Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Toscana Open: Manassero per il titolo

Matteo Manassero ha mantenuto il secondo posto con 129 (63 66, -14) colpi e competerà per il titolo nel giro finale del Toscana Alps Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, giunto alla 14ª edizione. Sul percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort (par 71) di Gavorrano (Grosseto), l’azzurro è stato sorpassato in extremis dallo spagnolo Angel Hidalgo Portillo (128 – 63 65, -14) con un birdie sull’ultima buca con cui ha siglato un parziale di 65 (-6, nove birdie, tre bogey). Saranno in corsa anche l’altro iberico Manuel Elvira e il francese Leo Lespinasse, terzi con 130 (-12), il dilettante Gregorio De Leo, ottimo il suo comportamento, quinto con 132 (67 65, -10), così come i due pro che lo affiancando, lo spagnolo Alejandro Del Rey, reduce dal successo nell’Open de la Mirabel d’Or, e il transalpino Thomas Elissalde.

Da rilevare le buone prove di altri quattro amateur: Andrea Romano, leader dopo un giro e rimasto in alta classifica, decimo con 134 (-8) insieme a Takayuki Matsui, e Filippo Celli e Riccardo Bregoli, 18.i con 135 (-7) alla pari con Giulio Castagnara. Con loro anche Sebastiano Frau, 35° con 138 (-4).

E’ rimasto al 30° posto con 137 (-5) Stefano Mazzoli, secondo nella money list che a fine anno promuoverà i primi tre sul Challenge Tour 2021, ed è stato sorpassato dal leader, lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, da 44° a 17°. In termini di ordine di merito, però, con queste posizioni nessuna ripercussione negativa per l’azzurro.

Il taglio, caduto a 138 (-4), ha lasciato in gara 47 concorrenti, dei quali 13 italiani (cinque amateur). Nel giro finale i professionisti si divideranno il montepremi di 40.000 euro di cui 5.800 euro spetteranno al vincitore.

Le interviste - Matteo Manassero, che a inizio luglio si è imposto nel Warm Up Contest al Golf Nazionale, evento che è servito agli azzurri per riprendere confidenza con il golf giocato dopo il lockdown, ha dichiarato: “E’ continuata la buona progressione e soprattutto l’ottimo il feeling con il putter. Si è alzato il vento, rispetto a ieri, il campo è divenuto più duro e occorre fare attenzione ai rimbalzi. Ho segnato un solo bogey in 36 buche e questo è un segnale che sto andando nella direzione giusta”. Nel suo score, dopo gli otto birdie del primo giro, altri sei birdie e il bogey di cui si è detto, per il  66 (-5) di giornata.

Anche Leo Lespinasse ha girato in 66 colpi, seguendo la stessa strada dell’azzurro. Sei birdie e l’unico bogey, ma un birdie di meno, sette, nel turno precedente. “Ammiro molto Manassero – ha detto -  e da giovanissimo facevo il tifo per lui. Mi sono affidato al gioco lungo, poiché ho un drive molto potente, e in tal modo mi sono procurato  numerose occasione da birdie”.

Gregorio De Leo, che ha fatto parte con Andrea Romano, Riccardo Bregoli e Filippo Celli del team azzurro quarto ai recenti Campionati Europei a squadre, è risalito dal 16° posto con un 65 (-6, sette birdie un bogey). Così ha commentato la sua prestazione: “E’ andata abbastanza bene. Ho sfruttato molto i par 5 e sin dall’inizio ho mostrato un gioco solido che mi ha dato serenità. Qualche pallina ha sbordato e magari potevo segnare un colpo o due in meno, ma va bene così. Il campo era un po’ più difficile per il vento e per i fairway più duri e quindi ha richiesto sempre piena concentrazione su ogni colpo. Obiettivi? Domani proverò a ottenere un punteggio più basso possibile e poi si vedrà”.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG - è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora l’approdo in Toscana per poi fare tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Il percorso –  Il percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort, 18 buche, è circondato da olivi e alti cipressi, con green ondulati e ostacoli d’acqua che mettono a dura prova tutti i protagonisti in campo i quali, comunque, ne stanno riconoscendo e apprezzando le qualità.

Sicurezza – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Italiani protagonisti nella prima giornata del Toscana Alps Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, giunto alla 14ª edizione. Sul percorso del Pelagone Hotel & Golf Resort (par 71) di Gavorrano (Grosseto), infatti, è al comando il dilettante Andrea Romano con 62 (-9) colpi e sono al secondo posto con 63 (-8) Matteo Manassero, al settimo con 65 (-6) Takayuki Matsui e Gregory Molteni e al decimo con 66 (-5) l’altro amateur Riccardo Bregoli.

Manassero ha la compagnia del francese Xavier Poncelet e dello spagnolo Angel Hidalgo Portillo e sono in quinta posizione con 64 (-7) l’iberico Manuel Elvira e il transalpino Leo Lespinasse.

Stanno tenendo bene anche altri dilettanti. In buona posizione Filippo Celli, Gregorio De Leo, Sebastiano Frau e Julien Paltrineri, 16.i con 67 (-4) alla pari con il pro Stefano Pitoni, mentre affiancano al 30° posto Stefano Mazzoli, Edoardo Giletta e Lorenzo Scotto gli amateur Davide Buchi, Alessandro Nardinii, Gianmarco Manfredi e Matteo Cristoni.

Quanto a Mazzoli, secondo nella money list e impegnato corsa verso le tre ‘carte’ per il Challenge Tour 2021 che gratificheranno appunto i primi tre a fine stagione, ha preso un leggero vantaggio sullo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, primo in graduatoria, 44° con 69 (-2) e sull’olandese Lars Keunen, 59° con 70 (-1).

Le interviste -  Andrea Romano, ventenne nato nella capitale e tesserato per il Country Club Castelgandolfo, vanta numerose vittorie in campo nazionale e internazionale tra le quali quella nel prestigioso Junior Orange Bowl nel 2019 : “Ho giocato veramente bene e sono molto contento. In particolare sono stato ben sostenuto dal putter. Il campo permette molto e sicuramente una buona tecnica con il putter in questi bellissimi green aiuta tantissimo. E’ un percorso che va attaccato perché giocarci in sicurezza non rende poi facile segnare birdie. Ho realizzato il mio record personale sul giro e sinceramente non me l’aspettavo poiché in questo periodo non riuscivo a quantificare il mio gioco certamente buono””. Nel suo score un eagle, nove birdie e due bogey.

Matteo Manassero, quattro titoli sull’European Tour, ha giocato con grande concentrazione realizzando otto birdie, senza sbavature. “Oggi ha pagato soprattutto il grande lavoro che ho fatto per migliorare il rendimento con il putter. In campo scendo per divertirmi e non mi pongo particolari aspettative, ma vado avanti volta per volta e il punteggio di oggi è molto soddisfacente. Il percorso è bello, occorre tenere la palla in pista e giocare con attenzione, ma se funziona il putter i problemi si riducono di molto”.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG - è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora l’approdo in Toscana per poi fare tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Formula e montepremi –  Il Toscana Alps Open si svolge sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Sicurezza – Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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Toscana Alps Open è sfida tra big

La sfida per la leadership dell’ordine di merito. Con tanti dei big del circuito pronti a contendersi il Toscana Alps Open. Il Pelagone Hotel & Golf Resort di Gavorrano (Grosseto) da giovedì 17 a sabato 19 settembre ospiterà la terza tappa stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare - arrivato alla 14esima edizione - nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf.

Lo spettacolo prenderà il via già domani, mercoledì 16, con la Pro-Am d’apertura della competizione. Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG - è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora l’approdo in Toscana per poi fare tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Il field - Tra le verdi colline della Maremma toscana saranno 126 i protagonisti in gara. Tra questi anche 51 giocatori italiani, di cui 20 amateur. Grande attesa per Matteo Manassero. E ancora: Stefano Mazzoli, Jacopo Vecchi Fossa, Michele Ortolani - reduce dal sesto posto in Francia nell’Open de la Mirabelle d’Or -, Andrea Saracino, Giulio Castagnara, Michele Cea, Luca Cianchetti ed Emanuele Canonica, 49enne di Moncalieri (Torino) vincitore, nel 2005, del Johnnie Walker Championship, torneo dell’European Tour, e caddie nel 2009, al Masters Tournament, di José María Olazábal (a segno ad Augusta nel 1994 e nel 1999).  Tra i favoriti al titolo anche gli spagnoli Jordi Garcia Del Moral (leader dell’ordine di merito dell’Alps Tour e campione del Cervino Alps Open) e Alejandro Del Rey, fresco vincitore a Marly dell’Open de la Mirabelle d’Or. E ancora: gli olandesi Lars Keunen (terzo nell’ordine di merito dell’Alps Tour) e Pierre Verlaar, l’austriaco Lukas Nemecz e gli inglesi Sam Robinson e James Sharp. Che duello tra Del Moral e Mazzoli per la supremazia nell’ordine di merito. L’iberico guida la classifica con 12.098.93 punti, mentre il player azzurro insegue con 11.925.00.

