Bubba Watson è tornato al successo dopo due anni, imponendosi nel Genesis Open con 272 (68 70 65 69, -12) colpi, lo stesso torneo in cui aveva ottenuto il suo ultimo titolo nel 2016. Sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades in California, dove sono usciti al taglio Francesco Molinari, 91° con 146 (77 69, +2), e Tiger Woods, 111° con 148 (72 76, +6), alla terza gara dopo il suo rientro seguito allo stop per due interventi alla schiena, Watson ha lasciato a due colpi Kevin Na e Tony Finau (274, -10). Al quarto posto con 275 (-9) Scott Stalling e Patrick Cantlay e al sesto con 276 (-8) Phil Mickelson, il canadese Adam Hadwin e l’australiano Cameron Smith. Al nono con 277 (-7) Jordan Spieth e Justin Thomas, mai in corsa per il titolo così come Dustin Johnson, numero uno mondiale e campione uscente, 16° con 280 (-4). Deludenti l’australiano Adam Scott e il tedesco Martin Kaymer, 53.i con 286 (+2).
Bubba Watson, 39enne di Bagdad (Florida), dieci titoli nel tour comprensivi di due Masters e reduce da un 2017 da dimenticare (solo sei "top 25"), ha vinto per la terza volta questa gara (sua anche nel 2014) con un giro finale in 69 (-2) colpi con cinque birdie e tre bogey e ha ricevuto un assegno di 1.296.000 dollari su un montepremi è di 7.200.000 dollari.
TERZO GIRO - Bubba Watson (203 - 68 70 65, -10) guida la graduatoria a un giro dal termine del Genesis Open, in svolgimento sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades in California, dove sono usciti al taglio Francesco Molinari, 91° con 146 (77 69, +2), e Tiger Woods, 111° con 148 (72 76, +6), alla terza gara dopo il suo rientro seguito allo stop per due interventi alla schiena.
Bubba Watson, 39enne di Bagdad (Florida), nove titoli nel tour comprensivi di due Masters e reduce da un 2016 da dimenticare (solo sei "top 25"), con un eagle, cinque birdie e un bogey per il 65 (-10) ha preso un colpo di vantaggio su Patrick Cantlay (204, -9) e due su Kevin Na, Tony Finay, sul nordirlandese Graeme McDowell e sull’australiano Cameron Smith (205, -8).
Si è rimesso in corsa per il titolo Dustin Johnson, leader mondiale e campione uscente, risalito dal 52° all’ottavo posto con 207 (-6), occupato anche da Justin Thomas, grazie a un 64 (-7), miglior punteggio di giornata. Difficile un recupero di Phil Mickelson, 13° con 208 (-5), e fuori gioco Jordan Spieth, 20° con 210 (-3). In bassa classifica l’inglese Tommy Fleetwood, numero uno europeo 2017, 51° con 214 (+1), e il tedesco Martin Kaymer, 54° con 215 (+2). Il montepremi è di 7.200.000 dollari
SECONDO GIRO - Gioco sospeso nel secondo giro del Genesis Open (PGA Tour), ma sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades in California, è già deciso il destino di Francesco Molinari, 92° con 146 (77 69, +2), e di Tiger Woods, 116° con 148 (72 76, +6), che usciranno al taglio. Nella classifica provvisoria sono al comando con 137 (-7) Patrick Cantlay (66 69) e il nordirlandese Graeme McDowell (69 66) insieme a Sam Saunders, che ha lo stesso "meno 7" con tre buche da giocare e potrebbe sorpassarli. Li segue con 136 (-6) Ryan Moore e tra i concorrenti che hanno terminato Bubba Watson è settimo con 138 (-4) Justin Thomas, il tedesco Martin Kaymer e il nordirlandese Rory McIlroy 15.i con 140 (-4). Poco dietro Jordan Spieth, Phil Mickelson e l’inglese Tommy Fleetwood, 26.i con 141 (-3), e non ha più possibilità di difendere il titolo Dustin Johnson, leader mondiale, 52° con 143 (-1).
Giornata negativa per Tiger Woods, che ha segnato tre birdie e otto bogey per il 76 (+5), cogliendo solo quattro fairway su 14 ed effettuando 32 putt. E’ il 25° taglio che subisce in carriera su 330 torneo disputati. "Non ho giocato bene. Dal tee - ha detto - ho mandato spesso la palla a sinistra e non mi sono sentito a mio agio sui green, che erano molto veloci e irregolari. Già nel riscaldamento avevo percepito che qualcosa non funzionava con il putter".
Francesco Molinari, in situazione molto difficile dopo il 77 (+6) iniziale, ha provato generosamente a rimontare. Partito con due birdie dalla buca 10, ha poi segnato due bogey prima del giro di boa che praticamente gli hanno impedito di ottenere uno score sufficientemente basso per la qualificazione. Con tre birdie e un bogey nel rientro ha completato il parziale di 69 (-2). Il montepremi è di 7.200.000 dollari.
PRIMO GIRO - Patrick Cantlay e Tony Finau guidano con 66 (-5) colpi la classifica del Genesis Open (PGA Tour) sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades in California dove Francesco Molinari, 135° con 77 (+5), ha avuto una giornata difficile e Tiger Woods, 63° con 72 (+1), alla terza gara dopo il rientro, è stato piuttosto altalenante.
La coppia di testa precede di misura Tom Hoge, Dominic Bozzelli e Sam Saunders (67, -4) e di due colpi undici concorrenti con 68 (-3) tra i quali Bubba Watson e Ryan Moore. Buon passo di Justin Thomas, 17° con 69 (-2), di Phil Mickelson e dell’inglese Tommy Fleetwood, 21.i con 70 (-1). Ritmo più lento di Jordan Spieth e del nordirlandese Rory McIlroy, 36.i con 71 (par), e piuttosto deludenti il tedesco Martin Kaymer, 88° con 73 (+2), e Dustin Johnson, leader mondiale e campione uscente, 107° con 74 (+2).
Tiger Woods ha segnato due birdie, un bogey e un doppio bogey sulle prime quattro buche, poi ha proseguito il suo cammino poco lineare con tre birdie e altrettanti bogey. Rispetto all’uscita precedente Woods è stato più preciso dal tee cogliendo otto fairways, contro la media di quattro al Farmers Open, ma la sua gara per molti tratti è stata più a difesa del par che a caccia del birdie, perché ha centrato meno green. Ha tratto comunque note positive: "Sono sicuramente in crescita di condizione. Ho adottato uno shaft più robusto e a volte ho sbagliato il colpo, soprattutto mandando la pallina a destra, nel cercare il modo migliore di colpire. Però ora posso essere aggressivo, uscire da situazioni difficili in ogni parte del campo e questa è la cosa più importante".
Francesco Molinari è andato tre colpi sopra par in sette buche (tre bogey). Dopo un birdie alla buca 11, si è gravato di altri quattro bogey nelle successive sette. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.
LA VIGILIA - Terzo impegno per Tiger Woods dopo il suo ritorno alle gare seguito al lungo stop per due interventi chirurgici. Disputa il Genesis Open (PGA Tour) sul percorso del Riviera CC, a Pacific Palisades in California, dove scenderà in campo anche Francesco Molinari. Sarà un test ancor più impegnativo dei precedenti per Woods nel contesto di un field da grandi occasioni con Dustin Johnson, campione uscente che dopo questo titolo salì sul trono mondiale, e con la presenza di Jordan Spieth, numero tre, e di Justin Thomas, numero quattro. Contribuiranno allo spettacolo anche Phil Mickelson, in grande spolvero nelle ultime uscite, Matt Kuchar, Bubba Watson, Jim Furyk, il nordirlandese Rory McIlroy, ancora molto alterno come dimostra il taglio subito la scorsa settimana a Pebble Beach, e l’australiano Adam Scott. Tra gli europei ci saranno il tedesco Martin Kaymer, il nordirlandese Graeme McDowell, gli inglesi Paul Casey e Tommy Fleetwood, lo svedese Alex Noren e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello.
Francesco Molinari ha iniziato il 2018, dopo la pausa invernale, con due piazzamenti a metà classifica. Nel Farmers Open è partito bene, poi i suoi score si sono alzati, mentre nel Phoenic Open ha mantenuto una certa regolarità nei quattro turni, ma con punteggi troppo prossimi al par. A questo punto della stagione è abbastanza naturale che non ci sia ancora la piena condizione che, in genere, i big cercano di raggiungere all’approssimarsi del Masters ad aprile.
Tiger Woods, che per il suo rientro sta facendo particolare attenzione ai percorsi che ospitano le gare, dopo aver scelto il Torrey Pines GC per il Farmers Open ha poi puntato sul Riviera CC dove in 30 round giocati ha una media score di 69,86 colpi. Non ha mai vinto il Genesis Open, che ha disputato undici volte, ma lo sente particolarmente perché vi ha fatto la prima apparizione tra i pro quando aveva 16 anni ed era ancora dilettante, uscendo al taglio. Stesso esito anche nell’ultima prestazione (2006), ma in mezzo due secondi posti (1998 e 1999). Dopo aver mostrato evidenti miglioramenti tra la prima uscita (World Challenge a dicembre) e la seconda (Farmers Open a gennaio), è atteso alla prova soprattutto per vedere se è effettivamente in ascesa di rendimento, sebbene non si pretendano miracoli a breve termine. Sarà la 330ª gara di Woods nel circuito dove vanta 79 vittorie, tra le quali 14 in major e 18 in eventi WGC, a soli tre titoli dagli 82 del recordman assoluto Sam Snead.
