Francesco Molinari è terminato 45° con 288 colpi (69 74 73 72, +4) nel RBC Heritage disputato all’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina, dove ha ottenuto il primo titolo nel PGA Tour il sudafricano Branden Grace con 275 (66 74 69 66, -9). Il 28enne di Pretoria ha superato di due colpi lo scozzese Russell Knox e l’inglese Luke Donald (277, -7), al vertice dopo tre giri, e di quattro Kevin Na e Bryson DeChambeau (279, -5)
Nel Chico's Patty Berg Memorial Silvia Cavalleri out al taglio
Successo a sorpresa, il primo nell’European Tour, dell’inglese Andrew Johnston con 285 colpi (67 74 74 70, +1) nel Real Club Valderrama Open de España, svoltosi sul percorso del Real Club Valderrama in Spagna. Ha offerto un’ottima e tonica prestazione Nino Bertasio, undicesimo con 291 (74 72 73 72, +7), e si sono classificati al 42° posto Edoardo Molinari con 299 (74 73 76 76, +15) e al 56° Renato Paratore con 302 (75 76 77 74, +18).
Sul percorso dell'Acaya G&CC superati Albertoni e la Nobilio
Nel Lotte Championship al taglio Giulia Sergas e Giulia Molinaro
Giro finale ad Augusta con grandi emozioni e continui cambi di scena
Silvia Cavalleri è uscita al taglio nel Florida's Natural Charity Classic
Al GC Le Fonti ha superato nel finale Francesco Laporta
Premio aggiuntivo per incrementare la partecipazione dei big
Ha superato di un colpo l'inhlese Charley Hull e la coreana In Gee Chun
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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