Edoardo Raffaele Lipparelli e Aron Zemmer hanno superato lo Stage 1, Section A e B, della Qualifying School dell’Asian Tour, disputato su quattro campi thailandesi, e si sono assicurati un posto nella finale dove saranno assegnate le ‘carte’ per il circuito 2018.
I due italiani hanno giocato su due dei tre tracciati di Rayong. Al Silky Oak CC (par 71) Edoardo Raffaele Lipparelli si è classificato quarto con 275 (73 66 67 69, -9) nella gara vinta dallo statunitense Ben Crancer (267 – 6 5 69 69 64, -12) davanti al connazionale Nick Arman (268, -16).Dodici i promossi.
Aron Zemmer ha rimontato dal 58° al 31° posto con 288 (71 73 77 67, +4), grazie a un gran 67 (-4) conclusivo, al St. Andrews 2000 (par 71), ed è entrato tra i 36 ammessi alla finale con l’ultimo punteggio utile. Si è imposto dopo una corsa di testa l’australiano Josh Younger (272 – 64 68 70 70, -12), che ha preceduto l’altro australiano Dale Brandt-Richards e il coreano Woojin Jung (273, -11).
Al Rayong Green Valley CC (par 71), sempre a Rayong, l’argentino Seba Saavedra (266 – 68 68 66 64, -18) ha guidato la fila dei 43 qualificati. Al secondo posto il cileno Cristobal Del Solar (267, -17) e al terzo l’americano Jeffrey Kang (270, -14).
Infine al Windsor Park & GC (par 72) di Bangkok (20 promossi) successo con 268 (73 67 64 64, -16) del thailandese Tawit Polthai con tre colpi di margine sul connazionale Chirat Jirasuwan (271, -13)
Allo Stage 1 hanno preso parte complessivamente 348 giocatori, provenienti da 35 nazioni, dei quali 111 si sono aggiunti ai 11 già ammessi di diritto alla finale. L’atto conclusivo avrà luogo dal 10 al 14 gennaio (90 buche) sui due tracciati del Rayong Green Valley CC e del St. Andrews 2000. Al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto riceveranno una ‘carta’ a tempo pieno per l’Asian Tour 2018.
TERZO GIRO -
Si conclude lo Stage 1, Section A e B, della Qualifying School dell’Asian Tour che si sta svolgendo in
su quattro percorsi in Thailandia. E’ in piena corsa per accedere alla finale Edoardo Raffaele Lipparelli, da settimo a quinto con 206 (73 66 67, -7) colpi nella gara che si sta disputando al Silky Oak CC (par 71), uno dei tre tracciati di Rayong, dove continuano a dominare gli statunitensi in una classifica rimasta invariata con Nick Arman, leader con 201 (68 65 68, -12), davanti ai connazionali Ben Crancer (203, -10) e Tarik Can (205, -8), quest’ultimo ancora affiancato dallo spagnolo Javier Gallegos.
E’ in difficoltà Aron Zemmer sceso dal 31° al 58° posto con 221 (71 73 77, +8) al St. Andrews 2000 (par 71) e ora a cinque colpi dalla zona che porta in finale. E’ continuata la corsa di testa dell’australiano Josh Younger (202 – 64 68 70, -11), che ha due colpi di margine sul connazionale Dale Brandt-Richards e sul coreano Woojin Jung (204, -9).
Al Rayong Green Valley CC (par 71), il terzo campo di Rayong, è in vetta il cileno Cristobal Del Solar con 200 (68 66 66, -13). Lo seguono con 202 (-11) l’argentino Seba Saavedra e l’inglese Gary King.
Infine al Windsor Park & GC (par 72) di Bangkok, è passato a condurre con 203 (64 70 69, -10) lo statunitense Han Lee tallonato con 204 (-9) dai thailandesi Tawit Polthai, Poom Pattaropong e Chirat Jirasuwan e dall’americano Dino A. Giacomazzi.
Allo Stage 1 prendono parte complessivamente 348 concorrenti, provenienti da 35 nazioni, dei quali circa un centinaio approderà alla finale alla quale sono già stati ammessi di diritto 130 giocatori. La finale avrà luogo dal 10 al 14 gennaio (90 buche) sui due tracciati del Rayong Green Valley CC e del St. Andrews 2000. Al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto avranno una ‘carta’ a tempo pieno per l’Asian Tour 2018.
SECONDO GIRO -
Edoardo Raffaele Lipparelli è salito dal 20° al settimo posto con 139 (73 66, -3) colpi e Aron Zemmer è salito dal 24° al 31° con 144 (71 73, +2) in due dei quattro tornei dello Stage 1, Section A e B, della Qualifying School dell’Asian Tour che si sta svolgendo in Thailandia.
I due italiani sono impegnati a Rayong. Lipparelli ha rimontato con un 66 (-5) sul tracciato del Silky Oak CC (par 71) dove stanno dominando, in un lotto di 42 concorrenti, gli statunitensi con Nick Arman, leader con 133 (68 65, -9), e sulla cui scia si trovano i connazionale Ben Crancer (134, -8) e Tarik Can (136, -6), quest’ultimo affiancato dallo spagnolo Javier Gallegos.
Zemmer ha perso terreno con un 73 (+2) al St. Andrews 2000 (par 71) dove sono in gara 121 giocatori. Ha mantenuto il comando l’australiano Josh Younger con 132 (64 68, -10) che ha staccato dl quattro colpi il connazionale Dale Brandt-Richards (136, -6).
Al Rayong Green Valley CC (par 71), sempre a Rayong (118 in campo), guida la classifica con 133 (67 66, -9) l’inglese Gary King, tallonato dal cileno Cristobal Del Solar e il thailandese Pasavee Lertuilai (134, -8).
Infine al Windsor Park & GC (par 72) di Bangkok, dove competono 67 atleti, ancora americano al proscenio: in vetta con 134 (-8) Dino A. Giacomazzi (67 67) e Han Lee (64 70). In terza posizione con 135 (-7) il thailandese Chirat Jirasuwan.
Allo Stage 1 prendono parte complessivamente 348 concorrenti, provenienti da 35 nazioni, dei quali circa il 30% (in numero esatto sarà comunicato in corso d’opera) approderà alla finale alla quale sono già stati ammessi di diritto 130 concorrenti. La finale avrà luogo dal 10 al 14 gennaio (90 buche) sui due tracciati del Rayong Green Valley CC e del St. Andrews 2000. Al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto avranno una ‘carta’ a tempo pieno per l’Asian Tour 2018.
PRIMO GIRO -
E’ iniziato su quattro percorsi in Thailandia lo Stage 1, Section A e B, della Qualifying School dell’Asian Tour con la partecipazione di Aron Zemmer e di Edoardo Raffaele Lipparelli. Gli italiani sono impegnati in due dei tre tracciati di Rayong. Al Silky Oak CC (par 71), dove sono in gara 42 concorrenti, Lipparelli è al 20° posto con 73 (+2) colpi. E’ in vetta lo statunitense Ben Crancer con 65 (-6) colpi davanti al connazionale Tarik Can e allo spagnolo Javier Gallegos (66, -5).
Zemmer è in 24ª posizione con 71 (par) colpi al St. Andrews 2000 (par 71). Guida il gruppo di 121 giocatori l’australiano Josh Younger (64, -7) con il minimo margine sul thailandese Tawan Phongphun e sul coreano Woojing Jung (65, -6). Al Rayong Green Valley CC (par 71), sempre a Rayong (118 in campo), è al comando con 65 (-6) l’americano Jeremy Wendelken seguito con 66 (-5) dal colombiano Daniel Zuluaga. Infine al Windsor Park & GC (par 72) di Bangkok, dove competono 67 atleti, il leader, l’inglese Steve Parry (64, -8), ha tre colpi di vantaggio sullo statunitense Cory Oride, sul taiwanese James Lee e sull’inglese William Harrold (67, -5).
