Prima gara nel Symetra Tour e prima vittoria per Sarah White (201 – 68 65 68, -15), 23enne di Grand Rapids (Michigan), passata di categoria lo scorso gennaio, che con un giro in 68 (-4) iniziato male con un bogey e finito in gloria con cinque birdie ha regolato di misura Casey Danielson, al vertice dopo un giro, e la tedesca Sophia Popov, leader dopo due, seconde con 202 (-14) nel Founders Tribute at Longbow.
Sul percorso del Longbow Golf Club (par 72), a Mesa in Arizona, dove si è giocato a porte chiuse, sono terminate in quarta posizione con 204 (-12) l’emergente spagnola Fatina Fernandez Cano, due top ten in altrettante gare in stagione, in quinta con 205 (-11) un’altra neo pro Lucy Li, ottimo passato da dilettante, e in sesta con 206 (-10) Kim Kaufman.
E’ uscita al taglio Roberta Liti, 67ª con 145 (71 74, +1) e out per un colpo, unica italiana in gara. Sarah White ha percepito un assegno di 18.750 dollari su un montepremi di 125.000 dollari.
SECONDO GIRO - Per un solo colpo Roberta Liti, 67ª con 145 (71 74, +1), è uscita al taglio nel Founders Tribute at Longbow, torneo del Symetra Tour che si sta disputando a porte chiuse sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona.
Al proscenio la tedesca Sophia Popov, che è risalita dell’11° al primo posto grazie a un 63 (-9), miglior parziale del turno, per un totale di 132 (69 63, -12), prodezza che però le ha concesso un solo colpo di margine su Sarah White (133, -11). A tre lunghezze, e anche loro con possibilità di conquistare il successo, Kim Kaufman e la svedese Frida Kinhult (135, -9), così come la spagnola Fatima Fernandez Cano, quinta con 136 (- 8). Poco più defilate, ma con qualche chance, Haylee Harford, Binny Lee, Casey Danielson, che era al vertice dopo un turno, e la tedesca Sophie Hausmann, seste con 137 (-7).
Sophia Popov, 27 anni, nata negli Stati Uniti e trasferitasi in giovane in età in Germania, gode di doppia nazionalità. Ha studiato alla University of Southern California, ha avuto una buona carriera da dilettante e ora. con un eagle e sette birdie per il citato 63 si è procurata un’opportunità per cancellare lo zero nella casella vittorie nel suo palmarés. Roberta Liti ha chiuso la sua gara con un birdie e tre bogey per il 74 (+2)..
PRIMO GIRO - Buona partenza di Roberta Liti, 30ª con 71 (-1) colpi nel Founders Tribute at Longbow, torneo del Symetra Tour che si sta disputando a porte chiuse e rispettando i severi protocolli di sicurezza anti pandemia, sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona.
Guida la graduatoria Casey Danielson con 65 (-7, otto birdie, un bogey), che precede di due colpi Kim Kaufman, Binny Lee, la svedese Frida Kinhult e la messicana Sandra Angulo Minarro (67, -5). In sesta posizione con 68 (-4) Nicole Sakamoto, Sarah White, Macy Hubbard e Catherine O’Donnell.
Roberta Liti ha iniziato con un birdie, ma ha avuto un momento difficile dalla buca 3 alla 5 con la sequenza doppio bogey-bogey-bogey. Tuttavia non si è persa d’animo e nel prosieguo dalla gara ha recuperato con quattro birdie.
LA VIGILIA - Roberta Liti prende parte al Founders Tribute at Longbow (14-18 agosto, 54 buche), torneo del Symetra Tour che si disputa al Longbow Golf Club di Mesa in Arizona, e dove l’azzurra proverà a migliorarsi dopo il 42° posto ottenuto nel precedente FireKeepers Casino Hotel Championship.
Nel field, con il ruolo di favorite, quattro delle prime cinque classificate nella money list: la leader Janie Jackson, vincitrice del Florida’s Natural Classic, l’unica gara disputata prima dello stop, la cinese, Ruixin Liu, seconda in graduatoria, a segno nel FireKeepers, evento che ha segnato la ripresa del circuito, quindi la terza e la quinta, rispettivamente Bailey Tardy e Kim Kaufman.
Proveranno a dire la loro le spagnole Marta Sanz Barrio e Fatima Fernandez Cano, la tedesca Sophia Popov, l’israeliana Laetitia Beck, l’australiana Stephanie Na, la svedese Frida Kinhult e le canadesi Maddie Szeryk e Samantha Richdale. Si gioca a porte chiuse rispettando i severi protocolli di sicurezza.
Giro finale molto combattuto e conclusione al playoff, in cui si è imposta Stacy Lewis (279 – 71 66 70 72, -5), nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, il torneo svoltosi a porte chiuse con cui è ricominciato il Ladies European Tour ed è proseguito il LPGA Tour, che hanno organizzato in combinata l’evento, e che ha preceduto l’AIG Women’s Open, il primo major stagionale in programma a Troon in Scozia (20-23 agosto).
La spagnola Azahara Muñoz (279 – 68 69 69 73) non è riuscita a trasformare in successo la leadership maturata dopo tre turni ed è stata agganciata in vetta dalla Lewis, dalla danese Emily Pedersen (279 - 68 74 69 68) e da Cheyenne Knight (279 – 72 68 69 70).
Decisione allo spareggio con Stacy Lewis, 35enne di Toledo (Ohio), ex leader mondiale, tornata al successo dopo quasi tre anni, nei quali è divenuta mamma, grazie a un birdie alla prima buca che ha portato a 13 i suoi titoli sul circuito, comprensivi di due major, il secondo proprio nell’AIG Women’s Open, quando si chiamava Women’s British Open (2013). Per lei un assegno di 225.000 dollari (190.323 euro) su un montepremi di 1.500.000 dollari.
Sul percorso del Renaissance Club (par 71), a North Berwick in Scozia, sono rimaste fuori dal playoff per un colpo Danielle Kang, reduce da due vittorie di fila sul LPGA Tour (Drive On Championship e Marathon Classic) e la danese Nanna Koerstz Madsen, quinte con 280 (-4). In settima posizione con 281 (-3) Amy Olson, Jennifer Song, la coreana In Gee Chun e la cinese Xi Yu Lin e poco dietro la neozelandese Lydia Ko le giapponesi Haru Nomura e Nasa Hataoka, quest’ultima tornata alle gare nell’occasione, 12.e con 283 (-1). Mai incisive l’australiana Minjee Lee, 16ª con 284 (par), e le thailandesi, anche loro al rientro dopo lo stop per la pandemia, Moriya Jutanugarn, 18ª con 285 (+1), e Ariya Jutanugarn, 39ª con 289 (+5). Non hanno partecipato giocatrici italiane.
TERZO GIRO - La spagnola Azahara Muñoz (206 - 68 69 69, -7) ha distaccato di un colpo Stacy Lewis (207, -6), con la quale condivideva la leadership dopo due turni, nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, il torneo con cui è ricominciato il Ladies European Tour ed è proseguito il LPGA Tour, che hanno organizzato in combinata l’evento.
Sul percorso del Renaissance Club (par 71), a North Berwick in Scozia, saranno in corsa per il titolo nel giro conclusivo anche Jennifer Song, terza con 208 (-5), Cheyenne Knight e la neozelandese Lydia Ko, quarte con 209 (-4), Amy Olson e la cinese Yu Liu, seste con 210 (-3). Hanno chances, ottave con 211 (-2), anche l’australiana Minjee Lee, la danese Emily Pedersen e Danielle Kang, che potrebbe realizzare un clamoroso tris dopo essersi imposta nelle due precedenti settimane sul LPGA Tour nel Drive On Championship e nel Marathon Classic.
Sono fuori gioco le giapponesi Nasa Hataoka, 11ª con 212 (-1), e Haru Nomura, 17ª con 214 (+1), e le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutangarn, 32.e con 216 (+3). Non vi sono in campo proette italiane. Si gioca a porte chiuse e rispettando i rigidi protocolli di sicurezza. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, il torneo con cui è ricominciato il Ladies European Tour ed è proseguito il LPGA Tour, che hanno organizzato in combinata l’evento, si sono portate al comando con 137 (-5) colpi la statunitense Stacy Lewis (71 66), risalita dal 23° posto, e la spagnola Azahara Muñoz (68 69), terza dopo un turno.
Sul percorso del Renaissance Club (par 71), a North Berwick in Scozia, ha un colpo di ritardo Jennifer Song (138, -4) e sono a due Amy Olson e la tedesca Olivia Cowan (139, -3). In sesta posizione con 140 (-2) Cheyenne Knight, Andrea Lee e le danesi Nanna Koerstz Madsen e Nicole Broch Larsen.
Sono poco lontane alcune tra le favorite: l’australiana Minjee Lee, decima con 141 (-1), quindi 13.e con 142 (par) Danielle Kang, reduce da due successi nel LPGA Tour (Drive On Championship e Marathon Classic), la neozelandese Lydia Ko e le giapponesi Haru Nomura e Nasa Hataoka, quest’ultima alla prima gara dopo il lockdown così come le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, 23.e con 143 (+1). Non vi sono in campo proette italiane. Si gioca a porte chiuse e rispettando i rigidi protocolli di sicurezza. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - La nebbia mattutina ha fatto dilazionare di due ore la partenza e il primo giro del Aberdeen Standard Investments Scottish Open non si è potuto concludere per la sopravvenuta oscurità con 27 giocatrici fermate lungo il percorso del Renaissance Club (par 71), a North Berwick in Scozia.
Nella classifica provvisoria del torneo con cui è ripreso il Ladies European Tour ed è proseguito il LPGA Tour, che hanno organizzato in combinata l’evento, è al comando con 67 colpi (-4, sei birdie, due bogey) la danese Nicole Broch Larsen, che ha distaccato di un colpo la connazionale Emily Pedersen, le statunitensi Jennifer Song e Amy Olson, la spagnola Azahara Muñoz e la tedesca Olivia Cowan (68, -4).
Al settimo posto con 69 (-2) la ceca Klara Spilkova, la danese Nanna Koerstz Madsen, la tedesca Sandra Gal e la scozzese Gemma Dryburgh, ma ha possibilità persino di prendersi la leadership l’olandese Anne Van Dam che ha lo stesso “meno 2”, ma ancora sei buche da giocare, mentre ha prospettive inferiori, ma può migliorare la propria posizione, l’americana Andrea Lee, anche lei a “meno 2”, però con sole due buche da concludere. Tra le concorrenti che hanno terminato il turno la statunitense Danielle Kang, 22ª con 71 (par), ritenuta la grande favorita dopo i due successi delle due settimane precedenti (Drive On Championship e Marathon Classic). Non vi sono in gara giocatrici italiane. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Riparte il Ladies European Tour con un evento in collaborazione con il LPGA Tour, l’Aberdeen Standard Investments Scottish Open (13-16 agosto), in programma sul percorso del Renaissance Club, a North Berwick in Scozia, che anticipa il primo major della stagione, l’AIG Women's Open (20-23 agosto), anche questo torneo in terra scozzese.
Grande favorita Danielle Kang, reduce da due successi di fila (Drive On Championship e Marathon Classic) che l’hanno portata al secondo posto della classifica mondiale, ma hanno dimostrato di essere in buona condizione anche l’australiana Minjee Lee e la neozelandese Lydia Ko, sebbene abbia gettato al vento nelle ultime cinque buche un successo che sembrava sicuro nel Marathon Classic.
Nel field anche le statunitensi Stacy Lewis e Lizette Salas, la francese Celine Boutier, la svedese Anna Nordqvist, le inglesi Jodi Ewart Shadoff e Charley Hull e le giapponesi Haru Nomura e Yui Kawamoto. Tornano in campo, dopo il lockdown, la nipponica Nasa Hataoka, numero cinque del Rolex Ranking, e le sorelle thailandesi Ariya Jutanugarn e Moriya Jutanugarn. Non vi sono in gara giocatrici italiane. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
Jim Herman ha firmato il terzo titolo nel PGA Tour concludendo con 259 (66 69 61 63, -21) colpi il Wyndham Championship e bruciando praticamente sul filo di lana Billy Horschel (260, -20).
Sul percorso del Sedgefield CC (par 70) di Greensboro, nel North Carolina, nell’ultimo torneo di qualifica per le tre gare finali della stagione 2019-2020 del PGA Tour, ossia i PlayOffs dove si assegnerà la FedEx Cup, che distribuirà 60 milioni di dollari dei quali 15 milioni andranno al vincitore, sono stati designati i 125 concorrenti che prenderanno parte al prossimo Northern Trust (20-23 agosto). Seguiranno il BMW Championship (27-30 agosto), dove i partecipanti si ridurranno a 70, e il Tour Championship (4-7 settembre) con 30 finalisti. Nel frattempo i primi dieci della classifica FedEx si sono divisi il bonus di dieci milioni di dollari, un premio per coloro che hanno realizzato più punti nel corso della stagione. Il leader Justin Thomas, che non ha giocato, ha ricevuto due milioni di dollari, con 1.5 per Collin Morikawa e 1,2 per Webb Simpson fino ai 500.000 dollari per il decimo, Jon Rahm, numero uno mondiale e anch’egli assente nel torneo.
