 nazioni, disputano le prime 36 buche al Champions Retreat Golf Club (par 72) di Augusta. Dopo un giorno di pausa, il 5 aprile, in cui tutte le partecipanti effettueranno la prova campo all’Augusta National, il 6 aprile le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto concluderanno il torneo nel tracciato voluto del mitico campione Bobby Jones.
LA VIGILIA - Francesca Fiorellini sarà tra le 72 protagoniste dell’Augusta National Women’s Amateur, prestigioso torneo in programma dal 3 al 6 aprile e noto anche come Masters femminile perché le concorrenti disputeranno il round conclusivo sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament, primo Major stagionale maschile (11-14 aprile).
L’evento si svolgerà in due fasi. Il 3 e 4 aprile le giocatrici, in rappresentanza di 18 nazioni, disputeranno le prime 36 buche al Champions Retreat Golf Club di Augusta. Dopo un giorno di pausa, il 5 aprile, in cui tutte le partecipanti effettueranno la prova campo all’Augusta National, il 6 aprile le prime 30 classificate e le pari merito al 30° posto concluderanno il torneo nel tracciato voluto del mitico campione Bobby Jones.
Il field comprende buona parte delle migliori dilettanti del mondo, comprese tre che sono già salite sul podio: la statunitense Anna Davis, vincitrice nel 2022, la svedese Ingrid Lindblad, numero uno mondiale e seconda nella stessa occasione, e l’altra americana Emilia Migliaccio runner up nel 2021. In un tale contesto di qualità, tutte le concorrenti sostanzialmente possono aspirare al titolo a iniziare da Francesca Fiorellini. Tra le tante, segnaliamo le statunitensi Amary Avery, Leigh Chien e Rachel Heck, le spagnole Carla Bernat Escuder, Cayetana Fernandez Garcia-Poggio, Paula Martin Sampedro, Andrea Revuelta e Rocio Tejedo, le svedesi Kajsa Arwefjall, Nora Sundberg e Meja Ortengren, la tedesca Helen Briem, la scozzese Hannah Darling, l’inglese Charlotte Heath e l’indiana Avani Prashanth, che ha battuto le proette in quattro occasioni: nel 2023 ha fatto suo l’Ahlsell Final sul LET Access (il secondo tour femminile europeo) e in precedenza ha firmato tre successi sull’Hero Women’s Pro Golf Tour.
Il torneo, nato nel 2019, è giunto alla quinta edizione e non si è giocato nel 2020 per la pandemia. Lo hanno vinto, oltre ad Anna Davis, altre due americane, ora proette, Jennifer Kupcho (2019), tre successi sul LPGA Tour con un Major (Chevron Championship, 2022), e Rose Zhang nell’aprile 2023, che ha conquistato un titolo sul circuito statunitense (Mizuno Americas Open) due mesi dopo. A segno nel 2021 la giapponese Tsubasa Kajiatani, che successivamente ha avuto una flessione.
L’invito ricevuto da Francesca Fiorellini ha premiato sicuramente la 18enne romana, nel 2023 protagonista assoluta a livello mondiale con le sue imprese, ma è anche un probante riconoscimento per il golf italiano chiamato ancora una volta a esprimere le qualità dei suoi atleti oltre i confini. L’azzurra nella scorsa stagione si è imposta nel Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva (match play) e nel Campionato Internazionale d’Italia femminile, poi lo show in campo internazionale in cui è stata trascinatrice delle compagini continentali nel Patsy Hankins Trophy contro la selezione dell’Asian Pacific, quindi nella Junior Solheim Cup, contro il team statunitense, e infine nella Junior Ryder Cup, in squadra insieme a Giovanni Binaghi, nella formazione che ha travolto (20,5-9,5) i pari età statunitensi nell’antefatto alla prima Ryder Cup disputata a Roma e che ha avuto un successo planetario. E ha iniziato nel modo migliore anche il 2024 fregiandosi per la terza volta del Nazionale Femminile/Trofeo Silva (dopo il 2021 e il 2023).
L’azzurra, che sarà assistita dall’allenatore Enrico Trentin, il quale le farà da caddie, nei primi due round giocherà con le statunitensi Maisie Filler e Bailey Shoemaker con partenze rispettivamente alle ore 8 e alle ore 14 locali.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Augusta National Women’s Amateur sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: mercoledì 3 aprile e giovedì 4 aprile, dalle ore 19,30 alle ore 21,30; sabato 6 aprile, dalle ore 18 alle ore 21.
Dal 12 al 13 aprile il Circolo marchigiano ospiterà la 24esima edizione del torneo internazionale del circuito EDGA aperto a tutte le tipologie di disabilità e alle sei categorie di golf handicap
L’evento sarà anticipato dalla conferenza stampa di presentazione, in programma mercoledì 10 aprile alle ore 12:00 presso la sede della Regione Marche ad Ancona, con gli interventi del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli; del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli e del Presidente FIG, Franco Chimenti
L’inclusione scende in campo con l’Open d’Italia Disabili supported by Regione Marche, torneo internazionale del circuito European Disabled Golf Association (EDGA) - giunto alla 24esima edizione - aperto a tutte le tipologie di disabilità e alle sei categorie di golf handicap in programma dal 12 al 13 aprile 2024 al Conero Golf Club di Sirolo (AN).
L’evento, con Regione Marche presenting sponsor, sarà anticipato dalla conferenza stampa di apertura, in programma mercoledì 10 aprile alle ore 12:00 presso la sede della Regione Marche ad Ancona, con la partecipazione in video collegamento del Ministro per le disabilità, Alessandra Locatelli e alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del Presidente FIG, Franco Chimenti.
Il torneo, che resterà nelle Marche anche per le edizioni 2025 e 2026, si giocherà per la prima volta al Conero Golf Club, Circolo di Sirolo (AN) inaugurato nel 1992, il cui percorso di gioco di quasi settanta ettari è circondato dalla bellezza della campagna marchigiana all’interno del Parco del Conero.
La competizione, valida per il ranking mondiale per golfisti con disabilità, si svilupperà su due giri da 18 buche e vedrà la partecipazione di numerosi atleti paralimpici di caratura internazionale. Nutrita la rappresentanza azzurra con giocatrici e giocatori della Squadra Nazionale Paralimpica FIG a partire dal Commissario Tecnico Tommaso Perrino, campione italiano in carica e vincitore del Campionato Europeo Individuale EGA (European Golf Association) per golfisti con disabilità.
