Gran rimonta finale sottolineata da un 67 (-5) per uno score di 203 (-13)
Si è imposto nel D+D Real Czech Masters all’Albatross Golf Resort
Si è imposto con 265 (-15) colpi nel FedEx St. Jude Championship
Nel Four Winds Invitational ha battuto Lamieux e Riihijarvi
Il migliore degli azzurri Eugenio Bernardi esce ai quarti
L'olandese Lars van der Vight bissa il successo dello scorso anno
Freddy Schott ha vinto il Frederikshavn Challenge presented by HESSEL, torneo del Challenge Tour che si è svolto in Danimarca, sul percorso del Frederikshavn Golfklub (par 72) di Frederikshavn. Il tedesco si è imposto con un totale di 271 (65 67 66 73, -17) colpi davanti al connazionale Nick Bachem e allo svedese Simon Forsstrom, secondi con 274 (-14).
Tra gli italiani in gara, il miglior piazzamento è stato quello di Luca Cianchetti, 24/o
Vincono lo scozzese Ewen Ferguson e la svedese Maja Stark
In Svezia sono uscite al taglio Flori e Colombotto Rosso
Tommaso Perrino ha vinto con 138 (68 70, -6) colpi il G4D @ ISPS Handa World Invitational Presented by AVIV Clinics, quarta gara del G4D (Golf for the Disabled) disputata al Galgorm Castle GC (par 72) di Ballymena nell’Irlanda del Nord, dove dall’11 al 14 agosto avrà luogo l’ISPS Handa World Invitational. Il circuito, riservato ai giocatori diversamente abili, è promosso dal DP World Tour
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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