Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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WGC: super Matsuyama, 24° F. Molinari

Il giapponese Hideki Matsuyama ha vinto con 264 (69 67 67 61, -16) colpi il WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, disputato al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, dove Francesco Molinari ha concluso al 24° posto con 278 (71 73 69 65, -2) recuperando 14 posizioni, e Renato Paratore al 44° con 284 (71 68 74 71, +4).

Il vincitore, numero tre al mondo, ha offerto una straordinaria prova nel giro finale eguagliando il record del campo con 61 (-9) colpi, realizzato in precedenza dagli spagnoli José Maria Olazabal (1990) e Sergio Garcia (2014). Ha evidenziato un gioco potente, preciso e un’ottima forma che lo propongono come uno dei grandi favoriti nel PGA Championship, il quarto major stagionale che avrà luogo da giovedì 10 agosto a domenica 13 a Charlotte, nel North Carolina con la partecipazione di Francesco Molinari.

Matsuyama, che ha siglato il secondo titolo WGC dopo l’HSBC Champions del 2016, ha lasciato a cinque colpi Zach Johnson (269, -11), a sei Charley Hoffman (270, -10) e a otto il belga Thomas Pieters (272, - 8), in vetta dopo tre giri con Zach Johnson.

E’ notevolmente migliorato il rendimento del nordirlandese Rory McIlroy, quinto con 273 (-7) insieme all’inglese Paul Casey, e sono rimasti in alta classifica senza esprimere acuti Rickie Fowler, nono con 274 (-6), Jordan Spieth, numero due del world ranking, e l’australiano Adam Scott, 13.i con 276 (-4). Sono andati in altalena Dustin Johnson, numero uno e campione uscente, Brooks Koepka, Bubba Watson, Matt Kuchar e lo svedese Henrik Stenson, 17.i con 277 (-3), l’australiano Jason Day, stesso score di Molinari, lo svedese Alex Noren e l’iberico Jon Rahm, 28.i con 279 (-1), Phil Michelson e lo spagnolo Sergio Garcia, in gara nel prossimo 74° Open d’Italia, 39.i con 282 (+2). Flop dell’inglese Justin Rose, 63° con 288 (+8).

Hideki Matsuyama, 24enne nato nella città che si chiama proprio Matsuyama nella prefettura di Ehime, si è messo in grande evidenza a cavallo tra la fine della scorsa stagione e l’inizio del 2017. Infatti negli ultimi cinque tornei del 2016 ha ottenuto quattro vittorie e un secondo posto, poi è stato ancora runner up nel Tournament of Champions  a inizio anno e, dopo due piazzamenti a metà graduatoria, ha vinto il Phoenix Open. Successivamente il secondo posto nell’US Open l’ha portato per un breve periodo alle spalle di Dustin Johnson nel world ranking. Nel suo palmarés, oltre ai due WGC, anche tre successi nel PGA Tour, otto nel Japan Tour e uno nell’Hero World Challenge (2016). Si è espresso per il giro record con un eagle in apertura e sette birdie di cui tre a chiudere. E’ stato gratificato con 1.660.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari.

Francesco Molinari ha girato in 65 (-5) colpi, secondo score di giornata ottenuto anche dal danese Thorbjorn Olesen (10° con 275, -5). Dopo due turni in sordina, conclusi con un "+4", il torinese ha cambiato decisamente marcia come testimonia il "-6" delle due frazioni finali. E’ partito con due birdie e cui ne ha aggiunti altri quattro nel rientro contro un bogey. Renato Paratore ha giocato meglio nella prima parte della gara e con il 68 (-2) del secondo turno è arrivato fino al 13° posto, poi ha perso terreno, ma a soli vent’anni non è facile affrontate per la prima volta un evento del WGC e l’élite mondiale. Comunque l’esperienza è stato certamente positiva. Nel 71 (+1) tre birdie e quattro bogey.

 

TERZO GIRO - Il WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, si conclude al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, dove sono al 38° posto con 213 (+3) colpi Francesco Molinari (71 73 69), che ha guadagnato 14 posizioni, e Renato Paratore (71 68 74), che ne ha perse venticinque.

In vetta alla classifica con 201 (-9) Zach Johnson (69 67 65) e il belga Thomas Pieters (65 70 66) con un colpo di margine sull’australiano Scott Hend (202, -8) autore con 63 (-7) del miglior score di giornata. Saranno in corsa per il titolo anche il giapponese Hideki Matsuyama, numero tre mondiale, quarto con 203 (-7), il nordirlandese Rory McIlroy, numero 4, Charley Hoffman e il canadese Adam Hadwin, quinti con 204 (-6), e ha qualche possibilità anche lo scozzese Russell Knox, ottavo con 205 (-5).

Difficile che possano rientrare Jimmy Walker, leader dopo due turni, Bubba Watson e l’australiano Jason Day, decimi con 207 (-3), e ormai fuori gioco Jordan Spieth, numero due del world ranking e grande favorito della vigilia, Rickie Fowler e l’australiano Adam Scott, 16.i con 208 (-2). Prosegue senza guizzi la gara dello svedese Henrik Stenson, 25° con 210 (par), di Dustin Johnson, numero uno al mondo e campione in carica, dello svedese Alex Noren e dello spagnolo Jon Rahm, 30.i con 211 (+1), e di Phil Mickelson, dell’inglese Justin Rose e dell’iberico Sergio Garcia, in campo nel prossimo 74° Open d’Italia, 49.i con 215 (+5).

Zach Johnson, 41enne di Iowa City con 12 titoli nel PGA Tour comprensivi di due major, ha girato in 65 (-5) colpi con otto birdie e tre bogey. Thomas Pieters, 25enne di Geel, tre successi nell’European Tour, una presenza in Ryder Cup (2016) e quarto alle Olimpiadi, ha risposto con un 66 (-4) frutto di otto birdie e di quattro bogey. Scott Hend è risalito dalla 13ª piazza con otto birdie e un bgoey per il 63.

Francesco Molinari ha chiuso le prime nove buche con un bogey, poi ha cambiato passo con tre birdie e un bogey nel rientro per il parziale di 69 (-1). Lo score di Renato Paratore è stato condizionato dalla sequenza bogey-bogey-doppio bogey quasi in partenza alla quale non ha potuto più porre rimedio. Due birdie e un altro doppio bogey hanno fatto 74 (+4) colpi. Il montepremi è di 9.750.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Renato Paratore, con un ottimo secondo giro in 68 (-2) colpi e il totale di 139 (71 68, -1), è salito dal 33° al 13° posto, portandosi a ridosso dei primi, nel WGC-Bridgestone Invitational, il terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il minitour mondiale le cui gare sono nel calendario di tutti i circuiti più importanti. Ha perso invece terreno Francesco Molinari, 52° con 144 (71 73, +4).

Al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, in una giornata di maltempo e con sospensioni che hanno reso difficile il gioco, ha preso il comando con 133 (68 65, -7) Jimmy Walker, che ha superato il belga Thomas Pieters (135, -5), in vetta dopo un turno. Al terzo posto con 136 (-4) il giapponese Hideki Matsuyama, numero tre mondiale, il nordirlandese Rory McIlroy, numero quattro, e Zach Johnson, e tra i concorrenti al sesto con 137 (-3) Jordan Spieth, numero due, l’australiano Jason Day e lo svedese Alex Noren.

Paratore è stato affiancato dall’australiano Adam Scott e dall’inglese Paul Casey, ha parzialmente tenuto Brooks Koepka, 25° con 140 (par), mentre sarà problematico il recupero di altri big che seguono, soprattutto per il gioco espresso più che per il responso numerico. Sono al 30° posto con 141 (+1) Rickie Fowler, Bubba Watson e l’inglese Justin Rose, è al 35° con 142 (+2) lo svedese Henrik Stenson e sono al 40° con 143 (+3) Dustin Johnson, leader del world ranking, Phil Mickelson, Matt Kuchar e lo spagnolo Sergio Garcia, che sarà in campo nel prossimo 74° Open d’Italia.

Jimmy Walker ha realizzato sei birdie e un bogey per un 65 (-5), miglior score del turno. Il 38enne di Oklahoma City vanta sei successi nel PGA Tour compresivi di un titolo major (PGA Championship, 2016) che difenderà la prossima settimana (10-13 agosto) al Quail Hollow di Charlotte nel North Carolina.

I due azzurri hanno iniziato la gara dalla buca 10. Renato Paratore ha avuto un avvio difficile con un doppio bogey, poi la sequenza  birdie-bogey-birdie gli ha permesso di dimezzare lo svantaggio sul campo. Non si è fatto poi condizionare dalle pause e nel rientro ha alzato notevolmente i ritmi, evidenziando grande grinta e qualità e siglando il 68 con tre birdie.

Francesco Molinari si è gravato di tre bogey in sei buche che hanno in pratica determinato il 73 (+3) di giornata, poiché per il resto del percorso ha viaggiato in par con due birdie e due bogey. Il montepremi è di 9.750.000 dollari.

