Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Il francese Joel Stalter ha vinto con 266 (65 65 68 68, -14) colpi l’Euram Bank Open, il secondo torneo con cui European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus. Sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria, ha offerto una bella prova Lorenzo Gagli, nono con 271 (70 64 67 70, -9), a cui nulla toglie un errore in extremis, e ha effettuato una buona rimonta conclusiva Federico Maccario, autore di un 66 (-4), da 48° a 18° con 274 (68 70 70 66, -6).

Joel Stalter, 28 anni appena compiuti, nativo di Thionville, ha ottenuto il secondo successo in carriera, che gli vale per entrambi i circuiti, dopo quello sul Challenge Tour datato 2016 (Swedish Challenge). Terzo dopo 54 buche a quattro colpi dal connazionale Robin Sciot-Siegrist, ha tenuto una condotta molto attenta, sfruttando le possibili occasioni da birdie (tre contro un bogey per il 68, -2), ma anche un grave errore del leader che si è chiamato fuori con un triplo bogey e si è dovuto accontentare del terzo posto con 269 (-11), alla pari con il tedesco Alexander Knappe e con lo svedese Christofer Blomstrand, tutti preceduti dall’inglese Richard Mansell secondo con 268 (-12). Tra i concorrenti in sesta posizione con 270 (-10) l’olandese Joost Luiten, che era il favorito e che è stato messo fuori gioco da un “10” a una buca par 5 nel terzo turno e da un doppio bogey quasi al termine nel quarto.

A metà graduatoria Filippo Bergamaschi, 36° con 278 (70 67 69 72, -2), e più indietro Enrico Di Nitto, 43° con 280 (68 70 72 70, par), e Francesco Laporta, 57° con 283 (71 66 75 71, +3).

Gagli è partito con tre birdie di fila, poi dopo un bogey ha veleggiato attorno al quarto posto fino alla buca 17 quando un doppio bogey (70, par) gli ha fatto perdere cinque posizioni. Maccario ha fatto percorso netto con quattro birdie e Bergamaschi ha girato in 72 (+2) colpi con due birdie e due doppi bogey. Per Di Nitto un 70 con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e per Laporta un 71 (+1) con un birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 138 (-2), Lorenzo Scalise, 94° con 141 (68 73, +1), Aron Zemmer, 106° con 142 (70 72, +2), e Matteo Manassero, 114° con 144 (72 72, +4). Si è giocato a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e i rigidi protocolli di sicurezza. Prossimo evento dell’European Tour il British Masters in programma  da mercoledì 22 a sabato 25 luglio sul tracciato del Close House GC, a Newcastle-upon-Tyne, in Inghilterra.

TERZO GIRO - Il francese Robin Sciot-Siegrist, autore di un 61 (-9), è letteralmente volato con un totale di 194 (67 66 61, -16) colpi in vetta alla classifica dell’Euram Bank Open, il secondo torneo con cui European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus. Sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria, è proseguita la rincorsa di un brillante Lorenzo Gagli, da 17° a nono con 201 (70 64 67, -9), che ha realizzato un 67 (-3, un bogey in partenza poi quattro birdie) proponendosi quanto meno per un ottimo piazzamento conclusivo

Robin Sciot-Siegrist, 26enne parigino con un titolo sul Challenge Tour datato 2017 (Northern Ireland Open), ha segnato nove birdie senza bogey, risalendo dalla nona piazza, e ha preso tre colpi di margine sull’inglese Richard Mansell (197, -13). In corsa per il titolo anche lo svedese Christofer Blomstrand e il transalpino Joel Stalter, terzi con 198 (-12), l’inglese Daniel Gavins, il tedesco Alexander Knappe, lo svedese Philip Eriksson e il francese Julien Brun, sesti con 199 (-11). Ha ceduto nettamente l’olandese Joost Luiten, uno dei favoriti e leader dopo due turni, sceso in 11ª posizione con 202 (-8), penalizzato soprattutto da un “10” alla buca 7 (par 5) che ha notevolmente contribuito al 74 (+4) di giornata.

A metà classifica Filippo Bergamaschi, 36° con 206 (70 67 69, -4), e Federico Maccario, 48° con 208 (68 70 70, -2), e più arretrati Enrico Di Nitto, 58° con 210 (68 70 72, par), e Francesco Laporta, 63° con 212 (71 66 75, +2). Non hanno superato il taglio, caduto a 138 (-2), Lorenzo Scalise, 94° con 141 (68 73, +1), Aron Zemmer, 106° con 142 (70 72, +2), e Matteo Manassero, 114° con 144 (72 72, +4). Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e i rigidi protocolli di sicurezza. Il montepremi è di 500.000 euro.

SECONDO GIRO - L’attacco dell’olandese Joost Luiten, uno dei favoriti, leader con 128 (65 63, -12) colpi e il gran recupero di Lorenzo Gagli, da 81° a 17° con 134 (70 64, -6), hanno caratterizzato la seconda giornata dell’Euram Bank Open, il secondo torneo con cui European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus.

Sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria, Joost Luiten, 34enne di Bleiswijk con sei titoli sul circuito maggiore e due sul Challenge, ha girato in 63 (-7) segnando un eagle, sei birdie e un bogey e distaccando di due colpi il francese Joel Stalter, altro concorrente con ambizioni di successo, e lo svedese Philip Eriksson (130, -10). Al quarto posto con 131 (-9) il transalpino Julien Brun e al quinto con 132 (-8) lo scozzese Chris Robb, lo statunitense John Catlin, lo svedese Christofer Blomstrand e l’australiano Deyen Lawson, in vetta dopo un turno insieme al ceco Stanislav Matus, sceso al 17° alla pari con Gagli.

Hanno effettuato una buona rimonta, salendo in 45ª posizione con 137 (-3), anche Francesco Laporta (71 66), dalla 99ª, e Filippo Bergamaschi, (70 67), dall’81ª, e sono rimasti in gara Federico Maccario (68 70) ed Enrico Di Nitto (68 70), 58.i con 138 (-2).

Gagli ha realizzato 64 (-6) colpi con sei bridie senza bogey, Laporta 66 (-4) con sei birdie e due bogey, Bergamaschi 67 (-3) con sei birdie, di cui tre a chiudere decisivi per mantenersi in corsa, un bogey e un doppio bogey, e Maccario e Di Nitto 70 (par) entrambi con due birdie e altrettanti bogey.

Non hanno superato il taglio, caduto a 138, Lorenzo Scalise, 94° con 141 (68 73, +1), Aron Zemmer, 106° con 142 (70 72, +2), e Matteo Manassero, 114° con 144 (72 72, +4). Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e i rigidi protocolli di sicurezza. Il montepremi è di 500.000 euro.

PRIMO GIRO - L’australiano Deyen Lawson e il ceco Stanislav Matus sono i leader con 63 (-7) colpi dell’Euram Bank Open, il secondo torneo con cui European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus.

Sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria, dove competono otto italiani, sono a metà classifica, 39.i con 68 (-2). Federico Maccario, Enrico Di Nitto e Lorenzo Scalise e sono più indietro Lorenzo Gagli, Aron Zemmer e Filippo Bergamaschi, 81.i con 70 (par), Francesco Laporta, 99° con 71 (+1), e Matteo Manassero, 113° con 72 (+2), che ha vanificato la bella prova sulle prime quindici buche con errori nelle ultime tre.

Dei due leader, entrambi senza titoli sui due tour, Deyen Lawson, 29enne di Geelong, ha realizzato nove birdie e due bogey, mentre Stanislav Matus ha segnato sette birdie senza bogey. Hanno un colpo di vantaggio sull’inglese Jordan Wrisdale, sullo svedese Philip Eriksson e sul finlandese Oliver Lindell (64, -6). Al sesto posto con 65 (-5) nove concorrenti tra i quali l’olandese Joost Luiten, uno dei favoriti, l’inglese Ross McGowan e il francese Joel Stalter. Il montepremi è di 500.000 euro.

LA VIGILIA - Otto giocatori italiani prendono parte all’Euram Bank Open (15-18 luglio) il secondo torneo con cui European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus. Si gioca nuovamente in Austria, sul percorso del GC Adamstal, a Ramsau, dove saranno in gara Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Aron  Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario e Filippo Bergamaschi.

Tra i possibili protagonisti, oltre all’attesa per la prova di Manassero, vincitore del recente Warm Up Contest sul percorso del Golf Nazionale, gli austriaci Martin Wiegele e Lokas Nemecz, il danese Nicolai Hojgaard, l’inglese Matthew Baldwin, lo spagnolo Adri Arnaus, il finlandese Sami Valimaki, i francesi Victor Riu e Joel Stalter, il tedesco Marcel Schneider e lo svedese Joel Sjoholm. Il montepremi è di 500.000 euro.

