I problemi alla schiena fermano il campione torinese
Si sono disputati sul percorso dell’Asolo Golf Club
Al termine del secondo giro, il Roma Alps Letas Open ha due padroni: il francese Xavier Poncelet e lo spagnolo Gonzalo Vicente Elena. Entrambi sono al comando con uno score di 131 (-13), ma appena due colpi dietro c'è Alessia Nobilio, terza con 133 (68 65, -11) al fianco di un'altra dilettante, la svizzera Anouk Casty. Queste ultime sono le migliori giocatrici dopo il secondo round e l'azzurra, come nella prima giornata, chiude con un giro bogey free
Dopo la Pro-Am di apertura, il Roma Alps Letas Open entra nel vivo con il primo round. A comandare, dopo 18 buche, è il francese Xavier Poncelet con uno score di 64 (-8), due colpi davanti agli scozzesi Ryan Lumsden e Gabrielle Macdonald, miglior proette del torneo, oltre che allo spagnolo Sigot Lopez, tutti secondi con 66 (-6). Primi italiani la dilettante Alessia Nobilio e Giacomo Fortini
Letas Open (15-18 luglio). Per la prima volta l’Italian Pro Tour sarà protagonista con un torneo misto che vedrà in campo 156 concorrenti (di cui 42 donne) che si contenderanno un unico montepremi e un unico trofeo. La Pro-Am d'apertura alla squadra del portogherse Vitor London Lopes
Per la prima volta in assoluto l’Italian Pro Tour sarà protagonista con un torneo misto, il Roma Alps Letas Open che, dal 15 al 17 luglio (la Pro-Am, mercoledì 14, aprirà la competizione), al Golf Club Parco de’ Medici, nella Città Eterna, vedrà in campo 156 concorrenti che si contenderanno un unico montepremi e un unico trofeo.
Quinto evento (di otto) del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG
In campo dal 4 al 7 agosto al Kasumigaseky Country Club
Nel Prasco Charity buona prova con rimonta dell'azzurra
Grande prova dell'azzura nel KPMG Women’s PGA
Guido Migliozzi 13° sul percorso del TPC River Highlands a Cromwell
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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