Lorenzo Gagli (67 70 70 68) e Matteo Delpodio (71 68 69 67) hanno ottenuto un bel sesto posto con 275 (-13) colpi nel Kazakhstan Open (Challenge Tour), disputato sul percorso del Nurtau GC (par 72), ad Almaty in Kazakhstan.
Ha conseguito il primo titolo nel circuito il finlandese Tapio Pulkkanen (271 - 67 70 66 68, -17) che dopo aver concluso la gara alla pari con lo statunitense Chase Koepka (271 - 69 69 67 66), fratello di Brooks vincitore dell’ultimo US Open, lo ha superato con un par alla terza buca di spareggio. Al terzo posto con 272 (-16) l’inglese Tom Murray, al quarto con 273 (-15) il sudafricano Erik Van Rooyen, leader dopo tre turni, e al quinto con 274 (-14) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen. Al 41° con 284 (66 71 70 77, -4) Francesco Laporta e al 50° con 286 (-2) Federico Maccario (73 67 74 72) e Andrea Pavan (71 68 74 73).
Tapio Pulkkanen, 27enne di Kotka, ha segnato sei birdie e due bogey per il 68 (-4) e Chase Koepka lo ha raggiunto con sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Il vincitore ha ricevuto una congro assegno di 72.000 euro, su un montepremi di 450.000 euro, ma non è andata male neanche a Koepka (E 49.500) e a Tom Murray (E 31.500), tutte cifre superiori al primo premio della media degli eventi.
Per Matteo Delpodio 67 (-5) colpi con cinque birdie senza bogey e per Lorenzo Gagli 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2): Alessandro Tadini (76 69) ed Enrico Di Nitto (77 68), 85.i con 145 (+1), e Nicolò Ravano, 113° con 149 (76 73, +5).
TERZO GIRO - Francesco Laporta (66 71 70) e Lorenzo Gagli (67 70 70), decimi con 207 (-9) colpi, hanno guadagnato una posizione nel Kazakhstan Open (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Nurtau GC (par 72), ad Almaty in Kazakhstan. E’ passato a condurre con 202 (68 66 68, -14) il sudafricano Erik Van Rooyen, seguito con 203 (-13) dal finlandese Tapio Pulkkanen e con 204 (-12) dagli inglesi Max Orrin e Ryan Evans. Al quinto posto con 205 (-1), e anche loro in corsa per il titolo, l’olandese Reinier Saxton, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e lo statunitense Chase Koepka, fratello di Brooks vincitore quest’anno dell’US Open.
E’ salito in 15ª posizione con 208 (71 68 69, -8) Matteo Delpodio, quindi in 53ª con 213 (71 68 74, -3) Andrea Pavan e in 57ª con 214 (73 67 74, -2) Federico Maccario.
Erik Van Rooyen, 27enne di Bellville senza successi nel circuito, ha realizzato un eagle, cinque birdie, un bogey e un doppio bogey per il 68 (-4). Sono andati di pari passo con un 70 (-2) Lorenzo Gagli, con sei birdie e quattro bogey, e Francesco Laporta, con quattro birdie e due bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2): Alessandro Tadini (76 69) ed Enrico Di Nitto (77 68), 85.i con 145 (+1), e Nicolò Ravano, 113° con 149 (76 73, +5). Il torneo è uno dei più ricchi del circuito con un montepremi di 450.000 euro e le prime tre monete, che sono rispettivamente di 72.000 euro, 49.500 euro e 31.500 euro, sono superiori al primo premio della media degli eventi. Pertanto possono cambiare le prospettive stagionali di qualsiasi giocatore.
SECONDO GIRO - Francesco Laporta (66 71) e Lorenzo Gagli (67 70) sono all’11° posto con 137 (-7) colpi nel Kazakhstan Open (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Nurtau GC (par 72), ad Almaty in Kazakhstan.
Nuovi leader con 133 (-11) sono lo svedese Mikael Lundberg (68 65) e l’argentino Estanislao Goya (68 65), che precedono di un colpo il sudafricano Erik Van Rooyen, l’olandese Reinier Saxton e lo scozzese Scott Henry (134, -10). Al sesto posto con 135 (-9) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e sono in buona classifica Matteo Delpodio (71 68) e Andrea Pavan (71 68), 24.i con 139 (-5), e Federico Maccario, 31° con 140 (73 67, -4).
Entrambi i leader hanno girato in 65 (-7) colpi: Mickael Lundberg realizzando otto birdie e un bogey ed Estanislao Goya, sette birdie senza bogey. Laporta, leader dopo un giro, ha segnato tre birdie e due bogey per il 71 (-1) e Lorenzo Gagli quattro birdie e due bogey per il 70 (-2).
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2): Alessandro Tadini (76 69) ed Enrico Di Nitto (77 68), 85.i con 145 (+1), e Nicolò Ravano, 113° con 149 (76 73, +5). Il torneo è uno dei più ricchi del circuito con un montepremi di 450.000 euro e le prime tre monete, che sono rispettivamente di 72.000 euro, 49.500 euro e 31.500 euro, sono superiori al primo premio della media degli eventi. Pertanto possono cambiare le prospettive stagionali di qualsiasi giocatore.
PRIMO GIRO - Francesco Laporta è al comando con 66 (-6) colpi, alla pari con l’inglese Tom Murray, e Lorenzo Gagli è al terzo posto con 67 (-5) dopo il giro iniziale del Kazakhstan Open (Challenge Tour) sul percorso del Nurtau GC (par 72), ad Almaty in Kazakhstan. In campo altri sei italiani dei quali sono in media classifica Andrea Pavan e Matteo Delpodio, 47.i con 71 (-1) e in bassa Federico Maccario, 79° con 73 (+1), Alessandro Tadini e Nicolò Ravano, 111.i con 76 (+4), ed Enrico Di Nitto, 120° con 77 (+5).
Gagli è affiancato dagli scozzesi Grant Forrest e Scott Henry, dall’olandese Reinier Saxton, dallo spagnolo Scott Fernandez e dal finlandese Tapio Pulkkanen.
Francesco Laporta ha realizzato sei birdie senza bogey e Tom Murray ha tenuto lo stesso ritmo con sette birdie e un bogey. Lorenzo Gagli, invece, ha messo insieme sei birdie e un bogey.
Il torneo è uno dei più ricchi del circuito con un montepremi è di 450.000 euro e le prime tre monete, che sono rispettivamente di 72.000 euro, 49.500 euro e 31.500 euro, sono superiori al primo premio della media degli eventi. Pertanto possono cambiare le prospettive stagionali di qualsiasi giocatore.
LA VIGILIA - Lorenzo Gagli, Alessandro Tadini, Francesco Laporta, Andrea Pavan, Enrico Di Nitto, Nicolò Ravano e Federico Maccario partecipano al Kazakhstan Open (21-24 settembre), torneo che si disputa sul percorso del Nurtau GC, ad Almaty in Kazakhstan. E’ una delle gare più ricche del circuito che può cambiare a ogni giocatore il corso della stagione nel caso riesca a cogliere uno dei primi tre premi, tutti superiori alla cifra che si acquisisce vincendo un evento. Infatti il montepremi è di 450.000 euro e le prime tre monete sono rispettivamente di 72.000 euro, 49.500 euro e 31.500 euro e anche la quarta, 27.000 euro, non è niente male.
Naturalmente tale premessa fa comprendere perché il field annoveri quasi tutti i migliori elementi del tour. Saranno in gara, tra gli altri, i francesi Clément Sordet, Adrien Saddier e Julien Guerrier, reduce dal successo di domenica scorsa nell’Irish Challenge, gli spagnoli Pedro Oriol e Scott Fernandez, gli inglesi Ryan Evans e Richard McEvoy, lo svedese Oscar Stark, il finlandese Tapio Pulkkanen, lo svedese Mikael Lundberg, l’islandese Birgir Hafthorsson e il cileno Mark Tullo. Tr gli italiani hanno buone prospettive Gagli, Tadini, Laporta e Pavan. La classifica
Nino Bertasio ha offerto una tonica prestazione classificandosi 12° con 272 (65 65 71 71, -12) colpi nel Portugal Masters (European Tour), disputato al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), di Vilamoura in Portogallo.
Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il danese Lucas Bjerregaard con 264 (65 65 68 65, -20) colpi e un largo margine sullo scozzese Marc Warren (268, -16). Al terzo posto con 269 (-15) gli inglesi Graeme Storm ed Eddie Pepperell, al quinto con 270 (-14) i portoghesi Ricardo Gouveia e José-Filipe Lima e al settimo con 271 (-13) i sudafricani Dean Burmester e George Coetzee, lo svedese Sebastian Sodeberg, lo spagnolo Nacho Elvira e il cinese Ashun Wu. Al 20° con 273 (-11) lo svedese David Lingmerth, al 25° con 274 (-10) l’irlandese Padraig Harrington, che difendeva il titolo, al 34° con 276 (-8) lo scozzese Russell Knox, che gioca nel PGA Tour come Lingmerth, e molto deludente il belga Thomas Pieters, 74° con 286 (+2).
Lucas Bjerregaard, 26enne di Frederikshavn, ha siglato il successo con otto birdie e due bogey per il 65 (-6) e ha ricevuto un assegno di 333.330 euro su un montepremi di 2.000.000 di euro. Nino Bertasio ha condotto il secondo giro consecutivo nel 71 del par con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey.
TERZO GIRO - Nino Bertasio, terzo con 201 (65 65 71, -12), ha perso la leadership, ma sarà ugualmente in corsa per il titolo nell’ultimo giro del Portugal Masters (European Tour), che si sta svolgendo al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), di Vilamoura in Portogallo.