"Buca in uno" di Hudson Swafford - Hudson Swafford ha realizzato una "hole in one" centrando direttamente dal tee, utilizzando un ferro 3, la buca 15 (par 3, yards 214). Ha concluso con un parziale di 69 (-1) unendo all’ace due birdie e tre bogey e ha agganciato in classifica Paratore. Non c’erano però premi particolari per la prodezza, ma solo congratulazioni e strette di mano. Poi in club house, come da tradizione, ha dovuto pagare da bere ai suoi colleghi.

PRIMO GIRO - Francesco Molinari e Renato Paratore sono al 33° posto con 71 (+1) colpi nel WGC-Bridgestone Invitational, il terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il minitour mondiale le cui gare sono nel calendario di tutti i circuiti più importanti.

Al South Course (par 70) del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, è in vetta con 65 (-5) il belga Thomas Pieters, seguito a un colpo dallo scozzese Russell Knox (66, -4) e a due da Jordan Spieth, numero due mondiale, Bubba Watson, Kevin Kisner, dal nordirlandese Rory McIlroy, che sembra sulla via del pieno recupero, dallo spagnolo Jon Rahm e dall’inglese Ross Fisher (67, -3). E’ subito dietro Dustin Johnson, leader del world ranking e campione uscente, nono con 68 (-2) insieme all’australiano Adam Scott, quindi il giapponese Hideki Matsuyama, numero tre al mondo, 15° con 69 (-1), Rickie Fowler e l’inglese Paul Casey, 22.i con 70 (par), e con lo stesso score dei due azzurri anche Matt Kuchar, Brooks Koepka, Phil Mickelson e l’australiano Jason Day. Un colpo in più per lo svedese Henrik Stenson, per l’inglese Justin Rose, oro olimpico, e per l’iberico Sergio Garcia, che disputerà il prossimo Open d’Italia, 43.i con 72 (+2).

Thomas Pieters, 25enne di Geel, tre successi nel circuito, una presenza in Ryder Cup (2016) e quarto alle Olimpiadi, non ha avuto praticamente incertezze e ha fissato lo score con cinque birdie senza bogey.

Francesco Molinari ha avuto difficoltà sulle prime nove buche del tracciato dove ha segnato due bogey, alla 4ª e alla 9ª, per trovare successivamente un buon passo nel rientro con un birdie alla 15ª.

Renato Paratore, che ha avuto il posto nel field grazie alla splendida vittoria nel Nordea Masters,  ha tenuto il par per metà percorso, ma è andato in altalena nella seconda parte. Alla 14ª buca si è trovato due colpi sopra par (un birdie e tre bogey), poi ha dimezzato lo svantaggio sul campo con un birdie alla 16ª.

Nel torneo che anticipa di una settimana il PGA Championship (10-13 agosto, Charlotte, North Carolina), l’ultimo major dell’anno, il montepremi è di 9.750.000 dollari.

 

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari e Renato Paratore sono nel qualificato field del WGC-Bridgestone Invitational (3-6 agosto), il terzo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, in programma sul South Course del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio e che anticipa di una settimana il PGA Championship (10-13 agosto, Charlotte, North Carolina) l’ultimo major dell’anno. Il torinese parteciperà per la settima volta all’evento, mentre Paratore sarà al debutto in una delle otto gare riservate all’élite mondiale (quattro major, quattro WGC).

Sarà un avvenimento di grande caratura tecnica e ricco di agonismo per la presenza di 49 dei primi 50 del world ranking (unico assente Brandt Snedeker, n. 36) che sicuramente non si risparmieranno, magari pensando al prossimo major, poiché un titolo WGC fa sempre effetto e prestigio nel palmares.

Il campione uscente è Dustin Johnson, numero uno mondiale, che sembra sulla via della completa ripresa, anche se ancora non ha continuità, come ha dimostrato la scorsa settimana nel Canadian Open (ottavo). Il favorito è sicuramente Jordan Spieth, vincitore dell’Open Championship e del precedente torneo a cui aveva preso parte (Travelers Championship), forse l’unico fra tutti i giocatori che potrebbe essere condizionato dal PGA Championship, dove avrà l’occasione di completare il "grande slam" a soli 24 anni, avendo già conseguiti gli altri tre major. Difficile però ipotizzare che possa esprimersi con il freno a mano tirato. Sotto osservazione Rory McIlroy, che all’Open Championship non ha brillato, ma è pur sempre giunto quarto e quindi probabilmente sul punto di riprendersi il ruolo che gli compete.

Se Spieth si esprimerà come al Royal Byrkdale sarà difficile trovargli un antagonista in entrambe le gare, tuttavia non si possono negare chances a Hideki Matsuyama, Sergio Garcia, Henrik Stenson, Brooks Koepka, Rafa Cabrera Bello, Matt Kuchar e a Rickie Fowler, sebbene non tutti siano al top. Un gradino dietro Jason Day, Alex Noren, Justin Rose, Adam Scott e Paul Casey, mentre è ancora tutto da scoprire Jon Rahm, sesto nel ranking, ma forse questa è l’occasione giusta per smentire chi non pensa che abbia ancora il passo per i grandi tornei.

Francesco Molinari, numero 20 nel ranking, ha ottenuto quale miglior piazzamento ad Akron il 15° posto nel 2011. Poche volte in campo in tre mesi, dopo la seconda piazza nel BMW PGA Championship è terminato 38° nell’Open de France ed è uscito al taglio negli ultimi due major. Probabilmente un incidente di percorso, perché ha la potenzialità per competere con qualsiasi avversario.

Renato Paratore, attualmente 119° nel world ranking, ha ottenuto il pass con lo splendido successo nel Nordea Masters. Se non subirà scosse emotive, che non sono nelle sue corde, potrà far valere le sue qualità in un evento in cui si evita il nervosismo del taglio da superare, che non ci sarà per i 76 concorrenti in gara. Come per gli appuntamenti precedenti del WGC il montepremi è di 9.750.000 dollari.

Diretta su Sky - Il WGC-Bridgestone Invitational sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari. giovedì 3 agosto e venerdì 4, dalle ore 19,30 alle ore 0,30; sabato 5 e domenica 6, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e Marco Cogliati.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lucrezia Colombotto Rosso si è classificata al 15° posto con 213 (72 69 72, +3) colpi nel Castellum Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale, disputato al Sundsvall Golf Club (par 70) di Kvissleby, in Svezia. Ha vinto con 208 (74 67 67, -2) la spagnola Luna Sobron, che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la francese Astrid Vayson de Pradenne (208 - 72 67 69). Al terzo posto con 209 (-1) l’austriaca Nina Muehl, l’inglese Meghan MacLaren, la svedese Johanna Gustavsson e la spagnola Eun Jung Ji Kim. Non ha superato il taglio, caduto a 145 (+5), Laura Sedda, 57ª con 146 (72 74, +6). Non è partita Francesca Cuturi, che era tra le iscritte.

SECONDO GIRO- Lucrezia Colombotto Rosso è salita dal 33° all’11° posto con 141 (72 69, +1) colpi nel Castellum Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale, che si sta disputando al Sundsvall Golf Club (par 70) di Kvissleby, in Svezia, dove è uscita al taglio, caduto a 145 (+5), Laura Sedda, 57ª con 146 (72 74, +6).

E’ passata a condurre con 134 (69 65, -6) la dilettante francese Lara Plachetka Pohl davanti alla spagnola Eun Jung Ji Kim e all’amateur svedese Tilda Larsson, seconde con 137 (-3). In quarta posizione con 138 (-2) la scozzese Jane Turner, leader dopo un giro, e in quinta con 139 (-1) l’iberica Natasha Fear, la transalpina Astrid Vayson de Pradenne e un’altra dilettante, la danese Malene Krollboll Hansen. Non è partita Francesca Cuturi, che era tra le iscritte. Il montepremi è di 35.000 euro.

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, e Laura Sedda sono al 33° posto con 72 (+2) colpi nel Castellum Ladies Open, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale, che si sta disputando al Sundsvall Golf Club (par 70) di Kvissleby, in Svezia.

E’ al comando con 67 (-3) colpi la scozzese Jane Turner con un colpo di margine sulla francese Anaelle Carnet, sulla spagnola Camilla Hedberg e sulla dilettante danese Malene Krollboll Hansen. Non è partita Francesca Cuturi, che era tra le iscritte. Il montepremi è di 35.000 euro.

 

LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso, Francesca Cuturi e Laura Sedda partecipano al Castellum Ladies Open (2-4 agosto, 54 buche), torneo del LET Access, il secondo circuito femminile continentale, in programma al Sundsvall Golf Club di Kvissleby, in Svezia.

Nel field, che annovera buona parte delle migliori giocatrici del tour, alcune vincitrici di tornei quali la spagnola Luna Sobron, la malese Ainil Bakar, la scozzese Laura Murray, le francesi Eva Gilly e Lucie André, le finlandesi Sanna Nuutinen e Linda Henriksson e l’inglese Emma Goddard, a segno nel precedente Ribeira Sacra Ladies Open svoltosi in Spagna. Il montepremi è di 35.000 euro.