Allo Stage 1 prendono parte complessivamente 348 concorrenti, provenienti da 35 nazioni, dei quali circa il 30% (in numero esatto sarà comunicato in corso d’opera) approderà alla finale alla quale sono già stati ammessi di diritto 130 concorrenti. La finale avrà luogo dal 10 al 14 gennaio (90 buche) sui due tracciati del Rayong Green Valley CC e del St. Andrews 2000. Al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto avranno una ‘carta’ a tempo pieno per l’Asian Tour 2018.
LA VIGILIA -
Stage 1 QS Asian Tour con Zemmer e Lipparelli
In Thailandia inizia lo Stage 1, Section A e B, della Qualifying School dell’Asian Tour (3-6 gennaio) con la partecipazione di Aron Zemmer e di Edoardo Raffaele Lipparelli. Vi prendono parte 348 concorrenti, provenienti da 35 nazioni, dei quali circa il 30% (in numero esatto sarà comunicato in corso d’opera) approderà alla finale alla quale sono già stati ammessi di diritto 130 concorrenti.
Lo Stage 1, che si dipana sulla distanza di 72 buche, si disputa su quattro campi di cui tre a Rayong. Al Rayong Green Valley CC scenderanno in campo 118 giocatori, al St. Andrews 2000 saranno 121 compreso Zemmer e al Silky Oak Lipparelli sarà tra i 42 in gara. Altri 67 si batteranno al Windsor Park & GC di Bangkok.
La finale avrà luogo dal 10 al 14 gennaio (90 buche) sui due tracciati del Rayong Green Valley CC e del St. Andrews 2000. Al termine i primi 35 classificati e i pari merito al 35° posto avranno una ‘carta’ a tempo pieno per l’Asian Tour 2018.
Tiger Woods tornerà in campo nel Farmers Insurance Open (25-28 gennaio) e successivamente parteciperà al Genesis Open (15-18 febbraio). Il campione ha ripreso l’attività agonistica ai primi di dicembre, dopo il lungo stop seguito agli ultimi due interventi alla schiena, nell’Hero World Challenge, il torneo organizzato dalla sua fondazione e riservato a soli 18 concorrenti, ma di altissimo profilo.
La sua prova ha lasciato molte speranze di poterlo rivedere a grandi livelli e ora avrà due test importanti in gare impegnative dove difenderanno il titolo lo spagnolo Jon Rahm e Dustin Johnson, leader mondiale.
Woods ha scelto due campi che gli sono particolarmente congeniali, il South Course del Torrey Pines GC a San Diego in California, dove vinse l’ultimo dei suoi 14 major (US Open, 2008), e il Riviera CC, a Pacific Palisades sempre in California, dove debuttò nel PGA Tour quando aveva 16 anni. Scelte che non sorprendono, perché all’indomani del World Challenge aveva dichiarato esplicitamente che insieme allo staff avrebbe selezionato con cura i percorsi su cui giocare.
Il Farmers Insurance Open è lo stesso evento dal quale Woods aveva ricominciato la scorsa stagione, uscendo al taglio, prima di fermarsi definitivamente a Dubai, dove si ritirò dopo un giro per i dolori alla schiena e costretto poi a ricorrere ai chirurghi.
Dustin Johnson ha dominato nel Sentry Tournament of Champions, il torneo del PGA Tour che tradizionalmente si disputa nella prima settimana del nuovo anno e riservato ai vincitori della scorsa stagione. Sul percorso del Plantation Course at Kapalua (par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, Johnson con lo score di 268 (69 68 66 65, -24) ha lasciato a otto colpi lo spagnolo Jon Rahm (276, -16) e a nove Brian Harman (277, -15). Al quarto posto con 278 (-14) Rickie Fowler, Pat Perez e il giapponese Hideki Matsuyama, al settimo con 279 (-13) l’australiano Marc Leishman e il venezuelano Jhonattan Vegas e al nono con 280 (-12) Jordan Spieth.
Ancora in ritardo di condizione Justin Thomas, 22° con 288 (-4), e soprattutto Brooks Koepka, 34° e ultimo con 305 (+13).
Dustin Johnson ha concluso la sua corsa con un 65 (-8) frutto di un eagle, sette birdie e un bogey e ha consolidato la sua posizione di leader mondiale. Con la sua buona prova Jon Rahm si è portato al terzo posto del world ranking ai danni di Justin Thomas, sceso al quarto, mentre Jordan Spieth ha mantenuto la seconda posizione, ma il suo ritardo da Johnson è salito a oltre due punti. Al vincitore è andato un assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di 6.300.000 dollari.
TERZO GIRO - Dustin Johnson ha attaccato decisamente nel terzo giro ed è salito in vetta con 203 (69 68 66, -16) colpi nel terzo giro del Sentry Tournament of Champions, il torneo del PGA Tour che tradizionalmente si disputa nella prima settimana del nuovo anno e riservato ai vincitori della scorsa stagione.
Sul percorso del Plantation Course at Kapalua (par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, il numero uno mondiale con un parziale di 66 (-7, con un eagle, sei birdie e un bogey) ha allungato la classifica con soli quattro giocatori probabilmente in grado di insidiarlo nel turno finale: Brian Harman, secondo con 205 (-14), lo spagnolo Jon Rahm, terzo con 207 (-12), Rickie Fowler e Jason Dufner, quarti con 208 (-11).
Difficile che possano recuperare sei colpi di ritardo Pat Perez e il venezuelano Jhonattan Vegas, sesti con 209 (-10), mentre sono fuori gioco Jordan Spieth, numero due del world ranking, nono con 211 (-8), e il giapponese Hideki Matsuyama, 12° con 212 (-7). Ancora lontani, dopo la pausa invernale, dal loro abituale standard id rendimento Justin Thomas, campione uscente, 30° con 221 (+2), e Brooks Koepka, 34° e ultimo con 230 (+11). Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - Brian Harman (136 – 68 68, -10) ha agganciato l’australiano Marc Leishman (136 – 67 69) in vetta alla classifica del Sentry Tournament of Champions, il torneo del PGA Tour che tradizionalmente si disputa nella prima settimana del nuovo anno e riservato ai vincitori della scorsa stagione.
Sul percorso del Plantation Course at Kapalua (par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, i due sono seguiti a un colpo da Dustin Johnson (137, -9), numero uno mondiale, e da Pat Perez, Chris Stroud e dal venezuelano Jhonattan Vegas, quarti con 138 (-8). Hanno perso qualcosa Rickie Fowler e il giapponese Hideki Matsuyama, ottavi con 140 (-6) alla pari con Kevin Kisner, Patrick Cantlay e con il coreano Si Won Kim, mentre Jordan Spieth, numero due del world ranking, 13° con 141 (-7) insieme allo spagnolo Jon Rahm, ha recuperato 17 posizioni grazie un 66 (-7) miglior score di giornata realizzato anche da Stroud.
Non ha più alcuna possibilità di difendere il titolo Justin Thomas, numero tre al mondo, 27° con 146 (par), ed è rimasto all’ultimo posto con 152 (+6) Brooks Koepka, che la compagnia di D. A. Points.
Brian Harman ha segnato 68 (-5) colpi con sette birdie e due bogey e Marc Leishman ha evitato il sorpasso con quattro birdie senza bogey per il parziale di 69 (-4). Nello score di Jordan Spieth un eagle, sette birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’australiano Marc Leishman, con uno score di 67 (-6) colpi, ha preso il comando nel Sentry Tournament of Champions, il torneo che tradizionalmente si disputa nella prima settimana del nuovo anno e riservato ai vincitori della scorsa stagione, Si gioca sul percorso del Plantation Course at Kapalua (par 73), a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, dopo sono in campo 34 concorrenti, tra i quali sette dei primi dieci nel world ranking.