E’ salito al vertice con 199 (66 65 68, -14) il danese Lucas Bjerregaard, che ha un colpo di vantaggio sul sudafricano George Coetzee (200, -13). Bertasio ha la compagnia dell’inglese Eddie Pepperell e dallo scozzese Marc Warren, mentre potranno puntare al successo anche i sei concorrenti al sesto posto con 202 (-11): gli inglesi Graeme Storm e Chris Paisley, l’olandese Joost Luiten, lo spagnolo Nacho Elvira, il belga Thomas Detry e il cinese Ashun Wu. Non potrà invece replicare la vittoria dello scorso anno l’irlandese Padraig Harrington, 20° con 205 (-5), affiancato dallo scozzese Russell Knox, che gioca nel PGA Tour come lo svedese David Lingmerth, 32° con 206 (-4). Deludente il belga Thomas Pieters, 71° con 212 (+2).
Lucas Bjerregaard, 26enne di Frederikshavn senza successi in carriera, ha girato in 68 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey. Nino Bertasio era due colpi sopra par alla 16ª buca (un birdie, tre bogey), poi ha ripreso quota con un eagle alla 17ª per il 71 (par) e per recuperare nove posizioni in extremis. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Nino Bertasio, unico italiano in gara, è al comando con 130 (65 65, -12) colpi nel Portugal Masters (European Tour), che si sta svolgendo al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), di Vilamoura in Portogallo.
L’azzurro ha raddoppiando il 65 (-6) iniziale e con un’ottima progressione nelle ultime sette buche, in cui ha realizzato quattro dei sei birdie di giornata, ha sorpassato il danese Lucas Bjerregaard e lo scozzese Marc Warren (131, -11). Al quarto posto con 132 (-10), l’olandese Joost Luiten e l’australiano Jason Scrivener e al sesto con 133 (-9) gli inglesi Eddie Pepperell e Graeme Storn, l’irlandese Shane Lowry e i sudafricani George Coetzee e Dean Burmester.
Ha recuperato cinque posizioni l’irlandese Padraig Harrington, campione uscente, 11° con 134 (-8), e ne ha perse tre lo svedese David Lingmerth, 19° con 136 (-6), giocatore del circuito americano, mentre è in bassa classifica, lo scozzese Russell Knox, 44° con 138 (-4), anch’egli nel PGA Tour. Ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile il belga Thomas Pieters, 63° con 139 (-3), mentre è uscito il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 98° con 142 (par).
Nino Bertasio ha offerto un ottimo gioco e in 36 buche si è gravato di un solo bogey contro un eagle e undici birdie. Ha effettuato il sorpasso con grandi meriti perché i suoi due avversari hanno tenuto un gran ritmo: Lucas Bjerregaard è andato di pari passo con sei birdie senza bogey, mentre Marc Warren ha segnato un colpo in meno (64, -7) con un eagle e cinque birdie, anche lui senza bogey.
Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 euro andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Nino Bertasio, unico italiano in gara, è in terza posizione con 65 (-6) colpi nel Portugal Masters (European Tour), che si sta svolgendo al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), di Vilamoura in Portogallo.
Guidano la graduatoria con 64 (-7) l’olandese Joost Luiten e il sudafricano George Coetzee, mentre l’azzurro è affiancato dal cinese Ashun Wu, dall’australiano Jason Scrivener, dal francese Gregory Havret e dall’inglese Callum Shinkwin. All’ottavo posto con 66 (-5) il sudafricano Richard Sterne, al 16° con 67 (-4) l’irlandese Padraig Harrington, che difende il titolo, e lo svedese David Lingmerth, che gioca nel PGA Tour così come lo scozzese Russell Knox, 41° con 69 (-2) insieme all’irlandese Shane Lowry e al belga Thomas Pieters. Al 69° con 70 (-1) il thailandese Kiradech Aphibarnrat.
Joost Luiten ha fatto percorso netto con sette birdie, senza bogey, e George Coetzee ha ottenuto lo stesso score con otto birdie e un bogey. Per Nino Bertasio un eagle, cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 euro andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Nino Bertasio sarà l’unico italiano in gara nel Portugal Masters (21-24 settembre), che avrà luogo al Dom Pedro Victoria Golf Course, di Vilamoura in Portogallo.
Difende il titolo l’irlandese Padraig Harrington, tre major nel suo palmares, che sarà in campo insieme al connazionale Shane Lowry, al belga Thomas Pieters, agli inglesi Danny Willett e Andy Sullivan, ai francesi Victor Dubuissson e Gregory Bourdy e agli svedesi Robert Karlsson e David Lingmerth, che gioca nel circuito statunitense come lo scozzese Russell Knox, al via anche lui. Tra i giocatori extra europei da seguire i sudafricani Haydn Porteous e Richard Sterne, i cinesi Haotong Li e Ashun Wu e il thailandese Kiradech Aphibarnrat.
Nino Bertasio, 117° nella money list, è al 28° torneo stagionale in una sorta di tour de force nel tentativo di portarsi della parte della graduatoria dei guadagni che garantisce la ‘carta’ per il 2018. Dopo una buona prestazione nel Czech Masters (14°) e un 44° posto nell’European Masters, la sua rincorsa ha subito uno stop con l’uscita al taglio nel KLM Open. Il montepremi è di 2.000.000 di euro dei quali 333.330 euro andranno al vincitore.La classifica
Justin Thomas ha concluso la sua grande stagione con un doppio colpo: ha vinto i dieci milioni di dollari della FedEx Cup e si è imposto nella money list del PGA Tour, in entrambi i casi superando in extremis Jordan Spieth. Thomas ha fatto l’en-plein classificandosi al secondo posto con 269 (-11) colpi nel Tour Championship, la quarta e ultima prova dei PlayOffs che sul percorso dell’East Lake GC (par 70) di Atlanta in Georgia, ha concluso la FedEx Cup e il tour statunitense 2016-2017.
Il torneo è stato vinto a sorpresa da Xander Schauffele (268 - 69 66 65 68, -12), 23enne di La Jolla (California) al primo anno circuito, che ha avuto ragione di Thomas con un birdie sull’ultima buca. Al terzo posto con 270 (-10) Russell Henley e Kevin Kisner, al quinto con 271 (-9) l’inglese Paul Casey, in vetta dopo tre turni, al sesto con 272 (-8) Brooks Koepka e solo al settimo con 273 (-7) Jordan Spieth, che aveva iniziato la gara da leader sia nella FedEx Cup che nell’ordine di merito americano. Stesso score anche per Tony Finau e per lo spagnolo Jon Rahm. Mai in partita l’altro iberico Sergio Garcia e l’inglese Justin Rose, decimi con 274 (-6), Dustin Johnson, numero uno mondiale, e l’australiano Jason Day, 17.i con 278 (-2), e molto deludenti l’australiano Marc Leishman, 24° con 283 (+3), vincitore del precedente BMW Championship, Rickie Fowler e il giapponese Hideki Matsuyama, 26.i con 286 (+6).
Justin Thomas è stato in assoluto il miglior giocatore del circuito 2017. Ha ottenuto cinque delle sue sei vittorie in carriera, compresa quella in un major (PGA Championship), e come detto ha posto in secondo piano Jordan Spieth sul filo di lana. Il 24enne di Louisville (Kentucky) ha prevalso nella graduatoria della FedEx Cup con 3.000 punti e si è assicurato il jackpot, ma non è andata poi male ai quattro giocatori dietro di lui. Infatti Spieth, secondo con p. 2.340, ha avuto un bonus di 3.000.000 di dollari, Schauffele (terzo con p. 2.151), ne ha ricevuti due milioni, a D. Johnson (quarto con p. 1.720), ne sono spettati 1.500.000 e un milione di dollari li ha ricevuti Rahm (quinto con p. 1.620). La FedEx Cup ha distribuito complessivamente 35 milioni di dollari di premi finali gratificando fino al 150° della graduatoria. Francesco Molinari, uscito dopo la terza prova, ha avuto 138.000 dollari per il 37° posto.
Thomas, in una sola gara ha guadagnato 10.945.000 dollari, compresi i 945.000 della seconda moneta del torneo. Non è record, che è rimasto al nordirlandese Rory McIlroy, il quale nel 2016 ebbe 11.530.000 dollari, essendosi imposto nel Tour Championship e nella FedEx Cup. Comunque con il secondo premio Justin Thomas è balzato in vetta alla money list statunitense con un totale di 9.921.560 dollari. Alle sue spalle Jordan Spieth ($ 9.433.033), Dustin Johnson ($ 8.732.193), Hideki Matsuyama ($ 8.380.570) e Jon Rahm ($ 6.123.248).
Xander Schauffele ha ricevuto 3.575.000 dollari, tra bonus e prima moneta di 1.575.000 dollari su un montepremi di 8.750.000 dollari. Sicuramente da incorniciare la sua prima stagione nel circuito con due vittorie, la prima nel Greenbrier Classic, e con il quinto posto nell’US Open.
TERZO GIRO - Paul Casey si è portato al comando con 198 (66 67 65, -12) colpi nel Tour Championship, quarta e ultima gara dei PlayOffs che sul percorso dell’East Lake GC (par 70) di Atlanta in Georgia, conclude la corsa ai 10.000.000 di dollari della FedEx Cup, assegnati al primo di una speciale classifica a punti, e il PGA Tour 2016-2017. L’inglese precede di due colpi Kevin Kisner e Xander Schauffele (200, -10) e di cinque Brooks Koepka, Patrick Reed e Justin Thomas (203, -7), secondo nella graduatoria FedEx Cup, che lo affiancava insieme a Webb Simpson (ora 9° con 205, -5) dopo due giri. Al settimo posto con 204 (-6) l’australiano Jason Day e lo spagnolo Jon Rahm (5° FC) e solo al 13° con 206 (-4) Jordan Spieth, leader della FedEx, e Dustin Johnson (3° FC), numero uno mondiale, che dovranno risalire nelle primissime posizioni per avere speranze di conquistare il jackpot anche in caso di successo di Casey il quale, con questa classifica, invece, avrebbe la meglio.
