Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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LPGA: Henderson batte Thompson

Giulia Molinaro ha recuperato nel giro finale quindici posizioni e ha concluso al 50° posto con 276 (64 76 69 67, -8) colpi il Meijer Classic (LPGA Tour), che si è disputato  sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. Negli ultimi due giri il par del campo è cambiato in 69 colpi essendo stata accorciata la buca 5 da par 5 a par 3.

Rimonta finale e successo della canadese Brooke M. Henderson (263 - 63 67 67 66, -21), la quale ha superato Lexi Thompson, ancora una volta battuta sul filo di lana nelle ultime settimane, che è stata affiancata in seconda posizione da Michelle Wie (265, -19). In quarta con 266 (-18) l’australiana Su Oh, la svedese Madelene Sagstrom, lo scorso anno dominatrice del Symetra Tour, e la thailandese Moriya Jutanugarn.

La neozelandese Lydia Ko, tornata alle gare dopo uno stop per un’infezione virale a un occhio che le è costato la leadership mondiale, è terminata al decimo posto (268, -16). Non le è bastato per riprendersi il trono occupato ora dalla thailandese Ariya Jutanugarn, che si è difesa con la 22ª (271, -13) piazza. Stesso score per Stacy Lewis e per la coreana Inbee Park, mentre è andata un po’ meglio la cinese Shanshan Feng, 17ª con 270 (-14).

Brooke M. Henderson, nativa di Smiths Falls, vent’anni da compiere, ha ottenuto il quarto titolo nel circuito. Dopo essere stata in vetta per due turni, è retrocessa al secondo posto nel terzo, ma è riuscita ad andare a segno con un 66 (-6) frutto di tre birdie senza bogey. Giulia Molinaro, seconda dopo un turno, si attendeva sicuramente una soluzione migliore. Comunque ha aggiunto altra preziosa moneta alla money list (attualmente 102ª) dove sta cercando di portarsi nelle posizioni che confermano la ‘carta’. Nel suo 67 (-2) tre birdie e un bogey. Alla vincitrice è andato un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

TERZO GIRO - Giulia Molinaro è al 65° posto con 209 (64 76 69, -2) dopo il terzo giro del Meijer Classic (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. E’ passata a condurre con 196 (64 68 64, -15) Lexi Thompson e il totale del par non risponde più a quello iniziale del campo, ma è sceso a 69 poiché nel terzo turno la buca 5 è stata ridotta da par 5  par 3. A un colpo le coreane Sung Hyun Park e Jenny Shin, la sudafricana Lee Anne Pace e la canadese Brooke M. Henderson (197, -14), leader per due turni.

E’ al settimo posto con 200 (-11) la neozelandese Lydia Ko, tornata alle gare dopo uno stop per un’infezione virale a un occhio. La scorsa settimana ha perso la leadership mondiale a vantaggio della thailandese Ariya Jutanugarn, che attualmente è solo 18ª con 202 (-9). Nell’ultimo giro si vedrà se ci sarà un nuovo passaggio di consegne in un duello che, comunque, potrebbe protrarsi a lungo magari con un po’ di altalena. Il montepremi è di due milioni di dollari.

Lexi Thompson, nelle ultime settimane quasi sempre in lotta per il titolo, ha girato in 64 (-5) colpi con sei birdie e un bogey. Per Giulia Molinaro un parziale di 69 (par) con due birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.

 

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro è scivolata al 58° posto con 140 (64 76, -2) colpi nel secondo giro del Meijer Classic (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. Ha mantenuto il comando con 130 (63 67, -12) la canadese Brooke M. Henderson che ha portato a due i colpi di vantaggio sulle prime inseguitrici, Lexi Thompson, la spagnola Carlota Ciganda e la coreana Mi Jung Hur (132, -10).

Al quinto posto con 133 (-9) la thailandese Moriya Jutanugarn, al sesto con 134 (-0) la cinese Shanshan Feng, la danese Emily Pedersen e le coreane Jenny Shin e Hyo Joo Kim e al decimo con 137 (-7) Stacy Lewis.

Nel duello per la leadership mondiale il turno è stato ancora favorevole a Lydia Ko, anche se è scesa dall’ottava alla 14ª piazza con 136 (-6). La neozelandese, ritornata alle gare dopo lo stop per un’infezione virale che le ha fatto anche perdere la scorsa settimana il trono mondiale, infatti è ancora avanti all’attuale numero uno, la thailandese Ariya Jutanugarn, 30ª con 138 (-4), ma deve comunque salire se vuole sorpassarla.

Brooke M. Henderson ha avuto un’andatura un po’ altalenante con sette birdie e tre bogey per il 67 (-4), ma tuttavia efficace. Giulia Molinaro, seconda dopo un turno, ha girato con cinque bogey, senza birdie, per il 76 (+5). Una brutta giornata da dimenticare in fretta. Il montepremi è di due milioni di dollari.

PRIMO GIRO - Grande partenza di Giulia Molinaro, seconda con 64 (-7) colpi nel Meijer Classic (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Blythefield Country Club (par 71), a Grand Rapids nel Michigan. Guida la graduatoria con 63 (-8) la canadese Brooke M. Henderson e l’azzurra ha la gratificante compagnia di Lexi Thompson, Stacy Lewis, della cinese Shanshan Feng, nel novero delle favorite, della canadese Jennifer Ha e dell’inglese Holly Clyburn.

La neozelandese Lydia Ko, ritornata alle gare dopo lo stop per un’infezione virale che le ha fatto anche perdere il trono mondiale, è all’ottavo posto con 65 (-6) e al momento ha qualche chance di riprendersi subito la leadership, perché la nuova ‘regina’, la thailandese Ariya Jutanugarn, è solo 36ª con 69 (-2) alla pari con la giapponese Haru Nomura. Poco sopra l’australiana Karrie Webb, 25ª con 68 (-3).

Brooke M. Henderson ha marciato spedita con un eagle e sei birdie senza boey. Notevole anche il passo di Giulia Molinaro (nella foto) con otto birdie e un bogey. Il montepremi è di due milioni di dollari.

LA VIGILIA - Giulia Molinaro disputa la decima gara stagionale nel LPGA Tour, partecipando al Meijer Classic (15-18 giugno), che si disputa sul percorso del Blythefield Country Club, a Grand Rapids nel Michigan. L’azzurra ha dato buoni segni di ripresa con il 16° posto nel Volvik Championship e ora cerca di risalire ulteriormente nella money list.

Torna in campo la neozelandese Lydia Ko, fermata per qualche settimana da un’infezione virale, stop che proprio domenica scorsa le ha fatto perdere la leadership mondiale a vantaggio della thailandese Ariya Jutanugarn. Sarà dunque subito competizione accesa, con la prima tesa a risalire sul trono e con la seconda pronta a difenderlo sostenuta anche da gioco e classe.

Altre possibili protagoniste Lexi Thompson, Paula Creamer e Stacy Lewis

le coreane In Gee Chun e Inbee Park, la giapponese Haru Nomura, la spagnola Carlota Ciganda,, la cinese Shanshan Feng, la canadese Brooke M. Henderson e l’australiana Karrie Webb. Il montepremi è di due milioni di dollari.

La classifica

 

 

Lorenzo Gagli, secondo con 278 (70 69 69 70, -6) colpi, è stato in corsa per il titolo fino all’ultima buca nell’Hauts de France Golf Open (Challenge Tour), disputato sul percorso dell’Aa Saint-Omer GC (par 71), a Lumbres in Francia, dove ha vinto con 277 (70 70 67 70, -7) il francese Julien Guerrier.

Gli italiani sono stati tra i protagonisti. Infatti hanno concluso al decimo posto con 282 (-2) Francesco Laporta (69 72 72 69) e Filippo Bergamaschi (71 68 69 74), che sono stati sempre a ridosso dei primi, e anche Alessandro Tadini, 21° con 284 (68 71 72 73, par) che per due giri ha navigato in alta classifica. Al 32° posto Federico Maccario con 286 (77 67 71 71, +2) e al 60° Andrea Maestroni con 292 (70 72 77 73, +8).

Gagli ha condiviso la posizione con il portoghese Ricardo Santos e con lo scozzese Jack Doherty e sono terminati al quinto posto con 279 (-5) il cileno Mark Tullo, l’inglese Jack Senior e lo svedese Marcus Kinhult.

Nel giro finale c’è stata lotta accesa tra i primi sette concorrenti con prevalenza alterna. Gagli è partito bene con tre birdie in sette buche, poi ha perso terreno con tre bogey. Sull’ultima buca erano avanti Julien Guerrier e Jack Doherty con "meno 7" e Gagli era quarto con "meno 5". Il toscano ha realizzato un birdie (70, -1) e Doherty gli ha aperto la porta per un possibile spareggio a quattro, compreso Santos già in club house, con un bogey, ma nel contempo ha concesso la grossa chance di vincere a Julien Guerrier che non se l’è lasciata sfuggire salvando il par (70). Il 31enne di Hevreux ha così ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour, dopo averne siglati due sull’Alps Tour, ed è stato gratificato con 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro. Resta comunque la buona prova azzurra che sicuramente lascia ben sperare nelle prossime tappe del circuito.

Sono usciti al taglio Jacopo Vecchi Fossa, 76° con 146 (73 73, +4), Enrico Di Nitto, 86° con 147 (73 74, +5), Michele Ortolani, 98° con 148 (74 74, +6), Aron Zemmer, 113° con 150 (76 74, +8), e Andrea Pavan, 125° con 152 (78 74, +10).

 

TERZO GIRO - Lorenzo Gagli (70 69 69) e Filippo Bergamaschi (71 68 69), terzi con 208 (-5), saranno in corsa per il titolo nel giro finale dell’Hauts de France Golf Open (Challenge Tour), in svolgimento sul tracciato dell’Aa Saint-Omer GC (par 71), a Lumbres in Francia.

I due italiani, affiancati dallo spagnolo Scott Fernandez e dal portoghese Ricardo Santos, hanno un colpo di ritardo dai leader con 207 (-6), lo scozzese Jack Doherty (71 69 67) e il francese Julien Guerrier (70 70 67). Hanno possibilità anche il belga Christopher Mivis, il cileno Mark Tullo, l’olandese Daan Huizing e lo svedese Markus Kinhult, settimi con 209 (-4). Al 16° posto con 211 (68 71 72, -2) Alessandro Tadini, al 27° con 213 (69 72 72, par) Francesco Laporta, al 43° con 215 (77 67 71, +2) Federico Maccario e al 59° con 219 (70 72 77, +6) Andrea Maestroni.

Sono usciti al taglio Jacopo Vecchi Fossa, 76° con 146 (73 73, +4), Enrico Di Nitto, 86° con 147 (73 74, +5), Michele Ortolani, 98° con 148 (74 74, +6), Aron Zemmer, 113° con 150 (76 74, +8), e Andrea Pavan, 125° con 152 (78 74, +10). Il montepremi è di 200.000 euro.

SECONDO GIRO - Alessandro Tadini è rimasto al quinto posto con 139 (68 71, -3) colpi, dove è stato agganciato da Lorenzo Gagli (70 69) e da Filippo Bergamaschi (71 68), nell’Hauts de France Golf Open (Challenge Tour), in svolgimento sul tracciato dell’Aa Saint-Omer GC (par 71), a Lumbres in Francia.

Sono al comando con 136 (-6) il belga Christopher Mivis (67 69) e il francese Thomas Linard (69 67), seguiti con 138 (-4) dal sudafricano Jacques Kruyswijk e dallo spagnolo Scott Fernandez. E’ al 12° posto con 141 (69 72, -1) Francesco Laporta e hanno superato il taglio Andrea Maestroni, 30° con 142 (70 72, par), e Federico Maccario, 55° con 144 (77 67, +2), in rimonta con un 67 (-4).

Sono rimasti fuori Jacopo Vecchi Fossa, 76° con 146 (73 73, +4), Enrico Di Nitto, 86° con 147 (73 74, +5), Michele Ortolani, 98° con 148 (74 74, +6), Aron Zemmer, 113° con 150 (76 74, +8), e Andrea Pavan, 125° con 152 (78 74, +10). Il montepremi è di 200.000 euro.

E’ finita al taglio l’avventura dell’amateur Manuel De Los Santos ex campione di baseball, che dopo aver perso una gamba in un incidente 14 anni fa, ha trovato nel golf la sua seconda vita sportiva. Per il 33enne dominicano, l'ispirazione golfistica è arrivata grazie al film "The legend of Bagger Vance" e ora è riuscito a coronare il suo sogno di poter competere in una gara di professionisti grazie a un invito ricevuto per l’occasione dal Challenge Tour. Ha segnato 174 colpi, ma il risultato non ha importanza. Conta, in realtà, che il golf si è dimostrato ancora una volta come uno sport veramente aperto a tutti.

PRIMO GIRO - Alessandro Tadini quinto con 68 (-3) colpi e Francesco Laporta nono con 69 (-2) dopo il primo giro dell’Hauts de France Golf Open (Challenge Tour), in svolgimento sul tracciato dell’Aa Saint-Omer GC (par 71), a Lumbres in Francia.

Al comando un quartetto con 67 (-4) composto dal belga Christopher Mivis, dallo scozzese Grant Forrest, dall’inglese James Allan e dal nordirlandese Dermot McElroy, mentre affiancano Tadini lo spagnolo Scott Fernandez, lo scozzese Ross Kellett e il francese Fabien Marty. Buon giro di Lorenzo Gagli e di Andrea Maestroni, 22.e con 70 (-1), in par Filippo Bergamaschi, 36° con 71, e sopra par Enrico Di Nitto e Jacopo Vecchi Fossa, 69.i con 73 (+2), Michele Ortolani, 80° con 74 (+3), Aron Zemmer, 113° con 76 (+5), Federico Maccario 125° con 77 (+6), e Andrea Pavan, 135° con 78 (+7). Il montepremi è di 200.000 euro.

Al torneo partecipa l’amateur Manuel De Los Santos, ex campione di baseball, che dopo aver perso una gamba in un incidente 14 anni fa, ha trovato nel golf la sua seconda vita sportiva. Per il 33enne dominicano, l'ispirazione golfistica è arrivata grazie al film "The legend of Bagger Vance" e ora sta coronando il suo sogno di poter competere in una gara di professionisti grazie a un invito ricevuto per l’occasione dal Challenge Tour. Ha girato in 90 colpi, ma in risultato veramente ha poca importanza. Conta, in realtà, che il golf si dimostra ancora una volta come uno sport veramente aperto a tutti.

LA VIGILIA - Francesco Laporta, Michele Ortolani, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Gagli, Enrico Di Nitto, Andrea Maestroni, Alessandro Tadini, Andrea Pavan, Federico Maccario e Filippo Bergamaschi prendono parte all’Hauts de France Golf Open (15-18 giugno), torneo del Challenge Tour in programma sul tracciato dell’Aa Saint-Omer GC, a Lumbres in Francia.

Nel field, in grado di poter rendersi protagonisti, il finlandese Tapio Pulkkanen, il sudafricano Zander Lombard, lo scozzese Craig Lee, i francesi Julien Guerrier e Thomas Linard, gli spagnoli Jordi Garcia Pinto e Pedro Oriol, l’olandese Daan Huizing, il belga Hugues Joannes e l’australiano Daniel Fox. Atteso alla prova Francesco Laporta, che è andato molto vicino al titolo la scorsa settimana nel KPMG Trophy. Il montepremi è di 200.000 euro.

Golf e disabilita' -  Fra i partecipanti al torneo, anche l'amateur Manuel De Los Santos, ex campione di baseball, che dopo aver perso una gamba in un incidente 14 anni fa, ha trovato nel golf la sua seconda vita sportiva. Per il 33enne dominicano, l'ispirazione golfistica è arrivata grazie al film "The legend of Bagger Vance" e ora il sogno è portare a conclusione la sua prima gara tra i pro". Ancora una volta il golf  si dimostra come uno sport veramente aperto a tutti. La classifica

 

 

 

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Memorial Bordoni by Aon a Marco Crespi

Marco Crespi ha vinto con 196 (64 67 65, -14) colpi il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon disputato sul percorso de La Pinetina Gof Club (par 70). Nel torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, il 39enne monzese ha concluso alla pari con l’olandese Lars Van Meijel (196 - 68 61 67) e con l’inglese James Sharp (196 - 62 65 69) e poi li ha superati con un par alla seconda buca di spareggio. Dopo gli esaltati successi di Edoardo Molinari (Trophée Hassan II) e di Renato Paratore (Nordea Masters) sull’European Tour è arrivata anche un’affermazione sul terzo circuito continentale, a cui va aggiunta quella di Leonardo Sbarigia nel Mediterranean Tour, in una stagione che sta dando al golf azzurro belle soddisfazioni anche con i dilettanti.

Al quarto posto con 198 (-12) il francese Anthony Renard e al quinto con 199 (65 68 66, -11) Andrea Saracino, autore di una bella prestazione a cui si sono unite quelle di Andrea Rota e di Gregory Molteni, 11.i con 201 (-9), e di Andrea Cavallaro e di Lorenzo Magini, 16.i con 202 (-8). In classifica altri dieci giocatori italiani: Marco Archetti, 23° con 204 (-6), Stefano Pitoni, campione uscente, e Leonardo Motta, 31.i con 205 (-5), Davide Ghisalberti, 33° con 206 (-4), Cesare Turchi, Alessandro Grammatica e il dilettante Filippo Celli, che merita sicuramente elogi, 38.i con 207 (-3), Federico Elli, 47° con 209 (-1), Carlo Casalegno, 50° con 210 (par) e Leonardo Sbarigia, 53° con 216 (+6).

Buca in uno - Lo scozzese Daniel Young ha realizzato una "hole in one" centrando direttamente dal tee la buca 2, par 3 di 131 metri, utilizzando un ferro 9. Non c’erano premi, ma è rimasta la prodezza.

La gara - Crespi ha iniziato il giro finale del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon con quattro colpi di ritardo da Sharp e con due da Van Meijel, ma alla 12ª buca ha concluso l’inseguimento recuperando principalmente con l’ausilio di due eagle. E’ poi rimasto da solo avanti, ma ha perso il colpo di vantaggio con un bogey alla 17ª ed è stato playoff. Alla prima buca supplementare è uscito Sharp, che ha sbagliato un putt  per il par di circa due metri, e alla seconda Van Meijel ha spedito la palla fuori pista con il driver, poi ha superato il green e non ha potuto evitare il bogey. Crespi con il secondo par ha conquistato il quinto successo nell’Alps Tour e ha ricevuto i 5.800 euro di prima moneta su un montepremi di 40.000 euro. Il monzese è anche l’unico giocatore italiano ad aver vinto in tutti e tre i circuiti continentali. Infatti ha siglato un torneo nell’European Tour (NH Collection Open, 2014) e due nel Challenge Tour. Suoi anche due successi nel Campionato PGAI.

"E’ stata una vittoria un po’ sofferta - ha detto - soprattutto perché per due volte ho preso tre putt e in una giornata simile, quando si devono recuperare quattro colpi, sono errori che si possono pagar cari. Per fortuna anche i miei avversari non sono stati perfetti e inoltre io ho pescato il jolly alla buca 12 mettendo a segno la palla con il pitch per l’eagle. E vero, altre mie vittorie sono nate da rimonte, ma succede quando mi trovo particolarmente a mio agio sul campo come in questa occasione. Da tempo sto giocando bene e sto risolvendo i problemi con il putter che mi hanno assillato per due anni. Il playoff? L’ho affrontato molto tranquillo, convinto che la mia maggiore esperienza potesse avere il suo peso. Con la bandiera praticamente impossibile da prendere occorreva puntare al par e attendere l’errore degli altri. Così è stato".

Il percorso - Il tracciato comasco ha ricevuto elogi da tutti i concorrenti per la perfetta preparazione e per il gioco che ha permesso di esprimere. Il campo si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestre, betulle, querce e castagni. Si snoda su un terreno molto ondulato che propone differenti situazioni di gioco. Sotto l’aspetto paesaggistico offre incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Memorial Bordoni by Aon: Crespi ci prova

L’inglese James Sharp ha mantenuto il comando con 127 (62 65, -13) colpi nel Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, che si conclude con la disputa del terzo giro sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70). Nel torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, parteciperanno alla volata finale per il titolo anche l’olandese Lars Van Meijel, secondo con 129 (-11) e rinvenuto con un gran 61 (-9), miglior score di giornata, e Marco Crespi, terzo con 131 (64 67, -9). Hanno possibilità anche Davide Ghisalberti, quarto con 132 (67 65, -8), insieme al tedesco Niki Ferrari e ai francesi Ugo Coussaud e Thomas Elissalde, mentre la matematica non esclude Andrea Saracino, ottavo con 133 (65 68, -7).

Sono in buona posizione, anche se lontani dalla vetta, Gregory Molteni, Carlo Casalegno e Lorenzo Magini, 12.i con 134 (-6), Federico Elli, 19° con 135 (-5), che ha perso terreno dopo il secondo posto del turno iniziale, e sono rimasti in gara anche Alessandro Grammatica, 26° con 136 (-4), Andrea Cavallaro, Leonardo Motta e il bravo dilettante Filippo Celli, 30.i con 137 (-3), Stefano Pitoni, campione uscente, Marco Archetti, Leonardo Sbarigia, Andrea Rota e Cesare Turchi, 40.i con 138 (-2).

Il taglio, caduto a 138 ha lasciato in gara 53 concorrenti (16 italiani), tra i quali due amateur. I professionisti si contenderanno nel turno conclusivo il montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

I protagonisti - James Sharp, 26 anni, in tre stagioni di tour è riuscito a piazzarsi solamente due volte tra i top ten. E’ rimasto in vetta con sei birdie e un bogey per il 65 (-5).

Lars Van Meijel, 23 anni compiuti il 12 giugno, parla molto bene l’italiano: "Sono nato a Padova e ho vissuto in Italia per 14 anni. Ho iniziato a giocare a golf a Frassanelle poi, quando avevo appunto 14 anni, la mia famiglia si è trasferita in Olanda. Da dilettante ho vinto abbastanza nel mio paese e tre tornei negli Stati Uniti. Sono passato di categoria lo scorso dicembre, ho iniziato molto bene imponendomi in Egitto nel secondo torneo a cui ho preso parte, il Red Sea Little Venice Open, dopo aver terminato il primo, l’Ein Bay Open al quarto posto, poi ho conseguito altri buoni risultati, ma sono giunto qui dopo aver subito due tagli. Questa volta sembra andar meglio. Obiettivi? Terminare tra i primi cinque dell’ordine di merito e salire sul Challenge Tour". Nel suo score un eagle e sette birdie, senza bogey.

Marco Crespi è l’unico giocatore italiano che ha vinto gare nei tre circuiti continentali e, in particolare, ha fatto suo nel 2014 il NH Collection Open sull’European Tour. E’ abituato a saltare da un tour all’altro e ora prova a portare a cinque i titoli nell’Alps Tour: "Ho avuto un decollo un po’ faticoso, poiché ho perso subito una palla ed è stato doppio bogey. Poi le cose sono andate diversamente. Non ho avuto fortuna con un paio di putt abbordabili non entrati e inoltre due volte la palla ha sbordato, però fa parte del gioco e sono abbastanza soddisfatto. Ho avuto problemi con il putter, ma ora le cose stanno migliorando. Il campo è divertente, perché ti lascia giocare e offre occasioni da birdie. Domani? Non ho nulla da perdere, per cui non ho altro da fare che attaccare dalla prima all’ultima buca". Nel suo 67 (-3) cinque birdie e un doppio bogey.

Ingresso gratuito - Anche nell’ultima giornata di torneo l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Il percorso – Situato fra Milano e Como, il La Pinetina Golf Club dispone di un percorso di alto profilo con scorci panoramici del Monte Rosa, delle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, anche degli Appennini. Immerso nei settanta ettari di verde del Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, il tracciato si estende su un terreno molto ondulato, a vantaggio dell’imprevedibilità di gioco e della spettacolarità.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito

 

www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram vengono pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

 

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Bordoni by AON: italiani, buon inizio

L’inglese James Sharp è il leader con 62 (-8) colpi del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, ma sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70) i giocatori italiani sono stati tra i protagonisti. Nel torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, infatti, il monzese Marco Crespi e il milanese Federico Elli sono al secondo posto con 64 (-6), affiancati dall’austriaco HP Bacher e dai francesi Ugo Coussaud e Marc Rodriguez Calassou. Tra i top ten anche Andrea Cavallaro e Andrea Saracino, settimi con 65 (-5), e Marco Archetti, nono con 66 (-4).

Sono in buona classifica anche Davide Ghisalberti e Lorenzo Magini, 14.i con 67 (-3), Leonardo Sbarigia, Carlo Casalegno, Gregory Molteni, Nunzio Lombardi, Marco Guerisoli, Edoardo Raffaele Lipparelli, appena passato pro, e il dilettante Filippo Celli, 24.i con 68 (.-2). Nel gruppo al 38° posto con 69 (-1) Stefano Pitoni e più attardati Leonardo Motta, Alessandro Grammatica e Niccolò Quintarelli, 52.i con 70 (par).

Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si svolge sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Hanno preso il via 138 concorrenti in rappresentanza di 12 nazioni. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

I protagonisti - James Sharp, 26 anni, è al terzo anno di tour con migliori risultati due top ten. Ha realizzato il 62 con otto birdie senza bogey.

Federico Elli, 34 anni, non gioca a tempo pieno. Ha ottenuto tre successi, due nel Campionato Maestri PGAI (2012-2013) e il terzo nell’Unicredit PGA Professional Championship of Europe (circuito PGAE, 2014). Percorso netto anche per lui con sei birdie: “Ho giocato bene - ha detto - ho imbucato tanto e oggi ho puttato veramente in maniera ottimale. Il putter non sempre risponde come vorrei, ma oggi c’è stato un gran feeling. Peraltro il campo è in ottime condizioni e noi, che siamo partiti di mattina, siamo stati fortunati anche con il tempo perché era prevista pioggia. Domani all’attacco? E’ un campo che ti permette tanto se piazzi bene la palla con il primo colpo, quindi perché no?”

Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito.

Il percorso - Il tracciato comasco si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestre, betulle, querce e castagni. Il campo, che esalta le doti tecniche dei concorrenti, si snoda su un terreno molto ondulato che propone differenti situazioni di gioco. Sotto l’aspetto paesaggistico offre incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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Bordoni by AON: italiani, buon inizio

L’inglese James Sharp è il leader con 62 (-8) colpi del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, ma sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70) i giocatori italiani sono stati tra i protagonisti. Nel torneo dell’Alps Tour, inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali che si svolgono in Italia, infatti, il monzese Marco Crespi e il milanese Federico Elli sono al secondo posto con 64 (-6), affiancati dall’austriaco HP Bacher e dai francesi Ugo Coussaud e Marc Rodriguez Calassou. Tra i top ten anche Andrea Cavallaro e Andrea Saracino, settimi con 65 (-5), e Marco Archetti, nono con 66 (-4).

Sono in buona classifica anche Davide Ghisalberti e Lorenzo Magini, 14.i con 67 (-3), Leonardo Sbarigia, Carlo Casalegno, Gregory Molteni, Nunzio Lombardi, Marco Guerisoli, Edoardo Raffaele Lipparelli, appena passato pro, e il dilettante Filippo Celli, 24.i con 68 (.-2). Nel gruppo al 38° posto con 69 (-1) Stefano Pitoni e più attardati Leonardo Motta, Alessandro Grammatica e Niccolò Quintarelli, 52.i con 70 (par).

Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si svolge sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Hanno preso il via 138 concorrenti in rappresentanza di 12 nazioni. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

I protagonisti - James Sharp, 26 anni, è al terzo anno di tour con migliori risultati due top ten. Ha realizzato il 62 con otto birdie senza bogey.

Federico Elli, 34 anni, non gioca a tempo pieno. Ha ottenuto tre successi, due nel Campionato Maestri PGAI (2012-2013) e il terzo nell’Unicredit PGA Professional Championship of Europe (circuito PGAE, 2014). Percorso netto anche per lui con sei birdie: “Ho giocato bene - ha detto - ho imbucato tanto e oggi ho puttato veramente in maniera ottimale. Il putter non sempre risponde come vorrei, ma oggi c’è stato un gran feeling. Peraltro il campo è in ottime condizioni e noi, che siamo partiti di mattina, siamo stati fortunati anche con il tempo perché era prevista pioggia. Domani all’attacco? E’ un campo che ti permette tanto se piazzi bene la palla con il primo colpo, quindi perché no?”

Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito.

Il percorso - Il tracciato comasco si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestre, betulle, querce e castagni. Il campo, che esalta le doti tecniche dei concorrenti, si snoda su un terreno molto ondulato che propone differenti situazioni di gioco. Sotto l’aspetto paesaggistico offre incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

Web e social network - News e informazioni sul torneo sono consultabili dal sito www.italianprotour.com. Inoltre, sui profili social Italian Pro Tour e Federazione Italiana Golf di Facebook, Twitter e Instagram saranno pubblicati foto e video con interviste, curiosità e highlights, quest’ultimi visibili anche sul canale YouTube Federgolf.

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Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze

Gianmarco Manfredi (Firenze) e Tasa Torbica (Villa Condulmer) hanno dominato nei Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze conquistando il titolo con largo margine sui secondi classificati.

Nel torneo maschile, sul percorso del Circolo Golf Torino (par 72), Gianmarco Manfredi (284 – 74 71 70 69, -4) ha preso il comando nel secondo giro e poi, unico giocatore sotto par,  ha aumentato progressivamente il vantaggio fino a portarlo a sette colpi su Riccardo Leo (Royal Park I Roveri), secondo con 291 (+3).  Al terzo posto con 292 (+4) Jacopo Albertoni (Marco Simone), al quarto con 295 (+7) Kevin Latchayya e Lorenzo Bruzzone, entrambi del Royal Park I Roveri, al sesto con 296 (+8) Gregorio De Leo (Biella) e al settimo con 297 (+9) Carlo Chiarelli (La Romanina). E’ uscito al taglio Pier Francesco De Col (Royal Park I Roveri), 44° con 157 (+13), che difendeva il titolo.

Gianmarco Manfredi, nato a Massa, 17 anni ad agosto e da tempo nel giro azzurro, è al primo titolo tricolore.

Nel campionato  femminile, al Golf Club La Margherita (par 72), Tasa Torbica (283 – 69 72 71 71, -5), anche lei unica ragazza sotto par, ha fatto corsa di testa e non ha lasciato chances alle avversarie. Sul podio anche Maria Vittoria Corbi (Castelgandolfo) seconda con 294 (+6) e Anna Zanusso (Ca’ Amata) terza con 295 (+7).  In quarta posizione con 296 (+8) Amber Lee Svendsen (Castelgandolfo) e Ludovica Busetto (Villa Condulmer), in sesta con 297 (+9) Virginia Bossi (Monticello), in settima con 298 (+10) Alessia Cristina Avanzo e in nona con 299 (+11) Federica Torre (La Margherita), campionessa uscente, e Alessia Bosini (Castell’Arquato).

Tasa Torbica, sedici anni compiuti, lo scorso anno si è imposta nel Campionato Ragazze Match Play.

SECONDO GIRO – Si assegnano i titoli nei Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze/Trofeo Silvio Marazza  che si concludono in Piemonte con la disputa delle ultime 36 buche nella terza giornata di gara.

Nel torneo maschile, sul percorso del Circolo Golf Torino (par 72), è passato a condurre con 145 (74 71, +1) Gianmarco Manfredi (Firenze) davanti a Gregorio De Leo (Biella) con 146 (+2), a Carlo Chiarelli (La Romanina) con 147 (+3) e a Jacopo Albertoni (Marco Simone) con 148 (+4). Al quinto posto con 149 (+5) Lorenzo Bruzzone (Royal Park I Roveri), Riccardo Pasquotti (La Pinetina) e Gregorio Alibrandi (Olgiata). Non ha trovato posto tra i 43 che hanno superato il taglio il campione in carica Pier Francesco De Col (Royal Park I Roveri), 44° con 157 (+13).

Nel campionato  femminile, al Golf Club La Margherita (par 72), ha decisamente allungato il passo Tasa Torbica, nella foto, (141 – 69 72, -3), portacolori di Villa Condulmer, che ha sei colpi di vantaggio sulla compagna di circolo Alessia Cristina Avanzo (147, +3). In terza posizione con 149 (+5) Virginia Bossi (Monticello) e Maria Vittoria Corbi (Castelgandolfo) e in quinta con 150 (+6) Maeve Rossi (Ambrosiano) e Anna Zanusso (Ca’ Amata). Difficilmente potrà difendere il titolo Federica Torre (La Margherita), nona con 152 (+8).

PRIMO GIRO – Sono iniziati i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze/Trofeo Silvio Marazza  che si stanno disputando in Piemonte.

Nella gara maschile, sul percorso del Circolo Golf Torino (par 72), è al comando un quintetto con 73 (+1) colpi formato da Gregorio Alibrandi (Olgiata), Alessandro Bolognesi (Cus Ferrara), Carlo Chiarelli (La Romanina), Jacopo Albertoni (Marco Simone) e Matteo Magri (Monticello).

Al sesto posto con 74 (+2) Luca Pirollo (Royal Park I Roveri), Andreas Huber (Pustertal), Gianmarco Manfredi (Firenze) e Guglielmo Grillo (Monticello). Il campione uscente Pier Francesco De Col, 14° con 76 (+4), ha avuto qualche difficoltà, ma il suo ritardo è ampiamente recuperabile.

Nel torneo femminile, al Golf Club La Margherita (par 72), ha preso il largo con 69 (-3) colpi Tasa Torbica (Villa Condulmer), che in una classifica già allungata precede Erika De Martini (Villa d’Este), seconda con 71 (-1), e Federica Torre (La Margherita), campionessa uscente, terza con 72 (par). In quarta posizione con 73 (+1) Maria Vittoria Corbi (Castelgandolfo), Alessia Cristina Avanzo (Villa Condulmer) e Asia Cavallo (Savignano) e in settima con 74 (+2) Virginia Bossi (Monticello).

Entrambi i tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche: dopo 36 il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto che disputeranno gli ultimi due giri nella terza giornata

PROLOGO – Iniziano i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze/Trofeo Silvio Marazza (7-9 giugno) che si svolgono in Piemonte.

Nel torneo maschile, sul percorso del Circolo Golf Torino, difende il titolo Pier Francesco De Col, nella foto (Royal Park I Roveri) in un contesto nel quale accampano ambizioni Riccardo Leo, Lorenzo Bruzzone e Kevin Latchayya, suoi compagni di club, Jacopo Albertoni (Marco Simone), Pietro Bovari (Ambrosiano), Gianmarco Manfredi (Firenze), Gregorio Alibrandi (Olgiata), Niccolò Agugiaro (Nazionale) e Leonardo Novella (Verona) per citarne alcuni.

Nel campionato femminile, al Golf Club La Margherita, proverà a concedere il bis Federica Torre, che gioca in casa, ma avrà parecchie avversarie in grado di dire la loro tra le quali ricordiamo Maria Vittoria Corbi e Amber Lee Svendsen (Castelgandolfo), Alessia Cristina Avanzo, Ludovica Busetto e Tasa Torbica (Villa Condulmer), Anna Zanusso (Ca’ Amata), Sharon Rossini (Olgiata) e Maeve Rossi (Ambrosiano).

Entrambi i tornei si svolgono sulla distanza di 72 buche: dopo 36 il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto che disputeranno gli ultimi due giri nella terza giornata

 

 

 

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PGA Tour: Berger bis, 24° F. Molinari

Francesco Molinari si è classificato al 24° posto con 276 (72 66 68 70, -4) colpi nel FedEx St. Jude Classic (PGA Tour), il torneo che sul tracciato del TPC Southwind (par 70) di Memphis nel Tennessee ha anticipato l’US Open (15-18 giugno), secondo major stagionale.

Ha vinto per il secondo anno consecutivo Daniel Berger (270 – 70 68 66 66, -10), risalendo dalla nona posizione con un 66 (-4) e lasciando a un colpo il sudafricano Charl Schwartzel e il coreano Whee Kim (271, -9). Al quarto posto con 272 (-8) Billy Horschel, Branden Thornberry, Chez Reavie, Kevin Chappell e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, al nono con 273 (-7) Phil Mickelson e al 10° con 274 (-6) l’australiano Adam Scott, Ben Crane e Stewart Cink, gli ultimi due leader dopo tre turni insieme a Cabrera Bello.

Al 27° con 277 (-3) il nordirlandese Graeme McDowell e al 31° con 278 (-2) l’inglese Ian Poulter. Dopo un buon inizio hanno chiuso in bassa classifica i sudafricani Retief Goosen, 47° con 280 (par), ed Ernie Els, 60° con 282 (+2).

Daniel Berger (nella foto), 24enne di Plantation (Florida), ha raccolto due titoli nello stesso evento in 74 partecipazioni alle gare del circuito. Quattro birdie senza bogey hanno sottolineato la sua rimonta premiata con un assegno di 1.152.000 dollari su un montepremi di 6.400.000 dollari.

Francesco Molinari ha effettuato un buon recupero, dopo la falsa partenza, grazie a un ottimo secondo giro (66), poi ha risalito la classifica di altri dodici gradini nel terzo e nel quarto è rimasto praticamente nella posizione acquisita con un 70 (par) ottenuto con due birdie e due bogey.

TERZO GIRO - Francesco Molinari, 22° con 206 (72 66 68, -4), ha guadagnato altre dodici posizioni nel FedEx St. Jude Classic (PGA Tour), il torneo che sul tracciato del TPC Southwind (par 70) di Memphis nel Tennessee anticipa l’US Open (15-18 giugno), secondo major stagionale.

E’ cambiata ancora la graduatoria che propone al comando un nuovo trio con 201 (-9) composto da Stewart Cink (64 68 69), Ben Crane (68 65 68) e dallo spagnolo Rafa Cabrera Bello (70 66 65). Saranno in corsa per il titolo nel giro finale anche Luke List e Chad Campbell, quarti con 202 (-8), Kevin Chappell, Chez Reavie e l’australiano Matt Jones, sesti con 203 (-7), e hanno possibilità pure Phil Mickelson e il sudafricano Charl Schwartzel, 13.i con 205 (-5).

Molinari è affiancato dall’australiano Adam Scott e dal colombiano Sebastian Munoz, leader con Reavie e Schwartzel dopo due turni e retrocesso con un 75 (+5). Tra media e bassa classifica l’inglese Ian Poulter, 32° con 207 (-3), il nordirlandese Graeme McDowell, 45° con 209 (-1), e il sudafricano Ernie Els, 61° con 211 (+1).

Ben Crane ha segnato due birdie e 16 par per il 68 (-2), Stewart Cink è andato in altalena con cinque birdie e quattro bogey per il parziale di 69 (-1) e Rafa Cabrera Bello ha risalito la classifica di 17 gradini con sette birdie e due bogey per il 65 (-5).

Francesco Molinari ha effettuato un’ottima partenza con cinque birdie e un bogey sulle prime otto buche, poi i quattro colpi di vantaggio sul par si sono ridotti a due nel rientro con un birdie, un bogey e un doppio bogey (68). Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 34° con 138 (72 66. -2), ha recuperato, grazie a un parziale di 66 (-4), cinquanta posizioni nel secondo giro del FedEx St. Jude Classic (PGA Tour), il torneo che sul tracciato del TPC Southwind (par 70) di Memphis nel Tennessee anticipa l’US Open (15-18 giugno), secondo major stagionale.

E’ rimasto in vetta con 131 (64 67) il sorprendente colombiano Sebastian Munoz, ma ha nuovi compagni di viaggio che ora sono Chez Reavie (66 65) e il sudafricano Charl Schwartzel (65 66). Seguono con 132 (-8) Stewart Cink e con 133 (-7) Ben Crane.

Ha rimontato anche l’australiano Adam Scott, da 65° a 11° con 135 (-5) dopo un 64 (-6) miglior score di giornata realizzato anche da J.B. Holmes (34°), e ha recuperato qualcosa Phil Mickelson, 18° con 136 (-4). A metà classifica il sudafricano Ernie Els, 28° con 137 (-3), il nordirlandese Graeme McDowell, stesso punteggio di Molinari, e l’inglese Ian Poulter, 45° con 139 (-1). Sono usciti al taglio, caduto a 141 (+1), Jim Furyk (142, +2) e Rickie Fowler (144, +4).

Sebastian Munoz, 24 anni, alla decima gara nel circuito con quattro tagli superati nelle precedenti, ha segnato quattro birdie e un bogey per il 67 (-3). Chez Reavie ha messo insieme un eagle e tre birdie (65, -5) e Charl Schwartzel ha realizzato cinque birdie e un bogey per il 66 (-4).

Francesco Molinari, al contrario del primo giro, è partito con la marcia giusta e ha guadagnato tre colpi al par in otto buche, con quattro birdie e un bogey, poi il quinto birdie alla 11ª ha completato il 66. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

PRIMO GIRO - Francesco Molinari è all’84° posto con 72 (+2) colpi dopo il giro iniziale del  FedEx St. Jude Classic  (PGA Tour), il torneo che sul tracciato del TPC Southwind (par 70) di  Memphis nel Tennessee anticipa l’US Open (15-18 giugno), secondo major stagionale.

Matt Every, Scott Brown, Stewart Cink e il colombiano Sebastian Munoz sono al vertice con 64 (-6) colpi, tallonati dall’australiano Matt Jones e dal sudafricano Charl Schwartzel (65, -5). Al settimo posto con 66 (-6) Chez Reavie e il sudafricano Retief Goosen e al 14° con 68 (-2) l’altro sudafricano Ernie Els. Hanno un colpo in più Phil Mickelson, il nordirlandese Graeme McDowell e l’inglese Ian Poulter, 29.i con 69 (-1), e ritmo da allenamento, più che da gara, per l’australiano Adam Scott, 65° con 71 (+1), e per Rickie Fowler, 123° con 74 (+4).

Hanno fatto percorso netto Sebastian Munoz con sei birdie e Matt Every con un eagle e quattro birdie. Per Stewart Cink nove birdie e tre bogey e per Scott Brown otto birdie e due bogey.

Francesco Molinari ha iniziato dalla buca 10 con un bogey e i colpi sopra par sono diventati tre con un doppio bogey alla 18. Nel rientro, sia pure con un cammino altalennte, ha recuperato un colpo con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

PROLOGO - Francesco Molinari, dopo una settimana di riposo, riprende il suo cammino nel PGA Tour, partecipando al FedEx St. Jude Classic  (8-11 giugno), al TPC Southwind di  Memphis nel Tennessee.

E’ la gara che precede il secondo major stagionale, l’US Open (15-18 giugno), in programma all’Erin Hills  nel Wisconsin con un montepremi record di 12.000.000 di dollari. L’azzurro è uno dei pochi ad aver preferito di preparare il major sul campo. Saranno nel field Phil Mickelson, Rickie Fowler, Jim Fyruk, Daniel Berger, che difende il titolo, Bryson DeChambeau l’australiano Adam Scott, i sudafricani Charl Schwartzel ed Ernie Els, l’inglese Ian Poulter, lo spagnolo Rafael Cabrera Bello e il nordirlandese Graeme McDowell.

Reduce da due grandi prestazioni nel Players Championship (6°) e nel BMW PGA Championship (2°) Francesco Molinari è tra i favoriti e sicuramente non si limiterà a fare rodaggio. E’ in ottime condizioni di forma e del resto sta vivendo una grande annata come dicono le sei top ten stagionali, delle quali cinque nel circuito americano e una nell’European Tour, insieme ad altri quattro piazzamenti entro i primi 20 in 15 partecipazioni. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

 

 

 

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Ariya Jutanugarn nuova leader mondiale

La thailandese Ariya Jutanugarn (271 - 67 70 65 69, -17)  ha vinto il Manulife Classic (LPGA Tour) ed è divenuta la nuova numero uno mondiale. Sul percorso del Whistle Bear GC (par 72), a Cambridge in Canada, ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la coreana In Gee Chun (271 - 67 66 68 70) e Lexi Thompson (271 - 67 65 67 72) con le quali aveva terminato alla pari il torneo. Si è classificata al 55° posto con 287 (68 70 73 76, -1) Giulia Molinaro.

Alle spalle del trio protagonista l’inglese Jodi Ewart Shadoff, quarta con 272 (-16), la belga Laura Gonzalez Escallon e la coreana Mi Hyang Lee, quinte con 274 (-14). In settima posizione con 275 (-13) l’australiana Minjee Lee, in decima con 276 (-12) la norvegese Suzann Pettersen e in undicesima con 277 (-11) la canadese Brooke M. Henderson.

E’ stata Lexi Thompson, leader solitaria dopo tre turni, a gettare via il titolo con due bogey nelle ultime due buche, il secondo per un putt mancato da meno di un metro, concludendo con 72 colpi. (par, quattro birdie e quattro bogey). L’hanno così agganciata In Gee Chun con un 70 (-2 con quattro birdie e due bogey) e Ariya Jutanugarn (nella foto) con un parziale di 69 (-3 con quattro birdie e un bogey). Alla thailandese, gratificata con un assegno di 255.000 dollari su un montepremi di 1.700.000 dollari, sarebbe bastato anche il secondo posto per superare in vetta alla graduatoria mondiale la neozelandese Lydia Ko, ferma ai box per una infezione virale.

Giulia Molinaro, dopo una buona partenza, ha ceduto nei due turni finali, comunque ha raccolto moneta preziosa per la money list. Nel suo 76 (+4) due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Non hanno superato il taglio Giulia Sergas, 125ª con 150 (76 74, +6), e Silvia Cavalleri, 135ª con 152 (75 77, +8).

TERZO GIRO - Giulia Molinaro, 54ª con 211 (68 70 73, -5), ha perso terreno nel terzo giro del Manulife Classic (LPGA Tour) sul percorso del Whistle Bear GC (par 72), a Cambridge in Canada, dove è rimasta da sola al comando con 199 (67 65 67, -17) Lexi Thompson, numero quattro mondiale. La 22enne di Coral Springs (Florida) ha l’occasione per portare a nove i titoli nel circuito e a due quelli in stagione, ma non le sarà facile per la forte concorrenza di Lindy Duncan, seconda con 200 (-16), della coreana In Gee Chun, terza con 201 (-15), e soprattutto della thailandese Ariya Jutanugarn, quarta con 202 (-14) insieme alla canadese Alena Sharp. La Jutanugarn è particolarmente motivata, poiché ha la passibilità di divenire la luova leader mondiale, avendo un solo centesimo di distacco dalla neozelandese Lydia Ko, attuale numero uno, ferma ai box per una infezione virale. In corsa per il successo anche la norvegese Suzann Pettersen, l’inglese Jodi Ewart Shadoff e l’australiana Minjee Lee, seste con 203 (-13).

Lexi Thompson ha girato in 67 (-5) colpi con cinque birdie e per il secondo turno di fila non ha segnato bogey. Per Giulia Molinaro 73 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey. Non hanno superato il taglio Giulia Sergas, 125ª con 150 (76 74, +6), e Silvia Cavalleri, 135ª con 152 (75 77, +8). Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 24ª con 138 (68 70, -6) colpi, si è mantenuta in buona classifica nel Manulife Classic (LPGA Tour) sul percorso del Whistle Bear GC (par 72), a Cambridge in Canada. Non hanno superato il taglio Giulia Sergas, 125ª con 150 (76 74, +6), e Silvia Cavalleri, 135ª con 152 (75 77, +8).

Al vertice con 132 (-12) un trio composto da Lexi Thompson (67 65), numero 4 mondiale, dalla canadese Alena Sharp (66 66) e dalla coreana Hyo Joo Kim (65 67), ma sono a ruota con 133 (-11) Lindy Duncan, la francese Perrine Delacour e la coreana In Gee Chun, numero cinque. Al settimo posto con 134 (-10) la cinese Shanshan Feng, al decimo 135 (-9) la norvegese Suzann Pettersen e al 20° con 137 (-7) la thailandese Ariya Jutanugarn, seconda nel Rolex Ranking, tesa a spodestare dal trono mondiale la neozelandese Lydia Ko, ferma ai box per una infezione virale, che la precede in graduatoria di un solo centesimo di punto.

Sette birdie senza bogey per il 65 (-7) di Lexi Thompson, un eagle, sei birdie e un doppio bogey per il 66 (-6) di Alena Sharp e sette birdie e due bogey per il 67 (-5) di Hyo Joo Kim. Giulia Molinaro ha girato in 70 (-2) colpi con un eagle, due birdie e due bogey, i primi su 36 buche. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

PRIMO GIRO - Tonica prestazione di Giulia Molinaro, 15ª con 68 (-4) colpi nel Manulife Classic (LPGA Tour) sul tracciato del Whistle Bear GC (par 72), a Cambridge in Canada, dove sono in bassa classifica Silvia Cavalleri, 113ª con 75 (+3), e Giulia Sergas, 119ª con 76 (+4), tornata sul circuito a distanza di quasi un anno.

Guidano la graduatoriia con 64 (-8) la norvegese Suzann Pettersen e la coreana Mi Hyang Lee e sono alle loro spalle con 65 (-7) la cinese Shanshan Feng, la belga Laura Gonzalez Escallon e la coreana Hyo Joo Kim. Al sesto posto con 66 (-6) la danese Emily Pedersen, la canadese Alena Sharp e l’inglese Jodi Ewart Shadoff e al nono con 67 (-5) Lexi Thompson, prima tra le statunitensi, e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking. Quest’ultima ha posto le basi per spodestare dal trono mondiale la neozelandese Lydia Ko, ferma ai box per una infezione virale, che la precede di un solo centesimo di punto.

Suzann Pettersen ha realizzato nove birdie e un bogey e Mi Hyang Lee un eagle e sei birdie. Giulia Molinaro ha espresso bel gioco in ogni parte del campo numericamente sottolineato da quattro birdie senza bogey. Silvia Cavalleri ha girato con due birdie, tre bogey e un doppio bogey e Giulia Sergas con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

PROLOGO - Dopo quasi un anno Giulia Sergas torna a disputare una gara del LPGA Tour. Prenderà parte, insieme a Giulia Molinaro e a Silvia Cavalleri, al Manulife LPGA Classic (8-11 giugno) sul tracciato del Whistle Bear Golf Club, a Cambridge in Canada. La triestina, che attualmente oltre al golf cura altri interessi e che fa base in America, continuerà a giocare nel Ladies European Tour e, quando ne avrà occasione, anche nel circuito americano dove ha svolto attività ininterrotta per circa quindici anni.

Nel torneo sarà ancora assente la neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, alle prese con una infezione virale, e avrà una nuova occasione di spodestarla la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due con un solo centesimo di punto di distacco. Ha dato forfait anche la coreana So Yeon Ruy, numero tre a 27 centesimi. 

Difende il suo unico titolo nel tour la tedesca Caroline Masson, che oltre dalla Jutanugarn, dovrà guardarsi anche da Lexi Thompson, dalle coreane In-Kyung Kim, vincitrice la scorsa settimana dello ShopRite Classic, e In Gee Chun, dalla cinese Shanshan Feng, dalla canadese Brooke M. Henderson e dalla norvegese Suzann Pettersen. Il montepremi è di 1.700.000 dollari.

 

 

 

 

 

Nino Bertasio ha offerto un’altra ottima prova classificandosi decimo con 282 (70 72 73 67, -6) colpi nel Lyoness Open, torneo dell’European Tour disputato sul percorso del Diamond CC (par 72) ad Atzenbrugg in Austria. Ha colto il primo titolo nel circuito il sudafricano Dylan Frittelli (276 – 70 71 68 67, -12), che nella volata finale ha distaccato di un colpo il connazionale Jbe Kruger, il finlandese Mikko Korhonen e l’inglese David Horsey. Al quinto posto con 278 (-10) l’altro inglese Richard McEvoy e al sesto con 279 (-9) lo svedese Johan Carlsson.

Ha ceduto nettamente il cileno Felipe Aguilar, leader per tre giri e poi retrocesso con un penalizzante 75 (+3) fino alla decima posizione occupata anche dal cinese Ashun Wu, campione uscente, dopo una buona rimonta. E’ rimasto in 15ª con 283 (-5) l’austriaco Bernd Wiesberger, numero 29 del ranking mondiale, dal quale i fans di casa si attendevano molto di più.

Dylan Frittelli, 27enne di Johannesburg promosso nell’European Tour con l’ottavo posto nella money list del Challenge Tour 2016, circuito dove ha ottenuto due successi, con un 67 (-5) finale dovuto a sei birdie e a un bogey ha fatto suo il torneo e l’assegno di 166.660 euro su un montepremi di un milione di euro.

Nino Bertasio (nella foto) ha dato seguito al 14° posto siglato nel prestigioso BMW PGA Championship, confermando il ritorno alla brillante condizione che lo aveva sostenuto nello scorso anno. Per lui 67 colpi con sette birdie e due bogey e salto in graduatoria di 20 posti. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 96° con 149 (70 79, +5), e il dilettante Luca Cianchetti, 146° con 158 (77 81, +14), mentre Andrea Maestroni si è ritirato.

TERZO GIRO – Nino Bertasio è al 30° posto con 215 (70 72 73, -1) colpi a un giro dal termine del Lyoness Open, torneo dell’European Tour che si sta disputando sul tracciato del Diamond CC (par 72) ad Atzenbrugg in Austria.

E’ continuata la corsa di testa del cileno Felipe Aguilar (207 – 65 70 72, -9) il quale per ottenere il terzo titolo nel circuito dovrà gestire i due colpi di vantaggio che ha sullo svedese Johan Carlsson, sul sudafricano Dylan Frittelli e sull’austriaco Sepp Straka (209, -7). In corsa per il successo anche il sudafricano Jbe Kruger, lo spagnolo Carlos Pigem, il finlandese Mikko Korhonen e l’inglese Richard McEvoy, quinti con 210 (-6). Non hanno invece chances l’austriaco Bernd Wiesberger, 15° con 213 (-3), numero 29 del ranking mondiale e molto atteso dai fans di casa, e il cinese Ashun Wu, campione uscente, 22° con 214 (-2).

Felipe Aguilar, 42enne di Valdivia, ha condotto il giro con quattro birdie e altrettanti bogey per il 72 del par. Nino Bertasio ha girato in 73 (+1) con quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 96° con 149 (70 79, +5), e il dilettante Luca Cianchetti, 146° con 158 (77 81, +14), mentre Andrea Maestroni si è ritirato. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 166.660 eur

SECONDO GIRO – Nino Bertasio, 18° con 142 (70 72, -2) colpi, ha guadagnato tre posizioni nel Lyoness Open, torneo dell’European Tour che si sta disputando sul tracciato del Diamond CC (par 72) ad Atzenbrugg in Austria, dove ha mantenuto il comando con 135 (65 70, -9) il cileno Felipe Aguilar. Sono usciti gli altri italiani in gara: Lorenzo Gagli, 96° con 149 (70 79, +5), il dilettante Luca Cianchetti, 146° con 158 (77 81, +14) e Andrea Maestroni, che si è ritirato.

Felipe Aguilar ha mantenuto due colpi di vantaggio sul primo inseguitore, l’inglese Graeme Storm (137, -7), e ne ha tre sullo svedese Johan Carlsson e sull’inglese Oliver Fisher (138, -6). E’ salito al quinto posto con 139 (-5) l’austriaco Bernd Wiesberger, numero 29 del ranking mondiale e molto seguito dai fans locali che sperano in un suo successo nell’Open di casa. Lo affiancano il connazionale Sepp Straka, il sudafricano Zander Lombard e l’inglese David Horsey. Ha perso terreno il cinese Ashun Wu, 40° con 145 (+1), campione uscente, ed è rimasto fuori il canadese Mike Weir, 81° con 148 (+4), vincitore di un major.

Felipe Aguilar, 42enne di Valdivia con due successi nel circuito, ha girato in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Un po’ tortuoso, ma efficace il cammino di Nino Bertasio (nella foto), che ha segnato il 72 del par con cinque birdie, un bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 166.660 euro.

PRIMO GIRO – Il cileno Felipe Aguilar ha girato in 65 (-7) colpi e ha preso il comando del Lyoness Open, torneo dell’European Tour in svolgimento sul tracciato del Diamond CC (par 72) ad Atzenbrugg in Austria. Hanno offerto una buona prova Nino Bertasio e Lorenzo Gagli, 21.i con 70 (-2), è a metà graduatoria Andrea Maestroni, 58° con 72 (par), e ha avuto problemi il dilettante Luca Cianchetti, 133° con 77 (+5).

Aguilar ha preso due colpi di vantaggio nei riguardi del sudafricano Jaco Van Zyl, dello svedese Johan Carlsson e dell’inglese Ashley Chesters, secondi di 67 (-5), e tre sul francese Joel Stalter e sugli inglesi Graeme Storm e Oliver Wilson, quinti con 68 (-4).

Seguitissimo dai fans di casa, l’austriaco Bernd Wiesberger, numero 29 del world ranking, ha realizzato lo stesso score di Bertasio e Gagli, e sono con loro al 21° posto anche il cinese Ashun Wu, campione uscente, e il canadese Mike Weir, vincitore di un major.

Felipe Aguilar, 42enne di Valdivia con due successi nel circuito, ha segnato otto birdie e un bogey. Sono andati di pari passo Nino Bertasio e Lorenzo Gagli con cinque birdie e tre bogey. Andrea Maestroni ha viaggiato in par con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey e Luca Cianchetti ha messo insieme un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 166.660 euro.

PROLOGO – Dopo la grande impresa di Renato Paratore nel Nordea Masters, l’European Tour si sposta dalla Svezia in Austria dove si disputa il Lyoness Open (8-11 giugno) sul tracciato del Diamond CC ad Atzenbrugg, presenti quattro italiani: Nino Bertasio, Andrea Maestroni, Lorenzo Gagli e il dilettante Luca Cianchetti.

Difende il titolo il cinese Ashun Wu e saranno nel field il campione spagnolo Miguel Angel Jimenez e il canadese Mike Weir, vincitore di un major, ma le attenzioni dei fans di casa saranno tutte per Bernd Wiesberger, l’austriaco numero 29 nel world ranking, chiamato all’impresa. Saranno in parecchi, comunque, gli aspiranti vincitori tra i quali citiamo gli inglesi David Horsey, Matt Wallace e James Morrison, l’olandese Joost  Luiten, il francese Gregory Bourdy e i sudafricani Haydn Porteous, Jaco Van Zyl e Jbe Kruger.

Differenti le motivazioni degli azzurri: Nino Bertasio (nella foto) cerca una maggiore regolarità in una stagione in cui all’ottimo 14° posto nel BMW PGA Championship ha contrapposto qualche taglio di troppo. Per Lorenzo Gagli e Andrea Maestroni un’occasione da sfruttare nel migliore dei modi avendo rare opportunità di esibirsi sul circuito maggiore, mentre Luca Chianchetti continuerà ad accrescere la sua esperienza tra i pro in attesa di entrare nella categoria dopo aver partecipato  a un major, l’Open Championship (20-23 luglio), al quale ha avuto accesso con la vittoria nel campionato continentale amateur. Il montepremi è di 1.000.000 di euro con prima moneta di 166.660 euro

 

 

 

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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