Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Il 77° Open d'Italia a Ross McGowan

Pozzolengo, 25 ottobre - Un gran finale con tante emozioni e colpi di scena. E l’inglese Ross McGowan, il più freddo nelle battute conclusive, ha vinto con 268 (66 64 67 71, -20) colpi il 77° Open d’Italia disputato per la prima volta sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72), a Pozzolengo (Brescia), impegnativo e in ottime condizioni malgrado l’abbondante pioggia caduta, che però ha risparmiato l’ultima giornata. Il vincitore ha avuto ragione alla buca 18 del connazionale Laurie Canter e del belga Nicolas Colsaerts, secondi con 269 (-19). Tra le note positive del turno anche il 65 (-7) di Guido Migliozzi, miglior score di giornata realizzato anche da altri tre concorrenti, che l’ha portato dal 53° al 22° posto con 275 (-13), primo fra gli italiani.

McGowan ha firmato il secondo titolo alla 205ª gara sull’European Tour, dopo il primo distante undici anni (Madrid Masters, 2009), ma lo scorso anno era andato a segno nel Czech Challenge, terzo successo sul Challenge Tour, dove è a volte passato nei momenti meno felici della sua carriera. Agganciato dopo tre turni Canter, che nei primi due giri aveva viaggiato a suon di record (assoluto per il torneo sul giro con 60, -12, e lo score più basso eguagliato dopo 36 buche con 128, -16), non aveva iniziato molto bene, mescolando un eagle, un birdie, un bogey e un doppio bogey in otto buche, ma nemmeno Canter era quello visto in precedenza, così che gli errori di entrambi hanno allargato il numero dei pretendenti al titolo. A varie riprese si sono fatti avanti il sudafricano Duan Burmester, lo spagnolo Adri Arnaus, il tedesco Sebastian Heisele e anche il campione Martin Kaymer, ma tutti in dirittura d’arrivo hanno commesso svarioni determinanti che hanno lasciato via libera ai due protagonisti, anche se viaggiavano praticamente in par tra un’incertezza e l’altra. L’unico a metterli in difficoltà è stato il belga Nicolas Colsaerts, che si è lentamente avvicinato. Canter è tornato solo in vetta, ma ha sentito la pressione e con una flappa e relativo bogey ha rianimato McGowan che alla buca 16 ha pescato il jolly, imbucando per il birdie dal bunker e passando avanti, Canter ha reagito e con il birdie alla 17 ha ristabilito la parità sul “meno 19”, score che nel frattempo Colsaerts ha portato in club house con un birdie alla 18. Si pensava a uno spareggio a tre, ma McGowan, veramente straordinario sul green, ha imbucato per il birdie e si è preso il titolo insieme all’assegno di 160.650 euro, su un montepremi di un milione di euro, e l’esenzione che lo riporta a tempo pieno sul circuito maggiore,

Heisele ha recuperato in extremis un meritato quarto posto con 270 (-18) e al quinto con 271 (-17) si sono raggruppati Burmester, Arnaus, Kaymer, che può recriminare per una gran quantità di putt sbagliati, il nordirlandese Jonathan Caldwell e il 22enne norvegese Kristoffer Reitan, che sta cercando spazio dopo un bel passato da dilettante, anch’egli autore di un 65 che lo ha mandato tra i top ten. Gli altri due 65 sono stati ottenuti dai francesi Damien Perrier e Antoine Rozner, decimi con 272 (-16). Difesa del titolo mancata dell’austriaco Bernd Wiesberger, 16° con 274 (-14), al quale è mancato il cambio di passo tutte le volte che si è avvicinato alla vetta

Nell’ultimo giro non è potuto scendere in campo Joachim B. Hansen essendo il suo caddie, Adam Drummond, risultato positivo al Covid-19. Il danese, sebbene negativo al test del tampone, è stato escluso dalla gara e ora dovrà osservare dieci giorni di quarantena insieme a Drummond. Hansen 33° posto 207 (-9) colpi.

Presenti alla cerimonia di premiazione - tenutasi sul green della buca 18 - Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente vicario del CONI; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; Alessandro Rogato, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG; Francesco Calcara, Direttore Generale DS Automobiles Italia; Elena Rusinenti, Direttrice Marketing Rolex Italia; Pietro Apicella, Presidente dello Chervò Golf Club San Vigilio.

McGowan, il campione che ama lo sport a 360° - Alla vigilia dell’Open d’Italia McGowan sognava il riscatto dopo un 2020 difficile. Ha costruito il suo successo nel secondo giro, avvicinandolo nel terzo e prendendoselo al fotofinish. Nato il 23 aprile del 1982 a Basildon, contea dell’Essex, s’è laureato alla University of Tennessee nel 2006. Nello stesso anno è diventato professionista e nel 2009 ha festeggiato la sua prima impresa sull’European Tour al Madrid Masters. Ora un nuovo trionfo per un player che ama lo sport a 360°. Grande tifoso dell’Aston Villa, oltre al calcio adora il rugby, il cricket e il football americano. E dopo un 2020 avaro di successi ha festeggiato l’impresa in Lombardia grazie a due “miracoli”, così ha definito i capolavori alla 16 e alla 18, nel finale.

Migliozzi miglior azzurro e ora punta Tokyo - È “Miglio” Migliozzi il miglior azzurro del 77° Open d’Italia. Nato il 25 gennaio del 1997 il vicentino ha superato la concorrenza, in una sfida nel segno del fair play, con Maccario e Laporta, succedendo così proprio a “Lapo” che, nel 2019 all’Olgiata GC di Roma era riuscito a distinguersi come trascinatore italiano con un settimo posto. 

Migliozzi ha mosso i primi passi al Golf della Montecchia. I primi colpi all’età di 8 anni, poi il successo nel 2011 al Campionato Nazionale Pulcini, l’exploit ai tricolori Cadetti e Ragazzi Medal e quello al Campionato Internazionale d’Italia Under 16. Professionista dal 18 ottobre 2016 ha conquistato il suo primo titolo da pro grazie all’impresa nel Miglianico Open. Dopo l’Alps e il Challenge l’arrivo sull’European Tour con due successi da “rookie” nel 2019 in una prima stagione da incorniciare con i trionfi al Magical Kenya Open e al Belgian Knockout. Grande amico di Paratore, con lui ha deciso di trasferirsi a Dubai e ora sono vicini di casa. Fidanzato, adora giocare a carte (durante il “lockdown” tante le partite con Paratore a “Gin runner”). Il suo manager è Niall James Horan, cantante irlandese dei “One Direction”, e ora sogna di partecipare ai Giochi di Tokyo. Intanto si gode un’altra soddisfazione, è lui il miglior azzurro del 77° Open d’Italia. 

 

LE DICHIARAZIONI - Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf e Vicepresidente Vicario Coni: “Organizzare l’Open d’Italia in una situazione così delicata e complessa come quella attuale sembrava impossibile e inimmaginabile. La Federazione Italiana Golf ha profuso degli sforzi enormi per assicurare continuità a questo prestigioso torneo.  Grazie alla Regione Lombardia, all'European Tour, allo Chervò Golf Club e al suo Presidente Apicella e ad Infront e a tutti gli sponsor, a partire da DS Automobiles Italia e Rolex, per aver dato supporto alla riuscita dell'Open d'Italia, un torneo di grande tradizione e un appuntamento irrinunciabile nel calendario dell'European Tour.

Complimenti ai 114 giocatori che hanno preso parte alla gara con spirito collaborativo. Sono state ben 26 le nazioni rappresentate per un torneo giunto alla sua 77ª edizione che quest'anno è stato ospitato per la 41ª volta in Lombardia, una regione che ha il primato nazionale di strutture golfistiche (70) e di tesserati FIG (23.700). Congratulazioni al vincitore Ross McGowan, al miglior italiano Guido Migliozzi, che ci regalerà tante altre soddisfazioni, e a tutti gli azzurri scesi in campo. Un'esperienza unica per i nostri giovani e in particolare per il campione paralimpico Tommaso Perrino, la cui partecipazione rappresenta una bellissima pagina per il golf italiano all'insegna dell'inclusione.

Appuntamento al 2021 quando l'Open d'Italia verrà giocato sul percorso di gara del Marco Simone Golf & Country Club pronto ad ospitare la Ryder Cup 2023. Il prossimo anno probabilmente avremo due tappe dell’European Tour: sarebbe davvero un gran risultato per il nostro Paese e per tutto il movimento golfistico. L’auspicio è che nel frattempo il virus sarà stato sconfitto consentendo un ritorno alla normalità per continuare a far crescere tutti insieme il nostro meraviglioso sport”.

Ross McGowan: “Nella mia testa c'è un festival di emozioni. Sono strafelice della mia vittoria e di come sia riuscito a ritrovare il feeling di gioco giusto. La svolta della gara è arrivata con il birdie alla buca 16 quando ho messo a segno un ottimo colpo dal bunker che mi ha dato slancio per poi realizzare il colpo vincente alla 18. Non mi aspettavo questo successo perché non mi sentivo in grande forma all'inizio della settimana e avevo paura che il campo non si addicesse alle mie caratteristiche. Giorno dopo giorno, però, ho acquisito più fiducia soprattutto nei colpi intorno al green. Ora voglio rilassarmi davanti a un bel bicchiere di vino rosso e assaporare questo momento".

Guido Migliozzi: "Sono felice per la mia prestazione nel round finale. Ho espresso un ottimo gioco da tee a green mentre ho avuto qualche incertezza nei putt dalla corta distanza. Ora mi godo il riconoscimento di miglior azzurro nell'Open d'Italia e poi mi concentrerò sui prossimi tornei sperando di raggiungere delle vittorie nei prossimi tornei così da guadagnarmi un posto nella gran finale che chiude la stagione a Dubai".

 

Gli altri italiani - Federico Maccario e Francesco Laporta hanno concluso appaiati al 30° posto con 276 (-12). Il primo, 26enne nato a Nizza in Francia, tre titoli sull’Alps Tour, ha girato in 68 (-4) colpi con quattro birdie, guadagnando undici posizioni. “Non pensavo - ha detto - di esprimermi in maniera così regolare e in crescendo nei quattro giri e di concludere con un round bogey free dovuto a un mix di qualità e precisione. Devo peraltro ringraziare il mio caddie Edoardo Lapo Imperatore per il suo supporto. E ora al lavoro con tecnico, preparatore atletico e mental coach: ho ancora tanto da fare per migliorare ulteriormente”.

Laporta, 30enne di Castellana Grotte, dominatore lo scorso anno del Challenge Tour con due titoli e la leadership nell’ordine di merito in una stagione iniziata con il successo nel Campionato Nazionale Open, si è espresso con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) recuperando due posti in classifica. “Sono partito molto bene - ha spiegato - poi come nei giorni precedenti ha perso un po’ di ritmo nelle seconde nove buche, Sono comunque soddisfatto della mia prestazione, sicuramente buona. E’ migliorato il mio gioco con il putter, mentre devo risolvere qualche problema con il driver e tornare subito in palestra, che non ho potuto praticare questa settimana, per fare lavoro fisico”.

