Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Lo statunitense Peter Uihlein, giocatore che fa parte della LIV Golf, ha vinto con 264 (71 61 65 63, -20) colpi l’’International Series England, torneo dell’Asian Tour che si è svolto al Foxhills Country Club (Longcross Course, par 71), a Ottershaw, nei pressi di Londra in Inghilterra, dove Stefano Mazzoli, 74° con 143 (73 70, -1), è uscito al taglio per un solo colpo.

Uihlein ha iniziato il torneo al 63° posto con un 71 (par), poi si è portato in vetta con un 61 (-10, un eagle, nove birdie, un bogey) nel secondo giro e negli altri due round ha tenuto molto alto il ritmo fino a portare il suo vantaggio a sette lunghezze sul connazionale Caleb Surratt e sull’inglese Andy Sullivan, secondi con 271 (-13). Al quarto posto con 272 (-12) un altro americano che milita nella Superlega araba, Harold Varner III, il cinese Sampson Zheng e il thailandese Sadom Kaewkanjana e al settimo con 273 (-11) l’inglese Richard Bland.

Il vincitore, 34enne di New Bedford (Massachusetts) prima di approdare alla LIV Golf ha ottenuto un successo sul DP World Tour (Madeira Island Open, 2013) e due nel Korn Ferry Tour. Per lui un assegno di 360.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.Per Mazzoli probabilmente un incidente di percorso dopo l’ottima prova n nel precedente International Series Morocco (quinto).

 

LA VIGILIA - Stefano Mazzoli torna sull’Asian Tour, che riprende dopo un mese di pausa proponendo l’International Series England (8-11 agosto) una delle gare con 2.000.000 di dollari di montepremi (360.000 al vincitore) alle quale prendono parte solitamente anche giocatori della LIV Golf. Si gioca al Foxhills Country Club (Longcross Course), a Ottershaw, nei pressi di Londra in Inghilterra.

Mazzoli è reduce da un ottimo quinto posto nel precedente International Series Morocco, poi nella pausa ha fatto due passaggi sul Challenge Tour (8° Euram Bank Open e 38° nel Black Desert NI Open) in una stagione con parecchie note positive e nella quale ha la ‘carta’ per il circuito asiatico.

Come sempre, field di qualità in questo tipo di eventi che comprende lo statunitense John Catlin, leader dell’ordine di merito, due titoli in stagione e un secondo posto dopo playoff in Marocco superato dal neozelandese Ben Campbell (n. 3), anche lui al via insieme ad altri quattro tra i top ten della money list: il coreano Minkyu Kim (n. 5) e il giapponese Takahiro Hataji (n. 7), pure loro a segno nel 2024, il canadese Richard T. Lee (n. 8) e l’australiano Scott Hend (n. 10). Da seguire il belga Thomas Pieters, gli statunitensi Peter Uihlein e Harold Varner III, il sudafricano Branden Grace, l’indiano Anirban Lahiri, l’australiano Wade Ormby, Scott Vincent dello Zimbabwe, tutti nella LIV Golf come Campbell, insieme al messicano Luis Carrera, new entry nella Superlega araba.

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LETAS: Nobilio seconda, vince Schmidt

Con una brillante prestazione la dilettante Alessia Nobilio si è classificata al secondo posto con 208 (72 67 69, -8) colpi nell’Ahlsell Trophy by Destination Jonkoping, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, disputato sul percorso del Gränna Golfklubb (par 72), a Västanå Castle in Svezia, dove si è imposta la tedesca Patricia Isabel Schmidt con 206 (69 67 70, -10). L’azzurra, seconda dopo due round insieme ad altre quattro concorrenti con tre colpi di ritardo dalla vincitrice, è stata l’unica che nel terzo l’ha messa sotto pressione riducendo il ritardo fino a un colpo alla 16ª buca dove ha segnato il quarto birdie di giornata, poi con un bogey alla 17ª (69, -3) ha lasciato via libera all’avversaria verso il secondo titolo sul circuito (70, -2, tre birdie, un bogey), dopo quello nello Swedish Matchplay Championship (2022).

Patricia Isabel Schmidt, 28enne di Göppingen, vanta anche un successo nel 2023 sul Ladies European Tour (Belgian Ladies Open), dove è salita con il quarto posto nell’ordine di merito del LETAS 2022. Per la vittoria ha ricevuto un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Il terzo posto in Svezia è stato occupato con 211 (-5) da Ana Dawson dell’Isola di Man e il quarto con 212 (-4) dall’inglese Billie-Jo Smith. In quinta posizione con 213 (-3) otto concorrenti tra le quali la danese Natacha Host Husted e le francesi Charlotte Liautier e Lucie Malchirand, che hanno un buon feeling con l’Italia. Infatti nel 2021 la prima ha vinto gli Internazionali femminili e la seconda, da dilettante, il Ladies Italian Open. E’ terminata al 53° posto con 222 (77 70 75, +6) Emma Lundgren, mentre sono uscite al taglio, caduto a 148 (+4), Erika De Martini, 70ª con 149 (+5) e out dopo 36 buche per la prima volta in stagione, Marta Spiazzi, 81ª con 151 (+7), e Caterina Tatti, 119ª con 159 (+15).

Alessia Nobilio, 22enne milanese tesserata per il Golf Club Ambrosiano, è da anni una delle più valide protagoniste in maglia azzurra, vincitrice di numerosi tornei nazionali e internazionali, tra i quali due campionati europei con la squadra azzurra Girls (2016 e 2018) e il World Junior Girls Championship (2018) insieme ad Emilie Alba Paltrinieri e Caterina Don, oltre ad aver conquistato la medaglia d’argento individuale agli Youth Olympic Games (2018). Ha partecipato per la terza volta a un evento del LETAS dopo due passaggi nel 2021 con un terzo posto nel Roma Alps Letas Open.

 

LA VIGILIA - Il LET Access ritorna per la terza volta in Svezia dove è il programma dal 7 al 9 agosto l’ottava gara delle 15 in calendario, l’Ahlsell Trophy by Destination Jonkoping, sul percorso del Gränna Golfklubb a Västanå Castle, con cinque le italiane in gara: Erika De Martini, Marta Spiazzi, Emma Lundgren, Caterina Tatti e la dilettante Alessia Nobilio.

Nel field otto tra le prime dieci dell’ordine di merito comprese tre vincitrici stagionali, le svedesi Kajsa Arwefjall (n. 2) e Anna Magnusson (n. 3) e la danese Natacha Host Husted (n. 4). Con loro le altre nel ranking, la svedese Andrea Lignell (n. 5), la francese Ariane Klotz (n. 6), l’inglese Billie-Jo Smith (n. 7), l’olandese Nikki Hofstede (n. 8) e la tedesca Helen Tamy Kreuzer (n. 9). Numerose le altre candidate al titolo tra le quali citiamo, per ricordarne alcune tra le 129 partenti, la svizzera Tiffany Arafi, le scozzesi Hannah McCook e Michele Thomson, l’austriaca Katharina Muehlbauer, la danese Fie Olsen, l’australiana Kristalle Blum, la spagnola Maria Parra e la norvegese Tina Mazarino.

Erika De Martini con il 19° posto nel precedente Smorum Ladies Open, è andata a premio per la settima volta su altrettante gare disputate quest’anno (con un piazzamento tra le prime dieci). Sul circuito ha preso parte a 45 eventi con cinque top ten. Altalenanti Spiazzi, Lundgren e Tatti, mentre ha una buona occasione per fare esperienza Alessia Nobilio, che gioca per la terza volta sul tour dopo due passaggi nel 2021 con il terzo posto nel Roma Alps Letas Open. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

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Challenge Tour: Robinson Thompson show

L’inglese Brandon Robinson Thompson ha dominato nel Farmfoods Scottish Challenge supported by the R&A sul percorso del Newmachar Golf Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome nei pressi di Aberdeen in Scozia. Ha concluso la sua corsa vincente con 262 (67 67 62 66, -22) colpi, ben otto di vantaggio sul danese Hamish Brown, secondo con 270 (-14), e nove sul sudafricano Robin Williams, terzo con 271 (-13). In quarta posizione con 272 (-12) il francese Pierre Pineau e i nordirlandesi Jonathan Caldwell e Dermot McElroy e in settima con 273 (-11) l’altro sudafricano Bryce Easton.

Bassa classifica per i giocatori italiani. Sono terminati al 47° posto con 281 (-3) Pietro Bovari (71 70 69 71) ed Enrico Di Nitto (67 68 76 70), quest’ultimo in top ten nei primi due round, e al 59° con 283 (-1) Gregorio De Leo (71 67 77 68). Sono usciti al taglio Flavio Michetti, 71° con 142 (70 72, par), e Aron Zemmer, 102° con 145 (74 71, +3).

Brandon Robinson Thompson, 31enne di Totland Bay nell’Isola di Wight con molteplici interessi (calcio, atletica, fitness, videogiochi e storia della natura), ha firmato alla 25ª presenza il secondo titolo sul Challenge Tour, dopo quello nell’Irish Challenge 2023, per un palmarès in cui figurano altri cinque successi in circuiti minori, tre sul Clutch Pro Tour, uno sul PGA EuroPro Tour e uno sul Mena Tour. Ha preso il comando nel terzo giro, distaccando di quattro colpi Brown, e nel quarto ha allungato decisamente con un 66 (-5, sei birdie, un bogey). Complessivamente ha segnato 25 birdie e tre bogey. Per l’exploit è stato gratificato con un assegno di 46.720 euro su un montepremi di circa 290.000 euro (250.000 sterline la cifra ufficiale).

 

TERZO GIRO - L’inglese Brandon Robinson Thompson ha preso il largo con 196 (67 67 62, -17) colpi nel “moving day” del Farmfoods Scottish Challenge supported by the R&A, che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Newmachar Golf Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome nei pressi di Aberdeen in Scozia.

Il leader ha preso quattro colpi di vantaggio sul danese Hamish Brown, secondo con 200 (-13), e sette sul norvegese Kristoffer Reitan, terzo con 203 (-10). In quarta posizione con 204 (-9) il nordirlandese Jonathan Caldwell, il tedesco Velten Meyer e il sudafricano Robin Williams.

Azzurri oltre metà classifica: Pietro Bovari è 38° con 210 (71 70 69, -3), Enrico Di Nitto, 50° con 211 (67 68 76, -2), sceso dal sesto posto, e Gregorio De Leo, 64° con 215 (71 67 77, +2). Sono usciti al taglio Flavio Michetti, 71° con 142 (70 72, par) e Aron Zemmer, 102° con 145 (74 71, +3). Il montepremi è 250.000 sterline (circa 290.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta alla classifica del Farmfoods Scottish Challenge supported by the R&A dove si sono portati con 133 (-9) colpi il danese Lucas Bjerregaard (69 64) e lo scozzese Jack McDonald (66 67). Sul percorso del Newmachar Golf Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome nei pressi di Aberdeen in Scozia, si è mantenuto in alta classifica Enrico Di Nitto, sesto con 135 (67 68, -7) insieme al francese Pierre Pineau e al danese John Axelsen. Il trio è preceduto dall’altro danese Hamish Brown, dal sudafricano Deon Germishuys e dall’inglese Brandon Robinson Thompson, terzi con 134 (-8).

Sono rimasti in gara Gregorio De Leo, 24° con 138 (71 67, -4), e Pietro Bovari, 58° con 141 (71 70, -1), e sono usciti al taglio Flavio Michetti, 71° con 142 (70 72, par) e Aron Zemmer, 102° con 145 (74 71, +3). Il montepremi è 250.000 sterline (circa 290.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Il sudafricano Deon Germishuys e il danese Peter Launer Baek sono al comando con 65 (-6) colpi nel Farmfoods Scottish Challenge supported by the R&A, evento del Challenge Tour che si sta disputando al Newmachar Golf Club (par 71) nella città da cui il circolo prende il nome nei pressi di Aberdeen, in Scozia. Al quarto posto con 66 (-5) l’altro danese John Axelsen e lo scozzese Jack McDonald.

Bella partenza di Enrico Di Nitto, quinto con 67 (-4), in media classifica Flavio Michetti, 38° con 70 (-1), Pietro Bovari e Gregorio De Leo, 61.i con 71 (par), e in bassa Arion Zemmer, 118° con 74 (+4).

Il montepremi è 250.000 sterline (circa 290.000 euro).

 

LA VIGILIA - Dall’Irlanda alla Scozia. Il Challenge Tour resta nel Nord Europa per il Farmfoods Scottish Challenge supported by the R&A che avrà luogo dall’8 all’11 agosto al Newmachar Golf Club, a Newmachar nei pressi di Aberdeen, con la partecipazione di cinque giocatori italiani: Gregorio De Leo, Aron Zemmer, Pietro Bovari, Enrico Di Nitto e Flavio Michetti.

Nel field cinque tra i primi dieci della Road To Mallorca (ordine di merito), che a fine anno premierà i migliori 20 con una ‘carta’ per il DP World Tour 2025.

Tra costoro l’inglese John Parry e lo spagnolo Joel Moscatel, due successi ciascuno quest’anno, che pur avendo praticamente ipotecato il cambio di circuito hanno voglia di accelerare i tempi. Infatti con un terzo titolo salirebbero subito sul circuito maggiore, ma dopo aver fatto il secondo centro entrambi hanno perso un po’ di lucidità subendo un taglio ciascuno. Tuttavia, numeri 2 e 3 del ranking, non si può escluderli dal novero dei favoriti dove sono inclusi anche l’irlandese Conor Purcell (n. 4), il danese Hamish Brown (n. 5) e il sudafricano Robin Williams (n. 8). Altri possibili protagonisti gli inglesi Jack Senior, Sam Hutsby e David Horsey, i sudafricani Deon Germishuys e Wilco Nienaber e il finlandese Tapio Pulkkanen. Assente il campione in carica Sam Bairstow, ci sarà lo spagnolo Javier Sainz, vincitore della prima edizione nel 2022, ma con scares o nulle possibilità di emergere.

Aron Zemmer e Gregorio De Leo vanno a premio rispettivamente da quattro e tre tornei di fila e proveranno ad alzare l’asticella delle proprie prestazioni. Altalenante Bovari, che ha subito quattro tagli nelle ultime sei uscite. Ha meno opportunità di giocare Di Nitto, alla quinta gara, e buona occasione per Flavio Michetti alla prima presenza. Il montepremi è 250.000 sterline (circa 290.000 euro).

Ai Giochi di Parigi, le regine del golf femminile sono pronte a sfidarsi al Le Golf National dove l’americano Scottie Scheffler ha vinto la medaglia d’oro nella competizione individuale maschile ribadendo la sua leadership. In Francia, dal 7 al 10 agosto, saranno 60 le concorrenti in gara, in rappresentanza di 33 Paesi.

L’azzurra Alessandra Fanali debutta alle Olimpiadi e affronta le migliori proette al mondo - L’Italia sarà rappresentata in campo da Alessandra Fanali, numero 1 azzurra, al debutto alle Olimpiadi. La 25enne nata ad Alatri e cresciuta a Fiuggi, in provincia di Frosinone, è attualmente al 21/o posto nell’ordine di merito del Ladies European Tour, il massimo circuito continentale femminile. Si è laureata in Sport Business all’Arizona State University, negli Usa, la Fanali. E nel circolo che ha ospitato la Ryder Cup 2018, punta a stupire.

Stati Uniti e Corea del Sud con 3 proette, Nelly Korda vuole un’altra medaglia d’oro - Nel field, ci sono campionesse affermate e pluridecorate, a partire dall’americana Nelly Korda, leader del Rolex World Ranking e già medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo. Proprio gli Stati Uniti, così come la Corea del Sud, schiereranno in campo tre giocatrici. Con la Korda ecco pure Lilia Vu, numero 2 al mondo, e Rose Zhang. A distanza di 124 anni dall’affermazione di Margaret Abbott (nel 1900, fece suo il torneo senza sapere mai si trattasse delle Olimpiadi, fu premiata con una ciotola di porcellana, le medaglie vennero assegnate dall’edizione di Saint Louis 1904 in poi), la compagine a stelle e strisce sogna un altro trionfo a Parigi. In Giappone, arrivò un doppio oro: dopo quello di Xander Schauffele a completare l’opera fu, appunto, la Korda. La Corea del Sud (sul gradino più alto del podio nel 2016, a Rio de Janeiro, con Inbee Park) risponde con Jin Young Ko, Amy Yang e Hyo Joo Kim.

Attesa per la neozelandese Lydia Ko, argento a Rio de Janeiro 2016 e bronzo a Tokyo - Saranno invece 23 le nazioni con due proette in gara, otto quelle con una. Tra le protagoniste più attese c’è anche Lydia Ko. La 27enne neozelandese (è nata però a Seul), che nel febbraio del 2015, all’età di 17 anni, 9 mesi e 8 giorni, diventò la più giovane golfista di sempre a raggiungere la vetta del ranking, ambisce a raggiungere l’ennesima impresa. Medaglia d’argento nel 2016, bronzo a Tokyo, ora ha come obiettivo la medaglia d’oro.

Il field - La Francia si affida invece a Celine Boutier e a Perrine Delacour, la Cina (bronzo otto anni fa con Shanshan Feng) a Ruoning Yin e a Xiyu Lin, l’Australia a Minjee Lee e a Hannah Green, la Thailandia ad Atthaya Thitikul e a Patty Tavatanakit. Mentre il Giappone (argento a Tokyo con Mone Inami), dopo il podio (bronzo) nella gara maschile con Hideki Matsuyama, spera in Yuka Saso e Miyu Yamashita. Riflettori puntati pure sulle svedesi Maja Stark e Linn Grant (anche lei come la Fanali si è laureata all’Arizona State University), capace, quest’ultima, di vincere, per ben due volte, il Volvo Scandinavian Mixed (prima donna a conquistare un torneo organizzato in combinata dal LET e dall’allora European Tour, oggi DP World Tour). E ancora: sulle britanniche Charley Hull e Georgia Hall, sulla canadese Brooke Mackenzie Henderson, sulle messicane Gaby Lopez e Maria Fassi, sulle irlandesi Leona Maguire e Stephanie Madow, sulle spagnole Carlota Ciganda e Azahara Muñoz.

L’emozione di Alessandra Fanali – “Sono sicuramente emozionata, il campo è bellissimo e difficilissimo. Qui vince chi gioca bene da tee a green, bisogna essere sul pezzo. La mia giocatrice preferita è sicuramente Lydia Ko, con lei anche Nelly Korda. Sarà bello affrontarle. Voglio godermi al massimo questa esperienza, visiterò il villaggio olimpico e proverò ad andare a vedere qualche gara degli azzurri. Ho visto già il calendario, il 9 e il 10 di agosto cercherò di non perdermi le finali dell’atletica”.

Il torneo in diretta su Discovery Plus. Sui canali Rai, collegamenti live e approfondimenti - Il torneo verrà trasmesso in diretta, per tutti e quattro i giorni di gara, dalle ore 9:00 alle 18:00 su Discovery Plus. Collegamenti live e approfondimenti nelle rubriche “Qui Parigi” e “Notti Olimpiche”, su Rai 2 e Rai Sport. 

La formula della competizione – Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play, senza taglio.

Da Charles Sands a Scottie Scheffler. Da Parigi 1900 a Parigi 2024. Dopo 124 anni, nella capitale francese, un americano torna a vincere la medaglia d’oro nella gara individuale maschile di golf alle Olimpiadi. Con una grande rimonta, da numero 1 al mondo, Scottie Scheffler sale sul gradino più alto del podio ai Giochi. E lo fa con uno score di 265 (67 69 67 62, -19) colpi, grazie a un exploit finale (con un 62, -9, ha eguagliato il record del percorso) che lo ha visto risalire dalla 6/a posizione e approfittare di qualche errore di troppo da parte di Jon Rahm. Lo spagnolo, al Le Golf National (par 71), sembrava avere ormai in pugno la gara, ma è crollato nella seconda parte dell’ultimo round chiudendo la competizione al 5/o posto con 269 (-15) al fianco di Rory McIlroy.

L’argento, con 266 (-18), è andato invece al britannico Tommy Fleetwood, 2/o. Mentre il bronzo al giapponese Hideki Matsuyama, 3/o con 267 (-17). Finale di gara show per Victor Perez, beniamino del pubblico di casa. Il francese, 4/o con 268 (-16), ha sfiorato l’impresa firmando il secondo score di giornata con un 63 (-8) bogey free, avvalorato da un eagle e sei birdie. Dalla 12 alla 16, il transalpino ha innescato il turbo imbucando a ripetizione e risalendo la classifica. Quanto agli azzurri, Matteo Manassero ha ottenuto una Top 20 classificandosi 18/o con 276 (69 69 69 69, -8) dopo una prova regolare in cui ha messo a segno quattro 69 (-2) di fila, l’ultimo dopo aver realizzato quattro birdie, con due bogey.

Subito dietro di lui Guido Migliozzi, 22/o con 277 (68 67 74 68, -7). Partenza in salita per il vicentino, con un doppio bogey alla 2 (tee shot in acqua) a cui hanno fatto seguito sei birdie, prima di un bogey alla 17 che non gli ha permesso di attestarsi al fianco di Manassero. Per i due azzurri, entrambi alla seconda Olimpiade, questo è comunque il miglior risultato in carriera ai Giochi. Manassero a Rio de Janeiro ha concluso il torneo al 27/o posto, mentre Migliozzi a Tokyo non è andato oltre la 32/a piazza.

Dopo Tokyo, Parigi. Per gli Usa è ancora oro ai Giochi. Se in Giappone a trionfare fu Xander Schauffele (solo 9/o quest’anno, con 272, -12, dopo aver chiuso in testa il terzo round) ora a prendersi la scena e a coronare un 2024 indimenticabile, è Scheffler. Primo numero 1 della disciplina a conquistare il metallo più prezioso, al debutto alle Olimpiadi, è reduce da una stagione trionfale in cui ha già vinto sette volte (Giochi e The Masters compresi). Fenomeno assoluto, sembra ormai l’erede designato di Tiger Woods. Sorride anche la Gran Bretagna, che torna sul podio dopo 8 anni (oro di Justin Rose a Rio de Janeiro) grazie a Fleetwood che su questo campo, insieme all’azzurro Francesco Molinari, nel 2018 trascinò al successo il Team Europe in Ryder Cup. Prima volta storica sul podio, in campo maschile, per il Giappone che festeggia con Matsuyama.

Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha assistito all’ultimo round – Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, accompagnato dalla moglie Claudia, ha applaudito le giocate dei campioni, dispensando foto e strette di mano, al Le Golf National.

Tutto esaurito al Le Golf National, 120.000 spettatori nei quattro giorni di gara - Sold out. Ha fatto registrare il tutto esaurito il Le Golf National, con 120.000 spettatori (30.000 al giorno, il massimo consentito per la competizione) che hanno assistito alla gara individuale di golf maschile ai Giochi di Parigi.

E adesso tocca alle regine del green. A rappresentare l’Italia, Alessandra Fanali – Da mercoledì 7 a domenica 10 agosto, saranno le regine del green a contendersi le medaglie. In campo, 60 giocatrici. A rappresentare l’Italia, Alessandra Fanali, arrivata al Le Golf National per il giro conclusivo della gara maschile. Il torneo verrà trasmesso in diretta, per tutti e quattro i giorni di gara, dalle ore 9:00 alle 18:00 su Discovery Plus. Collegamenti live e approfondimenti nelle rubriche “Qui Parigi” e “Notti Olimpiche”, su Rai 2 e Rai Sport. Il torneo si disputerà sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play, senza taglio.

Le dichiarazioni

Scottie Scheffler: “Sono entusiasta di essere qui con una medaglia d’oro al collo e questo mi invoglia a lavorare ancora più duramente per cercare di ottenere sempre il massimo da me stesso. Mi sono sentito a mio agio per la maggior parte della giornata, salvo un periodo tra le buche 4 e 9 in cui pur eseguendo buoni colpi non riuscivo a tradurli in birdie. Devo molto al mio caddie che mi ha aiutato a rimanere paziente e, soprattutto, ha fatto ottime letture dei green. Così è arrivato il cambio di marcia che mi ha consentito di conquistare il successo. Sono orgoglioso di avere rappresentato il mio paese alle Olimpiadi ed è stato molto emozionante cantare l’inno nazionale, mentre si alzava la bandiera. Un momento che non dimenticherò facilmente”.

Matteo Manassero – “E’ stata un’esperienza bellissima. Essere alle Olimpiadi, rappresentare in campo l’Italia, è qualcosa di davvero speciale ed emozionante. Ho giocato molto bene, sono stato molto costante e questa è una nota certamente positiva. Sicuramente mi è mancata quella scintilla per fare un giro in “-5”, “-6” colpi. Ma ho messo in campo tutto quello che avevo, di fronte a dei campionissimi”. 

Guido Migliozzi – “Le Olimpiadi sono un qualcosa di unico e il solo essere qui è fantastico. Peccato solo per il terzo giro, non positivo. Nell’ultimo round, nonostante una brutta partenza, ho giocato poi in maniera solida, realizzando tanti birdie”.

Ai Giochi di Parigi, nel “moving day” della gara individuale maschile, la buca 18 del Golf National (par 71) non solo non sorride, ma costa cara agli azzurri. Matteo Manassero, 21/o con 207 (69 69 69, -6), e Guido Migliozzi, 29/o con 209 (68 67 74, -4), vengono entrambi puniti da un doppio bogey pesantissimo nel finale del terzo round.

Schauffele e Rahm i leader, ma che sfida per le medaglie – In Francia la sfida per le medaglie si annuncia avvincente. Dopo il penultimo giro, con uno score di 199 (-14), lo spagnolo Jon Rahm (67 66 66), ex numero 1 al mondo, ha raggiunto al comando della classifica l’americano Xander Schauffele (65 66 68), secondo nel world ranking e già medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. In 3/a posizione, con 200 (-13), c’è invece il britannico Tommy Fleetwood, tra i tre leader a metà gara. Con un parziale in 62 (-9) su un totale di 202 (-11), Nicolai Hojgaard ha firmato non solo il miglior score della competizione, ma eguagliato il record del percorso stabilito dal fratello gemello Rasmus, ma anche da Migliozzi (nel 2022, quando trionfò all’Open de France), dall’argentino Eduardo Romero e dal tedesco Martin Kaymer. Il danese, che ha guadagnato 26 posizioni, è ora 4/o al fianco del giapponese Hideki Matsuyama (in testa dopo 36 buche). Possono ambire alla gloria anche due campionissimi come lo statunitense Scottie Scheffler e il nordirlandese (alle Olimpiadi rappresenta l’Irlanda) Rory McIlroy, rispettivamente numero 1 e 3 al mondo. In Francia, condividono ora la 6/a piazza (203, -10) con il sudcoreano Tom Kim e il belga Thomas Detry. Sono invece 10/i con 204 (-9) lo svedese Ludvig Aberg, l’australiano Jason Day e il cileno Joaquin Niemann.

Azzurri poco fortunati – Quanti rimpianti per Manassero. Autore di una grande prova fino alla buca 17 e protagonista, fino a quel momento, con quattro birdie, senza errori, il 31enne di Negrar di Valpolicella (Verona) ha visto il suo tee shot, alla 18, finire in acqua. Con il terzo colpo in bunker, è uscito alla grande con il quarto ma il suo putt, per il bogey, ha girato intorno alla buca senza entrare. Ancora un parziale in 69 (-2), il terzo consecutivo, per il veneto. Doppio bogey, sempre alla 18, per Migliozzi. Il vicentino ha iniziato non certo al meglio il terzo round, con due bogey consecutivi rispettivamente alla 1 e alla 2. Poi, ha firmato un birdie alla 16. Ma, alla 18, il suo secondo colpo è finito in acqua. Anche per lui un buon putt per il bogey, con la palla che si è fermata a un centimetro dalla buca. Per Migliozzi round in 74 (+3) e primo parziale del torneo sopra il par. E se Manassero è passato dalla 19/a alla 21/a posizione, Migliozzi è scivolato dall’8/a alla 29/a.

Matt Fitzpatrick out per infortunio – L’inglese Matt Fitzpatrick, campione Major, per via di un problema al pollice della mano destra è stato costretto a dare forfait al termine del terzo giro.

Le partenze dei due italiani nel quarto e ultimo giro – Il quarto giro di Migliozzi prenderà il via alle 10:55, quello di Manassero alle 11:33.

Il torneo in diretta su Discovery Plus. Sui canali Rai, collegamenti live e approfondimenti – Anche l’ultimo round andrà in onda, dalle ore 9:00 alle 18:00, su Discovery Plus. Collegamenti live e approfondimenti nelle rubriche “Qui Parigi” e “Notti Olimpiche”, su Rai 2 e Rai Sport.

La formula della competizione – Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play.

Le dichiarazioni

Matteo Manassero - “L’errore alla 18 non ci voleva, è un vero peccato anche perché non ho tirato un colpo così negativo. Tutto questo fa parte però non solo del golf, ma di un campo difficile che mette sempre a dura prova i concorrenti. Per il resto il giro è stato molto buono, ho giocato bene raccogliendo di più rispetto ai primi due round. Adesso l’obiettivo è concludere al meglio, in questo sport può succedere di tutto”.

Guido Migliozzi – “Una prova iniziata non benissimo, ho fatto molta fatica a tenere la palla in gioco sbagliando tanti tee shot. Sono dispiaciuto, perché ho provato a raddrizzare la gara per tutto il giorno ma quel doppio bogey alla 18 è duro da digerire. Ora ho solo una strategia da poter adottare: andare all’attacco”.

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Assoluto Match Play a Pietro Boeris

Pietro Boeris ha superato un finale per 3&2 Carlo Melgrati e ha vinto il Campionato Nazionale Maschile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva, che si è svolto sul percorso del Golf Club Bogogno (par 72), a Bogogno (NO).

Il vincitore, 19enne di Pinerolo, che difende i colori del Golf Pinerolo Pragelato, ha concluso la qualificazione su 36 buche medal (112 partenti) al 32° posto (141, -3), l’ultimo utile per accedere ai match play, poi ha iniziato la sua marcia sicura verso il titolo. Ha subito messo fuori gioco con un secco 7&5 Filippo Ponzano, che si era imposto in qualifica con 130 (68 62, -14) davanti a Neri Checcucci (132, -12) e allo stesso Melgrati (133, -11).

Boeris, che in stagione si è imposto nella Targa d’Oro Villa d’Este dopo essere stato runner up in questo campionato nel 2023 superato da Mattia Comotti, ora professionista, ha poi eliminato Lorenzo Palmieri per 2&1, Lorenzo Santinelli alla 19ª (che ha estromesso Marco Florioli alla 20ª, a segno nel 2022) e in semifinale per 4&2 Andrea Massimiliano Gallini jr.

Quanto a Melgrati, tesserato per il Franciacorta Golf Club, che pur disputando un buon incontro di finale ha dovuto lasciare strada al piemontese dopo 16 buche, è arrivato all’atto conclusivo superando nell’ordine Leonardo Iacovitti (alla 21ª), Riccardo Cavina (2&1), Sebastiano Moro (4&3) e in semifinale Miguel Orzi (3&2).

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Club Bogogno si disputa il Campionato Nazionale Maschile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva. Vi prendono parte 112 atleti che si contenderanno il tricolore dal 30 luglio al 3 agosto. Numerosi gli azzurri in gara, tutti naturalmente in grado di recitare un ruolo da protagonisti, a iniziare da Marco Florioli, che ha vinto il torneo nel 2022. Al via anche Luca Memeo, Filippo Ponzano, Biagio Andrea e Giampaolo Gagliardi, Lucas Nicolas Fallotico, Bruno Frontero, Lapo Francesco Bisazza, Mattia D’Errico, Luca Rimauro, Federico Randazzo e Pietro Boeris, secondo lo scorso anno superato in finale da Mattia Comotti, attualmente professionista sull’Alps Tour.

La gara si svolge con qualificazione su 36 buche medal, 18 al giorno, poi i primi 32 classificati accederanno ai match play (tutti incontri su 18 buche) con sedicesimi e ottavi il 1° agosto, quarti e semifinali il 2 agosto e finale il 3 agosto.

 

Ai Giochi di Parigi gli azzurri guadagnano colpi e posizioni. Al Le Golf National (par 71), dopo il secondo round, Guido Migliozzi è risalito dalla 14/a alla 8/a posizione con 135 (68 67, -7) colpi e precede in classifica Matteo Manassero, da 21/o a 19/o con 138 (69 69, -4).

Bagarre in vetta, tre i leader. Schauffele e Fleetwood agganciano Matsuyama - Equilibrio, capovolgimenti e colpi di scena in Francia. Dove al comando della classifica, con uno score di 131 (-11), il giapponese Hideki Matsuyama (63 68) è stato raggiunto in vetta dall’americano Xander Schauffele (65 66), medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo, numero 2 mondiale, e dal britannico Tommy Fleetwood (67 64). Mentre è 4/o con 133 (-9) lo spagnolo Jon Rahm. Dietro di lui, tutti 5/i con 134 (-8), il belga Thomas Detry (autore del migliore score di giornata, 63, -8), il sudcoreano Tom Kim e il taiwanese C.T. Pan, bronzo in Giappone.

Ottima prova di Migliozzi. Gli addetti ai lavori lo hanno eletto come miglior ‘puttatore’ del secondo giro. Il vicentino ha fatto registrare un parziale di 67 (-4), avvalorato da sei birdie, con due bogey. Ora nella Top 10, è distante quattro colpi dalla vetta e condivide l’8/a piazza con il tedesco Stephan Jaeger. Migliozzi, che su questo campo ha vinto l’Open de France nel 2022, alla fine del round è stato acclamato dal pubblico presente al Le Golf National. E pensare che dietro di lui, 10/o con 136 (-5), c’è, tra gli altri, lo statunitense Scottie Scheffler, leader del world ranking. Secondo 69 (-2) consecutivo per Manassero, che di birdie ne ha siglati tre, con un solo bogey alla buca 17 (par 4). Il 31enne di Negrar di Valpolicella (Verona) è a un solo colpo da Rory McIlroy, 13/o con 137 (-5), come anche il britannico Matt Fitzpatrick e l’australiano Jason Day, altri due campioni Major. Per quel che riguarda i leader, Fleetwood con un 64 (-7), frutto di un eagle e sei birdie, con un bogey, ha rimontato cinque posizioni. Schauffele con un 66 (-5), sette birdie e due bogey, è risalito dal 2/o posto. Mentre Matsuyama (68, -3) ha pagato a caro prezzo un doppio bogey alla 18. Per lui anche sette birdie e due bogey.

Dopo Michael Phelps, anche il tennista Casper Ruud al Golf National - Dopo l’olimpionico più decorato della storia, Michael Phelps, anche un altro campione come il norvegese Casper Ruud, eliminato ai quarti di finale nel torneo individuale maschile di tennis a Parigi, non si è voluto perdere i colpi dei campioni del green al Le Golf National.

Le partenze dei due azzurri nel terzo e penultimo round - Il “moving day” di Manassero, che giocherà con il finlandese Sami Valimaki e lo spagnolo David Puig, prenderà il via alle ore 11:33. Mentre quello di Migliozzi, in terna con il sudcoreano Tom Kim e il tedesco Stephan Jaeger, comincerà alle 12:17.

La formula della competizione – Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play.

Il torneo in diretta su Discovery Plus. Sui canali Rai, collegamenti live e approfondimenti - Il terzo e il quarto round verranno trasmessi in diretta, dalle ore 9:00 alle 18:00, su Discovery Plus. Collegamenti live e approfondimenti nelle rubriche “Qui Parigi” e “Notti Olimpiche”, su Rai 2 e Rai Sport.

Le dichiarazioni

Guido Migliozzi – “Molte cose sono andate per il verso giusto, si può sempre migliorare ma ho dato battaglia, specialmente nelle ultime cinque buche quando il vento ha messo in seria difficoltà i concorrenti in gara. Sono contento per questa ottima prestazione. Il torneo è ancora lungo e nel week-end possono cambiare molte cose. Sono in una buona posizione, in questi giorni era importante concedersi l’opportunità di rimanere vicino ai leader e questa, non è certo svanita”.

Matteo Manassero - “Sono soddisfatto, ho giocato bene per tutto il giro. Peccato per il bogey alla 17, avrei potuto salvare il par, ma un errore ci può stare, specialmente su questo campo dove, appena sbagli, vieni punito. E’ stata un’ottima giornata, peccato per qualche putt non entrato che mi avrebbe permesso di salire ancora di più nel leaderboard. Nel ‘moving day’ non cambierò strategia, proverò ad attaccare, con pazienza e decisione”.

Ai Giochi di Parigi, dopo il primo round della gara individuale maschile di golf, Guido Migliozzi (68, -3) e Matteo Manassero (69, -2) occupano rispettivamente la 14/a e la 21/a posizione.

Matsuyama da solo in testa. Migliozzi è 14/o davanti a Manassero, 21/o - Al Le Golf National (par 71), teatro nel 2018 della Ryder Cup, grande partenza di Hideki Matsuyama. Il giapponese, vincitore del The Masters nel 2021, con una prova bogey free in 63 (-8) colpi, avvalorata da otto birdie, guida il leaderboard e precede in classifica l’americano Xander Schauffele, 2/o con (65, -6), medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo e quest’anno vincitore di due Major (PGA Championship e The Open). Mentre in 3/a posizione, con 66 (-5), ecco il cileno Joaquin Niemann, l’argentino Emiliano Grillo, sorpresa di giornata, e il sudcoreano Tom Kim.

In Francia, Migliozzi, 27enne di Vicenza e miglior azzurro nel world ranking, ha realizzato un eagle show alla buca 14 (par 5) e tre birdie, con due bogey. Mentre Manassero, 31enne di Negrar di Valpolicella (Verona), di birdie ne ha siglati cinque, con un bogey e un doppio bogey. Migliozzi, che su questo campo nel 2022 ha vinto l’Open de France, è affiancato, tra gli altri, da Rory McIlroy (che gareggia per l’Irlanda) e dallo svedese Ludvig Aberg, rispettivamente numero 3 e 4 al mondo. Davanti a loro, ad un solo colpo di distanza, 6/i con 67 (-4), ci sono otto giocatori. Tra questi l’americano Scottie Scheffler, leader del world ranking, lo spagnolo Jon Rahm e il britannico Tommy Fleetwood. Delusione di giornata, lo statunitense Wyndham Clark. Quinto al mondo, a Parigi è solo 56/o (sono 60 gli atleti in gara) con 75 (+4).

Anche l’olimpionico più decorato della storia, Michael Phelps, a godersi da vicino lo spettacolo del golf - Altalena di emozioni a Parigi dove il gioco è stato anche sospeso, per due volte, a causa del pericolo di fulmini. A tifare e sostenere gli azzurri, buca dopo buca, il presidente della Federgolf, Franco Chimenti. Presente anche l’olimpionico più decorato della storia, Michael Phelps. Grande appassionato di golf, l’ex nuotatore americano ha seguito da vicino i campioni del green e postato una foto, con dietro i cinque cerchi olimpici e il pubblico, delle grandi occasioni. “Questo scatto vince la medaglia d’oro quale miglior selfie”, ha scritto sul proprio profilo Instagram.

Le partenze dei due azzurri nel secondo round – Il secondo round di Manassero inizierà alle ore 9:00, mentre quello di Migliozzi prenderà il via alle 12:17.

La formula della competizione – Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play, senza taglio.

Le dichiarazioni

Guido Migliozzi - “Sono partito molto forte, poi qualche errore dal tee ha aperto la strada ai due bogey. Tutto sommato lo score è positivo nonostante qualche colpo lasciato al field su un campo che si fa rispettare. Sicuramente posso migliorare nel gioco corto, ho sbagliato diversi putt, l’obiettivo è quello di alzare l’asticella nei prossimi round”.

Matteo Manassero – “Ho giocato bene da tee a green per tutto il giro, pertanto sono soddisfatto, per il gioco espresso e per come mi sono comportato su un percorso per nulla semplice. Avrei potuto evitare un paio di errori dettati forse dalla troppa fretta, ma sono contento anche per la reazione dopo il doppio bogey alla buca 11. In un momento difficile, non mi sono fatto influenzare da un risultato che, fino a quel momento, per il gioco espresso, non era positivo”.

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Challenge: secondo titolo per Lagergren

Lo svedese Joakim Lagergren ha firmato il secondo titolo sul Challenge Tour vincendo con 272 (63 71 70 68, -16) colpi l’Irish Challenge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Decisiva la prodezza del 32enne di Stoccolma che, dopo aver segnato tre birdie e un bogey, con un eagle sull’ultima buca (68, -4) ha sorpassato il francese Sebastien Gros, leader alla 17ª con una lunghezza di vantaggio e relegato al secondo posto con 273 (-15). Al terzo con 275 (-13) l’inglese Brandon Robinson Thompson, che difendeva il titolo, e in vetta dopo tre round con un colpo sul vincitore. In quarta posizione con 276 (-12) lo scozzese Ryan Lumsden, in quinta con 278 (-10) lo svedese Bjorn Akesson e in sesta con 279 (-9) il sudafricano Wilco Nienaber e l’inglese Jack Senior.

Italiani tra media e bassa classifica. Il migliore è stato Gregorio De Leo, 38° con 287 (66 77 74 70, -1), seguito da Enrico Di Nitto, 42° con 288 (par), Aron Zemmer, 47° con 289 (+1), e da Davide Buchi, 60° con 292 (+4). Non ha superato il taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (+1).

Lagergren, nel cui palmarès oltre al primo titolo sul circuito (Northern Ireland Open, 2014) ne figura anche uno sul DP World Tour conseguito in Italia (Rocco Forte Sicilian Open, 2018), è stato gratificato con un assegno di 43.200 euro su un montepremi di 270.000 euro.

 

TERZO GIRO - L’inglese Brandon Robinson Thompson, che difende il titolo, è il nuovo leader con 203 (65 70 68, -13) colpi dell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che termina con la disputa del quarto giro al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda.

Ha sorpassato lo svedese Joakim Lagergren, in vetta per due round e ora secondo con 204 (-12). Nel giro finale saranno in corsa per il successo anche il francese Sebastien Gros, terzo con 205 (-11), lo scozzese Ryan Lumsden, quarto con 206 (-10), il transalpino Pierre Pineau, lo svedese Bjorn Akesson, lo statunitense Aman Gupta e Benjamin Follett-Smith dello Zimbabwe, quinti con 208 (-8). Fuori gioco gli italiani: Davide Buchi è 26° con 213 (-3), Aron Zemmer e Gregorio De Leo 48.i con 217 (+1) ed Enrico Di Nitto 57° con 218 (+2). E’ uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (70 75, +1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

SECONDO GIRO - Lo svedese Joakim Lagergren ha mantenuto il comando con 134 (63 71, -10) colpi nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Lo seguono con 135 (-9) l’inglese Brandon Robinson Thompson, con 136 (-8) lo svedese Bjorn Akesson e sono al quarto posto con 138 (-6) lo statunitense Aman Gupta, il danese Rasmus Neegard-Petersen, che cerca il terzo successo stagionale per salire immediatamente sul DP World Tour, gli scozzesi RyanLumsden e Sam Locke, i francesi Sebastien Gros e Robin Sciot-Siegrist, il sudafricano Dylan Naidoo e Joshua Grenville-Wood degli Emirati Arabi Uniti.

Luci e ombre per gli azzurri. Ha perso nove posizioni Aron Zemmer, dal 14° a 23° con 141 (68 73, -3), ne ha guadagnate 77 Davide Buchi, da 109° a 32° con 142 (73 69, -2), è sceso di 40 Gregorio De Leo, da quinto a 45° con 143 (66 77, -1), è rimasto praticamente stabile Enrico Di Nitto, 53° con 144 (71 73, par). E’ uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 145 (70 75, +1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

PRIMO GIRO - Primo giro a buon ritmo di Gregorio De Leo, quinto con 66 (-6, sette birdie, un bogey) colpi nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South, par 72), di Straffan in Irlanda. Guida la graduatoria con 63 (-9) lo svedese Joakim Lagergren che precede di un colpo il connazionale Oliver Gillberg e lo statunitense Aman Gupta. In quarta posizione con 65 (-7) l’inglese Brandon Robinson Thompson, mentre affiancano De Leo il francese Oihan Guillamoundeguy e l’inglese Jack Senior.

In buona graduatoria anche Aron Zemmer, 14° con 68 (-4), a metà Pietro Bovari, 41° con 70 (-2), ed Enrico Di Nitto, 59° con 71 (-1) e a rischio di taglio Davide Buchi, 109° con 73 (+1). Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

 

LA VIGILIA - Pietro Bovari, Gregorio De Leo, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto e Davide Buchi formano il quintetto azzurro che prende parte all’Irish Challenge dal 1° al 4 agosto. Nel torneo del Challenge Tour che si svolge al The K Club (Palmer South), di Straffan in Irlanda, il field è di ottima qualità con 18 tra i primi 20 (9 tra i 10) classificati nella Road To Mallorca (money list) che a fine stagione assegnerà 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2025 ai migliori.

I tre al comando, nell’ordine il danese Rasmus Neergaard-Petersen, l’inglese John Parry e lo spagnolo Joel Moscatel, sono già sicuri che andranno sul circuito maggiore, ma poiché hanno due vittorie ciascuno, potrebbero accelerare i tempi e accedervi subito con una terza. In realtà, però, sembrano frenati proprio da tale prospettiva: infatti il danese e lo spagnolo non hanno superato il taglio nell’ultima uscita (Black Desert NI Open), mentre Parry, che è andato un po’ meglio, non è stato tra i protagonisti (21°). Impossibile escluderli dalla lista dei favoriti, ma sembrano in condizioni migliori l’irlandese Conor Purcell (n. 4), che in Irlanda del Nord ha vinto, e l’inglese Frank Kennedy, che non è tra i 20 (23°), ma che ha fatto suo a metà luglio l’Euram Bank Open in Austria. Da tenere in considerazione gli altri cinque vincitori stagionali in campo: gli svedesi Mikael Lindberg e Bjorn Akesson, il norvegese Andreas Halvorsen, il gallese Rhys Enock e il danese Jonathan Goth-Rasmussen. Senza dimenticare altri, spesso in alta graduatoria, come il danese Hamish Brown, il sudafricano Robin Williams e i francesi Alexander Levy e Martin Couvra.

Tra gli italiani De Leo è andato a premio nelle ultime tre uscite, Bovari e Zemmer nelle precedenti due, tutti offrendo anche qualche buono spunto. Di Nitto è alla quarta gara stagionale (due tagli superati) e Buchi sta facendo le prime esperienze. Il montepremi è di 270.000 euro con prima moneta di 43.200 euro.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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