Jim Herman, 42enne di Cincinnati nel cui palmarès figura anche un successo nel tour australiano, ha realizzato un gran 63 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata ottenuto anche da Denny McCarthy (9° con 264, -16), superando la resistenza di Billy Horschel con un birdie alla buca 17. Il titolo, che gli ha reso 1.152.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari, lo ha fatto salire dal 318° al 91° posto nel World Ranking, lo ha rimesso in gioco nella FedEx Cup (da 192° a 54° in graduatoria) ed è entrato nel field del prossimo US Open. il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, poiché erano in palio due posti riservati a due dei primi dieci classificati non altrimenti esenti. L’altro è andato a Si Woo Kim, leader dopo tre turni, e terminato in terza posizione insieme a Kevin Kisner, a Doc Redman e a Webb Simpson (262, -18), per il quarto anno consecutivo tra i top tre in questa gara. Alla pari con McCarthy anche Patrick Reed e il coreano Sungjae Jim. In bassa classifica l’inglese Tommy Fleetwood, 59° con 275 (-5) e lo spagnolo Sergio Garcia, 66° con 276 (-4), che ha fallito l’ingresso tra i 125 promossi.
Due “hole in one” nel torneo – Quasi in coda anche il tawianese C.T. Pan, 69° con 277 (-3), malgrado abbia segnato un “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 16, par 3 di 178 yards. All’ace ha unito tre birdie, due bogey e un doppio bogey per un parziale di 69 (-1). E’ stata la seconda “buca in uno” del torneo, dopo quella di Si Woo Kim nel terzo turno (buca 3, par 3, yards 197, ferro 5).
TERZO GIRO - Classifica nuovamente rivoluzionata nel Wyndham Championship, ultimo torneo di qualifica per le tre gare finali della stagione 2019-2020 del PGA Tour, ossia i PlayOffs dove si assegnerà la FedEx Cup, che distribuirà 60 milioni di dollari dei quali 15 milioni andranno al vincitore. Come anticipo un bonus supplementare di dieci milioni di dollari che a fine gara si divideranno i top ten della graduatoria FedEx, con primo premio di due milioni di dollari praticamente già assegnato a Justin Thomas, leader irraggiungibile.
Al Sedgefield CC (par 70) di Greensboro, nel North Carolina, il 25enne coreano di Seoul Si Woo Kim, due successi nel circuito (uno nel Wyndham Championship 2016) e due eventi persi al playoff, in vetta con 192 (65 65 62, -18), è ricorso agli effetti speciali per conseguire la leadership. Infatti ha confezionato l’ottimo parziale di 62 (-8) realizzando, oltre a sette birdie contro un bogey, anche una “hole in one” centrando dal tee la buca 3, un par 3 di 197 yards, utilizzando un ferro 5. E’ il terzo ace della sua carriera. Stesso score di giornata per Rob Oppenheim che si è portato al secondo posto con 194 (-16) dove ha la compagnia di Doc Redman.
Correranno per il titolo anche Billy Horschel, quarto con 195 (-15), Jim Herman e Mark Hubbard, quinti con 196 (-14), Peter Malnati e Webb Simpson, numero 6 nel ranking mondiale e uno dei pochissimi big in campo, settimi con 197 (-13). Non hanno chances il coreano Sungjae Im, 14° con 199 (-11), Patrick Reed, 18° con 200 (-10), e l’inglese Tommy Fleetwood, 23° con 201 (-9).
Lo spagnolo Sergio Garcia, 75° con 209 (-1), non entrerà tra i primi 125 della graduatoria di FedEx Cup che saranno ammessi al primo dei tre PlayOffs, il Northern Trust (20-23 agosto). a cui seguiranno il BMW Championship (27-30 agosto), dove i partecipanti si ridurranno a 70, e il Tour Championship (4-7 settembre) con 30 finalisti. Da ricordare l’uscita al taglio di Brooks Koepka, dell’inglese Justin Rose e di J.T. Poston, che difendeva il titolo,
Al termine del torneo verranno assegnati due posti nel field dell’US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, ai primi due classificati tra i top ten non altrimenti esenti. Si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta al Wyndham Championship, ultimo torneo di qualifica per le tre gare finali della travagliata stagione 2019-2020 del PGA Tour, ossia i PlayOffs dove si assegnerà la FedEx Cup, che distribuirà 60 milioni di dollari dei quali 15 milioni andranno al vincitore..
Sul percorso del Sedgefield CC (par 70) di Greensboro, nel North Carolina, sono al vertice con 130 (-10) colpi Tom Hoge (62 68), Talor Gooch (65 65), Billy Horschel (66 64) e il coreano Si Woo Kim (65 65). Seguono con 131 (-9 Harris English, Andrew Landry, Doc Redman, Harold Varner III e l’irlandese Shane Lowry, autore di un 63 (-3) suo miglior punteggio personale nel circuito sulle 18 buche.
Sono in buona posizione Webb Simpson, decimo con 132 (-8), Patrick Reed, l’inglese Tommy Fleetwood e il coreano Sungjae Im, 17.i con 133 (-7), mentre molto difficilmente lo spagnolo Sergio Garcia, 64° con 137 (-3), riuscirà a entrare tra i primi 125 della graduatoria di FedEx Cup che saranno ammessi al primo dei tre PlayOffs, il Northern Trust (20-23 agosto). a cui seguiranno il BMW Championship (27-30 agosto), dove i partecipanti si ridurranno a 70, e il Tour Championship (4-7 settembre) con 30 finalisti. Sono usciti al taglio, caduto a 137, l’inglese Justin Rose e J.T. Poston, che difendeva il titolo, entrambi con 140 (par), e Brooks Koepka (142, +2). Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
PRIMO GIRO - Primo giro non portato a conclusione per l’inclemenza del tempo nel Wyndham Championship, ultimo torneo di qualifica per le ultime tre gare della travagliata stagione 2019-2020 del PGA Tour, dove si assegnerà la FedEx Cup, che distribuirà 60 milioni di dollari dei quali 15 milioni andranno al vincitore..
Sul percorso del Sedgefield CC (par 70) di Greensboro, nel North Carolina, dove dovranno completare il turno iniziale 33 concorrenti, e dove hanno deluso Brooke Koepka e l’inglese Justin Rose, terzetto al vertice con 62 (-8) colpi composto da Harold Varner III, che ha festeggiato con due giorni di anticipo il 30° compleanno eguagliando il suo score personale più basso su 18 buche, Tom Hoge, che un 62 lo aveva siglato nello stesso evento edizione 2015, e il canadese Roger Sloan, che invece lo ha ottenuto per la prima volta.
Tra i giocatori che hanno terminato il giro si trovano al quarto posto con 64 (-6) Harris English, al quinto con 65 (-5) Patrick Reed, sesto nella graduatoria FedEx Cup, e al 13° con 66 (-4) Webb Simpson, terzo in FedEx.
I due, insieme a Brendon Todd (9° FC), 34° con 68 (-2), e al coreano Sungjae Im (5° FC), 67° con 69 (-1), tendono a migliorare la propria posizione tra i top ten FedEx che, al termine del torneo, si divideranno 10 milioni di dollari, un bonus supplementare per coloro che hanno acquisito più punti nella corsa verso le gare finali. Sono già stati in pratica assegnati i due milioni di dollari spettanti al primo, l’irraggiungibile Justin Thomas, assente nell’occasione, mentre Simpson potrebbe togliere a Collin Morikawa, anch’egli a riposo, il secondo premio di 1,5 milioni di dollari, ma con pochi danni per il vincitore del PGA Championship della scorsa settimana, perché il terzo è comunque di 1,2 milioni di dollari. Al momento nessuno dei quattro in campo ha fatto passi avanti o indietro.
C’è grande contesa attorno al 125° posto della graduatoria FedEx, l’ultimo utile per avere accesso al primo dei tre PlayOffs, il Northern Trust (20-23 agosto). a cui seguiranno il BMW Championship (27-30 agosto), dove i partecipanti si ridurranno a 70, e il Tour Championship (4-7 settembre) con 30 finalisti. Rischiano l’esclusione gli spagnoli Sergio Garcia (134° FC) e Rafa Cabrera Bello (133° FC), che con l’attuale 25° posto con 67 (-4) rimarrebbero fuori.
Ancora sotto tono Jordan Spieth, 88° con 70 (par), e prestazioni assolutamente negative di Brooks Koepka, 123° con 72 (+2), e dell’inglese Justin Rose, 133° con 73 (+3), che rischiano il taglio, così come J.T. Poston, 142° con 74 (+4), che difendeva il titolo. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
LA VIGILIA - Al Sedgefield CC di Greensboro, nel North Carolina, è in programma a porte chiuse il Wyndham Championship (13-16 agosto), ultimo torneo di qualifica per il trittico di gare, che inizieranno la prossima settimana, dove si assegnerà la FedEx Cup. Si dovranno definire i primi 125 della classifica FedEx che saranno ammessi al Northern Trust (20-23 agosto), che poi diventeranno 70 nel BMW Championship (27-30 agosto) e trenta per il gran finale del Tour Championship (4-7 settembre), che segnerà anche la fine della travagliata stagione agonistica 2020-2021.
In attesa che vengano distribuiti i 60 milioni di dollari della FedEx Cup, dei quali 15 milioni gratificheranno il vincitore, ci sarà il “Wyndham Rewards Top 10”, un bonus di 10 milioni di dollari che si divideranno i primi dieci della graduatoria FedEx al termine di questo torneo con due milioni per il primo, 1.5 milioni per il secondo fino ai 500.000 dollari per il decimo. Degli attuali top ten solo quattro hanno risposto all’appello: Webb Simpson (terzo), Sungjae Im (quinto), Patrick Reed (sesto) e Brendon Todd (nono), mentre hanno dato forfait Justin Thomas, leader inattaccabile, Collin Morikawa (secondo), vincitore del PGA Championship e che nel caso dovesse essere sorpassato da Simpson prenderebbe 300.000 dollari di premio in meno, non un gran danno di fronte a 1,2 milioni di dollari che gli spetterebbero, Bryson DeChambeau (4°), Daniel Berger (7°), Rory McIlroy (8°) e Jon Rahm (10°), tornato numero 1 mondiale.
In sostanza big quasi tutti a riposo, compreso Tiger Woods (47° in FedEx), per riprendere concentrazione e forze fisiche e mentali dopo il major con il pensiero rivolto non solo al favoloso jackpot da conquistare di 15 milioni di dollari, ma anche agli altri premi da prime posizioni sia nelle FedEx che nei tre tornei, non certamente da poco.
Nel field, oltre ai citati, anche Brooks Koepka, Paul Casey, secondo nel PGA Championship, Tommy Fleetwood, Justin Rose, Jordan Spieth e J.T. Poston (dove J.T sta per James Tyree), 27enne di Hickory (North Carolina), che difende l’unico titolo che appare nel suo palmarès. Si lotterà parecchio a ridosso del 125° posto, in questo momento occupato da Charl Schwartzel e con Russell Knox al 124°. Proveranno a entrare tra i promossi al Northern Trust, tra gli altri, Zach Johnson (129°), Shane Lowry (131°), Matt Wallace (132°) e Sergio Garcia (134°). Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Diretta su GOLFTV – il Wyndham Championship viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 13 agosto e venerdì 14, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 15, dalle ore 19 alle ore 24; domenica 16, dalle ore 18,30 alle ore 24. Commento di Alessandro Bellicini e di Isabella Calogero.
Secondo successo nell’arco di due settimane per l’inglese Sam Horsfield, vincitore con 266 (67 64 68 67, -18) colpi del Celtic Classic, quarto dei sei eventi “UK Swing” ciclo di gare con cui è ripreso l’European Tour dopo il lockdown. Sul percorso del Celtic Manor Resort (par 71), a City of Newport in Scozia, bella prova di Lorenzo Gagli, 14° con 273 (67 70 69 67, -11), e a metà classifica Edoardo Molinari, 47° con 278 (-6), Guido Migliozzi e Francesco Laporta, 57.i con 280 (-4).
Sam Horsfield, 23enne inglese di Mancheter, tifoso dello United e già vincitore dell’Hero Open, primo titolo in carriera, ha raggiunto alla prima buca lo scozzese Connor Syme, in vetta dopo tre turni con un colpo di margine subito perso per un bogey, poi ha preso il largo con tre birdie e alla sospensione del gioco per maltempo (quasi due ore), quando era alla buca 8, si è fermato con tre colpi da gestire sullo stesso Syme, poi terzo con 269 (-15(, e sul belga Thomas Detry, terminato secondo con 268 (-16). Successivamente ha chiuso il conto con un altro birdie, senza bogey, per il parziale di 67 (-4). Per lui un assegno di 156.825 euro su un montepremi di 1.000.000 di euro.
Horsfield ha anche ipotecato uno dei dieci posti nel field dell’US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, assegnati ai primi dieci nell’ordine di merito “UK Swing” dopo la prossima gara, Il Wales Open (20-23 agosto). E’ in corsa anche Renato Paratore.
In terza posizione, insieme a Syme, il belga Thomas Pieters e l’inglese Andrew Johnston e in sesta con 270 (-14) lo statunitense John Catlin, il finlandese Sami Valimaki, il polacco Adrian Meronk e l’inglese David Horsey.