Hanno terminato tutti e tre con uno score di 70 (-2) Lorenzo Gagli (quattro birdie, due bogey), 55° con 281 (-7), Lorenzo Scalise (cinque birdie, tre bogey), 63° con 283 (-5), e Renato Paratore (sei birdie, quattro bogey), 65° con 284 (-4).

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha avuto il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha ricevuto l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Norme anti-Covid: un Open d’Italia giocato in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, sono state osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

 

E’ sempre più derby inglese nel 77° Open d’Italia dove, a un giro dal termine, Ross McGowan ha raggiunto Laurie Canter (197, -19 per entrambi), leader solitario nei primi due turni, i quali hanno preso tre colpi di vantaggio sul sudafricano Dean Burmester (200, -16). Tra gli azzurri il miglior score è di Francesco Laporta, da 45° a 33° con 207 (-9), che è stato tra i protagonisti nell’edizione precedente dell’evento all’Olgiata GC (7°).

Sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72) a Pozzolengo (Brescia), McGowan (parziali di 66 64 67), 38enne di Basildon, sette vittorie da pro una delle quali nel 2009 sull’European Tour (Madrid Masters), ha recuperato con un 67 (-5) i due colpi di ritardo che aveva dal rivale grazie a una decisa progressione sulle otto buche finali (quattro birdie). Canter (60 68 69), 30enne di Bath, senza titoli sul tour, dopo due turni con altrettanti record per l’Open (sul giro con 60, -12, e  lo score più basso eguagliato dopo 36 buche con 128, -16), ha rallentato ed è stato in difficoltà per 15 buche (due birdie, due bogey), poi è tornato in vetta con tre birdie a chiudere per il parziale di 69 (-3).

Proverà a evitare una festa inglese Dean Burmester, 31enne nato a Mutare nello Zimbabwe ma con passaporto sudafricano e un successo sul circuito datato 2017 nello Tshwane Open, torneo in combinata con il Sunshine Tour, dove ha iniziato la carriera e dove prima aveva ottenuto sei vittorie. Non si impone da tre stagioni, ma ha mostrato molta determinazione nel non perdere troppo contatto dai due leader e rispondendo con due birdie conclusivi (68, -4) alla loro progressione.

In corsa per il titolo anche il belga Nicolas Colsaerts, esperienza e classe, e il tedesco Sebastian Heisele, quarti con 201 (-15) e due dei quattro autori di un 66 (-6), miglior punteggio del turno. I numeri non mettono fuori gioco lo spagnolo Adri Arnaus e il finlandese Tapio Pulkkanen, sesti con 202 (-14), ma cinque colpi da recuperare sembrano troppi soprattutto alla luce dell’andatura dei due battistrada. Lo stesso discorso vale anche per l’austriaco Bernd Wiesberger, campione uscente, e per Martin Kaymer, nel gruppo degli ottavi con 203 (-13). Hanno marciato in 68 (-4) colpi, ma ha impressionato Kaymer per la chiusura con la sequenza birdie, birdie, eagle e anche per un gioco che sembra in buona parte ritrovato. Sicuramente fuori dalla corsa al titolo il francese Julien Quesne, 13° con 204 (-12), vincitore dell’Open nel 2013, e 42° posto con 208 (-8) per l’inglese Lee Westwood.

Dopo il taglio sono rimasti in gara 67 concorrenti che si divideranno il montepremi di un milione di euro dei quali 160.650 andranno al vincitore.

Laporta miglior azzurro, il feeling con l’Open d’Italia continua - Nel 2020 come nel 2019. All’Olgiata Golf Club di Roma Laporta, con un settimo posto, fu premiato come miglior azzurro del 76° Open d’Italia. Dopo il “moving day” in Lombardia “Lapo”, così lo chiamano gli amici, punta a confermare il risultato dello scorso anno e sogna una nuova Top 10. E’ lui il miglior italiano del terzo giro allo Chervò. 

Quella con l’Open d’Italia per il player di Castellana Grotte (Bari) è una storia speciale. Il grande exploit del 2019 nella Capitale fornì a Laporta lo slancio giusto verso risultati super. Con il pugliese, nato il 10 ottobre del 1990, che riuscì poi a laurearsi “re” del Challenge Tour grazie a una cavalcata trionfale. Culminata con le prime due vittorie sul circuito (Hainan Open e Grand Final) che gli hanno permesso d’imporsi nella Road to Mallorca - staccando il pass per l’European Tour - diventando il quinto italiano a riuscirci. 

Al tennis e alla pallavolo Laporta ha preferito il “green”. E grazie a tanti sacrifici ha spiccato il volo affermandosi come uno dei migliori interpreti del golf azzurro. All’età di 17 anni s’è trasferito in Sudafrica per un anno dove s’è distinto sul Sunshine Tour. L'aiuto di amici e parenti è servito per fargli sentire meno la mancanza di casa, per un'esperienza - ripetuta poi fino all'età di 23 anni, diviso tra l'Italia e il Sudafrica - che lo ha segnato, spingendolo a migliorarsi e a crescere sotto il profilo professionale. Come “Chicco” Molinari è tifosissimo dell’Inter e, da buon pugliese, ama la cucina della “sua” terra. Ha iniziato a giocare a golf a 13 anni al San Domenico Golf sotto la guida del maestro Pietro Cosenza, al suo fianco ieri come oggi. All’Open d’Italia il sogno di Laporta continua. 

Gli altri Italiani - Cinque gli azzurri che seguono Laporta in classifica con Federico Maccario, 42° con 208 (-8), che ha realizzato un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) miglior parziale italiano di giornata. “Soddisfatto del gioco - ha detto - e della regolarità mostrata in tutto il giro”. Esito che ha fatto morale, perché poi ha aggiunto: “Ora spero di avere una possibilità per entrare l’anno prossimo nell’European Tour”. Score sopra par per Guido Migliozzi, 53° con 210 (-6). Ha aperto con un birdie e un eagle e ha chiuso con un altro birdie, ma in mezzo cinque bogey hanno fatto 73 (+1) con passi indietro in classifica e un po’ di rammarico: “Ho iniziato bene, poi ho commesso errori evitabili che hanno finito per innervosirmi”.

Stabile Lorenzo Gagli, 59° con 211 (-5), e giornata poco felice per Lorenzo Scalise, 65° con 213 (-3), scivolato nelle retrovie con un 77 (+5) dopo due giri di buon livello. Finale inatteso per Renato Paratore, 66° con 214 (-2), con due palline in acqua sull’ultima buca per un triplo bogey (score di 74, +2) dopo un giro in altalena, ma che comunque lo vedeva sotto par. Parecchio disappunto e la voglia di rifarsi: “Domani è un altro giorno, devo ricaricare le pile e ripartire”.

Le interviste - Laurie Canter: "Sono abbastanza contento del mio score. Ho avuto un inizio in salita e non riuscivo a entrare in gara. Poi ovviamente il finale positivo è stato fantastico e mi ha permesso di non vanificare l'ottimo punteggio del primo round. Sono molto fiducioso di poter continuare su questo livello di gioco sperando possa essere sufficiente per fronteggiare i tentativi di rimonta che arriveranno da parte degli altri giocatori nelle ultime 18 buche".

Ross McGowan: "Questa settimana il putt è il mio punto di forza e spero di continuare ad essere preciso in zona green. Mi sento in forma e punto alla vittoria che cambierebbe le mie prospettive per questa stagione e anche per le prossime. Non son più così giovane e vorrei riassaporare il gusto della vittoria".

Francesco Laporta: "Ho giocato bene ma ho raccolto meno di quello che avrei meritato anche a causa del vento che ha reso più difficile la seconda parte di gara. Sicuramente avrei potuto fare due o tre colpi in meno. Ho un po' di rammarico soprattutto per il birdie mancato nella buca finale. Nel round finale punto a confermarmi come miglior italiano del torneo cercando di avvicinarmi il più possibile ai leader".

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Norme anti-Covid: un Open d’Italia da giocare in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, vengono osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

Il torneo in TV - Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport.

Quarta giornata, domenica 25 ottobre. Sky. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD), dalle ore 12 alle ore 16,30. Su Sky Sport 24 e Sky Sport Arena: Studio Golf, dalle ore 11,45 alle ore 12 e dalle ore 16,30 alle ore 16,45.

Rai Sport+HD. Domenica 25, diretta dalle ore 14 alle ore 16,30 e dalle 12 alle 16,30 in streaming sul sito www.raisport.rai.it.

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Open d'Italia: Canter a ritmo di record

Laurie Canter a suon di record. L’inglese ha mantenuto il comando con 128 (60 68, -16) colpi anche nel secondo giro del 77° Open d’Italia e lo ha fatto eguagliando lo score più basso nella storia del torneo dopo 36 buche stabilito nel 2002 dall’inglese Ian Poulter nell’edizione giocata all’Olgiata GC di Roma. È il secondo primato in due giorni, relativo alle statistiche dell’European Tour che partono dal 1972, dopo aver firmato uno strepitoso 60 (-12) miglior punteggio in assoluto nella competizione sulle 18 buche.

In una giornata con pioggia a intermittenza e nebbia mattutina, che ha fatto posticipare le partenze, sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72) a Pozzolengo (Brescia) dove l’evento si disputa per la prima volta, la 41ª in Lombardia, ha mostrato sicurezza e determinazione Lorenzo Scalise, 18° con 136 (67 69, -8) e il migliore tra gli azzurri, autore di un parziale di 69 (-3) con tre birdie senza bogey, ma anche Guido Migliozzi, 31° con 137 (-7), ha lottato caparbiamente anche se non ha avuto molta fortuna in qualche putt.

Canter, 30enne di Bath, ha realizzato cinque birdie e l’unico bogey fino ad ora, dando vita a una sorta di derby inglese con il connazionale Ross McGowan, secondo con 130 (-14), al quale per agganciarlo non è bastato un 64 (-8), miglior parziale di giornata conseguito anche dall’olandese Darius Van Driel, ottavo con 135 (-9). Entrambi, però, con la loro corsa hanno avuto il merito di allungare la classifica per affrontare il moving day con un margine importante sugli inseguitori. Infatti il sudafricano Dean Burmester, terzo, è a quattro colpi dalla vetta (132, -12), il danese Joachim B. Hansen (quarto con 133, -11) è a cinque e ne accusano sei il francese Robin Roussel, l’altro danese Nicolai Hojgaard e lo spagnolo Adrian Otaegui, reduce dal successo nello Scottish Championship, quinti con 134 (-10). Ha recuperato otto posizioni l’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, nel folto gruppo di cui fa parte Van Driel e dove si trova anche il tedesco Martin Kaymer, che ha dato un saggio di classe segnando un 66 (-6) e risalendo dal 50° posto. Al 54° con 139 (-5) Lee Westwood. Sono usciti dal torneo, tra gli altri, Matteo Manassero, Nino Bertasio, Edoardo Molinari, il francese Victor Perez, il danese Thorbjorn Olesen, vincitore nel 2018, e il cinese Ashun Wu.

