Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %01 %965 %2020 %22:%Ago

Camp. Open: brillano Castagnara e Don

Giulio Castagnara e la dilettante Caterina Don hanno vinto i Campionati Nazionali Open maschile e femminile, che si sono disputati sul percorso del Golf Nazionale (par 72) di Sutri (VT), la casa del golf italiano, eventi che hanno dato inizio alla 14ª edizione dell’Italian Pro Tour. Due tornei in cui è emersa anche la bravura di molti giocatori dilettanti azzurri e in particolare con l’ottima prestazione sia di Caterina Don che di Alessia Nobilio (seconda) nella gara femminile.

Il torneo maschile – Nel torneo maschile Castagnara, in vetta sin dal secondo giro, ha concluso con 278 (68 68 69 73, -10) colpi, gestendo con sicurezza il vantaggio che aveva accumulato. Ha potuto rallentare con un 73 (+1) che comunque gli ha permesso di lasciare a tre colpi Jacopo Vecchi Fossa, vincitore della gara nel 2018, e Andrea Saracino (281, -7). Altri due recenti past winner nelle prime posizioni, Filippo Bergamaschi (2016), quarto con 282 (-6), ed Enrico Di Nitto (2017), sesto con 284 (-4). Tra di loro Michele Ortolani, quinto con 283 (-5).

Si sono comportanti ottimamente i giocatori dilettanti dei quali ben 27 hanno superato il taglio.

Sono terminati al settimo posto con 285 (-3) Niccolò Agugiaro, portacolori del circolo ospitante che ha ottenuto il premio quale miglior amateur, Filippo Celli (Olgiata) e Gregorio De Leo (Biella), affiancati da Marco Bernardini, figlio d’arte, altro past winner, ma meno recente, a segno nel lontano 2008, trentatre anni dopo l’ultimo dei quattro successi di suo padre Roberto (1975). Ha ceduto l’altro dilettante Pietro Bovari (Ambrosiano), secondo a quattro colpi da Castagnara e sceso in 15ª posizione con 287 (-1) e in 41ª Matteo Manassero con 294 (+6).

Al vincitore (fratello del dilettante Alberto, secondo ai recenti Campionati Assoluti Match Play), è andato un assegno di 7.250 euro su un montepremi di 50.000 euro

La gara femminile – Caterina Don, 19 anni compiuti, portacolori del GC La Margherita, si è imposta con 141 (69 72, -3) colpi dopo una corsa di testa e al termine di un serrato duello nel turno conclusivo con l’altra azzurra Alessia Nobilio (142, -2), 19 anni da compiere, milanese tesserata per il GC Ambrosiano, entrambe tra le colonne portanti della squadra femminile azzurra e con numerose vittorie in Italia e all’estero. Per la Don è stata anche una sorta di rivincita perché era stata superata dall’avversaria nel recenti Assoluti medal.

Hanno dovuto alzare bandiera bianca le proettes a iniziare da Stefania Croce, terza con 145 (+1), che tuttavia ha ricevuto l’assegno di 2.000 euro di prima moneta su 10.000 euro di montepremi, spettando alla vincitrice solo il trofeo per il suo status.

A seguire Lucrezia Colombotto Rosso, quarta con 147 (+3), e le due uniche atlete azzurre che hanno disputato la Solheim Cup, Giulia Sergas e Diana Luna, che difendeva il titolo, quinte con 148 (+4). Due colpi in più per Stefania Avanzo, settima con 150 (+6).

La premiazione – Festeggiati i vincitori nel corso della cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti l’on. Vittorio Sbarbi, Sindaco di Sutri, Andrea Pischiutta, Consigliere Federale, e Alessandro Rogato, Direttore Tecnico delle squadre Nazionali.

Gli sponsor - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Official Technical Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Due “Buche in Uno” nel campionato maschile – Mattia Bergamaschi, 34enne bresciano, nessuna parentela con Filippo Bergamaschi, ha realizzato una “hole in one” nel corso del quarto giro (parziale di 74, +2) centrando direttamente dal tee la buca 9, par 3 di 144 metri, utilizzando un ferro 9. Ha concluso al 67° posto con 309 (+21). E’ stato il secondo ace del torneo dopo quello del dilettante Massimiliano Campigli (30° con 291, +3) siglato alla stessa buca, nel secondo turno, con un wedge. Anche lui nell’occasione ha chiuso in 74 colpi.

Italian Pro Tour - Con i Campionati Nazionali Open, come detto, è scattata la 14ª edizione dell’Italian Pro Tour. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup, in programma  per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma, l’Italian Pro Tour - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – vede in azione i protagonisti del golf nazionale e internazionale in un circuito di gare della FIG che coinvolge tutta la nazione da nord a sud.

Le emozioni dell’Italian Pro Tour in onda su Sky – Nelle settimane successive ai Campionati Nazionali Open gli highlights del torneo e le interviste ai protagonisti andranno in onda su Sky. Primo appuntamento il 14 agosto alle ore 13 su Sky Sport Arena. Il magazine televisivo “Italian Pro Tour” accompagnerà tutte le gare del circuito con una programmazione dedicata che accrescerà il prestigio degli eventi e contribuirà a dare ulteriore impulso allo sviluppo del golf in Italia.

Golf Nazionale, la Coverciano del green - Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia e di un percorso di ottima caratura, che ha impegnato severamente i concorrenti i quali peraltro hanno avuto parole di elogio, il Golf Nazionale ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup. Negli anni il circolo di Sutri, alle porte di Roma, ha ospitato eventi clou come la World Cup (1991), il Campionato Europeo Dilettanti (1992) e tante altre competizioni di rilievo.

Francesco Molinari non parteciperà al PGA Championship, il primo major stagionale in programma la prossima settimana, dal 6 al 9 agosto, sul percorso del TPC Harding Park, a San Francisco in California. L’ultima apparizione in una gara ufficiale dell’azzurro risale allo scorso marzo, quando prese parte al The Players Championship che fu interrotto dopo un giro per la pandemia. Il campione torinese dovrebbe tornare in campo nel Safeway Open (10-13 settembre) a Napa in California – quando prenderà il via la stagione 2020-2021 – evento che precederà lo US Open (17-20 settembre Mamaroneck, New York) secondo major stagionale.

Nel PGA Championship saranno presenti ben 95 dei primi 100 classificati nel World Ranking. Insieme a Molinari, attuale numero 33, saranno assenti gli inglesi Lee Westwood (n. 36) ed Eddie Pepperell (n. 89), il belga Thomas Pieters (n. 76) e il giapponese Shugo Imahira (n. 50). Non ci sarà neanche l’irlandese Padraig Harrington, capitano del Team Europe che affronterà la squadra statunitense nella prossima Ryder Cup. La sfida avrà luogo nella settimana dal 21 al 26 settembre 2021 nel Wisconsin, sul percorso del Whistling Straits Golf Course a Kohler. Molinari e Harrington verranno sostituiti da Troy Merritt e da Talor Gooch.

%PM, %31 %897 %2020 %20:%Lug

Camp. Open: Castagnara e la Don leader

Giulio Castagnara e la dilettante Caterina Don guidano le classifiche maschile e femminile dei Campionati Nazionali Open, che si concludono sul percorso del Golf Nazionale (par 72) di Sutri (VT), la casa del golf italiano, e dove gli amateur stanno tenendo testa brillantemente ai professionisti. Con i due eventi è scattata la 14ª edizione dell’Italian Pro Tour. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup, in programma  per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma, l’Italian Pro Tour - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – vede in azione i protagonisti del golf nazionale e internazionale in un circuito di gare della FIG che coinvolge tutta la nazione da nord a sud.

