Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

L’inglese Todd Clements ha continuato la sua corsa di testa con 131 (64 67, -13) e Matteo Manassero, quarto con 135 (66 69, -9), è rimasto in alta classifica e sarà in corsa per il titolo nell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil, quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Club Castelconturbia (par 72) di Agrate Conturbia (Novara) e ridotto da 72 a 54 buche a causa del maltempo.

Clements, 24 anni, al secondo anno di tour con due top ten nel 2019, ha girato in 67 (-5, sei birdie, un bogey) e ha preso due colpi di vantaggio sul connazionale Alfie Plant, ex campione d’Europa dilettanti, e sul tedesco Hurly Long (133, -11)

Manassero, nella precedente uscita vincitore del Toscana Alps Open (Alps Tour) e che ha mostrato nuovamente un gioco solido e una certa sicurezza, è affiancato dagli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford e dal tedesco Marcel Siem. Un terzo tedesco è in ottava posizione con 136 (-8), Marcel Schneider, secondo nella money list, che ha la compagnia dei cechi Ondrej Lieser e Stanislav Matus, anche loro con chances di vittoria.

Sta conducendo un bel torneo il dilettante Riccardo De Leo, 11° con 137 (-7) e secondo tra gli azzurri, ma non sono stati da meno Pietro Ricci e Lorenzo Scalise, 17.i con 138, -6). Bene anche altri tre amateur: Riccardo Bregoli, 25° con 139 (-5), Manfredi Manica, 45° con 141 (-3), e Filippo Celli, 61° con 142 (-2).

Tra i pro sono in 36ª posizione con 140 (-4) Gregory Molteni, Federico Maccario e Aron Zemmer e hanno lo stesso score di Manica anche Guido Castagnara ed Enrico Di Nitto.

Il taglio, caduto a 142 (-2), ha lasciato in corsa 69 concorrenti di cui 16 italiani, compresi quattro dilettanti. I professionisti si contenderanno il montepremi di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro.

Le interviste - Todd Clements ha continuato a esprimere un gioco molto redditizio: “Oggi c’è stata la difficoltà del vento, ma ho saputo comunque mantenere tutto sotto controllo. Ho trovato un percorso veramente in ottime condizioni, che non mi attendevo dopo tanta pioggia, e quindi i miei complimenti ai greenkeeper che hanno fatto un bel lavoro, Sarei stato onorato di giocare con Manassero, che stimo moltissimo, ma purtroppo non sarà possibile. L’obiettivo per domani è lo stesso che avevo oggi: ossia continuare su questi livello di gioco e poi si vedrà”.

Soddisfatto e fiducioso Matteo Manassero: “Nel complesso sono molto contento per essere sceso di tre colpi sotto par, anche se, pur avendo avuto un buon feeling con il putter, qualche putt non è andato a segno come speravo. Il campo è impegnativo, si difende bene e i green soprattutto sono piuttosto difficili. Obiettivi per domani? Giocare e andare avanti. Quattro colpi di differenza dal leader non sono pochi, ma nemmeno impossibili da recuperare se le cose vanno nel verso giusto”

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Il percorso – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazabal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020 - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - ha proposto per la 14ª edizione un calendario di cinque gare in quattro regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

La sicurezza al primo posto – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Pioggia torrenziale, campo impraticabile e nessuna possibilità di un cambio delle condizioni atmosferiche. Così sul percorso del Golf Club Castelconturbia (par 72) ad Agrate Conturbia (Novara). il secondo giro dell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil, quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour, è stato sospeso quando erano scesi in campo solamente 33 giocatori di cui i primi erano arrivati appena alla nona buca. Si riprenderà domani alla ore 9 sostanzialmente con la classifica maturata dopo 18 buche, anche se c’è stata qualche piccola variazione, dove Matteo Manassero, dopo una bella performance, è al quarto posto con 66 (-6) colpi, preceduto dall’inglese Todd Clements, leader con 64 (-8), dal tedesco Marcel Siem e dal ceco Ondrej Lieser, secondi con 65 (-7) e con quest’ultimo che ha giocato tre buche in par.

Sono insieme a Manassero il francese Frederic Lacroix e gli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford, ma si sono accodati con lo stesso “meno 6”, anche loro percorrendo tre buche, il portoghese Ricardo Gouveia (un birdie) che ha guadagnato quattro posizioni, e il transalpino Gregory Bourdy, quattro titoli sull’European Tour, che ne ha recuperate sedici con due birdie. E anche Gregory Molteni ne ha rimontate 22, pure lui con due birdie in tre buche, affiancando al 21° posto con “meno 4” Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Scalise e il dilettante Riccardo De Leo rimasti ai box dopo il 68 (-4) di partenza. Naturalmente piccoli movimenti in una classifica che sarà sicuramente ben diversa al termine del secondo turno. Dopo 36 buche verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020 - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - ha proposto per la 14ª edizione un calendario di cinque gare in quattro regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

La sicurezza al primo posto – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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LPGA: ShopRite Classic a Mel Reid

L’inglese Mel Reid ha conquistato il suo primo titolo sul LPGA Tour vincendo con 265 (68 64 66 67, -19) lo ShopRite Classic (LPGA Tour) dove non ha superato il taglio Giulia Molinaro, 119ª con 153 (76 77, +11).

La Reid, 33enne di Derby con sei titoli sul Ladies European Tour, ha mantenuto la leadership, che aveva conquistata nel terzo giro, con sette birdie e due bogey per il 67 (-5) che le hanno permesso di tenere a distanza Jennifer Kupcho, seconda con 267 (-17), e Jennifer Song, terza 268 (-16). In quarta posizione la giapponese Nasa Hataoka con 270 (-14), che era stata al vertice dopo due turni, in quinta con 272 (-12) Nelly Korda, risalita dalla 17ª, e in sesta con 273 (-11) Mina Harigae, Ryann O’Toole, la sudafricana Ashleigh Buhai e la canadese Brooke M. Henderson.

Non è riuscita a bissare il successo dello scorso anno Lexi Thompson, 13ª con 275 (-9) alla pari con Jessica Korda, sorella di Nelly, e poco dietro l’australiana Minjee Lee e la coreana Sei Young Kim, 18.e con 276 (-8) e l’altra coreana Sung Hyun Park, 27ª con 278 (-6).

Mel (diminutivo di Melissa) Reid ha percepito un assegno di 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari.