Sono fuori gioco l’iberico Sergio Garcia, 15° con 207 (-3), l’australiano Marc Leishman (4° FC), 22° con 211 (+1), il giapponese Hideki Matsuyama, 26° con 216 (+6), e Rickie Fowler, 28° con 217 (+7).
Paul Casey, 40enne di Cheltenham con un titolo nel PGA Tour e tredici nell’European Tour, ha preso il largo con un 65 (-5) ottenuto con un eagle, cinque birdie e due bogey. Qualora vincesse assicurandosi anche la FedEx Cup, intascherebbe 11.575.000 dollari (10 milioni di FedEx e 1.575.000 dollari di prima moneta su un montepremi del torneo di 8.750.000 dollari) e batterebbe il record di vincita in una sola gara. Supererebbe il primato di Rory McIlroy che nel 2016 ebbe 11.530.000 dollari, A scendere i due past winner precedenti: Jordan Spieth ($ 11.485.000 nel 2015), e Billy Horschel ($ 11.440.000 nel 2014), tutti recordman al momento dell’impresa.
Si compete anche per la money list del PGA Tour dove Spieth, attualmente in vetta ($ 9.153.033), deve guardarsi da Thomas, Johnson e Matsuyama, che lo seguono nell’ordine.
SECONDO GIRO - ll deciso attacco di Justin Thomas ha caratterizzato la seconda giornata del Tour Championship, quarta e ultima gara dei PlayOffs che sul percorso dell’East Lake GC (par 70) di Atlanta in Georgia, conclude la corsa ai 10.000.000 di dollari della FedEx Cup, assegnati al primo di una speciale classifica a punti, e il PGA Tour 2016-2017.
Il numero quattro mondiale, e secondo in FedEx Cup, ha girato in 66 (-4) colpi e con lo score di 133 (67 66, -7) è salito al vertice. Non ha potuto evitare la compagnia di Webb Simpson (66 67) e dell’inglese Paul Casey (66 67), ma ha staccato nettamente Jordan Spieth, leader della FedEx, e Dustin Johnson, numero uno mondiale e terzo in FedEx, 15.i con 137 (-3), gli avversari più temibili nella corsa al jackpot insieme allo spagnolo Jon Rahm (5° FC), Questi, che come i tre citati che con un successo si assicurerebbe il trofeo indipendentemente dalla posizione degli altri (privilegio dei primi cinque in graduatoria FedEx), è rimasto sulla scia di Thomas, quarto con 134 (-6) insieme a Patrick Reed, Gary Woodland e all’inglese Justin Rose. Sembra ormai out l’australiano Marc Leishman (4° FC), 24° con 142 (+2), il quinto giocatore a cui il titolo garantirebbe il trofeo.
Il sistema di punteggio adottato per l’ultima gara concede chances a quasi tutti i 30 partecipanti, ma per coloro che sono oltre il quinto posto nella classifica FedEx vittoria non significa automaticamente jackpot, dovendo contare anche una serie di combinazioni favorevoli nella posizione degli altri contendenti.
Sono ridotte le possibilità dell’australiano Jason Day, 11° con 136 (-4), e sono prossime allo zero quelle dell’iberico Sergio Garcia, 20° con 139 (-1), del giapponese Hideki Matsuyama, 26° con 143 (+3), e di Rickie Fowler, 29° e penultimo con 147 (+7).
Il vincitore, qualora si assicurasse anche la FedEx Cup, intascherebbe 11.575.000 dollari (10 milioni di FedEx e 1.575.000 dollari di prima moneta su un montepremi del torneo di 8.750.000 dollari) e batterebbe il record di vincita in una sola gara. Supererebbe il primato di Rory McIlroy che nel 2016 ebbe 11.530.000 dollari, A scendere i due past winner precedenti: Jordan Spieth ($ 11.485.000 nel 2015), e Billy Horschel ($ 11.440.000 nel 2014), tutti recordman al momento dell’impresa.
Si compete anche per la money list del PGA Tour dove Spieth, attualmente in vetta ($ 9.153.033), deve guardarsi da Thomas, Johnson e Matsuyama, che lo seguono nell’ordine.
PRIMO GIRO - Kyle Stanley, 30enne di Gig Harbor (Washington) con due titoli in carriera, è al comando con 64 (-6) colpi nel Tour Championship, quarta e ultima gara dei PlayOffs che sul percorso dell’East Lake GC (par 70) di Atlanta in Georgia, conclude la corsa ai 10.000.000 di dollari della FedEx Cup, assegnati al primo di una speciale classifica a punti, e il PGA Tour 2016-2017.
Al secondo posto con 66 (-4) Webb Simpson, Daniel Berger, Brooks Koepka e l’inglese Paul Casey e al sesto con 67 (-3) Jordan Spieth, leader della FedEx Cup, Justin Thomas (2° FC) e lo spagnolo Jon Rahm (5° FC), insieme a Russell Henley e a Gary Woodland. All’11° con 68 (-2) Dustin Johnson (3° FC), numero uno mondiale, e al 21° con 71 (+1) l’australiano Marc Leishman (4° FC).
Alla gara sono stati ammessi i primi 30 classificati della FedEx Cup, dei 125 che avevano iniziato i PlayOffs, i quali hanno superato i tagli previsti al termine di ognuno dei precedenti tre tornei (Northern Trust, Dell Championship, BMW Championship). Dopo il BMW Championship, i punti sono stati resettati e si è partiti per la volata finale con lo stesso ordine di classifica però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare ai 10 milioni di dollari. Nell’ordine hanno avuto 2.000 punti Jordan Spieth, 1.800 Justin Thomas, 1.520 Dustin Johnson, 1.296 Marc Leishman e 1.280 Jon Rahm, fino ai 115 del 30° (Jason Dufner). Con l’assegnazione di 2.000 punti al vincitore e di 1.200 al secondo ognuno dei primi cinque avrà il vantaggio di assicurarsi il jackpot con un successo, perché nessuno degli altri quattro potrà superarlo con la seconda piazza. Per i rimanenti 25 anche in caso di vittoria, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
Sono partiti piuttosto male Rickie Fowler (6° FC), 25° con 73 (+3), insieme all’iberico Sergio Garcia, e il giapponese Hideki Matsuyama (7° FC), 29° con 75 (+5). Con l’attuale graduatoria la FedEx Cup sarebbe appannaggio di Spieth davanti a Stanley.
Il vincitore, qualora si assicurasse anche la FedEx Cup, intascherebbe 11.575.000 dollari (10 milioni di FedEx e 1.575.000 dollari di prima moneta su un montepremi del torneo di 8.750.000 dollari) e batterebbe il record di vincita in una sola gara. Supererebbe il primato di Rory McIlroy che nel 2016 ebbe 11.530.000 dollari, A scendere i due past winner precedenti: Jordan Spieth ($ 11.485.000 nel 2015), e Billy Horschel ($ 11.440.000 nel 2014), tutti recordman al momento dell’impresa.
Si compete anche per la money list del PGA Tour dove Spieth, attualmente in vetta ($ 9.153.033), deve guardarsi da Thomas, Johnson e Matsuyama, che lo seguono nell’ordine.
LA VIGILIA - Il Tour Championship, sul percorso dell’East Lake GC di Atlanta in Georgia, conclude la corsa ai 10.000.000 di dollari della FedEx Cup e il PGA Tour 2015-2016. Alla gara sono stati ammessi i primi 30 classificati della FedEx Cup, dei 125 che avevano iniziato i PlayOffs, i quali hanno superato i tagli previsti al termine di ognuno dei precedenti tre tornei (Northern Trust, Dell Championship, BMW Championship). Dopo il BMW Championship, i punti sono stati resettati e si partirà per la volata finale con lo stesso ordine di classifica però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare ai 10 milioni di dollari. Nell’ordine avranno 2.000 punti il leader Jordan Spieth, 1.800 Justin Thomas, 1.520 Dustin Johnson, 1.296 Marc Leishman e 1.280 Jon Rahm, fino ai 115 del 30° (Jason Dufner).
Con l’assegnazione di 2.000 punti al vincitore e di 1.200 al secondo ognuno dei primi cinque avrà il vantaggio di assicurarsi il jackpot con un successo, perché nessuno degli altri quattro potrà superarlo con la seconda piazza. Per gli altri 25, a iniziare da Rickie Fowler, sesto con 1.120 punti, e da Hideki Matsuyama, settimo con 960, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup. Che il reset lasci prospettive a tutti i partecipanti trova ampia documentazione in quanto accadde nel 2011 in cui prevalse Bill Haas partendo dalla 25ª posizione.
Il vincitore, qualora si assicurasse anche la FedEx Cup, intascherebbe 11.575.000 dollari (10 milioni di FedEx e 1.575.000 dollari di prima moneta su un montepremi del torneo di 8.750.000 dollari) e batterebbe il record di vincita in una sola gara. Supererebbe il primato di Rory McIlroy che nel 2016 ebbe 11.530.000 dollari, A scendere i due past winner precedenti: Jordan Spieth ($ 11.485.000 nel 2015), e Billy Horschel ($ 11.440.000 nel 2014), tutti recordman al momento..