Gagli ha concluso il torneo come l’aveva cominciato, ossia con un 67 (-4) fatto di quattro birdie senza bogey, recuperando undici posizioni. Molinari (66 72 70 70) ha girato in 70 (-1) con tre birdie e due bogey, e hanno segnato 72 (+1) colpi sia Migliozzi (66 70 72 72) con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, che Laporta (69 69 70 72) con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Si è ritirato dopo 54 buche Nino Bertasio, al debutto dopo lo stop per la pandemia. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 82° con 143 (74 69, +1), Lorenzo Scalise, 89° con 144 (71 73, +2), e Andrea Pavan, 130° con 161 (79 82, +19). Si è giocato a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
TERZO GIRO - Lo scozzese Connor Syme è al vertice con 198 (68 67 63, -15) colpi a un giro dal termine del Celtic Classic, quarto dei sei eventi “UK Swing” con i quali l’European Tour è ripartito dopo il lockdown. Sul percorso del Celtic Manor Resort (par 71), a City of Newport in Scozia, il migliore tra gli azzurri è Lorenzo Gagli, 25° con 206 (67 70 69, -7), autore di un parziale di 69 (-2, tre birdie, un bogey). Al 37° posto con 208 (-5) Edoardo Molinari (68 70 72), Francesco Laporta (69 69 70) e Guido Migliozzi (66 70 72) e al 73° Nino Bertasio con 214 (71 69 74, +1).
Connor Syme, 25enne di Drumoig tifoso del Manchester United, con un titolo sul Challenge Tour, ha realizzato un 63 (-8, otto birdie), miglior score di giornata che gli permetterà di iniziare il turno conclusivo con un colpo di margine sul 23enne inglese di Manchester Sam Horsfield (199, -14), leader dopo due turni, vincitore due settimane addietro dell’Hero Open e anch’egli fan dello United.
In corsa per il successo anche lo svedese Sebastian Soderberg, terzo con 200 (-13), il polacco Adrian Meronk, il belga Thomas Detry e l’inglese Andrew Johnston, quarti con 201 (-12), l’altro inglese Callum Shinkwin e il belga Thomas Pieters, settimi con 202 (-11), e con quest’ultimo che ha perso una leadership condivisa a quattro buche dal termine per un triplo bogey e un bogey.
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 82° con 143 (74 69, +1), Lorenzo Scalise, 89° con 144 (71 73, +2), e Andrea Pavan, 130° con 161 (79 82, +19). Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
SECONDO GIRO - Sam Horsfield con una decisa rimonta è passato a condurre con 131 (67 64, -11 colpi nel Celtic Classic, quarto dei sei eventi “UK Swing” con i quali l’European Tour è ripartito dopo il lockdown. Sul percorso del Celtic Manor Resort (par 71), a City of Newport in Scozia, è rimasto in alta classifica Guido Migliozzi, 14° con 138 (66 70, -6).
Sam Horsfield, 23enne di Manchester, tifoso dello United, che due settimane addietro ha firmato il suo primo tiolo sull’European Tour imponendosi nell’Hero Open, ha effettuato un gran giro in 64 (-7), miglior score del turno, assemblando un eagle, nove birdie, un bogey e un triplo bogey e ha sorpassato il belga Thomas Pieters, ora secondo con 132 (-10), che ha perso la leadership in comproprietà per una palla in acqua sull’ultima buca. In terza posizione con 133 (-9) l’altro belga Thomas Detry e gli inglesi Callum Shinkwin e Andrew Johnston e in sesta con 134 (-8) l’australiano Jake McLeod, lo statunitense Sean Crocker.e gli inglesi Matthew Jordan e Jonathan Caldwell.
Sono in buona posizione Lorenzo Gagli, 20° con 137 (67 70, -5), Francesco Laporta (69 69) ed Edoardo Molinari, (66 72), 26.i con 138 (-4), ed è rimasto in gara anche Nino Bertasio, al debutto dopo la lunga pausa, 50° con 140 (71 69, -2). Sono usciti al taglio Renato Paratore, 82° con 143 (74 69, +1), Lorenzo Scalise, 89° con 144 (71 73, +2), e Andrea Pavan, 130° con 161 (79 82, +19).
Migliozzi e Gagli hanno realizzato un 70 (.1), il primo con quattro birdie e tre bogey e il secondo con cinque birdie e quattro bogey. Laporta è risalito di sette posizioni con un parziale di 69 (-2), ma dopo un eagle e quattro birdie, contro un bogey, si è complicato la vita con un “8” sul par 5 finale, mentre Molinari ne ha perse 22 con due birdie e tre bogey per il 72 (+1). Per Bertasio 69 colpi con tre birdie e un bogey. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
PRIMO GIRO - Edoardo Molinari e Guido Migliozzi, quarti con 66 (-5) colpi, e Lorenzo Gagli, undicesimo con 67 (-4), nell’ottimo avvio degli azzurri sul percorso del Celtic Manor Resort (par 71), a City of Newport in Scozia, dove si sta svolgendo il Celtic Classic, quarto dei sei eventi “UK Swing” con i quali l’European Tour ha ripreso l’attività dopo il lockdown.
E’ al vertice il belga Thomas Pieters con 64 (-7), che precede di un colpo l’inglese Toby Tree e l’australiano Jake McLeod (65, -6), mentre sono al quarto posto anche lo svedese Sebastian Soderberg, lo spagnolo Nacho Elvira, lo statunitense Sihwan Kim, il polacco Adrian Meronk e lo scozzese Marc Warren. Nel folto gruppo di Gagli si trovano, tra gli altri, i belgi Nicolas Colsaerts e Thomas Detry e l’inglese Sam Horsfield, vincitore due settimane addietro dell’Hero Open.
In 50ª posizione con 70 (-1) l’inglese Andy Sullivan, a segno nel precedente English Championship, leader dell’ordine di merito “UK Swing”, che al termine della prossima gara, il Wales Open, assegnerà ai primi dieci, non altrimenti esenti, un posto nel field del prossimo US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre. E’ in piena corsa Renato Paratore, che ha fatto suo il British Masters, attualmente quarto in tale graduatoria.
Nel Celtic Classic sono in media classifica Francesco Laporta, 34° con 69 (-2), Lorenzo Scalise e Nino Bertasio, al debutto dopo il lungo stop, 73.i con 71 (par). In bassa Renato Paratore, 108° con 74 (+3), e Andrea Pavan, 130° con 79 (+8).
Thomas Pieters, 28enne d Geel con quattro titoli sul circuito, ha realizzato otto birdie e un bogey, Edoardo Molinari ha segnato sette birdie e due bogey e Guido Migliozzi un eagle, sette birdie, due bogey e un doppio bogey. Per Lorenzo Gagli percorso netto con quattro birdie senza bogey. Renato Paratore era quattro colpi sotto par (quattro birdie) dopo 13 buche, poi le successive tre da incubo con un doppio bogey, un “9” a un par quattro e un bogey. Chiusura con il quinto birdie. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
Covid-19: Levy e Wattel esclusi dalla gara - I francesi Alexander Levy e Romain Wattel sono stati esclusi dal torneo in osservanza delle norme di sicurezza anti Covid-19. Levy aveva superato il test prima della gara, ma successivamente ha saputo che un amico con cui era stato in contatto in Francia era positivo. Subito posto in quarantena, è risultato anch’egli positivo a un nuovo esame. A quel punto è stato messo fuori anche Romain Wattel, che aveva avuto contatti con Levy, e controllato il caddie di quest’ultimo Tom Ayling. Sia Wattel che Ayling, sebbene negativi ai test, sono anche loro in isolamento. I due francesi sono stati sostituiti nel field dall'inglese Matthew Baldwin e dal danese Martin Simonsen.
LA VIGILIA - Prosegue la serie dei tornei “UK Swing” con i quali l’European Tour ha ripreso l’attività dopo il lockdown. Doppio appuntamento in Galles con il quarto e il quinto dei sei eventi in programma, che si disputeranno entrambi sul percorso del Celtic Manor Resort, a City of Newport. Si inizierà con il Celtic Classic (13-16 agosto) e si proseguirà la settimana successiva con il Wales Open (20-23 agosto). Otto gli azzurri in gara nel Celtic Classic: Andrea Pavan, Renato Paratore, Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise e Nino Bertasio, al debutto dopo il lungo stop.
Renato Paratore, vincitore del primo “UK Swing”, il British Masters, sta perseguendo l’obiettivo di trovare spazio nel field del prossimo US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre. Vi sono in palio dieci posti, che saranno assegnati ai primi dell’ordine di merito (non già qualificati) relativo al “UK Swing”, ma saranno determinanti i due tornei in Galles, poiché la selezione avverrà sulla classifica dopo il Wales Open, e non di quella finale.
Al momento Paratore è quarto con 366,93 punti preceduto dall’inglese Andy Sullivan (p. 431,86), a segno domenica scorsa nell’English Championship, dal danese Rasmus Hojgaard (p. 403,10), che rimarrà a riposo dopo tre top ten consecutive, e dall’altro inglese Sam Horsfield (p. 370,80), che ha fatto suo l’Hero Open. I citati saranno tra i favoriti della gara insieme allo spagnolo Adrian Otaegui, quinto con p. 237,20, e al belga Thomas Detry, sesto con p. 228,52.
Nel field, cercando anche loro un ruolo di protagonisti, l’iberico Jorge Campillo, l’olandese Joost Luiten, i belgi Thomas Pieters e Nicolas Colsaerts, i sudafricani Justin Harding, Brandon Stone, Justin Walters e Dean Burmester e l’australiano Jason Scrivener. Tra gli azzurri appaiono in crescita Andrea Pavan e Lorenzo Gagli. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 156.825 euro.
Il torneo su GOLFTV – Il Celtic Classic viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 13 agosto e venerdì 14, dalle ore 13 alle ore 15 e dalle ore 16 alle ore 19; sabato 15 e domenica 16, dalle ore 15,30 alle ore 20. Su Eurosport2 ed Eurosport Players: giovedì 13 giugno e venerdì 14, dalle ore 13 alle ore 14,45 e dalle ore 16,30 alle ore 19; sabato 15, dalle ore 18,30 alle ore 20; domenica 16, dalle ore 19 alle ore 20. Commento di Nicola Pomponi e di Giovanni Magni.
L’austriaco Lukas Nemecz è stato profeta in patria e ha vinto con 199 (65 68 66 -17) colpi il Gosser Open, evento con il quale l’Alps Tour è ripartito dal percorso del GC Erzherzog (par 72), a Maria Lankowitz in Austria dopo lo stop per la pandemia.
Hanno concluso al nono posto con 203 (-13) Jacopo Vecchi Fossa (65 68 70) e Stefano Pitoni (67 69 67) e sono andati a premio anche Aron Zemmer, 17° con 205 (-11), Michele Ortolani e Giovanni Craviolo, 22.i con 206 (-10), Andrea Saracino, 26° con 207 (-9), Alessandro Grammatica, 30° con 208 (-8), Federico Zucchetti, 36° con 209 (-7) e Luca Cianchetti, 45° con 211 (-5).
Grande protagonista della gara lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral in vetta sin dal principio, ma quando sembrava sicuro vincitore con un “-19” alla buca 14 ha avuto un improvviso black out e con tre bogey (70, -2) ha lasciato strada a Nemecz, autore di un 66 (-6, sei birdie).
Garcia Del Moral ha condiviso la seconda posizione con l’austriaco Alexander Kopp e con i francesi Thomas Elissalde e Sebastien Grandon. In sesta con 201, -15) l’altro austriaco Niklas Regner (am).
Hanno preso parte al torneo anche due giocatrici austriache, la forte dilettante Emma Spitz, stesso score di Cianchetti, mentre non ha superato il taglio la proette Sarah Schober, che gioca sul Ladies European Tour, 121ª con 150 (+6). Lukas Nemecz ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - I ritardi del primo giro e il maltempo che ha costretto a una sospensione di tre ore nel secondo stanno facendo marciare in notevole ritardo il Gosser Open evento con il quale l’Alps Tour è ripartito dal percorso del GC Erzherzog (par 72), a Maria Lankowitz in Austria dopo lo stop per la pandemia.
La classifica provvisoria subirà parecchie variazioni poiché sono tanti i giocatori che debbono terminare il turno. E’ in vetta con “meno 13”, fermato dopo 10 buche, lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, seguito con 132 (-12) dal francese Thomas Elissalde e dagli austriaci Alexander Kopp e Maximilian Lechner, quest’ultimo dilettante, In quinta posizione Jacopo Vecchi Fossa con 133 (65 69, -11) e in 13ª con 136 (-8) Michele Ortolani (70 66) e Luca Cianchetti (67 69). Partecipano all’evento due giocatrici austriache. Supererà il taglio la forte dilettante Emma Spitz, 21ª con 137 (-7), mentre rimarrà fuori la proette Sarah Schober, che gioca sul Ladies European Tour, 120ª con 150 (+6). Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 euro andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - E’ stato sospeso il primo giro del Gosser Open, evento con il quale l’Alps Tour è ripartito dal percorso del GC Erzherzog (par 72), a Maria Lankowitz in Austria dopo lo stop per la pandemia. Un temporale, che ha provocato l’allagamento di alcune parti del campo, ha costretto gli organizzatori alla decisione, con gioco che riprenderà domani alle 6,55.
Nella classifica provvisoria è al comando con uno straordinario 60 (-12, dodici birdie) lo spagnolo Jordi Garcia Del Moral, che precede di misura il connazionale Angel Hidalgo Portillo (64, -8). Al terzo posto con 65 Andrea Saracino, il neozelandese Shaun Jones e gli austriaci Uli Weinhandl e Lukas Nemecz, ma ha lo stesso “meno 7” anche Jacopo Vecchi Fossa, fermato alla 12ª buca dopo sette birdie, senza bogey, e che con sei buche a disposizione, se manterrà gli stessi ritmi, ha la possibilità di poter anche agganciare il leader.
