Giorno di gloria per Mirim Lee, 29enne coreana che dopo una onesta carriera sul LPGA Tour con tre titoli ha impreziosito il palmarès con un major, l’ANA Inspiration, vinto con 273 (70 65 71 67, -15) colpi al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), a Rancho Mirage in California.
Quattro giri al vertice non sono bastati a Nelly Korda (273 – 66 67 71 69), che è stata raggiunta sull’ultima buca con un birdie dalla canadese Brooke M. Henderson (273 - 68 71 65 69) e addirittura con un eagle dalla Lee. Nello spareggio Mirim Lee con un approccio da fuori green ha messo la palla a un metro dalla buca per il birdie che la Henderson non è riuscita a pareggiare da un metro e mezzo, mentre la Korda, che aveva sbagliato il drive, non ha avuto fortuna dalla distanza di circa sei metri.
Quasi tutte in alta classifica le migliori: Lexi Thompson, quarta con 275 (-13), Stacy Lewis, quinta con 276 (-12), e la neozelandese Lydia Ko, che sembra si stia riprendendo dopo un lungo periodo di oblio, sesta con 278 (-10). E ancora l’australiana Minjee Lee e la giapponese Nasa Hataoka, settime con 279 (-9), Danielle Kang e la thailandese Ariya Jutanugarn, 11.e con 280 (-8). Ancora in rodaggio, perché appena tornate sul LPGA Tour, le coreane Sei Young Kim, 18ª con 282 (-6), e Sung Hyun Park, 40ª con 288 (par).
Emozionatissima Mirim Lee dopo il trionfo, tanto che le lacrime le hanno impedito per qualche momento di parlare nella rituale intervista televisiva appena fuori da green. Quando si è ripresa ha detto: “Non posso proprio credere in questo momento di aver vinto un major. In realtà mi sembra quasi folle. Penso che capirò qualcosa di più dopo che sarà tornata in famiglia. Oggi ho faticato parecchio di più rispetto ai giri precedenti e molti colpi non mi sono riusciti come avrei voluto, ma l’approccio finale è stato magnifico. Credo in ogni caso di essere stata anche aiutata dalla buona sorte”. Per lei un assegno di 465.000 dollari, uno dei più alti spettanti alla vincitrice di un evento femminile, su un montepremi di 3.100.000 dollari.
TERZO GIRO - Ha visibilmente rallentato Nelly Korda (204 – 66 67 71, -12), numero tre mondiale, e non ha potuto impedire alla canadese Brooke M. Henderson di raggiungerla (204 – 68 71 65) in vetta alla graduatoria dell’ANA Inspiration, il secondo dei quattro major stagionali femminili (annullato il quinto, l’Evian Championship) che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), a Rancho Mirage in California.
La coppia d testa inizierà la volata finale con due colpi di vantaggio su Lexi Thompson, sulla coreana Mirim Lee e sull’australiana Katherine Kirk (206, -10) e con tre sulla spagnola Carlota Ciganda (207, -9). Hanno speranze di competere per il titolo anche Stacy Lewis, la dilettante Rose Zhang, la portoricana Maria Fernanda Torres e l’inglese Mel Reid, settime con 208 (-8), mentre è difficile che possano rientrare Danielle Kang, numero due del Rolex ranking, 11ª con 207 (-7), la giapponese Nasa Hataola e la coreana Sei Young Kim, 14.e con 210 (-6). Fuori gioco la thailandese Ariya Jutanugarn, la neozelandese Lydia Ko e l’australiana Minjee Lee, 21.e con 212 (-4), e le coreane Sung Hyun Park, numero 4, 36ª con 214 (-2), e Inbee Park, 44ª con 215 (-1). Si gioca a porte chiuse e rispettando i rigidi protocolli di sicurezza. Il montepremi è di 3.100.000 dollari
SECONDO GIRO - Nelly Korda, numero due mondiale, ha tenuto alto il ritmo confermandosi leader con 133 (66 67, -11) colpi nell’ANA Inspiration, il secondo dei quattro major stagionali femminili (annullato il quinto, l’Evian Championship) che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), a Rancho Mirage in California.
La 22enne di Bradenton (Florida), figlia degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, con tre vittorie sul circuito, ha realizzato cinque birdie senza bogey per il 67 (-5) sorretta da un putter ‘caldo’ che le ha permesso di rimediare a situazioni difficili o di andare a birdie con lunghi putt.
Hanno rimontato dal 19° posto la coreana Mirim lee, seconda con 135 (-9), e Lexi Thompson, terza con 137 (-7), affiancata dalla danese Nanna Koerstz Madsen. In quinta posizione con 138 (-6) la malese Kelly Tan e la coreana In Gee Chun e tra le dieci concorrenti in settima con 139 (-5) Danielle Kang, numero due del Rolex Ranking, la coreana Sei Young Kim, numero sei, e la canadese Brooke M. Henderson, numero nove.
Può ancora recuperare l’australiana Minjee Lee, 17ª con 140 (-4), mentre appaiono fuori gioco la coreana Sung Hyun Park, numero quattro, 31ª con 142 (-2), la neozelandese Lydia Ko e la giapponese Nasa Hataoka, 36,e con 143 (-1), la thailandese Ariya Jutanugarn, 44ª con 144 (par), e la coreana Inbee Park, 52ª con 145 (+1). Il montepremi è di 3.100.000 dollari. Si gioca a porte chiuse e rispettando i rigidi protocolli di sicurezza.
PRIMO GIRO - Nelly Korda, numero due mondiale, ha iniziato ad alto ritmo e con un 66 (-6) ha sorpreso le avversarie nell’ANA Inspiration lanciando la sua sfida e proponendosi per nobilitare il suo palmarès con un major.
Al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course (par 72), nel secondo torneo stagionale del grande slam dei quattro femminili rimasti in calendario (annullato l’Evian Championship), Nelly Korda, 22enne di Bradenton (Florida), figlia degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, tre successi sul circuito, ha realizzato sette birdie e un bogey, ma ne ha tratto un vantaggio relativo perché la coreana In Gee Chun e la svedese Madelene Sangstrom (67, -5) le hanno concesso solo un colpo,
Al quarto posto con 68 (-4) Danielle Kang, numero due del Rolex Ranking, la canadese Brooke M. Henderson, numero nove, la cinese Yu Liu, la malese Kelly Tan e la danese Nanna Koerstz Madsen. A ridosso, none con 69 (-3), le coreane Sung Hyun Park, numero quattro, e Sei Young Kim, numero sei, e la neozelandese Lydia Ko e al 19° posto con 70 (-2) Lexi Thompson e la giapponese Nasa Hataoka, numero sette. Più attardate l’australiana Minjee Lee, numero cinque, 33ª con 71 (-1), la coreana Inbee Park, numero otto, e la thailandese Ariya Jutanugarn, 57.e con 73 (+1), e Jessica Korda, sorella di Nelly, 65ª con 74 (+2). Assente la coreana Jin Young Ko, leader mondiale, che ha dichiarato di non voler tornare a gareggiare, lasciando il suo paese, fino a quando non vi saranno maggiori sicurezze nei voli e quanto altro contro la pandemia. Il montepremi è di 3.100.000 dollari.
E’ stata costretta al ritiro alla vigilia l’inglese Charley Hull trovata positiva al Coronavirus nei controlli effettuati dal LPGA Tour. Si gioca a porte chiuse e rispettando i rigidi protocolli di sicurezza.
LA VIGILIA - Al Mission Hills Country Club, sul Dinah Shore Tournament Course, si disputa l’ANA Inspiration (10-13 settembre), secondo major stagionale femminile dei quattro rimasti in programma in un calendario stravolto, mentre il quinto (Evian Championship) è stato annullato. Avrebbe dovuto difendere il titolo la coreana Jin Young Kim, numero uno mondiale, che però non è più tornata sul circuito da quando è ripreso dopo lo stop per la pandemia. “La decisone – ha spiegato - di non partecipare all’ANA Inspitation è stata una delle più difficili da prendere nella mia vita. Desideravo tanto poter rivivere i ricordi piacevolissimi della scorsa stagione, ma preferisco rimanere a casa e tornare nella mischia quando i voli internazionali saranno più sicuri”.