Ancora Nelly Korda. La numero uno mondiale si è imposta per la seconda settimana consecutiva sul LPGA Tour vincendo con 268 (66 68 69 65, -20) colpi il Ford Championship presented by KCC sul percorso del Seville Golf & Country Club (par 72), a Gilbert nella Contea di Maricopa in Arizona, dove Roberta Liti si è classificata 63ª con 282 (68 71 70 73, -6).
Nelly Korda, 25enne di Bradenton (Florida), al terzo successo stagionale, dopo quelli nel Drive On Championship e nel FIR Hills Seri Pak Championship, ha portato a undici i titoli in carriera, comprensivi di un Major (Women’s PGA Championship, 2021), per un palmarès in cui figurano anche tre vittorie sul Ladies European Tour, una sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e il titolo olimpico nel 2021. Tornata sul trono mondiale per la sesta volta sette giorni fa ha ora iniziato la 39ª settimana di regno. Ha ricevuto un assegno di 337.500 dollari su un montepremi di 2.250.000 dollari e in 131 gare disputate è andata a premio per 114 volte guadagnando complessivamente 9.861.489 dollari.
La vincitrice con un giro finale in 65 (-7, sette birdie) ha lasciato a due colpi l’australiana Hira Naveed, seconda con 270 (-18), e a tre Lexi Thompson, le svedesi Frida Kinhult e Maja Stark, la spagnola Carlota Ciganda e la coreana Mi Hyang Lee, terze con 271 (-17).
Roberta Liti, che ha concluso con un 73 (+1, due birdie, tre bogey), ha superato per la seconda volta il taglio nelle prime quattro gare disputate sul circuito da quando ha preso la ‘carta’ con l’ottavo posto nella Race For The Card (ordine di merito) dell’Epson Tour 2023.
LA VIGILIA - Roberta Liti sarà sul tee di partenza del Ford Championship presented by KCC, settima gara stagionale nel calendario del LPGA Tour che avrà luogo dal 28 al 31 marzo sul percorso del Seville Golf & Country Club, a Gilbert nella Contea di Maricopa in Arizona.
Field delle grandi occasioni per un evento alla prima edizione con la presenza di nove delle prime dieci classificate nel ranking mondiale a iniziare da Nelly Korda, che imponendosi nel precedente FIR Hills Seri Pak Championship, secondo titolo nel 2024 e decimo in carriera (con un Major), si è portata per la sesta volta sul trono mondiale iniziando la 38ª settimana di regno. Ha sorpassato Lilia Vu, ora al secondo posto, che sarà al via insieme alla francese Celine Boutier (n. 3), alle cinesi Ruoning Yin (n. 4) e Xiyu Lin (n. 10), all’australiana Minjee Lee (n. 5), all’inglese Charley Hull (n. 7), alla coreana Hyo-Joo Kim (n. 9) e alla neozelandese Lydia Ko (n. 8), anche lei a segno quest’anno. Assente l’altra coreana Jin Young Ko (n. 6).
Oltre a Nelly Korda e a Lydia Ko, saranno in gara altre due vincitrici stagionali, l’australiana Hannah Green e Bailey Tardy. Oltre a tutte le citate, contribuiranno ad arricchire il tasso tecnico e lo spettacolo, tra le altre, Lexi Thompson, Allisen Corpuz, Rose Zhang, Jennifer Kupcho
le giapponesi Nasa Hataoka e Ayaka Furue, la canadese Brooke M. Henderson, l’irlandese Leona Maguire, le svedesi Linn Grant e Maja Stark e la spagnola Carlota Ciganda.
Roberta Liti, alla quarta gara sul circuito dopo aver preso la ‘carta’ con l’ottavo porto nella Race For The Card (ordine di merito) nell’Epson Tour 2023, è impegnata a cambiare passo dopo un inizio piuttosto incerto. Infatti è uscita al taglio nel Drive On Championship e la scorsa settimana in California, mentre si è classificata 44ª nel Blue Bay LPGA. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
La colombiana Mariajo Uribe ha vinto a sorpresa il NSW Women’s Open, torneo del Ladies European Tour, giunto alla 15ª edizione, disputato sul percorso del Magenta Shores Golf & Country Club (par 72) di Magenta, nel New South Wales in Australia. Ha concluso con 202 (67 65 70, -14) colpi superando di misura l’inglese Bronte Law, seconda con 203 (-13). Due le azzurre in gara, Virginia Elena Carta, 49ª con 219 (70 72 77, +3), e Alessandra Fanali, che per la prima volta in stagione non ha superato il taglio (116ª con 154 - 80 74, +10).
Mariajo Uribe ha preso il comando nel secondo giro, grazie a un 65 (-7, sette birdie) miglior parziale del round e della gara, poi nel terzo ha visto assottigliarsi i tre colpi di vantaggio che aveva, ma con un 70 (-2, cinque birdie, tre bogey) è riuscita a contenere il ritorno di Bronte Law alla quale non è bastato il 67 (-5, otto birdie, tre bogey) per cercare quanto meno di concedersi il playoff. E’ il primo successo in assoluto della 34enne colombiana di Giron che, passata al professionismo nel 2009, ha giocato sempre sul LPGA Tour senza conseguire successi. Lo scorso anno ha perso la ‘carta’ e poi si è dovuta accontentare di una “conditional” alla Qualifying School, con possibilità di gioco limitate. Ora, se vorrà, potrà proseguire sul circuito femminile europeo, magari con migliori prospettive.
Mai in corsa per il titolo coloro che hanno seguito in graduatoria le due protagoniste: la spagnola Marta Martin, terza con 207 (-9), l’inglese Cara Gainer e la taiwanese Pei-Ying Tsai, quarte con 208 (-8), la danese Nicole Broch Estrup e la dilettante australiana Justice Bosio, che era stata al vertice nel primo giro e l’altra autrice di un 65 (-7), seste con 209 (-7).
La vincitrice ha percepito un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour dopo i passaggi in Kenya, Arabia Saudita, Marocco e Stati Uniti, approda in Australia per la quinta e la sesta gara individuale nel calendario 2024. Infatti dal 29 al 31 marzo si svolgerà la 15ª edizione del NSW Women’s Open e la settimana dopo l’Australian Women’s Classic (5-7 aprile) entrambe organizzate in collaborazione con la WPGA Tour of Australasia. Nelle due occasioni saranno in gara Alessandra Fanali e Virginia Elena Carta.