Sono in buona posizione Stefano Pitoni e Aron Zemmer, 12.i con 67 (-5), e Alessandro Grammatica, 16° con 68 (-4). Difficile che al termine del turno vi possano essere sostanziali modifiche nelle parte alta della classifica, eccetto le possibilità che ha Vecchi Fossa. Sono in gara 21 italiani. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 euro andranno al vincitore.
LA VIGILAI - I Campionati Nazionali Cadetti e Cadette, che si stanno svolgendo sul percorso del Golf Club Bogogno (par 72), entrano nel vivo con la disputa dei match play, dopo la qualificazione su 36 buche medal che ha promosso a questa seconda fase i primi 32 classificati nella gara maschile e le prime 24 in quella femminile.
Nel torneo maschile – Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – Giovanni Vezza (La Margherita) ha concluso la sua corsa di testa con 136 (66 70, -8) colpi e ha avuto il numero uno sul tabellone.
Sono sulle quattro posizioni successive Flavio Michetti (Marco Simone) con 138 (-6), autore con 67 (-5) del miglior score di giornata, Marco Florioli (Bergamo) con 139 (-5), Nicola Fontana (Colli di Bergamo) con 141 (-3) e Neri Checcucci (Firenze) con 143 (-1). Seguono con 145 (+1) Giovanni Delorenzi (Modena), Leonardo Iacovitti (Golf Nazionale), Michele Ferrero (Torino), Pietro Maria Piccoli (Verona) ed Eugenio Bernardi (Torino). Al 30° posto con 149 (+5) Pietro Guido Fenoglio, che difende il titolo.
Anche Charlotte Cattaneo (Milano), campionessa in carica, ha mantenuto la leadership presa nel giro inziale e ha prevalso con 142 (68 74, -2) lasciando a un colpo Francesca Fiorellini (143, -1, Olgiata). Alle loro spalle con 144 (par) Rebecca Galasso (La Pinetina), con 145 (+1) Giulia Lombardo (Monticello), Marta Spiazzi (Campiglio), Lorena Rossettin (Rapallo) e Giulia Bellini (Padova) e con 146 (+2) Matilde Gullaci (La Margherita), che si è imposta nel recente tricolore Pulcine.
Entrambi i tornei proseguiranno con sedicesimi e ottavi di finale (12 agosto), quarti e semifinali (13 agosto) e finali (14 agosto). Tutti gli incontri su 18 buche.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
Giovanni Binaghi (Monticello) e Charlotte Cattaneo (Milano) hanno vinto i Campionati Nazionali Cadetti e Cadette, disputati sul percorso del Golf Club Bogogno, superando in finale, entrambi per 3/2, rispettivamente Tommaso Rossin (Royal Park I Roveri) e Giulia Bellini (Padova).
Nel torneo maschile - Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – Binaghi ha dato una svolta alla gara vincendo tre buche di fila dalla settima alla nona. Passato 4 up alla 13 ha poi gestito il vantaggio. Giovanissimo, si è dimostrato solido, molto continuo, difficilmente portato all’errore. Tommaso Rossin, molto tenace e combattivo, ha provato a contrastarlo assumendosi anche dei rischi, ma ha comunque dovuto alzare bandiera bianca.
Per giungere alla finale il vincitore, 20° nella qualificazione su 36 buche medal vinta da Giovanni Vezza (La Margherita), ha superato nell’ordine Jacopo Fiorentini (1 up), Nicola Fontana (5/3), Neri Checcucci (4/3) e in semifinale il suo compagno di circolo Lorenzo Casartelli (1 up). Tommaso Rossin 31° in qualifica, ha messo fuori gioco Flavio Michetti (3/2), numero due nel tabellone, Giorgio Celani (2/1), Leonardo Giuliattini (7/5) e Matteo Cozzi Corina (1 up).
Giovanni Binaghi, 13enne di Milano, è al terzo titolo italiano, secondo stagionale, dopo quelli nel Campionato Baby (2019) e nel recente Tricolore Pulcini. Nel 2018 si è imposto in USA nel Doral-Publix Junior Golf Classic (Boys cat 10-11 anni).
Nella gara femminile Charlotte Cattaneo, campionessa in carica, era la favorita alla vigilia e non si è smentita concedendo il bis dopo aver dominato sin dalla qualificazione conclusa al primo posto. Giulia Bellini, che peraltro per due volte è dovuta arrivare alla 19ª buca contro rivali molto ostiche, non è riuscita a contenere un’avversaria forte, decisa, che quando si è trovata in vantaggio ha poi saputo gestirsi respingendo i tentativi della padovana, elemento in crescita e sicuramente molto interessante. La Cattaneo, ammessa di diritto (come tutte le prime otto in qualifica) al secondo turno, ha eliminato Giulia Foresta (2/1), Matilde Gullaci (3/2), a segno nel campionato Pulcine, e la brillante Emma Laveggio (4/3), rivelazione della gara. Anche Giulia Bellini (settima nel medal) ha disputato una gara in meno e ha estromesso Giulia Scarcello (19ª), Francesca Fiorellini (19ª) e Lorena Rossettin (4/3).
Charlotte Cattaneo, sedicenne milanese, ha conquistato il quinto titolo italiano dopo quelli Baby (2016), Pulcine (2018) e Ragazze medal e Cadette (2019). In maglia azzurra ha conseguito tre successi in campo internazionale imponendosi nell’English Girls U14 Open Amateur Championship (2017), nel Chantilly International U14 Trophy (2018) e nell’English Girls Under 16 Open Amateur Championship (2019)
Si è giocato a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
SECONDO TURNO DI MATCH PLAY - Giovanni Binaghi (Monticello)-Tommaso Rossin (Royal Park I Roveri) e Charlotte Cattaneo (Milano)-Giulia Bellini (Padova) si contenderanno i titoli nei Campionati Nazionali Cadetti e Cadette, che si concludono con la disputa delle due finali su 18 buche al Golf Club Bogogno (par 72).
Nel torneo maschile - Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – Giovanni Binaghi, vincitore dei recente tricolore Pulcini, ha eliminato nei quarti Neri Checcucci (Firenze) per 4/3, poi ha prevalso nel derby con il suo compagno di circolo Lorenzo Casartelli (1 up), che nei quarti aveva estromesso Edoardo Giacomo Vandelli (6/4). Nei primi due turni Binaghi, 20° nella qualificazione su 36 buche medal vinta da Giovanni Vezza (La Margherita), ha messo fuori gioco Jacopo Fiorentini (1 up) e Nicola Fontana (5/3).
Tommaso Rossin 31° in qualifica, ha battuto seccamente Leonardo Giuliattini (Firenze) per 7/5 e poi ha avuto la meglio di misura (1 up), dopo un incontro molto equilibrato, su Matteo Cozzi Corina (Montecchia) che si era liberato di Filippo Ponzano (Torino) per 1 up. Nel primi due turni Rossin ha sconfitto Flavio Michetti (3/2), numero due nel tabellone, e Giorgio Celani (2/1).
Nella gara femminile Charlotte Cattaneo, campionessa in carica e prima nella qualificazione, ha continuato la sua corsa autoritaria imponendosi per 3/2 su Matilde Gullaci (La Margherita), a segno nel campionato Pulcine, e per 4/3 sulla brillante Emma Laveggio (Margara), che aveva superato i tre turni precedenti tutti alla 19ª buca, compreso il match dei quarti contro Giulia Lombardo (Monticello). La Cattaneo era stata ammessa di diritto (come tutte le prime otto in qualifica) al secondo turno dove ha battuto Giulia Foresta (2/1).
Anche Giulia Bellini (settima nel medal) ha disputato una gara in meno. Ha avuto un incontro molto complicato nei quarti contro Francesca Fiorellini (Olgiata), che ha risolto alla prima buca supplementare, e poi in semifinale non ha dato spazio (4/3) a Lorena Rossettin (Rapallo), vincitrice nei quarti per 3/2 su Susanna Schifferegger (Pustertal). La Bellini aveva iniziato andando oltre le 18 buche per prevalere su Giulia Scarcello (19ª).
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
PRIMO TURNO MATCH PLAY Sorprese, ma anche conferme nei primi due turni di match play Campionati Nazionali Cadetti e Cadette, che si stanno svolgendo sul percorso del Golf Club Bogogno (par 72)
Nel torneo maschile - Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – sono stati eliminati Giovanni Vezza e Flavio Michetti, numeri uno e due del tabellone per aver terminato nell’ordine la qualificazione su 36 buche medal, insieme a Pietro Guido Fenoglio, che difendeva il titolo. Vezza è stato sconfitto da Edoardo Giacomo Vandelli (3/2) che poi ha proseguito la sua corsa superando anche Giovanni Manassero dopo 23 estenuanti buche, ben cinque supplementari. Nei quarti incontrerà Lorenzo Casartelli che ha messo fuori gioco Pietro Maria Piccoli (3/2) e Michele Ferrero (1 up). Da questo lato del tabellone si sono fatti largo Giovanni Binaghi (1up su Jacopo Fiorentini e 5/3 su Nicola Fontana) e Neri Checcucci (1 up su Edoardo Ottavianello e 8/7 su Riccardo Tosi), che ora daranno vita a un incontro nei quarti tutto da seguire.
Flavio Michetti ha lasciato strada a Tommaso Rossin (3/2), che poi ha estromesso anche Giorgio Celani (2/1). Prossimo avversario Leonardo Giuliattini (1 up su Leonardo Iacovitti e 3/2 su Eugenio Bernardi). Pietro Guido Fenoglio è uscito per mano di Marco Florioli dopo 19 buche, che a sua volta è stato fermato, sempre alla prima buca supplementare da Filippo Ponzano, il quale aveva eliminato Mattia D’Errico (3/2) Ponzano se la vedrà con Matteo Cozzi Corina che ha sconfitto Filippo Valzorio (6/4) e Giovanni Delorenzi (2/1).
Nel campionato femminile, delle prime otto classificate nella qualificazione medal che erano state ammesse direttamente al secondo turno, sei hanno avuto accesso ai quarti. Charlotte Cattaneo, prima in qualifica e campionessa in carica, ha battuto Giulia Foresta (2/1) e troverà sulla sua strada Matilde Gullaci, che ha vinto il recente tricolore Pulcine, la quale ha avuto ragione di Emma Lundgren (2 up). Giulia Lombardo si è imposta per 2 up su Federica Rossi e affronterà Emma Laveggio, che ha sconfitto alla 19ª buca Marta Spiazzi, una delle due atlete esentate dal primo turno e uscite di scena. La Laveggio ha dovuto giocare ben 38 buche, poiché è dovuta ricorrere alla supplementare anche contro Beatrice Galli.
Stessa sorte della Spiazzi anche per Rebecca Galasso, che ha ceduto per 1 up contro Susanna Schifferegger, la quale in precedenza si era liberata di Maria Paola Simeon (3/2). Per lei quarto di finale contro Lorena Rossettin (2/1 su Paris Appendino). Sarà sicuramente molto interessante il quarto match, quello tra Francesca Fiorellini (6/5 su Anastasia Maroni) e Giulia Bellini (alla 19ª su Giulia Scarcello).
Nella quarta giornata quarti di finale e semifinali, quindi la finale su 18 buche. Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
SECONDO GIRO - I Campionati Nazionali Cadetti e Cadette, che si stanno svolgendo sul percorso del Golf Club Bogogno (par 72), entrano nel vivo con la disputa dei match play, dopo la qualificazione su 36 buche medal che ha promosso a questa seconda fase i primi 32 classificati nella gara maschile e le prime 24 in quella femminile.
Nel torneo maschile – Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – Giovanni Vezza (La Margherita) ha concluso la sua corsa di testa con 136 (66 70, -8) colpi e ha avuto il numero uno sul tabellone.
Sono sulle quattro posizioni successive Flavio Michetti (Marco Simone) con 138 (-6), autore con 67 (-5) del miglior score di giornata, Marco Florioli (Bergamo) con 139 (-5), Nicola Fontana (Colli di Bergamo) con 141 (-3) e Neri Checcucci (Firenze) con 143 (-1). Seguono con 145 (+1) Giovanni Delorenzi (Modena), Leonardo Iacovitti (Golf Nazionale), Michele Ferrero (Torino), Pietro Maria Piccoli (Verona) ed Eugenio Bernardi (Torino). Al 30° posto con 149 (+5) Pietro Guido Fenoglio, che difende il titolo.
Anche Charlotte Cattaneo (Milano), campionessa in carica, ha mantenuto la leadership presa nel giro inziale e ha prevalso con 142 (68 74, -2) lasciando a un colpo Francesca Fiorellini (143, -1, Olgiata). Alle loro spalle con 144 (par) Rebecca Galasso (La Pinetina), con 145 (+1) Giulia Lombardo (Monticello), Marta Spiazzi (Campiglio), Lorena Rossettin (Rapallo) e Giulia Bellini (Padova) e con 146 (+2) Matilde Gullaci (La Margherita), che si è imposta nel recente tricolore Pulcine.
Entrambi i tornei proseguiranno con sedicesimi e ottavi di finale (12 agosto), quarti e semifinali (13 agosto) e finali (14 agosto). Tutti gli incontri su 18 buche.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
PRIMO GIRO - Sono iniziati con il primo dei due giri di qualificazione su 36 buche medal, sul percorso del Golf Club Bogogno, i Campionati Nazionali Cadetti e Cadette con la partecipazione di 143 concorrenti, 101 ragazzi e 42 ragazze.