Van Meijel, due buche per restare in gara - Un giocatore, l’olandese Lars Van Meijel, 62° con “meno 4” dopo 16 buche, non ha completato il giro per sopravvenuta oscurità e lo finirà domani mattina. Non inciderà ai fini della classifica, ma deciderà da solo il proprio destino.Se riuscirà o meno a superare il taglio, caduto a 141 (-3), rimarranno in gara 67 o 66 concorrenti, (compresi in ogni caso sei italiani), che nei due turni conclusivi si contenderanno il montepremi di un milione di euro dei quali 160.650 andranno al vincitore.

Gli altri azzurri - Altri quattro italiani sono rimasti in corsa, Francesco Laporta, 45° con 138 (-6), Lorenzo Gagli, che ha affiancato Westwood, Federico Maccario e Renato Paratore, 62.i con 140 (-4). Altalenanti, ma positivi i primi due, e sul filo del rasoio Maccario, che dopo essersi portato dal “meno 2”, per il 70 finale alla buca 11, ha poi proseguito in par mantenendo la preziosa posizione. Paratore, che ha rimontato la graduatoria di 20 gradini, è stato in bilico fino alla buca 15, poi con un birdie alla 16 per il parziale di 69 (-3) ha risolto il problema. Un colpo di troppo ha penalizzato Enrico Di Nitto, Nino Bertasio e il dilettante Andrea Romano (68.i con 141, -3), che, comunque, ha dimostrato ancora una volta il suo valore.

Le Interviste - Laurie Canter: "Voglio cercare di confermare questo livello di gioco anche nel terzo round per potermi giocare le chance di vittoria domenica. Oggi ho avuto un ottimo inizio con tre birdie nelle prime quattro buche ma nelle seconda frazione di gara ho rallentato e il bogey alla 11 mi lascia l'amaro in bocca perché in un par 5 bisogna capitalizzare al meglio le occasioni da birdie".

Lorenzo Scalise: "Sono soddisfatto della mia gara nonostante non sia stato preciso da tee a green come nel primo round. Per raggiungere la vetta, però, bisogna fare ancora meglio. Questo campo va rispettato perchè abbina lunghezza e green belli ma con tante pendenze. Non ho fatto nessun bogey, ho realizzato tre birdie e guardo al weekend con fiducia con l'aiuto di un nuovo caddie, Oliver Briggs, che ha grande esperienza sul tour". 

Perrino, la favola del golf oltre ogni barriera - Un Open d'Italia indimenticabile, vinto ancor prima di scendere in campo. Tommaso Perrino - campione paralimpico alla sua prima partecipazione alla massima manifestazione golfistica italiana - non è riuscito a superare il taglio fermandosi al 112° posto con 151 colpi (75 76 +7) ma la caparbietà e la passione che hanno caratterizzato ogni suo colpo ne fanno il vincitore morale di questa edizione. Un sogno trasformato in realtà grazie all'invito del Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti che conferma la forza inclusiva di uno sport che va oltre ogni barriera. 

Sorprese McGowan e Van Driel, per loro lo score più basso del secondo round - McGowan, 38enne di Basildon (contea di Essex, Inghilterra) e Van Driel, 31enne di Leidschendam (Olanda), sono stati i grandi protagonisti del “day 2” dell’Open d’Italia firmando il miglior parziale di giornata. Prova bogey free sottolineata da un 64 (-8) e caratterizzata da 8 birdie per entrambi. McGowan nel suo palmares vanta 7 vittorie a livello professionistico, una delle quali arrivate nel 2009 sull’European Tour al Madrid Masters. Grande appassionato di sport, ama il calcio (è tifoso dell’Aston Villa) ma anche il cricket, il rugby e il football americano passione, quest’ultima, nata in America dove s’è laureato alla University of Tennesse. 

Mentre Van Driel in bacheca ha collezionato 6 vittorie tra i pro di cui due sul Challenge. Una storia interessante, la sua. Con l’olandese che all’età di 18 anni, dopo una frattura alla mano destra - e conseguenti complicazioni post operatorie - ha lasciato il golf cominciando a studiare economia e marketing sportivo al Johan Cruyff Institute salvo poi accettare un posto di lavoro offertogli da un famoso brand sportivo. E’ tornato sul green nel 2015 e dopo essere diventato professionista ha raggiunto la vetta dell’ordine di merito sull’Alps Tour (un successo sul circuito) giocando poi la coppa del mondo al fianco di Joost Luiten, tra gli uomini di punta del golf olandese. 

Una laurea negli States e un talento oltre il green, il Dottor Scalise miglior azzurro - E’ nato il 18 luglio del 1995 e, ancora una volta, Lorenzo Scalise è tra le grandi sorprese dell’Open d’Italia. Un déjà vu per il 25enne di Vimercate che già nel 2015, al Golf Club Milano, ha scritto una pagina importante del torneo piazzandosi all’undicesimo posto, miglior risultato raggiunto da un amateur all’Open d’Italia. Professionista dal settembre 2018, Scalise nella sua giovane carriera s’è distinto in campo e negli studi abbinando al percorso agonistico quello scolastico e universitario conseguendo una laurea in Design dell’Ambiente alla University of Tennesse, negli Stati Uniti. 

Ha iniziato a giocare a golf all’età di 9 anni. entrando nel giro azzurro nel 2011, anno in cui ha vinto il Trofeo Raffaele Cacciapuoti ed è stato finalista nel Campionato Cadetti. Nel 2017 s’è laureato Campione Italiano medal, cogliendo un secondo posto agli Europei individuali. Poi il passaggio tra i big, l’arrivo sull’European Tour e ora un Open d’Italia fin qui da incorniciare e ricordare. 

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Norme anti-Covid: un Open d’Italia da giocare in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, vengono osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

IL TORNEO IN TV - Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport.

SKY. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD). Sabato 24, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 16,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Michele Gallerani e Pietro Colnago. Prima dell’inizio della diretta e al termine andrà in onda Studio Golf, della durata di 15 minuti, su Sky Sport Arena e su Sky Sport 24, condotto da Francesca Piantanida.

Rai Sport+HD. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25, sintesi dalle ore 0,30 alle ore 1,15; domenica 25, diretta dalle ore 14 alle ore 16,30 e dalle 12 alle 16,30 in streaming sul sito www.raisport.rai.it. Commento di Marco Fantasia, Giovanni Gaudioso e Alberto Ballarin.

 

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77° Open d'Italia: Canter show e record

La straordinaria impresa con record dell’inglese Laurie Canter, una “buca in uno” e ottimi brani di gioco hanno caratterizzato il primo giro del 77° Open d’Italia sul percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio (par 72) a Pozzolengo (Brescia). L’inglese ha realizzato un score di 60 (-12) colpi, il più basso in assoluto del torneo da quando sono partite le statistiche dell’European Tour nel 1972, che però non può essere considerato primato del campo poiché si piazzava la palla. Un’impresa che gli ha permesso di lasciare subito a debita distanza il danese Joachim B. Hansen e il sudafricano Dean Burmester (64, -8), al secondo posto con un ritardo di quattro colpi. Hanno condotto un tonico primo turno Lorenzo Scalise, 25enne di Vimercate (MI), e il neo-pro Stefano Mazzoli, 23enne di Segrate (MI), 16.i con 67 (-5, per entrambi sei birdie e un bogey), con quest’ultimo vincitore a inizio anno del Red Sea Little Venice Open (Alps Tour) in Egitto. Un colpo in più, 28.i con 68 (-4) per Edoardo Molinari (giro bogey free con quattro birdie) e per i tenaci Francesco Laporta e Guido Migliozzi.

In quarta posizione con 65 (-7) lo spagnolo Adri Arnaus, lo svedese Oscar Lengden, l’olandese Will Besseling, il francese Damien Perrier e l’inglese Richard Bland, mentre l’austriaco Bernd Wiesberger, che difende il titolo, è 16° alla pari con l’iberico Adrian Otaegui, a segno la scorsa settimana nello Scottish Championship. Al 28° lo scozzese Scott Jamieson, autore di una “hole in one” alla buca 2, e punteggio di tre colpi sotto par per il tedesco Martin Kaymer e per il cinese Ashun Wu, 50.i con 69 (+3), e turno in par per l’inglese Lee Westwood, 90° con 72 (par).

Avvio difficoltoso per Lorenzo Gagli, Nino Bertasio, Andrea Saracino, Filippo Bergamaschi e Federico Maccario, tutti al 66° posto con 70 (-2), mentre dovranno cambiare passo per evitare sorprese Renato Paratore e Matteo Manassero, 82.i con 71 (-1). Il giocatore paralimpico Tommaso Perrino è 107° con 75 (+3), ma è solo un dettaglio perché la sua partecipazione ha un alto significato, testimonianza di come il golf sia uno sport veramente aperto a tutti in un torneo all’insegna dell’inclusione sociale, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023.

Le interviste - Laurie Canter: "Ho disputato un ottimo giro. Sono stato molto preciso da tee a green creandomi così ottime opportunità per mettere a segno dei birdie. Complimenti allo Chervò Golf per le condizioni fantastiche del green. Non ho mai pensato alla possibilità di eguagliare il record assoluto sull'European Tour (Oliver Fisher Portugal Masters 2018 ndr). Il mio unico obiettivo era affrontare al meglio buca per buca".

Stefano Mazzoli: "Sono molto contento della mia prestazione. Ho avuto un ottimo avvio con due birdie poi una leggera flessione fino a una conclusione di gara in crescendo. Il campo, in ottime condizioni soprattutto nei green, può esaltare le mie caratteristiche di giocatore potente dal tee, pertanto voglio sfruttare al massimo le mie chance".

Guido Migliozzi: "Sono abbastanza soddisfatto nonostante il rammarico per una partenza lenta nelle prime nove buche. Poi nelle seconde nove ho cambiato marcia con dei tee shot molto precisi in fairway. Il bogey all'ultima buca lascia l'amaro in bocca ma resto fiducioso per i prossimi giri”.

Canter, dalle sfide a tennis con Murray al green - Dalla sfida con Andy Murray a tennis alla leadership dell’Open d’Italia. Canter, 30enne di Bath (città termale nella campagna del sud-ovest del Regno Unito), è stato l’autentico protagonista del primo giro all’Open d’Italia. Da giovane giocava a tennis, affrontando anche lo scozzese Murray, ex numero 1 del ranking ATP. Poi all’età di 13 anni la scelta di non iscriversi all’accademia nazionale, quindi il passaggio al golf. Professionista dal 2011 - in seguito alla vittoria nello Spanish Amateur Open Championship - Canter nel round d’apertura dell’Open d’Italia ha realizzato dieci birdie e un eagle, per una prova bogey free, da record. Grande amico di Eddie Pepperell, altro player inglese (con 3 successi sull’European Tour), adora guardare partite di rugby e tennis. Tra le sue passioni, anche il vino e la pasta. L’Open d’Italia scopre Canter che, a Pozzolengo, insegue il primo successo in carriera sull’European Tour. 