Formula di gioco e montepremi –  Il Toscana Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

La sicurezza al primo posto – Il torneo, così come la Pro-Am, si giocherà a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Il via con la Pro Am –  Sarà la Pro Am, sfida fra squadre composte da un professionista e da due dilettanti, ad aprire la settimana di grande golf in Toscana. Si giocherà sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”. Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle e albatross.

Il percorso di gara –  Diciotto buche, par 71, il percorso di gara del Pelagone Hotel & Golf Resort è circondato da olivi e alti cipressi, con green caratterizzati da molteplici curvature e ostacoli d’acqua pronti a mettere a dura prova tutti i protagonisti in campo.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Terza tappa dell’Italian Pro Tour – Dopo il doppio appuntamento dei Campionati Nazionali Open (maschili e femminili) e lo show ad alta quota del Cervino Alps Open, il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf riprenderà il suo cammino con il Toscana Alps Open.

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LPGA: primo acuto in USA di Georgia Hall

Primo successo negli Stati Uniti per l’inglese Georgia Hall, che ha fatto suo con 204 (70 66 68, -12) colpi il Cambia Portland Classic, gara ridotta da 72 a 54 buche e posticipata di un giorno a causa della cattiva qualità dell’aria per gli incendi a nord ovest dell’oceano Pacifico, che hanno suggerito di fare forfait ad alcune iscritte di peso. Sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72), a Portland nell’Oregon, non hanno superato il taglio le due italiane in gara, Giulia Molinaro, 112ª con 147 (75 72, +3) e Roberta Liti, 118ª con 148 (75 73, +4).

Georgia Hall, 24enne di Bournemouth, vincitrice nel 2018 di un major, il Women's British Open, e con un successo nell’ALPG Tour australiano, ha superato con un par alla seconda buca di spareggio la sudafricana Ashleigh Buhai (204 – 71 68 65), da nubile Simon, che l’ha agganciata grazie a quattro birdie nelle ultime cinque buche per un 65 (-7 con in totale otto birdie e di un bogey), miglior parziale del turno. La Hall, che ha girato un 68 (-4, sei birdie, due bogey), risalita dalla quinta piazza, pensava di aver vinto malgrado un bogey in chiusura, poi la sorpresa del playoff. “E’ stata una cosa insolita e strana – ha detto – ma sono comunque riuscita a ritrovare la concentrazione per assicurarmi la vittoria”. Per lei un assegno di 262.500 dollari su un montepremi di 1.750.000 dollari.

Fuori dallo spareggio per un colpo Yealimi Noh e la thailandese Moriya Jutanugarn, terze con 205 (-11), e buona rimonta della coreana Inbee Park, da 21ª a quinta con 206 (-10), grazie a un 66 (-6), affiancata da Mariah Stackhouse, Cheyenne Knight, Robynn Ree, dalla tedesca Caroline Masson, dalla thailandese Jasmine Suwammapura e dall’inglese Mel Reid, che aveva festeggiato il 33° compleanno con la leadership nel secondo giro e poi crollata con un 74 (+2). Scivolone anche dell’australiana Hannah Green, da seconda a 12ª con 207 (-9), stesso punteggio di Danielle Kang l’altra autrice di un 65, e piuttosto deludenti l’australiana Minjee Lee e la neozelandese Lydia Ko, 42.e con 213 (-3), e la giapponese Haru Nomura, 74ª con 218 (+2).

SECONDO GIRO - L’inglese Mel Reid ha festeggiato nel migliore dei modi il suo 33° compleanno portandosi al comando con 132 (67 65, -12) colpi nel Cambia Portland Classic, gara ridotta da 72 a 54 buche e posticipata di un giorno a causa della cattiva qualità dell’aria per gli incendi a nord ovest dell’oceano Pacifico, che hanno suggerito di fare forgait ad alcune iscritte di peso.

Sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72), a Portland nell’Oregon, non hanno superato il taglio le due italiane in gara, Giulia Molinaro, 112ª con 147 (75 72, +3) e Roberta Liti, 118ª con 148 (75 73, +4).

Mel, abbreviativo di Melissa, Reid, nativa di Derby, sei successi nel Ladies European Tour dove ha iniziato e svolto a lungo la carriera, ha realizzato sette birdie senza bogey per il 65 (-7), miglior score di giornata, e ha sorpassato Hannah Green, seconda con 134 (-10). In terza posizione con 135 (-9) Amy Olson e la coreana Amy Yang e in quinta con 136 (-8) Yealimi Noh, l’inglese Georgia Hall, la francese Celine Boutier  e la messicana Gaby Lopez.

Al 21° posto con 140 (-4) la coreana Inbee Park, al 42° con 142 (-2) Danielle Kang, numero tre mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, al 56° con 143 (-1) Cydney Clanton, che era in vetta con Hannah Green e crollata con un 77 (+5), e al 65° con 144 (par), ultimo punteggio utile per rimanere in gara la giapponese Haru Nomura e l’australiana Minjee Lee. Stesse sorte delle azzurre anche per Stacy Lewis, 81ª con 145 (+1), e per la thailandese Ariya Jutanugarn, 102ª con 146 (+4). Il montepremi è di 1.750.000 dollari.

PRIMO GIRO - Hannah Green, campionessa in carica, è andata subito all’attacco nel Cambia Portland Classic, ponendosi al comando con 66 (-6) colpi insieme a Cydney Clanton. Sul percorso del Columbia Edgewater Country Club (par 72), a Portland nell’Oregon. il primo giro non si è concluso per l’oscurità, mentre la gara è stata ridotta da 72 a 54 buche e posticipata di un giorno a causa della cattiva qualità dell’aria per gli incendi a nord ovest dell’oceano Pacifico, che hanno suggerito ad alcune iscritte di dare forfait.

Due le italiane in campo:  Roberta Liti è al 92° posto con un “+2” fermata dopo 16 buche, mentre Giulia Molinaro è 112ª con 75 (+3).

Nella classifica provvisoria il duo di testa precede di un colpo Amy Olson, la tedesca Caroline Masson, la messicana Gaby Lopez e l’inglese Mel Reid (67, -5), ma potrebbe salire al vertice anche Yealimi Noh, che ha lo stesso “meno 5”, ma ancora una buca da giocare. Tra le giocatrici che hanno terminato il turno la coreana Inbee Park, l’australiana Minjee Lee e la thailandese Ariya Jutanugarn, sono 23.e con 70 (-2), e Danielle Kang, numero tre mondiale, è 57ª con 72 (par). Il montepremi è di 1.750.000 dollari.

LA VIGILIA - Gli incendi a nord ovest del Pacifico hanno condizionato il Cambia Portland Classic. Infatti, a causa dei problemi derivanti dalla cattiva qualità dell’aria, il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche e inizierà con un giorno di ritardo rispetto al programma, il 18 settembre per protrarsi fino al 20.

Sul percorso del Columbia Edgewater Country Club, a Portland nell’Oregon. tornerà in gara Giulia Molinaro, ben decisa a cambiare passo, dopo sei gare in cui è andata a premio una sola volta.

Difende il titolo l’australiana Hannah Green, che dovrà competere con sei tra le top ten mondiali: Nelly Korda, numero 2, Danielle Kang (n. 3), l’australiana Minkee Lee (n. 5), le coreane Sei Young Kim (n. 7) e Inbee Park (n. 9) e la giapponese Nasa Hataoka (n. 8). Nel field anche Stacy Lewis e Cheyenne Woods, la coreana Mirim Lee, vincitrice del major della scorsa settimana, l’ANA Inspiration, la nipponica Haru Nomura, la thailandese Ariya Jutanugarn e la neozelandese Lydia Ko, che sembra in ripresa dopo un lungo periodo buio. Il montepremi è di 1.750.000 dollari.

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LET: secondo titolo per Julia Engstrom

Julia Engstrom, 19enne svedese di Bjarred, ha siglato nel Lacoste Ladies Open De France il secondo titolo sul Ladies European Tour per un palmares nel quale figurano anche sue successi sul LET Access, ma con molta fatica nel giro finale, che pure aveva affrontato con quattro colpi di vantaggio.

