Un nuovo prestigioso riconoscimento per il circolo capitolino
Jim Herman (273 - 69 69 67 68, -15) ha trovato a 39 anni il primo titolo nel PGA Tour battendo a sorpresa nello Shell Houston Open lo svedese Henrik Stenson (274, -14) e Dustin Johnson (275, -13), che erano considerati i più attendibili candidati al titolo alla vigilia dell’ultimo giro. Hanno offerto una buona prova anche lo spagnolo Rafael Cabrera Bello, quarto con 276 (-12), Daniel Berger e Russell Henley, quinti con 277 (-11)
La dilettante spagnola ha battuto le rpettes al Terre Blanche Ladies Open
Lunico professionista abruzzese ha deciso dedicarsi a tempo pieno all'agonismo
Carlo Scatena, presidente CR FIG Lazio, illustra i programmi per il 2016
Guiderà l'Europa nella sfida contro gli Stati Uniti nel 2017
Nel Kia Classic domina Lydia Ko, numero uno del Rolex Ranking
Finisce al taglio la prima gara in America del romano
Nel Dell Match Play ha battuto in finale Louis Oosthuizen
Ottime prestazioni di Jacopo Albertoni e di Angelica Moresco
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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