TERZO GIRO - La giapponese Nasa Hataoka ha ceduto nel terzo giro dello ShopRite Classic (LPGA Tour), scendendo dal primo al quarto posto con 201 (-12) e ha lasciato spazio all’inglese Mel Reid, nuova leader con 198 (68 64 66, -15) e a Jennifer Kupcho e a Jennifer Song, seconde con 199 (-14).

Al Seaview, Bay Course (par 71) di Galloway, nel New Jersey, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, 119ª con 153 (76 77, +11). hanno possibilità di correre per il titolo anche Ryann O’Toole e la malese Kelly Tan, quinte con 202 (-11), e la canadese Brooke M. Henderson, sesta con 203 (-10). Sono invece fuori gioco Nelly Korda, 17ª con 206 (-7), la sorella Jessica e Lexi Thompson, campionessa in carica, 22.e con 207 (-6), la coreana Sei Young Kim, 29ª con 208 (-5), l’australiana Minjee Lee, 34ª con 209 (-4), e l’altra coreana Sung Hyun Park, 56ª con 212 (-1).

Mel Reid, 33enne di Derby, sei titoli sul Ladies European Tour, ha raggiunto la vetta con un 66 (-5) dovuto a un eagle e tre birdie. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

SECONDO GIRO - La giapponese Nasa Hataoka, una delle candidate al titolo, è passata all’attacco e ha conquistato la vetta con 131 (64 67, -11) colpi nello ShopRite Classic (LPGA Tour), dove non ha superato il taglio Giulia Molinaro, 119ª con 153 (76 77, +11).

Al Seaview, Bay Course (par 71) di Galloway, nel New Jersey, Nasa Hataoka, 21enne di Ibaraki con tre successi sul circuito americano e cinque su quello giapponese al netto di un evento valido per entrambi i tour, ha girato in 67 colpi (-4, cinque birdie, un bogey) prendendone uno di vantaggio sull’inglese Mel Reid (132, -10), autrice di un 64 (-7, sette birdie) miglior parziale del turno, e sulla coreana Mi Hyang Lee, leader dopo un giroo insieme a Lauren Stephenson, scivolata al 30° posto con 138 (-4) dopo un 75 (+4).

In quarta posizione con 133 (-9) Amy Olson e la francese Celine Boutier e al sesto con 134 (-8) Christina Kim, Jennifer Kupcho, Jennifer Song e l’inglese Georgia Hall. Ritardi importanti per altre pretendenti al successo. Hanno lo stesso score della Stephenson anche Nelly Korda, la canadese Brooke M. Henderson e la coreana Sung Hyun Park, sono al 36° posto con 139 (-3) Lexi Thompson, che difende il titolo, Jessica Korda, sorella di Nelly, e l’australiana Minjee Lee e occupa il 45° con 140 (-2) la coreana Sei Young Kim. Stessa sorte della Molinaro per la coreana Inbee Park, 89ª con 144 (+2), e per la thailandese Ariya Jutanugarn, 109ª con 148 (+6). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

PRIMO GIRO - E’ iniziato al Seaview, Bay Course (par 71) di Galloway, nel New Jersey, lo ShopRite Classic (LPGA Tour) in cui Lauren Stephenson e la coreana Mi Hyang Lee hanno provato ad allungare subito la classifica con un 63 (-8) e dove Giulia Molinaro è al 115° posto con 76 (+5).

Il gran ritmo di Lauren Stephenson (un eagle, otto birdie, due bogey) e di Mi Hyang Lee (otto birdie, senza bogey) ha dato loro la leadership, ma non il vantaggio che speravano, poiché hanno retto bene Ryann O’Toole e la giapponese Nasa Hataoka, terze con 64 (-7), e Jennifer Song, quinta con 65 (-6).

Ritardi recuperabili per Lexi Thompson, campionessa in carica, 12ª con 67 (-4), e per la canadese Brooke M. Henderson e le sorelle Nelly e Jessica Korda, 22.e con 68 (-3). Più distanziate la coreana Sei Young Kim, 41ª con 69 (-2), l’australiana Minjee Lee e la thailandese Ariya Jutanugarn, 55.e con 70 (-1). Sono oltre la linea del taglio le coreane Sung Hyun Park, 82ª con 72 (+1), e Inbee Park, 93ª con 73 (+2). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

LA VIGILIA - Lexi Thompson, numero dieci mondiale, difende il titolo nello ShopRite Classic, evento del LPGA Tour che si svolgerà al Seaview, Bay Course di Galloway, nel New Jersey. In campo Giulia Molinaro che proverà a dare una svolta a una stagione poco favorevole.

Molto motivata a concedere il bis Lexi Thompson, ma l’impresa è ardua con un field da grandi occasioni dove vi sono otto delle top ten mondiali. Infatti oltre a lei vi saranno Nelly Korda, numero 2, e nell’ordine dalla quarta alla nona classificata, la canadese Brooke M. Henderson, l’australiana Minjee Lee, le coreane Sung Hyun Park e Sei Young Kim, la giapponese Nasa Hataoka e l’altra coreana Inbee Park. Assenti la coreana Jin Young Ko, numero uno del Rolex Ranking, che ha deciso di lasciare la sua nazione solo quando la situazione sanitaria darà qualche sicurezza, e Danielle Kang, numero tre.

Naturalmente vi saranno anche altre concorrenti in grado di puntare al titolo tra le quali ricordiamo Stacy Lewis e Jessica Korda, sorella di Nelly, la thailandese Ariya Jutanugarn e le nipponiche Hinako Shibuno e Haru Nomura. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.

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PGA Tour: il ritorno di Sergio Garcia

Sergio Garcia è tornato al successo sul PGA Tour, dove non saliva sul gradino più alto del podio dalla vittoria nel Mastes 2017. Si è imposto praticamente di forza e di classe nel Sanderson Farms Championship concluso con 269 (68 68 66 67, -19) colpi, uno di vantaggio su Peter Malnati, secondo con 270 (-18) dopo una gran rimonta effettuata con un 63 (-9).

Sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson capitale dello Stato del Mississippi, Malnati (nove birdie per lui) è giunto in club house con notevole anticipo e con due colpi di vantaggio sull’iberico che, dopo quattro birdie e due bogey sulle prime nove buche, ha cambiato marcia dalla 14ª (par 5) dove ha posto la palla in bandiera con il secondo colpo (legno 5) da 260 yards per l’eagle della parità è poi ha operato il sorpasso con un birdie sull’ultimo green (67, -5).

