Dalla Ryder Cup alle Nitto ATP Finals. Da Roma a Torino dove, oggi, è andato in scena un incontro tra il Presidente della FIG, Franco Chimenti, e i Circoli piemontesi, liguri e valdostani, alla presenza di illustri ospiti, per dare un impulso a uno sport, il golf, in continua crescita. Che viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo aver ospitato, per la prima volta in Italia, la Ryder Cup. Passione, partecipazione e confronto nell’evento organizzato, con il supporto del Comitato Regionale FIG Piemonte, presieduto da Marco Francia, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dove si è parlato anche dell’eredità che i grandi eventi devono lasciare, sotto il profilo sportivo e del turismo. Tra i protagonisti, Edoardo Molinari, Vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup italiana.
L’evento si è aperto con i video-saluti di: Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Daniela Santanchè, Ministro del Turismo; Andrea Abodi (con un collegamento live da Bruxelles), Ministro per lo Sport e i Giovani; Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria; Giovanni Malagò, Presidente del CONI. Hanno partecipato all’incontro in presenza, tra gli altri: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Michela Favaro, Vicesindaco di Torino; Ivo Ferriani, Membro CIO, Presidente della Federazione Internazionale di bob e skeleton, Presidente dell’Associazione delle Federazioni Internazionali di Sport Invernali Olimpici; Stefano Mossino, Presidente CONI Piemonte; Tiziana Nasi, Vicepresidente del CIP; Vittoria Poggio, Assessore Cultura e Turismo della Regione Piemonte; Lodovico Mazzolin, Direttore Generale dell’Istituto per il Credito Sportivo. A sorpresa, è arrivato anche un messaggio, grazie al supporto di Edoardo Molinari, di Luke Donald, Capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023.
Per la FIG sono intervenuti: Franco Chimenti, Presidente; Maria Amelia Lolli Ghetti, Vicepresidente Vicario; i Consiglieri Marco Durante, Alberto Treves de Bonfili, Celso Lombardini; Marco Francia, Presidente del Comitato Regionale FIG Piemonte; Andrea Bonatti, Delegato FIG Valle d’Aosta; Roberto Damonte (in video collegamento), Delegato FIG Regione Liguria; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG; Massimiliano Montone, Consulente Legale FIG e Vicepresidente Commissione Agenti Sportivi CONI; Maria Salvaggio, Responsabile Amministrativo della Federgolf.
Grande la partecipazione dei Circoli, attraverso i loro Presidenti, in una regione dalla grande tradizione golfistica, la seconda per numero di tesserati dopo la Lombardia. Insieme è la parola d’ordine. Il golf, disciplina inclusiva e per tutti, contro ogni barriera, punta a diventare sempre più popolare. Ed è per questo motivo che il numero 1 della FIG, Chimenti, ha deciso di intraprendere un vero e proprio “giro d’Italia” per affrontare, insieme a tutte le realtà golfistiche del Paese, problematiche e nuovi obiettivi. Dopo l’Emilia-Romagna, in occasione della presentazione dell’81° Open d’Italia che si disputerà dal 27 al 30 giugno 2024 a Cervia (Ravenna), è stato il turno di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Next stop, la Lombardia, con il prossimo incontro in programma il 13 dicembre a Milano.
Le dichiarazioni di Franco Chimenti, Presidente della Federgolf: “Permettetemi di ringraziare il Governo italiano e tutte le Istituzioni coinvolte per lo straordinario supporto nell’organizzazione della Ryder Cup. Ma anche il popolo italiano, fantastico, che merita i migliori risultati e grandi eventi. Dopo l’incredibile successo della Ryder, vogliamo portare il golf a diventare uno sport sempre più popolare, per tutti. E lo vogliamo fare collaborando con queste meravigliose realtà che sono i Circoli. Un plauso alla Liguria, alla Valle d’Aosta e al Piemonte, regione quest’ultima dalla grande tradizione golfistica governata da un Presidente illuminato come Cirio e che vanta due fenomeni: i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo, campioni stimati nel mondo per la loro visione nel golf e per la loro cultura. Alla Ryder Cup ci hanno fatto vivere emozioni fantastiche e loro sono indispensabili per il golf italiano. Guardiamo al 2024 con ottimismo, vogliamo continuare ad essere protagonisti, anche alle Olimpiadi di Parigi”.
Gregory Molteni è rimasto da solo al comando con 137 (69 68, -7) colpi nel Campionato Nazionale Open, torneo con cui termina la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’official advisor Infront.
Sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (Viterbo), con un secondo giro in 68 (-4), miglior score di giornata e grazie a un eagle sull’ultima buca, dopo quattro birdie e due bogey, Molteni, vincitore del torneo nel 2005, ha potuto distaccare di due colpi Luca Cianchetti e Andrea Rota, secondi con 139 (-5). In quarta posizione con 140 (-4) Gregorio De Leo, quindi due past winner, Enrico Di Nitto (2017), quinto con 142 (-2) e anche lui autore di un 68 come Cianchetti, e Jacopo Vecchi Fossa (doppietta nel 2018 e 2021), sesto con 143 (-1).