Il “club dei 60” - Laurie Canter, realizzando il 60 (-12), ha superato il precedente record sul giro dell’Open d’Italia di 61 (-11) stabilito dall’inglese Ian Poulter (2001) ed eguagliato successivamente dall’argentino Angel Cabrera (2002) e dallo svedese Robert Karlsson (2008). In tal modo Canter è entrato nel ristretto numero di giocatori capaci di girare in 60 colpi, tra i quali campioni come il sudafricano Ernie Els, il tedesco Bernhard Langer, il gallese Ian Woosnam e il nordirlandese Darren Clarke (quest’ultimo 2 volte su campi di par diverso), tutti vincitori di major. Nel “club” anche Baldovino Dassù che il suo 60 lo ha conseguìto nel corso dell’European Masters, a Crans sur Sierre in Svizzera, nel 1971, ossia un anno prima dalla partenza delle statistiche ufficiali dell’European Tour dove pertanto non compare, ma lo score resta. Il primato assoluto è il 59 (-12) dell’inglese Oliver Fisher (Portugal Masters, 2018), unico a infrangere il numero dei 60 colpi sull’European Tour. Due, entrambi su tracciati par 71, vi sono riusciti nel Challenge Tour, il francese Adrien Mork (2008) e Nicolò Ravano, che firmò il 59 (-12) nel secondo turno del Challenge de España nel 2016 al Tecina Golf nelle Isole Canarie.

“Hole in one” di Scott Jamieson - Lo scozzese Scott Jamieson, 35enne di Glasgow con una vittoria sul tour, ha iniziato nel migliore dei modi l’Open d’Italia, realizzando una “hole in one” alla seconda buca, par 3 di 191 yards (175 metri), utilizzando un ferro 6. E’ la 28ª “buca in uno” nella storia dell’Open d’Italia. Jamieson ha aggiunto all’ace tre birdie, un eagle e tre bogey. Anche lo scozzese vanta un 60 (-11) ottenuto nel Portugal Masters 2016.

Horsey realizza il primo birdie del torneo - David Horsey, 35enne di Stockport (Regno Unito), ha realizzato il primo birdie del 77° Open d’Italia. Con 4 titoli sul circuito, professionista dal 2007, Horsey ama la musica e il calcio. Tra gli azzurri il primo birdie porta invece la firma di Migliozzi, già vincitore, con il suo team, della Pro-Am d’apertura del torneo. 

Le partenze del secondo giro - Il secondo giro del 77° Italia Open inizierà alle ore 7,50 mentre l’ultima partenza è in programma alle 13,32. Dalla buca 10 il via, alle ore 8, per Laporta, Jordan Smith e Marc Warren seguiti alle 8,10 da Wiesberger, Victor Perez e da Matt Wallace. Avvio alle 12,12 dalla buca 1 per il leader Canter insieme a Justin Walters e ad Alvaro Quiros e poco dopo, alle 12,32, primo drive per Migliozzi, Arnaus e per Nicolas Colsaerts. Alle 12,42, saranno sul tee Paratore, Westwood e Kaymer.

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Formula e montepremi – Al torneo parteciperanno 114 concorrenti. Si giocherà sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Al vincitore andranno 160.650 euro a fronte di un montepremi complessivo di 1 milione di euro.

Norme anti-Covid: un Open d’Italia da giocare in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, verranno osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

 

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PGA Tour: Cantlay brucia Rahm e Thomas

Vittoria a sorpresa di Patrick Cantlay, delusione doppia per lo spagnolo Jon Rahm e Tiger Woods, campione uscente, quasi in coda alla classifica nello ZOZO Championship @ Sherwood (PGA Tour) sul percorso dello Sherwood Country Club (par 72), a Thousand Oaks in California.

Patrick Cantlay, 28enne di Long Beach (California), ha firmato il terzo titolo sul circuito rinvenendo dalla quarta piazza con un 65 (-7, nove birdie, due bogey), per un totale di 265 (67 65 68 65, -23) sorpassando Justin Thomas e Jon Rahm, secondi con 266 (-22). Per l’iberico è stata una vera beffa. Infatti, dopo un’ottima rimonta nel terzo giro, con cui si era portato alle spalle di Thomas, leader, sperava di conquistare il sesto successo sul circuito (ne vanta anche sei sull’European Tour) e di tornare numero uno mondiale. Per salire sul tetto del mondo golfistico e superare Dustin Johnson, assente per la positività al Covid-19, gli sarebbe bastato la seconda posizione in solitudine. che aveva alla 17ª buca, ma Thomas lo ha agganciato con un birdie alla 18ª e per soli 8 centesimi di punto Johnson ha potuto portare a 100, non consecutive, le sue settimane da numero uno del World Ranking.

Quanto a Tiger Woods, che puntava a confermare il titolo e ad arrivare all’83° sul tour per divenire recordman assoluto di vittorie, primato che attualmente condivide a 82 con Sam Snead, è rimasto costantemente nelle retrovie terminando 72° con 287 (-1), dopo un 74 (+2) finale. E ha lasciato l’amaro in bocca anche la 76ª posizione (su 78 concorrenti ammessi al torneo) di Phil Mickelson (291, +3).

Buon quarto posto con 269 (-19) per Russell Henley, Bubba Watson, Ryan Palmer e per l’australiano Cameron Smith, quindi undicesimo con 271 (-17) per Tony Finau, che rientrava dopo la quarantena per il Covid-19, e 14° con 272 (-16), per Patrick Reed. E’ continuata la rimonta tardiva (64° dopo un turno) del nordirlandese Rory McIlroy, 17° con 273 (-15), alla pari con Webb Simpson e con l’inglese Justin Rose, e prove deludenti di Jordan Spieth, 41° con 277 (-11), e di Collin Morikawa e di Matthew Wolff, 50.i con 279 (-9).

Patrick Cantlay, 101 gare sul tour, è salito dal 14° al nono posto nel World Ranking, rilevando l’inglese Tyrrell Hatton ora decimo, mentre Woods è scivolato al 29° e Francesco Moalinari è rimasto all’81°. Per il successo Cantlay è stato gratificato con un assegno di 1.440.000 dollari su un montepremi di 8.000.000 di dollari. 

La gara, trasferita quest’anno dal Giappone agli Stati Uniti per la pandemia, si è disputata a porte chiuse rispettando le rigide norme sanitarie del PGA Tour.

TERZO GIRO . La confermata leadership di Justin Thomas, con 197 (-19) colpi. e la straordinaria rimonta dello spagnolo Jon Rahm, da 22° a secondo con 198 (-18), preannunciano un gran finale nello ZOZO Championship @ Sherwood (PGA Tour) sul percorso dello Sherwood Country Club (par 72), a Thousand Oaks in California nel quale mancherà il giocatore che era più atteso alla vigilia, Tiger Woods, campione uscente e confinato al 68° posto con 213 (-3).

Justin Thomas, 27enne di Louisville (Kentucky), numero tre mondiale, con tredici titoli in carriera (tre nella stagione 2019-2020) comprensivi di un major e di due WGC, ha contenuto lo scatenato Rahm con un parziale di 67 (-5), dopo due 65 (-7), mettendo insieme sei birdie e un bogey, e punta al 14° titolo partendo per la 14ª volta da leader sul tour dopo tre turni.

Jon Rahm, 25enne di Barrika, numero due del World ranking con cinque successi sul PGA Tour e sei sull’European Tour, il quale aveva dato l’impressione per metà gara (68 67) di avere qualche difficoltà, è rinvenuto con un 63 (-9, un eagle, sette birdie, nessun bogey), miglior score di giornata, e con tale posizione è il numero uno mondiale in pectore, perché se la conserverà (ma di sicuro punterà al terzo alloro nell’anno solare) farà scendere dal trono Dustin Johnson, dal quale lo separano 53 centesimi di punto, impossibilitato a difendersi perché fermo per la positività al Covid-19.

Almeno dieci giocatori possono partecipare alla corsa al titolo, ma anche se hanno ritardi molto contenuti e recuperabili debbono innanzi tutto sperare che i due campioni trovino una giornata storta. In ogni caso saranno in corsa Lanto Griffin, terzo con 199 (-17), Ryan Palmer, Patrick Cantlay e il colombiano Sebastian Muñoz, quarti con 200 (-16), e i sei concorrenti al settimo posto con 201 (-15), tra i quali Webb Simpson e Bubba Watson. Da segnalare il salto di Russell Henley, dal 57° a 15° con 203 (-13), che è stato l’altro autore di un 63, comunque fuori dai giochi, come tutti gli altri giocatori di peso che hanno mancato l’appuntamento e che continuano ad andare su e giù per la classifica con un rendimento assolutamente altalenante. Ricordiamo, tra gli altri, Patrick Reed, 20° con 204 (-12), l’inglese Justin Rose, 31° con 206 (-10), il nordirlandese Rory McIlroy, 36° con 207 (-9), che ha risalito la graduatoria di 21 gradini, Collin Morikawa, 39° con 208 (-8), e Jordan Spieth, 58° con 210 (-6), ormai da molto tempo in panne. Tiger Woods, affiancato da Phil Mickelson e da Matthew Wolff, ha girato in 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey.

Al torneo, trasferito quest’anno dal Giappone agli Stati Uniti per la pandemia e che si disputa a porte chiuse rispettando le rigide norme sanitare del PGA Tour, sono stati ammessi 78 concorrenti che si contendono un montepremi di 8.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - L’attacco di Justin Thomas, la reazione di Tiger Woods, che però non l’ha risollevato dalla bassa classifica e la rimonta di Scottie Scheffler e di Patrick Reed nella seconda giornata dello ZOZO Championship @ Sherwood, che si sta svolgendo sul percorso dello Sherwood Country Club (par 72), a Thousand Oaks in California.

Thomas, 27enne di Louisville (Kentucky) con tredici titoli in carriera comprensivi di un major e di due WGC, ha conseguito la leadership con un 65 (-7, sette birdie senza bogey) in un turno in cui hanno ottenuto lo stesso 65 anche gli altri quattro che lo seguono in classifica: Lanto Griffin e il sudafricano Dylan Frittelli, per entrambi otto birdie e un bogey, secondi con 131 (-13), Patrick Cantaly (sette birdie) e Scottie Scheffler (nove birdie, due bogey), quarti con 132 (-12) e con quest’ultimo rinvenuto da 26° posto.

Tiger Woods, campione in carica, si è espresso con un bel 66 (-6, otto birdie due bogey), ma ha recuperato solo nove posizioni (66° con 142 - 76 66, -2) e con dodici colpi di ritardo dalla vetta sono praticamente nulla le possibilità di concedere il bis nel torneo e di arrivare all’83° titolo sul circuito per divenire recordman assoluto di vittorie, primato che attualmente condivide a 82 con Sam Snead.