In tal modo Garcia, 40enne di Borriol al 368° torneo sul circuito, ha raggiunto entrambi gli obiettivi prefissati, ossia tornare alla vittoria sul PGA Tour (che gli ha reso 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari) e rientrare immediatamente tra i top 50 del World Ranking (da 51° a 38°) da cui era rimasto fuori per la prima volta dal 2011. Al netto del major ha ottenuto dieci successi sul circuito americano e 15 sull’European Tour, dove ha colto gli ultimi due allori nel 2018 (Andalucia Masters) e nel 2019 (KLM Open).

Al terzo posto con 272 (-16) J.T Poston, al quarto con 273 (-15) Keegan Bradley e lo svedese Henrik Norlander e al sesto con 274 (-14) Scott Stallings, Charley Hoffman, Tyler McCumber, Denny McCarthy, Kristoffer Ventura e l’australiano Cameron Davis, in vetta dopo tre giri insieme a Garcia e a Poston. Non è riuscito a difendere il titolo il colombiano Sebastian Muñoz, terminato 23° con 278 (-10), e ha concluso in 37ª posizione con 282 (-6) Scottie Scheffler al rientro dopo lo stop perché positivo al Coronavirus.

TERZO GIRO - Occasione per Sergio Garcia di tornare al successo sul PGA Tour, dove si è fermato dopo il Masters 2017, e di rientrare tra i primi 50 del World Ranking da cui è rimasto fuori per la prima volta dal 2011. Sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson capitale dello Stato del Mississippi, lo spagnolo è salito al vertice del Sanderson Farms Championship con 202 (68 68 66, -14) colpi, dopo aver iniziato dal 17° posto ed essere passato per il settimo, alla pari con J.T Poston (202 - 66 67 69) e con l’australiano Cameron Davis (202 - 66 73 63). Nel giro finale hanno chances di competere per il successo anche Brandt Snedeker e il norvegese Kristoffer Ventura, quarti con 203 (-13), Aaron Wise, Danny McCarthy e Keegan Bradley, sesti con 204 (-12) e con quest’ultimo sceso dalla prima piazza che occupava dopo due turni. Sono in corsa anche Tyler McCumber e Charley Hoffman, noni con 205 (-11), mentre sono molto scarse le possibilità di confermare il titolo conseguito lo scorso anno per il colombiano Sebastian Muñoz, 14° con 207 (-9). Naviga a metà classifica Scottie Scheffler, 43° con 212 (-4), al rientro dopo lo stop perché positivo al Coronavirus.

Serio Garcia, 40enne di Borriol, al 368° torneo sul circuito nel cui palmares figurano il citato Masters e, al netto di questo major, nove vittorie sul PGA Tour e 15 sull’European Tour, dove ha colto gli ultimi due allori nel 2018 (Andalucia Masters) e nel 2019 (KLM Open), ha girato in 66 (-6) con sei birdie, senza bogey. Cameron Davis, 25enne di Sydney, senza titoli sul circuito e con uno sul tour di casa, ha realizzato con 63 (-9, un eagle, sette birdie) lo score sul giro più basso in carriera e il migliore della giornata, risalendo di 23 posizioni. James Tyree Poston, 27enne di Hickory (North Carolina), un successo nel PGA Tour, ha segnato cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3).

Il vincitore sarà gratificato con un invito al Masters Tournament 2021, salvo che non abbia già diritto a parteciparvi, oltre che con un congruo assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.

SECONDO GIRO - Un giro in 65 (-7) colpi, miglior score del secondo turno, e Keegan Bradley è salito con 131 (66 65, -13) al vertice del Sanderson Farms Championship (PGA Tour) sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson capitale dello Stato del Mississippi. Bradley, 34enne di Woodstock (Vermont), ha solo quattro titoli nel palmarés, ma comprendono un major (PGA Championship 2011) e un WGC (Bridgestone Invitational 2012). Ha attaccato con decisione realizzando otto birdie e un bogey che gli hanno reso due colpi di vantaggio su J.T. Poston e su Charley Hoffman (133, -11) e quattro sul sudafricano MJ Daffue (134, -10), che ha avuto accesso nel field attraverso le prequalifiche.

E’ salito dal 17° al settimo posto con 136 (-8) lo spagnolo Sergio Garcia, che vuole rientrare rapidamente tra i top 50 del World Ranking, dai quali è rimasto fuori per la prima volta dal 2011. Stesso score per Kevin Chappell, Brandt Snedeker, Talor Gooch e per l’indiano Anibarn Lahiri, tornato nel precedente Corales Puntacana tra i top ten dopo due anni. E’ sceso al 12° posto con 137 (-7) il colombiano Sebastian Muñoz, che difende il titolo, leader nel primo girro insieme a Hoffman, Chappell e a Jimmy Walker precipitato al 45° (141, -3) ed è risalito dal 106° al 35° con 140 (-4), grazie a un 67 (-5) Scottie Scheffler, al rientro dopo lo stop perché positivo al Coronavirus.

Fuori al taglio lo svedese Henrik Stenson e Will Zalatoris, che aveva siglato due top ten nei precedenti impegni, compreso il sesto posto nell’US Open, 86.i con 144 (par), e Hudson Swafford, a segno domenica scorsa nel Corales Puntacana, 109° con 146 (+2). Il vincitore sarà gratificato con un invito al Masters Tournament 2021 oltre che con un congruo assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.

“Buca in uno” di Patrick Rodgers - Non è bastata una “hole in one” a Patrick Rodgers per evitare il taglio. Ha centrato dal tee la buca 13, par 3 di 147 yards, utilizzando un ferro 9, e ha aggiunto all’ace tre birdie e un bogey per un 68 (-4), ma con il totale di 143 (-1) è terminato 67° ed è rimasto fuori per un colpo.

PRIMO GIRO - Quartetto al vertice con 64 (-8) colpi nel Sanderson Farms Championship (PGA Tour) sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson capitale dello Stato del Mississippi. E’ composto da Charley Hoffman e dal colombiano Sebastian Muñoz, che difende il titolo, entrambi autori di nove birdie e di un bogey, e da Kevin Chappell e Jimmy Walker, che hanno realizzato otto birdie senza bogey. Walker, 41enne di Oklahoma City, è il più titolato con un major sul palmarès (PGA Championship), ma è stata la sua sesta e ultima vittoria da luglio 2016. Seguono a un colpo il canadese Michael Gligic e il sudafricano MJ Daffue (65, -7), che ha avuto accesso nel field attraverso le prequalifiche. Tra i concorrenti al settimo posto con 66 (-6) l’australiano Cameron Davis e l’indiano Anibarn Lahiri, tornato nel Corales Puntacana tra i top ten dopo due anni.