Al Magenta Shores Golf & Country Club di Magenta, nel New South Wales, che ospita il NSW Women’s Open saranno al via 132 concorrenti provenienti da 36 nazioni comprese Filippine, Panama, Singapore, Colombia, Taiwan e Cook Islands.
Nel field figurano sei tra le prime dieci dell’ordine di merito, tutte tra le favorite, compresa Alessandra Fanali, attuale n. 6. Insieme all’azzurra competeranno le inglesi Bronte Law, la leader e vincitrice della Lalla Meryem Cup, e Alice Hewson (n. 8), Shannon Tan (n. 4) di Singapore, che si è imposta nel Magical Kenya Open davanti alla Fanali, la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 7), che ha guidato il team a segno nella gara a squadre dell’Aramco Team Series a Tampa, e la belga Manon De Roey (n. 10).
Il field presenta anche altre giocatrici di qualità in grado di recitare ruoli da protagonista come la thailandese Trichat Cheenglab, numero uno del LET 2023, l’olandese Anne Van Dam, la svedese Johanna Gustavsson, la ceca Klara Davidson Spilkova, la danese Nicole Broch Estrup, l’inglese Lily May Humphreys, la gallese Chloe Williams, la tedesca Laura Fuenfstueck e la norvegese Madelene Stavnar, per ricordarne alcune.
Alessandra Fanali ha partecipato a tutte le prime gare del tour andando sempre a premio. Runner up un Kenya, come detto, ha ottenuto anche la 14ª piazza nell’Aramco Ladies International. Virginia Elena Carta ha iniziato la stagione con un taglio in Arabia Saudita, poi ha proseguito con due piazzamenti individuali a metà classifica e un 12° posto a squadre. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Matteo Manassero si è reso nuovamente protagonista di un’ottima prestazione classificandosi quinto con 276 (65 68 70 73, -12) colpi nell’Hero Indian Open vinto con 271 (65 65 68 73, -17) dal giapponese Keita Nakajima, dopo un’autoritaria corsa di testa.
Nel torneo, giunto alla 57ª edizione e organizzato dal DP World Tour in collaborazione con l’Indian Golf Union, sul percorso del DLF Golf & Country Club (par 72), a New Delhi in India, il nipponico ha lasciato a quattro colpi lo svedese Sebastian Soderberg, lo statunitense Johannes Veerman e l’indiano Veer Ahlawat, che li ha raggiunti con un eagle sull’ultima buca, secondi con 275 (-13). Manassero, che è salito al nono posto della Race To Dubai (ordine di merito) condotta dal nordirlandese Rory McIlroy, ha condiviso la quinta piazza
con il malese Gavin Green e con i francesi Romain Langasque e Jeong weon Ko. Nono con 277 (-11) il danese Jeff Winther e decimo con 278 (-10) il tedesco Yannik Paul.
Nel round conclusivo ha guadagnato nove posizioni Francesco Laporta, 26° con 283 (72 68 72 71, -5) e ne ha perse sette Lorenzo Scalise, 31° con 284 (69 71 70 74, -4). Più indietro Edoardo Molinari, 58° con 291 (75 67 76 73, +3).
Keita Nakajima, 23enne di Saitama, professionista dal 2022, quattro titoli sul Japan Golf Tour, di cui tre lo scorso anno e il primo nel 2021 (Panasonic Open) quando era ancora dilettante, è arrivato al titolo all’undicesima gara disputata sul DP World Tour con miglior performance precedente a gennaio nel Ras Al Khaimah Championship (4°). Ha iniziato l’evento al vertice insieme a Manassero e all’olandese Joost Luiten (poi 11° con 279, -9), ma dal secondo giro ha fatto corsa solitaria aumentando progressivamente il vantaggio che era di otto colpi sugli inseguitori alla buca 13 del turno finale, dove è passato con un “meno 21”. A quel punto si è completamente rilassato e ha terminato la sua prova, comunque splendida, con un doppio bogey, tre bogey e un solo birdie (che si sono uniti e quattro birdie e a un bogey iniziali per il 73, +1) perdendo quattro colpi sulle ultime cinque buche. Solo cronaca e nessun brivido per lui, perché il risultato ormai non era più in discussione. Per la prodezza Nakajima ha ricevuto un assegno di 354.956 euro su un montepremi di circa 2.080.000 euro (2.250.000 dollari la cifra ufficiale).
Manassero, leader dopo un turno con un 65 (-7, un eagle, cinque birdie), è poi rimasto sempre nelle prime posizioni concludendo con un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey). E’ la seconda volta in stagione che si classifica quinto (l’altra nel South African Open) con la perla del successo nel Jonsson Workwear Open a metà marzo.
Sono usciti al taglio dopo 36 buche Andrea Pavan, 79° con 145 (73 72, +1), Guido Migliozzi, 95° con 148 (71 77, +4), e Filippo Celli, 127° con 156 (75 81, +12).
TERZO GIRO - Matteo Manassero è sceso dal terzo al quarto posto con 203 (65 68 70, -13) e ha perso due colpi dal leader, il giapponese Keita Nakajima (198 - 65 65 68, -18) in vetta sin dal primo round, che inizierà il giro finale dell'Hero Indian Open con cinque lunghezze di vantaggio sull’azzurro, affiancato dal francese Jeong weon Ko, e quattro sui secondi classificati, il malese Gavin Green e il transalpino Romain Langasque (202, -14).
Sul percorso del DLF G&CC (par 72), a New Delhi in India, sono in media classifica Lorenzo Scalise, 24° con 210 (69 71 70, -6), e Francesco Laporta, 35° con 212 (72 68 72, -4), mentre è in bassa Edoardo Molinari, 67° con 218 (75 67 76, +2).
Chance molto ridotte, o quasi nulle, di potersi inserire nella corsa al titolo per l’indiano Veer Ahlawat, sesto con 204 (-12), per l’inglese Sam Bairstow, settimo con 205 (-11), e per l’olandese Joost Luiten, ottavo con 206 (-10). Sono usciti al taglio al termine del secondo giro, che si è concluso nella mattinata dopo la sospensione per oscurità, Andrea Pavan, 79° con 145 (73 72, +1), Guido Migliozzi, 95° con 148 (71 77, +4), e Filippo Celli, 127° con 156 (75 81, +12). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari
SECONDO GIRO - Matteo Manassero ha rallentato, ma è rimasto in alta classifica nel secondo giro dell'Hero Indian Open sospeso per oscurità. L’azzurro è al terzo posto con 133 (65 68, -11) e rende tre colpi al giapponese Keita Nakajima, leader con 130 (65 65, -14), e rimasto da solo al comando dopo aver condiviso la posizione nel round iniziale con Manassero e con l’olandese Joost Luiten, ora quarto con “meno 10” e fermato alla 15ª buca.