Nel torneo maschile – Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – gran giro in 66 (-6) colpi di Giovanni Vezza (La Margherita), che ha preso un consistente vantaggio di tre colpi su Nicola Fontana (69, -3, Colli di Bergamo). Seguono con 70 (-2) Tommaso Rossin (Royal Park I Roveri), Marco Florioli (Bergamo), Eugenio Bernardi (Torino) e Mattia D’Errico (Matilde Golf) e con 71 (-1) Flavio Michetti (Marco Simone), Jacopo Fiorentini (Faenza), Pietro Maria Piccoli (Verona) e Filippo Ponzano (Torino). Tra i giocatori all’undicesimo posto con 72 (par) Pietro Guido Fenoglio (Royal Park I Roveri), che difende il titolo. Ritardo recuperabile, naturalmente, anche se in questa fase è importante classificarsi entro i primi 32 che saranno ammessi ai match play dove ci si contenderà il titolo.
Nel campionato femminile subito al proscenio Charlotte Cattaneo (Milano), campionessa in carica, che ha girato in 68 (-3) colpi, tre in meno di Giulia Bellini (Padova), Francesca Fiorellini (Olgiata), Rebecca Galasso (La Pinetina) e Lorena Rossettin (Rapallo), che hanno realizzato un 71 (-1). Sesta con il 72 del par Susanna Schifferegger (Pustertal) e un colpo in più (73, +1) per Matilde Gullaci (La Margherita), che si è imposta nel recente tricolore Pulcine, Beatrice Galli (Milano) e Marta Spiazzi (Campiglio). Al termine delle 36 buche di qualifica accederanno ai match play le prime 24 in graduatoria.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
LA VIGILIA - Pietro Guido Fenoglio (Royal Park I Roveri) e Charlotte Cattaneo (Milano) difendono il titolo rispettivamente nel Campionato Nazionale Cadetti/Trofeo Giovanni Alberto Agnelli e nel Campionato Nazionale Cadette, che si disputano dal 10 al 14 agosto sul percorso del Golf Club Bogogno con la partecipazione di 136 concorrenti, 98 ragazzi e 38 ragazze.
Nel torneo maschile Pietro Guido Fenoglio avrà numerosi avversari tesi a impedirgli il bis tra i quali ricordiamo, per citarne alcuni, Flavio Michetti e Matteo Santopadre (Marco Simone), Marco Florioli (Bergamo), Nicola Fontana (Colli di Bergamo), Filippo Ponzano (Torino), Luca Memeo (Royal Park I Roveri) e Giovanni Binaghi (Monticello), che ha vinto il recente tricolore pulcini.
Nel campionato femminile Charlotte Cattaneo non lascerà nulla di intentato per riconquistare il titolo, ma avrà avversarie molto agguerrite quali la compagna di club Beatrice Galli, Giulia Bellini (Padova), Francesca Fiorellini (Olgiata), Lorena Rossettin (Rapallo) e Paris Appendino (Royal Park I Roveri). Ma non saranno le sole.
Entrambe le gare si disputano con la stessa formula. Qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno) nelle prime due giornate, poi match play tra i primi 32 classificati nel torneo maschile e tra le prime 24 in quello femminile. Entrambe le finali si svolgeranno su 18 buche
Secondo successo di fila di Danielle Kang, assoluta protagonista nelle prime due gare del LPGA Tour, dopo la ripresa seguita allo stop per l’emergenza sanitaria. Conquistato il titolo nel precedente Drive On Championship, ha concesso il bis con 269 (64 67 70 68, -15) colpi nel Marathon Classic, disputato a porte chiuse sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 81ª con 144 (72 72, +2).
Danielle Grace Kang, 28 anni a ottobre, nativa di San Francisco (California), vanta ora cinque titoli comprensivi di un major, il KPMG Women’s PGA Championship (2017) che figura per primo nel suo palmarès. Ha trascorso il lockdown allenandosi con il fratello Alex, due stagioni sul Korn Ferry Tour, e con il boyfriend Maverick McNealy, rookie sul PGA Tour e recentemente settimo nel Barracuda Championship, trovandone evidentemente grande giovamento.
Forse questa volta non ce l’avrebbe fatta da sola se non avesse ricevuto una grossa mano da Lydia Ko, 23enne di nazionalità neozelandese ma nata a Seoul (Bo-Gyung il suo nome a cui ha aggiunto il più pratico Lydia), che ha avuto l’opportunità di tornare al successo dopo oltre due anni e alla quale non sono bastati i quattro colpi di vantaggio maturati sulla rivale dopo tre giri, terminando seconda con 270 (-14) affiancata dall’inglese Jodi Ewart Shadoff.
A cinque buche dal traguardo era ancora in vetta, dopo aver segnato due birdie nelle prime sette, con la Kang che non stava tenendo un’andatura impossibile (finale di 69, -3, con sei birdie e tre bogey). All’improvviso, però, si è spenta la luce. Pur accusando due bogey la Ko era comunque riuscita a mantenersi ancora a galla, ma sull’ultima buca con un doppio bogey (73, +1) ha lasciato via libera alla statunitense. Un brutto colpo, soprattutto psicologico, per la nezelandese, che ha bruciato le tappe da giovanissima vincendo gare pro da dilettante e che sul tour ha firmato 15 titoli, tra i quali due major, ed è stata per 104 settimane numero uno al mondo (tra febbraio 2015 e giugno 2017). Poi dopo il successo nel Medinah Championship dell’aprile 2018 è praticamente uscita di scena.
Nel torneo hanno chiuso al quarto posto con 271 (-13) l’australiana Minjee Lee e al quintocon 276 (-8) Andrea Lee, Emma Talley, Marina Alex, che ha fatto un buon rientro dopo essere guarita dal Covid-19, e la cinese Yu Liu. Ancora in fase di rodaggio Jessica Korda, 25ª con 279 (-5), la sorella Nelly, 38ª con 281 (-3), e Lexi Thompson, 47ª con 282 (-2). A Danielle Kang è andato un assegno di 255.000 dollari su un montepremi di 1.700.000 dollari.
Si è giocato, come detto, a porte chiuse, rispettando tutte le rigide norme dettate dalla LPGA con rispetto della distanza sociale, uso di mascherine e scanner termici.
TERZO GIRO - La neozelandese Lydia Ko con un giro in 68 (-3) per uno score di 197 (64 65 68, -16) colpi, ha consolidato la sua posizione di leader della classifica nel Marathon Classic. secondo torneo dopo la ripresa del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 81ª con 144 (72 72, +2).
Si è portata dal terzo al secondo posto (201, -12) con quattro colpi di ritardo Danielle Kang, numero due mondiale e a segno domenica scorsa del Drive On Championship, ed è salita al terzo con 203 (-10) l’australiana Minjee Lee, numero otto, affiancata dall’inglese Jodi Ewart Shadoff. Proveranno a competere per il titolo, ma non sarà facile per loro recuperare il ritardo, Lindsey Weaver, quinta con 204 (-9) e la portoricana Maria Fernanda Torres, sesta con 205 (-8). Sono fuori gioco, 25.e con 209 (-4), Nelly Korda, numero due del Rolex Ranking, la sorella Jessica, Lexi Thompson, numero nove, e Marina Alex, rientrata dopo essere stata positiva al Covid-19 e guarita.
Lydia Ko, 23enne nata a Seoul, con 15 titoli sul circuito, tra i quali due major, ma che dopo un periodo di dominio ha perso la leadership mondiale, con quattro birdie e un bogey si è propiziata l’occasione per tornare al successo dopo oltre due anni. Si gioca a porte chiuse, rispettando tutte le rigide norme dettate dalla LPGA con rispetto della distanza sociale, uso di mascherine e scanner termici. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
SECONDO GIRO - La neozelandese Lydia Ko è rimasta da sola con 129 (64 65, -13) colpi al vertice del Marathon Classic. secondo torneo dopo la ripresa del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio. Non è riuscita a recuperare Giulia Molinaro, 81ª e uscita al taglio con 144 (72 72, +2)
Lydia Ko, 23enne nata a Seoul, con 15 titoli sul circuito, tra i quali due major, ma che dopo un periodo di dominio ha perso la leadership mondiale e non vince dal 2018, si è scrollata di dosso con nove birdie e tre bogey per il parziale di 65 (-6) Danielle Kang, numero due del Rolex Ranking e vincitrice domenica scorsa del Drive On Championship, con la quale condivideva la prima piazza dopo un turno e scesa al terzo posto con 131 (-11).
Tra le due si è inserita l’inglese Jodi Ewart Shadoff, seconda con 130 (-12), che ha disputato la Solheim Cup nel Team Europe. In quarta posizione con 133 (-9) l’emergente messicana Maria Fassi, proette dallo scorso anno, in quinta con 134 (-8) Kristen Gillman e Megan Khang e in settima con 135 (-7) Minjee Lee, numero otto mondiale e sorella di Min Woo Lee, che sta disputando un buon English Championship sull’European Tour (quarto dopo 36 buche).
Ottava con 136 (-6) Lexi Thompson, numero nove, e piuttosto attardata Nelly Korda, numero tre, 34ª con 130 (-2) insieme alla sorella Jessica, a Stacy Lewis e a Marina Alex, quest’ultima rientrata dopo aver essere stata positiva al Covid-19 e guarita. Per Giulia Molinaro 72 (+1) colpi con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey.
Si gioca a porte chiuse, rispettando tutte le rigide norme dettate dalla LPGA con rispetto della distanza sociale, uso di mascherine e scanner termici. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
PRIMO GIRO - Danielle Kang, numero due mondiale, e la neozelandese Lydia Ko hanno preso il comando con 64 (-7) colpi nel primo giro del Marathon Classic. secondo torneo dopo la ripresa del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, e dove Giulia Molinaro, unica italiana in gara, è 87ª con 72 (+1).
Seguono le due leader Megan Khang, terza con 65 (-6), Ally McDonald, Angel Yin, la coreana Jenny Shin e la tedesca Sophia Popov, quarte con 66 (-5), Nel folto gruppo in ottava posizione con 67 (-4) Nelly Korda, numero tre del Rolex Ranking, l’inglese Jodi Ewart Shadoff, che ha disputato la Solheim Cup nel Team Europe, e l’emergente messicana Maria Fassi e in 16ª con 68 (-3) l’australiana Minjee Lee, numero 8. Un colpo in più, 28.e con 69 (-2), per Stacy Lewis e per Marina Alex, quest’ultima rientrata dopo aver essere stata positiva al Covid-19 e guarita, e al 42° posto con 70 (-1) Lexi Thompson, numero 9, Jessica Korda e la giapponese Haru Nomura, Assenti numerose giocatrici non statunitensi e in particolare le coreane tra le quali Jin Young Ko, numero uno del ranking, e Sei Young Kim (n. 6), che avrebbe dovuto difendere il titolo.
Danielle Kang, 28 anni a ottobre, nativa di San Francisco (California), ha portato la scorsa settimana, imponendosi nel Drive On Championship, a quattro i successi sul circuito comprensivi di un major (KPMG Women’s PGA Championship, 2017). Cerca il bis dopo esser tornata dal lockdown abbastanza “rodata” per essersi allenata in quel periodo con il fratello Alex, due stagioni sul Korn Ferry Tour, e con il boyfriend Maverick McNealy, rookie sul PGA Tour e settimo la scorsa settimana nel Barracuda Championship. Ha segnato sette birdie senza bogey. Le ha tenuto testa Lydia Ko con otto birdie e un bogey, 23enne nata a Seoul, ex numero uno al mondo con 15 titoli, tra i quali due major, ma che dopo un periodo di dominio ha perso la leadership mondiale e non vince dal 2018.
Si gioca a porte chiuse, rispettando tutte le rigide norme dettate dalla LPGA con rispetto della distanza sociale, uso di mascherine e scanner termici. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
LA VIGILIA - Seconda gara del LPGA Tour dopo la ripresa seguita alla lunga sospensione per l’emergenza sanitaria. Si disputa, a porte chiuse, il Marathon Classic (6-9 agosto) sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club, a Sylvania nell’Ohio, dove sarà presente Giulia Molinaro.
Si gioca a ranghi ridotti, sotto l’aspetto tecnico, perché non sono rientrate una quantità industriale di giocatrici non statunitensi a iniziare dalle coreane. Tra le top ten del Rolex Ranking saranno presenti solamente Danielle Kang, salita dal terzo al secondo posto grazie al successo di domenica scorsa nel Drive On Championship, Nelly Korda, n. 3, l’australiana Minjee Lee, n.8, e Lexi Thompson, n. 9, ma fanno più rumore le assenze delle coreane Jin Young Ko, numero uno, Sung Hyun Park (n. 4), Sei Young Kim (n. 6), che avrebbe difeso il titolo, e Hyo-Joo Kim (n. 10), insieme alla giapponese Nasa Hataoka (n. 5) e alla canadese Brooke M. Henderson (n. 7).
Altre possibili protagoniste, oltre al quartetto tra le top ten, Lizette Salas, Jessica Korda, sorella di Nelly, Stacy Lewis, la francese Celine Boutier, l’inglese Jodi Ewart Shadoff e le giapponesi Haru Nomura e Yui Kawamoto. Quanto a Giulia Molinaro proverà a riscattare l’uscita al taglio della passata settimana. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.
L’inglese Andy Sullivan è tornato al successo dopo quasi cinque anni dominando nell’English Championship concluso con 257 (66 62 64 65, -27) colpi, sette di vantaggio sullo spagnolo Adrian Otaegui (264, -20). Sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club (par 71), a Ware in Inghilterra, nel terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo il lungo stop per l’emergenza sanitaria, si sono classificati al 34° posto con 273 (-11) Lorenzo Gagli, Renato Paratore e Andrea Pavan.
Andy Sullivan, 33enne di Nuneaton, ha portato a quattro i titoli sul circuito, dopo i tre conseguiti nel 2015 che gli valsero la partecipazione con il Team Europe alla Ryder Cup 2016. Preso il comando nel secondo giro, ha allungato il passo nel terzo iniziando il turno finale con cinque colpi di vantaggio sul connazionale Steven Brown (poi quinto con 267, -17) e mettendo un punto fermo sulla sua leadership con un eagle in avvio. Dopo un bogey ha ripreso ad alto il ritmo (65, -6, con l’aggiunta di cinque birdie) non lasciando alcuna chance al tenace Otaegui, che a suo onore non ha mai mollato anche quando il distacco è divenuto abissale.
Ancora una bella prova del 19enne danese Rasmus Hojgaard che ha rimontato dalla 16ª alla terza piazza con 265 (-19), ottenendo la terza top ten consecutiva negli “UK Swing” e ipotecando la partecipazione al prossimo US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, al quale accederanno i primi dieci classificati nell’ordine di merito relativo agli eventi “UK Swing”, non altrimenti esenti, dopo il quinto (Wales Open, 20-23 agosto). In piena corsa anche Paratore, vincitore due settimane addietro del British Masters.
In quarta posizione con 266 (-18) il sudafricano Wilco Nienaber, ammesso all’ultimo momento alla gara perché lo statunitense John Catlin è stato escluso avendo violato alla vigilia, insieme al suo caddy, le norme anti Covid 19 (cena in un ristorante fuori dalla bolla dell’evento).
Stesso punteggio degli azzurri per l’inglese Lee Westwood, che ha rinunciato a disputare l’US PGA Championship, major in corso negli Stati Uniti, e per il danese Thorbjorn Olesen, al quale l’European Tour ha revocato la sospensione in attesa che venga giudicato dalla giustizia inglese il 6 dicembre 2021. E ancora note di merito per l’iberico Miguel Angel Jimenez, 44° con 274 (-10), nativo di Malaga, che a 56 anni, dopo 21 titoli sul tour, ha mostrato ancora grande competitività e si è tolto la soddisfazione di portare a 708 le sue presenze sul circuito, nuovo record dopo le 706 dello scozzese Sam Torrance.
Gagli (68 69 69 67) ha concluso con un 67 (-4) frutto di sei birdie e di due bogey, Paratore (69 67 69 68) in 68 (-3) con tre birdie di fila senza bogey e Pavan (68 68 67 70) in 70 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Guido Migliozzi, 74° con 138 (69 69, -4), e Francesco Laporta, 89° con 139 (69 70, -3).
Si è giocato a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
TERZO GIRO - L’inglese Andy Sullivan, leader con 192 (66 62 64, -21) ha allungato il passo a un giro al termine dell’English Championship, il terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour ha ripreso il suo cammino dopo lo stop per la pandemia. Sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club (par 71), a Ware in Inghilterra, ha guadagnato quindici posizioni Andrea Pavan, 28° con 203 (68 68 67, -10), è rimasto praticamente stabile Renato Paratore, 40° con 205 (69 67 69, -8), ed è risalito di dieci Lorenzo Gagli, 50° con 206 (68 69 69, -7).
Andy Sullivan, 33enne di Nuneaton con tre titoli tutti datati 2015 che gli valsero il posto nel team Europe alla Ryder Cup 2016, ha girato un 64 (-7) colpi, secondo score di giornata dopo il 63 (-8) del connazionale Marcus Armitage (10° con 200, -13), segnando due eagle, cinque birdie e due bogey e distanziando di ben cinque colpi l’altro suo connazionale Steven Brown (197, -16). Al terzo posto con 198 (-15) lo spagnolo Adrian Otaegui e due sudafricani, Brandon Stone e Dean Burmester, e al sesto con 199 (-14) e con scarse possibilità di competere per il titolo, il belga Nicolas Colsaerts, che ha subito due colpi di penalità, il danese Martin Simonsen, l’australiano Jason Scrivener e l’inglese Laurie Canter. Tre passi indietro del danese Rasmus Hojgaard, 16° con 201 (-12) e che probabilmente non riuscirà a entrare tra i top ten come nelle due precedenti gare, e tre in avanti dell’inglese Lee Westwood, che ha rinunciato a disputare l’US PGA Championship, major in corso negli States, il quale ha lo stesso punteggio di Pavan. Sono scivolati in bassa classifica il danese Thorbjorn Olesen, 50° come Gagli, a cui l’European Tour ha revocato la sospensione in attesa che venga giudicato dalla giustizia inglese il 6 dicembre 2021, e l’iberico Miguel Angel Jimenez, 65° con 208 (-5) dopo un 74 (+3), 56enne di Malaga che ha stabilito il nuovo record di presenze sul circuito con 708, contro le 706 dello scozzese Sam Torrance e che forse sta pagando la stanchezza per quattro tornei disputati in cinque settimane.
Pavan ha girato in 67 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, Paratore in 69 (-2) con un eagle, cinque birdie, due bogey e un triplo bogey e stesso parziale per Gagli con cinque birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Guido Migliozzi, 74° con 138 (69 69, -4), e Francesco Laporta, 89° con 139 (69 70, -3). Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 158.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
SECONDO GIRO - Un gran giro in 62 (-9) colpi, miglior score di giornata, per un totale di 128 (66 62, -14) e l’inglese Andy Sullivan si è preso la leadership nell’English Championship, il terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo lo stop per l’emergenza sanitaria. Sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club (par 71), a Ware in Inghilterra, sono tra media e bassa classifica Renato Paratore (69 67) e Andrea Pavan (68 68), 43.i con 136 (-6), e Lorenzo Gagli, 60° con 137 (68 69, -5), mentre sono usciti al taglio Guido Migliozzi, 74° con 138 (69 69, -4), e Francesco Laporta, 89° con 139 (69 70, -3).
Andy Sullivan, 33enne di Nuneaton con tre titoli tutti datati 2015 che gli valsero il posto nel team Europe alla Ryder Cup 2016, ha iniziato a buon passo con tre birdie e un bogey sulle prime nove buche, poi è letteralmente volato sulle seconde nove in cui ha realizzato sette birdie. Prodezza che, però, gli ha concesso solo un colpo di vantaggio sul connazionale Laurie Canter e sul sudafricano Dean Burmester (129, -13). In quarta posizione con 131 (-11) nove concorrenti tra i quali lo spagnolo Adrian Otaegui, il belga Nicolas Colsaerts, il sudafricano Brandon Stone e l’australiano Min Woo Lee, fratello di Minjee Lee, numero otto del Rolex Ranking femminile. Hanno perso terreno il 19enne danese Rasmus Hojgaard, da 8° a 13° con 132 (-10), che ha ottenuto due top ten nelle precedenti due gare “UK Swing”, e il nordirlandese Cormac Sharvin, da primo a 16° con 133 (--9). Ha tenuto l’iberico Miguel Angel Jimenez, 23° con 134 (-8), 56enne di Malaga con 21 titoli, dei quali 14 conseguiti dopo i 40 anni, e alla gara n. 708 sul circuito, nuovo record in materia strappato allo scozzese Sam Torrance (706). Poco dietro l’inglese Lee Westwood, 31° con 137 (-7), che ha rinunciato a disputare l’US PGA Championship, major in corso negli States, e il danese Thorbjorn Olesen, stesso punteggio di Pavan e Paratore, a cui l’European Tour ha revocato la sospensione in attesa che venga giudicato dalla giustizia inglese il 6 dicembre 2021.
Paratore ha messo insieme sei birdie e due bogey per il 67 (-4), mentre Pavan, che era salito in alta graduatoria dopo 16 buche in cui aveva segnato un eagle, cinque birdie e un bogey, ha vanificato quanto aveva pazientemente costruito con la sequenza doppio bogey-bogey a chiudere (68, -3). Per Gagli 69 (-2) colpi con due birdie e sedici buche in par. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 158.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
PRIMO GIRO - Il nordirlandese Cormac Sharvin conduce con 63 (-8) colpi nell’English Championship, il terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo la lunga pausa per la pandemia. Il 27enne di Downpatrick, senza titoli nel circuito, autore di dieci birdie e di due bogey, si è lasciato alle spalle nelle ultime battute un sestetto con 64 (-7) composto da Scott Vincent dello Zimbabwe, dal belga Thomas Detry, dagli inglesi Laurie Canter e David Howell e dagli australiani Jason Scrivener e Min Woo Lee, quest’ultimo fratello di Minjee Lee, numero otto del Rolex Ranking femminile.,
Sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club (par 71), a Ware in Inghilterra, gli azzurri sono a metà classifica: Lorenzo Gagli e Andrea Pavan, 51.i con 68 (-3), Renato Paratore, Guido Migliozzi e Francesco Laporta, 70.i con 69 (-2).
Tra i concorrenti all’ottavo posto con 65 (-6) il 19enne danese Rasmus Hojgaard, due top ten nei precedenti due tornei, e lo spagnolo Adrian Otaegui e sono al 20° con 66 (-5) l’inglese Lee Westwood, che ha rinunciato all’US PGA Championship, il major in corso, il danese Thorbjorn Olesen, riammesso alle gare dall’European Tour in attesa del processo che subirà in Inghilterra (6 dicembre 2021), e l’iberico Miguel Angel Jimenez, ancora una volta in evidenza e alla gara n. 708 sul circuito, nuovo record in materia strappato allo scozzese Sam Torrance (706).
Gagli ha realizzato sei birdie e tre bogey, Pavan sette birdie e quattro bogey, Paratore sei birdie e quattro bogey. Per Migliozzi tre birdie e un bogey e per Laporta quattro birdie e due bogey.
Obiettivo di Paratore, vincitore del British Masters due settimane addietro, entrare nel field dell’US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre, dove si arriva attraverso l’ordine di merito relativo agli eventi del “UK Swing”. Vi accederanno i primi dieci classificati, non altrimenti esenti, dopo il quinto (Wales Open, 20-23 agosto). Il montepremi dell’English Championship è di un milione di euro con prima moneta di 158.825 euro.
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
LA VIGILIA - Cinque italiani saranno in gara nell’English Championship, il terzo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour ha ripreso il suo cammino dopo lo stop per la pandemia e che si svolge sul tracciato dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & Country Club di Ware in Inghilterra (6-9 agosto). Sono Renato Paratore, Andrea Pavan, Guido Migliozzi, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta con il primo, vincitore del British Masters, che sarà tra i favoriti e che sta perseguendo l’obiettivo di trovare un posto nel field del prossimo US Open, il major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre.
La strada per arrivarci passa per l’ordine di merito relativo ai sei eventi del “UK Swing”. I primi dieci classificati, non già qualificati, dopo il quinto (Wales Open, 20-23 agosto), parteciperanno al major. Al momento Paratore è al secondo posto con 352,73 punti preceduto dall’inglese Sam Horsfield (p. 370,80), a segno domenica scorsa nell’Hero Open, e seguito dal danese Rasmus Hojgaard (p. 278,10). Questi ultimi, unici ad aver conseguito due top ten nei due tornei precedenti, sono i più gettonati nelle previsioni della vigilia, insieme all’azzurro.
Tra i favoriti anche il belga Thomas Detry (p. 222) e il sudafricano Justin Harding (p. 125), quarto e quinto della graduatoria, in un contesto che comprende l’inglese Lee Westwood, i francesi Joel Stalter e Antoine Rozner, il gallese Oliver Farr, lo scozzese Marc Warren e i sudafricani Brandon Stone, Zander Lombard, Dean Burmester e Justin Walters. Seconda gara per il danese Thorbjorn Olesen, sospeso dall’European Tour dopo essere stato messo sotto processo dalla giustizia inglese e ora riammesso poiché, per i problemi legati al Covid-19, ci sono stati notevoli ritardi nei tribunali e il processo si celebrerà solo il 6 dicembre 2021. Da qui la decisione.
Allungherà la sua striscia di presenze sul circuito dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga, che saliranno a 708, dopo aver superato la scorsa settimana il precedente record dello scozzese Sam Torrance (706). Da seguire anche Min Woo Lee, 22enne australiano con un titolo sul tour e fratello della 24enne Minjee Lee, numero otto del Rolex Ranking femminile, unici due fratelli al mondo ad aver vinto lo US Junior e lo US Girls.
Quanto agli altri azzurri Migliozzi e Pavan debbono cancellare il taglio subito nell’Hero Open, così come Laporta alla seconda presenza, che ha avuto stessa sorte nel British Masters. Debutto su “UK Swing” per Gagli, che ha ottenuto un bel nono posto nell’Euram Bank Open, organizzato in combinazione tra European Tour e Challenge Tour, antefatto a luglio in Austria delle sei gare britanniche. Il montepremi è di un milione di euro con prima moneta di 158.825 euro.
Il percorso dell’Hanbury Manor, progettato dal mitico Harry Vardon, è stato poi ridisegnato nel 1991 da Jack Nicklaus. Il record sul giro è il 60 (-12) colpi dell’inglese Barry Lane (2017).
Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.
Fuori dal torneo Catlin e il caddie – L’European Tour ha escluso dal torneo lo statunitense John Catlin e il suo caddie Nathan Mulrooney per aver violato il protocollo Covid-19. I due, infatti, martedì sera si sono recati in un ristorante fuori dalla bolla del torneo. Catlin sarà sostituito dal sudafricano Wilco Nienaber.
Il torneo su GOLFTV – L’English Championship viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it).con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 6 luglio e venerdì 7, dalle ore 12,30 alle ore 14,30 e dalle ore 16 alle ore 19. sabato 8 e domenica 9, dalle ore 14,30 alle ore 19. Su Eurosport2 ed Eurosport Players: giovedì 6 agosto, ore 12,30 alle ore 14 e dalle ore 16 alle ore 19; venerdì 7, dalle ore 12,30 alle ore 14 e dalle ore 16,45 alle ore 19; sabato 8, dalle ore 15 alle ore 19; domenica 9, differita dalle ore 23 alle ore 2,30. Commento di Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi.
La vittoria a sorpresa, ma meritata di Collin Morikawa, giovane in grande ascesa, il ritorno sul trono mondiale di Jon Rahm, il cedimento finale di Brooks Koepka e il flop di Justin Thomas in un 102° US PGA Championship che ha riservato tante emozioni. Sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California, nel primo major di una stagione resa anomala dall’emergenza sanitaria, Morikawa è emerso dal gruppo di sette concorrenti che si sono ritrovati a un certo punto tutti in vetta e ha concluso con 267 (69 69 65 64, -13) colpi distaccando di due lunghezze Paul Casey e Dustin Johnson (269, -11). Quest’ultimo per la quarta volta su quattro ha mancato la vittoria in un major dopo essere partito da leader nel giro conclusivo e per il secondo anno di fila è stato runner up con precedente di Jack Nicklaus (1964-1965). Al quarto posto con 270 (-10) Bryson DeChambeau, alla nona top ten stagionale, Jason Day, alla quarta di fila, Tony Finau, gran regolarista sempre piazzato quasi mai vincente, Scottie Scheffler e Matthew Wolff, che si è guadagnato un posto nel field del prossimo US Open (17-20 settembre) insieme a Cameron Champ, decimo con 272 (-8).
Nono posto per Justin Rose (271, -9) e impennata finale, dopo una gara difficile, di Jon Rahm, da 21° a 13° con 273 (-7), che in tal modo si è riportato al vertice mondiale operando il controsorpasso su Justin Thomas, solo 37° con 279 (-1), posizione che gli ha fatto perdere la corona per un solo centesimo di punto.
Inatteso il crollo di Brooks Koepka, campione in carica che puntava al terzo alloro consecutivo per emulare dopo 94 anni Walter Hagen, sceso dalla quarta alla 29ª piazza con 277 (-3) affondato da un 74 (+4). Mai in corsa Rory McIlroy, 33° con 278 (-2), Webb Simpson e Tiger Woods, stesso score di Thomas. Tiger con un 67 (-3) si è tolto dalla bassa classifica risalendo dal 59° posto, unico guizzo di una prestazione sotto tono. Ancora un delusione per Jordan Spieth, 71° con 284 (+4), al quale manca l’US PGA Championship per completare il Grande Slam.
Collin Morikawa, nativo di Los Angeles (California, ha ottenuto il titolo all’età di 23 anni, sei mesi e tre giorni, quarto giocatore dalla seconda guerra mondiale a conquistare un major dopo Rory McIlroy, Jack Nicklaus e Tiger Woods prima dei 24 anni. Con 129 (-11) colpi ha stabilito il nuovo record del torneo sulle ultime 36 buche e con 64 (-6) ha eguagliato il punteggio più basso nell’ultimo round per un vincitore. Lo score è maturato con quattro birdie e poi con l’eagle alla buca 16 (par 4), decisivo per mettere fuori gioco gli avversari. E’ il terzo successo (dopo Barracuda Championship 2019 e Workday Charity Open nello scorso luglio) in un inizio di carriera straordinario con soli 30 tornei disputati. Nei primi 22, in cui ha sempre superato il taglio, ha realizzato la seconda striscia migliore in materia dopo quella di Tiger Woods (25). E’ il nono giocatore a imporsi nell’US PGA Championship al debutto nel torneo e il successo gli ha permesso di salire dal 12° al quinto posto nella classifica mondiale e di ricevere un consistente assegno di 1.980.000 dollari su un montepremi di 11.000.000 milioni di dollari. Ora è al secondo posto nella money list e nella FedEx Cup, in entrambe le classifiche alle spalle di Thomas,
“L’emozione è forte – ha detto Morikawa al termine – e non riesco a esprimere con parole adeguate quanto sto provando. Sono momenti che rimarranno indelebili nella mia mente. Mi spiace solo di non aver potuto contare sugli applausi del pubblico”. Si è giocato a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
WORLD RANKING: RAHM TORNA LEADER, MORIKAWA QUINTO – La classifica del World Ranking ha subito significative variazioni dopo il major. Jon Rahm è ritornato al vertice (p. 8,78), ma con un solo centesimo di margine su Justin Thomas (8,77) a significare che già dalla prossima settimana può accadere di tutto, anche con una possibile impennata di Rory McIlroy (8,16), che è poco dietro. Ha guadagnato una posizione Dustin Johnson (7,75) e Collin Morikawa è saltato dal 12° al quinto posto con 7,51. Due passi indietro di Webb Simpson, sesto con 6,83, e uno per gli altri quattro che lo seguono: Brooks Koepka (6,49), Bryson DeChambeau (6,29), Patrick Reed (5,97) e Adam Scott (5,61). Continua a scendere Francesco Molinari, 42° con 2,64, che non gioca da marzo.
TERZO GIRO - L’attacco di Dustin Johnson, salito al vertice con 201 (69 67 65, -9), la risalita tardiva di Justin Thomas e di altri big e il cedimento del cinese Haotong Li, in vetta dopo due turni, hanno caratterizzato il terzo giro dell’US PGA Championship, il primo major di una stagione resa anomala dall’emergenza sanitaria, che si sta svolgendo sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California.
Dustin Hunter Johnson, 36enne di Columbia (South Carolina), numero cinque mondiale con 21 titoli sul circuito comprensivi di un major (US Open, 2016) e di sei WGC, ha tenuto un’andatura sottolineata da qualche sbavatura (un bogey e un doppio bogey), ma resa efficace da otto birdie per 65 (-5) con cui ha lasciato a un colpo Scottie Scheffler, debuttante nel torneo, e Cameron Champ (202, -8). E’ la terza volta che Johnson si trova al vertice di un major dopo 54 buche e nelle precedenti tre occasioni, tutte nell’US Open, ha sempre mancato il bersaglio, però in altri eventi ha fatto centro otto volte su 17. Se sfata il tabù ha la possibilità di divenire nuovo leader mondiale, ma dipenderà da una serie di combinazioni favorevoli con i piazzamenti degli altri che lo precedono nel ranking e, in primis, di Justin Thomas, tornato sul torno la scorsa settimana dopo oltre due anni e che è risalito dal 60° al 34° posto con 209 (-1).
Nella corsa al titolo ha perso due posizioni Brooks Koepka, quarto con 203 (-7) alla pari con Collin Morikawa e con Paul Casey, ma sono rimaste intatte le sue possibilità di assicurarsi il torneo per la terza volta consecutiva ed emulare Walter Hagen a cui l’impresa nell’US PGA Championship è riuscita 94 anni addietro. Hanno ampie possibilità anche Bryson DeChambeau, Tony Finau, Justin Rose, Jason Day, Daniel Berger e Tommy Fleetwood, settimi con 204 (-6), mentre è probabilmente svanito il sogno di Haotong Li, da leader a 13° con 205 (-5) dopo un 73 (+3), di divenire il primo cinese a conquistare un major.
Hanno risalito la classifica con una rimonta tardiva, ma sono ormai fuori gioco Jon Rahm, numero due del World Ranking, Webb Simpson, numero 4, Patrick Cantlay e Patrick Reed, 21.i con 207 (-3), mentre continua la deludente prestazione di Rory McIlroy, numero 3, 43° con 210 (par), e di Tiger Woods, da 44° da 59° con 212 (+2), che ha messo insieme due birdie e quattro bogey per il parziale di 72 (+2). In caduta libera Jordan Spieth, 78° con 217 (+7). Il montepremi è di undici milioni di dollari con prima moneta di 1.980.000 dollari.
Si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
SECONDO GIRO - Sorpresa nell’US PGA Championship dove per la prima volta nella storia è a comando di un major un cinese, Haotong Li, autore di un 65 (-5) per uno score di 132 (67 65, -8) colpi. Nel primo evento del Grande Slam in una stagione condizionata dall’emergenza sanitaria, che si sta svolgendo sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California, Li, 25enne di Hanan, due titoli nell’European Tour e alla 38ª gara sul circuito statunitense, ha preso due colpi di vantaggio su Brooks Koepka, campione in carica alla caccia del terzo successo consecutivo nel torneo per emulare Walter Hagen dopo 94 anni, Daniel Berger, Justin Rose, Mike Lorenzo-Vera, Tommy Fleetwood (suo miglior punteggio in carriera a metà gara in un major) e su Jason Day (134, -6), leader dopo un turno insieme a Brendon Todd, scivolato in ottava posizione con 135 (-5).
Li, che ha segnato cinque birdie senza bogey risalendo dalla 12ª piazza e realizzando il suo score personale più basso su 36 buche sul PGA Tour, come detto, è il primo cinese a trovarsi in testa in un major e ha buone prospettive di essere il primo della sua nazione a vincerlo, poiché dal 2000 ben 12 giocatori leader o coleader a metà corsa ci sono riusciti.
Note poco lusinghiere per Tiger Woods, da 20° a 44° con 140 (68 72, par),dopo un 72 (+2, due birdie, quattro bogey) e per Justin Thomas, 60° con 141 (+1), che ha evitato di misura il taglio insieme a Jordan Spieth e a Patrick Cantlay. Thomas, tornato numero uno mondiale la scorsa settimana con il successo nel WGC FedEx St. Jude Invitational, deve ora avere qualche timore per la sua fresca corona, perché i quattro giocatori che possono detronizzarlo con una vittoria (sia pure legata a una serie di combinazioni favorevoli con i piazzamenti degli altri) hanno tutti guadagnato posizioni. Si è avvicinato alla vetta Dustin Johnson (n. 5), da 33° a 11° con 136 (-4), e si sono portati al 31° posto con 139 (-1) Jon Rahm (n. 2), Rory McIlroy (n. 3) e Webb Simpson (n. 4), tutti in grado di poter recuperare sette colpi di ritardo con 36 buche a disposizione. Un colpo in meno per Patrick Reed, Bryson DeChambeau e Adam Scott, quest’ultimo al rientro dopo il lungo stop, 25.i con 138 (-2). E’ uscito per un colpo Rickie Fowler (142, +2) e la sua serie di tagli superati in un major si è fermata a 14, mentre la più lunga, attualmente in corso, è di Koepka con 23. Stessa sorte per Martin Kaymer (148, +8), che era terzo dopo un turno e travolto da un 82 (+12), e per Sergio Garcia (146, +6). Il montepremi è di undici milioni di dollari con prima moneta di 1.980.000 dollari.
Si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.
PRIMO GIRO - Sorprese e qualche big in affanno nel giro iniziale dell’US PGA Championship, il primo major di una stagione pesantemente segnata dall’emergenza sanitaria. Sul percorso del TPC Harding Park (par 70) a San Francisco in California, che ospita per la prima volta il major alla 102ª edizione, ritorno ai vertici di Jason Day, leader con 65 (-5) colpi insieme a un Brendon Todd in ottima forma, in una classifica un po’ anomala in cui si trovano al terzo posto con 66 (-4) ben nove concorrenti tra i quali Brooks Koepka, campione in carica teso alla ricerca del terzo titolo consecutivo, Xander Schauffele, Justin Rose e Martin Kaymer, a segno nel 2010, ex numero uno mondiale e che non realizzava uno score così basso dal 2017 (Honda Classic).
Buon inizio di Tiger Woods, 20° con 68 (.2) insieme a Bryson DeChambeau, Patrick Reed e ad Adam Scott, il quale ha ripreso l’attività dopo una sorta di lockdown più lungo che si è auto imposto. In panne Justin Thomas, 68° con 71 (+1), tornato leader del world ranking la scorsa settimana dopo oltre due anni grazie alla vittoria nel WGC FedEx St. Jude Invitational. In una giornata poco felice si è preso anche un colpo di penalità alla buca 7 per una palla persa. Non hanno, comunque, brillato neanche i quattro giocatori che possono detronizzarlo con un successo (purché legato a una serie di combinazioni favorevoli con i piazzamenti degli altri): Dustin Johnson (n. 5) è al 33° posto con 69 (-1), Jon Rahm (n. 2) e Rory McIlroy (n. 3) sono al 48° con 70 (par), e Webb Simpson (n. 4) affianca Thomas.