Nel torneo maschile Castagnara fa il vuoto – Giulio Castagnara ha allungato decisamente il passo guidando il gruppo con lo score di 205 (68 68 69, -11) colpi, dopo un parziale di 69 (-3). Primi inseguitori, sicuramente a sorpresa, due dilettanti decisamente bravi, Pietro Bovari (Ambrosiano), salito dal 28° al secondo posto con 209 (-7) grazie a un 62 (-10), miglior score assoluto del torneo, e Filippo Celli (Olgiata), da nono a terzo con 211 (-5). Accusano sette colpi di ritardo, quarti con 212 (-4) e con poche chances di poter recuperare, Aron Zemmer, e due past winner, Filippo Bergamaschi, vincitore nel 2016, e Marco Bernardini, a segno nel lontano 2008, trentatre anni dopo l’ultimo dei quattro successi di suo padre Roberto (1975). Subito dietro Jacopo Vecchi Fossa, suo il torneo nel 2018, e Andrea Saracino, settimi con 213 (-3), Federico Maccario e altri due amateur, Gregorio De Leo (Biella) e Riccardo Bregoli (Modena), noni con 214 (-2). In 29ª posizione con 219 (+3) Matteo Manassero. Il montepremi, che si divideranno solo i professionisti,  è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro

Le dichiarazioni dei protagonisti - Giulio Castagnara, 26 anni da compiere, nativo di Pordenone e cresciuto al GC Lignano, ha iniziato bene la stagione con il quarto posto nel Red Sea Little Venice Open e il nono nell’Ein Bay Open, uniche due gare per ora disputate dell’Alps Tour dove lo scorso anno fu secondo nell’Open de St. François Guadeloupe. “E’ stata una giornata difficile, con un campo dai green decisamente più duri e con il fastidio del vento. Ieri ho giocato più sciolto, oggi ero con concorrenti nelle prime posizioni della classifica e ci tenevo a far bene. Sono partito nel modo giusto andando molto regolare fino alla buca 10, poi ho segnato due bogey di fila, ma è finita con due birdie e un eagle a chiudere e ora vado a riposare molto contento. Debbo dire che questa settimana gioco lungo e corto vanno ottimamente e non posso lamentarmi di nulla. Due amateur alle mie spalle? Credo che ormai non cì sia più grande differenza tra dilettanti  e professionisti. Sicuramente sarà una bella lotta”.

Pietro Bovari, 19 anni, vincitore di titoli italiani e anche in campo internazionale, ha realizzato dieci birdie senza bogey: “Un giro pulito, veramente bello. Ieri è stato molto difficile accettare quel 79, sette sopra par, per cui quando sono rientrato nella mia stanza ho riflettuto un po’ e poi mi sono detto che nel terzo giro avrei dovuto pensare a solo giocare, a fare qualcosa di diverso e a divertirmi per poi vedere cosa sarebbe successo. Domani? Proverò semplicemente a ripetere quanto ho fatto oggi, ossia giocare e divertirmi e poi tireremo le somme”.

Caterina Don in vetta alla gara femminile – La dilettante Caterina Don ha effettuato un gran giro in 69 (-3) colpi, unica a scendere sotto par, e conduce con tre lunghezze di vantaggio il Campionato Nazionale Femminile Open giunto alla seconda edizione. La insegue Lucrezia Colombotto Rosso (72, par), protagonista sul LET Access della scorsa stagione, dove ha conquistato la ‘carta’ per il circuito maggiore con il terzo posto nell’ordine di merito, e con un buon inizio quest’anno sul LET, dove ha colto il settimo nel South African Open prima dello stop per la pandemia. Al terzo posto con 73 (+1) Giulia Sergas, una bella carriera sul LPGA Tour con una Solheim Cup vinta con il Team Europe (2013), e Alessia Nobilio, altra dilettante di grandi qualità nel panorama azzurro. Un colpo in più per Stefania Croce e per Stefania Avanzo (74, +2), quindi ancora una dilettante in buona evidenza, Alessia Mengoni, settima con 75 (+3), e giornata difficile per Diana Luna (una Solheim Cup anche per lei, 2009),, campionessa in carica, ottava con 76 (+4) e un cui recupero appare problematico. Domani la conclusione della gara con le seconde 18 buche. Le proette si contenderanno il montepremi di 10.000 euro dein quali 2.000 euro andranno all vincitrice.

Ha detto la leader - Caterina Don, diciannovenne torinese tesserata per il GC La Margherita, vanta numerose vittorie in campo nazionale e internazionale, così come Alessia Nobilio, entrambe tra le colonne portanti della squadra azzurra. Gli ultimi due successi la Don li ha conseguiti nelle gare di College USA, a settembre 2019 imponendosi nel Minnesota Invitational e nello scorso febbraio vincendo con il team della University of Georgia, dove sta compiendo gli studi, il The Gold Rush. La scorse settimana è terminata seconda nei Campionati Assoluti Medal dopo un bel duello con Alessia Nobilio..

“E’ andata molto bene” ha detto al termine l’azzurra. “Ho espresso un gioco solido sin dalla prima buca e non vedo l’ora di ricominciare domani. Il campo è in buone condizione, fa molto caldo e la palla rimbalza di più. Pertanto occorre tirare con molta attenzione. Giocare con le professioniste è molto interessante e istruttivo, perché hanno esperienza diversa dalla nostra, ed è bello poter competere con giocatrici che hanno frequentato i circuiti maggiori. Cosa si prova a fare uno score più basso dei loro? Penso sia un’ottima cosa che ci siano ragazze della nazionale azzurra dilettanti in grado di competere alla pari. Domani? Ci proverò naturalmente con tutte le mie forze”.

Gli sponsor - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Kappa (Official Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Golf Nazionale, la Coverciano del green - Il Golf Nazionale si conferma sempre più la casa del golf italiano. Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia e di un percorso di ottima caratura, ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup. Negli anni il circolo di Sutri, alle porte di Roma, ha ospitato eventi clou come la World Cup (1991), il Campionato Europeo Dilettanti (1992) e tante altre competizioni di rilievo.

%AM, %03 %498 %2020 %10:%Ago

PGA Tour: Werenski brucia Merritt

Richy Werenski ha colto il primo successo sul PGA Tour imponendosi con 39 punti (6 11 9 13) nel Barracuda Championship, bruciando sul filo di lana con una splendida volata finale Troy Merritt (p. 38), Il torneo del PGA Tour si è disputato a porte chiuse al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata dove si acquisivano 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdevano un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Richard Raymond Werenski, 29 anni a dicembre, nativo di Springfield (Massachusetts), fino a oggi con un titolo nel Web.com Tour, attuale Korn Ferry Tour, ha fatto centro alla 100ª gara sul circuito, dopo aver sfiorato il successo la scorsa settimana nel 3M Open (terzo). Ha rimontato dal quinto posto con un parziale di 13 punti (un eagle, cinque birdie, due bogey), dei quali 11 maturati sulle ultime sette buche e con il sorpasso su Merritt maturato con il birdie sulla buca finale. Quanto a Merritt, leader dopo tre giri, ha raccolto solo cinque punti con tre birdie e un bogey sulle prime otto buche e poi con le altre dieci tutte concluse in par.

In terza posizione con 37 l’argentino Fabian Gomez e l’austriaco Matthias Schwab, in quinta con 35 Scott Stallings e Robert Streb e inl settima con 34 Maverick McNealy, rookie sul circuito e boyfriend di Danielle Kang, che questa settimana si è imposta nel Drive On Championship, la gara con cui è ripreso il LPGA Tour. All’ottavo posto con 33 Aaron Wise, lo svedese Alex Noren, l’irlandese Seamus Power e l’argentino Emiliano Grillo. A Werenski è andato un assegno di 630.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari.

Dopo il secondo giro è stato costretto al ritiro il sudafricano Branden Grace, che era secondo in classifica, risultato positivo al test del coronavirus. Test anche il caddie, risultato negativo, ma comunque anch’egli messo in quarantena con il sudafricano.

TERZO GIRO - Classifica rivoluzionata anche nel terzo giro con Troy Merritt nuovo leader con 33 punti (8 11 14) del Barracuda Championship, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo a porte chiuse al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California, ma simili scossoni sono nella dinamica delle gare stableford. Infatti si sta giocando con tale formula, ma modificata, in cui vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Merritt, 34enne di Osage (Iowa), a caccia del terzo titolo sul tour dove non vince dal 2018 (Barbasol Championship), ha segnato otto birdie e due bogey per il 14 di giornata ed è seguito con 29 punti da Maverick McNealy e dall’argentino Emiliano Grillo e con 28 dal Robert Streb. In una gara del genere è difficile stabilire chi sia fuori gioco, poiché può sempre accadere di tutto, e quindi possono nutrire speranze di titolo anche Joseph Bramlett e Richy Werenski, quinti con 26, l’irlandese Seamus Power, settimo con 25, e l’austriaco Matthias Schwab, ottavo con 24. Non impossibile anche un ritorno dello svedese Alex Noren, 15° con 21.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Dopo il secondo giro è stato costretto al ritiro il sudafricano Branden Grace, che era secondo in classifica, risultato positivo al test del coronavirus, al quale si era sottoposto dopo aver accusato un’improvvisa stanchezza. Test anche il caddie, risultato negativo, ma comunque anch’egli messo in quarantena con il sudafricano. Lo staff medico ha poi fatto anche controlli a tutti coloro che avevano avuti contatti con Grace, senza trovare altri positivi.