Sul percorso del DLF G&CC (par 72), a New Delhi in India, è in seconda posizione con 132 (-12) il francese Romain Langasque, in quarta il connazionale Jeong weon Ko che, al contrario di Luiten, ha terminato il giro con 134 (-10) e in sesta con 135 (-9) l’indiano Veer Ahlawat.
Rimarranno in gara Lorenzo Scalise (69 71) e Francesco Laporta (72 68), 31.i con 140 (-4), ed Edoardo Molinari. 50° con 142 (75 67, -2). Situazione difficile per Andrea Pavan, 76° con “+1”, che ha tre buche a disposizione per recuperare due colpi e approdare ai due round conclusivi. Praticamente nulle le chance di Guido Migliozzi, 93° con “+3” che, stoppato alla 15ª, ha bisogno di un miracolo per scendere di quattro colpi sotto in par nel resto del tracciato. E’ fuori Filippo Celli, 134° con 156 (75 81, +12). Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 382.500 dollari.
PRIMO GIRO - A New Delhi, il primo giro dell'Hero Indian Open è cominciato al meglio per Matteo Manassero. L'azzurro, con un round bogey free in 65 (-7) colpi, sottolineato da un eagle e cinque birdie, condivide la vetta della classifica con l'olandese Joost Luiten e il giapponese Keita Nakajima. Dopo il ritorno al successo sul DP World Tour, nel Jonsson Workwear Open in Sudafrica, l'azzurro sogna una nuova impresa sul massimo circuito continentale. "E' stata una giornata speciale, ho giocato bene da tee a green, sono sicuramente contento di questo risultato", la soddisfazione del 30enne veneto.
Sul percorso del DLF G&CC (par 72) a tallonare i leader, tutti in quarta posizione con 66 (-6), ecco il francese Romain Langasque e gli inglesi Sam Bairstow e Jordan Smith. Per quel che riguarda gli altri azzurri, buona partenza anche per Lorenzo Scalise, 21° con 69 (-3). Dietro di lui Guido Migliozzi, 43° con 71 (-1), e Francesco Laporta, 64° con 72 (par). Rischiano l'eliminazione e sono chiamati a cambiare marcia Andrea Pavan, 80° con 73 (+1), Filippo Celli ed Edoardo Molinari, entrambi 108.i con 75 (+3).
L'Hero Indian Open, arrivato alla 57ª edizione, ha un montepremi di 2.500.000 dollari, di cui 382.500 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Il DP World Tour va a New Delhi per l’unica tappa stagionale in India dove è in programma dal 28 al 31 marzo l’Hero Indian Open. Il 16° torneo del circuito 2024, organizzato in collaborazione con l’Indian Golf Union, è inserito in una serie di sette gare denominata Asian Swing, iniziata la scorsa settimana a Singapore e che poi proseguirà con eventi in Corea del Sud, Giappone e Cina e nel contesto di due Major, il Masters (11-14 aprile) e l’US PGA Championship (16-19 maggio).
Sul percorso del DLF Golf & Country Club saranno al via sette azzurri: Guido Migliozzi, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli.
Nel field numerosi giocatori indiani che proveranno a conquistare un titolo che manca dal 2017, guidati da Anirban Lahiri, a segno nel 2015, due vittorie sul DP World Tour, cinque sull’Asian Tour Tour, undici sul Professional Golf Tour of India e attualmente nella LIV Golf, e da Shubhankar Sharma, due successi sul circuito. Senza trascurare altri concorrenti di casa che hanno espresso le loro qualità in Asia, e alcuni anche in Europa, quali Shiv Kapur, Udayan Mane, Rahil Gangjee, Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat e Om Prakash Chouhan.
Tra i più gettonati alla vigilia Matteo Manassero, sebbene sia uscito al taglio la scorsa settimana nel Singapore Classic dopo essersi imposto nel Jonsson Workwear Open, e l’olandese Darius Van Driel (suo il Magical Kenya Open), unici due vincitori stagionali al via. Con loro da seguire numerosi altri partecipanti tra i quali ricordiamo il danese Rasmus Hojgaard, il tedesco Yannik Paul, gli inglesi Jordan Smith e Matthew Baldwin, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo scozzese Ewen Ferguson, lo svedese Sebastian Soderberg, l’austriaco Bernd Wiesberger, i sudafricani Daniel Van Tonder e Oliver Bekker, il neozelandese Daniel Hillier, il giapponese Masahiro Kawamura e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, secondo nel Singapore Open dopo playoff con lo svedese Jesper Svensson, assente nell’occasione.
Tra gli azzurri, detto di Manassero, per gli altri l’obiettivo rimane quello della continuità di rendimento e di alzare il tono delle prestazioni. Ha dato segnali di crescita Migliozzi, 16° a Singapore, dove sono andati a premio, che è pur sempre un segnale positivo anche se in bassa classifica, Molinari, Pavan, Laporta, Celli e Scalise. Il montepremi è di 2.250.000 dollari (circa 2.080.000 euro).
La storia della gara - Il torneo, giunto alla 57ª edizione, è nato nel 1964 su intuizione del campione australiano Peter Thomson che suggerì ai responsabili dell’Indian Golf Union l’idea di organizzare un grande evento per contribuire alla diffusione del golf. Thomson si impose per tre volte (1964, 1966, 1976), recordman di successi insieme all’indiano Jyoti Randhawa (2000, 2006, 2007), che però ha realizzato la doppietta consecutiva come S.S.P. Chawrasia (2016, 2017). Prem Gopal Sethi (1965), invece, è rimasto famoso per essere l’unico dilettante nell’albo d’oro. Dei tredici indiani che hanno vinto l’Open Nazionale l’unico in campo sarà il citato Anirban Lahiri. Ai nastri anche lo scozzese Stephen Gallacher, l’altro past winner (2019). La gara ha fatto parte nel tempo dell’Asian Golf Circuit, dell’Omega Tour, dell’Asian Tour e dal 2015 è entrata nel calendario del DP World Tour. Dal 2020 al 2022 non è stata disputata per la pandemia.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’Hero Indian Open andrà in onda su Sky, canali Sky Sport Golf e Sky Sport Uno, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 28 marzo e venerdì 29, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; sabato 30, dalle ore 9 alle ore 13,30; domenica 31, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Commento di Roberto Zappa, Claudio Viganò e di Michele Gallerani.