In risalita anche Patrick Reed, da 39° a sesto con 133 (-11) in compagnia di Tony Finau, rientrato dopo la quarantena per Covid-19, e l’inglese Tyrrell Hatton, mentre ha ceduto il colombiano Sebastian Muñoz, leader dopo un giro e ora 14° con 134 (-10), stesso score di Webb Simpson e dell’inglese Justin Rose.

Sembra destinato al fallimento, dopo quello della settimana scorsa, anche il secondo tentativo dello spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale, 22° con 135 (-9), di detronizzare Dustin Johnson, leader del World Ranking e fermo per la positività al Covid-19, dal quale lo separano solo 53 centesimi di punto. Non brillano nemmeno Collin Morikawa e Jordan Spieth, 27.i con 136 (-8), Rickie Fowler e Matthew Wolff, 40.i con 138 (-6), e molto deludente il nordirlandese Rory McIlroy, 57° con 140 (-4).

Al torneo, trasferito quest’anno dal Giappone agli Stati Uniti per la pandemia e che si disputa a porte chiuse rispettando le rigide norme sanitare del PGA Tour, sono stati ammessi 78 concorrenti che si contendono un montepremi di 8.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - Prodezze del colombiano Sebastian Muñoz e flop di Tiger Woods nel primo giro dello ZOZO Championship @ Sherwood sul percorso dello Sherwood Country Club (par 72), a Thousand Oaks in California. Muñoz, 27enne di Bogotà con un titolo sul circuito (Sanderson Farms, 2019), uno sul Web.Com Tour, attuale Korn Ferry Tour (Club Colombia, 2016) e altri due in eventi minori sudamericani, ha preso la leadership con un ottimo 64 (-8), per la verità con un cammino un po’ accidentato, fatto di due eagle, otto birdie, due bogey e un doppio bogey, tuttavia efficace per distanziare di misura Justin Thomas, numero tre mondiale, e l’inglese Tyrrell Hatton, numero nove (65, -7).

Per Tiger Woods difesa del titolo e traguardo degli 83 successi in carriera per divenire recordman assoluto per vittorie sul tour, primato ora condiviso a 82 con Sam Snead, praticamente compromessi dopo i 76 (+4, due birdie, quattro bogey, un doppio bogey) colpi con cui è terminato al 75° e penultimo posto su un tracciato dove nelle dodici occasioni in cui aveva disputato in precedenza l’Hero World Challenge si era classificato cinque volte primo e altrettante secondo. E’ anche vero che nelle sette gare ufficiali, seguire al successo dello scorso anno nel ZOZO, ha accusato parecchie difficoltà e in una sola occasione è andato oltre la 37ª piazza (9° Farmers Insurance Open). E a conferma del suo scarso momento le tre buche par cinque giocate sopra par (bogey, bogey e doppio bogey): non gli era mai capitato in un solo giro nei 1.277 giocati in carriera.

Sono in buona posizione Patrick Cantlay e l’inglese Justin Rose, noni con 67 (-5), e occupa la 17ª piazza con 68 (-4) lo spagnolo Jon Rahm, numero due del World Ranking, teso a recuperare i 53 centesimi di punto che lo separano dal numero uno Dustin Johnson, fermo perché positivo al Covid-19. Nelle zone di metà classifica Matthew Wolff, Webb Simpson, Xander Schauffele e Tony Finau, rientrato dopo la quarantena per Covid-19, 26.i con 69 (-3), Jordan Spieth e Patrick Reed, 39.i con 70 (-2), e in bassa graduatoria Rickie Fowler, Collin Morikawa e il giapponese Hideki Matsuyama, 51.i con 71 (-1), Phil Mickelson, 57° con 72 (par), e il nordirlandese Rory McIlroy, 64° con 73 (+1).

Si è ritirato dopo sette buche condotte con tre birdie Gary Woodland per problemi a una spalla, mentre alla vigilia è risultato positivo nei controlli pre gara l’australiano Adam Scott. Al torneo, trasferito quest’anno dal Giappone agli Stati Uniti per la pandemia e che si disputa a porte chiuse rispettando le rigide norme sanitare del PGA Tour, sono stati ammessi 78 concorrenti che si contendono un montepremi di 8.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - Tiger Woods per difendere il titolo e per portare a 83 i suoi successi e liberarsi della compagnia di Sam Snead nel libro dei plurivincitori sul circuito. Allo Sherwood Country Club, di Thousand Oaks in California, si disputa lo ZOZO Championship @ Sherwood (22-25 ottobre), traslocato dal Giappone negli Stati Uniti a causa della pandemia. Non sarà compito facile per l’ex numero uno mondiale, che nelle ultime sette gare ufficiali giocate dopo il successo della passata stagione non si è mai classificato prima del 37° posto eccetto che in una sola occasione (9° Farmers Insurance Open).

Comunque Woods con la sua grande classe può fare di tutto, anche cancellare all’improvviso i suoi problemi di gioco. Inoltre ha un particolare feeling con questo campo dove ha disputato dodici volte l’Hero World Challenge - l’evento che organizza in ogni stagione e che ora si svolge alle Bahamas - con cinque successi e altrettanti secondi posti.

Ha spiegato Rory McIlroy, che proverà a tornare protagonista nell’occasione: “Per Tiger è molto importante la visualizzazione delle buche per poi dare la giusta forma ai suoi colpi. E lo Sherwood, con le sue buche perfettamente incorniciate nel contesto naturale, è il tracciato ideale per le sue prestazioni”.

Al torneo sono stati ammessi 78 concorrenti che si contenderanno il cospicuo montepremi di 8.000.000 di dollari. Tra costoro, oltre a Woods, sarà particolarmente motivato Jon Rahm, che proverà nuovamente a far scendere dal trono mondiale Dustin Johnson, fermo per la positività al Covid19. La scorsa settimana lo spagnolo, che era distanziato di soli 21 centesimi di punto dallo statunitense, ha mancato l’obiettivo nella CJ Cup e ha inoltre favorito il suo avversario che, per i meccanismi della classifica, ora è avanti di 53.

Nel field, che comprende otto dei primi dieci nel World ranking, anche Justin Thomas, numero tre, Collin Morikawa, numero quattro che ha sopravanzato McIlroy, e nell’ordine da settimo a decimo Xander Schauffele, Webb Simpson, l’inglese Tyrrell Hatton e Patrick Reed. Dei top ten oltre a Johnson, assente Bryson DeChambeau (n.6), mentre osserverà riposo anche Brooks Koepka (n. 11), rientrato la scorsa settimana dopo due mesi per i postumi di un problema al ginocchio..

Da seguire pure Patrick Cantlay, Rickie Fowler, Tony Finau, che ritorna dopo la quarantena per Covid-19, Jason Kokrak, vincitore della CJ Cup, Matthew Wolff, Jordan Spieth, il giapponese Hideki Matsuyama, gli inglesi Justin Rose e Tommy Fleetwood. Dall’Asia Jazz Janewattananond, 24 anni, uno dei migliori giocatori thailandesi, ancora poche presenze, ma un 14° posto nel PGA Championship 2019.

Il torneo su GOLFTV – Lo ZOZO Championship @ Sherwood viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 22 ottobre a domenica 25 ottobre dalle ore 23 alle ore 2. Commento di Isabella Calogero e Federico Colombo.

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LPGA: McDonald festeggia 28 anni vincendo

Nel giorno del suo 28° compleanno Ally McDonald si è fatta il bel regalo di vincere il suo primo torneo sul LPGA Tour, che frequenta da quattro anni. Si è imposta con 272 (66 68 69 69, -16) colpi nel Drive On Championship, nuovo evento nel calendario del circuito disputato al Great Waters Course (par 72) di Greensboro in Georgia.

Ally McDonald, nativa di Tupalo (Mississippi), ha concluso con un parziale di 69 /-3) soffrendo parecchio nel finale per due bogey nelle ultime cinque buche (cinque  birdie all’attivo), che hanno messo a rischio il titolo per la rimonta di Danielle Kang, cinque successi sul tour, che però è rimasta corta di un colpo (273, -15), dopo sei birdie e due bogey.

Al terzo posto con 274 (-14) la filippina Bianca Pagdanganan, altra protagonista della gara. e al quarto con 275 (-13) Mina Harigae e la spagnola Carlota Ciganda. E’ stata sempre nelle prime posizioni, ma non è riuscita a partecipare alla corsa al titolo la thailandese Ariya Jutanugarn, sesta con 277 (-11), e ha concluso tra le top ten la neozelandese Lydia Ko, ottava con 278 (-10), che sembra in buona ripresa. Viene da un lungo periodo di oblio dopo essere stata da giovanissima grande protagonista del golf femminile e leader mondiale. In media classifica Lexi Thompson, 24ª con 283 (-5), e in bassa l’australiana Minjee Lee, 60ª con 290 (+2). E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 92ª con 150 (78 72, +6).

Ad Ally McDonald è andato un assegno di 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari.

TERZO GIRO - Ally McDonald ha mantenuto il comando con 203 (66 68 69, -13) colpi nel terzo giro del Drive On Championship, evento per la prima volta nel calendario del LPGA Tour che si sta disputando al Great Waters Course (par 72) di Greensboro in Georgia, e dove Giulia Molinaro, 92ª con 150 (78 72, +6), è uscita al taglio.

Ally McDonald, 28enne di Tupalo (Mississippi), senza titoli sul tour, ha segnato cinque birdie e due bogey per un parziale di 69 (-3) con cui ha mantenuto il colpo di vantaggio sulla filippina Bianca Pagdanganan, rimasta al secondo posto con 204 (-12), posizione che condivideva dopo 36 bcuhe con Danielle Kang, numero cinque mondiale, ora terza con 205 (-11). Nel giro finale, oltre a questo trio, potranno competere per il titolo anche a spagnola Carlota Ciganda, quarta con 206 (-10), l’australiana Katherine Kirk, quinta con 207 (-9), e, sia pure con meno possibilità, anche Mina Harigae, Brittany Altomare e la thailandese Ariya Jutanugarn, seste con 208 (-8). Nulla da fare per le altre due giocatrici tra le top ten della graduatoria mondiale, Lexi Thompson, numero dieci, 30ª con 213 (-3), e per l’australiana Minjee Lee, numero nove, piuttosto deludente e 61ª con 218 (+2). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

SECONDO GIRO - Ally McDonald è la nouva leader con 134 (66 68, -10) colpi del Drive On Championship, evento per la prima volta nel calendario del LPGA Tour che si sta disputando al Great Waters Course (par 72) di Greensboro in Georgia. Dopo una partenza complicata non è riuscita a superare il taglio Giulia Molinaro, 92ª con 150 (78 72, +6), che ha provato a rimontare generosamente, ma il 72 (par, quattro birdie, quattro bogey) di giornata non è stato sufficiente.

Ally McDonald, 28enne di Tupalo (Mississippi), senza titoli sul tour, ha girato in 68 (-4, sei birdie, due bogey) e ha sorpassato Danielle Kang, numero cinque mondiale, in vetta nel primo turno e scesa in seconda posizione con 135 (-9) dove è stata affiancata dalla filippina Bianca Pagdanganan. E’ rimasta al quarta con 136 (-8) la thailandese Ariya Jutanugarn e sono in quinta con 137 (-7) l’australiana Katherine Kirk, l’inglese Mel Reid e la svedese Pernilla Lindberg.