Marc Leishman, 34enne di Warnambool con tre titoli nel circuito, dei quali due siglati lo scorso anno, e uno nell’European Tour, ha realizzato otto birdie e due bogey, staccando di un colpo Brian Harman e il venezuelano Jhonattan Vegas (68, -5). Hanno tenuto un buon ritmo Dustin Johnson, leader mondiale, e Rickie Fowler, numero sette, quarti con 69 (-4) insieme al coreano Si Woo Kim, e ha realizzato un colpo in più il giapponese Hideki Matsuyama (n. 5), settimo con 70 (-3).
Degli altri quattro tra i top ten del world ranking sono stati piuttosto altalenanti Justin Thomas (n. 3), campione uscente, e lo spagnolo Jon Rahm (n. 4), 12.i con 71 (-2), mentre sono apparsi lontani dal loro standard Jordan Spieth (n. 2), 30° con 75 (+2), e Brooks Koepka (n. 8), 34° e ultimo con 78 (+5). Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
LA VIGILIA - I vincitori del PGA Tour 2017 si sfidano nel Sentry Tournament of Champions (7-10 gennaio), il torneo che tradizionalmente si disputa nella prima settimana del nuovo anno, Si gioca sul percorso del Plantation Course at Kapalua, a Kapalua nell’isola hawaiana di Maui, con un field di altissima qualità che comprende sette dei primi dieci classificati nel world ranking a iniziare dal leader Dustin Johnson. Difende il titolo Justin Thomas (numero 3), che oltre a Johnson, avrà per avversari più qualificati Jordan Spieth (n. 2), lo spagnolo Jon Rahm (n. 4), il giapponese Hideki Matsuyama (n. 5), Rickie Fowler (n. 7) e Brooks Koepka (n. 8). Altri possibili protagonisti Kevin Kisner, Brian Harman, Bryson DeChambeau e l’australiano Marc Leishman. In campo 34 concorrenti. Il montepremi è di 6.300.000 dollari.
Andrea Romano si è classificato al dodicesimo posto con 280 (65 70 70 75, -4) colpi nel 54° Junior Orange Bowl International Golf Championship, disputato sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida e al quale hanno preso parte 58 selezionati ragazzi provenienti da tutto il mondo che si sono affrontati sulla distanza di 72 buche.
Ha letteralmente dominato il forte olandese Jerry Ji, il quale si è imposto con 268 (65 64 69 70, -16) colpi dopo una corsa di testa, lasciando a sette lunghezze il francese Pierre Pineau (275, -9). E’ stato un autentico successo dei giocatori europei con il belga Adrien Dumont de Chassart terzo con 276 (-8) e con il danese Rasmus Hojgaard quarto con 277 (-7) insieme a Hiroshi Tai di Singapore. In 43ª posizione con 297 (77 74 74 72, +13) l’altro italiano Thomas Pfoestl, in campo a titolo personale
Nel giro conclusivo Jerry Ji si è limitato a controllare il notevole vantaggio accumulato dopo tre turni e ha concluso con due birdie e un bogey per il 70 (-1). Non ha trovato il passo dei giri precedenti Andrea Romano, portacolori del Castelgandolfo Country Club, che ha perso nove posizioni con un 75 (+4), dovuto a due birdie, quattro bogey e a un doppio bogey, ma questo non inficia un prova sicuramente di buon livello. L'azzurro è stato accompagnato dall'allenatore Alberto Binaghi.
Renato Paratore (2013) e Marco Durante (1979) sono i due giocatori italiani che hanno iscritto il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio nel quale figurano tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.
TERZO GIRO - Andrea Romano è salito dal quarto al terzo posto con 205 (65 70 70, -8) colpi nel 54° Junior Orange Bowl International Golf Championship, che termina sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida. dove sono in gara 58 selezionati ragazzi provenienti da tutto il mondo che si affrontano sulla distanza di 72 buche.
E’ continuata la corsa di testa dell’olandese Jerry Ji (198 - 64 65 69, -15), che ha allungato ulteriormente e inizierà il turno conclusivo con cinque colpi di margine sul francese Pierre Pineau (203, -10) e sette sul trio che, oltre a Romano, comprende il belga Adrien Dumont de Chassart e lo statunitense Leopoldo Herrera. Al sesto posto con 206 (-7) il giapponese Hirata Kensei e il danese Rasmus Hojgaard e al 46° con 225 (77 74 74, +12) l’altro italiano Thomas Pfoestl, in campo a titolo personale
Jerry Ji ha rallentato rispetto ai giri precedenti, ma il suo parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey è stato ugualmente efficace. Andrea Romano, portacolori del Castelgandolfo Country Club, ha realizzato il secondo 70 (-1) consecutivo con un eagle, due birdie e tre bogey. L’azzurro è accompagnato dal tecnico Alberto Binaghi.
Renato Paratore (2013) e Marco Durante (1979) sono i due giocatori italiani che hanno iscritto il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio nel quale figurano tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.
SECONDO GIRO - Andrea Romano, quarto con 135 (65 70, -7) colpi, è rimasto in alta classifica nel secondo giro del 54° Junior Orange Bowl International Golf Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida. dove hanno preso il via 58 selezionati ragazzi provenienti da tutto il mondo che si affrontano sulla distanza di 72 buche.
Ha allungato il passo l’olandese Jerry Ji (129 - 64 65, -13) che ha portato a quattro colpi il vantaggio sui primi inseguitori, il belga Adrien Dumont de Chassart e il danese Nicolai Hojgaard (133, -9). Il francese Pierre Pineau è alla pari con Romano e sono al sesto posto con 137 (-5) il danese Rasmus Neergaard e Hiroshi Tai di Singapore. In campo un altro italiano a titolo personale, Thomas Pfoestl, 48° con 151 (77 74, +9).
Jerry Ji ha girato in 65 (-6) colpi con un eagle, sei birdie e due bogey. Andrea Romano, portacolori del Castelgandolfo Country Club, ha realizzato tre birdie in uscita, poi nel rientro è tornato in par con tre bogey, quindi ha chiuso con un birdie per il 70 (-1). L’azzurro è accompagnato dal tecnico Alberto Binaghi.
Renato Paratore (2013) e Marco Durante (1979) sono i due giocatori italiani che hanno iscritto il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio nel quale figurano tanti atleti di peso quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.
PRIMO GIRO - Andrea Romano è al secondo posto con 65 (-6) colpi dopo il giro iniziale del 54° Junior Orange Bowl International Golf Championship, che si sta svolgendo sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida. dove hanno preso il via 58 selezionati ragazzi provenienti da tutto il mondo che si affrontano sulla distanza di 72 buche.
E’ al comando con 64 (-7) il forte olandese Jerry Ji, mentre il portacolori del Castelgandolfo Country Club ha la compagnia del francese Pierre Pineau. Al quarto posto con 67 (-4) lo statunitense Jake Beber-Frankel e i danesi Rasmus Hojgaard e Nicolai Hojgaard e al settimo con 68 (-3) l’americano Remington Hirano, lo spagnolo José Luis Ballester, il brasiliano Fred Biondi e Hiroshi Tai di Singapore. In campo a titolo personale un altro italiano, Thomas Pfoestl, 50° con 77 (+6).
Jerry Ji ha realizzato otto birdie e un bogey. Giro senza errori di Andrea Romano, concluso con sei birdie. L’azzurro è accompagnato dal tecnico Alberto Binaghi.
Renato Paratore (2013) e Marco Durante (1979) sono i due giocatori italiani che hanno iscritto il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio nel quale figurano tanti atleti di peso quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.