Mancherà anche la sua connazionale Hyo-Joo Kim, numero dieci, mentre sarannno al via le altre otto della top ten del Rolex ranking, nell’ordine dal secondo al nono posto Danielle Kang, Nelly Korda, la coreana Sung Hyun Park, l’australiana Minjee Lee, l’altra coreana Sei Young Kim, la giapponese Nasa Hataoka, la coreana Inbee Park e la canadese Brooke M. Henderson, Saranno sul tee di partenza, con il proposito di essere tra le protagoniste, anche Lexi Thompson, Stacy Lewis, Jessica Korda, Lizette Salas, la thailandese Ariya Jutanugarn, la neozelandese Lydia Ko, la nipponica Haru Nomura, la francese Celine Boutier, l’olandese Anne Van Dam e le danesi Nanna Koerstz Madsen e Nicole Broch Larsen. Il montepremi è di 3.100.000 dollari.
L’inglese Charley Hull positiva al Coronavirus – L’inglese Charley Hull, 24enne di Kettering, non prenderà parte al torneo perché risultata positiva al Coronavirus. “Lunedì . ha detto – ho iniziato a non stare bene e ho pensato inizialmente che dipendesse dal jet lag oppure dal caldo o anche dai miei problemi di natura asmatica, poi il tampone ha detto cose diverse. Comunque ho sintomi lievi, paragonabili a quelli di un raffreddore”. Secondo i protocolli del LPGA Tour la Hull dovrà rimanere in isolamento per almeno dieci giorni e poi sarà sottoposta a nuovi controlli.
Con una buona prova Michele Ortolani è terminato al sesto posto con 203 (67 68 68, -10) colpi nell’Open de la Mirabelle d'Or, sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 71), a Marly in Francia., dove si è imposto con 198 (63 65 70, -15) lo spagnolo Alejandro Del Rey, che nel giro finale ha staccato di un colpo il connazionale Lucas Vacarisas (199, -14) con il quale era leader dopo due turni.
In terza posizione con 202 (-11) il francese Jeong Weon Ko, il cileno Matias Calderon e l’irlandese Jonathan Yates e in decima con 204 (-9) Andrea Saracino e Michele Cea. Sono andati a premio altri otto italiani: Jacopo Vecchi Fossa, 12° con 205 (-8), Giulio Castagnara, 25° con 207 (-6), Federico Zucchetti e Takayuki Matsui, 30.i con 208 (-5), Luca Cianchetti e Guglielmo Bravetti, 40.i con 210 (-3), Stefano Mazoli, 54° con 214 (+1), e Alessandro Grammatica, 56° con 216 (+3).
Alejandro Del Rey ha percepito un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - Michele Cea è salito al terzo posto con 133 (67 66, -9) colpi a un giro dal termine dell’Open de la Mirabelle d'Or, una delle gare classiche dell’Alps Tour che si sta disputando sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes, a Marly in Francia.
In vetta alla graduatoria lo spagnolo Lucas Vacarisas (128 – 61 67, -14) è stato raggiunto dal connazionale Alejandro Del Rey (128 – 63 65). Sono al quarto posto con 134 (-8) il cileno Mathias Calderon, l’austriaco Lukas Nemecz, il francese Franck Medale, l’iberico Jordi Garcia Del Moral e l’irlandese Jonathan Yates.
Sono rimasti in gara altri dieci italiani: Jacopo Vecchi Fossa e Michele Ortolani, noni con 135 (-7), Guglielmo Bravetti, 20° con 137 (-5), Stefano Mazzoli e Takayuki Matsui, 27.i con 138 (-4), Giulio Castagnara, Andrea Saracino e Luca Cianchetti, 34.i con 139 (-3), Alessandro Grammatica e Federico Zucchetti, 46.i con 142 (-2). Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Guglielmo Bravetti è al quinto posto con 65 (-6) colpi in una delle gare classiche dell’Alps Tour, l’Open de la Mirabelle d'Or sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes, a Marly, nei pressi di Metz, dove lo spagnolo Lucas Vacarisas, con un gran giro in 61 (-10, undici birdie, un bogey) ha preso a sorpresa il comando.
Lo seguono con 63 (-8) il connazionale Alejandro Del Rey e con 64 (-7) il cileno Matias Calderon e l’austriaco Lukas Nemecz, Tra gli altri 18 italiani in campo sono in buona posizione anche Michele Ortolani e Michele Cea, 11.i con 67 (-4), Federico Zucchetti, Giulio Castagnara e Jacopo Vecchi Fossa, 19.i con 68 (-3).
Subito dietro Ludovico Addabbo e Takayuki Matsui, 28.i con 69 (-2), e anticipano la linea del taglio Edoardo Giletta, Carlo Casalegno, Alessandro Grammatica e Cristiano Terragni, 36.i con 70 (.-1). Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.
LA VIGILIA - Dopo il Cervino Open, vinto dallo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, l’Alps Tour fa tappa in Francia per una delle classiche del circuito, l’Open de la Mirabelle d'Or (11-13 settembre), che avrà luogo al Golf de La Grange aux Ormes, a Marly, nei pressi di Metz.
Come sempre nutrita la partecipazione italiana con ben 19 giocatori: Ludovico Addabbo, Alessandro Aloi, Guglielmo Bravetti, Carlo Casalegno, Giulio Castagnara, Michele Cea, Luca Cianchetti, Giovanni Craviolo, Giacomo Fortini, Edoardo Giletta, Alessandro Grammatica, Takayuki Matsui, Alessandro Notaro, Michele Ortolani, Andrea Saracino, Cristiano Terragni, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Zucchetti e Stefano Mazzoli, il più in forma del gruppo e secondo a Cervinia.
Favorito d’obbligo Jordi Garcia Del Moral, che prima del titolo era stato runner up nel Gosser Open, ma praticamente sullo stesso piano anche Mazzoli. Tra gli altri possibili protagonisti l’austriaco Lukas Nemecz, suo il Gosser Open, e Markus Habeler, i francesi Julien Quesne, un Open d’Italia per lui (2013), Julien Foret e Romain Guillon, gli olandesi Lars Keunen, a segno nel’Ein Bay Open, e Pierre Verlaar jr. Al via 132 concorrenti in rappresentanza di quindici nazioni comprese Cile, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 spetteranno al vincitore.
Stewart Cink è tornato al successo dopo undici anni imponendosi con 267 (67 70 65 65, -21) colpi nel Safeway Open, torneo con cui è iniziata la stagione 2020-2021 del PGA Tour, sul percorso del Silverado Resort & Spa North (par 72), a Napa in California.
Il 47enne di Huntsville (Alabama) si era fermato nel 2009, dopo aver vinto un major, l’Open Championship, il sesto dei suoi sette titoll, e sono dovuti passare 4.074 giorni prima del ritorno sul gradino più alto del podio, alla 596ª gara disputata in una carriera in cui è giunto per cento volte tra i top ten. Un ruolo in questo exploit lo ha avuto anche il figlio 23enne Reagan che, nell’occasione, gli ha fatto da caddie. Cink ha avuto la meglio con un giro finale in 65 (-7 colpi) con otto birdie e un bogey che li ha permesso di piegare la tenace resistenza di Harry Higgs, secondo con 269 (-19), e di ricevere un assegno di 1.188.000 su un montepremi di 6.600.000 dollari.
Al terzo posto con 270 (-18) Doc Redman, autore di un 62 (-10) miglior score della giornata e suo personale sul giro, Chez Reavie, Kevin Streelman e Brian Stuard, al settimo con 271 (-17) Sam Burns e il norvegese Kristoffer Ventura e bella prova del 19enne Akshay Bhatia, giovane di cui si attendono ottime cose, nono con 272 (-16), che non aveva mai superato il taglio in otto presenze sul circuito, tutte possibili attraverso inviti non avendo ancora la ‘carta’.
