Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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DP Tour: Norgaard ok, Manassero 6°

Matteo Manassero, protagonista di una bella prestazione, si è classificato al sesto posto con 279 (-9) colpi nel Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, evento del DP Worl Tour disputato percorso di The Belfry (par 72), unico ad aver ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. 

Ha vinto a sorpresa il danese Niklas Norgaard (272 - 70 66 64 72, -16), 32enne di Copenhagen, che fino ad ora aveva ottenuto solo tre successi nella Nordic Golf League, un tour di terzo livello. In stagione, comunque, ha sfiorato il titolo nel Soudal Open (2°) e ha ottenuto altri due piazzamenti tra i top ten.

Nella prima gara di qualificazione per entrare nel Team Europe alla prossima Ryder Cup (USA, 26-28 settembre 2025), dopo aver preso il comando con un 64 (-8), migliore score assoluto del torneo, Norgaard ha stentato nel quarto con un 72 (par) dovuto a quattro birdie, due bogey e un doppio bogey molto rischioso alla buca 15. E’ riuscito comunque a gestire in piccolo patrimonio di quattro colpi che aveva dopo 54 buche, perché comunque nessuno degli avversari più vicini ha alzato il ritmo, a cominciare dal sudafricano Thriston Lawrence, secondo a due colpi (274, -14). L’unico che ha provato a insidiarlo è stato il connazionale Rasmus Hojgaard, che ha realizzato un 65 (-7), parziale più basso di giornata, ma era troppo lontano dalla vetta e la sua rincorsa si è fermata al terzo posto.

Al quarto con 277 (-11) il francese Jeong weon Ko e al quinto con 278 (-10) lo svedese Jesper Svensson, mentre Manassero ha avuto la compagnia dello spagnolo Jorge Campillo, entrambi seguiti dall’inglese Matt Wallace, ottavo con 280 (-8). In 12ª posizione con 282 (-6)  il sudafricano Brandon Stone, l’altro autore di un 64 (-8) nel secondo giro, e solo in 53ª con 291 (+3) il neozelandese Daniel Hillier, che difendeva il titolo.

Matteo Manassero (73 68 69 69), tornato alle gare dopo aver preso parte alle Olimpiadi di Parigi (18°), ha iniziato al 70° posto, passando poi per il 20° e il 7°. Ha quindi concluso con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) che gli ha permesso di guadagnare una posizione e per la quinta volta in stagione è terminato in top ten (in precedenza 5° South African Open e Hero Indian Open, 7° KLM Open e 10° Open d’Italia) con la perla del successo nel Jonsson Workwear Open in Sudafrica a marzo. Alla sua bella prova ha fatto riscontro il successo nel Campionato Nazionale Ragazzi Match Play/Trofeo Andrea Brotto del fratello Giovanni.

Degli altri italiani si è classificato al 25° posto con 286 (-2) Andrea Pavan e hanno segnato tre colpi in più Edoardo Molinari e Francesco Laporta, 39.i con 289 (+1). Non hanno superato il taglio Guido Migliozzi, 93° con 147 (+3), Filippo Celli, 116° con 149 (+5), Lorenzo Scalise, 132° con 151 (+7), e Renato Paratore, 139° con 152 (+8).

Norgarrd per l’exploit ha ricevuto un assegno di 595.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero, salito dal 20° al settimo posto con 210 (73 68 69, -6) colpi, è stato tra i protagonisti del “moving day” nel Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, il torneo del DP World Tour che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso di The Belfry (par 72), unico ad aver ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. 

E’ salito al vertice il danese Niklas Norgaard con 200 (70 66 64, -16), che ha ben quattro colpi di vantaggio sul sudafricano Thriston Lawrence, secondo con 204 (-12), e sei sul francese Jeong weon Ko, terzo con 206 (-10). Seguono con 208 (-8) l’inglese Andrew Wilson, con 209 (-7) il sudafricano Brandon Stone e lo svedese Jesper Svensson e affianca Manassero l’inglese Tyrrell Hatton, membro della LIV Golf, leader dopo due turni e crollato con un 76 (+4).

Ha perso ancora terreno Andrea Pavan, da 14° a 34° con 216 (69 71 76, par) dove ha la compagnia di Edoardo Molinari (76 66 74), e al 50° posto con 218 (70 73 75, +2) Francesco Laporta. Non hanno superato il taglio Guido Migliozzi, 93° con 147 (+3), Filippo Celli, 116° con 149 (+5), per la quarta volta di fila, Lorenzo Scalise, 132° con 151 (+7), e Renato Paratore, 139° con 152 (+8), per la 14ª volta fuori a metà gara in 15 partecipazioni. Il montepremi è di 3.500.000 dollari con prima moneta di 595.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - L’inglese Tyrrell Hatton, giocatore membro della LIV Golf, ha preso il comando con 134 (69 65, -10) colpi nel secondo giro del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, il torneo del DP World Tour che s sta svolgendo sul percorso di The Belfry (par 72), unico ad aver ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra.  

Lo seguono con 135 (-9) il sudafricano Brandon Stone, il francese Jeong weon Ko e lo spagnolo Jorge Campillo, secondi con 135 (-9). Al quinto posto con 136 (-8) il danese Niklas Norgaard e il transalpino Tom Vaillant e al settimo con 137 (-7) il sudafricano Thriston Lawrence.

Ha perso nove posizioni, ma è rimasto in alta classifica Andrea Pavan, 14° con 140 (69 71, -4), e hanno effettuato due decise rimonte Matteo Manassero, da 70° a 20° con 141 (73 68, -3), ed Edoardo Molinari, da 125° a 26° con 142 (76 66, -2), mentre è 37° con 143 (70 73, -1) Francesco Laporta.

Non hanno superato il taglio Guido Migliozzi, 93° con 147 (+3), Filippo Celli, 116° con 149 (+5), Lorenzo Scalise, 132° con 151 (+7), e Renato Paratore, 139° con 152 (+8). Il montepremi è di 3.500.000 dollari con prima moneta di 595.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ottimo avvio di Andrea Pavan, quinto con 69 (-3, cinque birdie, tre bogey) colpi, nel Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo, il torneo del DP World Tour iniziato sul percorso di The Belfry (par 72), unico ad aver ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra.

Sono al vertice con 67 (-5) l’inglese Paul Waring e il francese Jeong weon Ko, che precedono di un colpo lo spagnolo Jorge Campillo e il sudafricano Thriston Lawrence, terzi con 68 (-4).

Ha ben tenuto Francesco Laporta, 17° con 70 (-2), mentre sono tutti in affanno gli altri sei azzurri in gara. Ballano sul limite del taglio Guido Migliozzi e Matteo Manassero, al rientro dopo le Olimpiadi di Parigi, 70.i con 73 (+1), sono a rischio di uscita Lorenzo Scalise e Filippo Celli, 98.i con 74 (+2), così come Edoardo Molinari, 125° con 76 (+4), mentre Renato Paratore, che ha vinto questo torneo nel 2020, molto difficilmente riuscirà a evitare di rimanere fuori gara dopo 36 buche per la per la 14ª volta nelle ultime 15 partecipazioni. Il montepremi è di 3.500.000 dollari con prima moneta di 595.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Un torneo di prestigio, firmato spesso da grandi campioni, e tanti motivi di interesse. E’ la 72ª edizione del Betfred British Masters hosted by Sir Nick Faldo in programma dal 29 agosto al 1° settembre sul percorso di The Belfry, che ha ospitato per quattro volte la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Con questo evento iniziano le gare di qualificazione per entrare nel Team Europe alla prossima Ryder Cup, e le “Back 9”, ciclo che si concluderà con il Genesis Championship (24-27 ottobre) al termine del quale i primi 110 della Race To Dubai (ordine di merito) avranno la ‘carta’ per il circuito 2025. Poi il gran finale con gli ultimi due tornei di Play-Off.