 

 

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Andrea Romano ha vinto il Carris Trophy

Nuovo successo italiano in campo internazionale in una stagione che si colora sempre più di azzurro: Andrea Romano ha vinto l’English Boys U18 Open Amateur Stroke Play Championship/The Carris Trophy disputato al West Sussex Golf Club (par 68) di Pulborough in Inghilterra. Dopo aver concluso il torneo con 264 (64 72 63 65, -8) colpi alla pari con il francese Jean Bekirian (264 - 65 68 65 66), Romano ha poi conquistato il titolo con un birdie alla prima buca di spareggio. E’ stato un autentico trionfo italiano per la presenza di altri tre azzurri nelle prime sette posizioni e per il primo posto nella Nations Cup.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 e Direttore Tecnico del settore professionisti e dilettanti FIG, ha dichiarato “Complimenti ad Andrea Romano, un giovane in grande crescita che, vinto il Campionato Nazionale Ragazzi, si è ora confermato a livello internazionale. Dopo il brillantissimo secondo posto ai Campionati di Francia, adesso una vittoria importantissima che premia le sue qualità e il lavoro di tutto lo staff tecnico della Federazione Italiana Golf, che lo supporta costantemente. A dimostrazione del grande momento azzurro, in una stagione di ottimi risultati, anche il terzo posto di Julien Paltrinieri, il settimo di Giovanni Manzoni e di Kevin Latchayya e il primo nella Nations Cup”.

In un finale ricco di emozioni Romano, in ritardo di un colpo dal transalpino dopo tre turni, ha subito annullato lo svantaggio. Inizialmente si è affiancato ai due anche l’inglese Robin Williams, che però al giro di boa si è defilato. L’azzurro si è portato avanti, poi alla decima buca un suo bogey ha ristabilito la parità. A quel punto è andato in par fino alla 18 (65, -3, con un eagle, due birdie e un bogey) ed è stato il francese a menare la danza. Prima è arretrato di un colpo, poi con due birdie è andato in vantaggio alla buca 16, ma alla 18 con un bogey ha concesso a Romano il playoff e il 17enne capitolino portacolori del Country Club Castelgandolfo non si è lasciato sfuggire l’occasione.

E’ la terza vittoria nel 2017 dei dilettanti azzurri che sono andati a segno in precedenza con Letizia Bagnoli (Portuguese International Ladies) e con Roberta Liti negli Stati Uniti (Ping/Asu Invitational), ma è un’annata costellata anche di tanti ottimi risultati a iniziare dallo splendido Campionato Europeo a squadre, in cui l’Italia per la prima volta nella sua storia ha portato tutti e quattro i team sul podio. Rilevanti anche i riconoscimenti per la qualità degli atleti: basta citare le convocazioni di quattro azzurre per il Vagliano Trophy e il Junior Vagliano Trophy e per la presenza di tre italiane nella prossima Junior Solheim Cup.

Nel Carris Trophy di rilievo le prestazioni di Julien Paltrinieri, terzo con 269 (64 66 71 68, -3) colpi, leader e protagonista nei primi due giri e in corsa per il titolo fino a cinque buche dal termine, e di Giovanni Manzoni (69 67 69 67) e di Kevin Latchayya (66 68 68 70), settimi con 272 (par). Insieme a Romano hanno fatto parte tutti della compagine Boys agli Europei a squadre.

E’ stato successo azzurro anche nella Nations Cup assegnata dopo 36 buche. Si è imposta Italia 2 (Julien Paltrinieri, Giovanni Manzoni, Kevin Latchayya) con 263 (130 133, -9) colpi che ha preceduto Inghilterra 1 (269, -3), Scozia (270, -2), Francia (271, -1) e Inghilterra 2 (276, +4). In sesta posizione con 277 (133 144, +5) Italia 1 (Andrea Romano, Massimiliano Campigli, Jacopo Albertoni).

Nella classifica del torneo altri cinque italiani hanno superato il taglio: Jacopo Albertoni, 26° con 277 (+5), Massimiliano Campigli, 31° con 278 (+6), Edoardo Schiavella, 41° con 281 (+9), Lorenzo Bruzzone, 46° con 282 (+10), e Gregorio Alibrandi, 61° con 289 (+17). Non sono entrati tra i 64 concorrenti ammessi ai due turni conclusivi Filippo Celli (145 - 71 74, +9), Pier Francesco De Col (147 - 75 72, +11) e Adalberto Montini (147 - 71 76). Con la squadra l’accompagnatore Paolo Pustetto e l’allenatore Marco Soffietti.

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PGA Tour: Vegas concede il bis

Il venezuelano Jhonattan Vegas (267 - 66 69 67 65, -21) ha vinto per il secondo anno consecutivo il RBC Canadian Open (PGA Tour) disputato sul percorso del Glen Abbey GC (par 72) a Oakville in Canada.

Il 33enne di Maturin, dopo aver sorpassato nel giro finale Charley Hoffman (267 - 68 66 65 68), leader nel terzo giro, si è fatto raggiungere da quest’ultimo con un birdie sull’ultima buca ed è stato playoff. Alla prima supplementare Vegas ha realizzato un birdie e ha siglato il terzo titolo nel circuito al suo 156° torneo a cui ha preso parte.

Fuori dallo spareggio per un colpo l’inglese Ian Poulter, terzo con 268 (-20). A quarto posto con 269 (-19) Gary Woodland e al quinto con 270 (-18) Brandon Hagi, Tony Finau e Robert Garrigus. E’ risalito fino all’ottavo con 271 (-17) Dustin Johnson, numero uno del world ranking,  e si sono classificati 14.i con 273 (-15) Keegan Bradley e il fijiano Vijay Singh, da tempo lontano dall’alta classifica. A metà Matt Kuchar, 32° con 278 (-10), un po’ deconcentrato dopo il secondo posto nell’Open Championship, quindi Bubba Watson, 42° con 279 (-9) e Jim Furyk, 75° con 286 (-2). Jhonattan Vegas ha percepito un assegno di 1.080.000 dollari su un montepremi di 6.000.000 di euro.

TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta alla classifica del RBC Canadian Open (PGA Tour) dove è salito con 199 (68 66 65, -17) Charley Hoffman.

Sul percorso del Glen Abbey GC a Oakville in Canada, Hoffman è seguito da Kevin Chappell (200, -16), da Robert Garrigus e da Gary Woodland (201, -15). Al quinto posto con 202 (-14) Andres Gonzales, Tony Finau, Sam Saunders, Brandon Hagy, l’australiano Ryan Ruffels e il venezuelano Jhonattan Vegas, che difende il titolo.

Al 16° con 204 (-12) Dustin Johnson, numero uno mondiale, Martin Flores, leader dopo due turni, e l’inglese Ian Poulter e al 19° con 205 (-11) il fijiano Vijay Singh, sceso dal quinto. Tra media e bassa classifica Keegan Bradley, 37° con 208 (-8), Matt Kuchar, un po’ scarico dopo il secondo posto nell’Open Championship, 41° con 209 (-7), Bubba Watson, 55° con 210 (-6) e Jim Furyk, 65° con 211 (-5).

Charley Hoffman, 41enne di San Diego (California) con quattro titoli nel circuito, ha girato in 65 (-7) colpi con otto birdie e un bogey. Il montepremi è di 6.000.000 di euro.

SECONDO GIRO - Martin Flores (132 - 66 66, -12) è il nuovo leader del RBC Canadian Open (PGA Tour) che si svolge sul tracciato del Glen Abbey GC a Oakville in Canada. Precede di un colpo Matt Every, Gary Woodland e Brandon Hagy (133, -11) e di due Kevin Chappell, Charley Hoffman, Harold Varner III, l’australiano Ryan Ruffels e il fijano Vijay Singh (134, -10) , da tempo lontano da una posizione così alta in classifica.

E’ sceso al decimo posto con 135 (-9) il venezuelano Jhonattan Vegas, campione in carica, e sono al 14° con 136 (-8) Dustin Johnson, numero uno mondiale, Keegan Bradley e l’inglese Ian Poulter, In bassa classifica Matt Kuchar e Bubba Watson, che ha ceduto nettamente, 46.i con 139 (-5), e Jim Furyk, 58° con 140 (-4). Sono usciti al taglio, caduto a 140, il canadese Mike Weir (145, +1) e il nordirlandese Graeme McDowell (147 (+5). Il montepremi è di 6.000.000 di euro.

PRIMO GIRO - Quintetto in vetta con 65 (-7) colpi nel RBC Canadian Open (PGA Tour) sul tracciato del Glen Abbey GC a Oakville in Canada: è formato da Hudson Swafford, Brandon Hagy, Kevin Chappell, Matt Every e da Ollie Schniederjans.