Giovanni Binaghi, dopo una grande rimonta finale, ha vinto con 205 (74 67 64, -11) colpi il prestigioso Junior Invitational, torneo giovanile disputato sul percorso statunitense del Savage Valley Golf Club (par 72), a Graniteville nel South Carolina, e al quale hanno preso parte 36 concorrenti selezionati tra i migliori elementi al mondo della categoria.
L’azzurro, 16enne milanese, con un giro finale in 64 (-8) colpi, frutto di otto birdie senza bogey e miglior round della giornata e in assoluto dell’evento, è risalito dal sesto posto (dopo aver iniziato la gara al 19°) e ha battuto il ceco Louis Klein, secondo con 207 (-9), e il neozelandese Joshua Bai, terzo con 208 (-8). In quarta posizione con 209 (-7) il messicano Gerardo Gomez, in quinta con 211 (-5) lo statunitense Kihei Akina e in sesta con 212 (-4) il giapponese Taishi Moto e altri tre americani, Miles Russell, Jackson Byrd e Bowen Mauss. Quest’ultimo dopo due turni era leader insieme a Klein con tre colpi di vantaggio sul vincitore.
Da rilevare che Miles Russell e Jackson Byrd sono stati due dei sei ragazzi della compagine americana di Junior Ryder Cup sconfitta a Roma dal Team Europe (20,5 a 9,5) di cui ha fatto parte Binaghi insieme a Francesca Fiorellini. In campo anche gli altri quattro, Billy Davis, Nicholas Gross, Will Hartman e Jay Leng jr, e l’inglese Kris Kim, l'irlandese Sean Keeling e l'ucraino Lev Grinberg in forza alla formazione continentale. Il torneo in passato è stato appannaggio di campioni quali Scottie Scheffler (2014), numero un al mondo, e dal cileno Joaquin Niemann (2017).
“Sono onorato di entrare in questa cerchia di vincitori. E’ un successo che mi dà la giusta carica e fiducia per affrontare le prossime sfide”, la soddisfazione di Binaghi. Una gioia da condividere con il papà Alberto, commissario tecnico della squadra nazionale dilettanti maschile della Federgolf.
Particolare la storia del percorso che, praticamente, è identico a quello dell’Augusta National. Infatti è nato per volere di un miliardario americano che, non accettato come socio nel club che ospita il Masters, ha acquistato un vasto terreno e ha fatto costruire il tracciato gemello.
Binaghi, da tempo nei team azzurri, ha ottenuto numerose vittorie tra le quali ricordiamo, Junior Ryder Cup a parte, i tricolori Baby (2019), Pulcini (2020), Cadetti (2020, 2022) e gli Internazionali d’Italia Under 16. Nel 2018 si è imposto nel Doral-Publix Junior Golf Classic (Boys cat 10-11 anni). Lo scorso anno, tra i pro, è giunto secondo nel Memorial Olivier Barras, dopo uno spareggio a cinque. Ha firmato il secondo successo dei dilettanti italiani nel 2024 dopo quello nell’Octagonal Match a gennaio.
Briana Chacon, appena alla terza gara sull’Epson Tour dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School, è andata a segno nell’Atlantic Beach Classic che ha vinto con 206 (67 70 69, -7) colpi precedendo Jessica Porvasnik e Kim Kaufman, seconde con 207 (-6).
Sul percorso dell’Atlantic Beach Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome in Florida, si è classificata al 26° posto con 214 (74 70 70, +1) Benedetta Moresco, mentre la sorella Angelica è uscita al taglio (77ª con 147 - 70 77, +5).
Hanno occupato la quarta posizione con 208 (-5) Karen Chung e Lauren Stephenson, quest’ultima leader dopo due round, e la colombiana MariaJo Uribe. In settima con 209 (-4) Amanda Doherty, Kendra Dalton, Cydney Clanton e la giapponese Yurika Tanida. La Chacon, 22enne di Whittier (California), che nelle prime due gare stagionali era uscita al taglio, ha percepito un assegno di 45.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari
LA VIGILIA - Terza gara in Florida, come le prime due che hanno aperto la stagione, per l’Epson Tour, che poi dalla prossima settimana si aprirà anche agli altri Stati americani, a iniziare dalla California. Si disputa dal 21 al 23 marzo (54 buche) l’Atlantic Beach Classic con la partecipazione delle sorelle Angelica e Benedetta Moresco in un contesto che comprende nove tra le prime dieci classificate nella Race For The Card (ordine di merito), graduatoria che a fine anno concederà alle migliori 15 ‘carte’ per il LPGA Tour, dieci piene (categoria 9) e cinque conditional (categoria 15).
Sul percorso dell’Atlantic Beach Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome, cercheranno il bis le prime due vincitrici stagionali, la colombiana Valery Plata, numero uno (suo il Florida’s Natural Charity Classic), e la taiwanese Jessica Peng, numero tre (a segno nel precedente IOA Golf Classic), ma proveranno a puntare al titolo anche le sette che le seguono nel ranking dal quarto al decimo posto: Lindsey McCurdy, l’australiana Cassie Porter, Jenny Bae, la coreana Kum-Kang Park, l’olandese Dewi Weber, la taiwanese Heather Lin e Mariel Galdiano (assente la slovena Ana Belac, numero 2).
Nell’ottimo field meritano attenzione anche Becca Huffer, Gigi Stol, Laura Wearn, Jillian Hollis, Cydney Clanton, la colombiana Mariajo Uribe, la portoricana Maria Torres, l’indiana Diksha Dagar e la cinese Miranda Wang. Il montepremi è di 300.000 dollari.
Il danese Rasmus Neergaard-Petersen ha dominato nel Kolkata Challenge dove si è imposto con 272 (68 65 68 71, -16) colpi davanti all’indiano Rahil Gangjee e all’inglese David Horsey, secondi con 274 (-14).
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72), nel torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India, ha recuperato 24 posizioni nel giro finale Luca Cianchetti, 16° con 282 (73 67 73 69, -6) .In bassa classifica Gregorio De Leo (71 71 74 74) e Aron Zemmer, (70 72 72 76) 56.i con 290 (+2), mentre è uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143 (73 70, -1).
Al quarto posto con 277 (-11) il francese Alexander Levy, che ha l’obiettivo di rientrare sul DP World Tour dove è stato per anni assicurandosi cinque successi, al quinto con 278 (-10) gli svedesi Kristoffer Broberg e Mikael Lindberg e l’indiano Veer Ahlawat e all’ottavo con 279 (-9) l’olandese Wil Besseling e altri due giocatori di casa, Angad Cheema e Om Prakash Chouhan.