E’ scivolata al 17° posto con 140 )-4) Jennifer Song, che affiancava al vertice Danielle Kang e penalizzata da un 75 (+3), mentre non decollano le altre due proette tra le top ten del Rolex Ranking che sono in gara, l’australiana Minjee Lee, numero nove, 36ª con 143 (-1), e Lexi Thompson, numero dieci, 54ª con 145 (+1). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

PRIMO GIRO - Danielle Kang, numero cinque mondiale, e Jennifer Song, leader con 65 (-7) colpi, hanno impresso subito un ritmo piuttosto alto al Drive On Championship, evento per la prima volta nel calendario del LPGA Tour che si sta disputando al Great Waters Course (par 72) di Greensboro in Georgia. Falsa partenza di Giulia Molinaro, 103ª con 78 (+6), che ora avrà bisogno di uno score molto basso per portarsi tra il “+1” e il “+2” che sono i presumibili punteggi con cui si eviterà il taglio.

La coppia di testa precede di una lunghezza Ally McDonald (66, -6), di due Lindsey Weaver e la thailandese Ariya Jutanugarn (67, -5) e di tre Marissa Steen la svedese Pernilla Lindberg e la filippina Bianca Pagdanganan (68, -4). Oltre alla Kang, vi sono altre due proettes della top ten mondiale, l’australiana Minjee Lee, numero nove, 15ª con 70 (-2), e Lexi Thompson, numero dieci, 26ª con 71 (-1) alla pari con la neozelandese Lydia Ko. Danielle Kang ha segnato sette birdie senza bogey e Jennifer Song otto birdie con un bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

LA VIGILIA - Giulia Molinaro prova a cambiare passo, in una stagione che le ha riservato fino ad ora poche soddisfazioni, nel Drive On Championship (22-25 ottobre), evento per la prima volta nel calendario del LPGA Tour che si svolge al Great Waters Course di Greensboro in Georgia. In gara tre proettes fra le top ten della classifica mondiale, Danielle Kang, numero cinque, l’australiana Minjee Lee, numero nove, e Lexi Thompson, numero 10.

In un field disertato da buona parte delle big figurano anche Lizette Salas, Stacy Lewis, Jessica Korda, l’emergente Jennifer Kupcho, la spagnola Carlota Ciganda, la neozelandese Lydia Ko, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la messicana Maria Fassi e la tedesca Sophia Popov, che ha vinto ad agosto un major, l’AIG Womens Open, quando era ancora una giocatrice del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

 

Bernd Wiesberger

“Sono felice di tornare a giocare l’Open d’Italia. Non mi è capitato molte volte di disputare un torneo da campione in carica, ma non ho particolari pressioni nel difendere il titolo. Preferisco concentrarmi solo sugli aspetti tecnici gara dopo gara. Quest’anno giochiamo su un percorso diverso rispetto all’Olgiata Golf Club in un contesto altrettanto bello vicino al Lago di Garda con scorci incantevoli che ho potuto apprezzare nel mio trasferimento dall’Austria in automobile. La vittoria a Roma del 2019 mi è rimasta nel cuore ed è arrivata al termine di una settimana di grande golf culminata nel duello con Matthew Fitzpatrick. Ora attraverso un momento di forma altalenante. Prima di questo torneo ho scelto di prendermi dei giorni di stop approfondendo alcuni aspetti del gioco con il mio allenatore. Voglio ritrovare un buon feeling in campo e spero di riuscirci già dal primo round”.

Lee Westwood

“Il percorso di gioco mi piace. È lungo, con ostacoli d’acqua che rendono alcune buche molto impegnative. Non ho particolari obiettivi. Spero solo di continuare a giocare bene per poter avere delle chance di vincere la Race to Dubai. Ovviamente mi piacerebbe bissare la vittoria di inizio stagione con un altro successo prima della fine del 2020”.

Martin Kaymer

“Amo giocare in Italia, mi piace tutto di questo Paese e vorrei togliermi la soddisfazione di vincere questo torneo dopo esserci andato vicino in passato. Ho giocato la Pro Am e il percorso mi è apparso in buone condizioni con degli ottimi green. Ho sfiorato il successo recentemente, ma per riuscirci serve sempre quel qualcosa in più rispetto agli altri concorrenti. Anche a Wentworth, nel BMW PGA Championship, stavo giocando bene. Ho disputato tre round molto solidi. Ora inizia un’altra gara. Mi sento in forma e spero di poter esprimermi al massimo in tutti gli aspetti tecnici”.

Renato Paratore

“L’Open d’Italia è una gara speciale e anche senza pubblico voglio cercare di ottenere un risultato di prestigio. Sarà bello fare i primi due giri insieme a Westwood e Kaymer, due campioni anche molto simpatici con i quali ho già avuto il piacere di giocare. Provengo da un ottimo momento di forma e voglio dare continuità alle mie prestazioni. In questa stagione così difficile sono riuscito a trovare rapidamente il ritmo gara dopo il lockdown grazie a un lavoro fisico e tecnico svolto a Dubai. Sento di essere maturato molto anche grazie all’esperienza vissuta allo US Open. Se riuscirò a essere più costante credo di avere le potenzialità per ambire a un posto nella prossima Ryder Cup”.

Nino Bertasio

“Giocare l’Open d’Italia regala sempre sensazioni speciali, anche se quest’anno non potremo avere il supporto del pubblico che fa sempre la differenza. In questa stagione così anomala non ho disputato molti tornei perchè ho avuto problemi alla schiena. Difficile ipotizzare programmi a lunga scadenza. Nel torneo in Portogallo ho avuto delle sensazioni positive, mentre in Scozia e a Wentworth le condizioni climatiche rigide hanno reso tutto più difficile. Spero di tornare a limare qualche errore di troppo nel mio swing riportando in gara quello su cui lavoro in campo pratica. Il percorso è molto lungo, non troppo punitivo dal tee, ma è sempre meglio essere in fairway. Alcuni green sono stretti e mossi, ma li ho trovati tutti molto belli e veloci”. 

Guido Migliozzi

“L’Open d’Italia è sempre stata una settimana di golf e divertimento con tanti volti familiari e il pubblico che seguiva noi italiani con grande passione. Questa sara un’edizione diversa ma comunque importante e con tanti campioni. Non avevo mai giocato su questo campo, l’ho trovato in ottima forma tra buche toste e lunghe. Il 2020 è indubbiamente un anno strano per tutti i giocatori. Ci siamo dovuti abituare a un approccio diverso alle gare con l’obbligo del rispetto di tutti i protocolli di sicurezza e tutte le difficoltà mentali che comporta. Nella mia prima stagione sul tour galleggiavo nell’aria, ho vinto due gare ed era tutto stupendo. Nel 2020 il lockdown ha frenato il mio percorso di crescita. Riprendere non è stato facile. Ora devo lavorare bene con l’obiettivo di finire al meglio le restanti gare. Sto cercando continuità per essere sempre competitivo. Serve maggiore costanza nel rendimento e per il futuro continuo a inseguire obiettivi ambiziosi senza pormi limiti”. 

 

L’attesa è finita. Allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia) è tutto pronto per la 77ª edizione dell’Open d’Italia. Da domani a domenica in Lombardia i big del golf internazionale si contenderanno il titolo in uno dei tornei più antichi dell’European Tour che, a causa dell’emergenza sanitaria, andrà in scena a porte chiuse.

A scaldare la vigilia non solo la Pro-Am d’apertura della competizione (vinta dal team di Guido Migliozzi) ma anche le sensazioni dei fuoriclasse in gara. Dall’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, a Martin Kaymer e Lee Westwood, i due ex numeri 1 al mondo nel field della massima rassegna del golf tricolore. E con loro alcuni tra gli azzurri – 17 quelli in gara – più attesi dell’evento quali Renato Paratore, Guido Migliozzi e Nino Bertasio, bresciano d’adozione.

“Difendere il titolo è sempre un’emozione bellissima che non mi mette sotto pressione. Sono felice di essere tornato da campione in carica all’Open d’Italia in un posto incantevole, a pochi passi dal Lago di Garda”. Queste le dichiarazioni di Wiesberger che in Lombardia punta a diventare il terzo giocatore nella storia della competizione – dopo il francese Auguste Boyer e il belga Flory Van Donck – a realizzare il back-to-back.

“Questo per me è un torneo speciale, sono pronto e non vedo l’ora di scendere in campo”. Paratore dopo due Top 10 stagionali e l’exploit al British Masters si prepara a guidare gli azzurri che inseguono il secondo successo del 2020 sull’European Tour.

“Il campo di gara mi piace davvero molto, nell’ultimo periodo ho giocato bene e voglio continuare così per crearmi una chance per provare poi a vincere la Race to Dubai”. Westwood è una delle due superstar del torneo e a poche ore dal via non ha nascosto la sua grande ambizione. Con lui anche Kaymer. “Adoro l’Italia e questo torneo fantastico. Nell’ultimo periodo ho sfiorato più volte la vittoria, mi auguro che questa possa essere la settimana giusta”.

“Il pubblico ci mancherà e con loro la grande carica che ci hanno trasmesso sempre i tifosi italiani, emozionandoci a più riprese”. Questo invece il pensiero comune di Migliozzi e Bertasio.

Tutti d’accordo. Il percorso dello Chervò Golf Club San Vigilio ha stregato i protagonisti tra ostacoli d’acqua (le buche 5 e 8 tra le più insidiose), green stretti e veloci.

E da domani si fa sul serio per un torneo, che vedrà impegnati 114 concorrenti, anche all’insegna dell’inclusione sociale, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023. Con il paralimpico Tommaso Perrino, che giocherà al fianco dei campionissimi, che ha voluto ringraziare Francesco Molinari. Il campione torinese dall’America, nell’augurare – attraverso un messaggio via twitter - “un grosso in bocca al lupo a tutti”, ha rivolto un pensiero speciale a Perrino. “La tua sarà una settimana di successo a prescindere”, la dedica del torinese. “Sei un amico di altri tempi, dalla sensibilità enorme”. Questa la risposta del livornese.

Scatta il 77° Open d’Italia, evento clou dell’European Tour che vanterà una duplice copertura televisiva e sarà visibile su Sky Sport e Rai Sport.

La Pro-Am d’apertura al team di Guido Migliozzi - Ha anticipato il 77° Open d’Italia la tradizionale Pro-Am con squadre di tre giocatori (un professionista e due dilettanti) che si sono affrontati sulla distanza di 18 buche con la classifica che ha tenuto conto del miglior score netto in ciascuna buca. E’ stata l’occasione per alcuni professionisti, che saranno tra i protagonisti del torneo, di affinare ulteriormente la propria conoscenza del campo e di dare anche un saggio delle loro qualità con alcune ottime giocate.