Due le eccezioni in un evento disertato da big. Sono lo spagnolo Sergio Garcia, intento a rientrare tra i top 50 del World Ranking, dai quali è rimasto fuori per la prima volta dal 2011, che ha iniziato in 17ª posizione con 68 (-4) e lo svedese Henrik Stenson, 39° con 70 (-2). Questi è affiancato da Scott Harrington, che ha segnato un rarissimo albatross, il quarto nella storia del torneo, concludendo in due colpi la buca 14 (par 5), mettendo a segno il secondo dalla distanza di 272 yard utilizzando un legno 3. In bassa classifica, 106.i con 73 (+1), Scottie Scheffler, al rientro dopo lo stop perché positivo al Coronavirus, e Will Zalatoris, che aveva siglato due top ten nei precedenti impegni, compreso il sesto posto nell’US Open, e Hudson Swafford, a segno domenica scorsa nel Corales Puntacana, 132° con 75 (+3).

Il vincitore sarà gratificato con un invito al Masters Tournamente 2021 oltre che con un congruo assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.

LA VIGILIA - Ancora un torneo del PGA Tour disertato da quasi tutti i big, salvo pochissime eccezioni, E’ il Sanderson Farms Championship (1-4 ottobre) in programma sul tracciato del Country Club of Jackson. a Jackson capitale dello Stato del Mississippi, dove il vincitore sarà gratificato con un invito al Masters Tournament 2021 oltre che con un congruo assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.

Nel field i giocatori più carismatici saranno lo spagnolo Sergio Garcia, che proverà a rientrare tra i top 50 del World Ranking, dai quali è rimasto fuori per la prima volta dal 2011, e lo svedese Henrik Stenson.

Difende il titolo il 27enne colombiano di Bogotà Sebastian Muñoz, che però dopo quell’unico alloro ha ottenuto tre top ten e qualche taglio di troppo. Da seguire Hudson Swafford, vincitore domenica scorsa del Corales Puntacana, Stewart Cink, a segno nel Safeway Open, Adam Long, Brandt Snedeker, Will Zalatoris in cerca della terza top ten consecutiva, il coreano Sungjae Im, l’argentino Emiliano Grillo e l’austriaco Sepp Straka. Rientra Scottie Scheffler, che era stato costretto a saltare lo US Open perché positivo al Coronavirus.

Il torneo su GOLFTV – Il Sanderson Farms Championship viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: da giovedì 1 ottobre a domenica 4, dalle ore 22 alle ore 1. Commento di Matteo Delpodio e di Federico Colombo.

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Symetra: Roberta Liti termina quinta

Roberta Liti si è classificata quinto posto con 207 (66 69 72, -9) colpi nel Symetra Classic, evento del Symetra Tour disputato al Jones Course (par 72) del LPGA International a Daytona Beach in Florida. La pioggia battente iniziata nel pomeriggio di sabato e continuata per tutta la notte ha reso impraticabile il percorso e pertanto gli organizzatori sono stati costretti ad annullare la quarta giornata di gioco e a rendere definitiva la classifica maturata dopo il terzo turno dove appunto l’azzurra era quinta.

Ha vinto la taiwanese Peiyun Chien (202 - 64 68 70, -14), che ha superato di misura Lucy Li (203, -13), ritenuta una promessa del golf femminile americano. Al terzo posto, distaccate di quattro colpi, Anna Redding e la spagnola Fatima Fernandez Cano (206, -10) e al quinto, insieme alla Liti, Savannah Vilaubi, le svedesi Elin Arvidsson e Frida Kinhult e l’australiana Robyn Choi (207, -9), che era in vetta con la Chien e con la slovena Ana Belac, scesa in decima posizione con 208 (-4).

Peiyun Chien, 30enne di Pingtun, ha ottenuto il secondo titolo sul circuito grazie al terzo giro concluso in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey e ha ricevuto un assegno di 26.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.

Roberta Liti. che ha ha ottenuto il miglior risultato stagionale, aveva segnato 72 (par) colpi con due birdie e due bogey.

TERZO GIRO - Roberta Liti ha mantenuto il quinto posto con 207 (66 69 72, -9) colpi a un giro dal termine del Symetra Classic, evento del Symetra Tour che si sta svolgendo al Jones Course (par 72) del LPGA International a Daytona Beach in Florida.

E’ rimasta solitaria al vertice la taiwanese Peiyun Chien (202 - 64 68 70, -14), che con il quarto birdie di giornata (contro un doppio bogey) sull’ultima buca è riuscita a distaccare Lucy Li (203, -13), ritenuta una promessa del golf femminile americano. Al terzo posto, distaccate di quattro colpi, Anna Redding e la spagnola Fatima Fernandez Cano (206, -10) e al quinto, insieme alla Liti, Savannah Vilaubi, le svedesi Elin Arvidsson e Frida Kinhult e l’australiana Robyn Choi (207, -9), che era in vetta con la Chien e con la slovena Ana Belac, scesa in decima posizione con 208 (-4).

Roberta Liti, andata a premio in due occasioni nelle ultime tre uscite, ha segnato 72 (par) colpi con due birdie e due bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari.

SECONDO GIRO - Con un tonico secondo giro in 69 (-3) colpi Roberta Liti, quinta con lo score di 135 (66 69, -9), è rimasta in alta classifica nel Symetra Classic, evento del Symetra Tour che si sta svolgendo al Jones Course (par 72) del LPGA International a Daytona Beach in Florida.

Al vertice l’australiana Robyn Choi (132 - 63 69, -12) è stata raggiunta dalla slovena Ana Belac (132 - 66 66) e dalla taiwanese Peiyun Chien (132 - 64 68). Il trio ha due colpi di margine su Anna Redding (134, -10), mentre Roberti Liti ha la compagnia dell’emergente Lucy Li. In settima posizione con 136 (-8) Gigi Stoll, Kendall Dye, la svedese Linnea Johansson e la spagnola Fatima Fernandez Cano.

Robyn Choi ha realizzato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey, Ana Belac ha girato in 66 (-6) con un eagle, sei birdie e due bogey e Peiyun Chien in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Per Roberta Liti un eagle, tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari.

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Roberta Liti che con uno score di 66 (-6) colpi è al terzo posto nel Symetra Classic, evento del Symetra Tour che si sta svolgendo al Jones Course (par 72) del LPGA International a Daytona Beach in Florida.