 

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PGA Tour: Jon Rahm n. 1 mondiale

Doppia impresa di Jon Rahm che ha vinto il prestigioso Memorial Tournament con 279 (69 67 68 75, -9) colpi ed è salito sul trono mondiale. Sul percorso del Muirfield Village GC (par 72), a Dublin nell’Ohio, in condizioni meteo difficili che hanno causato una sospensione e con vento fino a 30 miglia orarie, Rahm ha superato di tre colpi Ryan Palmer (282, -6), con il quale aveva ha vinto in coppia lo Zurich Classic nel 2019, ultimo successo precedente di entrambi sul circuito. In terza posizione con 283 (-5) Matthew Fitzpatrick, autore di un 68 (-4) miglior punteggio del turno, quindi Matt Wallace e Jason Day (284, -4) e in sesta Mackenzie Hughes ed Henrik Norlander, con il primo che è entrato nel field nel prossimo US Open (17-20 settembre) insieme a Ryan Palmer, Erano infatti in palio due posti per i primi due giocatori tra i top ten che non fossero già qualificati per il major.

Per non scendere dal trono Rory McIlroy avrebbe dovuto classificarsi secondo, ma è finito 32° con 292 (+4) insieme a Patrick Cantlay, che difendeva il titolo, e a Sergio Garcia, mentre ha segnato due colpi in più Tiger Woods, 40° con 294 (71 76 71 76, +6), al rientro dopo cinque mesi. Hanno fatto meglio Patrick Reed, 10° con 288 (par), Jordan Spieth, 13° con 289 (+1), e Justin Thomas, 18° con 290 (+2).

Secondo spagnolo leader mondiale - Jon Rahm Rodriguez, detto Rahmbo, nativo di Barrika, professionista da quattro anni, ha firmato il quarto titolo sul PGA Tour all’85° torneo disputato, per un palmares in cui figurano anche sei successi nell’European Tour e uno nell’Hero World Challenge. Ha iniziato il giro finale con quattro colpi di margine su Palmer e su Tony Finau (poi 8° con 286, -2) che ha incrementato con due birdie, ma nel rientro ha perso cinque colpi, comprensivi di due per una penalità alla buca 16 (palla mossa, regola 9.4) per un 75 (+3) sostanzialmente indolore. E’ andato a segno per la prima volta, su tre tentativi, partendo da leader nell’ultimo turno. Per lui un congruo assegno di 1.674.000 dollari su un montepremi di 9.300.000 dollari.

E’ il decimo giocatore europeo a conquistare la vetta nel world ranking, il secondo spagnolo a compiere la prodezza 31 anni dopo Severiano Ballesteros. A 25 anni, otto mesi e nove giorni è il quinto atleta più giovane a salire in  vetta al ranking. Meglio di lui hanno fatto solo Tiger Woods (21 anni e 6 mesi), Jordan Spieth (22 anni e 1 mese), Rory McIlroy (22 anni e 10 mesi) e Justin Thomas (25 anni e 14 giorni), mentre da dilettante è stato al vertice della relativa classifica mondiale per 60 settimane, record al momento imbattuto. Prossimo obiettivo vincere un major che manca nel suo curriculum. E’ il sesto golfista divenuto “numero uno” prima di imporsi in un evento del grande slam (Ian Woosnam, Fred Couples, David Dval)  o di non averlo mai conseguito (Lee Westwood, Luke Donald).

Nella classifica mondiale guida con 9,10 punti contro gli 8,48 di McIlroy. Seguono Justin Thomas (7,51), Dustin Johnson (7,18) e Webb Simpson (6,87).

TERZO GIRO - Jon Rahm, numero due mondiale, ha preso il largo con 204 (69 67 68, -12) colpi nel Memorial Tournament (PGA Tour) e ha lanciato la sua sfida a Rory McIlroy, numero, uno, che rischia seriamente di essere detronizzato.

Sul percorso del Muirfield Village GC (par 72), a Dublin nell’Ohio, dove il vento ha spirato tra le sei e le dodici miglia orarie e dove Tiger Woods, al rientro dopo cinque mesi, è risalito dal 64° al 37° posto con 218 (71 76 71, +2), Rahm ha girato in 68 (-4) balzando al comando grazie a un gran finale con quattro birdie di fila, dei cinque di giornata (contro un bogey). Ha anche approfittando del cedimento di Tony Finau e di Ryan Palmer, in vetta dopo due turni e ora secondi con quattro colpi di ritardo (208, -8). Ne accusano sei l’inglese Danny Willett (210, -6) e sette Jason Day ed Henrik Norlander (211, -5), quest’ultimo in corsa con Palmer per i due posti nel field del prossimo US Open, che saranno assegnati ai primi due giocatori tra i top ten che non siano già qualificati per il major.

Jon Rahm Rodriguez, 25enne di Barrika con tre titoli sul PGA Tour e sei sull’European Tour, può divenire il nuovo leader mondiale o vincendo, purché McIlroy non arrivi secondo, o terminando in seconda posizione, con il nordirlandese oltre la 30ª. Situazione complicata per McIlroy, 12° con 214 (-2), molto lontano da Rahm e dalla seconda piazza, ma lo spagnolo dovrà fare i conti con la cabala sfavorevole, poiché le uniche due volte in cui era in vetta dopo 54 buche non è stato capace di imporsi. Se riuscirà nell’impresa sarà il decimo europeo a salire sul tetto del mondo e il secondo iberico dopo Severiano Ballesteros. Giocherà il turno finale insieme  Ryan Palmer con il quale ha vinto in coppia lo Zurich Classic nel 2019, ultimo successo di entrambi sul circuito.

Patrick Cantlay è nono con 213 (-3), ma non ha più possibilità di difendere il titolo, Jordan Spieth ha lo stesso score di McIlroy, ha perso terreno Justin Thomas, 24° con 216 (par) alla pari con Patrick Reed, e Sergio Garcia marcia insieme a Woods, che ha realizzato il suo 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Non brillano Phil Mickelson e Collin Morikawa, a segno la scorsa settimana nel Workday Charity Open dove ha sconfitto Thomas al playoff, 45.i con 219 (+3), e Brooks Koepka, 56° con 220 (+4). Il montepremi è di 9.300.000 dollari

SECONDO GIRO - L’attacco di Jon Rahm, numero due mondiale, la flessione di Rory McIlroy, numero uno, la giornata difficile di Tiger Woods e il bilancio fallimentare di Dustin Johnson, numero quattro, nella seconda giornata del Memorial Tournament (PGA Tour) dove Ryan Palmer (135 - 67 68, -9) ha raggiunto in vetta Tony Finau (135 - 66 69). Sul percorso del Muirfield Village GC (par 72), a Dublin nell’Ohio, Rahm, che vincendo o anche giungendo secondo potrebbe detronizzare McIlroy, ma dipendendo dal risultato del nordirlandese al momento 21° con 142 (-2), si è portato in terza posizione sulla scia dei battistrada (136, -8) e sono in quarta con 138 (-6) Gary Woodland, Chez Revie e Luke List. In risalita Jason Day, settimo con 139 (-5), e stabili Jordan Spieth e Patrick Cantlay, che difende il titolo, ottavi con 140 (-4) alla pari con Viktor Hovland. Gran balzo anche di Justin Thomas, numero tre del World Ranking, da 59° a 16° con 141 (-3), e verso prove anonime Sergio Garcia, 33° con 145 (+1), Phil Mickelson e Collin Morikawa, a segno la scorsa settimana nel Workday Charity Open dove ha sconfitto Thomas al playoff, 47.i con 146 (+2).

Tiger Woods, 64° con 147 (71 76, +3) ha superato il taglio con l’ultimo punteggio utile insieme a Brooks Koepka e a Patrick Reed e sono usciti di scena Bryson DeChambeau (clamoroso “10” alla buca 15, par 5), Rickie Fowler e Justin Rose, tutti con 149 (+5), Webb Simpson con 150 (+6) e Dustin Johnson (160, +16), che ha per due volte segnato 80 (+8) colpi.

Ryan Hunter Palmer, 44enne di Amarillo (Texas) con quattro titoli sul tour, l’ultimo nel 2019 (Zurich Classic insieme a Jon Rahm) ha girato in 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e Milton Pouha Finau, 31enne di Salt Lake City (Utah), un solo successo (Puerto Rico Open) ottenuto nel 2016, ha evitato il sorpasso con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey).

Tiger Woods, alle prese con problemi fisici, è andato in altalena con tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey per un 76 (+4), che l’ha tenuto a lungo nell’incertezza di poter giocare nel fine settimana. “Durante il riscaldamento questa mattina - ha spiegato - ho sentito che qualcosa fisicamente non andava, Gli ultimi anni sono stati difficili, anche se ho sempre seguito le indicazioni mediche. Purtroppo succederà ancora. Invecchiare non è divertente. A inizio carriera era tutto fantastico, perché miglioravo continuamente, ora debbo solo cercare di resistere”.