Allo Chateaux Course (par 71) del Golf Du Medoc a Le Pian-Médoc in Francia, ha concluso con 206 (70 64 72, -7) colpi dopo un giro finale sopra per (72, +1), frutto di quattro birdie e cinque bogey, appena sufficiente per contenere di misura il prepotente ritorno dell’argentina Magdalena Simmermacher (66, -5 di giornata) e della francese Celine Herbin (69, -2), seconde con 207 (-6).

In quarta posizione con 209 (-4)  l’inglese Florentyna Parker, in quinta con 210 (-3) l’australiana Stephanie Kyriacou e in sesta con 211 (-2) la scozzese Kylie Henry, la transalpina Astrid Vayson De Pradenne e l’inglese Charlotte Thompson.

Da ricordare che Julia Engstrom, che per il titolo ha ricevuto un assegno di 27.600 euro su un montepremi di 200.000 euro, ha realizzato nel secondo giro una “hole in one” alla buca 8, par 3 di 133 yards, centrandola da tee utilizzando un ferro 8. Sono uscite al taglio le due azzurre in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 38ª con 145 (70 75, +3) colpi, e Diana Luna, 70ª con 151 (76 75, +9).

SECONDO GIRO - Julia Engstrom è ricorsa agli effetti speciali per salire con 134 (70 64, -8) colpi in vetta al Lacoste Ladies Open De France in svolgimento sullo Chateaux Course (par 71) del Golf Du Medoc a Le Pian-Médoc in Francia. Infatti la svedese ha girato in 64 (-7) colpi realizzando una “hole in one” alla buca 8, par 3 di 133 yards, centrandola da tee utilizzando un ferro 8 e aggiungendo all’ace sei birdie e un bogey. Non sono andate bene le cose per le due azzurre in gara entrambe uscite al taglio. Lucrezia Colombotto Rosso è terminata 38ª con 145 (70 75, +3) colpi e Diana Luna 70ª con 151 (76 75, +9).

La Engstrom inizierà il giro finale con quattro colpi di vantaggio sull’indiana Tvesa Malik e sulla francese Celine Herbin (138, -4), che hanno qualche chance di proporsi per il titolo, mentre appare molto difficile che possano recuperare le sei concorrenti in quarta posizione con 140 (-2): le transalpine Anne-Lise Caudal e Anne-Charlotte Mora, la norvegese Marianne Skarpnord e le inglesi Florentyna Parker, Sian Evans e Charlotte Thompson. Quest’ultima era al vertice dopo un giro insieme alla dilettante francese Lucie Malchirand, decima con 141 (-1), e all’inglese Gabriella Cowley, precipitata al 22° posto con 143 (+1) dopo un 75 (+4). Sia la Colombotto Rosso che la Luna hanno girato anche loro  in 75  segnando entrambe un birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

PRIMO GIRO . Buon inizio di Lucrezia Colombotto Rosso, settima con 70 (-1) colpi nel Lacoste Ladies Open De France in svolgimento sullo Chateaux Course (par 71) del Golf Du Medoc a Le Pian-Médoc in Francia, dove Diana Luna, l’altra italiana in gara e al rientro sul circuito, è 67ª con 76 (+5).

Al vertice con 68 (-3) colpi un trio composto dalle inglesi Charlotte Thompson e Gabriella Cowley e dalla dilettante francese Lucie Malchirand. Seguono con 69 (-2) la spagnola Laura Gomez Ruiz, la svedese Jenny Haglung e l’argentina Magdalena Simmermacher. La Colombotto Rosso è affiancata da altre nove concorrenti tra le quali l’indiana Tvesa Malik, l’iberica Noemi Jimenez, la belga Manon De Roey e la svedese Julia Engstrom.

Charlotte Thompson e Lucie Malchirand hanno marciato di pari passo con sei birdie, un bogey e un doppio bogey e Gabriella Cowley ha segnato cinque birdie e due bogey. Per Lucrezia Colombotto Rosso quattro birdie e tre bogey e per Diana Luna un birdie e sei bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

LA VIGILIA - Diana Luna, che torna sul circuito per la prima volta dopo il lockdown, e Lucrezia Colombotto Rosso, che invece ha già sostenuto gare con prove molto toniche, prendono parte al Lacoste Ladies Open De France (17-19 settembre, 54 buche) che avrà luogo al Golf Du Medoc (Chateaux Course) a Le Pian-Médoc in Francia.

Buono il field con le vincitrici dei due precedenti tornei, la danese Emily Kristine Pedersen (Tipsport Czech Open) e la gallese Amy Boulden (Swiss Open) e con la svedese Julia Engstrom, le inglesi Annabel Dimmock, Liz Young e Charlotte Thompson, la danese Marianne Skarpnord, l’australiana Stephanie Kyriacou, le tedesche Olivia Cowan e Karolin Lampert e la finlandese Sanna Nuutinen, sempre tra le protagoniste nelle ultime uscite.

Naturalmente numerose le giocatrici transalpine e ben decise a firmare l’Open di casa che schiereranno, tra le altre, Celine Herbin, Anne-Lise Caudal. Joanna Klatten, Valentine Derrey e Lucie Andrè. Il montepremi è di 200.000 euro.

Il sudafricano Garrick Higgo ha vinto con 269 (68 70 66 65, -19) colpi l’Open de Portugal, torneo organizzato in combinata da European Tour e Challenge Tour, che ha concluso un trittico denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e proseguito con il Portugal Masters.

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, hanno concluso poco  oltre metà classifica Federico Maccario, 49° con 285 (74 69 70 72, -3) e in bassa Enrico Di Nitto, 74° con 291 (73 73 71 74, +3) e Aron Zemmer, 77° con 293 (70 71 77 75, +5).

in un evento bersagliato dal maltempo, Garrick Higgo, 21 anni, professionista dallo scorso anno, due titoli sul Sunshine Tour di casa in soli 17 tornei giocati e tre top ten in stagione sul Challenge Tour che hanno anticipato il primo successo, valido anhe per l’European Tour,, con un giro finale in 65 (-7) colpi, dovuto a sette birdie senza bogey, ha avuto ragione del tenace spagnolo Pep Angles, secondo con 270 (-18) che lo ha tenuto sulla corda fino all’ultima buca. Per lui un 66 (-6) con sette birdie e un bogey.

Ha confermato il suo buon momento l’altro sudafricano George Coetzee, la scorsa settimana vincitore del Portugal Masters, terzo con 273 (-15) alla pari con l’inglese Andrew Wilson e quinto posto con 274 (-14) per lo svedese Jens Dantorp e per l’iberico Carlos Pigem, 30enne di Lleida con prima parte della carriera svolta sull’Asian Tour, dove ha siglato un titolo  Ha ceduto vistosamente il portoghese Vitos Lopes, leader dopo tre turni e settimo al termine con 275 (-13).

Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 116° con 153 (77 76, +9) ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 121° con 157 (78 79, +13)

SECONDO GIRO COMPLETO - Marcia in notevole ritardo, a causa del maltempo, l’Open de Portugal, torneo organizzato in combinata da European Tour e Challenge Tour, che conclude un trittico denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e proseguito con il Portugal Masters. Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, nella terza giornata si è concluso il secondo giro con il portoghese Vitor Lopes (136 – 65 71, -8) raggiunto in vetta alla classifica dagli inglesi Nathan Kimsey (136 – 69 67) e Andrew Wilson (136 – 69 67).

Si è mantenuto in buona posizione Aron Zemmer, 20° con 141 (70 71, -3), e sono rimasti in gara anche Federico Maccario, 34° con 143 (74 69, -1), ed Enrico Di Nitto, 64° con 146 (73 73, +2).

Il trio di testa è seguito con 137 (-7) dal gallese Jamie Donaldson e sono in quinta posizione con 138 (-6) gli spagnoli Carlos Pigem, 30enne di Lleida con prima parte della carriera svolta sull’Asian Tour, dove ha ottenuto un titolo, e Pep Angles, il sudafricano Garrick Higgo e il finlandese Roope Kakko. In nona con 139 (-5) il sudafricano George Coetzee, vincitore la scorsa settimana del Portugal Masters. Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 116° con 153 (77 76, +9) ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 121° con 157 (78 79, +13). Il montepremi è di 500.000 euro.

SECONDO GIRO SOSPESO - Secondo giro sospeso per la pioggia con solo tre giocatori che hanno completato il turno e con 57, tra i quali Aron Zemmer ed Enrico Di Nitto, che non sono partiti, nell’Open de Portugal, torneo organizzato in combinata da European Tour e Challenge Tour, che conclude un trittico denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e proseguito con il Portugal Masters.