Jason Day, 32enne di Beaudesert, 12 titoli comprensivi di un US PGA Championship datato 2015 e di due WGC, alla 267ª presenza sul PGA Tour, anche lui ex numero uno mondiale e condizionato nel tempo da problemi alla schiena, ha segnato cinque birdie senza bogey, realizzando lil punteggio personale più basso in un major nel turno d’apertura. Per la nona volta è un vetta dopo 18 buche e nelle otto precedenti ha fatto centro in quattro occasioni. Brendon Todd, 35enne di Pittsbourgh (Pennsylvania), tre successi, due stagionali. nel circuito dove gioca la 192ª gara, ha tenuto il passo dell’avversario con sette birdie e due bogey. Dal 2000 solo quattro atleti hanno tradotto in titolo la leadership di partenza (Woods, Phil Mickelson, Jimmy Walker e Koepka). Tiger Woods si è espresso con cinque birdie e tre bogey ed è apparso abbastanza soddisfatto: “Ho commesso qualche errore evitabile – ha detto – ma nel complesso è stato un avvio positivo”.
Il torneo, al quale prendono parte 48 dei primi 50 giocatori al mondo, con l’eccezione di Francesco Molinari e di Lee Westwood, si gioca a porte chiuse e rispettando norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori. Il montepremi è di undici milioni di dollari con prima moneta di 1.980.000 dollari.
LA VIGILIA - Torna un major dopo tredici mesi e si riparte con la 102ª edizione dell’US PGA Championship. Doveva essere il secondo della serie, ma nel calendario stravolto dall’emergenza sanitaria è divenuto il primo, cosa che non accadeva dal 1971. Sarà seguito dall’US Open (17-20 settembre) e dal Masters (12-15 novembre), mentre è saltato per la prima volta dal 1945 l’Open Championship, che era stato l’ultimo a essere disputato nel luglio dello scorso anno con titolo a Shane Lowry.
Praticamente in campo al TPC Harding Park di San Francisco in California (6-9 agosto), dove si gioca a porte chiuse, tutti i migliori giocatori del mondo con le sole defezioni, tra i top 50 del World ranking, di Francesco Molinari (n. 37) e di Lee Westwood (n. 39). Tanti i motivi di interesse a iniziare dalla difesa del trono mondiale di Justin Thomas, dove è risalito dopo poco più di due anni grazie al successo di domenica scorsa nel WGC FedEc St. Jude Invitational, e teso a conseguire il quarto alloro stagionale e il secondo in un major (il primo proprio in questo evento nel 2017), anche se sa che “vincere una volta è già difficile, figuriamoci due”, ma che “è molto stimolante competere con tanti grandi campioni”.
Alle sue spalle nel ranking nell’ordine Jon Rahm, appena spodestato dopo sole due settimane in cima al mondo golfistico, Rory McIlroy, Webb Simpson e Dustin Johnson, tutti in grado con un successo di divenire numero uno (sia pure legandosi a una serie di combinazioni con i piazzamenti degli altri). Grande attesa anche per Tiger Woods e Brooks Koepka. Il primo, che ha vinto il torneo per quattro volte, l’ultima nel 2007, ha un triplo obiettivo: conquistare il quinto titolo per agganciare Walter Hagen e Jack Nicklaus, recordman di successi, arrivare a quota 16 nei major sul palmarés e avvicinarsi sempre più allo stesso Nicklaus (18) e cogliere l’83ª vittoria sul PGA Tour, per staccarsi da Sam Snead con il quale condivide il primato di 82 titoli.
Brooks Koepka, campione uscente, che ha perso il WGC nelle ultime battute, ma piuttosto tonico come non si vedeva di tempo, punta a traguardi prestigiosi: imporsi per la terza volta consecutiva nell’US PGA Championship, impresa che non riesce da 94 anni, da quanto Walter Hagen siglò il terzo titolo nel 1926 della quaterna tra il 1924 e il 1927, mentre in tempi più recenti l’ultimo a conseguire tre major di fila è stato Peter Thomson (The Open, 1954-1956). Inoltre può firmare un major per il quarto anno di fila come fece Woods (2005-2008). Un pensiero al gradino più alto del podio lo farà sicuramente anche Jordan Spieth, che il tal modo completerebbe il Grande Slam emulando Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods. Il problema è che il 27enne texano di Dallas non vince dal 2017 e non attraversa certo un periodo felice.
Tanti altri, comunque, i pretendenti al successo, anche se non tutti sono al top. E’ in un buon momento Bryson DeChambeau, mentre soffrono di alti e bassi Justin Rose, Patrick Reed, Sergio Garcia, Rickie Fowler, Patrick Cantlay, Xander Schauffele e Shane Lowry. Indecifrabili Phil Mickelson, che pure si è fatto vedere in questo scorcio di stagione, Tommy Fleetwood, che ha appena ripreso, e Adam Scott, che ritorna alle gare dopo una sorta di lockdown più lungo che si è auto imposto. Il montepremi è di ben undici milioni di dollari con prima moneta di 1.980.000 dollari.
Diretta su Sky – SKY teletrasmetterà l’US PGA Championship in diretta, in alta definizione e in esclusiva sul canale Sky Sport Arena ai seguenti orari: da giovedì 6 agosto a sabato 8, dalle ore 22 alle ore 4; domenica 9, dalle ore 21 alle ore 3. La diretta sarà anticipata da Studio Golf su Sky Sport 24: giovedì 6 agosto, dalle 20,15 alle 20,30; venerdì 7, sabato 8 e domenica 9, dalle ore 18,15 alle ore 18,30 (Nei quattro giorni differita dalle 21,45 alle 22 su Sky Sport Arena). Commento del torneo di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Roberto Zappa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani. Studio Golf condotto da Francesca Piantanida.
Successo di Giovanni Manzoni con 277 (70 69 68 70, -11) colpi nel Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Franco Bevione, forrmula stroke play, dedicato alla memoria un grandissimo giocatore il quale, insieme alla sorella Isa Goldschmid, ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale.
Sul selettivo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT), con una condotta molto regolare Manzoni, milanese, 21 anni di compiere e tesserato per il GC Verona, ha avuto ragione di Gregorio De Leo (Biella), secondo con 279 (-9), rinvenuto dal quarto posto con un 64 (-8), miglior score di giornata, dopo essere stato in vetta nei primi due giri e con il rammarico di un 77 (+5) nel terzo che, alla luce del gran finale, ha forse pagato molto caro. In terza posizione con 281 (-7) Andrea Romano (Castelgandolfo) e in quarta con 283 (-5) Sebastiano Frau (La Pinetina).
Subito dietro con 284 (-4) Riccardo Bregoli (Modena), Alessandro Gambetti (Tolcinasco), Riccardo Fantinelli (Fioranello), secondo a due colpi dal vincitore dopo tre turni e poi arretrato con un 75 (+3), e Filippo Celli (Olgiata), che difendeva il titolo. Con 285 (-3) Flavio Michetti (Marco Simone) e Massimiliano Campigli (Torino) e con 287 (-1) Gianmarco Manfredi (Castelgandolfo) e Gregorio Alibrandi (Olgiata).
E’ il secondo titolo italiano per Giovanni Manzoni dopo quello conquistato nel Campionato Ragazzi match Play (2016). Studente negli Stati Uniti alla Lynn University (Boca Raton, Florida), si sta facendo molto onore nelle gare di College dove lo scorso anno si è imposto nell’individuale del NCAA D2 Men’s South/Se Region e con il team della sua università nel NCAA Division II Men’s Golf Championship. Nella stessa stagione ha conquistato lo Swiss International Amateur Championships, in cui ha realizzato anche una “hole in one” nel corso di un ultimo giro show. Quest’anno prima del lockdown ancora due vittorie a squadre con la Lynn University, nel Newberry College Invitational e nel Fort Lauderdale Intecollegiate.
Il campionato si è disputato a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta al Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Franco Bevione dove si è portato con 207 (70 69 68, -9) Giovanni Manzoni (Verona), un successo a squadre in stagione nelle gare di College Usa con la Lynn University, dove studia.
Nel torneo dedicato alla memoria di Franco Bevione - grandissimo giocatore il quale, insieme alla sorella Isa Goldschmid, ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale e internazionale - che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT), inseguono il battistrada Riccardo Fantinelli (Fioranello), secondo con 209 (-7) e autore con 67 (-5) del miglior score di giornata, e Andrea Romano (Castelgandolfo), terzo con 210 (-6).
La lotta per il titolo nel turno conclusivo sembra circoscritta a questi tre giocatori poiché sono notevolmente distanti gli altri. Infatti sono al quarto posto con 215 (-1), ma accusano otto colpi di ritardo dal leader, Riccardo Bregoli (Modena), Flavio Michetti (Marco Simone), Filippo Celli (Olgiata), che difende il titolo, e Gregorio De Leo (Biella), al comando nei primi due giri e penalizzato da un 77 (+5). All’ottavo con 216 (par) Davide Buchi (Varese), Sebastiano Frau (La Pinetina), Alessandro Gambetti (Tolcinasco) e Massimiliano Campigli (Torino) e al 12° con 217 (+1) Gianmarco Manfredi (Castelgandolfo) e Luca Zucchini (Bologna). Il taglio dopo 54 buche ha lasciato in gara 61 concorrenti.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
SECONDO GIIRO - Gregorio De Leo (Biella) ha girato nel 72 del par e con 138 (66 72, -6) colpi ha mantenuto il comando nel Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Franco Bevione, dedicato alla memoria di un grandissimo giocatore che, insieme alla sorella Isa Goldschmid ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale e internazionale.
Sul selettivo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT), De Leo, ventenne biellese, in una classifica che si è notevolmente accorciata, ha un colpo di vantaggio su Giovanni Manzoni (139, -5, Verona) salito dal terzo posto che, dopo un giro, condivideva con altri dieci concorrenti. In terza posizione con 141 (-3) Davide Longhini e Pietro Bonamin (Asiago), Filippo Celli (Olgiata), che difende il titolo, e Andrea Romano (Castelgandolfo), in settima con 142 (-2) Riccardo Fantinelli (Fioranello) e in ottava con 143 (-1) Luca Zucchini (Bologna) e Dylan De Prosperis (Castelgandolfo). Viaggiano in par, decimi con 144, Massimiliano Campigli (Torino), Tommaso Antoci (Archi di Claudio), Jacopo Albertoni (Marco Simone) e Alberto Castagnara (Lignano), sceso dal secondo posto e fratello di Giulio, vincitore la scorsa settimana del Campionato Nazionale Open maschile.
Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche stroke play con la partecipazione di 120 concorrenti. Il taglio, dopo 54 buche, lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
PRIMO GIRO - Gregorio De Leo (Biella) con un ottimo giro in 66 (-6) colpi guida la graduatoria dopo il primo giro del Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Franco Bevione, dedicato alla memoria di un grandissimo giocatore che, insieme alla sorella Isa Goldschmid ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale e internazionale.
Sull’impegnativo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT), De Leo, ventenne biellese, ha preso due colpi di vantaggio su Alberto Castagnara (68, -4), fratello di Giulio, vincitore la scorsa settimana del Campionato Nazionale Open maschile. Classifica molto corta a iniziare dal terzo posto dove con 70 (-2) colpi vi trovano ben undici giocatori: Filippo Celli, che difende il titolo, e Lorenzo Lombardozzi (Olgiata), Giovanni Manzoni (Verona), Alessandro Nardini (La Pinetina), Luca Memeo (Royal Park I Roveri), Pietro Pontiggia (Bologna), Riccardo Fantinelli (Fioranello), Dylan De Prosperis e Andrea Romano (Castelgandolfo), Alessandro Gambetti (Tolcinasco) e Jacopo Albertoni (Marco Smone).Seguono altri nove concorrenti in 14ª posizione con 71 (-1).
Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche stroke play con la partecipazione di 120 concorrenti. Il taglio, dopo 54 buche, lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
LA VIGILIA - Filippo Celli, che si è ben comportato nel Campionato Nazionale Open classificandosi settimo, difende il titolo nel Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Franco Bevione (4-7 agosto), dedicato alla memoria di un grandissimo giocatore che, insieme alla sorella Isa Goldschmid ha dato grande lustro al golf italiano in campo nazionale e internazionale.
Sul percorso del Terre dei Consoli Golf Club, a Monterosi (VT), il 20enne Celli, che oltre al tricolore ha conquistato anche due titoli con il team dell’Olgiata di cui è portacolori (Torneo di Qualifica a squadre 2018 e Campionato Nazionale Ragazzi a squadre 2016), avrà una folta concorrenza nella sua difesa del titolo e, in particolare, appare in ottima condizione Alessio Battista (Udine), che nello scorso mese ha prevalso negli Assoluti Match Play e nel Campionato Ragazzi medal.
Nel field altri ottimi giocatori quali Andrea Romano (Castelgandolfo), Giovanni Manzoni (Verona), Matteo Cristoni e Riccardo Bregoli (Modena), Lucas Nicolas Fallotico (Molinetto), Gregorio Alibrandi (Olgiata), Davide Buchi (Varese), Jacopo Albertoni e Flavio Michetti (Marco Simone), Lodovico Gallavredi (Bogogno), Pietro Guido Fenoglio e Riccardo Leo (Royal Park I Roveri) e Sebastiano Frau (La Pinetina), secondo nel Ragazzi medal dopo playoff con Battista,. Di ricordare anche Niccolò Agugiaro (Golf Nazionale) e Gregorio De Leo (Biella), anche loro settimi nel Campionato Nazionale Open, ma con il primo che ha avuto il premio quale miglior dilettante.
Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche stroke play con la partecipazione di 116 concorrenti. Il taglio, dopo 54 buche, lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.
Si gioca a porte chiuse osservando attentamente le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per l’emergenza sanitaria.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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