Si gioca senza la presenza di pubblico, al contrario di quanto avevano sperato i responsabili del PGA Tour che poi hanno deciso, per la difficile situazione sanitaria negli States, di seguire la stessa linea fino alla conclusione dell’annata 2019-2020 con il Tour Championship (4-7 settembre) dove ad Atlanta si assegnerà anche la FedEx Cup. L’obiettivo è riaprire i cancelli agli spettatori nel Safeway Open (10-13 settembre) con cui partirà la nuova stagione. Nel frattempo si stanno adottando norme di prevenzione ancor più restrittive per giocatori e addetti ai lavori. Il montepremi è di 9.300.000 dollari

PRIMO GIRO - Tony Finau è il leader con 66 (-6) colpi del Memorial Tournament (PGA Tour) dopo una prima giornata in cui Tiger Woods, al rientro dopo cinque mesi, ha tenuto un buon passo, 18° con 71 (-1), e dove si sono verificate parecchie sorprese compreso un inatteso giro in 80 di Dustin Johnson (125°), numero quattro mondiale.

Sul percorso del Muirfield Village GC (par 72), a Dublin nell’Ohio, Finau precede di un colpo Ryan Palmer (67, -5) e di due Brendan Steele e Gary Woodland (68, -4). Ha tenuto alto il ritmo Jon Rahm, numero due del world ranking, quinto con 69 (-3), ma il numero uno Rory McIlroy, ottavo con 70 (-2) insieme a Jordan Spieth e a Patrick Cantlay, campione in carica, gli ha concesso solo lo spazio di un colpo. Patrick Reed ha lo stesso score di Woods e ha girato nel 72 del par Brooks Koepka, 25° alla pari con Sergio Garcia e Phil Mickelson. Sono andati sopra par, accusando ritardi già importanti, altri attesi protagonisti quali Bryson De Chambeau (suo un drive di 423 yards contro vento) e Justin Rose, 42.i con 73 (+1), Justin Thomas, numero tre al mondo, 59° con 74 (+2), e rischiano il taglio Webb Simpson e Collin Morikawa, 95.i con 76 (+4), quest’ultimo vincitore la scorsa settimana del Workday Charity Open dove ha sconfitto Thomas al playoff.

Milton Pouha Finau, 31enne di Salt Lake City (Utah), buon regolarista, gode di buona fama, ma al momento nel suo palmarès appare un solo titolo (Puerto Rico Open) ottenuto nel 2016. Ha avuto qualche incertezza con tre bogey, ma nove birdie gli hanno concesso la leadership.

Tiger Woods ha iniziato con due birdie in tre buche, ma ha subito perso il vantaggio sul campo con due bogey, poi nel finale ha dato volto al 71 con altri due birdie e un bogey, “A porte chiuse - ha detto - è stato tutto diverso, mancando quella spinta che gli spettatori sanno darti. Personalmente, però, non ne ho sofferto. Ho provato lo stesso entusiasmo, spavalderia o nervosismo e ho sentito comunque buone sensazioni”.

Il protrarsi dell’emergenza sanitaria non ha permesso la partecipazione del pubblico, come era nei programmi del PGA Tour, e sarà così fino alla conclusione della stagione 2019-2020 con il Tour Championship (4-7 settembre) dove ad Atlanta si assegnerà anche la FedEx Cup. I responsabili del circuito, che intanto hanno adottato norme di prevenzione ancor più restrittive per giocatori e addetti ai lavori, sperano di riaprire le porte dei club ospitanti, almeno parzialmente, nel Safeway Open (10-13 settembre) con cui partirà la nuova stagione. Il montepremi è di 9.300.000 dollari

LA VIGILIA - Tiger Woods torna in campo, cinque mesi dopo la sua ultima apparizione nel Genesis Open, per prendere parte al Memorial Tournament (16-19 luglio), uno degli eventi più prestigiosi nel calendario del PGA Tour, che si disputa sul percorso del Muirfield Village GC, a Dublin nell’Ohio, dove la scorsa settimana si è svolto il Workday Charity Open.

Gara di gran livello anche economico. con un montepremi di 9.300.000 dollari, e naturalmente tecnico per un field da super spettacolo con diciassette dei primi venti del world ranking, tra i quali nove dei primi dieci (assente solo Adam Scott, che praticamente si è autoisolato in attesa di capire l’evolversi della pandemia). Inoltre presenti i sei vincitori delle gare che hanno segnato la ripresa del circuito: Rory McIlroy, numero uno mondiale, Dustin Johnson (n, 4), Webb Simpson (n. 5), Bryson DeChambeau (n. 7), Collin Morikawa (n. 13), gli ultimi due sicuramente i giocatori più in forma del lotto, e Daniel Berger, un po’ voce fuori dal coro perché 28° nella classifica mondiale, ma sicuramente ottimo atleta.

Da ricordare anche Jon Rahm (n. 2), che ha mancato l’attacco alla leadership di McIlroy con una prestazione sotto tono, Justin Thomas (n. 3), il quale domenica passata ha gettato alle ortiche un Workday che sembrava vinto a tre buche dalla fine per poi farsi superare al playoff da Morikawa,autore di un inizio di carriera folgorante con due successi in 24 gare e la striscia di 22 tornei senza subire tagli, la seconda dopo quella di Woods (25). E ancora Brooks Koepka (n. 6), che sembra in recupero dopo i guai al ginocchio, Patrick Reed (n. 9) e Patrick Cantlay (n. 10), 28enne di Long Beach (California), che difende il secondo dei due titoli conquistati fino ad ora. Tra i classificati tra l’11° e il 20° posto nel ranking meritano attenzione Xander Schauffele e regolaristi come Tony Finau, Gary Woodland e Matt Kuchar. In gara anche Phil Mickelson, Rickie Fowler, Hideki Matsuyama, Sergio Garcia, Jason Day e Viktor Hovland.

Tiger Woods, sulle cui condizioni di forma non è dato a sapere, ma che se è apparso abbastanza tonico nella sfida-spettacolo vinta contro Phil Mickelson, non ha nascosto alla vigilia le sue intenzioni di cogliere l’83° successo sul circuito (non vince da 21 mesi, Zozo Championship) e divenire leader assoluto in quanto a titoli acquisiti sul tour, distaccando Sam Snead (82). “Scendo in campo - ha detto senza mezzi termini - sempre per vincere e anche questa volta non sarà diverso”. Woods si è espresso per 17 volte al Muirfield Village GC, senza mai subire tagli, e imponendosi in cinque occasioni nel Memorial Tournament, l’ultima nel 2012.

Contrariamente a quanto aveva programmato il PGA Tour non ci sarà pubblico, ma si giocherà a parte chiuse per l’emergenza coronavirus almeno fino alla conclusione della stagione 2019-2020 con il Tour Championship (4-7 settembre) dove ad Atlanta si assegnerà anche la FedEx Cup. I responsabili del circuito, che intanto hanno adottato norme di prevenzione ancor più restrittive per giocatori e addetti ai lavori, sperano di riapre le porte dei club ospitanti, almeno parzialmente, nel Safeway Open (10-13 settembre) con cui partirà la nuova stagione.

Diretta su GOLFTV – Il Memorial Tournament viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 16 luglio e venerdì 17, dalle ore 20,30 alle ore 0,30; sabato 18, dalle ore 18,30 alle ore 24; domenica 19, dalle ore 19 alle ore 1. Su Eurosport 2 ed Europort Players: giovedì 16 luglio e venerdì 17, dalle ore 20,30 alle ore 0,30; sabato 18, dalle ore 19,30 alle ore 1; domenica 19, dalle ore 19 alle ore 1. Commento di Alessandro Bellicini e di Nicola Pomponi.

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Tricolori Pulcini/e a Binaghi e Gullaci

Giovanni Binaghi (Monticello) e Matilde Gullaci (La Margherita) hanno vinto i Campionati Nazionali Pulcini maschili e femminili, che si sono disputati sul percorso del Golf Club Verona (par 72). Per entrambi è secondo titolo tricolore essendosi imposti lo scorso anno nel Campionato Baby.

Giovanni Binaghi (221 – 72 73 76, +5), 13enne di Milano, dopo essere stato per due giri al vertice da solo è stato raggiunto nel terzo da Mattia D’Errico (221 – 74 75 72) del Matilde Golf, a segno nel Campionato Baby 2018, e da Giovanni Manassero (221 – 77 71 73) del circolo ospitante, poi ha prevalso con un birdie alla prima buca di spareggio. Al quarto posto con 222 (+6) Lamberto Francescutti (Montecchia), al quinto con 228 (+12) Edoardo Straulino (Marco Simone) e al sesto con 229 (+13) Pietro Maria Piccoli (Verona).

Nel campionato femminile Matilde Gullaci, 13enne di Genova, ha concluso la sua corsa vincente con 226 (72 76 78, +10) colpi. Ha iniziato la gara al comando, poi nel secondo turno è stata raggiunta da Ginevra Coppa (Royal Park I Roveri), che però nel giro finale ha dovuto cedere il passo all’avversaria, terminando sul secondo gradino del podio con 228 (+12). In terza posizione con 230 (+14) Martina Fiorini (Le Fonti), quindi con 237 (+21) Matilde Partele (Ca’ Amata), con 239 (+23) Maria Paola Simeon (Margara) e Paris Appendino (Royal Park I Roveri) e con 240 (+24) Emma Lucrezia Manzini (Verona).