Classifica provvisoria assolutamente inattendibile, poiché subirà profondi mutamenti al completamento del turno. Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, ha giocato tre buche, perdendo un colpo, il portoghese Vitor Lopes, che però è rimasto leader con “meno 6”, seguito con “-5” dal sudafricano Garrick Higgo, fermato dopo sei buche, e dallo spagnolo Carlos Pigem, rimasto al palo.

Ha guadagnato tre posizioni Aron Zemmer, 17° con 70 (-2) ed è salito di quattro Enrico Di Nitto, 53° con 73 (+1), entrambi come detto senza giocare. Più indietro Federico Maccario 79° con “+3” dopo tre buche (+1 di giornata), Lorenzo Scalise, 116° con “+7” dopo un “+2” in nove buche, ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 120° con “+8” stoppato dopo tre buche con un parziale di “+2”. Il montepremi è di 500.000 euro.

PRIMO GIRO - Aron Zemmer, 19° con 70 (-2) colpi, è l’italiano meglio classificato dopo il primo giro dell’Open de Portugal, torneo organizzato in combinata da European Tour e Challenge Tour, che conclude un trittico denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e proseguito con il Portugal Masters.

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort (par 72), a Vau Óbidos in Portogallo, prova a recitare il ruolo di profeta in patria il 24enne portoghese Vitor Lopes, leader con 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), che ha preso due colpi di vantaggio sullo spagnolo Carlos Pigem, 30enne di Lleida con prima parte della carriera svolta sull’Asian Tour, dove ha ottenuto un titolo, e sul francese Damien Perrier (67, -5). Seguono con 68 (-4) il tedesco Alexander Knappe, lo statunitense Julian Suri, il sudafricano Garrick Higgo e l’altro portoghese Ricardo Santos. Tra i concorrenti all’ottavo posto con 69 (-3) il sudafricano George Coetzee, vincitore la scorsa settimana del Portugal Masters.

Tra metà e bassa classifica gli altri italiani in campo:  Enrico Di Nitto, 57° con 73 (+1), Federico Maccario, 76° con 74 (+2), Lorenzo Scalise, 115° con 77 (+5), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 120° con 78 (+6). Il montepremi è di 500.000 euro.

LA VIGILIA - Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli saranno in gara nell’Open de Portugal (17-20 settembre), torneo organizzato in combinata da European Tour e Challenge Tour, che conclude un trittico denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e proseguito con il Portugal Masters.

Sul percorso del Royal Óbidos Spa & Golf Resort, a Vau Óbidos in Portogallo, proverà a ripetere il successo della scorsa settimana nel Portugal Masters il sudafricano George Coetzee in un contesto che comprende lo scozzese Liam Johnston, i francesi Romain Wattel e Gregory Bourdy, l’olandese Daan Huizing, il tedesco Bernd Ritthammer, il gallese Jamie Donaldson, il cinese Ashun Wu, l’australiano Wade Ormsby e lo statunitense Julian Sury.

Sul percorso disegnato dal grande campione spagnolo Severiano Ballesteros e completato nel 2012, un anno dopo la sua scomparsa, i portoghesi affideranno le loro speranze di successo a Ricardo Santos, José-Filipe Lima e a Pedro Figueiredo. Il montepremi è di 500.000 euro.

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Toscana Alps Open con Matteo Manassero

Terza tappa stagionale dell’Italian Pro Tour, giunto alla 14ª edizione. il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf. Al Pelagone Hotel & Golf Resort di Gavorrano (Grosseto) inizia il Toscana Alps Open (17-19 settembre), in calendario anche nell’Alps Tour, nel quale competono 126 giocatori, compresi 23 dilettanti (20 italiani e tre spagnoli), provenienti da 16 nazioni tra cui Cile, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Saranno complessivamente 51 gli italiani in campo.

L’evento è stato anticipato dalla Pro Am Toscana Alps Open vinta con “meno 25” dalla squadra condotta dal professionista austriaco Lukas Nemecz con i dilettanti Letterio Marzà e Paolo Brignoli, che ha preceduto di misura il team dello spagnolo Jordi Garcia Del Moral con Claudio Locatelli e Mariella Cerboneschi (meno 24). Al terzo posto con “meno 23” la formazione dell’altro austriaco Alexander Kopp con Leonardo Carlucci e Noemi Olivares Bello, al quarto con “meno 20” quella dell’inglese Sam Robinson con Riccardo Cheli e Massimo Vannozzi e al quinto con “meno 19”  la compagine di Emanuele Canonica con Umberto Biagi e Alessandra Galamini. Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie ed eagle.

Caccia alle ‘carte’ per il Challenge Tour – Entra sempre più nel vivo la contesa per conquistare una delle tre ‘carte’ per il Challenge Tour 2021, che andranno ai primi tre dell’ordine di merito a fine stagione, ma a dare ulteriore lustro a un field nel quale figurano tutti i migliori esponenti dell’Alps Tour, la presenza di Matteo Manassero, quattro successi sull’European Tour, e di Emanuele Canonica, per anni sul circuito maggiore dove ha vinto il Johnnie Walker Championship (2005). Al momento la money list premierebbe Jordi Garcia del Moral, vincitore del Cervino Alps Open, Stefano Mazzoli, a segno nel Red Sea Little Venice Open, e l’olandese Lars Keunen, che ha fatto suo l’Ein Bay Open, i quali occupano i primi tre posti, ma sono a un passo da loro l’inglese Sam Robinson e Lukas Nemecz. Inoltre seppure staccati di oltre tremila punti dalla terza piazza, possono ancora rientrare l’irlandese Jonathan Yates e lo spagnolo Alejandro Del Rey che ha proposto la sua candidatura con il successo la scorsa settimana nell’Open de la Mirabelle d’Or. Con quattro gare a disposizione tutto può ancora accadere. Tra altri possibili protagonisti stranieri nel torneo, oltre ai citati, ricordiamo l’olandese Pierre Verlaar jr, l’austriaco Uli Weinhandl, l’inglese James Sharp, lo spagnolo Lucas Vacarisas, secondo in Francia, e i transalpini Jeong Weon Ko, particolarmente attivo nelle ultime uscite, e Julien Foret.

Tra gli italiani ricordiamo la presenza di Jacopo Vecchi Fossa, Michele Ortolani - reduce dal sesto posto nell’Open de la Mirabelle d’Or - Andrea Saracino, Giulio Castagnara, Michele Cea, Luca Cianchetti, Carlo Casalegno, Alessandro Grammatica e di Cristiano Terragni, ma ce ne sono altri in grado di ben figurare. Tra i dilettanti al via Andrea Romano, Riccardo Bregoli, Filippo Celli e Gregorio De Leo, che hanno composto il quartetto azzurro quarto ai Campionati Europei a squadre.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana – a causa della pandemia – posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, – con il supporto di Infront, official advisor della FIG - è partito dal Lazio passando poi per la Valle d’Aosta. Ora l’approdo in Toscana per poi fare tappa in Piemonte (Italian Challenge Open, 1-4 ottobre) prima del gran finale al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la Coverciano del green, dal 28 al 30 ottobre con l’Italy Alps Open. Cinque gare in 4 regioni diverse per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.

Formula e montepremi –  Il Toscana Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto, e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Sicurezza – Il torneo, così come accaduto per la Pro-Am, si giocherà a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Il percorso –  Diciotto buche, par 71, il percorso di gara del Pelagone Hotel & Golf Resort è circondato da olivi e alti cipressi, con green ondulati e ostacoli d’acqua pronti a mettere a dura prova tutti i protagonisti in campo.

 

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US Open: DeChambeau show, 31° Paratore

Bryson DeChambeau con un autentico show nel giro finale, ha vinto con 274 (69 68 70 67, -6) colpi il 120° US Open, il secondo major disputato in un 2020 dai calendari rivoluzionati per la pandemia e il primo dei sei, un fatto unico, che caratterizzeranno il PGA Tour 2020-2021 con raddoppio di questo torneo e del Masters. Si è ben comportato Renato Paratore, al secondo major in carriera (due partecipazioni all’US Open), terminato al 31° posto con 292 (71 72 73 76, +12), dopo una gara tutta condotta a metà graduatoria.

Sul difficile percorso del Winged Foot GC (par 70), a Mamaroneck nello stato di New York, dove il vento ha spirato tra le 16 e le 20 miglia orarie, DeChambeau, nativo di Modesto (California), ha festeggiato nel modo migliore il suo 27 compleanno caduto il 16 settembre,

Ha avuto ragione di Matthew Wolff (secondo con 280, par) con un parziale di 67 (-3), miglior score di giornata frutto di un eagle, due birdie e un bogey, conquistando il suo primo major al 16° torneo del Grande Slam disputato e al 111° sul circuito, e impreziosendo un palmarès dove figuravano sei titoli sul PGA Tour e uno sull’European Tour. E’ il terzo atleta ad essersi imposto in questo major, nell’US Amateur e nel NCAA Individual Championship dopo Jack Nicklaus e Tiger Woods. E’ salito dal nono al quinto posto nel World Ranking e ha ricevuto un assegno di 2.250.000 dollari su un montepremi di 12.500.000 dollari. “Questo successo mi infonde una gioia unica – ha detto – e voglio godermela al massimo. Ho giocato in maniera impeccabile”.

Il sogno di Matthew Wolff, 21enne di Simi Valley alla 30ª gara sul tour dove ha conseguito un titolo, di emulare Francis Ouimet,  che nel 1913 vinse al suo debutto nel torneo e mai più imitato, si è infranto dopo appena otto buche con tre bogey, che hanno annullato i due colpi di margine che aveva su DeChambeau dopo 54 buche, ma resta comunque la sua grande prestazione a dispetto del finale in 75 (+5) e va ricordato anche che nell’altro solo major a cui ha preso parte era giunto quarto (PGA Championship)..

Buone prestazioni del sudafricano Louis Oosthuizen, terzo con 282 (+2), di Harris English, quarto con 283 (+3), e di Xander Schauffele, quinto con 284 (+4), mentre è risalito dal 21° al sesto posto con 285 (+5) Dustin Johnson, numero uno mondiale, affiancato dalla sorpresa Will Zalatoris, leader della money list del Korn Ferry Tour, il secondo circuito americano, e autore di una “hole in one” nel primo giro (buca 7, par 3 di 165 yards). Sono risaliti tra i top ten anche Justin Thomas, Webb Simpson e Tony Finau, ottavi con 286 (+6), alla pari con il nordirlandese Rory McIlroy, sceso dalla settima, e a Zach Johnson. Ha concluso al 13° posto con 287 (+7) Patrick Reed, l’altro autore di un ace, anch’egli nel primo giro e alla stessa buca di Zalatoris, e ha ceduto il giapponese Hideki Matsuyama, da quarto 17° con 288 (+8) dopo un 78 (+8). Mai in partita lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale, 23° con 290 (+10).

Renato Paratore, come detto, è rimasto praticamente stabile in media graduatoria iniziando al 33° posto e poi passando per il 22° e per il 27°. Ha girato in 76 (+6) colpi con un birdie e un bogey sulle prime nove buche passate in par e poi trovando parecchie difficoltà nel rientro (due bogey e due doppi bogey).  

TERZO GIRO - Un giovane che prova a entrare nella storia, Matthew Wolff leader con 205 (-5), quasi tutti i big fuori gioco e Renato Paratore che tiene a metà classifica (27° con 216, +6) dopo il terzo turno dell’US Open, il major che si sta svolgendo sul penalizzante percorso del Winged Foot GC (par 70), a Mamaroneck nello stato di New York, dove solo tre concorrenti hanno punteggi sotto par e in cui nessuno nei tre giri è stato indenne da bogey.

In una giornata soleggiata e fresca e con vento che ha spirato tra le sei e le 12 miglia orarie Wolff, 21enne di Simi Valley alla 30ª gara sul circuito dove ha ottenuto un titolo (3M Open, 2019), ha realizzato un 65 (-5, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata che ha unito ai precedenti parziali di 66 (-4) e 74 (+4), e risalendo dalla settima piazza si è propiziato l’occasione per replicare, dopo oltre un secolo, l’impresa di Francis Ouimet  che nel 1913 si impose, unico nella storia dell’US Open, al suo debutto nel torneo.

Dovrà gestire due colpi di vantaggio su Bryson DeChambeau, secondo con 207 (-3), e quattro sul sudafricano Louis Oosthuizen, terzo con 209 (-1), che su un tracciato come il Winged Foot GC sono un piccolo patrimonio, Dalla sua il crollo di quasi tutti i big con l’eccezione di Xander Schauffele e del giapponese Hideki Matsuyama, quarti con 210 (par) insieme ad Harris English, e del nordirlandese Rory McIlroy, settimo con 211 (+1), che però continua ad andare su e giù per la classifica con un gioco poco affidabile, che non lascia tanto spazio a clamorosi recuperi.

Ha mollato Patrick Reed, da primo a 11° con 213 (+3), dopo un devastante 77 (+7), non è stato da meno Justin Thomas, da terzo a 17° con 214 (+4) per il peso di un 76 (+6). Mancato decollo di Dustin Johnson, numero uno mondiale, 21° con 215 (+5), rimasto praticamente stabile, e fine dei sogni anche per Jon Rahm, numero due, in netto contrasto con il putter, 31° con 217 (+7), penalizzato da un 76 (+6) e tornato indietro di 19 passi.

Renato Paratore (parziali di 71 72 73), al secondo US Open e a un major in carriera, sta difendendo con grande grinta la sua posizione in media classifica, dove è praticamente rimasto dall’inizio (prima 33°, poi 22°). Ha segnato un birdie e due bogey in uscita e poi ha chiuso con altri due bogey per il 73 (+3). Il montepremi è di ben 12.500.000 dollari.

SECONDO GIRO - Renato Paratore, in una giornata difficile per tutti dove tre soli giocatori hanno realizzato uno score sotto par, con una tonica prova ha recuperato undici posizioni salendo dal 33° al 22° posto con 143 (71 72, +3) colpi, dove ha la compagnia di Dustin Johnson, numero uno mondiale, e di Rory McIlroy, numero quattro, nel secondo giro dell’US Open, il major che si sta svolgendo sul penalizzante percorso del Winged Foot GC (par 70), a Mamaroneck nello stato di New York.

Il vento, che soffiava tra le 10 e le 15 miglia orarie, ha avuto la sua parte nel rallentamento generale ed è bastato un giro nel 70 del par per permettere a Patrick Reed di prendersi la leadership con 136 (66 70, -4) colpi. Ha capitalizzato un parziale di 68 (-2), miglior score del turno, Bryson DeChambeau, da 14° a secondo con 137 (-3) e uno dei tre concorrenti che hanno sconfitto il par. Gli altri due con 69 (-1) sono stati Hideki Matsuyama, da 33° a settimo con 140 (par), e Bubba Watson, da 57° a 12° con 141 (+1).

Ha perso la prima piazza Justin Thomas, numero tre del World Ranking, ora terzo con 138 (-2) insieme a Rafa Cabrera Bello e ad Harris English, ma ha tutto il tempo per riprendersi quanto ha lasciato, mentre è stata bocciatura pesante per Tiger Woods (150, +10 dopo un 77, +7), che non ha superato il taglio caduto a 146 (+6) per la terza volta negli ultimi quattro US Open a cui ha preso parte. Stessa sorte per Tommy Fleetwood e Gary Woodland, che difendeva il titolo (148, +8), Justin Rose (150), Phil Mickelson (153, +13), per il quale ancora una volta il torneo si è rivelato stregato e dove è terminato sei volte secondo, Jordan Spieth (154, +14) e per Sergio Garcia (155, +15).

In alta classifica Jason Kokrak, sesto con 139 (-1), Xander Schauffele, Matthew Wolff, Brendon Todd e Thomas Pieters, che affiancano Matsuyama, e Jon Rahm, numero due mondiale, che è alla pari con Watson. Confermando l’andatura altalenante dell’ultimo periodo McIlroy ha disceso la classifica di 17 gradini, mentre ne ha risaliti 49 Dustin Johnson dopo una falsa partenza.

Patrick Reed, che ha colto appena dieci fairway in due round evento che non si verificava per un leader  o coleader dell’US Open dal 1983, ha segnato cinque birdie e cinque bogey. Renato Paratore, al secondo US Open e a un major in carriera, ha iniziato con due bogey, ma ha subito reagito con tre birdie nelle successive cinque buche e ha chiuso in par la prima parte del tracciato con il terzo bogey alla nona. Nel rientro ha ceduto due colpi al campo (un birdie, tre bogey) per un 72 (+2) che ha comunque dato una buona resa in un torneo dove nessun giocatore in 36 buche è riuscito a evitare bogey. Il montepremi è di ben 12.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Renato Paratore, al secondo major della sua carriera, ha offerto una buona prova e ha concluso al 33° posto con 71 (+1) colpi il primo turno del 120° US Open il secondo major disputato in un 2020 con i calendari stravolti dall’emergenza sanitaria e il primo dei sei, un fatto unico, che caratterizzeranno il PGA Tour 2020-2021 con raddoppio di questo torneo e del Masters.