Rasmus Neergaard-Petersen, 24enne di Nivå,, laureato alla Oklahoma State University, ha conquistato il primo titolo appena alla sesta gara sul Challenge Tour: “Mi sembra incredibile" ha detto. “Sono professionista da soli nove mesi e quindi ottenere una vittoria, soprattutto all’inizio della stagione, è qualcosa di enorme”. Terzo dopo il round iniziale, ha preso il comando nel secondo e lo ha mantenuto con autorità fino al termine concludendo in 71( -1) con tre birdie e una buona dose di brividi per un doppio bogey che aveva fatto riavvicinare gli avversari. Ha ricevuto un assegno di 44.318 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra esatta).
TERZO GIRO - II danese Rasmus Neergaard-Petersen è rimasto al comando con 201 (68 65 68, -15) colpi nel Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.
Sul tracciato del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) il leader inizierà il giro finale con quattro colpi di vantaggio sullo svedese Mikael Lindberg e sull’indiano Rahil Gangjee, secondi con 205 (-11), e cinque sul finlandese Tapio Pulkkanen, quarto con 206 (-10). Al quinto posto con 207 (-9) l’inglese David Horsey, gli indiani Angad Cheema e Veer Ahlawat, il francese Alexander Levy (cinque titoli sul DP World Tour), lo scozzese Daniel Young e Jamal Hossain del Bangladesh.
Italiani in bassa classifica: Luca Cianchetti è 40° con 213 (73 67 73, -3), dopo essere salito al 17° posto nel secondo round, Aron Zemmer 44° con 214 (70 72 72, -2) e con Gregorio De Leo 59° con 216 (71 71 74, par). E’ uscito uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143 (73 70, -1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
SECONDO GIRO - Con un’ottima prestazione e un parziale di 67 (-5, cinque birdie) Luca Cianchetti è salito con 140 (73 67, -4) colpi dall’87° al 17° posto nel secondo giro del Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) nuovo leader con 133 (68 65, -11) è il danese Rasmus Neergaard-Petersen che precede lo scozzese Daniel Young, secondo con 135 (-9). In terza posizione con 137 (-7) l’altro olandese Wil Besseling e l’indiano Veer Ahlawat, in vetta dopo un turno insieme al connazionale Udayan Mane, ora quinto con 138 (-6) insieme ad altri due giocatori di casa, Rahil Gangjee e Dhruv Sheoran, allo svedese Charlie Lindh, a Jamal Hossain del Bangladesh e agli inglesi Andrew Wilson e John Parry, a segno nel precedente Delhi Challenge.
Al 50° posto con 142 (-2) Gregorio De Leo (71 71) e Aron Zemmer (70 72), mentre è uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143 (73 70, -1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
PRIMO GIRO - Indiani all’attacco nel primo giro del Kolkata Challenge, torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India.
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72) sono al comando Udayan Mane e Veer Ahlawat con 67 (-5) colpi, che sono inseguiti con 68 (-4) da undici concorrenti tra i quali un altro giocatore di casa, Akshay Sharma, i francesi Robin Sciot-Siegrist e Andoni Echenique e l’inglese John Parry, a segno nel precedente Delhi Challenge.
Quattro gli italiani in campo: Aron Zemmer, 30° con 70 (-2), Gregorio De Leo, 53° con 71 (-1), Luca Cianchetti e Pietro Bovari, 87.i con 73 (+1). Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
LA VIGILIA - Seconda e ultima tappa stagionale del Challenge Tour in India dove è in programma il Kolkata Challenge (21-24 marzo), organizzato in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a cui partecipano quattro italiani: Aron Zemmer, Pietro Bovari, Gregorio De Leo e Luca Cianchetti.
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, a Kolkata, nel field vi saranno tre vincitori stagionali, che sono anche i giocatori presenti più in alto nella Road To Mallorca (ordine di merito): l’inglese John Parry, numero uno e reduce dal successo nel precedente Delhi Challenge, lo svedese Mikael Lindberg, numero 2, a segno nel Cape Town Open, e l’altro svedese Björn Åkesson, numero 5, che si è imposto nel NMB Championship. Altri tre i concorrenti in top ten: gli inglesi Sam Hutsby (n. 6) e Chris Paysley (n. 8), e il francese Martin Couvra (n. 7).
Sono tutti tra i favoriti nelle previsioni della vigilia in una lista che comprende molti altri partecipanti, tra i quali ricordiamo gli inglesi Jack Senior, Jamie Rutherford e Ashley Chesters, lo scozzese Euan Walker, il finlandese Tapio Pulkkanen e Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti. Tra i 56 indiani, determinati a ben figurare, hanno le carte in regola per proporsi ai vertici S.S.P. Chawrasia e Gaganjeet Bhullar, rispettivamente quattro titoli e un titolo sul DP World Tour, e Om Prakashil Chouhan, uno sul Challenge Tour. In gara anche il francese Alexander Levy e lo spagnolo Alejandro Cañizares, che hanno vissuto tempi migliori sul circuito maggiore dove hanno anche vinto (cinque volte il primo e due l’iberico), e l’indiano Arjun Atwal, ora 50enne, uno dei migliori atleti di casa, il primo a giocare e a vincere sul PGA Tour (Wyndham Championship, 2010). Nel suo palmarès anche tre successi sul DP World Tour e cinque sull’Asian Tour.
Degli italiani Zemmer ha offerto una buona prestazione nel Delhi Challenge (12°), dove Bovari si è classificato 53°. Comunque tutti e quattro ancora non hanno trovato il passo giusto e il rendimento è piuttosto alterno. Il montepremi è di 300.000 dollari (circa 275.000 euro).
Nelly Korda ha iniziato nel modo migliore la stagione 2024 sul LPGA Tour vincendo due delle prime sei gare in calendario e tornando numero uno al mondo. La 25enne di Bradenton (Florida), sorella minore di Jessica, si è imposta con 275 (72 67 67 69, -9) nel Fir Hills Seri Pak Championship superando alla prima buca di playoff Ryann O’Toole (73 68 68 66) con la quale aveva terminato alla pari il torneo in vetta alla graduatoria.