Quattro giri senza bogey non sono bastati a Mark D. Anderson per avere almeno una buona classifica, perché 12 birdie hanno fatto 36° posto con 276 (-12). L’ultimo a non vincere dopo una gara senza bogey era stato Scott Piercy nel 2019. In media classifica Phil Mickelson, 44° con 278 (--10), che ha avuto parecchi problemi dal tee e che, comunque, è riuscito a realizzare una sequenza di 48 buche senza birdie, una in meno del suo primato personale in materia. Per lui importante appuntamento con l’US Open, unico major assente nel suo palmarès per completare il Grande Slam e dove è giunto per sei volte secondo, che inizia giovedì 17 settembre a Mamaroneck (New York). Ci sarà Renato Paratore.
TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta al Safeway Open, il torneo con cui è iniziata la stagione 2020-2021 del PGA Tour, sul percorso del Silverado Resort & Spa North (par 72), a Napa in California, dove al vertice si è formato un terzetto con 200 (-16) composto da Brian Stuard (67 67 66), da James Hahn (68 65 67) e dall’australiano Cameron Percy (64 68 68).
Non è riuscito a tenerne il passo Sam Burns, sceso dal primo al quarto posto con 201 (-15) e affiancato da Harry Higgs e dal norvegese Kristoffer Ventura. Al settimo con 202 (-8) Stewart Cink, Doug Ghim, D.J. Trahan, l’argentino Emiliano Grillo e lo scozzese Russell Knox. Ha guadagnato posizioni, da 34° a 19° con 204 (-12) il 19enne Akshay Bhatia, giovane di cui si dice un gran bene e che è riuscito a superare per la prima volta il taglio in otto presenze sul circuito, tutte possibili attraverso inviti.
Ha fatto nove passi indietro Phil Mickelson, 43° con 208 (-8), che la prossima settimana avrà una delle ultime occasioni che gli restano per vincere l’US Open (Mamaroneck, New York, 17-20 settembre), unico major che manca nel suo palmarès e dove è giunto per ben sei volte secondo, e completare il Grande Slam.
Brian Stuard, 37enne di Jackson (Michigan) con un successo nel circuito, ha girato in 66 (-6) con sei birdie senza bogey e turno privo di errori anche per James Hahn (67, -5, cinque birdie), 38enne nato a Seoul, ma nazionalità statunitense, due volte a segno nel tour, Per Cameron Percy, 46enne di Chelsea ancora a caccia del primo titolo, 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
SECONDO GIRO - Cedono i pochi big in campo e vanno in cerca di gloria coloro che fino ad oggi ne hanno avuta poca come Sam Burns, leader con 129 (64 65, -15) colpi, e Harry Higgs, secondo con 131 (-13), autore di un rarissimo albatross base importante per un 62 (-10) e la seconda piazza.
Sul percorso del Silverado Resort & Spa North (par 72), a Napa in California, dove con il Safeway Open è iniziata la stagione 2020-2021 del PGA Tour, sono invece usciti al taglio, caduto a 139 (-5), lo spagnolo Sergio Garcia e l’irlandese Shane Lowry con 141 (-3) e Jordan Spieth con 143 (-1), prestazioni che non depongono a loro favore in vista dell’US Open, il major che si disputerà la prossima settimana (Mamaroneck, New York, 17-20 settembre).
Sam Burns, 24enne di Shreveport (Louisiana) con un titolo nel Web.com Tour (oggi Korn Ferry Tour) datato 2018, ha segnato il suo score più basso su 36 buche in 61 partecipazioni sul circuito aggiungendo al 64 (-8) d’apertura un 65 (-7) fatto di nove birdie e di un doppio bogey, Harry Higgs, 28enne di Camden (New Jersey), un successo lo scorso anno sul Korn Ferry Tour e uno nel Letinoamerica Tour (2018), ha messo a segno il secondo colpo alla buca 9 (par cinque, 564 yards) dalla distanza di 230 yards utilizzando un ferro 4 e con l’aggiunta di sette birdie ha realizzato lo score di giornata più basso del turno.
Al terzo posto con 132 (-12) D.J. Trahan, l’australiano Cameron Percy e lo scozzese Russell Knox, al vertice dopo un giro, e al sesto con 133 (-11) James Hahn e Doug Ghim.
Ha recuperato Phil Mickelson, da 81° a 34° con 138 (-6), grazie a un 67 (-5, cinque birdie), che la prossima settimana avrà una delle poche possibilità che gli restano per vincere l’US Open, unico major che manca nel suo palmarès e dove è giunto per ben sei volte secondo, e completare il Grande Slam. Stesso punteggio per il 19enne Akshay Bhatia che è riuscito a superare per la prima volta il taglio in otto presenze sul circuito. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Il PGA Tour 2020-2021 è iniziato, appena quattro giorni dopo la chiusura della precedente stagione, con il Safeway Open sul percorso del Silverado Resort & Spa North (par 72), a Napa in California, dove il leader è lo scozzese Russell Knox, 63 (-9) colpi, frutto di un eagle e di sette birdie. Il primo giro è iniziato con un’ora di ritardo per la nebbia e non si è concluso per l’oscurità con quindici giocatori che debbono completarlo, ma che non incideranno sulla classifica.
Knox, 35enne di Inverness nel cui palmares figurano un WGC (HSBC Champions, 2015) e al netto di questo un titolo sul PGA Tour e uno sull’European Tour, alla 210ª gara sul circuito dove per 31 volte ha concluso tra i top ten, su un tracciato che ha concesso abbastanza ha un colpo di margine su Sam Burns, Bo Hoag e sull’australiano Cameron Percy (64, -8). Seguono con 65 (-7) Brendan Steele, vincitore del torneo nel 2016 e el 2017, e Pat Perez e in settima posizione con 66 (-6) Tom Hoge, Scott Harrington, il cinese Andy Zhang e il 19enne Akshay Bhatia, che nelle otto precedenti apparizioni sul PGA Tour non ha mai superato il taglio, pur avendo in sei occasioni iniziato con punteggi sotto par. In 21ª con 68 (-4) l’irlandese Shane Lowry.
Inizio da dimenticare per i tre giocatori che calamitavano l’attenzione alla vigilia: Phil Mickelson, 81° con 71 (-1), lo spagnolo Sergio Garcia, 99° con 72 (par), e Jordan Spieth, 116° con 73 (+1) e, sostanzialmente, notizie poco confortanti per loro alla vigilia del prossimo major, l’US Open, che avrà luogo la prossima settimana (Mamaroneck, New York, 17-20 settembre). Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Parte il PGA Tour 2020-2021, ad appena quattro giorni dalla conclusione della tormentata stagione precedente, con il Safeway Open (10-13 settembre), che apre un ciclo di ben 50 gare, il massimo in una annata del 1975, e che, per le anomalie determinate dall’emergenza sanitaria con rinvii, annullamenti di tornei e calendari stravolti, conterà di ben sei major.
Sul percorso del Silverado Resort & Spa North calamitano l’attenzione Phil Mickelson e Jordan Spieth. Il primo rientra sul circuito dopo aver vinto la prima gara disputata in assoluto (Charles Schwab Series) nel PGA Tour Champions, ossia tra gli “over 50”, con l’obiettivo di prepararsi nel modo migliore a uno degli ultimi assalti all’US Open (Mamaroneck, New York, 17-20 settembre), il major che gli manca per completare il “grande slam” e dove è giunto per sei volte secondo. Jordan Spieth, invece, che non vince da luglio 2017 (Open Championship), dopo undici titoli conquistati in quattro anni comprensivi di tre major, spera soprattutto di voltare finalmente pagina anche se evidentemente non potrà farlo da un giorno all’altro.