LA VIGILIA - Andrea Romano prende parte al 54° Junior Orange Bowl International Golf Championship (27 -30 dicembre) che si svolge sul percorso del Biltmore Golf Course, a Coral Gables in Florida. dove saranno al via 58 ragazzi che si affronteranno sulla distanza di 72 buche. Difende il titolo l’australiano Karl Vilips in un contesto che comprende, tra gli altri, il tedesco Falko Hanisch, gli statunitensi Drew Brockwell, Maxwell Moldovan e Logan Bryant, il belga Adrien Dumont de Chassart, l’olandese Jerry Ji e l’argentino Frederico Shin.
Andrea Romano (nella foto), che ha ottime chances di proporsi per l’alta classifica, ha disputato un’ottima stagione con successi nell’English Boys’ Under 18 Open Amateur/Carris Trophy e nel Campionato Nazionale Ragazzi Match Play. In maglia azzurra ha dato il suo contributo al team che si è imposto nel Quadrangolare e all’altro che ha conquistato la medaglia di bronzo al Campionato Europeo Boys. L’azzurro è accompagnato dal tecnico Alberto Binaghi.
Renato Paratore (2013) e Marco Durante (1979) sono i due giocatori italiani che hanno iscritto il proprio nome in un albo d’oro di grande prestigio nel quale figurano tanti atleti di peso quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.
Laura Sedda, nona con 352 (67 72 72 71 70, -8) colpi, e Lucrezia Colombotto Rosso, 19ª con 355 (73 68 70 72 72, -5), hanno ottenuto una ‘carta’ categoria 8a per il Ladies European Tour 2018 alla Aicha Tour School Final Qualifying, che si è conclusa al Palm Golf Ourika (par 72) di Marrakech in Marocco.
La gara si è dipanata su 90 buche. Nelle prime 72 le 106 giocatrici presenti, in rappresentanza di 18 nazioni, si sono alternate anche sull’Amelkis Golf Club (par 72), poi le 60 che hanno superato il taglio si sono contese le 25 ‘carte’ in palio: alle prime cinque classificate sono andate le ‘full card’ (cat. 5b) e alle altre, come alle azzurre, le ‘carte’ cat. 8a, che non concedono il tempo pieno sul tour, ma comunque una buona percentuale di eventi.
Hanno concluso in vetta con 346 (-14) la statunitense Casey Danielson (67 66 71 72 70), al comando sin dalla seconda frazione, la spagnola Carmen Alonso (70 74 69 68 65) e la dilettante francese Manon Molle (68 71 70 69 68), poi l’americana ha conquistato il successo con un birdie alla prima buca di spareggio. In quarta posizione con 350 (-10) l’inglese Gabriella Cowley. Sono uscite al taglio: Stefania Avanzo, 80ª con 295 (73 76 74 72, +7), Sophie Sandolo (76 75 75 74) e Alessandra Braida (79 70 72 79), 97.e con 300 (+12).
QUARTA GIORNATA - Laura Sedda, ottava con 282 (67 72 72 71, -6), e Lucrezia Colombotto Rosso, 16ª con 283 (73 69 70 72, -5), saranno in corsa per una ‘carta’ per il Ladies European Tour 2018 nel giro finale della Lalla Aicha Tour School Final Qualifying, che si svolgerà al Palm Golf Ourika (par 72) a Marrakech in Marocco, dopo che le 106 giocatrici, in rappresentanza di 18 nazioni, si sono alternate per 72 buche anche sull’Amelkis Golf Club (par 72). Sono uscite al taglio, alla fine del quarto giro, Stefania Avanzo, 80ª con 295 (73 76 74 72, +7), Sophie Sandolo (76 75 75 74) e Alessandra Braida (79 70 72 79), 97.e con 300 (+12).
E’ rimasta ancora in vetta con 276 (67 65 71 72, -12) la statunitense Casey Danielson ed è salita in seconda posizione con 278 (-10) la dilettante francese Manon Molle. In terza con 280 (-8) la finlandese Elina Nummenpaa e in quarta con 281 (-7) le norvegesi Jeanette Marita Engzelius e Karoline Lund (am), la spagnola Carmen Alonso e la finlandese Sanna Nuutinen.
Al termine della gara le prime cinque in graduatoria, tra le 60 ammesse al giro conclusivo, avranno ‘carte’ a tempo pieno (categoria 5b) e coloro che si piazzeranno dal sesto al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 8a con meno possibilità di gioco.
TERZO GIRO - Laura Sedda, (67 72 72) e Lucrezia Colombotto Rosso (73 69 70, -5) sono al nono posto con 211 (-5) colpi dopo il terzo turno della Lalla Aicha Tour School Final Qualifying, che si sta disputando sui due percorsi del Palm Golf Ourika (par 72) e dell’Amelkis Golf Club (par 72), a Marrakech in Marocco, in palio le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2018. Sono a rischio di taglio le altre tre italiane in campo: Alessandra Braida, 73ª con 221 (79 70 72, +5), Stefania Avanzo, 84ª con 223 (73 76 74, +7), e Sophie Sandolo, 96ª con 226 (76 75 75, +10).
Ha mantenuto il comando con 204 (67 66 71, -12) la statunitense Casey Danielson con due colpi di margine della dilettante svedese Julia Engstrom (206, -10). In terza posizione con 209 (-7) le finlandesi Elina Nummenpaa e Sanna Nuutinen e due dilettanti, la norvegese Karoline Lund e la francese Manon Molle.
La gara si disputa sulla distanza di 90 buche con la partecipazione di 106 giocatrici in rappresentanza di 18 nazioni. Nelle prime 72 buche le concorrenti si alternano sui due tracciati, poi accederanno all’ultimo giro, che avrà luogo al Palm Golf Ourika, le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. Al termine le prime cinque in graduatoria avranno ‘carte’ a tempo pieno (categoria 5b) e coloro che si piazzeranno dal sesto al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 8a con meno possibilità di gioco.
SECONDO GIRO - Laura Sedda, quinta con 139 (67 72, -5) colpi, è rimasta in alta classifica, dove si è portata anche Lucrezia Colombotto Rosso, da 55ª a 14ª con 141 (73 68, -3), nella finale della Lalla Aicha Tour School Final Qualifying, che si sta disputando sui due percorsi del Palm Golf Ourika (par 72) e dell’Amelkis Golf Club (par 72), a Marrakech in Marocco, in palio le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2018. Sono in ritardo le altre tre italiane in gara: Stefania Avanzo (73 76) e Alessandra Braida (79 70), 84.e con 149 (+5), e Sophie Sandolo, 92ª con 151 (76 75, +7).
E’ passata a condurre con 133 (67 66, -11) la statunitense Casey Danielson che precede la dilettante svedese Julia Engstrom (134, -10) e l’inglese Hayley Davis e la malese Ainil Bakar (138, -6). Laura Sedda ha la compagnia della finlandese Elina Nummenpaa e delle francesi Anais Meyssonnier e Manon Molle (am).
La gara si disputa sulla distanza di 90 buche con la partecipazione di 106 giocatrici in rappresentanza di 18 nazioni. Nelle prime 72 buche le concorrenti si alternano sui due tracciati, poi accederanno all’ultimo giro, che avrà luogo al Palm Golf Ourika, le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. Al termine le prime cinque in graduatoria avranno ‘carte’ a tempo pieno (categoria 5b) e coloro che si piazzeranno dal sesto al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 8a con meno possibilità di gioco.
PRIMO GIRO - Laura Sedda è al secondo posto con 67 (-5) colpi nella finale della Lalla Aicha Tour School Final Qualifying, che si sta disputando sui due percorsi del Palm Golf Ourika (par 72) e dell’Amelkis Golf Club (par 72), a Marrakech in Marocco, in palio le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2018.
E’ in vetta con un 66 (-6 con sei birdie all’Amelkis) la tedesca Luisa Dittrich, mentre la Sedda (cinque birdie sullo stesso tracciato) è affiancata dalla statunitense Casey Danielson e dalla dilettante svedese Julia Engstrom. In quinta posizione con 68 (-4) la brasiliana Victoria Lovelady e le francesi Ariane Provot e Manon Molle (am).
In gara altre quattro italiane: Lucrezia Colombotto Rosso e Stefania Avanzo, 55.e con 73 (+1), che hanno girato rispettivamente all’Amelkis e al Palm Golf, Sophie Sandolo, 89ª con 76 (+4 PG), e Alessandra Braida, 104ª con 79 (+7 Am).
La gara si disputa sulla distanza di 90 buche con la partecipazione di 106 giocatrici in rappresentanza di 18 nazioni. Nelle prime 72 buche le concorrenti si alternano sui due tracciati, poi accederanno all’ultimo giro, che avrà luogo al Palm Golf Ourika, le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. Al termine le prime cinque in graduatoria avranno ‘carte’ a tempo pieno (categoria 5b) e coloro che si piazzeranno dal sesto al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 8a con meno possibilità di gioco.
PROLOGO - Sui due percorsi del Palm Golf Ourika e dell’Amelkis Golf Club, a Marrakech in Marocco, si disputa la Lalla Aicha Tour School Final Qualifying (16-20 dicembre), il palio le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2018. Vi prendono parte cinque italiane: Sophie Sandolo, Stefania Avanzo, Lucrezia Colombotto Rosso, ammesse di diritto, Laura Sedda e Alessandra Braida, che hanno superato la Pre Qualifier A.
La gara si disputa sulla distanza di 90 buche con la partecipazione di 106 giocatrici in rappresentanza di 18 nazioni. Nelle prime 72 buche le concorrenti si alterneranno sui due tracciati, poi accederanno all’ultimo giro, che avrà luogo al Palm Golf Ourika, le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. Al termine le prime cinque in graduatoria avranno ‘carte’ a tempo pieno (categoria 5b) e coloro che si piazzeranno dal sesto al 25° posto riceveranno una ‘carta’ categoria 8a con meno possibilità di gioco.
Federico Zucchetti, con un’ottima prova si è classificato al secondo posto con 206 (69 72 65, -9) colpi nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour, disputata su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course par 71, Asia Course par 72) a Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna, e ha ottenuto una ‘carta’ a tempo pieno per la stagione 2018. Hanno conseguito il pass per il circuito altri quattro italiani, ai quali è stata assegnata una "conditional card", che non garantisce l’accesso a tutte le gare in calendario: Carlo Casalegno, 38° con 220 (75 73 72, +5), Michele Ortolani (76 71 76) e Andrea Cavallaro (72 76 75), 59.i con 223 (+8), e Leonardo Sbarigia, 67° con 225 (78 70 77, +10).
Si è imposto con una corsa di testa il sudafricano Albert Venter (203 - 65 70 68, -12) e il francese Paul Bariteau ha affiancato Zucchetti, In quarta posizione con 208 (-7) lo scozzese Clarke Lutton e l’inglese Jack Singh Brar.
SECONDO GIRO - Federico Zucchetti, ottavo con 141 (69 72, -2) colpi, è rimasto in alta classifica nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour, che si sta disputando su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course par 71, Asia Course par 72) a Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna.
Hanno superato il taglio dopo 36 buche, caduto a 148 (+5), altri quattro giocatori italiani, che avranno al termine del terzo e ultimo giro comunque una ‘carta’ per l’Alps Tour 2018, ma la categoria dipenderà dal piazzamento finale. Michele Ortolani è al 48° posto con 147 (76 71, +4), Andrea Cavallero (72 76), Leonardo Sbarigia (78 70) e Carlo Casalegno (75 73), 65.i con 148 (+5).
E’ rimasto al comando con 135 (65 70, -8) il sudafricano Albert Venter che ha due colpi di vantaggio sul francese Paul Bariteau e sull’inglese Jack Singh Brar (137, -6). Al quarto posto con 139 (-4) lo scozzese Clarke Lutton e lo spagnolo Ivan Cantero e al sesto con 140 (-3) l’iberico Mario Lopez e l’austriaco Bernard Neumayer.
Fuori gioco: Alberto Fisco e Cesare Turchi 76.i con 149 (+6), Edoardo Vizzotto (am) 84° con 150 (+7), Philip Geerts (am) 87° con 151 (+8), Manfredi Manica (am) e Corrado De Stefani 93.i con 152 (+9), Filippo Bergamaschi e Richard Gai (am) 102.i con 153 (+10), Davide Ghisalberti 116° con 156 (+13), Pier Paolo Cuomo (am) 124° con 157 (+14), Andrea Picchio (am) 125° con 158 (+15), Andrea Vercesi 129° con 159 (+16), Guglielmo Bravetti 132° con 160 (+17), Filippo Lotti e Alessandro Stucchi (am) 135.i con 162 (+19).
Sono rimasti in gara 75 dei 144 concorrenti partiti (81 promossi allo Stage 1 e gli altri 63 ammessi di diritto) in rappresentanza di 18 nazioni. Al termine della gara saranno assegnate 35 "full card" (categoria 6) ai primi classificati e gli altri riceveranno delle "conditional card" (categoria 8), che offriranno meno possibilità di gioco.
PRIMO GIRO - Federico Zucchetti è al terzo posto con "meno 3" dopo il giro iniziale della finale della Qualifying School dell’Alps Tour, che si sta disputando su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course par 71, Asia Course par 72) a Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna. Lo score fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due campi in cui si alternano i concorrenti nelle prime due frazioni.
E’ in vetta con "meno 6" (65 all’America) il sudafricano Albert Venier davanti allo spagnolo Ivan Cantero con "meno 4" (68 Asia). Zucchetti (69 Asia) è affiancato dallo scozzese Clarke Lutton. Sono in campo altri 19 italiani così classificati: Andrea Cavallaro 18° con il par, Manfredi Manica (am) 32° con "+2", Pier Paolo Cuomo (am) e Cesare Turchi, 46° con "+3", Michele Ortolani, Filippo Bergamaschi e Carlo Casalegno, 63.i con "+4", Philip Geerts (am), Edoardo Vizzotto e Richard Gai (am) 79.i con "+5", Andrea Picchio (am) 101° con "+6", Leonardo Sbarigia e Alberto Fisco 109.i con "+7", Corrado De Stefani 116° con "+8", Filippo Lotti e Alessandro Stucchi (am) 125.i con "+10", Andrea Vercesi e Davide Ghisalberti 131.i con "+11" e Guglielmo Bravetti 141° con "+14".
Alla gara pendono parte 144 concorrenti, dei quali 81 promossi allo Stage 1 e gli altri 63 ammessi di diritto. Si gioca sulla distanza di 54 buche. Al termine saranno assegnate 35 "full card" ai primi classificati e gli altri che supereranno il taglio dopo 36 buche riceveranno delle "conditional card" che offriranno meno possibilità di gioco.
LA VIGILIA - Venti giocatori italiani partecipano alla finale della Qualifying School dell’Alps Tour (14-16 dicembre) che si svolge su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course, Asia Course) a Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna. Tredici hanno avuto accesso di diritto: Filippo Bergamaschi, Carlo Casalegno, Andrea Cavallaro, Corrado De Stefani, Alberto Fisco, Davide Ghisalberti, Michele Ortolani, Leonardo Sbarigia, Cesare Turchi, Andrea Vercesi e i dilettanti Philip Geerts, Alessandro Stucchi ed Edoardo Vizzotto. Gli altri sette si sono qualificati allo Stage 1, disputato sugli stessi tracciati e terminato lunedì scorso: Federico Zucchetti, Filippo Lotti, Guglielmo Bravetti e gli amateur Pier Paolo Cuomo, Andrea Picchio, Manfredi Manica e Richard Gai.
Alla gara pendono parte 144 concorrenti, dei quali 81 promossi allo Stage 1 e gli altri 63 ammessi di diritto. Si gioca sulla distanza di 54 buche. Al termine saranno assegnate 35 "full card" ai primi classificati e gli altri che supereranno il taglio dopo 36 buche riceveranno delle "conditional card" che offriranno meno possibilità di gioco.
Sette giocatori italiani hanno superato lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour, che si è disputata sulla distanza di 36 buche con due tornei distinti su due dei tre percorsi del La Cala Resort di Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna. All’America Course (par 71), dove sono stati promossi alla finale 38 concorrenti, Federico Zucchetti si è classificato al quinto posto con 141 (68 73, -1) e Filippo Lotti (76 73) e il dilettante Pier Paolo Cuomo (79 70) sono terminati al 23° con 149 (+7). Ha vinto con 137 (70 67, -5) lo svedese Sebastian Petersen davanti agli inglesi Tom Hayward e Steve Jones (139, -3).
Non hanno superato il taglio Antonino Urso 41° con 153 (+11), Patrick Actis Alesina 47° con 155 (+13), Umberto Cuomo 49° con 156 (+14), Adone Hofer (am) 57° con 159 (+17), Dimitri Cavazzana (am) 62° con 164 (+22), Matteo Aglieta 65° con 169 (+27), e Lorenzo Acerbo 67° con 170 (+28).
Sull’Asia Course (par 72) sono entrati tra i 43 ammessi alla finale Andrea Picchio (am), 13° con 147 (76 71, +3), Guglielmo Bravetti, 15° con 148 (74 74, +4), Manfredi Manica (am), 28° con 151 (77 74, +7), e Richard Gai (am), 34° con 152 (81 71, +8). Ha dominato il sudafricano Albert Venter (134 - 67 67, -10), che ha lasciato a sette colpi lo scozzese Louis Gaughan (141, -3). Out al taglio Pierluigi Severa (am), 45° con 154 (+10), che sarà quarta riserva, Tomaso Zannin (am), stesso score, sesta riserva, entrambi penalizzati da un palyout, Mosè Tavecchio (am) e Gianluca Proietti (am) 49.i con 155 (+11), Michele Bosco (am) 61° con 158 (+14), Mattia Vetricini (am) e Riccardo Quercia (am) 63.i con 160 (+16), Marco Chiarenza (am) 71° con 164 (+20), Simone Cabianca e Alberto Bresolin (am) 74.i con 166 (+22) e Toty Salvatore Caruso 80° con 170 (+26).
La finale avrà luogo dal 14 al 16 dicembre (54 buche) sugli stessi percorsi. I sette italinai si uniranno agli altri 13 ammessi di diritto: Filippo Bergamaschi, Carlo Casalegno, Andrea Cavallaro, Corrado De Stefani, Alberto Fisco, Davide Ghisalberti, Michele Ortolani, Leonardo Sbarigia, Cesare Turchi, Andrea Vercesi e i dilettanti Philip Geerts, Alessandro Stucchi ed Edoardo Vizzotto. Saranno assegnate 35 "full card" per i primi classificati e gli altri che supereranno il taglio dopo 36 buche riceveranno delle "conditional card" che offriranno meno possibilità di gioco.
PRIMO GIRO - Si conclude al La Cala Resort di Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna, lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour che si sta disputando con due gare distinte sulla distanza di 36 buche sui due percorsi dell’Asia Course (par 72), dove accederanno alla finale i primi 43 in graduatoria, e dell’America Course (par 71), dove i promossi saranno 38.
Sul tracciato dell’America Course Federico Zucchetti è al terzo posto con 68 (-3) a un colpo dai due leader con 67 (-4) l’argentino Emilio Parodi e il dilettante francese Romain Vallaeys. Al 30° con 76 (+5) Filippo Lotti, Patrick Actis Alesina e Antonino Urso (am), al 44° con 78 (+7) Adone Hofer, al 49° con 79 (+8) Pier Paolo Cuomo (am), al 55° con 81 (+10) Umberto Cuomo, al 64° con 83 (+12) Matteo Aglieta (am), al 66° con 86 (+15) Lorenzo Acerbo (am) e al 68° con 87 (+16) Dimitri Cavazzana (am).
All’Asia Course guida la classifica con 67 (-5) il sudafricano Albert Venter seguito dallo svizzero Alex Messiqua (69, -3). Al 12° posto con 74 (+2) Guglielmo Bravetti e Tomaso Zannin (am), al 24° con 76 (+4) Andrea Picchio (am), al 34° con 77 (+5) Manfredi Manica (am), al 42° con 78 (+6) Mosè Tavecchio (am) e Gianluca Proietti (am), al 54° con 80 (+8) Alberto Bresolin (am) e Mattia Vetricini (am), al 60° con 81 (+9) Pierluigi Severa (am), Michele Bosco (am) e Richard Gai (am), al 66° con 82 (+10) Riccardo Quercia (am), al 73° con 85 (+13) Marco Chiarenza (am), e al 75° con 86 (+14) Toty Salvatore Caruso (am) e Simone Cabianca.
La finale avrà luogo dal 14 al 16 dicembre (54 buche) sugli stessi percorsi. Vi sono stati ammessi già di diritto 64 giocatori tra i quali gli italiani Filippo Bergamaschi, Carlo Casalegno, Andrea Cavallaro, Corrado De Stefani, Alberto Fisco, Davide Ghisalberti, Michele Ortolani, Leonardo Sbarigia, Cesare Turchi, Andrea Vercesi e i dilettanti Philip Geerts, Alessandro Stucchi ed Edoardo Vizzotto. Saranno assegnate 35 "full card" per i primi classificati e gli altri che supereranno il taglio dopo 36 buche riceveranno delle "conditional card" che offriranno meno possibilità di gioco.
LA VIGILIA - Al La Cala Resort di Mijas, sulla Costa del Sol in Spagna, si disputa lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour (10-11 dicembre) sulla distanza di 36 buche. Si gioca su due dei tre percorsi della struttura e saranno in gara complessivamente 25 giocatori italiani: 10 impegnati sull’America Course (74 concorrenti in campo) e 15 sull’Asia Course (81 in gara).
Giocheranno sull’America Course: Patrick Actis Alesina, Dimitri Cavazzana, Umberto Cuomo, Filippo Lotti, Federico Zucchetti e i dilettanti Lorenzo Acerbo, Matteo Aglieta, Pier Paolo Cuomo, Adone Hofer e Antonino Urso. Saranno sull’Asia Course: Guglielmo Bravetti, Simone Cabianca, e gli amateur Michele Bosco, Alberto Bresolin, Salvatore Caruso, Marco Chiarenza, Richard Gay, Manfredi Manica, Andrea Picchio, Gianluca Proietti, Riccardo Quercia, Pierluigi Severa, Mosé Tavecchio, Mattia Verticini e Tomaso Zannin. Il numero dei qualificati per ciascun torneo sarà comunicato in corso d’opera.
La finale avrà luogo dal 14 al 16 dicembre (54 buche) sugli stessi percorsi. Vi sono stati ammessi già di diritto 64 giocatori tra i quali gli italiani Filippo Bergamaschi, Carlo Casalegno, Andrea Cavallaro, Corrado De Stefani, Alberto Fisco, Davide Ghisalberti, Michele Ortolani, Leonardo Sbarigia, Cesare Turchi, Andrea Vercesi e i dilettanti Philip Geerts, Alessandro Stucchi ed Edoardo Vizzotto. Saranno assegnate 35 "full card" per i primi classificati e gli altri che supereranno il taglio dopo 36 buche riceveranno delle "conditional card" che offriranno meno possibilità di gioco.
Il thailandese Thaworn Wiratchant, grazie a un gran giro finale in 62 (-10), si è imposto con lo score di 193 (66 65 62, -23) colpi nel MCB Tour Championship, ultimo torneo stagionale del Senior Tour disputato sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), a Poste de Flacq nell’Isola di Mauritius. Classificandosi al quinto posto con 206 (-10), lo statunitense Clark Dennis, a segno nel Senior Italian Open, ha mantenuto la leadership nell’ordine di merito che lo ha definito miglior giocatore del circuito 2017.
Thaworn Wiratchant, 51 anni e per tante stagioni protagonista nell’Asian Tour dove ha ottenuto 17 successi e 14 secondo posti, oltre ad aver conquistato una vittoria nell’European Tour, ha lasciato a ben otto colpi Mark McNulty (201, -15), nato a Bindwa nello Zimbabwe nazione di cui ha difeso i colori prima di divenire cittadino irlandese, Al terzo posto con 205 (-11) l’australiano Peter Fowler, in vetta con il vincitore dopo due turni, e lo spagnolo Miguel Angel Martin e al quinto, insieme a Dennis, anche il messicano Esteban Toledo. Il titolo ha fruttato a Wiratchant 68.486 euro su un montepremi di 450.000 euro.
SECONDO GIRO - - Sul percorso del Constance Belle Mare Plage, a Poste de Flacq nell’Isola di Mauritius, l’australiano Peter Fowler (131 - 65 66, -13) è stato raggiunto dal thailandese Thaworn Wiratchant (131 - 66 65) in vetta alla classifica del MCB Tour Championship, ultimo torneo stagionale del Senior Tour dove si deciderà anche chi sarà il numero uno della money list.
Al terzo posto con 134 (-10) Mark McNulty, nato a Bindwa nello Zimbabwe nazione di cui ha difeso i colori prima di divenire cittadino irlandese, al quarto con 136 (-8) lo spagnolo Miguel Angel Martin, al quinto con 138 (-6) lo svizzero André Bossert, lo svedese Magnus P. Atlevi e il sudafricano Chris Williams. E’ all’ottavo con 139 (-5) lo statunitense Clark Dennis, attuale leader dell’ordine di merito, che con questa posizione corre il rischio di essere superato. Non vi sono italiani in campo. Il montepremi è di 450.000 euro.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Constance Belle Mare Plage, a Poste de Flacq nell’Isola di Mauritius, l’australiano Peter Fowler è in vetta con 65 (-7) colpi nel MCB Tour Championship, ultimo torneo stagionale del Senior Tour dove si deciderà anche chi sarà il numero uno della money list.
Peter Fowler, uno dei candidati a divenire il numero uno del tour 2017, è seguito con 66 (-6) dall’inglese Barry Lane, campione uscente della gara, dal thailandese Thaworn Wiratchant e dall’irlandese Mak McNulty.
Al quinto posto con 68 (-4) lo svizzero André Bossert e lo statunitense Clark Dennis, leader attuale della money list, e al settimo con 69 (-3) il francese Jean-François Remesy, gli inglesi Philip Golding e Roger Chapman, il sudafricano James Kingston, lo spagnolo Miguel Angel Martin e il messicano Esteban Toledo. Non vi sono italiani in campo. Il montepremi è di 450.000 euro.
LA VIGILIA -Sul percorso del Constance Belle Mare Plage, a Poste de Flacq nell’Isola di Mauritius, si conclude il Senior Tour europeo con la disputa del MCB Tour Championship (8-10 dicembre), torneo dove si deciderà anche chi sarà il numero uno della money list. E’ al comando lo statunitense Clark Dennis (E 202.583), vincitore del Senior Italian Open, seguito dal sudafricano Chris Williams (E 177.384), dall’inglese Phil Golding (E 160.475), dallo svedese Magnus P. Atlevi (E 153.238), dall’australiano Peter Fowler (E 146.216) e dall’inglese Barry Lane (E 147.116), campione uscente della gara. I cinque inseguitori possono salire in vetta in caso di vittoria, ma non sarà matematico, perché dipenderanno comunque dai risultati di chi li precede.
Nel field anche l’americano Tom Lehman, il sudafricano David Frost, il gallese Ian Woosnam, gli inglesi Paul Broadhurst e Paul Wesselingh, lo spagnolo Pedro Linhart e il gallese Stephen Dodd. Non vi sono italiani in campo. Il montepremi è di 450.000 euro.
Veronica Zorzi lascia l’attività dopo 16 anni di carriera - L’Omega Dubai Ladies Classic è stato l’ultimo torneo disputato da Veronica Zorzi, che a 37 anni, dopo 16 di carriera, ha deciso di lasciare l’agonismo per dedicarsi a tempo pieno all’insegnamento. E’ la terza giocatrice ad abbandonare la scena dopo l’evento di Dubai (dove giunse seconda nel 2008 alle spalle della tedesca Anja Monke), preceduta dalla grande Annika Sorenstam e dalla danese Iben Tinning.
Vincitrice di due titoli nel circuito (Open de France, 2005 e 2006), terza nell’ordine di merito del LET 2005, ora metterà la sua esperienza a disposizione dei giovani: "Lavoro come coach - ha spiegato - in un circolo che è a trenta minuti da casa mia, Villa Paradiso, a Peschiera del Garda. Debbo occuparmi del club dei giovani, insegnare ai bambini. Abbiamo una Academy e io seguo un gruppo di età tra gli otto agli undici anni. Spero di dare il mio contributo alla crescita del movimento, augurandomi che qualcuno dei miei allievi possa divenire un forte giocatore in futuro". Poi la famiglia: "Ho un figlio nato nel 2015, che ha bisogno di me e che mi tiene molto impegnata".
L’indiano Shubhankar Sharma ha vinto con 264 (69 61 65 69, -23) colpi il Joburg Open, quarto evento della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, svoltosi sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course par 72, Bushwillow Course par 71) di Johannesburg in Sudafrica. Il torneo si è concluso di lunedì, dopo che un nubifragio aveva impedito il gioco nel pomeriggio di domenica. E’ terminato al 42° posto con 280 (66 73 71 70, -7) Andrea Pavan, mentre è uscito al taglio dopo 36 buche Lorenzo Gagli, 76° con 140 (72 68, -3).
Sharma ha lasciato a tre colpi il sudafricano Erik Van Rooyen (267, -20), a sei l’altro sudafricano Shuan Norris e il finlandese Tapio Pulkkanen (270, -17) e a otto l’inglese Marcus Armitage (272, -15). Non hanno risposto alle attese tre fra i giocatori di casa più attesi, Dean Burmester, 19° con 277 (-10), George Coetzee, 30° con 279 (-8), e Dylan Frittelli, reduce dal successo nel Mauritius Open, che ha ottenuto lo stesso score di Pavan.
Shubhankar Sharma, 21 anni, membro dell’Asian Tour e cinque successi nel tour indiano, è andato a segno appena al decimo torneo disputato nell’European Tour. Tornato in campo dopo lo stop con quattro colpi di margine su Van Rooyen, li ha visti ridursi a tre, ma in realtà le ostilità sono finite dopo il sesto birdie (senza bogey per il 66, -6) del sudafricano alla 12ª, perché poi i due hanno proceduto entrambi in par fino al termine. Sharma ha realizzato 69 (-3) colpi con tre birdie e ha ricevuto un assegno di 161.790 euro su un montepremi di 1.030.000 euro. Per Andrea Pavan, che ceduto un poco dopo un bell’avvio di gara, 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey.
QUARTA GIORNATA - Gioco sospeso a causa di un nubifragio nel quarto giro del Joburg Open e torneo che si concluderà di lunedì. Sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course par 72, Bushwillow Course par 71) di Johannesburg in Sudafrica, nel quarto evento della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, ha concluso la gara Andrea Pavan, 45° nella classifica provvisoria con 280 (66 73 71 70, -7) colpi, mentre sono stati fermati lungo il Firethorn Course 42 concorrenti.
E’ rimasto al comando il 21enne indiano Shubhankar Sharma con "meno 22" dopo sette buche e gli ha recuperato due colpi il sudafricano Erik Van Rooyen, secondo con "meno 18" all’ottava. Seguono con "meno 14" il finlandese Tapio Pulkkanen (8ª) e l’inglese James Morrison (7ª) e con "meno 13" il sudafricano Shaun Norris (10ª), l’inglese Marcus Armitage (8ª) e lo svedese Christofer Blomstrand (7ª).
Andrea Pavan ha realizzato 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. E’ uscito al taglio Lorenzo Gagli, 76° con 140 (72 68, -3). Il montepremi è di 1.030.000 euro con prima moneta di 195.830 euro.
TERZO GIRO - Andrea Pavan è al 50° posto con 210 (66 73 71, -5) colpi a un giro dal termine del Joburg Open, il quarto torneo della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course par 72, Bushwillow Course par 71) di Johannesburg in Sudafrica.
Ha preso il largo il 21enne indiano Shubhankar Sharma (195 - 69 61 65, -20), che ha cinque colpi di vantaggio sullo svedese Christofer Blomstrand (200, -15), sei sull’inglese James Morrison e sul sudafricano Erik Van Rooyen (201, -14) e sette sull’inglese Marcus Armitage e sul finlandese Tapio Pulkkanen (202, -13), in vetta dopo due turni. Tra i giocatori di casa più attesi, Dean Burmester e George Coetzee sono in 24ª posizione con 207 (-8) e Dylan Frittelli, reduce dal successo nel Mauritius Open di domenica scorsa, ha lo stesso score di Pavan.
Dopo essersi alternati sui due percorsi, i concorrenti hanno disputato il terzo giro sul Firethorn Course, dove avrà luogo anche il quarto. Shubhankar Sharma, cinque titoli nel circuito indiano, ha segnato sette birdie senza bogey per il 65 (-7). Per Andrea Pavan 71 (-1) colpi con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. E’ uscito al taglio Lorenzo Gagli, 76° con 140 (72 68, -3). Il montepremi è di 1.030.000 euro con prima moneta di 195.830 euro.
SECONDO GIRO - Andrea Pavan è sceso dal 18° al 56° posto con 139 (66 73, -4), ma è rimasto in gara nel Joburg Open, il quarto torneo della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunhine Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course par 72, Bushwillow Course par 71) di Johannesburg in Sudafrica con la partecipazione di 240 concorrenti. E’ invece uscito al taglio Lorenzo Gagli, 79° con 140 (72 68, -3), malgrado il tentativo di recupero dalla 119ª piazza. Il giro finale è stato sospeso, ma i 18 giocatori che ancora non hanno concluso il turno non apporteranno variazioni significative alla classifica.
Nuovo leader con 129 (65 64, -14) è il finlandese Tapio Pulkkanen, vincitore dell’ordine di merito 2017 del Challenge Tour, che precede di un colpo l’indiano Shubhankar Sharma (130, -13). In terza posizione con 131 (-12) il sudafricano Erik Van Rooyen e l’altro finlandese Mikko Korhonen e in quinta con 133 (-10) il danese Joachim B. Hansen e gli inglesi Daniel Brooks e Steven Brown. Ha rimontato il sudafricano George Coetzee, da 22° a 11° con 135 (-8), e hanno passato il taglio con l’ultimo punteggio utile gli altri due sudafricani Dean Burmester e Dylan Frittelli, reduce dal successo nel Mauritius Open di domenica scorsa, 56.i come Pavan.
Tapio Pulkkanen, 27enne di Kotka con un titolo nel Challenge Tour, ha realizzato un 64 (-8) sul Firethorn con otto birdie, di cui sei di fila, senza bogey. Andrea Pavan ha girato in 73 (-1) sullo stesso tracciato con tre birdie e altrettanti bogey e Lorenzo Gagli in 68 (-3) sul Bushwillow con cinque birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.030.000 euro con prima moneta di 195.830 euro.
PRMO GIRO - Andrea Pavan è al 18° posto con "meno 5" e Lorenzo Gagli al 119° con il "par" nel Joburg Open, il quarto torneo della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunhine Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course par 72, Bushwillow Course par 71) di Johannesburg in Sudafrica con la partecipazione di 240 concorrenti. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due campi.
E’ al vertice il sudafricano Keenan Davidse con "-8" (63 al Bushwillow), seguito con "-7" (tutti con un 64 sullo stesso campo) dai connazionali Jared Harvey, Erik Van Rooyen e Ockie Strydom, dal tedesco Sebastian Heisele e dagli inglesi Matthew Baldwin e James Morrison.
In ottava posizione con "-6" i sudafricani Oliver Bekker e Dean Burmester, i finlandesi Mikko Korhonen e Oliver Lindell, il danese Joachim B. Hansen e l’inglese Richard McEvoy (66 al Firethorn), l’australiano Scott Barr, l’inglese Nathan Kimsey, il polacco Adrian Meronk e il finlandese Tapio Pulkkanen (65 al Bushwillow). In ritardo tre sudafricani molto attesi: George Coetzee, 22° con "-4" (68 F), Dylan Frittelli, vincitore domenica scorsa del Mautitius Open, e Thomas Aiken, 85.i con "-1" (per entrambi 70 al Bushwillow).
Keenan Davidse, 28enne pro dal 2009 senza titoli sul Sunshine Tour, ha realizzato nove birdie e un bogey. Per Andrea Pavan (66 al Bushwillow) sei birdie e un bogey e per Lorenzo Gagli (72 al Firethorn) tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.030.000 euro con prima moneta di 195.830 euro.
LA VIGILIA - Andrea Pavan e Lorenzo Gagli saranno sul tee di partenza del Joburg Open (7-10 dicembre), il quarto torneo della stagione 2018 dell’European Tour, organizzato in collaborazione con il Sunhine Tour e in programma sui due percorsi del Randpark Golf Club (Firethorn Course, Bushwillow Course) di Johannesburg in Sudafrica con la partecipazione di 240 concorrenti. Favoriti i giocatori di casa, che sono in preponderanza e particolarmente agguerriti quando sono impegnati nella propria nazione. Da seguire in particolare Dylan Frittelli, vincitore domenica scorsa del Mautitius Open, George Coetzee, Thomas Aiken, Darren Fichardt, Dean Burmester e Haydn Porteous. Nel field anche l’inglese James Morrison, il francese Romain Langasque, il danese Anders Hansen e il cinese Ashun Wu. Il torneo offre una buona occasione ad alcuni giocatori promossi attraverso l’ordine di merito del Challenge Tour tra i quali il finlandese Tapio Pulkkanen, gli svedesi Marcus Kinhult e Jens Dantorp, il gallese Oliver Farr, il francese Adrien Saddier e lo spagnolo Scott Fernandez.
Andrea Pavan e Lorenzo Gagli sono al loro secondo impegno da quando sono tornati sul circuito maggiore ottenendo la ‘carta’ alla Qualifying School. Il primo proverà a migliorare la buona prestazione di Mauritius (27°) e il toscano dovrà riscattare l’uscita al taglio. Il montepremi è di 1.030.000 euro con prima moneta di 195.830 euro.
Il torneo su Sky - Il Joburg Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, ai seguenti orari: giovedì 7 dicembre e venerdì 8, dalle ore 9,30 alle ore 11,30 e dalle ore 13 alle ore 15; sabato 9 e domenica 10, dalle ore 10,30 alle ore 15. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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