Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Il sudafricano Christo Lamprecht ha superato per 3&2 lo svizzero Ronan Kleu e ha vinto la 128ª edizione del prestigioso The Amateur Championship, un Major per dilettanti disputato sui percorsi dell’Hillside Golf Club (par 72) e del Southport & Ainsdale (par 71) in Inghilterra. In semifinale il vincitore ha avuto ragione dell’inglese Frank Kennedy per 1 up e Kleu ha eliminato il thailandese TK Chantananuwat per 8&6.

Due giocatori italiani hanno superato la qualificazione su 36 buche medal vinta con 132 (64 68, -11) dal sudafricano Ben Van Wyk: Riccardo Fantinelli, 20° con 138 (71 67, -5), e Matteo Cristoni, 62° con 141 (73 68, -2). Il secondo ha iniziato battendo per 4&3 l’inglese Calum Fitzgerald, poi ha ceduto contro l’australiano Joshua Greer (2&1).

Fantinelli, che ha avuto accesso direttamente al secondo round, ha superato per 3&2 il belga James Skeet, poi si è fermato nei sedicesimi sconfitto da Kleu (1 up).

Non hanno superato la qualificazione: Bruno Frontero (70 77) e Pietro Bovari (69 73), 86.i con 142 (-1), e out per un colpo, Lucas Nicolas Fallotico, 156° con 145 (73 72, +2), e Giovanni Daniele Binaghi, 221° con 148 (71 77, +5).

Il vincitore si è assicurato l’esenzione per il The Open e per l’U.S. Open e, per tradizione, riceverà un invito a giocare il Masters Tournament. Il torneo è stato vinto una sola volta dagli italiani con Matteo Manassero nel 2009, mentre in altre due occasioni sono giunti in semifinale Francesco Molinari (2003) e Luca Cianchetti (2007).

Gli azzurri sono stati accompagnati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.

 

LA VIGILIA - Sei giocatori italiani prendono parte alla 128ª edizione del prestigioso The Amateur Championship, un Major per dilettanti in programma dal 19 al 24 giugno sui percorsi dell’Hillside Golf Club e del Southport & Ainsdale in Inghilterra. Sono Giovanni Daniele Binaghi, Pietro Bovari, Matteo Cristoni, Lucas Nicolas Fallotico, Riccardo Fantinelli e Bruno Frontero, accompagnati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.

Il torneo, con 288 partenti, inizierà con la qualificazione su 36 buche medal, poi i primi 64 classificati e i pari merito al 64° posto saranno ammessi ai match play. Tutti gli incontri a eliminazione diretta si svolgeranno sulla distanza di 18 buche con la finale su 36. Il vincitore si assicurerà l’esenzione per il The Open e per l’U.S. Open e, per tradizione, riceverà un invito a giocare il Masters Tournament.

Tanti i giocatori che possono aspirare al titolo tra i quali il sudafricano Christo Lamprecht, numero sei del ranking mondiale, e tre tra i top ten di quello europeo: l’inglese John Gough (n. 3), lo spagnolo Jose Luis Ballester Barrio (n. 7) e lo scozzese Calum Scott (n. 8). Nel field anche gli olandesi Jerry Ji e Lars van der Vight, l’irlandese Joshua Hill, gli inglesi Arron Edwards-Hill e Conor Gough, gli spagnoli Alejandro Aguilera Martin e Angel Ayora Fanegas e lo svizzero Nicola Gerhardsen. E ancora l’australiano Billy Dowling, argentino Segundo Oliva Pinto, lo statunitense Christian Castillo, il sudafricano Janko van der Merwe, il neozelandese Mako Thompson e il giapponese Riura Matsui.

Il torneo è stato vinto una sola volta dagli italiani con Matteo Manassero nel 2009, mentre in altre due occasioni sono giunti in semifinale Francesco Molinari (2003) e Luca Cianchetti (2007).

La prima edizione dell’evento si tenne nel 1885 a Hoylake con in gara 44 giocatori in rappresentanza di 12 club e fu vinta dallo scozzese Allan Macfie. Nell’albo d’oro figurano, tra gli altri, i nomi degli spagnoli José Maria Olazabal e Sergio Garcia e dello statunitense Bobby Jones, uno dei tre soli giocatori capaci di fare l’accoppiata con il The Open. Tra l’altro il The Amateur Championship era uno dei quattro tornei del Grande Slam quando Jones lo completò nel 1930. Prima dell’americano hanno fatto la doppietta con il Major britannico gli inglesi John Ball, recordman di successi nel The Amateur con otto, e Harold Hilton, a cavallo tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento.

L’indiana Diksha Dagar ha vinto il Tipsport Czech Ladies Open con 203 (69 65 69, -13) colpi, torneo del Ladies European Tour che si è svolto sul percorso del Royal Beroun Golf Club di Praga (par 72), in Repubblica Ceca, dove ha offerto una buona prestazione Virginia Elena Carta, 11/ma con 211 (74, 71, 66, -5). La Dagar ha preceduto la thailandese Trichat Cheenglab, seconda con 207 (-9), e la francese Celine Herbin, terza con 208 (-8). Al quarto posto pari merito con 209 (-7) le tre inglesi Lily May Humphreys, Gabriella Cowley, Cara Gainer e la scozzese Laura Beveridge.

Virginia Elena Carta, con un giro finale bogey free in 66 (-6), frutto di sei birdie, ha recuperato 32 posizioni ottenendo la seconda top 15 consecutiva. Delle altre azzurre Alessandra Fanali si è classificata 59/a con 219 (+3), mentre Clara Manzalini non ha superato il taglio e ha concluso al 67° posto con 147 (+3).

La 22enne indiana, professionista dal 2019, ha festeggiato il suo secondo titolo sul circuito dopo l’Investec South African Women’s Open del 2019. La giovane atleta di Jhajjar, ipoudente da quando era piccola, ha iniziato a giocare a golf dall’età di sette anni, insieme al fratello Yogesh Dagar, anch’egli ipoudente, e nel 2020 è diventata la prima golfista della storia ad aver partecipato sia alle Olimpiadi che alle Deaflympics (manifestazione multisportiva per sordi organizzata, con cadenza biennale, dal Comitato Internazionale degli Sport dei Sordi). Per il titolo ha ricevuto un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000.

 

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta, Alessandra Fanali e Clara Manzalini saranno in campo al Tipsport Czech Ladies Open, tappa del LET che si svolge in Repubblica Ceca dal 23 al 25 giugno sul percorso del Royal Beroun Golf Club di Praga. Nel field, composto da 126 atlete, ci saranno sei delle migliori dieci della Race To Costa del Sol (ordine di merito). Chance di vittoria per la ceca Krystina Napoleaova, reduce dal primo titolo sul LET nell’Amundi German Masters al Golf & Country Club Seddiner See.

L’ex calciatrice dell’AC Sparta Praha spera di replicare il suo recente successo in patria e, come lei, l’altra giocatrice di casa Klara Davidson Spilkova, che proverà a conquistare il suo terzo titolo sul circuito. Attualmente la Spilkova è quarta nell’ordine di merito e con una vittoria potrebbe salire in vetta o al secondo posto ma tutto dipenderà dalla prestazione della spagnola Ana Peláez Trivino. Quest’ultima, attuale n.2, ha l’opportunità di sorpassare la leader indiana Aditi Ashok, – assente in questa tappa – se dovesse passare il taglio o finire almeno al 62° posto. Favori del pronostico anche per l’inglese Cara Gainer, già runner up in Germania nell’Amundi German Masters ed ora nella top ten dell’ordine di merito (n. 10), che cercherà di festeggiare la prima impresa stagionale. Punterà al bis Jana Melichova provando a difendere il titolo ottenuto da amateur lo scorso anno.

Attesa per l’azzurra Virginia Elena Carta che, dopo il nono posto all’Amundi German Master e con un rendimento in crescita, è sicuramente una delle possibili protagoniste questa settimana. Tornano in campo anche Alessandra Fanali, che proverà a riscattare i due tagli non superati negli ultimi due appuntamenti del circuito, e Clara Manzalini, al suo sesto appuntamento stagionale.

Il torneo si svolge su 54 buche con taglio dopo 36 per le prime 60 classificate e le pari merito. Su un montepremi di 300.000 euro, 45.000 andranno alla vincitrice.

La taiwanese Tsai Ching Tseng si è resa protagonista di una autentica prodezza. La 23enne neopro di Tainan City, alla seconda gara sull’Epson Tour e senza ‘carta’, ha vinto con 201 (66 70 65, -15) colpi il 12° Island Resort Championship sul percorso dello Sweetgrass Golf Club ad Harris nel Michigan. Con un giro finale bogey free in 65 (-7, sette birdie) è risalita dal terzo posto superando e relegandole al secondo con 202 (-14) Auston Kim, leader dopo due turni, e la malese Natasha Andrea Oon, che la seguiva a un colpo. In tal modo la vincitrice, oltre ad essere entrata a pieno titolo nel circuito, ha anche ricevuto un assegno di 33.750 dollari su un montepremi di 225.000 dollari.

Ha perso terreno nel giro finale, da 11ª a 24ª con 211 (70 70 71, -5), Roberta Liti, la quale ha comunque raccolto altri preziosi dollari per la Race for the Card (ordine di merito), che promuoverà a fin stagione le prime dieci sul LPGA Tour 2024 e dove la toscana attualmente è settima. E’ salita dal 42° al 33° posto l’altra italiana in gara, Angelica Moresco, con 212 (70 73 69, -4). La Liti ha girato in 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey e la Moresco ha realizzato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey.

Alle spalle delle tre protagoniste ha occupato la quarta piazza con 205 (-11) Becca Huffer, quindi in quinta posizione con 206 (-10) l’australiana Hira Naveed, in sesta con 207 (-9) Savannah Vilaubi e in settima con 208 (-8) Carley Cox, Brigitte Dunne, la canadese Alena Sharp e la spagnola Teresa Toscano.

 

LA VIGILIA - L’Epson Tour torna nello Stato dei Grandi Laghi dopo una settimana di pausa per il 12° Island Resort Championship di Harris (23-25 giugno), in Michigan, sul percorso dello Sweetgrass Golf Club dove in campo ci saranno le azzurre Roberta Liti e Angelica Moresco. Sul tee di partenza 156 atlete tra cui otto delle migliori dieci della Race For The Card (ordine di merito).

Fra tutte occasione per la malesiana Natasha Andrea Oon (n. 2) e le statunitensi Gigi Stoll e Jenny Coleman (rispettivamente n. 3 e n. 4), che potranno contare sull’assenza in gara dell’attuale numero 1, l’australiana Gabriela Ruffels, per avvicinarsi alla vetta. In campo, inoltre, 6 vincitrici dei 9 appuntamenti dell’Epson Tour svolti in questa stagione e la taiwanese Ssu-Chia Cheng, campionessa nel 2022 che proverà a difendere il titolo.

Roberta Liti, oggi al settimo posto nell’ordine di merito, proverà a riscattare il taglio non superato al FireKeepers Championship. Occasione anche per Angelica Moresco, al suo ottavo appuntamento stagionale sul Tour. Il torneo si svolge su 54 buche e prevede un taglio dopo il secondo round che lascerà in gara le migliori 60 classificate e le pari merito. Il montepremi è di 225.000 dollari (205.000 euro circa).

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Alps: Keunen domina, Rean Trinchero 10°

L’olandese Lars Keunen ha vinto con 191 (65 64 62, -22) colpi il Tenerife Pro Golf Open, terzo dei cinque tornei iberici in programma sull’Alps Tour che si è svolto sul percorso del Buenavista Golf (par 71) a Santa Cruz de Tenerife. Il 27enne ha staccato di quattro colpi  l’inglese Jack Floydd, secondo con 195 (-18) e di cinque l’irlandese Paul Murphy, terzo con 196 (-17). Quarto posto per il francese Benjamin Kedochim con 197 (-16) che ha preceduto l’olandese Rodi Vlasveld e il belga Kristof Ulenaers, quinti con 199 (-14). Top ten e decimo posto con 201 (65 62 74, -12) per Gianmaria Rean Trinchero, migliore degli italiani e in testa al termine del secondo round. Dietro di lui l’altro azzurro Riccardo Bregoli, 15/mo con 202 (-11). In top 20 Davide Buchi e Cristiano Terragni, 19/mi con 203 (-10). Per quel che riguarda gli altri azzurri sono andati a premio anche Andrea Saracino, 33/mo con 205 (-8) e Luca Cianchetti e Federico Livio, 35/mi con 206 (-7).

Keunen, che prima del giro finale partiva dalla terza posizione, grazie ad un round conclusivo in 62 (-9), frutto di sei birdie, due eagle e un bogey, dopo le prime buche della giornata aveva già ipotecato il titolo. Non è riuscito a mantenere la leadership Gianmaria Rean Trinchero che ha pagato caro le prime quattro buche (doppio bogey e tre bogey di fila) del giro finale, ma che con un birdie alla 18 ha raggiunto la top ten.

Il successo ha fruttato a Keunen 5.000 euro a fronte di un montepremi complessivo di 30.000. L’olandese ha festeggiato il suo secondo titolo sull’Alps Tour.

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PGA Tour: Keegan Bradley dominatore

Keegan Bradley ha dominato nel Travelers Championship, torneo “elevato” del PGA Tour che ha vinto con 257 (62 63 64 68, -23), lasciando a tre colpi Brian Harman e Zac Blair, secondi con 260 (-20). Sul percorso del TPC River Highlands (par 70), a Cromwell nel Connecticut, non ha superato il taglio Francesco Molinari, 119° con 141 (74 67, +1), malgrado il tentativo di rimediare alla falsa partenza con un secondo giro bogey free in 67 (-3, tre birdie).

Keegan Hansen Bradley, 37enne di Woodstock (Vermont), ha portato a sei i titoli in carriera, comprensivi di un Major (PGA Championship, 2011) alla presenza n. 325 sul circuito dove è giunto per 55 volte tra i top ten. Secondo dopo un round, ha raggiunto in vetta Danny McCarthy (poi 7° con 262, -18) nel secondo ed è rimasto al vertice dal solo nel terzo. Nel giro conclusivo ha realizzato cinque birdie sulle prime 12 buche e poi, forte di un vantaggio consistente, se n’è andato praticamente a spasso nelle ultime sei concedendosi il lusso di tre bogey (68, -2). Malgrado il rallentamento ha stabilito con 257 lo score più basso dell’evento dal 1984, ossia da quando si disputa al TPC River Highlands (precedente record il 258 di Kenny Perry nel 2009). E’ anche il punteggio più basso della sua carriera rispetto al par dopo un 260 (-20) nel BMW Championship, vinto nel 2018, e nel CIMB Classic del 2017 (secondo). Con il titolo ha ricevuto un congruo assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20.000.000 milioni di dollari, è salito dal 28° al 18° posto nel World Ranking e dal 15° al quinto nella graduatoria della FedEx Cup.

Nelle prime posizioni, ma mai in corsa per il successo, Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, e Patrick Cantlay, numero 4, quarti con 261 (-19) insieme a Chez Reavie, e il nordirlandese Rory McIlroy, settimo insieme a McCarthy. Il numero 3 del World Ranking nel round d’apertura, terminato al 46° posto con un 68 (-2), ha segnato la sua prima “hole in one” sul tour (buca 8, par 3, yards 214, ferro 5). Più indietro Xander Schauffele, numero 6, 19° con 266 (-14), e il norvegese Viktor Hovland, numero 5, 29° con 268 (-12). Stesso destino di Molinari anche per Jon Rahm, numero 2, 83° con 138 (-2) insieme a Tommy Fleetwood e per Collin Morikawa e Max Homa, 68.i con 137 (-3).

 

TERZO GIRO - Keegan Bradley è rimasto da solo al comando con 189 (62 63 64, -21) colpi dopo il terzo giro del Travelers Championship, torneo del PGA Tour in svolgimento al TPC River Highlands (par 70) di Cromwell nel Connecticut. Precede di un colpo Chez Reavie (190, -20) e di cinque Patrick Cantlay (194, -16). E’ sceso al quarto posto con 195 (-15) Danny McCarthy, in vetta con il leader dopo due giri. Stessa posizione per Rickie Fowler e per l’australiano Adam Scott e settima con 196 (-14) per Justin Thomas e per il numero uno mondiale Scottie Scheffler. Più indietro il nordirlandese Rory McIlroy e il giapponese Hideki Matsuyama, 15.i con 198 (-12).

Sono usciti al taglio lo spagnolo Jon Rahm, 83° con 138 (-2) insieme a Tommy Fleetwood. Stesso destino anche per Collin Morikawa e Max Homa, 68.i con 137 (-3), e per Francesco Molinari, 119° con 141 (74 67, +1). Il montepremi è di 20.000.000 dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La leadership di Denny McCarthy e Keegan Bradley, le rimonta di Rory Mcllroy e Xander Schauffele, il passo indietro di Scottie Scheffler, l'eliminazione eccellente di Jon Rahm e quelle, tra gli altri, di Collin Morikawa, Francesco Molinari e Tommy Fleetwood. Questi i più importanti verdetti del Travelers Championship, torneo del PGA Tour di golf.

A Cromwell, nel Connecticut, Bradley (62 63) ha agganciato in vetta alla classifica McCarthy (60 65). Al TPC River Highlands (par 70) i due americani guidano il leaderboard con un totale di 125 (-15) colpi, due di vantaggio nei confronti del loro connazionale Chez Reavie, terzo con 127 (-11) davanti a un altro statunitense, Eric Cole, quarto con 129 (-11). Mentre ha recuperato 36 posizioni McIlroy, ora decimo con 132 (-8) al fianco, tra gli altri, di Viktor Hovland e Scheffler, che difende il titolo. E se nel primo round, McIlroy era riuscito nell'impresa di firmare la sua prima 'hole in one' in carriera sul PGA Tour, stavolta alla buca 8 (par 3) è inciampato in un doppio bogey. Perde terreno Scheffler (leader del world ranking), da quarto a 22° con 133 (-7).

Per la prima volta dal Fortinet Championship 2021, è finita dopo 36 buche la gara di Rahm. Lo spagnolo (83°), numero 2 al mondo, è uscito di scena con uno score di 138 (-2) insieme a Tommy Fleetwood.. Out al taglio pure Collin Morikawa e Max Homa, 68.i con 137 (-3) e Francesco Molinari (119° con 141 74 67, +1), a cui non è bastato un secondo giro bogey free in 67 (-3), con tre birdie. Il torinese ha pagato a caro prezzo un primo round in 74 (+4). Il montepremi è di 20.000.000 dollari con prima moneta di 3.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - L'avvio da record, con tanto di leadership a sorpresa, di Danny McCarthy. E ancora: la buona prova di Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, la prima 'hole in one' della sua carriera sul PGA Tour di Rory McIlroy e la falsa partenza di Francesco Molinari. E' successo di tutto, negli Usa, nel primo round del Travelers Championship. A Cromwell, nel Connecticut, l'americano McCarthy ha festeggiato il 500° round sul massimo circuito statunitense maschile con una prova bogey free in 60 (-10) colpi, dovuta a dieci birdie. Il 30enne di Takoma Park (Maryland) ha due colpi di vantaggio sul connazionale Keegan Bradley e sull'australiano Adam Scott, entrambi 2/i con 62 (-8) davanti a Scheffler, 4/o con 63 (-7).

Più indietro Jon Rahm. Lo spagnolo, leader della FedEx Cup e secondo nel world ranking, è 28° con 67 (-3) al pari, tra gli altri, del norvegese Viktor Hovland e dell'inglese Matt Fitzpatrick. Mentre McIlroy è 46° con 68 (-2). Primo 'ace' sul PGA Tour per il nordirlandese che, al TPC River Highlands (par 70), ha realizzato la prodezza alla buca 8 (par 3 di 214 yards, 195 metri) con un ferro 5. Stesso score per Xander Schauffele, campione in carica.

Gara già in salita per Francesco Molinari. Il torinese con un giro in 74 (+4), frutto di tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey, è 140/o e a forte rischio eliminazione. In un evento, quello elevato del PGA Tour, che mette in palio 20.000.000 di dollari, di cui 3.600.000 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari torna subito in campo per prendere parte al Travelers Championship, uno dei tornei “elevati” del PGA Tour con un montepremi di 20 milioni di dollari e prima moneta di 3.600.000 dollari, in programma dal 22 al 25 giugno sul percorso del TPC River Highlands, a Cromwell nel Connecticut.

Come sempre in questi eventi il field è di ottimo livello con otto tra i primi dieci del World Ranking compresi i primi sei, che saranno gli indiscussi favoriti: nell’ordine Scottie Scheffler, Jon Rahm, Rory McIlroy, Patrick Cantlay, Viktor Hovland e Xander Schauffele, che difende il titolo. Con loro anche Matt Fitzpatrick (n. 8) e Max Homa (n. 9), mentre dei top ten saranno assenti l’australiano Cameron Smith (n. 7), tra i protagonisti del precedente US Open e membro della Superlega Araba, e Jordan Spieth (n. 10), che si è concesso un turno riposo dopo la delusione del taglio subito nel Major.

Pone la sua candidatura a possibile protagonista Wyndham Clark, vincitore a sorpresa dell’US Open, ma avranno buone possibilità anche Tony Finau, Cameron Young, Collin Morikawa, Tommy Fleetwood e Justin Thomas, altro deluso a Los Angeles (out dopo 36 buche) in cerca di riscatto. Francesco Molinari ha necessità di riproporsi ai livelli di inizio stagione dopo essere andato fuori gioco a metà gara in cinque delle ultime sette apparizioni.

Al torneo, nato nel 1952 (si impose Tedd Kroll) e giunto alla 72ª edizione, prendono parte altri cinque past winner: Harris English (2021), Chez Reavie (2019), Russell Knox (2016), Kevin Streelman (2014) e Stewart Cink, uno dei cinque giocatori capaci di vincere due volte (1997 e 2008). In un evento in cui è difficile ripetersi hanno ottenuto quattro titoli Billy Casper, tra il 1963 e il 1973, e tre Bubba Watson, tra il 2010 e il 2018. Doppietta anche per Arnold Palmer, Paul Azinger, Peter Jacobsen e per Phil Mickelson, unico ad averla realizzata di seguito (2001-2002).

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Travelers Championship sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 22 giugno e venerdì 23, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 24 e domenica 25, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Matteo Delpodio e di Isabella Calogero.

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DP Tour: Lawrence sprint, 10° Migliozzi

Guido Migliozzi, con una bella rimonta finale, ha ottenuto un buon decimo posto con 280 (71 71 69 69, -8) colpi nel BMW International Open, il torneo del DP World Tour che si è svolto al Golfclub München Eichenried (par 72) di Monaco di Baviera in Germania. Ha vinto con 275 (71 69 66 69, -13) il sudafricano Thriston Lawrence che ha sorpassato nelle battute finali l’olandese Joost Luiten, leader dopo tre round e secondo con 276 (-12). In terza posizione con 277 (-11) il polacco Adrian Meronk, il tedesco Maximilian Kieffer, il neozelandese Daniel Hillier e il giapponese Rikuya Hoshino e in settima con 278 (-10) l’olandese Daan Huizing, il francese Matthieu Pavon e il danese Rasmus Neergaard-Petersen. Migliozzi è stato affiancato dallo scozzese Calum Hill.

Lawrence, 26enne di Nelspruit, ha ottenuto il quarto titolo sul circuito, secondo stagionale, per un palmarès che comprende anche un successo sul Sunshine Tour (al netto di due in combinata con il DP World Tour), uno sul Mena Tour e uno sul Big Easy Tour. Ha iniziato il turno conclusivo al terzo posto con quattro colpi di ritardo da Luiten e con un giro non proprio lineare, dove ha messo insieme otto birdie e cinque bogey (69, -3), ha sorpassato nel finale l’olandese (74, +2, un birdie, tre bogey) al quale è stato fatale il bogey alla buca 17 che ha determinato il sorpasso del sudafricano, che ha ricevuto un assegno di 310.993 euro su un montepremi di circa circa 1.830.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).

Degli altri tre azzurri in campo ha ceduto nel giro finale Edoardo Molinari, da terzo a 18° con 283 (66 74 66 77, -5), mentre hanno recuperato posizioni Filippo Celli, da 41° a 31° con 285 (69 75 70 71, -3), e Renato Paratore, da 50° a 38° con 286 (69 71 75 71, -2)

Migliozzi è risalito dal 21° posto con un parziale di 69 (-3) dovuto a un eagle, tre birdie e a due bogey, mentre Molinari, vice capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup, ha girato in 77 (+5, due birdie, sette bogey). Hanno marciato di pari passo Celli e Paratore con quattro birdie e tre bogey per il 71 (-1). E’ uscito al taglio il cinese Haotong Li che difendeva il titolo. Un solo italiano ha vinto questo torneo, Andrea Pavan nel 2019, che non ha partecipato alla gara.

 

TERZO GIRO - In Germania, dopo il terzo giro, parla olandese il Bmw International Open di golf. A Monaco di Baviera, Joost Luiten con una prova bogey free in 65 (-7) su un totale di 202 (71 66 65, -14), guida la classifica con tre colpi di vantaggio sul suo connazionale Daan Huizing, secondo con 205 (-11). Già leader al termine del round di apertura, 15° a metà gara, Edoardo Molinari (66 74 66) si è riportato sotto e ora è terzo con 206 (-10) al fianco del neozelandese Daniel Hillier e del sudafricano Thriston Lawrence. e corre per il titolo.

Al Golfclub München Eichenried (par 72), il torinese dopo un bogey iniziale si è reso protagonista con sette birdie, di cui uno alla buca 18, l'ultima di giornata. Tra i vicecapitani del team Europe alla Ryder Cup di Roma, in programma dal 29 settembre all'1 ottobre di quest'anno, Edo Molinari si è distinto fin qui come il migliore tra gli azzurri in gara. Il vicentino Guido Migliozzi è infatti 21° con 211 (-5), mentre i romani Filippo Celli e Renato Paratore occupano rispettivamente la 41ª (214, -2) e la 50ª (215, -1) piazza.

Nell'evento del DP World Tour, che mette in palio 2.000.000 di dollari, Luiten insegue il settimo successo in carriera sul massimo circuito continentale maschile, il primo dal febbraio 2018 (Oman Open). Nel palmares del 37enne di Bleiswijk, professionista dal 2006, figurano anche due exploit sul Challenge Tour (entrambi nel 2007) e uno sull'Alps Tour dove, nel 2009, ha vinto in Italia il Rapallo Golf Open.

 

SECONDO GIRO - In Germania, a metà gara, il nuovo leader del BMW International Open è Daniel Hillier. A Monaco di Baviera, nel torneo del DP World Tour che mette in palio 2.000.000 di dollari, il neozelandese guida la classifica con un totale di 135 (68 67, -9) colpi, uno di vantaggio nei confronti del danese Rasmus Neergaard-Petersen, secondo con 136 (-8) davanti all'olandese Joost Luiten, terzo con 137 (-7).

Al Golfclub München Eichenried (par 72) è scivolato dal pimo al 15° posto con 140 (66 74, -4) Edoardo Molinari, che non è riuscito a ripetere la prova offerta nel primo round. Stesso score anche per il romano Renato Paratore (69 71), che ha recuperato cinque posizioni. E' invece 32° con 142 (-2) il vicentino Guido Migliozzi. Supera il taglio, con l'ultimo punteggio utile, il capitolino Filippo Celli, 57° con 144 (par).
E ora il "moving day" prima del gran finale. Molinari e Paratore sono distanti cinque colpi dalla vetta e per centrare l'impresa nel terzo e penultimo round saranno chiamati alla rimonta.

 

PRIMO GIRO - Il maltempo in Germania rallenta il primo round del BMW International Open, ma non l'avanzata di Edoardo Molinari. Nel torneo del DP World Tour, il cui giro di apertura è stato sospeso anzitempo per pericolo di fulmini, con un parziale in 66 (-6) colpi, frutto di otto birdie e due bogey, l'azzurro, vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma, guida la classifica provvisoria insieme al francese Adrien Saddier e al giapponese Rikuya Hoshino.

Al Golfclub München Eichenried (par 72), buon avvio pure per i romani Renato Paratore e Filippo Celli, entrambi 20.i con 69 (-3) davanti al vicentino Guido Migliozzi, 48° con 71 (-1).

Cinque birdie e due bogey per Paratore, due eagle, tre birdie, due bogey e un doppio bogey per Celli, che ha alternato prodezze ad errori. Quattro birdie, un doppio bogey e un bogey, invece, per Migliozzi. In un evento, che mette in palio 2.000.000 di dollari, già vinto nel 2019 da un italiano, Andrea Pavan, in questi giorni impegnato in Francia, nell'Open de Bretagne (Challenge Tour).

 

LA VIGILIA - Quartetto italiano al BMW International Open, il torneo del DP World Tour che avrà luogo dal 22 al 25 giugno al Golfclub München Eichenried di Monaco di Baviera in Germania. E’ composto da Guido Migliozzi, Renato Paratore, Filippo Celli ed Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe alla prossima Ryder Cup. La sfida con il Team USA è sempre più vicina (oggi mancano 100 giorni all’inizio) e pertanto saranno della partita anche il capitano Luke Donald e gli altri due vice capitani, Nicolas Colsaerts e Thomas Bjorn, che ha vinto questo evento per due volte, i quali cercano indicazioni e conferme per assegnare poi le sei wild card a loro disposizione.

E sul field, di qualità, pesa l’appuntamento al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (29 settembre-1 ottobre), perché ci sono cinque giocatori nella top ten della classifica European Points, che assegna di diritto tre lasciapassare in squadra, e ben quindici vincitori stagionali, dei quali 12 europei tutti con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dello staff continentale.

Nella 34ª edizione del torneo, nato nel 1989, difende il titolo il cinese Haotong Li in un contesto che comprende altri cinque past winner, il citato Bjorn (2000, 2002), il paraguaiano Fabrizio Zanotti (2014), gli inglesi David Horsey (2010) e David Howell (2005), alla 715ª presenza sul DP World Tour e sempre più vicino al recordman di presenze, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez con 720, e l’altro iberico Pablo Larrazabal, anche lui autore di una doppietta (2011, 2015), prerogativa di altri due atleti, lo svedese Henrik Stenson (2006, 2016) e lo statunitense Paul Azinger (1990, 1992). Un solo italiano ha vinto il torneo, Andrea Pavan nel 2019, che non sarà al via.

Tra i primi dell’European Points saranno particolarmente motivati il tedesco Yannik Paul (n. 3), il francese Victor Perez (n. 4), il polacco Adrian Meronk (n. 5) e gli iberici Jorge Campillo (n. 9) e lo stesso Larrazabal (n. 10), gli ultimi quattro a segno in stagione. Così come, tra gli altri, gli inglesi Daniel Gavins e Dale Whitnell, il transalpino Antoine Rozner e il tedesco Marcel Siem, tutti in buona condizione. Tra i favoriti anche i sudafricani Ockie Strydom (due successi) e Thriston Lawrence (uno) fuori dall’ambito Ryder Cup, ma in grado di contribuire allo spettacolo.

Tra gli italiani il migliore nel ranking è Guido Migliozzi che, con i tanti punti Ryder Cup a disposizione ha ancora chance da giocarsi, a patto che ritrovi quella condizione che è nelle sue corde. Molinari sta conducendo un’annata con qualche buon acuto, mentre per Paratore e Celli è un’occasione da non perdere perché non ne avranno molte per esprimersi sul DP World Tour. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.830.000 euro).

Il torneo su SKY e su NOW - Il BMW International Open sarà trasmesso in diretta da Sky, sul canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 22 giugno e venerdì 23, dalle ore 12,30 alle ore 18; sabato 24, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 25, dalle ore 13 alle ore 18. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Giovanni Dassù e di Marco Cogliati.

 

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Ryder Cup 2023: 100 giorni al via

L’attesa è quasi finita. Il countdown domani, mercoledì 21 giugno 2023, segnerà -100 giorni al via della Ryder Cup che, per la prima volta nella sua storia quasi centenaria, si giocherà in Italia, a Roma e sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club dal 29 settembre al 1° ottobre. Ad affrontarsi, nella 44esima edizione della competizione biennale, saranno il Team Europe e il Team Usa, guidati rispettivamente dai capitani Luke Donald e Zach Johnson.

Gli Stati Uniti difenderanno il titolo conquistato nel 2021 in Wisconsin e punteranno a imporsi Oltreoceano 30 anni dopo l’ultima volta. Mentre il Vecchio Continente, che tra i vicecapitani vanterà anche il torinese Edoardo Molinari, dovrà riscattare la netta sconfitta di due anni fa. Per l’occasione, sono attesi nella Città Eterna circa 250.000 spettatori, provenienti da 85 differenti nazioni. I biglietti sono andati esauriti in poche ore e la mole di richieste ha spinto la Ryder Cup Europe a effettuare un sorteggio per soddisfare il più possibile le domande arrivate da 140 paesi. La Ryder Cup italiana rappresenta un volano per il turismo, non solo golfistico, e per Roma, candidata a ospitare l’Expo 2030. E ancora: un traino economico e sportivo. Fondamentale anche sotto il profilo infrastrutturale, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023. Saranno 1.200 i volontari che collaboreranno alla manifestazione. Si giocherà solo per la gloria, in palio ci saranno esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. Per uno show davvero unico.

Le dichiarazioni

Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf: “La Ryder Cup a Roma, in un contesto unico al mondo con i migliori giocatori del panorama internazionale pronti a dare spettacolo al Marco Simone Golf & Country Club, è la realtà che supera l'immaginazione. L'edizione italiana della sfida Europa-USA sarà memorabile ed entrerà nella storia di questa competizione. L'intero movimento golfistico italiano, dai presidenti dei circoli, ai tesserati, agli addetti ai lavori, vive l'attesa con orgoglio e curiosità. L'entusiasmo è alle stelle fra i golfisti di tutto il mondo per il ritorno in Europa a cinque anni di distanza dalla Ryder Cup 2018 di Parigi. Auspico di vedere in campo uno o più italiani - insieme al vicecapitano Edoardo Molinari - per guidare il Team Europe al successo. Grazie al supporto di tutte le Istituzioni, l'Italia mostrerà il suo potenziale in termini di capacità organizzativa di grandi eventi, lanciando un segnale forte per la candidatura di Roma per Expo 2030”.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023: “Siamo vicini al traguardo di un percorso lungo e impegnativo. In questo rush finale la Federazione Italiana Golf sta raddoppiando gli sforzi per portare a termine gli ultimi step. Vogliamo dar vita ad un evento senza precedenti che proietti l'Italia in cima alle mete del turismo golfistico, generando così un indotto economico di rilievo per tutta la nazione. Sono attesi circa 250.000 spettatori in una settimana. Il percorso di gara diventerà uno stadio con i colori e i suoni che solo la Ryder Cup sa portare in campo. Dalle esigenze delle due squadre, al flusso del pubblico fino alla gestione della viabilità, avremo gli occhi del mondo, sportivo e non, puntati addosso e per far sì che l’organizzazione possa essere impeccabile, dovremo prestare attenzione a un milione di piccoli dettagli. Il Progetto Ryder Cup 2023 si è caratterizzato per la sua propensione all'inclusione: vedere l'Europa in campo unita come squadra è il più bel messaggio di aggregazione che in questo momento storico possiamo diffondere attraverso lo sport”.

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LETAS: Martin ok, Colombotto Rosso 3ª

La spagnola Marta Martin si è aggiudicata con 215 (69 74 72, -1) colpi l’Amundi Czech Ladies Challenge, gara del circuito del Let Access che si è svolta sul percorso del Panorama Golf Resort (par 72) a Kácov, in Repubblica Ceca. Ad un colpo dalla spagnola l’inglese Gemma Clews, seconda con 216 (par) e ottima prova di Lucrezia Colombotto Rosso, terza parimerito con 217 (+1) insieme alla finlandese Tia Teiniketo, la svedese My Leander, l’amateur ceca Patricie Mackova e alla francese Chloe Salort. A premio anche Martina Flori e Sara Berselli, entrambe 34/e con 225 (+9).

Stupore per la 26enne spagnola, al suo primo successo sul Let Access, che dopo aver imbucato il putt per il birdie alla buca 18 dell’ultimo giro, non era certa di aver portato a casa il titolo. Per lei un assegno di 6.800 euro su un montepremi di 42.500.

Vicinissima al titolo anche l’azzurra Colombotto Rosso, che sin dall’inizio era stata tra le prime posizioni, condividendo in alcuni momenti la vetta. Un bogey alla buca 15 (par 3) dell’ultimo giro è costato caro all’atleta piemontese che, comunque, alla sua quarta apparizione quest’anno sul Let Access ha mostrato forti segnali di crescita. Delle altre azzurre non hanno superato il taglio Erika De Martini, 78/a con 156 (+12) e Marta Spiazzi 96/a con 160 (+16).

 

LA VIGILIA - Il LET Access fa tappa in Repubblica Ceca per l’Amundi Czech Ladies Challenge (16-18 giugno) dove saranno in campo le azzurre Martina Flori, Lucrezia Colombotto Rosso, Erika De Martini, Sara Berselli e Marta Spiazzi. Sul percorso del Panorama Golf Resort a Kácov, 12 delle migliori 15 dell’ordine di merito del circuito saranno nel field di partenza composto da 132 giocatrici in rappresentanza di 28 paesi. La numero 1, la danese Sofie Kibsgaard Nielsen, vincitrice del precedente evento (Montauban Ladies Open), è in un ottimo stato di forma e proverà a consolidare ulteriormente la sua leadership. Favori del pronostico anche per l’inglese Emily Price (n. 2), runner up al Montauban Ladies Open, e per la francese Lucie Andre (n. 3), vincitrice del primo evento stagionale in Spagna.

 

Martina Flori ed Erika De Martini, rispettivamente al sesto e quinto appuntamento stagionale sul Let Access, proveranno a riscattare il taglio mancato registrato in Francia la scorsa settimana, così come cercheranno un buon risultato Sara Berselli e Marta Spiazzi. Torna, dopo l’assenza al Montauban Ladies Open, Lucrezia Colombotto Rosso, ben motivata a guadagnare punti utili per l’ordine di merito. Al termine delle prime due giornate, il taglio lascerà in gara soltanto le migliori 45 e le pari merito, con l’ultimo punteggio utile. Alla vincitrice un assegno di 6.800 euro su un montepremi di 42.500.

Al Golf Club Le Rovedine di Opera (Milano) il Presidente della Federgolf Franco Chimenti è tornato ad incontrare i Circoli. Al via il processo di adesione al Consorzio “Green4Green”

Insieme contro la crisi energetica. “Green4Green”, progetto volto a sostenere i Circoli italiani di golf a trovare una soluzione per contrastare le ricadute della crisi energetica e il conseguente “caro bollette”, non solo non lascia ma raddoppia. Dopo quello organizzato sempre in Lombardia lo scorso novembre, il Presidente della FIG, Franco Chimenti, è tornato a incontrare i Circoli con l’obiettivo di trovare una soluzione a una problematica annosa. Al Golf Club Le Rovedine di Milano – dove ha fatto gli onori di casa l’amministratore delegato Franco Piras – la partecipazione è stata ampia, importante, e dalle parole si è passati ai fatti. La FIG, da oggi, ha aperto il processo di adesione (non vincolante) da parte dei Circoli a Green4Green, al fine di mettere a fattor comune gli impatti patrimoniali degli investimenti da eseguire e i vantaggi da essi derivanti, così calmierando e stabilizzando il costo dell’energia per tutti gli aderenti per i prossimi 30 anni.

“Questo è un progetto valido, da supportare, invidiato da tante Federazioni e che ci vede come garanti. Siamo da sempre al vostro fianco, è infatti impossibile pensare che i Circoli debbano continuare ad essere gravati da oneri importanti e per molti non più sostenibili”, ha dichiarato il numero 1 della FIG Chimenti rivolgendosi ai tanti Presidenti e Direttori di Circolo presenti in Lombardia.

“Key to Energy”, società di consulenza leader nel settore a cui si rivolgono anche le principali aziende di Stato per affrontare le tematiche energetiche e le strategie necessarie ad affrontare la crisi in atto, rappresentata nel circolo lombardo dal Ceo Orazio Privitera e dal Responsabile Sviluppo e Relazioni Esterne Luca Piemonti, è la società individuata per rinvenire la soluzione più adeguata e superare una criticità economica sempre più invalidante per i Circoli italiani.

La FIG coordinerà ora il processo di adesione dei singoli Circoli a “Green4Green”, che poi raccoglierà dai Circoli interessati i dati energetici utili per le simulazioni tecniche, la verifica del fabbisogno energetico per ogni Circolo e, quindi, il dimensionamento degli impianti fotovoltaici da acquisire o realizzare. A tal ultimo fine, la Federazione sta interloquendo con l’Istituto per il Credito Sportivo, nonché con altre Banche, per portare in dote ai Circoli la possibilità di finanziare gran parte dell’investimento.

All’incontro in Lombardia, insieme a tanti Presidenti di Circolo hanno partecipato, tra gli altri: il Vicepresidente Vicario della FIG, Maria Amelia Lolli Ghetti; il Vicepresidente della FIG Stefano Mazzi; i Consiglieri federali Diamante d’Alessio, Celso Lombardini e Andrea Pischiutta; il Segretario Generale della FIG Marta Maestroni. E ancora; il Presidente del Comitato Regionale Lombardia della FIG, Carlo Borghi; il Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna della FIG, Stefano Frigeri; il Presidente del Comitato Regionale Veneto della FIG, Francesco Zanotto; il Presidente del Comitato Regionale Piemonte della FIG, Marco Francia; il Presidente del Comitato Regionale Lazio della FIG, Carlo Scatena; il Delegato Regionale Liguria della FIG, Roberto Damonte. Senza dimenticare lo studio legale Montone & Partners, che assiste la FIG nel progetto, rappresentato oggi in Lombardia dall’Avvocato Massimiliano Montone, e la Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo della FIG, Maria Salvaggio. Presenti in sala pure Nicola Maestroni e Umberto Cuomo, rispettivamente Vicepresidente e Direttore della PGAI.

Giornata speciale al Circolo Golf Le Rovedine di Opera (Milano), teatro della cerimonia di premiazione, per quel che riguarda i Circoli lombardi, di “Impegnati nel Verde”, riconoscimento ambientale della Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Istituto per il Credito Sportivo, che punta ad avvicinare l’intero movimento verso la certificazione ambientale GEO (Golf Environment Organization).

Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte, tra gli altri: il Responsabile Settore Sviluppo e Key Account dell’Istituto per il Credito Sportivo, Giuseppe Pagani; il Presidente della FIG, Franco Chimenti; il Vicepresidente Vicario della FIG, Maria Amelia Lolli Ghetti; il Vicepresidente della FIG Stefano Mazzi; i Consiglieri federali Celso Lombardini, Diamante d’Alessio e Andrea Pischiutta; il Segretario Generale della FIG, Marta Maestroni. E ancora; il Presidente del Comitato Regionale Lombardia della FIG, Carlo Borghi; il Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna della FIG, Stefano Frigeri; il Presidente del Comitato Regionale Veneto della FIG, Francesco Zanotto; il Presidente del Comitato Regionale Piemonte della FIG, Marco Francia; il Presidente del Comitato Regionale Lazio della FIG, Carlo Scatena; il Delegato Regionale Liguria della FIG, Roberto Damonte.

I Circoli premiati - Hanno ricevuto il riconoscimento Impegnati nel verde: Gardagolf Country Club (categoria Paesaggio), ha ritirato il riconoscimento il Presidente Orlando Tradati; Barlassina Country Club (categoria Paesaggio), ha ritirato il riconoscimento il Presidente Roberto Berger; Salice Terme Golf & Country (categoria Energia), ha ritirato il riconoscimento il Presidente Alessandro Miesina.

Il Golf Club Ambrosiano è stato invece premiato con la certificazione GEO. Il circolo milanese ha intrapreso numerose iniziative tese alla ricerca continua del miglioramento, delle performance e della sostenibilità ambientale. Hanno ritirato il riconoscimento il Direttore, Davide Santagostino, e il Superintendent del Circolo, Mariano Merlano.

Durante la cerimonia, un sentito ricordo è stato dedicato da Celso Lombardini, Consigliere della FIG, all’indimenticato Ingegner Antonio Bozzi.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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