Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Lo statunitense Clark Dennis (137 - 67 70, -7) e l’australiano Peter Fowler (137 - 69 68) sono i nuovi leader a un giro dal termine del Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine (par 72). Nel torneo in calendario nel Senior Tour Europeo e nell’Italian Pro Tour, Costantino Rocca, 26° con 144 (72 72, par) e primo degli italiani, ha guadagnato una posizione e non lascerà nulla di intentato per risalire in classifica nel rush conclusivo.

Insieme alla coppia di testa saranno in corsa per il titolo il sudafricano Chris Williams e il danese Steen Tinning, terzi con 138 (-6), gli inglesi Barry Lane, Roger Chapman e Gary Marks, il gallese Stephen Dodd, campione uscente, lo svedese Jarmo Sandelin e lo svizzero Andrè Bossert, quinti con 139 (-5). Più difficile che possano dire la loro l’irlandese Brendan McGowern, lo spagnolo Carl Suneson e il paraguaiano Angel Franco, 11.i con 140 (-4).

Sono rimasti in bassa classifica gli altri cinque italiani in campo: Mauro Bianco, 53° con 155 (+11), Carlo Alberto Acutis, 54° con 158 (+14), e i tre amateur Gianni Airaga, Loris Vento e Massimo Franco, 55.i con 162 (+18). Ha recuperato lo statunitense Zeke Martinez, 38° con 146 (+2), che da molti anni lavora nella penisola.

Al torneo (54 buche, senza taglio) partecipano 57 concorrenti. Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 52.500 andranno al vincitore. Anche nell’ultima giornata l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Le interviste - Costantino Rocca, dopo due giri in par, proverà ad alzare i ritmi nel turno finale. "Sono molto contento del gioco che ho espresso in questi due giorni, però ora vado a praticare, perché il driver mi ha dato qualche problema e il percorso richiede molta attenzione nel colpo dal tee".

Clark Dennis, 51enne di Houston, già in un paio di occasioni si è trovato al comando prima dell’ultimo giro, per poi mancare l’obiettivo. Si augura naturalmente che questa sia la volta giusta: "Sono stato supportato da un gioco molto solido, ma ho il rammarico per il triplo bogey alla buca 15 che mi ha fatto perdere la leadership solitaria. Tuttavia non mi sono scomposto e ho anche chiuso con un birdie. Il percorso non concede distrazioni che si pagano molto care, come è accaduto a me. Comunque è molto interessante, divertente e va affrontato con attente strategie". Poi ha aggiunto: "Mando un saluto a mia moglie e ai miei tre figli che sono in Texas".

Italian Pro Tour - Il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort è l’ottavo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto e Valle d’Aosta dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness e, in questa manifestazione, anche da Sky Gas & Power.

Il percorso - Le 18 buche del GC Udine, sicuramente impegnative, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Rispetto allo scorso anno sono state apportate modifiche e sono state rifatte completamente le buche sette e sedici. La lunghezza ora è di 6.336 metri, oltre trecento in più rispetto al 2016. I giocatori hanno continuato a esprimere apprezzamenti lusinghieri per il tracciato anche dopo il secondo giro.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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Senior Italian Open: trio al vertice

L’inglese Gary Marks, lo scozzese Gordon Brand jr e lo statunitense Clark Dennis hanno preso il comando con 67 (-5) colpi nel primo giro del Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine. Nel torneo in calendario nel Senior Tour Europeo e nell’Italian Pro Tour, Costantino Rocca, primo degli italiani, è al 27° posto con 72 (par), e ha comunque ampi margini di recupero, mentre sembrano destinati a una corsa in retrovia Gianni Airaga (am) e Mauro Bianco 53.i con 79 (+7), Carlo Alberto Acutis 55° con 80 (+8), Loris Vento (am) 56° con 81 (+9), e Massimo Franco 57° con 85 (+13).

Il trio di testa è formato da pretendenti al titolo, ma anche chi insegue ha lo stesso obiettivo: lo svizzero André Bossert, il paraguaiano Angel Franco e l’americano Tim Thelen, quarti con 68 (-4), lo spagnolo Carl Sunesson, il nordirlandese Ronan Rafferty, l’australiano Peter Fowler, lo scozzese Andrew Oldcorn, il danese Steen Tinning, il francese Marc Farry e lo svedese Jarmo Sandelin, settimi con 69 (-3). Un po’ attardati il gallese Stephen Dodd, 19° con 71 (-1), che difende il titolo, e l’inglese Carl Mason, recordman di vittorie nel tour con venticinque, 34° con 73 (+1). In bassa classifica lo statunitense Zeke Martinez, 48° con 77 (+5), ormai italiano d’adozione dopo tanti anni di lavoro nella penisola.

Le interviste - Costantino Rocca ha spiegato laconicamente il suo score: "Non ho imbucato molto, anche se ho avuto occasioni da birdie, e il punteggio non poteva essere diverso. Comunque sono contento che ci siamo ritrovati nuovamente al Golf Club Udine per disputare questo torneo molto importante sia per il circuito che per l’Italia, essendo un evento di peso e che mi auguro possa ripetersi a lungo".

Indicato praticamente in ogni gara tra i favoriti, Peter Fowler non si è smentito, anche se un bogey sull’ultima buca gli ha tolto un colpo prezioso.  "Ho giocato molto bene - ha detto - soprattutto sulle seconde nove buche. Il campo è parecchio cambiato rispetto allo scorso anno: è molto più difficile e più lungo e non permette distrazioni. I miei obiettivi? Solo rimanere pienamente attivo, perché a casa non mi ci vedo".

Italian Pro Tour - Il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort è l’ottavo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto e Valle d’Aosta dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness e, in questa manifestazione, anche da Sky Gas & Power.

Clinic ed enogastromia - Due eventi speciali hanno accompagnato la prima giornata di gara. Nei pressi della club house sono entrati in funzione stand enogastronomici coordinati da Promoturismo Friuli Venezia Giulia, che hanno riscontrato pieno successo tra il pubblico. Entusiasti i giovanissimi che hanno preso parte a una clinic condotta da due protagonisti della gara, Peter Fowler e l’inglese Roger Chapman, i quali hanno spiegato loro i segreti del putting. Molto attenta la platea, poi tutti a mettere in pratica quanto appreso.