Ha vinto con 58 colpi la compagine di Migliozzi con gli amateur Maurizio Stagno e Pierangelo Pezzana, che ha preceduto quella di Wiesberger, con Edoardo Bernardi e Flavia Sampietro (59). In terza posizione con 60 la formazione dello spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, con Massimiliano Lancellotti e Alessandro Peta, quindi con 61, messe nell’ordine dallo score migliore sull’ultima buca, le squadre dell’olandese Joost Luiten, con William Miano e Luca Campagnola, e dell’iberico Adri Arnaus, con Francesco Maniglio e Filippo Rocca.

In linea con il Progetto Ryder Cup 2023 che vede la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente vicario del CONI, al fianco dei giocatori diversamente abili, hanno partecipato anche due atleti paralimpici, Luisa Ceola e Cristiano Berlanda, che, guidati dallo spagnolo Adrian Otaegui, hanno condotto una bella gara (13,i con 64) dimostrando come il golf sia uno sport che favorisce l’inclusione sociale e aperto veramente a tutti.

Il caddie del tedesco Schmitt positivo, nel field entra lo scozzese Howie - Charel Weis, caddie del tedesco Max Schmitt, è risultato positivo al Covid-19 nel corso dei controlli effettuati nell'ambito del processo di screening pre-torneo e, di conseguenza, l’European Tour ha escluso per misura precauzionale lo stesso giocatore dall’Open d’Italia, anche se negativo al test.

In conformità con le linee guida sanitarie italiane, Schmitt e Weis sono ora in autoisolamento e saranno assistiti in tale periodo dall’European Tour e dal suo staff medico. Entrambi sono stati sottoposti a successivi esami dall’esito negativo. Il tedesco è stato sostituito nel field dallo scozzese Craig Howie.

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Formula e montepremi – Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 160.650 euro spetteranno al vincitore.

Norme anti-Covid e sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, vengono osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

Il Chervò Golf Club San Vigilio – Sarà la prima volta dell’Open d’Italia allo Chervò Golf Club San Vigilio e la 41ª in Lombardia. Il percorso, che si estende attorno ad un’abbazia benedettina del XII secolo, a pochi passi dal Lago di Garda, dispone di 36 buche, 27 da campionato, suddivise in tre tacciati di nove, Benaco, Solferino e San Martino. oltre a nove buche executive. Progettato dall’architetto Kurt Rossknecht e fondato nel 2008, sta già ricevendo il pieno consenso dei tanti campioni che hanno effettuato giri di prova o disputato la Pro.Am.

IL TORNEO IN TV - Il 77° Open d’Italia ha una duplice copertura televisiva con teletrasmissione su Sky Sport e su Rai Sport.

SKY. Diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD). Giovedì 22 ottobre: dalle ore 12,30 alle ore 17, 30; venerdì 23, dalle ore 12,30 alle ore 17,45; sabato 24, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 16,30. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Michele Gallerani e Pietro Colnago. Prima dell’inizio della diretta e al termine andrà in onda Studio Golf, della durata di 15 minuti, su Sky Sport Arena e su Sky Sport 24, condotto da Francesca Piantanida.

Rai Sport+HD. Giovedì 22 ottobre e venerdì 23, sintesi dalle ore 23,15 alle ore 24; nella notte tra sabato 24 e domenica 25, sintesi dalle ore 0,30 alle ore 1,15; domenica 25, diretta dalle ore 14 alle ore 16,30 e dalle 12 alle 16,30 in streaming sul sito www.raisport.rai.it . Commento di Marco Fantasia, Giovanni Gaudioso e Alberto Ballarin.

 

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Open d'Italia: si comincia con la Pro.Am

A due giorni dall’inizio del 77° Open d’Italia vengono ufficializzate le nuove date dell’edizione italiana della Ryder Cup 2023, che si terrà da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre a Roma.

Dallo Chervò Golf Club di Pozzolengo (Brescia), dove i big sono pronti a scendere in campo per l’Open d’Italia, al Marco Simone Golf & Country Club della Capitale. Che tra poco meno di tre anni sarà teatro della super sfida tra Europa e Usa, posticipata di un anno a causa dello slittamento per il Covid dal 2020 al 2021 della Ryder Cup del Wisconsin. Per la prima volta nella sua storia l’Italia ospiterà la 44ª edizione del terzo evento sportivo più importante al mondo dopo Olimpiadi e mondiali di calcio, che sarà preceduto dalla Solheim Cup (la Ryder al femminile), in scena una settimana prima in Spagna sul percorso del Finca Cortesín di Casares, vicino Malaga.

Una doppia attesa, per un viaggio condiviso. L’Open d’Italia è infatti la punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2023, un evento clou dell’European Tour che sarà assoluto protagonista da giovedì 22 a domenica 25 ottobre in Lombardia. Ma la massima rassegna del golf tricolore si aprirà di fatto domani, mercoledì 21, con la Pro-Am che vedrà in gara alcuni professionisti, in squadra con due dilettanti, i quali saranno poi tra i protagonisti del torneo.

E’ tutto pronto per lo show dei campioni. Saranno 114 i giocatori che si contenderanno il titolo, tra loro anche 17 azzurri compreso il paralimpico Tommaso Perrino.

I campioni scaldano i motori nella Pro-Am - Farà da prologo al 77° Open d’Italia la tradizionale Pro-Am dove i team in gara competeranno sulla distanza di 18 buche con classifica che terrà contro del miglior score netto in ciascuna buca. Vi saranno impegnati alcuni pro che stanno riscuotendo molto credito nelle previsioni della vigilia e che avranno modo di prendere maggiore confidenza con il campo e affinare la propria condizione a iniziare dai due ex numeri uno mondiali, l’inglese Lee Westwood e il tedesco Martin Kaymer. Per proseguire con l’austriaco Bernd Wiesberger, che difenderà il titolo, con l’inglese Matt Wallace, secondo domenica scorsa in Scozia, e altri giocatori di peso quali lo spagnolo Jorge Campillo, il belga Nicolas Colsaerts e l’olandese Joost Luiten, tutti plurivincitori sull’European Tour. Sette gli italiani con Renato Paratore, Edoardo Molinari, Guido Migliozzi e Matteo Manassero, anche loro con più di un successo in carriera, e con Nino Bertasio, Francesco Laporta e Lorenzo Gagli. Quattro i past winner dell’Open che giocheranno la Pro-Am; oltre a Wiesberger anche il danese Thorbjorn Olesen, l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño e il transalpino Julien Quesne.

Pro-Am e inclusione sociale – In linea con il Progetto Ryder Cup 2023 che vede la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente vicario del CONI, al fianco dei giocatori diversamente abili, anche la Pro-Am sarà all’insegna dell’inclusione sociale. Così dopo l’ingresso nel field di Perrino, altri due giocatori paralimpici, Luisa Ceola e Cristiano Berlanda, inseriti nel team guidato dallo spagnolo Adrian Otaegui, reduce dell’exploit di domenica scorsa nello Scottish Championship, vivranno l’emozione di scendere in campo insieme ai fuoriclasse del “green”.

I tee times, nei primi due round Paratore sfida Westwood e Kaymer – I primi tre giocatori ad aprire il 77° Open d’Italia (alle ore 7,52 dal tee della buca 1) saranno l’inglese Matthew Jordan, il cinese Ashun Wu e il francese Robin Roussel, che giocheranno l’uno al fianco dell’altro le due manche iniziali (previste rispettivamente per giovedì e venerdì). Poi sarà il turno di Perrino (ore 8,02 sempre dal tee della buca 1), che affronterà il britannico Ben Evans e lo scozzese Liam Johnston. Avvio super per Paratore (8,30 dal tee della buca 10) che sfiderà Kaymer e Westwood. Interessante anche il match (partenza alle 12,32 dal tee della buca 1) tra Wiesberger, il francese Victor Perez e l’inglese Matt Wallace.

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Formula di gara – Al torneo parteciperanno 114 concorrenti. Si giocherà sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Al vincitore andranno 160.650 euro a fronte di un montepremi complessivo di 1 milione di euro.

L’Open d’Italia in tv su Sky Sport e Rai Sport  – Mettetevi comodi perché il 77° Open d’Italia vanterà una duplice copertura televisiva da parte di Sky Sport e Rai Sport.

Di seguito la programmazione prevista: Sky Sport Arena e streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD) – Giovedì 22 ottobre (prima giornata) – dalle 12,30 alle 17,30; Venerdì 23 ottobre (seconda giornata) – dalle 12.30 alle 17,30; Sabato 24 ottobre (terza giornata) – dalle 13 alle 17,30; Domenica 25 ottobre (quarta giornata) – dalle 12 alle 16,30.

Rai Sport – 22 ottobre 23,15 – 24 differita sintesi 1° giornata; 23 ottobre 23,15 – 24 differita sintesi 2° giornata; 24 ottobre 24,30 – 01,15 differita sintesi 3° giornata; 25 ottobre 14 – 16,30 diretta 4° giornata e dalle 12 in streaming sul sito www.raisport.rai.it .

Norme anti-Covid: un Open d’Italia da giocare in sicurezza – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, verranno osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

La prima volta allo Chervò Golf Club San Vigilio – Lo Chervò Golf Club San Vigilio è pronto a fare il suo debutto all’Open d’italia. Il percorso di gara, che sorge attorno ad un’abbazia benedettina del XII secolo, a pochi passi dal Lago di Garda, vanta 36 buche, di cui 9 executive e 27 da campionato, suddivise nei percorsi Benaco, Solferino e San Martino. Opera dell’architetto Kurt Rossknecht, fondato nel 2008, a poche ore dal via della rassegna continua a ricevere gli apprezzamenti dei tanti campioni in gara.

 

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Il 77° Open d'Italia in rampa di lancio

Pozzolengo, 19 ottobre - L’arrivo dei campioni, lo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia) vestito a festa per l’occasione. E poi i 17 azzurri in gara, trascinati da Renato Paratore. Per un torneo all’insegna anche dell’inclusione sociale, col player paralimpico Tommaso Perrino in campo al fianco dei big. Quindi due ex numeri 1 al mondo, Lee Westwood e Martin Kaymer, e 5 past winner, tra questi Bernd Wiesberger, campione in carica. Si alza il sipario sul 77° Open d’Italia, tra gli eventi più antichi dell’European Tour - il massimo circuito continentale del golf maschile - in programma da giovedì 22 a domenica 25 ottobre (mercoledì 21 la Pro-Am precederà la contesa) in Lombardia, regione che per la 41ª volta ospiterà l’evento, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2023.

Il countdown è agli sgoccioli. Ancora pochi giorni e prenderà il via uno show attesissimo che vanterà una duplice copertura televisiva: Sky Sport trasmetterà live tutto il torneo mentre Rai Sport manderà in onda una sintesi giornaliera e una diretta dedicata alle fasi salienti dell’ultimo giro.

