Lo scozzese Robert MacIntyre ha vinto con 64 (-7) colpi l’Aphrodite Hills Cyprus Showdown, seconda gara consecutiva a Cipro, Paese in cui l’European Tour è approdato per la prima volta, che si è svolta sullo stesso percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos, dove si era disputata la prima, il Cyprus Open.
Il torneo si è svolto con una formula innovativa che prevedeva una prima parte su 36 buche medal con taglio che ha dato accesso ai primi 32 classificati ai turni successivi per poi proseguire con lo shootout. Azzerati i punteggi, dopo le 18 buche del terzo giro c’è stato un secondo taglio con 19 promossi. Nuovo reset e i rimasti in gara si sono giocati il titolo ancora su 18 buche.
MacIntyre, 24enne di Oban, “rookie of the year” nel 2019, ha siglato la prima vittoria sul circuito superando con un birdie sull’ultima buca, l’ottavo di giornata contro un bogey, il giapponese Masahiro Kawamura, 27enne di Mie, già in club house, (65, -6, sette birdie, un bogey), che ha visto sfumare in extremis il primo successo in carriera. MacIntyre ha percepito un assegno di 200.000 euro su un montepremi di un milione di euro.
Al terzo posto con 66 (-5) lo spagnolo Jorge Campillo, al quarto con 67 (-4) lo statunitense Johannes Veerman, il belga Thomas Detry e l’inglese Callum Shinkwin, che si era imposto la scorsa settimana nel Cyprus Open, e al settimo con 68 (-3) il francese Alexander Levy e il malese Gavin Green. Sono usciti dopo 36 buche i due italiani in campo, Francesco Laporta, 64° con 140 (70 70, -2), e Lorenzo Gagli, 79° con 142 (71 71, par).
TERZO GIRO - Formula nuova e terzo giro interlocutorio nell’Aphrodite Hills Cyprus Showdown dove l’obiettivo per i 32 concorrenti rimasti in gara dopo il taglio del secondo era quello di trovare posto tra i primi sedici (e pari merito al 16° posto) della classifica, con relativa importanza del punteggio. Infatti, dopo che erano stati azzerati gli score delle prime 36 buche, anche quelli del terzo turno saranno cancellati e i 19 rimasti in gara ripartiranno nuovamente da zero per la volata finale dove il titolo sarà assegnato a chi sarà capace di realizzare il punteggio migliore sulle ultime 18 buche.
Nella seconda gara consecutiva a Cipro, Paese in cui l’European Tour è approdato per la prima volta, che si sta svolgendo sullo stesso percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos, dove si era disputata la prima, il Cyprus Open, hanno concluso al vertice con 64 (-7) lo statunitense Johannes Veerman (un eagle, cinque birdie) e l’inglese Matthew Jordan (un eagle, sei birdie, un bogey) con un colpo di vantaggio sul tedesco Bernd Ritthammer e sul gallese Jamie Donaldson (65, -6), quest’ultimo autore del miglior score nei primi due turni, un 130 (-12), poi azzerato dal regolamento. In quinta posizione con 66 (-5) il sudafricano Louis De Jager, il francese Alexander Levy, lo svedese Niklas Lemke, il giapponese Masahiro Kawamura e gli inglesi James Morrison, Marcus Armitage e Callum Shinkwin, vincitore del precedente Cyprus Open.
Tra gli altri ammessi al giro decisivo ricordiamo il finlandese Sami Valimaki, 12° con 67 (-4) e lo spagnolo Jorge Campillo, 16° con 68 (-3). Non hanno superato il secondo taglio, tra gli altri, l’olandese Joost Luiten e il cinese Ashun Wu, 24.i con 70 (-1), mentre sono usciti dopo 36 buche i due italiani in campo, Francesco Laporta, 64° con 140 (70 70, -2), e Lorenzo Gagli, 79° con 142 (71 71, par). Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso nell’Aphrodite Hills Cyprus Showdown dove nella classifica provvisoria è in vetta con “meno 12” il gallese Jamie Donaldson fermato dopo 15 buche, ma anche se 23 concorrenti debbono completare il turno sono stati già emessi i verdetti per i giocatori azzurri che usciranno al taglio, Francesco Laporta, 63° con 140 (70 70, -2), e Lorenzo Gagli, 78° con 142 (71 71, par).
Nella seconda gara consecutiva a Cipro, Paese in cui l’European Tour è approdato per la prima volta, che si sta svolgendo sullo stesso percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos, dove si era disputata la prima, il Cyprus Open, si gioca con una formula innovativa. Dopo 36 buche medal, i primi 32 in graduatoria e i pari merito al 32° posto parteciperanno allo shootout della terza giornata con punteggi azzerati. Un nuovo taglio ammetterà allo shootout conclusivo i primi 16 e i pari merito al 16° posto che, con score nuovamente azzerati, si contenderanno il titolo.
Per una curiosa coincidenza Jamie Donaldson, 45enne di Pontypridd con tre titoli nel palmarès, l’ultimo nel 2014, è stato fermato da leader prima di concludere il secondo turno (sette birdie di giornata) come era già avvenuto nel Cyprus Open, ma comunque vada a finire, è ormai certo di accedere al turno successivo, così come lo sono l’inglese James Morrison e lo statunitense Johannes Veerman, secondi con 161 (-11). Stesso discorso, in una fase in cui conta solo rimanere entro i primi 32, anche per gli inglesi David Horsey e Steven Brown, per l’olandese Joost Luiten e per il francese Romain Langasque, quarti con 132 (-10), ma è al sicuro pure il finlandese Sami Valimaki, stesso “meno 10” che può migliorarsi avendo ancora due buche davanti. E’ scivolato al nono posto con 133 (-9) lo scozzese Robert MacIntyre, in vetta dopo un giro, e tra coloro che sono in bilico vi è il 19enne danese Rasmus Hojgaard, due successi stagionali e rientrato in Europa dopo aver preso parte la scorsa settimana al Bermuda Championship (37°) sul PGA Tour, 34° con “meno 5” e con tre buche a disposizione per recuperare il colpo che gli è necessario per proseguire il torneo.
Francesco Laporta ha girato in 70 (-1) colpi con cinque birdie e quattro bogey e Lorenzo Gagli in 71 (par) con due birdie e due bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Lo scozzese Robert MacIntyre è al vertice con 65 (-6) colpi nell’Aphrodite Hills Cyprus Showdown, seconda gara consecutiva dall’European Tour a Cipro, nazione in cui il massimo circuito continentale è approdato per la prima volta, e che si sta svolgendo sullo stesso percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos, dove si era disputata la prima, il Cyprus Open. Sono nella parte mediana della classifica Francesco Laporta, 42° con 70 (-1), e Lorenzo Gagli, 62° con 71 (par), unici due italiani in un torneo in cui nei primi due turni conterà solamente entrare tra i primi 32 classificati.
Infatti l’evento propone una formula innovativa. Per 36 buche si giocherà con la consueta medal, poi i primi 32 in graduatoria e i pari merito al 32° posto parteciperanno allo shootout della terza giornata con punteggi azzerati. Un nuovo taglio ammetterà allo shootout conclusivo i primi 16 e i pari merito al 16° posto che, con score nuovamente azzerati, si contenderanno il titolo.
MacIntyre, 24enne di Oban senza vittorie sia nel circuito che sul Challenge Tour, ha realizzato sei birdie senza bogey e con il sesto sulla buca conclusiva ha distaccato di un colpo sette concorrenti con 66 (-5), tutti ritenuti tra i favoriti della vigilia: il gallese Jamie Donaldson, il francese Romain Langasque, gli svedesi Joakim Lagergren e Rikard Karlberg, vincitore di un Open d’Italia (2015), il finlandese Sami Valimaki, il belga Thomas Detry e il cinese Ashun Wu. Tra i giocatori al nono posto con 67 (-4) l’olandese Joost Luiten, l’indiano Shubhankar Sharma e l’iberico Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia. Al 30° con 69 (-2) il 19enne danese Rasmus Hojgaard, due successi stagionali e rientrato in Europa dopo aver preso parte la scorsa settimana sul PGA Tour al Bermuda Championship (37°), e stesso score di Gagli anche per l’altro cinese Haotong Li
Laporta e Gagli hanno giocato nello stesso team e hanno entrambi la possibilità di recuperare per entrare tra i primi 32. Il pugliese è sceso di un colpo sotto par con quattro birdie e tre bogey. Gagli ha perso due colpi sulle prime dieci buche con due bogey, poi è tornato in par con due birdie a chiudere. Tre giocatori non hanno concluso il turno, ma non apporteranno modifiche significative alla classifica. Il montepremi è di 1.000.000 di euro.
LA VIGILIA - Seconda gara consecutiva a Cipro dove l’European Tour è approdato per la prima volta la scorsa settimana e dove propone l’Aphrodite Hills Cyprus Showdown (5-8 novembre) all’Aphrodite Hills Resort, lo stesso percorso della città di Paphos in cui si è svolto il precedente Cyprus Open vinto dall’inglese Callum Shinkwin, che sarà nuovamente in campo. Due gli azzurri presenti, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta in un evento dalla formula innovativa.
Infatti nelle prime 36 buche si giocherà con la consueta medal, poi i primi 32 classificati e i pari merito al 32° posto parteciperanno allo shootout della terza giornata con punteggi azzerati. Un nuovo taglio ammetterà allo shootout conclusivo i primi 16 e i pari merito al 16° posto che, con score nuovamente azzerati, si contenderanno il titolo.