Sul percorso del Palos Verdes Golf Club, a Palos Verdes Estates in California, il finale è stato pirotecnico. La vincitrice, dopo un eagle alla buca 14 che sembrava averle spianato la strada verso il successo, è improvvisamente finita in panne, chiudendo con la sequenza bogey-birdie-bogey-bogey (69, -2, con l’aggiunta di quattro birdie e di due bogey) e ha permesso a Ryann O’Toole di raggiungerla con due birdie sulle ultime tre buche per completare il 66 (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey). Poi l’epilogo allo spareggio.
Fuori dal playoff per un colpo Alison Lee e l’australiana Gabriela Ruffels, terze con 276 (-8), e al quinto posto con 277 (-7) Andrea Lee, la thailandese Jasmine Suwannapura e la coreana Jiyai Shin (ex leader mondiale per 25 settimane tra il 2010 e il 2011), mentre è uscita al taglio Roberta Liti, 139ª con 152 (75 77, +10).
Promotrice dell’evento, al quale hanno preso parte 18 tra le prime 25 proette del Rolex Ranking compresa la numero uno alla vigilia Lilia Vu, che non ha brillato (37ª con 284, par), è stata la campionessa coreana Seri Pak, oggi 46enne, vincitrice tra il 1996 e il 2016 di 39 tornei dei quali 25 sul LPGA Tour, comprensivi di cinque Major, e che nel 2007 è stata inserita nella LPGA Tour Hall of Fame e nella World Golf Hall of Fame.
Nelly Korda ha portato a dieci i titoli in carriera, comprensivi di un Major (Women’s PGA Championship, 2021), per un palmarès in cui figurano anche tre vittorie sul Ladies European Tour, una sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e il titolo olimpico nel 2021. Ha ricevuto un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari e in 130 gare disputate è andata a premio per 113 volte guadagnando complessivamente 9.523.989 dollari che la pongono al 28° posto per cifre acquisite sul tour. A gennaio si è imposta nel Drive On Championship superando anche in questo caso un’avversaria al playoff, la neozelandese Lydia Ko. Era dal 2013 che non si verifica una doppietta in sequenza allo spareggio, nell’occasione opera della coreana Inbee Park.
Nelly Korda si è ripresa il trono mondiale, dove mancava dal 13 agosto del 2023, per la sesta volta portando le settimane di regno a 38 con un andamento a scendere, passando cioè dalle 17 della prima, dal 28 giugno 2021 al 24 ottobre 2021, alle 12 della seconda e poi a periodi più brevi di 2, 4 e 2 settimane nelle successive.
LA VIGILIA - Appuntamento in California per le proette del LPGA Tour dove è in programma dal 21 al 24 marzo il Fir Hills Seri Pak Championship al quale prende parte Roberta Liti. Sul percorso del Palos Verdes Golf Club, a Palos Verdes Estates, promotrice dell’evento è la coreana Seri Pak, oggi 46enne, vincitrice tra il 1996 e il 2016 di 39 tornei dei quali 25 sul LPGA Tour, comprensivi di cinque Major, e che nel 2007 è stata inserita nella LPGA Tour Hall of Fame e nella World Golf Hall of Fame.
A farle onore ben 18 tra le prime 25 giocatrici della classifica mondiale a iniziare da Lilia Vu, numero 1, Nelly Korda, numero due, e Ruoning Yin numero 4 e campionessa in carica. Con loro Charley Hull (7ª), Hyo Joo Kim (9ª), Xiyu Lin (10ª), Brooke M. Henderson (12ª), Megan Khang (13ª), Allisen Corpuz (15ª), Nasa Hataoka (16ª), Hannah Green (17ª), Jiyai Shin (18ª), Alison Lee (20ª), Ayaka Furue (21ª), Patty Tavatanakit (22ª), Rose Zhang (23ª), Yuka Saso (24ª) e Ashleigh Buhai (25ª).
Non saranno le sole possibili protagoniste in un field che comprende anche Leona Maguire, Georgia Hall, Linn Grant, Ariya Jutanugarn, Carlota Ciganda, Maja Stark, A Lim Kim e Bailey Tardy, che si è imposta nel precedente Blue Bay LPGA, per citarne alcune.
Il torneo, giunto alla sesta edizione, è nato nel 2018 e ha cambiato nome già quattro volte. E’ iniziato come Hugel-JTBC LA Open, passando poi per Hugel-Air Premia LA Open (2019, 2021 con stop nel 2020 per la pandemia) e DIO Implant LA Open (2022, 2023) prima di giungere all’attuale denominazione. Dallo scorso anno si svolge al Palos Verdes Golf Club, un tracciato centenario aperto nel 1924 dove sono determinanti le ultime tre buche. Oltre a Ruoning Yin, hanno vinto la gara Nasa Hataoka (2022), Brooke M. Henderson (2021), che ha firmato con 268 (-16) colpi lo score più basso dell’evento, e Moriya Jutanugarn (2018), anche lei al via. Assente Minjee Lee (2019), numero 5 del Rolex Ranking.
Roberta Liti, che ha preso la ‘carta’ per il circuito 2024 con l’ottavo posto nell’ordine di merito nell’Epson Tour 2023, affronta il terzo impegno stagionale. Dopo il taglio subito nel Drive On Championship è poi andata a premio nel Blue Bay LPGA (44ª). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari con 300.000 di prima moneta e con 188.651 dollari per la seconda classificata e 136.853 per la terza.
A volte ritornano. Come Peter Malnati che ha colto il suo secondo titolo sul PGA Tour 3.059 giorni dopo il primo. Si è imposto con 272 (66 71 68 67, -12) colpi nel Valspar Championship a otto anni, quattro mesi e sedici giorni dal precedente successo nel Sanderson Farms Championship (2015).
Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, il 36enne di New Castle (Indiana) ha superato Cameron Young, secondo con 274 (-10), Chandler Phillips e il canadese Mackenzie Hughes, terzi con 275 (-9). In quinta posizione con 278 (-8) Xander Schauffele, numero 5 mondiale, Ryan Moore, il canadese Adam Hadwin e il cinese Carl Yuan. Non è riuscito a difendere il titolo Taylor Moore, che comunque si è ben comportato (12° con 279, -5), è crollato Keith Mitchell, leader dopo tre round e 17° al termine con 280 (-4) dopo un 77 (+6), e ha chiuso quasi in coda Justin Thomas, 64° con 287 (+3). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1), e stessa sorte per Jordan Spieth, con il medesimo score, e per Brian Harman, 97° con 144 (+2), l’altro dei due giocatori nella top ten del World Ranking (8°) in gara, oltre a Schauffele.