L’azzurra rende tre colpi alla leader, la 22enne australiana di origini coreane, Robyn Choi (63, -9), che ne ha uno di vantaggio sulla taiwanese Peiyun Chien (64, -8). Sono insieme alla Liti la slovena Ana Belac e August Kim, rientrata dopo essere stata fermata dalla positività al Coronavirus, e si trovano tra le otto concorrenti in sesta posizione con 67 (-5) Bailey Tardy, Casey Danielson e la ceca Karolina Vicklova. Ha sei colpi di ritardo Kim Kaufman, leader della money list, 19ª con 69 (-3)

Nessun bogey per Robyn Choi e per Roberta Liti con nove birdie per la prima e sei per l’azzurra. Il montepremi è di 175.000 dollari.

LA VIGILIA - Roberta Liti nuovamente in campo nel Symetra Tour per prendere parte al Symetra Classic (1-4 ottobre, 72 buche), che avrà luogo sul tracciato dello Jones Course al LPGA International di Daytona Beach in Florida. Proverà ad andare nuovamente a premio come aveva fatto nei due tornei precedenti prima di uscire al taglio la settimana scorsa nello IOA Classic, vinto dalla statunitense Laura Wearn, che sarà una delle favorite.

Nel field anche le sue connazionali Kim Kaufman, leader della money list, Janie Jackson, numero cinque, Brittany Benvenuto, Lauren Coughlin, Daniela Iacobelli, Casey Danielson e Haylee Harford, la canadese Maude-Aimee Leblanc, la messicana Alejandra Llaneza, l’australiana Stephanie Na, la sudafricana Paula Reto, la tedesca Isi Gabsa e la slovena Katia Pogacar. Il montepremi è di 175.000 dollari.

 

Matteo Manassero, quarto con 66 (-6) colpi è stato tra i protagonisti della prima giornata dell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil, quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Club Castelconturbia (par 72) di Agrate Conturbia (Novara). E’ al comando l’inglese Todd Clements con 64 (-8), seguito a un colpo dal tedesco Marcel Siem, quattro titoli sull’European Tour e una World Cup, e dal ceco Ondrej Lieser (65, -7), mentre Manassero, reduce dal successo a metà settembre nel Toscana Alps Open (Alps Tour), dopo sette anni di attesa, e autore di un’ottima prova supportata da un gioco molto solido, ha la compagnia del francese Frederic Lacroix e degli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford. Tra i concorrenti in ottava posizione con 67 (-5) il gallese Stuart Manley, il tedesco Marcel Schneider, secondo nella money list, e lo svedese Jens Fahrbring.

Degli altri 28 italiani in gara, di cui cinque amateur, sono in alta classifica, 20.i con 68 (-4), Lorenzo Scalise, Jacopo Vecchi Fossa e l’ottimo dilettante Gregorio De Leo, ma stanno tenendo un bel passo anche altri tre amateur, Andrea Romano e Riccardo Bregoli 31.i con 69 (-3) alla pari con Pietro Ricci e  Stefano Pitoni, e Manfredi Manica, 43° con 70 (-2), affiancato da Edoardo Raffaele Lipparelli, Michele Cea, Gregory Molteni, Alessandro Tadini, Aron Zemmer e dallo spagnolo Pep Angles, in vetta all’ordine di merito.

L’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil si svolge sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro

Le interviste - Todd Clements, 24 anni, ha conquistato la leadership con una volata fatta di otto birdie, senza bogey: “Un grande percorso, molto bello, ma bisogna essere attenti con il primo colpo, altrimenti tutto diventa complicato e anche i green non sono affatto facili. Sono sul Challenge Tour dalla scorsa annata in cui ho ottenuto due terzi posti. Obiettivi? Per il torneo provare domani a ripetermi, per la stagione, non avendo problemi di ‘carta’ poiché sono in buona posizione nella money list, andrà bene tutto quello che verrà. Naturalmente con la speranza di una vittoria”.

Matteo Manassero ha continuato idealmente la bella corsa iniziata a metà settembre in Toscana: “E’ andata bene, un ottimo giro in tutte le parti del gioco e sono molto soddisfatto. Il campo è impegnativo, occorre essere precisi dal tee e fare attenzione sui green perché per velocità e pendenze è molto difficile imbucare e, a volte, anche salvare i due putt. Dopo il successo in Toscana non ho cambiato assolutamente nulla. Ho cercato soprattutto di rimanere concentrato sulle mie cose, senza divagare troppo, per essere, come si dice, sul pezzo. La strategia è la stessa e sono contento che il mio gioco abbia retto anche su questo percorso”. Nel suo score sette birdie e un bogey.

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020 - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - ha proposto per la 14ª edizione un calendario di cinque gare in quattro regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Il percorso – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazabal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

La sicurezza al primo posto – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Il grande golf internazionale torna al Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara) dove prende il via l’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil (1-4 ottobre), quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour. E’ uno dei tornei più attesi della stagione, nell’ambito della 14ª edizione del circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf - con il supporto dell’official advisor Infront - che anticipa l’Open d’Italia, in programma dal 22 al 25 ottobre a Pozzolengo (Brescia) sul percorso dello Chervò Golf San Vigilio. Prima il Piemonte, poi la Lombardia. Per un golf, quello italiano, sempre più itinerante nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che punta a coinvolgere, da Nord a Sud, tutta la Nazione valorizzandone – anche in chiave turistica - storia e territorio.

Ha fatto da prologo alla manifestazione la Pro Am Eneos Motor Oil vinta con 84 colpi dalla squadra dello scozzese Daniel Young con i dilettanti Riccardo Ferraresi e Andrea Perrone, seguita da altri quattro team con 79, messi nell’ordine dai punteggi sulle ultime nove buche. Al secondo posto lo statunitense Tyler Koivisto con Massimiliano Sforza e Francesco Sforza, al terzo lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco con Franco Pasquino e Riccardo Pramaggiore, quindi Filippo Bergamaschi con Stefano Miari e Renzo Moletti e il francese Ugo Coussaud con Giorgio Amboldi e Marco Hensemberger.

A sottolineare ancora una volta il carattere inclusivo e aggregante del golf sono scesi in campo quattro atleti paralimpici che si sono difesi con onore. Due hanno fatto parte del team di Enrico Di Nitto (Gregorio Guglielminetti e Roberto Molina) e due in quello di Luca Cianchetti (Alessandra Donati e Andrea Plachesi).

Il field - Dopo la Pro Am la parola passa al campo per designare il vincitore dell’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil. Saranno 108 i concorrenti dei quali 29 italiani, compresi cinque dilettanti, e in casa azzurra c’è fiducia in linea generale e attesa per la prova di Matteo Manassero tornato al successo a metà settembre nel Toscana Alps Open (Alps Tour) dopo sette anni e ben determinato a recuperare il tempo perduto. Non sarà il solo che proverà a ritagliarsi un ruolo da protagonista, ma sono parecchi gli italiani in grado di recitarlo tra i quali ricordiamo Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Scalise, Federico Maccario insieme ad Aron Zemmer e a Cristiano Terragni, una lunga esperienza sui due tour cinesi, e agli esperti Alessandro Tadini e Gregory Molteni. Hanno una buona occasione per mettersi in evidenza gli amateur Andrea Romano, Gregorio De Leo, Filippo Celli e Riccardo Bregoli, che hanno composto il team quarto agli Europei Dilettanti a Squadre, e Manfredi Manica.

Tra gli stranieri da rilevare la presenza dei primi tre giocatori della money list, nell’ordine lo spagnolo Pep Angles, il tedesco Marcel Schneider e l’inglese Richard Mansell, ma uno dei più in forma sembra Tyler Koivisto (settimo) a segno nel recente Northern Ireland Open. Da seguire i tedeschi Nicolai Von Dellingshausen e Alexander Knappe, gli svedesi Henric Sturehed e Jens Fahrbring, i danesi Martin Ovesen e John Axelsen, lo spagnolo Scott Fernandez e gli inglesi Matthew Baldwin e Matt Ford. Molti hanno avuto un buon passato sull’European Tour e tra questi il tedesco Marcel Siem, 40enne di Mettmann con quattro successi sul circuito maggiore e una Wolrd Cup  (2006 con Bernhard Langer), l’austriaco Martin Wiegele, 42enne di Graz (tre vittorie oltre a due sul Challenge Tour), lo svedese Mikael Lundberg, 47enne di Helsingbord (tre titoli sul tour maggiore e due sul Challenge) e i francesi Gregory Bourdy, 38enne di Bordeaux (quattro allori), e Julien Quesne, 40enne di Le Mans vincitore dell’Open d’Italia 2013  e di un’altra gara.

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Formula e montepremi L’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000 euro

Il percorso – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazàbal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

La sicurezza al primo posto – Il torneo si giocherà a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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Eurotour: Rai batte Fleetwood al playoff

Dominio inglese con sorpresa finale nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, secondo torneo stagionale delle Rolex Series. Infatti si è imposto Aaron Rai, che dopo aver rimontato dal decimo posto con un 64 (-7), miglior score di giornata, per un totale di 273 (70 69 70 64, -11) ha poi superato con un par alla prima buca supplementare il connazionale Tommy Fleetwood (272 - 69 68 69 67) grande favorito della vigilia e con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche della gara. Ha occupato il 42° posto con 283 (71 70 70 72, -1) Francesco Laporta ed è terminato 56° con 286 (74 67 72 73, +2) Edoardo Molinari.

Aaron Rai, 25enne di Wolverhampton ha siglato il secondo titolo nel circuito (suo l’Hong Kong Open 2018), realizzando otto birdie, dopo essere partito con un bogey. Alla buca 17 era in vetta con l’altro inglese Robert Rock, leader dopo tre turni, e con Fleetwood dietro a un colpo. Sull’ultima Rock si è defilato con un bogey, per finire terzo con 274 (-10), e Fleetwood, che aveva iniziato anche lui con un bogey, ha messo a segno il quinto birdie per il 67 (-7) forzando Rai al playoff, dove però le cose non sono andate come avrebbe voluto. Il vincitore ha ricevuto un assegno di 974.352 euro su un montepremi di 7.000.000 di euro, mentre Fleetwood ha percepito 630.463 euro.

In quarta posizione con 275 (-9) l’australiano Lucas Herbert e lo scozzese Marc Warren, in sesta con 276 (-8) il sudafricano Erik Van Rooyen, l’inglese Ian Poulter e lo svedese Marcus Kinhult e in nona con 277 (-7) l’irlandese Padraig Harrington, che nel 2021 guiderà il Team Europe contro la selezione statunitense nella Ryder Cup. Poca fortuna per l’austriaco Bernd Wiesberger, 48° con 284 (par), impegnato nella difesa del titolo.

Francesco Laporta ha girato in 72 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey ed Edoardo Molinari in 73 (+2) con un birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio dopo 36 buche: Guido Migliozzi, 67° con 142 (72 70, par), Renato Paratore (74 71) e Nino Bertasio (75 70), 94.i con 145 (+3), Lorenzo Gagli, 116° con 151 (77 74, +9), e Andrea Pavan, 124° con 157 (81 76, +15).

L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.

TERZO GIRO - Inglesi in grande spolvero nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, secondo torneo stagionale delle Rolex Series che si sta svolgendo al The Renaissance Club (par 71) di North Berwick in Scozia. Infatti è al comando Robert Rock con 204 (65 67 72, -9) colpi, mentre sono al secondo posto con 206 (-7) Tommy Fleetwood, uno dei più gettonati nelle previsioni della vigilia, risalito dal 13°, e Ian Polter, affiancati dall’australiano Wade Ormsby e dallo svedese Marcus Kinhult.

Dei due italiani rimasti in gara si è portato a metà classifica Francesco Laporta, da 53° a 31° con 211 (71 70 70, -2), e ha fatto qualche passo avanti anche Edoardo Molinari, 47° con 213 (74 67 72, par).

Hanno possibilità di partecipare alla volata per il successo anche lo spagnolo Adri Arnaus, il malese Gavin Green, il francese Victor Dubuisson e l’inglese Andy Sullivan, sesti con 208 (-5). E’ finito in bassa classifica l’austriaco Bernd Wiesberger, che difendeva il titolo, 62° con 216 (+3)

Robert Rock, 43enne di Rugeley, due vittorie sul circuito di cui una nell’Open d’Italia 2011 e che non va a segno da otto anni, ha girato in 72 colpi, uno sopra par, con un birdie  e due bogey. Laporta si è espresso con un 70 (-1) frutto di due birdie e di un bogey e Molinari ha segnato 72 (+1) colpi con un cammino altalenante fatto d quattro birdie e di cinque bogey. Sono usciti al taglio dopo 36 buche: Guido Migliozzi, 67° con 142 (72 70, par), Renato Paratore (74 71) e Nino Bertasio (75 70), 94.i con 145 (+3), Lorenzo Gagli, 116° con 151 (77 74, +9), e Andrea Pavan, 124° con 157 (81 76, +15). Il montepremi è di 7.000.000 milioni di dollari.