Nel field molti dei giocatori che hanno disputato il torneo della scorsa settimana compresi coloro che sono stati protagonisti. Infatti, oltre a Shinkwin, figurano i dieci che lo hanno seguito in graduatoria: i finlandesi Kalle Samooja e Sami Valimaki, il gallese Jamie Donaldson, gli scozzesi Robert MacIntyre e David Drysdale, l’inglese Dale Whitnell, il francese Adrien Saddier, il belga Thomas Detry, il sudafricano Garrick Higgo e l’australiano Jason Scrivener.
In una gara che sfugge alla logica del pronostico a causa della formula possono rendersi protagonisti tanti altri partecipanti tra i quali ricordiamo gli spagnoli Jorge Campillo e Pablo Larrazabal, il tedesco Sebastian Heisele, l’olandese Joost Luiten, i cinesi Haotong Li e Ashun Wu e il 19enne danese Rasmus Hojgaard, appena rientrato dalle Bermuda dove ha partecipano al Bermuda Championship (37°).
Lorenzo Gagli, reduce dal 41° posto nel Cyprus Open, sta conducendo una buona stagione e le tre top ten stagionali lasciano sempre l’idea che possa comunque ripetersi, ma in ogni caso ha bisogno ancora di punti per rafforzare la money list. Francesco Laporta, piuttosto altalenante, deve trovare continuità e risalire nella Race to Dubai. Il montepremi è di 1.000.000 di euro.
Diretta su GOLFTV – L’Aphrodite Hills Cyprus Showdown viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 5 novembre e venerdì 6, dalle ore 10,30 alle ore 15,30; sabato 7, dalle ore 11 alle ore 15,30; domenica 8, dalle ore 10,30 alle ore 15. Su Eurosport2 ed Eurosport Player: giovedì 5 novembre e venerdì 6, dalle ore 11,30 alle ore 15,30; sabato 7, differita dalle ore 18,20 alle ore 20,20; domenica 8, differita dalle ore 22 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.
L’australiana Minjee Lee, numero nove mondiale, ha vinto con 206 (72 65 69, -10) colpi l’Omega Dubai Moonlight Classic, torneo del Ladies European Tour disputato sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai. Terminata la gara alla pari con la francese Celine Boutier (209 - 67 71 68) l’ha poi superata nello spareggio. Bella prova della dilettante azzurra Emilie Alba Paltrinieri, 16ª con 212 (74 69 69, -4), che si è espressa con sicurezza e autorità tra le proette, e buon esito per Lucrezia Colombotto Rosso, 23ª con 216 (75 70 71, par).
Minjee Lee, 24enne di Perth, ha aggiunto il titolo sul LET ai cinque conquistati sul LPGA Tour, il suo circuito di competenza, e ai due su quello di casa. Terza dopo due giri, ha realizzato un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) ed è stata raggiunta da Celine Boutier, 26enne di Clamart, un successo sul LPGA; due sul LET e altrettanti sul Symetra Tour, risalita dalla quinta piazza con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey). Poi l’epilogo. Per la vincitrice un assegno di 36.266 euro su un montepremi di 260.000 euro.
E’ terminata al terzo posto con 207 (-9) la svedese Caroline Hedwall, leader per due giri, che è stata agganciata dalla tedesca Laura Fuenfstueck e dalla spagnola Nuria Iturrioz, che difendeva il titolo. In sesta posizione con 208 (-8) l’indiana Aditi Ashok e l’inglese Meghan MacLaren e solo decima con 210 (-6) la neozelandese Lydia Ko, ex numero uno del Rolex Ranking, l’altra stella del torneo insieme alla Lee.
Emilie Alba Paltrinieri, che ha sicuramente fatto un’ottima esperienza, ha concluso la gara con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3), mentre Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1)
Matthew, Dimmock e Wilkstrom lasciano l'autoisolamento - In conformità con le linee guida ufficiali e i protocolli di salute e sicurezza messi in atto per fronteggiare la trasmissione di COVID-19, Annabel Dimmock, Catriona Matthew e Ursula Wikström, positive al Covid-19 alla vigilia del torneo, sono state autorizzate a lasciare l'autoisolamento dopo aver tutte effettuato due tamponi nell’arco di 24 ore, risultati negativi.
SECONDO GIRO - Nell’Omega Dubai Moonlight Classic, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai, hanno recuperato posizioni nel secondo giro la dilettante azzurra Emilie Alba Paltrinieri, da 22ª a 16ª con 144 (74 69, par) colpi, e Lucrezia Colombotto Rosso, da 29ª a 23ª con 145 (75 70, +1).
Ha mantenuto il comando con 135 (65 70, -9) Caroline Hedwall, 31enne svedese di Taby con sei titoli sul LET, tre sul circuito australiano, sei in quello di casa e con quattro presenze in Solheim Cup nel Team Europe tre volte vincente. Ha realizzato due birdie, senza bogey, per un giro molto pulito in 70 (-2) dopo un 65 (-7) di partenza in cui aveva incluso anche una “hole in one” (buca 17, par tre di 162 yards, ferro 6).
Il suo vantaggio si è ridotto a un solo colpo sulla prima inseguitrice, l’inglese Meghan MacLaren (136, -8), e ne vanta due su una delle due “stelle” della gara, l’australiana Minjee Lee, numero nove mondiale, terza con 137 (-7) insieme alla tedesca Laura Fuenfstueck. Subito dietro l’altra star della manifestazione, la neozelandese Lydia Ko, ex numero uno del Rolex Ranking, quinta con 138 (-6) alla pari con la francese Celine Boutier. Al settimo posto con 139 (-5) la svizzera Kim Metraux.
Emilie Alba Paltrinnieri ha girato in 69 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey e Lucrezia Colombotto Rosso in 70 (-2) con un eagle, quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 260.000 euro.
PRIMO GIRO - La dilettante azzurra Emilie Alba Paltrinieri, 22ª con 74 (+2) colpi, e Lucrezia Colombotto Rosso, 29ª con 75 (+3), dopo il primo giro dell’Omega Dubai Moonlight Classic, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai.
E’ ricorsa agli effetti speciali la svedese Caroline Hedwall, leader con 65 (-7) colpi. La 31enne di Taby con sei titoli sul LET, tre sul circuito australiano, sei in quello di casa e con quattro presenze in Solheim Cup nel Team Europe tre volte vincente, ha effettuato un giro senza sbavature con cinque birdie e con una “hole in one”, avendo centrato direttamente dal tee la buca 17, par tre di 162 yards, la sua terza sul circuito.
La Hedwall precede di due colpi la tedesca Laura Fuenfstueck e la francese Celine Boutier (67, -5) e di tre la neozelandese Lydia Ko, ex numero uno mondiale, quarta con 68 (-4) e una delle due “stelle” del torneo. L’altra è l’australiana Minjee Lee, numero nove del Rolex Ranking, 14ª con 72 (par). In quinta posizione con 69 (-3) la spagnola Nuria Iturrioz, campionessa in carica, la scozzese Alison Muirhead, la svizzera Kim Metraux e l’inglese Meghan MacLaren.
Emilie Alba Paltrinieri, che ha effettiato una buona prova e che sicuramente trarrà molti benefici da questa sua esperienza tra le proette, ha segnato tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Lucrezia Colombotto Rosso ha realizzato tre birdie e sei bogey. Il montepremi è di 260.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso e la giovane dilettante azzurra Emilie Alba Paltrinieri saranno in gara nell’Omega Dubai Moonlight Classic (4-6 novembre) torneo del Ladies European Tour in programma sul Faldo Course dell’Emirates Golf Club a Dubai.
Le star dell’evento saranno certamente l’australiana Minjee Lee, numero nove mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, ex numero uno del Rolex Ranking, in un contesto che comprende buona parte delle vincitrici stagionali: la danese Emily Kristine Pedersen, la gallese Amy Boulden, l’australiana Stephanie Kyriacou, l’inglese Alice Hewson e la svedese Julia Engstrom, unica con due titoli nel 2020, l’ultimo nel precedente Open de France.
Da ricordare anche le inglesi Georgia Hall, a segno un major (British Open, 2018), e Charley Hull, la francese Celine Boutier, l’austriaca Christine Wolf, la finlandese Sanna Nuutinen e l’argentina Magdalena Simmermacher.
Difende il titolo la spagnola Nuria Iturrioz, 25enne di Palma di Maiorca, tre successi sul circuito (gli altri due nella Lalla Meriem Cup, 2016 e 2019). Lucrezia Colombotto Rosso vorrà dar seguito a una buona stagione in cui ha ottenuto due top ten in sei gare disputate, mentre per Emilie Alba Paltrinieri è l’occasione per fare ottima esperienza nel mondo professionale. Il montepremi è di 260.000 euro.
Tre casi di coronavirus alla vigilia - Alla vigilia del torneo sono state costrette a rinunciare all’evento la finlandese Ursula Wikstrom, l’inglese Annabel Dimmock e la scozzese Catriona Matthew, capitana del Team Europe nella Solheim Cup 2019 e nella prossima del 2021, risultate positive al test per il Covid-19. Dovranno ora osservare una quarantena di almeno 14 giorni.
Cancellati due eventi in Australia - Sono stati cancellati i due eventi in Australia che avrebbero dovuto aprire la stagione 2021 del LET, l’Australian Ladies Classic e il Women's NSW Open, causa le restrizioni sui viaggi imposte dalle autorità localidovute all’emergenza sanitaria. In precedenza erano saltati anche tre tornei maschili compreso l’Australian Open che non si disputerà per la prima volta a partire dal 1945.