A The Belfry saranno sul tee di partenza otto giocatori italiani, compresi Renato Paratore, vincitore nel 2020 emulando l’impresa compiuta 44 anni prima da Baldovino Bassù (1976), e Guido Migliozzi, secondo nel 2021, che rientra dopo aver preso parte alle Olimpiadi di Parigi (22°). In campo anche Matteo Manassero, pure lui reduce dai Giochi (18°), Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta, Filippo Celli ed Edoardo Molinari, nella duplice veste di concorrente e di vice capitano (confermato) del Team Europe.

Difende il titolo il neozelandese Daniel Hillier, 26enne di Porirua, città a nord di Wellington, 57 presenze, il quale, oltre al successo inglese, in precedenza ne ha conquistati due sul Challenge Tour, tre nel Charles Tour di casa e uno fuori dai circuiti (Fruehauf Trailers Omaha Beach Pro-Am). Attualmente 97° nella money list, non sembra in condizioni di ripetersi in una annata in cui al momento ha superato dieci tagli in 17 tornei, con miglior risultato un 11° posto (ISPS Handa Championship) e con gli altri piazzamenti tra media e bassa graduatoria.

Nel field gli inglesi Danny Willett (suo il Masters 2016), Tyrrell Hatton, attualmente membro della LIV Golf, e numerosi vincitori stagionali: il francese Frederic Lacroix (primo alloro nel precedente Danish Golf Championship), gli inglesi Laurie Canter e Harry Hall, lo scozzese Ewen Ferguson, lo statunitense Jordan Gumberg, il tedesco Marcel Siem, a segno nell’Open d’Italia a Cervia, i giapponesi Rikuya Hoshino, Yuto Katsuragawa e Keita Nakajima, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo svedese Jesper Svensson, il danese Thorbjorn Olesen e il sudafricano Dylan Frittelli, oltre a Manassero e a Migliozzi. Il montepremi è di 3.500.000 dollari con prima moneta di 595.000 dollari.

Iniziano le gare di qualificazione per la Ryder Cup 2025 - Il Betfred British Masters è la prima delle gare di qualificazione, che termineranno il 24 agosto del prossimo anno, per entrare nel Team Europe che sfiderà, dopo il trionfo di Roma, la compagine USA al Bethpage Black Course (26-28 settembre 2025), a Farmingdale nello stato di New York. In palio 1.500 punti. C’è stato un cambiamento significativo nella selezione: infatti vi sarà una sola Ryder Cup Points List, che assegnerà sei posti di diritto, mentre il capitano Luke Donald, anche lui riconfermato e che sarà al via, avrà a disposizione sei wild card.

Back 9 - Completati i cinque “Global Swing”, inizia la fase finale del DP World Tour con i “Back 9”, nove tra gli eventi storici del circuito compreso uno delle Rolex Series (BMW PGA Championship, 19-22 settembre), che condurranno ai Play-Off, ossia ai due tornei conclusivi, anche questi inseriti nelle Rolex Series, l’Abu Dhabi HSBC Championship (7-10 novembre) al quale saranno ammessi i primi 70 della Race To Dubai, che si ridurranno a 50 nel successivo DP World Tour Championship di chiusura (14-17 novembre).

La storia del torneo - La gara è nata nel 1946 con il nome di Dunlop Masters, che ha conservato fino al 1982. Dopo un anno come Silk Cut Masters (1983) è divenuto British Masters, denominazione che è stata quasi sempre abbinata al nome di uno sponsor. L’attuale è il decimo della serie. Oltre a Hillier, Paratore e al citato Olesen (2022), saranno in campo altri tre past winner, lo svedese Marcus Kinhult (2019), l’inglese Eddie Pepperell (2018) e lo spagnolo Gonzalo Fernandez-Castaño (2008). Tra i runner up, oltre a Migliozzi, lo statunitense Gunner Wiebe e l’inglese Oliver Wilson (2023), l’olandese Rasmus Hojgaard (2020), gli altri due inglesi Pepperell e Matt Wallace (2019) e il paraguaiano Fabrizio Zanotti (2015). Tredici i plurivincitori, tutti con due titoli, tra i quali gli inglesi Peter Thomson e Tony Jacklin, l’iberico Severiano Ballesteros, il sudafricano Bobby Locke e l’australiano Greg Norman.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Betfred British Masters sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 29 agosto e venerdì 30, dalle ore 13 alle ore 18,30; sabato 31 e domenica 1 settembre, dalle ore 12,30 alle ore 17,30. Commento di Silvio Grappasonni, Claudio Viganò, Giovanni Dassù e di Fabrizio Redaelli.

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LET: Fanali, un bel quinto posto

Alessandra Fanali, dopo una tonica prova, si è classificata al quinto posto con 278 (68 69 70 71, -14) colpi nel KPMG Women's Irish Open, evento del Ladies European Tour che si è svolto al Carton House (The O’Meara Course, par 73) di Maynooth, nei pressi di Dublino in Irlanda. E’ la terza volta in stagione che l’azzurra termina in top ten dopo il secondo posto nel Magical Kenya Ladies Open, primo evento dell’anno, e il sesto nel Ladies Italian Open.

Ha vinto con 273 (-19) l’inglese Annabel Dimmock (72 66 65 70), che dopo aver concluso il torneo alla pari con la francese Pauline Roussin-Bouchard (69 70 69 65)  l’ha poi superata alla seconda buca di spareggio. La vincitrice, 27enne di Londra alla 120ª presenza sul circuito, ha ottenuto il secondo titolo dopo quello nel Jabra Ladies Open (2019) e ha ricevuto un assegno di 60.000 euro su un montepremi di 400.000 euro.

Al terzo posto con 274 (-18) la finlandese Ursula Wikstrom, al quarto con 275 (-17) la svizzera Chiara Tamburlini e, insieme ad Alessandra Fanali, anche la thailandese Trichat Cheenglab, l’australiana Kirsten Rudgeley e Tiffany Chan di Hong Kong. In nona posizione con 279 (-13) la svedese Linnea Johansson e in decima con 280 (-12) l’inglese Lily May Humphreys e la slovena Katja Pogacar. E’ uscita al taglio Virginia Elena Carta, 117ª con 153 (74 79, +7).

 

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali tornano in campo per partecipare al KPMG Women's Irish Open (29 agosto-1 settembre), il torneo che anticipa la Solheim Cup, la sfida tra il Team Europe e quello USA in programma dal 13 al 15 settembre al Robert Trent Jones Golf Club di Gainesville, negli Stati Uniti.