Rory McIlroy non potrà difendere il titolo sia nel torneo che nella FedEx Cup, poiché è stato eliminato dopo il BMW Championship dove è uscito anche Francesco Molinari, che si è fermato al 37° posto.
Oltre ai primi sette della graduatoria FedEx già indicati, hanno chances, almeno di imporsi nel torneo, Justin Rose (8° FC), Brooks Koepka (9°), Jason Day (15°) e Sergio Garcia, 25° come lo era Haas. Tutti i giocatori comunque avranno belle motivazioni economiche perché i dollari da spartirsi saranno complessivamente 35.000.000 dei quali tre milioni andranno al secondo Fedex, due milioni al terzo, 1,5 al quarto e uno al quinto fino a 175.000 dollari per il 30° Inoltre saranno premiati tutti gli altri eliminati fino al 150° ($ 32.000). Francesco Molinari avrà 138.000 dollari. La classifica
Il grande golf internazionale torna al Miglianico Golf & Country Club per la disputa della quarta edizione dell’Abruzzo Open by Lyoness. Il terz’ultimo torneo sia nel calendario nell’Alps Tour che in quello dell’Italian Pro Tour, si svolgerà da giovedì 21 settembre a domenica 24 e sarà anticipato, domani mercoledì 20, dalla Pro Am Abruzzo Open by Lyoness.
La Pro Am - Saranno 26 le squadre, composte da un professionista e da tre dilettanti, che daranno vita alla Pro Am Abruzzo Open by Lyoness. La gara si svolgerà sulla distanza di 18 buche con formula "Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par" and "Use your pro". Per la classifica saranno validi solamente birdie, eagles ed eventuali albatross e, nel corso della gara, ciascun amateur potrà chiedere per una volta al proprio professionista di eseguire un colpo per suo conto. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del campo) alle ore 11 con conclusione prevista attorno alle ore 17.
I professionisti effettueranno un ottimo test per approfondire la conoscenza del campo e per mettere a punto la condizione. Di scena il francese Ugo Coussaud, leader della money list, i connazionali Xavier Poncelet, Thomas Elissalde e Maxime Radureau, l’austriaco Lukas Nemecz e l’olandese Lars Van Meijel insieme agli italiani Stefano Pitoni, che poi difenderà il titolo nel torneo, Alessandro Grammatica, Joon Kim, Niccolò Quintarelli, Guido Migliozzi, Michele Ortolani, Aron Zemmer e a Luca D’Andreamatteo, nato golfisticamente nel club ospitante. Tra gli amateur l'allenatore del Pescara Zdenek Zeman.
Convegno: "Famiglie e Golf" - Nel corso della prima giornata del torneo, giovedì 21 settembre alle ore 10, si svolgerà Convegno con tema: "Famiglie e Golf per lo sviluppo della macroregione Sud". Interverranno Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, Mario Dragonetti, presidente del circolo ospitante, Massimiliano Di Liborio, psicologo dello sport, Luciano D’Alfonso, Presidente Regione Abruzzo, e Fabio Adezio, Sindaco di Miglianico. Interessanti gli argomenti trattati: avvicinamento delle famiglia al golf; l’importanza del golf nel rapporto tra genitori e figli; l’apporto economico generato da diversi servizi connessi al golf per il superamento delle varie criticità. Moderatore: Lidia Di Blasio.
Italian Pro Tour - L’Abruzzo Open by Lyoness è il nono degli undici eventi dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con manifestazioni che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto, Valle d’Aosta e ora in Abruzzo dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness.
Abruzzo Open by Lyoness - La gara è di massima importanza, perché si lotta ai vertici per ottenere una delle prime cinque posizioni nell’ordine di merito, che danno accesso al Challenge Tour 2018, e nella parte bassa per non finire oltre il 50° posto e perdere la ‘carta’. Con queste premesse il field ne ha risentito in maniera positiva con la presenza dei primi 13 in graduatoria nell’ordine di merito e di sette vincitori stagionali, garanzia di agonismo e spettacolo. Oltre ai giocatori già citati, possono recitare ruoli da protagonisti anche il dilettante spagnolo Adria Arnaus (suo il Villaverde Open al GC Udine), e il connazionale David Borda, i transalpini Antoine Rozner, Robin Roussel e Jean Baptiste Gonnet, l’inglese James Sharp, a segno nel Cervino Open, e lo scozzese Daniel Young. Saranno 58 gli atleti italiani tra i quali, oltre a coloro che disputeranno la pro am, vi saranno Gregory Molteni, Jacopo Vecchi Fossa, Leonardo Motta, Corrado De Stefani, Michele Cea e numerosi dilettanti compresi gli azzurri Andrea Romano, Giacomo Fortini, Pietro Bovari, Filippo Celli e Giovanni Manzoni.
Formula e montepremi - L’Abruzzo Open by Lyoness si svolgerà sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Al via 127 giocatori in rappresentanza di 12 nazioni tra le quali Sudafrica ed Egitto. Il taglio dopo 36 buche lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 45.000 euro con prima moneta di 6.525 euro. Ingresso libero per il pubblico nei giorni della manifestazione, pro am compresa.
Il percorso - Il percorso di 18 buche (par 71, metri 6.058) è stato progettato dal noto architetto americano Ronald Kirby e si sviluppa tra ulivi tipici abruzzesi e vigneti. Le buche, tecniche e impegnative, presentano fairway larghi e green di media grandezza abbastanza mossi. Numerosi bunker e ostacoli d’acqua, insieme ad alcuni insidiosi fuori limite, richiedono al giocatore molta precisione e strategie appropriate per ogni buca. E’ un tipico tracciato da campionato che tuttavia, grazie anche a diversi tee di partenza, soddisfa le esigenze di qualsiasi golfista.
Si giocherà al Golf Club Milano da giovedì 12 ottobre a domenica 15, con la Rolex Pro Am dell’11 ottobre che darà il via alla manifestazione. Jon Rahm sarà il secondo giocatore in gara tra i top ten della classifica mondiale, dopo la conferma della presenza del connazionale Sergio Garcia, numero dieci e campione Masters. Un field senza precedenti, in cui Francesco Molinari, numero 17, difenderà il titolo
Il 74° Open d’Italia sarà l’undicesima e ultima gara dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali che contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. Nell’ottica di una maggiore diffusione del golf, obiettivo centrale del Progetto Ryder Cup 2022, l’ingresso per il pubblico al Golf Club Milano, dove lo scorso anno confluirono quasi cinquantamila spettatori, sarà gratuito.
Quindici mesi al top - Jon Rahm, 23enne di Barrika, ha studiato nell’Arizona State University e ha fatto parte del team dei Sun Devils mettendosi in grande evidenza. Ha vinto undici tornei di College, secondo solo a Phil Mickelson con 16, ed è stato l’unico a ricevere per due volte il Ben Hogan Award, assegnato al miglior giocatore di College. Per 60 settimane leader del World Amateur Ranking, ha stabilito il record assoluto di permanenza al vertice.A giugno dello scorso anno, dopo essere stato il miglior dilettante nell’US Open (23°), ha cambiato categoria, rinunciando a giocare l’Open Championship per il quale aveva l’esenzione, ma è andato a riguadagnarsela la settimana dopo con terzo posto nel Quicken Loans National. Successivamente con il secondo nel Canadian Open è divenuto "Special Temporary Member" del PGA Tour per il resto della stagione. A gennaio di quest’anno ha vinto il Farmers Insurance Open, passando membro effettivo. A fine giugno ha disputato la prima gara nell’European Tour. Prese le misure con il decimo posto nell’Open de France, si è imposto la settimana successiva nell’Irish Open. In un’annata eccellente, oltre ai due risultati nel continente, ha conseguito nel PGA Tour, insieme al titolo, sette top five e due top ten. Al momento del suo ingresso tra i pro era 766 nella classifica mondiale dove, nell’arco di quindici mesi, è salito, come detto, fino al quinto posto.
Le dichiarazioni - Jon Rahm, attualmente terzo nella Race to Dubai, concluderà questa settimana la stagione negli Stati Uniti partecipando al Tour Championship, dove è in corsa per aggiudicarsi la FedEx Cup, poi verrà in Europa. "L'Open d’Italia - ha detto - come tutti gli Open nazionali europei, è ricco di storia e di tradizione e vincerlo sarebbe veramente qualcosa di speciale. Ho già provato tale sensazione in Irlanda, quando mi sono imposto nell’Irish Open, e mi piacerebbe riviverla a Monza. Se riuscirò a ottenere buoni risultati in questa occasione e la settimana successiva nell’
Andalucia Valderrama Masters in Spagna, potrò porre la mia candidatura per la Race to Dubai e sarebbe veramente un modo perfetto per finire il 2017".
La svedese Anna Nordqvist ha vinto con 204 (66 72 66, -9) colpi l’Evian Championship, il quinto major stagionale femminile disputato sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia. Il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche, essendo stato annullato il primo giro per maltempo.
Anna Nordqvist, trentenne di Eskilstuna, ha siglato il secondo titolo major, per un palmares in cui figurano anche sei titoli nel LPGA e due nel LET, superando con un bogey alla prima buca di spareggio la statunitense Brittany Altomare (204 - 70 68 66) con la quale aveva chiuso alla pari il torneo. Hanno mancato il playoff per un colpo la thailandese Moriya Jutanugarn, leader dopo due giri, e la neozelandese Lydia Ko penalizzate da un bogey sull’ultima buca e terze con 205 (-8) insieme all’australiana Katherine Kirk. Al sesto posto con 206 (-7) la coreana Sei Young Kim e la cinese Shanshan Feng e al 18° con 212 (-1) la coreana In-Gee Chun, che difendeva il titolo.