Vera impresa della svedese Frida Kinhult che ha dominato, dopo una corsa di testa, nel Symetra Tour Championship, vinto con 278 (68 71 69 70, -10) colpi, e che con il successo si è guadagnata una delle cinque ‘carte’ per il LPGA Tour 2021, riservate alle prime cinque dell’ordine di merito, essendosi portata dal 24° al quarto posto.
Sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, nella decima e ultima gara stagionale, Frida Kinhult, 21enne di Fiskebäckskil, nel 2019 numero uno del ranking dilettanti femminile, passata di categoria nello scorso dicembre e al primo titolo sul circuito, ha preso il vantaggio decisivo di sei colpi sulle inseguitrici nel terzo turno e poi nel quarto si è messa al riparo da sorprese con una partenza sprint fatta di cinque birdie in dieci buche, per poi mollare tanto da segnare tre bogey, chiudendo in 70 (-2) ma in assoluta sicurezza. Infatti hanno accusato un ritardo di quattro colpi Demi Runas (282, -6) e di sei Sierra Brooks (284, -4). In quarta posizione con 285 (-2) Laura Wearn, che ha mancato di misura il passaggio al circuito superiore, mentre è riuscita a entrare tra le promosse con un bel recupero finale Janie Jackson, quinta con 287 (-1) insieme alla dilettante australiana Gabriela Ruffels. La Jackson, ottava prima del torneo nella money list, ha occupato la quinta piazza.
Regina del circuito la slovena Ana Belac alla quale è bastato il 26° posto con 295 (+7), per superare la spagnola Fatima Fernandez Cano, che era leader dell’ordine di merito e sicura di non uscire dalle prime cinque tanto da rinunciare a partecipare al torneo. Ha mantenuto la terza posizione Kim Kaufman, anche senza una prova brillante (29ª con 296, +8), quindi, come detto, in quarta la Kinhult e in quinta la Jackson. Grossa delusione per la taiwanese Peiyun Chien (34ª con 298, +10) e per Bailey Tardy (38ª con 299, +11) rimaste fuori dal quintetto dove erano prima dell’evento. Non ha superato il taglio dopo 36 buche Roberta Liti, 61ª con 153 (77 76, +9) e fuori per un colpo, che ha concluso la stagione al 37° posto nella money list. A Frida Kinhult è andato un assegno di 28.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.
TERZO GIRO - La svedese Frida Kinhult ha preso decisamente il largo nel Symetra Tour Championship dove con lo score di 208 (68 71 69, -8) ha portato a sei i colpi di margine sulle prime inseguitrici, Sierra Brooks e Laura Wearn (214, -2) con la quale condivideva la leadership dopo due turni. Sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, nella decima e ultima gara del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - al termine della quale verranno assegnate cinque ‘carte’ per il LPGA Tour che andranno alle prime cinque classificate nella money list, è al quarto posto con 215 (-1) Lee Lopez e al quinto con 216 (par) Samantha Wagner, Demi Runas e la dilettante australiana Gabriela Ruffels.
Situazione tutta da decifrare a un giro dal termine per quel concerne l’assegnazione delle cinque ‘carte’ e una sola certezza, ossia la promozione al circuito maggiore, comunque vada, della spagnola Fatima Fernandez Cano, che non avendo preso parte alla gara perderà quasi sicuramente il primo posto nella money list, ma con la certezza che non potrà uscire dalle prime cinque posizioni.
Non sono invece sicure di approdare alla meta le quattro che la seguono in classifica e che non stanno fornendo una prestazione adeguata. La seconda nell’ordine di merito, la slovena Ana Belac, è 27ª con 222 (+6), la taiwanese Peiyun Chien (5ª OM) 39ª con 225 (+9), Bailey Tardy (4ª OM) 46ª con 227 (+11) e Kim Kaufman (3ª OM) 51ª con 228 (+12). Con l’attuale graduatoria salirebbero sul circuito maggiore nell’ordine Belac, Fernandez Cano, Wearn, Kaufman e Kinhult. Andrebbero fuori Tardy e Chien. Non ha superato il taglio dopo 36 buche Roberta Liti, 61ª con 153 (77 76, +9) e fuori per un colpo. Il montepremi è di 175.000 dollari.
SECONDO GIRO - La svedese Frida Kinhult è rimasta al comando con 139 (68 71, -5) colpi nel Symetra Tour Championship, ma è cambiata la sua compagna di viaggio che ora è Laura Wearn (139 - 72 67), la quale è subentrata a Kendra Dalton, da prima a 38ª con 150 (+6) dopo un 82 (+10).
Sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, nella decima e ultima gara del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - al termine della quale verranno assegnate cinque ‘carte’ per il LPGA Tour che andranno alle prime cinque classificate nella money list, è uscita al taglio Roberta Liti, 61ª con 153 (77 76, +9) e fuori per un colpo, che comunque non era in corsa per questo obiettivo.
La coppia di testa ha un vantaggio di tre colpi su Sierra Brooks e sulla danese Malene Krolboll Hansen (142, -2) e di quattro su Demi Runas e sulla tedesca Greta Isabella Voelker (143, -1), le altre sole quattro concorrenti che hanno girato sotto par.
Nella corsa alle ‘carte’ si sono prepotentemente proposte le due leader e la situazione è piuttosto fluida. Anche se ha rinunciato al torneo non correrà rischi la spagnola Fatima Fernandez Cano, attuale leader della money list, che ha ormai assicurata una delle ‘carte’, mentre le altre quattro che la seguono non stanno andando molto bene e stanno rischiando. La taiwanese Peiyun Chien (5ª nell’ordine di merito) e la slovena Ana Belac (2ª OM) sono 32.e con 149 (+5), Kim Kaufman (3ª OM) e Bailey Tardy (4ª OM) 47.e con 151 (+7). Con questa classifica se vincesse la Wearn (10ª OM) sarebbero promosse al circuito maggiore nell’ordine la stessa Wearn, Belac, Fernandez Cano, Kaufman e Tardy e con un successo della Kinhult passerebbero Belac, Wearn, Fernandez Cano, Kaufman e la svedese. Il montepremi è di 175.000 dollari.
PRIMO GIRO - Roberta Liti, 52ª con 77 (+5) colpi, è a metà classifica nel Symetra Tour Championship, decima e ultima gara del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - al termine della quale si assegneranno cinque ‘carte’ per il LPGA Tour che andranno alle prime cinque classificate nella money list.
Sul percorso del River Run Country Club (par 72), a Davidson nel North Carolina, condividono la leadership con 68 (-4) colpi Kendra Dalton e la svedese Frida Kinhult, che precedono di un colpo Samantha Wagner (69, -3) e di due Sierra Sims e la finlandese Matilde Castren (70, -2). Tra le giocatrici in sesta posizione con 71 (-1) Janie Jackson, ottava nell’ordine di merito, che ha possibilità di entrare tra le promosse al circuito superiore.
Tra l’altro la lotta è aperta perché a parte un posto che spetterà alla spagnola Fatima Fernandez Cano, leader ormai sicura della ‘carta’ e assente nell’occasione, le altre che la seguono in graduatoria non hanno brillato nel primo turno. La slovena Ana Belac (2ª), vincitrice del precedente Carolina Classic, e Kim Kaufman (3ª) sono 29.e con 74 (+2), la taiwanese Peiyun Chien (5ª) ha lo stesso score della Liti, che è fuori dalla corsa poiché lontana dalle prime posizioni della money list, e Bailey Tardy (4ª) è 59ª con 78 (+6), in bilico sulla linea del taglio.
Kendra Dalton, 24enne di Poughquag (New York) al secondo anno di tour senza titoli, ha segnato sei birdie e due bogey. Frida Kinhult, 21enne di Fiskebäckskil, rookie sul circuito e anche lei in cerca del primo successo, ha tenuto lo stesso passo con cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari.
LA VIGILIA - Volata finale per conquistare le cinque ‘carte’ che andranno alle prime cinque della money list nel Symetra Tour Championship (3-6 novembre), decima e ultima gara del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense.
Sul percorso del River Run Country Club, a Davidson nel North Carolina, sarà al via, tra le 84 concorrenti, Roberta Liti in bella condizione nelle ultime uscite con un quinto posto nel Symetra Classic e l’undicesimo la scorsa settimana nel Carolina Classic. Trentesima nella money list non potrà concorrere per le ‘carte’, ma si è assicurata comunque il posto nel circuito per la prossima stagione.
In gara nove delle prime undici dell’ordine di merito con l’assenza della spagnola Fatima Fernandez Cano, leader con un vantaggio abbastanza rassicurante sulla sesta: probabilmente perderà la leadership, ma non la ‘carta’ che già ha in tasca. Forfait anche della cinese Ruixin Liu, nona e ovviamente fuori gioco.