Il migliore tra i dilettanti è stato Leonardo Iacovitti, settimo con 144 (par) alla pari con Luca Galliano. La coppia è seguita da Lorenzo Gagli (a segno nel 2010) e da Manfredi Manica, noni con 145 (+1), mentre il campione in carica Aron Zemmer, 11° con 146 (+2), ha risalito la graduatoria di quattro gradini ed è affiancato da Federico Zucchetti, Riccardo Bregoli e dall’amateur Alessandro Nardini, in vetta con Molteni dopo un round insieme a Rota e a De Leo.
Il taglio dopo 36 buche, caduto ha lasciato in gara per gli ultimi due round 59 concorrenti, dei quali undici dilettanti. I professionisti di contenderanno il montepremi di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Medaglie per il primo senior e per il miglior amateur.
Le interviste
Gregory Molteni: “L’eagle finale mi ha riportato sette colpi sotto il par, in cui ero stato anche durante il giro, e mi sarebbe dispiaciuto ottenere un punteggio finale diverso per un paio di errori. Un risultato ancor più da apprezzare in un campo molto difficile sia per caratteristiche che per il vento. Mi trovo bene in situazioni di questo genere. Sono stato preciso con i primi colpi e ciò mi ha agevolato, ma ho avuto un contributo rilevante anche dal putter”.
Leonardo Iacovitti: “Sono molto contento di essere nella top ten: è una bella emozione e domani spero di salire ancora. Le prime nove buche sono state difficoltose per il vento che si faceva sentire, poi si è attenuato, le cose sono migliorate e ho potuto anche attaccare di più. Ritengo che questa esperienza con i professionisti mi sia molto utile, perché come dilettante ho ancora tanto da imparare”.
Ingresso libero per il pubblico – Anche negli ultimi due giorni del torneo l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, presentato per l’occasione in ottime condizioni, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991, il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992 e nello scorso settembre la Junior Ryder Cup, prologo alla Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un grande successo a livello mondiale.
Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Hydrogen (Fashion Partner/Official Formalwear Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.
L’indiana Aditi Ashok ultima vincitrice stagionale e la thailandese Trichat Cheenglab “regina” del Ladies European Tour 2023. I verdetti finali sul percorso del Real Club de Golf Las Brisas (par 72), a Marbella, in Spagna, dove Aditi Ashok ha vinto con 271 (69 68 68 66, -17) colpi l’Andalucia Costa del Sol Open de España, rimontando dal secondo posto con un ottimo 66 (-6, sei birdie senza bogey) con cui ha spento ogni speranza delle avversarie.
La 25enne di Bangalore, che gioca anche sul LPGA Tour statunitense, ha firmato il quinto titolo sul circuito, secondo stagionale, superando l’olandese Anne Van Dam (273, -15) e la spagnola Ana Pelaez Trivino (275, -13). Due le azzurre in campo: Virginia Elena Carta, 18ª con 283 (73 74 65 71, -5), e Alessandra Fanali, 39ª con 289 (74 74 72 69, +1).
Alle spalle del trio di testa, quarte con 276 (-12), la svedese Linn Grant e l’australiana Kristen Rudgeley, che ha ceduto con un 73 (+1) dopo essere stata leader nei due round centrali. Al sesto posto con 277 (-11) la belga Manon De Roey e al settimo con 278 (-10) la svedese Caroline Hedwall, l’indiana Diksha Dagar, la norvegese Madelene Stavnar, la francese Celine Boutier e la dilettante iberica Andrea Revuelta.
Numero uno del tour europeo, come detto, Trichat Cheenglad, 28enne di Bangkok, un successo, sei top ten individuali e tre a squadre nel 2023. Non ha brillato (55ª con 293, +5), ma aveva un buon vantaggio nella Race To Costa del Sol (ordine di merito) che ha concluso con 1.966 punti davanti a Celine Boutier (p. 1.875) e a Diksha Dagar (1.825). E’ salita dall’ottavo al quarto posto Aditi Ashok (p. 1.809) e dal sesto al quinto Ana Pelaez Trivino (p. 1.579). Al 46° Fanali (p. 632), al 48° Carta (p. 627) e al 94° Clara Manzalini (p. 239).
Virginia Elena Carta ha segnato nel giro finale un 71 (-1) con tre birdie e due bogey e Alessandra Fanali un parziale di 69 (-3) con tre birdie. Per entrambe una buona annata in cui la prima ha ottenuto cinque top ten e la seconda è terminata per sei volte tra le prime dieci compresa una vittoria in un evento a squadre. La vincitrice ha ricevuto un assegno di 97.500 euro su un montepremi di 650.000 euro.