SECONDO GIRO - Kyle Stanley ha raccolto 14 punti nel secondo giro ed è passato a condurre con 22 (8 14) nel Barracuda Championship, il torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata.

Vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Stanley, 32enne di Gig Harbor (Washington) con due vittorie nel circuito, l’ultima datata 2017, precede di due punti Robert Streb, l’austriaco Matthias Schwab e il sudafricano Branden Grace (20). In quinta posizione con 19 Maverick McNealy e Troy Merritt e in settima con 18 l’argentino Emiliano Grillo, l’australiano Cameron Percy, lo scozzese Russell Knox, Peter Uihlein e Adam Schenk, quest’ultimo leader dopo un giro insieme a Ryan Moore, ora 14° con 16. A quota 15 lo svedese Alex Noren, 16°.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Si gioca a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

PRIMO GIRO - Ryan Moore e Adam Schenk sono al comando con 14 punti nel Barracuda Championship, il torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al Tahoe Mt. Club (par 71) di Truckee in California con una formula stableford modificata. Vengono assegnati 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. e si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

La coppia di testa (sette birdie per entrambi) precede Robert Streb, Patrick Rodgers e l’irlandese Seamus Power (11 punti) e sono al sesto posto con10 punti J.J. Spaun, Peter Uihlein, Maverick McNealy, Kevin Tway, l’argentino Emiliano Grillo, l’australiano Cameron Percy e il sudafricano Branden Grace. In ritardo lo svedese Alex Noren, 31° con 7 punti.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, in questa gara è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Si gioca a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

LA VIGILIA - Agli esclusi dal grande giro del WGC, il PGA Tour offre comunque l’opportunità di non rimanere al palo con il Barracuda Championship (30 luglio.-2 agosto) in programma sul tracciato del Tahoe Mt. Club, a Truckee in California. Si giocherà con una formula stableford modificata che prevede di acquisire 8 punti per un albatross, cinque per un eagle, due per un birdie e zero per il par. Si perdono un punto per un bogey e tre per un doppio bogey o altro superiore.

Rispetto agli altri eventi, oltre alla formula, è diverso anche il montepremi che è di 3.500.000 dollari, ben al di sotto della media del circuito, ma comunque non certo da disprezzare.

Nel field gli statunitensi Charley Hoffman, Bo Van Pelt, Pat Perez, Kurt Kitayama e Richy Werenski, che è stato in lotta per il titolo domenica scorsa fino alle ultime buche nel 3M Open, l’argentino Emliano Grillo, il canadese David Hearn e lo svedese Alex Noren.

%PM, %30 %910 %2020 %20:%Lug

Nazionale Open: Castagnara al proscenio

Giulio Castagnara è il nuovo leader con 136 (68 68, -8) colpi dell’81° Campionato Nazionale Open, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Nazionale (par 72) di Sutri (VT), la casa del golf italiano, dove domani prenderà il via la seconda edizione del Campionato Nazionale Open femminile (31 luglio-1 agosto) in cui difenderà il titolo Diana Luna..

Con i due eventi è scattata la 14ª edizione dell’Italian Pro Tour. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup, in programma  per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma, l’Italian Pro Tour - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – vede in azione i protagonisti del golf nazionale e internazionale in un circuito di gare della FIG che coinvolge tutta la nazione da nord a sud.

La gara – Giulio Castagnara con un turno in 68 (-4) colpi, miglior score di giornata realizzato anche dall’amateur Leonardo Rigamonti, ha allungato notevolmente la classifica dove è al secondo posto con 138 (-6) Federico Maccario, al terzo con 140 (-4) Aron Zemmer, al quarto con 141 (-3) Jacopo Vecchi Fossa, vincitore del torneo nel 2018, che era al vertice con Maccario dopo un giro, e al quinto con 142 (-2) Filippo Bergamaschi, a segno nel 2016.

Si stanno comportando molto bene i dilettanti con Niccolò Agugiaro, tesserato per il circolo ospitante, che è il migliore con 143 (-1) colpi, sesto in graduatoria insieme ai pro Stefano Pitoni e Giacomo Fortini. Sono subito dietro, noni con 144 (par), Leonardo Rigamonti, Alessandro Gambetti, Andrea Romano, Filippo Celli e Gregorio De Leo, affiancati dai pro Lorenzo Scotto e Luca Cianchetti. E’ rimasto in media classifica Matteo Manassero, 40° con 150 (+6), ed è uscito al taglio, caduto a 157 (+13), Edoardo Raffaele Lipparelli, 76° con 162 (+18).

“Buca in uno” di Campigli – Il dilettante Massimiliano Campigli, 20enne nato a Biella e tesserato per il Circolo Golf Torino, ha realizzato una “hole in one” nel corso del secondo giro (parziale di 74, +2) centrando direttamente dal tee la buca 9, par 3 di 144 metri, utilizzando un wedge. E’ al 16° posto con 145 (+1) colpi.

Le interviste – Giulio Castagnara, 26 anni da compiere, nativo di Pordenone e cresciuto al GC Lignano, ha iniziato bene la stagione con il quarto posto nel Red Sea Little Venice Open e il nono nell’Ein Bay Open, uniche due gare per ora disputate dell’Alps Tour dove lo scorso anno fu secondo nell’Open de St. François Guadeloupe. “Ho giocato molto bene – ha detto - nelle due giornate e non ho nulla da lamentarmi, Ho fatto tre birdie sulle prime cinque buche che mi hanno dato tranquillità e fiducia. Oggi i green erano più duri, c’era un po’ di vento e le cose si sono fatte più difficili, ma sono comunque riuscito a controllare la situazione. Ho cambiato sistema di allenamento: mi sono affidato a due coach, Jonathan Baglioni e Thomas Feyrsinger, per cambiare alcune cose e fare il salto di qualità. Per vincere qui? Occorre avere gambe buone e sopportare il caldo. Obiettivi? Fra due o tre anni vorrei essere sull’European Tour”.

Niccolò Agugiaro, 18anne romano e nazionale azzurro, ha sfruttato la perfetta conoscenza del percorso di casa: “Ho espresso un gioco solido da tee a green, ha mancato qualche putt, ma su questo tracciato un ‘meno 2’ non è mai da disprezzare. Lo score per vincere? Credo che in tali condizioni potrebbe essere sufficiente un ‘meno 12’ o un ‘meno 13’. Passare pro? E’ una decisione che ancora non ho preso, ma indipendentemente da ciò gioco per dare sempre il meglio”.

Inizia il campionato femminile – Diana Luna, cinque successi sul Ladies European Tour di cui uno ottenuto senza segnare bogey (German Open, 2011) e prima italiana a disputare la Solheim Cup (2009), difenderà il titolo conquistato nella edizione inaugurale dell’evento lo scorso anno. Non le renderanno certo vita facile le avversarie a iniziare da Stefania Avanzo e da Lucrezia Colombotto Rosso, entrambe in attesa che riprenda il Ladies European Tour, rispettivamente seconda e terza nel 2019 sulla scia della romana. Da ricordare che la Colombotto Rosso ha effettuato un’ottima stagione 2019 sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, concluso con un terzo posto nella money list, che le ha garantito il passaggio sul tour maggiore, dopo otto top ten, compresi due secondi posti, in 15 tornei. Ampie chances anche per tre proette che hanno dato molto lustro al golf femminile nazionale quali Giulia Sergas, Stefania Croce e Veronica Zorzi. Le prime due hanno svolto la carriera sul LPGA Tour americano e la triestina ha giocato anche lei la Solheim Cup (2013) facendo parte del Team Europe che strapazzò negli States le americane con il punteggio record nella storia della manifestazione (18-10). La Croce, un titolo sul LET, arrivò seconda in un major dopo playoff con la mitica Juli Inkster (LPGA Championship 2000). Tutta in Europa la carriera della Zorzi con sue successi nel LET. Da seguire con interesse due tra le migliori dilettanti azzurre, Alessia Nobilio e Caterina Don, che hanno ottenuto numerose vittorie in campo nazionale e internazionale, e che nella scorsa settimana hanno dato spettacolo negli Assoluti medal, terminando rispettivamente prima e seconda.