In una classifica molto corta sono seguiti da undici concorrenti con 66 (-6) tra i quali Bubba Watson, il fijiano Vijay Singh e il venezuelano Jhonattan Vegas, che difende il titolo. Seguono Dustin Johnson, numero uno mondiale, Keegan Bradley e l’inglese Ian Poulter, 17.i con 67 (-5), e Jim Furyk, 33° con 68 (-4).

Dopo lo splendido Open Championship, con secondo posto, Matt Kuchar, non ha trovato subito il passo giusto e, 87° con 71 (-1), è oltre la linea del taglio. Non ha risposto alle attese dei fans di casa il canadese Mike Weir, 106° con 72 (par), e giro da dimenticare per il nordirlandese Graeme McDowell, 138° con 74 (+2). Un’interruzione per maltempo di quasi due ore non ha permesso la conclusione del giro, ma i 14 concorrenti che debbono completarlo non incideranno sulla classifica. Il montepremi è di 6.000.000 di euro.

 

LA VIGILIA - Il venezuelano Jhonattan Vegas difende il titolo nel RBC Canadian Open (27-30 luglio), torneo del PGA Tour che si disputa sul tracciato del Glen Abbey GC a Oakville in Canada.

Reduci dall’Open Championship, scendono in campo Dustin Johnson, numero uno mondiale, e Matt Kuchar, grande protagonista del major, secondo alle spalle del vincitore Jordan Spieth. Nel field anche Jim Furyk, Keegan Bradley, Bubba Watson, l’idolo canadese Mike Weir, i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, il nordirlandese Graeme McDowell, l’argentino Andres Romero, il fijiano Vijay Singh, l’inglese Ian Poulter e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño. Il montepremi è di 6.000.000 di euro. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

Successo annunciato di Bernhard Langer (280 - 69 74 65 72, -4) nel Senior Open Championship (Senior Tour), uno dei quattro major stagionali per gli "over 50" disputato sul percorso del Royal Porthcawl Golf Club, a Bridgend in Galles. In una classifica che ricorda il PGA Tour di altri tempi, il campione tedesco ha preceduto tre statunitensi: Corey Pavin, secondo con 283 (-1), Fred Couples e Billy Andrade, terzi con 284 (par) insieme all’australiano Peter Lonard. Al sesto posto con 285 (+1) lo spagnolo Miguel Angel Martin, lo svedese Magnus P. Atlevi e il gallese Phillip Price, al nono con 287 (+3) l’iberico Miguel Angel Jimenez e al 23° con 291 (+7) lo scozzese Colin Montgomerie.

Non ha superato il taglio per un solo colpo Costantino Rocca, 83° con 156 (79 77, +14). Bernhard Langer ha percepito un assegno di 266.923 euro su un montepremi 1.670.000 euro.

 

TERZO GIRO - Bernhard Langer è rimasto da solo al comando con 208 (69 74 65, -5) colpi nel Senior Open Championship (Senior Tour), uno dei quattro major stagionali per gli "over 50" che si sta svolgendo sul percorso del Royal Porthcawl Golf Club, a Bridgend in Galles.

Il campione tedesco inizierà il giro finale con quattro colpi di vantaggio sullo statunitense Corey Pavin (212, -1) e cinque sull’australiano Peter Lonard (213, par). Al quarto posto con 214 (-2), e forse troppo lontani per sperare in un recupero, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e gli americani Steve Flesch e Billy Mayfair. Non ha superato il taglio per un solo colpo Costantino Rocca, 83° con 156 (79 77, +14). Il montepremi è di 1.670.000 euro.

SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 83° con 156 (79 77, +14), è uscita al taglio per un solo colpo nel Senior Open Championship (Senior Tour), uno dei quattro major stagionali per gli "over 50" che si svolge sul percorso del Royal Porthcawl Golf Club, a Bridgend in Galles.

In classifica il tedesco Bernhard Langer  (143 - 69 74, +1) è stato raggiunto da quattro concorrenti, l’argentino Mauricio Molina (70 73) e gli statunitensi Steve Flesch (72 71), Billy Mayfair (71 72) e Tom Lehman (71 72). Al sesto posto con 144 (+2) l’americano Clark Dennis e al settimo con 146 (+4) gli australiani

PRIMO GIRO -  Il tedesco Bernhard Langer ha girato in 69 (-2) colpi ed è salito in vetta al Senior Open Championship (Senior Tour), uno dei quattro major stagionali per gli "over 50" che si svolge sul percorso del Royal Porthcawl Golf Club, a Bridgend in Galles, e dove si sta praticamente svolgendo una parata a cui partecipano numerosi giocatori che hanno fatto la storia del golf, come appunto il leader. In questo contesto c’è anche Costantino Rocca, che occupa il 104° posto con 79 (+8).

Langer precede di un colpo l’argentino Mauricio Molina e l’inglese Carl Mason, che detiene con 25 titoli il record di vittorie nel Senior Tour europeo. Al quarto posto con 71 (par) gli statunitensi Tom Lehman, Billy Mayfair, Tom Pernice jr e Billy Andrade, lo scozzese Colin Montgomerie, gli australiani Peter Lonard e Peter Fowler, il sudafricano Chris Williams e il francese Jean François Remesy.  Il montepremi è di 1.670.000 euro.

LA VIGILIA - Costantino Rocca prende parte al Senior Open Championship (27-30 luglio), uno dei quattro major stagionali per gli "over 50" che si svolge sul percorso del Royal Porthcawl Golf Club, a Bridgend in Galles.

Difende il titolo l’inglese Paul Broadhurst, impresa difficile con un field ricco di grandi campioni quali l’inglese Nick Faldo, lo scozzese Colin Montgomerie, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, il tedesco Bernhard Langer, il sudafricano David Frost, il gallese Ian Woosnam e gli statunitensi Fred Couples, Tom Watson, Tom Lehman e John Daly. Il montepremi è di 1.670.000 euro. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Challenge: il titolo a Estanislao Goya

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L’argentino Estanislao Goya ha vinto con 272 (69 69 69 65, -16) colpi lo Swedish Challenge (Challenge Tour), svoltosi sul percorso del Katrineholms GK (par 72) a Katrineholm in Svezia, dove il migliore score degli italiani lo ha realizzato Matteo Delpodio, 25° con 282 (70 71 68 73, -6).

Con un gran 65 (-7) finale Goya ha operato la rimonta senza concedere chances ai suoi avversari. Hanno occupato il secondo posto con 275 (-13) lo statunitense Sihwan Kim e lo svedese Mikael Lundberg, quindi al quarto con 278 (-12) lo spagnolo Pedro Oriol e al sesto con 277 (-11) il norvegese Eirik Tage Johansen e lo scozzese Jack McDonald. Al 17° con 280 (-8) il campione svedese Robert Karlsson, che ha sponsorizzato la gara e ha voluto parteciparvi.

 

ERZO GIRO - Nicolò Ravano è sceso dal settimo al 19° posto con 209 colpi (69 68 72, -7) dove è stato raggiunto da Matteo Delpodio (209 - 70 71 68) nello Swedish Challenge (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Katrineholms GK (par 72) a Katrineholm in Svezia.

In vetta alla graduatoria lo spagnolo Pedro Oriol (205 - 64 68 73, -11) è stato agganciato dallo svedese Mikael Lundberg (205 - 66 69 70) e dallo scozzese Ross Kellett (205 - 69 72 64) e il trio ha a ridosso gli inglesi Ryan Evans e Jack Senior e il gallese Rhys Enoch, quarti con 206 (-10). Ha perso terreno il campione svedese Robert Karlsson, 11° con 208 (-8), che ha voluto partecipare al torneo da lui stesso sponsorizzato.

Sono al 32° posto con 211 (-5) Enrico Di Nitto (71 68 72), Filippo Bergamaschi (72 69 70) e Andrea Pavan (72 68 71), è al 40° con 212 (73 69 70, -4) Lorenzo Gagli e al 52° con 214 (72 70 72, -2) Francesco Laporta.

Sono usciti al taglio Federico Maccario, 84° con 144 (73 71, par), Michele Ortolani, 107° con 146 (73 73, +2), Guido Migliozzi, 129° con 148 (73 75, +4), Edoardo Raffale Lipparelli, 143° con 151 (76 75, +7), e Jacopo Vecchi Fossa, 149° con 153 (77 76, +9). Si è ritirato Alessandro Tadini. Il montepremi è di 200.000 euro.

SECONDO GIRO - Nicolò Ravano si è portato dal 23° al settimo posto con 137 (69 68, -7) colpi nello Swedish Challenge (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Katrineholms GK (par 72) a Katrineholm in Svezia.

E’ al comando lo spagnolo Pedro Oriol con 132 (64 68, -12) con due colpi di vantaggio sul campione di casa Robert Karlsson, che sostiene l’evento e ha voluto parteciparvi, sull’inglese Jack Senior e sul gallese Rhys Enoch (134, -10) e tre sull’altro svedese Mikael Lundberg (135, -9).

E’ salito in classifica anche Enrico Di Nitto, 17° con 139 (71 68, -5), è al 26° posto con 140 (72 68, -4) Andrea Pavan e hanno superato il taglio anche Filippo Bergamaschi (72 69) e Matteo Delpodio (70 71), 38.i con 141 (-3), Francesco Laporta (72 70) e Lorenzo Gagli (73 69), 48° con 142 (-2).

Sono usciti Federico Maccario, 84° con 144 (73 71, par), Michele Ortolani, 107° con 146 (73 73, +2), Guido Migliozzi, 129° con 148 (73 75, +4), Edoardo Raffale Lipparelli, 143° con 151 (76 75, +7), e Jacopo Vecchi Fossa, 149° con 153 (77 76, +9). Si è ritirato Alessandro Tadini. Il montepremi è di 200.000 euro.

PRIMO GIRO - Nicolò Ravano, 23° con 69 (-3) colpi, ha realizzato lo score migliore tra i tredici giocatori italiani in gara nello Swedish Challenge (Challenge Tour), iniziato sul percorso del Katrineholms GK (par 72) a Katrineholm in Svezia, e sostenuto dal  campione di casa Robert Karlsson che partecipa all’evento e ha lo stesso score dell’azzurro. E’ al vertice con 64 (-8) lo spagnolo Pedro Oriol, che precede di misura il sudafricano Erik Van Rooyen (65, -7) e di due colpi il tedesco Sean Einhaus e lo svedese Mikael Lundberg (66, -6).

Sono al 40° posto con 70 (-2) Matteo Delpodio e Alessandro Tadini e naviga sulla linea del taglio Enrico Di Nitto, 65° con 71 (-1). Sono oltre Filippo Bergamaschi, Francesco Laporta e Andrea Pavan, 82.i con 72 (par), Lorenzo Gagli, Guido Migliozzi, Michele Ortolani e Federico Maccario, 103.i con 73 (+1), Edoardo Raffaele Lipparelli, 138° con 76 (+4), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 77 (+5). Il montepremi è di 200.000 euro.

LA VIGILIA - Il Challenge Tour sale in Svezia per lo Swedish Challenge (27-30 luglio) sostenuto dal campione di casa Robert Karlsson che sarà in campo, naturalmente come grande favorito, sul percorso del Katrineholms GK a Katrineholm.

Sempre nutrita la presenza italiana nel secondo circuito continentale, questa volta con 13 giocatori: Francesco Laporta, Michele Ortolani, Jacopo Vecchi Fossa, Guido Migliozzi, Edoardo Raffaele Lipparelli, Lorenzo Gagli, Matteo Delpodio, Enrico Di Nitto, Alessandro Tadini, Andrea Pavan, Nicolò Ravano, Federico Maccario e Filippo Bergamaschi.

Appare in ottima condizione Lorenzo Gagli che cercherà di recitare un ruolo da protagonista, e magari rendere vita difficile a Karlsson, insieme agli altri svedesi Joel Sjoholm, vincitore dell’Is Molas Challenge, Oscar Stark e  Mikael Lundberg, agli inglesi Aaron Rai, che con tre titoli in stagione è già approdato all’European Tour, Garrick Porteous e Ray Evans, al tedesco Martin Wiegele, al francese Adrien Saddier, all’australiano Scott Arnold, al finlandese Tapio Pulkkanen, all’olandese Maarten Lafeber e allo spagnolo Pedro Oriol. Il montepremi è di 200.000 euro. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell’Aberdeen Asset Management Ladies Scottish Open sembrava a un passo dal titolo l’australiana Karrie Webb, 41 successi con sette major nel LPGA Tour, ma con un bogey e un doppio bogey nelle ultime tre buche ha lasciato via libera alla coreana Mi Hyang Lee (282 - 73 75 68 66, -6) e si è dovuta accontentare del secondo posto con 283 (-5) insieme all’altra coreana Mi Hung Hur.

Sul percorso del Dundonald Links (par 72) di Troon, in Scozia, nel torneo in combinata tra LPGA Tour e Ladies European Tour che ha anticipato il Ricoh British Open (3-6 agosto, Kingsbarns Links, Scozia), quarto dei cinque major stagionali femminili, al quarto posto con 284 (-4) la spagnola Carlota Ciganda e la statunitense Cristie Kerr e al sesto con 285 (-3) le coreane Sun Young Yoo e Sei Young Kim.

Non hanno brillato la coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, 23ª con 292 (+4), la cinese Shanshan Feng, 33ª con 295 (+7) e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 44ª con 297 (+7) insieme alla sorella Moriya e alla coreana Inbee Park. ). Sono uscite al taglio le tre italiane in gara: Margherita Rigon, 106ª con 154 (76 78, +10), Giulia Molinaro, 134ª con 157 (77 80, +13), e Diana Luna, 144ª con 160 (80 80, +20).

 

TERZO GIRO - L’australiana Karrie Webb (210 - 65 75 70, -6) è tornata in vetta, dove era già stata dopo il primo giro, nell’Aberdeen Asset Management Ladies Scottish Open, ma è stata affiancata dalla coreana Sei Young Kim (210 - 69 72 69, -6).

Sul percorso del Dundonald Links (par 72) di Troon, in Scozia, nel torneo in combinata tra LPGA Tour e Ladies European Tour che anticipa il Ricoh British Open (3-6 agosto, Kingsbarns Links, Scozia), quarto dei cinque major stagionali femminili, la coppia precede di due colpi Cristie Kerr (212, -4), leader dopo due turni. Al quarto posto con 214 (-2) la spagnola Carlota Ciganda e la coreana Sun Young Yoo e al sesto con 216 (par) l’inglese Georgia Hall e la coreana Mi Hyang Lee.

Ha recuperato 27 posizioni la coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, 12ª con 218 (+2), ne ha perse sei la cinese Shanshan Feng, 17ª con 219 (+3), ed è rimasta praticamente stabile la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, 35ª con 223 (+7). Sono uscite al taglio le tre italiane in gara: Margherita Rigon, 106ª con 154 (76 78, +10), Giulia Molinaro, 134ª con 157 (77 80, +13), e Diana Luna, 144ª con 160 (80 80, +20). Il montepremi, abbastanza alto per una gara femminile europea, è di 1.405.000 euro.

SECONDO GIRO - Cristie Kerr (139 - 66 73, -5) ha sorpassato l’australiana Karrie Webb (140 - 65 75, -4) in vetta all’Aberdeen Asset Management Ladies Scottish Open, torneo in combinata tra LPGA Tour e Ladies European Tour che anticipa il Ricoh British Open (3-6 agosto, Kingsbarns Links, Scozia), quarto dei cinque major stagionali femminili. Sul percorso del Dundonald Links (par 72) di Troon, in Scozia, sono uscite al taglio le tre italiane in gara: Margherita Rigon, 106ª con 154 (76 78, +10), Giulia Molinaro, 134ª con 157 (77 80, +13), e Diana Luna, 144ª con 160 (80 80, +20).

Cristie Kerr, 40enne di Miami (Florida) con 19 titoli nel LPGA Tour comprensivi di due major, in una giornata che ha reso il gioco difficile, ha girato in 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey, mentre Karrie Webb, 43enne di Ayr, 41 successi con sette major nel circuito, non ha potuto evitare il sorpasso con un 75 (+3) frutto di tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey.

Al terzo posto con 141 (-3) le coreane Sei Young Kim e Sun Young Yoo, al quinto con 142 (-2) la thailandese Pornanong Phatlum e all’11° con 145 (+1) la cinese Shanshan Feng. Hanno perso terreno la coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, 39.e con 148 (+4) alla pari con Stacy Lewis. A conferma di un momento molto difficile è rimasta fuori dal torneo la neozelandese Lydia Ko, numero quattro del Rolex ranking, 98ª con 153 (+9). Il montepremi, abbastanza alto per una gara femminile europea, è di 1.405.000 euro.

PRIMO GIRO - Al Dundonald Links (par 72) di Troon, in Scozia, inizio in salita per le azzurre nell’Aberdeen Asset Management Ladies Scottish Open, torneo in combinata tra LPGA Tour e Ladies European Tour che anticipa il Ricoh British Open (3-6 agosto, Kingsbarns Links, Scozia), quarto dei cinque major stagionali femminili. Infatti Margherita Rigon è all’81° posto con 76 (+4) colpi, Giulia Molinaro al 95° con 77 (+5) e Diana Luna al 135° con 80 (+8).

E’ al comando con 65 (-7) la grande campionessa australiana Karrie Webb, 43enne di Ayr, 41 titoli con sette major nel LPGA Tour, ma pur avendo realizzato otto birdie, contro un bogey, ha preso un solo colpo di vantaggio su Cristie Kerr (66, -6).

Al terzo posto con 69 (-3) Stacy Lewis, la svedese Lina Boqvist, la thailandese Pornanong Phatlum e le coreane Inbee Park e Sei Young Kim, all’ottavo con 70 (-2) la cinese Shanshan Feng e al 14° con 71 (-1) la coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due. Ancora in difficoltà la neozelandese Lydia Ko, 55ª con 74 (+4). Il montepremi, abbastanza alto per una gara femminile europea, è di 1.405.000 euro.

 

 

LA VIGILIA - Al Dundonald Links di Troon, in Scozia, si disputa l’Aberdeen Asset Management Ladies Scottish Open (27-30 luglio), torneo in combinata tra LPGA Tour e Ladies European Tour che anticipa il Ricoh British Open (3-6 agosto, Kingsbarns Links, Scozia), quarto dei cinque major stagionali femminili.

Vi partecipano Diana Luna, Margherita Rigon e Giulia Molinaro in un field delle grandi occasioni, perché buona parte delle migliori giocatrici del circuito d’oltre Oceano hanno preferito fare una prova generale su un links prima di affrontare il prossimo nel major.

Sul tee di partenza la coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due, e la neozelandese Lydia Ko, numero quattro, con la prima tra le più gettonate alla vigilia, mentre non hanno tantissimo credito le altre due, reduci da prestazioni piuttosto deludenti. Comunque lo spettacolo non mancherà per la presenza di tante altre proettes di peso tra le quali ricordiamo, per citarne alcune, le coreane In-Kyung Kim, vincitrice domenica scorsa del Marathon Classic, Inbee Park e Sei Young Kim, le statunitensi Stacy Lewis e Cristie Kerr, le australiane Karrie Webb e Minjee Lee, la cinese Shanshan Feng, la norvegese Suzann Pettersen, la giapponese Haru Nomura, l’indiana Aditi Ashok, le inglesi Charley Hull e Melissa Reid e la francese Gwladys Nocera.

Quanto alle azzurre, Giulia Molinaro proverà a ripetere la buona prova della passata settimana nell’Ohio (31ª), mentre è un po’ difficile ipotizzare lo stato di forma di Diana Luna e di Margherita Rigon, ferme da tempo, poiché il calendario del LET è stato piuttosto scarso di eventi fino a oggi. Il montepremi, abbastanza alto per una gara femminile europea, è di 1.405.000 euro. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Eurotour: che esordio Luca Cianchetti!

Ottimo esordio di Luca Cianchetti tra i professionisti, che si è classificato all’ottavo posto con 279 colpi (71 67 71 70, -9) nel Porsche European Open (European Tour). Sul percorso del Green Eagle Golf Course (par 72), ad Amburgo in Germania, ha vinto l’inglese Jordan Smith con 275 colpi (70 67 67 71, -13), il quale ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il francese Alexander Levy (275 - 67 70 69 69), che difendeva il titolo. Al 60° posto Nino Bertasio con 289 (72 68 73 76, +1).

La prova di Cianchetti assume ancor maggior valore perché ottenuta in un torneo disputato in condizioni difficili, tra pioggia, sospensioni e lunghe attese, che non sono mancate nemmeno nell’ultima giornata con uno stop di due ore e poi con gioco nel finale disturbato da un forte vento. Condizioni che avrebbero potuto mettere in difficoltà un esordiente, ma il modenese invece è stato sempre molto calmo, concentrato e nemmeno si è emozionato per aver disputato la frazione conclusiva con Patrick Reed, eroe americano nell’ultima Ryder Cup. Peraltro Cianchetti, passato di categoria lunedì scorso dopo aver disputato l’Open Championship, già da dilettante aveva dimostrato di trovarsi bene tra i pro battendoli nell’Abruzzo Open (2015, Alps Tour).

Al terzo posto con 277 (-11) lo svedese Johan Edfors e Siddikur Rahman del Bangladesh, spettacolare sul green, al quinto con 278 (-10) il sudafricano Zander Lombard, lo spagnolo Adrian Otaegui e lo svedese Jens Fahrbring e all’ottavo, con Cianchetti, anche l’inglese Ashley Chesters, il finlandese Mikko Ilonen e lo scozzese Richie Ramsay. Mai protagonisti, venendo meno alle attese, il sudafricano Charl Schwartzel, 12° con 280 (-8), Patrick Reed, 19° con 282 (-6), l’altro statunitense Jimmy Walker, 33° con 284 (-4), e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 37° con 285 (-3).

Non era tra i favoriti ed è terminato 60° il tedesco Marcel Siem, ma è sicuramente uscito dal campo molto soddisfatto avendo realizzato nel terzo giro una "hole in one" (buca 17, yards 170, ferro 7) ricevendo in premio per la prodezza un’auto Porsche Panamera Turbo Sport Turismo del valore di circa 158.000 euro. Quasi la metà dell’assegno percepito da Jordan Smith, che è stato di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro

Jordan Smith, lo scorso anno vincitore del Challenge Tour, è stato bravo nel condurre la gara, specie nel finale quando con un birdie (71, -1, con quattro birdie e tre bogey) sull’ultima buca ha raggiunto Alexander Levy (69, -3, con quattro birdie e un bogey). Poi il francese ha gettato via l’opportunità del bis alla prima buca supplementare, quando ha sbagliato il putt vincente da meno di un metro. E alla seconda Smith, grazie anche a una palla posta da bordo green a un metro all’asta per il birdie, non l’ha perdonato.

Luca Cianchetti ha concluso la sua splendida gara con un 70 (-2) realizzando due birdie (buche 3 e 11) e chiudendo le altre sedici buche in par. Nino Bertasio, partito dalla 10ª, ha iniziato con un birdie, ma nelle successive nove buche ha incontrato sei bogey per poi chiudere con un altro birdie (76, +4).

Non ha superato il taglio Matteo Manassero, 75° con 144 (71 73, par), mentre Andrea Maestroni  è stato squalificato per non aver ripreso il gioco dopo lo stop per la pioggia nella seconda giornata, quando aveva ancora una buca da giocare. Era comunque già out (+8).

 

TERZO GIRO - Luca Cianchetti, decimo con 209 (71 67 71, -7) colpi, ha continuato ad alti ritmi la sua prima gara da professionista, il Porsche European Open (European Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Green Eagle Golf Course (par 72) ad Amburgo in Germania. E’ rimasto a metà classifica Nino Bertasio, 38° con 213 (72 68 73, -3).

In una giornata dalle condizioni meteo difficili si è portato in vetta l’inglese Jordan Smith (204 - 70 67 67, -12) che precede di due colpi lo svedese Jens Fahrbring e il francese Alexander Levy (206, -10), campione in carica. Saranno in corsa per il titolo nel giro finale anche i sei concorrenti al quarto posto con 207 (-9): lo spagnolo Adrian Otaegui, lo svedese Johan Edfors, l’australiano Ryan McCarthy, lo statunitense Julian Suri, il sudafricano Richard Sterne, autore con 66 (-6) del miglior score del turno, e l’inglese Ashley Chesters, leader nei primi due giri. Al 21° posto con 211 (-5) il sudafricano Charl Schwartzel, al 30° con 212 (-4) il thailandese Kiradech Aphibarnrat, che per due volte si è tolto le scarpe per effettuare tiri con la palla sott’acqua peraltro efficaci, e al 58° con 215 (-1) l’americano Jimmy Walker e il cinese Ashun Wu.

Luca Cianchetti, passato di categoria lunedì scorso dopo aver disputato l’Open Championship, si sta esprimendo ad alto livello, ma già da dilettante aveva dimostrato di trovarsi bene tra i pro battendoli nell’Abruzzo Open (2015, Alps Tour). Ha girato in 71 (-1) colpi con due birdie e due bogey in uscita e con un bogey e due birdie nel rientro, l’ultimo alla buca 18 con un putt di circa sette metri. Nino Bertasio ha perso un colpo in partenza (un birdie e due bogey) e non lo ha più recuperato chiudendo il giro con un eagle e due bogey (73, +1).

Non ha superato il taglio Matteo Manassero, 75° con 144 (71 73, par), mentre Andrea Maestroni  è stato squalificato per non aver ripreso il gioco dopo lo stop per la pioggia nella seconda giornata, quando aveva ancora una buca da giocare. Era comunque già out (+8). Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

"Buca in uno" con auto in premio - Il colpo del torneo lo ha effettuato il tedesco Marcel Siem che alla buca 17 ha messo a segno la palla direttamente del tee per la "hole in one". E’ stato aiutato anche dalla fortuna poiché la palla è arrivata dall’alto abbastanza veloce, ha picchiato sull’asta scendendo in verticale sul bersaglio. Ha scelto la buca giusta, perché si è portato via la splendida auto Porsche in palio per la prodezza. Poco male se l’ace non ha inciso nel suo punteggio in maniera significativa a causa degli errori precedenti (due birdie, cinque bogey per il 73). E’ 38° come Bertasio.

Diretta su Sky - Il Porsche European Open viene teletrasmesso in diretta da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD. Essendo previsto maltempo nel pomeriggio, le partenze per il quarto giro saranno anticipate e di conseguenza lo sarà anche il collegamento che avverrà domani, domenica 30 luglio, dalle ore 10 alle ore 15.