LA VIGILIA - Dopo 28 gare il Ladies European Tour si conclude con l’Andalucia Costa del Sol Open de España (23-26 novembre) a cui parteciperanno le italiane Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali. Sul percorso del Real Club de Golf Las Brisas, a Marbella, in Spagna, 75 giocatrici competeranno sulla distanza di 72 buche senza taglio.
Field impreziosito dalla presenza di tutte e 10 le prime della Race To Costa del Sol (ordine di merito), di cui le prime 6 potranno matematicamente sfidarsi per vincere la competizione ed essere incoronate regine del LET: la thailandese Trichat Cheenglab, nuova leader, la campionessa Major francese Celine Boutier (n. 2), l’indiana Diksha Dagar (n. 3), la svedese Johanna Gustavsson (n. 4), la tedesca Alexandra Försterling (n. 5), vincitrice la scorsa settimana del Mallorca Ladies Open e la spagnola Ana Peláez Trivino (n. 6). Nel dettaglio Trichat Cheenglab è in testa e ha un vantaggio di 168,84 punti su Celine Boutier. L’indiana Diksha Dagar è terza, a soli 219,61 punti di distanza, mentre Johanna Gustavsson, Alexandra Försterling e Ana Peláez Trivino devono tutte vincere l’ultima tappa per provare ad avere una possibilità. Per il trofeo di Rookie of The Year, in testa sempre Cheenglab che spera dunque di tornare a casa con due trofei dopo quest’ultima tappa
Tra le altre possibili protagoniste, l’olandese Anne Van Dam (n. 7), l’indiana Aditi Ashok (n. 8), la ceca Klara Davidson Spilkova (n. 9) e la svedese Linn Grant (n. 10). Così come le sudafricane Lee-Anne Pace, undici titoli sul LET e uno sul LPGA Tour, e Nicole Garcia, e ancora le altre svedesi Caroline Hedwall (che difende il titolo) e Lisa Pettersson.
Quanto alle due azzurre, Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, una buona occasione per concludere nel migliore dei modi una stagione in cui entrambe hanno ottenuto cinque top ten.
Torneo ricco di interesse per gli spagnoli, con 14 giocatrici di casa che scenderanno in campo al Real Club de Golf Las Brisas. Tra di loro anche tre dilettanti: Andrea Revuelta, Cayetana Fernandez García-Poggio e Julia Lopez Ramirez. Il montepremi è di 650.000 euro.
Gregorio De Leo, Andrea Rota, Gregory Molteni e il dilettante Alessandro Nardini sono al comando con 69 (-3) colpi dopo il primo giro del Campionato Nazionale Open, la gara che conclude la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’official advisor Infront.
Sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, in una giornata ventosa, oltre ai leader, tra i quali Molteni ha fatto suo il titolo nel 2005, soltanto altri due giocatori hanno realizzato un punteggio sotto par, Jacopo Albertoni e Luca Cianchetti, quinti con 71 (-1), mentre hanno terminato con il 72 del par Luca Galliano e Jacopo Vecchi Fossa, che si è imposto per due volte (2018, 2021).
Nel torneo, allestito con il supporto del Dipartimento per lo Sport, la classifica si è subito allungata. Ha quattro colpi di ritardo l’amateur Leonardo Iacovitti, nono con 73 (+1), e ne accusa cinque Enrico Di Nitto, vincitore nel 2017, decimo con 74 (+2) insieme a Mattia Comotti, Manfredi Manica, Federico Zucchetti e a Riccardo Bregoli. Un colpo in più per altri tre past winner, Lorenzo Gagli (2010), Filippo Bergamaschi (2016) e Aron Zemmer, campione in carica, 15.i con 75 (+3) alla pari con Stefano Mazzoli e con i due dilettanti azzurri, Luca Memeo e Giovanni Daniele Binaghi.
Quanto ai leader, De Leo, Rota e Molteni sono andati di pari passo con cinque birdie e due bogey, mentre Nardini ha segnato sei birdie e tre bogey.
Le interviste
Andrea Rota: “E’ un buon risultato in relazione al vento, che creato più di un problema, e ai green che al Golf Nazionale si fanno sempre rispettare. Non ho attaccato perché non c’erano le condizioni per farlo e ho giocato soprattutto d’esperienza. È stato un piacere essere di nuovo qui a competere con i miei colleghi e soprattutto sono particolarmente soddisfatto per lo score. No, non penso di tornare a tempo pieno, ma di solo di partecipare quando posso alle gare italiane”.
Alessandro Nardini: “E’ andata piuttosto bene in una giornata molto difficile per i green veloci, il vento, peraltro anche freddo, in alcune buche a favore e in altre contro, e con aste non facili. Ammetto che mi piace giocare con il vento, mi rende più tranquillo. Obiettivi? Rimarrò amateur anche il prossimo anno dove spero in una buona stagione sull’Alps Tour, poi vedremo”.
Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due giri finali i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Medaglie per il primo senior e per il miglior dilettante.
Ingresso libero per il pubblico – Nei giorni di gara l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, presentato per l’occasione in ottime condizioni, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991, il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992 e nello scorso settembre la Junior Ryder Cup, prologo alla Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un grande successo a livello mondiale.
Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Hydrogen (Fashion Partner/Official Formalwear Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.
Il debutto da professionista sul DP World di Pietro Bovari si è concluso con un 29° posto (278, -6) di buon auspicio nel Fortinet Australian PGA Championship, il torneo del DP World Tour organizzato in collaborazione con la PGA of Australia che, insieme al concomitante Joburg Open in Sudafrica, ha aperto la stagione 2024 con anticipo sull’anno solare.
Sul percorso del Royal Queensland GC (par 71), a Brisbane in Australia, ha conquistato il terzo titolo sul circuito con 264 (64 66 66 68,-20) colpi l’australiano Min Woo Lee, che ha preso il comando nel secondo giro e poi ha tenuto sempre sotto controllo la situazione. Ha concluso con un 68 (-3) piuttosto articolato, fatto di un eagle, cinque birdie e quattro bogey, che comunque gli ha consentito di lasciare a tre colpi il giapponese Rikuya Hoshino, secondo con 267 (-17), proteso in un vano inseguimento negli ultimi due round.
Nel palmarès di Min Woo Lee, 25enne di Perth alla 82ª presenza sul tour, figura anche un successo sull’Asian Tour ottenuto lo scorso ottobre (Macao Open). La sorella maggiore Minjee Lee è la numero cinque del ranking mondiale femminile e vantano un record particolare: lui si è imposto nell’US Junior Amateur e lei nell’US Girls Junior, unici due fratelli ad aver firmato l’impresa.
Alle spalle dei due protagonisti della gara, nata nel 1929 e giunta alla 87ª edizione, si sono classificati altri due australiani, Marc Leishman, terzo con 268 (-16), e Curtis Luck, quarto con 269 (-15). Quindi il cileno Joaquin Niemann, quinto con 271 (-13), impegnato nella LIV Golf, e ancora un australiano, Adam Scott, sesto con 272 (-12), uno dei favoriti alla vigilia e vincitore del’evento per due volte (2013, 2019). Tra i sei concorrenti sulla settima piazza con 273 (-11) gli spagnoli Rafa Cabrera Bello e Joel Moscatel, quest’ultimo leader dopo un round. Quanto mai deludente l’australiano Cameron Smith, anche lui nella LIV Golf, la cui difesa del titolo si è conclusa quasi in coda alla graduatoria (147° con 151, +9) e con l’inevitabile uscita al taglio.
Pietro Bovari (72 68 70 68, -6), entrato nel torneo con una ‘carta’ categoria 21 conquistata alla recente Qualifying School, ha iniziato al 91° posto per poi recuperare fino a giungere al 29° passando per il 38° e il 43°. Nel giro finale ha segnato 68 (-3) colpi con quattro birdie e un bogey.
A Min Woo Lee per la vittoria è andato un assegno di 204.636 euro su un montepremi di circa 1.300.000 euro (2.000.000 di dollari australiani la cifra ufficiale).
LA VIGILIA - Pietro Bovari fa il suo debutto da professionista sul DP World Tour partecipando al Fortinet Australian PGA Championship (23-26 novembre), organizzato in collaborazione con la PGA of Australia, l’altra gara che, insieme al Joburg Open, apre la stagione 2024.
Sul percorso del Royal Queensland GC, a Brisbane in Australia, Bovari si avvarrà della ‘carta’ categoria 21 che ha ottenuto alla Qualifying School, avendo completato le 108 buche e che gli consentirà alcune partecipazioni nel circuito.
Difende il titolo conquistato a novembre del 2022, e che è stato anche suo nel 2017 e 2018, l’australiano Cameron Smith, membro della LIV Golf, il quale, in un field in cui vi sono tanti suoi connazionali di peso, avrà per principale avversario Adam Scott, due volte a segno (2013, 2019), senza trascurare Jediah Morgan, vincitore nel gennaio del 2022, Lucas Herbert e Marc Leishman.
Tra i gli atleti che giocano nel vecchio continente vi saranno lo scozzese Robert MacIntyre, uno dei protagonisti del Team Europe che si è imposto sulla compagine USA nella Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia, il polacco Adrian Meronk, tre titoli nel tour 2023, e altri che sono saliti sul gradino più alto del podio, oltre al citato Herbert, come il neozelandese Daniel Hillier, il giapponese Ryo Hisatsune e il nordirlandese Tom McKibbin. Da seguire anche l’inglese Alex Fitzpatrick, fratello di Matt, e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello. Non ha chance di vittoria, ma l’inglese David Howell, che ha firmato la gara nel 1998, rafforzerà il suo record di presenze sul DP World Tour portandole a 723.
Nel torneo, nato nel 1929 e giunto alla 87ª edizione, vi saranno altri due past winner, gli australiani Geoff Ogilvy (2008) e Peter Lonard (2007), che hanno avuto una buona carriera. L’evento fino al 1963 si è svolto con formula match play. Il maggior numero di successi lo ha ottenuto il giocatore di casa Kel Nagle, con sei, seguito dal connazionale Bill Dunk, con cinque. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari australiani, circa 1.300.000 euro.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Fortinet Australian PGA Championship sarà teletrasmesso da SKY, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con dirette nella nottata delle quattro giornate di gara dalle ore 2 alle ore 7. Commento solo in inglese.
Dean Burmester con un gran finale ha vinto in Sudafrica il Joburg Open, la gara che, insieme al concomitante Fortinet Australian PGA Championship in Australia, ha inaugurato la stagione 2024 del DP World Tour e organizzata in collaborazione con il Sunshine Tour.
Burmester ha concluso con 262 (68 62 68 64, -18) colpi l’evento dominato dai giocatori sudafricani, che erano in numero preponderante, disputato sul percorso dell’Houghton Golf Club (par 70), a Johannesburg, dove Francesco Laporta si è classificato 47° con 279 (-1) e Matteo Manassero 66° con 285 (+5).
Il vincitore, 34enne nato ad Harare nello Zimbabwe ma sudafricano a tutti gli effetti, alla 177ª presenza sul circuito continentale, ha concluso la sua corsa con un 64 (-6, sei birdie senza bogey) conquistando il terzo titolo sul DP World Tour per un palmarès che ne conta sette sul circuito di casa, al netto di due che sono in combinata con quello continentale. Burmester ha rimontato dal secondo posto lasciando a tre colpi il connazionale Darren Fichardt (265, -15), che si era imposto nel 2017. In terza posizione con 267 (-13) l’inglese Dan Bradbury, che difendeva il titolo, poi altri quattro sudafricani: Jacques Kruyswijk e Zander Lombard, quarti con 268 (-12), Nikhil Rama, sesto con 269 (-11), che aveva condotto nel secondo round, e Thriston Lawrence, a segno nel 2021, in vetta nel primo e nel terzo turno, il quale ha ceduto nel finale terminando settimo con 270 (-10) insieme al malese Gavin Green.
Laporta (71 68 72 68) e Manassero (70 70 68 77) sono rientrati sul tour maggiore avendo conquistato una ‘carta’ categoria 15 attraverso l’ordine di merito del Challenge Tour, stagione 2023, dove il primo ha firmato un successo e Manassero ha fatto doppietta. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Andrea Pavan (69 72) e Renato Paratore (69 72), 73.i con 141 (+1) e out per un colpo, e Lorenzo Scalise, 98° con 143 (74 69, +3).
Dean Burmester per la vittoria è stato gratificato con un assegno di 170.165 euro su un montepremi è di circa 1.115.000 euro (20.500.000 rand la cifra ufficiale). Lo stesso Burmester, che gioca nella LIV Golf, Fichardt e Bradbury hanno ottenuto un posto nel field del 152° The Open, il Major in programma dal 18 al 21 luglio in Scozia.
LA VIGILIA - Prende il via la stagione 2024 del DP World Tour, a soli quattro giorni dalla conclusione della precedente, con due tornei, il Joburg Open in Sudafrica e il Fortinet Australian PGA Championship in Australia, entrambi in programma dal 23 al 26 novembre. Sono i primi di un minimo di 45 eventi in calendario da disputarsi in 26 nazioni.
Sul percorso dell’Houghton Golf Club, a Johannesburg, nel Joburg Open organizzato in combinata con il Sunshine Tour, saranno in gara cinque giocatori italiani tutti con ‘carta’ piena appena conquistata: Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Matteo Manassero e Francesco Laporta, che ne hanno ottenuta una di categoria 15 attraverso l’ordine di merito del Challenge Tour 2023, in cui gli azzurri hanno vinto cinque volte, e Renato Paratore, che l’ha conquistata (categoria 18) alla Qualifying School.
Difende il suo unico titolo l’inglese Dan Bradbury, 24enne di Wakefield, un rookie che si è classificato in quattro occasioni tra i top ten con 36° posto nella money list. Nel torneo, giunto alla 16ª edizione, oltre a Bradbury, vi saranno altri sette past winner tra i quali spicca il nome del sudafricano Charl Schwartzel, unico ad aver firmato la doppietta consecutiva (2010, 2011), attualmente nella LIV Golf, che sarà tra i favoriti insieme al connazionale Thriston Lawrence (2021), due successi nella stagione appena terminata. Al via, ma con meno possibilità di ripetersi, il danese Joachim B. Hansen (2020), l’indiano Shubhankar Sharma (dicembre 2017), l’inglese Andy Sullivan (2015) e ancora due sudafricani, Darren Fichardt (febbraio 2017) e Haydn Porteous (2016). Assente Richard Sterne, il secondo autore di una doppietta (2008, 2013).
Nel field vi sono comunque tanti altri giocatori di casa in grado di rendersi protagonisti tra i quali ricordiamo Ockie Strydom (anche per lui due titoli nel tour), Zander Lombard, due volte secondo in questa gara, Daniel Van Tonder e Christiaan Bezuidenhout. Con loro da seguire gli inglesi Dale Whitnell, Oliver Wilson e Daniel Brown, lo spagnolo Adrian Otagui, il canadese Aaron Cockerill e lo scozzese David Law. Si compete anche per tre posti nel field di un Major, il 152° The Open (18-21 luglio), appannaggio dei primi in graduatoria non altrimenti esenti.
Tra gli azzurri ritornano sul circuito Paratore, Manassero e Pavan, che sanno come si vince sul DP World Tour, mentre Scalise e Laporta cercheranno di provare queste emozioni, dopo quelle sul Challenge Tour. Per tutti la necessità di iniziare nel migliore dei modi una stagione in cui saranno nove gli azzurri con ‘carta’ piena sul circuito. Il montepremi è di 20.500.000 rand (circa 1.115.000 euro).
Il torneo su Sky e in streaming su NOW – Il Joburg Open sarà trasmesso in diretta su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 23 novembre e venerdì 24, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 25, dalle ore 11 alle ore 15,30; domenica 26, dalle ore 10 alle ore 15. Commento di Alessandro Lupi, Claudio Viganò e di Giovanni Dassù.
Al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) prende il via domani, mercoledì 22 novembre, l’83ª edizione del Campionato Nazionale Open, sesta e ultima gara nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’official advisor Infront. All’evento, sulla distanza di 72 buche e che si concluderà sabato 25, prenderanno parte 78 concorrenti (65 professionisti e 13 dilettanti) tra i quali Aron Zemmer, campione in carica, e numerosi altri in grado di garantire agonismo e spettacolo.
Ha anticipato il torneo, allestito con il supporto del Dipartimento per lo Sport, la Pro-Am, che è stata vinta con “meno 36” dalla squadra di Zemmer con i dilettanti Ruben Franco, Mauro Pini e Gianluca Cerci, che ha preceduto i team di Riccardo Bregoli, con Gaetano Verrigni, Adriana Floare Gorgan e Luca Ghinassi (meno 31), e di Enrico Di Nitto, con Davide Sestieri, Massimo Tempesta e Mauro Tempesta (meno 26). Tra gli amateur l’attore Davide Devenuto, nella formazione condotta da Gregorio De Leo, giunta quinta, e i due ex calciatori Christian Panucci, nella compagine di Giulio Castagnara (ottava), e Giuseppe Incocciati, in quella di Giovanni Manzoni (nona). Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble & Use your pro”.
In corsa per un titolo prestigioso – L’albo d’oro del torneo, nato nel 1935, è stato firmato praticamente da quasi tutti i giocatori che hanno scritto pagine importanti nella storia del golf italiano. Tra di loro spicca il nome di Alfonso Angelini il quale ha firmato dieci successi tra il 1947 e il 1969, record probabilmente destinato a rimanere imbattuto.
Zemmer proverà a concedere il bis in un contesto che comprende tanti pretendenti al successo tra cui ricordiamo Jacopo Vecchi Fossa, una doppietta per lui (2018, 2021), e altri past winner quali Enrico Di Nitto (2017), Filippo Bergamaschi (2016), Giulio Castagnara (2020) e Lorenzo Gagli (2010) insieme a concorrenti in grado di accedere per la prima volta all’albo d’oro come Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Andrea Romano, Manfredi Manica, Gianmaria Rean Trinchero, Edoardo Giletta, Ludovico Addabbo, Jacopo Albertoni e Giovanni Manzoni, che si è appena imposto nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour. Sono saliti sul gradino più alto del podio, ma più lontani nel tempo, anche Gregory Molteni (2005), Emmanuele Lattanzi (2003) e Massimo Florioli (1997), che daranno sicuramente un contributo di qualità ed esperienza.
Florioli sarà in campo insieme al figlio Marco, dilettante che con Filippo Celli e Pietro Bovari (oggi entrambi professionisti e con ‘carta’ per i tour continentali) ha dato all’Italia lo scorso anno, per la prima volta nella storia, il titolo mondiale a squadre. Tra gli altri amateur al via, gli azzurri Luca Memeo, Lucas Nicolas Fallotico, Giovanni Daniele Binaghi, Bruno Frontero e Tommaso Rossin, secondo nel 2022 alle spalle di Zemmer.
Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due giri finali i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Medaglie per il primo senior e per il miglior dilettante.
Ingresso libero per il pubblico – Nei giorni di gara l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991, il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992 e nello scorso settembre la Junior Ryder Cup, prologo alla Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un grande successo a livello mondiale.
Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Hydrogen (Fashion Partner/Official Formalwear Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.
La chiusura di un cerchio, l’omaggio a Roma per aver ospitato, per la prima volta nella storia, la Ryder Cup. Domenica 26 novembre, a due mesi dal trionfo del team Europe nel terzo evento sportivo più importante al mondo, nella Città Eterna torna “Golf in Piazza”. Ultimo appuntamento della Road to Rome 2023, dalle ore 10:00 alle 17:00 a Viale delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, saranno allestite 13 postazioni di prova che permetteranno, a chiunque lo vorrà, di mettere in mostra le proprie abilità e scoprire la magia del golf. Un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione, attività di animazione e musica. Un’iniziativa gratuita, per rendere sempre più accessibile una disciplina davvero per tutti, inclusiva e trasversale.
Dopo aver fatto registrare numeri record con la Ryder Cup, con un totale di 271.000 spettatori in sei giorni, di cui solamente tre di gara, Roma si prepara a tornare, per un giorno, la Capitale del golf. Viale delle Magnolie verrà trasformata, simbolicamente, in un “green”. Tra postazioni di prova per il gioco corto e lungo, e un mini-villaggio, comprensivo di infopoint, dove tutti coloro lo vorranno potranno chiedere informazioni su come e dove iniziare a giocare a golf a Roma e nel Lazio.
I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, Regione Lazio, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Il patrocinio dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. E il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Official Technical Supplier); Rinascente; PosteAssicura (Official Supplier); S.Bernardo Spa (Official Water); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner); Infront Italy (Official Advisor).
Il Campionato Nazionale Open chiude la 17ª stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di sei gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront. Il prestigioso e più longevo torneo italiano, nato nel 1935 e giunto all’83ª edizione, si disputerà da mercoledì 22 novembre a sabato 25 sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, dove difenderà il titolo l’altoatesino Aron Zemmer, 33enne di Bolzano, il quale sullo stesso campo lo scorso anno superò di sette colpi il dilettante Tommaso Rossin, dopo un’autoritaria corsa di testa conquistando il suo primo titolo.
Farà da prologo domani, martedì 21 novembre, la Pro-Am del Campionato Nazionale Open, che anticiperà l’evento organizzato con il supporto del Dipartimento per lo Sport.
Il field – Saranno 78 i concorrenti in gara al Golf Nazionale, 65 professionisti e 13 amateur. Insieme a Zemmer parteciperanno altri otto past winner, alcuni di loro tra i favoriti della vigilia, ma tutti in grado di dare un bel contributo allo spettacolo: Jacopo Vecchi Fossa (doppietta nel 2018 e 2021), Lorenzo Gagli (2010), Enrico Di Nitto (2017), Filippo Bergamaschi (2016), Giulio Castagnara (2020), Gregory Molteni (2005), Emmanuele Lattanzi (2003) e Massimo Florioli (1997), che sarà al via insieme al figlio Marco, dilettante, il quale con Filippo Celli e Pietro Bovari (oggi entrambi professionisti e con ‘carta’ per i tour continentali) ha dato all’Italia lo scorso anno, per la prima volta nella storia, il titolo mondiale a squadre.
Nel field altri possibili protagonisti quali Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Andrea Romano, Manfredi Manica, Gianmaria Rean Trinchero, Edoardo Giletta, Ludovico Addabbo, Jacopo Albertoni e Giovanni Manzoni, che si è appena imposto nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour, per citarne alcuni. Tra gli amateur, oltre a Florioli, ricordiamo altri azzurri quali Luca Memeo, Lucas Nicolas Fallotico, Giovanni Daniele Binaghi, Bruno Frontero e Tommaso Rossin, che proverà a ripetere l’exploit del 2022.
La Pro-Am – La Pro-Am del Campionato Nazionale Open aprirà la settimana golfistica di Sutri. In campo 18 squadre formate da un professionista e da tre dilettanti. Gli spettatori avranno l’occasione di vedere in anteprima alcuni pro che poi saranno impegnati nel Campionato tra i quali Gagli, Di Nitto, Castagnara, Vecchi Fossa, Zemmer, Bergamaschi, De Leo e Cianchetti. Tra gli amateur, gli ex calciatori Christian Panucci e Giuseppe Incocciati e l’attore Davide Devenuto.
Si competerà sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble & Use your pro”. Partenza shotgun alle ore 10, ossia tutte le compagini al via insieme dalle varie buche del campo.
Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due giri finali i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Medaglie per il primo senior e per il miglior dilettante.
Ingresso libero per il pubblico – Nei giorni di gara e in occasione della pro-am l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
La storia – Per un torneo di prestigio non poteva esservi che un albo d’oro di prestigio. Infatti è stato firmato praticamente da tutti i giocatori che hanno scritto pagine importanti nella lunga storia del golf italiano. Spicca, però, l’impresa di Alfonso Angelini, uno dei mitici “tre moschettieri” con Ugo Grappasonni e con Aldo Casera, che vincendo la gara per ben dieci volte, tra il 1947 e il 1969, ha stabilito un record che sembra destinato a rimanere imbattuto. Gli altri plurivincitori sono stati autori al massimo di una quaterna.
Quattro i figli che hanno emulato i padri salendo sul gradino più alto del podio. Il primo è stato Andrea Canessa, il quale nel 1988 superò sull’ultima buca Baldovino Dassù affiancando così il trofeo a quelli del padre Emanuele (1970-1971). Poi fu la volta di Emanuele Bolognesi (1990-1995) ad andare a segno come fece papà Ovilio nel 1963 e successivamente Silvio Grappasonni con una doppietta (1991-1992) ottenne la metà degli allori del padre Ugo. Al momento la serie è stata chiusa da Marco Bernardini (2008) figlio di Roberto, anche lui con quattro successi. Ora in rampa di lancio c’è Marco Florioli che ha davanti ancora tanto tempo per imitare Massimo.
Infine, la gara, che inizialmente si chiamava Omnium e che è aperta agli amateur è stata vinta una sola volta da un dilettante, Andrea Pavan nel 2006.
Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991, il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992 e nello scorso settembre la Junior Ryder Cup, prologo alla Ryder Cup di Roma, la prima disputata in Italia e che ha avuto un grande successo a livello mondiale.
Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Hydrogen (Fashion Partner/Official Formalwear Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.
Dominio della tedesca Alexandra Forsterling che con 203 (69 67 67, -13) colpi ha vinto il Mallorca Ladies Open, penultima gara stagionale del Ladies European Tour. Sul percorso del Golf Son Muntaner (par 72), a Palma di Maiorca nelle Isole Baleari, la germanica ha preceduto di cinque colpi la thailandese Trichat Cheenglab, seconda con 208 (-8) e di sei l’olandese Anne Van Dam, terza con 209 (-7). Al quarto posto con 210 (-6) la svedese Caroline Hedwall e la spagnola Marta Sanz Barrio. Tra le azzurre buon recupero di Alessandra Fanali, che dopo un avvio in salita (52ª), grazie al 72 (par) del secondo giro e al 71 (-1) del round finale ha concluso 31ª con 218 (75 72 71, +2). L’altra italiana in gara, Virginia Elena Carta, ha terminato 58ª con 226 (+10).
Alexandra Forsterling, 23enne di Berlino laureata nell’Arizona State University, ha festeggiato il suo secondo successo stagionale (il primo lo scorso settembre al VP Bank Swiss Ladies Open) che si aggiunge ad una buona stagione che l’ha vista resa protagonista con un 5° posto nel La Sella Open, un 3° nella gara a squadre delle Aramco Team Series di Singapore e alcune top 20. Nel suo palmares da dilettante inoltre diverse vittorie: l’European Young Masters sia individuale che a squadre del 2014 e le tre edizioni del Berlin Open (2016, 2017 e 2019). Per lei un assegno di 60.000 euro su un montepremi di 400.000. Il LET resta in Spagna per l’Andalucia Costa del Sol Open de España (23-26 novembre), dove al Real Club de Golf Las Brisas, a Marbella andrà in scena l’ultima gara dell’anno.
LA VIGILIA - Si avvia alla conclusione il Ladies European Tour con le ultime due gare che si svolgeranno entrambe in Spagna. La prima, il Mallorca Ladies Open, avrà luogo dal 16 al 18 novembre sul percorso del Golf Son Muntaner, a Palma di Maiorca nelle Isole Baleari, l’altra, l’Andalucia Costa del Sol Open de España (23-26 novembre), si disputerà al Real Club de Golf Las Brisas, a Marbella.
A Palma di Maiorca, tra le 72 concorrenti ammesse all’evento, vi saranno Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali in un contesto che comprende sei tra le prime dieci della Race To Costa del Sol (ordine di merito).
Si attende spettacolo tecnico e agonistico dall’indiana Diksha Dagar, numero due della money list che ha ampie possibilità di sorpassare la leader, la francese Celine Boutier, assente nell’occasione, e dalle altre che la seguono: la thailandese Trichat Cheenglab (n. 3), la svedese Johanna Gustavsson (n. 4), la spagnola Ana Pelaez Trivino (n. 5), la ceca Klara Davidson Spilkova (n. 8) e l’inglese Gabriella Cowley (n. 10). Tra le altre possibili protagoniste, in un field di qualità, le sudafricane Lee-Anne Pace, undici titoli sul LET e uno sul LPG Tour, e Nicole Garcia, le svedesi Caroline Hedwall, Lisa Pettersson e Sara Kjellker, l’olandese Anne Van Dam, la francese Pauline Roussin, le inglesi Lily May Humphreys e Liz Young, la belga Manon De Roey, l’argentina Magdalena Simmermacher e l’indiana Avani Prashanth. Ma non saranno le sole.
Quanto alle due azzurre, da Virginia Elena Carta si attende una conferma dopo 11° posto ottenuto nel precedente Aramco Team Series-Riyadh, gara dove Alessandra Fanali si è classificata 46ª, ma in cui ha fatto parte della compagine che ha vinto la gara a squadre. Il montepremi è di 400.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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