Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Miglior dilettante dello U.S. Women’s Open, terzo Major stagionale femminile. Ottima prova di Benedetta Moresco che, al Pebble Beach Golf Links (par 72) di Pebble Beach, in California, si è distinta quale “best” amateur del torneo vinto a sorpresa, con un totale di 279 (69 70 71 69, -9) colpi, dall’americana Allisen Corpuz. L’azzurra, ha chiuso la competizione al 33/o posto con uno score di 296 (70 77 76 73, +8). Tra le protagoniste del primo round (era 9/a dopo le 18 buche di apertura), la 21enne vicentina ha ben figurato davanti alle migliori proette al mondo.

Successo da sogno, e in casa, per la Corpuz. Nata a Kapolei (Hawaii), la 25enne vive infatti a Los Angeles, in California. Professionista dal 2021, ha superato la concorrenza dell’inglese Charley Hull e della sudcoreana Jiyai Shin, entrambe 2/e con 282 (-6) davanti alla statunitense Bailey Tardy e alla giapponese Nasa Hataoka, 4/e con 285 (-3). Top 10 e 9/o posto con 289 (+1) per l’americana Rose Zhang. Dietro di lei, Minjee Lee. L’australiana, vincitrice nel 2022, non è andata oltre il 13/o posto con 292 (+4). Mentre è uscita al taglio, dopo 36 buche, la numero 1 al mondo, Jin Young Ko (151, +7).

Il successo, il primo in carriera sul LPGA Tour, ha fruttato alla Corpuz 2.000.000 di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 10.000.000. In 13 gare giocate quest’anno sul massimo statunitense femminile, ha superato 11 volte il taglio e, oltre all’impresa allo U.S. Women’s Open, ha conquistato altre due Top 10. Ora al comando della classifica Rolex Annika Major Award, si è distinta pure come seconda hawaiana (dopo Michelle Wie West nel 2014) a far suo questo evento. Ma c’è di più: era dal 2003 (Hilary Lunke) che un’americana non festeggiava il primo titolo sul LPGA Tour grazie all’exploit nello U.S. Women’s Open.

 

LA VIGILIA - L’élite del golf femminile scende in campo sul percorso del Pebble Beach Golf Links, a Pebble Beach in California, dove dal 6 al 9 luglio si svolge l’U.S. Women’s Open, il terzo major stagionale femminile dove unica italiana in gara sarà la dilettante Benedetta Moresco, che è entrata nel field attraverso le prequalifiche.

Difende il titolo l’australiana Minjee Lee, 27enne di Perth, otto successi sul circuito, che non vince proprio da quando ha conquistato questo suo secondo Major al Pine Needles Lodge& Golf Club di Southern Pines (North Carolina), superando di quattro colpi Mina Harigae. Fari puntati, naturalmente, sulla 27enne coreana di Seoul, Jin Young Ko, quindici vittorie sul LPGA Tour, di cui due in stagione, con due Major all’attivo e che di recente ha battuto il record di permanenza come numero di settimane al vertice mondiale che apparteneva alla messicana Lorena Ochoa, fermatasi a 158.

Con la numero uno, in gara anche le altre 19 che la seguono nel ranking mondiale a iniziare da Nelly Korda e dalla neozelandese Lydia Ko per proseguire con le due che si sono imposte nei precedenti due Major, Lilia Vu (Chevron Championship) e la cinese Yin Ruoning (KPMG Women's PGA Championship), tutte in graduatoria nell’ordine avanti a Minjee Lee.

Meritano credito anche la thailandese Atthaya Thitikul, la canadese Brooke M. Henderson, Lexi Thompson, la sudafricana Ashleigh Buhai e le due giovani su cui il golf statunitense fa tanto affidamento, Jennifer Kupcho, ormai una certezza, e la neopro Rose Zhang, che si è presentata con un successo. E farà piacere agli appassionati rivedere la grande campionessa svedese Annika Sorenstam, 97 vittorie complessive in carriera di cui 72 sul LPGA Tour con 10 Major (tre U.S. Womens Open), dominatrice assoluta per un decennio della scena mondiale e sempre in grado di dare spettacolo.

Sarà al via Amy Olson, seconda nel 2020, 31 anni il prossimo 11 luglio, al settimo mese di gravidanza e che all’inizio della gara entrerà nella 31ª settimana. Il montepremi è di 10.000.000 di dollari.