Sul percorso del Carton House (The O’Meara Course), a Maynooth, nei pressi di Dublino, in un field, in cui vi sono  numerose defezioni, calamitano l’attenzione sette vincitrici stagionali. Tre sono tra le top ten dell’ordine di merito: la belga Manon De Roey (n. 3), la svizzera Chiara Tamburlini (n. 5), e l’inglese Alice Hewson (n. 7). Con loro la ceca Jana Melichova, l’irlandese Leona Maguire, la spagnola Marta Martin e l’altra inglese Amy Taylor, vincitrice del Ladies Italian Open. Saranno tra le favorite insieme a numerose altre concorrenti come l’indiana Diksha Dagar, l’olandese Anne Van Dam, la ceca Klara Davidson Spilkova, le inglesi Gabriella Cowley, Liz Young e Cara Gainer, le francesi Celine Herbin e Pauline Roussin-Bouchard e la spagnola Maria Hernandez (n. 9 del ranking). Senza dimenticare la neozelandese Momoka Kobori, la thailandese Aunchisa Utama, l’elvetica Elena Moosmann, la giapponese Ayako Uehara, la svedese Sofie Bringner e l’inglese Gemma Clews.

Dopo la Solheim Cup mancheranno otto tornei al termine della stagione. Entrambe le azzurre sono state piuttosto altalenanti, ma il secondo posto ottenuto da Alessandra Fanali nel primo torneo dell’anno (Magical Kenya Ladies Open) l’ha comunque messa al sicuro nell’ordine di merito dove attualmente è 21ª. Deve invece cambiare passo Virginia Elena Carta che occupa l’85ª piazza. Il montepremi è di 400.000 euro.

Successo con brivido finale per l’inglese Steve Lewton nel Mandiri Indonesia Open, il torneo dell’Asian Tour disputato al Damai Indah Golf (PIK Course, par 71), a Giacarta in Indonesia. Dopo aver rimontato dal secondo posto con cinque birdie in dieci buche e aver difeso la leadership con altri due, per ovviare a due bogey, si è presentato sul tee della buca 18 con due colpi di margine sul cinese Sampson Zheng e sull’australiano Aaron Wilkin, in vetta dopo tre round. Al quel punto l’imprevedibile: l’inglese ha segnato un doppio bogey, ma i suoi avversari non hanno saputo approfittarne chiudendo entrambi con il “4” del par. Così gli hanno concesso la chance del playoff che ha saputo sfruttare al meglio con un birdie alla seconda buca supplementare.

Lewton, 41enne di Northampton, ha conquistato il secondo successo sull’Asian Tour a distanza di dieci anni dal primo (Mercuries Taiwan Masters, 2014). Nel suo palmarès anche una vittoria nel Philippine Golf Tour e quattro nel Jamega Pro Golf Tour.

Alla gara ha preso parte Stefano Mazzoli, 34° con 279 (68 69 68 74, -5), che ha perso posizioni con un 74 (+3) a chiudere dopo i primi tre turni sotto par. Comunque ha riscattato il taglio subito nel precedente International Series England, dopo aver ottenuto un ottimo quinto posto nell’International Series Morocco.

Sono rimasti fuori dallo spareggio per un colpo l’australiano Travis Smyth e il cinese Liu Yanwei, quarti con 269 (-15). Affollata la sesta piazza occupata con 272 (-12) dallo statunitense Austen Truslow, dai thailandesi Sarit Suwannarut, Poosit Supupramai e Suteepat Prateeptienchai, dal malese Ervin Chang, dal sudafricano Ian Snyman e dall’indiano Saptak Talwar.

A Lewton è andato un assegno di 90.000 dollari su un montepremi di 500.000 dollari, uno dei più bassi del tour.

 

LA VIGILIA - Stefano Mazzoli torna sull’Asian Tour, per il quale ha conquistato la ‘carta’ con l’ottavo posto nella Qualifying School, in una stagione in cui si alterna anche sul Challenge Tour europeo. Partecipa al Mandiri Indonesia Open (29 agosto-1 settembre) sul percorso del Damai Indah Golf (PIK Course), a Giacarta in Indonesia, dove proverà a riprendere il cammino interrotto con il taglio nell’International Series England, dopo aver conquistato un ottimo quinto posto nell’International Series Morocco. Deve anche difendere la buona posizione nell’ordine di merito (33°) per poter conservare la ‘carta’ nel 2025.

Campione in carica il thailandese Nitithorn Thippong, 27enne di Pathum Thani, che si è posto in evidenza nel 2022, quando ha vinto due gare sul circuito (DGC Open e International Series Singapore). Ora dovrà provare a concedere il bis nel terzo acquisito lo scorso anno, ma attraversa un momento di scarsa forma, sottolineato da quattro uscite al taglio in otto presenze e con un 13° posto quando è andato a premio a fronte di tre piazzamenti in bassa classifica.

Big praticamente quasi tutti assenti, soprattutto poco motivati dal montepremi di soli 500.000 dollari, uno dei più bassi del tour, ma il field presenta comunque numerosi buoni giocatori. Ricordiamo gli australiani Scott Hend e Brendan Jones, i thailandesi David Boriboonsub, Suteepat Prateeptienchai, Phachara Khongwatmai e Panuphol Pittayarat, l’inglese Steve Lewton, il sudafricano Jbe Kruger, il malese Danny Chia, gli indiani Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat e S.S.P. Chawrasia, i filippini Miguel Tabuena e Angelo Que e lo spagnolo Carlos Pigem.

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Challenge: De Leo e Zemmer quinti

Lo spagnolo Angel Ayora, 19 anni, al primo anno di Challenge Tour, è stato l’assoluto protagonista del Rosa Challenge Tour, dove si è imposto con grande autorità. Sul percorso del Rosa Golf Club (par 70), a Konopiska in Polonia, nazione dove il secondo circuito continentale è tornato dopo 15 anni, ha concluso la sua corsa vincente con 267 (66 65 66 70, -13) colpi, dopo aver preso il comando al termine del terzo giro.

Hanno offerto una bella prestazione, quinti con 272 (-8), Gregorio De Leo (70 68 61 73) e Aron Zemmer (66 69 70 67), e si è classificato 63° con 286 (72 68 72 74, +6) Edoardo Raffaele Lipparelli.

Ayora, che in sedici gare ha ottenuto altre tre top ten e ha subito solamente due tagli, ha attaccato decisamente nel quarto round mettendo a segno quattro birdie (contro un bogey) sulle prime dieci buche, poi si è limitato a controllare cosa succedeva alle sue spalle e non ha corso rischi, pur concedendosi qualche distrazione con tre bogey nella fase conclusiva (70, par). Ha superato di tre colpi il nordirlandese Dermot McElroy, secondo con 270 (-10), e di quattro gli svedesi Christofer Rahm e Jens Fahrbring, terzi con 271 (-9), quest’ultimo in vetta nei primi due round. Hanno realizzato lo stesso score di De Leo e Zemmer anche il danese John Axelsen, il finlandese Oliver Lindell, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e il francese Benjamin Hebert.

