Davey Porsius è il nuovo leader con 128 (66 62, -12) colpi dell’Abruzzo Alps Open, quarto appuntamento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali gestito dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e inserito nel calendario dell’Alps Tour. L’olandese, risalito dalla terza posizione, ha sorpassato il francese Oihan Guillamoundeguy. Terzo Manfredi Manica
Lo spagnolo Victor Garcia Broto e il francese Oihan Guillamoundeguy sono al comando con 65 (-5) colpi, dopo il primo giro dell’Abruzzo Alps Open, quarto appuntamento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali gestito dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e inserito nel calendario dell’Alps Tour.
La coppia di testa precede di un colpo Ludovico Addabbo
Sul percorso del Miglianico Golf & Country Club inizia l’Abruzzo Alps Open, quarto appuntamento nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali gestito dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy.
La gara riveste particolare importanza poiché assegna punti che possono essere decisivi nella corsa alla conquista delle cinque ‘carte’ per il Challenge Tour 2024
In Inghilterra Lucrezia Colombotto Rosso al 37° posto
L’Italian Pro Tour ritorna al Miglianico Golf & Country Club dove è in programma dal 27 al 29 luglio l’Abruzzo Alps Open, uno dei classici appuntamenti del circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy. A Miglianico (CH), nell’evento in calendario anche sull’Alps Tour, scenderanno in campo tutti i migliori giocatori del momento
Seconda vittoria consecutiva in tre gare disputate di Jenny Bae
Primo successo sul circuito per la giovane promessa statunitense
Ha superato dopo due buche di spareggio Laura Fuenfstueck
Quinta vittoria stagionale italiana sul circuito: è un record
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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