Sul percorso Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) inizia l’Italian Challenge Open, terzo torneo stagionale dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con la collaborazione dell’Official Advisor Infront Italy. L’evento, giunto alla 15ª edizione e inserito nel calendario del Challenge Tour, è organizzato con il supporto del Dipartimento per lo Sport nel cammino di avvicinamento alla Ryder Cup (Marco Simone Golf & Country Club, 29 settembre - 1 ottobre, Guidonia Montecelio - Roma).

Il torneo, in programma nella “casa del golf italiano” dal 6 al 9 luglio, si preannuncia di alto livello tecnico e spettacolare. Infatti è un momento delicato della stagione in cui ogni gara riveste particolare importanza per la conquista di una delle venti ‘carte’ per il DP World Tour 2024 che saranno assegnate ai primi classificati della Road To Mallorca (ordine di merito). E non è casuale la presenza dei migliori 19 di tale graduatoria e di tanti altri giocatori di qualità che sono ancora fuori dalla “top 20”, ma sicuramente in grado di arrivarci.

Lo show è stato anticipato dalla Pro-Am dell’Italian Challenge Open vinta con “meno 31” dalla squadra condotta dal pro sudafricano Dylan Mostert con i dilettanti Maurizio Della Camera, Tommaso Cuomo e Fabrizio Ferrari davanti al team di Andrea Pavan (meno 30) con Paolo Baroni, Gloria Luna ed Edoardo Biagi, quest’ultimo atleta paralimpico la cui presenza è la testimonianza di come il golf sia uno sport inclusivo e aggregante. Al terzo posto con “meno 27” la formazione del portoghese Ricardo Gouveia con Alessandro Calicchio, Claudio Civita e Riccardo Luciano, al quarto con “meno 26” la compagine dello svedese Jesper Svensson con Leonardo Incocciati, Gianluca Terrinoni e l’ex calciatore Giuseppe Incocciati, e al quinto con “meno 25” il sudafricano JJ Senekal con Massimo Caputi, Roberta Sciubba e Celso Lombardini. Più indietro altri tre ex calciatori, Lorenzo Marronaro, Giovanni Bia e Paolo Cristallini, guidati da Lorenzo Scalise.

In gara 14 azzurri - In un field di alto livello, come detto con i primi 19 della Road To Mallorca, possono recitare un ruolo di primo piano Lorenzo Scalise, numero 3 del ranking, Andrea Pavan (n. 8) e Matteo Manassero (n. 12), i quali nell’ultimo periodo hanno ottenuto un successo ciascuno e che si sono inseriti nella parte alta della “top 20” in una zona, che se mantenuta, solitamente fa sorridere a fine stagione. Degli altri undici italiani in campo ha buone chance Filippo Celli, secondo a metà giugno in Spagna superato in un playoff a sei dall’inglese Sam Hutsby, dove ha dimostrato di avere il passo giusto per emergere. Senza trascurare Lorenzo Gagli, Gregorio De Leo (reduce dal terzo posto in Francia nel Le Vaudreuil Golf Challenge), Stefano Mazzoli, Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer, Giovanni Manzoni, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto e Andrea Romano, un mix di esperienza e freschezza che promette bene.

Nel field calamitano l’attenzione il francese Ugo Coussaud (n. 1), lo spagnolo Manuel Elvira (n. 2) e alcuni dei 12 vincitori stagionali nel field, oltre agli azzurri e a Coussaud: lo svedese Jesper Svensson, i sudafricani JJ Senekal e Dylan Mostert, lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith, il gallese Stuart Manley l’inglese Sam Hutsby e il tedesco Maximilian Rottluff. Da seguire l’inglese Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt vincitore di un Major, in notevole crescita e che ha appena superato la prequalifica garantendosi un posto nel field del The Open (Royal Liverpool, Hoylake, Inghilterra, 20-23 luglio).

Le triplette azzurre - Nella storia del Challenge Tour gli azzurri hanno ottenuto in una stagione un massimo di tre successi, ma mai con tre giocatori diversi e nell’arco di un mese come accaduto quest’anno con gli exploit di Manassero (Copenhagen Challenge), Pavan (D+D Real Czech Challenge) e di Scalise (Kaskada Golf Challenge). In precedenza la tripletta è arrivata nel 1998 (due titoli Massimo Scarpa, uno Marcello Santi), nel 2009 (tris di Edoardo Molinari) e nel 2013 (due successi di Pavan e uno di Marco Crespi). Nel 2000 c’è stata tripletta con Marco Bernardini, Massimo Scarpa a con Adriano Mori, ma quest’ultimo si impose nel Memorial Olivier Barras, evento non ufficiale.

Formula e montepremi L’Italian Challenge Open, al quale prenderanno parte 156 concorrenti, si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Il montepremi è di 350.000 euro con prima moneta di 56.000 euro

Golf Nazionale sede della Junior Ryder Cup 2023 - Non solo la tappa italiana del Challenge Tour (seconda edizione consecutiva). Il Golf Nazionale si prepara ad ospitare anche i primi due round della Junior Ryder Cup, sfida tra le giovani stelle del golf mondiale del Team Europe e del Team Usa in programma dal 26 al 28 settembre 2023 (con il terzo round previsto al Marco Simone Golf & Country Club, dove poi, dal 29 settembre al 1°ottobre, andrà in scena la super sfida Europa-USA). Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Un’ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e che consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.                       

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DP Tour: R. Hojgaard profeta in patria

Successo danese al Made in HimmerLand, tappa del DP World Tour vinta dal golfista di casa Rasmus Højgaard con 267 (68 70 65 64, -13) colpi. Sul percorso dell’HimmerLand Golf & Sia Resort (par 70) di Farsø, il 22enne, primo giocatore danese a imporsi nell’Open di casa nelle nove edizioni svolte, ha superato con un par dopo 6 buche di spareggio lo spagnolo Nacho Elvira (69 62 66 70) con cui aveva terminato alla pari il torneo. Al terzo posto lo scozzese Richie Ramsay con 268 (-12). Quarti pari merito con 269 (-11) altri due scozzesi, Robert McIntyre e Marc Warren, oltre che lo svedese Alexander Bjork e il finlandese Kalle Samooja.

L’azzurro Giulio Migliozzi ha concluso 58/o con 278 (72 67 68 71, -2). Gli altri italiani, Renato Paratore, 72/o con 142 (+2), Edoardo Molinari, 91/o con 144 (+4) e Francesco Laporta, 151/o con 154 (+14), non hanno superato il taglio. 

Højgaard, 22enne di Billund in Danimarca, ha festeggiato il suo quarto titolo sullo European Tour. Il giovane golfista è stato inoltre il primo giocatore nato negli anni 2000 a vincere sul circuito (in occasione dell’AfrAsia Bank Mauritius Open nel 2019) diventando il terzo più giovane vincitore nella storia dell’European Tour (18 anni, 271 giorni), dopo Matteo Manassero (17 anni, 188 giorni) e Danny Lee (18 anni, 213 giorni). Gli altri due titoli li ha ottenuti all’ISPS Handa UK Championship 2020 e all'Omega European Masters 2021. Per lui un assegno di 500.000 euro su un montepremi di circa 2.980.000 euro (3.250.000 dollari la cifra ufficiale).

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour fa tappa in Danimarca, dopo il passaggio in Inghilterra, per il Made in HimmerLand, che avrà luogo dal 6 al 9 luglio all’HimmerLand Golf & Spa Resort di Farsø, dove saranno al via Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Renato Paratore e Francesco Laporta.

Difende il titolo l’inglese Oliver Wilson, 42enne di Mansfield alla 411ª gara sul circuito dove ha ottenuto due vittorie (con due sul Challenge Tour), secondo la scorsa settimana nel British Masters, in un contesto in cui desiderano imporsi nell’Open di casa i giocatori danesi che nelle precedenti otto edizioni non lo hanno mai vinto. Ci proveranno con i loro tre migliori elementi attuali, i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard e Thorbjon Olesen, compito comunque non facile in un field in cui vi sono, oltre allo stesso Olesen, altri nove vincitori stagionali, con lo spagnolo Pablo Larrazabal e il sudafricano Ockie Strydon, già due volte a segno. E con gli inglesi Daniel Gavin, Matthew Baldwin, e Dale Whitnell, i tedeschi Nick Bachem e Marcel Siem, lo svedese Simon Forsstrom e con il sudafricano Deon Germishuys che, pur avendo tutti un rendimento altalenante, sono sempre in grado di offrire lo spunto decisivo.

Da seguire il tedesco Yannik Paul e lo spagnolo Adrian Otaegui. Entrambi puntano al posto in squadra nella prossima Ryder Cup (Marco Simone Golf & Country Club, 29 settembre - 1 ottobre, Guidonia Montecelio - Roma) attraverso la graduatoria European Points, che concede tre posti nel Team Europe. Paul è terzo e sta facendo affidamento sulla regolarità, più che sulle vittorie, come testimoniano cinque top ten comprensive di due secondi posti e di un terzo. Otaegui, sesto, prova a riprendere la sua marcia, dopo essere stato assente dalla fine di maggio (2° nel KLM Open). Oltre a Wilson vi saranno altri due past winner con poche chance di ripetersi, lo statunitense Julian Suri (2017) e lo scozzese Marc Warren, che è stato il primo a imporsi nell’evento (2014) quando si chiamava Made in Denmark, dizione che ha mantenuto fino al 2019 (nel 2020 non si è giocato per la pandemia).

In gara anche David Howell, 48enne di Swindon con cinque titoli in carriera, che disputerà la sua 717ª gara sul circuito. Quest’anno ha già giocato dieci tornei, uscendo sempre al taglio, ma il suo obiettivo è di battere il primato di presenze sul DP World Tour dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, arrivato a quota 720.

Degli azzurri, Migliozzi proverà a cancellare quell’ultimo giro del British Masters che l’ha tolto dalla lotta per il titolo (28° al termine), un black out inatteso dopo tre round che devono avergli dato la conferma, amnesie a parte, di essere comunque altamente competitivo. Molinari, alla 16ª gara stagionale, mostra regolarità nell’andare a premio ben equilibrando i compiti di giocatore con quelli di vice capitano del Team Europe di Ryder Cup, che questa volta condividerà con il belga Nicolas Colsaerts. Per Paratore e Laporta un’occasione da non perdere sul circuito maggiore dove le loro opportunità di giocare sono limitate. Il torneo è il secondo, dopo il British Masters, dei tre di fila che assegnano tre posti nel field del prossimo The Open (Royal Liverpool, Hoylake, Inghilterra, 20-23 luglio) per i primi tre classificati non altrimenti esenti. Gli ultimi saranno in palio nel Genesis Scottish Open (13-16 luglio, The Renaissance Club, Scozia). Il montepremi è di 3.250.000 dollari (circa 2.980.000 euro).

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il Made in HimmerLand sarà trasmesso sui canale Sky Sport Golf di Sky e in streaming su NOW ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 6 luglio e venerdì 7, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 8, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 9, dalle ore 13 alle ore 18. Commento di Michele Gallerani, Marco Cogliati e di Claudio Viganò

Il Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) ospita per il secondo anno consecutivo l’Italian Challenge Open, giunto alla 15ª edizione e inserito nel calendario del Challenge Tour. È il terzo torneo stagionale dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con la collaborazione dell’Official Advisor Infront Italy, che porterà dal 6 al 9 luglio sul percorso della ‘casa del golf italiano’ i migliori giocatori del secondo tour continentale. È un momento particolare della stagione in cui ogni evento può diventare decisivo per la conquista di una delle 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2024, che a fine anno saranno assegnate ai primi venti classificati della Road To Mallorca (ordine di merito). A conferma dell’importanza della gara la presenza nel field dei primi 19 classificati nella money list, garanzia di uno spettacolo di alto contenuto tecnico e agonistico. La manifestazione si aprirà mercoledì 5 luglio con la Pro-Am che anticiperà l’Italian Challenge Open, evento organizzato con il supporto del Dipartimento per lo Sport nel cammino di avvicinamento alla Ryder Cup.

Field di qualità - In un torneo che propone tanti candidati al titolo spiccano i nomi di tre azzurri: Lorenzo Scalise, numero tre del ranking, Andrea Pavan (n. 8) e Matteo Manassero (n. 12), tutti in piena corsa verso la ‘carta’ e in grande evidenza nell’ultimo mese in cui hanno ottenuto un titolo ciascuno stabilendo un record per il golf italiano che sul circuito non aveva mai ottenuto successi con tre giocatori diversi nella stessa stagione. Saranno tra i più attesi protagonisti insieme al francese Ugo Coussaud (n. 1), allo spagnolo Manuel Elvira (n. 2) e agli altri che figurano tra i primi 19 della Road To Mallorca tra i quali ricordiamo alcuni dei 12 vincitori stagionali nel field, oltre agli azzurri e a Coussaud: lo svedese Jesper Svensson, i sudafricani JJ Senekal e Dylan Mostert e lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith. Discorso a parte per il portoghese Ricardo Gouveia, unico ad essersi imposto due volte nel torneo (2014, 2021) e uno dei tre past winner in campo insieme agli svedesi Joel Sjoholm (2017) e Mikael Lundberg, a segno nella prima edizione datata 2007. Nell’albo d’oro due italiani: Edoardo Molinari (2009) e Matteo Delpodio (2015), mentre Scalise è giunto secondo nel 2019.

Gli altri azzurri - Saranno complessivamente 14 gli italiani in gara e tra costoro un altro dei protagonisti dell’ottimo mese azzurro, Filippo Celli. Il romano, lo scorso anno Campione Europeo individuale, “silver medal” al The Open, e che insieme a Pietro Bovari e a Marco Florioli ha dato all’Italia per la prima volta il titolo mondiale a squadre passando poi tra i pro, ha sfiorato il titolo a metà giugno in Spagna superato in un playoff a sei dall’inglese Sam Hutsby. Naturalmente può riproporsi avendo dalla sua la qualità del gioco e la grande autorità mostrata in queste prime presenze sul tour. Saranno al via, tutti in grado di ben figurare, anche Lorenzo Gagli, Gregorio De Leo (reduce dal terzo posto in Francia nel Le Vaudreuil Golf Challenge), Stefano Mazzoli, Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer, Giovanni Manzoni, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto e Andrea Romano.

Prologo all’evento la Pro-Am - Mercoledì 5 giugno farà da prologo alla manifestazione la Pro-Am dell’Italian Challenge Open dove si confronteranno 23 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Si giocherà con la formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross. Partenza shotgun alle ore 12 (ossia tutti insieme dalle varie buche del campo). Sarà l’occasione per vedere in anteprima alcuni dei migliori professionisti che poi disputeranno l’Open tra i quali citiamo Scalise, Pavan, Manassero, Coussaud, Gouveia, Svensson, Mostert, Senekal e Hutsby. Tra i dilettanti gli ex calciatori Lorenzo Marronaro, Giovanni Bia, Paolo Cristallini e Giuseppe Incocciati. A sottolineare ancora una volta il carattere inclusivo e aggregante del golf sarà presente l’atleta paralimpico Edoardo Biagi.

Formula e montepremi L’Italian Challenge Open, al quale prenderanno parte 156 concorrenti, si svolgerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto. Il montepremi è di 350.000 euro con prima moneta di 56.000 euro

Golf Nazionale sede della Junior Ryder Cup 2023 - Non solo la tappa italiana del Challenge Tour (seconda edizione consecutiva). Il Golf Nazionale si prepara ad ospitare anche i primi due round della Junior Ryder Cup, sfida tra le giovani stelle del golf mondiale del Team Europe e del Team Usa in programma dal 26 al 28 settembre 2023 (con il terzo round previsto al Marco Simone Golf & Country Club, dove poi, dal 29 settembre al 1°ottobre, andrà in scena la super sfida Europa-USA). Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Un’ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e che consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.       

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LETAS: vince Kibsgaard Nielsen

La danese Sofie Kibsgaard Nielsen (n. 1 dell’ordine di merito) ha vinto con 215 (73 72 70, -1) il Capio Ogon Trophy, secondo torneo consecutivo del Let Access che si è giocato in Svezia. Sul percorso dell’Upsala Golf Klubb (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, la danese ha superato dopo il playoff la connazionale amateur Natacha Host Husted (71 70 74) e la scozzese Hannah McCook (69 72 74), con le quali aveva concluso alla pari il torneo. Quarta con 217 (+1) un’altra amateur, la svedese Elin Pudas Remler e quinta con 218 (+2) la svizzera Elena Moosmann. Le azzurre Erika De Martini, 71/a con 153 (+9) e Sara Berselli, 94/a con 156 (+12), non hanno superato il taglio.

Per la Kibsgaard Nielsen continua un’annata ricca di successi. La danese ha infatti festeggiato il secondo titolo stagionale sul circuito (dopo il Montauban Ladies Open) a cui si uniscono due secondi posti (Santander Golf Tour e Flumserberg Ladies Open). La giovane golfista ha avuto una proficua carriera da amateur, avendo conquistato due volte il Danish National Stroke Play Championship, prima nel 2017 e poi nel 2018, e ha fatto parte per diversi anni della squadra nazionale danese per le competizioni internazionali. Per lei un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000.

 

LA VIGILIA - Erika De Martini e Sara Berselli saranno in gara nel Capio Ogon Trophy, il secondo torneo consecutivo del LET Access che si gioca in Svezia. La gara è in programma dal 4 al 6 luglio sul percorso dell’Upsala GolfKlubb nella città da cui il circolo prende il nome.

Tra le favorite l’australiana Kristalle Blum, l’inglese Gemma Clews, l’austriaca Katharina Muehlbauer, la svizzera Elena Moosmann e tre vincitrici stagionali: la francese Lucie Andrè, la spagnola Marta Martin e la danese Sofie Kibsgaard Nielsen. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

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Superlega: Gooch terza vittoria

E' Talor Gooch il mattatore della Superlega araba 2023. Primo giocatore a vincere tre gare individuali, ha conquistato in Spagna il LIV Golf Andalucia al Valderrama Golf Club di Sotogrande, sul campo che nel 1997 ha ospitato la Ryder Cup, la prima nell'Europa continentale.

Il 31enne di Midwest City (Oklahoma), che fino al 2022 era riuscito a imporsi due volte, una sul PGA Tour nel RSM Classic 2021 e una sul web.com tour (oggi Korn Ferry Tour, secondo circuito statunitense, nel 2017 al News Sentinel Open), in Superlega araba quest'anno sta dominando la scena. E dopo aver vinto lo scorso aprile (e consecutivamente) prima il LIV Golf Adelaide e poi il LIV Golf Singapore, ha calato il tris in Spagna superando, con un totale di 201 (69 65 67, -12) colpi, la concorrenza dei suoi connazionali Bryson DeChambeau, 2/o con 202 (-11), e Brooks Koepka, 3/o con 204 (-9) e tra i big del golf mondiale più in forma del momento.

Ora campione anche d'incassi, la nuova affermazione gli ha fruttato 4.000.000 di dollari. La competizione a squadre è andata invece al team "Torque GC" capitanata dal cileno Joaquin Niemann, con Sebastian Munoz, Mito Pereira e David Puig, che ha battuto con uno score di "-16" i "RangeGoats GC" proprio di Gooch, con Bubba Watson, Thomas Pieters e Harold Varner III.

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PGA Tour; Fowler dopo oltre quattro anni

Rickie Fowler (67 65 64 68) torna al successo dopo oltre quattro anni e festeggia il sesto titolo sul PGA Tour interrompendo un lungo digiuno con la vittoria. A Detroit, negli Usa, l'americano ha conquistato il Rocket Mortgage Classic superando con un birdie, alla prima buca del play-off, il suo connazionale Collin Morikawa (66 67 67 64) e il canadese Adam Hadwin (66 68 63 67). Tutti e tre i giocatori, in Michigan, hanno chiuso le 72 buche regolamentari con uno score di 264 (-24), ma a far la differenza allo spareggio è stata una prodezza del californiano.

Il 34enne di Anaheim si è messo alle spalle un lungo periodo d'insuccessi. L'ultima sua affermazione risaliva al febbraio 2019 quando riuscì a far suo il Phoenix Open. Ora, un nuovo inizio, che gli permette di sperare anche di conquistare un posto nel team Usa alla Ryder Cup di Roma, in programma dal prossimo 29 settembre all'1 ottobre.

L'exploit ha fruttato a Fowler 1.584.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.800.000, e gli ha consentito di passare dalla 35/a alla 23/a posizione nel ranking mondiale dove occupava la 103esima piazza nel dicembre 2022. Secondo nel 2018 al The Masters, ora 8/o nella FedEx Cup, in 10 delle sue ultime 11 gare giocate ha ottenuto quale peggior risultato un 17/o posto. Giocatore ritrovato, il suo grande obiettivo è ora quello di disputare la prossima Ryder Cup.

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Tricolori Baby: vincono Girardi e Colombo

Due giornate di golf all’insegna del divertimento e dei sani valori che lo sport riesce a trasmettere. Al Golf Club Cavaglià (par 68), in provincia di Biella, si sono conclusi i Campionati Nazionali Baby maschili e femminili (Under 12). Vittoria di Leonardo Girardi (Golf Club Verona) nel torneo maschile con 135 (67 68, -1) colpi dopo il playoff contro Massimo Vittorio Miano, secondo con 135 (-1).

Ha concluso al terzo posto con 140 (+4) Raffaele Caianiello. Quarti con  142 (+6) Pietro Quattrone e Bruno Laporta. Nel torneo femminile si è aggiudicata il titolo Vittoria Stella Colombo (Golf Club Milano) con 138 (70 68, +2), precedendo di un colpo Monica Guerrini, seconda con 139 (+3). Terza Martina Benazzo con 141 (+5), quarta Ginevra Tassoni con 142 (+6). Una festa per lo sport che ha visto la partecipazione di 139 golfisti, 102 ragazzi e 37 ragazze, tutti accomunati dalla passione per il golf.

 

LA VIGILIA - Sono due gare gara di golf in cui si assegna un titolo italiano, ma i Campionati Nazionali Baby maschili e femminili sono soprattutto una grande festa per i giovanissimi Under 12. I due tornei si disputeranno nei giorni 1 e 2 luglio sul percorso del Golf Club Cavaglià, a Cavaglià (BI), con la partecipazione di 135 concorrenti, 96 ragazzi e 39 ragazze che si confronteranno sulla distanza di 36 buche, 18 al giorno, con formula medal.

E’ un evento al quale conta soprattutto partecipare per godere di una atmosfera unica e coinvolgente. E alla fine, anche se saranno soltanto due coloro che vestiranno il tricolore, in realtà saranno tutti vincitori per aver dato vita a due sane giornate di sport.

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Cadetti/e: vincono Gagliardi e Zocco

Giampaolo Gagliardi e Noa Zocco hanno vinto i Campionati Nazionali Cadetti e Cadette che si sono disputati sul percorso dell’Olgiata Golf Club, a Roma, con la partecipazione di 96 concorrenti impegnati con formula match play.

Nel torneo maschile - Trofeo Giovanni Alberto Agnelli – con 64 partecipanti, Giampaolo Gagliardi, romano, quindici anni da compiere e tesserato per il circolo ospitante, ha superato in finale per 3/2 Carlo Roman, 15enne portacolori del GC Verona dopo un incontro bello e combattuto.

Per arrivare alla finale Gagliardi, al primo titolo tricolore, ha superato Valerio Baldi (4/3), Federico Tadini (2/1), Michael Roberto Salotti (2 up), Giovanni Bernardi (3/1) e in semifinale Carlo Melgrati alla 21ª. Roman ha sconfitto nell’ordine Simone Casarino (5/4), Alessio Brunella (2/1), Alessandro Giovannini (4/2), Tommaso Rossi (5/4) e in semifinale Filippo Bonomi (1 up).

Nel campionato femminile con 32 concorrenti, Noa Zocco, 16enne monzese che difende il colori del GC Molinetto, ha bissato il successo dello scorso anno battendo nella finale per 2/1 Ludovica Mesirca, 15enne di Treviso e tesserata per il GC Villa Condulmer, in un match in cui entrambe hanno messo il rilievo le proprie qualità.

Nella corsa verso il titolo Noa Zocco ha avuto ragione di Carla Vivenzio (5/3), Ludovica Girola (4/3), Anita Marrone (2/1) e in semifinale di Matilde Zocchi (1 up). Ludovica Mesirca ha eliminato Lucrezia Inglardi (6/4), Francesca Pencelli (2 up), Sofia Terzoli (3/2) e in semifinale Guia Vittoria Acutis (1 up).

 

LA VIGLIA - Si disputano sul percorso dell’Olgiata Golf Club i Campionati Nazionali Cadetti e Cadette ai quali prendono parte complessivamente 96 concorrenti che competeranno con formula match play.

Il torneo maschile - Trofeo Giovanni Alberto Agnelli - avrà luogo dal 29 giugno al 2 luglio con tabellone di 64 giocatori. Tutti gli incontri a eliminazione diretta, compresa la finale, si svolgeranno sulla distanza di 18 buche. Tanti i giovani in grado di imporsi tra i quali ricordiamo, per citarne alcuni, Federico Randazzo, Luca Rimauro e Giampaolo Gagliardi, insieme a due campioni Pulcini, Giovanni Bernardi (2022) e Bruno Frontero (2021) e a uno Baby, Davide Maltese (2021).

Il campionato femminile, con 32 ragazze, si dipanerà su tre giornate, dal 30 giugno al 2 luglio. Anche in questo caso tutti gli incontri si disputeranno su 18 buche così come la finale. Difende il titolo Noa Zocco in un contesto che comprende Giulietta Bertero, Guia Vittoria Acutis e tre atlete che hanno già conquistato un tricolore: Matilde Andreozzi (Pulcine, 2022), Diana Maria Casartelli e Alice Alexandra Negroni campionesse Baby rispettivamente nel 2020 e nel 2022.

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LETAS: Thomsen non fa sconti

 

Nel Vasteras Open By Elite Hotels, primo dei due tornei consecutivi del LETAS in Svezia, successo della danese Puk Lyng Thomsen con 208 (69 66 73, -8) colpi. Sul percorso del Fullerö Golf Club (par 72) a Vasteras, la proette 25enne ha distanziato di 4 colpi la dilettante di casa Kajsa Arwefjall, seconda con 212 (-4). Terza con 213 (-3) la slovena Katja Pogacar e quarte l’australiana Amy Walsh e l’olandese Marit Harryvan con 214 (-2).

Tra le azzurre a premio Erika De Martini, 43/a con lo score finale di 224 (+8) e Sara Berselli 63/a con 231 (+15). Non ha superato il taglio Martina Flori, 113/a con 162 (+18). Puk Lyng Thomsen, che ha ricevuto un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000, ha conquistato il suo primo successo sul circuito dopo che da dilettante aveva vinto il French Ladies Amateur 2017 e si era classificata seconda a livello individuale nell’Espirito Santo Trophy 2016 (Il campionato del mondo a squadre femminile). Nata a Frederikshavn nel 1998 ha iniziato a giocare a golf all’età di sette anni. A 13 è stata scelta per la squadra nazionale danese e poco dopo ha accettato una borsa di studio per la Florida State University.

La carriera della danese ha subito un duro colpo quando l’infortunio alla schiena che aveva rimediato da piccola si è ripresentato pochi anni fa. Infatti, nella primavera del 2020, la Thomsen ha deciso di porre fine alla sua carriera in Florida per trasferirsi in Danimarca a curarsi. Nel maggio del 2020, non riuscendo nemmeno a camminare, ha deciso di sottoporsi alla stessa operazione di Tiger Woods, un intervento chirurgico volto a stabilizzare la parte inferiore della schiena.

 

LA VIGILIA - Erika De Martini, Sara Berselli e Martina Flori saranno in campo per il Vasteras Open By Elite Hotels (29 giugno – 1 luglio, 54 buche), primo dei due tornei consecutivi del LETAS programmati in Svezia e che si disputa sul percorso del Fullerö Golf Club a Vasteras. Otto giocatrici delle migliori 10 dell’ordine di merito faranno parte del field composto da 132 atlete. La danese Sofie Kibsgaard Nielsen (n. 1), vincitrice quest’anno del Montauban Ladies Open e due volte runner up, cercherà di consolidare ulteriormente il primato. Favorita anche Marta Martin (n. 2 ), reduce dalla vittoria all’AMUNDI Czech Ladies Challenge e due volte seconda quest’anno. La spagnola è in forte ascesa e proverà lo sprint per il primato, così come potrà puntare al titolo l’inglese Emily Price.

Erika De Martini, al settimo appuntamento stagionale, dovrà riscattare il taglio subito nell’AMUNDI Czech Ladies. Martina Flori, alla sesta gara sul circuito, dovrà dar seguito ai segnali di crescita, mentre Sara Berselli è alla ricerca della miglior condizione. Il montepremi è di 40.000 euro.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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