Nel field anche lo spagnolo Sergio Garcia e l’irlandese Shane Lowry insieme ad altri tre vincitori, oltre a Spieth (2015), della FedEx Cup, Jim Furyk (2010), Bill Haas (2011) e Brandt Snedeker (2012) e a tre past winner dell’evento, l’argentino Emiliano Grillo (2015), Brendan Steele (2016, 2017) e Kevin Tway (2018). Assente Cameron Champ, che si era imposto lo scorso anno. Disputerà l’ottava gara sul circuito il 19enne Akshay Bhatia, ottimo passato da dilettante di cui si dice un gran bene, che ha ricevuto un invito degli sponsor. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Diretta su GOLFTV – Il Safeway Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 10 settembre e venerdì 11, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 12 e domenica 13, dalle ore 24 alle ore 3. Commento di Maurizio Trezzi e Marco Durante.
Lucrezia Colombotto Rosso è risalita dal 27° posto e si è classificata al 15° con 211 (70 73 68, -5) colpi nel VP Bank Swiss Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si è svolto sul tracciato del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera.
Con una gran giro finale in 64 (-8, otto birdie), miglior parziale del turno, e lo score di 199 (70 65 64, -17) ha travolto le avversarie, ottenendo il primo titolo sul circuito, Amy Boulden, 27enne gallese di St. Asaph, gratificata con un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Ha lasciato a tre colpi l’australiana Stephanie Kyriacou (202, -14) e a cinque la svizzera Kim Metraux, la danese Emily Kristine Pedersen, a segno nel precedente Tipsport Czech Open, e la finlandese Sanna Nuutinen (204, -12), al vertice dopo due giri. In sesta posizione con 205 (-11) la marocchina Maha Haddioui, in settima con 207 (-9) l’inglese Annabel Dimmock e in ottava con 208 (-8) l’inglese Liz Young.
Lucrezia Colombotto Rosso ha condotto il giro finale in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey. Si è ritirata Stefania Avanzo.
SECONDO GIRO - La finlandese Sanna Nuutinen, la scorsa settimana vincitrice del Flumserberg Open nel LET Access, il secondo circuito femminile continentale, ha confermato il suo ottimo momento di forma rimanendo da sola al comando con 134 (66 68, -10) colpi nel VP Bank Swiss Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera. Ha perso terreno Lucrezia Colombotto Rosso, da sesta a 27ª con 143 (70 73, -1), mentre si è ritirata Stefania Avanzo, l’altra italiana in gara.
La leader è seguita a un colpo dalla gallese Amy Boulden e dalla marocchina Maha Haddioui (135, -9) e a due dalla svizzera Kim Metraux, in vetta con la Nuutinen dopo un turno, e dalla danese Emily Kristine Pedersen (136, -8), a segno nel precedente Tipsport Czech Open. In sesta posizione con 137 (-7) l’australiana Stephanie Kyriacou e in settima con 138 (-6) l’inglese Liz Young.
Sanna Nuutinen, 28enne di Helsinki con tre successi nel LETAS, ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey e Lucrezia Colombotto Rosso in 73 (+1) con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 30.000 euro.
PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso ha iniziato al sesto posto con 70 (-2) colpi il VP Bank Swiss Ladies Open sul tracciato del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera, dove Stefania Avanzo, l’altra azzurra in gara, è 115ª con 79 (+7).
Prova a essere profeta in patria l’elvetica Kim Metraux, leader con 66 (-6) insieme alla finlandese Sanna Nuutinen, la scorsa settimana vincitrice del Flumserberg Open nel LET Access, il secondo circuito femminile continentale. Il duo è seguito a due colpi dalla spagnola Marta Sanz Barrio (68, -4) e a tre dalla gallese Becky Morgan e dalla norvegese Tonje Daffinrud (69, -3).
Lucrezia Colombotto Rosso, che ha segnato tre birdie e un bogey, è affiancata da dieci concorrenti tra le quali si trovano l’altra norvegese Marianne Skarpnord, le inglesi Gabriella Cowley e Meghan MacLaren. la tedesca Karolin Lampert e la dilettante ceca Tereza Kozeluhova. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 30.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso e Stefania Avanzo, dopo l’escursione, per mantenere la condizione in una stagione in cui si è giocato poco, nel LET Access, il secondo circuito femminile europeo, entrambe con il 14° posto nel Flumserberg Open, tornano sul Ladies European Tour per prendere parte al VP Bank Swiss Ladies Open (10-12 settembre) sul tracciato del Golfpark Holzhäusern, a Risch-Rotkreuz in Svizzera.
Proveranno a ben figurare le elvetiche Caroline Rominger, Melanie Matzler, Kim e Morgane Metraux, insieme alla forte dilettante Elena Moosmann, in un contesto che comprende Emily Kristine Pedersen, vincitrice del precedente Tipsport Czech Ladies Open e che sarà la favorita insieme alla finlandese Sanna Nuutinen, terza nel medesimo torneo e a segno la scorsa settimana nel Flumserberg Open, e alla stessa Colombotto Rosso, che ha già ottenuto due top ten in stagione, quarta nel Tipsport Czech e settima a marzo nel South African Open, una delle tre gare disputate prima dell’emergenza sanitaria.
Nel field anche l’austriaca Christine Wolf, seconda in Repubblica Ceca, la francese Celine Herbin, le inglesi Meghan MacLaren e Charlotte Thompson, la norvegese Marianne Skarpnord, le tedesche Olivia Cowan e Laura Fuenfstueck, le spagnole Laura Sobron e Marta Sanz Barrio, la scozzese Michele Thomson, l’indiana Diksha Dagar e l’argentina Magdalena Simmermacher. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 30.000 euro.
Il sudafricano George Coetzee ha vinto con 268 (66 70 66 66, -16) colpi il Portugal Masters, secondo evento di un trittico dell’European Tour denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e che si concluderà con l’Open de Portugal (17-20 settembre) a Obidos. Sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura in Portogallo, hanno concluso in media classifica Guido Migliozzi, 36° con 280 (-4), Nino Bertasio e Francesco Laporta, 50.i con 282 (-2).
Coetzee, 34enne di Pretoria, ha siglato il quinto titolo sul circuito, il primo in un evento organizzato pienamente dall’European Tour, mentre gli altri quattro erano in combinata con il Sunshine Tour, dove ha svolto quasi tutta la sua carriera imponendosi complessivamente per undici volte. Preso il comando nel terzo turno, Coetzee ha controllato il possibile ritorno degli avversari con un’andatura molto sostenuta fatta di cinque birdie, senza bogey, per il 66 (-5) vincente che gli ha reso un assegno di 156.825 euro su un montepremi di un milione di euro.
In seconda posizione con 270 (-14) l’inglese Laurie Canter e in terza con 271 (-13) lo svedese Joakim Lagergren e l’inglese Tommy Fleetwood, tornato a giocare in Europa dopo essere ripartito nel post lockdown dagli Stati Uniti, autore di una gara in rimonta (21°-34°-12° nei tre turni) culminata con un 64 (-7), miglior score parziale di giornata, realizzato anche da altri due concorrenti. In quinta con 273 (-11) il giapponese Masahiro Kawamura, in sesta con 274 (-10) lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, e lo svedese Niklas Lemke e in ottava con 275 (-9) lo statunitense John Catlin, vincitore domenica scorsa dell’Andalucia Masters. e il francese Julien Guerrier, che era secondo dopo 54 buche. In retrovia il danese Thorbjorn Olesen, 58° con 283 (-1), il quale ancora non trova il ritmo giusto dopo il lungo periodo di stop per il lockdown e in precedenza per la sospensione dovuta alle sue vicende giudiziarie, e l’inglese Steven Brown, 64° con 285 (+1), che difendeva il titolo.
Guido Migliozzi (parziali di 67 71 74 68) ha girato in 68 (-3) con quattro birdie e un bogey, Nino Bertasio (67 69 74 72) in 72 (+1) con due birdie, un bogey e un doppio bogey e Francesco Laporta (67 70 72 73) in 73 (+2) con cinque birdie, tre bogey e due doppi bogey. Non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 110° con 147 (74 73, +5), e Andrea Pavan, 113° con 148 (74 74, +6).