Formula e montepremi - Alla gara (54 buche, senza taglio) partecipano 57 concorrenti, compresi tre amateur. Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 52.500 andranno al vincitore. Ingresso gratuito per il pubblico.

Il percorso - Le 18 buche del GC Udine, sicuramente impegnative, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Rispetto allo scorso anno sono state apportate modifiche e sono state rifatte completamente le buche sette e sedici. La lunghezza ora è di 6.336 metri, oltre trecento in più rispetto al 2016. I giocatori hanno avuto apprezzamenti lusinghieri per il tracciato, che in pratica è stato inaugurato nella sua nuova e definitiva conformazione proprio con il Senior Italian Open.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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Alps: Niccolò Quintarelli termina 23°

Niccolò Quintarelli si è classificato al 23° posto con 286 (69 72 72 73, -2) colpi nel Citadelle Trophy International (Alps Tour) disputato sul percorso del Golf de Preisch (par 72), a Basse-Rentgen in Francia. Al 32° con 289 (72 71 72 74, +1) Leonardo Motta e al 42° con 293 (70 75 73 75, +5) Michele Ortolani.

Ha battuto i professionisti il dilettante francese Edgar Catherine (271 - 66 70 69 66, -17) che con un gran 66 (-6) finale ha lasciato a cinque lunghezze il connazionale Antoine Rozner (276, -12). Questi, tuttavia, si è consolato con i 6.960 euro di prima moneta (sui 48.000 in palio), poiché a Catherine, per il suo status, è andato solo il trofeo. In terza posizione con 277 (-11) lo spagnolo David Borda, al quarto con 278 (-10) l’austriaco Lukas Nemecz e al quinto con 279 (-9) il transalpino Joel Stalter.

Sono usciti al taglio, caduto a 145: Michele Cea, 48° con 146 (+2) Joon Kim, 62° con 147 (+3), Gregory Molteni e Andrea Cavallaro, 75.i con 149 (+5), Corrado De Stefani, 91° con 151 (+7), Alessandro Grammatica, 103° con 154 (+10), Leonardo Sbarigia, 106° con 155 (+11), e Andrea Saracino, 109° con 156 (+12).

 

TERZO GIRO - Niccolò Quintarelli, 17° con 213 (69 72 72, -3) colpi, ha mantenuto un buon ritmo anche nel terzo giro del Citadelle Trophy International (Alps Tour) in svolgimento sul percorso del Golf de Preisch (par 72), a Basse-Rentgen in Francia. Praticamente stabili Leonardo Motta, 27° con 215 (72 71 72, -1), e Michele Ortolani, 38° con 218 (70 75 73, +2).

Ancora un cambio in vetta con il francese Antoine Rozner leader con 204 (68 68 68, -12), che precede di misura i connazionali Jean-Baptiste Gonnet ed Edgar Catherine (am) e lo spagnolo David Borda (205, -11). Al quinto posto con 206 (-10) l’austriaco Lukas Nemecz.

Sono usciti al taglio, caduto a 145: Michele Cea, 48° con 146 (+2) Joon Kim, 62° con 147 (+3), Gregory Molteni e Andrea Cavallaro, 75.i con 149 (+5), Corrado De Stefani, 91° con 151 (+7), Alessandro Grammatica, 103° con 154 (+10), Leonardo Sbarigia, 106° con 155 (+11), e Andrea Saracino, 109° con 156 (+12). Il montepremi è di 48.000 euro.

SECONDO GIRO - Niccolò Quintarelli, 12° con 141 (69 72, -3) colpi, Leonardo Motta, 23° con 143 (72 71, -1), e Michele Ortolani, 38° con 145 (70 75, +1), sono rimasti in gara nel Citadelle Trophy International (Alps Tour) in svolgimento sul percorso del Golf de Preisch (par 72), a Basse-Rentgen in Francia.

Hanno peso il comando con 135 (-9) lo spagnolo David Borda (67 68) e l’austriaco Lukas Nenecz (68 67), ai quali proveranno a contendere il titolo i francesi Antoine Rozner, Edgar Catherine (am) e Jean-Baptiste Gonnet, terzi con 136 (-8). Più difficile un aggancio da parte dell’iberico Daniel Osorio e dell’altro transalpino Anthony Snobeck, sesti con 139 (-5).

Sono usciti al taglio, caduto a 145: Michele Cea, 48° con 146 (+2) Joon Kim, 62° con 147 (+3), Gregory Molteni e Andrea Cavallaro, 75.i con 149 (+5), Corrado De Stefani, 91° con 151 (+7), Alessandro Grammatica, 103° con 154 (+10), Leonardo Sbarigia, 106° con 155 (+11), e Andrea Saracino, 109° con 156 (+12). Il montepremi è di 48.000 euro.

PRIMO GIRO - Niccolò Quintarelli, undicesimo con 69 (-3), è l’italiano meglio classificato nel Citadelle Trophy International (Alps Tour) in svolgimento sul percorso del Golf de Preisch (par 72), a Basse-Rentgen in Francia. Quattro transalpini al proscenio: Jean-Baptiste Gonnet, leader con 65 (-7), Edgard Catherine e Louis Cohen Boyer, secondi con 66 (-6), e Anthony Snobeck, quarto con 67 (-5) insieme allo spagnolo David Borda e all’austriaco Clemens Gaster.

Così gli altri italiani: al 20° posto con 70 (-2) Michele Ortolani, al 34° con 71 (-1) Michele Cea, al 46° con 72 (par) Joon Kim e Leonardo Motta, al 64° con 73 (+1) Andrea Cavallaro, all’87° con 75 (+3) Alessandro Grammatica, al 92° con 76 (+4) Corrado De Stefani e Gregory Molteni, al 106° con 78 (+6) Andrea Saracino e al 115° con 80 (+8) Leonardo Sbarigia. Il montepremi è di 48.000 euro.

LA VIGILIA - Undici giocatori italiani prendono parte al Citadelle Trophy International (7-10 settembre) sul percorso del Golf de Preisch, a Basse-Rentgen in Francia.