 

SECONDO GIRO - Luca Cianchetti è all’ottavo posto con 138 (71 67, -6) colpi, dopo aver recuperato 43 posizioni, nel Porsche European Open (European Tour) sul percorso del Green Eagle Golf Course (par 72) ad Amburgo in Germania. Il secondo giro non è stato portato a termine a causa di una violenta pioggia che ha costretto a una sospensione di circa quattro ore.

Nella classifica provvisoria Nino Bertasio occupa il 28° posto con 140 (72 68, -4), mentre è oltre la linea del taglio Matteo Manassero, 75° con 144 (71 73, par), e molto difficilmente rimarrà in gara. E’ già fuori Andrea Maestroni, squalificato per non aver ripreso il gioco dopo lo stop, quando aveva ancora una buca da giocare ed era comunque out (+8).

Leader in club house l’inglese Ashley Chesters (135 - 68 67, -9) con un colpo di vantaggio su Siddikur Rahman (136, - 8) del Bangladesh, ma entrambi possono essere superati da tre giocatori con lo stesso "meno 8": il francese Alexander Levy, campione uscente, fermato alla 15ª buca, il gallese Stuart Manley (16ª) e l’inglese Richard McEvoy (13ª).

Luca Cianchetti ha realizzato in sequenza un eagle e due birdie e poi un birdie in chiusura per il 67 (-5). Nino Bertasio ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey e Matteo Manassero in 73 (+1) con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

PRIMO GIRO - L’inglese Richard McEvoy e lo statunitense Julian Suri sono al vertice con 66 (-6) colpi nel Porsche European Open (European Tour), sul percorso del Green Eagle Golf Course (par 72) ad Amburgo in Germania. Sono al 50° posto con 71 (-1) Matteo Manassero e Luca Cianchetti, alla prima gara da professionista, ha un colpo in più Nino Bertasio, 73° con 72 (par), e ha avuto difficoltà Andrea Maestroni, 140° con 77 (+5).

La coppia di testa è seguita con 67 (-5) dal francese Alexander Levy, campione uscente, dal sudafricano Charl Schwartzel, dal gallese Stuart Manley e dall’inglese Chris Paisley, mentre tra i concorrenti al settimo posto con 68 (-4) si trovano il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’americano Patrick Reed. L’altro statunitense Jimmy Walker, vincitore di un major (PGA Championship 2016), ha lo stesso score di Bertasio. In 16ª posizione con 69 (-3) il danese Thorbjorn Olesen, il gallese Jamie Donaldson e lo statunitense Chase Koepka, fratello di Brooks, a segno nell’ultimo US Open.

Richard McEvoy ha realizzato sei birdie senza bogey, mentre Julian Suri ha commesso un errore, ma ha segnato un birdie in più.

Matteo Manassero è andato due colpi sopra par dopo sette buche (un birdie, tre bogey), ma ha recuperato nel rientro con tre birdie. Luca Cianchetti ha condotto il giro con tre birdie e due bogey. Anche Nino Bertasio è partito male con un birdie, un bogey e un doppio bogey sulle prime sei buche, però ha saputo riportarsi in par con tre birdie e un bogey nel resto del percorso. Giro da dimenticare in fretta per Andrea Maestroni (due birdie e sette bogey). Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero, Nino Bertasio, Andrea Maestroni e Luca Cianchetti, alla prima gara da professionista, saranno impegnati nel Porsche European Open (27-30 luglio), torneo dell’European Tour in programma al Green Eagle Golf Course di Amburgo in Germania. Sono rimasti in Europa per parteciparvi il sudafricano Charl Schwartzel e gli statunitensi Patrick Reed e Jimmy Walker, che giocano sul PGA Tour e che saranno tra i favoriti in un contesto che comprende i francesi Alexander Levy, campione uscente, e Gregory Bourdy, i danesi Thorbjorn Olesen e Thomas Bjorn, capitano del team europeo alla Ryder Cup 2018, il sudafricano Richard Sterne, il gallese Jamie Donaldson, lo scozzese Richie Ramsay, lo spagnolo Alvaro Quiros, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, il cinese Ashun Wu e Siddikur Rahman del Bangladesh. Invitato Chase Koepka, fratello  minore di Brooks, vincitore dell’ultimo US Open.

Tra gli azzurri cercano riscatto Matteo Manassero e Nino Bertasio. Il primo deve ritrovare il buon ritmo che aveva preso con nove tagli superati e la chicca di un terzo posto nell’Indian Open per poi uscire di scena a metà torneo in tre delle ultime quattro gare disputate. Stesso obiettivo per Bertasio, che stava andando bene (10° nel Lyoness Open), prima di subire due tagli di fila in Irlanda e in Scozia. Dopo la bella esperienza nell’Open Championship Luca Cianchetti è passato di categoria in settimana e ha subito ricevuto un invito per il debutto tra i pro. Andrea Maestroni ha un’opportuna da sfruttare in un circuito dove può giocare solo raramente. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

Diretta su Sky - Il Porsche European Open sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari. giovedì 27 luglio e venerdì 28, dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 29, dalle ore 13 alle ore 18; domenica 30, dalle ore 12,30 alle ore 17. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Carlotta Ricolfi, quinta con 285 (72 75 70 68, -3) colpi, e Alessia Nobilio, ottava con 286 (71 75 70 70), hanno fornito una bella prestazione terminando tra le top ten nell’International European Ladies Amateur Championship, ossia il Campionato Europeo Individuale femminile disputato sul percorso del Golf Club Lausanne (par 72), a Losanna in Svizzera.

Ha vinto con 280 (73 73 67 67, -8) la francese Agathe Laisne dopo una rimonta clamorosa con cui ha recuperato otto colpi alla svizzera Albane Valenzuela (281, -7) e poi ne ha preso uno decisivo di vantaggio con un birdie sull’ultima buca. Bronzo per l’altra elvetica Morgane Metraux (282, -6) e quarta piazza per la finlandese Gudrun Bjorgvinsdottir (283, -5).

Buona prova anche di Alessandra Fanali, protagonista per tre turni, prima di scendere dalla seconda alla 14ª posizione con 288 (72 67 73 76, par). Altre sette italiane in classifica: al 21° posto con 290 (+2) Emilie Alba Paltrinieri (74 76 71 69) e Clara Manzalini (74 72 73 71), al 45° con 295 (+7) Tasa Torbica (79 71 69 76), Virginia Elena Carta (73 75 72 75) e Angelica Moresco (72 76 72 75), al 57° con 296 (+8) Caterina Don (71 71 75 79) e al 64° con 298 (+10) Letizia Bagnoli (75 71 75 77). Al 68° con 300 (+12) la cinese Xiaolin Tian, portacolori del GC Ambrosiano.

Non hanno superato il taglio dopo 54 buche, caduto a 222 (+6) e che ha lasciato in gara 72 concorrenti: Bianca Maria Fabrizio, 96ª con 226 (76 76 74, +10), e Roberta Liti, 117ª con 231 (76 76 79, +15). Le azzurre sono state assistite dagli allenatori Roberto Zappa e Luigi Zappa e dal fisioterapista Luciano Bonici.

 

TERZO GIRO - Alessandra Fanali è al secondo posto con 212 (72 67 73, -4) colpi a un giro dal termine dell’International European Ladies Amateur Championship, ossia il Campionato Europeo Individuale femminile che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Lausanne (par 72), a Losanna in Svizzera.

Ha messo una seria ipoteca sul titolo l’elvetica Albane Valenzuela (205 - 70 67 68, -11), grande favorita della vigilia, che ha un vantaggio di sette colpi ben difficili da colmare per le rivali. Al terzo posto con 213 (-3) la francese Agathe Laisne, la slovacca Natalia Heckova, la norvegese Dorthea Forbrigo, la svizzera Morgane Metraux, la ceca Sara Kouskova e la spagnola Paula Neira Garcia.

Sono in buona posizione anche Alessia Nobilio,13ª con 216 (71 75 70, par), Carlotta Ricolfi (72 75 70) e Caterina Don (71 71 75), 15.e con 217 (+1). Seguono Tasa Torbica (79 71 69) e Clara Manzalini (74 72 73), 30,e con 219 (+3), Virginia Elena Carta (73 75 72) e Angelica Moresco (72 76 72), 38,e con 220 (+4) insieme alla cinese Xiaolin Tian, portacolori del GC Ambrosiano, Letizia Bagnoli (75 71 75) ed Emilie Alba Paltrinieri (74 76 71), 51.e con 221 (+5).

Non hanno superato il taglio, caduto a 222 (+6) e che ha lasciato in gara 72 concorrenti: Bianca Maria Fabrizio, 96ª con 226 (76 76 74, +10), e Roberta Liti, 117ª con 231 (76 76 79, +15). Le azzurre sono assistite dagli allenatori Roberto Zappa e Luigi Zappa e dal fisioterapista Luciano Bonici.