TERZO GIRO - Il sudafricano George Coetzee ha approfittato del cedimento del francese Julien Guerrier e con 202 (66 70 66, -11) è passato a condurre nel Portugal Masters, secondo evento di un trittico dell’European Tour denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e che si concluderà con l’Open de Portugal (17-20 settembre) a Obidos. Sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) a Vilamoura in Portogallo, hanno perso posizioni Francesco Laporta, 33° con 209 (67 70 72, -4), Nino Bertasio, 40° con 210 (67 69 74, -3), e Guido Migliozzi, 56° con 212 (67 71 74, -1).
Coetzee, 34enne di Pretoria con undici titoli sul Sunshine Tour dei quali quattro gli contano anche per l’European Tour essendo stati organizzata in combinata tra i due circuiti, ha guadagnato undici posizioni con un 66 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) e ha sorpassato Julien Guerrier (203, -10), leader dopo due turni e ora affiancato al secondo posto dal giapponese Masahiro Kawamura. Quarti con 204 (-9) lo svedese Niklas Lemke e l’inglese Laurie Canter e sesti con 205 (-8) lo scozzese Liam Johnston, lo statunitense Sihwan Kim e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia.
In recupero l’inglese Tommy Fleetwood, da 34° a 12° con 207 (-6), tornato a giocare in Europa dopo essere ripartito nel post lockdown dagli Stati Uniti, e in discesa il danese Thorbjorn Olesen, da 18° a 40°, che è alla pari con Bertasio, e l’inglese Steven Brown, da 26° a 56° con 212 (-1), che ha mancato la difesa del titolo.
Francesco Laporta ha girato in 72 (+1) con tre birdie e quattro bogey e 74 (+3) colpi per Nino Bertasio (un birdie e quattro bogey) e per Guido Migliozzi (quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey). Non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 110° con 147 (74 73, +5), e Andrea Pavan, 113° con 148 (74 74, +6).
Si gioca a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli di sicurezza imposti dall’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 156.825 euro.
SECONDO GIRO - Il francese Julien Guerrier è stato il protagonista della seconda giornata nel Portugal Masters dove con un parziale di 66 (-5) e lo score di 128 (62 66, -14) ha preso il largo sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) a Vilamoura in Portogallo. Nel secondo evento di un trittico dell’European Tour denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e che si concluderà con l’Open de Portugal (17-20 settembre) a Obidos, Nino Bertasio è 12° con 136 (67 69, -6) e sono rimasti in alta classifica, anche se hanno perso qualche posizione, Francesco Laporta, 18° con 137 (67 70, -5), e Guido Migliozzi, 26° con 138 (67 71, -4).
Guerrier, 35enne di Evreux con due successi sul Challenge Tour datati 2017, ha messo insieme sette birdie e due bogey per distaccare nettamente lo statunitense Sihwan Kim (133, -9). Al terzo posto con 135 (-7) i francesi Antoine Rozner e Adrien Saddier, il sudafricano Wilco Nienaber, il polacco Adrian Meronk, il danese Martin Simonsen, gli inglesi Marcus Armitage e Matthew Jordan, lo scozzese Liam Johnston, in vetta dopo un turno, e Scott Vincent dello Zimbabwe..
Al 18°, insieme a Laporta, il danese Thorbjorn Olesen, al 26° con Migliozzi anche Steven Brown, campione in carica, e al 34° con 139 (-3) l’inglese Tommy Fleetwood, tornato a giocare in Europa dopo essere ripartito nel post lockdown dagli Stati Uniti. Non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 110° con 147 (74 73, +5), e Andrea Pavan, 113° con 148 (74 74, +6).
Si gioca a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli di sicurezza imposti dall’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 156.825 euro.
PRIMO GIRO - Francesco Laporta, Guido Migliozzi e Nino Bertasio noni con 67 (-4) colpi nell’ottimo avvio degli azzurri nel Portugal Masters, sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo. E’ il secondo evento di un trittico dell’European Tour denominato “Iberian Swing”, iniziato con l’Andalucia Masters e che si concluderà con l’Open de Portugal (17-20 settembre) a Obidos.
Con una volata fatta di dieci birdie per un 61 (-10) è al vertice il 27enne scozzese di Dumfries Liam Johnston, un successo sul Challenge Tour, seguito a una lunghezza dal francese Julien Guerrier (62, -9). In terza posizione con 64 (-7) l’inglese Laurie Canter, in quarta con 65 (-6) il nordirlandese Jonathan Caldwell e in quinta con 66 (-5) il sudafricano George Coetzee, l’inglese Matthew Jordan, lo svedese Sebastian Soderberg e il danese Thorbjorn Olesen. Nona piazza anche per il transalpino Adrien Saddier e per il danese Lucas Bjerregaard, mentre è al 21° posto con 68 (-3) l’inglese Tommy Fleetwood, tornato a giocare in Europa dopo essere ripartito nel post lockdown dagli Stati Uniti, alla pari con il connazionale Steven Brown, che difende il titolo, e lo spagnolo Jorge Campillo. In bassa classifica Lorenzo Gagli e Andrea Pavan, 107.i con 74 (+3).
Francesco Laporta e Nino Bertasio hanno segnato sei birdie e due bogey e Guido Migliozzi un eagle, tre birdie e un bogey. Si gioca a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli di sicurezza imposti dall’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 156.825 euro.
LA VIGILIA - Guido Migliozzi e Lorenzo Gagli per riprovarci dopo la bella prova nell’Andalucia Masters, rispettivamente sesto e decimo, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Nino Bertasio per trovare il ritmo giusto nel Portugal Masters (10-13 settembre) sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course di Vilamoura. E’ il primo dei due tornei consecutivi programmati in Portogallo, al quale seguirà l’Open de Portugal (17-20 settembre) a Obidos. I due eventi concludono il ciclo “Iberian Swing” iniziato la settimana scorsa appunto con l’Andalucia Masters, secondo una strategia dei responsabili del circuito continentale di far disputare gruppi di gare in determinati clusters.
Torna a giocare in Europa l’inglese Tommy Fleetwood, dopo essere ripartito nel post lockdown dagli Stati Uniti, Nel field i connazionali Matthew Jordan e Marcus Armitage, i giocatori di casa Pedro Figueiredo e Ricardo Santos, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, i francesi Joel Stalter e Benjamin Hebert, gli olandesi Joost Luiten e Wil Besseling, i sudafricani Justin Walters e Wilco Nienaber e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu. Attesa per la prova dello statunitense John Catlin, vincitore domenica scorsa in Spagna, mentre difende l’unico titolo conquistato in carriera l’inglese Steven Brown, 33enne di Ashford, che ha ottenuto due top ten nell’ultimo mese.
Si gioca a porte chiuse rispettando i rigidi protocolli di sicurezza imposti dall’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Il torneo su GOLFTV – Il Portugal Masters viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 10 settembre e venerdì 11, dalle ore 12 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 12 e domenica 13, dalle ore 14,30 alle ore 19. Su Eurosport2 ed Eurosport Player: giovedì 10 settembre e venerdì 11, dalle ore 12 alle ore 14 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 12, dalle ore 15 alle ore 19; domenica 13, dalle ore 17 alle ore 19. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Franco Chimenti è stato rieletto Presidente della Federazione Italiana Golf. Nell’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva, presieduta da Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI, e tenutasi presso la Fiera di Parma, Chimenti, candidato unico, ha ottenuto 2.349 voti pari all’89,82%.
Chimenti, al sesto mandato, continuerà a guidare la FIG verso la Ryder Cup del 2023, la prestigiosa sfida tra Europa e Usa in programma a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
“Essere confermato alla guida della Federazione Italiana Golf - ha commentato Franco Chimenti, Vicepresidente Vicario del CONI - è motivo di orgoglio e soddisfazione soprattutto perché dimostra la volontà dell’elettorato che l’organizzazione della Ryder Cup spetti a chi ha fortemente inseguito, voluto e raggiunto questo prestigioso obiettivo. Oggi sono altresì lieto di poter annunciare che la 77esima edizione dell’Open d’Italia si disputerà in Lombardia allo Chervò Golf San Vigilio dal 22 al 25 ottobre. Nonostante le difficoltà relative all’emergenza sanitaria, la FIG ha profuso tutti gli sforzi possibili per dar vita anche quest’anno a un torneo dalla grande tradizione. Ulteriori dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni. L’impegno per la crescita di tutto il movimento proseguirà con rinnovato entusiasmo e il prezioso supporto del nuovo Consiglio Federale che, come dimostrato già in passato, avrà nelle figure femminili al suo interno un valore aggiunto. Ringrazio tutti i componenti dell’assemblea che hanno creduto in me, venendo a Parma anche in un momento così difficile. Vogliamo continuare ad essere al fianco di tutti i Circoli e di tutte le figure professionali che lavorano e si distinguono quotidianamente con abnegazione e passione. I successi dei nostri atleti, dai dilettanti ai professionisti fino a quelli dei golfisti paralimpici, hanno portato l’Italia nell’élite mondiale. Sono sicuro che continueremo a toglierci altre grandi soddisfazioni a partire dai Giochi Olimpici di Tokyo.