Sono: Andrea Cavallaro, Michele Cea, Corrado De Stefani, Alessandro Grammatica, Joon Kim, Gregory Molteni, Leonardo Motta, Michele Ortolani, Niccolò Quintarelli, Andrea Saracino e Leonardo Sbarigia.

Tra i partecipanti l’inglese James Sharp, vincitore del Cervino Open, gli austriaci Uli Weinhandl e Robin Goger, il dilettante spagnolo Adria Arnaus, a segno nel Villaverde Open al GC Udine, i francesi Ugo Coussaud, leader dell’ordine di merito, Thomas Elissalde e Maxime Radureau e l’olandese Lars Van Meijel. Il montepremi è di 48.000 euro. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’inglese Matthew Fitzpatrick (266 - 67 65 70 64, -14) ha vinto l’Omega European Masters, una delle classiche nel calendario dell’European Tour, allestita in collaborazione con l’Asian Tour, disputata sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera. Ha battuto con un par alla terza buca di spareggio l’australiano Scott Hend (266 - 64 63 71 68), che aveva iniziato al vertice il turno conclusivo.

Si è classificato al 44° posto con 277 (69 69 67 72, -3) Nino Bertasio, che dopo il gran recupero nel terzo turno ha perso un po’ di smalto nel finale.

In terza posizione con 269 (-11) l’inglese Tyrrell Hatton e il paraguaiano Fabrizio Zanotti, mai in corsa per il successo, in quinta con 270 (-10), il finlandese Mikko Ilonen, in sesta con 271 (-9) lo svedese Alex Noren, campione uscente, l’inglese Lee Slattery e il sudafricano Darren Fichardt e in nona con 272 (-8) il thailandese Thongchai Jaidee, il sudafricano Brandon Stone e il cinese Ashun Wu.

Matthew Fitzpatrick, 23enne di Sheffield, ha siglato il quarto titolo nel circuito rimontando quattro colpi a Hend, ma dopo averlo sorpassato gli ha concesso lo spareggio con un bogey alla 17ª. Ha comunque rimediato all’errore nelle buche supplementari e ha ricevuto un assegno di 450.000 euro su un montepremi di 2.700.000 euro. Quanto a Scott Hend, 44enne di Townsville con due allori nel tour, ha perso per il secondo anno consecutivo la gara al playoff, nel 2016 battuto da Noren

Nino Bertasio ha palesato alcune incertezze in avvio che si sono concretizzate con tre bogey contro un solo birdie sulle prime nove buche, poi ha segnato tutti par nei rientro per il 72 (+2) che gli ha fatto scendere la classifica di 23 gradini.

Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Matteo Manassero, 89° con 142 (72 70, +2), Renato Paratore, 116° con 145 (70 75, +5), Luca Cianchetti, 124° con 146 (72 74, +6), Edoardo Molinari, 131° con 147 (74 73, +7), e il dilettante Giacomo Fortini, 150° con 152 (72 80, +12).

 

TERZO GIRO - La nebbia ha impedito la conclusione del terzo giro dell’Omega European Masters, una delle classiche nel calendario dell’European Tour, allestita in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera. C’è stato un primo stop per nebbia, poi la sospensione definitiva e si riprenderà di buon mattino per la volata finale.

Ha completato il turno Nino Bertasio, tra i primi a scendere in campo, che ha fatto un bel salto dal 41° al 21° posto con 205 (69 69 67, -5) colpi, dopo un ottimo 67 (-3). Nella classifica provvisoria è rimasto al vertice l’australiano Scott Hend con "meno 11" dopo 13 buche. Lo seguono con "meno 9" l’inglese Matthew Fitzpatrick (fermato alla 14ª), il paraguaiano Fabrizio Zanotti (13ª) e il sudafricano Darren Fichardt (13ª). Sono al quinto posto con 202 l’australiano Marcus Fraser, il danese Lucas Bjerregaard e il sudafricano Dean Burmester e hanno lo stesso "meno 8" lo svedese Alexander Bjork (15ª), il thailandese Thongchai Jaidee (13ª) e il sudafricano Richard Sterne (15ª).

Nino Bertasio ha avuto una pessima partenza perdendo quattro colpi in quattro buche con due bogey e un doppio bogey che l’hanno fatto scendere fino al 70° posto, poi è iniziata una grande rimonta che si è concretizzata, a iniziare dalla sesta buca, con un eagle e cinque birdie.

Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Matteo Manassero, 89° con 142 (72 70, +2), Renato Paratore, 116° con 145 (70 75, +5), Luca Cianchetti, 124° con 146 (72 74, +6), Edoardo Molinari, 131° con 147 (74 73, +7), e il dilettante Giacomo Fortini, 150° con 152 (72 80, +12). Il montepremi è di 2.700.000 euro con prima moneta di 450.000 euro.

 SECONDO GIRO - Nino Bertasio, 41° con 138 (69 69, -2), è l’unico italiano rimasto in gara nell’Omega European Masters, una delle classiche nel calendario dell’European Tour allestita in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera. E’ solitario al comando con 127 (64 63, -13) l’australiano Scott Hend, ma è tallonato con 128 (-12) dal sudafricano Darren Fichardt. In terza posizione con 131 (-1) il paraguaiano Fabrizio Zanotti, l’australiano Todd Sinnott e il thailandese Thongchai Jaidee e in sesta con 132 (-8) l’inglese Matthew Fitzpatrick, il neozelandese Ryan Fox e lo statunitense Julian Suri. E’ al 32° posto con 137 (-3) lo svedese Alexander Noren, campione in carica, hanno lo stesso score di Bertasio anche il thailandese Kiradech Aphibarnrat e il sudafricano Haydn Porteous, reduce dal successo di domenica scorsa nel Czech Masters, e occupa il 64° con 140 (par) lo spagnolo Pablo Larrazabal.

Scott Hend, 44enne di Townsville con due titoli nel circuito, ha segnato un ottimo 63 (-7) con un eagle e cinque birdie. Nino Bertasio ha replicato il parziale di 69 (-1) del primo giro con tre birdie e due bogey.

Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Matteo Manassero, 89° con 142 (72 70, +2), Renato Paratore, 116° con 145 (70 75, +5), Luca Cianchetti, 124° con 146 (72 74, +6), Edoardo Molinari, 131° con 147 (74 73, +7), e il dilettante Giacomo Fortini, 150° con 152 (72 80, +12). Il montepremi è di 2.700.000 euro con prima moneta di 450.000 euro.

 PRIMO GIRO - Lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, l’inglese Tyrrel Hatton e l’australiano Scott Hend guidano la classifica con 64 (-6) colpi dopo il giro iniziale dell’Omega European Masters, una delle classiche nel calendario dell’European Tour allestita in collaborazione con l’Asian Tour, che si sta svolgendo sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera. Gli azzurri sono apparsi in difficoltà e solo Nino Bertasio, 42° con 69 (-1), e Renato Paratore, 58° con 70 (par), sono avanti alla linea del taglio, mentre sono oltre, ma la situazione è ancora recuperabile, Matteo Manassero, Luca Cianchetti e il dilettante Giacomo Fortini, 91.i con 72 (+2), ed Edoardo Molinari, 116° con 74 (+4).

Il trio di testa è seguito a un colpo dagli scozzesi Duncan Stewart e David Drysdale, dall’australiano Todd Sinnott, dal sudafricano Darren Fichardt, dal neozelandese Ryan Fox e dal thailandese Thongchai Jaidee (65, -5). Hanno tenuto un buon passo l’inglese Matthew Fitzpatrick, 15° con 67 (-3), e l’iberico Pablo Lazzarabal, 27° con 68 (-2), mentre il thailandese Kiradech Aphibarnrat e l’inglese Haydn Porteous, reduce dal successo di domenica scorsa nel Czech Masters, hanno lo stesso score di Bertasio, e lo svedese Alex Noren, campione uscente, viaggia insieme a Paratore.

Miguel Angel Jimenez, che si è imposto nel 2010, e Scott Hend hanno segnato sette birdie e un bogey e Tyrrell Hatton ha tenuto lo stesso ritmo con un eagle, cinque birdie e un bogey. Nino Bertasio ha realizzato cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e Renato Paratore tre birdie e altrettanti bogey. Per Matteo Manassero due birdie, due bogey e un doppio bogey, per Luca Cianchetti un birdie e tre bogey, per Giacomo Fortini quattro birdie, tre bogey e un triplo bogey e per Edoardo Molinari tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.700.000 euro con prima moneta di 450.000 euro.

LA VIGILIA - Matteo Manassero, Renato Paratore, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Luca Cianchetti e il dilettante Giacomo Fortini scendono in campo nell’Omega European Masters (7-10 settembre), una delle classiche nel calendario dell’European Tour e che si svolge in collaborazione con l’Asian Tour.

Si gioca sul percorso del Crans-sur-Sierre GC, a Crans Montana in Svizzera, dove difenderà il titolo lo svedese Alex Noren. Nel field gli inglesi Danny Willett, Tommy Fleetwood e Mattew Fitzpatrick, l’austriaco Bernd Wiesberger, gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, ormai quasi stabilmente sul Champions Tour americano, e Pablo Larrazabal, il danese Thomas Bjorn, capitano europeo alla prossima Ryder Cup nel 2018 in Francia, i sudafricani Brandon Stone e Haydn Porteous, reduce dal successo di domenica scorsa nel Czech Masters, l’argentino Andres Romero e lo statunitense David Lipsky. Tra i giocatori asiatici, i più rappresentativi saranno i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, l’indiano S.S.P. Chawrasia e il malese Danny Chia.

Matteo Manassero e Nino Bertasio proveranno a ripetere le belle prove fornite nel Czech Masters (rispettivamente nono e 14°), mentre Renato Paratore tenterà di riscattarsi dopo l’uscita al taglio nello stesso evento. Viene da due tornei finiti entrambi a premio Edoardo Molinari e Luca Cianchetti affronterà per la terza volta da professionista una gara del circuito maggiore. Nella prima occasione ha ottenuto un gratificante ottavo posto nell’European Open e nella seconda è stato meno brillante, ma ha evitato l’uscita anticipata. Per Giacomo Fortini una nuova opportunità di fare esperienza tra i pro dove ha già mostrato di trovarsi a suo agio. Sabato scorso è stato il miglior dilettante (17°) nel Cervino Open (Alps Tour). Il montepremi è di 2.700.000 euro con prima moneta di 450.000 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 25enne svedese di Hensingborg Oscar Lengden ha vinto con 49 punti il Bridgestone Challenge, torneo del Challenge Tour disputato al Luton Hoo Hotel, Golf & Spa di Luton, in Inghilterra, con una formula stableford modificata, dove si assegnavano sette punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdevano uno per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Il vincitore, che per il primo titolo nel circuito ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 195.000 euro, ha superato il tedesco Nicolai Von Dellingshausen (47) e l’inglese Steven Brown (43). Quindi, quarti con 39, il francese Julien Guerrier, lo svedese Christofer Blomstrand e l’inglese James Maw.

Il migliore degli italiani è stato Francesco Laporta, 23° con 26 punti, seguito da Andrea Pavan, 28° con 25, Alessandro Tadini, 53° con 17, Aron Zemmer, 59° con 15, Matteo Delpodio, 60° con 14, e da Nicolò Ravano, 63° con 11. Sono usciti al taglio Filippo Bergamaschi ed Enrico Di Nitto, 72.i con 8, Lorenzo Gagli, 115° con 2 e Federico Maccario 140° con "-4".

 

TERZA GIORNATA - Si è finalmente concluso dopo tre giornate il secondo giro del Bridgestone Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo al Luton Hoo Hotel, Golf & Spa di Luton, in Inghilterra, con una formula stableford modificata. Vengono infatti assegnati sette punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Sono al comando con 24 punti il francese Julien Guerrier e l’inglese Steven Brown, seguiti con 23 dallo svizzero Joel Girrbach e dal tedesco Nicolai Von Dellingshausen e con 22 dagli inglesi Ben Evans e James Maw. E’ al 15° posto con 16 punti Andrea Pavan e si trova al 24° con 15 Francesco Laporta. Hanno superato il taglio anche Nicolò Ravano, Matteo Delpodio, Aron Zemmer e Alessando Tadini, 49.i con 11. Sono usciti Filippo Bergamaschi ed Enrico Di Nitto, 72.i con 8, Lorenzo Gagli, 115° con 2 e Federico Maccario 140° con "-4". Il montepremi è di 195.000 euro.

SECONDA GIORNATA - Secondo giro sospeso per maltempo con parecchi giocatori che non sono neanche partiti nel Bridgestone Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo al Luton Hoo Hotel, Golf & Spa di Luton, in Inghilterra, con una formula stableford modificata. Vengono infatti assegnati sette punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Nella classifica provvisoria è in vetta cin 20 punti dopo 15 buche il francese Julien Guerrier seguito con 19 dallo svizzero Joel Girrbach, anch’egli stoppato alla 15ª. Ha concluso l’austriaco Matthew Schwab, terzo con 16, e hanno lo stesso score lo scozzese Bradley Neil (15ª) e gli svedesi Christofer Blomstrand (12ª) e Steven Jeppesen (9ª).

E’ salito dal 36° al settimo posto con 15 punti Andrea Pavan fermato dopo 12 buche, mentre sono così classificati gli altri italiani: 31° Nicolò Ravano con 15 (12ª), 40° Francesco Laporta con 9 (non partito); 69° Matteo Delpodio con 5 (12ª), 83° Aron Zammer con 4 (NP); 91.i con 3 Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto e Alessandro Tadini (NP), 111° Lorenzo Gagli con 1 (NP), 147° Federico Maccario con "-8" (NP). Il montepremi è di 195.000 euro.

PRIMA GIORNATA - Lo svizzero Joel Girrbach guida con 16 punti la classifica del Bridgestone Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo al Luton Hoo Hotel, Golf & Spa di Luton, in Inghilterra, con una formula stableford modificata. Vengono infatti assegnati sette punti per l’albatross, cinque per l’eagle, due per il birdie, nessuno per il par e se ne perdono uno per il bogey e tre per il doppio bogey o altro.

Girrbach precede l’inglese James Maw (15), il francese Julien Guerrier (14) e il sudafricano Jaco Ahlers, il tedesco Nicolas Von Dellingshausen, lo svedese Christofer Blomstrand e il francese Thomas Linard (13). Ha raccolto nove punti Francesco Laporta, 22° in graduatoria, e sono dietro Nicolò Ravano e Andrea Pavan, 36.i con 7, Aron Zemmer, 71° con 4, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto e Alessandro Tadini, 82.i con 3, e Lorenzo Gagli, 107° con uno. Sono in passivo Matteo Delpodio, 150° con "meno 5", e Federico Maccario, 153° con "meno 8". Il montepremi è di 195.000 euro.

LA VIGILIA - Andrea Pavan proverà a sfruttare il buon momento, dopo il secondo posto della scorsa settimana in Francia, nel Bridgestone Challenge (7-10 settembre), torneo del Challenge Tour in programma al Luton Hoo Hotel, Golf & Spa di Luton, in Inghilterra.

Insieme al romano saranno in campo, nell’impegnativo evento inglese, anche Francesco Laporta, Filippo Bergamaschi, Lorenzo Gagli, Enrico Di Nitto, Alessandro Tadini, Nicolò Ravano, Federico Maccario e Aron Zemmer.

Nel field gli inglesi Paul Howard, Ryan Evans e Garrick Porteous, gli svedesi Oscar Stark e Mikael Lundberg, lo spagnolo Borja Virto, il francese Julien Guerrier, l’olandese Daan Huizing, l’austriaco Martin Wiegele, il gallese Rhys Enoch, il finlandese Tapio Pulkkanen e il sudafricano Jaco Ahlers insieme a tanti altri concorrenti in grado di recitare un ruolo da protagonisti. Il montepremi è di 195.000 euro.

La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA : Thompson a segno, 30ª Molinaro

Lexi Thompson (197 - 63 66 68, -19) ha staccato nel giro finale la neozelandese Lyda Ko (201, -15) e ha vinto l’Indy Women in Tech Championship (LPGA Tour) disputato sul percorso del Brickyard Crossing Golf Club (par 72), a Indianapolis nell’Indiana.  Con il secondo parziale consecutivo di 69 (-3) colpi Giulia Molinaro ha concluso al 30° posto con 210 (72 69 69, -6), risalendo dal 46°.

In terza posizione con 202 (-14) l’australiana Minjee Lee, in quarta con 203 (-13) la sorprendente islandese Olafia Kristinsdottir, in quinta con 204 (-12) Lizette Salas, la coreana Haeji Kang, la canadese Brooke M. Henderson, la sudafricana Ashleigh Buhai e la taiwanese Candie Kung e in decima con 205 (-11) la thailandese Moriya Jutanugarn.

Lexi Thompson, 22enne di Coral Springs (Florida), ha portato a nove i titoli, comprensivi di un major, con sei birdie e due bogey per il 68 (-4) che le hanno permesso di lasciarsi alle spalle Lydia Ko (tre birdie, un bogey e un doppio bogey per il 72, par), con la quale condivideva la leadership dopo due turni. E’ stata gratificata con un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

Giulia Molinaro ha messo insieme cinque birdie e un doppio bogey e ha ricevuto 12.709 euro che l’hanno portata al 111° posto della money list. E’ ancora lontana dalla zona che garantisce la ‘carta’ piena per il 2018, ma è comunque un risultato di buon auspicio.

 

SECONDO FIRO - Giulia Molinaro, 46ª con 141 (72 69, -3), ha recuperato 33 posizioni e ha superato il taglio nell’Indy Women in Tech Championship (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul tracciato del Brickyard Crossing Golf Club (par 72), a Indianapolis nell’Indiana.

La neozelandese Lydia Ko (129 - 65 64, -15), numero otto mondiale, ha agganciato in vetta Lexi Thompson (129 - 63 66), numero tre, e solo la taiwanese Candie Kung (130, -14) è riuscita a mantenersi sulla scia.

Sono infatti a quattro colpi la sudafricana Ashleigh Buhai (133, -11), a cinque Cristie Kerr e Amy Olson (134, -10), e a sei la canadese Brooke M.Henderson, la thailandese Moriya Jutanugarn e l’australiana Minjee Lee (135 (-9).

Lydia Ko, pochi mesi addietro leader mondiale e poi scesa dal trono per lo stop dovuto a una infezione virale a un occhio, è tornata dopo parecchio tempo in vetta alla classifica con un 64 (-8) frutto di nove birdie, di cui cinque di fila, e di un bogey. Lexi Thompson ha contenuto l’attacco con sei birdie, senza bogey, per il 66 (-6). Giulia Molinaro, che ha necessità di un posto in alta classifica per migliorare la sua posizione nella money list, si è espressa con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di due milioni di dollari

PRIMO GIRO - Giulia Molinaro, 79ª  con 72 (par) colpi, è a metà classifica nell’Indy Women in Tech Championship (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul tracciato del Brickyard Crossing Golf Club (par 72), a Indianapolis nell’Indiana.

Ha preso le redini della gara Lexi Thompson, numero tre mondiale, che pur con un ottimo 63 (-9), ha solo un colpo di margine su Kris Tamulis e sulla tedesca Sandra Gal (64, -8). Al quarto posto con 65 (-7) la neozelandese Lydia Ko, che solo pochi mesi addietro era leader mondiale e ora numero otto, e la thailandese Moriya Jutanugarn e al sesto con 66 (-6) Amy Olson, la taiwanese Candie Kung e la danese Nanna Koerstz Madsen, Subito dietro la canadese Brooke M. Henderson, nona con 67 (-5), che in questa gara ha dichiarate ambizioni di successo.

Lexi Thompson ha realizzato undici birdie e due bogey e Giulia Molinaro, che viaggia rischiosamente sulla linea del taglio, tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.

LA VIGILIA - Giulia Molinaro torna in campo nell’Indy Women in Tech Championship (7-9 settembre) per disputare la diciottesima gara stagionale nel LPGA Tour sul tracciato del Brickyard Crossing Golf Club, a Indianapolis nell’Indiana. Nelle precedenti occasioni l’azzurra è andata undici volte a premio, ma spesso in bassa classifica e questo non ha contribuito a portarla nella zona della money list che garantisce la ‘carta’. Attualmente è 114ª nell’ordine di merito e dovrà cambiare passo in queste ultima gare stagionali per rimanere a tempo pieno nel circuito.

A Indianapolis saranno Lexi Thompson, numero tre mondiale, la neozelandese Lydia Ko, numero otto, e la canadese Brooke M. Henderson, numero dieci, le giocatrici più in alto nel ranking in un field che comprende anche Stacy Lewis, tornata al successo domenica scorsa nel Portland Classic, Cristie Kerr, Gerina Piller, Lizette Salas, la thailandese Moriya Jutanugarn, sorella di Ariya ferma da qualche tempo, la svedese Anna Nordqvist e l’inglese Melissa Reid. Il montepremi è di due milioni di dollari. La classifica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prende il via sul percorso del Golf Club Udine la settima edizione del Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort (8-10 settembre), torneo in calendario nel Senior Tour Europeo e nell’Italian Pro Tour. In campo concorrenti "over 50" con un ottimo passato nei circuiti di tutto il mondo, alcuni ex giocatori di Ryder Cup, che garantiscono spettacolo e giocate di alta classe. Sarà la decima volta che il Senior Tour Europeo fa tappa nella penisola, la seconda consecutiva al GC Udine: infatti oltre alle sei edizioni precedenti del torneo, cinque dal 2004 al 2008 e quella del 2016, si sono svolti anche l’Is Molas Open (1998), il Sanremo Masters (2004) e il Sicilian Open (2010).

L’evento è stato anticipato dalla Pro Am Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort che è stata vinta con 79 punti stableford dal team del professionista Mauro Bianco, con Andrea Strazzaboschi, Stenio Di Giusto e Silva Tavarini. Al secondo posto con 76 la squadra dell’australiano Mike Harwood, con Giampaolo Bertotti, Luisa Zorzi e Sandra Snaidero, al terzo con 74 l’inglese Philip Golding con Allegra Farabella, Paolo Pachini e Andrea Rosso e al quarto la formazione degli atleti diversamente abili, composta da Pietro Andrini, Silvano Favaro e Rodolfo Cappellazzo, guidata dallo svedese Magnus P. Atlevi, stesso 74, ma score peggiore sulle ultime buche. Quinto con 73 lo statunitense Tim Thelen con John Barry Reilly, Peter Simm e Andrew Neil Picken. Hanno preso parte alla gara 23 compagini composte da un professionista e da tre dilettanti che si sono battuti sulla distanza di 18 buche con due risultati stableford su quattro validi per la classifica.

Il golf è per tutti - Il bel risultato ottenuto dalla squadra dei giocatori diversamente abili, in un contesto di normodotati, è stata la lampante dimostrazione di come il golf sia sempre più uno sport per tutti. Ha parlato per il trio Mario Andrini: "Siamo soddisfatti, ci siamo divertiti anche a dispetto della pioggia che ci ha accompagnato nella parte finale. Siamo stati molto contenti dell’invito, perché abbiamo potuto dimostrare come anche noi possiamo competere con tutti senza problemi e il nostro quarto posto lo dimostra".

Italian Pro Tour - Il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort è l’ottavo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto e Valle d’Aosta dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness e, in questa manifestazione, anche da Sky Gas & Power.

Stephen Dodd defender - Il torneo si svolge sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, senza taglio, con la partecipazione di 57 concorrenti, dei quali tre dilettanti. Difende il titolo il gallese Stephen Dodd, 51enne di Cardiff che proprio lo scorso anno ha debuttato nel circuito appunto vincendo. Nella lunga carriera sull’European Tour ha ottenuto tre successi e nel 2005 ha conquistato la World Cup.

Costantino Rocca guiderà la pattuglia dei giocatori azzurri composta da Mauro Bianco, Carlo Alberto Acutis e dai tre amateur Gianni Airaga (GC Alpino), Massimo Franco (GC Cansiglio) e Loris Vento (Gardagolf). Al via anche lo statunitense Zeke Martinez, italiano d’adozione dopo tanti anni che lavora nella penisola.

Rocca non lascerà nulla di intentato per essere tra i protagonisti, ma la concorrenza sia per lui che per Dodd, sarà molto agguerrita. Vi saranno quattro vincitori stagionali, il sudafricano Chris Williams, leader della money list, lo spagnolo Santiago Luna e gli inglesi Barry Lane e Philip Golding, quest’ultimo due volte a segno, l’ultima domenica scorsa nel Travis Perkins Masters. Altri autorevoli candidati al titolo lo svizzero Andrè Bossert, lo statunitense Tim Thelen, gli australiani Peter Fowler e Mike Harwood, gli inglesi Carl Mason, recordman di titoli nel tour con 25, Paul Wesselingh e Gary Wolstenholme, gli iberici Pedro Linhart e Miguel Angel Martin, il gallese Mark Mouland e il neozelandese Greg Turner, vincitore di un Open d’Italia (1993).

Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 52.500 andranno al vincitore. Ingresso gratuito per il pubblico.

Il percorso - Le 18 buche del GC Udine, sicuramente impegnative, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale, ma in questa occasione verrà praticamente inaugurato il tracciato nella sua stesura definitiva. Rispetto allo scorso anno sono state ritoccate alcune buche e sono state rifatte completamente la sette e la sedici. La lunghezza complessiva sarà di 6.336 metri, mentre nel 2016 era al di sotto dei seimila metri. Il circolo partecipa al programma "Impegnati nel verde" e ha ricevuto la certificazione GEO.

Eventi speciali - La manifestazione sarà accompagnata da due eventi speciali, in programma entrambi domani venerdì 8 settembre. A partire dalle ore 15, nei pressi della club house, saranno in funzione stand enogastronomici coordinati da Promoturismo Friuli Venezia Giulia. Alle ore 16 si terrà una "Junior Clinic" riservata a neofiti e a giovani promesse Under 14.

Il Golf Club Udine ospita per il secondo anno consecutivo il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort (8-10 settembre), torneo in calendario nel Senior Tour Europeo e nell’Italian Pro Tour che sarà anticipato giovedì 7 settembre dalla tradizionale Pro-Am.

Il Senior Tour Europeo, riservato a giocatori "over 50", farà tappa per la decima volta nella penisola: infatti oltre alle sei edizioni precedenti del torneo, cinque dal 2004 al 2008 e quella del 2016, si sono svolti anche l’Is Molas Open (1998), il Sanremo Masters (2004) e il Sicilian Open (2010)

Italian Pro Tour - Il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort è l’ottavo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto e Valle d’Aosta dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness e, in questa manifestazione, anche da Sky Gas & Power.

La Pro Am - La Pro Am Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort farà da prologo al torneo e si svolgerà sulla distanza di 18 buche con la partecipazione di 23 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Partenza shotgun, ossia simultanea di tutti i team da ogni buca del tracciato, alle ore 12. Per la classifica saranno validi due risultati su quattro.

Sarà un antefatto molto interessante, poiché vi prenderanno parte, oltre a Costantino Rocca alfiere della pattuglia azzurra, anche quattro vincitori stagionali, il sudafricano Chris Williams, leader della money list, lo spagnolo Santiago Luna e gli inglesi Barry Lane e Philip Golding, due volte a segno, l’ultima domenica scorsa nel Travis Perkins Masters. Si potranno vedere in anteprima anche altri candidati al titolo nell’Open quali il gallese Stephen Dodd, campione in carica, lo svizzero Andrè Bossert, lo statunitense Tim Thelen e gli australiani Peter Fowler e Mike Harwood, per citarne alcuni.

Uno sport per tutti - Lo svedese Magnus P. Atlevi guiderà un team composto da tre giocatori diversamente abili, Silvano Favaro, Rodolfo Cappellazzo e Pietro Andrini, mentre un altro atleta diversamente abile, Antonio Mandich, sarà nel team di Luna. Ancora una volta il golf si dimostra uno sport veramente aperto a tutti.

Il torneo - Alla gara (54 buche, senza taglio) partecipano 57 concorrenti, compresi tre amateur. Oltre ai giocatori citati vi saranno tanti altri in grado di competere per i successo tra i quali ricordiamo gli inglesi Carl Mason, recordman di titoli nel tour con 25, Paul Wesselingh e Gary Wolstenholme, gli iberici Pedro Linhart e Miguel Angel Martin, il gallese Mark Mouland e il neozelandese Greg Turner, vincitore di un Open d’Italia (1993). Sei gli italiani: oltre a Rocca gareggeranno Mauro Bianco, Carlo Alberto Acutis e i tre amateur Gianni Airaga (GC Alpino), Massimo Franco (GC Cansiglio) e Loris Vento (Gardagolf). Al via anche lo statunitense Zeke Martinez, italiano d’adozione dopo tanti anni che lavora nella penisola. Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 52.500 andranno al vincitore. Ingresso gratuito per il pubblico.

Il percorso - Le 18 buche del GC Udine, sicuramente impegnative, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Negli ultimi anni sono state soggette a importanti interventi, che ne hanno ulteriormente elevato lo standard già di caratura internazionale, ma in questa occasione verrà praticamente inaugurato il tracciato nella sua stesura definitiva. Rispetto allo scorso anno sono state ritoccate alcune buche e sono state rifatte completamente la sette e la sedici. La lunghezza complessiva sarà di 6.336 metri, mentre nel 2016 era al di sotto dei seimila metri. Il circolo partecipa al programma "Impegnati nel verde" e ha ricevuto la certificazione GEO.

Eventi speciali - La manifestazione sarà accompagnata da due eventi speciali, in programma entrambi venerdì 8 settembre. A partire dalle ore 15, nei pressi della club house, saranno in funzione stand enogastronomici coordinati da Promoturismo Friuli Venezia Giulia. Alle ore 16 si terrà una "Junior Clinic" riservata a neofiti e a giovani promesse Under 14.