L’emergenza Coronavirus non ha fermato l’impegno della Federazione Italiana Golf - guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente vicario del CONI – che è anzi raddoppiato per far sì che la lunga e gloriosa storia dell’Open d’Italia, iniziata nel 1925, andasse avanti. Dal 1971 mai più uno stop. Per una tradizione volta a lanciare anche un messaggio di speranza e sport, giocato in sicurezza (la gara si disputerà a porte chiuse nel rispetto di tutti i protocolli sanitari).

Westwood e Kaymer, due superstar all’Open d’Italia - L’inglese Westwood e il tedesco Kaymer, due campioni di grande carisma ed ex numeri uno mondiali, saranno tra le ‘stelle’ più attese dell’evento. Westwood, 47enne di Workshop, è uno dei pochissimi ad aver vinto su tutti i circuiti più importanti in cinque diversi Continenti (Europa, Nord America, Asia, Africa e Oceania). In bacheca 44 titoli complessivi di cui 25 sull’European Tour - l’ultimo a gennaio nell’Abu Dhabi Championship (Rolex Series) - e due sul PGA Tour. È stato per due volte primo nella money list europea (2000, 2008), per tre volte giocatore dell’anno sul tour continentale (1998, 2000, 2009) e ha disputato dieci Ryder Cup con il Team Europe, vincendone sette. A ottobre 2010 è divenuto numero uno del World Ranking, secondo inglese della storia a riuscirci dopo Nick Faldo con il quale formò una delle più forti coppie in Ryder Cup, ponendo fine al regno di Tiger Woods e rimanendo al vertice per 22 settimane.

Kaymer, 35enne di Dusseldorf, è salito sul tetto del mondo golfistico nel 2011. Nel suo palmares figurano due major, il PGA Championship (2010) e l’US Open (2014) e, al netto di questi, nove successi sull’European Tour e uno sul PGA Tour. Nel 2007 è stato nominato “rookie of the year” continentale e nel 2010 si è imposto nella money list. Ha difeso i colori europei in quattro Ryder Cup, conquistandone tre. Non ha avuto fortuna all’Open d’Italia 2015 quando fu superato dallo svedese Rikard Karlberg al playoff.

Grande attesa per gli azzurri in gara - Saranno 17 gli italiani in gara, tutti ben motivati e con buone prospettive volte ad ottenere un risultato di prestigio. Paratore si è già messo in evidenza con il successo nel British Masters, il secondo posto dopo playoff nel Mauritius Open e il settimo nel prestigioso BMW PGA Championship. Ma anche gli altri azzurri vantano esperienza e qualità. Da Guido Migliozzi a Nino Bertasio - bresciano d’adozione -, da Edoardo Molinari a Francesco Laporta, da Lorenzo Gagli a Lorenzo Scalise, tutti impegnati sull’European Tour. C’è attesa per Matteo Manassero, da poco tornato alla vittoria, e hanno una buona opportunità Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Giulio Castagnara, Filippo Bergamaschi, Stefano Mazzoli, Federico Maccario e Andrea Saracino, così come il giovane dilettante azzurro Andrea Romano.

In un torneo all’insegna dell’inclusione sociale, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 e a testimonianza che il golf è uno sport veramente aperto a tutti, sarà sul tee di partenza Tommaso Perrino, 36enne paralimpico con funzionalità limitate a una gamba, vincitore lo scorso anno al Golf del Ducato di Parma dell’Open d’Italia Disabili e in Finlandia del Finnish Disabled Open, con un secondo posto all’Abierto de Madrid de Golf.

Wiesberger “defender”, l’austriaco insegue uno storico bis - Difenderà il titolo Wiesberger, 35enne di Vienna con sette successi sull’European Tour dei quali due in eventi delle Rolex Series. Nel 2019, all’Olgiata Golf Club di Roma, è stato il primo austriaco a trionfare all’Open d’Italia. E ora avrà l’opportunità di realizzare un’impresa rara del torneo, provando a centrare il back-to-back, ossia imporsi due volte di fila, avvenimento che non si verifica da 73 anni, ossia da quando il belga Flory Van Donck calò il “double” nel 1938 e nel 1947 (dal 1939 al 1946 l’Open non si giocò per la seconda guerra mondiale). Van Donck, scomparso nel 1992, era un vero gentleman del green e ritenne doveroso recarsi a Sanremo, malgrado le difficoltà del dopoguerra, per onorare il titolo, anche se erano passati tanti anni. Tolse ad Aldo  Casera, secondo, la soddisfazione di fregiarsi di un alloro che però conquistò l’anno successivo. Il belga imitò il francese Auguste Boyer, che conseguì di fila (1930-1931) al Golf Club Villa d’Este le ultime due delle sue quattro vittorie nel torneo, record che condivide con lo stesso Van Donck.

I past winner e i tanti pretendenti al titolo – Saranno cinque i past winner in gara. Infatti Wiesberger sarà affiancato dal danese Thorbjorn Olesen, campione nel 2018, dallo svedese Karlberg, a segno nel 2015, dal francese Julien Quesne, vincitore nel 2013, e dallo spagnolo Gonzalo Fernández-Castaño, autore di una doppietta (2007-2012). Peraltro Olesen ha un buon feeling con l’Italia poiché nel suo palmarès figura anche il Sicilian Open (2012), così come hanno buoni ricordi della penisola, anche loro nel field, l’iberico Alvaro Quiros, sette titoli nel tour che in Sicilia trionfò nel 2017, e il transalpino Raphael Jacquelin, che inaugurò l’albo d’oro nel 2011.

Sei i vincitori stagionali: oltre a Paratore e a Westwood giocheranno gli spagnoli Jorge Campillo e Adrian Otaegui, a segno domenica scorsa nello Scottish Championship, il francese Joel Stalter e lo scozzese Marc Warren. Ma saranno tanti i concorrenti in grado d’impedire il bis a Wiesberger e di aspirare a un ruolo da protagonisti. Tra gli altri ricordiamo alcuni vincitori sull’European Tour quali l’inglese Matt Wallace, in grande spolvero nello Scottish Championship (2°) e che nel 2016, prima dell’arrivo tra i big (quattro i successi), s’è affermato sull’Alps Tour collezionando 6 vittorie, di cui 3 in Italia). E ancora: i connazionali Steven Brown e Jordan Smith, il francese Victor Perez (secondo al BMW PGA Championship), l’olandese Joost Luiten, l’iberico Alejandro Cañizares, il belga Nicolas Colsaerts, il gallese Jamie Donaldson, lo scozzese Scott Jamieson, il sudafricano Dean Burmester e l’australiano Wade Ormsby. Dall’Asia il cinese Ashun Wu (4 titoli) e gli indiani Gaganjeeet Bhullar (1) e Shiv Shankar Prasad (S.S.P.) Chawrasia (4), gli ultimi due in cerca di un successo nel Vecchio Continente poiché fino ad ora hanno vinto solo fuori Europa. Non ha ancora collezionato exploit, ma si è fatto notare con due Top 10 alla prima stagione sul circuito Maverick Antcliff, 27enne australiano di Beaudesert, città natale anche del campione Jason Day, ben deciso a trovare la sua giusta dimensione in Europa, dopo aver dominato nel 2019 sul China Tour, imponendosi in tre gare e nell’ordine di merito.

I partner – Il 77° Open d’Italia, che ha il patrocinio del CONI e della Regione Lombardia, grazie alla collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, ha l’apporto di un pool di qualificati partner: Main Sponsor: DS Automobiles, Rolex. Official Sponsor: Fideuram. Media Partner: Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, RDS 100% Grandi Successi. Official Supplier: Consorzio Lugana D.O.C., Eureco, Gielle, Kappa, San Benedetto, Sharp, Giardini Valle dei Fiori.

Formula di gara – Al torneo parteciperanno 114 concorrenti. Si giocherà sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Al vincitore andranno 160.650 euro a fronte di un montepremi complessivo di 1 milione di euro.

L’Open d’Italia in televisione con Sky Sport e Rai Sport  – Mettetevi comodi perché il 77° Open d’Italia vanterà una duplice copertura televisiva da parte di Sky Sport e Rai Sport.

Di seguito la programmazione prevista: Sky Sport Arena e streaming su NOW TV (oltre che su Sky Go, anche in HD) - Giovedì 22 ottobre (prima giornata) - dalle 12.30 alle 17.30; Venerdì 23 ottobre (seconda giornata) - dalle 12.30 alle 17.30; Sabato 24 ottobre (terza giornata) - dalle 13 alle 17.30; Domenica 25 ottobre (quarta giornata) - dalle 12 alle 16.30.

Rai Sport - 22 ottobre 23:15 – 24:00 differita sintesi 1° giornata; 23 ottobre 23:15 – 24:00 differita sintesi 2° giornata; 24 ottobre 24:30 - 01:15 differita sintesi 3° giornata; 25 ottobre 14:00 – 16:30 diretta 4° giornata e dalle 12.00 in streaming sul sito www.raisport.rai.it .

Norme anti-Covid: la sicurezza come priorità – Tra le priorità di quest’Open d’Italia, la sicurezza di tutti partecipanti all’evento (dai giocatori fino agli addetti ai lavori) è stato il punto centrale di tutta la macchina organizzativa della FIG. Sulla base del protocollo “bolla” stabilito dall’European Tour e nel rispetto delle disposizioni vigenti in ambito nazionale e regionale, verranno osservate tutte le norme per limitare il rischio di contagio da Covid-19.

La quarantunesima volta in Lombardia, cuore pulsante del movimento golfistico – Per la prima volta nella sua storia l’Open d’Italia si giocherà allo Chervò Golf Club San Vigilio. La massima rassegna del golf tricolore torna in Lombardia per la 41ª volta, in una regione che si conferma il cuore pulsante del movimento golfistico italiano con il primato di impianti golfistici (70) e di tesserati (23.700).

Il percorso di gara, per lo Chervò è il debutto all’Open d’Italia – Per la prima volta nella sua storia lo Chervò Golf Club San Vigilio ospiterà la competizione. Il percorso di gara, che sorge attorno ad un’abbazia benedettina del XII secolo, a pochi passi dal Lago di Garda, vanta 36 buche, di cui 9 executive e 27 da campionato, suddivise nei percorsi Benaco, Solferino e San Martino. Opera dell’architetto Kurt Rossknecht, fondato nel 2008, è già stato apprezzato, in queste ore, dai campioni in gara tra ostacoli d’acqua, bunker e fairway contornati da ampi rough.

I trionfi azzurri e le edizioni dell’Open d’Italia – Dal 1925 (anno del sigillo di Francesco Pasquali) al 2020. L’Open d’Italia non s’è giocato nel 1933 e poi dal 1939 al 1946 a causa della seconda guerra mondiale. Così come non è andato in scena dal 1961 al 1970. Tornando assoluto protagonista nel 1971 al Golf Club Garlenda (Savona). Da quel momento, mai più uno stop. Per un torneo che vanta otto vittorie azzurre. Oltre a quella di Pasquali nell’albo d’oro ci sono le imprese di Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e Massimo Mannelli (1980). Senza dimenticare le doppiette di Ugo Grappasonni (1950 e 1954) e Francesco Molinari (2006 e 2016).

 

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Primo piano

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    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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