Grazie ancora a tutti per il sostegno ricevuto. Il mio ringraziamento va anche allo staff federale che ha raddoppiato gli sforzi per l’organizzazione dell’assemblea elettiva a causa del perdurare dell’epidemia da Covid-19 che ha imposto il rispetto di rigidi protocolli di sicurezza”.
I componenti del nuovo Consiglio Federale: Celso Lombardini (1.330); Andrea Pischiutta (1.274); Maria Amelia Lolli Ghetti (1.260); Diamante D’Alessio (1.197); Stefano Mazzi (1.106); Alberto Treves De Bonfili (1.071); Giovanni Collini (931); in rappresentanza degli atleti professionisti Marco Durante (303); in rappresentanza degli atleti dilettanti Stella Coppi (43) e in rappresentanza dei tecnici Ascanio Pacelli (263). Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Andrea Valmarana (1.786). Nel corso dell’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva, il Presidente Franco Chimenti ha proposto la nomina di Antonio Bozzi quale Consigliere Onorario.
In un finale ricco di bel gioco ed emozioni lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral (189, -15) ha bruciato sul filo di lana un eccellente Stefano Mazzoli (190, -14) nel Cervino Alps Open, evento dell’Alps Tour e secondo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, disputato sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), a Cervinia, il più alto campo in Italia a quota 2.050 metri.
In una splendida giornata di sole, senza vento e su un tracciato molto impegnativo, con green velocissimi e aste piuttosto difficili, Mazzoli (67 62 61), sesto a quattro colpi da Garcia Del Moral (61 64 64) e dal francese Sebastien Gandon, entrambi leader dopo due turni, ha subito attaccato con molta decisione, mentre lo spagnolo ha iniziato con due bogey e Gandon con uno per poi defilarsi lentamente e terminare sesto con 194 (-10), affiancato da Gregorio De Leo, il migliore tra i dieci dilettanti italiani rimasti in corsa dopo il taglio e comunque tutti meritevoli di elogio.
Garcia Del Moral dopo la falsa partenza si è ripreso, ma pur con cinque birdie non ha potuto evitare l’aggancio di Mazzoli alla buca 16, che aveva marciato con un eagle e cinque birdie senza bogey (61, -7). Il 35enne iberico, però, ha avuto ancora la forza di riportarsi avanti alla buca 17 con il birdie decisivo (64, -4) che gli ha dato la prima vittoria sul circuito, un premio di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro e il secondo posto nell’ordine di merito (punti 11.311). Mazzoli, che ha ricevuto un assegno di 3.940 euro, è ora al primo (p. 11.601) ed entrambi hanno ottime prospettive nella corsa alla ‘carta’ per il Challenge Tour 2021 che sarà assegnata i primi tre di questa graduatoria al termine della stagione.
Nel torneo hanno occupato la terza piazza con 191 (-13) il transalpino Romain Guillon, la quarta con 192 (-12) l’olandese Pierre Verlaar e la quinta con 193 (-11) lo spagnolo Javier Parada Puertas. Degli altri italiani, in alta classifica Edoardo Giletta, nono con 196 (-8), Carlo Casalegno e gli amateur Filippo Celli e Andrea Romano, 11.i con 198 (-6), e ancora due dilettanti, Davide Buchi e Flavio Michetti, 17.i con 199 (-5). Un colpo in più per Andrea Saracino e per Marco Guerisoli, 29.i con 200 (-4), quest’ultimo scivolato dalla seconda posizione, pagando lo scarso allenamento poiché non è più un tournament player, ma un insegnante al Valtellina Golf.
Le interviste - Molto felice Jordi Garcia Del Moral, che è riuscito a trovare quel primo successo che gli era sfuggito incredibilmente nella precedente gara in Austria per tre errori sulle ultime quattro buche. “E’ stata una giornata veramente fantastica e ho giocato molto bene anche se la partenza è stata problematica. Inoltre Mazzoli mi ha messo sempre sotto pressione, ma ho tratto tesoro da quanto mi era accaduto nel Gosser Open e sono riuscito a gestirmi nel modo migliore, soprattutto nel finale. Comunque il livello dell’Alps Tour è in continua crescita e vincere è veramente difficile. Secondo nell’ordine di merito? Volevo entrare nei primi tre posti, ora ci sono e farò di tutto per rimanervi, anche se sarà sicuramente dura”.
Stefano Mazzoli ha provato a concedere il bis, dopo essersi imposto a inizio stagione nel Red Sea Little Venice Open. “Sono partito subito forte, perché dovevo recuperare uno svantaggio consistente. Ho deciso di giocare tanti ferri dal tee con traiettorie lunghe e basse e questa è stata la scelta giusta. Sono sceso in campo cercando di fare più birdie possibili e poi vedere cosa succedeva, perché non avevo io la situazione sotto controllo. Purtroppo alla fine sono rimasto fuori dai giochi per un colpo, ma con la consapevolezza di avercela messa tutta”.
Soddisfatto Gregorio De Leo. “E’ andata molto bene, Sono partito un po’ lentamente, poi mi sono tranquillizzato e ho iniziato a scendere sotto par fino al meno cinque di giornata. Peccato per il bogey finale, ma volevo ancora un birdie, ho rischiato e ci può stare l’errore. A un certo punto, debbo essere sincero, ho sperato in qualcosa di bello quando mi sono trovato a tre colpi dal leader, ma poi avanti hanno accelerato. Ovviamente sono molto contento e dedico questo sesto posto ai miei genitori e al mio maestro Alain Vergari”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, - con il supporto di Infront, official advisor della FIG – si dipana dal Lazio alla Valle d’Aosta, passando per il Piemonte e la Toscana con 5 gare in 4 regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Il percorso – Realizzato dall’architetto Donald Harradine all’inizio degli anni Cinquanta, il percorso del Golf Club Cervino, che ha ricevuto unanimi consensi per qualità e preparazione da parte dei partecipanti alla gara, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del tracciato che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del Vecchio Continente. Il Golf Club Cervino ha avuto notevole peso anche nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo alla promozione e alla diffusione di questo sport.
Norme di sicurezza - Il torneo si è giocato a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Con una bella prestazione Enrico Di Nitto si è classificato nono con 273 (68 66 71 68, -7) colpi nel Northern Ireland Open, il torneo con cui il Challenge Tour ha ripreso il suo cammino in autonomia dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Ha ottenuto il primo titolo sul circuito il 27enne statunitense Tyler Koivisto, che sul percorso del Galgorm Spa & Golf Resort (par 70), a Ballymena nell’Irlanda del Nord, ha terminato la sua corsa vincente con 267 (67 71 62 67, -13) colpi. Preso il comando nel terzo turno, ha poi tenuto la gara sotto controllo con un 67 (-3), frutto di quattro birdie e di un bogey realizzati sulle ultime nove buche. Ha superato di due colpi il norvegese Kristian Krogh Johannessen (269, -11) e di tre lo svedese Jens Fahrbring e l’inglese Andrew Wilson (270, -10). Al quinto posto con 271 (-9) lo svedese Bjorn Hellgren e l’islandese Gudmundur Kristjansson e al settimo con 272 (-8) il sudafricano Garrick Higgo e lo spagnolo Santiago Tarrio.