Conferme, sorprese e “buche in uno” in una giornata sicuramente frizzante sul difficile percorso del Winged Foot GC (par 70), di Mamaroneck, nello stato di New York Grande partenza di Justin Thomas, leader con 65 (-5) colpi, punteggio più basso per il torneo su questo tracciato e suo personale nel giro d’apertura in un major, ma non sono stati da meno Patrick Reed, secondo con 66 (-4) e uno dei due autori dell’ace (l’altro è Will Zalatoris, 22° con 70, par) e Rory McIlory, quinto con 67 (-3), tutti e tre nella top ten del Worl ranking. Fortemente deludenti Tiger Woods, Justin Rose, Dustin Johnson, leader mondiale, e Jordan Spieth, 71.i con 73 (+3) e già costretti al miracolo per rimettersi in carreggiata, così come Gary Woodland, 92° con 74 (+4), campione in carica. Subito in fumo il sogno di Phil Mickelson di vincere finalmente il torneo stregato (sei volte secondo) e completare il Grand Slam, essendosi imposto negli altri tre major: infatti è 142° e penultimo con 79 (+9) e molto probabilmente non supererà il taglio.

Reed è affiancato da Thomas Pieters e da Matthew Wolff e Rory McIlory ha la compagnia di Louis Oosthuizen e di Lee Westwood, grande campione ma senza titoli major nel palmarès. Hanno tenuto Jon Rahm, numero due al mondo, Bryson DeChambeau, Rickie Fowler e Tony Finau, 14.i con 69 (-1), e Sungjae In, 22° con Zalatoris.

Thomas ha realizzato sei birdie e un bogey e Tiger Woods è andato in altalena con cinque birdie, sei bogey e un doppio bogey, perdendo ben quattro colpi sulle ultime sei buche. “Un brutto finale – ha detto – che non mi aspettavo. Devo rivedere parecchie cose e nel secondo giro dovrò dare il massimo”.

Renato Paratore, per la seconda volta ai nastri dell’US Open dove lo scorso anno uscì dopo 36 buche, partito dalla buca 10 ha iniziato con un birdie, ma ha trovato poco dopo due bogey perdendo un colpo che poi non è riuscito a recuperare nel rientro (due birdie, due bogey). Il montepremi è di ben 12.500.000 dollari

Due “buche in uno”. – Due “hole in one” nel primo giro che portano a 47 quelle segnate complessivamente nella gara. Entrambe le prodezze alla buca 7, par 3 di 165 yards. Patrick Reed, che ha usato un ferro 9, ha poi aggiunto all’ace quattro birdie e un doppio bogey. Will Zalatoris, invece, ha chiuso in par, completando lo score con tre birdie e cinque bogey.

LA VIGILIA - Un titolo prestigioso, la contesa per la leadership mondiale, Tiger Woods e Phil Mickelson alla ricerca di obiettivi ambiziosi e tanti altri temi nella 120ª edizione dell’US Open (17-20 settembre), il secondo major disputato in un 2020 dai calendari imprevedibili per la pandemia e il primo dei sei, un fatto unico, che caratterizzeranno il calendario del PGA Tour 2020-2021 con raddoppio di questo torneo e del Masters.

Al Winged Foot GC, di Mamaroneck, nello stato di New York, che ospita il major per la sesta volta, l’ultima nel 2006, saliranno sul tee di partenza 144 concorrenti, tra i quali 48 dei primi 50 del World Ranking, 25 vincitori di major e nove di FedEx Cup e tra tanti campioni vi sarà anche Renato Paratore, al secondo major della sua carriera dopo aver partecipato lo scorso anno allo stesso evento, che si è conquistato un posto nel field vincendo il British Masters, la prima delle sei gare “UK Swing” dell’European Tour, che poi hanno concesso il viaggio negli Stati Uniti ai primi dieci di una speciale classifica a punti, dove l’azzurro è entrato senza problemi (quinto).

Grande favorito Dustin Johnson, numero uno mondiale, dominatore della recente FedEx Cup, due successi e due secondi posti nelle ultime quattro uscite, a segno nel 2016, e appena nominato “Player of the Year” del PGA Tour per l’annata appena conclusa. Tutto questo non lo renderà immune dagli attacchi al suo trono mondiale e che arriveranno da Jon Rahm, numero due, il quale peraltro ancora non si è imposto in un torneo del Grande Slam, e da Justin Thomas, numero tre. Due avversari che sono in condizione e con il primo che lo ha battuto nel BMW Championship. L’altro che ha relegato al secondo posto Johnson è stato Collin Morikawa, numero cinque, nel PGA Championship. Ha l’occasione per imporsi nel secondo major di fila, impresa riuscita l’ultima volta a Jordan Spieth nel 2015, che all’epoca aveva un super rendimento svanito poi nel nulla.

Difficile da valutare Rory McIlroy, numero quattro, primatista per gli score più bassi della gara sulle 54 buche (199 colpi) e sulle 72 (268), maturati nel 2011 quando salì sul gradino più alto del podio. Si è attestato su un andamento piuttosto irregolare, con alti e bassi tra un giro e l’altro, che hanno prodotto una sola top ten (8° Tour Championship) nelle ultime nove prestazioni sul circuito.

Tiger Woods, anch’egli non brillante, gioca notoriamente sempre per vincere e, nell’occasione l’obiettivo è triplo: cogliere l’83° successo sul circuito e rimanere recordman assoluto sul tour lasciando a 82 Sam Snead, ottenere il quarto titolo nella gara, prerogativa per ora di soli quattro giocatori (Willie Anderson, Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus) e portare a 16 i major nel palmarès per avvicinarsi ai 18 di Nicklaus. Occorrerà vedere se la sua ferrea volontà prevarrà su una forma rivedibile.

Phil Mickelson prova a sfatare il tabù di un torneo stregato dove ha raccolto sei secondi posti, ma mai quella vittoria che lo farebbe divenire il sesto giocatore nella storia capace di completare il Grande Slam, avendo conquistato gli altri tre major. Riuscisse nell’impresa diverrebbe, a poco più di 50 anni, l’atleta più anziano a sollevare il trofeo, superando Hale Irwin (45 anni e 15 giorni nel suo exploit del 1990).

Difende il titolo Gary Woodland, 36enne di Topeka (Kansas), tre titoli prima del colpo a sorpresa dello scorso anno e poi rimasto all’asciutto, cosa che non depone a favore di un suo bis. Oltre ai citati sono tanti i concorrenti in grado di dire la loro, tra i quali ricordiamo Webb Simpson, Bryson DeChambeau, Patrick Reed, Patrick Cantlay, Justin Rose, Tommy Fleetwood, uno dei sei che detiene il primato del punteggio più basso sul giro (63), Hideki Matsuyama e Adam Scott per citarne alcuni. Tra i giovani, oltre a Morikawa, da seguire Matthew Wolff, Joaquin Niemann e Victor Hovland. Ci sarà anche Martin Kaymer, che recentemente ha perso due occasioni di fila sull’European Tour per tornare al successo a sei anni dall’US Open del 2014, suo ultimo alloro. Detiene il record sulle 36 buche (130 colpi) stabilito in quella circostanza. Quanto a Paratore, che lo scorso anno uscì al taglio, sicuramente avrà fatto tesoro della precedente esperienza, ma comunque vada a 23 anni ha ancora tanto tempo e tanti major avanti.

Assenti Francesco Molinari, che aveva annunciato da tempo il suo forfait, e Brooks Koepka, bicampione nel 2016 e 2017, fermo per infortunio. Alla vigilia hanno dovuto rinunciare Scottie Scheffler (“Rookie of the Year” 2019-2020) e Sam Horsfield, che si era guadagnato anch’egli il posto attraverso lo “UK Swing” vincendo due gare, positivi al Covid-19. Sono stati sostituiti da Branden Grace e da Rory Sabbatini.

Il torneo su Sky – L’US Open verrà teletrasmesso da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 17 settembre, dalle ore 15 alle ore 1 (Sky Sport Collection); venerdì 18, dalle ore 13,30 alle ore 16,30 (Sky Sport canale 252) e dalle ore 16,30 alle ore 1 (Sky Sport Collection); sabato 19, dalle ore 18,15 alle ore 2 (Sky Sport Collection); domenica 20, dalle ore 15,50  alle ore 24 (Sky Sport Collection). Commento di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Roberto Zappa, Alessandro Lupi  e di Michele Gallerani.

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L'Open d'Italia al Chervò GC San Vigilio

Una storia iniziata 95 anni fa con la prima rassegna (1925 al Golf Club Alpino di Stresa, sul Lago Maggiore) di un torneo iconico entrato a far parte, dal 1972, dell’European Tour. L’Open d’Italia non lascia e rilancia. La 77ª edizione del più importante evento del green tricolore si giocherà in Lombardia dal 22 al 25 ottobre allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia), e metterà in palio un montepremi complessivo di 1.000.000 di euro.

La FIG oltre il Covid-19 - Mentre il calendario dello sport mondiale è stato completamente stravolto, tra Europei di calcio e Giochi di Tokyo rinviati entrambi al 2021, torneo di Wimbledon (tennis) cancellato per la prima volta dal 1945, proprio come il The Open (il Major più antico del golf con l’edizione inaugurale giocatasi nel 1860), la FIG, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente Vicario del CONI, in un momento di grande difficoltà, non solo a livello sanitario ma economico, ha voluto così rilanciare le sue ambizioni verso l’edizione italiana della Ryder Cup, in programma nel 2023 (posticipata di un anno) a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club. Durante il lungo lockdown la Federgolf – insieme all’Official Advisor Infront - ha lavorato duramente, con il board dell’European Tour, per permettere all’Open d’Italia di andare in scena nonostante le tante criticità. L’accordo è stato raggiunto e la manifestazione si giocherà dal 22 al 25 ottobre subito dopo lo Scottish Championship.

La prima volta allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo - Per la prima volta nella sua storia l’Open d’Italia si giocherà allo Chervò Golf Club San Vigilio. La massima rassegna del golf tricolore torna in Lombardia per la 41ª volta.

I trionfi azzurri e le edizioni dell’Open d’Italia - Dal 1925 (anno del trionfo di Francesco Pasquali) al 2020. L’Open d’Italia non s’è giocato nel 1933 e poi dal 1939 al 1946 a causa della seconda guerra mondiale. Così come non è andato in scena dal 1961 al 1970. Tornando assoluto protagonista nel 1971 al Golf Club Garlenda (Savona). Da quel momento, mai più uno stop. Per un torneo che vanta otto vittorie azzurre. Oltre a quella di Pasquali nel palmares ci sono le imprese di Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e Massimo Mannelli (1980). Senza dimenticare le doppiette di Ugo Grappasonni (1950 e 1954) e Francesco Molinari (2006 e 2016).

Il percorso di gara – Lo Chervò Golf Club San Vigilio, a due passi dal lago di Garda, è stato fondato nel 2008 e progettato dall’architetto Kurt Rossknecht. Vanta 36 buche, di cui 9 executive e 27 da campionato, suddivise nei tre percorsi Benaco, Solferino e San Martino. Negli ultimi anni ha ricevuto diversi riconoscimenti a testimonianza della qualità non solo del percorso di gioco ma di tutto il circolo.

Le dichiarazioni

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente Vicario del Coni - “Nonostante il lungo lockdown la macchina organizzativa della FIG non s’è mai fermata. Il periodo di forzata inattività ha generato dibattiti, rinvii o cancellazioni di tornei di ogni disciplina. Eppure la nostra intenzione è sempre stata quella di pensare al golf italiano in un’ottica di progettualità verso il presente e il futuro. Provando ad arginare i problemi, facendo quadrato. Con l’obiettivo e il desiderio di fronteggiare come sempre le barriere, stavolta del distanziamento sociale, scendendo in campo con la forza della creatività e del rispetto di regole e disposizioni. E adesso è l’ora di raccogliere i frutti dei grandi sacrifici fatti, con un appuntamento di vetrina internazionale verso la Ryder Cup di Roma nel 2023. Il golf italiano non solo non si ferma ma guarda all’oggi e al domani”.

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Europei a squadre Amateur quarti

Gli Amateur azzurri hanno ottenuto il quarto posto e le Ladies il quinto nei Campionati Europei a squadre che si sono disputati in Olanda e in Svezia, a conferma di un golf azzurro sempre tra le migliori formazioni continentali.

Nell’European Amateur Team Championship  all’Hilversumsche Golf Club (par 72) di Hilversum in Olanda, la compagine italiana è stata superata nella finale per il terzo posto dalla Svizzera per 2-1, mentre la Germania (Nick Bachem, Marc Hammer, Matthias Schmid, Jannik De Bruyn), che era stata anche prima in qualifica, ha conquistato il titolo battendo per 2-1 i campioni uscenti della Svezia.

Gli azzurri hanno mancato il bronzo praticamente sul filo di lana, quando nel doppio Riccardo Bregoli/Filippo Celli sono stati superati alla 19ª buca da Nicola Gerhardsen/Robert Foley, i quali avevano recuperato nel finale lo svantaggio di 1 down per arrivare in parità alla 18ª. In precedenza Andrea Romano aveva realizzato il punto italiano (4/3 su Ronan Kleu) e Mauro Gilardi lo aveva pareggiato (4/3 su Gregorio De Leo). L’Italia, settima in qualifica, aveva battuto nel primo turno l’Olanda (2-1) e lasciato strada in semifinale alla Svezia (2-1).

Per la quinta posizione gli olandesi hanno prevalso sull’Austria (2-1) e per la settima la Francia ha vinto contro Danimarca (2-1). Nel secondo girone nono posto per l’Islanda (2-1 sul Belgio), 11° per l’Estonia (2-1 sulla Repubblica Ceca) e 13° per la Slovacchia (2.5-0,5) sulla Slovenia. Con gli azzurri il capitano Davide Buchi e l’allenatore Alessandro Bandini.

Nell’European Ladies Amateur Team Championship, sul percorso dell’Upsala Golf Club (par 72), a Upsala in Svezia, le padrone di casa (Maja Stark, Beatrice Wallin, Linn Grant, Ingrid Lindblad) hanno ottenuto il terzo titolo di fila superando in finale la Germania per 2-1, mentre la Danimarca ha travolto la Svizzera (2,5-0,5) nel match per il terzo posto.

Molto equilibratol’incontro tra le azzurre e la Francia, che si è risolto solo con il successo alla 19ª buca di Anna Zanusso/Alessandra Fanali contro Gaia Dumez/Lucie Malchirand, dopo che i doppi erano terminati in parità con la vittoria di Agathe Laisne su Alessia Nobilio per 1 up e di Benedetta Moresco con lo stesso punteggio su Pauline Roussin Bouchard, a segno negli Internazionale d’Italia femminili 2019. Le italiane, quarte in qualifica, hanno lasciato strada nei quarti alla stessa Svezia (2-1), poi hanno sconfitto l’Islanda (3-0) nel cammino verso la quinta piazza. Per il settimo posto la Spagna ha liquidato l’Islanda (3-0). Nel secondo flight, dove s è giocato con girone all’italiana e classifica a punti, sono terminate dal nono al 12° posto nell’ordine Repubblica Ceca (p. 3), Olanda (p. 2), Belgio (p. 1) e Slovacchia (p. 0). Le italiane sono state accompagnate dalla capitana Anna Roscio e dal team advisor Roberto Zappa.

A causa dell’emergenza sanitaria è stato ridotto il numero dei partecipanti di ciascun team a quattro elementi e la lunghezza della gara. La qualificazione si è svolta su 18 buche medal, anziché sulle canoniche 36, mentre i match play erano articolati su un foursome e due singoli.

SECONDO TURNO MATCH PLAY - Gli Amateur azzurri sono stati superati in semifinale dalla Svezia per 2-1 nell’European Amateur Team Championship, ossia il Campionato europeo a squadre che si sta svolgendo all’Hilversumsche Golf Club (par 72) di Hilversum in Olanda, e nell’ultima giornata si batteranno per conquistare il  bronzo  conto la Svizzera, sconfitta dalla Germania (2,5-0,5). Per il titolo si affronteranno gli svedesi, che proveranno a bissare il successo dello scorso anno, e i tedeschi, che sono stati primi in qualifica.

Gli azzurri, in un match molto equilibrato, hanno ceduto il punto del doppio con Riccardo Bregoli/Filippo Celli (4/2 da David Nyfjall/Albin Bergstrom), ma erano in vantaggio dopo nove buche, poiché sia Andrea Romano che Gregorio De Leo conducevano per 1 up sui rispettivi avversari. Poi i nordici si sono portati in parità su entrambi i match. Romano è tornato nuovamente avanti su Gustav Andersson e ha concluso vittoriosamente il suo incontro per 1 up, De Leo, invece, è andato sotto contro Vincent Norrman e non ce l’ha fatta a rimontare (1 up). L’Italia, settima in qualifica, aveva nei quarti superato l’Olanda per 2/1.

Nel sottogirone:  Austria b Francia 2,5-0,5; Olanda b Danimarca 2-1. Finale per il 5° posto: Austria-Olanda. Finale per il settimo: Francia-Danimarca. Con gli azzurri il capitano Davide Buchi e l’allenatore Alessandro Bandini.

Nell’European Ladies Amateur Team Championship, sul percorso dell’Upsala Golf Club (par 72), a Upsala in Svezia, le azzurre, dopo essere state sconfitte nei quarti dalla Svezia (2-1), hanno dovuto limitare l’obiettivo alla quinta piazza e hanno superato con disinvoltura il primo ostacolo, l’Islanda, con un perentorio 3-0. Nel foursome Anna Zanusso/Alessandra Fanali hanno prevalso per 2/1 su Hulda Clara Gestsdottir/Heidrun Anna Hlynsdottir e nei singoli Alessia Nobilio ha travolto Saga Traustadottir (8/7) e Benedetta Moresco ha piegato agevolmente Andrea Bergsdottir (4/3). Le azzurre incontreranno per il quinto posto la Francia, che ha messo fuori gioco la Spagna (2/1), mentre iberiche e islandesi competeranno per il settimo.

Nel primo girone, la Svezia, che ha dominato con la Svizzera (3-0), proverà a cogliere il terzo titolo di fila contro la Germania, che ha battuto la Danimarca (2-1). Per la terza posizione: Svizzera-Danimarca. Le italiane sono accompagnate dalla capitana Anna Roscio e dal team advisor Roberto Zappa.

A causa dell’emergenza sanitaria è stato ridotto il numero dei partecipanti di ciascun team a quattro elementi e la lunghezza della gara. La qualificazione si è svolta su 18 buche medal, anziché sulle canoniche 36, mentre i match play prevedono un foursome e due singoli.

PRIMO TURNO MATCH PLAY - L’Italia ha battuto l’Olanda per 2-1 ed è approdata in semifinale nell’European Amateur Team Championship, ossia il Campionato europeo a squadre che si sta svolgendo all’Hilversumsche Golf Club (par 72) di Hilversum in Olanda, Nel torneo femminile, sul percorso dell’Upsala Golf Club (par 72), a Upsala in Svezia, le azzurre hanno ceduto per 2-1 alle padrone di casa, vincitrici delle ultime due edizioni dell’evento.

Nella gara maschile, l’Italia, ammessa al primo girone di otto squadre dove si compete per il titolo con il settimo posto in qualifica, ha superato nei quarti gli olandesi, secondi, con i successi nel foursome di Riccardo Bregoli/Filippo Celli (3/2 su Bob Geurts/Kiet Van der Weele) e nel singolo di Andrea Romano (2 up su Nordin Van Tilburg), mentre il punto olandese è stato siglato da Jerry Ji contro Gregorio De Leo (2/1). Negli altri incontri: Germania b Austria 2,5-0,5; Svizzera b Francia 3-0; Svezia b Danimarca 2,5-0,5.

In semifinale gli italiani affronteranno la Svezia, che difende il titolo, mentre la Germania se la vedrà con la Svizzera. Nel sottogirone, dove l’obiettivo è il quinto posto: Austria-Francia; Danimarca-Olanda. Con gli azzurri il capitano Davide Buchi e l’allenatore Alessandro Bandini.

Nell’European Ladies Amateur Team Championship, in cui le azzurre sono giunte ai match play con la quarta piazza in qualifica,  praticamente decisivo il punto conquistato nel doppio delle svedesi con Linn Grant/Beatrice Wallin (5/4 su Anna Zanusso/Benedetta Moresco). Equilibrio nel doppio con Alessia Nobilio, che ha sconfitto Maia Stark (1 up), e con Ingrid Lindblad che ha avuto la meglio su Alessandra Fanali (2 up).

Negli altri match: Svizzera b Islanda 3-0; Danimarca b Spagna 2-1; Germania b Francia 2-1. Semifinali: Svizzera-Svezia; Danimarca-Germania. Nel sottogirone: Italia-Islanda e Francia-Spagna. Le due vincenti si sfideranno per il quinto posto e le perdenti per il settimo. Le italiane sono accompagnate dalla capitana Anna Roscio e dal team advisor Roberto Zappa.

A causa dell’emergenza sanitaria è stato ridotto il numero dei partecipanti di ciascun team a quattro elementi e la lunghezza della gara. La qualificazione si è svolta su 18 buche medal, anziché sulle canoniche 36, mentre i match play prevedono un foursome e due singoli.

QUALIFICAZIONE - Le rappresentative azzurre Ladies e Amateur sono approdate nel primo girone di match play, dove si compete per il titolo, nei Campionati Europei a squadre.

Nell’European Ladies Amateur Team Championship, del percorso dell’Upsala Golf Club (par 72), a Upsala in Svezia, l’Italia (Benedetta Moresco 71, -1; Alessia Nobilio 72, par; Alessandra Fanali 73, +1; Anna Zanusso 74, +2) si è classificata al quarto posto, nella qualificazione su 18 buche medal, con 216 (par) colpi preceduta da Svizzera (213, -3), Francia (215, -1) e Danimarca, stesso score delle azzurre, ma risultato scartato migliore. Nel primo girone anche la Svezia (218, +2), vincitrice delle ultime due edizioni della rassegna, la Spagna (218, +2), la Germania (220, +4), e l’Islanda (221, +5), nell’ordine dalla quinta posizione in poi sul tabellone. Nel secondo girone, a competere per la nona piazza, Repubblica Ceca (224, +8), Olanda (231, +15), Slovacchia (231, +15) e Belgio (234, +18).

Nella prima giornata di incontri a eliminazione diretta: Svizzera-Islanda; Italia-Svezia; Danimarca-Spagna; Francia-Germania. Le italiane sono accompagnate dalla capitana Anna Roscio e dal team advisor Roberto Zappa.

Nell’European Amateur Team Championship, all’Hilversumsche Golf Club (par 72) di Hilversum in Olanda, l’Italia (Andrea Romano 70, -2; Gregorio De Leo 73, +1; Filippo Celli 73, +1; Riccardo Bregoli 76, +4) è terminata settima con 216 (par) davanti all’Austria (217, +1). In qualifica prima posizione per la Germania (202, -14) seguita da Olanda (210, -6), Svezia (214, -2), che difende il titolo, Francia (215, -1), Svizzera (215, -1) e Danimarca (216, par). Anche in questo caso azzurri penalizzati dallo score scartato più altro rispetto a quello dei danesi. Nel secondo girone: Islanda (217, +1), Estonia (221, +5), Belgio (223, +7), Repubblica Ceca (224, +8), Slovacchia (225, +9) e Slovenia (226, +10).

Nel primo turno di match play l’Italia avrà di fronte l’Olanda. Gli altri incontri: Germania-Austria; Francia-Svizzera e Svezia-Danimarca. Con gli azzurri il capitano Davide Buchi e l’allenatore Alessandro Bandini.

A causa dell’emergenza sanitaria è stato ridotto il numero dei partecipanti di ciascun team a quattro elementi e la lunghezza della gara. La qualificazione si è svolta, come detto, su 18 buche, anziché sulle canoniche 36, mentre i match play prevedono un foursome e due singoli.

LA VIGILIA - Le formazioni azzurre prendono parte all’European Amateur Team Championship e all’European Ladies Amateur Team Championship, ossia i campionati europei a squadre, che si disputano dal 9 al 12 settembre in forma diversa dal solito, a causa dell’emergenza sanitaria. Infatti le squadre saranno composte da soli quattro elementi con qualificazione su 18 buche medal, anziché sulle canoniche 36. Le prime otto compagini in graduatoria accederanno al primo girone di match play, dove si competerà per il titolo, ma gli incontri saranno solo tre, contro i sette normali, con un foursome e due singoli.

L’European Amateur Team Championship si svolgerà all’Hilversumsche Golf Club di Hilversum in Olanda dove la formazione azzurra sarà composta da Andrea Romano (nella foto), Filippo Celli, Gregorio De Leo e Riccardo Bregoli. Capitano Davide Buchi e allenatore Alessandro Bandini.

Oltre agli azzurri saranno in gara i team di altre 13 nazioni: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Islanda, Olanda, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Svezia, che difende il titolo.

L’European Ladies Amateur Team Championship avrà luogo all’Upsala Golf Club di Upsala in Svezia. Per i colori italiani Alessandra Fanali, Benedetta Moresco, Alessia Nobilio e Anna Zanusso. Le azzurre, che lo scorso anno conquistarono il bronzo, saranno accompagnate dalla capitana Anna Roscio e dal team advisor Roberto Zappa.

In campo anche Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Islanda, Olanda, Slovacchia, Spagna, Svizzera e Svezia, che si è imposta nelle ultime due edizioni.

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