Malnati, secondo dopo 54 buche a due colpi di Mitchell, ha iniziato il turno conclusivo con un bogey, poi ha cambiato marcia e ha avuto partita vinta con cinque birdie per il 67 (-5).
"Non riesco a descrivere le emozioni che sto provando” ha detto al termine molto commosso e con al fianco il figlio Hatcher. “E' semplicemente fantastico. Quello che mi sta capitando l'ho visto succedere ad alcuni miei colleghi, ma non pensavo potesse accadere a me. E' un sogno che si realizza". Sogno realizzato e ben retribuito con un assegno di 1.512.000 dollari su un montepremi di 8.400.000 dollari. Oltre a un bel salto nella classifica mondiale, da 184° a 65°, e in quella della FedEx Cup, da 77° a 16°.
TERZO GIRO - Ancora un cambio della guardia in vetta al Valspar Championship dove è salito con 203 (67 70 66, -10) colpi Keith Mitchell. Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, nel torneo del PGA Tour, lo statunitense inizierà il giro finale con due colpi di vantaggio su Peter Malnati, sull’irlandese Seamus Power e sul canadese Mackenzie Hughes, secondi con 205 (-8).
In corsa per il titolo anche Cameron Young, Chandler Phillips e Brendon Todd, quinti con 206 (-7), e Cameron Champ, Kevin Roy, il filippino Rico Hoey e i canadesi Adam Svensson e Adam Hadwin, ottavi con 207 (-6). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1). Il montepremi è di 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Dopo il secondo round del Valspar Championship cinque giocatori sono al vertice della classifica con 136 (-6): Kevin Streelman (64 72), che leader dopo 18 buche è stato raggiunto da Stewart Cink (69 67), Chandler Phillips (68 68), Brendon Todd (67 69) e dal canadese Mackenzie Hughes (68 68).
Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all'Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, sono in sesta posizione con 137 (-5) Scott Stallings, Michael Kim, Lucas Glover, Justin Thomas, Keith Mitchell, Peter Malnati, l’australiano Aaron Baddeley e l’irlandese Seamus Power.
E’ uscito nuovamente al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1). Nelle ultime 12 gare sul circuito due sole volte è rimasto in gara dopo 36 buche ed entrambe nei cinque eventi a cui ha partecipato quest’anno (73° nel Farmers Insurance Open e 54° nel The Players Championship).Il montepremi è di 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - A Palm Harbor, in Florida, Kevin Streelman parte forte e chiude il primo round del Valspar Championship, torneo del PGA Tour, in testa alla classifica. Con uno score di 64 (-7) colpi, l'americano precede il suo connazionale Kevin Roy, secondo con 65 (-6) davanti a un altro statunitense, Peter Malnati, terzo con 66 (-5) insieme al canadese Adam Svensson e al cinese Carl Yuan.
All'Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), Francesco Molinari con un giro in 70 (-1), sottolineato da cinque birdie e macchiato da quattro bogey, è 48° con 70 (-1, cinque birdie, quattro bogey).
Tra i 152 giocatori in gara ci sono anche dieci tra i migliori trenta al mondo. Sono appena fuori dalla Top 10, entrambi 13.i con 68 (-3), gli americani Xander Schauffele e Justin Thomas, mentre Jordan Spieth, vincitore della competizione nel 2015, è 28° con 69 (-2). Avvio da dimenticare per Ryan Moore, campione nel 2023 e ora 92° con 72 (+1) e a rischio eliminazione.
Il Valspar Championship, che precede il Texas Children's Houston Open (28-31 marzo in Texas), mette in palio 8.400.000 dollari, di cui 1.512.000 andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Francesco Molinari sarà al via del Valspar Championship, evento del PGA Tour in programma dal 21 al 24 marzo all’Innisbrook Resort (Copperhead Course) di Palm Harbor, in Florida. Difende il suo unico titolo Taylor Moore, 30enne di San Angelo (Texas), 69 presenze sul circuito, che ha subito un solo taglio nei sette tornei a cui ha preso parte in stagione, ma limitandosi a piazzamenti in media classifica. Nel field vi sono solamente dieci giocatori tra i primi 30 del World Ranking e, tra i top ten, non si sono concessi riposo dopo il THE PLAYERS Championship soltanto Xander Schauffele (n. 5) e Brian Harman (n. 8), entrambi secondi a Ponte Vedra Beach superati da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale. A contribuire allo spettacolo gli altri otto entro i trenta: Keegan Bradley, i past winner Jordan Spieth (2015) e Sam Burns, autore di una doppietta (2021, 2022), Justin Thomas, Cameron Young, Tony Finau, l’austriaco Sepp Straka e il canadese Nick Taylor.
Da seguire inoltre Cameron Champ, Billy Horschel, Webb Simpson, Kevin Kisner, Maverick McNealy, il coreano Sungjae Im, il giapponese Ryo Hisatsune e l’australiano Min Woo Lee. Numerosi i giocatori europei tra i quali ricordiamo lo scozzese Robert MacIntyre, tra i protagonisti del Team Europe nella vittoriosa Ryder Cup di Roma, lo spagnolo Jorge Campillo, l’olandese Thorbjorn Olesen, il francese Victor Perez e l’inglese Matt Wallace.
Francesco Molinari è alla quinta presenza sul circuito nel 2024, dove è andato due volte a premio (la seconda con il 54° posto nel THE PLAYERS) e in altrettante occasioni è uscito al taglio. Obiettivo ritrovare quanto prima un rendimento al livello delle sue qualità. Il montepremi è di 8.400.000 dollari con prima moneta di 1.512.000 dollari.
La storia del torneo - L’evento, giunto alla 23ª edizione, è nato nel 2000 con il nome di Tampa Bay Classic, divenendo poi Chrysler Championship, PODS Championship, Transitions Championship, Tampa Bay Championship e assumento dal 2014 la denominazione attuale. Oltre a Moore, Spieth e Burns saranno al via altri tre past winner: il canadese Adam Hadwin (2017), Gary Woodland (2011) e l’inglese Luke Donald (2012), confermato capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2025. Quattro i plurivincitori: insieme a Burns si sono imposti due volte il coreano K.J. Choi (2002-2006), il sudafricano Retief Goosen (2003, 2009) e l’inglese Paul Casey, anche lui a segno in sequenza (2018, 2019).
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Valspar Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 21 marzo e venerdì 22, dalle ore 19 alle ore 23; sabato 23 e domenica 24, dalle ore 18 alle ore 23. Commento di Nicola Pomponi e Alessandro Bellicini.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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