Di Nitto, che è stato leader dopo due giri, ha terminato il torneo come lo aveva iniziato, ossia con un 68 (-2) dovuto a due birdie senza bogey. Sono usciti al taglio gli altri cinque italiani che hanno partecipato alla trasferta: Giulio Castagnara, 65° con 144 (70 74, +4), Aron Zemmer, 85° con 147 (73 74, +7), Jacopo Vecchi Fossa, 97° con 149 (75 74, +9), Federico Maccario, 105* con 150 (72 78, +10), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 105° con 151 (80 71, +11). A Koivisto è andato un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
TERZO GIRO - Enrico Di Nitto è sceso dal primo all’ottavo posto con 205 (68 66 71, -5), ma è rimasto in alta classifica, nel Northern Ireland Open, il torneo con cui il Challenge Tour ha ripreso il suo cammino in autonomia dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Il nuovo leader con 200 (67 71 62, -10) è lo statunitense Tyler Koivisto, autore di un ottimo 62 (-8, otto birdie) miglior score di giornata, che affronterà il giro finale con tre colpi di margine sull’inglese Andrew Wilson e sullo spagnolo Santiago Tarrio (203, -7). In quarta posizione con 204 (-6) e con possibilità di inserirsi nella corsa al successo lo svizzero Benjamin Rusch, l’islandese Kristian Krogh Johannessen, il belga Christopher Mivis e il norvegese Gudmundur Kristjansson. Chances anche per Di Nitto (71, +1 di giornata con tre birdie e quattro bogey) e per i cinque concorrenti che l’affiancano tra i quali il danese Martin Ovesen e lo svedese Jens Fahrbring.
Sono usciti al taglio gli altri cinque italiani che hanno partecipato alla trasferta: Giulio Castagnara, 65° con 144 (70 74, +4), Aron Zemmer, 85° con 147 (73 74, +7), Jacopo Vecchi Fossa, 97° con 149 (75 74, +9), Federico Maccario, 105* con 150 (72 78, +10), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 105° con 151 (80 71, +11). Il montepremi è di 200.000 euro.
SECONDO GIRO - Con una prestazione sopra le righe, sottolineata da un parziale di 66 (-4, sei birdie, due bogey) per uno score di 134 (68 66, -6) Enrico Di Nitto ha preso il comando nel Northern Ireland Open, il torneo con cui il Challenge Tour ha ripreso il suo cammino in autonomia dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Sul percorso del Galgorm Spa & Golf Resort (par 70), a Ballymena nell’Irlanda del Nord, Di Nitto, 28enne romano, è tallonato dall’islandese Gudmundur Kristjansson e dall’inglese Robert Dinwidde, secondi con 135 (-5), e sono a due lunghezze il belga Christopher Mivis, il danese Martin Ovesen e altri tre inglesi, Ryan Evans, Bradley Moore e Alfie Plant, ex campione europeo dilettanti.
Sono usciti al taglio gli altri cinque italiani che hanno partecipato alla trasferta: Giulio Castagara, 65° con 144 (70 74, +4), Aron Zemmer, 85° con 147 (73 74, +7), Jacopo Vecchi Fossa, 97° con 149 (75 74, +9), Federico Maccario, 105* con 150 (72 78, +10), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 105° con 151 (80 71, +11). In gara anche un giocatore disabile, l’irlandese Brendan Lawlor, 22 anni e pro dallo scorso settembre. E’ terminato 116° con 153 (+13), ma il risultato è relativo, mentre è stata un valore aggiunto la sua presenza, testimonianza di una disciplina che concede opportunità proprio a tutti. La scorsa settimana aveva preso parte sull’European Tour all’UK Championship. Il montepremi è di 200.000 euro.
PRIMO GIRO - Il francese Julien Quesne, 40enne di Le Mans nel cui palmarés figura un Open d’Italia (2013) insieme a un altro titolo sull’European Tour, si è portato al comando con 66 colpi (-4, cinque birdie, un bogey) nel Northern Ireland Open, il torneo con cui il Challenge Tour ha ripreso il suo cammino in autonomia dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Sul percorso del Galgorm Spa & Golf Resort (par 70), a Ballymena nell’Irlanda del Nord, il transalpino precede di un colpo il connazionale Clément Berardo, gli inglesi Bradley Moore e Alfie Plant, ex campione europeo dilettanti, e lo statunitense Tyler Koivisto.
Buona la partenza di Enrico Di Nitto (due birdie senza bogey per lui) nel folto gruppo di undici concorrenti al sesto posto con 68 (-2) tra i quali si trovano anche lo svedese Mikael Lundberg, 47enne di Helsingborg con tre successi sul circuito maggiore, e il danese Martin Ovesen.
E’ al 27° posto con 70 (par) Giulio Castagnara, vincitore quest’anno del Campionato Nazionale Open, e sono tra metà e bassa classifica Federico Maccario, 63° con 72 (+2), Aron Zemmer, 75° con 73 (+3), Jacopo Vecchi Fossa, 101° con 75 (+5), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 123° con 80 (+10).
A testimonianza di come il golf sia una disciplina veramente aperta tutti, sta partecipando al torneo un giocatore disabile, l’irlandese Brendan Lawlor, 22 anni e pro dallo scorso settembre, 90° con 74 (+4). La scorsa settimana aveva preso parte sull’European Tour all’UK Championship. Il montepremi è di 200.000 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour riprende il suo cammino in autonomia con il Northern Ireland Open (3-6 settembre), dopo l’anticipo di luglio con due gare in Austria organizzate insieme all’European Tour e i tre eventi che si erano disputati prima dello stop per la pandemia.
Sul percorso del Galgorm Spa & Golf Resort, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, saranno sul tee di partenza sei giocatori italiani: Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Aron Zemmer e Giulio Castagnara, vincitore del Campionato Nazionale Open, tutti in grado di poter dire la loro.
Nel field gli austriaci Lukas Nemecz e Martin Wiegele, il tedesco Alexander Knappe, gli spagnoli David Borda e Scott Fernandez, lo svedese Jens Fahrbring, il danese John Axelsen e gli inglesi Matt Ford e Max Orrin.
In campo anche tre giocatori che hanno conosciuto giorni migliori sul circuito maggiore: i francesi Gregory Bourdy, 38enne di Bordeaux con con quattro titoli, e Julien Queste, 40enne di Le Mans, a segno in un Open d’Italia (2013) insieme a un altro successo in Spagna, e
lo svedese Mikael Lundberg, 47enne di Helsingborg, con tre vittorie.
Pure in questa occasione, come nel precedente UK Championship dell’European Tour, a testimonianza di come il golf sia una disciplina proprio per tutti, sarà presente un giocatore disabile, l’irlandese Brendan Lawlor, 22 anni e pro dallo scorso settembre, che nel 2019 ha vinto l’EDGA Scottish Open e che ha partecipato all’ISPS HANDA Disabled Golf Cup, dove 12 golfisti disabili hanno giocato nelle stesse condizioni e sul medesimo tracciato in cui i pro si sono contesi la Presidents Cup a Melbourne. Il montepremi è di 200.000 euro.
Volata finale per il titolo nel Cervino Alps Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e secondo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, che si conclude sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), a Cervinia, il più alto in Italia a quota 2.050 metri.
In vetta alla graduatoria il francese Sebastien Gandon (125 - 65 60, -11) ha raggiunto lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral (125 – 61 64) e la coppia ha tre colpi di vantaggio sull’ottimo Marco Guerisoli (128 – 62 66, -8), sull’olandese Pierre Verlaar e sul transalpino Romain Guillon. Ha effettuato un bel recupero, mettendosi in corsa anch’egli come Guerisoli per il titolo, Stefano Mazzoli, da 36° a sesto con 129 (67 62, -7), e ha buone prospettive anche Carlo Casalegno, settimo con 130 (67 63, -6), così come l’olandese Lars Keunen, l’iberico Inigo Carmona Ybarra e il francese Jeong Weon Ko.