A difesa della posizione la slovena Ana Belac, salita al secondo posto con il successo nel Carolina Classic, e le tre che la seguono, Kim Kaufmann, unica tra le top cinque che non ha vinto in stagione, Bailey Tardy e la taiwanese Peiyun Chien. Puntano a recuperare, ma non debbono classificarsi oltre la quarta piazza, e comunque anche dipendendo dal risultato di chi le precede, l’emergente Lucy Li, Anna Redding, Janie Jackson, Laura Wearn e Lauren Coughlin. Le prime della classe non saranno, però, le sole a puntare al titolo, perché avranno motivazioni anche altre concorrenti, pur non potendo pensare alle ‘carte’, quali Marissa Steen, Savannah Vilaubi, Sierra Brooks, Sarah White, la finlandese Matilda
Dominio azzurro nell’Italy Alps Open. Jacopo Vecchi Fossa, dopo un finale altamente emotivo e combattuto, ha vinto con 203 (69 66 68, -13) colpi l’ultima gara stagionale dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour, disputata sul tecnico e selettivo percorso del Golf Nazionale (par 72), a Sutri (VT). Ha sorpassato sulla buca conclusiva il francese Jeong Weon Ko (205, -11) altro protagonista della gara insieme a Filippo Bergamaschi, leader nei primi due turni e poi terzo con 209 (-7), affiancato dai transalpini Julien Foret e Paul Elissalde.
Jacopo Vecchi Fossa ha siglato il suo primo titolo sull’Alps Tour e il 18° successo italiano della stagione in campo internazionale. Quattro li hanno ottenuti i professionisti, uno sull’European Tour con Renato Paratore e altri due sull’Alps Tour con Matteo Manassero e con Stefano Mazzoli. Quattordici quelli dei dilettanti, sei individuali e otto a squadre. Tutto a testimonianza di un gruppo capace di imporsi in ogni fascia d’età e sui circuiti di tutto il mondo.
La gara - Vecchi Fossa e Ko anno iniziato il turno conclusivo con un colpo di ritardo da Bergamaschi, che ha perso rapidamente contatto. Il francese si è portato avanti di un colpo sulle prime nove buche, poi è tornata la parità alla 15ª per il primo errore del transalpino, ma l’azzurro gli ha concesso ancora un colpo di vantaggio con il suo unico bogey alla 16ª. Quindi il sorprasso sul green della 18ª: birdie di Vecchi Fossa e addirittura doppio bogey di Ko.
Altri due italiani tra i top ten, Alessandro Tadini, quattro allori sul Challenge Tour e sempre affidabile, sesto con 210 (-6) insieme allo spagnolo Lucas Vacarisas e all’irlandese Jonathan Yates, e al nono posto con 211 (-5) Giulio Castagnara, alla pari con gli iberici Angel Hidalgo Portillo e Jordi Garcia Del Moral, numero uno del circuito per il 2020. Il migliore tra i dilettanti, che si sono molto ben comportati, è stato Filippo Celli, 16° con 213 (-3), e subito dietro Andrea Romano, 21° con 214 (-2) stesso score di Andrea Saracino. E ancora in 23ª posizione con 215 (-1) l’altro amateur Lucas Nicolas Fallotico.
Mazzoli manca la ‘carta’ per il Challenge Tour 2021 - Delusione per Stefano Mazzoli che con il 16° posto, alla pari con Filippo Celli, non è riuscito a mantenere il terzo posto nella money list, l’ultimo che dava diritto a una delle tre “carte” per il Challenge Tour 2021, scivolando al quarto (punti 13.522). È stato sorpassato da Jeong Weon Ko (p. 14.556), sicuramente soddisfatto dell’esito del torneo anche se ha mancato la vittoria. Il re dell’Alps Tour 2020, come detto, è Jordi Garcia Del Moral (p. 18.502), la cui leadership era già al sicuro prima di questo evento, e seconda posizione per Lucas Vacarisas (p. 14.975), più che meritata dopo un titolo e altre tre top ten in sette gare disputate.
Le interviste - Jacopo Vecchi Fossa, 26enne di Reggio Emilia nel cui curriculum figurano anche un Campionato Nazionale Open (2018) e un Campionato della PGA Italiana (2019), ha concluso la sua corsa vincente con cinque birdie e un bogey. “Sono partito - ha detto - per questa gara senza aspettative perché è la cosa migliore da farsi. Nel primo giro ho ottenuto un buon parziale di 69, poi nel secondo ho espresso un ottimo golf, sfruttando bene i par 5, e sono sceso sei colpi sotto par per un 66 con cui mi sono portato al secondo posto. Oggi ancora una prova produttiva, con un 68 dovuto a molta attenzione e con un solo errore alla buca 16 in uscita dal bunker. In sostanza è stata una grande settimana. Non è stato facile vincere perché il livello del’Alps Tour di anno in anno sale sempre di più e ci sono tanti ragazzi che già meritano di essere in tour superiori. Dedico il successo al mio team, ossia a Cristiano Cambi e a Giorgio Grillo, a tutta la famiglia e alla mia fidanzata Matilde”. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Così Jordi Garcia Del Moral: “Sono naturalmente felice per essere il numero uno dell’Alps Tour e per il passaggio di circuito. Mi sento pronto per il Challenge Tour e, anzi, non vedo l’ora di frequentarlo. Porterò l’Italia nel cuore per aver vinto qui il Cervino Open e per aver ricevuto la ‘carta’ a Roma”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha avuto il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
L’Italian Pro Tour - L’Italy Alps Open è stato, come detto, il torneo conclusivo dell’Italian Pro Tour giunto alla 14ª edizione dopo un cammino ricco di successi per numero e qualità di manifestazioni e per i tanti giovani che ne hanno usufruito come trampolino di lancio per traguardi importanti. Il circuito 2020 - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup - la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma - che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si è disputata a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il Golf Nazionale - Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il tracciato, di alta caratura tecnica, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nell’occasione ha ricevuto pieno consenso da parte dei partecipanti alla gara sia per la preparazione che per le la qualità. Il percorso, nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale, ritenuto la Coverciano del green, è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup.
È ancora più azzurro l’Italy Alps Open, il torneo che conclude la stagione dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour al Golf Nazionale (par 72), la casa del golf italiano. Infatti Filippo Bergamaschi ha mantenuto la leadership con 134 (65 69, -10) colpi, ma con un ottimo giro in 66 (-6), miglior score di giornata, Jacopo Vecchi Fossa (135, -9) ha lanciato la sua candidatura al titolo agganciando al secondo posto il francese Jeong Weon Ko. Saranno della partita anche lo spagnolo Jacobo Pastor, quarto con 136 (-8), il francese Julien Foret e lo svedese Oliver Jacobsson, quinti con 137 (-7), e anche un altro italiano, Alessandro Tadini, quattro titoli sul Challenge Tour, risalito dalla 20ª alla settima piazza con 138 (-6) dopo un bel 67 (-5).
Partendo anche lui dal 20° posto si è portato all’ottavo con 140 (-4) il dilettante Andrea Romano, sempre pronto a ben figurare quando si confronta con i pro, che ha la compagnia degli iberici Lucas Vacarisas e Angel Hidalgo Portillo, dell’irlandese Jonathan Yates e del portoghese Tomas Bessa Guimaraes. In buona classifica Ludovico Addabbo, 13° con 141 (-3), Giulio Castagnara e l’altro amateur Lucas Nicolas Fallotico, 15.i con 142 (-2) insieme allo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, leader dell’ordine d merito. Altri due dilettanti subito dietro, Filippo Celli e Riccardo Bregoli, 19.i con 143 (-1) alla pari con Andrea Saracino. Ha rimontato preziose posizioni Stefano Mazzoli, 28° con 144 (par) insieme allo scozzese Ryan Lumsden, l’altro autore di un 66. Mazzoli è l’unico azzurro, terzo nell’ordine di merito, che compete per le tre ‘carte’ per il Challenge Tour 2021 che saranno assegnate alla fine del torneo ai primi della money list.
La corsa per salire sul Challenge Tour 2021 - Nella corsa per salire di circuito Jordi Garcia Del Moral è praticamente già promosso avendo un vantaggio sugli inseguitori praticamente incolmabile, mentre c’è lotta per la seconda e la terza posizione dove con la classifica attuale l’altro iberico Lucas Vacarisas manterrebbe la seconda, mentre Jeong Weon Ko (7° nell’ordine di merito) prenderebbe la terza relegando in quarta e mettendo fuori gioco Stefano Mazzoli. Sono usciti di scena l’inglese Sam Robinson (4° OM) e l’olandese Lars Keunen (5° OM) out al taglio, mentre hanno chances di arrivare alla ‘carta’ salendo ancora di classifica, ma dipendendo anche dagli altri, gli spagnoli Jacobo Pastor (8° OM) e Angel Hidalgo Portillo (6° OM).
Rimasti in gara 50 giocatori - Il taglio, caduto a 147 (+3), ha lasciato in gara 50 concorrenti, compresi 19 italiani, di cui cinque dilettanti. I professionisti, nel giro finale, si contenderanno il montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 riservati al vincitore.
Le interviste - Filippo Bergamaschi ha segnato quattro birdie e un bogey per il parziale di 69 (-3). “Ho espresso un gioco molto regolare - ha detto - ma rispetto a ieri sono rimasto più volte corto alla bandiera e ho avuto meno occasioni da birdie. Ho comunque fatto quello che serviva e sono contento del mio score. Sarà bello effettuare l’ultimo giro con Jacopo che è un grande amico con cui mi sono trovato a competere tante volte. Domani? Sarà la mia ultima gara stagionale e siamo in Italia, ulteriori motivazioni a dare il massimo per poter vincere”.
Jacopo Vecchi Fossa ribadisce il concetto di Bergamaschi: “Sarà stimolante giocare con Filippo e francamente lo speravo dopo essere arrivato in club house con lui ancora in campo. Ho un colpo di ritardo, si può fare. Veramente buone le mie prove nelle due giornate e in particolare ha funzionato il gioco corto con ottimi approcci. Il campo è piuttosto complicato, diverso rispetto a come lo conosciamo perché bagnato, e quindi obbliga a strategie e scelte differenti e occorre essere molto attenti e concentrati”. Nel suo 66 (-6) un eagle e quattro birdie, senza bgey.
Andrea Romano ha rimontato con un parziale di 69, frutto di cinque birdie e di due bogey: “Speravo in qualcosa di più, soprattutto sul green dove qualche putt non è stato proprio fortunato, ma non mi lamento certo dell’esito”.
L’Italian Pro Tour - L’Italy Alps Open è, come detto, la tappa conclusiva dell’Italian Pro Tour giunto alla 14ª edizione dopo un cammino ricco di successi per numero e qualità di manifestazioni e per i tanti giovani che ne hanno usufruito come trampolino di lancio per traguardi importanti. Il circuito 2020 - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup - la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma - che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si disputa a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Il Golf Nazionale - Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale, ritenuto la Coverciano del green, è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup.
La slovena Ana Belac (281 - 66 71 70 74, -7) ha firmato il primo titolo sul Symetra Tour dominando, al termine di una corsa di testa, nel Carolina Golf Classic, penultimo torneo stagionale del circuito disputando sul prestigioso percorso del Pinehurst n. 9 (par 72), a Pinehurst nel North Carolina. Sta conducendo un bel finale di stagione Roberta Liti, la quale dopo una gara tutta in rimonta ha ottenuto un bell’undicesimo posto con 293 (72 75 74 72, +5) colpi. A inizio ottobre si era classificata quinta nel Symetra Classic.
Ana Belac, 23enne di Kranj, studi compiuti alla Duke University di Durham, ha iniziato il giro finale con sei colpi di vantaggio sulla seconda classificata che ha gestito senza problemi, pur avendo realizzato uno score di due colpi sopra par (74, +2, tre birdie, tre bogey, un doppio bogey). Il successo le ha fruttato un assegno di 30.000 dollari. Al secondo posto, distanziata di quattro colpi, Allison Emrey (285, -3) e al terzo a cinque lunghezze Lauren Coughlin (286, -2). In quarta posizione con 287 (-1) Savannah Vilaubi e la dilettante Emilia Migliaccio, di cui si dice un gran bene, e in sesta con 288 (par) Sierra Brooks e la taiwanese Peiyun Chien. Roberta Liti ha concluso la sua gara con due birdie e due bogey per il 72 del par.
TERZO GIRO - Ana Belac ha fatto il vuoto nel terzo giro del Carolina Golf Classic, penultimo torneo stagionale del Symetra Tour che si sta svolgendo sul prestigioso percorso del Pinehurst n. 9 (par 72), a Pinehurst nel North Carolina.
La 23enne di Kranj conduce con 207 (66 71 70, -9) colpi. dopo un giro in 70 (-2) dovuto a quattro birdie e a due bogey e nel turno conclusivo proverà a cogliere il primo titolo sul circuito dall’alto di sei colpi di vantaggio sulla seconda classificata, Lauren Coughlin (213, -3). Ha mantenuto la 21ª posizione con 221 (72 75 74, +5) Roberta Liti che ha messo insieme due birdie e quattro bogey per il 74 (+2).
Sono al terzo posto con 214 (-2), ma probabilmente con scarse possibilità di impensierire la leader, Marissa Steen, Taylor Totland e Karen Chung così come Allison Emrey e la finlandese Matilda Castren, vincitrice del precedente Mission In Championship, seste con 215 (-1).
SECONDO GIRO - La slovena Ana Belac ha continuato la sua corsa di testa, mantenendo la leadership con 137 (66 71, -7) colpi nel Carolina Golf Classic, penultimo torneo stagionale del Symetra Tour che si sta svolgendo sul prestigioso percorso del Pinehurst n. 9 (par 72), a Pinehurst nel North Carolina.
In una giornata con vento forte che ha spirato fino a 51 miglia orarie e che ha reso difficile il gioco, Roberta Liti ha recuperato posizioni salendo dal 29° al 21° posto con 147 (72 75, +3).
Ana Belac, 23enne di Kranj che ha compiuto gli studi alla Duke University di Durham, ha girato in 71 (-1) con tre birdie e due bogey. Alle sue spalle la taiwanese Peiyun Chien, seconda con 139 (-5), la finlandese Matilde Castren, vincitrice del precedente Mission In Championship, e la svedese Linnea Johansson, terze con 142 (-2). Al quinto posto con 143 (-1) sei concorrenti tra le quali si trovano Haylee Harford e la dilettante Emilia Migliaccio. Roberta Liti ha realizzato in 75 (+3) con due birdie e cinque bogey.
PRIMO GIRO - La slovena Ana Belac, dando seguito a buone prestazioni sul Symetra Tour, ha preso il comando con 66 (-6) colpi nel primo giro del Carolina Golf Classic, penultimo torneo stagionale del circuito che si sta svolgendo sul prestigioso percorso del Pinehurst n. 9 (par 72), a Pinehurst nel North Carolina. Buona partenza di Roberta Liti, unica azzurra in campo, 29ª con 72 (par).
Ana Belac, 23enne di Kranj ha iniziato a giocare all’età di cinque anni. Ha compiuto gli studi alla Duke University di Durham, nello stato in cui si sta giocando, e al primo anno sul circuito nelle otto gare disputate ha ottenuto tre top ten e non è mai uscita al taglio. Con un eagle, sei birdie e due bogey ha preso un colpo di vantaggio su Allison Emrey (67,-5), e due su Taylor Totland e sulla filippina Clariss Guce (68, -4). In quinta posizione con 69 (-3) Sierra Brooks, Gigi Stoll e la svedese Linnea Johansson e tra le giocatrici in ottava con 70 (-2) Janie Jackson e Laura Wearn, entrambe vincitrici stagionali. In 15ª con 71 (-1) l’emergente Lucy Li.
Roberta Liti, che ha ottenuto il suo miglior risultato sul circuito con il quinto posto nel Symetra Classic all’inizio di ottobre, ha segnato tre birdie e tre bogey.
LA VIGILIA - Sul prestigioso percorso del Pinehurst n. 9, a Pinehurst nel North Carolina, si disputa il Carolina Golf Classic (28-31 ottobre), penultimo torneo stagionale del Symetra Tour al quale prende parte Roberta Liti, che ha ottenuto il suo miglior risultato sul circuito con il quinto posto nel Symetra Classic all’inizio di ottobre.
Nel field quasi tutte le migliori proette del circuito tra le quali ricordiamo le statunitensi Kim Kaufman, Bailey Tardy, Anna Redding, Janie Jackson, Lucy Li, Casey Danielson e Laura Wearn, l’australiana Robyn Choi, la taiwanese Peiyun Chien, la slovena Ana Belac, la svedese Frida Kinhult, l’austriaca Dewi Weber e la finlandese Matilda Castren, vincitrice del precedente Mission In Championship. Concluderà la stagione il Symetra Tour Championship a Davidson, sempre nel North Carolina, in programma dal 3 al 6 novembre.
E’ subito azzurro con Filippo Bergamaschi leader con 65 (-7) colpi dell’Italy Alps Open, il torneo che conclude la stagione dell’Alps Tour e dell’Italian Pro Tour al Golf Nazionale (par 72), la casa del golf italiano. Bergamaschi ha un colpo di margine sul francese Jeong Weon Ko (66, -6) e due sull’irlandese Jonathan Yates (67, -5), ma sono in ottima posizione anche Carlo Casalegno e Jacopo Vecchi Fossa, quarti con 69 (-3) alla pari con lo spagnolo Jacobo Pastor, il transalpino Julien Foret e con il portoghese Vitor Londot Lopes.
Ancora una volta si stanno facendo valere i dilettanti: sono infatti al nono posto con 70 (-2) Filippo Celli e Lucas Nicolas Fallotico, affiancati da Andrea Saracino e da Giulio Castagnara, e non sono stati da meno Andrea Romano, 20° con 70 (-2), stesso score di Alessandro Tadini, quattro successi in carriera sul Challenge Tour, Enrico Di Nitto, Stefano Pitoni e di Ludovico Addabbo, e l’altro amateur Riccardo Bregoli, 29° con 72 (par).
Corsa alle tre ‘carte’ per il Challenge Tour 2021 - Al termine del torneo saranno assegnate tre “carte” per il Challenge Tour ai primi tre della money list dove attualmente sono nell’ordine gli spagnoli Jordi Garcia Del Moral e Lucas Vacarisas, che sono al 33° posto con 73 (+1), e Stefano Mazzoli, 41° con 74 (+2). Con la classifica attuale Jeong Weon Ko (7° in money list) sorpasserebbe Mazzoli, che ora dovrà cambiare passo per giungere fino alle prime posizioni della classifica o per contrastare l’avanzata di Ko o per superare Vacarisas nel caso che il francese si rendesse imprendibile. Ci sono in corsa altri concorrenti, praticamente tutti coloro che sono entro i primi 18 dell’ordine di merito, a iniziare dall’iberico Angel Hidalgo Portillo (6°), anch’egli nono e che salirebbe di tour con una vittoria o anche con un secondo posto, ma dipendendo molto dagli altri. In panne l’inglese Sam Robinson (4°) e l’olandese Lars Keunen (5°), rispettivamente 61° con 76 (+4) e 75° con 78 (+6). Oltre a costoro, tutti gli altri possibili candidati alla ‘carta’ avranno chances solo arrivando primi, ma anche con una fortunata serie di combinazioni favorevoli sul piazzamento di chi li precede.
Le interviste - Filippo Bergamaschi, 29enne di Treviglio, vincitore del Campionato Nazionale Open del 2016, ha realizzato nel suo ottimo giro un eagle, sei birdie e un bogey: “Mi sono espresso veramente al meglio, non ho sbagliato praticamente nulla da tee a green e, anzi, forse potevano entrare un paio di putt in più da distanza ravvicinata. Il campo è bagnato e si deve giocare in maniera diversa da come lo troviamo normalmente. Sto lavorando tanto su tutto il gioco e in particolare ho fatto qualche cambiamento in quello lungo e i risultati si stanno vedendo. Questo dovrebbe essere il mio ultimo torneo stagionale e l’anno prossimo, se tutto tornerà alla normalità, sarò sul Challenge Tour”.
Filippo Celli, ventenne azzurro tesserato per l’Olgiata GC, ha mostrato ancora una volta la sua buona predisposizione nel confrontarsi con i professionisti. “Speravo di ottenere uno score con qualche colpo in meno, ma va bene lo stesso. Sono stato molto contento di aver girato insieme a Bergamaschi: ho appreso belle cose sia sul gioco, perché sbaglia poco, che sul modo di comportarsi in campo, poiché non perde mai la calma. Il futuro? Per gennaio il progetto è di frequentare un College statunitense”. Nel suo score quattro birdie e due bogey.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
L’Italian Pro Tour - L’Italy Alps Open è, come detto, la tappa conclusiva dell’Italian Pro Tour giunto alla 14ª edizione dopo un cammino ricco di successi per numero e qualità di manifestazioni e per i tanti giovani che ne hanno usufruito come trampolino di lancio per traguardi importanti. Il circuito 2020 - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup - la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma - che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Formula e montepremi – L’Italy Alps Open si svolge sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si disputa a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Un lungo putt a segno per il birdie nel playoff e Brian Gay è tornato al successo sul PGA Tour dopo sette anni, imponendosi con 269 (70 68 67 64, -15) colpi nel Bermuda Championship. Sul percorso del Port Royal Golf Course (par 71), a Southampton nelle Isole Bermuda, dove sono stati ammessi per la prima volta dopo il lockdown gli spettatori (500 al giorno), Gay, 48enne di Fort Worth (Texas), al quinto tiolo sul tour, ha concluso la gara alla pari con Wyndham Clark (269 - 66 68 70 65) e poi lo ha superato alla prima buca di spareggio.
Il vincitore, quattro colpi di ritardo dal leader dopo undici buche, ha recuperato con tre birdie e poi il rivale gli ha concesso la parità con un bogey alla 16. Clark, però, è tornato indietro a sua volta con un bogey alla 17, ma ha avuto la forza di forzare al playoff l’avversario con un altro birdie alla 18 (64, -7 nove birdie, due bogey). Per Clark l’amarezza di non essere riuscito a segnare un altro birdie dopo i sette che aveva realizzato sulle prime undici buche, pagando poi caro l’unico errore (65, -6).
Ha ottenuto un bel terzo posto con 271 (-13) Ollie Schniederjans, entrato nel field con un invito dello sponsor, e sono terminati al quarto con 272 (-12) Denny McCarthy, autore del miglior score di giornata con 63 (-8, otto birdie), Doc Redman, che era in vetta dopo tre giri, l’australiano Matt Jones e Stewart Cink, che in tal modo è salito al secondo posto nella graduatoria della FedEx Cup alle spalle di Bryson DeChambeau.
E’ riuscito nell’intento di assicurarsi la Special Temporary Membership, che gli permetterà la presenza sul circuito per la stagione 2020-2021, Will Zalatoris, al quale mancavano 3 punti FedEx Cup per arrivare ai 288 rischiesti, e lui con il 16° posto (276, -8) se ne è assicurati ben 49. Poco dietro l’irlandese Padraig Harrington, 26° con 278 (-6), capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (Wisconsin, 2021), e in 37ª posizione con 280 (-4) il 19enne danese Rasmus Hojgaard, due successi in stagione sull’European Tour, alla seconda esperienza negli Stati Uniti dopo l’US Open in cui era uscito al taglio.
Il taglio invece lo ha superato, terminando poi 59° con 287 (+3) Fred Funk, otto titoli sul PGA Tour e nove sul Champions Tour, che a 64 anni e al 650° torneo sul circuito è divenuto il quarto giocatore di pari età o superiore a compiere la prodezza dopo Jack Nicklaus, Tom Watson e Sam Snead, recordman in merito che fu ammesso ai giri finali quando aveva di 67 anni. A Brian Gay è andato un assegno di 720.000 dollari su un montepremi di 4.000.000 di dollari.
TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta alla classifica del Bermuda Championship dove Doc Redman con 203 (65 71 67, -10) colpi ha sorpassato Ryan Armour e Wyndham Clark, leader dopo due turni e ora secondi con 204 (-9) alla pari con Kramer Hickok.
Sul percorso del Port Royal Golf Course (par 71), a Southampton nelle Isole Bermuda, dove sono stati ammessi per la prima volta dopo il lockdown gli spettatori (500 al giorno), Redman, 22enne di Raleigh, vincitore nel 2017 del prestigioso US Amateur, un major per dilettanti, è rinvenuto dal quarto posto con un 67 (-4), frutto di cinque birdie e di un bogey e ora punta al primo titolo alla 40ª presenza sul circuito.
Sono comunque parecchi gli avversari da fronteggiare, a parte il trio che lo insegue, poiché hanno ottime possibilità anche Ollie Schniederjans, Brian Gay e l’australiano Matt Jones, unico autore di un giro senza bogey (66, -5, cinque birdie), quinti con 205 (-8), e Adam Schenk, Doug Ghim e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, ottavi con 206 (-7), quest’ultimo ritornato sul tour dopo una breve e poco produttiva escursione sull’European Tour. E’ salito ancora Will Zalatoris, 15° con 208 (-5), al quale servivano tre punti in FedEx Cup, ormai sicuramente in tasca, per ottenere la Special Temporary Membership e per rimanere a giocare sul circuito, ma ora ha anche l’opportunità di conquistare la quarta top ten nella stagione 2020/2021 da poco cominciata.
Ha perso posizioni l’irlandese Padraig Harrington, da 12° a 24° con 209 (-4), ed è rimasto stabile il 19enne danese Rasmus Hojgaard, 36° con 211 (-2), due successi in stagione sull’European Tour, alla seconda esperienza negli Stati Uniti dopo l’US Open in cui è uscito al taglio. Il montepremi è inferiore rispetto agli standard del tour, ma 4.000.000 di dollari sono comunque un bell’incentivo.
SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso per sopravvenuta oscurità nel Bermuda Championship, ma i cinque giocatori che dovranno completare il turno non incideranno sulla classifica dove si sono portati al comando con 134 (-8) colpi Ryan Armour (64 70) e Wyndham Clark (66 68).
Sul percorso del Port Royal Golf Course (par 71), a Southampton nelle Isole Bermuda, nel primo torneo del PGA Tour dopo il lockdown al quale è stato ammesso un numero limitato di spettatori (500 al giorno), la coppia di testa precede di misura Kramer Hickok (135, -7). Al quarto posto con 136 (-6) Ollie Schniederjans e Doc Redman. Ha ceduto Peter Malnati, leader dopo un turno, sceso con 137 (-5) al sesto posto in un gruppo che comprende l’inglese Luke Donald e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, che dopo una breve escursione nell’European Tour è tornato negli Stati Uniti, dove fino ad ora non ha trovato fortuna. Spera di averne in questa occasione confortato dall’essere stato l’unico concorrente ad aver effettuato un giro bogey free, l’undicesimo sul circuito nei 217 round effettuati, in una giornata in cui il vento ha spirato con punte fino a 35 miglia orarie. Con 66 (-5, cinque birdie) ha recuperato 74 posizioni e ha firmato il miglior score di giornata, ottenuto anche da Michael Gellerman, che poi è stato costretto al ritiro così come lo svedese Henrik Stenson, che si è infortunato a un piede.
Ha ben tenuto l’irlandese Padraig Harrington, 12° con 138 (-4), che sarà il capitano del Team Europe nella prossima Ryder Cup (Wisconsin, 2021).
Ha raggiunto il suo obiettivo Will Zalatoris, 36° con 141 (-1), che otterrà sicuramente i tre punti per la FedEx Cup che gli servivano per avere la Special Temporary Membership e per rimanere a giocare sul circuito. Stesso score per il 19enne danese Rasmus Hojgaard, due successi in stagione sull’European Tour, risalito dal 64° posto e alla seconda esperienza negli Stati Uniti dopo l’US Open. Con loro anche Fred Funk, otto titoli sul PGA Tour e nove sul Champions Tour, che a 64 anni e al 650° torneo sul circuito ha superato il taglio. E’ il quarto giocatore di pari età o superiore a compiere la prodezza dopo Jack Nicklaus, Tom Watson e Sam Snead, recordman in merito che fu ammesso ai giri finali quando aveva di 67 anni
E’ finita dopo 36 buche la difesa del titolo di Brendon Todd, 89° con 146 (+4) e fuori dal torneo. Il montepremi è inferiore rispetto agli standard del tour, ma 4.000.000 di dollari sono comunque un bell’incentivo.
PRIMO GIRO - Peter Malnati, leader con 63 (-8) colpi, è stato il protagonista nel giro iniziale del Bermuda Championship che si sta svolgendo sul percorso del Port Royal Golf Course (par 71), a Southampton nelle Isole Bermuda, primo torneo del PGA Tour dopo il lockdown al quale è stato ammesso un numero limitato di spettatori, 500 al giorno.
Malnati,, 33enne di New Castle (North Carolina), un titolo datato 2015 (Sanderson Farms) e due top 5 nel due tornei precedenti disputati, ha realizzato otto birdie senza bogey prendendo un colpo di vantaggio su Doug Ghim e su Ryan Armour (64, -7). Seguono a due Doc Redman, Vaughn Taylor e Chase Seiffert (65, -6). Tra gli otto concorrenti al settimo posto con 66 (-5) Stewart Cink e Hunter Mahan, quest’ultimo al 431° torneo sul tour, e al 15° con 67 (-4) l’irlandese Padraig Harrington, che guiderà il Team Europe nella prossima Ryder Cup (Wisconsin, 2021).
Al 46° con 69 (-2) lo svedese Henrik Stenson e Will Zalatoris, che ha avuto un ottimo inizio di stagione 2020-2021 con tre top ten, compreso il sesto posto nell’US Open, e che dovrà raccogliere tre punti in FedEx Cup per ottenere la Special Temporary Membership e rimanere a giocare sul circuito. In 64ª posizione con 70 (-1) il 19enne danese Rasmus Hojgaard, alla seconda esperienza negli Stati Uniti dopo l’US Open, e in 84ª con 71 (par) Brendon Todd la cui difesa del ttolo è già problematica. Il montepremi è inferiore rispetto agli standard del tour, ma 4.000.000 di dollari sono sempre da rispettare.
LA VIGILIA - Brendon Todd difende il titolo nel Bermuda Championship (29 ottobre.1 novembre), sul percorso del Port Royal Golf Course, a Southampton nelle Isole Bermuda, il primo torneo del PGA Tour dopo il lockdowan a cui sarà ammesso il pubblico. In limiti contenuti, 500 persone al giorno, e con rigide misure d sicurezza per salvaguardare una nazione dove il livello dei contagi è molto basso.
Il field comprende cinque campioni major, Stewart Cink, Jason Dufner, lo svedese Henrik Stenson, l’inglese Danny Willett e l’irlandese Padraig Harrington, che sarà il capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (Wisconsin, 2021) insieme a un gruppo di buoni giocatori che possono dare vivacità all’evento. Ricordiamo Hudson Swafford, Harold Varner III, Brian Stuard, Robert Streb, Hunter Mahan, l’argentino Emiliano Grillo, il sudafricano Branden Grace e l’austriaco Sepp Straka.
Da seguire il norvegese Kristoffer Ventura ai primi passi sul circuito (dopo due successi lo scorso anno nel Korn Ferry Tour) in cui ha ottenuto due top ten su quattro gare, e Will Zalatoris, che sul secondo tour statunitense ha praticamente dominato nel 2020 con un successo, altre nove top ten e la leadership nell’ordine di merito. Ora con tre piazzamenti tra i primi dieci in quattro gare disputate sul circuito maggiore 2020-2021, gli mancano tre soli tre punti in FedEx Cup per ottenere la Special Temporary Membership e rimanere a tempo pieno tra gli eletti, ma avrà comunque la ‘carta’ attraverso il Korn Ferry. Ha buone possibilità di ripetersi Brendon Todd, 35enne di Pittsbourgh (Pennsylvania), e portare a quattro i suoi titoli. Il montepremi è inferiore rispetto agli standard del tour, ma 4.000.000 di dollari sono sempre da rispettare.
Il torneo su GOLFTV – Il Bermuda Championship viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 29 ottobre a domenica 1 novembre, dalle ore 17 alle ore 20. Commento di Nicola Pomponi, Marco Durante e di Federico Colombo.
In un finale ricco di colpi di scena, molto combattuto e con numerosi protagonisti che andavano lentamente fuori gioco, l’inglese Callum Shinkwin ha trovato il guizzo giusto per firmare il primo titolo sul circuito nell’Aphrodite Hills Cyprus Open. Ha concluso con lo score di 264 (67 66 68 63, -20) colpi alla pari con il finlandese Kalle Samooja (264 - 70 66 64 64) e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca di playoff.
Sul percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos a Cipro, nazione che ha ospitato per la prima volta un evento dell’European Tour e la 50ª toccata dal circuito continentale, si è classificato al 41° posto con 276 (66 69 72 69, -8) Lorenzo Gagli, unico italiano in campo.
Samooja, 32enne di Turku con un successo sul Challenge Tour, era riuscito a portarsi in testa a tre buche dalla fine con un colpo di margine sulla concorrenza, ma poco dopo Shinkwin, 27enne di Watford senza titoli anche nel Challenge Tour, arrivato con anticipo sul green della 18, ha messo a segno un putt chilometrico per l’eagle e ha sopravanzato l’avversario di un colpo, realizzando peraltro un 63 (-8, un eagle, sei birdie), miglior score del turno. Nel frattempo avevano ceduto il gallese Jamie Donaldson, leader dopo tre giri, lo scozzese Robert MacIntyre e il sudafricano Garrick Higgo, tutti a lungo in corsa, terzi con 266 (-18).
Samooja, pur in svantaggio, non ha perso la calma e sull’ultima buca con il settimo birdie per il 64 (-7) ha portato Shinkwin al playoff. Poi l’epilogo con l’inglese che ha realizzato il birdie risolutivo da circa un metro e mezzo dall’asta e con il finlandese che lo ha fallito dalla stessa distanza. Shinkwin ha percepito un assegno di 162.563 euro su un montepremi di un milione di euro.
In sesta posizione con 267 (-17) l’australiano Jason Scrivener, l’inglese Dale Whitnell e il finlandese Sami Valimaki e in nona con 268 (-16) il francese Adrien Saddier.
Lorenzo Gagli è partito piuttosto bene ed è rimasto per due giri in alta classifica, poi un 72 (+1) nel terzo turno lo ha portato a metà graduatoria. Nel quarto ha incontrato un doppio bogey dopo cinque buche che ha successivamente recuperato con quattro birdie per il parziale di 69 (-2).
L’European Tour resta a Cipro dove sullo stesso percorso avrà luogo l’Aphrodite Hills Cyprus Showndown (5-8 novembre) con formula particolare perché si comincerà medal e si finirà match play. Parteciperanno Lorenzo Gagli e Francesco Laporta.
TERZO GIRO - Sarà un giro finale tutto da seguire nell’Aphrodite Hills Cyprus Open dove sul percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), in una classifica molto corta, vi saranno almeno venti giocatori nell’arco di quattro colpi in grado di poter vincere, ma tra costoro non figura Lorenzo Gagli, che ha perso posizioni scivolando dal 18° al 38° posto con 207 (66 69 72, -6).
Nella città di Paphos a Cipro, nazione che ospita per la prima volta un evento dell’European Tour, il gallese Jamie Donaldson, 45enne di Pontypridd con tre titoli nel palmarès, l’ultimo nel 2014, è riuscito a isolarsi in vetta con 199 (65 65 69, -14) colpi grazie a un birdie sull’ultima buca (dopo aver segnato in precedenza quattro birdie e tre bogey), con cui ha perfezionato il parziale di 69 (-2). In tal modo, dopo una continua altalena in vetta alla graduatoria con tanti protagonisti, si è liberato della compagnia dell’inglese Marcus Armitage. del belga Thomas Detry, dello scozzese David Drysdale, 45enne di Edinburgo, 509 gare sul tour senza vittorie, e dei finlandesi Kalle Samooja e Sami Valimaki, quest’ultimo alla prima stagione sul circuito e già con un successo.
In settima posizione con 201 (-12) e con buone prospettive un altro vincitore stagionale, il sudafricano Garrick Higgo, affiancato dal danese Jeff Winther, dallo scozzese Robert MacIntyre e dagli inglesi Callum Shinkwin e Jordan Smith. Tra gli altri che inseguono, tutti con possibilità di insidiare Donaldson, ricordiamo l’indiano Shubhankar Sharma e il francese Adrien Saddier, 12.i con 202 (-11), il danese Thorbjorn Olesen e l’inglese Andy Sullivan, 16.i con 203 (-10). Lorenzo Gagli, unico italiano in gara, è partito con due bogey e ha concluso con un altro bogey. In mezzo due birdie hanno fatto 72 (+1). Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli, unico italiano in gara, 17° con 135 (66 69, -7), si è mantenuto in alta classifica nell’Aphrodite Hills Cyprus Open, sul percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos a Cipro, nazione che ospita per la prima volta un evento dell’European Tour, la 50ª toccata dal circuito continentale.
Dopo il primo, anche il secondo giro non è terminato per la sopravvenuta oscurità, con cinque giocatori fermati lungo il percorso. Due sono importanti, perché occupano il primo posto della classifica provvisoria con “meno 11”, il gallese Jamie Donaldson, stoppato dopo 17 buche, e l’inglese Marcus Armitage, che he ha giocate 15. Gli altri tre concorrenti che debbono concludere non incideranno nella graduatoria che vede al terzo posto con 132 (-10) l’inglese Richard McEvoy, lo scozzese David Drysdale, alla 509ª presenza sul tour, e il finlandese Sami Valimaki, alla prima stagione sul circuito dove ha ottenuto un successo (Oman Open a marzo). Al sesto posto con 133 (-9), l’indiano Shubhankar Sharma, che ha superato il sesto taglio di fila, gli inglesi Jordan Smith e Callum Shinkwin, il belga Thomas Detry, il francese Benjamin Hebert e lo statunitense Joahnnes Veerman, leader dopo un giro con l’inglese Mitch Waite, ora 12° con 134 (-8). Sono rimasti in corsa con l’ultimo punteggio utile l’inglese Laurie Canter e il belga Nicolas Colsaerts, 62.i con 139 (-3), secondi la scorsa settimana nel 77° Open d’Italia, superati in extremis dall’inglese Ross McGowan.
Jamie Donaldson, 45enne di Pontypridd con tre titoli, è sceso di cinque colpi sotto par con sei birdie e un bogey e Marcus Armitage, 33enne di Salford, un alloro nel Challenge Tour, di sei con un eagle, quattro birdie e un bogey. Per Lorenzo Gagli 69 (-2) colpi con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli, ottavo con 66 (-5) colpi, ha effettuato una bella partenza nell’Aphrodite Hills Cyprus Open, sul percorso dell’Aphrodite Hills Resort (par 71), nella città di Paphos a Cipro, Paese dove si svolge per la prima volta un evento dell’European Tour.
Guidano con 64 (-7) colpi una graduatoria abbastanza corta e provvisoria, poiché sei concorrenti non hanno concluso il turno per l’oscurità, l’inglese Mitch Waite e lo statunitense Johannes Veerman davanti a un quintetto composto dall’inglese Andy Sullivan, dallo scozzese David Drysdale, dal gallese Jamie Donaldson, dal finlandese Sami Valimaki e dal francese Joel Stalter (65, -6), gli ultimi due vincitori stagionali.
Nel gruppo dei nove giocatori che affiancano Gagli si trovano due dei sei concorrenti fermati lungo il percorso, il gallese Oliver Farr e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño che hanno lo stesso “meno 5” ma che dovendo giocare la buca 18, un par 5, hanno la possibilità con un eagle di portarsi al vertice. E’ al 18° posto con 67 (-4) l’inglese Laurie Canter, uno dei protagonisti del 77° Open d’Italia insieme al belga Nicolas Colsaerts, 43° con 69 (-2), entrambi superati in extremis nella massima manifestazione italiana dall’inglese Ross McGowan.
Johannes Veerman, 28anni, ammesso al circuito con il 19° posto alla Qualifying School, quattro top ten stagionali, ha segnato un eagle e cinque birdie. Mitch Waite, 25 anni che gioca sul Challenge Tour, ha messo insieme un eagle, sette birdie e due bogey. Lorenzo Gagli ha realizzato un eagle, cinque birdie e due bogey. Il torneo si svolge a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli dell’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro.
LA VIGILIA - L’European Tour sbarca per la prima volta a Cipro, dove si svolgeranno in sequenza due tornei, l’Aphrodite Hills Cyprus Open (29 ottobre-1 novembre) e l’Aphrodite Hills Cyprus Showdown (5-8 novembre) entrambi sullo stesso percorso dell’Aphrodite Hills Resort, a Paphos, città risalente ai tempi del neolitico in una zona dedicata al culto della dea Afrodite.
A Cipro, cinquantesimo Paese che ospita un evento del massimo circuito continentale, sarà in campo un solo azzurro, Lorenzo Gagli, 35enne di Bagno a Ripoli (FI), tre top ten quest’anno e un titolo sul Challenge Tour (Kenya Open, 2018), amante di calcio e musica.
Nel field otto vincitori stagionali: gli spagnoli Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, il finlandese Sami Valimaki, i francesi Joel Stalter e Romain Langasque, il sudafricano Garrick Higgo e gli inglesi Andy Sullivan e Sam Horsfield, quest’ultimo a segno in due dei sei eventi denominati “UK Swing” con cui il circuito è ripartito dopo il lockdown.
Altri possibili candidati al titolo l’altro inglese Laurie Canter e il belga Nicolas Colsaerts, protagonisti nel 77° Open d’Italia e superati sul filo di lana dall’inglese Ross McGowan, il tedesco Sebastian Heisele, quarto nell’occasione, il danese Thorbjorn Olesen, l’olandese Joost Luiten e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li.
Il torneo si svolgerà a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli dell’European Tour. Si cambierà formula nell’Aphrodite Hills Cyprus Showdown, che inizierà stroke play e si concluderà match play. Entrambe le manifestazioni avranno un montepremi di un milione di euro.
Diretta su GOLFTV – L’Aphrodite Hills Cyprus Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 29 ottobre e venerdì 30, dalle ore 10,30 alle ore 15,30; sabato 31, dalle ore 11 alle ore 15,30; domenica 1 novembre, dalle ore 10,30 alle ore 15. Su Eurosport2 ed Eurosport Player: giovedì 29 e venerdì 30, dalle ore 11,30 alle ore 15,30; sabato 31, dalle ore 11,30 alle ore 13,15 e dalle ore 14,15 alle ore 15,30; domenica 1 novembre, differita dalle ore 22 alle ore 24. Commento di Isabella Calogero, Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.
Dallo show del 77° Open d’Italia a quello dell’Italy Alps Open, ultimo atto dell’Italian Pro Tour 2020. Una sfida clou, decisiva per cambiare prospettiva alla carriera salendo sul Challenge Tour e tutti i migliori giocatori dell’Alps Tour, compresi i primi dodici dell’ordine di merito, che danno lustro all’Italy Alps Open (28-30 ottobre). Cala il sipario sul circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, passato attraverso 14 anni di successi per numero di eventi e per i tanti giovani che hanno trovato il trampolino di lancio verso traguardi significativi. L’Italian Pro Tour termina la sua bella corsa sul tracciato del Golf Nazionale a Sutri (VT), la casa del golf italiano, da dove l’aveva iniziata con il Campionato Nazionale Open.
Il circuito - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – si è dipanato in cinque gare, mantenendo la sua caratteristica itinerante e spaziando dal Lazio alla Valle d’Aosta, dalla Toscana al Piemonte, nell’ambito del Progetto Ryder Cup - la sfida Europa-USA in programma per la prima volta in Italia nel 2023 (29 settembre-1 ottobre) al Marco Simone Golf & Country Club di Roma - che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Corsa verso il Challenge Tour - Saranno i primi tre classificati nella money list a fare il salto di tour e, alla vigilia del torneo, i posti sono occupati nell’ordine dagli spagnoli Jordi Garcia Del Moral, ormai promosso dall’alto di un vantaggio di assoluta sicurezza, e Lucas Vacarisas e da Stefano Mazzoli, gli ultimi due ancora in bilico anche se il loro margine sull’inglese Sam Robinson, il quarto, è rispettivamente di 2.733 e di 2.252 punti, Subito dietro Robinson, nell’arco di circa 400 punti, si trovano l’olandese Lars Keunen, l’iberico Angel Hidalgo Portillo e il francese Jeong Weon Ko, tutti comunque in corsa perché i 6.525 punti riservati al vincitore e i 4.423 per il secondo possono causare ribaltoni. Con il successo, dipendendo tuttavia molto dalla posizione di chi li precede, possono sperare anche coloro che sono classificati tra l’ottava e la 18ª piazza dell’ordine di merito, tra i quali è assente solo il portoghese Tomas Santos Silva (13°). In sostanza un torneo che si annuncia avvincente e dagli spunti tecnici importanti, poiché la qualità non manca.
In campo 32 azzurri - Saranno al via 84 giocatori, compresi sette degli otto vincitori stagionali, in rappresentanza di 14 nazioni tra le quali Nuova Zelanda, Cile e Stati Uniti. Sul fronte straniero, oltre ai concorrenti già citati, ve ne sono altri in grado di movimentare la gara e anche di vincere, come hanno già fatto gli spagnoli Alejandro Del Rey e Jacobo Pastor e l’austriaco Lukas Nemecz, quest’anno a segno insieme a Mazzoli, Garcia Del Moral, Vacarisas e Keunen. E vanno ricordati l’altro austriaco Uli Weinhandl, i francesi Thomas Elissalde e Julien Foret, l’irlandese Jonathan Yates e lo scozzese Ryan Lumsden.
Saranno 32 gli azzurri in campo, tra i quali nove dilettanti. Insieme al motivatissimo Mazzoli hanno ampie possibilità di proporsi tra i protagonisti Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli, lo scorso anno numero uno dell’Alps Tour, Giulio Castagnara, Andrea Saracino, Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa, Stefano Pitoni, Andrea Rota e Carlo Casalegno, per citarne alcuni. E poi l’esperienza di Filippo Bergamaschi, Alessandro Tadini e di Andrea Maestroni, tutti con trascorsi sull’European Tour. Tra gli amateur Andrea Romano, Gregorio De Leo e Filippo Celli si sono già fatti notare nelle loro apparizioni tra i pro, ma anche gli altri sei hanno buone doti e per tutti sarà una esperienza molto positiva.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Formula e montepremi – L’Italy Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Il Golf Nazionale - Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992.
Il Golf Nazionale, ritenuto la Coverciano del green, è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup.
Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
Sicurezza e porte chiuse – La manifestazione si svolgerà a porte chiuse, rispettando il protocollo federale aggiornato, il distanziamento sociale e le rigide norme di sicurezza imprescindibili per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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