L’inglese James Sharp ha vinto con 193 (63 65 65, -11) colpi il Cervino Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour, disputato al Golf Club Cervino (par 68) sull’insolita distanza di 51 buche per l’indisponibilità della buca 12 gravemente danneggiata nei giorni scorsi da una bomba d’acqua. Per la lettura della classifica va considerato che negli score di tutti i giocatori è stato aggiunto il "3" relativo al par della buca stessa.

Sharp nella volata finale ha preceduto lo spagnolo Santiago Tarrio (194, -10) e il francese Ugo Coussaud (195, -9), leader della money list. Ha concluso al settimo posto con 197 (63 64 70, -7) Nunzio Lombardi, autore di una tonica prestazione e in corsa per il successo fino a poche buche dal termine. Positiva la prova di Leonardo Sbarigia (67 64 67) e di Guido Migliozzi (67 64 67), undicesimi con 198 (-6), e ancora una volta si è ben comportato tra i pro l’azzurro Giacomo Fortini, 17° con 199 (-5), il migliore tra i dilettanti italiani. Stesso score per Corrado De Stefani e, più indietro, Gregory Molteni, 26° con 201 (-3), Niccolò Quintarelli e Michele Cea, 32.i con 202 (-2), e note di merito anche per altri due amateur che hanno superato il taglio, Edoardo Vizzotto, 35° con 203 (-1), e Stefano Ciapparelli, 42° con 205 (+1).

James Sharp, 26enne di Brighton al primo titolo nel tour, ha concluso la gara con un 65 (-3), dovuto a cinque birdie e a due bogey, e ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro. Hanno partecipato al torneo 125 concorrenti in rappresentanza di 13 nazioni comprese Cameorun e Nuova Zelanda.

Sono intervenuti alla premiazione il Presidente del club Federico Maquignaz, il vice sindaco Giuseppe Maquignaz, il Segretario Generale FIG Maria Teresa Paparozzi, Alessandro Rogato, Presidente del Comitato Organizzatore, e Alessandro Pia, Direttore del torneo.

Italian Pro Tour - Il Cervino Open è stato il settimo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica, dopo i precedenti passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna e Veneto, si è saliti in Valle d’Aosta a dimostrazione che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness.

L’intervista - Il Presidente del Golf Club Cervino Federico Maquignaz ha tenuto a sottolienare al termine: "Il bilancio è molto positivo poiché tutti i giocatori sono stati molto soddisfatti del percorso e anche gli score sono stati importanti. Tutto questo malgrado le condizioni meteo non siano state ottimali. Gestire a duemila metri un campo da golf non è semplice, ma i nostri ragazzi sono molto preparati, non si risparmiano e sanno cosa fare. Non c’è stato il tempo tecnico per ripristinare la buca 12, ma credo che la gara non ne abbia sofferto e che il tracciato abbia risposto come doveva. Sono molto soddisfatto per l’esito della competizione. Oltre all’aspetto puramente sportivo dettato dall’Alps Tour, il nostro percorso costituisce uno dei veicoli più importanti e trainanti per la nostra economia e per tale motivo cerchiamo di essere sempre al passo con i tempi".

Il percorso - Il combattuto Cervino Open, evento che si è avvalso della collaborazione di Cervino Ski Paradise, si è svolto su un tracciato che, come ha anche detto il Presidente Maquignaz, ha risposto pienamente alle attese e ha ricevuto elogi incondizionati da parte dei concorrenti. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. E’ quello che si trova più in alto nella penisola (m. 2.050) e uno dei più alti d’Europa. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente.

Il francese Julien Brun (125 - 63 62, -11) è al comando del Cervino Open, torneo in calendario nell’Alps Tour che si sta svolgendo al Golf Club Cervino (par 68) sull’insolita distanza di 51 buche per l’indisponibilità della buca 12 gravemente danneggiata nei giorni scorsi da una bomba d’acqua. Per la lettura della classifica va considerato che negli score di tutti i giocatori è stato aggiunto il "3" relativo al par della buca stessa.

E’ rimasto in alta classifica Nunzio Lombardi, terzo con 127 (63 64, -9), preceduto dall’austriaco Christoph Koerbler (126, -10) e seguito dall’inglese James Sharp (128, -8), tutti in corsa per il titolo. Hanno tenuto un bel passo Guido Migliozzi (67 64) e Lorenzo Sbarigia (67 64), noni con 131 (-5), e sono in buona posizione Michele Cea e Corrado De Stefani, 21.i con 132 (-4). Hanno superato il taglio anche Gregory Molteni, Niccolò Quintarelli e il dilettante Giacomo Fortini, 32.i con 134 (-2), e gli altri due amateur Stefano Ciapparelli, 36° con 135 (-1), ed Edoardo Vizzotto, 42° con 136 (par).

Italian Pro Tour - Il Cervino Open è il settimo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica, dopo i precedenti passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna e Veneto, si è saliti in Valle d’Aosta a dimostrazione che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness.

L’intervista - E’ risalito in classifica Guido Migliozzi 20enne neoprofessionista vicentino: "Ho giocato molto solido, ha mancato pochissimi fairway e green, forse potevo segnare qualche birdie in più, ma non mi lamento. Mi sento moto bene fisicamente, ho il controllo dello swing e quindi ho parecchia fiducia. Come affrontare il campo? I green sono molto piccoli e bisogna essere piuttosto precisi dai 100 metri in giù, distanza dove ci si trova spesso a giocare su questo tracciato, e occorre avere un putter caldo".

Formula e montepremi - Nel Cervino Open, evento che si avvale della collaborazione di Cervino Ski Paradise, il taglio dopo due giri ha lasciato in corsa 48 concorrenti, compresi cinque dilettanti dei quali tre italiani. I professionisti si contenderanno il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Ingresso gratuito - Anche nell’ultima giormata di gara l’ingresso per il pubblico sarà gratuito

Il percorso - Il Golf Club Cervino, che ha festeggiato nel 2005 i cinquant'anni di vita, ha avuto notevole peso nel richiamo del turismo golfistico sul comprensorio, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. E’ quello che si trova più in alto nella penisola (m. 2.050) e uno dei più alti d’Europa. Il tracciato ha ricevuto gli incondizionati elogi dei giocatori per l’ottima preparazione, malgrado le difficoltà atmosferiche.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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