Hanno deluso l’altra coreana So Yeon Ryu, numero uno mondiale, 40ª con 215 (+2), Lexi Thompson, numero due, 48ª con 216 (+3), e la canadese Brooke M. Henderson, 58ª con 217 (+4). E’ finito al taglio il sogno dell’australiana Karrie Webb (79ª con 147, +5), che vincendo avrebbe conquistato il super record di sei major diversi vinti dopo essersi imposta in cinque differenti.
SECONDO GIRO - La thailandese Moriya Jutanugarn è la uova leader con 133 (65 68, -9) colpi dell’Evian Championship, il quinto major stagionale femminile che si sta svolgendo sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia. Il torneo è stato ridotto da 72 a 54 buche, essendo stato annullato il primo giro per maltempo.
Moriya Jutanugarn, sorella maggiore di Ariya e gioiello di famiglia quando entrambe erano dilettanti, prova a recuperare il tempo perduto nel momento in cui Ariya, ex leader mondiale, è in piena crisi, tanto che è uscita al taglio (111ª con 151, +9). La giocatrice orientale ha un colpo di vantaggio sulla giapponese Ayako Uehara (134, -8) e due sull’australiana Katherine Kirk (135, -7). Al quarto posto con 136 (-6) la neozelandese Lydia Ko e le coreane In-Kyung Kim e Sung Hyun Park, leader dopo un turno, al settimo con 137 (-5) la cinese
Shanshan Feng, al 22° con 140 (-2) la coreana In-Gee Chun, campionessa uscente, e al 35° con 142 (par) Lexi Thompson, numero due mondiale.
In bassa classifica la coreana So Yeon Ryu, numero uno, 59ª con 144 (+2), e la canadese Brooke M. Henderson, 64ª con 145 (+3). Out al taglio anche l’australiana Karrie Webb, 79ª con 147 (+5), che vincendo avrebbe conquistato il super record di sei major diversi vinti dopo essersi imposta in cinque differenti. Il montepremi è di 3.650.000 dollari, il secondo del circuito dopo quello dell’US Womens Open (5.000.000 di dollari).
PRIMO GIRO - E’ iniziato con un giorno di ritardo a causa del maltempo e si giocherà sulla distanza di 54 buche, anziché 72, l’Evian Championship, il quinto major stagionale femminile sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia.
E’ in vetta con 63 (-8) colpi la coreana Sung Hyun Park, numero tre mondiale, seguita con 65 (-6) dalla thailandese Moriya Jutanugarn e con 66 (-5) dalla svedese Anna Nordqvist e dall’australiana Katherine Kirk. Al quinto posto con 67 (-4) Jessica Korda, Marina Alex e la coreana In-Kyung Kim, all’ottavo con 68 (-3) la neozelandese Lydia Ko, al 16° con 69 (-2) la cinese Shanshan Feng e al 30° con 70 (-1) Lexi Thompson, numero due del Rolex Ranking, e la coreana In-Gee Chun, campionessa uscente.
In netto ritardo la canadese Brooke M. Henderson e l’australiana Karrie Webb, 74.e con 74 (+3), quest’ultima probabilmente già fuori gioco nella corsa al super record di sei major diversi vinti dopo essersi imposta in cinque differenti. Deludenti la coreana So Yeon Ryu, leader mondiale, 86ª con 75 (+4), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero quattro, 107ª con 77 (+6). Il montepremi è di 3.650.000 dollari, il secondo del circuito dopo quello dell’US Womens Open (5.000.000 di dollari).
LA VIGILIA - L’Evian Resort Golf Club, a Evian-les-Bains in Francia, ospita l’Evian Championship (24-27 settembre), il quinto e ultimo major stagionale femminile dove difenderà il titolo la coreana In-Gee Chun, numero cinque mondiale. Le sua avversarie più temibili saranno le connazionali So Yeon Ryu, numero uno, e Sung Hyun Park, numero tre, un major ciascuna quest’anno, e Lexi Thompson, vincitrice domenica scorsa dell’Indy Women e tornata numero due nel Rolex Ranking. Difficile, invece, prevedere in quali condizioni di forma si presenterà la thailandese Ariya Jutanugarn, numero quattro e ferma da qualche settimana.
Quando si confrontano le migliori giocatrici del mondo, comunque, le previsioni sono sempre molto aleatorie e pertanto hanno ampie possibilità di conquistare il titolo tante altre concorrenti, tra le quali ricordiamo la neozelandese Lydia Ko, la cinese Shanshan Feng, la canadese Brooke M. Henderson, la statunitense Cristie Kerr, la norvegese Suzann Pettersen e la giapponese Haru Nomura.
Sarà particolarmente motivata l’australiana Karrie Webb, 42 anni e 41 successi nel tour con sette major che, in caso di vittoria, diventerebbe l’unica giocatrice al mondo capace di imporsi in sei major diversi. Ha già il record di cinque differenti, tuttavia non attraversa un gran momento e, probabilmente, non le sarà sufficiente fare appello alla sua grandissima classe. Il montepremi è di 3.650.000 dollari, il secondo del circuito dopo quello dell’US Womens Open (5.000.000 di dollari).
Il francese Julien Guerrier, 32enne di Evreux, ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera nel Challenge Tour imponendosi con 271 (71 68 65 67, -17) nell’Irish Challenge (Challenge Tour) disputato sul percorso del Mount Wolseley Hotel Spa & Golf Resort (par 72), a Carlow in Irlanda.
Sono terminati in bassa classifica Jacopo Vecchi Fossa, 53° con 293 (68 77 71 76, +5), autore nel terzo giro di una "hole in one" (buca 16, par 3, metri 197), e Federico Maccario, 60° con 296 (71 75 72 78, +8).
Guerrier, che ha ricevuto un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro, con un impeccabile giro finale in 67 (-5, con cinque birdie senza bogey), ha lasciato a sei colpi il norvegese Jarand Ekeland Arnoy, l’inglese Steven Brown e lo svedese Oscar Lengden (277, - 11). Al quinto posto con 279 (-9) i finlandesi Oliver Lindell e Kalle Samooja, l’inglese Charlie Ford, l’austriaco Manuel Trappel e lo svedese Jens Dantorp.
Sono usciti al taglio: Andrea Pavan, 73° con 149 (78 71, +5), Filippo Bergamaschi, 85° con 150 (77 73, +6), Aron Zemmer, 92° con 151 (76 75, +7), Andrea Bolognesi, 113° con 154 (78 76, +10), e Luigi Zenere, 146° con 166 (87 79, +22).
TERZO GIRO - Sono rimasti a metà classifica Jacopo Vecchi Fossa, 36° con 217 (69 77 71, +1) e autore di una "buca in uno", e Federico Maccario, 39° con 218 (71 75 72, +2), nell’Irish Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Mount Wolseley Hotel Spa & Golf Resort (par 72), a Carlow in Irlanda.
Il francese Julien Guerrier ha girato in 65 (-7) colpi e con lo score di 204 (71 68 65, -2) ha sorpassato lo svedese Oscar Lengden, leader per due turni e ora secondo con 205 (-11). In terza posizione con 207 (-9) il norvegese Jarand Ekeland Arnoy, in quarta con 208 (-8) l’inglese Steven Brown e in quinta con 209 (-7) lo svedese Jens Dantorp.
Julien Guerrier, 32enne du Evreux con un titolo nel circuito ottenuto quest’anno, ha realizzato sette birdie senza bogey.
"Hole in one" di Vecchi Fossa - Jacopo Vecchi Fossa ha centrato direttamente dal tee la buca 16, par 3 di 197 metri. Sotto l’aspetto dello score non ha ottenuto molto dalla "buca in uno" perché nel resto del tracciato è stato molto altalenante segnando cinque birdie, due bogey e due doppi bogey che, insieme all’ace, hanno fatto 71 (-1). Per Federico Maccario due birdie e due bogey per il 72 (par).
Fuori gioco - Sono usciti al taglio: Andrea Pavan, 73° con 149 (78 71, +5), Filippo Bergamaschi, 85° con 150 (77 73, +6), Aron Zemmer, 92° con 151 (76 75, +7), Andrea Bolognesi, 113° con 154 (78 76, +10), e Luigi Zenere, 146° con 166 (87 79, +22). Il montepremi è di 180.000 euro. Al vincitore andranno 28.800 euro.
SECONDO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa (69 77) e Federico Maccario (71 75), 37.i con 146 (+2), sono i soli italiani rimasti in gara nell’Irish Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Mount Wolseley Hotel Spa & Golf Resort, a Carlow in Irlanda. Ha mantenuto il comando con 136 (68 68, -8) lo svedese Oscar Lengden, reduce dal successo di domenica scorsa nel Bridgestone Challenge disputato con formula stableford modificata, il quale ha portato a tre colpi il vantaggio sul secondo classificato, il francese Julien Guerrier (139, -5). In terza posizione con 140 (-4) l’inglese Steven Brown e il transalpino Jerome Lando Casanova, e in quinta con 141 (-3) il danese Morten Orum Madsen, i finlandesi Oliver Lindell e Kalle Samooja, l’olandese Reinier Saxton, il francese Mathieu Fenasse e il norvegese Jarand Ekeland Arnoy.
Sono usciti al taglio: Andrea Pavan, 73° con 149 (78 71, +5), Filippo Bergamaschi, 85° con 150 (77 73, +6), Aron Zemmer, 92° con 151 (76 75, +7), Andrea Bolognesi, 113° con 154 (78 76, +10), e Luigi Zenere, 146° con 166 (87 79, +22). Il montepremi è di 180.000 euro. Al vincitore andranno 28.800 euro.
PRIMO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa è al secondo posto con 69 (-3) colpi e Federico Maccario al settimo con 71 (-1) dopo il primo giro dell’Irish Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Mount Wolseley Hotel Spa & Golf Resort, a Carlow in Irlanda.
E’ al vertice con 68 (-4) lo svedese Oscar Lengden, reduce dal successo nel Bridgestone Challenge disputato con formula stableford modificata, e sono in terza posizione gli scozzesi David Law e Grant Forrest, l’olandese Darius Van Driel e l’inglese Charlie Ford, mentre affiancano Maccario i francesi Gregoire Schoeb e Julien Guerrier e gli inglesi Matthew Baldwin e Max Orrin.
Accusano ritardo Aron Zemmer, 74° con 76 (+4), Filippo Bergamaschi, 89° con 77 (+5), Andrea Pavan e Andrea Bolognesi, 102.i con 78 (+6), e Luigi Zenere, 147° con 87 (+15). Il montepremi è di 180.000 euro. Al vincitore andranno 28.800 euro.
LA VIGILIA - Andrea Pavan, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Andrea Bolognesi, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi e Luigi Zenere prendono parte all’Irish Challenge (14-17 settembre) in programma sul tracciato del Mount Wolseley Hotel Spa & Golf Resort, a Carlow in Irlanda.
Alcuni tra i migliori giocatori del circuito hanno preferito prendersi una settimana di riposo, tuttavia il field presenta buoni elementi quali gli svedesi Jens Dantorp e Oscar Lengden, reduce dal successo nel Bridgestone Challenge disputato con formula stableford modificata, i francesi Clemet Sordet e Julien Guerrier, gli inglesi Paul Howard, Max Orrin, Steven Brown e Charlie Ford, il gallese Rhys Davies e l’islandese Birgir Hafthorsson. Il montepremi è di 180.000 euro. Al vincitore andranno 28.800 euro.
Matteo Manassero è terminato al 17° posto con 275 (68 68 68 71, -9) colpi nel KLM Open svoltosi sul percorso del The Dutch (par 71), nella città di Spijk in Olanda. Ha ottenuto il primo titolo nell’European Tour il francese Romain Wattel (269 - 69 67 64 69, -15), che in un combattuto finale ha avuto ragione del giovane canadese Austin Connelly (270, -14). In terza posizione con 271 (-13) gli inglesi Lee Westwood ed Eddie Pepperell, i sudafricani George Coetzee e Justin Walters, il tedesco Sebastian Heisele e il transalpino Joel Stalter.
Al nono posto con 272 (-12) gli inglesi Chris Wood e Matt Wallace, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo svedese Joakim Lagergren e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, che a quattro buche dalla fine sembrava destinato a prendersi il titolo, ma lo ha gettato al vento con due doppi bogey. Al 25° con 277 (-7) il finlandese Mikko Ilonen che non ha brillato, però ha avuto il merito di realizzare la "buca in uno" numero 1000 sul circuito durante primo giro (buca 14, par 3, metri 122).
Romain Wattel, 26enne di Montpellier, ha realizzato quattro birdie e due bogey sulle prime undici buche poi ha proseguito in par (69, -2) lasciando il pallino agli altri, strategia che gli ha permesso di salire sul gradino più alto del podio al 187° torneo disputato. L’ultimo francese a vincere l’Open d’Olanda era stato Marcel Dallemagne nel 1933. Per il successo Wattel ha ricevuto un assegno di 300.000 euro su un montepremi di 1.800.000 euro.
Matteo Manassero, settimo alla partenza, è andato un colpo sotto par dopo sei buche (due birdie, un bogey), poi è stato altalenante nella parte centrale dove ha messo insieme quattro bogey (uno derivato da un birdie annullato con due colpi di penalità) e un birdie, quindi l’impennata con un eagle a chiedere che lo ha fatto risalire di una decina di posizioni. Comunque una prova sicuramente positiva. Sono usciti al taglio Nino Bertasio, 84° con 144 (70 74, +2), e Luca Cianchetti, 139° con 152 (77 75, +10).
TERZO GIRO - Matteo Manassero, settimo con 204 (68 68 68, -9), ha guadagnato altre due posizioni nel KLM Open (European Tour) e nel giro finale potrà giocarsi le sue carte anche se ha cinque colpi di distacco del leader, il thailandese Kiradech Aphibarnrat (199 - 68 65 66, -14).
Sul percorso del The Dutch (par 71), nella città di Spijk in Olanda, saranno in corsa per il titolo anche i francesi Romain Wattel, secondo con 200 (-13), e Joel Stalter, terzo con 201 (-12), e l’inglese Lee Westwood, il tedesco Sebastian Heisele e lo svedese Joakim Legergren, quarti con 202 (-11). Affiancano Manassero, e hanno le stesse ambizioni, anche il canadese Austin Connelly e i sudafricani Justin Walters e George Coetzee, mentre è più difficile che possano rientrare gli inglesi Matt Wallace e Richard Finch, undicesimi con 205 (-8).
Kiradech Aphibarnrat, 28enne di Bangkok con tre titoli nel tour, si è espresso con cinque birdie per il 67 (-5), l’ultimo sulla buca 18 con un putt di circa nove metri in discesa, che gli ha dato la leadership solitaria. Matteo Manassero è partito molto male con un bogey e un doppio bogey che lo hanno fatto scivolare dalla nona posizione, acquisita dopo due giri, a oltre la trentesima. Ha però reagito subito con due birdie nelle successive quattro buche e poi in quelle di rientro è ritornato tra i top ten con altri quattro birdie siglando il terzo 68 (-3) consecutivo.
Sono usciti al taglio Nino Bertasio, 84° con 144 (70 74, +2), e Luca Cianchetti, 139° con 152 (77 75, +10). Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero è al sesto posto con 136 (68 68, -6) colpi nel KLM Open (European Tour) che si sta disputando sul percorso del The Dutch (par 71), nella città di Spijk in Olanda. La classifica è provvisoria, poiché il secondo giro non è stato portato a termine a causa dei ritardi accumulati nel primo, ma non potranno evitare il taglio Nino Bertasio, 82° con 144 (70 74, +2), e Luca Cianchetti, 138° con "+8" dopo sette buche.
E’ al comando con 132 (65 67, -10) il francese Joel Stalter che precede di misura il thailandese Kiradech Aphibarnrat (133, -9) e di due colpi il tedesco Sebastian Heisele (134, -8). Tra coloro che hanno terminato il turno l’inglese Lee Westwood è quarto con 135 (-7) e lo scozzese Marc Warren affianca Manassero. In ritardo l’irlandese Padraig Harrington e il sudafricano Dean Burmester, 54.i con 142 (par), che comunque rimarranno in gara.
Joel Stalter, 25enne di Thionville con un titolo nel Challenge Tour, ha realizzato un 67 (-4) con sei birdie e due bogey. Matteo Manassero ha condotto il secondo giro consecutivo in 68 (-3) con cinque birdie e due bogey. Nino Bertasio aveva perso terreno (un birdie, due bogey), ma era ancora nel torneo dopo 17 buche, poi un doppio bogey alla 18ª lo ha messo fuori gioco. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Pioggia e vento hanno impedito il regolare svolgimento del primo giro del KLM Open (European Tour) sul percorso del The Dutch (par 71), nella città di Spijk in Olanda. Hanno concluso il turno solo metà dei concorrenti, tra i quali Luca Cianchetti, 132° con 77 (+6) colpi, ampiamente penalizzato dalle condizioni atmosferiche. Hanno invece giocato solo due buche Nino Bertasio, 28° con il par, e Matteo Manassero, 53° con "+1".
Guidano la classifica provvisoria con 66 (-5) l’austriaco Bernd Wiesberger e l’inglese Richard Finch, seguiti a un colpo dallo svedese Joakim Lagergren e dal cinese Ashun Wu (67, -4). In quinta posizione con 68 (-3) l’olandese Maarten Lafeber, il francese Matthieu Pavon, l’inglese Matt Wallace e gli svedesi Johan Edfors e Pontus Widegren, in 17ª con 70 (-1) Chris Wood e in 28ª con 71 (par) il gallese Jamie Donaldson.
Bernd Wiesberger ha segnato sette birdie e due bogey e Richard Finch sei birdie e un bogey. Luca Cianchetti ha tenuto il par per nove buche (due bogey e due birdie), poi nel rientro sono arrivati quattro bogey e un doppio bogey. Per Nino Bertasio due par e per Matteo Manassero un bogey e un par. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour propone il KLM Open (14-17 settembre) in programma sul percorso del The Dutch, nella città di Spijk in Olanda. Vi prendono parte tre giocatori azzurri: Matteo Manassero, Nino Bertasio e Luca Cianchetti, che usufruirà ancora di un invito. Il field del torneo annovera buoni giocatori, malgrado numerose defezioni. Saranno infatti al via l’irlandese Padraig Harrington, gli inglesi Chris Wood, Lee Westwood, Andy Sullivan e James Morrison, l’austriaco Bernd Wiesberger, il belga Nicolas Colsaerts, i sudafricani Dean Burmester e Thomas Aiken, lo statunitense Julian Suri, il cinese Ashun Wu e i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat.
Matteo Manassero cercherà, nel finale di stagione, quella continuità che non l’ha assistito fino a questo momento come testimoniano il nono posto nel Czech Masters e il taglio subito in Svizzera nelle ultime due partecipazioni. Nino Bertasio sta cercando di portarsi nella zona "carta 2018" della money list. E’ andato a premio in quattro delle ultime cinque uscite e ciò lascia ben sperare.
Luca Cianchetti, al quarto torneo da professionista nel circuito, ha offerto prestazioni molto differenti che sono andate dall’ottavo posto nell’European Open all’uscita anticipata nell’European Masters. Importante, comunque, che faccia esperienza in vista della prossima stagione. Il montepremi è di 1.800.000 euro con prima moneta di 300.000 euro.
Il torneo su Sky - Il KLM Open verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 14 settembre e venerdì 15, dalle ore 15,30 alle ore 18,30 (Sky Sport 3 HD); sabato 16, dalle ore 14 alle ore 17,30 (Sky Sport 2 HD); domenica 17, dalle ore 13 alle ore 17,30 (Sky Calcio 12). Commento di Silvio Grappasonni e di Donato Di Ponziano
Francesco Molinari si è classificato al 12° posto con 273 (68 65 72 68, -11) colpi nel BMW Championship, terza gara dei PlayOffs del PGA Tour, e non è riuscito a entrare fra i trenta finalisti che nel Tour Championship (21-24 settembre) si contenderanno i dieci milioni di dollari di primo premio della FedEx Cup, assegnati attraverso una speciale graduatoria a punti.
Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, ha vinto dopo una corsa di testa l’australiano Marc Leishman (261 - 62 64 68 67, -23) con cinque colpi di margine su Rickie Fowler e sull’inglese Justin Rose (266, -18). Al quarto posto con 268 (-16) l’altro australiano Jason Day, al quinto con 269 (-15) Matt Kuchar e lo spagnolo Jon Rahm e al settimo con 271 (-13) Jordan Spieth e Tony Finau. L’iberico Sergio Garcia ha affiancato Molinari e in tal mondo si è guadagnato la finale. Non ce l’ha fatta, invece, Phil Mickelson, 20° con 274 (-10). Tra metà e bassa classifica lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e Dustin Johnson, leader mondiale e campione uscente del torneo, 33.i con 276 (-8), Justin Thomas e il giapponese Hideki Matsuyama, 47.i con 279 (-5), e il nordirlandese Rory McIlroy, 58° con 282 (-2), vincitore lo scorso anno della FedEx Cup.
Francesco Molinari, terminato 37° nella graduatoria FedEx, ha recuperato nel giro finale otto posizioni con un 68 (-3, con cinque birdie e due bogey) e ha sicuramente disputato un’ottima prova in cui ha pagato un prezzo troppo alto per qualche incertezza nel terzo giro e soprattutto per il bogey alla 16ª del quarto, che gli ha fatto perdere la nona piazza sufficiente per passare il turno. Con lui sono usciti dalla FedEx, tra gli altri, anche il sudafricano Louis Oosthuizen (31°), lo svedese Henrik Stenson (32°), il già citato Mickelson (34°), il sudafricano Charl Schwartzel (44°), Rory McIlroy (58°) e Rafa Cabrera Bello (61°).
Con la sua impresa Marc Leishman (67,-4 conclusivo con sei birdie e due bogey) è salito al quarto posto nella FedEx e avrà un indubbio beneficio oltre ad essersi assicurato ben 1.575.000 dollari di prima moneta (su $ 8.750.000 in palio). Infatti prima del Tour Championship i punti verranno resettati e si partirà per la volata conclusiva con lo stesso ordine di classifica, però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare ai 10 milioni di dollari. Nell’ordine avranno 2.000 punti il leader Jordan Spieth, 1.800 Justin Thomas, 1.520 Dustin Johnson, 1.296 Marc Leishman e 1.280 Jon Rahm. Costoro avranno il vantaggio di assicurarsi il jackpot se vinceranno all’East Lake GC, di Atlanta in Georgia, mentre per tutti gli altri, a iniziare da Rickie Fowler, sesto con 1.120 punti e da Hideki Matsuyama, settimo con 960, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
TERZO GIRO - Francesco Molinari è al 20° posto con 205 (68 65 72, -8) colpi a un giro dal termine del BMW Championship, terzo dei quattro tornei dei PlayOffs del PGA Tour che assegnano i 10.000.000 di dollari della FedEx Cup al primo di una speciale graduatoria a punti. Con questa posizione il torinese sarebbe escluso dalla quarta e ultima prova (Tour Championship, 21-24 settembre, East Lake GC, Atlanta, Georgia) dove si competerà per il jackpot, e per rientrare tra i primi trenta della classifica FedEx, che vi saranno ammessi, dovrà risalire nel giro finale almeno fino all’ottavo posto.
Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, ha continuato la sua corsa di testa l’australiano Marc Leishman (194 - 62 64 68, -19) che ha portato a cinque i colpi di vantaggio sul connazionale Jason Day e su Rickie Fowler (199, -14). E’ salito al quarto posto con 201 (-12) l’inglese Justin Rose e ha rimontato dal 29° al quinto con 202 (-11) lo spagnolo Jon Rahm (5° in FedEx Cup), dove è affiancato da altri sei concorrenti tra i quali Matt Kuchar. Al 15° con 204 (-9) Phil Mickelson e l’iberico Sergio Garcia, al 27° con 206 (-7) Jordan Spieth, leader della FedEx Cup, e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, al 41° con 208 (-5) Justin Thomas (2° FC), al 49° con 210 (-3) il giapponese Hideki Matsuyama (4° FC), al 52° con 211 (-2) il nordirlandese Rory McIlroy e al 55° con 212 (-1) Dustin Johnson (3° FC), numero uno mondiale e campione uscente della gara.
Al torneo prendono parte 70 concorrenti, i primi della classifica della FedEx Cup dopo il taglio avvenuto al termine del Dell Championship, ma come detto solo 30 potranno disputare la gara finale. Prima di questo evento i punti verranno resettati e si partirà per la volata conclusiva con lo stesso ordine di classifica, però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare al titolo. Il primo avrà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.600, 1.440 e 1.280 fino ai 115 del 30°. I primi cinque avranno il vantaggio di acquisire comunque il lucroso primo premio se vinceranno, mentre per tutti gli altri, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
Con l’attuale graduatoria Spieth, Thomas e Johnson manterrebbero le prime tre posizioni nella FedEx, Leishman salirebbe in quarta e Rahm rimarrebbe in quinta con Fowler in sesta e Matsuyama in settima. Entrerebbe tra i 30 Garcia e sarebbero fuori, oltre a Molinari, anche Mickelson, Cabrera Bello e McIlroy.
Marc Leishman, la scorsa settimana terzo nel Dell Championship, ha segnato cinque birdie e due bogey per il 68 (-3). Francesco Molinari, che avrebbe qualche chance di andare in Georgia anche con un decimo o undicesimo posto, ma dipendendo poi dai piazzamenti gli altri, ha perso quindici posizioni con un 72 (+2). Ha condotto sedici buche con un doppio bogey e un bogey, ma quando la situazione stava diventando irrecuperabile ai fini della FedEx ha realizzato due birdie a chiudere che gli hanno riaperto possibilità di recupero. Il montepremi è di 8.750.000 euro con prima moneta di 1.575.000 dollari.
SECONDO GIRO - Francesco Molinari, con un ottimo secondo giro in 65 (-6) colpi e il totale di 133 (68 65, -9), è salito dal 24° al quinto posto nel BMW Championship, terzo dei quattro tornei dei PlayOffs del PGA Tour che assegnano i 10.000.000 di dollari della FedEx Cup al primo di una speciale graduatoria a punti. Con questa classifica il torinese sarebbe ammesso alla quarta e ultima prova (Tour Championship, 21-24 settembre, East Lake GC, Atlanta, Georgia) dove si competerà per il jackpot.
Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, ha mantenuto il comando l’australiano Marc Leishman (126 - 62 64, -16) che ha allungato sul connazionale Jason Day (139, -13), raggiunto da Rickie Fowler. Al quarto posto con 132 (-10) Patrick Cantlay, al 12° con 135 (-7) Jordan Spieth, leader della FedEx Cup, Phil Mickelson e l’inglese Justin Rose, al 22° con 136 (-6) gli spagnoli Sergio Garcia e Rafa Cabrera Bello e al 29° con 137 (-5) Justin Thomas (2° FC) e l’iberico Jon Rahm (5° FC). Più indietro il giapponese Hideki Matsuyama (4° FC), 47° con 140 (-2), il nordirlandese Rory McIlroy, vincitore lo scorso anno della FedEx Cup, 50° con 141 (-1), e Dustin Johnson (3° FC), numero uno mondiale e campione uscente della gara, 61° con 143 (+1).
Al torneo prendono parte 70 concorrenti, i primi della classifica della FedEx Cup dopo il taglio avvenuto al termine del Dell Championship, ma solo 30 potranno disputare la gara finale. Prima di questo evento i punti verranno resettati e si partirà per la volata conclusiva con lo stesso ordine di classifica, però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare al titolo. Il primo avrà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.600, 1.440 e 1.280 fino ai 115 del 30°. I primi cinque avranno il vantaggio di acquisire comunque il lucroso primo premio se vinceranno, mentre per tutti gli altri, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
Con l’attuale graduatoria Spieth, Thomas e Johnson manterrebbero le prime tre posizioni nella FedEx, Leishman salirebbe in quarta e Fowler in quinta facendo retrocedere Matsuyama (6°) e Rahm (7°). Molinari entrerebbe con il 27° posto e sarebbero fuori Mickelson, Garcia, Cabrera Bello e McIlroy.
Marc Leishman, la scorsa settimana terzo nel Dell Championship, ha segnato otto birdie e un bogey per il 64 (-7). Percorso netto per Francesco Molinari, con sei birdie, tre per ciascuna metà del campo, senza bogey. Il montepremi è di 8.750.000 euro con prima moneta di 1.575.000 dollari.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 24° con 68 (-3) colpi, ha effettuato una buona partenza nel BMW Championship, terzo dei quattro tornei dei PlayOffs del PGA Tour che assegnano i 10.000.000 di dollari della FedEx Cup al primo classificato di una speciale graduatoria a punti.
Sul percorso del Conway Farms GC (par 71), a Lake Forest nell’Illinois, ha preso il comando con un ottimo 62 (-9) l’australiano Marc Leishman, settimo in FedEx Cup. Ha due colpi di vantaggio sul connazionale Jason Day, su Charley Hoffman e su Jamie Lovemark (64, -7) e tre su Jordan Spieth, leader della FedEx, Rickie Fowler (6° FC), Keegan Bradley, Tony Finau e sullo spagnolo Rafa Cabrera Bello (65, -6). Al decimo posto con 66 (-5) Phil Mickelson, al 14° con 67 (-4) Justin Thomas (2° FC), al 24°, insieme a Molinari, l’iberico Sergio Garcia, al 36° con 69 (-2) l’inglese Paul Casey e lo spagnolo Jon Rahm, al 49° con 71 (par) Dustin Johnson, numero uno mondiale e campione uscente della gara, e al 56° con 72 (+1) il giapponese Hideki Matsuyama e il nordirlandese Rory McIlroy, vincitore lo scorso anno della FedEx Cup.
Marc Leishman, terzo la scorsa settimana nel Dell Champioship, ha realizzato dieci birdie e un bogey. Francesco Molinari ha segnato tre birdie sulle prime nove buche, poi ha fissato lo score con un bogey e un birdie.
Al torneo prendono parte 70 concorrenti, i primi della classifica della FedEx Cup dopo il taglio avvenuto al termine del Dell Championship, ma solo 30 potranno disputare la gara finale, il Tour Championship (21-24 settembre, East Lake GC, Atlanta, Georgia). Prima di questo evento i punti saranno resettati e si partirà per la volata conclusiva con lo stesso ordine di classifica, però con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare al titolo. Il primo avrà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.600, 1.440 e 1.280 fino ai 115 del 30°. I primi cinque avranno il vantaggio di acquisire comunque il lucroso primo premio se vinceranno, mentre per tutti gli altri, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
Con l’attuale graduatoria Marc Leishman entrerebbe tra i primi cinque FedEx, mandando al sesto posto Jon Rahm, quinto alla partenza, e Phil Mickelson fra i trenta. Resterebbero fuori Francesco Molinari (che deve arrivare almeno entro i primi otto, dipendendo anche dagli altri), Sergio Garcia, Rafa Cabrera Bello e Rory McIlroy (al quale occorre un quarto posto). Il montepremi è di 8.750.000 euro con prima moneta di 1.575.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari partecipa al BMW Championship (14-17 settembre), terzo dei quattro tornei dei PlayOffs del PGA Tour che assegnano i 10.000.000 di dollari della FedEx Cup al primo classificato di una speciale graduatoria a punti. All’evento, che si disputa sul percorso del Conway Farms GC, a Lake Forest nell’Illinois, sono stati ammessi 70 concorrenti, i primi della classifica della FedEx Cup dopo il taglio avvenuto al termine del precedente Dell Championship, ma solo 30 potranno disputare la gara finale, il Tour Championship (21-24 settembre, East Lake GC, Atlanta, Georgia).
Molinari, al momento 42° nella FedEx, ha 208 punti di distacco dal 30° posto che qualifica e dovrà compiere un’impresa se vorrà fare il viaggio in Georgia. Infatti, per essere sicuro di andarci, dovrà classificarsi entro i primi otto. Matematicamente fino al 16° posto (che assegna 212 punti) può avere speranze, ma dipenderà soprattutto dai risultati degli altri e, in realtà, tali chances sono prossime allo zero dopo la decima/undicesima piazza.
Calamitano i favori della vigilia gli attuali primi cinque della FedEx Cup, nell’ordine Jordan Spieth, Justin Thomas, vincitore del Dell Championship, Dustin Johnson, numero uno mondiale e campione uscente nella gara, il giapponese Hideki Matsuyama e lo spagnolo Jon Rahm, che in ogni caso proveranno quanto meno a mantenere la posizione, importantissima ai fini della conquista dei 10 milioni di dollari. Infatti prima del Tour Championship i punti saranno resettati e si partirà per la volata finale con lo stesso ordine di classifica, ma con punteggio diverso studiato appositamente per consentire a buona parte dei contendenti di puntare al titolo. Il primo avrà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.600, 1.440 e 1.280 fino ai 115 del 30°. I primi cinque avranno il vantaggio di acquisire comunque il lucroso primo premio se vinceranno, mentre per tutti gli altri, anche in caso di successo, non sarà matematico imporsi nella FedEx Cup.
Oltre a Molinari sono a rischio giocatori di peso come l’iberico Sergio Garcia (34°), che dovrà terminare almeno 18°, Phil Mickelson (36°, massimo 13°), il sudafricano Charl Schwartzel (43°, massimo 6°), il nordirlandese Rory McIlroy (51°, massimo 4), campione in carica della FedEx Cup, e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello (60°, massimo terzo). Il montepremi è di 8.750.000 euro dei quali 1.575.000 dollari andranno al vincitore.
Il torneo su Sky - Il BMW Championship andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 14 settembre, dalle ore 21 alle ore 1 (Sky Sport Plus HD); venerdì 15, dalle ore 23 alle ore 1 (Sky Sport 3 HD); sabato 16 e domenica 17, dalle ore 21 alle ore 24 (Sky Sport 3 HD). Commento di Alessandro Lupi e di Nicola Pomponi.
Il maltempo ha impedito lo svolgimento del terzo giro del Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort sull’impegnativo percorso del Golf Club Udine (par 72) e pertanto è stata considerata definitiva la classifica maturata al termine del secondo. Essendo al comando con 137 (-7) colpi lo statunitense Clark Dennis (67 70) e l’australiano Peter Fowler (69 68), per designare il vincitore del torneo in calendario nel Senior Tour Europeo e nell’Italian Pro Tour è stato necessario uno spareggio che Dennis si è assicurato con un birdie alla prima buca.
Al terzo posto con 138 (-6) il sudafricano Chris Williams e il danese Steen Tinning e al quinto con 139 (-5) gli inglesi Barry Lane, Roger Chapman e Gary Marks, il gallese Stephen Dodd, che difendeva il titolo, lo svedese Jarmo Sandelin e lo svizzero Andrè Bossert.
Il migliore degli italiani è stato Costantino Rocca, 26° con 144 (72 72, par) colpi, buon gioco ma qualche incomprensione con il putter, e bassa classifica per Mauro Bianco, 53° con 155 (+11), Carlo Alberto Acutis, 54° con 158 (+14), e per i tre amateur Gianni Airaga, Loris Vento e Massimo Franco, 55.i con 162 (+18). In 38ª posizione con 146 (+2) l’americano Zeke Martinez che da molti anni lavora nella penisola.
Italian Pro Tour - Il Senior Italian Open presented by Villaverde Hotel & Resort è stato l’ottavo degli undici tornei dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica i passaggi in Emilia Romagna, Sicilia, Friuli, Lombardia, Sardegna, Veneto e Valle d’Aosta dimostrano come il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione. L’Italian Pro Tour 2017 è sponsorizzato da BMW e da Lyoness e, in questa manifestazione, lo è stato anche da Sky Gas & Power.
Le interviste - Clark Dennis, 51enne di Houston, quest’anno si era già trovato in vetta dopo due giri in tre occasioni e aveva sempre ceduto nel terzo. Questa volta lo stop gli è stato d’aiuto e il playoff favorevole. "Penso di aver meritato il titolo - ha detto - sia per il bel putt che ho messo a segno nello spareggio, che per quanto ho espresso. Dedico il successo a mia moglie e ai miei tre figli che sono in Texas. Abbiamo giocato su un ottimo campo, ma soprattutto il torneo mi ha fatto scoprire una regione veramente bella e piena di attrattive. Farò passaparola e, soprattutto, l’anno prossimo tornerò sicuramente per goderla di nuovo". Il primo successo nel tour gli ha reso 52.500 euro su un montepremi di 350.000 euro.
Gabriele Lualdi, presidente del circolo ospitante, ha dichiarato a consuntivo: "Sono molto soddisfatto dell’esito del torneo, pioggia a parte contro cui non si poteva far nulla. Rispetto allo scorso anno c’è stato un salto qualitativo a livello di giocatori e abbiamo presentato un percorso rinnovato, ben diverso da quello del 2016, per il quale abbiamo ricevuto elogi da tutti i concorrenti. Del resto hanno anche preso atto che abbiamo messo in opera alcuni consigli che loro stessi ci avevano suggerito. Nel 2018 il Senior Italian Open sarà ancora qui, ma si disputerà a giugno. Stiamo stabilendo la data con i responsabili del circuito e sicuramente potremo giovarci di un tempo migliore, con l’opportunità di presentare il tracciato al top".
Il percorso - Le 18 buche del GC Udine, sicuramente impegnative, disegnate dagli architetti Marco Croze, John Harris e Fulvio Bani, si snodano in uno splendido contesto paesaggistico seguendo la morfologia dei colli, tra querce e alberi secolari, con un manto erboso curatissimo. Rispetto allo scorso anno sono state apportate modifiche e completamente rifatte le buche sette e sedici con un aumento della lunghezza complessiva del tracciato di oltre 300 metri (totale 6.336 metri).
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)