SECONDO GIRO - Alessandra Fanali è salita dal 22° al terzo posto con 139  (72 67, -5), dove è affiancata dall’islandese Gudrun Bjorgvinsdottir, nella seconda giornata dell’International European Ladies Amateur Championship, ossia il Campionato Europeo Individuale femminile che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Lausanne (par 72), a Losanna in Svizzera.

L’azzurra è a due colpi dalla vetta della graduatoria dove la svizzera Albane Valenzuela (137 - 70 67, -7), una delle favorite, ha raggiunto l’olandese Zhen Bontan (137 - 68 69). E’ in ottima posizione anche Caterina Don, ottava con 142 (71 71, -2) e sono nella parte mediana della classifica Letizia Bagnoli (75 71), Clara Manzalini (74 72) e Alessia Nobilio (71 75), 31.e con 142 (+2), Carlotta Ricolfi, 41ª con 147 (72 75, +3), Angelica Moresco (72 76) e Virginia Elena Carta (73 75), 58.e con 148 (+4). In bassa Emilie Alba Paltrinieri (74 76) e Tasa Torbica (79 71), 87.e con 150 (+6), Roberta Liti (76 76) e Bianca Maria Fabrizio (76 76), 102.e con 152 (+8). E' al 12° posto con 143 (-1) la cinese Xiaolin Tian, tesserata per il Golf Club Amrosiano.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo 54 il taglio lascerà in gara per l’ultimo giro le prime 60 concorrenti classificate e le pari merito al 60° posto. Le azzurre sono assistite dagli allenatori Roberto Zappa e Luigi Zappa e dal fisioterapista Luciano Bonici.

 

 

 

PRIMO GIRO - Caterina Don e Alessia Nobilio sono all’undicesimo posto con 71 (-1) colpi dopo il giro iniziale dell’International European Ladies Amateur Championship, ossia il Campionato Europeo Individuale femminile che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club Lausanne (par 72), a Losanna in Svizzera.

E’ al vertice con 68 (-4) l’olandese Zhen Bontan che precede di misura l’islandese Gudrun Bjorgvinsdottir, la spagnola Paula Neira Garcia e la svedese Lisa Pettersson (69, -3). Tra le concorrenti al quinto posto con 70 (-2) la svizzera Albane Valenzuela e la cinese Xiaolin Tian, tesserata per il GC Ambrosiano.

Sono in buona classifica Carlotta Ricolfi, Alessandra Fanali e Angelica Moresco 22.e con 72 (par), e ha un colpo in più Virginia Elena Carta, 39ª con 73 (+1). Più indietro Emilie Alba Paltrinieri e Clara Manzalini, 57.e con 74 (+2), Letizia Bagnoli, 76ª con 75 (+3), Bianca Maria Fabrizio e Roberta Liti, 91.e con 76 (+4), e Tasa Torbica, 117ª con 79 (+7).

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo 54 il taglio lascerà in gara per l’ultimo giro le prime 60 concorrenti classificate e le pari merito al 60° posto.

Le azzurre sono assistite dagli allenatori Roberto Zappa e Luigi Zappa e dal fisioterapista Luciano Bonici.

 LA VIGILIA - Inizia sul percorso del Golf Club Lausanne, a Losanna in Svizzera, l’International European Ladies Amateur Championship (26-29 luglio) ossia il Campionato Europeo Individuale femminile dove l’Italia schiera un team ufficiale di undici ragazze, tra le migliori azzurre del momento, che appare molto solido e competitivo. Scenderanno in campo le Girls Letizia Bagnoli, Caterina Don, Alessandra Fanali, Alessia Nobilio ed Emilie Alba Paltrinieri e le Ladies Carlotta Ricolfi. Roberta Liti, Clara Manzalini, Angelica Moresco, Bianca Maria Fabrizio e Virginia Elena Carta.

A parte quest’ultima, impegnata alle stesse date nell’US Womens Open, il terzo major femminile, tutte le altre hanno preso parte ai recenti europei a squadre dove le due formazioni azzurre femminili hanno conquistato entrambe la medaglia d’argento. Peraltro anche la sesta componente della compagine Ladies, Tasa Torbica, parteciperà all’evento a titolo personale,

Al via quasi tutte le giocatrici più forti del continente e qualcuna anche da fuori, essendo un campionato internazionale, tra le quali ricordiamo la svedese Frida Kinhult, l’irlandese Olivia Mehaffey, le francesi Mathilda Cappeliez, Mathilde Claisse e Agathe Laisne, la svizzera Morgane Metraux, le spagnole Ana Pelaez e Marta Perez, le tedesche Franziska Friedrich e Leonie Harm, la slovena Ana Belac, l’inglese Sophie Lamb e la messicana Isabella Fierro. Ci sarà anche la cinese Xiaolin Tian, portacolori dell’Ambrosiano.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo 54 il taglio lascerà in gara per l’ultimo giro le prime 60 concorrenti classificate e le pari merito al 60° posto.

Le azzurre saranno assistite dagli allenatori Roberto Zappa e Luigi Zappa e dal fisioterapista Luciano Bonici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IPT: Lignano Open a Markus Habeler

L’austriaco Markus Habeler ha vinto con 200 (68 64 68, -16) colpi il Lignano Open, torneo dell’Alps Tour disputato sull’impegnativo percorso del Golf Club Lignano (par 72), che ha avuto quale Official Sponsor l’azienda Sky Gas & Power.

Habeler ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio tre concorrenti con i quali aveva concluso alla pari la gara: il connazionale HP Bacher (69 64 67) e i francesi Robin Roussel (66 68 66) e Xavier Poncelet (63 68 69), che era in vetta dopo due giri. Sono rimasti fuori dallo spareggio per un solo colpo l’austriaco Lukas Nemecz e lo scozzese Jack McDonald, quinti con 201 (-15).

Il migliore degli italiani è stato Marco Archetti, 15° con 205 (71 68 66, -11), ma hanno fatto un’ottima figura i dilettanti. Infatti hanno realizzato un colpo in più, 18.i con 206 (-10), Takayuki Matsui (70 68 68) e Giacomo Fortini (62 73 71). Il primo, portacolori del Royal Park I Roveri, ha ricevuto il premio quale primo amateur per il miglior giro finale rispetto al rappresentante del CUS Ferrara, che nel turno iniziale ha realizzato una prodezza stabilendo con 62 (-10) il nuovo record del campo. Bella anche la prova di Alberto Castagnara, che giocava in casa, 22° con 207 (-9) insieme a Guido Migliozzi e a Leonardo Sbarigia. Al 25° posto con 208 (-8) Cesare Turchi, Andrea Saracino e Stefano Pitoni, al 35° con 209 (-7) Carlo Casalegno, al 41° con 210 (-6) Emmanuele Lattanzi e al 49° con 212 (-4) l’altro dilettante Giacomo Spoti, che ha avuto il merito di superare il taglio.

Il Lignano Open è stato il sesto degli undici tornei dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con avvenimenti che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale.

Presenti alla premiazione Luca Fanotto, Sindaco di Lignano Sabbiadoro, Stefano Caldarazzo, Amministratore Delegato Sky Gas & Power, Piero Cattaruzzi, presidente del GC Lignano Spa, Paolo Taverna Tedesco, vice presidente del circolo, e Piergiorgio Lazzarovich, Delegato Provinciale FIG di Udine.

I protagonisti - Markus Habeler, 25 anni, ha ottenuto il primo titolo nella stagione del debutto sull’Alps Tour: "E’ stata una grande giornata - ha detto - ma in particolare sono stato aiutato da un putter veramente bollente. Con questa vittoria mi sono portato a ridosso dei primi cinque della money list e ora punto a entrare a fine anno nel Challenge Tour".  Nel concitato finale ha tenuto il passo dei primi con un 68 (-4) dovuto a sette birdie, un bogey e a un doppio bogey, poi nel playoff  ha messo dal rough una palla a tre metri dalla bandiera  per il putt del birdie che gli ha regalato, insieme al titolo, anche un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Takayuki Matsui  ha recuperato con pazienza gli otto colpi che aveva di ritardo da Fortini dopo 18 buche: "Non pensavo assolutamente di prendere il premio quale miglior amateur dopo la grande partenza di Giacomo. Comunque ho espresso un gioco solido per tutto il torneo, ho rimontato e sono molto soddisfatto. Queste esperienze tra i pro, tra i quali mi trovo bene, mi tornano molto utili  in vista della Qualifying School europea che affronterò a fine anno".

Il percorso - Il percorso è stato presentato in ottime condizioni che ne hanno esaltato le prerogative tecniche, ricevendo il consenso incondizionato di tutti i concorrenti. Il tracciato si estende su una superficie di 70 ettari di verde estremamente curato e la sua conformazione si adatta a ogni livello di gioco. Le 18 buche, perfettamente incastonate tra alcuni laghetti e la rigogliosa vegetazione della pineta, si caratterizzano per i lunghi fairway, i grandi green e per le vaste aree di sabbia naturale.

 

 

 

 

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Primo piano

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    di Paratore: “Bisogna
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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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