L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.

SECONDO GIRO - L’australiano Lucas Herbert è il nuovo leader con 131 (66 65, -11) colpi dell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, secondo torneo stagionale delle Rolex Series che ha quale teatro il The Renaissance Club (par 71) di North Berwick in Scozia dove hanno superato il taglio Edoardo Molinari (74 67) e Francesco Laporta (71 70), 53.i con 141 (-1).

Herbert, 24enne di Bendigo, un solo titolo ottenuto a gennaio prima del lockdown (Dubai Desert Classic), ha girato in 65 (-6) colpi con sette birdie e un bogey rimontando dall’ottavo posto, ma non ha potuto prendere un distacco consistente sui tre inglesi che lo braccano, Robert Rock, secondo con 132 (-10), Ian Poulter e Lee Westwood, in vetta dopo un turno, terzi con 133 (-9). Seguono il francese Mike Lorenzo-Vera, quinto con 134 (-8), lo svedese Marcus Kinhult, il finlandese Kalle Samooja e l’olandese Joost Luiten, sesti con 135 (-7). In recupero l’inglese Tommy Fleetwood, 13° con 137 (-5) e uno dei più gettonati nelle previsioni della vigilia, e l’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica, 28° con 139 (-3), entrambi risaliti di undici posizioni.

Francesco Laporta ha segnato 70 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey ed Edoardo Molinari 67 (-4) con cinque birdie e un bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 141, gli altri italiani in gara: Guido Migliozzi, 67° con 142 (72 70, par), Renato Paratore (74 71) e Nino Bertasio (75 70), 94.i con 145 (+3), Lorenzo Gagli, 116° con 151 (77 74, +9), e Andrea Pavan, 124° con 157 (81 76, +15). Stessa sorte per il tedesco Martin Kaymer, medesimo score di Migliozzi, e per lo scozzese Paul Lawrie, 118° con 152 (+10), 51enne di Aberdeen, che ha disputato l’ultima gara sul tour dove ha ottenuto otto titoli comprensivi di un major (Open Championship, 1999). Il montepremi è di 7.000.000 milioni di dollari.

L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.

PRIMO GIRO - Lee Westwood, con un gran giro in 62 (-9) colpi, ha preso il comando nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, secondo torneo stagionale delle Rolex Series che si sta svolgendo al The Renaissance Club (par 71) di North Berwick in Scozia, L’inglese, che prima del lockdown si era imposto nell’evento precedente delle Rolex Series (Abu Dhabi Championship), ha segnato due eagle e cinque birdie, senza bogey, ma ha ricavato un solo colpo di vantaggio sullo svedese Alexander Bjork e sull’olandese Joost Luiten (63, -8).

Sono tra media e bassa classifica i sette italiani in gara: Francesco Laporta, 55° con 71 (par), Guido Migliozzi, 72° con 72 (+1), Edoardo Molinari e Renato Paratore, 99.i con 74 (+3), Nino Bertasio, 107° con 75 (+4), Lorenzo Gagli, 117° con 77 (+6), e Andrea Pavan, 128° con 81 (+10).

Buona prova anche dello scozzese Scott Jamieson, quarto con 64 (-7), al quinto posto con 65 (-6) l’inglese Robert Rock, lo scozzese Craig Lee e il finlandese Kalle Samooja e all’ottavo con 66 (-5) lo svedese Marcus Kinhult e gli australiani Lucas Herbert, Wade Ormsby e Min Woo Lee, quest’ultimo fratello di Minjee Lee numero cinque del ranking mondiale femminile. Già importante il ritardo dell’inglese Tommy Fleetwood, 24° con 69 (-2) e dell’austriaco Bernd Wiesberger, 39° con 70 (-1) che difende il titolo, e problemi per il tedesco Martin Kaymer, stesso score di Migliozzi. Il montepremi è di 7.000.000 milioni di dollari.

L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.

LA VIGILIA - Secondo evento stagionale delle Rolex Series sul percorso del The Renaissance Club, a North Berwick in Scozia, dove è in programma l’Aberdeen Standard Investments Scottish Open (1-4 ottobre) con un montepremi di sette milioni di dollari. Sette gli azzurri in impegnati: Edoardo Molinari, che vinse il torneo nel 2010, Nino Bertasio e Andrea Pavan, lo scorso anno quarti, Renato Paratore, in luglio a segno nel British Masters, Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Lorenzo Gagli,

Proverà a divenire il primo giocatore a imporsi nella gara per due volte di fila l’austriaco Bernd Wiesberger, 35enne di Vienna, sette titoli sul circuito, il quale lo scorso anno superò dopo tre buche di spareggio il francese Benjamin Hebert, per poi andare a conquistare tre mesi dopo l’Open d’Italia. Non avrà comunque vita facile nell’evento che precede il prestigioso BMW Championship (8-11 ottobre, Rolex Series) e che presenta un ottimo field dove il più gettonato nelle previsioni della vigilia è l’inglese Tommy Fleetwood, In campo anche i suoi connazionali Matthew Fitzpatrick, Ian Poulter, Danny Willett, Aaron Rai e Lee Westwood (suo l’Abu Dhabi Championship, prima gara delle Rolex Series), due dei tre plurivincitori stagionali con due successi, lo statunitense John Catlin, a segno domenica scorsa nell’Irish Open, e il 19enne danese Rasmus Hojgaard, rivelazione dell’anno.

E ancora il tedesco Martin Kaymer, recentemente per due volte vicino alla vittoria che non trova da sei anni, e il nordirlandese Graeme McDowell, che invece si è imposto prima del lockdown nel Saudi International a sei anni dal precedente titolo sull’European Tour. Da seguire anche i sudafricani George Coetzee e Dean Burmester, l’australiano Maverick Anticliff, il belga Thomas Pieters e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li. Dopo aver stabilito ad agosto il record di presenze sul circuito con 708, torna nuovamente in campo lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga, 21 titoli sul tour dei quali 14 conseguiti dopo i 40 anni e ancora grande competitività.

L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open doveva essere il primo torneo dopo il lockdown con presenza di pubblico, sia pure limitata, ma poi c’è stato il passo indietro a fronte di un’emergenza sanitaria che continua a preoccupare.

