L’azzurro Giacomo Fortini, decimo con 135 (62 73, -9), ha perso la leadership, ma è rimasto in alta classifica nel secondo giro del Lignano Open, torneo dell’Alps Tour che si conclude con la disputa del terzo sul percorso del Golf Club Lignano (par 72). L’evento ha quale Official Sponsor l’azienda Sky Gas & Power.
Il Lignano Open è il sesto degli undici tornei dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con avvenimenti che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale.
Si è portato al comando con 131 (63 68, -13) colpi il francese Xavier Poncelet, che precede di misura i connazionali Raphael Marguery e Fabien Marty e l’austriaco Markus Habeler (132, -12) e di due colpi lo svizzero Marc Dobias, l’austriaco HP Bacher e lo scozzese Jack McDonald, quinti con 133 (-11).
Sono in buona posizione Stefano Pitoni, 17° con 137 (70 67, -7), Andrea Saracino (69 69) e l’amateur Takayuki Matsui (70 68), 24.i con 138 (-6). Tra gli altri otto italiani rimasti in gara vi sono ancora due dilettanti - che si stanno comportando ottimamente - Alberto Castagnara del circolo ospitante, 30° con 139 (-5) insieme a Marco Archetti, Emmanuele Lattanzi e a Leonardo Sbarigia, e al 41° posto con 140 (-4) Giacomo Spoti con i pro Cesare Turchi, Carlo Casalegno e Guido Migliozzi. Tra i concorrenti usciti al taglio, caduto a 140, Andrea Rota e Alessandro Grammatica, 52.i con 141 (-3), Marco Crespi, Joon Kim e Niccolò Quintarelli, 78.i con 143 (-1).
Sono rimasti in corsa in 51 giocatori (12 italiani), compresi cinque dilettanti, poiché insieme agli azzurri c’è anche lo spagnolo Adria Arnaus (30°), vincitore a giugno del Villaverde Open a Udine. Nel giro conclusivo i professionisti si contenderanno il montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro. Ingresso gratuito per il pubblico anche nell’ultima giornata.
Le interviste - Stefano Pitoni, 27enne reatino, lo scorso anno tre volte vincitore nell’Alps Tour, ha messo insieme un eagle, il terzo in due giri, quattro birdie e un bogey per il 67. "E’ andata bene - ha detto - mi sono divertito. Il gioco lungo mi ha assistito parecchio, il putter lo stesso, ho fatto pochissimi errori, ho preso tre putt alla buca 3, ma non ero molto vicino alla bandiera e ci può stare. Il ‘meno 5’ di oggi è il mio miglior score fino ad ora. Non ho giocato molto a inizio stagione e sto facendo un po’ di fatica. No, non penso affatto di poter entrare tra i primi sei della money list al termine del torneo, che potranno saltare lo Stage1 della Qualifying School europea. Sono troppo lontano: domani sarò in campo tranquillo e sereno e lo Stage 1 andrò a disputarlo a Bogogno".
Xavier Poncelet ha girato in 68 (-4) con cinque birdie e l’unico bogey in 36 buche: "Sono stato sostenuto da un ottimo gioco da tee a green che mi ha fatto ottenere un buon risultato, malgrado una giornata poco brillante con il putter. Il campo è tenuto benissimo, è perfettamente preparato, è difficile per via dei tanti bunker e sono stati bravi i miei colleghi a ottenere parecchi score sotto par. Prospettive? Attualmente sono 14° nell’ordine di merito. Fino ad ora non stavo pensando di poter salire, ma da oggi vedo il futuro con ottica diversa".
Il percorso - Il percorso si estende su una superficie di 70 ettari di verde estremamente curato e la sua conformazione si adatta a ogni livello di gioco. Le 18 buche, perfettamente incastonate tra alcuni laghetti e la rigogliosa vegetazione della pineta, si caratterizzano per i lunghi fairway, i grandi green e per le vaste aree di sabbia naturale. Continua a ricevere unanimi consensi dai giocatori per preparazione e qualità tecnica.
Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito
www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram sono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.
Il dilettante azzurro Giacomo Fortini, leader con 62 (-10) colpi, nuovo record del campo, è stato il protagonista nella prima giornata del Lignano Open, torneo dell’Alps Tour in svolgimento sul percorso del Golf Club Lignano (par 72). L’evento ha quale Official Sponsor l’azienda Sky Gas & Power.
E’ il sesto degli undici tornei dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con avvenimenti che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale.
Fortini precede di un colpo il francese Xavier Poncelet (63, -9) e di due lo svizzero Marc Dobias (64, -8). Al quarto posto con 66 (-6) lo spagnolo Juan Carlos Osorio, il transalpino Robin Roussel, l’olandese Lars Van Meijel e l’inglese Liam Harper. Sono in alta classifica altri due amateur - che complessivamente si sono comportati molto bene - Alberto Castagnara, che gioca in casa, e Jacopo Ricesso, 13.i con 68 (-4) insieme ad Alessandro Grammatica e ad Emmanuele Lattanzi. Seguono in 24ª posizione con 69 (-3) Andrea Saracino, Andrea Vercesi, Andrea Rota ed Edoardo Vizzotto (am) e in 35ª con 70 (-2), Lorenzo Sbarigia, Stefano Pitoni, Carlo Casalegno e Takayuki Matsui (am). Appena dietro, ma in grado di recuperare, Niccolò Quintarelli, Corrado De Stefani e Michele Cea che sono tra i numerosi concorrenti al 46° posto con 71 (-1).
Formula e montepremi - Il Lignano Open si svolge sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 lascerà in corsa i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e gli amateur entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Il leader - Giacomo Fortini, reduce dal terzo posto con il team azzurro ai Campionati Europei a squadre, ha realizzato dieci birdie senza bogey per battere il record del campo che apparteneva dal lontano 2008 allo svedese Oskar Henningsson con 63 (-9): "E’ andata benissimo - ha detto - tutto perfetto, il gioco lungo, il gioco corto e il putting. Sto attraversando un buon momento, mi sono espresso molto bene agli Europei, come del resto i miei compagni, e sono in forma. Era da tempo che aspettavo un risultato fuori dalle righe e finalmente è arrivato. Il campo? Quando capita una giornata di questo tipo, in cui non sbagli nulla, il percorso può anche sembrare facile, ma in realtà ha le sue belle insidie. Per i prossimi giorni non ho una tattica particolare: semplicemente punterò ad arrivare più in alto possibile. Il mio futuro? Ho intenzione di rimanere per un altro anno dilettante, poi passare di categoria, ma non c’è nulla di programmato. Bisognerà vedere anche come andranno le cose".
Giacomo Fortini, 21enne di Ferrara, è tesserato per il CUS Ferrara e da anni veste la maglia azzurra. Ha scoperto il golf a sette anni frequentando il campus estivo del CUS e vanta una bella serie di successi: Trofeo Città di Mogliano Veneto e, con la compagine del CUS, Torneo di Selezione a squadre (2013); Trofeo Segafredo Zanetti (2014); Trofeo Città di Mogliano Veneto, G.P. Città di Cervia, Trofeo Segafredo Zanetti, Gara Nazionale by Boccaleone (2015); Trofeo Segafredo Zanetti, Trofeo Glauco Lolli Ghetti e Gara Nazionale by Boccaleone (2016). Ha disputato alcune gare tra i pro superando il taglio nell’Abruzzo Open (15°, Alps Tour) e nel Campionato Open (26°).
Il percorso - Il percorso, disegnato dall’architetto Marco Croze, è stato inaugurato nel 1993 in occasione del dell’Open d’Italia femminile. Si estende su una superficie di 70 ettari di verde estremamente curato e la sua conformazione si adatta a ogni livello di gioco. Le 18 buche, perfettamente incastonate tra alcuni laghetti e la rigogliosa vegetazione della pineta, si caratterizzano per i lunghi fairway, i grandi green e per le vaste aree di sabbia naturale. Sta ricevendo unanimi consensi dai giocatori per preparazione e qualità tecnica.
Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito
www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.
Scott Stallings (194 - 69 65 60, -19) è il nuovo leader del Barbasol Championship (PGA Tour) in svolgimento al RTJ Trail (Grand National, par 71) di Auburn/Opelika in Alabama.
Primo titolo nel PGA Tour per Grayson Murray, che si è imposto con 263 (67 64 64 68, -21) colpi nel Barbasol Championship (PGA Tour) al RTJ Trail (Grand National, par 71) di Auburn/Opelika in Alabama. Il 23enne di Raleigh (North Carolina), appena al 24° torneo disputato sul circuito, ha superato di un colpo Chad Collins (264, -20) e in tal modo ha avuto l’esenzione fino al termine del 2019 e un assegno di 630.000 dollari in una gara dal montepremi di 3.500.000 dollari, più basso della media di 6/7 milioni.
Al terzo posto con 265 (-19) Brian Gay, Tag Ridings e Scott Stallings, che ha eguagliato nel terzo turno il record del campo sulle 18 buche stabilito lo scorso anno dal venezuelano Jhonattan Vegas e replicato nel secondo turno anche da Chad Collins. Buona prestazione del campione sudafricano Retief Goosen, 12° con 269 (-15), e al 35° posto con 273 (-11) Jim Furyk, il coreano K.J. Choi e Arjun Atwal, primo indiano a giocare e a vincere nel PGA Tour.
TERZO GIRO - Con 60 (-11) colpi Stallings, 32enne di Worcester (Massachusetts) con tre titoli nel circuito, ha eguagliato il record del campo sulle 18 buche stabilito lo scorso anno dal venezuelano Jhonattan Vegas e replicato nel secondo turno da Chad Collins, ora al terzo posto con 196 (-17), alla pari con Tag Ridings, dopo essere stato leader a metà gara. Al secondo con 195 (-18) Grayson Murray e al quinto con 198 (-15) Cameron Tringale.
Ha perso dieci posizioni il sudafricano Retief Goosen e ne ha guadagnate 37 l’indiano Arjun Atwal, entrambi 20.i con 203 (-10). Più indietro il coreano K.J. Choi, 29° con 204 (-9), e Jim Furyk, 36° con 205 (-8). Il montepremi è di 3.500.000 dollari, inferiore rispetto alla media abituale di 6/7 milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Chad Collins (127 - 67 60, -15) è in vetta al Barbasol Championship (PGA Tour) in svolgimento al RTJ Trail (Grand National, par 71) di Auburn/Opelika in Alabama.
Collins con un giro in 60 colpi (-11 con undici birdie di cui sei di fila) ha eguagliato il record del torneo sulle 18 buche, stabilito lo scorso anno dal venezuelano Jhonattan Vegas, e ha preso quattro lunghezze di margine su Grayson Murray e su Cameron Tringale. Al quarto posto con 132 (-10) Brian Gay e il canadese David Hearn e al decimo con 134 (-8), dopo una rimonta dal 41°, il sudafricano Retief Goosen.
In bassa classifica Jim Furyk, 42° con 137 (-5), il coreano K.J. Choi, otto successi nel circuito, 48° con 138 (-4), e Arjun Atwal, 57° con 139 (-3), primo indiano a giocare e a vincere nel PGA Tour. E’ uscito al taglio, caduto a 140 (-2), lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño (142, par) e si è ritirato l’argentino Angel Cabrera, Il montepremi è di 3.500.000 dollari, inferiore rispetto alla media abituale di 6/7 milioni di dollari.
PRIMO GIRO - E’ stato sospeso il primo giro del Barbasol Championship (PGA Tour) in svolgimento al RTJ Trail (Grand National, par 71) di Auburn/Opelika in Alabama. Nella classifica provvisoria sono in vetta con 65 (-6) Martin Flores, Cameron Tringale e Zac Blair con un colpo di vantaggio su Chad Campbell, Tag Ridings, sul sudafricano Rory Sabbatini e sull’australiano Robert Allenby (66, -5), ma ha lo stesso "meno 5" Richy Werenski che, avendo due buche da giocare, ha la possibilità di andare da solo in cima alla graduatoria.
Ritardo colmabile quello che accusano Jim Furyk, il coreano K.J. Choi, il sudafricano Retief Goosen e Arjun Atwal, 42.i con 69 (-2), quest’ultimo primo indiano a giocare e a vincere nel circuito. Sembrano destinati al taglio l’argentino Angel Cabrera, 121° con 75 (+4), e lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 127° con 76 (+5). Il montepremi è di 3.500.000 dollari, inferiore rispetto alla media abituale di 6/7 milioni di dollari.
LA VIGILIA - I membri del PGA Tour che non sono stati ammessi all’Open Championship hanno comunque l’opportunità di giocare in un torneo che, di diverso dagli altri in calendario, ha solamente un montepremi inferiore alla media, 3.500.000 dollari rispetto ai 6/7 milioni abituali.
Si disputa il Barbasol Championship (20-23 luglio) al RTJ Trail (Grand National) di Auburn/Opelika in Alabama. Nel field Jim Furyk, Davis Love III, gli argentini Andres Romero e Angel Cabrera, il coreano K.J. Choi, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il giapponese Ryo Ishikawa, il sudafricano Retief Goosen e Arjun Atwal, il primo indiano a giocare e a vincere nel circuito.
Giulia Molinaro è terminata al 31° posto con 277 (71 67 72 67, -7) colpi, recuperando undici posizioni nel giro finale del Marathon Classic (LPGA Tour) svoltosi sul tracciato dell’Highland Meadows Golf Club (par 71) a Sylvania nell’Ohio.
Ha vinto con 263 (65 67 68 63, -21) la coreana In-Kyung Kim. che con un gran 63 (-8), miglior score di giornata ha avuto ragione della concorrenza. Al secondo posto con 267 (-17) Lexi Thompson, numero tre mondiale, al terzo con 268 (-15) Gerina Piller e la taiwanese Peiyun Chien, al quinto con 270 (-14) Sandra Changkija e al sesto con 271 (-13) Kim Kaufman e la coreana Sung Hyun Park, vincitrice dell’US Womens Open il terzo major stagionale. Ha ceduto Nelly Korda, leader dopo tre turni e ottava con 272 (-12) insieme all’indiana Aditi Ashok. Non ha brillato la neozelandese Lydia Ko, numero quattro del Rolex Ranking, 20ª con 275 (-9) e ancora lontana dalla condizione che la sosteneva prima dello stop di oltre un mese per una infezione a un occhio.
In-Kyung Kim, 29 anni, ha ottenuto il sesto titolo nel circuito con una volata finale fatta di otto birdie, senza bogey. Per lei un assegno di 240.000 dollari su un montepremi di 1.600.000 dollari.
Giulia Molinaro ha siglato il secondo 67 (-4) della gara con sei birdie e due bogey. E’ uscita al taglio Silvia Cavalleri, 83ª con 143 (68 75, +1).
TERZO GIRO - Giulia Molinaro è al 42° posto con 210 (71 67 72, -3) a un giro dal termine del Marathon Classic (LPGA Tour) che si sta disputando sul tracciato dell’Highland Meadows Golf Club (par 71) a Sylvania nell’Ohio, dove è uscita al taglio Silvia Cavalleri, 83ª con 143 (68 75, +1).
E’ passata a condurre con 198 (68 64 66, -15) Nelly Korda in una classifica molto corta dove saranno almeno 14 le candidate al titolo. E’ al secondo posto con 200 (-13) la coreana In-Kyung Kim e sono al terzo con 201 (-12) Lexi Thompson, Sandra Changkija, Gerina Piller, leader dopo due turni, la taiwanese Peiyun Chien, l’indiana Aditi Ashok e la coreana Sung Hyun Park, vincitrice domenica scorsa dell’US Womens Open il terzo major stagionale. Al nono con 202 (-11) Brittany Lincicome.
E’ risalita dal 56° al 19° posto con 206 (73 68 65, -7) la neozelandese Lydia Ko, numero quattro mondiale e campionessa uscente, che era partita dal 105° e che, comunque, ha ancora qualche problema da superare dopo lo stop dovuto a una infezione a un occhio.
La 19enne Nelly Korda è la sorella minore di Jessica, quattro titoli sul circuito, entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová. E’ approdata quest’anno nel circuito maggiore, promossa dal Symetra Tour. Ha preso il comando segnando sei birdie e un bogey per il 66 (-5). Giulia Molinaro ha perso quindici posizioni girando in 72 (+1) con un birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro ha operato una bella rimonta salendo dal 67° al 27° posto con 138 (71 67, -4) colpi, dopo un 67 (-4) nel Marathon Classic (LPGA Tour) che si sta disputando sul tracciato dell’Highland Meadows Golf Club (par 71) a Sylvania nell’Ohio. E’ uscita al taglio Silvia Cavalleri, 83ª con 143 (68 75, +1).
Ha mantenuto il comando con 131 (63 68, -11) Gerina Piller, ma le sono a ridosso con 132 (-10) Lexi Thompson, numero tre del Rolex ranking, Nelly Korda, la coreana In-Kyung Kim e la taiwanese Peiyun Chien. Al sesto posto con 133 (-9) la giovane indiana Aditi Ashok e al settimo con 134 (-8) Laura Diaz, Brittany Lincicome, e le coreane Chella Choi e Sung Hyun Park, vincitrice domenica scorsa dell’US Womens Open il terzo major stagionale.
Ha lo stesso score della Molinaro anche la coreana In Gee Chun e ha evitato l’uscita anticipata la neozelandese Lydia Ko, numero quattro mondiale e campionessa in carica, recuperando dalla 105ª alla 56ª piazza con 141 (-1). Fuori a sorpresa la canadese Brooke M. Henderson, 104ª con 145 (+3).
Gerina Piller, 32enne di Roswell (Nuovo Messico) senza titoli nel tour, ma con due presenze in Solheim Cup, ha realizzato un 68 (-3) con quattro birdie e un bogey. Giulia Molinaro si è espressa con sei birdie, un bogey e un doppio bogey e Silvia Cavalleri, 17ª dopo un turno, ha segnato quattro bogey per il 75 (+4). Il montepremi è di 1.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Silvia Cavalleri è al 17° posto con 68 (-3) colpi e Giulia Molinaro al 67° con 71 (par) nel Marathon Classic (LPGA Tour) che si sta disputando sul tracciato dell’Highland Meadows Golf Club (par 71) a Sylvania nell’Ohio.
E’ al vertice con 63 (-8) Gerina Piller tallonata con 64 (-7) dalla coreana Sung Hyun Park, vincitrice dell’US Womens Open, e dalla taiwanese Peiyun Chien. In quarta posizione con 65(-6) Kelly Shon, l’indiana Aditi Ashok e la coreana In-Kyung Kim, in nona con 67 (-4) Lexi Thompson, numero tre mondiale, Brittany Lincicome e la coreana Chella Choi e in 49ª con 70 (-1) la canadese Brooke M. Henderson e la coreana In Gee Chun.
Ancora grandi difficoltà per la neozelandese Lydia Ko, numero quattro del Rolex ranking e campionessa uscente, 105ª con 73 (+3), che non riesce a ritrovare i propri ritmi abituali dopo lo stop dovuto a una infezione a un occhio.
Gerina Piller, 32enne di Roswell (Nuovo Messico) senza titoli nel tour, ma con due presenze in Solheim Cup, ha segnato nove birdie e un bogey. Silvia Cavalleri, unica italiana ad aver vinto nel LPGA Tour (Corona Championship, 2007), ha realizzato sei birdie e tre bogey e Giulia Molinaro, la sola azzurra a imporsi nel Symetra Tour, il secondo circuito americano, ha viaggiato in par con quattro birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Silvia Cavalleri e Giulia Molinaro partecipano al Marathon Classic (20-23 luglio) che si disputa sul tracciato dell’Highland Meadows Golf Club a Sylvania nell’Ohio. Difende il titolo la neozelandese Lydia Ko in breve tempo scesa dal primo al quarto posto nella graduatoria mondiale, complice anche un’infezione a un occhio che l’ha costretta ad uno stop. Al ritorno in campo non ha più ritrovato il suo ritmo abituale e ha stentato molto nelle ultime prestazioni.
Hanno dato forfait So Yeon Ryu, numero uno del Rolex ranking, e la thailandese Ariya Jutanugarn, mentre ci saranno la numero tre Lexi Thompson, e le coreane numero cinque e sei, Sung Hyun Park e In Gee Chun.
Nel field anche Stacy Lewis, Brittany Lincicome, le altre coreane Na Yeon Choi e Chella Choi, la cinese Xi Yu Lin, la canadese Brooke M. Henderson e le americane Brittany Lincicome e Stacy Lewis. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.
Scott Stallings (194 - 69 65 60, -19) è il nuovo leader del Barbasol Championship (PGA Tour) in svolgimento al RTJ Trail (Grand National, par 71) di Auburn/Opelika in Alabama.
Con 60 (-11) colpi Stallings, 32enne di Worcester (Massachusetts) con tre titoli nel circuito, ha eguagliato il record del campo sulle 18 buche stabilito lo scorso anno dal venezuelano Jhonattan Vegas e replicato nel secondo turno da Chad Collins, ora al terzo posto con 196 (-17), alla pari con Tag Ridings, dopo essere stato leader a metà gara. Al secondo con 195 (-18) Grayson Murray e al quinto con 198 (-15) Cameron Tringale.
Ha perso dieci posizioni il sudafricano Retief Goosen e ne ha guadagnate 37 l’indiano Arjun Atwal, entrambi 20.i con 203 (-10). Più indietro il coreano K.J. Choi, 29° con 204 (-9), e Jim Furyk, 36° con 205 (-8). Il montepremi è di 3.500.000 dollari, inferiore rispetto alla media abituale di 6/7 milioni di dollari.
TERZO GIRO - Federico Maccario, 25° con 210 (70 69 71, -3), ha perso sei posizioni nel terzo giro del Le Vaudreuil Golf Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese da cui il circolo prende nome. Ha perso qualcosa anche Enrico Di Nitto, 60° con 217 (71 72 74, +4).
In vetta alla graduatoria il danese Morten Orum Madsen (200 - 69 67 64, -13) ha raggiunto l’inglese Aaron Rai (200 - 66 65 69). Al terzo posto con 202 (-11) il cileno Mark Tullo, lo spagnolo Borja Virto e l’inglese Ryan Evans e al sesto con 203 (-10) il belga Christopher Mivis.
Sono usciti al taglio, caduto a 143, Edoardo Raffaele Lipparelli, 82° con 145 (+3), Andrea Maestroni, 104° con 147 (+5), Andrea Pavan e Filippo Bergamaschi, 117.i con 149 (+7), Aron Zemmer, 133° con 151 (+9), Jacopo Vecchi Fossa e Michele Ortolani, 143.i con 154 (+12), e Francesco Laporta, 149° con 157 (+15). Il montepremi è di 210.000 euro.
SECONDO GIRO - Federico Maccario, 19° con 139 (70 69, -3), è rimasto in buona classifica nel secondo giro del Le Vaudreuil Golf Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese da cui il circolo prende nome. E’ rimasto in gara anche Enrico Di Nitto, 50° con 143 (71 72, +1).
Guida la graduatoria l’inglese Aaron Rai con 131 (66 65, -11) colpi che precede il connazionale Ryan Evans e il cileno Mark Tullo, secondi con 133 (-9). Al quarto posto con 134 (-8) il francese Mathieu Fenasse e il finlandese Oliver Lindell e al sesto con 136 (-6) il belga Christopher Mivis, lo spagnolo Borja Virto e il danese Morten Orum Madsen.
Sono usciti al taglio, caduto a 143, Edoardo Raffaele Lipparelli, 82° con 145 (+3), Andrea Maestroni, 104° con 147 (+5), Andrea Pavan e Filippo Bergamaschi, 117.i con 149 (+7), Aron Zemmer, 133° con 151 (+9), Jacopo Vecchi Fossa e Michele Ortolani, 143.i con 154 (+12), e Francesco Laporta, 149° con 157 (+15). Il montepremi è di 210.000 euro.
PRIMO GIRO - Federico Maccario, con un buon giro in 70 (-1) colpi, è al 20° posto nel Le Vaudreuil Golf Challenge il (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), nella città francese da cui il circolo prende nome. Hanno un colpo in più Andrea Pavan ed Enrico Di Nitto 44.i con 71 (par).
Guidano la graduatoria con 64 (-7) colpi il cileno Mark Tullo e l’inglese Ryan Evans che precedono di un colpo il francese Mathieu Fenasse (65, -6), di due l’inglese Aaron Rai (66, -5) e di tre il transalpino Jerome Lando Casanova (67, -4).
Sono in difficoltà, e oltre la linea del taglio, Aron Zemmer. e Filippo Bergamaschi, 82.i con 73 (+2). Edoardo Raffaele Lipparelli, 96° con 74 (+3), Michele Ortolani, 113° con 75 (+4), Francesco Laporta e Andrea Maestroni, 134.i con 77 (+6), e Jacopo Vecchi Fossa, 146° con 78 (+7). Il montepremi è di 210.000 euro.
LA VIGILIA - Dopo la tappa italiana a Is Molas, il Challenge Tour si trasferisce in Francia per il Le Vaudreuil Golf Challenge il (20-23 luglio) in programma sul percorso del Golf PGA France du Vaudreuil, nella città francese da cui il circolo prende nome. Come sempre nutrito il gruppo azzurro che comprende Francesco Laporta, Michele Ortolani, Edoardo Raffaele Lipparelli, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Andrea Maestroni, Andrea Pavan, Federico Maccario e Filippo Bergamaschi.
Proverà ancora una volta a proporsi tra i protagonisti Francesco Laporta in un contesto che comprende lo svedese Oscar Stark, i francesi Julien Guerrier, Adrien Saddier e Clément Sordet, gli inglesi Ryan Evans e Aaron Rai, l’olandese Daan Huizing, il tedesco Sebastian Heisele, gli australiani Scott Arnold e Daniel Fox, l’argentino Rafa Echenique e il cileno Mark Tullo. Il montepremi è di 210.000 euro.
Inizia domani il Lignano Open (20-22 luglio), torneo dell’Alps Tour che riporta il grande golf internazionale sul percorso del Golf Club Lignano, già in passato sede di altre manifestazioni di peso. L’evento ha quale Official Sponsor l’azienda Sky Gas & Power.
E’ il sesto degli undici tornei dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con avvenimenti che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale.
La gara è stata anticipata dalla Lignano Open Pro Am vinta con "meno 38" dalla formazione del professionista Stefano Pitoni, con i dilettanti Cristiana Gabrieli, Filippo Miconi e Jacopo Zorzi che ha preceduto i team di Joon Kim, con Celso Lombardini, Massimo Martini e Adriano Dorigo e di Alberto Fisco, con Maurizio Contino, Cristina D’Andrea e Patrizia Granziera, stesso "meno 33", me messi nell’ordine dal miglior score sulle ultime nove buche. Al quarto posto con "meno 30" la compagine di Lorenzo Scotto con Franco Rizzo, Luciano Roveredo e Alioscja Tanzi e al quinto quella di Jonathan Baglioni con Sandro Santarossa, Danilo Balbinot e Anastasia Maroni, identico "meno 30" e punteggio peggiore sulle nove buche finali.
Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula "Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par" and "Use your pro" e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie ed eagles.
Via al torneo - Il testimone ora passa ai 140 giocatori, proventienti da 12 nazioni, comprese Nuova Zelanda ed Egitto, che daranno vita al Lignano Open. Si preannuncia una gara di alto profilo tecnico e agonistico per la presenza di quasi tutti i migliori esponenti del circuito, tra i quali nove dei primi dieci classificati nella money list e sette vincitori stagionali. Sei di costoro sono tra i top ten dell’ordine di merito con ai primi tre posti: il francese Ugo Coussaud, vincitore del Clement Adler Paris, il dilettante spagnolo Adria Arnaus, che dopo essersi assicurato il Villaverde Open al GC Udine ha ottenuto sabato scorso la medaglia d’oro con la Spagna ai Campionati Europei Amateur a squadre, e l’olandese Lars Van Meijel a segno nel Red Sea Venice Open. Poco dietro altri due transalpini, Maxime Radureau (Open de la Mirabelle d’Or) e Thomas Elissalde (Open de St. François) e l’austriaco Lukas Nemecz (Gosser Open). Saranno tutti tra i favoriti insieme al belga Kevin Hesbois, agli spagnoli David Borda e Gerard Piris, al neozelandese Shaun Jones e ai transalpini Robin Roussel e Jean-Baptiste Gonnet.
Tra i 62 italiani in campo possono puntare a una gara di vertice Marco Crespi, il settimo vincitorie stagionale, che si è imposto nel Memorial Bordoni, Alessandro Grammatica e Niccolò Quintarelli, i due più in alto nella money list, Stefano Pitoni, tre titoli lo scorso anno, Joon Kim, elementi d’esperienza come Gregory Molteni e Andrea Rota, o giovani rampanti come il neopro Guido Migliozzi. Numerosi i dilettanti in gara tra i quali ricordiamo Alberto e Giulio Castagnara, tesserati per il club ospitante, Giacomo Fortini, Kevin Latchayya e Davide Longhini.
Formula e montepremi - Il Lignano Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 lascerà in corsa i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e gli amateur entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Il Golf Club Lignano - Il circolo, come dicevamo, ha ospitato tanti avvenimenti di peso tra le quali spiccano due Open d’Italia Femminili (1993-1994), il PGA’s Champions Trophy of Europe (2008) e due passaggi dell’Alps Tour con il Servizitalia Open (2012-2015). Il percorso, disegnato dall’architetto Marco Croze, è stato inaugurato nel 1993 in occasione del primo dei due Open femminili. Si estende su una superficie di 70 ettari di verde estremamente curato e la sua conformazione si adatta a ogni livello di gioco. Le 18 buche, perfettamente incastonate tra alcuni laghetti e la rigogliosa vegetazione della pineta, si caratterizzano per i lunghi fairway, i grandi green e per le vaste aree di sabbia naturale.
Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito
www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.
L’Alps Tour torna al Golf Club Lignano dove è in programma il Lignano Open (20-22 luglio) anticipato mercoledì 19 luglio dalla Pro Am. Si ripropone, dunque, in grande stile il golf internazionale sul tracciato friulano, sede già in passato di altre importanti manifestazioni. L’evento avrà quale Official Sponsor l’azienda Sky Gas & Power. Sarà il sesto degli undici tornei dell’Italian Pro Tour 2017, il circuito di gare nazionali e internazionali curate dal Comitato Organizzatore Open Professionistici FIG che, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, contribuisce allo sviluppo del movimento con eventi che associano l‘aspetto agonistico all’impatto promozionale. In quest’ottica, dopo il passaggio in Sardegna della scorsa settimana con il Challenge Tour, si sale in Friuli a dimostrazione che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà in modo capillare tutta la nazione.
Pro Am Lignano Open - La "quattro giorni" prenderà il via con la Pro Am Lignano Open alla quale parteciperanno 28 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti.
Si competerà sulla distanza di 18 buche con la divertente formula "Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par" and "Use your pro". Per la classifica saranno validi solamente birdie, eagles ed eventuali albatross e, nel corso della gara, ciascun amateur potrà chiedere per una volta al proprio professionista di eseguire un colpo per suo conto. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del campo) alle ore 12,30. Il pubblico ha una buona opportunità di vedere all’opera alcuni dei protagonisti del successivo torneo, potendone constatare le potenzialità e le condizioni di forma. Saranno in campo, tra gli altri, Marco Crespi, Niccolò Quintarelli, Joon Kim, Andrea Rota, il francese Maxime Radureau e l’austriaco Lukas Nemecz. Fra gli amateur l’ex calciatore Michele Paramatti e il cantante Mal.
Il field - Il Lignano Open sarà una gara di alta qualità tecnica per la presenza nel field di nove dei primi dieci giocatori della money list, di sette vincitori stagionali e di tanti altri elementi di livello. Spiccano i nomi dei francesi Ugo Coussaud, numero uno dell’ordine di merito e a segno nel Clement Adler Paris, e Thomas Elissalde (Open de St. François), dell’austriaco Lukas Nemecz (Gosser Open), dell’olandese Lars Van Meijel (Red Sea Venice Open) e del dilettante spagnolo Adria Arnaus, che dopo essersi imposto nel Villaverde Open al GC Udine è andato a vincere sabato scorso la medaglia d’oro con la Spagna ai Campionati Europei Amateur a squadre.
Saranno 64 gli italiani in gara tra i quali hanno possibilità di competere con i migliori Marco Crespi - che ha vinto il Memorial Giorgio Bordoni - insieme ad Alessandro Grammatica e a Niccolò Quintarelli che sono i due azzurri più in alto nella money list. Tra i numerosi dilettanti in gara ricordiamo Alberto e Giulio Castagnara, portacolori del circolo ospitante.
Formula e montepremi - Il Lignano Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 lascerà in corsa i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e gli amateur entro il punteggio di qualifica Al via 144 concorrenti in rappresentanza di 12 nazioni, comprese Nuova Zelanda ed Egitto. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Il Golf Club Lignano - Il circolo, come dicevamo, ha ospitato tanti avvenimenti di peso tra le quali spiccano due Open d’Italia Femminili (1993-1994), il PGA’s Champions Trophy of Europe (2008) e due passaggi dell’Alps Tour con il Servizitalia Open (2012-2015). Il percorso, disegnato dall’architetto Marco Croze, è stato inaugurato nel 1993 in occasione del primo dei due Open femminili. Si estende su una superficie di 70 ettari di verde estremamente curato e la sua conformazione si adatta a ogni livello di gioco. Le 18 buche, perfettamente incastonate tra alcuni laghetti e la rigogliosa vegetazione della pineta, si caratterizzano per i lunghi fairway, i grandi green e per le vaste aree di sabbia naturale.
Jordan Spieth ha vinto con 268 (65 69 65 69, -12) colpi il 146° Open Championship, terzo major stagionale disputato sul percorso del Royal Byrkdale (par 70), a Southport in Inghilterra, dove sono usciti al taglio Francesco Molinari, 89° con 147 (73 74, +7), e il dilettante Luca Cianchetti, 131° con 151 (75 76, +11).
Con un finale a suon di colpi spettacolari il texano di Dallas ha superato Matt Kuchar (271 - 65 71 66 69, -9), che era riuscito a metterlo in difficolta per tredici buche. Al terzo posto con 274 il sorprendente cinese Haotong Li, rimasto a lungo sul campo pratica sperando in un possibile playoff con il suo "meno sei", quando i due leader erano due colpi avanti, poi Spieth ha messo a segno l’eagle alla buca 15 per il parziale di "-10" e solo allora se n’è tornato negli spogliatori.
Buon finale di Rory McIlroy, sebbene con qualche errore di troppo, che ha ottenuto il quarto posto con 275 (-5) insieme a Rafa Cabrera Bello. Al sesto con 276 (-4) Alex Noren, Marc Leishman, Matthew Southgate, Brooks Koepka, in giornata negativa, e Branden Grace, che nel terzo turno ha realizzato con un 62 (-8) lo score più basso in assoluto di tutti i tempi in un major. All’11° con 277 (-3) Henrik Stenson, detentore del titolo.
Un triplo bogey iniziale ha messo fuori gioco Hideki Matsuyama che poi si è un po’ ripreso terminando 14° con 278 (-2) insieme a Ian Poulter. Il giapponese non è certo rimasto soddisfatto così come non lo sono sicuramente stati Rickie Fowler e Adam Scott, 22.i con 280 (par), Jason Day e Bubba Watson, 27.i con 281 (+1), Sergio Garcia e Martin Kaymer, 37.i con 282 (+2), Jon Rahm, 44° con 283 (+3), Dustin Johnson e Justin Rose, 54° con 284 (+4).
Jordan Spieth, in vetta dopo tre turni, è partito male e in tre buche ha perso il margine di tre lunghezze su Matt Kuchar, che ha segnato un birdie, contro due bogey dell’avversario. E’ seguita una fase di equilibrio poi la svolta del torneo alla buca 13, quando Spieth ha mandato la palla tra i cespugli di una collinetta con un drive più che sbilenco. Dopo una ventina di minuti di discussioni su dove posizionare la palla, lo statunitense ha effettuato il colpo dal campo pratica e alla fine, infilando un putt difficile, ha segnato il bogey, pagando veramente poco l’errore. Kuchar è passato avanti, ma da quel momento Spieth ha cambiato marcia e ha effettuato una serie di colpi spettacolari che hanno prodotto la serie birdie-eagle-birdie-birdie con cui ha messo fuori gioco il rivale, malgrado questi si sia espresso benissimo, segnando anche due birdie in quella fase. Per entrambi 69 (-1) colpi con un eagle, quattro birdie e cinque bogey per il vincitore e con quattro birdie e tre bogey per Kuchar,
Jordan Spieth ha portato a tre i major vinti, dopo il Masters e l’US Open del 2015, e ora gli manca il PGA Championship per completare il grande slam. E’ il secondo giocatore a imporsi in tre major prima di compiere 24 anni dopo Jack Nicklaus. Con il successo è salito al secondo posto nel World Ranking alle spalle di Dustin Johnson. Hanno assistito al torneo 235.000 spettatori, record per l’Inghilterra. La ‘silver medal’ destinata al miglior dilettante è stata conquistata dall’inglese Alfie Plant. 62° con 286 (+6), vincitore dell’ultimo campionato europeo individuale.
TERZO GIRO - Lo statunitense Jordan Spieth (199 - 65 69 65, -11) ha allungato il passo e ha portato a tre i colpi di vantaggio sul connazionale Matt Kuchar (202 - 65 71 66, -8) nel terzo giro del 146° Open Championship, terzo major stagionale che si conclude sul percorso del Royal Byrkdale (par 70), a Southport in Inghilterra, dove sono usciti al taglio Francesco Molinari, 89° con 147 (73 74, +7), e il dilettante Luca Cianchetti, 131° con 151 (75 76, +11).
Sono a ben sei colpi l’altro americano Brooks Koepka e il canadese Austin Connelly, terzi con 205 (-5), e ha guadagnato 40 posizioni il sudafricano Branden Grace, quinto con 206 (-4), autore di un 62 (-8) lo score più basso di sempre. Lo affianca il giapponese Hideki Matsuyama, numero due mondiale, mentre il leader del world ranking Dustin Johnson ha anch’egli operato una rimonta da 28 gradini della classifica con un 64 (-6) e ora è settimo con 207 (-3) insieme allo svedese Henrik Stenson, campione in carica, allo spagnolo Rafael Cabrera Bello e al coreano Chan Kim, tutti comunque probabilmente fuori gioco per il titolo.
Ancora una giornata di incertezze per il nordirlandese Rory McIlroy, 11° con 208 (-2), e sono continuati gli alti e bassi dello statunitense Rickie Fowler 15° con 209 (-1), dell’australiano Jason Day e dell’iberico Sergio Garcia, 18.i con 210 (par). Torneo nell’anonimato per l’americano Bubba Watson, 29° con 211 (+1), per lo spagnolo Jon Rahm e per l’australiano Adam Scott, 43.i con 213 (+3), per l’inglese Justin Rose e per il tedesco Martin Kaymer, 52.i con 214 (+4).
Jordan Spieth, 24enne di Dallas, numero tre mondiale, dieci titoli nel PGA Tour con due major, è filato via con tutta sicurezza segnando cinque birdie senza bogey per il 65 (-5). Branden Grace ha realizzato il giro record assoluto con otto birdie e con un gioco praticamente impeccabile in ogni parte del campo.
Il montepremi è di 10.250.000 dollari (circa 8.930.000 euro)
SECONDO GIRO - Jordan Spieth ha attaccato in una seconda giornata con pioggia, vento e freddo e ha conquistato la leadership con 134 (65 69, -6) colpi nel 146° Open Championship, terzo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso del Royal Byrkdale (par 70), a Southport in Inghilterra. Sono usciti al taglio i due italiani in gara: Francesco Molinari, 89° con 147 (73 74, +7), e il dilettante Luca Cianchetti, 131° con 151 (75 76, +11).
Spieth ha due colpi di margine su Matt Kuchar (136, -4), tre su Ian Poulter e Brooks Koepka (137, -3) e quattro sullo scozzese Richie Ramsay (138 (-2).
E’ volato dal 58° al sesto posto con 139 (-1), grazie a un 68 (-2), Rory McIlroy e sono all’10° con 140 (par) Rafa Cabrera Bello, Alexander Noren e Bubba Watson. Ha effettuato una decisa rimonta anche Sergio Garcia, da 90° a 24° con 142 (+2), stesso score di Rickie Fowler e di Henrik Stenson, campione in carica. Sono probabilmente fuori dalla corsa al titolo Dustin Johnson, leader mondiale, Jon Rahm e Adam Scott, 35.i con 143 (+3), Martin Kaymer, 45° con 144 (+4), Justin Rose e Jason Day, 61.i con 145 (+5). Out al taglio Patrick Reed, 99° con 148 (+8), e Phil Mickelson, 123° con 150 (+10).
Jordan Spieth, 24enne di Dallas, numero tre mondiale, dieci titoli nel PGA Tour con due major, ha tenuto un’andatura altalenante, con qualche errore di troppo sui green, comunque è stato efficace con un eagle, tre birdie e quattro bogey per il parziale di 69 (-1).
Francesco Molinari è rimasto in partita per nove buche, in cui ha segnato un bogey, poi la sequenza bogey-doppio bogey alla 10ª e alla 11ª sono stati determinanti per la sua uscita. Dopo un altro bogey (14ª) l’orgoglio ha fatto birdie alla 17ª per il 74 (+4). Luca Cianchetti, ammesso al torneo per aver vinto il Campionato Europeo Amateur nel 2016, ha segnato un birdie, cinque bogey e un doppio bogey per il 76 (+6)...
Il montepremi è di 10.250.000 dollari (circa 8.930.000 euro)
PRIMO GIRO - Dominio statunitense nella giornata iniziale del 146° Open Championship, terzo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso del Royal Byrkdale (par 70), a Southport in Inghilterra, dove sono al comando con 65 (-5) colpi Jordan Spieth, numero tre mondiale, Brooks Koepka e Matt Kuchar. Partenza difficile per i due azzurri in gara: Francesco Molinari, 90° con 73 (+3), e per il dilettante Luca Cianchetti, 121° con 75 (+5).
Al quarto posto con 66 (-4) l’inglese Paul Casey, il sudafricano Charl Schwartzel e tra i concorrenti al sesto con 67 (-3) l’inglese Ian Poulter, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e l’americano Justin Thomas. Hanno tenuto il giapponese Hideki Matsuyama, numero due del world ranking, 12° con 68 (-2), e lo svedese Henrik Stenson, campione uscente, l’iberico Jon Rahm e l’australiano Jason Day, 26.i con 69 (-1). Non è stato un turno facile per altri candidati al titolo: Dustin Johnson, numero uno, Rory McIlroy, numero quattro, e Rickie Fowler sono 58.i con 71 (+1), il tedesco Martin Kaymer 79° con 72 (+2) e lo spagnolo Sergio Garcia e l’americano Phil Mickelson hanno lo stesso score di Molinari.
Jordan Spieth, numero tre mondiale, e Matt Kuchar hanno segnato cinque birdie senza bogey, e Brooks Koepka, vincitore dell’US Open, ha messo insieme un eagle, quattro birdie e un bogey. Da rilevare la prova di Rory McIlroy che ha trovato cinque bogey sulle prime sei buche e poi si è riscattato con quattro birdie nel rientro.
Francesco Molinari in sette buche si è gravato di cinque colpi per tre bogey di fila e un doppio bogey, poi ha realizzato tre birdie, contro un altro bogey, recuperando due colpi preziosi. Luca Cianchetti è andato sei colpi sopra par in dieci buche con tre bogey e un triplo bogey, un avvio sul quale ha forse pesato un po’ d’emozione, quindi ha segnato due birdie in sequenza e ha chiuso con un bogey.
Il montepremi è di 10.250.000 dollari (circa 8.930.000 euro)
LA VIGILIA - Francesco Molinari e il dilettante Luca Cianchetti sono nel field di altissima caratura tecnica che caratterizza il 146° Open Championship, terzo major stagionale e il più longevo dei quattro nella storia del golf avendo attraversato tre secoli. Per il secondo anno consecutivo sarà presente un amateur azzurro, effetto dei due successi nel Campionato Europeo individuale ottenuti prima da Stefano Mazzoli (2015) e lo scorso anno da Cianchetti, che passerà di categoria dopo l’evento.
Si gioca sul percorso del Royal Birkdale, a Southport in Inghilterra, dove difenderà il titolo lo svedese Henrik Stenson. Con in campo i migliori del mondo e, soprattutto con i primi venti del world ranking, è sempre difficile fare previsioni, ma l’impressione è che la situazione sia simile a quella della vigilia dell’US Open, ossia di grande incertezza, perché sostanzialmente in questo momento nessuno dei big è in grado di recitare la parte del favorito d’obbligo. All’US Open si finì per puntare sugli outsider e la previsione fu azzeccata, perché emerse Brooks Koepka che non era nella prima fascia dei più gettonati. Questa volta, se limitiamo l’analisi ai primi venti del ranking, attirano l’attenzione solamente i due spagnoli Sergio Garcia (suo il Masters) e Jon Rahm, lo statunitense Brooks Koepka, che questa volta non può nascondersi, un poco lo stesso Stenson, che rispetto alle ultime uscite potrebbe essere più motivato dalla conferma del titolo, e un poco Rickie Fowler, sebbene abbia la tendenza a tornare indietro una volta che arriva quasi in vetta alla graduatoria.
Se parliamo invece di Dustin Johnson, Hideki Matsuyama e Jordan Spieth, ossia i primi tre del ranking, stiamo trattando di giocatori dal rendimento piuttosto altalenante in questo periodo, pure se occorre ricordare che Spieth in un cammino disordinato due successi li ha trovati, l’ultimo a giugno. Stava spopolando Johnson, ma la caduta dalle scale ad Augusta gli ha complicato la stagione e ancora non si riprende. Quanto a Rory McIlroy, il numero quattro, è da tempo alla ricerca di se stesso e le ultime due uscite al taglio ne hanno confermato il momento difficile.
Di sicuro non essendovi una figura dominante ne trarrà vantaggio la spettacolarità del torneo. Per fare dei nomi i britannici punteranno su Justin Rose, Paul Casey e su Tommy Fleetwood, sebbene il terzo forse non abbia ancora il passo da major, gli spagnoli potranno sperare anche in Rafa Cabrera Bello, rivitalizzato dal successo nello Scottish Open, e in casa azzurra naturalmente occhi su Francesco Molinari, apparso in buona forma in quasi tutte le uscite stagionali. Altri possibili protagonisti giovani rampanti come Thomas Pieters e Bryson DeChambeau che proprio domenica ha ottenuto il primo titolo nel PGA Tour, oppure elementi collaudati quali Padraig Harrington, in grande spolvero in Scozia, Adam Scott e Matt Kuchar o, per la serie a volte ritornano, Martin Kaymer, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, da tempo nel limbo dei defilati. Il montepremi è di 10.250.000 dollari (circa 8.930.000 euro)
Diretta su Sky - L’Open Championship sarà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con collegamenti ai seguenti orari. giovedì 20 luglio e venerdì 21, dalle ore 7,30 alle ore 21; sabato 22, dalle ore 11 alle ore 21; domenica 23, dalle ore 10 alle ore 20.
L’Open d’Italia 2017 sarà ospitato dal Golf Club Milano a Monza. La decisione è stata presa dopo un incontro a Milano tra il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti e il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.
Erano presenti nella sede della Regione Lombardia, anche il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 Gian Paolo Montali e l’Assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi.
Il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha offerto le garanzie necessarie alla Federazione Italiana Golf, e di conseguenza all’European Tour, per dare il via al primo e il più importante torneo nell’ambito della marcia di avvicinamento alla Ryder Cup romana del 2022.
I dettagli dell’accordo saranno annunciati in una conferenza stampa che si terrà il 26 settembre 2017 a Milano presso la sede di Palazzo Lombardia.
L’Open d’Italia ritorna quindi per il terzo anno consecutivo al Golf Club Milano a Monza.
Il 74esimo Open si disputerà dal 12 al 15 ottobre, anticipato, come di consueto, dalla tradizionale Pro Am prevista per mercoledì 11 ottobre. Il torneo dell’European Tour è inserito nelle Rolex Series e per la prima volta avrà un montepremi da 7 milioni di dollari. Anche quest’anno l’ingresso per il pubblico sarà gratuito nell’ottica di una maggiore diffusione del golf, obiettivo centrale del Progetto Ryder Cup 2022.
Il percorso del Golf Club Milano
L’Open d’Italia 2017 si disputerà al Golf Club Milano per la nona volta, la terza consecutiva. Il circolo, nato nel 1928 e uno dei più prestigiosi e antichi d’Italia, dispone di tre percorsi da nove buche. I primi due costituiscono il tracciato di gara classico da campionato, dove si è sempre svolto il torneo, mentre il terzo è considerato tecnicamente più impegnativo in quanto più sinuoso, con green piccoli e ben difesi da numerosi bunker.
Costruito all’interno del Parco di Monza, 685 ettari di bosco contenente circa 100.000 piante di essenze diverse, il campo ha subito nel tempo alcuni restyling che lo hanno sempre più adeguato alle esigenze del golf moderno. Il tracciato si incunea tra gli alberi che delineano i contorni delle buche imponendo ai giocatori una grandissima precisione nell’eseguire i colpi.
Tale accortezza si richiede sin dalla prima buca, un par cinque con fairway stretto e arrivo in pendenza, dove un bunker attira l’attenzione a chi attacca il green con il secondo colpo. Impegnativi per lunghezza due par 3, quello della terza buca, in cui se si manca il green si possono limitare i danni finendo nel bunker, e quello della buca 10, dove, dei due bunker che proteggono il green, è bene evitare quello di sinistra.
Prima dell’Open 2015 il percorso ha subito importanti modifiche ed è stato rifatto interamente il green della buca 10. Nel 2016 sono stati eseguiti altri lavori e, in particolare, sono stati uniti i tee delle buche 12 e 18, che hanno permesso di aumentare la lunghezza di entrambe le buche. Sono state apportate anche altre variazioni, senza cambiarne il naturale disegno, che hanno aggiunto metri in alcune partenze da campionato, contribuendo ad elevare la qualità tecnica del campo.
Costantino Rocca si è classificato al 57° posto con 228 (78 75 75, +12) colpi, alla pari con lo scozzese Sam Torrance, nel Winstongolf Senior Open (Senior Tour) svoltosi al Winstonlinks Course (par 72) del Winstongolf, a Vorbeck in Germania.
Ha ottenuto il primo titolo nel circuito con 202 (66 69 67, -14) il 50enne gallese Phillip Price (nella foto di Getty Images), tre successi in carriera nell’European Tour, che si è lasciato alle spalle il thailandese Thaworn Wiratchant (203, -13), il neozelandese Greg Turner (204, -12), vincitore di un Open d’Italia (1993), il sudafricano Chris Williams (205, -11), l’altro sudafricano James Kingston e lo statunitense Clark Dennis (206, -10), quest’ultimo leader per i primi due turni.
Oltre a Torrance era in campo un altro ex capitano della squadra europea di Ryder Cup, l’irlandese Paul McGinley, decimo con 209 (-7). Al vincitore è andato un assegno di 51.693 euro su un montepremi di 350.000 euro.
SECONDO GIRO – Costantino Rocca, 57° con 153 (78 75, +9), è rimasto in bassa classifica nel Winstongolf Senior Open (Senior Tour) che si sta disputando al Winstonlinks Course (par 72) del Winstongolf, a Vorbeck in Germania.
Ha allungato il passo lo statunitense Clark Dennis (132 – 64 68, -12), che ha portato a tre i colpi di vantaggio sui primi inseguitori, il sudafricano Chris Williams e il gallese Phillip Price (135, -9). Al quarto posto con 136 (-8) lo svedese Magnus P. Atlevi, il neozelandese Greg Turner, vincitore di un Open d’Italia (1993), e l’inglese Paul Eales e al settimo con 138 (-6) lo spagnolo Santiago Luna e lo svedese Jarmo Sandelin.
Due capitani di Ryder Cup in campo: l’irlandese Paul McGinley, 20° con 142 (-2), e lo scozzese Sam Torrance, 47° con 148 (+4). Il montepremi è di 350.000 euro.
PRIMA GIORNATA – Costantino Rocca è al 59° posto con 78 (+6) colpi nel Winstongolf Senior Open (Senior Tour) che si sta disputando al Winstonlinks Course (par 72) del Winstongolf, a Vorbeck in Germania.
Guida la graduatoria con 64 (-8) lo statunitense Clark Dennis, che precede il neozelandese Greg Turner (65, -7), il gallese Phillip Price (66, -6) e il sudafricano Chris Williams (67, -5). Al quinto posto con 68 (-4) lo spagnolo Santiago Luna, lo svedese Magnus P. Atlevi e l’inglese Barry Lane. Due capitani di Ryder Cup in campo: l’irlandese Paul McGinley, 31° con 73 (+1), e lo scozzese Sam Torrance, 52° con 74 (+4). Il montepremi è di 350.000 euro
PROLOGO – Costantino Rocca prende parte al Winstongolf Senior Open (14-16 luglio) al Winstonlinks Course del Winstongolf, a Vorbeck in Germania.
Saranno sul tee di partenza gli inglesi Philip Golding, vincitore domenica scorsa dello Swiss Seniors Open, Barry Lane, e Paul Wesselingh, lo svizzero André Bossert, gli australiani Peter Fowler e Mike Harwood, il gallese Stephen Dodd, vincitore del Senior Italian Open al GC Udine, gli spagnoli Pedro Linhart e Santiago Luna e due ex capitani di Ryder Cup, lo scozzese Sam Torrance e l’irlandese Paul McGinley. Il montepremi è di 350.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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