Il migliore tra i dilettanti è Gregorio De Leo, 11° con 131 (-5), stesso punteggio per Edoardo Giletta, e si sta difendendo bene anche l’altro amateur Filippo Celli, 17° con 132 (-4) alla pari con Michele Ortolani, Luca Cianchetti, Federico Livio e Federico Zucchetti. E a conferma di una bella prestazione collettiva dei dilettanti il 30° posto con 133 (-3) di Pietro Guido Fenoglio, Alessio Battista e di Giovanni Manzoni, gli ultimi due vincitori in stagione di campionati nazionali, che sono insieme ad Andrea Saracino e allo statunitense Zeke Martinez, professionista californiano che vive in Italia da oltre trent’anni e insegna al Castello Golf Club di Perugia.
Il taglio ha lasciato in gara 52 concorrenti, 41 pro e undici dilettanti dei quali dieci italiani. I professionisti si divideranno il montepremi di 40.000 euro, dei quali 5.800 andranno al vincitore
Le interviste - Jordi Garcia Del Moral, 35 anni, ha l’occasione per cogliere il suo primo titolo nel circuito, che si è propiziato con un secondo turno in 64 (-4) dovuto a cinque birdie e all’unico bogey in 36 buche. “Anche oggi il mio il gioco è stato molto buono e ora debbo prepararmi pure mentalmente ad affrontare l’ultima giornata nel modo giusto. Ho iniziato a giocare a quattro anni, ma sono appassionato anche di altri sport come il paddle, il tennis e il calcio. Seguo il Barcellona e per noi tifosi non è stata una bella annata”.
Marco Guerisoli, ha rallentato, ma è rimasto in alta classifica: “Ieri è stata una bellissima giornata, oggi invece più normale con un due sotto par, ma nell’insieme il risultato globale è ottimo in rapporto al fatto che gioco poco. Per me questa è una settimana di vacanza e sarò contento in qualsiasi modo vada. E’ stata un’occasione per ritrovarmi nel tour e incontrarmi con gli amici. Avevo l’unico obiettivo di superare il taglio. E’ successo e va bene così. No, qualsiasi cosa di positivo possa accadere domani, non penso più al circuito. Ho il mio lavoro di insegnante al Valtellina Golf di cui sono molto contento”.
Carlo Casalegno ha rimontato dal 36° al settimo posto con un 63 (-5): “Nelle ultime settimane ho cambiato modo di allenarmi e ieri, nella prima giornata quando solitamente vado un po’ in sofferenza, ha trovato subito un buon ritmo che mi ha dato il morale per esprimermi oggi in maniera migliore. Prospettive? Credo che bisogna cercare di giocare il più possibile in questa stagione molto strana, difficile per tutti. Devo migliorare in alcuni aspetti del gioco e ora è il momento idoneo per farlo in attesa dell’anno prossimo”. Nel suo score un eagle, quattro birdie e un bogey.
Gregorio De Leo ha girato anche lui in 63: “Ho giocato sicuramente bene e ho avuto un bel feeling con il putter. Ho segnato sette birdie, ho avuto occasioni per farne qualche altro e ho il rammarico per due bogey, ma è un solo dettaglio nel contesto un bel risultato. Il futuro? Un altro anno da dilettante con esperienze anche all’estero e possibilmente con qualche gara sull’Alps Tour, poi il passaggio di categoria”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour - Nel segno del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma (dopo lo slittamento di un anno della sfida americana - a causa della pandemia - posticipata al 2021), l’Italian Pro Tour 2020, - con il supporto di Infront, official advisor della FIG - spazierà dal Lazio alla Valle d’Aosta, passando per il Piemonte e la Toscana con 5 gare in 4 regioni diverse. Per un golf sempre più itinerante che punta a valorizzare e a coinvolgere tutto il Paese anche in chiave turistica.
Il percorso – Realizzato dall’architetto Donald Harradine all’inizio degli anni Cinquanta, il percorso del Golf Club Cervino, che sta avendo unanimi consensi da parte dei partecipanti alla gara, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del tracciato che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del Vecchio Continente. Mentre quest’anno ha festeggiato i suoi primi 65 anni. Il Golf Club Cervino ha avuto notevole peso anche nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo alla promozione e alla diffusione di questo sport.
Norme di sicurezza - Il torneo si gioca a porte chiuse, rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Kim Kaufman ha vinto con 205 (67 69 69, -11) colpi, dopo una corsa di testa, il Four Winds Invitational, torneo del Symetra Tour svoltosi sul percorso del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana, dove Roberta Liti, unica italiana in gara, si è classificata 74ª con 231 (77 71 83, +15).
Kim Kaufman, 29enne di Clark (South Carolina), ha firmato il terzo successo nel circuito, ma gioca anche sul LPGA Tour, dove ha disputato 149 gare, con dodici top ten e nessun titolo. In un combattuto turno conclusivo ha segnato cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3), che le ha permesso di contenere, sia pure di misura, il ritorno dell’australiana Robyn Choi, risalita del terzo al secondo posto con 206 (-10) dopo un 67 (-5).
Al terzo con 208 (-8) Bailey Tardy, al quarto con 211 (-5) la neopro Lucy Li e Samantha Wagner e al sesto con 212 (-4) Karoline Stormo, Lauren Coughlin, Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, e l’australiana Hira Naveed. Per Kim Kaufman un assegno di 22.500 dollari su un montepremi di 150.000 dollari.
SECONDO GIRO - Roberta Liti ha recuperato con un parziale di 71 (-1), salendo dal 92° al 48° posto con 148 (77 71, -4), colpi, e ha superato il taglio nel Four Winds Invitational, torneo del Symetra Tour in svolgimento sul percorso del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana.
E’ rimasta al vertice con 136 (67 69, -8) Kim Kaufman, 29enne di Clark (South Carolina) con due successi nel circuito e con 149 presenze sul LPGA Tour e dodici top ten, che con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) è riuscita a mantenere un colpo di margine sulla prima inseguitrice, Lauren Coughlin (137, -7).
Nel giro conclusivo parteciperanno alla volata per il titolo anche Samantha Wagner e le australiane Robyn Choi e Hira Naveed, terze con 139 (-5), mentre hanno possibilità piuttosto ridotte Bailey Tardy, quarta nella money list, e la neopro Lucy Li, seste con 142 (-2), e ancor meno le sette concorrenti in ottava posizione con 143 (-1) tra le quali si trovano l’israeliana Laetitia Beck e Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods.
Roberta Liti ha realizzato quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari.
PRIMO GIRO - Falsa partenza di Roberta Liti, 92ª con 77 (+5) colpi, dopo il primo giro del Four Winds Invitational, torneo del Symetra Tour in svolgimento sul percorso del Blackthorn Golf Club (par 72), a South Bend nell’Indiana.
Kim Kaufman, spesso in evidenza, si è portata al vertice con 67 colpi (-5, sei birdie, un bogey), tallonata da Elise Bradley (68, -4). In terza posizione con 69 (-3) Savannah Vilaubi, Lauren Coughlin, Michelle Piyapattra e le australiane Robyn Choi e Hira Naveed e in ottava con 70 (-2) Andrea Wong, Janie Jackson, Bailey Tardy e Laura Wearn. Per Roberta Liti due birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari
LA VIGILIA - Il Symetra Tour propone il Four Winds Invitational (4-6 settembre), in programma sul percorso del Blackthorn Golf Club, a South Bend nell’Indiana, dove Roberta Liti proverà a dare un seguito alla buona prova con 21° posto nel precedente IOA Championship.
Nell’ottimo field le prime cinque giocatrici della money list, nell’ordine la cinese Ruixin Liu, Janie Jackson, la spagnola Fatima Fernandez Cano, che ha vinto lo IOA Championship, Bailey Tardy e Casey Danielson che dovranno vedersela con numerose agguerrite concorrenti tra le quali Marissa Steen, Kim Kaufman, Cheyenne Woods e Michelle Piyapattra, la canadese Maddie Szeryk, l’australiana Stephanie Na, la tedesca Isi Gabsa e la francese Julie Aime. Il montepremi è di 150.000 dollari
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)