Diretta su GOLFTV – L’Aberdeen Standard Investments Scottish Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it).con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 1 ottobre e venerdì 2, dalle ore 12,30 alle ore 18,30; sabato 3, dalle ore 13 alle ore 18,30; domenica 4, dalle ore 12,30 alle ore 18. Su Eurosport2 ed Eurosport Player in differita: giovedì 1 ottobre, dalle ore 21,30 alle ore 22,30; venerdì 2 e sabato 3, dalle ore 22,35 alle ore 0,35; domenica 4, dalle ore 22,30 alle ore 0,30. Commento di Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi.

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Italian Challenge Open Eneos Motor Oil

Un appuntamento clou, che precede la 77esima edizione dell’Open d’Italia. Al Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara) va in scena l’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil (1-4 ottobre), quarta tappa stagionale dell’Italian Pro Tour inserita anche nel calendario del Challenge Tour, il secondo circuito europeo del golf maschile. Una vetrina internazionale per un torneo che vedrà in gara i primi tre giocatori della money list e 29 italiani (di cui 5 amateur), tra questi Matteo Manassero che, dopo il ritorno al successo (oltre 7 anni dopo l’ultima volta), è tra i big più attesi della competizione. L’evento sarà anticipato mercoledì 30 settembre dalla Pro-Am, che vedrà in gara anche quattro golfisti paralimpici in una disciplina sportiva sempre più inclusiva e aperta a tutti.  Il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf, arrivato alla 14esima edizione, si prepara ad ospitare - con il supporto dell’official advisor Infront - uno dei tornei più attesi del 2020, che farà da prologo all’Open d’Italia, in programma dal 22 al 25 ottobre a Pozzolengo (Brescia) sul percorso dello Chervò Golf San Vigilio. Prima il Piemonte, dove il teatro di gioco sarà il Golf Club Castelconturbia – circolo dalla grande tradizione – poi la Lombardia. Per un golf, quello italiano, sempre più itinerante nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che punta a coinvolgere, da Nord a Sud, tutta la Nazione valorizzandone – anche in chiave turistica - storia e territorio.

Il field – Il Monte Rosa – massiccio montuoso più esteso delle Alpi, il secondo per altezza dopo il Monte Bianco – sullo sfondo. Alberi secolari, ruscelli e laghetti a far da cornice a un campo storico dove le acque del Lago Maggiore gradualmente diventano fiume. E i campioni a contendersi il titolo. Saranno 108 i giocatori in gara. Con i riflettori che saranno puntati anche sullo spagnolo Pep Angels (numero 1 dell’ordine di merito), sul tedesco Marcel Schneider (secondo) e sull’inglese Richard Mansell (terzo). E ancora. sull’americano Tyler Koivisto (settimo), a segno nel Northern Ireland Open lo scorso 6 settembre. Grande attesa per gli azzurri. Da Manassero a Filippo Bergamaschi, da Enrico Di Nitto a Lorenzo Scalise. Passando, tra gli altri, per Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli fino al veterano Alessandro Tadini. Occasione per mettersi in mostra per i giovani amateur Andrea Romano, Gregorio De Leo, Flippo Celli, Riccardo Bregoli e Manfredi Manica. Chance pure per l’austriaco Lukas Nemecz, il tedesco Alexander Knappe, lo spagnolo David Borda, il danese John Axelsen e l’inglese Matt Ford. Oltre ai francese Gregory Bourdy, 38enne di Bordeaux con 4 titoli sull’European Tour, e Julien Quesne, player di Le Mans vincitore dell’Open d’Italia 2013 con due trionfi sul massimo circuito continentale.

Formula e montepremi L’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.

La sicurezza al primo posto – Il torneo, così come la Pro-Am, si giocherà a porte chiuse. Rispettando il distanziamento sociale e le norme emanate dall’European Tour per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Il via con la Pro-Am all’insegna dell’inclusione sociale – Sarà la Pro-Am, sfida composta da 20 squadre, ad aprire la settimana di grande golf in Piemonte. Diciotto buche con formula Stroke play and Stableford. Per sottolineare ancora una volta il carattere inclusivo e aggregante del golf il team di Enrico Di Nitto e quello capitanato da Luca Cianchetti vanteranno 4 atleti (due per squadra) paralimpici: Gregorio Guglielminetti, Roberto Molina, Alessandra Donati e Andrea Plachesi.

Il percorso di gara – Nel 1898 il Couturbier Golf Course era l’unico campo da golf in Piemonte, quando in Italia ne esistevano solo due. Nel 1984 viene rifondato per la terza volta con il nome di Golf Club Castelconturbia ed affiliato alla FIG. L’inaugurazione del campo pratica risale al 1986, fino all’apertura al gioco di tutte le 27 buche nel 1987. Progettato e costruito da Robert Trent Jones Sr, è stato realizzato su una superficie di oltre un milione di metri quadrati. Sorge nella Contea di Conturbia, nelle vicinanze del Castello seicentesco. Ha ospitato per due volte l’Open d’Italia (1991 e 1998) e il record sul percorso, 66 colpi, è detenuto da Costantino Rocca, leggenda del golf azzurro, e dallo spagnolo José Maria Olazàbal, vincitore in carriera di due Masters Tournament (1994 e 1999).

Gli sponsor – Il torneo ha come Title Sponsor ENEOS Motor Oil. L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Quarta tappa dell’Italian Pro Tour – Dopo il doppio appuntamento dei Campionati Nazionali Open (maschili e femminili), lo show ad alta quota del Cervino Alps Open e quello del Toscana Alps Open, l’Italian Pro Tour riprenderà il suo cammino con l’Italian Challenge Open ENEOS Motor Oil, penultima tappa stagionale prima del gran finale previsto con l’Italy Alps Open (28-30 ottobre al Golf Nazionale di Sutri, la Coverciano del green).

Francesco Molinari torna in campo. Dopo sette mesi di assenza dai tornei ufficiali, il campione torinese ha deciso di partecipare allo Shriners Hospital for Children Open, gara del PGA Tour in programma da giovedì 8 a domenica 11 ottobre sul percorso del TPC Summerlin, a Las Vegas, in Nevada con un montepremi di 7.000.000 di dollari e vinto lo scorso anno da Kevin Na.

L’ultima presenza in campo di Molinari risale allo scorso 12 marzo quando il “The Players Championship” fu sospeso in Florida al termine del primo round (causa emergenza sanitaria). Concluso il lockdown, Chicco ha poi scelto di trasferirsi con tutta la sua famiglia da Londra a Los Angeles.

Ora la ripartenza in campo, che servirà a riprendere confidenza con i ritmi di gioco dopo un intenso lavoro di allenamento.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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