Ha compiuto una prodezza nel terzo giro De Leo che con un 61 (-9, nove birdie senza bogey), miglior parziale del turno, è risalito dal 37° al secondo posto. Ha rallentato nel quarto con un 73 (+3), ma resta comunque la bontà della prestazione. Recupero finale di Zemmer che con un 67 (-3, quattro birdie, un bogey) ha guadagnato nove posizioni.

Ayora ha percepito un assegno di 43.200 euro su un montepremi di 270.000 euro.

 

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour torna in Polonia dopo 15 anni, dove è in programma dal 29 agosto al 1° settembre il Rosa Challenge Tour, 21° dei 29 eventi stagionali del secondo circuito europeo le cui gare diventano sempre più importanti nell’ottica delle 20 “carte” per il DP World Tour 2025, che saranno assegnate ai migliori classificati a fine anno nella Road To Mallorca (ordine di merito). Sul percorso del Rosa Golf Club, a Konopiska, saranno gara tre soli giocatori italiani: Gregorio De Leo, Aron Zemmer ed Edoardo Raffaele Lipparelli.

Nel field 13 dei primi 20 della money list tra i quali calamita l’attenzione lo spagnolo Joel Moscatel che, avendo già vinto due tornei in stagione, punta al terzo per salire immediatamente sul circuito maggiore dove, quinto nella Road To Mallorca, è praticamente già sicuro di accedere.

Tra I favoriti il danese Hamish Brown (n. 4), il francese Alexander Levy (n. 7), l’inglese Jack Senior (n. 9) e l’irlandese Conor Purcell (n. 10), mentre hanno bisogno di risalire la china il norvegese Andreas Halvorsen (n. 18) e lo svedese Bjorn Akesson (n. 20), che pur aver ottenuto un titolo rischiano ora di uscire dalla top 20. Operazione aggancio, invece, per l’inglese Frank Kennedy, anche lui a segno, che deve recuperare dalla 31ª piazza per entrare in zona “carta”.

Il Rosa Challenge Tour è la settima gara organizzata in Polonia entrata nel calendario del circuito dalla sua nascita nel 1989. Si sono svolti in precedenza il Bank Pekao Polish Open (1996), il Polish Open (1997), il Warsaw Golf Open (1998) e il Daewoo Warsaw Golf Open (1999), seguiti dal DHL Wroclaw Open (2008, 2009). Il montepremi è di 270.000 con prima moneta di 43.200 euro.

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Team Cup: F. Molinari e Rose capitani

Francesco Molinari e l’inglese Justin Rose sono stati nominati capitani dei team dell’Europa Continentale e della Gran Bretagna & Irlanda nella seconda edizione della Team Cup, che si svolgerà dal 10 al 12 gennaio 2025 al National Course dell'Abu Dhabi Golf Resort, ad Abu Dhabi. E’ un incontro con vista sulla Ryder Cup, ma soprattutto in ottica wild card. Infatti alla manifestazione sarà presente l’inglese Luke Donald, capitano vittorioso del Team Europe a Roma 2023 e confermato per la prossima sfida nel settembre del 2025 al Bethpage Black Course di Farmingdale (New York).

Le squadre, oltre Molinari e Rose, comprenderanno i primi quattro membri disponibili dell'Europa Continentale e di GB&I nella classifica finale della Race to Dubai 2024, con i cinque giocatori rimanenti di ogni formazione selezionati dai rispettivi capitani in consultazione con Luke Donald. Come nel 2023, le due compagini si affronteranno in match play con una sessione di fourball venerdì 10 gennaio, due di foursome sabato 11  e una di singoli la domenica 12, con ogni giocatore che prenderà parte a tutte e quattro le sessioni. Verrà assegnato un punto per ogni vittoria e mezzo per il par e ne saranno necessari 12,5 e per aggiudicarsi il trofeo.

La prima edizione della Team Cup, denominata nell’occasione Hero Cup, si è giocata a gennaio 2023, con l’Europa Continentale, guidata da Molinari, che ha sconfitto la GB&I diretta dall’inglese Tommy Fleetwood per 14,5 a 10,5. I giocatori che hanno gareggiato in quella competizione e che hanno poi rappresentato l'Europa nella Ryder Cup sono stati Nicolai Højgaard e Sepp Straka (EC) e Fleetwood, Tyrrell Hatton, Shane Lowry e Robert MacIntyre (GB&I).

Ha detto Molinari: "Sono felice di avere l'opportunità di essere di nuovo alla guida dell'Europa Continentale e di provare a difendere il titolo. È stata una settimana davvero speciale quella del 2023 ed è stato fantastico vedere giocatori di tanti paesi diversi lavorare per un unico obiettivo".

Rose ha dichiarato: “In questo momento ci sono numerosi talenti in Gran Bretagna e in Irlanda e sarà fantastico avere la possibilità di provare a inserirli in una squadra vincente".

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J. Léglise Trophy: vince l'Europa

Nuovo successo del Continent of Europe, nel quale ha giocato Giovanni Binaghi, il quinto di fila e il settimo nelle ultime otto sfide, contro la Gran Bretagna & Irlanda (12-10) nella 56ª edizione del Jacques Léglise Trophy, gara a livello di Under 18 con compagini di nove elementi che si è svolta sul percorso del West Lancashire Golf Club, fondato nel 1873 a Blundellsands, nel distretto metropolitano di Sefton in Inghilterra.

A causa del maltempo, nella prima giornata, il programma è stato variato. Non si sono potuti far disputare i quattro doppi e si è deciso di portare i singoli da otto a nove che si sono conclusi in parità (4,5-4,5). Nell’occasione Binaghi è stato superato per 3&2 dall’inglese Oscar Lent. L’unica sessione di foursome si è svolta nella seconda giornata e praticamente è stata decisiva ai fini del risultato perché il parziale di 4-0 ha lanciato verso il successo i continentali, affidati per la prima volta al belga Pierre Relecom. In questa fase Binaghi e l’ucraino Lev Grinberg hanno sconfitto per 3&2 gli inglesi Daniel Hayes e Charlie Rusbridge. Nei singoli conclusivi la prevalenza (parziale di 5,5-3,5) non è bastata a GB&I per ribaltare la situazione. Un punto lo ha siglato l’inglese Daniel Hayes contro Binaghi (3&2).

Nel Continent of Europe il migliore è stato lo svedese Viggo Olsson Mork (3 punti), che ha vinto tutti e tre i match, e sono rimasti imbattuti anche l’altro svedese Neo Berg e il tedesco Nils-Levi Bock (2,5 punti, due successi, un pari) e il francese Hugo LeGoff (p. 2, una vittoria e due pareggi). Tra i britannici, condotti dal gallese Chris King, tutti hanno subito almeno una sconfitta. Ha ottenuto 2 punti Henry Styles e 1,5 Sebastian Desoisa, Oscar Lent, Charlie Rusbridge e Daniel Hayes, tutti inglesi.

Nelle nove edizioni iniziali del torneo, nato nel 1958, la selezione britannica, che si chiamava “England & Scotland”, vinse tutti i match. Dopo una lunga pausa si riprese nel 1977 con l’allargamento ad atleti di Galles e Irlanda. La Gran Bretagna & Irlanda iniziò con due sconfitte, ripagandosi poi con gli interessi perché in un totale di 47 match il responso è stato di 30 vittorie per la compagine d’oltre Manica contro 17 degli avversari (in totale 39 a 17).

 

LA VIGILIA - Giovanni Binaghi farà parte della selezione del Continent of Europe che sfiderà quella di Gran Bretagna & Irlanda nella 56ª edizione del Jacques Léglise Trophy, gara a livello di Under 18 con compagini di nove elementi, in programma nei giorni 23 e 24 agosto sul percorso del West Lancashire Golf Club, fondato nel 1873 a Blundellsands, nel distretto metropolitano di Sefton. Disegnato da C. K. Cotton, è tra i dieci circoli più antichi d’Inghilterra e vanta uno dei link più naturali e impegnativi delle isole britanniche.

Insieme all’azzurro, che lo scorso anno ha disputato (insieme a Francesca Fiorellini) la Junior Ryder Cup con il  vittorioso Team Europe, saranno nella formazione continentale, affidata per la prima volta al belga Pierre Relecom, i francesi Hugo Le Goff, Arthur Carlier e Oscar Couilleau, gli svedesi Neo Berg e Viggo Olsson Mörk, il tedesco Nils-Levi Bock, l’ucraino Lev Grinberg e l’olandese Scott Woltering.

Il team di GB&I, guidato dal gallese Chris King, schiererà gli inglesi Ben Bolton, Sebastian Desoisa, Daniel Hayes, Monty Holcombe, Oscar Lent, Charlie Rusbridge ed Henry Styles, lo scozzese Dominic McGlinchey e il gallese Dion Regan. In entrambe le giornate di gara al mattino si disputeranno quattro foursome, mentre nel pomeriggio avranno luogo i singoli, prima otto e poi nove.

Nelle nove edizioni iniziali del torneo, nato nel 1958, la selezione britannica, che si chiamava “England & Scotland”m vinse tutti i match. Dopo una lunga pausa si riprese nel 1977 con l’allargamento britannico ad atleti di Galles e Irlanda. La Gran Bretagna & Irlanda iniziò con due sconfitte, ripagandosi poi con gli interessi perché in un totale di 46 match il responso è stato di 30 vittorie per la compagine d’oltre Manica contro 16 degli avversari (in totale 39 a 16). Al momento, però, il trofeo è in mano ai continentali, che si sono imposti nelle ultime quattro edizioni e che sono reduci dal successo nel 2023 al Golf de Chantilly, a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, con un pesante 17 a 8.

Sui tre percorsi del Golf Club Bologna, del Golf Club Le Fonti e del Golf Club Lecco si sono conclusi i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze a squadre/Trofeo Emilio Pallavicino e il Torneo di Qualifica Ragazzi. Hanno vinto rispettivamente i team di Roma Acquasanta, Asolo e Franciacorta

CAMPIONATO RAGAZZI: ROMA ACQUASANTA - La rappresentativa del Circolo del Golf Roma Acquasanta ( Francesco Petrangeli 68 69 71, Francesco Angelini (74) 71 (73), Davide Maltese 67 (78) 73, Alessio Brunella 74 74 70) ha vinto con 637 (209 214 214) colpi, dopo una corsa di testa, il Campionato Nazionale Ragazzi a Squadre. Meriti anche per la compagine di Croara, che si è classificata al secondo posto con soli due colpi di distacco (639). In terza posizione Verona (648), in quarta Parco di Roma (659), in quinta Firenze Ugolino (668), in sesta Olgiata (670), che difendeva il titolo, quindi Modena (672), Monticello (676), Torino (684) e Asolo (686).

Le prime squadre 21 classificate il prossimo anno disputeranno ancora questo campionato, mentre quelle che sono terminate dal 22° posto in poi scenderanno nel Torneo di Qualifica. Nell’ordine: Cherasco, Conero, Varese, Rossera, Cansiglio, Ambrosiano, Le Pavoniere, Matilde Golf, La Pinetina, Lignano e Venezia a cui si aggiungono Castelfalfi, Cervia, Villafranca Le Vigne e Miglianico che hanno dato forfait. All’evento hanno partecipato 32 formazioni.

CAMPIONATO RAGAZZE: BIS DI ASOLO - Il team dell’Asolo Golf Club (Matilde Partele 72 68 72, Chiara Cornetti (73) 69 (75), Natalia Aparicio 73 (74) 69) ha fatto suo per il secondo anno consecutivo il Campionato Nazionale Ragazze a squadre. Sul percorso del Golf Club Le Fonti il terzetto ha concluso con lo score di 423 (145 137 141) colpi, quattro di vantaggio sulla formazione di Verona (427). In terza posizione con 428 Torino, in quarta con 433 Villa Condulmer, al secondo posto lo scorso anno, in quinta con 435 Molinetto. Seguono Madonna di Campiglio (444), Royal Park I Roveri (447), Archi di Claudio (449), Castelconturbia (450) e Padova (451). Alla gara hanno preso parte 31 squadre formate da tre concorrenti.

TORNEO DI QUALIFICA RAGAZZI: FRANCIACORTA - La compagine del Franciacorta Golf Club (Filippo Bonomi 67 68 75, Gabriele Dossi (72) 72 (78), Carlo Melgrati 71 (73) 73) si è imposta con 426 (138 140 148) colpi nel Torneo di Qualifica Ragazzi sul percorso del Golf Club Lecco. In tal modo i vincitori hanno acquisito il diritto a disputare l’anno prossimo il Campionato Nazionale Ragazzi a Squadre così come i team dei circoli di Villa d’Este, al secondo posto con 436, e di  Lecco, al terzo con 437. Promosse anche le altre dodici squadre classificate nell’ordine: Margara, Rapallo, Continental Verbania, Le Rovedine, Campodoglio, Castelconturbia, Cus Ferrara, Biella Le Betulle, Ca’ Amata, Bologna, Padova e San Marino.

Tutti i tornei si sono svolti sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno. Per la classifica validi tre risultati su quattro giornalieri nel Campionato Ragazzi e due su tre nelle altre due gare.

 

LA VIGILIA - Sui tre percorsi del Golf Club Bologna, del Golf Club Le Fonti e del Golf Club Lecco si svolgono dal 23 al 25 agosto i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze a squadre/Trofeo Emilio Pallavicino e il Torneo di Qualifica Ragazzi. Vi prendono parte complessivamente 83 formazioni con impegnati oltre 240 giovani.

RAGAZZI - Al Golf Club Bologna saranno in campo 32 delle 36 rappresentative di club ammesse di diritto, composte da quattro giocatori. Difende il titolo l’Olgiata Golf Club, che schiera due componenti del team a segno lo scorso anno, Giampaolo Gagliardi e Filippo Marchi, insieme a Liam Andrea Doyle e a Paolo De Gennaro, che hanno sostituito Lorenzo Lombardozzi e Biagio Andrea Gagliardi.

A impedire un nuovo successo dei romani proveranno le selezioni di Milano, Conero, Rossera, Ambrosiano, Croara, Modena, Royal Park I Roveri, Arzaga, Firenze Ugolino, Molinetto, Sicilia’s Picciolo, Asolo, Le Fonti, Golf della Montecchia, Torino, Bergamo L’Albenza, Lignano, Monticello, Varese, Cansiglio, Madonna di Campiglio, Venezia, Marco Simone, Parco di Roma, Verona, Matilde Golf, Le Pavoniere, Cherasco, La Pinetina, Villa Condulmer e Roma Acquasanta.

La gara si disputa sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, e per la classifica saranno presi in considerazione i migliori tre score su quattro.

Le prime 21 formazioni in graduatoria il prossimo anno verranno ammesse allo stesso campionato, mentre quelle che termineranno dal 22° posto in poi scenderanno nel Torneo di Qualifica insieme a Castelfalfi, Cervia, Villafranca Le Vigne e Miglianico che hanno dato forfait.

RAGAZZE - Sul tracciato del Golf Club Le Fonti saranno sul tee di partenza 31 squadre composte da tre giocatrici. Natalia Aparicio, Chiara Cornetti e Matilde Partele, portacolori del Golf Club Asolo, vincitrici nel 2023, proveranno a concedere il bis in un contesto molto agguerrito che comprende, tra gli altri, i team di  Villa Condulmer, Torino e Royal Park I Roveri, terminati nell’ordine alle loro spalle, ben decisi e prendersi la rivincita. In programma 54 buche, 18 al giorno, con due risultati giornalieri sui tre validi per la graduatoria.

TORNEO DI QUALIFICA RAGAZZI - Venti compagini, formate da tre atleti, competono sul percorso del Golf Club Lecco per disputare nel prossimo anno il Campionato Nazionale Ragazzi a Squadre. Si punta al successo, ma l’obiettivo principale è la promozione e saranno numerosi i circoli che potranno raggiungerlo perché verranno ammessi al torneo superiore i primi 15 in graduatoria. Anche questo evento si svolge sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Per la classifica saranno validi due risultati su tre giornalieri di ogni team.

 

Bella prova della dilettante azzurra Anna Zanusso che si è classificata quarta con 214 (70 76 68, -2) colpi nel Ladies Slovak Golf Open, sul percorso del TALE Ski Golf & Hotel Resort (par 72) a Brezno, in Slovacchia.

Ha firmato con 210 (70 70 70, -6) colpi il primo successo sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, la norvegese Tina Mazarino, che ha sorpassato nel round conclusivo la neozelandese Wenyung Keh, leader per 36 buche e seconda al traguardo con 213 (-3), dopo un pesante 75 (+3), e costretta anche a condividere la posizione con la slovacca Michaela Vavrova.

Anna Zanusso è stata affiancata dalla tedesca Helen Briem, appena passata professionista e che rientrava dopo una pausa seguita a tre successi di fila da dilettante (Montauban Ladies Open, Amundi Czech Ladies Challenge e Santander Golf Tour-Avila) a inizio stagione. Sesta con 215 (-1) l’inglese Jess Baker e settime con 216 (par) la slovacca Katarina Drocarova, la finlandese Anna Backman, la ceca Tereza Kozeluhova e la spagnola Maria Herraez Galvez.

Si sono classificate al 44° posto con 230 (+14) Marta Spiazza e l’amateur azzurra Alessia Nobilio e sono uscite al taglio Carolina Caminoli (am), 56ª con 154 (+1) e out per un colpo, ed Emma Lundgren, 71ª con 157 (+13). Si sono ritirate Alessia Fornara e Federica Torre.

Tina Mazarino, 24 anni, in quattro stagioni sul circuito fino ad ora aveva ottenuto dieci top ten. E’ stata molto regolare con i suoi tre 70 (-2), il primo e il terzo con cinque birdie e tre bogey e il secondo con sei birdie, un bogey e un triplo bogey. E’ stata gratificata con un assegno di 7.200 euro su un montepremi di 45.000 euro.

Anna Zanusso, al debutto sul tour, è stata costantemente in alta classifica. Ha iniziato al quarto posto, è scesa al decimo e vi è ritornata nell’ultimo giro con un 68 (-4, sei birdie, due bogey).

 

LA VIGILIA - Sette italiane saranno in gara nel Ladies Slovak Golf Open, decimo dei quindici eventi nel calendario del LET Access in programma dal 22 al 24 agosto sul percorso del TALE Ski Golf & Hotel Resort a Brezno, in Slovacchia. Sul tee di partenza le proette Marta Spiazzi, Emma Lundgren, Federica Torre e Alessia Fornara e le dilettanti Alessia Nobilio, Carolina Caminoli e Anna Zanusso.

Nel field cinque tra le prime dieci della money list con il ritorno della tedesca Helen Briem (n. 2), parrata professionista, la quale dopo aver vinto di fila i primi tre tornei a cui ha preso parte (Montauban Ladies Open, Amundi Czech Ladies Challenge e Santander Golf Tour-Avila) non ha più giocato. Ora ha l’occasione per tornare numero 1 per l’assenza della svedese Kajsa Arwefjall, che la precede. In gara anche l’altra svedese Anna Magnusson (n. 4), l’inglese Billie-Jo Smith (n. 7), la norvegese Tina Mazarino (n. 8) e la tedesca Helen Tamy Kreuzer (n. 10).

Tra le concorrenti più attese la giocatrice di casa Katja Pogacar, ma numerose altre hanno le qualità per contribuire allo spettacolo tra le quali citiamo l’inglese Megan Dennis, le scozzesi Hannah Cook e Gabrielle MacDonald, le francesi Lucie André e Lucie Malchirand, la svizzera Tiffany Arafi, Ana Dawson dell’Isola di Man e la spagnola Maria Parra.

In chiave azzurra proverà a ripetersi Alessia Nobilio, reduce da un secondo posto (Ahlsell Trophy) e da un terzo (Destination Gotland Ladies Open) nei due eventi a cui ha partecipato quest’anno con un’altra terza piazza (Roma Alps Letas Open nel 2021) in un totale di quattro presenze. Proseguiranno, invece, nel loro precorso di crescita Marta Spiazzi (alla 19ª gara) e Emma Lundgren (all’8ª). Il montepremi è di 45.000 euro dei quali 7.200 andranno alla vincitrice.

Dominio svedese con conclusione inattesa nell’Indoor Golf Group Challenge, il torneo del Challenge Tour disputato al Landeryds Golfklubb (Vesterby Links, par 71), di Vesterby, in Finlandia. Ha vinto con 272 (68 70 66 68, -12) Joakim Lagergren, che ha superato di un colpo Jesper Sandborg, secondo con 273 (-11), e di due Mikael Lindberg, terzo con 274 (-10) alla pari con l’inglese Jack Senior.

A permettere a Lagergren, 32enne di Stoccolma, di conquistare il secondo successo stagionale, dopo quello nell’Irish Challenge, e in terzo in carriera sul circuito (nel suo palmarès anche un titolo sul DP World Tour, Rocco Forte Sicilian Open, 2018) è stato proprio Lindberg che aveva due colpi di vantaggio a due buche dalla fine, ma ha gettato al ventola vittoria con un bogey alla 17ª e un clamoroso “8” alla 18ª (par 5). In totale 74 (+3) colpi con lo score completato da un eagle, tre birdie e cinque bogey segnati in precedenza.

Lagergren, che ora con una terzo exploit nell’anno salirebbe immediatamente sul tour maggiore, non ha fatto nulla di eclatante, ma ha semplicemente terminato la gara con due par (68, -3, sei birdie, tre bogey) per ritrovarsi sul gradino più alto del podio e ricevere un assegno di 43.200 euro su un montepremi di 270.000 euro. Al quinto posto con 275 (-9) l’olandese Lars Van Meijel e lo svedese Rikard Karlberg e al settimo con 276 (-8) il nordirlandese Dermot McElroy.

Hanno preso parte alla gara quattro italiani. Tre sono usciti al taglio, Pietro Bovari, 97° con 145 (70 75, +3), Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 147 (75 72, +5), e Federico Livio, 130° con 149 (76 73, +7), mentre è stato squalificato Aron Zemmer.

 

TERZO GIRO - Mikael Lindberg è rimasto in vetta con 200 (67 67 66, -13) colpi nell’Indoor Golf Group Challenge, il torneo del Challenge Tour che si conclude con la disputa del quarto giro al Landeryds Golfklubb (Vesterby Links, par 71), di Vesterby, in Finlandia. Ha un buon margine sui primi inseguitori: il nordirlandese Dermot McElroy, secondo con 203 (-10), gli svedesi Joakim Lagergren e Jesper Sandborg, terzi con 204 (-9), e lo spagnolo Alvaro Hernandez Cabezuela, quinto con 205 (-8).

Sono usciti al taglio i quattro italiani in gara: Pietro Bovari, 97° con 145 (70 75, +3), Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 147 (75 72, +5), e Federico Livio, 130° con 149 (76 73, +7). E’ stato squalificato Aron Zemmer. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

SECONDO GIRO - Mikael Lindberg è al vertice con 134 (67 67, -8) colpi nell’Indoor Golf Group Challenge, che si sta svolgendo al Landeryds Golfklubb (Vesterby Links, par 71), di Vesterby, in Finlandia. Precede di due colpi i connazionali Adam Andersson e Jesper Sandborg, gli olandesi Lars Van Meijel e Wil Besseling, i francesi Julien Sale e Pierre Pineau, il nordirlandese Dermot McElroy e il finlandese Oliver Lindell, secondi con 136 (-6).

Spedizione poco lusinghiera per gli italiani. Sono usciti al taglio Pietro Bovari, 97° con 145 (70 75, +3), Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 147 (75 72, +5), e Federico Livio, 130° con 149 (76 73, +7). E’ stato squalificato Aron Zemmer.

 

PRIMO GIRO - Coppia al vertice con 65 (-6) colpi nell’Indoor Golf Group Challenge in Finlandia: è formata dal francese Julien Sale e dallo svedese Adam Anderson, che precedono di misura il transalpino Pierre Pineau, terzo con 66 (-5).

Al Landeryds Golfklubb (Vesterby Links, par 71), di Vesterby, tra gli italiani soltanto Pietro Bovari, 30° con 71 (-1) è dalla parte buona della classifica, mentre sono ad alto rischio di taglio  Edoardo Raffaele Lipparelli, 129° con 75 (+4), Federico Livio e Aron Zemmer, 136.i con 76 (+5). Occupano la quarta piazza con 67 (-4) gli svedesi Mikael Lindberg e Tobias Jonsson, l’olandese Wil Besseling e il nordirlandese Jonathan Caldwell. Il montepremi è di 270.000 euro dei quali 43.200 euro gratificheranno il vincitore.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour si trasferisce dalla Finlandia alla Svezia con Pietro Bovari, Aron Zemmer, Edoardo Raffaele Lipparelli e Federico Livio che saranno in gara dal 22 al 25 agosto nella terza edizione dell’Indoor Golf Group Challenge.

Al Landeryds Golfklubb (Vesterby Links), di Vesterby, il 20° torneo stagionale del Challenge Tour sarà disertato da molti dei migliori giocatori del circuito, tuttavia il field è di buona qualità con quattro tra i top ten della Road To Mallorca (ordine di merito) di cui tre vincitori stagionali, gli svedesi Mikael Lindberg (n. 7), peraltro suo questo evento nel 2022, Joakim Lagergren (n. 9) e l’irlandese Conor Purcell (n.8). Con loro il francese Alexander Levy (n. 5), che non è salito sul gradino più alto del podio, ma che sta mantenendosi nella zona della money listi che porta sul DP World Tour 2025, dal quale è uscito alla fine del 2023 dopo tanti anni di militanza e cinque titoli nel palmarès e in cui è più che mai intenzionato a rientrare.

Da seguire anche quattro tra i top 20, il transalpini Pierre Pineau e Martin Couvra, il finlandese Tapio Pulkkanen e lo svedese Bjorn Akesson, anche lui a segno nel 2024, che hanno le carte in regola per recitare ruoli da protagonisti insieme tanti altri, tra i quali ricordiamo il neopro spagnolo Angel Ayora, lo scozzese Euan Walker, il francese Robin Sciot-Siegrist, l’australiano Hayden Hopewell e il nordirlandese Jonathan Caldwell.

Senza dimenticare l’inglese Chris Wood e l’iberico Alejandro Cañizares, anche loro con successi sul tour maggiore come tre vincitori di Open d’Italia, lo svedese Rikard Karlberg (2015), il transalpino Julien Quesne (2013) e l’inglese Ross McGowan (2020). In chiave azzurra attesa una conferma da Pietro Bovari, ottavo nel precedente Vierumäki Finnish Challenge. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

Il francese Frederic Lacroix ha rimontato dalla quarto posto con un 65 (-6, sei birdie), miglior parziale di giornata, e con lo score di 270 (67 71 67 65, -14) ha firmato il primo titolo su DP World Tour, lasciando a quattro colpi nel Danish Golf Championship il connazionale Romain Langasque e il danese Lucas Bjerregaard, secondi con 274 (-10).

A metà classifica il migliore tra gli azzurri, Francesco Laporta, 27° con 280 (70 70 69 71, -4), e più indietro Andrea Pavan, 42° con 282 (70 72 70 70, -2), e Lorenzo Scalise, 66° con 288 (72 71 71 74, +4).

A completare il trionfo dei transalpini, sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71) ad Aarhus in Danimarca, il quarto posto, con 275 (-9) di David Ravetto e il quinto con 276 (-8) di Adrien Saddier, affiancato dallo svedese Christofer Blomstrand, dal portoghese Pedro Figueiredo, dall’inglese Joe Dean e dal dilettante danese Jacob Skov Olesen. Tra i concorrenti al decimo con 277 (-7) il sudafricano Justin Walters, l’altro autore di un 65 (-6, sette birdie, un bogey). Solo 53° con 284 (par) il danese Rasmus Hojgaard, che difendeva il titolo.

Frederic Lacroix, 29enne di Parigi, è andato a segno alla 58ª gara sul circuito, ma ne ha disputate altre 72 sul Challenge Tour. Fino ad ora aveva ottenuto tre titoli sull’Alps Tour, tutti nel 2019. E’ reduce dal terzo posto nel D+D REAL Czech Masters, ma in una buona stagione (32° nella Race To Dubai, ordine di merito, prima di questa gara e ora 11°) ha ottenuto altre tre top 5 a inizio anno. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 425.000 dollari su un montepremi è di 2.500.000 dollari.

Tra gli azzurri Laporta e Pavan sono andati nuovamente a premio, mentre anche se ha concluso in bassa classifica Scalise ha avuto il merito di interrompere il momento negativo che l’ha visto uscire al taglio in sette occasioni nelle precedenti ultime otto  gare disputate. Non ci sono riusciti Filippo Celli, 118° con 148 (80 68, +6), out per la terza volta di fila, dopo una serie di tre top ten, e Renato Paratore, 134° con 150 (+8), per la 13ª volta fuori a metà gara in 14 partecipazioni.

 

TERZO GIRO - Il danese Lucas Bjerregaard inizierà al comando con 201 (70 65 66, -12) colpi il giro finale del Danish Golf Championship sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus in Danimarca. Ha due colpi di vantaggio sul francese Romain Langasque, secondo con 203 (-10), e tre sull’altro danese Jacob Skov Olesen, terzo con 204 (-9).

Saranno in corsa per il titolo anche un terzo danese, John Axelsen, l’inglese Andrew Wilson e il francese Frederic Lacroix., quarti con 205 (-8), e la matematica non escluse il neozelandese Sam Jones, il norvegese Kristoffer Reitan, il transalpino Adrien Saddier e ancora un giocatore di casa, Martin Simonsen, settimi con 206 (-7)..

Sono fuori gioco gli italiani: Francesco Laporta, 25° con 209 (70 70 69, -4), Andrea Pavan, 49° con 212 (70 72 70, -1), e Lorenzo Scalise, 55° con 214 (72 71 71, +1). Non hanno superato il taglio Filippo Celli, 118° con 148 (+6), e Renato Paratore, 134° con 150 (+8). ll montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso in Danimarca. Nella classifica provvisoria del Danish Golf Championship sono al comando con 137 (-5) colpi il francese Adrien Saddier (6869), il norvegese Kristoffer Reitan (71 66) e il danese Rasmus Neergaard-Petersen (71 66), che hanno completato il round e che sono affiancati con lo stesso “meno 5” dall’altro danese Rasmus Hojgaard, campione in carica, fermato alla buca 11, e dal transalpino Frederic Lacroix, bloccato alla 10.

Sul percorso del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus, è al 13° posto con “meno 3” alla settima buca Andrea Pavan e si trova in buona posizione anche Francesco Laporta, 22° con 140 (70 70, -2). Rischia il taglio Lorenzo Scalise, 58° con “+1”, che però ha ancora 10 buche per evitare di uscire, mentre è fuori Filippo Celli, 123° con 148 (80 68, +6), e la situazione è quanto mai difficile per Renato Paratore, 134° con “+7” alla buca 7. l montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Il danese Rasmus Hojgaard, campione in carica, ha preso il comando con 65 colpi (-6, un egle, cinque birdie, un bogey) nel primo giro del Danish Golf Championship, evento del DP World Tour in svolgimento sul tracciato del Lübker Golf Resort (par 71), ad Aarhus in Danimarca.

Dei cinque italiani in camp i migliori sono stati Andrea Pavan e Francesco Laporta, 25.i con 70 (-1). Due colpi in più per Lorenzo Scalise e Renato Paratore, 69.i con 72(+1), e giornata da dimenticare per Filippo Celli, 155° con 80 (+9).

Il leader ha due copi di vantaggio sul francese Frederic Lacroix, sul belga Jannik De Bruyn e sul neozelandese Sam Jones, secondi con 67 (-4). In quinta posizione con 68 (-3) gli inglesi John Parry, David Horsey, Joe Dean e Brandon Robinson Thompson, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, il danese Soren Broholt Lind, il sudafricano Thomas Aiken, lo svedese Christofer Blomstrand e il transalpino Adrien Saddier. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Al Lübker Golf Resort di Aarhus si svolge dal 22 al 25 agosto l’unico torneo in Danimarca del DP World Tour, il Danish Golf Championship, al quale prendono parte cinque azzurri: Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Renato Paratore e Filippo Celli.

Fari puntati su tre giocatori danesi, i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard, 23enni di Billund, e Thorbjorn Olesen. Non sono al top della condizione, ma godranno del sostegno del pubblico di casa e, inoltre, partecipare all’Open nazionale offre le giuste motivazioni per recitare un ruolo da favoriti. Rasmus, quattro successi in carriera, difende il titolo in un periodo in cui ha perso brillantezza dopo un buon inizio d’anno con cinque top 11 di fila. Nicolai e Olesen, che hanno disputato le Olimpiadi di Parigi (rispettivamente 7° e 14°) e che giocano sul PGA Tour, hanno invece mancato l’ingresso alla fase finale della FedEx Cup dopo una stagione in chiaroscuro.

Altri possibili protagonisti, tutti vincitori nel 2024, il francese David Ravetto, dominatore del precedente D+D Real Czech Masters, il tedesco Marcel Siem, a segno nell’Open d’Italia a Cervia, il sudafricano Dylan Frittelli, lo statunitense Jordan Gumberg e gli spagnoli Adrian Otaegui e Nacho Elvira (secondo nel 2023). Da seguire pure l’austriaco Bernd Wiesberger, l’unico con due successi, peraltro consecutivi, nel torneo (2019, 2021 con stop per pandemia nel 2020), gli inglesi Andy Sullivan, Dale Whitnell e Daniel Brown, il francese Romain Langasque, il nordirlandese Tom McKibbin, il tedesco Yannik Paul, lo statunitense Aaron Cockerill, l’indiano Shubhankar Sharma e il cinese Ashun Wu.

L’evento, giunto alla decima edizione, è nato nel 2014 come Made in Denmark, poi dal 2021 al 2023 ha preso la denominazione di Made in HimmerLand per cambiarla ancora quest’anno. Oltre a Rasmus Hojgaard e a Wiesberger, vi saranno altri tre past winner: lo scozzese Mark Warren (2014) e gli inglesi Oliver Wilson (2022) e David Horsey (2015), che è stato runner up nel 2017.

Gli azzurri - Pavan, sia pure con qualche pausa, nelle ultime sei uscite ha ottenuto un quarto posto (KLM Open), un quinto (Open d’Italia) e un 12° la scorsa settimana nella Repubblica Ceca come Laporta, abbastanza continuo fino ad aprile e poi altalenante. Proveranno a superare il momento negativo Scalise, uscito in sette occasioni dopo 36 buche nelle ultime otto presenze, e Paratore, dodici volte fuori a metà gara in tredici partecipazioni. Improvviso black out di Celli (due tagli subiti di fila) piuttosto inatteso perché preceduto da tre top ten consecutive. Il montepremi è di 2.500.000 dollari con prima moneta di 425.000 dollari.

Termina il “Closing Swing” - Il torneo è l’ultimo della serie “Closing Swing” dove nella classifica a punti è al comando lo scozzese Robert MacIntyre, seguito dall’australiano Adam Scott e dall’inglese Harry Hall. Poi inizieranno le “Back 9”, i nove eventi che anticiperanno i due di chiusura della stagione (Abu Dhabi HSBC Championship, 7-10 novembre, e DP World Tour Championship, 14-17 novembre).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Danish Golf Championship sarà trasmesso da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 22 agosto e venerdì 23, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 24, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 25, dalle ore 12 alle ore 17.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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