I ricordi di Tiger giovane - Ha raccontato Woods: "Sono andato a vedere il torneo al Riviera CC per la prima volta quando avevo 9 anni, accompagnato da mio padre. Siamo tornati altre volte negli anni successivi fino a che non sono sceso in campo per tentare la qualificazione. La seconda volta che ci ho provato avevo 15 anni e non la dimenticherò mai. Stavo giocando veramente bene e avevo un score di otto colpi sotto par alla buca 17. Ero convinto di riuscire a qualificarmi per un evento PGA Tour. Poi però è arrivato il direttore del torneo: "Devo dirtelo, perché so che cambierà il modo in cui giocherai quest’ultima buca (un par 5 con un secondo tiro sull'acqua). Già due ragazzi hanno completato a ‘meno 10’ e ne passano solo due. A quel punto dovevo segnare un eagle per entrare in un playoff e invece ho mandato la pallina in acqua al secondo tiro. Ho concluso con un bogey e terminato il round in 65 colpi".
Diretta su Sky - Il Genesis Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 febbraio dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); venerdì 16, dalle ore 21 alle ore 2 (Sky Sport 2 HD); sabato 17, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD); domenica 18, dalle ore 21 alle ore 0,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Massimo Scarpa
Trionfo italiano in Egitto dove Michele Cea ha vinto con 204 (69 67 68, -12) colpi l’Ein Bay Open e Michele Ortolani si è classificato secondo con 206 (66 71 69, -10). Nel torneo che ha aperto la stagione 2018 dell’Alps Tour al Sokhma Golf Club (Course B e Course C, par 72) ad Ataqah in Egitto hanno concluso in buona posizione altri tre azzurri: Federico Zucchetti, 14° con 211 (71 69 71, -5), Enrico D Nitto, 17° con 212 (72 72 68, -4), e Filippo Bergamaschi, 22° con 213 (66 76 71, -3).
Michele Cea, al primo titolo da professionista, ha firmato la seconda vittoria italiana in due giorni dopo la prima ottenuta ieri da Philip Geerts nel RTQS #16 Killarney in Sudafrica. L’azzurro ha iniziato la gara al quinto posto, nel secondo turno è salito al terzo a due colpi dall’irlandese David Carey che poi ha sorpassato con un ottimo 68 (-4 con cinque birdie e un bogey). Questi nel finale ha lasciato strada anche a Ortolani, terminando terzo con 207 (-9). In quarta posizione con 208 (-8) lo spagnolo Ivan Cantero, il francese Julien Foret e l’irlandese Connor O’Rourke e in settima con 209 (-7) l’iberico David Borda e l’inglese Jack Singh Brar. Michele Ortolani, che era in vetta dopo 18 buche, ha successivamente rimontato dalla quarta piazza con un cammino un po’ articolato, ma efficace con un eagle, cinque birdie e quattro bogey per il parziale di 69 (-3).
"Ancora non riesco a crederci" ha detto al termine Michele Cea. "E’ stato un match combattuto con il mio amico Ortolani fino all’ultima buca, però ho sempre mantenuto alta la concentrazione, ma la tensione è stata massima quando ho effettuato l’ultimo putt. Non potevo sperare in un inizio migliore".
Il romano, 24 anni il prossimo dicembre, da dilettante ha vinto con il Parco di Roma il titolo europeo per team di club, due volte il Campionato assoluto italiano a squadre e una volta il Campionato Ragazzi Under 18 a squadre, Ha fatto parte della nazionale azzurra ottenendo buoni risultati tra i quali il secondo posto negli Internazionali di Svizzera. Passato professionista lo scorso anno, ha fatto stagione piena sull’Alps Tour con un bel quinto posto nel St. Malo Golf Open. Per il successo ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Non hanno superato il taglio gli altri sette italiani in gara: Carlo Casalegno, 46° con 146 (+2), Guglielmo Bravetti, 58° con 148 (+4), Andrea Saracino, 68° con 149 (+5), Leonardo Sbarigia e il dilettante Giulio Marinelli, 78.i con 151 (+7), Andrea Vercesi, 85° con 152 (+8) e Andrea Cavallaro, 98° con 159 (+15).
SECONDO GIRO - L’irlandese David Carey (134 - 66 68, -10) è rimasto da solo al comando dell’Ein Bay Open, torneo che ha aperto la stagione 2018 dell’Alps Tour al Sokhma Golf Club (Course B e Course C, par 72) ad Ataqah in Egitto, E’ seguito dal colombiano Alvaro Arizabaleta (135, -9) e da Michele Cea, terzo con 136 (69 67, -8) e risalito dal quinto posto. Al quarto con 137 (66 71, -7) Michele Ortolani, leader dopo un turno insieme a Carey e a Filippo Bergamaschi, sceso al 16° con 142 (66 76, -2). Tra i top ten Federico Zucchetti, nono con 140 (71 69, -4), e in 29ª posizione Enrico Di Nitto con 144 (72 72, par).
Non hanno superato il taglio gli altri sette italiani in gara: Carlo Casalegno, 46° con 146 (+2), Guglielmo Bravetti, 58° con 148 (+4), Andrea Saracino, 68° con 149 (+5), Leonardo Sbarigia e il dilettante Giulio Marinelli, 78.i con 151 (+7), Andrea Vercesi, 85° con 152 (+8) e Andrea Cavallaro, 98° con 159 (+15).
Alla gara, che si svolge sulla distanza di 54 buche, hanno preso parte 102 concorrenti provenienti da 18 nazioni comprese Nuova Zelanda, Sudafrica e Colombia e che il taglio ha ridotto a 45. Il montepremi è di 40.000 euro.
Seguirà dal 19 al 21 febbraio il Red Sea Little Venice Open sullo stesso circolo, ma sui Course A e B, poi appuntamento dal 28 febbraio al 2 marzo per il Golf Nazionale Open, sul tracciato del Golf Nazionale a Sutri.
PRIMO GIRO - Michele Ortolani e Filippo Bergamaschi sono al comando con 66 (-6) colpi, alla pari con l’irlandese David Carey, nell’Ein Bay Open, torneo che apre la stagione 2018 dell’Alps Tour al Sokhma Golf Club (Course B e Course C, par 72). Il terzetto precede di un colpo il francese Alexandre Daydou (68, -4) e si trova in ottima posizione Michele Cea, quinto con 69 (-3) insieme con il transalpino Julien Foret, il neo pro inglese Jack Singh Brar e con il colombiano Alvaro Arizabaleta.
In buona classifica Federico Zucchetti, 13° con 71 (-1), Guglielmo Bravetti ed Enrico Di Nitto, 24.i con 72 (par). Dovranno cambiare passo nel secondo giro, per evitare il taglio il dilettante Giulio Marinelli, 49° con 74 (+3), Carlo Casalegno e Andrea Saracino, 70.i con 76 (+4), Andrea Vercesi e Leonardo Sbarigia, 83.i con 77 (+5), e Andrea Cavallaro, 95° con 80 (+8).
Alla gara, che si svolge sulla distanza di 54 buche, prendono parte 102 concorrenti provenienti da 18 nazioni comprese Nuova Zelanda, Sudafrica e Colombia. Il montepremi è di 40.000 euro.
Seguirà dal 19 al 21 febbraio il Red Sea Little Venice Open sullo stesso circolo, ma sui Course A e B, poi appuntamento dal 28 febbraio al 2 marzo per il Golf Nazionale Open, sul tracciato del Golf Nazionale a Sutri.
LA VIGILIA - Al Sokhma Golf Club (Course B e Course C) di Ataqah in Egitto, si apre la stagione 2018 dell’Alps Tour con l’Ein Bay Open (13-15 febbraio) al quale prendono parte dodici giocatori italiani. Sono: Filippo Bergamaschi, Guglielmo Bravetti, Carlo Casalegno, Andrea Cavallaro, Michele Cea, Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, Andrea Saracino, Leonardo Sbarigia, Andrea Vercesi, Federico Zucchetti e il dilettante Giulio Marinelli.
Hanno tutti possibilità di ben figurare, ma in particolare hanno chances per recitare un ruolo di primo piano Filippo Bergamaschi ed Enrico Di Nitto. Da seguire anche il belga Hugues Joannes Jr, gli inglesi Tom Shadbolt e Jack Singh Brar, lo spagnolo David Borda, i francesi Leo Lespinasse, Maxime Radureau e Thomas Elissalde e lo svizzero Marc Dobias. In campo 102 concorrenti provenienti da 18 nazioni comprese Nuova Zelanda, Sudafrica e Colombia. Il montepremi è di 40.000 euro.
Seguirà dal 19 al 21 febbraio il Red Sea Little Venice Open sullo stesso circolo, ma sui Course A e B, poi appuntamento dal 28 febbraio al 2 marzo per il Golf Nazionale Open, sul tracciato del Golf Nazionale a Sutri.