Gli sponsor - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Kappa (Official Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Le formule di gara  – Il campionato maschile si svolge sulla distanza di 72 buche. Il taglio dopo 36 buche ha lasciato in gara 71 concorrenti dei quali 27 dilettanti. I professionisti si contenderanno un montepremi di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro. Quello femminile si disputa su 36 buche con montepremi di 10.000 euro dei quali 2.000 andranno alla vincitrice. Si gioca a porte chiuse rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Non è consentito l’utilizzo dei caddie.

%PM, %29 %855 %2020 %19:%Lug

Open: Vecchi Fossa e Maccario leader

Jacopo Vecchi Fossa e Federico Maccario sono al vertice con 67 (-5) colpi dopo il giro iniziale dell’81° Campionato Nazionale Open, sul percorso del Golf Nazionale (par 72) di Sutri (VT), la casa del golf italiano. La più longeva gara italiana e il relativo torneo femminile, nato lo scorso anno e che si disputerà dal 31 luglio al 1 agosto, sono gli eventi con cui è scattata la 14ª edizione dell’Italian Pro Tour, il circuito di eventi nazionali e internazionali della FIG,

Nell’ambito del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma, l’Italian Pro Tour - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – vede in azione i protagonisti del golf nazionale e internazionale in un circuito di gare che coinvolge tutta la nazione da nord a sud.

Il Presidente Franco Chimenti ha incontrato gli atleti al Golf Nazionale - Al termine del primo round del Campionato Nazionale Open Franco Chimenti,  Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente vicario del CONI, ha incontrato i professionisti e le proette partecipanti al torneo per augurare loro una ripresa dell'attività agonistica ricca di successi. Il Presidente Chimenti ha anche ringraziato tutti gli atleti per la grande passione e professionalità con le quali difendono i colori azzurri, contribuendo ad accrescere il prestigio del golf italiano in campo internazionale. Presenti anche i Consiglieri federali Marco Durante (in rappresentanza degli atleti professionisti) e Antonello Bovari, il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup Gian Paolo Montali, il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Alessandro Rogato e il presidente della PGAI Filippo Barbè.

La gara – Vecchi Fossa e Maccario precedono di misura Aron Zemmer, Alessandro Grammatica, Giulio Castagnara e i due brillanti amateur Pietro Bovari e Davide Buchi (68, -4). Non hanno perso molto terreno due past winner, Filippo Bergamaschi, a segno nel 2016, ottavo con 69 (-3) colpi, ed Enrico Di Nitto, che ha prevalso nel 2017, nono con 70 (-2) insieme a Giacomo Fortini e al dilettante Gregorio De Leo. Gli amateur si stanno comportando egregiamente tanto che ve ne sono altri quattro al 12° posto con 71 (-1), Jacopo Albertoni, Massimiliano Campigli, Andrea Ferraris e Leonardo Rigotti insieme al pro Andrea Saracino.

Giornata difficile per Matteo Manassero, 48° con 76 (+4), e per Edoardo Raffaele Lipparelli, dominatore dell’Alps Tour 2019, 69° con 79 (+7), che dovranno cambiar passo per evitare il taglio.

Tra due giorni il via alla gara femminile dove difenderà il titolo Diana Luna, che lo scorso anno ha inaugurato l’albo d’oro, la quale dovrà guardarsi da Lucrezia Colombotto Rosso e da Stefania Avanzo, entrambe in attesa che riprenda il Ladies European Tour, ma anche da esperte proettes quali Giulia Sergas e Stefania Croce, una carriera sul LPGA Tour statunitense, e Veronica Zorzi, che invece si è espressa in Europa.

Le interviste – Jacopo Vecchi Fossa, 26enne di Reggio Emilia, vincitore della gara nel 2018 e con un successo nel PGAI Championship (2019), ha commentato: “Sono partito fortissimo con tre birdie e francamente non me lo aspettato, poi ho cercato di gestirmi per non commettere errori che sono sempre dietro l’angolo su questo percorso. Ho segnato altri tre birdie e un bogey e un ‘meno 5’ è veramente un bel risultato, Nel lockdown ho fatto lavoro di palestra in casa a corpo libero, poi sono riuscito ad allenarmi molto perché nel novembre scorso avevo allestito una zona indoor. Direi al momento giusto”,

Federico Maccario, nativo di Nizza, 26 anni da compiere, tre titoli sull’Alps Tour, ha espresso la sua soddisfazione: “Ho giocato molto bene, sono stato parecchio efficace dal tee e mi ha particolarmente gratificato non aver segnato bogey. Sono sceso quattro colpi sotto par sulle prime nove buche e poi ho continuato senza sbavature. E’ bello tornare in campo dopo essere stati per tanto tempo fermi e pensare che ci saranno gare a cui partecipare, ma in realtà io avevo giocato già due tornei in Austria e quindi ho avuto qualche vantaggio”.

Pietro Bovari, 19 anni, tesserato per il GC Ambrosiano, vincitore di titoli italiani e anche in campo internazionale, ha detto: “E’ andato tutto bene e lo score è eloquente. E’ bello giocare con i professionisti perché si impara tanto, soprattutto è diversa la loro ottica di gioco. Io mi diverto, per loro è il lavoro. Obiettivi? Vado avanti un colpo alla volta, poi domani vedremo cosa succederà”.

Gli sponsor - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Kappa (Official Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner).

Official Advisor: Infront.

Le formule di gara  – Il campionato maschile si svolge sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 professionisti classificati, più i pari merito al 40° posto, e i dilettanti il cui punteggio non sarà superiore a quello del 40° pro classificato. In palio un montepremi complessivo di 50.000 euro. Quello femminile si disputerà su 36 buche con montepremi di 10.000 euro. Si gioca a porte chiuse rispettando il distanziamento sociale e le norme di sicurezza emanate dalla Federazione Italiana Golf per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Non è consentito l’utilizzo dei caddie.

Golf Nazionale, la Coverciano del green - Il Golf Nazionale si conferma sempre più la casa del golf italiano. Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia e di un percorso di ottima caratura, ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup. Negli anni il circolo di Sutri, alle porte di Roma, ha ospitato eventi clou come la World Cup (1991), il Campionato Europeo Dilettanti (1992) e tante altre competizioni di rilievo.

%PM, %03 %709 %2020 %16:%Ago

LPGA: Kang a segno, out Molinaro

Danielle Kang, dopo un giro finale molto attento condotto in 70 (-2) colpi, si è imposta con 209 (66 73 70, -7) nel Drive On Championship, torneo con il quale sul percorso dell’Inverness Club (par 72), a Toledo, nell’Ohio, è ripartito il LPGA Tour. E’ uscita al taglio dopo 36 buche Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 107ª con 154 (79 75, +10).

Danielle Grace Kang, 28 anni a ottobre, nativa di San Francisco (California), ha portato a quattro i successi sul circuito comprensivi di un major (KPMG Women’s PGA Championship, 2017), tornando in campo dopo il lungo stop abbastanza “rodata” per essersi allenata, durante il lockdown, con il fratello Alex, due stagioni sul Korn Ferry Tour, e con il boyfriend Maverick McNealy, rookie sul PGA Tour e settimo domenica sorsa nel Barracuda Championship.

La Kang ha superato di misura la francese Celine Boutier (210, -6) con la quale condivideva la leadership dopo due turni insieme all’inglese Jodi Ewart Shadoff, terminata quinta con 214 (-2). Al terzo posto con 212 (-4) l’australiana Minjee Lee, al quarto con 213 (-3) la giapponese Yui Kawamoto e al sesto con 216 (par) Brittany Lang, Mina Harigae, Sarah Burnham, Sarah  Schmelzel e la scozzese Gemma Dryburgh, vincitrice della quarta prova in Europa delle Rose Ladies Series al Royal St George’s. Danielle Kang ha percepito un assegno di 150.000 dollari su un montepremi di un milione di dollari.

L’evento si è svolto a porte chiuse con garanzia della massima sicurezza a giocatrici e addetti ai lavori con misure molto restrittive e con uso di mascherine, scanner termici e rispetto della distanza sociale. Alla vigilia sono risultate positive la messicana Gaby Lopez e Marina Alex.

SECONDO GIRO - Nel Drive On Championship, che si sta svolgendo sul percorso dell’Inverness Club (par 72), a Toledo, nell’Ohio, torneo con il quale è ripartito il LPGA Tour, la francese Celine Boutier (139 – 68 71, -5) e l’inglese Jodi Ewart Shadoff (139 – 67 72) hanno raggiunto in vetta alla classifica Danielle Kang (139 – 66 73), numero quattro mondiale. Non ha superato il taglio Giulia Molinaro, unica italiana in gara, 107ª con 154 (79 75, +10).

Il trio di testa affronterà il giro finale con tre colpi di vantaggio su Sara Schmelzel e sulla giapponese Yui Kawamoto (141, -3) e con quattro su Sarah Burnham, Amy Olson, sulla sudafricana Lee-Anne Pace e sull’australiana Minjee Lee (142, -2), numero otto al mondo. Delle altre due giocatrici in gara che fanno parte delle top ten del Rolex Ranking, Lexi Thompson, numero 9, è risalita dal 28° al 19° posto con 145 (+1) insufficiente per poter pensare al titolo, mentre sta deludendo Nelly Korda, numero due, 60ª con 150 (+6), la quale ha evitato l’uscita anticipata con l’ultimo punteggio utile. Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.

Si gioca a porte chiuse garantendo la massima sicurezza a giocatrici e addetti ai lavori con misure molto restrittive e con uso di mascherine, scanner termici e rispetto della distanza sociale. Alla vigilia sono risultate positive la messicana Gaby Lopez e Marina Alex.

PRIMO GIRO - E’ ripartito il LPGA Tour - che prevede la disputa di 18 gare fino a dicembre, dopo le quattro che si erano svolte prima dello stop - con il Drive On Championship, programmato su 54 buche sul percorso dell’Inverness Club (pr 72), a Toledo, nell’Ohio. E’ al vertice con 66 (-6) colpi Danielle Kang, mentre ha avuto parecchie difficoltò Giulia Molinaro, unica italiana in campo, 112ª con 79 (+7).

Danielle Grace Kang, 28 anni a ottobre, nativa di San Francisco (California), numero 4 mondiale con tre successi sul circuito comprensivi di un major, ha realizzato sei birdie senza bogey, ma la prodezza le ha concesso un solo colpo di margine sull’inglese Jodi Ewart Shadoff (67, -5). In terza posizione con 68 (-4)  la sudafricana Lee Anne Pace e la francese Celine Boutier e in quinta con 69 (-3) Amy Olson, la neozelandese Lydia Ko e l’australiana Minjee Lee, numero 8 del Rolex Ranking. Inizio soft di Lexi Thpmpson, numero 9, 28ª con 73 (+1), e piuttosto deludente Nelly Korda, numero 2, solo 80ª con 76 (+4). Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.

Si gioca a porte chiuse garantendo la massima sicurezza a giocatrici e addetti ai lavori con misure molto restrittive e con uso di mascherine, scanner termici e rispetto della distanza sociale. Alla vigilia sono risultate positive la messicana Gaby Lopez e Marina Alex.

LA VIGILIA - Riparte il LPGA Tour con il Drive On Championship (31 luglio-2 agosto) per una volata finale che precede altre 17 gare fino a dicembre, dopo che se ne erano disputate quattro prima dello stop per la pandemia.

Sul percorso dell’nverness Club, a Toledo, nell’Ohio, nel field, dove mancano parecchie big e in particolare coreane compresa la leader mondiale Jin Young Ko,, c’è Giulia Molinaro, che nelle precedenti tre presenze aveva ottenuto un 70° posto nell’Australian Open.

In campo quattro delle prime dieci del Rolex Ranking: Nelly Korda (numero 2), Danielle Kang (n. 4), l’australiana Minjee Lee (n. 8) e Lexi Thompson (n. 9) in un contesto che comprende anche Jessica Korda, sorella di Nelly, Lizette Salas, Stacy Lewis, la neozelandese Lydia Ko, la giapponese Haru Nomura e la cinese Ruixin Liu, 21enne di Guangdong vincitrice domenica scorsa del FireKeepers Casino Hotel Championship, l’evento da cui è ripartito il Symetra Tour. Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.

Non ci saranno spettatori, ma si garantirà la massima sicurezza a giocatrici e addetti ai lavori con misure molto restrittive e con uso di mascherine, scanner termici e rispetto della distanza sociale.

%PM, %03 %707 %2020 %15:%Ago

WGC: Thomas vince e torna n. 1 mondiale

Tutto nelle ultime quattro buche. Lo sprint secco di Justin Thomas, vincitore con 267 (66 70 66 65, -13) colpi del WGC FedEx St. Jude Invitational e tornato dopo due anni sul trono mondiale, e il crollo di Brooks Koepka, coleader dopo 15 buche, e terminato nel gruppetto al secondo posto con 270 (-10) in un finale altamente emozionante e sicuramente imprevedibile.

Sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee, nel torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, Justin Louis Thomas, 27enne di Louisville (Kentucky), ha ottenuto il secondo successo in questa gara, il terzo stagionale, il 13° sul circuito con un major compreso ed è divenuto il terzo giocatore più giovane a raggiungere il traguardo dei tredici titoli dal 1960 a oggi dopo Tiger Woods e Jack Nicklaus.

Decisive, come detto, le ultime quattro buche con Thomas che ha realizzato birdie alla 15ª  e alla 16ª (65, -5 totale con sei birdie e un bogey) e Koepka che  ha concluso con la sequenza bogey-birdie-doppio bogey (parziale di 69, -1). Al vincitore, che ha rafforzato la sua posizione di leader nella FedEx Cup, un congruo assegno di 1.820.000 dollari su un montepremi di 10.500.000 dollari.

Koepka ha condiviso la seconda piazza con Daniel Berger, Tom Lewis e con Phil Mickelson, runner up per la 37ª volta in carriera. Hanno fortemente deluso Rory McIlroy, 47° con 279 (-1) insieme a Patrick Reed, e Jon Rahm, 52° con 281 (+1), che ha mantenuto per sole due settimane la leadership mondiale. Ha dato segni di ripresa, dopo un Memorial Tournament fallimentare e un ritiro, Dustin Johnson, 12° con 272 (-8) alla pari con Webb Simpson, e sono terminati subito dietro Rickie Fowler e Brendon Todd, in vetta dopo tre turni, 15.i con 273 (-7). In media classifica Bryson DeChambeau e Jordan Spieth, 30.i con 276 (-4), Patrick Cantlay, Tommy Fleetwood e Sergio Garcia, 35.i con 277 (-3). Si è giocato a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

L’élite mondiale ora si sposta a San Francisco, in California, per il PGA Championship (6-9 agosto), primo major stagionale al quale non parteciperà Francesco Molinari.

JUSTIN THOMAS NUMERO 1 MONDIALE DOPO OLTRE DUE ANNI – Justin Thomas (punti 9) è tornato sul trono mondiale dopo oltre due anni. L’ultima volta che aveva guidato il World Ranking era stato il 3 giugno 2018. Sono scivolati di un posto Jon Rahm, secondo con p. 8,88, e Rory McIlroy, terzo con p. 8,40 per una situazione molto fluida e suscettibile di variazioni sin dalla prossima gara. Invariate le altre posizioni nella top ten con il trio seguito nell’ordine da Webb Simpson (6,99), Dustin Johnson (6,93), Brooks Koepka (6,69), Bryson DeChambeau (6), Patrick Reed (5,86), Adam Scott (5,58) e Patrick Cantlay (5,52). Da 33° a 37° Francesco Molinari (p. 2,76), che riprenderà a gareggiare da settembre, con l’inizio della nuova stagione del PGA Tour (Safeway Open, 10-13 settembre).

TERZO GIRO - Brendon Todd ancora al comando con 199 (64 65 69, -12) colpi, Brooks Koepka, campione uscente, e Justin Thomas in corsa per il titolo e il flop di Rory McIlroy, numero due mondiale, e di Jon Rahm, fresco numero uno, i motivi salienti dopo il terzo turno del WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che termina con la disputa del quarto sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee.

Brendon Todd (69 di giornata con cinque birdie e quattro bogey), 35enne di Pittsburgh con tre successi nel circuito, uno dei tre plurivincitori stagionali con due allori come Simpson e Thomas, 191 tornei sul tour, per giungere al quarto e impreziosire il suo palmares con un titolo prestigioso, dovrà superare gli ostacoli che si chiamano Byeong-Hun An, secondo con 199 (-11), Rickie Fowler, terzo con 200 (-10), Koepka, quarto con 201 (-9), e Thomas, quinto con 202 (-8). Possibilità di inserirsi nella corsa anche per Phil Mickelson, Chez Reavie, Louis Oosthuizen e Matthew Fitzpatrick, sesti con 203 (-7), mentre sembrano troppo lontani Webb Simpson e Tom Lewis nel gruppo dei decimi con 204 (-6). Quanto a Lewis con un 61 (-9) ha eguagliato il record del campo stabilito da Jay Delsing (1993) e  successivamente da Bob Estes (2001), ma all’epoca il par era di 71.

In buona classifica, ma probabilmente non soddisfacente per loro, Jordan Spieth e Dustin Johnson, 17.i con 205 (-5), a metà Patrick Reed e Byson DeChambeau, 40.i con 209 (-1), e brutte notizie, in vista del major della prossima settimana (PGA Championship, 6-9 agosto, TPC Harding Park, San Francisco, California, senza Francesco Molinari) per Rory McIlroy, 53° con 212 (+2), stesso score di Tommy Fleetwood, e per Jon Rahm, 67° con 215 (+5). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo si disputa a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

Diretta su GOLFTV – Il WGC-FedEx St.Jude Invitational viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it). Quarta giornata: domenica 2 agosto, dalle ore 19 alle ore 1. Su Eurosport2 ed Eurosport Players: dalle ore 21 alle ore 1. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni.

SECONDO GIRO - Ha ceduto Brooks Koepka, da leader a terzo con 133 (-7), e Brendon Todd, in un periodo di ottima forma, ne ha approfittato per passare al comando del 129 (64 65, -11) colpi nel WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, che si sta svolgendo sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis, nel Tennessee. Ha tenuto la seconda posizione Rickie Fowler (131, -9), mentre Koepka ha la compagnia di Chez Reavie e del coreano Byeong-Hun An. Sono in alta classifica l’inglese Matthew Fitzpatrick, sesto con 134 (-6), Webb Simpson, ottavo con 135 (-5), Justin Thomas, 12° con 136 (-4), Dustin Johnson e Jordan Spieth, 15.i con 137 (-3).

E’ risalito dalle retrovie Rory McIlroy, numero due mondiale, da 67° a 33° con 139 (-1), affiancato dall’inglese Tommy Fleetwood, ed è finito quasi in coda alla graduatoria lo spagnolo Jon Rahm, il nuovo numero uno, da 36° a 62° con 144 (+4), dopo un 74 (+4). Non brillano neanche Patrick Reed e Bryson DeChambeau, 43.i con 140 (par).

Brendon Todd, 35enne di Pittsburgh con tre successi nel circuito, è uno dei tre plurivincitori stagionali con due titoli come Simpson e Thomas. Alla 191ª gara sul tour ha realizzato un 65 (-5) con cinque birdie senza bogey, secondo score di giornata dopo il 64 (-6) di Fitzpatrick e di Kevin Na (12°). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo si disputa a porte chiuse e con norme di prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

PRIMO GIRO - Il ritorno ai vertici di Brooks Koepka, leader con 62 (-8) colpi, le difficoltà di Jon Rahm, neo numero uno mondiale, e il flop di Rory McIlroy, numero due appena spodestato dallo spagnolo, hanno caratterizzato il primo giro del WGC FedEx St. Jude Invitational, torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale.

Sul percorso del TPC Southwind (par 70) di Memphis, nel Tennessee, dove si gioca a porte chiuse, Koepka ha due colpi di vantaggio su Rickie Fowler e su Brendon Todd (64, -6), uno dei tre giocatori plurivincitori stagionali. Al quarto posto con 65 (-5) il coreano Sung Kang e al quinto con 66 (-4) Justin Thomas, numero tre mondiale, affiancato da Matt Kuchar, Chez Reavie e da Max Homa.

Buon passo di Phil Mickelson, Bryson DeChambeau, Sergio Garcia e di Viktor Hovland, noni con 67 (-3), e di Jordan Spieth, 15° con 68 (-2). Un colpo in più per Webb Simpson, numero quattro del World Ranking, e per Dustin Johnson, numero cinque, 27.i con 69 (-1), e giro molto sofferto di Jon Rahm, 36° con 70, per un par afferrato con un birdie sull’ultima buca. Sopra par Patrick Reed, 46° con 71 (+1), Tommy Fleetwood, 58° con 72 (+1), e giornata molto negativa per Patrick Cantlay e per Rory McIlroy (due birdie, cinque bogey), 67.i con 73 (+3).

Brooks Koepka, 30enne di West Palm Beach, attuale numero sei del ranking, difende il tiolo conquistato lo scorso anno, ultimo dei suoi sette successi, comprensivi anche di quattro major, oltre che del WGC. Poco dopo quella vittoria sono iniziati i guai con il ginocchio che l’hanno portato alla perdita della leadership mondiale e a una serie di risultati deludenti e solo recentemente da dato segni visibili di ripresa. Ha segnato nove birdie, di cui quattro in partenza suo milgior inizio in assoluto, e un bogey e ha eguagliato il suo score più basso in carriera che aveva siglato nello Shriners Hospitals for Children Open (2016),. Al 136° torneo giocato sul tour, si trova per la settima volta leader nel primo giro, posizione che solo in una occasione ha trasformato in vittoria. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.

Il torneo, come detto, si disputa a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

LA VIGILIA - Al TPC Southwind di Memphis, nel Tennessee, va in onda a porte chiuse il WGC FedEx St. Jude Invitational (30 luglio-2 agosto), torneo del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, dove la vigilia è calamitata da Jon Rahm, che difende la leadership mondiale appena conquistata, e dal detronizzato Rory McIlroy, teso a riprendersela immediatamente, impegnati nel primo di una serie di duelli che probabilmente si protrarranno nel tempo.

Peraltro il calendario li favorisce poiché la prossima settimana ci sarà il primo major stagionale, il PGA Championship (6-9 agosto, TPC Harding Park, San Francisco). Due eventi anche da premi stellari con 10.500.000 dollari in palio per il WGC e ben 11.000.000 per il major.

Field delle grandi occasioni con nove dei primi dieci del ranking mondiale e con Justin Thomas (numero 3), Webb Simpson (n. 4) e Bryson DeChambeau (n. 7), che sono tra i giocatori più in forma e in grado di intralciare la corsa al successo di Rahm e McIlroy. Difende il titolo Brooks Koepka (numero 6), che però non sembra in grado di farlo, perché non ha ancora il ritmo che lo distingueva prima dell’infortunio al ginocchio e che appare ben lontano dai suoi standard. E’ in chiara difficoltà anche Dustin Johnson il quale dopo il fallimentare Memorial Tournament, dove è uscito al taglio con due score di 80 (+8) colpi, si è ritirato nel successivo 3M Open adducendo problemi alla schiena dopo un turno iniziale in 78 (+7). Saranno della partita anche Rickie Fowler, Phil Mickelson, Xander Schauffele, Patrick Reed, Jordan Spieth, Patrick Cantlay, e Tommy Fleetowood, alla seconda apparizione dopo il lockdown con la prima terminata al taglio. Da seguire gli emergenti Viktor Hovland, Collin Morikawa, Joaquin Niemann e Matthew Wolff, mentre sarà ancora assente Tiger Woods.

Il torneo, come detto, si disputa a porte chiuse, e con norme per prevenzione molto restrittive per giocatori e addetti ai lavori.

L’inglese Sam Horsfield ha siglato il suo primo titolo sull’European Tour vincendo con 270 (68 63 71 68, -18) colpi l’Hero Open, il secondo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo la sospensione per l’emergenza sanitaria e in cui Renato Paratore è terminato 28° con 270 (70 70 69 71, -8).

Sul percorso del Forest of Arden Marriott H&CC (par 72), a Birmingham in Inghilterra, finale al brivido per Horsfield, 23enne di Manchester, tifoso dello United, che in testa dal secondo giro è stato agganciato quasi in extremis dal belga Thomas Detry (271), giunto in club house con un po’ di anticipo con un “meno 17”, quando al leader mancavano due buche. Horsfield ha comunque sfruttato il par 5 (buca 17) e con il birdie (parziale di 68, -4 con sei birdie e due bogey) ha avuto partita vinta. In terza posizione con 274 (-14) lo svedese Alexander Bjork, l’inglese Chris Paisley e il gallese Oliver Farr, defilatisi nel corso del turno, e in sesta con 275 (-13) il tedesco Maximilian Kieffer, il francese Matthieu Pavon, il finlandese Mikko Korhonen e il 19enne danese Rasmus Hojgaard che, secondo dopo 54 buche a un colpo dal leader, non ha mai trovato il passo giusto.

Ha festeggiato il nuovo record di presenze sull’European Tour (707 contro le 706 dello scozzese Sam Torrance) lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 34° con 281 (-7), 56enne di Malaga, esempio di longevità agonistica e comunque un vero campione con 21 successi sul circuito dei quali 14 conseguiti dopo i 40 anni.

Paratore, che nella settimana precedente aveva ottenuto il suo secondo titolo sul tour imponendosi nel Betfred British Masters, ha concluso la gara con un 71 (-1). Come nel terzo turno è partito molto forte, ma dopo tre birdie in cinque buche qualcosa non è più andato e sono arrivati quattro bogey insieme ad altri due birdie.

Non hanno superato il taglio, caduto a 142 (-2), Guido Migliozzi, 72° con 143 (74 69, -1), Lorenzo Scalise, 79° con 144 (70 74, par), Edoardo Molinari, 121° con 150 (79 71,+6) e Andrea Pavan, 129° con 158 (76 82, +14).

Si è giocato a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.

TERZO GIRO - L’inglese Sam Horsfield è rimasto da solo al comando con 202 (68 63 71, -14) a un giro dal termine dell’Hero Open - il secondo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo la sospensione per l’emergenza sanitaria - dove Renato Paratore è salito dal 35° al 24° posto con 209 (70 70 69, -7).

Sul percorso del Forest of Arden Marriott H&CC (par 72), a Birmingham in Inghilterra, dopo sette buche condotte con cinque birdie sembrava che Horsfield, 23enne di Manchester, tifoso dello United e senza titoli sul circuito, avesse quasi chiuso il conto con un 18 sotto par e un bel vantaggio, ma nel rientro è accaduto l’imprevedibile e ha rimesso tutti in corsa con tre bogey e un doppio bogey, a fronte di un solo birdie. Il 71 (-1) gli ha lasciato un solo colpo di margine sul gallese Oliver Farr, sul finlandese Mikko Korhonen e sul 19enne danese Rasmus Hojgaard. Saranno in corsa per il successo anche l’inglese Chris Paisley e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, quinti con 204 (-12), quest’ultimo leader con Horsfield dopo due turni, e i sette copncorrenti  al settimo posto con 205 (-11) tra i quali il belga Thomas Detry e i francesi Antoine Rozner e Benjamin Hebert. Passi indietro per lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, stesso score di Paratore, che sta disputando la 707ª gara sul tour, nuovo record di presenze dopo le 706 dello scozzese Sam Torrance.

Paratore è partito molto forte con quattro birdie in sette buche, ma sul resto del tracciato ha trovato un bogey per il parziale di 69 (-3). Non hanno superato il taglio, caduto a 142 (-2). gli altri quattro azzurri in gara: Guido Migliozzi, 72° con 143 (74 69, -1), Lorenzo Scalise, 79° con 144 (70 74, par), Edoardo Molinari, 121° con 150 (79 71,+6) e Andrea Pavan, 129° con 158 (76 82, +14).

Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.

SECONDO GIRO - Lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez ha mantenuto il comando con 131 (62 69, -13) colpi ma è stato raggiunto dall’inglese Sam Horsfield (131 – 68 63) in vetta alla classifica dell’Hero Open, il secondo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour è ripartito dopo la sospensione per l’emergenza sanitaria.

Sul percorso del Forest of Arden Marriott H&CC (par 72), a Birmingham in Inghilterra, dove è rimasto a metà classifica Renato Paratore, 35° con 140 (70 70, -4), i due leader precedono il belga Thomas Detry (134, -10), lo svedese Alexander Bjork e il francese Antoine Rozner (135, -9). Ha tenuto l’altro iberico Miguel Angel Jimenez, sesto con 136 (-8). Il 56enne di Malaga, 21 titoli sul tour dei quali 14 ottenuti dopo i 40 anni, sta festeggiato nel migliore dei modi la sua 707ª presenza sul circuito, nuovo record dopo le 706 partecipazioni dello scozzese Sam Torrance. Stesso score per i transalpini Alexander Levy e Matthieu Pavon, per il finlandese Mikko Korhonen e per il gallese Oliver Farr. E’ scivolato dal secondo al  26° posto con 139 (-5) lo spagnolo Pablo Larrazabal.

Sam Horsfield, 23enne di Manchester, tifoso dello United e senza titoli sul circuito, ha realizzato un 63 (-9), miglior punteggio del turno, con un eagle e sette birdie. Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, 31enne di Madrid, in cerca del primo successo e che si è messo in evidenza lo scorso anno nell’Alps Tour con due vittorie entrambe in Italia (Abruzzo Open e Memorial G. Bordoni), ha notevolmente rallentato con un parziale di 69 (-3), prodotto di cinque birdie e di due bogey, ma è bastato per evitare il sorpasso..

Renato Paratore, come nel primo giro, ha avuto un cammino altalenante che ha prodotto il secondo 70 (-2) consecutivo. Partito dalla buca 10, ha iniziato e concluso il giro con due bogey di fila e in mezzo ha messo sei birdie. Non hanno superato il taglio, caduto a 142 (-2). gli altri quattro azzurri in gara: Guido Migliozzi, 72° con 143 (74 69, -1), Lorenzo Scalise, 79° con 144 (70 74, par), Edoardo Molinari, 121° con 150 (79 71,+6) e Andrea Pavan, 129° con 158 (76 82, +14). Stessa sorte per lo scozzese David Drysdale, medesimo score di Migliozzi,. che sicuramente si attendeva qualcosa di più dal suo 500° torneo sul tour., 43° giocatore a tagliare tale traguardo. Fuori anche il danese Thorbjorn Olesen, 114° con 148 (+4), che rientrava dopo la sospensione revocata dall’European Tour. Il montepremi è di un milione di euro.

Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.

PRIMO GIRO - Dominio spagnolo nella prima giornata dell’Hero Open, il secondo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour ha ripreso il suo cammino dopo lo stop per la pandemia. Sul percorso del Forest of Arden Marriott H&CC (par 72), a Birmingham in Inghilterra, è infatti al comando con 62 (-10) colpi Sebastian Garcia Rodriguez seguito con 64 (-8) da Pablo Larrabazal e da Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga, 21 titoli sul tour dei quali 14 ottenuti dopo i 40 anni, che ha festeggiato in questo modo la sua 707ª presenza sul circuito, nuovo record dopo le 706 partecipazioni dello scozzese Sam Torrance.

Hanno iniziato a metà classifica Renato Paratore e Lorenzo Scalise, 42.i con 70 (-2), insieme al rientrante danese Thorbjorn Olesen, mentre sono oltre Guido Migliozzi, 105° con 74 (+2), Andrea Pavan, 122° con 76 (+4), ed Edoardo Molinari, 130° con 79 (+7).

Il trio spagnolo è seguito dal gallese Oliver Farr, quarto con 65 (-7), dal danese Rasmus Hojgaard, dall’inglese Ashley Chesters e dal sudafricano Justin Walters, quinti con 66 (-6). Tra gli undici concorrenti in ottava posizione con 67 (-5), il belga Thomas Detry, i francesi Joel Stalter e Alexander Levy e il finlandese Mikko Korhonen. Non è andata bene al 45enne scozzese David Drysdale, 89° con 73 (+1). che sta disputando il 500° torneo sul tour., 43° giocatore a tagliare tale traguardo.

Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, 31enne di Madrid, in cerca del primo successo e che si è messo in evidenza lo scorso anno nell’Alps Tour con due vittorie entrambe in Italia (Abruzzo Open e Memorial G. Bordoni), ha realizzato due eagle, otto birdie e due bogey, mentre Miguel Angel Jimenez ha infilato otto birdie senza bogey esprimendo un ottimo gioco a dimostrazione di essere, malgrado l’età, ancora altamente competitivo. Per Pablo Larrazabal nove birdie e un bogey.

E’ andato in altalena Renato Paratore che ha iniziato con due birdie sulle prime cinque buche, ma ha avuto difficoltà tra la nona e la 16ª in cui ha incrociato quattro bogey contro due birdie, poi è tornato sotto par con un eagle alla 17ª (par 5). Più lineare Lorenzo Scalise con quattro birdie e due bogey.

Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.

LA VIGILIA - Renato Paratore, dopo il trionfo nel Betfred British Masters, torna subito in campo nell’Hero Open, dove sarà uno dei protagonisti più attesi e sicuramente farà di tutto per non smentire le aspettative. Nel secondo dei sei tornei denominati “UK Swing” con cui l’European Tour ha ripreso il suo cammino dopo lo stop per la pandemia, che avrà luogo sul tracciato del Forest of Arden Marriott H&CC, a Birmingham in Inghilterra, saranno in gara altri quattro azzurri. Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Guido Migliozzi e Lorenzo Scalise, già presenti nel British Masters e in cerca del miglior rendimento dopo il periodo di sosta forzata.

Paratore, in ottima condizione, ha le carte in regola per ripetersi, ma si è dato quale prossimo obiettivo la presenza all’US Open e la strada per arrivarci passa per la classifica del “Gold for Good”, iniziativa benefica varata dal board dell’European Tour per lo “UK Swing”, ordine di merito basato sulle sei gare con i primi dieci che avranno un posto nel field major in programma al Winged Foot GC di Mamaroneck (New York) dal 17 al 20 settembre. Costoro si divideranno anche un premio di 250.000 sterline da devolvere a enti di beneficenza a loro scelta. Un ulteriore contributo di 500.000 sterline verrà concesso dall’European Tour. Al momento l’azzurro ovviamente è primo e ha comunque necessità di mantenersi sempre ad alto livello nei prossimi impegni.

A Birmingham è probabile che possa ripetersi il duello tra i romano e il 19enne Rasmus Hojgaard. Sarebbe il terzo della serie dopo il primo favorevole al danese vincitore a dicembre del Mauritius Open al playoff su Paratore e sul francese Antoine Rozner e dopo quello della settimana scorsa. Non mancheranno altri candidati al titolo tra i quali ricordiamo i sudafricani Justin Harding (terzo nel British Masters) e Brandon Stone, gli inglesi Eddie Pepperell, Oliver Fisher e Andy Sullivan, l’olandese Joost Luiten, il neozelandese Ryan Fox, l’australiano Scott Hend, lo scozzese Marc Warren e il francese Joel Stalter, gli ultimi due vincitori a luglio in Austria dei due eventi misti con il Challenge Tour.

Tornerà in campo il danese Thorbjorn Olesen, sospeso dall’European Tour dopo essere stato messo sotto processo dalla giustizia inglese, ma i "ritardi senza precedenti nei procedimenti giudiziari del Regno Unito causati dall'emergenza sanitaria" con conseguente spostamento di detto processo al 6 dicembre 2021, hanno fatto prendere ai dirigenti del tour la decisione di riammetterlo alle gare.

Sarà festa grande per lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 56enne di Malaga, 21 titoli, che disputerà il torneo numero 707 e batterà il record di presenze sul circuito dello scozzese Sam Torrance (706).

Il torneo, che riprende con nome diverso l’English Open svoltosi ininterrottamente dal 1988 al 2002 (ultimo vincitore Darren Clarke che si impose tre volte) ha un montepremi di 1.000.000 di euro.

Si gioca a porte chiuse con i giocatori e tutti gli altri addetti ai lavori sottoposti ai test per il Covid-19 dagli specialisti della Cignpost e nel pieno rispetto delle distanze sociali e delle rigide norme di sicurezza dettate dalla Health Strategy.

Il torneo su GOLFTV – L’Hero Open viene trasmesso in diretta da GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 30 luglio e venerdì 31, dalle ore 13 alle ore 15 e dalle ore 16 alle ore 19; sabato 1 agosto, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 2, dalle ore 13 alle ore 17,30. Commento di Nicola Pomponi e di Federico Colombo.

%PM, %28 %883 %2020 %20:%Lug

Via al Campionato Nazionale Open

Prende il via sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (VT), la casa del golf italiano, la 14ª edizione dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, con un doppio evento dove saranno impegnati molti tra i migliori giocatori azzurri: l’81° Campionato Nazionale Open maschile (29 luglio -1 agosto), il più longevo torneo italiano, che sarà seguito dal Campionato Nazionale Open femminile (31 luglio-1 agosto), giunto alla sua seconda edizione. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup, che si disputerà per la prima volta in Italia nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Roma, l’Italian Pro Tour - con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG – vedrà in azione i protagonisti del golf nazionale e internazionale in un circuito di gare che coinvolgerà tutta la nazione da nord a sud.

La Pro Am - La settimana golfistica si è aperta con la Pro Am vinta con -28 dal team di Edoardo Raffaele Lipparelli insieme ad Aldo Cori, Roberta Concina, Andrea Perrone. In seconda posizione (con lo stesso punteggio complessivo, ma con uno score inferiore nelle seconde nove buche) la squadra guidata da Giulio Castagnara con Franca D’Aleo, Stefania Chiari e Daniela Bicchieri. Al terzo posto con -22 il quartetto capitanato da Michele Cea con Mario Venturini, Giorgio Baiocchi e Gabriele Gugnali.

Quarta posizione con -19 per la squadra del pro Federico Maccario, che è sceso in campo con Simone Pepe (ex calciatore della Juventus), Filippo Di Felice e Stefano Tiberio. Al quinto posto con -19 il team di Enrico Di Nitto insieme ai due “Giocatori di Interesse Nazionale Paralimpici” Edoardo Biagi (Coordinatore del Settore Paralimpico FIG), Cristiano Berlanda e al dilettante Carlo Crisciotti. Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble – net aggregate team score in relation to par” -“Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie, eagle ed albatross.

Tanti pretendenti per un titolo prestigioso - L’albo d’oro del Campionato Nazionale Open è stato firmato praticamente da tutti i giocatori che hanno scritto brani importanti della storia golfistica italiana e forse non è un caso che Renato Paratore, trionfatore domenica scorsa nel British Masters, abbia iniziato la sua carriera da pro proprio con un successo in questo torneo al San Domenico Golf nel 2014. Tra i possibili protagonisti Matteo Manassero, che ai primi di luglio è tornato a vincere proprio al Golf Nazionale il “Warm Up Contest” e recenti past winner quali Jacopo Vecchi Fossa (2018), Enrico Di Nitto (2017) e Filippo Bergamaschi (2016). Senza dimenticare Edoardo Raffaele Lipparelli, dominatore dell’Alps Tour 2019, Aron Zemmer, Federico Maccario, Cristiano Terragni, Luca Cianchetti, Philip Geerts, Michele Ortolani, Giulio Castagnara, e Carlo Casalegno.

Al via anche Marco Bernardini, che si impose nel 2008, trentatre anni dopo l’ultimo dei quattro successi di suo padre Roberto (1975). La doppia vittoria è riuscita anche in altre tre famiglie: Grappasonni (il padre Ugo e il figlio Silvio), Canessa (Emanuele e Andrea) e Bolognesi (Ovidio ed Emanuele). Nutrito il gruppo dei dilettanti tra i quali citiamo Giovanni Manzoni, vincitore quest’anno nei College USA, Andrea Romano, Pietro Bovari, Jacopo Albertoni e Niccolò Agugiaro, che gioca in casa. Nel successivo campionato femminile saranno di scena, tra le altre, Diana Luna, che difende il titolo, Lucrezia Colombotto Rosso, Stefania Avanzo insieme a Giulia Sergas, Veronica Zorzi e a Stefania Croce.

Gli sponsor - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Kappa (Official Sponsor); Harmont & Blaine (Official Formalwear); Corriere dello Sport, Il Giornale, Tuttosport (Media Partner). Official Advisor: Infront.

Le formule di gara  – Il campionato maschile si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 professionisti classificati, più i pari merito al 40° posto, e i dilettanti il cui punteggio non sarà superiore a quello del 40° pro classificato. In palio un montepremi complessivo di 50.000 euro. Quello femminile si disputerà su 36 buche con montepremi di 10.000 euro. Si giocherà a porte chiuse e tutti i partecipanti e gli addetti ai lavori rispetteranno le disposizioni di sicurezza previste dal protocollo federale.

Pagina 163 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca