Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %10 %948 %2018 %21:%Mar

LET: Buhai gran rimonta, 14ª Cuturi

La sudafricana Ashleigh Buhai (207 – 69 71 67, -9) ha superato nel giro conclusivo la tedesca Karolin Lampert (209, -7) e ha vinto l’Investec South African Women's Open, torneo del Ladies European Tour disputato sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. Sono terminate al 14° posto con 218 (73 75 70, +2) Francesca Cuturi, che ha giocato con passaporto sudafricano, e al 38° con 223 (76 71 76, +7) Laura Sedda, mentre è uscita al taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 67ª con 152 (74 78, +8).

In terza posizione con 212 (-4) la marocchina Maha Haddioui, al quarto con 213 (-3) la sudafricana Stacy Lee Bregman, al quinto con 214 (-2) l’inglese Florentyna Parker e al sesto con 215 (-1) la finlandese Ursula Wikstrom e l’austriaca Christina Wolf.

Ashleigh Buhai, 29enne di Johannesburg al terzo titolo nel LET e con due ottenuti nel tour di casa, ha lasciato il cognome da nubile (Simon) per adottare quello del marito. Ha avuto partita vinta con cinque birdie senza bogey per il 67 (-5), mentre Karolin Lampert, un po’ fallosa, ha realizzato anche lei cinque birdie, ma macchiati da tre bogey decisivi ai fini del risultato (70, -2).

Francesca Cuturi ha marciato in 70 colpi con quattro birdie e due bogey e Laura Sedda ha assemblato due birdie, quattro bogey e un doppio bogey per il 76 (+4).

 

SECONDO GIRO - Laura Sedda, con un ottimo recupero, è salita dal 58° al 19° posto con 147 (76 71, +3) colpi nell’Investec South African Women's Open, torneo del Ladies European Tour in svolgimento sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. E’ al 30° con 148 (73 75, +4) Francesca Cuturi, che nell’occasione gioca sotto bandiera sudafricana, mentre è uscita al taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 67ª con 152 (74 78, +8).

La tedesca Karolin Lampert (139 - 70 69, -5) ha sorpassato la sudafricana Ashleigh Buhai (140, -4), che ha lasciato il cognome da nubile (Simon) per adottare quello del marito. In terza posizione con 141 (-3) Bonita Bredenhann della Namibia, in quarta con 143 (-1) l’islandese Valdis Thora Jonsdottir e la marocchina Maha Haddioui e in sesta con 144 (par) l’inglese Florentyna Parker.

Karolin Lampert, 23enne di Sandhausen con un successo nel LET Access, ha realizzato un parziale di 69 (-3) colpicon cinque birdie e due bogey. Laura Sedda ha rimontato con tre birdie e due bogey per il 71 (-1) e Francesca Cuturi è scesa dalla 12ª alla 30ª piazza con un 75 (+3) prodotto di tre birdie, quattro bogey e di un doppio bogey. Lucrezia Colombotto Rosso non ha trovato la giornata giusta ed è uscita con un 78 (+8, tre bogey e un triplo bogey). Il montepremi è di 2.000.000 di rand (circa 137.000 euro).

PRIMO GIRO - Sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica, è iniziato l’Investec South African Women's Open, torneo del LET, dove è salita in vetta con 69 (-3) la sudafricana Ashleigh Buhai, che ha lasciato il cognome da nubile (Simon) per adottare quello del marito. Al 12° posto con 73 (+1) Francesca Cuturi, che nell’occasione gioca sotto bandiera sudafricana, al 24° con 74 (+2) Lucrezia Colombotto Rosso e al 58° con 76 (+4) Laura Sedda.

Seguono la Buhai, con 70 (-2) colpi, la spagnola Silvia Banon, la tedesca Karolin Lampert e Bonita Bredenhann della Namibia, è in quinta posizione con 71 (-1) l’inglese Kiran Matharu, in sesta con 72 (par) la marocchina Maha Haddioui, le francesi Manon Molle e Camille Chevalier, la sudafricana Ivanna Samu, la tedesca Laura Fuenfstueck e l’inglese Florentyna Parker e in 12ª, come la Cuturi, anche la transalpina Valentine Derrey e la sudafricana Stacy Lee Bregman. In netto ritardo l’altra sudafricana Lee-Anne Pace, grande favorita, 85ª con 78 (+6).

Ashleigh Buhai, 29enne di Johannesburg con due titoli nel LET e altrettanti nel tour di casa, a messo insieme quattro birdie e un bogey. Francesca Cuturi ha segnato due birdie e tre bogey, Lucrezia Colombotto Rosso due birdie e quattro bogey e Laura Sedda due birdie e sei bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di rand (circa 137.000 euro).

LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso e Laura Sedda continuano le loro prime esperienze nel Ladies European Tour partecipando, dopo le gare in Australia, all’Investec South African Women's Open (8-10 marzo) che si disputa sul tracciato del Westlake Golf Club a Città del Capo in Sudafrica.

Calamita l’attenzione Lee-Anne Pace, la miglior proette sudafricana del momento con nove titoli LET e uno nel LPGA Tour, suo attuale circuito di competenza. e grande favorita dell’evento. Il field comprende, tra le altre, le connazionali Stacy Lee Bregman e Ashleigh Buhai, che ha lasciato il cognome da nubile (Simon) per adottare quello del marito, l’inglese Florentyna Parker, la francese Valentine Derrey, la svedese Linda Wessberg, la scozzese Carly Booth, la gallese Lydia Hall, la norvegese Marita Engzelius e l’islandese Valdis Thora Jonsdottir.

Entrambe le azzurre hanno disputato tre gare. Viene da due piazzamenti Lucrezia Colombotto Rosso, mentre Laura Sedda ha subito due tagli dopo essere andata a premio nel Canberra Classic. Il montepremi è di 2.000.000 di rand (circa 137.000 euro).

 

 

 

 

 

 

 

Aron Zemmer si è classificato al 36° posto con 288 (68 73 72 75, par) colpi nello Shenzhou Peninsula Classic, gara inaugurale del China Tour disputata  sul percorso del Dunes Golf Club (par 72) a Wanning in Cina.

Con una rimonta finale si è imposto lo statunitense Charlie Saxon (277 – 67 74 70 66, -11), 24enne di Tulsa (Oklahoma) con due titoli nel circuito 2016, che ha avuto la meglio di misura sul neozelandese Fraser Wilkin e sul canadese di origine coreana Sunil Jung (278, -10), leader nei primi due giri. Al quarto posto con 279 (-9) il giapponese Taihei Sato e al quinto con 280 (-8) il nipponico Yuto Soeda e l’altro statunitense nato in Corea Sejun Yoon, in vetta nel terzo turno.

Charlie Saxon ha sorpreso gli avversari con un 66 (-6), miglior score della giornata, frutto di sette birdie e di un bogey e ha ricevuto un assegno di 243.000 renminbi (poco più di 31.000 euro) su un montepremi di 1.350.000 renminbi (circa 172.000 euro). Aron Zemmer ha concluso con quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey per il 75 (+5). Sono usciti al taglio, caduto a 147 (+3), Cristiano Terragni, 78° con 149 (75 74, +5), e Giorgio De Filippi, 112° con 153 (79 74, +9).

 

TERZO GIRO - Aron Zemmer è scivolato dal 13° al 20° posto con 213 (68 73 72, -3) colpi, ma è rimasto in buona classifica nello Shenzhou Peninsula Classic, gara inaugurale del China Tour, che si conclude  sul percorso del Dunes Golf Club (par 72) a Wanning in Cina.

E’ passato a condurre con 208 (66 69 73, -8) lo statunitense Sejun Yoon, che inizierà il giro finale con un colpo di vantaggio sul coreano Daihan Lee e sul neozelandese Fraser Wilkin (209, -7). In quarta posizione con 210 (-6) i thailandesi Chinnarat Phadungsil e Panuwat Muenlek, il cinese Hongfu Wu e il canadese di origine coreana Sunil Jung, leader nei primi due giri.

Sejun Yoon, 27enne come detto statunitense, ma nato a Daegu nella Corea del Sud, ha conquistato un titolo nel circuito (Pure Pu'Er Tea Classic, 2017) e ha ottenuto due secondi posti. Ha girato un colpo sopra par con un eagle, un birdie e quattro bogey per il 73. Aron Zemmer si è espresso con tre birdie e altrettanti bogey per il 72 (par), Sono usciti al taglio, caduto a 147 (+3), Cristiano Terragni, 78° con 149 (75 74, +5), e Giorgio De Filippi, 112° con 153 (79 74, +9). Il montepremi di 1.350.000 renminbi (circa 172.000 euro).

SECONDO GIRO - Il canadese Sunil Jung è rimasto al comando con 134 (63 71, -10) colpi nel secondo giro dello Shenzhou Peninsula Classic, gara inaugurale del China Tour, che si sta svolgendo  sul percorso del Dunes Golf Club (par 72) a Wanning in Cina. E’ rimasto al 13° posto con 141 (68 73, -3) Aron Zemmer, mentre sono usciti al taglio, caduto a 147 (+3), Cristiano Terragni, 78° con 149 (75 74, +5), e Giorgio De Filippi, 112° con 153 (79 74, +9).

Il leader è seguito a un colpo dallo statunitense Sejun Yoon (135, -9) e a due dal cinese Hongfu Wu, dal neozelandese Fraser Wilkin e dal thailandese Chinnarat Phadungsil (138, -6), che ha preso parte a gare del tour europeo, In sesta posizione con 139 (-5) i coreani Todd Baek e Sung Hyuk Park. il taiwanese Teng Kao e i giapponesi Taihei Sato e Kenta Konishi.

Sunil Jung, 26 anni, come detto nazionalità canadese, ma nato a Seoul in Corea, ha rallentato con un 71 (-1, con quattro birdie e tre bogey) dopo l’ottimo 63 (-9) di partenza. Aron Zemmer  ha segnato quattro birdie e cinque bogey per il 73 (-1) e hanno concluso la loro gara con un 74 (+2) sia Cristiano Terragni (due birdie e quattro bogey), che Giorgio De Filippi (un birdie e tre bogey). Il montepremi di 1.350.000 renminbi (circa 172.000 euro).

PRIMO GIRO - Aron Zemmer, 13° con 68 (-4) colpi, ha condotto un buon primo giro nello Shenzhou Peninsula Classic, gara inaugurale del China Tour, che si sta svolgendo  sul percorso del Dunes Golf Club (par 72) a Wanning in Cina. Sono in bassa classifica Cristiano Terragni, 99° con 75 (+3), e Giorgio De Filippi, 132° con 79 (+7).

E’ al vertice con un ottimo 63 (-9) il 26enne canadese, nativo di Seoul in Corea, Sunil Jung, che ha lasciato a tre colpi lo statunitense Sejun Yoon e il taiwanese Teng Kao (66, -6). Al quarto posto con 67 (-5) nove concorrenti tra i quali il thailandese Chinnarat Phadungsil, che ha preso parte a gare del tour europeo, il coreano Sung Hyuk Park e gli statunitensi Ryann Ree e Charlie Saxon.

Sunil Jung ha segnato due eagle e cinque birdie senza bogey. Per Aron Zemmer un cammino molto articolato con otto birdie e quattro bogey, per Cristiano Terragni quattro birdie e sette bogey e per Giorgio De Filippi tre birdie, tre bogey, due doppi bogey e un triplo bogey. Il montepremi di 1.350.000 renminbi (circa 172.000 euro).

LA VIGILIA - Via al China Tour con Terragni, Zemmer e De Filippi - Cristiano Terragni, Aron Zemmer e Giorgio De Filippi partecipano alla gara inaugurale del China Tour, lo Shenzhou Peninsula Classic (7-10 marzo) in programma a Wanning in Cina. Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con un montepremi di 1.350.000 renminbi (circa 172.000 euro)

Il China Tour si articola su 25 eventi, 18 in autonomia e sette in combinazione con altri circuiti. Terragni ha mantenuto la ‘carta’ lo scorso anno con il 48° posto nella money list, mentre De Filippi e Zemmer l’hanno conquistata alla Qualifying School. Successivamente scatterà anche il PGA Tour Series China, in partnership tra PGA Tour e China Golf Association, al quale potrà prendere parte solo Zemmer, entrato quest’anno attraverso la Qualifying School.

Entrambi i circuiti offrono le stesse possibilità. Sono stati inclusi tra i tour in cui si ricevono punti per il World Golf Ranking (ai primi sei classificati per le gare a 72 buche e ai primi quattro in quelle a 54) e inoltre i primi cinque in graduatoria nei due ordini di merito avranno una ‘carta’ per il Web.com Tour, mentre coloro che termineranno dal sesto al 20° posto saranno ammessi alla Qualifying School.

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %12 %939 %2018 %21:%Mar

PGA Tour: Tiger Woods è tornato!

Tiger Woods, secondo con 275 (70 68 67 70, -9) colpi alla pari con Patrick Reed, è andato a un passo dal successo nel Valspar Championship (PGA Tour), sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. Ha vinto l’inglese Paul Casey (274 - 70 68 71 65, -10), che ha rimontato dieci posizioni con un 65 (-6), miglior score di giornata, rimanendo poi in club house per oltre un’ora in attesa di sapere il verdetto. Poteva essere playoff se Patrick Reed, che era alla pari con lui dopo 17 buche, non avesse segnato un bogey alla 18 e se Woods, dopo uno spettacolare birdie alla 17, non avesse effettuato un secondo colpo troppo corto al green per sperare in un altro birdie.

A quarto posto con 276 (-8) lo spagnolo Sergio Garcia, autore dell’altro 65 di giornata, al quinto con 277 (-7) il sudafricano Rory Sabbatini e l’inglese Justin Rose, uscito di scena nelle ultime battute, e al settimo Jim Furyk, capitano della selezione statunitense alla prossima Ryder Cup (28-30 settembre, Francia). Mai in partita il canadese Adam Hadwin, campione uscente, 12° con 280 (-4), l’australiano Adam Scott e il sudafricano Louis Oosthuizen, 16.i con 281 (-3). Stesso score per il canadese Corey Conners, leader per tre giri e crollato con un 77 (+6).

Tiger Woods è tornato - Tiger Woods, che ha trascinato all’entusiasmo la folla specie quando si è dato una speranza di playoff imbucando, come detto, un putt chilometrico alla buca 17, ha lasciato l’impressione, non solo negli addetti ai lavori, che l’80ª vittoria in carriera sia stata solo rimandata. Non è mancata qualche sbavatura con il driver o anche qualche colpo al green non perfetto, ma generalmente quando ha sbagliato lo ha fatto dalla parte giusta e ha effettato quasi sempre ottimi recuperi, come testimoniano i soli tre bogey nelle ultime 54 buche.

I numeri - Woods, alla quinta apparizione dopo il suo rientro, ha chiuso replicando il 70 (-1, due birdie un bogey) del primo nel primo giro e ha completato il torneo con quattro turni sotto par, cosa che non gli accadeva dal 2013 (Northern Trust). Ha effettuato un giro per certi versi fotocopia del terzo con 8 fairway colti su 13 e 14 green su 18, ma la differenza l’hanno fatta i putt, 28 contro i 32 finali, numero sul quale hanno pesato alcune palle al green lontane dall’asta e un paio che hanno sbordato dopo putt praticamente perfetti. Era alla prima partenza nel Valspar Championship e sono rimasti a nove i tornei vinti nei 41 eventi in cui ha debuttato, mentre nelle 12 occasioni precedenti in cui aveva iniziato il giro conclusivo da secondo con un colpo di ritardo era andato a segno nove volte.

Ha detto Tiger - "Continuo a migliorare - ha dichiarato Tiger, salito dal 388° posto al 149° nel World Ranking - e ad essere più incisivo, ma oggi non lo ero come mi sarebbe piaciuto, tuttavia ho avuto la possibilità di vincere il torneo. Due o tre putt più fortunati e sarebbe stata un’altra storia. Mi è un po’ mancato il gioco con i ferri, non ne ho mai sentito la piena padronanza".

Questa settimana Woods tornerà in campo nell’Arnold Palmer Invitational (15-18 marzo) dove vi sarà anche Francesco Molinari.

Paul Casey dopo 1274 giorni - Erano 1274 giorni che Paul Casey, 41enne di Cheltenham, non vinceva. Aveva ottenuto il 13° e ultimo titolo sull’European Tour nel 2014 (KLM Open). Ha siglato il secondo nel PGA Tour con sette birdie e un bogey, ha ricevuto un assegno di 1.170.000 dollari su un montepremi di 6.500.000 dollari e si è portato dalla 17ª alla 12ª posizione nella classifica mondiale.

 

 

TERZO GIRO - Tiger Woods, ha mantenuto la seconda posizione con 205 (70 68 67, -8) colpi e sarà in corsa per il titolo nel giro finale del Valspar Championship (PGA Tour), sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. L’ex numero uno mondiale, affiancato da Brandt Snedeker e dall’inglese Justin Rose, ha ridotto a un colpo lo svantaggio dal canadese Corey Conners (204 – 67 69 68, -9) che ha continuato la sua tenace corsa di testa. Il quartetto è destinato a giocarsi la vittoria, poiché appare improbabile un recupero degli inseguitori a iniziare da Sam Burns e da Patrick Reed, quinti con 207 (-6), e cinque colpi dalla vetta sembrano troppi anche per la classe dell’australiano Adam Scott, del sudafricano Louis Oosthuizen e dall’inglese Paul Casey, 11.i con 209 (-4).

Sono decisamente out lo spagnolo Sergio Garcia, 25° con 211 (-2), il canadese Adam Hadwin, campione uscente, 28° con 212 (-1) insieme a Keegan Bradley, e il sudafricano Charl Schwartzel, 40° con 213 (par). Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 145 (+3), Jordan Spieth, numero quattro mondiale, e il nordirlandese Rory McIlroy, 92.i con 147 (+5), e lo svedese Henrik Stenson, 107° con 148 (+6).

Tiger, il successo manca da cinque anni - Tiger Woods ha mostrato nuovamente un gioco solido in ogni parte del campo e ha rimediato sempre a ogni sbavatura, salvo alla buca 13 in cui ha segnato l’unico bogey di giornata a fronte di cinque birdie. Lo score di 67 (-4) colpi è il più basso realizzato nei 17 giri effettuati dal suo ritorno nel World Challenge. A caccia dell’80° successo (l’ultimo nel WGC Bridgestone Invitational, 2013), non segnava nei primi tre turni punteggi sotto par dal 2015 (Wyndham Championship) e nelle 96 occasioni precedenti in cui è avvenuto si è imposto per 49 volte. E’ alla prima partenza nel Valspar Championship e dei 40 eventi in cui ha debuttato ne ha vinti nove.

"Mi sono sentito a mio agio sul campo. Ho effettuato – ha detto - una buona sessione di riscaldamento e ho apportato qualche modifica sulle cose che non erano andate bene ieri. Sono emozionato per come si sta evolvendo la gara: sto giocando sempre meglio e più pulito. Il pubblico? E’ rumoroso, ma veramente fantastico. Fa sentire tutto il suo calore".

La tenacia di Conners - Corey Conners, 27enne di Listowel, ha fallito la prequalifica, ma è entrato nel torneo per la defezione di Kyle Stanley. All’undicesima presenza stagionale e con miglior risultato il 29° posto nel Farmers Open, ha avuto qualche momento in cui ha accusato la pressione, ma ha comunque tenuto la leadership con sei birdie e tre bogey per il parziale di 68 (-3). Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Tiger Woods, quanto mai convincente, è salito dall’ottavo al secondo posto con 138 (70 68, -4) colpi, a due dal canadese Corey Conners (136 - 67 69, -6), che ha mantenuto la leadership con molta autorità nel Valspar Championship (PGA Tour), sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. Woods è affiancato da Brandt Snedeker, Ryan Palmer, Kelly Kraft e dall’inglese Paul Casey e hanno un colpo in più Sean O’Hair, Jason Kokrak, Webb Simpson, Keegan Bradley e l’inglese Justin Rose, settimi con 139 (-3). Al 12° posto con 140 (-2) Patrick Reed e il sudafricano Louis Oosthuizen, al 20° con 141 (-1) il canadese Adam Hadwin, campione uscente, al 30° con 142 (par) lo spagnolo Sergio Garcia e al 38° con 143 (+1) l’australiano Adam Scott e il sudafricano Charl Schwartzel. Out al taglio, caduto a 145 (+3), Jordan Spieth, numero quattro mondiale, e il nordirlandese Rory McIlroy, 92.i con 147 (+5), e lo svedese Henrik Stenson, 107° con 148 (+6).

Tiger, momenti da leader - Il gioco di Tiger Woods mostra brani sempre più frequenti della passata grandezza. Per alcuni momenti è stato anche al comando: l’ultima volta era accaduto nel 2015 al Wyndham Championship, torneo dal quale non iniziava peraltro una gara con due giri sotto par. Tiger soprattutto sta trovando il giusto passo in tutte le parti del campo. Ha ancora qualche problema con il driver, che però aveva già accusato in carriera, mentre è sostenuto ottimamente dal putter (26 putt). Ha colto otto fairway su 13 e undici green, ma quando ha sbagliato lo ha fatto dalla parte giusta. "E’ stata una buona giornata e mi sento ancor più a mio agio sul percorso" ha detto. E’ stato in terna con Jordan Spieth e con Henrik Stenson e li ha staccati rispettivamente di nove e dieci colpi. Nel suo score quattro birdie e un bogey in chiusura (68, -3)

Un rookie d’assalto - Corey Conners, 27enne di Listowel, ha fallito la prequalifica, ma è poi entrato nel torneo per la defezione di Kyle Stanley. Approdato nel circuito con il 41° posto nella priority list del Web.com Tour, è all’undicesima presenza stagionale con miglior risultato il 29° posto nel Farmers Open e con nove tagli superati. Nel suo score quattro birdie e un doppio bogey per il parziale di 69 (-2). Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Tiger Woods, autore di una prova piuttosto convincente, è all’ottavo posto con 70 (-1) colpi nel Valspar Championship (PGA Tour) sul percorso del Copperhead Course (par 71) all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida. In vetta a sorpresa il canadese Corey Conners con 67 (-4) tallonato da Kelly Kraft, Nick Watney e dal coreano Whee Kim (68, -3). Seguono Keegan Bradley, Jimmy Walker e lo scozzese Russell Knox (69, -2) e tra i 19 concorrenti che affiancano Woods si trovano buona parte dei big: lo spagnolo Sergio Garcia, gli inglesi Justin Rose e Paul Casey, l’australiano Adam Scott e il sudafricano Charl Schwartzel. Al 28° posto con 71 (par) il canadese Adam Hadwin, campione uscente, Patrick Reed e il sudafricano Louis Oosthuizen e giornata difficile per il nordirlandese Rory McIlroy e per lo svedese Henrik Stenson, 87.i con 74 (+3), e per Jordan Spieth, numero quattro mondiale, 122° con 76 (+5).

Su un tracciato con parecchi dislivelli, battuto dal vento e in una giornata fredda, Tiger Woods ha ottenuto la miglior posizione dopo un giro nella stagione e il suo gioco continua a crescere e a convincere, anche se non manca qualche errore, che recupera abilmente con la classe e con i birdie. Brivido alla buca 16, quando ha sbagliato il drive e la palla è finita vicino a un albero. Nell’eseguire il tiro ha subito un contraccolpo sul braccio sinistro. "In quel momento non mi sentivo proprio a mio agio" ha detto, ma è sembrato riprendersi subito. Con quel colpo a rischio ha salvato un par che sembrava problematico e alla buca successiva (par 3) ha sfiorato la "hole in one" con la palla che è passata a pochi centimetri dal bersaglio, fermandosi poco avanti per il birdie. "Sto mettendo a posto il mio gioco pezzo su pezzo. E’ stata una buona prova, perché mi è riuscito tutto quello che avevo intenzione di fare". Ha colto sette fairway su tredici e la metà dei green segnando complessivamente cinque birdie e quattro bogey.

Corey Conners, 27enne di Listowel, ha fallito la prequalifica, ma è poi entrato nel torneo per la defezione di Kyle Stanley. Approdato nel circuito con il 41° posto nella priority list del Web.com Tour, è all’undicesima presenza stagionale con miglior risultato il 29° posto nel Farmers Open e con nove tagli superati. Nel suo score cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Tiger Woods, ben determinato a presentarsi nelle migliori condizioni possibili al Masters (5-8 aprile), primo major stagionale, scenderà in campo in due tornei consecutivi partecipando questa settimana al Valspar Championship (8-11 marzo) e nella successiva all’Arnold Palmer Invitational (15-18 marzo, Orlando), dove sarà presente anche Francesco Molinari. Il Valspar Championship si svolgerà all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida con un ottimo field che annovera Jordan Spieth, numero quattro mondiale, l’inglese Justin Rose, numero cinque, Matt Kuchar, Patrick Reed, Zach Johnson. lo spagnolo Sergio Garcia, i nordirlandesi Rory McIlroy, alla ricerca del passo perduto, e Graeme McDowell, l’australiano Adam Scott, lo svedese Henrik Stenson, l’inglese Paul Casey e i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel. Difende il titolo il canadese Adam Hadwin, che attraversa un buon momento.

Tiger Woods ha offerto una confortante prestazione nell’Honda Classic (12°) dove ha anche segnato il miglior score personale (69 colpi) nel dieci giri effettuati dall’inizio dell’anno. Ha dichiarato di non avere problemi fisici, di essere in continua crescita e di seguire attentamente il programma che sta accompagnando il suo ritorno. Nel contempo sta suscitando nuovamente entusiasmo non solo tra i suoi fans. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

Diretta su Sky - Il Valspar Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 marzo, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport Plus HD); venerdì 9, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); sabato 10, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD); domenica 11, dalle ore 20 alle ore 23 (Sky Calcio 7 HD).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’inglese Matt Wallace ha ottenuto il secondo titolo nel circuito imponendosi con 277 (69 70 70 68, -11) colpi nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour allestito in collaborazione con l’Asian Tour e disputato sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India. Hanno terminato al 57° posto con 302 (+14) Edoardo Molinari (71 72 77 82) e Matteo Manassero (67 79 78 78) dopo score molto alti nei due giri finali.

Matt Wallace ha concluso il torneo alla pari con il connazionale Andrew Johnston (277 - 72 66 73 66) e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca supplementare. In terza posizione con 280 (-8) lo statunitense Sihwan Kim, in quarta con 281 (-7) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’austriaco Matthias Schwab e in sesta con 283 (-5) l’argentino Emiliano Grillo.

In settima con 284 (-4) lo scozzese Stephen Gallacher e l’indiano Shubhankar Sharma, numero uno della money list e leader dopo tre turni, che sperava di divenire il quarto vincitore indiano del torneo dopo i primi tre della serie appannaggio di S.S.P. Chawrasia (2016-2017), uscito al taglio, e di Anirban Lahiri (2015), 34° con 294 (+6).

Matt Wallace, 27enne londinese messosi in evidenza nel 2016 con sei successi sull’Alps Tour (record di cinque di fila) e che nel 2017 ne ha firmati uno nel Challenge Tour e uno nell’European Tour, ha segnato un bogey alla buca 16, dopo cinque birdie (68, -4) e ha aperto la porta a Andrew Johnston, che lo ha agganciato con il sesto birdie (66, -6) alla buca 17. Questi, però, nel playoff non ha potuto nulla contro il birdie vincente di Wallace che gli ha regalato il titolo e un assegno di 235.495 euro su un montepremi di 1.413.000 euro. Out dopo 36 buche Renato Paratore (77 74) e Nino Bertasio (75 76), 86.i con 151 (+7).

 

TERZO GIRO - L’indiano Shubhankar Sharma (209 – 73 64 72, -7) e l’inglese Matt Wallace (209 - 69 70 70) sono in vetta dopo il terzo giro dell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC (par 72), a Nuova Delhi in India, dove navigano a metà graduatoria Edoardo Molinari, 32° con 220 (71 72 77, +4), e Matteo Manassero, 53° con 224 (67 79 78, +8).

Sharma, leader della money list, ha l’occasione per vincere una gara che nelle tre edizioni precedenti ha visto prevalere solo suoi connazionali, ma oltre che da Wallace dovrà guardarsi da numerosi concorrenti e in particolare dallo scozzese Stephen Gallacher, terzo con 210 (-6), dall’inglese Andrew Johnston, dall’austriaco Matthias Schwab e dall’argentino Emiliano Grillo, al comando per due turni, quarti con 211 (-5), dallo statunitense Sihwan Kim e dallo spagnolo Pablo Larrazabal, settimi con 212 (-4). Non ha chances l’indiano Anirban Lahiri, 32° come Molinari, a segno nel 2015.

Shubhankar Sharma, 22 anni a luglio, due titoli in stagione, sei nel circuito indiano e appena invitato al Masters (5-8 aprile), ha girato in 72 (par) con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Matt Wallace, 27enne londinese esploso nel 2016 con sei successi sull’Alps Tour e che nel 2017 ne ha firmati uno nel Challenge Tour e uno nell’European Tour, ha messo insieme un eagle, quattro birdie e altrettanti bogey per il 70 (-2). Per Edoardo Molinari 77 (+5) colpi con un birdie, quattro bogey e un doppio bogey e per Matteo Manassero 78 (+6) con due birdie e otto bogey. Out dopo 36 buche Renato Paratore (77 74) e Nino Bertasio (75 76), 86.i con 151 (+7), stesso score dell’indiano S.S.P. Chawrasia, vincitore del torneo nel 2016 e 2017. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, 25° con 143 (71 72, -1) colpi, e Matteo Manassero, 45° con 146 (67 79, +2), sono rimasti in gara nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi in India. Anche il secondo giro è stato sospeso, ma è già deciso il destino di Renato Paratore (77 74) e di Nino Bertasio (75 76), 87.i con 151 (+7), che non supereranno il taglio.

In una graduatoria che non subirà cambiamenti significativi è rimasto al comando con 133 (65 68, -11) l’argentino Emiliano Grillo, ma in una gara vinta nelle precedenti tre edizioni solo da giocatori di casa, protagonista della giornata è stato l’indiano Shubhankar Sharma, leader della money list, risalito dal 55° al secondo posto con 137 (-7) dopo un 64 (-8). Terzi con 138 (-6) lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’inglese Andrew Johnston, quinti con 139 (-5) lo svedese Jens Dantorp, il sudafricano Keith Horne, l’inglese Matt Wallace e il thailandese Panuphol Pittayarat. Andrà fuori l’indiano S.S.P. Chawrasia, anch’egli 87°, a segno negli ultimi due anni, e non ha chances di ripetere il successo del 2015 l’altro indiano Anirban Lahiri, 35° con 145 (+1).

Emiliano Grillo, 25enne di Resistencia senza titoli nell’European Tour, ma con uno nel PGA Tour, ha mantenuto la vetta con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4). Shubhankar Sharma, appena invitato al Masters (5-8 aprile), primo major dell’anno, ha rimontato con nove birdie e un bogey. Edoardo Molinari ha viaggiato in par con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey (72). Matteo Manassero, terzo dopo la conclusione del primo giro in mattinata, è sceso di 43 posizioni con un 79 (+7) dovuto a quattro birdie, tre bogey, due doppi bogey e un "8" alla buca 10 (par 4). Renato Paratore ha reso due colpi al par con quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey e Nino Bertasio ha tenuto per 13 buche (cinque birdie, due bogey e un doppio bogey), poi un "10" alla 14ª (par 4) lo ha messo fuori gioco. Inutile il birdie a chiudere (76, +4). Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

PRIMO GIRO - Matteo Manassero è al secondo posto con 67 (-5) colpi nell’Hero Indian Open, torneo dell’European Tour, allestito in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi in India. Il giro è stato sospeso per oscurità, ma lo hanno concluso anche gli altri italiani in campo: Edoardo Molinari, 26° con 71 (-1), Nino Bertasio, 86° con 75 (+3), e Renato Paratore, 109° con 77 (+5).

Nella classifica provvisoria è al vertice l’argentino Emiliano Grillo con 65 (-7) e Manassero è affiancato dallo spagnolo Pablo Larrazabal e dallo statunitense Paul Peterson, ma hanno lo stesso "meno 5" anche il francese Adrien Saddier, fermato alla buca 17, e il sudafricano Keith Horne, stoppato alla 16, che possono ottenere una posizione migliore. Al settimo posto con 68 (-4) lo scozzese Marc Warren e l’indiano Ajeetesh Sandhu e tra i dieci concorrenti al nono con 69 (-3) l’inglese Matt Wallace e il coreano Jeunghun Wang.

Nella gara vinta nelle prime tre edizioni da atleti indiani sono un po’ in ritardo i giocatori di casa più attesi: Anirban Lahiri (a segno nel 2015) 37° con 72 (par) insieme al cinese Ashun Wu, il leader della money list Shubhankar Sharma, 57° con 73 (+1), che ha appena ricevuto un invito per il prossimo Masters (5-8 aprile, Augusta), primo major dell’anno, e S.S.P. Chawrasia, che si è imposto nel 2016 e 2017, 73° con 74 (+2).

Emiliano Grillo, 25enne di Resistencia senza titoli nell’European Tour, ma con uno nel PGA Tour, ha segnato otto birdie e un bogey. Matteo Manassero, lo scorso anno terzo, miglior risultato della stagione, e Pablo Larrazabal sono andati di pari passo con un cammino molto articolato fatto di nove birdie, due bogey e un doppio bogey.

Da rilevare la disavventura dello spagnolo, che si è svegliato appena 38 minuti prima della partenza ed è comunque riuscito a siglare un ottimo score, pur arrivando trafelato sul tee all’ultimo momento e senza aver fatto riscaldamento. Per Edoardo Molinari cinque birdie e quattro bogey, per Nino Bertasio due birdie, un bogey e due doppi bogey e per Renato Paratore tre birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

LA VIGILIA - L’European Tour fa tappa in India dove è in programma sul percorso del DLF G&CC, a Nuova Delhi, l’Hero Indian Open (8-11 marzo), torneo allestito in collaborazione con l’Asian Tour e al quale prendono parte Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio e Matteo Manassero. Nella quarta edizione dell’evento, appannaggio solo atleti di casa, l’indiano S.S.P. Chawrasia, vincitore delle due precedenti, proverà a concedere il clamoroso tris, ma avrà tra gli avversari più agguerriti i connazionali Shubhankar Sharma, leader della money list, e Anirban Lahiri (a segno nel 2015), che svolge la sua attività nel PGA Tour. Saranno sul tee di partenza, tra gli altri, gli inglesi Chris Wood e Matt Wallace, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il gallese Jamie Donaldson, lo scozzese Scott Jamieson, lo statunitense Julian Suri, il thailandese Thongchai Jaidee, i coreani Soomin Lee e Jeunghun Wang, il filippino Miguel Tabuena e il cinese Ashun Wu.

Renato Paratore ha il doppio obiettivo di dare un seguito al quarto posto nel Qatar Masters e di trovare continuità dopo un inizio che lo ha visto in sei gare due volte tra i top ten e fuori dopo 36 buche nelle altre. Nino Bertasio deve riscattare le ultime due uscite al taglio dopo un bell’avvio, mentre sono stati fino ad ora piuttosto altalenanti nel rendimento Matteo Manassero ed Edoardo Molinari. Il montepremi è di 1.750.000 dollari (circa 1.413.000 euro).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%AM, %04 %084 %2018 %01:%Mar

LPGA: Michelle Wie dopo quattro anni

Michelle Wie (271 - 67 73 66 65, -17) ha vinto l’HSBC Women's World Championship, torneo del LPGA Tour disputato al Sentosa Golf Club (par 72) di Singapore.

Con un ottimo 65 (-7) finale ha rimontato dal quinto posto e ha avuto ragione di Danielle Kang, Nelly Korda, leader dopo tre turni, della coreana Jenny Shin e della canadese Brooke M. Henderson (272, -16). Al sesto posto con 273 (-15) l’australiana Minjee Lee e la coreana Jin Young Ko e al decimo con 276 (-12) la neozelandese Lydia Ko.

Mai in corsa per il titolo la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana So Yeon Ryu, numero quattro mondiale, 16.e con 278 (-10), l’altra coreana Sung Hyun Park, numero tre, 24ª con 281 (-7), la cinese Shanshan Feng, numero uno del Rolex ranking, 30ª con 282 (-6), e Lexi Thompson, numero due, 31ª con 283 (-5).

Michelle Wie, 28enne hawaiana di Honolulu, è tornata al successo dopo quattro anni e ha portato a sei i titoli nel circuito. L’ultimo lo aveva ottenuto nel 2014 quando conquistò il suo unico major (US Womens Open). Ha operato al rimonta con sette birdie senza bogey e ha percepito un assegno di 225.000 dollari su un montepremi  di 1.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Nelly Korda (201 - 70 68 65, -15) ha superato Danielle Kang (202, -14) in vetta alla graduatoria dell’HSBC Women's World Championship, torneo del LPGA Tour che si sta disputando al Sentosa Golf Club (par 72) di Singapore. Anche se staccate di quattro colpi hanno ancora possibilità di competere per il titolo la canadese Brooke M. Henderson e l’australiana Minjee Lee, terze con 211 (-5), e hanno qualche chance anche Michelle Wie, Jessica Korda, vincitrice la scorsa settimana dell’Honda Thailand, Marina Alex e la coreana Jin Young Ko, quinte con 206 (-10). Non hanno più possibilità la neozelandese Lydia Ko, 12ª con 209 (-7), la coreana Sung Hyun Park, numero tre mondiale, e le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, 17.e con 210 (-6), e la cinese Shanshan Feng, leader del Rolex ranking, 22ª con 211 (-5). Più attardate la coreana So Yeon Ryu, numero quattro al mondo, 32ª con 214 (-2), e Lexi Thompson, numero due, 43ª con 216 (par).

Nelly Korda, 19enne di Bradenton (Florida), sorella di Jessica e figlia degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, è al secondo anno di tour. Ha un solo titolo conquistato nel Symetra Tour (2016) e ora si è propiziata l’occasione di salire sul gradino più alto nel podio anche nel circuito maggiore con otto birdie e un bogey per il 65 (-7) con cui ha annullato i quattro colpi di ritardo che aveva da Danielle Kang dopo 36 buche. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

SECONDO GIRO - Danielle Kang è la nuova leader con 132 (68 64, -12) colpi dell’HSBC Women's World Championship, torneo del LPGA Tour che si sta disputando al Sentosa Golf Club (par 72) di Singapore. Con un parziale di 64 (-8) ha preso quattro colpi di margine su Nelly Korda e su Marina Alex (136, -8) e cinque su Cristie Kerr, sull’australiana Minjee Lee e la coreana Chella Choi, quarte con 137 (-7).

E’ scesa al settimo posto con 138 (-6) Jessica Korda, in vetta dopo un turno, e sono al 15° con 140 (-4) la cinese Shanshan Feng, numero uno mondiale, e la canadese Brroke M. Henderson. Al 23° con 141 (-3) la coreana Sung Hyun Park, numero tre, al 27° con 142 (-2) la svedese Anna Nordqvist, numero cinque, la neozelandese Lydia Ko e la thailandese Ariya Jutanugarn e al 41° con 144 (par) Lexi Thompson, numero due, e la coreana So Yeon Ryu, numero quattro.

Danielle Kang, 25enne di San Francisco (California), con un solo titolo nel palmarés, ma prestigioso perché conseguito in un major (Womerns  PGA Championship, 2017), ha siglato lo score con otto birdie senza bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Jennifer Song ha preso il comando con 65 (-7) colpi nell’HSBC Women's World Championship, torneo del LPGA Tour che si sta disputando al Sentosa Golf Club (par 72) di Singapore. Ha due lunghezze  di margine su Michelle Wie e sulla coreana Eun-Hee Ji (67, -5).

Al quarto posto con 68 (-4) alcune delle favorite: Jessica Korda, vincitrice domenica scorsa dell’Honda Thailand, la canadese Brooke M. Henderson, la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana Sung Hyun Park, numero tre del Rolex ranking, affiancate dalle altre due coreane In Gee Chun e Chella Choi, da Danielle Kang, dall’australiana Su Ohe dalla svedese Madelene Sagstrom.

In ritardo recuperabile la coreana So Yeon Ryu, numero quattro, 13ª con 69 (-3),  Shanshan Feng, prima cinese a salire sul trono mondiale, 17ª con 70 (-2), e la neozelandese Lydia Ko, 27ª con 71 (-1). A rischio di taglio Lexi Thompson, numero due al mondo, e la svedese Anna Nordqvist, numero cinque, 51.e con 75 (+3).

Jennifer Song, 28enne di Ann Arbor (Michigan) con due successi nel Futures Tour datati 2010, ha condotto un giro senza sbavature con sette birdie. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Le prime nove giocatrici del Rolex ranking danno tono al field dell’HSBC Women's World Championship (1-4 marzo), torneo del LPGA Tour che si svolge al Sentosa Golf Club di Singapore. Sono, nell’ordine di classifica, Shanshan Feng, prima cinese a salire sul trono mondiale, la statunitense Lexi Thompson, le coreane Sung Hyun Park e So Yeon Ryu, la svedese Anna Nordqvist, la coreana In-Kyung Kim, la thailandese Ariya Jutanugarn, l’altra coreana In Gee Chun e l’americana Cristie Kerr.

Daranno il loro contributo allo spettacolo anche la coreana Inbee Park, campionessa olimpica, vincitrice della corsa edizione, la neozelandese Lydia Ko, le statunitensi Brittany Lincicome e Jessica Korda, a segno la scorsa settimana nell’Honda Thailand, l’australiana Minjee Lee, la canadese Brooke M. Henderson e la giapponese Haru Nomura. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%AM, %04 %123 %2018 %01:%Mar

LET: Colombotto Rosso va a premio (32ª)

L’inglese Meghan MacLaren ha ottenuto il primo titolo nel Ladies European Tour imponendosi con 274 (71 67 65 71, -10) colpi nel Women's NSW Open, ultima delle quattro gare del circuito organizzate in Australia, in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf (ALPG), disputata sul percorso del Coffs Harbour Golf Club (par 71), a Coffs Harbour. E’ terminata al 32° posto con 287 (71 70 73 73, +3) Lucrezia Colombotto Rosso, autrice di una buona prestazione, mentre è uscita a taglio dopo 36 buche Laura Sedda, 118ª con 157 (84 73, +15).

La vincitrice ha lasciato a due colpi la norvegese Marita Engzelius, a spagnola Silvia Banon e la statunitense Casey Danielson, seconde con 276 (-8), e a tre l’australiana Sarah Kemp, l’inglese Lydia Hall, la svedese Camilla Lennarth e la tedesca Olivia Cowan, quinte con 277 (-7).

Meghan MacLaren, 24 anni, professionista dal novembre 2016, dopo aver preso il comando nel terzo turno, ha tenuto nel quarto un’andatura molto prudente pensando a contenere soprattutto un possibile ritorno delle avversarie. Nel suo score tre birdie e altrettanti bogey per il 71 del par. Insieme al trofeo ha ricevuto un assegno di 14.264 euro su un montepremi di 94.500 euro.

Lucrezia Colombotto Rosso ha siglato il secondo 73 (+2) consecutivo on due birdie e due doppi bogey.

 

TERZO GIRO - L’inglese Meghan MacLaren è la nuova leader con 203 (71 67 65, -10) colpi nel Women's NSW Open, ultima delle quattro gare del Ladies European Tour organizzate in Australia, in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf (ALPG), in svolgimento sul percorso del Coffs Harbour Golf Club (par 71), a Coffs Harbour. Si è mantenuta a metà classifica Lucrezia Colombotto Rosso, 26ª con 214 (71 70 73, +2), che sta disputando un buon torneo.

E’ salita al secondo posto con 205 (-8) la norvegese Marita Engzelius, l’unica che può ancora impensierire la MacLaren, mentre l’australiana Rebecca Artis, la spagnola Silva Banon e  la thailandese Pannarat  Thanapolboonyaras, terze con 208 (-5), per sperare di vincere dovranno fare appello alle loro qualità, ma anche contare su un eventuale cedimento dell’inglese. In sesta posizione con 209 (-4) l’austriaca Sarah Schober, la svedese Camilla Lennarth, la tedesca Olivia Cowan, la gallese Lydia Hall e le australiane Sarah Kemp e Jihye Park (am), quest’ultima al comando dopo 36 buche insieme alla francese Justine Dreher scesa al 16° posto con 212 (-1) dopo un 76 (+5).

Meghan MacLaren, 24 anni, professionista dal novembre 2016 e senza successi nel circuito, ha preso il comando con otto bridie e due bogey per il 65 (-6). Lucrezia Colombotto Rosso ha girato in 73 (+2) colpi con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. E’ uscita al taglio Laura Sedda, 118ª con 157 (+15). Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.

SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, 20ª con 141 (71 70, -1) colpi, è rimasta in buona classifica nel Women's NSW Open, ultima delle quattro gare del Ladies European Tour organizzate in Australia in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf (ALPG) in svolgimento sul percorso del Coffs Harbour Golf Club (par 71), a Coffs Harbour. E’ uscita al taglio Laura Sedda, 118ª con 157 (+15).

Sono passate a condurre con 136 (-6) la francese Justine Dreher (67 69) e la dilettante australiana Jihye Park e seguono al terzo posto con 137 (-5) la thailandese Pannarat  Thanapolboonyaras, la transalpina Manon Molle e la norvegese Marita Engzelius. Al sesto con 138 (-4) l’inglese Meghan MacLaren, la gallese Lydia Hall, la tedesca Olivia Cowan e la svedese Camilla Lennarth.

Justin Dreher ha girato in 69 (-2) colpi con un eagle, quattro birdie e altrettanti bogey e Jihye Park ha ottenuto un ottimo 64 (-7), miglior score di giornata, con sette birdie, senza bogey. Lucrezia Colombotto Rosso è scesa un colpo sotto par (70) con tre birdie e due bogey e Laura Sedda ha segnato due birdie, due bogey e un doppio bogey per il 73 (+2). Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, 16ª con 71 (par) colpi, ha condotto un buon primo giro nel Women's NSW Open, ultima delle quattro gare del Ladies European Tour organizzate in Australia in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf (ALPG) iniziata sul percorso del Coffs Harbour Golf Club (par 71), a Coffs Harbour. Giornata difficile, invece, per Laura Sedda, 131ª con 84 (+13).

Guidano la graduatoria con 66 (-5) la francese Manon Molle e la spagnola Silvia Banon, che precedono di un colpo l’altra transalpina Justine Dreher (67, -4). In quarta posizione con 68 (-3) la svedese Camilla Lennarth, l’australiana Emily McLennan e la thailandese Pannarat  Thanapolboonyaras, in settima con 69 (-2) la tedesca Olivia Cowan e l’australiana Sara Kemp, tra le sette concorrenti in nona con 70 (-1) la norvegese Marianne Skarpnord e l’inglese Felicity Johnson, mentre l’altra inglese Laura Davies, oltre 80 titoli in giro per il mondo, ha lo stesso score di Lucrezia Colombotto Rosso.

Silvia Banon ha realizzato cinque birdie senza bogey e Manon Molle ha mantenuto lo stesso passo con sei birdie e un bogey. Lucrezia Colombotto Rosso ha messo insieme cinque birdie e cinque bogey e Laura Sedda ha segnato un birdie, sei bogey e quattro doppio bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.

LA VIGILIA - Laura Sedda e Lucrezia Colombotto Rosso saranno nuovamente le uniche due giocatrici in campo in un torneo del Ladies European Tour, il Women's NSW Open (1-4 marzo) ultima delle quattro gare organizzate in Australia in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf (ALPG), che avrà luogo sul percorso del Coffs Harbour Golf Club, a Coffs Harbour.

Nel field le inglesi Laura Davies e Felicity Johnson, le francesi Isabelle Boineau e Camille Chevalier, la spagnola Noemi Jimenez, la tedesca Olivia Cowan, la svedese Camilla Lennarth, la norvegese Marianne Skarpnord, le australiane Whitney Hillier e Sara Kemp, l’islandese Valdis Thora Jonsdottir, in evidenza in questo inizio di stagione, e la cinese Xi Yu Lin.

Le due italiane hanno già preso parte ai due tornei precedenti andando a premio una volta ciascuna. Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %28 %874 %2018 %19:%Feb

Stefano Mazzoli vince negli Stati Uniti

Gli azzurri studenti nelle università statunitensi continuano ad essere grandi protagonisti nelle gare di College dove già hanno ottenuto risultati di rilievo. Ad allungare la serie sono stati Stefano Mazzoli, vincitore del Wexford Plantation Intercollegiate, e Lorenzo Scalise, che si è classificato secondo nel Southwestern Invitational.

E’ la quarta vittoria stagionale degli azzurri in campo internazionale nell’arco di due settimane dopo quelle della compagine femminile, che ha brillato nel "Quadrangolare" in Spagna, e dei professionisti Michele Cea (Ein Bay Open, Alps Tour) e Philip Geerts (RTQS #16 Killarney in Sudafrica).

Mazzoli si è imposto con 206 (70 71 65, -10) colpi nel torneo disputato sul percorso del Wexford Plantation (par 72) ad Hilton Head Island nel South Carolina, e con la sua prestazione ha condotto anche al successo la Texas Christian University dove studia. L’azzurro, ottavo dopo due giri a cinque colpi dal leader Elliott Grayson, ha effettuato l’eccellente rimonta con un eagle, sei birdie e un bogey per il 65 (-7), nuovo record del campo. Ha preceduto David Thompson (208, -8) e Spencer Ralston (210, -6), entrambi della Georgia University, lo stesso Grayson (Akron), quarto con 211 (-5), il francese David Ravetto, suo compagno di College, e Keller Harper (Furman), quinti con 213 (-3).

Nella competizione a squadre la TCU ha prevalso con 853 (287 281 285, -11) colpi dopo un serrato duello con la Georgia (854, -10). Oltre a Mazzoli e a Ravetto hanno contribuito al punteggio del team Pierre Mazier (9°), Turner MacLean (25°) e Triston Fisher (29°).

Stefano Mazzoli, 23enne di Segrate (MI) portacolori del GC Monticello, è stato campione d’Europa nel 2015 e ha fatto parte della formazione italiana Boys che ha vinto il titolo europeo di categoria nel 2014. Negli Stati Uniti ha fatto suo l’Orlando Amateur (2015) e l’USF Olympic Intercollegiate (2016).

Lorenzo Scalise, che frequenta la University of Tennesee, è terminato come detto secondo con 209 (67 72 70, -7) sul percorso del North Ranch CC (par 72), a Westlake Village in California. Leader nei primi due giri, in una gara disputata in condizioni climatiche difficili, è stato in vetta fino alle ultime buche quando è stato sorpassato da Kyle Mueller (Michigan) che ha concluso con un solo colpo in meno (208 - 71 71 66, -8). Subito dietro due atleti della UCLA, Hidetoshi Yoshihara (213, -3) e Cole Madey (215, -1), che hanno contribuito in maniera determinante al successo della propria università nella gara a squadre (856, -8) davanti alla Pepperdine (876, +12) e alla Tennessee (891, +27).

Lorenzo Scalise. 23enne di Vimercate (MI) tesserato per il GC Milano, lo scorso anno è divenuto Campione Italiano Medal e ha sfiorato il titolo nel Campionato Europeo dilettanti, secondo dopo spareggio insieme a Luca Cianchetti, entrambi superati dall’inglese Alfie Plant. Ha partecipato con gli azzurri all’Europeo a squadre con quarto posto nel 2016 e bronzo lo scorso anno. Da rilevare che sia Scalise che Mazzoli sono allenati dallo staff azzurro.

Tra le vittorie italiane nelle gare di College da ricordare quelle di Virginia Elena Carta nell’individuale del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello di College, e di Roberta Liti la quale nel 2017 era nella formazione dell’Arizona State University che ha conseguito il titolo a squadre nella stessa gara.

%AM, %04 %495 %2018 %10:%Mar

Eurotour: titolo a Coetzee, 29° Gagli

Il sudafricano George Coetzee ha vinto con 266 (67 64 68 67, -18) lo Tshwane Open, torneo dell’European Tour allestito in collaborazione con il Sunshine Tour, disputato sul percorso del Pretoria CC (par 71) a Waterkloof in Sudafrica. E’ terminato 29° con 279 (72 66 74 67, -5) Lorenzo Gagli, che ha recuperato 27 posizioni.

Nel giro finale, interrotto per un’ora nel pomeriggio causa maltempo, Coetzee, leader dopo tre turni, ha controllato gli avversari e ha lasciato a due colpi l’inglese Sam Horsfield (268, -16) e a tre il finlandese Mikko Korhonen (269, -15). Al quarto posto con 270 (-14) il sudafricano Daniel Van Tonder, il francese Sebastien Gros e il cileno Felipe Aguilar e al settimo con 271 (-13) lo scozzese Scott Jamieson. Stesso score di Gagli per l’inglese Danny Willett, vincitore di un major.

George Coetzee, 32enne di Pretoria e che praticamente ha giocato in casa, ha firmato il quarto titolo nel circuito terminando la sua corsa con sette birdie e tre bogey, dei quali due in avvio, per il 67 (-4).

Lorenzo Gagli, piuttosto discontinuo, ha realizzato tre birdie in uscita, poi dopo due bogey di fila ha concluso in 67 colpi con un birdie e un eagle alla buca 18. Non hanno superato il taglio Nino Bertasio, 88° con 143 (69 74, +1), e Andrea Pavan, 122° con 146 (73 73, +4).

 

TERZO GIRO - Il sudafricano George Coetzee ha mantenuto la leadership con 199 (67 64 68, -14) colpi nello Tshwane Open, torneo dell’European Tour allestito in collaborazione con il Sunshine Tour, che termina sul percorso del Pretoria CC (par 71) a Waterkloof in Sudafrica. Ha perso posizioni Lorenzo Gagli, sceso dal 23° al 56° posto con 212 (72 66 74, -1) dopo un 74 (+3).

Per ottenere il quarto titolo nel circuito Coetzee dovrà respingere gli attacchi dell’inglese Sam Horsfield e del finlandese Mikko Korhonen, secondi con 201 (-12), e dei connazionali Thomas Aiken ed Erik Van Rooyen, dello scozzese Scott Jamieson e del cileno Felipe Aguilar, quarti con 203 (-10). Sembrano troppo lontani i francesi Sebastien Gros e Victor Perez, il brasiliano Adilson Da Silva e i sudafricani Daniel Van Tonder e Shaun Norris, ottavi con 205 (-8). Media classifica per l’inglese Danny Willett, vincitore di un Masters, 29° con 209 (-4).

George Coetzee, 32enne di Pretoria e che praticamente gioca in casa, ha girato in 68 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey. Lorenzo Gagli si è espresso con due birdie, un bogey e due doppi bogey. Non hanno superato il taglio Nino Bertasio, 88° con 143 (69 74, +1), e Andrea Pavan, 122° con 146 (73 73, +4). Il montepremi è di 1.050.000 euro.

SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli, 23° con 138 (72 66, -4) colpi, ha guadagnato 74 posizioni nel secondo giro dello Tshwane Open, torneo dell’European Tour allestito in collaborazione con il Sunshine Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Pretoria CC (par 71) a Waterkloof in Sudafrica. Non hanno superato il taglio Nino Bertasio, 88° con 143 (69 74, +1), e Andrea Pavan, 122° con 146 (73 73, +4). In vetta con 131 (67 64, -11) il sudafricano George Coetzee seguito dal finlandese Mikko Korhonen e dal cileno Felipe Aguilar (132, -10). A quattro colpi il portoghese Ricardo Gouveia e i sudafricani Justin Walters, JC Ritchie e Louis De Jager, quarti con 135 (-7), e a cinque lo scozzese Scott Jamieson e il sudafricano Thomas Aiken, ottavi con 136 (-6). L’inglese Danny Willett, in rimonta, affianca Gagli.

George Coetzee, 32enne di Pretoria con tre titoli nel circuito e che praticamente gioca in casa, ha infilato sette birdie senza bogey. Per Lorenzo Gagli 66 (-5) colpi con un eagle, quattro birdie e un bogey, per Nino Bertasio 74 (+3) con due birdie e cinque bogey e per Andrea Pavan 73 (+2) con due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.050.000 euro.

PRIMO GIRO - Nino Bertasio, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli prendono parte allo Tshwane Open (1-4 marzo), in programma sul percorso del Pretoria CC a Waterkloof, terza delle quattro gare in Sudafrica nel calendario dell’European Tour, allestite in collaborazione con il Sunshine Tour. Sono in preponderanza i giocatori di casa con Thomas Aiken, George Coetzee, Darren Fichardt, Richard Sterne, Haydn Porteous, Eric Van Rooyen, Jbe Kruger e Justin Walters in grado di competere per le posizioni di rilievo. Nel field anche gli inglesi Danny Willett e Aaron Rai, lo scozzese Scott Jamieson, il francese Raphael Jacquelin, lo svedese Alexander Bjork, il coreano Soomin Lee, lo statunitense Julian Suri e il cileno Felipe Aguilar.

Gli azzurri hanno tutti buone chances di ben figurare. Andrea Pavan è reduce da tre belle prove con piazzamenti tra il 16° e il 13° posto ottenuto domenica scorsa nel Qatar Masters, torneo nel quale Lorenzo Gagli (34°), dopo quattro tagli di fila, è andato a premio con tre giri di livello, dimostrandosi in netta ripresa malgrado un cedimento nel finale. Nino Bertasio, invece, ha voglia di riscattare l’uscita a metà gara in Qatar, la prima stagionale e verosimilmente solo incidente di percorso dopo un bell’avvio in cui spicca la quinta piazza nel Maybank Championship. Il montepremi è di 1.050.000 euro.

LA VIGILIA - Nino Bertasio, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli prendono parte allo Tshwane Open (1-4 marzo), in programma sul percorso del Pretoria CC a Waterkloof, terza delle quattro gare in Sudafrica nel calendario dell’European Tour, allestite in collaborazione con il Sunshine Tour. Sono in preponderanza i giocatori di casa con Thomas Aiken, George Coetzee, Darren Fichardt, Richard Sterne, Haydn Porteous, Eric Van Rooyen, Jbe Kruger e Justin Walters in grado di competere per le posizioni di rilievo. Nel field anche gli inglesi Danny Willett e Aaron Rai, lo scozzese Scott Jamieson, il francese Raphael Jacquelin, lo svedese Alexander Bjork, il coreano Soomin Lee, lo statunitense Julian Suri e il cileno Felipe Aguilar.

Gli azzurri hanno tutti buone chances di ben figurare. Andrea Pavan è reduce da tre belle prove con piazzamenti tra il 16° e il 13° posto ottenuto domenica scorsa nel Qatar Masters, torneo nel quale Lorenzo Gagli (34°), dopo quattro tagli di fila, è andato a premio con tre giri di livello, dimostrandosi in netta ripresa malgrado un cedimento nel finale. Nino Bertasio, invece, ha voglia di riscattare l’uscita a metà gara in Qatar, la prima stagionale e verosimilmente solo incidente di percorso dopo un bell’avvio in cui spicca la quinta piazza nel Maybank Championship. Il montepremi è di 1.050.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Phil Mickelson ha vinto con 268 (69 68 65 66, -16) colpi il WGC - Mexico Championship, primo dei quattro tornei del World Golf Championships disputato al Club de Golf Chapultepec (par 71) di Città del Messico, dove Francesco Molinari è terminato 25° con 279 (71 70 70 68, -5) recuperando sette posizioni nel turno conclusivo.

Mickelson ha ottenuto il 43° titolo in carriera e il terzo in un WGC superando con un par alla prima buca di spareggio Justin Thomas (268 - 72 70 62 64) con cui aveva concluso alla pari la gara dopo un emozionante finale. Al terzo posto con 269 (-15) lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e l’inglese Tyrrell Hatton, al quinto con 271 (-13) Brian Harman e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, al settimo con 272 (-12) Dustin Johnson, leader del World ranking e campione uscente, e l’iberico Sergio Garcia e al nono con 274 (-10) Bubba Watson, il canadese Adam Hadwin e l’indiano Shubhankar Sharma, attuale leader della money list dell’European Tour, che era in vetta dopo tre turni.

Mai in corsa per il successo Jordan Spieth e Tommy Fleetwood, 14.i con 276 (-8), e lo spagnolo Jon Rahm, 20° con 278 (-6), che ha devoluto una certa cifra, che non ha quantificato, per ogni birdie realizzato questa settimana, in favore della Croce Rossa messicana in aiuto ai terremotati. Ne ha messi insieme ventuno. Deludenti Rickie Fowler, Patrick Reed e l’inglese Justin Rose, 37.i con 283 (-1).

Phil Mickelson, alla 578ª presenza nel tour, è tornato sul successo a quasi cinque anni dal precedente conseguito nell’Open Championship (2013), suo quinto major. E’ divenuto il più anziano vincitore di un WGC all’età di 47 anni, otto mesi e 16 giorni, contro i 45 anni, cinque mesi e 12 giorni del fijiano Vijay Singh (Bridgestone Invitational, 2008). Il mancino di San Diego (California), salito dal 34° al 18° posto nel world ranking (p. 4,47), ha condotto l’ultimo giro con sette birdie e due bogey (66, -5) e ha forzato al playoff Justin Thomas, già in club house, che aveva siglato il “-16” con un eagle sull’ultima buca dopo sei birdie e un bogey (64, -7). Nello spareggio Thomas non ha colto il green e non ha potuto contrastare Mickelson. La prestazione lo ha portato dalla terza alla seconda posizione nella classifica mondiale (p. 9,44) a poco più di un punto da Dustin Johnson (p. 10,50).

Francesco Molinari, 24° nel world ranking (p. 3,47), ha girato in 68 (-3) colpi, miglior score della sua gara, con due birdie e un bogey in uscita e tre birdie e un bogey nel rientro. A Phil Mickelson è andato un assegno di 1.700.000 dollari su un montepremi di dieci milioni di dollari.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari (211 - 71 70 70, -2) è rimasto per il terzo giro consecutivo al 32° posto nel WGC - Mexico Championship, il primo dei quattro tornei del World Golf Championships, secondi solo ai major, in svolgimento al Club de Golf Chapultepec (par 71) di Città del Messico.

Ha mantenuto il comando con 200 (65 66 69, -13) l’indiano Shubhankar Sharma, attuale leader della money list dell’European Tour, che nella volata finale avrà molti temibili concorrenti e in particolare Phil Mickelson, l’inglese Tyrrell Hatton e gli spagnoli Sergio Garcia e Rafa Cabrera Bello, secondi con 202 (-11), Dustin Johnson, leader del World ranking e campione uscente, Brian Harman, Xander Schauffele e Pat Perez, sesti con 203 (-10).