Laura Sedda, alla prima apparizione nel Ladies European Tour dopo aver conquistato la ‘carta’ alla Qualifying School, si è classificata 57ª con 222 (69 76 77, +6) colpi nell’ActewAGL Canberra Classic, secondo torneo stagionale del circuito continentale organizzato in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf, svoltosi sul percorso del Royal Canberra Golf Club (par 72), a Yarralumla nei pressi di Canberra in Australia.
Con una gran rimonta finale, propiziata da un 64 (-8), si è imposta con 197 (65 68 64, -19) la coreana Jiyai Shin che ha distaccato nettamente l’australiana Minjee Lee (203, -13) leader dopo due turni e messa fuori gioco da un 73 (+1). Al terzo posto con 204 (-12) l’emergente olandese Anne Van Dam, al quarto con 205 (-11) la svedese Pernilla Lindberg e al quinto con 207 (-9) l’inglese Holly Clyburn.
Jiyai Shin, 29 anni, ha siglato il secondo successo nel LET per un palmares che comprende undici titoli nel LPGA Tour comprensivi di due major, 17 nel Japan Tour, e 21 nel LPGA of Korean Tour, L’ex numero uno mondiale (nel 2010) ha operato il sorpasso con un eagle, sette birdie e un bogey. Per Laura Sedda 77 (+5) colpi con un birdie e sei bogey. E’ uscita al taglio l’altra italiana in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 118ª con 154 (81 73, +10).
SECONDO GIRO - Laura Sedda, 51ª con 145 (69 76, +1) colpi, è rimasta in gara nell’ActewAGL Canberra Classic, secondo torneo stagionale del Ladies European Tour organizzato in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf, che si sta svolgendo sul percorso del Royal Canberra Golf Club (par 72), a Yarralumla nei pressi di Canberra in Australia. E’ invece uscita al taglio l’altra italiana in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 118ª con 154 (81 73, +10).
Realizzando con 63 (-9, con un eagle, otto birdie e un bogey) il suo miglior score personale in carriera è balzata al comando con 130 (67 63, -14) colpi l’australiana Minjee Lee. La 22enne di Perth, con tre titoli nel LPGA Tour, uno nel LET conquistato la scorsa settimana (Oates Vic Open) e uno nell’ALPG, ottenuto da amateur, ha sorpassato la coreana Jiyai Shin, ex numero uno mondiale (2010). che ora le rende tre colpi (133, -11). Al terzo posto con 134 (-10) la svedese Pernilla Lindberg, al quarto con 136 (-8) l’emergente olandese Anne Van Dam, al quinto con 137 (-7) l’inglese Holly Clyburn e la statunitense Beth Allen.
Laura Sedda è scesa dalla 12ª posizione con un 76 (+4) frutto di un birdie, tre bogey e un doppio bogey e Lucrezia Colombotto Rosso ha girato in 73 (+1) con quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.
PRIMO GIRO - Laura Sedda è al 12° posto con 69 (-3) colpi dopo il giro iniziale dell’ActewAGL Canberra Classic, secondo torneo stagionale del Ladies European Tour organizzato in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf, che si sta svolgendo sul percorso del Royal Canberra Golf Club (par 72), a Yarralumla nei pressi di Canberra in Australia. E’ in difficoltà l’altra italiana in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 134ª con 81 (+9).
Guida la graduatoria con 65 (-7, con otto birdie e un bogey) la coreana Jiyai Shin, 29 anni, undici titoli nel LPGA Tour comprensivi di due major, uno nel LET, 17 nel Japan Tour, 21 nel LPGA of Korean Tour ed ex numero uno mondiale (nel 2010).
E’ seguita con 67 (-5) dall’australiana Minjee Lee, vincitrice del precedente Oates Vic Open, dalla tedesca Leticia Ras-Anderica e dalla norvegese Karoline Lund e con 68 (-4) dall’inglese Laura Davies, oltre 80 titoli in giro per il mondo, dalla brasiliana Luiza Altmann, dall’olandese Anne Van Dam, dalla thailandese Ploychompoo Wirairungrueng , dalla spagnola Luna Sobron, dalla svedese Pernilla Lindberg e dalla scozzese Kylie Henry.
Insieme alla Sedda anche l’inglese Georgia Hall, numero uno del LET 2017, al 16° posto con 70 (-2) la scozzese Catriona Matthew, capitana della selezione europea per la Solheim Cup nel 2019, al 26° con 71 (-1) l’indiana Aditi Ashok e la svedese Caroline Hedwall e al 38° con 72 (par) la cinese Xi Yu Lin e la ceca Klara Spilkova.
Laura Sedda ha segnato cinque birdie e due bogey e Lucrezia Colombotto Rosso un birdie e dieci bogey. Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.
LA VIGILIA - Laura Sedda e Lucrezia Colombotto Rosso prendono parte all’ActewAGL Canberra Classic (9-11 febbraio), secondo torneo stagionale del Ladies European Tour organizzato in collaborazione con l’Australian Ladies Professional Golf, che avrà luogo sul percorso del Royal Canberra Golf Club, a Yarralumla nei pressi di Canberra in Australia.
Nel field le inglesi Georgia Hall, numero uno del LET 2017, la veterana Laura Davies, oltre 80 titoli in carriera in giro per il mondo, e Mel Reid, la scozzese Catriona Matthew, capitana della selezione europea per la Solheim Cup nel 2019, la francese Celine Boutier, la ceca Klara Spilkova, le svedesi Camilla Lennarth e Caroline Hedwall, l’indiana Aditi Ashok, la cinese Xi Yu Lin e le statunitensi Beth Allen e Cheyenne Woods.
Per le due italiane è la prima gara dopo la conquista della ‘carta’ alla Aicha Tour School Final Qualifying che si è tenuta a dicembre a Marrakech in Marocco. Il montepremi è di 150.000 dollari australiani.
Ted Potter Jr (270 - 68 71 62 69, -17) ha vinto a sorpresa l’AT&T Pebble Beach Pro-Am, torneo del PGA Tour che si è disputato con formula Pro-Am sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California.
Con un paziale di 69 (-3) colpi, sul Pebble Beach GL, dove si è svolto l’ultimo turno dopo il taglio a 54 buche che ha lasciato in gara 75 concorrenti, ha distaccato di tre colpi Phil Mickelson, Chez Reavie, Dustin Johnson, leader mondiale con cui condivideva la leadership al termine del terzo giro, e l’australiano Jason Day (273, -14).
Al sesto posto con 274 (-13) Kevin Streelman, al settimo con 275 (-12) Sott Stallings e tra i sette concorrenti all’ottavo con 277 (-10) Jimmy Walker e l’inglese Paul Casey. Mai in corsa Jordan Spieth, numero tre mondiale e campione uscente, 20° con 279 (-8), e lo spagnolo Jon Rahm, numero due, 26° con 280 (-7). Out al taglio per due colpi il nordirlandese Rory McIlroy, 85° con 214 (-.1).
Nella Pro Am si sono imposti con 246 (-41) Kevin Streelman e l’amateur Larry Fitzgerald, ricevitore degli Arizona Cardinal.
Ted Potter Jr, 34enne di Ocala (Florida), ha ottenuto il secondo titolo nel tour dopo quello nel Greenbrier Classic (2012) all’84° torneo disputato. Successivamente ha perso la ‘carta’ al termine dell’esenzione e l’ha riconquistata quest’anno con il decimo posto nella priority list del Web.com Tour 2017. Nel turno conclusivo ha realizzato quattro birdie e un bogey sulle prime sette buche, fissando lo score, e poi ha proseguito in par contendendo i tentativi di rimonta degli avversari. Ha ricevuto un assegno di 1.332.000 dollari su un montepremi di 7.400.000 dollari.
TERZO GIRO - Dustin Johnson, numero uno mondiale, è rimasto con 201 (67 64 70, -14) colpi in vetta alla classifica, ma è cambiato il suo compagno di viaggio, che ora è Ted Potter Jr (201 - 68 71 62), nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am, torneo del PGA Tour che si disputa con formula Pro-Am sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California.
Competeranno per il titolo nell’ultimo giro, che si svolgerà al Pebble Beach GL dopo che i concorrenti si sono alternati per tre turni sui tre tracciati, Troy Merritt e l’australiano Jason Day, terzi con 203 (-12), Steve Stricker, Patrick Rodgers e lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, quinti con 204 (-11). Chance molto ridotte per Phil Mickelson e per Beau Hossler, quest’ultimo al comando con Johnson dopo 36 buche, noni con 206 (-9) e praticamente nulle per l’inglese Paul Casey, 13° con 207 ( -8) e per Jordan Spieth, numero tre al mondo e campione uscente, 16° con 208 (-7). Out al taglio per due colpi il nordirlandese Rory McIlroy, 85° con 214 (-.1).
Dustin Johnson ha realizzato un eagle, quattro birdie e altrettanti bogey per il 70 (-2 PB) e Ted Potter Jr ha recuperato 22 posizioni con un eagle, nove birdie e due bogey per il 62 (-9 MP). Nella Pro Am è continuata òla corda di testa di Kevin Streelman e Larry Fitzgerald, ricevitore degli Arizona Cardinal (186, -29). Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
SECONDA GIORNATA - Dustin Johnson, numero uno mondiale, e Beau Hossler sono al vertice con "meno 12" colpi nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am, torneo del PGA Tour che si disputa con formula Pro-Am sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California. La classifica fa riferimento al par essendo differente quello dei tre tracciati.
Johnson (131 - 67, -5 SH 64, -7 MP) e Hossler (132 - 65, -7 PB 67,-5 SH) precedono di due colpi Troy Merritt e Julian Suri (-10). Al quinto posto con "meno 9" Phil Mickelson, Aaron Wise, Steve Stricker, Kevin Streelman, leader con Hossler dopo un giro, lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, e l’australiano Jason Day. Ha guadagnato 75 posizioni Jordan Spieth, numero tre al mondo e campione uscente, 23° con "meno 5" e autore di un 66 (- 5, MP), e ne ha perse 71 con un 74 (+3, MP) il nordirlandese Rory McIlroy, 87° con "meno 1". Le coppie (un pro e un amateur) nei primi tre giri si alternano sui tre tracciati poi il taglio lascerà in gara sessanta concorrenti.
Dustin Johnson ha messo a segno otto birdie contro un bogey per il 64 (-7) sul Monterey Peninsula e Beau Hossler, 23enne di Mission Viejo (California), appena alla diciottesima gara nel circuito, ha segnato cinque birdie (67, -5 sullo Spyglass Hill). Nessun bogey per lui su 36 buche. Nella Pro Am sono rimasti in in vetta con 118 (-25) Kevin Streelman e Larry Fitzgerald, ricevitore degli Arizona Cardinal. Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
PRIMO GIRO - Kevin Streelman e Beau Hossler sono al comando con "meno 7" dopo il primo giro dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am, torneo del PGA Tour che si disputa sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California. La classifica fa riferimento al par essendo differente quello dei tre tracciati.
Streelman (65 SH) e Hossler (67 PB) precedono di un colpo Matt Kuchar (66 SH), Aaron Wise (65 MP) e Julian Suri (66 SH), tutti con "meno 6". Tra i dieci concorrenti al sesto posto con "meno 5" Dustin Johnson (67 SH), numero uno mondiale, e l’inglese Paul Casey (67 PB), quindi al 16° con "meno 4" lo spagnolo Jon Rahm (67 MP), numero 2 del world ranking, e il nordirlandese Rory McIlroy (68 MH) e al 32° con "meno 3" Phil Mickelson (69 SH) e l’australiano Jason Day (69 SH). In forte ritardo Jordan Spieth, campione uscente, 98° con il par (72, SH) e giornataccia per l’altro australiano Adam Scott, 149° con "+5" (77 SH). Nella Pro Am Streelman è in vetta con 58 (-14 SH) in coppia con Larry Fitzgerald, ricevitore degli Arizona Cardinal.
Kevin Streelman, 39enne di Winfield (Illinois) con due titoli nel tour, e Beau Hossler, 23enne di Mission Viejo (California, appena alla diciottesima gara nel circuito, hanno realizzato entrambi sette birdie senza bogey. Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
LA VIGILIA - Jordan Spieth, numero tre mondiale, difende il titolo nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (8-11 febbraio), torneo del PGA Tour che si disputa sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California. Si gioca con formula pro-am, un pro e un dilettante. Le coppie per tre giri si alterneranno sui tre tracciati, poi il taglio lascerà in gara sessanta concorrenti e i pari merito al 60° posto.
Oltre a Spieth rendono il field di alta qualità Dustin Jhonson, numero uno del world ranking, lo spagnolo Jon Rahm, numero due che ha fallito un primo attacco alla sua leadership, il nordirlandese Rory McIlroy, che nelle ultime prestazioni ha dimostrato di essere in netta ripresa, Phil Mickelson, Patrick Reed, Matt Kuchar, Bryson DeChambeau, Gary Woodsland, vincitore domenica scorsa del Phoenix Open, Bubba Watson.
In campo anche l’australiano Jason Day, tornato al successo nel Farmers Open, l’australiano Adam Scott, gli inglesi Paul Casey e Luke Donald, l’altro nordirlandese Graeme McDowell e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello. Fra i dilettanti in campo numerose personalità tra cui Condoleezza Rice. Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
Diretta su Sky - L’AT&T Pebble Beach Pro-Am sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 febbraio e venerdì 9, alle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 2 HD); sabato 10, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD); domenica 11 febbraio, dalle ore 21 alle ore 0,30 (Sky Sport 3 HD). Commento di Nicola Pomponi e di Roberto Zappa.
Il thailandese Kiradech Aphibarnrat ha superato in finale per 2/1 l’australiano James Nitties e ha vinto l’ISPS Handa World Super 6 Perth, torneo organizzato in combinazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia, disputato sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia, Al terzo posto l’altro australiano Lucas Herbert (3/1 sull’inglese Sam Horsfield).
Il torneo si è svolto con una formula particolare: stroke play sulle prime 54 buche, poi match play (su 6 buche) a eliminazione diretta nella giornata conclusiva tra i primi 24 classificati. Andrea Pavan, 17° dopo tre turni, è entrato tra i finalisti. Dopo aver superato l’australiano Stephen Leaney alla seconda buca di playoff, ha ceduto negli ottavi contro l’americano Sean Crocker alla prima supplementare conseguendo la 15ma posizione finale.
Kiradech Aphibarnrat, 17° come Pavan dopo la fase stroke play, è entrato nei match play superando per ultimo uno spareggio a nove a cui ha preso parte anche il romano, poi ha eliminato nell’ordine l’australiano Ben Eccles (1 up), il giapponese Yusaku Miyazato (quinta buca extra), lo stesso Crocker (1 up) e in semifinale Herbert dopo una buca di playoff. Il 29enne di Bangkok ha ottenuto il quarto titolo nell’European Tour dove non vinceva dal 2015. E’ uscito al taglio dopo due giri l’altro azzurro in gara Lorenzo Gagli, 90° con 146 (71 75, +2).
TERZO GIRO - Andrea Pavan, 17° con 211 (73 66 72, -5) colpi, è entrato tra i 24 giocatori che si contenderanno in titolo nella fase finale match play nell’ISPS Handa World Super 6 Perth, torneo organizzato in combinazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia, che si sta svolgendo sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia,
In vetta si è portato con 204 (67 70 67, -12) il thailandese Prom Meesawat con due colpi di vantaggio sullo statunitense Sean Crocker, sull’australiano Lucas Herbert e sul danese Thorbjiorn Olesen (206, -10). I colpi, ora, non conteranno più, ma sono serviti nei primi tre giri stroke play a stabilire i finalisti. I primi otto accederanno direttamente al secondo turno, mentre gli altri, Pavan compreso, si batteranno nel primo. Si gioca sulla distanza di sei buche, con eventuale playoff in caso di parità su una buca ridotta.
Pavan è stato affiancato da altri otto concorrenti costretti a un maxi spareggio che ne ha lasciato fuori uno. Il par ne ha subito promossi sette, azzurro compreso, poi il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’australiano Anthony Quayle, entrambi autori di un bogey, si sono contesi l’ultima piazza disponibile. Dopo tre buche ha prevalso Aphibarnrat con un par.
Prom Meesawat, 33 anni, una carriera nell’Asian Tour con due titoli, ha realizzato sette birdie e due bogey per il 67 (-5). Andrea Pavan ha marciato nel 72 del par con due birdie e due bogey. Nel primo turno il romano se la vedrà con l’australiano Stephen Leaney, quattro successi sull’European Tour. Il montepremi è di 1.110.000 euro.
SECONDO GIRO - Andrea Pavan con un gran giro in 66 (-6) colpi, miglior score di giornata, e il totale di 139 (73 66, -5), è salito dall’88° all’ottavo posto nell’ISPS Handa World Super 6 Perth, torneo organizzato in combinazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia, sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia, che propone una formula innovativa, con le prime 54 buche stroke play e finale match play tra i primi 24 classificati. E’ uscito al taglio l’altro azzurro in gara, Lorenzo Gagli, 90° con 146 (71 75, +2).
In vetta alla graduatoria l’australiano Brett Rumford (136 - 64 72, -8), campione in carica, è stato raggiunto dall’inglese Lee Westwood (136 - 66 70). Li seguono a un colpo il danese Thorbjorn Olesen, l’australiano Lucas Herbert, il thailandese Prom Meesawat e lo scozzese Grant Forrest (137, -7) e a due il sudafricano Zander Lombard (138, -6). Sono alla pari con Pavan il thailandese Kiradech Aphibarnrat, lo statunitense Sean Crocker e gli australiani Anthony Quayle, Min Woo Lee (am) e Adam Blyth, l’altro autore di un 66. Indietro l’australiano Robert Allendy, 57° con 144 (par), da anni sul PGA Tour e molto seguito dai fans di casa, e ancora una volta out l’inglese Danny Willett, 137° con 151 (+7), nel 2016 vincitore del Masters.
Brett Rumford ha notevolmente rallentato dopo il 64 (-8) iniziale e ha girato in 72 (par) con due birdie e due bogey. A Lee Westwood per agganciarlo è bastato un 70 (-2) ottenuto con un cammino molto articolato fatto di un eagle, quattro birdie e altrettanti bogey. Andrea Pavan ha realizzato sette birdie e un bogey proprio in chiusura e Lorenzo Gagli, al terzo taglio subito in tre partecipazioni, ha iniziato bene dalla buca dieci con un eagle, ma successivamente sono seguiti un birdie, quattro bogey e un doppio bogey per il 75 (+3). Il montepremi è di 1.110.000 euro.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia, è iniziato l’ISPS Handa World Super 6 Perth dove Lorenzo Gagli è al 43° posto con 71 (-1) colpi e Andrea Pavan all’88° con 73 (+1). Il torneo, organizzato in combinazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia, propone una formula innovativa, con le prime 54 buche medal e finale match play tra i primi 24 classificati.
Ha preso subito il comando con 64 (-8) l’australiano Brett Rumford, campione in carica, con due colpi di margine sul connazionale James Nitties e sull’inglese Lee Westwood (66, -6). Tra i nove concorrenti in quarta posizione con 67 (-5) i thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Prom Meesawat e gli australiani Jason Scrivener e Wade Ormsby. In 33ª con 70 (-2) il danese Thorbjorn Olesen, in 68ª con 72 (par) l’australiano Robert Allenby, giocatore del PGA Tour molto atteso dal pubblico, e sempre più in crisi l’inglese Danny Willett, campione Masters 2016, 141° con 76 (+4).
Brett Rumford, 40enne di Porth Western con sei titoli nell’European Tour e due nel circuito di casa, ha iniziato dalla buca dieci con sette birdie sulle prime nove. Frenata nel rientro con due bogey, poi altri tre birdie e chiudere. Stesso tee di partenza per i due azzurri. Lorenzo Gagli ha guadagnato un colpo con due birdie e un bogey, che poi ha mantenuto sulle seconde nove buche con un birdie e un bogey. Andrea Pavan ha viaggiato in par per dieci buche (un birdie, un bogey), poi ha concluso con un birdie e due bogey, Il montepremi è di 1.110.000 euro.
LA VIGILIA - Andrea Pavan e Lorenzo Gagli tornano in campo nell’ISPS Handa World Super 6 Perth (8-11 febbraio) in un torneo che, organizzato in combinazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia, sul percorso del Lake Karrinyup CC a Perth in Australia, ripropone una formula innovativa già sperimentata lo scorso anno. Per 54 buche si procede con la rituale stroke play e taglio dopo 36. Al temine del terzo giro un successivo taglio lascerà in gara 24 concorrenti che si affronteranno in uno shootout a eliminazione diretta su sei buche. In caso di pari merito al 24° posto si procederà a uno spareggio, buca per buca, per definire i finalisti.
I primi otto saranno ammessi direttamente al secondo turno. Con più giocatori all’ottavo posto, per la classifica saranno determinanti il miglior score del terzo round e, in caso di ulteriore parità, si procederà a un conteggio degli score riferiti alle seguenti buche del terzo giro: 9, 6, 3, 1. I classificati dal nono al 24° posto verranno abbinati fra loro ad estrazione per il primo turno a eliminazione diretta. Tutti gli incontri che termineranno pari dopo le sei buche regolamentari saranno decisi da una buca shootout,
che si giocherà da un nuovo tee posizionato sul lato destro del fairway della buca 18 a circa 90 yards dal green. Oltre alla finale per il titolo di svolgerà anche quella per il terzo tra i due semifinalisti sconfitti.
Calamitano l’attenzione i giocatori di casa, che saranno in numero preponderante, tra i quali hanno buone chances Brett Rumford, campione in carica, Marcus Fraser, Wade Ormsby, Robert Allenby e Richard Green. Proveranno a ostacolarli, tra gli altri, gli inglesi Lee Westwood e Danny Willett, il danese Thorbjorn Olesen, il sudafricano Jbe Kruger e il thailandese Kiradech Aphibarnrat.
Andrea Pavan è alla quarta gara stagionale dopo essere andato due volte a premio ed aver subito un taglio. Lorenzo Gagli ha invece impellente necessita di un buon risultato essendo uscito anzitempo nei primi due tornei disputati. Il montepremi è di 1.110.000 euro.
Il torneo su Sky - L’ISPS Handa World Super 6 Perth sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti, nelle quattro giornate di gara, dalle ore 6 alle ore 10, sul canale Sky Sport 2 HD. Commento di Silvio Grappasonni e di Marco Cogliati.
L’australiana Minjee Lee (279 - 70 67 75 67, -13) ha conquistato il primo titolo nel Ladies European Tour dominando nell’Oates Vic Open torneo inaugurale del Ladies European Tour, organizzato con l’Australian Ladies Professional Golf, che si è svolto sui due percorsi del 13th Beach Golf Club (Beach Course e Creek Course, entrambi par 73), a Barwon Heads nello stato del Victoria.
Minjee Lee, 22enne di Perth, che svolge la sua attività sul LPGA Tour dove ha ottenuto tre successi e che da dilettante ha vinto questo torneo nel 2014, all’epoca inserito nel circuito ALPG, ha imposto un ritmo proibitivo per le altre concorrenti con un eagle, cinque birdie e un bogey per il 67 (-6).
Al secondo posto. distaccata di cinque lunghezze la connazionale Karis Davidson (284, -8), al terzo con 285 (-7) l’inglese Georgia Hall, numero uno del LET 2017, e l’altra australiana Hannah Green e al quinto con 286 (-6) la thailandese Prima Thammaraks e le svedesi Caroline Hedwall e Pernilla Linbderg. Alla gara non hanno preso parte giocatrici italiane. La vincitrice ha ricevuto un assegno di 62.853 euro su un montepremi di 425.000 euro.
TERZO GIRO - L’australiana Minjee Lee ha rallentato con un 75 (+2), ma ha mantenuto il comando con 212 (70 67 75, -7) colpi nell’Oates Vic Open torneo inaugurale del Ladies European Tour, organizzato con l’Australian Ladies Professional Golf, che si sta svolgendo sui due percorsi del 13th Beach Golf Club (Beach Course e Creek Course, entrambi par 73), a Barwon Heads nello stato del Victoria.
La 22enne di Perth, che svolge la sua attività sul LPGA Tour dove ha ottenuto tre successi e che da dilettante ha vinto questo torneo nel 2014, all’epoca nel circuito ALPG, e inseguita da due connazionali, Karis Davidson, seconda con 213 (-6), e Hannah Green, terza con 215 (-4) alla pari con la norvegese Marianne Skarpnord. Al quinto posto con 217 (-2) l’inglese Georgia Hall, numero uno del LET 2017, la statunitense Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, e la svedese Pernilla Lindberg. Tra le concorrenti all’ottavo con 218 (-1) l’australiana Sarah Kemp, l’americana Beth Allen e la cinese Xi Y Lin, che gioca anche lei sul LPGA Tour. Il montepremi è di 650.000 dollari australiani (circa 425.000 euro).
SECONDO GIRO - L’australiana Minjee Lee ha preso il comando con 137 (70 67, -9) colpi nell’Oates Vic Open torneo inaugurale del Ladies European Tour, organizzato con l’Australian Ladies Professional Golf, che si sta svolgendo sui due percorsi del 13th Beach Golf Club (Beach Course e Creek Course, entrambi par 73), a Barwon Heads nello stato del Victoria.
Hanno un ritardo di tre colpi le svedesi Caroline Hedwall e Jenny Haglund, la dilettante taiwanese Tze-Han Lin e la norvegese Marianne Skarpnord (140, -6). Al sesto posto con 141 (-5) la cinese Xi Yu Lin, l’australiana Stephanie Na e l’inglese Georgia Hall, numero uno del LET 2017, E’ scivolata dalla prima alla 15ª posizione con 145 (-1) la statunitense Beth Allen, penalizzata da un 78 (+5).
Minjee Lee svolge la sua attività sul LPGA Tour dove ha ottenuto tre successi. Da dilettante ha vinto questo torneo nel 2014, all’epoca nel circuito ALPG. Ha girato in 67 (-6) colpi con sei birdie senza bogey. Il montepremi è di 650.000 dollari australiani (circa 425.000 euro).
PRIMO GIRO - La statunitense Beth Allen ha preso il comando con 67 (-6) colpi nel primo giro dell’Oates Vic Open torneo inaugurale del Ladies European Tour, organizzato con l’Australian Ladies Professional Golf, che si sta svolgendo sui due percorsi del 13th Beach Golf Club (Beach Course e Creek Course, entrambi par 73), a Barwon Heads nello stato del Victoria.
La leader precede la connazionale Cheyenne Woods, seconda con 68 (-5), e la svedese Camilla Lennarth, terza con 69 (-4). In quarta posizione con 70 (-3) l’inglese Georgia Hall, numero uno del circuito 2017, le australiane Minjee Lee e Tahnia Ravnjak, la scozzese Kylie Henry e la svedese Pernilla Lindberg, in nona con 71 (-2) la norvegese Marianne Skarpnord, l’inglese Laura Davies e la svedese Caroline Hedwall e in 18ª con 72 (-1) la cinese Xi Yu Lin. In ritardo l’altra inglese Melissa Reid, 45ª con 74 (+1).
Beth Allen, 36enne di Ojai (California) con due titoli nel circuito e uno nell’ALPG australiano, ha segnato sei birdie senza bogey. Il montepremi è di 650.000 dollari australiani (circa 425.000 euro).
LA VIGILIA - La nuova stagione del Ladies European Tour inizia come di consueto in Australia con la disputa dell’Oates Vic Open (1-4 febbraio) in programma sul percorso del 13th Beach Golf Club, a Barwon Heads nello stato del Victoria.
Nel field figurano le inglesi Georgia Hall, numero uno europea 2017, Melissa Reid e Florentyna Parker, la norvegese Marianne Skarpnord, le australiane Su Ho e Stephanie Na e la cinese Xi Yu Lin. Da seguire alcune proette che sono molto cresciute nel rendimento come la ceca Klara Spilkova, l’olandese Anne Van Dam, la francese Isabelle Boineau e la spagnola Nuria Iturrios, tutte vincitrici di torneo.
Molto difficilmente potrà entrare tra le partenti Lucrezia Colombotto Rosso, seconda riserva. Il montepremi è di 650.000 dollari australiani (circa 425.000 euro).
Francesco Molinari si è classificato 40° con 279 (70 69 71 69, -5) colpi, guadagnando dieci posizioni nel giro finale del Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), svoltosi sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. Ha vinto con 266 (67 68 67 64, -18) Gary Woodland, che ha superato con un par alla prima buca di spareggio Chez Reavie (68 65 67 66) dopo averlo raggiunto con tre bidie a chiudere per il 64 (-7). E’ il quarto playoff di fila nella stagione, evento che non si verificava dal 2015.
Al terzo posto con 269 (-15) Ollie Schiederjans e Brendan Steele, al quinto con 270 (-14) Phil Mickelson, Matt Kuchar, Bryson DeChambeau e Chesson Adley. Hanno ceduto nettamente Rickie Fowler, leader dopo tre giri, e lo spagnolo Jon Rahm, secondo, scesi in 11ª posizione con 272 (-12). Poco dietro Justin Thomas, 17° con 273 (-11).
"Voglio che lei sappia che noi l'amiamo ancora" con queste toccanti parole e con gli occhi lucidi Gary Woodland, 34enne di Topeka (Kansas) al terzo titolo nel circuito, ha rivolto il suo pensiero a uno dei due gemelli che sua moglie ha perso durante la gravidanza lo scorso marzo. "Dopo un anno molto difficile, questa vittoria mi ripaga degli sforzi compiuti per tornare a gareggiare" ha aggiunto Woodland, che ha dedicato il successo alla sua consorte e all'altro gemello, Jaxson, sopravvissuto a un parto prematuro di 10 settimane e ora in perfetta salute.
Francesco Molinari, partito dalla buca 10, è andato in altalena sulle prime nove con un doppio bogey, due birdie e un bogey. Nel rientro ha rimesso in piedi lo score con la sequenza birdie-eagle.birdie, poi un bogey ha fatto un parziale di 69 (-2). Al vincitore è andato un assegno di 1.242.000 dollari su un montepremi di 6.900.000 dollari.
TERZO GIRO - Francesco Molinari, 50° con 210 (70 69 71, -3), ha perso tredici posizioni nel terzo giro del Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), che termina sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. E’ rimasto da solo al comando con 199 (66 66 67, -14) Rickie Fowler che precede di un colpo lo spagnolo Jon Rahm, Chez Reavie e Bryson DeChambeau, in vetta con il leader dopo 36 buche. Al quinto posto con 201 (-12) Phil Mickelson, Daniel Berger e Xander Schauffele e al 26° con 207 (-6) Justin Thomas e Bubba Watson. Si è ritirato il giapponese Hideki Matsuyama, che difendeva il titolo.
Rickie Fowler, 29enne di Murrieta (California) con quattro successi nel tour e due nell’European Tour, ha girato in 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey. Francesco Molinari, partito dalla buca 10, ha segnato quasi subito due birdie, poi ha perso i due colpi di vantaggio sul par con due bogey a chiudere (71, par). Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 37° con 139 (70 69, -3), ha guadagnato nove posizioni nel secondo giro del Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona. Sono al vertice con 132 (-10) e gli stessi parziali (66 66) Rickie Fowler e Bryson DeChambeau, seguiti con 133 (-9) da Daniel Berger e da Chez Reavie. Al quinto posto con 134 (-8) Chesson Hadley, Scott Stallings e Chris Kirk e tra gli undici concorrenti all’ottavo con 135 (-7) lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale che ha una nuova occasione per salire sul trono, e Phil Mickelson. Hanno perso terreno Justin Thomas e Bubba Watson, 19.i con 136 (-6), ed è uscito al taglio Jordan Spieth, numero tre del world ranking, 73° con 142 (par) e out per un colpo. Si è ritirato il giapponese Hideki Matsuyama, che difendeva il titolo.
Rickie Fowler, 29enne di Murrieta (California) con quattro successi nel tour e due nell’European Tour, ha segnato sette birdie e due bogey per il 66 (-5) e Bryson DeChambeau, 23enne di Modesto (California) con un titolo e, secondo i tecnici, con un grande avvenire, ha fatto lo stesso con sei birdie e un bogey. Francesco Molinari, al via dalla buca 10, ha percorso in par le prime nove (due birdie, due bogey) e successivamente ha guadagnato due colpi con altrettanti birdie in sequenza. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
PRIMO GIRO - Bill Haas è al vertice con 64 (-7) colpi nel Waste Management Phoenix Open (PGA Tour), iniziato sul percorso del TPC Scottsdale (par 71), a Scottsdale in Arizona, dove Francesco Molinari è 46° con 70 (-1). Haas precede di due colpi Rickie Fowler, Bryson DeChambeau, Billy Horschel, Chesson Hadley e Chris Kirk (66, -5). Al settimo posto con 67 (-4) Bubba Watson e lo spagnolo Jon Rahm, numero due mondiale che ha una nuova occasione per salire sul trono, al 12° con 68 (-3) Justin Thomas, al 29° con 69 (-2) il giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente, al 46° Phil Mickelson e all’83° con 72 (+1) Jordan Spieth.
Bill Haas, 36enne di Charlotte (North Carolina) con sei titoli nel circuito e un successo nella FedEx Cup (2011), ha realizzato un eagle e cinque birdie. Francesco Molinari ha iniziato con un bogey, ha chiuso con due birdie. In mezzo due birdie e altrettanti bogey.
Il percorso molto particolare, con grande capienza, quasi con caratteristiche di uno stadio di calcio e con la buca 16 (par 3) forse unica nel suo genere, contornata da tribune, in cui Molinari realizzò una "hole in one" nel 2015, ha ospitato oltre ottantamila spettatori nella Pro Am che ha anticipato il torneo e alla quale hanno preso parte alcune stelle dello sport americano tra le quali Michael Phelps. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari torna subito in campo nel Waste Management Phoenix Open (1-4 febbraio), sua seconda gara nel 2018 dopo la partecipazione con 45° posto al Farmers Insurance Open. Sul percorso del TPC Scottsdale, a Scottsdale in Arizona, difende il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, ma sarà osservato speciale lo spagnolo Jon Rahm, numero due del world ranking, al secondo tentativo di salire sul trono mondiale, dopo aver mancato il primo la scorsa settimana, e che sarà favorito ancora una volta dall’assenza del leader Dustin Johnson.
Nel field Jordan Spieth, numero tre, Rickie Fowler, numero sette, Phil Mickelson, Zach Johnson, Keegan Bradley, Matt Kuchar, Patrick Reed, Bubba Watson e lo svedese Alex Noren, sconfitto al playoff nel Farmers dall’australiano Jason Day.
Francesco Molinari, ancora bisognoso di rodaggio dopo la pausa invernale, aveva iniziato bene a San Diego, poi i suoi score si sono alzati e ha veleggiato a metà classifica. Il montepremi è di 6.900.000 dollari con prima moneta di 1.242.000 dollari.
Il torneo su Sky - Il Waste Management Phoenix Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 1 febbraio, venerdì 2 e sabato, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport 2 HD); domenica 4, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Nino Bertasio ha offerto un’ottima prova e si è classificato quinto con 272 (68 65 70 69, -16) colpi nel Maybank Championship, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour, disputato sul percorso del Saujana G&CC (par 72), a Kuala Lumpur in Malesia. Al 55° posto con 281 (70 69 70 73, -7) Matteo Manassero.
Ha ottenuto il secondo titolo nell’European Tour l’indiano Shubhankar Sharma (267 – 70 69 66 62, -21), che ha risalito diciotto posizioni con un gran 62 (-10). Ha superato lo spagnolo Jorge Campillo, secondo con 269 (-19), il neozelandese Ryan Fox e lo spagnolo Pablo Larrazabal, terzi con 270 (-18). Insieme a Bertasio anche il sudafricano Dylan Frittelli, leader con Campillo dopo tre turni, l’indiano Khalin H. Joshi e i giapponesi Ryo Ishikawa e Hideto Tanihara. Non hanno reso quanto ci si attendeva i thailandesi Kiradech Aphibarnrat, 27° con 277 (-11), e Thongchai Jaidee, 39° con 279 (-9), e lo svedese Henrik Stenson, 60° con 282 (-6).
Shubhankar Sharma, 21 anni, membro dell’Asian Tour e con cinque successi nel tour indiano, aveva in precedenza vinto a dicembre il Joburg Open. Ha effettuato la sua fantastica rimonta con dieci birdie senza bogey e ha ricevuto un assegno di 400.930 euro su un montepremi di 2.420.000 euro.
Nino Bertasio, sempre in alta classifica e in vetta dopo due giri, ha faticato sulle prime nove buche segnando due bogey, recuperando con tre birdie e poi incappando in un doppio bogey. Ha rimontato posizioni nel rientro con quattro birdie per il parziale di 69 (-3). Matteo Manassero ha girato in 73 (+1) colpi con un birdie e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 115° con 144 (72 72, par), ed Edoardo Molinari, 133° con 146 (73 73, +2).
TERZO GIRO - Nino Bertasio è sceso dal primo al quinto posto con 203 (68 65 70, -13) colpi, ma è rimasto in corsa per il titolo nel Maybank Championship, torneo in combinata tra European Tour e Asian Tour che si conclude sul percorso del Saujana G&CC (par 72), a Kuala Lumpur in Malesia. Praticamente stabile Matteo Manassero, da 37° a 39° con 208 (70 68 70, -8).
Sono passati a condurre con 201 (-15) il sudafricano Dylan Frittelli (69 66 66) e lo spagnolo Jorge Campillo (69 66 66) e potranno ambire al successo anche l’indiano Khalin H. Joshi e lo statunitense Berry Henson, terzi con 202 (-14), così come i cinque concorrenti che affiancano Bertasio: i thailandesi Phachara Khongwatmai, con cui condivideva la leadership dopo due giri, e Prayad Marksaeng, lo scozzese Marc Warren e i giapponesi Hideto Tanihara e Ryo Ishikawa, autore di un 63 (-9) miglior score di giornata. Dylan Frittelli, 27enne di Johannesburg con due titoli nell’European Tour conquistati negli ultimi sette mesi, ha girato in 66 (-6) con sei birdie e Jorge Campillo, 31enne di Cacerers in cerca della prima vittoria, ha conseguito lo stesso punteggio con un eagle e quattro birdie.
Nino Bertasio ha iniziato con un eagle, ha proseguito con un bogey e con un birdie prima del giro di boa, poi nel rientro ha segnato due bogey di fila ai quali ha rimediato con due birdie nel finale per il 70 (-2). Per Matteo Manassero medesimo score con quattro birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 115° con 144 (72 72, par), ed Edoardo Molinari, 133° con 146 (73 73, +2). Il montepremi è di 2.420.000 euro.
SECONDO GIRO - Nino Bertasio con una grande prova sottolineata da un 65 (-7) e con lo score di 133 (68 65, -11) colpi è salito in vetta al Maybank Championship, alla pari con il thailandese Phachara Khongwatmai (133 - 68 65). Sul percorso del Saujana G&CC (par 72), a Kuala Lumpur in Malesia, nell’evento in collaborazione tra European Tour e Asian Tour, Matteo Manassero è 37° con 138 (70 68, -6), mentre sono usciti al taglio Renato Paratore, 115° con 144 (72 72, par), ed Edoardo Molinari, 133° con 146 (73 73, +2).
La coppia di testa precede di un colpo gli inglesi Lee Westwood, autore con 62 (-10) del miglior punteggio di giornata, e Chris Paisley, lo scozzese Marc Warren e il giapponese Yuta Ikeda (134, -10). Tra i giocatori al settimo posto con 135 (-9) il sudafricano Dylan Frittelli, il giapponese Hideto Tanihara e lo statunitense David Lipsky, al 14° con 136 (-8) il thailandese Thongchai Jaidee, al 51° con 139 (-5) il suo connazionale Kiradech Aphibarnrat e lo svedese Henrik Stenson. Out a sorpresa il cinese Haotong Li, 125° con 145 (+1), reduce dal successo di Dubai.
Nino Bertasio, 29 anni e lo scorso anno protagonista di un gran finale di stagione, è partito dalla buca 10 e ha subito attaccato passando in 32 (-4) sulle prime nove con cinque birdie e un bogey. Nel rientro ancora altri tre birdie per un parziale di 33 (-3). "Il percorso - ha detto l’azzurro che ha eguagliato il proprio record di tagli superati con otto consecutivi - mi si addice e mi sono divertito molto. Ho sfruttato al meglio i quattro par cinque con altrettanti birdie e questo, insieme a un bel gioco, mi ha permesso di ottenere l’ottimo punteggio". Phachara Khongwatmai, 19enne di Bangkok e membro dell’Asian Tour, ha realizzato sette birdie, di cui cinque di fila, senza bogey. Per Matteo Manassero 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, per Renato Paratore 72 (par) con tre birdie e tre bogey e per Edoardo Molinari 73 (+1) con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.420.000 euro.
PRIMO GIRO - Nino Bertasio, autore di una bella prestazione, è al decimo posto con 68 (-4) colpi nella classifica provvisoria del Maybank Championship (European Tour). Sul percorso del Saujana G&CC (par 72), a Kuala Lumpur in Malesia dove il primo giro è stato sospeso, Matteo Manassero è 51° con 70 (-2), Renato Paratore 95° con 72 (par) ed Edoardo Molinari, fermato dopo 12 buche, 115° con "+1".
La graduatoria potrebbe subire qualche variazione importante. Infatti l’inglese Chris Paisley, leader con 65 (-5) colpi davanti al connazionale David Horsey (66, -6), rischia di essere raggiunto o superato dal francese Mike Lorenzo-Vera, che ha lo stesso "meno 6" di Horsey con due buche da giocare. In quarta posizione con 67 (-5) lo statunitense David Lipsky, l’inglese Andrew Johnston, l’indiano Arjun Atwal, il coreano Soomin Lee e i transalpini Romain Wattel e Alexander Levy e in 26ª con 69 (-3) i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat. Stesso score di Paratore anche per lo svedese Henrik Stenson e in forte ritardo il cinese Haotong Li, a segno domenica scorsa del Dubai Desert Classic, e l’inglese Danny Willett, 133.i con 74 (+2).
Chris Paisley, 31enne di Hexham, vincitore a gennaio del South African Open, ha segnato sette birdie senza bogey. Per Nino Bertasio sei birdie e due bogey, per Matteo Manassero, che si è imposto in questa gara nel 2011, cinque birdie e tre bogey, per Renato Paratore quattro birdie e altrettanti bogey e per Edoardo Molinari, un bogey sull’ultima buca giocata dopo undici par. Il montepremi è di 2.420.000 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour si trasferisce al Saujana G&CC di Kuala Lumpur, in Malesia, per la disputa del Maybank Championship (1-4 febbraio), torneo in combinata con l’Asian Tour al quale prendono parte Edoardo Molinari, Renato Paratore, Nino Bertasio e Matteo Manassero.
Buono il field nel quale figurano gli svedesi Henrik Stenson e Robert Karlsson, gli inglesi Danny Willett, Lee Westwood e Chris Paisley, il francese Alexander Levy, i sudafricani Dylan Frittelli, Brandon Stone e Haydn Porteous e l’australiano Scott Hend. Molto agguerriti gli orientali che punteranno in particolare sul cinese Haotong Li, a segno domenica scorsa nel Dubai Desert Classic, sui thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, sugli indiani Arjun Atwal e S.S.P. Chawrasia e sul giapponese Ryu Ishikawa, la cui carriera di svolge sul PGA Tour. Difende il suo secondo e per ora ultimo titolo il paraguaiano Fabrizio Zanotti.
Matteo Manassero ha bei ricordi dalla gara che ha vinto nel 2011 e sicuramente saprà trovare gli stimoli giusti per riprendersi dai due tagli subiti di fila. Anche Renato Paratore deve dimenticare in fretta due uscite a metà torneo un po’ inattese dopo l’ottima partenza stagionale (7° nel South African Open). Edoardo Molinari prova a trovare il ritmo giusto, che gli è mancato a Dubai dove ha ceduto nel finale (45°), mentre Nino Bertasio, a premio con posizioni di media classifica nei tre eventi a cui ha partecipato, appare in buona condizione. Il montepremi è di 2.420.000 euro.
Mauro Bianco è scivolato dal sesto al 23° posto con 292 (72 75 66 79, +8) nel giro finale della Qualifying School dello Staysure Tour, ossia il Senior Tour europeo che ora ha assunto il nome dello sponsor, e non è riuscito a prendere la ‘carta’ per il circuito 2018.
Sul percorso del Pinta Course (par 71), al Pestana Golf Resort di Lagoa in Portogallo, l’hanno conquistata due argentini e tre inglesi che si sono classificati ai primi cinque posti. Ha vinto l’argentino Rafael Gomez con 277 (80 66 65 66, -7), che ha lasciato alle sue spalle gli inglesi John Kemp, dilettante (281, -3), Paul Streeter (283, -1), David Shacklady (285, +1) e il suo connazionale Mauricio Molina (286, +2).
Non ha superato il taglio dopo 54 buche l’altro italiano in campo, Carlo Alberto Acutis, 72° con 236 (80 79 77, +23).
TERZO GIRO - Mauro Bianco con un gran giro in 66 (-5) colpi e lo score di 213 (72 75 66, par) si è portato dal 24° al sesto posto e ha ottime possibilità di entrare tra i primi cinque in classifica e prendere una delle ‘carte’ in palio per lo Staysure Tour 2018, ossia il Senior Tour europeo che ora ha preso il nome dello sponsor, nel giro finale della Qualifying School.
Sul percorso del Pinta Course (par 71), al Pestana Golf Resort di Lagoa in Portogallo, continuano a dominare gli inglesi con il dilettante John Kemp, leader con 209 (75 67 67, -4), Paul Streeter, secondo con 210 (-3), e David Shacklady. in vetta dopo due turni, terzo con 211 (-2) insieme all’argentino Rafael Gomez. Non ha superato il taglio dopo 54 buche l’altro italiano in campo, Carlo Alberto Acutis, 72° con 236 (80 79 77, +23).
SECONDO GIRO - Mauro Bianco è sceso dall’ottavo al 24° posto con 147 (72 75, +5) colpi nella finale della Qualifying School dello Staysure Tour, ossia il Senior Tour europeo che ora ha preso il nome dello sponsor, torneo in svolgimento sul percorso del Pinta Course (par 71), al Pestana Golf Resort di Lagoa, in Portogallo. E’ in forte ritardo l’altro italiano in gara, Carlo Alberto Acutis, 69° con 159 (80 79, +17).
Dominano gli inglesi che occupano quattro delle prime cinque posizioni: David Shacklady è leader con 138 (69 69, -4), Paul Streeter è al secondo posto con 140 (-2) insieme all’argentino Mauricio Molina, e Gary Wolstenholme e il dilettante John Kemp sono al quarto con 142 (par).
Si gioca sulla distanza di 72 buche e. al termine, verranno assegnate cinque ‘carte’ per il circuito 2018 ai primi della graduatoria.
PRIMO GIRO - E’ iniziata sul percorso del Pinta Course (par 71), al Pestana Golf Resort di Lagoa, in Portogallo, la finale della Qualifying School dello Staysure Tour, ossia il Senior Tour europeo che ora ha preso il nome dello sponsor. Si gioca sulla distanza di 72 buche e. al termine, verranno assegnate cinque ‘carte’ per il circuito 2018 ai primi della graduatoria.
Due gli italiani in campo: Mauro Bianco, che ha iniziato bene occupando l’ottavo posto con 72 (+1) colpi, e Carlo Alberto Acutis, 66° con 80 (+9), che invece è in bassa classifica.
E’ al comando con 67 (-4) lo svedese Mats Hallberg seguito da due inglesi, Mark Booth, secondo con 68 (-3), e David Shacklady, terzo con 69 (-2). Al quarto posto con 70 (-1) un altro inglese, Paul Streeter, lo spagnolo José Buendia e l’argentino Mauricio Molina.
Mauro Bianco e Carlo Alberto Acutis sono approdati in finale superando uno dei due tornei dello Stage 1 della Qualifying School svoltosi al Gramacho GC, sempre a Lagoa, rispettivamente con il settimo (148 - 76 72, +4) e il 16° posto (152 - 72 80, +8).
Brittany Lincicome (207 - 74 67 66, -12) ha vinto per il secondo anno consecutivo il Pure Silk-Bahamas LPGA Classic, torneo che ha aperto la stagione 2018 del LPGA Tour sul percorso dell’Ocean Club Golf Course (par 73), a Paradise Island, nelle Isole Bahamas. In una gara avversata dal vento, che ha spirato fino a 40 miglia orarie, e ridotta da 72 a 54 buche, Giulia Molinaro si è classificata 54ª con 222 (76 74 72, +3).
Con un ottimo 66 (-7 con otto birdie e un bogey) Brittany Lincicome, 32enne di St. Petersburg (Florida) ha firmato l’ottavo titolo nel circuito (due major) precedendo di due colpi la taiwanese Wei-Ling Hsu (209, -10) e di tre la coreana Amy Yang e la cinese Shanshan Feng, leader mondiale (210, -9). Al quinto posto con 211 (-8) Danielle Kang, al sesto con 212 (-7) Lexi Thompson, Nelly Korda e l’inglese Bronte Law e al nono con 213 (-3) la canadese Brooke M. Henderson, in vetta nel primo turno.
Nell’ultima giornata Giulia Molinaro ha completato il secondo giro, sospeso per due giorni consecutivi, e con due birdie nel finale. che erano stati preceduti da un bogey e da un doppio bogey, è rimasta in gara con un 74 (+1). Ha poi realizzato cinque birdie, due bogey e un doppio bogey per il 72 (-1) di chiusura.
Brittany Lincicome ha ricevuto un assegno di 210.000 dollari su un montepremi di 1.400.000 dollari.
TERZA GIORNATA - Ancora in alto mare la conclusione del secondo giro del Pure Silk-Bahamas LPGA Classic, torneo che ha aperto la stagione 2018 del LPGA Tour sul percorso dell’Ocean Club Golf Course (par 73), a Paradise Island, nelle Isole Bahamas. I ritardi per le sospensioni causate dal vento, che ha spirato a circa 40 miglia orarie, hanno rallentato il programma di gara e indotto gli organizzatori a ridurrla da 72 a 54 buche.
E’ sulla linea del taglio Giulia Molinaro, 68ª con "+6", che ha ancora sette buche a disposizione per evitare l’uscita anticipata. E’ rimasta al vertice con 141 (68 73, -5) la canadese Brooke M. Henderson, ma rischia di essere superata da Shanshan Feng, leader mondiale e prima cinese a salire sul trono, seconda con "meno 4" e fermata dopo nove buche. Al terzo posto con 143 (-3) Ryann O’Toole, Danielle Kang e hanno lo stesso "meno 3" Lexi Thompson e la spagnola Luna Sobron, entrambe stoppate all’ottava, e la taiwanese Wei-Ling Hsu (9ª).
Brooke M. Henderson, ventenne di Smits Falls con cinque successi nel circuito comprensivi di un major,ha girato nel 73 del par con quattro birdie e altrettanti bogey. Per Giulia Molinaro un bogey e un doppio bogey sulle undici buche giocate. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.
SECONDA GIORNATA- Giulia Molinaro è al 64° posto con 76 (+3) colpi nel Pure Silk-Bahamas LPGA Classic, torneo che ha aperto la stagione 2018 del LPGA Tour sul percorso dell’Ocean Club Golf Course (par 73), a Paradise Island, nelle Isole Bahamas.
Secondo giro sospeso nel nel Pure Silk-Bahamas LPGA Classic, torneo che ha aperto la stagione 2018 del LPGA Tour sul percorso dell’Ocean Club Golf Course (par 73), a Paradise Island, nelle Isole Bahamas.
Poche concorrenti non sono andate oltre la quinta buca, ma l’unica disputata dalla canadese Brooke M. Henderson le ha fatto perdere con un bogey la leadership solitaria. Infatti sul "meno 4" condivide la posizione con la spagnola Luna Sobron e con l’australiana Sarah Jane Smith ferme in club house. Sono rimaste quarte con 70 (-3) Danielle Kang,, le cinesi Shanshan Feng, numero uno mondiale, e Jing Yan, l’australiana Katherine Kirk e la portoricana Maria Torres, mentre Lindsey Weaver è scivolata in nona posizione con "-2" per un bogey sulle cinque buche giocate.
Non è partita Giulia Molinaro, ma per gli errori di alcune avversarie con il 76 (+3) del primo giro è salita dal 64ª al 57ª posto. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.
PRIMA GIORATA - - Guida la graduatoria con 68 (-5) colpi la canadese Brooke M. Henderson, che ha ridosso la spagnola Luna Sobron e l’australiana Sarah Jane Smith (69, -4). In quarta posizione con 70 (-3) Danielle Kang, Lindsey Weaver, le cinesi Shanshan Feng, numero uno mondiale, e Jing Yan, l’australiana Katherine Kirk e la portoricana Maria Torres.
Al 13° posto con 72 (-1) Lexi Thompson, al 26° con 74 (+1) Brittany Lincicome, che difende il titolo, e stesso score della Molinaro per la thailandese Ariya Jutanugarn. Il giro non è stato completato, ma le poche concorrenti che ancora debbono concluderlo non incideranno in maniera significativa sulla graduatoria.
Brooke M. Henderson, ventenne di Smits Falls con cinque successi nel circuito comprensivi di un major, ha segnato cinque birdie senza bogey. Giulia Molinaro ha messo insieme due birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.
LA VIGILIA - Inizia il LPGA Tour 2018 con la tradizionale tappa alle Isole Bahamas per il Pure Silk-Bahamas LPGA Classic (25-28 gennaio). Sul percorso dell’Ocean Club Golf Course, a Paradise Island, sarà sul tee di partenza Giulia Molinaro, mentre Lucrezia Colombotto Rosso non è riuscita a superare la prequalifica (15ª) che ammetteva all’evento due sole concorrenti.
Calamita l’attenzione Shanshan Feng, numero uno mondiale e prima cinese a salire sul trono femminile, in un contesto che vede tra le favorite Lexi Thompson, numero quattro del Rolex ranking, Brittany Lincicome, che difende il titolo, Stacy Lewis e Lizette Salas, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la giapponese Haru Nomura e la svedese Madelene Sangstrom. Ci saranno anche Vicky Hurst e l’ecuatoriana Daniela Darquea, che si sono imposte nella prequalifica. Il montepremi è di 1.400.000 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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