In entrambe le gare i concorrenti hanno osservato con massima attenzione il distanziamento sociale e si sono attenuti alle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria.

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La Ryder Cup a Roma nel 2023

A causa dell’emergenza sanitaria slitta dal 2020 al 2021 la sfida Usa-Europa nel Wisconisn e di conseguenza viene rinviato di un anno anche l’evento di Roma al Marco Simone Golf & Country Club. La Federazione Italiana Golf prende atto della decisione e va avanti con il suo cronoprogramma

La Ryder Cup italiana slitta di un anno, si giocherà nel 2023. La super sfida tra Europa e Usa - inizialmente prevista a Roma dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 presso il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) - è stata posticipata a seguito della decisione della PGA of America che ha stabilito di rinviare, causa emergenza sanitaria, dal 2020 al 2021 l’edizione statunitense che si disputerà nella settimana dal 21 al 26 settembre nel Wisconsin, sul percorso del Whistling Straits Golf Course di Kohler. I criteri di qualificazione per la composizione dei due Team resteranno invariati. Fondamentale, per la scelta del rinvio, il parere del Centers for Disease Control and Prevention. Effetti a cascata su tutte le altre Ryder Cup fino all’edizione del 2037. Ma non solo. Rinviata di un anno anche la President’s Cup, match tra Usa e Resto del mondo (ad eccezione dell’Europa), che si disputerà dal 19 al 25 settembre 2022.

Il nuovo calendario della Ryder Cup fino al 2037 - 2021/Whistling Straits Golf Course (Kohler, Usa); 2023/Marco Simone Golf & Country Club (Roma, Italia, date da stabilire); 2025/Bethpage Black (Farmingdale, New York); 2027/Adare Manor (County Limerick, Irlanda); 2029/Hazeltine National Golf Club (Chaska, Minnesota); 2031/Europe (sede da assegnare); 2033/The Olympic Club (San Francisco); 2035/Europe (sede da assegnare); 2037/Congressional Country Club (Bethesda, Maryland).

Le dichiarazioni

Seth Waugh, CEO della PGA of America – “Gli esperti sanitari e le autorità pubbliche del Wisconsin non potevano fornirci garanzie sulla possibilità di organizzare responsabilmente a settembre un evento con migliaia di spettatori. Alla luce di queste incertezze, abbiamo deciso di ricalendarizzare la gara al 2021. Fermo restando il rammarico per la scelta presa, la nostra priorità è sempre stata quella di salvaguardare la salute di tutti. L’ipotesi di un evento a porte chiuse non è mai stata una strada percorribile dal momento che la presenza del pubblico caratterizza in maniera unica e inimitabile la Ryder Cup”.

Guy Kinnings, Direttore della Ryder Cup Europe – “Sebbene i lavori del Marco Simone stiano procedendo nei tempi previsti, la notizia che la 44esima Ryder Cup si svolgerà nel 2023 anziché nel 2022 darà all'Italia - un Paese che ha una storia straordinaria di organizzazione di manifestazioni sportive speciali – ulteriore tempo per prepararsi ad ospitare, tra poco più di 3 anni a Roma, il più grande match a squadre di golf, occasione eccezionale per la città”.

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente Vicario del Coni - “L’attesa verso la Ryder Cup di Roma si allunga di un anno a causa dell’emergenza sanitaria. Prendiamo atto e condividiamo la decisione congiunta  della PGA of America e della Ryder Cup Europe. Per noi non cambia nulla perché eravamo pronti a rispettare tutte le tempistiche. La Ryder Cup di Roma rappresenta una vetrina internazionale che mette l’Italia al centro del mondo. Oggi tutti ci invidiano questo evento che contribuirà ad accrescere il prestigio dello sport italiano. Un’opportunità anche per lo sviluppo del turismo e il rilancio dell’occupazione, specialmente dopo la pandemia che sta generando una crisi economica con pochi precedenti. Desidero ringraziare ancora una volta tutti i governi che, dal 2015 ad oggi, hanno garantito pieno sostegno alla Federazione Italiana Golf. A dimostrazione dell’importanza planetaria della competizione, che ha avuto ed ha un consenso trasversale. Un grazie anche al Coni e al Presidente Giovanni Malagò per aver creduto, sin da subito, nelle potenzialità del progetto di crescita del movimento golfistico che ora può contare anche sul supporto istituzionale del Dicastero dello Sport guidato dal Ministro Vincenzo Spadafora. Continueremo a lavorare senza soste verso gli obiettivi, in piena sintonia con il board della Ryder Cup Europe, il Marco Simone e Infront, Official Advisor della FIG”.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup  – “Rispettiamo la scelta fatta a causa della pandemia, emergenza sanitaria mondiale che nessuno poteva calcolare. Il successo della Ryder Cup dipende dalla visibilità mediatica dell’evento e dalla partecipazione degli spettatori in un clima di grande agonismo sportivo ma anche di entusiasmo popolare. Non nascondo il dispiacere per lo slittamento della manifestazione, in quanto in questi quattro anni abbiamo lavorato duramente e con grande rigore affinché tutto fosse pronto e nelle condizioni migliori per allestire una Ryder Cup iconica nel 2022. Il nostro cronoprogramma, anche per quel che riguarda i lavori sul percorso di gara e sui temi relativi alla viabilità e alle infrastrutture, è assolutamente in linea con i tempi prefissati come tutti gli impegni presi fino ad ora. Avremo maggior tempo per lavorare e rendere ancora più unico e speciale l’evento”.

Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club: “Un grande senso di responsabilità ha determinato la decisione di spostare la prima Ryder Cup italiana della storia al 2023. Lo stesso senso di responsabilità che ci ha guidati in questi mesi di lockdown a portare avanti i lavori in tutta sicurezza e senza nessuna interruzione, per poter offrire a brevissimo a tutti gli appassionati la possibilità di giocare al Marco Simone sul percorso della Ryder Cup. Ringrazio le Istituzioni, la Federazione Italiana Golf, il CONI, Ryder Cup Europe, il Team Marco Simone e tutte le persone che con lungimiranza e coraggio stanno lavorando per poter offrire a Roma, all’Italia e al mondo una Ryder Cup innovativa, visionaria e appassionante!”.

Steve Stricker, Capitano Team Usa alla Ryder Cup 2021 – “Nonostante il dispiacere di non poter disputare la competizione quest’anno, la decisione del rinvio, viste la situazione attuale d’emergenza, è stata giusta. Avere più tempo per l’organizzazione della gara ci permetterà di dar vita a una sfida senza precedenti che avverrà nel Wisconsin dove sono nato e cresciuto”.

Padraig Harrington, Capitano Team Europe alla Ryder Cup 2021 – “Non è mai facile decidere per il rinvio di un evento come la Ryder Cup che implica diversi fattori e conseguenze. Tuttavia reputo sia stata la scelta corretta viste le circostanze senza precedenti. Quando si pensa alla Ryder Cup la si associa subito all’atmosfera unica creata dagli spettatori. Senza di loro lo spettacolo non sarebbe stato lo stesso. L’attesa sarà lunga ma posso garantire che il Team Europe sarà pronto”.

Lo scozzese Marc Warren ha vinto con 275 (66 69 70 70, -13) colpi, dopo una convulsa volata conclusiva, l’Austrian Open, torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria. Sul percorso del Diamond CC (par 72), ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, un doppio bogey sull’ultima buca non ha permesso a Renato Paratore, autore di una bella prova, di classificarsi tra i top ten, posizione che avrebbe ampiamente meritato invece della 15ª con 281 (68 67 75 71, -7).

Marc Warren, 39enne di Rutherglen, ha avuto ragione della folta concorrenza con un 70 (-2) nato da sei birdie, di cui due nel finale decisivi, e quattro bogey e ha arricchito il suo palmares portando a quattro i successi sull’European Tour (in realtà il titolo gli figurerà anche sul Challenge Tour dove si era imposto due volte). Non andava a segno dal 17 agosto 2014 (Made in Dennmark) e va ricordato il successo nella World Cup 2007 insieme a Colin Montgomerie. Con il trofeo ha ricevuto anche un assegno di 76.823 euro su un montepremi di 500.000 euro.

In una classifica che si è allungata solo nelle ultime tre buche, ha occupato il secondo posto con 276 (-12) il tedesco Marcel Schneider e il terzo con 277 (-11) l’olandese Wil Besseling, che giunto prima degli altri è rimasto per un breve periodo leader in club house. Hanno completato il trionfo scozzese Craig Howe e Connor Syme, quarti con 278 (-10), insieme all’olandese Darius Van Driel e allo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia. In ottava posizione, tra gli altri, con 280 (-8) il belga Thomas Detry e l’iberico Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga con 21 successi nell’European Tour dei quali 14 firmati dopo i 40 anni, in vetta nel secondo turno.

Si è mantenuto stabile Lorenzo Gagli, 25° con 284 (-4), hanno guadagnato posizioni Aron Zemmer, da 62° a 39° con 287 (-1), e Francesco Laporta, da 65° a 55° con 289 (+1), e più indietro Enrico Di Nitto, 67° con 293 (+5), e Lorenzo Scalise, 72° con 297 (+9).

Paratore ha girato in 71 (-1) con quattro birdie, un bogey e il doppio bogey di cui si è detto e stesso parziale per Gagli con cinque birdie e quattro bogey. Per Zemmer 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, per Laporta 69 (-3) con quattro birdie e un bogey, per  Di Nitto un 72 (par) con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey e per Scalise 75 (+3) con tre bogey. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Si è giocato a porte chiuse, nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei.

TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta all’Austrian Open dove si sono portati con 205 (-11) colpi il tedesco Nicolai Von Dellingshausen (68 67 70) e lo scozzese Marc Warren (66 69 70).

Nel torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e che si sta svolgendo sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Renato Paratore, è sceso dal secondo al 12° posto con 210 (68 67 75, -6), ma ha ancora chances per potersi inserire nella corsa al titolo.

Nel giro finale hanno, comunque, migliori prospettive l’olandese Darius Van Driel, lo scozzese Connor Syme e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, terzi con 206 (-10), il tedesco Marcel Schneider, il francese Joel Stalter e l’olandese Joost Luiten, sesti con 207 (-9). Giornata difficile per l’iberico Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga con 21 successi nell’European Tour dei quali 14 firmati dopo i 40 anni, che ha ceduto la leadership, affiancandosi a Paratore, penalizzato da un 77 (+5).

Ha recuperato 14 posizioni Lorenzo Gagli, 24° con 213 (72 69 72, -3), e sono in bassa classifica Aron Zemmer, 62° con 219 (+3), Francesco Laporta, 65° con 220 (+4), Enrico Di Nitto, 70° con 221 (+5), e Lorenzo Scalise, 73° con 222 (+6).

Marc Warren, 39enne di Rutherglen con tre titoli circuito maggiore, due sul Challenge Tour e una World Cup (2007 con Colin Montgomerie), ha segnato un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Stesso score e giro in fotocopia con medesimi birdie e bogey per Nicolai Von Dellingshausen, che si è imposto per tre volte sul Pro Golf Tour, circuito di terzo livello.

Renato Paratore ha messo insieme un birdie e quattro bogey, dei quali due a chiudere, per il 75 (+3), e Lorenzo Gagli si è espresso con il 72 del par con quattro birdie e altrettanti bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Si gioca nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

SECONDO GIRO - Le prodezze dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, leader con 133 (68 65, -11) colpi, e la bella prova di Renato Paratore, secondo con 135 (68 67, -9), hanno caratterizzato la seconda giornata dell’Austrian Open, il torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria.

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Jimenez, 56enne di Malaga, con 21 titoli sul circuito dei quali 14 ottenuti dopo i 40 anni e ancora altamente competitivo, ha realizzato un 65 (-7) con dieci birdie e tre bogey, prendendo due colpi di margine sul quintetto inseguitore che, oltre a Paratore, comprende anche gli scozzesi Marc Warren e Craig Howe, il tedesco NicolaI Von Dellingshausen e l’olandese Joost Luiten, in vetta dopo un turno. In settima posizione con 136 (-8) l’altro olandese Darius Van Driel, uno dei tre autori di un 65, miglior score di giornata. Il terzo è il tedesco Bernd Ritthammer, 18° con 139 (-5).

Hanno operato una bella rimonta, salendo al 38° posto con 141 (-3), Lorenzo Gagli (72 69), dal 66°, e Aron Zemmer (73 68), dall’82°, ha perso terreno Lorenzo Scalise, 51° con 142 (67 75, -2) e hanno superato il taglio con l’ultimo punteggio utile, 62.i con 143 (-1), Francesco Laporta, (73 70) ed Enrico Di Nitto (71 72). Sono usciti Federico Maccario, 85° con 145 (72 73, +1), e Filippo Bergamaschi, 139° con 153 (75 78, +9).

Paratore ha girato in 67 (-5) con sei birdie e un bogey, Gagli in 69 (-3) con quattro birdie e un bogey e Zemmer in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Per Scalise 75 (+3) colpi con tre birdie, tre bogey e un triplo bogey e per Laporta 70 (-2) con sei birdie, due bogey e un doppio bogey.

Si gioca nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

PRIMO GIRO . L’olandese Joost Luiten è il leader con 65 (-7) colpi dell’Austrian Open, il torneo con il quale European Tour e Challenge Tour, che l’hanno organizzato insieme, hanno ripreso l’attività dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e dove hanno tenuto un bel passo Lorenzo Scalise, quarto con 67 (-5), e Renato Paratore, ottavo con 68 (-4).

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna in Austria, Luiten, 34enne di Bleiswijk con sei titoli sul circuito maggiore e due sul Challenge Tour, ha realizzato otto birdie e un bogey prendendo un colpo di margine sugli scozzesi Craig Howe e Marc Warren. Affiancano Scalise il danese Nicolai Hojgaard, lo svedese Philip Eriksson e lo scozzese Connor Syme, mentre tra i concorrenti insieme a Paratore si trovano lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56 anni, 21 successi sull’European Tour e ancora altamente competitivo, e il belga Thomas Detry.

A metà classifica Enrico Di Nitto, 50° con 71 (-1), Federico Maccario e Lorenzo Gagli, 66.i con 72 (par) e più indietro Francesco Laporta e Aron Zemmer, 82.i con 73 (+1), e Filippo Bergamaschi, 112° con 75 (+3). E’ al 19° posto con 69 (-3) lo svedese Anton Karlsson, vincitore del RAM Cape Town Open, una delle tre gare che hanno aperto il Challenge Tour prima della pandemia, e occupa anch’egli il 66° il finlandese Sami Valimaki, a segno in marzo nell’Oman Open, il decimo degli undici eventi dell’European Tour che hanno preceduto lo stop.

Lorenzo Scalise ha segnato sei birdie e un bogey e Renato Paratore cinque birdie e un bogey. Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori che sono stati sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost, azienda che fornisce i risultati entro due ore. Pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui svolgono i tornei. Il montepremi è di 500.000 euro.

LA VIGILIA - European Tour e Challenge Tour ripartono simultaneamente dall’Austria, dopo quattro mesi di sospensione per l’emergenza coronavirus, con due tornei validi per entrambi i circuiti, iniziando con l’Austrian Open (9-12 luglio) e proseguendo la settimana successiva con l’Euram Bank Open (15-18 luglio).

Sul percorso del Diamond CC, ad Atzenbrugg nei pressi di Vienna, saranno in gara otto giocatori italiani: Renato Paratore, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, tutti naturalmente determinati a ben figurare, ma che come gli altri concorrenti potrebbero avere problemi di ritmo dopo la lunga pausa. Da rilevare, comunque, che i primi cinque hanno partecipato al “Warm Up Contest”, un torneo di 36 buche organizzato la scorsa settimana dalla FIG al Golf Nazionale, dove hanno ripreso confidenza con il golf agonistico.

In campo due vincitori stagionali, il finlandese Sami Valimaki, a marzo sul gradino più alto del podio nell’Oman Open, il decimo degli undici eventi dell’European Tour che hanno preceduto lo stop, e lo svedese Anton Karlsson, a segno nel RAM Cape Town Open, una delle tre gare che hanno aperto il Challenge Tour.

Da seguire, tra gli altri, l’olandese Joost Luiten, i belgi Nicolas Colsaerts e Thomas Detry, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, un “over 50” sempre in grande spolvero, Adri Arnaus e Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, l’austriaco Markus Brier, i tedeschi Sebastian Heisele e Bernd Ritthammer, il francese Antoine Rozner e il sudafricano Haydn Porteous.

La prima edizione dell’Austrian Open si è svolta nel 1990, vinta dal grande campione tedesco Bernhard Langer, poi è proseguito nel tempo con altri nomi fino al 2018 quando si è trasformato nell’innovativo Shot Clock Masters con successo del finlandese Mikko Korhonen. Il montepremi è di 500.000 euro.

Misure anticoronavirus - Ad Atzenbrugg si giocherà a porte chiuse con giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori che saranno sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost, azienda che fornirà i risultati entro due ore.

Saranno rispettate le distanze sociali e le rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy del dottor Andrew Murray, Chief Medical Officer dell’European Tour, in consultazione con Cignpost e con i consulenti in tutti i paesi in cui si giocherà.

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PGA Tour: Justin Thomas cede al playoff

Collin Morikawa ha ottenuto il secondo successo in carriera imponendosi con 269 (65 66 72 66, -19) nel Workday Charity Open (PGA Tour) disputato sul percorso del Muirfield Golf Club (par 72) di Dublin in Ohio. Ha superato con un par alla terza buca di playoff Justin Thomas (269 – 68 66 66 69), che prima ha dilapidato sulle tre buche finali tre colpi di vantaggio (due bogey contro un birdie dell’avversario), poi ha sbagliato un facile putt per il successo alla seconda buca supplementare, quindi ha alzato bandiera bianca dopo una palla finita dal tee dietro a un albero con cui ha lasciato via libera a Morikawa.

Il 23enne di Los Angeles (California) aveva vinto a luglio 2019 il Barracuda Championship e si è ripetuto a distanza di un anno confermando quanto di buono si è detto su di lui. Al suo attivo anche 22 tagli di fila superati a inizio carriera, la striscia più lunga dopo quella di Tiger Woods (25). Ha fatto suo il secondo playoff disputato dopo aver perso il primo contro Daniel Berger nel Charles Schwab Challenge, la gara con cui è ripreso il circuito dopo lo stop per la pandemia. Il titolo gli ha fruttato un assegno di 1.116.000 dollari su un montepremi di  6.200.000 dollari.

Al terzo posto con 273 (-15) un altro giovane di grandi prospettive, il norvegese Viktor Hovland, al quarto con 274 (-14) Chase Seiffert, al quinto con 276 (-12) Gary Woodland e l’inglese Ian Poulter e, tra i concorrenti al settimo con 277 (-11) Patrick Cantlay e l’australiano Jason Day. Poco dietro Xander Schauffele, 14° con 278 (-10), Rickie Fowler e il giapponese Hideki Matsuyama, 22.i con 280 (-8). Rimonta dettata dall’orgoglio dello spagnolo Jon Rahm, numero due del World Ranking, da 62° a 27° con 281 (-7), grazie a un 64 (-8, un eagle, otto birdie, due bogey) miglior score del turno. Senza guizzi la prestazione di Patrick Reed, 39° con 284 (-4), e bassa classifica per Phil Mickelson, 58° con 288 (par).

Nel corso della gara sono state realizzate tre “hole in one”. Nel primo giro da Keegan Bradley (buca 4, par 3 di 209 yards, ferro 6) terminato 39° come Reed, e da Jason Kokrak (buca 16, par 3 di 198 yards, ferro 7), uscito al taglio, e nel terzo da Bronson Burgoon (buca 8, par 3 di 166 yards, ferro 8), 61° con 289 (+1).

Si è giocato a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e con le nuove norme sanitarie adottate dal PGA Tour (addetti ai lavori ammessi nel club solo dopo l’esito dei test).

TERZO GIRO - Justin Thomas, numero cinque mondiale, ha decisamente attaccato e con un parziale di 66 (-6, sei birdie) e lo score di 200 (68 66 66, -16) è passato a condurre nel Workday Charity Open (PGA Tour) che si sta svolgendo al Muirfield Golf Club (par 72) di Dublin in Ohio. E’ seguito a due colpi dall’emergente norvegese Viktor Hovland (202, -14) e a tre da Collin Morikawa (203, -13), che ha ceduto dopo essere stato in vetta per due turni.

In quarta posizione con 205 (-11) Sam Burns e Kevin Streelman e in ottava con 207 (-9), Rickie Fowler e il giapponese Hideki Matsuyama, entrambi in recupero, che però difficilmente potranno inserirsi nella corsa al titolo con un ritardo di sette colpi. Gara nell’anonimato di Patrick Cantlay, 33° con 214 (-2), di Patrick Reed, 48° con 214 (-2), di Phil Mickelson, 59° con 216 (par). Molto deludente lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, 62° con 217 (+1), il quale con un successo avrebbe potuto detronizzare il nordirlandese Rory McIlroy. Sono usciti al taglio Brools Koepka (143, -1), out per un colpo, Jordan Spieth, (144, par), Matthew Wolff (149, +5), secondo la scorsa settimana nel Rocket Mortgage Classic, e l’inglese Justin Rose (154, +10).

Justin Thomas, 27enne di Louisville con dodici titoli sul circuito (due in stagione) comprensivi di un major (PGA Championship, 2017) non ha segnato bogey sulle 54 buche e ha compiuto il 42° giro bogey free dalla stagione 2014-2015. Per la 13ª volta è leader dopo tre turni e nelle precedenti dodici ha vinto in otto occasioni. Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e con le nuove norme sanitarie adottate dal PGA Tour (addetti ai lavori ammessi nel club solo dopo l’esito dei test). Il montepremi è di 6.200.000 dollari.

“Buca in uno” di Bronson Burgoon – Bronson Burgoon, 33enne di The Woodlands (Texas) senza successi sul tour e una gara persa al playoff, ha realizzato una “hole in one” mettendo a segno la palla dal tee alla buca 8, par 3 di 166 yards, utilizzando un ferro 8. Con l’ace anche tre birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3) e il 29° posto con 211 (-5). E’ la terza buca in uno del torneo dopo quelle ottenute nel primo giro da Keegan Bradley, 48° come Reed (buca 4, par 3 di 209 yards, ferro 6) e ds Jason Kokrak, fuori al taglio (buca 16, par 3 di 198 yards, ferro 7).

SECONDO GIRO - Collin Morikawa ha mantenuto con 131 (65 66, -13) colpi  il comando nella classifica provvisoria del Workday Charity Open dove il secondo giro non si è concluso a causa del maltempo che ha obbligato a due sospensioni e con 33 giocatori fermati lungo il percorso del Muirfield Golf Club (par 72), a Dublin in Ohio, La graduatoria, comunque, non subirà sostanziali mutamenti e Morikawa, 23enne di Los Angeles (California) con un successo sul circuito, che ha realizzato un 66 (-6, nove birdie, tre bogey), potrà iniziare la terza frazione con tre colpi di margine su Kevin Streelman e su Justin Thomas (134, -10), numero cinque mondiale, quest’ultimo risalito dal settimo al secondo posto con un 66 (-6, sei birdie) e unico giocatore senza bogey sulle 36 buche.

Al quarto posto con 135 (-9) Sam Burns e il giapponese Hideki Matsuyama e al sesto con 136 il norvegese Viktor Hovland e lo slovacco Rory Sabbatini che ha lo stesso “meno 8” con una buca da giocare. E’ rimasto in alta graduatoria Patrick Reed, decimo con 138 (-6), e ha effettuato un buon recupero Rickie Fowler, da 64° a 29° con 141 (-3). Accusano un ritardo pesante, 45.i con 142 (-2), Patrick Cantlay, Phil Mickelson, Xander Schauffele e lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, che dovrà rinunciare all’idea di detronizzare il nordirlandese Rory McIlroy. Infatti per riuscire nell’impresa avrebbe dovuto vincere.

E’ sulla linea del taglio Brooks Koepka, 68° con 143 (-1), il cui destino dipenderà dai risultati di coloro che debbono completare il turno, mentre usciranno Jordan Spieth, 79° con 144 (par), Matthew Wolff, 123° con 149 (+5), secondo la scorsa settimana nel Rocket Mortgage Classic vinto da Bryson DeChambeau, assente nell’occasione, e l’inglese Justin Rose, 145° con 154 (+10), penalizzato da un 80 (+8).

Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e con le nuove norme sanitarie adottate dal PGA Tour (addetti ai lavori ammessi nel club solo dopo l’esito dei test). Il montepremi è di 6.200.000 dollari.

PRIMO GIRO - Collin Morirawa, uno dei giovani più promettenti del PGA Tour, è al comando con 65 (-7) colpi nel Workday Charity Open in una giornata in cui alcuni big sono apparsi in difficoltà e sono state realizzate due “buche in uno”.

Sul percorso del Muirfield Golf Club (par 72), a Dublin in Ohio, Morikawa precede di un colpo il canadese Adam Hadwin (66, -6) e di due Zach Johnson, Aaron Wise il giapponese Hideki Matsuyama e l’altro canadese Nick Taylor (67, -5). Tra gli undici concorrenti al settimo posto con 68 (-4) Justin Thomas, numero cinque mondiale, che ha effettuato il 40° giro senza bogey (quattro birdie) dalla stagione 2014-2015, Patrick Reed, numero 9, e il sudafricano Louis Oosthuizen.

Due colpi in più per Patrick Cantlay (n. 8), 36° con 70 (-2), e a metà classifica, 64.i con 72 (par) Jon Rahm - numero due del word ranking che vincendo detronizzerebbe Rory McIlroy - il quale si è un po’ perso dopo una bella partenza con tre birdie, Rickie Fowler, Jordan Spieth e Matthew Wolff, secondo la scorsa settimana nel Rocket Mortgage Classic vinto da Bryson DeChambeau, assente nell’occasione. In panne Phil Mickelson 89° con 73 (+1), l’inglese Justin Rose e Brooks Koepka, numero sei al mondo, 111.i con 74 (+2).

Collin Morikawa, 23enne di Los Angeles (California) con un successo sul circuito, ha messo insieme un eagle, sei birdie e un bogey cogliendo 12 fairway, 14 green e ricorrendo al putter per 27 volte. Al suo attivo 22 tagli di fila superati a inizio carriera, la striscia più lunga dopo quella di Tiger Woods (25). Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e con le nuove norme sanitarie adottate dal PGA Tour (addetti ai lavori ammessi nel club solo dopo l’esito dei test). Il montepremi è di 6.200.000 dollari.

Due “hole in one” - Keegan Bradley, un major nel suo palmarès, e Jason Kokrak sono stati autori di una “hole in one”. Bradley, 18° con 69 (-3), ha centrato direttamente dal tee la buca 4, par 3 di 209 yards, utilizzando un ferro 6. Nel resto del tracciato tre birdie e due bogey. Kokrak non ha tratto gran profitto dalla prodezza alla buca 16 (par 3, 198 yards) firmata con un ferro 7. Infatti insieme all’ace ha segnato due birdie, quattro bogey e un doppio doppio bogey che hanno fatto 74, stesso score di Rose e Koepka.

LA VIGILIA - Un nuovo torneo inserito nel calendario del PGA Tour e ancora un field di alta qualità. Si disputa il Workday Charity Open (9-12 luglio) sul percorso del Muirfield Golf Club, a Dublin in Ohio, dove saranno impegnati cinque dei primi dieci giocatori della graduatoria mondiale e con Jon Rahm, numero due, particolarmente motivato poiché ha la possibilità di accorciare le distanze da Rory McIlroy, numero uno, che si è concesso la seconda settimana di fila di riposo.

Con lo spagnolo saranno tra i favoriti anche Justin Thomas (n. 5), Brooks Koepka (n. 6), che rientra dopo essersi ritirato dal Travelers Championship per misura prudenziale, essendo risultato positivo il suo caddie Ricky Ellliott, quindi Patrick Cantlay (n. 8) e Patrick Reed (n. 9), che non è al top, ma ha la classe per rimettersi rapidamente in carreggiata. Altri possibili protagonisti Justin Rose, Phil Mickelson, Xander Schauffele, Rickie Fowler, Jason Day e Hideki Matsuyama insieme ai giovani emergenti e sempre pià convincenti Viktor Hovland, Joaquin Niemann, Collin Morikawa e Matthew Wolff, secondo la scorsa settimana nel Rocket Mortgage Classic vinto da Bryson DeChambeau, assente nell’occasione. Ancora fermo Tiger Woods, che dovrebbe rientrare la prossima settimana nel Memorial Tournament (16-19 luglio), in proramma sullo stesso tracciato.

Si gioca a porte chiuse, rispettando le distanze sociali e con le nuove norme sanitarie adottate dal PGA Tour (addetti ai lavori ammessi nel club solo dopo l’esito dei test) a seguito dei recenti casi di positività per sei giocatori e per due caddie. Non ci saranno spettatori neanche al Memorial Tournament, contrariamente a quanto annunciato in precedenza, a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria. Il montepremi è di 6.200.000 dollari.

Diretta su GOLFTV – Il Workday Charity Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 9 luglio e venerdì 10, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 11 e domenica 12, dalle ore19 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Alessandro Bellicini.

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Tricolore femminile match play

Carolina Melgrati (Milano) ha battuto per 4/3 Anna Zanusso (Ca’ Amata) e ha vinto il  Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, gara con cui sul percorso del Golf Club Lignano (par 72) è ripresa l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf dopo lo stop imposto dalla pandemia.

Nella finale su 18 buche Carolina Melgrati, monzese, diciotto anni da compiere, è partita in maniera molto aggressiva e ha conquistato le prime quattro buche con un par e tre birdie di fila. Sul 4 up non ha certo abbassato la guardia e all’ottava ha approfittato di un approccio errato dell’avversaria per portarsi sul 5 up. Dopo il giro di boa la Zanusso ha tentato una reazione e ha fatto sue due buche, la 10ª  approfittando di un secondo colpo lungo della rivale e la 11ª con un birdie, ma la vincitrice ha praticamente messo un punto fermo sul titolo a sua volta con un birdie alla 12ª.  L’epilogo alla 15ª quando la Melgrati ha mandato la palla sul bordo della buca per il par e la Zanusso non è riuscita a segnare il birdie per prolungare l’incontro. E’ stata una bella prova di forza della giovane del GC Milano che ha mantenuto in campo un ottimo atteggiamento per tutto il torneo, unito a decisione e grande grinta. 

La Melgrati  è al terzo titolo italiano dopo i due tricolori Cadette (2017, 2018) e con un secondo posto nel Nazionale Ragazze Trofeo Marazza del 2018, Giunta terza nella qualificazione su 36 buche medal, in cui la migliore è stata Caterina Don, è arrivata all’atto conclusivo battendo nell’ordine Carlotta Rusticelli (4/2), Erika De Martini (5/4), Giulia Bellini 2 up e in semifinale Benedetta Moresco alla 19ª, che nei quarti aveva sconfitto Alessia Nobilio (2/1)..

Anna Zanusso, che studia negli Stati Uniti dove ha colto tra settembre 2019 e febbraio 2020 due successi in gare di College, si è classificata dodicesima in qualifica e ha messo fuori gioco nei match play Beatrice Galli (5/4), Angelica Lorenzani Borsari (3/1), Virginia Bossi (1 up), che difendeva il titolo, e Caterina Don (1 up), che mei quarti aveva estromesso Alessandra Fanali (3/2).

Si è giocato nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria.

SECONDO TURNO MATCH PLAY - Anna Zanusso (Ca’ Amata) e Carolina Melgrati (Milano) si contenderanno il titolo nella giornata finale del Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, gara con cui sul percorso del Golf Club Lignano (par 72) è ripresa l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf dopo lo stop imposto dalla pandemia.

Quarti e semifinali, in cui erano impegnate alcune delle migliori giocatrici italiane, hanno offerto emozioni e grande golf. Anna Zanusso, 12ª nella qualificazione su 36 buche medal, ha prima superato Virginia Bossi (Tolcinasco) per 2/1, campionessa uscente, e poi, dopo un acceso duello Caterina Don (La Margherita) per 1 up, che era stata la migliore in qualifica. In precedenza la Don aveva regolato Alessandra Fanali (3/2).

Carolina Melgrati, terza nella qualificazione, ha sconfitto nei quarti Giulia Bellini (Padova), che ha ceduto per 2 up dopo aver messo in campo tanta grinta, poi ha dovuto sostenere un incontro molto difficile contro Benedetta Moresco (Padova) terminato solo alla prima buca supplementare, Non meno bello il match tra la stessa Moresco e Alessia Nobilio (Ambrosiano) con successo della rima solo sul green conclusivo (1 up). La finale si svolgerà sulla distanza di 18 buche. Si gioca nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria.

PRIMO TURNO MATCH PLAY - Quasi tutte le migliori azzurre sono rimaste in corsa per il titolo dopo la prima giornata, con doppio turno, di incontri a eliminazione diretta nel Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, la gara che si sta svolgendo al Golf Club Lignano con cui è ripresa l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf dopo lo stop imposto dalla pandemia. Nei quarti, infatti, saranno di fronte: Caterina Don-Alessandra Fanali; Virginia Bossi-Anna Zanusso; Alessia Nobilio-Benedetta Moresco; Carolina Melgrati-Giulia Bellini.

Caterina Don, prima nella qualificazione su 36 buhe medal, ha sconfitto Caterina Tatti (4/3), poi è dovuta arrivare alla 19ª buca per avere ragione della tenace Francesca Fiorellini. Meno arduo il compito di Alessandra Fanali, che ha estromesso Maria Vittoria Corbi (4/2) e Giulia Foresta (5/4). Per proseguire nel tentativo di difendere il titolo Virginia Bossi (4/3 su Sara Berselli e 1 up su Francesca Santoni) dovrà superare Anna Zanusso (5/4 su Beatrice Galli e 3/1 su Angelica Lorenzani Borsari) in un incontro che si preannuncia, come il primo, di alta difficoltà per entrambe.

Le stesse cose si possono dire per gli altri due match dei quarti, anche questi molto equilibrati e senza pronostico. Alessia Nobilio ha messo fuori gioco Matilde Crema (3/2) e poi ha superato sul filo di lana Matilde Innocenti Angelini (1 up), mentre Benedetta Moresco ha dovuto giocare 37 buche, 18 contro Maeve Rossi (1 up) e 19 contro Lorena Rossettin, altrettanto brava. Molto autoritaria Carolina Melgrati (4/2 su Carlotta Rusticelli e 5/4 su Erika De Martini), mentre Giulia Bellini dopo il succeso per 1 up su Aurora Grassetto, ha eliminato Clara Manzalini (1 up), che non nascondeva le proprie ambizioni. Ancora un doppio turno con quarti e semifinali, poi sabato 11 luglio la finale su 18 buche.

Si gioca nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria. Non è concesso avere il caddie.

SECONDO GIRO QUALIFICA - L’azzurra Caterina Don (La Margherita) ha concluso al primo posto con 138 (67 69, -8) colpi e con un buon margine sulle avversarie la qualificazione su 36 buche medal nel Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, la gara con cui è ripresa l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf dopo lo stop imposto dalla pandemia.

Sul percorso del Golf Club Lignano (par 72).si passa ora alla fase match play alla quale hanno avuto accesso le prime 32 classificate e dove Caterina Don avrà il numero uno sul tabellone.

Molte altre candidate al titolo hanno chiuso in alta classifica e, in particolate, Alessia Nobilio (Ambrosiano), è terminata al secondo posto con 141 (-3) e Carolina Melgrati (Milano) al terzo con 142 /-2). Seguono con 145 (+1) Virginia Bossi (Tolcinasco), campionessa uscente, e Angelica Lorenzani Borsari, e con 146 (+2) Clara Manzalini (Ambrosiano), Benedetta Moresco (Padova) e Alessandra Fanali (Marco Simone).

Si gioca nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria. Non è concesso avere il caddie.

PRIMO GIRO QUALIFICA - L’azzurra Caterina Don (La Margherita) ha effettuato un ottimo giro in 67 (-5) colpi e ha preso decisamente il comando dopo il primo dei due giri di qualificazione su 36 buche medal del Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, la gara con cui è ripresa l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf dopo lo stop imposto dalla pandemia, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Lignano (par 72).

Nelle prime posizioni della classifica anche altre concorrenti, come la Don, che aspirano al titolo quali Alessia Nobilio (Ambrosiano), Angelica Lorenzani Borsari (Bologna) e Carolina Melgrati (Milano), seconde con 71 (-1), Lorena Rossettin (Rapallo), quinta con 72 (par), Alessandra Fanali (Marco Simone), Benedetta Moresco (Padova), Virginia Bossi (Tolcinasco), che difende il titolo, Giulia Foresta (Olgiata) e Anna Zanusso (Ca’ Amata) seste con 73 (+1).

Dopo la qualificazione il torneo proseguirà con i match play ai quali accederanno le prime 32 classificate. Si gioca nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria. Non è concesso avere il caddie.

 LA VIGILIA - Riprende l’attività agonistica della Federazione Italiana Golf, dopo lo stop imposto dalla pandemia, con il Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva (7-11 luglio) dove si assegnerà il primo titolo tricolore della stagione.

Si gioca sul percorso del Golf Club Lignano dove saranno in gara quasi tutte le migliori atlete azzurre con Virginia Bossi (Tolcinasco), che proverà a concedere il bis dopo il successo dello scorso anno. Tante le avversarie che proveranno a impedirglielo tra l quali Alessia Nobilio e Clara Manzalini (Ambrosiano), Caterina Don (La Margherita), Benedetta Moresco (Padova), Alessandra Fanali (Marco Simone), Anna Zanusso (Ca’ Amata), Carolina Melgrati e Charlotte Cattaneo (Milano), Francesca Fiorellini (Olgiata) e Matilde Innocenti Angelini (Castelgandolfo) per citarne alcune. Al via 65 concorrenti.

Il torneo si svolge in due fasi, con qualificazione su 36 buche medal e con le prime 32 classificate che accederanno ai match play. Si giocherà nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria. Non è concesso avere il caddie.

 

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Rose Series: guizzo di Gemma Dryburgh

La scozzese Gemma Dryburgh si è imposta con 69 (-3) colpi nel terzo evento delle Rose Ladies Series che si è svolto al Buckinghamshire Golf Club (par 72) nel pressi di Denham in Inghilterra.

La Dryburgh, 27enne di Aberdeen con un titolo sul circuito femminile australiano (Oatlands Pro Am, 2017), ha preceduto Georgia Hall e Cara Gainer. Al quarto posto Lily May Humphreys, Amy Boulden, Annabel Dimmock e Charley Hull, che si era imposta nella prima gara del minicircuito che ne prevede nove. Il tour è nato da una idea di Liz Yang, membro del Consiglio di Amministrazione del Ladies European Tour, che è stata poi perfezionata da Justin Rose, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016, e dalla moglie Kate, che hanno anche messo in palio un montepremi complessivo di 44.000 euro.

“Questo successo che arriva dopo tre anni dal primo - ha detto Gemma Dryburgh - significa molto per me. E’ stato bello poter tornare in campo, ritrovare il gusto della competizione e cercare di riprendere il ritmo giusto dopo tanto tempo”. Prossima tappa il 9 luglio sul tracciato del Royal St George’s a Sandwich in Inghilterra.

Questo il calendario delle “Rose Ladies Series”

18 giugno – Brokenhurst Manor Golf Club .  vincitrice Charley Hull

25 giugno – Moor Park Golf Club, vincitrice Meghan MacLaren

2 luglio – Buckinghamshire Golf Club, vincitrice Gemma Dryburgh

9 luglio – Royal St George’s

16 luglio – JCB Golf & Country Club

23 luglio – Bearwood Lakes Golf Club

30 luglio – The Shire, London

Grand final

6 agosto: The Berkshire Golf Club

7 agosto:  Wentworth Golf Club (West Course)

 

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F. Molinari si trasferisce in California

Francesco Molinari sta programmando di trasferirsi stabilmente con la famiglia in California, lasciando Londra. Lo ha annunciato su twitter. “Per me - ha scritto - come per molti miei colleghi l’ultimo periodo è stato piuttosto complicato, dove abbiamo dovuto affrontare sfide che non avremmo mai immaginato. Personalmente ho avuto modo di riflettere su quali obiettivi professionali vorrei raggiungere nei prossimi anni, ma soprattutto personali insieme alla mia famiglia. Alla fine di queste riflessioni abbiamo deciso di lasciare Londra, dove siamo stati per undici anni, che sono trascorsi intensi, felici e ricchi di soddisfazioni.

Il prossimo capitolo della nostra vita si svolgerà in California, dove come famiglia speriamo di passare più tempo insieme ed essere altrettanto felici, Per questo motivo sono ancora lontano dai campi e dai tornei. Spero di riprendere a giocare ad agoto nell’US PGA Championship”.

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Manassero vince il “Warm Up Contest”

Matteo Manassero si è imposto con 138 (68 70, -6) colpi, dopo una brillante corsa di testa, nel “Warm Up Contest”, torneo disputato sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (VT), la “Coverciano del green”. L’evento è stato organizzato dalla Federazione Italiana Golf per permettere ai giocatori azzurri di riprendere confidenza con il campo e con il clima agonistico, tutto all’insegna del fairplay e del distanziamento sociale, rispettando le norme di sicurezza emanate dalla stessa FIG per l’emergenza sanitaria.

Manassero, 27enne di Negrar (VR), apparso molto tonico e determinato, ha tenuto testa nel turno conclusivo, condotto in 70 (-2) colpi con due birdie (senza bogey) decisivi nel finale, al terzetto che lo tallonava con una lunghezza di ritardo dopo il turno iniziale e rimasta tale, composto da Renato Paratore, Jacopo Vecchi Fossa e da Federico Maccario (139, -5).

Quinta posizione per Filippo Bergamaschi (141, -3) e sesta con 142 (-2) per Stefano Mazzoli, risalito dalla 13ª. E’ rimasto in settima con 143 (-1) Takayuki Matsui, affiancato da Enrico Di Nitto, rinvenuto dalla 10ª, e Aron Zemmer, in recupero dalla 19ª. In gara anche la proette Stefania Avanzo (19ª con 151, +7) che sarà impegnata sul Ladies European Tour, la cui ripartenza è prevista ad agosto. Al vincitore è andato un assegno di 2.000 euro su un montepremi di 12.000 euro.

E’ stato sicuramente un ottimo test a ridosso della ripresa dell’European Tour e del Challenge Tour che avverrà simultaneamente in Austria con l’Austrian Open, torneo organizzato in combinata tra i due circuiti in programma dal 9 al 12 luglio ad Atzenbrugg, mentre più avanti Alps Tour proporrà il Gosser Open a Graz, sempre in Austria (13-15 agosto).

PRIMO GIRO - Matteo Manassero, con un score di 68 (-4) colpi, è al vertice dopo il primo giro del “Warm Up Contest”, torneo che si sta disputando sulla distanza di 36 buche sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri (VT), la ‘casa del golf italiano”.

 

L’evento è stato organizzato dalla Federazione Italiana Golf per permettere ai giocatori di riprendere feeling con il ritmo gara in attesa che ripartano i vari circuiti continentali. In particolare l’European Tour e il Challenge Tour ritorneranno con l’Austrian Open, torneo in combinata in programma dal 9 al 12 luglio ad Atzenbrugg, mentre più avanti Alps Tour proporrà il Gosser Open, a Graz in Austria (13-15 agosto). Si sta giocando nel pieno rispetto del distanziamento sociale e delle norme di sicurezza emanate dalla FIG per l’emergenza sanitaria.

 

Matteo Manassero, che ha realizzato un eagle, cinque birdie, un bogey e un doppio bogey, per conquistare il successo dovrà fronteggiare nel turno finale l’agguerrita concorrenza di Renato Paratore, Jacopo Vecchi Fossa e di Federico Maccario, secondi con 69 (-3). In corsa anche Filippo Bergamaschi, quinto con 70 (-2), e il giovane Ludovico Addabbo, sesto con 71 (-1). Possono nutrire qualche speranza Andrea Saracino, Carlo Casalegno e Takayuki Matsui, settimi con 72 (par). Partecipa alla gara la proette Stefania Avanzo (21ª con 78, +6) che sarà impegnata sul Ladies European Tour, la cui ripresa è prevista ad agosto. Il montepremi è di 12.000 euro con prima moneta di 2.000 euro.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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