Chances anche per Justin Thomas, decimo con 204 (-9), rinvenuto dal 38° posto con un 62 (-9 con un eagle, otto birdie e un bogey), nuovo record del campo strappato a Jordan Spieth (63, -8 nel 2017), che in undicesima posizione con 206 (-7) ha meno possibilità di mettersi in competizione. Fuori gioco Bubba Watson, 17° con 207 (-6), Rickie Fowler e l’iberico Jon Rahm 21.i con 208 (-5). Quest’ultimo, numero due mondiale, devolverà una certa cifra, che non ha quantificato, per ogni birdie o eagle che realizzerà questa settimana, in favore della Croce Rossa messicana in aiuto ai terremotati. Per ora ha messo insieme sedici birdie.

Hanno perso posizioni l’inglese Tommy Fleetwood, 29° con 210 (-3), il sudafricano Louis Oosthuizen, 32° come Molinari dopo aver iniziato il torneo in vetta, e l’inglese Justin Rose, 50° con 216 (+3).

Shubhankar Sharma, 22 anni e al debutto nel WGC, ha iniziato la carriera nell’Asian Tour e si è messo in evidenza nel circuito continentale vincendo due gare tra dicembre e febbraio. Ha rallentato con cinque birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-2), ma l’andatura è stata egualmente efficace.

Molto altalenante Francesco Molinari. Gravatosi di un bogey alla seconda buca, ha prontamente reagito con un eagle e tre birdie, tra la terza e l’11ª, ma nel finale il suo score si è alzato con tre bogey nelle ultime cinque (70, -1). Il montepremi è di ben 10.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Molinari è rimasto al 32° posto con  141 (71 70, -1) colpi dopo il secondo giro del WGC - Mexico Championship, il primo dei quattro tornei del World Golf Championships, secondi solo ai major, che si sta disputando sul percorso del Club de Golf Chapultepec (par 71), a Città del Messico.

Con un 66 (-5) e lo score di 131 (65 66, -11) colpi si è portato al vertice l’indiano Shubhankar Sharma, attuale leader della money list dell’European Tour. A due colpi Xander Schauffele e gli spagnoli Rafa Cabrera Bello e Sergio Garcia (133, -9), quest’ultimo in recupero come Dustin Johnson, leader del World ranking e campione uscente, salito dal 13° al quinto posto con 135 (-7), anche lui autore di un 66. Johnson ha la compagnia di Brian Harman, Brendan Steele, Pat Perez, Bubba Watson, del thailandese Kiradech Aphibarnrat e del sudafricano Louis Oosthuizen, in vetta dopo un turno.

In una classifica che si è allungata sono in 14ª posizione con 137 (-5)  Jordan Spieth e Phil Mickelson e in 20ª con 138 (-4) Rickie Fowler e l’iberico Jon Rahm, numero due mondiale, il quale devolverà una certa cifra, che non ha quantificato, per ogni birdie o eagle che realizzerà questa settimana, in favore della Croce Rossa messicana in aiuto ai terremotati. Per ora ha messo insieme dieci birdie.

In ritardo, e probabilmente già fuori gioco nella corsa al titolo, Justin Thomas, 38° con 142 (par), e gli inglesi Justin Rose e Tommy Fleetwood, 40.i con 143 (+1).

Shubhankar Sharma, 22 anni e al debutto nel WGC, ha iniziato la carriera nell’Asian Tour e si è messo in evidenza nel circuito continentale vincendo due gare tra dicembre e febbraio. Ha preso la leadership con un eagle e cinque birdie contro un bogey.

Francesco Molinari, partito dalla buca 10, ha guadagnato due colpi sul campo al giro di boa (tre birdie, un bogey), ma ne ha perso uno nel rientro in cui a un birdie ha fatto seguire due bogey nel finale (70, -1). Il montepremi è di ben 10.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen guida la graduatoria con 64 (-7) colpi del WGC - Mexico Championship, il primo dei quattro tornei del World Golf Championships, secondi solo ai major, che si sta disputando sul percorso del Club de Golf Chapultepec (par 71), a Città del Messico, dove Francesco Molinari è 32° con 71 (par).

Il leader precede di un colpo Xander Schauffele, l’inglese Chris Paisley e l’indiano Shubhankar Sharma, (65, -6). Al quinto posto con 66 (-5) lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il thailandese Kiradech Aphibarnrat e al settimo con 67 (-5) l’iberico Jon Rahm, il quale devolverà una certa cifra, che non ha quantificato, per ogni birdie o eagle che realizzerà questa settimana, in favore della Croce Rossa messicana in aiuto ai terremotati (6 birdie di giornata). Al 13° posto con 69 (-2) Dustin Johnson, leader mondiale e campione uscente, al 23° con 70 (-1) Jordan Spieth, e al 39° con 72 (+1) Justin Thomas. Louis Oosthuizen  ha segnato cinque birdie, poi con un eagle quasi in chiusura ha staccato la concorrenza.

Il tweet di Molinari - Francesco Molinari è stato in evidente difficoltà sulle prime otto buche quando, dopo un birdie iniziale, il suo score è salito di tre colpi sopra il par per due bogey e un doppio bogey tra le buche 5 e 8. A quel punto è scattata la decisa reazione con tre birdie (9ª, 11ª, 15ª) e si è riportato a livello. Nel corso del giro il torinese ha ricevuto un "bad time" che lo ha molto infastidito, come ha poi fatto intendere con un tweet: "E’ la seconda volta che mi capita in carriera, la prima tredici anni addietro. E’ incredibile come 62 secondi su 50 a disposizione per effettuare un colpo possano costarti un bad time, mentre ci sono alcuni che arrivano anche a due minuti prima di tirare". Il montepremi è di ben 10.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - Dustin Johnson difende il titolo nel WGC - Mexico Championship (1-4 marzo), il primo dei quattro tornei del World Golf Championships, secondi solo ai major, che si disputa sul percorso del Club de Golf Chapultepec, a Città del Messico.

Torna in campo Francesco Molinari, alla quarta gara nel 2018, desideroso di riscattare il taglio subito nel Genesis Open e teso alla ricerca della forma migliore in vista del Masters di aprile. Ha partecipato a questo evento sei volte con miglior risultato il terzo posto nel 2011, mentre lo scorso anno è giunto 20°.

Alla partenza 65 selezionati concorrenti e con Dustin Johnson, leader mondiale, ci saranno gli altri quattro che lo seguono nel world ranking: lo spagnolo Jon Rahm, Justin Thomas, salito in terza posizione con il successo di domenica scorsa nell’Honda Classic, Jordan Spieth e l’inglese Justin Rose. Possibili protagonisti anche Rickie Fowler, numero 7, Phil Mickelson, Bubba Watson, tornato recentemente al successo dopo due anni, Matt Kuchar, Patrick Reed, lo spagnolo Sergio Garcia, gli inglesi Paul Casey e Tommy Fleetwood, secondo nella passata edizione e in grande condizione così come lo svedese Alex Noren. Debutto nel WGC per l’indiano Shubhankar Sharma, attuale numero uno della money list europea. Assenti, tra i primi dieci della top ten mondiale il giapponese Hideki Matsuyama (n. 6), l’australiano Jason Day (n. 8), Brooks Koepka (n. 9) e il nordirlandese Rory McIlroy (n.10). Il montepremi è di ben 10.000.000 di dollari.

Diretta su Sky - Il WGC - Mexico Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamento ai seguenti orari: giovedì 1 marzo e venerdì 2, dalle ore 20 alle ore 2; sabato 3 marzo e domenica 4, dalle ore 19 alle ore 24.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %26 %756 %2018 %17:%Feb

Golf Nazionale Open annullato

Il Golf Nazionale Open, torneo inaugurale dell’Italian Pro Tour e terzo evento nel calendario dell’Alps Tour, in programma dal 28 febbraio al 2 marzo sul percorso del Golf Nazionale a Sutri (VT), è stato annullato per l’intensa nevicata che ha colpito Roma e il Lazio.

La decisione è stata ufficializzata dall’Alps Tour: "Dopo la nevicata avvenuta durante la notte tra domenica 25 e lunedì 26 febbraio - si legge nella nota - il Golf Nazionale è coperto da uno strato di 20 cm di neve. A causa delle previsioni meteo non buone per i prossimi giorni, l’Alps Tour in accordo con il Comitato Organizzatore Open Professionistici della Federazione Italiana Golf ha deciso di non far svolgere il torneo. Prossimamente saranno dati maggiori dettagli riguardo a un eventuale posticipo della gara o a una definitiva cancellazione".

Per il Golf Nazionale - impianto alle porte di Roma di proprietà della FIG adiacente al centro tecnico federale -si sarebbe trattato del debutto come sede di gara nel calendario dell’Alps Tour.

L’evento avrebbe segnato il ritorno di una competizione internazionale nel circolo laziale dopo la World Cup del 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti del 1992.

Pagina 231 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca