Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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LETAS: successo di Sophie K. Nielsen

La numero 1 del ranking, Sofie Kibsgaard Nielsen, ha vinto il Montauban Ladies Open, quarto evento stagionale del LET Access, con 203 (68 67 68, -13) colpi. Sul percorso del Golf de Montauban l’Estang (par 72), a Montauban in Francia, la danese ha preceduto di tre lunghezze la slovena Katja Pogacar e l’inglese Emily Price, seconde con 206 (-10).

Dopo esser stata due volte runner up quest’anno, con questa vittoria la Nielsen vede sempre più vicino alla conquista della carta per il Tour maggiore. La giovane golfista danese ha avuto una proficua carriera da amateur, avendo conquistato due volte il Danish National Stroke Play Championship, prima nel 2017 e poi nel 2018, e facendo parte per diversi anni della squadra nazionale danese per le competizioni internazionali. Per lei un assegno di 7.200 euro su un montepremi di 45.000.

Non hanno passato il taglio le azzurre Martina Flori, Erika De Martini e Marta Spiazzi 59/me con 150 (+6), Caterina Tatti, 74/ma con 152 (+8), Sara Berselli, 80/ma con 153 (+9) e Alessia Fornara, 105/ma con 166 (+22).

 

LA VIGILIA - Alessia Fornara, Martina Flori, Marta Spiazzi, Caterina Tatti, Erika De Martini e Sara Berselli saranno in campo per il quarto evento della stagione del LETAS, il Montauban Ladies Open (9-11 giugno), un torneo che si svolge dal 2019 e che torna quest’anno per la sua quarta edizione. Sul percorso del Golf de Montauban l’Estang, in Francia, in campo 13 delle migliori 15 dell’ordine di merito del circuito.

Tra tutte i favori del pronostico vanno alla numero 1 del ranking, la danese Sofie Kibsgaard Nielsen e alla francese Lucie Andre (n. 2), vincitrice del primo evento stagionale in Spagna. Proverà a conquistare un altro titolo la danese Fie Olsen (n. 3) campionessa del Flumserberg Ladies Open, ultima tappa del LETAS che si è svolta con formula mista.

Dal tee di partenza, dunque, anche sei azzurre, che cercheranno di ottenere buone prestazioni. Martina Flori ed Erika De Martini hanno già ottenuto i primi punti per l’ordine di merito nelle precedenti competizioni stagionali del Tour. In totale scenderanno in campo 108 atlete. Al termine delle prime due giornate, il taglio lascerà in gara soltanto le migliori 45 e le pari merito, con l’ultimo punteggio utile. Alla vincitrice un assegno di 7.200 euro su un montepremi di 45.000.

Ludovico Addabbo è in vetta con 64 (-7) dopo il primo giro del Croara Alps Open, secondo evento dell’Italian Pro Tour 2023, circuito di gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
Sul percorso del Croara Country Club (par 71), a Gazzola (Piacenza), il romano ha messo a segno due eagle, sei birdie e tre bogey nelle prime 18 buche e precede di una lunghezza Edoardo Giletta e l’olandese

Lars Keunen, secondi con 65 (-6). Al quarto posto con 66 (-5) Enrico Di Nitto, lo svizzero Luca Galliano, lo spagnolo Quim Vidal e l’irlandese Ronan Mullarney. Tra i migliori italiani anche l’amateur Alessandro Radig, 9/o con 67 (-4) e gli altri dilettanti Mattia Comotti, Flavio Michetti e Alessandro Nardini, 15/mi con 68 (-3).
Spettacolare hole in one alla buca 15 (par 4) per Luca Castelli, che con un drive dal tee di partenza ha realizzato la prodezza dalla distanza di circa 310 metri. Un’altra hole in one nella prima giornata l’ha firmata l’amateur Edoardo Giletta, che alla buca 16 (par 3) ha centrato il bersaglio al primo colpo da 132 metri con un ferro 9.

Le interviste: Il 24enne romano leader dopo il primo round si è detto molto soddisfatto del suo gioco delle ultime settimane: ‘’Sono in buon periodo di forma, peccato solo per il putt, che adesso però sta migliorando. Vengo da una bella top ten e ho buone sensazioni. Il rough è tosto, ma i green sono morbidi e si può attaccare la bandiera. L’obiettivo della stagione è quello di conquistare la carta per il Challenge Tour, ma al momento penso al presente’’. Bene anche Edoardo Giletta, autore di sei birdie, un eagle e un bogey: ‘’Ho giocato molto bene, sono stato molto regolare in tutto il giro. Il putt mi ha aiutato tanto, specie dopo le prime 9 buche quando ho trovato il ritmo giusto per fare bene fino alla fine. Il campo è in buone condizioni, il rough in alcuni punti è davvero alto. Anche attorno ad alcuni green spesso l’erba è alta e spessa e il rischio di non poter recuperare è alto. Conviene attaccare di più sulle prime nove buche, che sono un po’ più larghe, e sui par 5’’. Giornata importante anche per Luca Castelli che ha realizzato un hole in one alla buca 15 (par 4): ‘’Dopo il tee shot non mi ero accorto, dopo poco ho visto il marshall che sbracciava con le mani e allora ho capito e sono esploso di gioia. E’ la prima volta nella mia vita. Anche in altre occasioni ho avuto fortuna in questo primo round, evidentemente doveva andare così’’.

Formula di gara e montepremi – Il Croara Alps Open si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Il percorso - Il percorso è nato nel 1976. Originariamente di 9 buche, disegnate da Raffaele Buratti, e poi ampliato a 18 da Marco Croze, da un lato è costeggiato dal fiume Trebbia, da cui prende il nome la valle, e dall’altro da un bosco secolare di querce. Di rara bellezza gli scorci panoramici, sia di carattere naturalistico che storico-architettonico (per tutti la vista dello splendido Castello di Rivalta).
Prima sede dell’Open d’Italia Femminile nel 1987, il campo, nel bel mezzo del quale sorge una villa del ‘600, ricco di insidie naturali e di ostacoli appositamente creati, richiede massima concentrazione ad ogni colpo.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.

Il tedesco Michael Thannhauser ha vinto l’European Mid Amateur Championship maschile con 208 (68 72 68, -8) colpi sul percorso del Bogogno Golf Resort (Conte Course par 72) a Bogogno (Novara). Alle sue spalle l’inglese Ben Welch, secondo con 210 (-6) e lo svizzero Steven Rojas e il tedesco Marian Ludwig, terzi con 211 (-5). Il migliore degli italiani è stato Franz Pfoestl, 23/mo con 218 (72 75 71, +2), seguito da Michele Gallini, 28/mo con 220 (+4). Degli altri italiani Marco Bo ha chiuso 43/mo con 224 (+8) e Niccolò De Lucis, insieme a Michele Bosco, 49/mi con 227 (+11). Non hanno invece passato il taglio Luigi d’Amico, 69/mo con 154 (+10), Marco De Rossi 73/mo con 155 (+11), Niccolò Giuffrè e Federico Zucchetti, 76/mi con 156 (+12) e Filippo Prini, 81/mo con 157 (+13). La manifestazione internazionale, approdata per la quarta volta in Italia, fa parte del circuito EGA ed è stata ospitata dal Bogogno Golf Resort con la collaborazione della Federazione Italiana Golf.

Anche il torneo femminile ha visto trionfare una tedesca, Alena Oppenheimer, che dopo aver concluso con 214 (71 69 74, -2) ha avuto la meglio alla prima buca di spareggio sull’Irlandese Jessica Ross e la belga Celine Manche, con cui aveva concluso alla pari il torneo. Tra le azzurre buona prova di Tullia Calzavara, 14/ma con 224 (77 73 74, +8) e top 20 anche per Giuliana Colavito, 18/ma con 227 (+18). Camilla Dettori, 53/ma con 185 (+41) non ha superato il taglio.

SECONDO GIRO - Al termine della seconda giornata dell’European Mid Amateur Championship maschile in vetta da solo il tedesco Marian Ludwig con 138 (71 67, -6) colpi. Seguono i francesi Pierre Tillement e Cedric Bertin-Pennarun e il tedesco Michael Thannhauser, secondi con 140 (-4). Sul percorso del Bogogno Golf Resort (Conte Course par 72), a Bogogno (Novara), cinque azzurri hanno passato il taglio: tra di loro i migliori sono stati Michele Gallini 22/mo con 146 (+2) e Michele Bosco e Franz Pfoestl 27/mi con 147 (+3) colpi. Più indietro Marco Bo, 44/mo con 149 (+5) e Niccolò De Lucis Barni, 54/mo con +6).

Non hanno invece passato il taglio Luigi d’Amico, 69/mo con 154 (+10), Marco De Rossi 73/mo con 155 (+11)colpi e Niccolò Giuffrè e Federico Zucchetti, che hanno concluso 76/mi con 156 (+12). Fuori anche Filippo Prini, 81/mo con 157 (+13). Anche nel torneo femminile in vetta si parla tedesco con Alena Oppenheimer, leader con 140 (71 69, -4) colpi. Buon secondo giro di Tullia Calzavara, 15/ma con 150 (77 73, +6) che ha guadagnato otto posizioni. Accede alla giornata finale l’altra azzurra, Giuliana Colavito, 30/ma con 155 (+11). Camilla Dettori, 53/ma con 185 (+41) non ha passato il taglio.

Il percorso – Il Bogogno Golf Resort ha due campi di 18 buche, il Conte e il Bonora. Il primo ha un disegno che ricorda un links course, con grandi spazi aperti e diverse zone pianeggianti, laghi di notevoli dimensioni e rough difficili nelle aree periferiche, mentre la fascia più esterna del percorso è incorniciata dalle cime del Monte Rosa. Sede dal 2006 di una tappa della Qualifying School del DP World Tour, ha ospitato nel tempo numerose manifestazioni di livello internazionale compreso il Vagliano Trophy e il Junior Vagliano Trophy nel 2017.

 

PRIMO GIRO - Sul percorso del Bogogno Golf Resort (Conte Course par 72) al termine del primo giro dell’European Mid Amateur Championship maschile in vetta il terzetto composto dal danese Nikolaj Hammergaard, il francese Cedric Bertin-Pennarun e il tedesco Michael Thannhauser con 68 (-4). Buona la partenza dell’azzurro Franz Pfoestl che con tre birdie e tre bogey ha concluso il primo round in par. Poco più in basso Michele Gallini, giocatore di casa, ha chiuso in 73 (+1).  La classifica femminile vede invece al comando cinque atlete con 71 (-1): le tedesche Hanne Rieke Gerding, Bianca Ruf e Alena Oppenheimer, la spagnola Ane Urchegui Garcia  e la belga Celine Manche.

La migliore delle azzurre dopo il primo round è Tullia Calzavara, 23esima con 77 (+5), frutto di due birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Poco più in basso Giuliana Colavito che ha chiuso in 37esima posizione con 80 (+8). Il taglio che avverrà dopo la giornata di domani lascerà in gara rispettivamente i primi 54 classificati e le prime 33, oltre ai pari merito con l’ultimo punteggio utile.

Il percorso – Il Bogogno Golf Resort ha due campi di 18 buche, il Conte e il Bonora. Il primo ha un disegno che ricorda un links course, con grandi spazi aperti e diverse zone pianeggianti, laghi di notevoli dimensioni e rough difficili nelle aree periferiche, mentre la fascia più esterna del percorso è incorniciata dalle cime del Monte Rosa. Sede dal 2006 di una tappa della Qualifying School del DP World Tour, ha ospitato nel tempo numerose manifestazioni di livello internazionale compreso il Vagliano Trophy e il Junior Vagliano Trophy nel 2017.

 

LA VIGILIA - L’European Mid Amateur Championship maschile e femminile approda per la quarta volta in Italia. La manifestazione internazionale, in programma dall’8 al 10 giugno, fa parte del circuito EGA ed è ospitata dal Bogogno Golf Resort (Conte Course), a Bogogno (NO), con la collaborazione della Federazione Italiana Golf.

Sono dieci i giocatori italiani che prendono parte alla 33ª edizione della gara maschile, alcuni dei quali a segno in campionati nazionali. Hanno vinto il tricolore Mid Am Michele Bosco, campione in carica, Niccolò De Lucis Barni (2012, 2014, 2016 e 2018), Franz Pfoestl (2010) e Filippo Prini (2021), mentre Marco De Rossi ha fatto suo il titolo Seniores nel 2016. Completano lo schieramento Marco Bo, Luigi D’Amico, Michele Gallini, Niccolò Giuffrè, e Filippo Zucchetti.

Tre le italiane in campo nella quinta edizione del torneo femminile: Giuliana Colavito, sei titoli Mid Am, tre Seniores e campionessa in carica in entrambe le categorie, Tullia Calzavara, quattro successi di fila nel Mid Am e Camilla Dettori con uno.

Ai due eventi prendono parte 144 concorrenti, 90 uomini e 54 donne, in rappresentanza di 27 nazioni, che competeranno sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno. Il taglio dopo 36 lascerà in gara rispettivamente i primi 54 classificati e le prime 33, oltre ai pari merito con l’ultimo punteggio utile.

E’ la quarta volta, come detto, che il torneo si disputa in Italia, l’ultima al Golf Club Varese nel 2004, unica occasione in cui hanno prevalso gli azzurri con Filippo Clerici. In precedenza si è giocato al Circolo Golf Venezia (1992) e al Circolo del Golf Roma Acquasanta (1998).

Difenderanno i titoli conquistati lo scorso anno il francese Joe Armstrong e la spagnola Ane Urchegui García, ma nella gara maschile vi saranno altri tre past winner: gli svizzeri Steven Rojas (2021) e Rodrigo Lacerda Soares (2020) e l’australiano Richard Heath (2015, 2019).

Ai vincitori verranno concesse esenzioni per i Campionati Europei Dilettanti maschili e femminili e riceveranno anche un invito per i Campionati Mid-Amateur di entrambe le categorie negli Stati Uniti.

Il percorso - Il Bogogno Golf Resort ha due campi di 18 buche, il Conte e il Bonora. Il primo ha un disegno che ricorda un links course, con grandi spazi aperti e diverse zone pianeggianti, laghi di notevoli dimensioni e rough difficili nelle aree periferiche, mentre la fascia più esterna del percorso è incorniciata dalle cime del Monte Rosa. Sede dal 2006 di una tappa della Qualifying School del DP World Tour, ha ospitato nel tempo numerose manifestazioni di livello internazionale compreso il Vagliano Trophy e il Junior Vagliano Trophy nel 2017.

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Italian Pro Tour: inizia il Croara Open

La prima volta dell’Italian Pro Tour al Croara Country Club. Sul percorso di Gazzola (PC) si disputa dall’8 al 10 giugno il Croara Alps Open, secondo evento stagionale del circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy. Alla gara, inserita anche nel calendario dell’Alps Tour, prenderanno parte quasi tutti i migliori giocatori attuali a garanzia di uno spettacolo dove non mancheranno interessanti spunti tecnici. Con fari puntati anche su tanti giovani interessanti che provano a farsi strada verso gli altri due tour continentali.

Il torneo è stato anticipato dalla Pro Am del Croara Alps Open, che è stata vinta con “meno 31” dal team del pro Edoardo Raffaele Lipparelli con i dilettanti Gianni Carini, Nicola Cavanna e Giancarlo Braghieri. Al secondo posto con “meno 30” la squadra di Andrea Romano con Pietro Boninsegna, Manolo Guindani e Roberto Ballarini e al terzo con lo stesso score, ma peggior punteggio sulle ultime tre buche, quella di Riccardo Bregoli con Luigi Montini, Tommaso Toscani e Franco Ferrari. In quarta posizione con “meno 28” la compagine di Federico Livio con Alberto Molteni, Micaela Pastorino e Annarita Carpanelli e al quinto con “meno 26” la formazione di Enrico Di Nitto con Carlo Maria Masoero, Andrea Corda e Vincenzo Scaletti.

Si è giocato con la formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross.

In campo 13 tra i top 15 della money list - Di sicura qualità il field dove tra i 144 partenti (71 italiani), in rappresentanza di 16 nazioni, vi saranno 13 tra i primi 15 della money list, compresi quattro italiani. Favoriti i tre vincitori stagionali, l’irlandese Ronan Mullarney, secondo nell’ordine di merito, l’inglese Jack Floydd (n. 3) e lo spagnolo Quim Vidal Mora (n. 4), ma hanno identiche chance gli alti sei nella top ten che seguono: il francese Oihan Guillamoundeguy, Enrico Di Nitto, gli olandesi Davey Porsius e Lars Keunen, l’iberico Asier Aguirre Izcue e Gianmaria Rean Trinchero. Assente il numero 1, l’olandese Kiet Van Der Weele, vincitore di tre delle prime sei gare dell’Alps Tour 2023, impegnato questa settimana sul Challenge Tour, dove saliranno i primi cinque della money list a fine anno e tra i quali lui praticamente si è già garantito un posto con notevole anticipo.

Numerosi gli azzurri in grado di proporsi per una prestazione di rilievo tra i quali ricordiamo Andrea Romano (n. 12) e Cristiano Terragni (n. 13), Edoardo Raffaele Lipparelli, Luca Cianchetti, Michele Ortolani e Philip Geerts. Senza dimenticare Ludovico Addabbo e Andrea Saracino, i migliori nel precedente Open de la Mirabelle d’Or (settimi). Tra i dilettanti Mattia Comotti e Flavio Michetti proveranno a replicare le buone prove fornite fino ad ora.

Formula di gara e montepremi – Il Croara Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Il percorso - Il percorso è nato nel 1976. Originariamente di 9 buche, disegnate da Raffaele Buratti, e poi ampliato a 18 da Marco Croze, da un lato è costeggiato dal fiume Trebbia, da cui prende il nome la valle, e dall’altro da un bosco secolare di querce. Di rara bellezza gli scorci panoramici, sia di carattere naturalistico che storico-architettonico (per tutti la vista dello splendido Castello di Rivalta).

Prima sede dell’Open d’Italia Femminile nel 1987, il campo, nel bel mezzo del quale sorge una villa del ‘600, ricco di insidie naturali e di ostacoli appositamente creati, richiede massima concentrazione ad ogni colpo.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.

 

L’inglese Dale Whitnell ha vinto con 267 (66 61 70 70, -21) colpi, il Volvo Car Scandinavian Mixed, torneo giunto alla terza edizione e organizzato in combinata dal DP World Tour e dal Ladies European Tour, sul percorso dell’Ullna Golf & Country Club (par 73) a Åkersberga in Svezia. Secondo posto per l’americano Sean Crocker che ha concluso con 270 (-18). Terzi l’olandese Anne Van Dam, prima tra le proette, e il tedesco Yannik Paul con 273 (-15). Buona prova della golfista inglese Gabriella Cowley che, insieme allo scozzese Richie Ramsay, al connazionale Paul Waring e al danese Soren Kjeldsen, è terminata quinta con 274 (-14). Renato Paratore si è classificato 44° con 284 (69 70 73 72, -4).

Whitnell, professionista dal 2009, è al primo titolo sul circuito che si unisce a un altro conseguito sul Challenge Tour. È stato per un periodo il dilettante numero uno in Inghilterra facendo tra l’altro parte della squadra di Gran Bretagna & Irlanda nella Walker Cup 2009 (dove ha giocato in coppia con Tommy Fleetwood). Ha ottenuto soltanto dopo 11 anni di professionismo la ‘carta’ per il DP World Tour, dove fino ad ora come migliori risultati vantava dieci top ten. Al vincitore, nel torneo con classifica unica al quale hanno preso parte 156 concorrenti, 78 uomini e altrettante donne, è andato un assegno di 315.454 euro su un montepremi di circa 1.860.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).

 

TERZO GIRO - Nel Volvo Car Scandinavian Mixed, gara che si disputa all’Ullna G&CC (par 72) a Stoccolma, in Svezia, è roganizzata da DP World Tour e Ladies European Tour, è continuata la marcia imperiosa dell’inglese Dale Whitnell che a un giro dal termine conduce con 197 (66 61 70, -19) colpi, quattro di vantaggio sul tedesco Yannik Paul (201, -15).

Nel torneo misto con classifica e montepremi unico (2.000.000 di dollari) per uomini e donne, seguono al terzo posto con 203 (-13) lo scozzese Richie Ramsay e al quarto con 204 (-12) l’olandese Anne Van Dam. In quinta posizione con 205 (-11) l’inglese Gabriella Cowley, la svedese Madelene Sagstrom, lo statunitense Sean Crocker e l’inglese Matthew Jordan. Ha ceduto nettamente Renato Paratore, da 13° a 40° con 212 (69 70 73, -4) e sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 73° con 145 (+1), Alessandra Fanali, 106ª con 149 (+5), e Virginia Elena Carta, 131ª con 152 (+8).

 

SECONDO GIRO - Renato Paratore, è salito dal 18° al 13° posto con 139 (69 70, -5), dopo un 70 (-2, quattro birdie, due bogey), ma è rimasto l’unico italiano in gara nel Volvo Car Scandinavian Mixed, gara che si disputa all’Ullna G&CC (par 72) a Stoccolma, in Svezia, un evento misto dove 78 uomini e altrettante donne si sfidano alla pari.

E’ in vetta l’inglese Dale Whitnell con 127 (66 61, -17) seguito dal tedesco Yannik Paul (133, -11), dallo scozzese Richie Ramsay (134, -10) e dallo statunitense John Catlin (136, -8). In quinta posizione con 137 (-7) il danese Soren Kjedsen e il sudafricano Justin Walters.

Tra le donne le prime sono la francese Emma Grechi e l’inglese Alice Hewson che hanno lo stesso score di Paratore. Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 73° con 145 (+1), Alessandra Fanali, 106ª con 149 (+5), e Virginia Elena Carta, 131ª con 152 (+8). Unico il montepremi (2.000.000 di dollari e un unico trofeo), così come è unica la classifica.

 

PRIMO GIRO - Sul DP World Tour, nel Volvo Car Scandinavian Mixed, ha cominciato la gara con il piede giusto Renato Paratore. Il capitolino, 18° con 69 (-3), sul percorso dell’Ullna G&CC (par 72) a Stoccolma, in Svezia, ha siglato quattro birdie, con un bogey, e dopo le 18 buche di apertura è distante quattro colpi dalla vetta condivisa con 65 (-7) dal tedesco Yannik Paul e dal danese Niklas Norgaard.
Nell'evento, misto, che vede 78 uomini e altrettante donne sfidarsi alla pari, la miglior proette è attualmente la thailandese Trichat Cheenglab, terza con 66 (-6), insieme al sudafricano Louis De Jager, all’inglese Dale Whitnell e al francese Frederic Lacroix.

E’ al 67° posto con 72 (par) Edoardo Molinari, alla pari con la svedese Linn Grant, campionessa in carica, mentre sono in grossa difficoltà Alessandra Fanali, 116ª con 75 (+3), e Virginia Elena Carta, 135ª con 77 (+5). Un unico montepremi (2.000.000 di dollari e un unico trofeo), così come è unica sarà la classifica.

 

LA VIGILIA - In Svezia, dall’8 all’11 giugno, andrà in scena la terza edizione del Volvo Car Scandinavian Mixed, torneo organizzato in combinata dal DP World Tour e dal Ladies European Tour.  All’Ullna G&CC di Stoccolma saranno 156 i concorrenti di cui 78 uomini e 78 donne che si contenderanno un unico montepremi (2.000.000 di dollari e un unico trofeo). Così come unica sarà la classifica.

Quattro gli azzurri in gara. Nel 2022 lo storico trionfo di Linn Grant - Saranno quattro gli azzurri in gara: Virginia Elena Carta, Alessandra Fanali, Edoardo Molinari, vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma, e Renato Paratore. Difenderà il titolo la svedese Linn Grant che, nel 2022, davanti al pubblico di casa festeggiò uno storico trionfo dopo aver superato di nove colpi Henrik Stenson e Marc Warren, distinguendosi come seconda proette (prima di lei c'era riuscita Hannah Green nel TPS Murray River, sul PGA Tour of Australasia) a vincere un evento misto. Anche l’Italia fece un’ottima figura grazie a Carolina Melgrati (stavolta assente), in testa dopo il primo giro e poi 20/a al termine della gara.

Fanali e Carta, rispettivamente al 20/o e al 29/o posto della Race to Costa del Sol (l’ordine di merito del LET), puntano a un piazzamento di prestigio in Svezia. Dove c’è attesa pure per Edo Molinari e Paratore.

Anche la leggenda Annika Sorenstam in campo – Annika Sorenstam, campionessa senza tempo che in carriera vanta 72 successi sul LPGA Tour (cifra comprensiva di 10 Major), non sarà solo l’ambasciatrice ma anche una delle protagoniste della competizione. Con lei pure un altro campione svedese, Alex Noren (per lui 10 successi sul DP World Tour). E se la Grant, terza nella money list del massimo circuito continentale femminile inseguirà il bis, proveranno a ostacolarla Robert MacIntyre ed Ewen Ferguson, ma anche Alexander Bjork, Madelene Sagstrom, Yannik Paul, Jorge Campillo, Ana Pelaez Trivino, Rafa Cabrera Bello e Adri Arnaus.

Il torneo in diretta su Sky e in streaming su NOW – Il Volvo Car Scandinavian Mixed sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Golf e in streaming su NOW, da giovedì 8 a domenica 11 giugno, dalle ore 13:00 alle 18:00.

La cinese Siyun Liu ha vinto con 206 (70 67 69, -10) colpi il FireKeepers Casino Hotel Championship, evento dell’Epson Tour che si è disputato al Battle Creek Country Club (par 72) di Battle Creek nel Michigan. E’ uscita al taglio Roberta Liti, 73ª con 147 (73 74, +3) e out per un colpo, un po’ a sorpresa dopo le prime sette gare in cui si era classificata quattro volte tra le top ten, con un terzo e due quarti posti, e senza mai scendere sotto il 17°. E’ comunque rimasta tra le prime dieci nella money list in cui ha perso una sola posizione (da sesta a settima).

Siyun Liu, nativa di Shanghai, 24 anni il prossimo 22 giugno, ha ottenuto il primo titolo al secondo anno sul circuito dove è approdata attraverso la Qualifying School alla fine del 2021. Leader dopo 36 buche insieme a Lindsey McCurdy, alla neozelandese Amelia Garvey e alla coreana Min-G Kim, ha realizzato un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) con cui ha avuto la meglio. La Garvey è terminata seconda con 207 (-9), la McCurdy terza con 210 (-6) insieme a Savannah Vilaubi e Min-G Kim quinta con 211 (-5) in compagnia di Kathleen Scavo e della sudafricana Kaleigh Tefler. Tra le sei concorrenti in ottava posizione con 212 (-4) l’australiana Robyn Choi. Alla vincitrice è andato un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti, dopo le ultime tre ottime prestazioni con in sequenza due quarti posti e un terzo nel Champions Fore Change Invitational della scorsa settimana, migliori tre risultati da quando gioca sull’Epson Tour, proverà ancora ad alzare l’asticella nel FireKeepers Casino Hotel Championship che si disputa dal 9 all’11 giugno (54 buche) al Battle Creek Country Club di Battle Creek nel Michigan. Nel frattempo l’azzurra è salita fino al sesto posto della Race For The Card (ordine di merito) che a fine anno promuoverà le prime dieci sul LPGA Tour 2024. Obiettivo che con lo stato di forma attuale è nelle sue possibilità.

Nel field altre sei tra le prime dieci della money list a iniziare dalla malese Natasha Andrea Oon (n. 3). Con lei e la Liti, saranno nel ruolo di favorite anche Jenny Coleman (n. 4), la francese Agathe Laisne (n. 5), la coreana Jiwon Jeon (n. 7), Savannah Vilaubi (n. 9) e la coreana Min A Yoon (n. 10).

Tra le altre concorrenti in grado di competere per il titolo due past winner, la taiwanese Ssu-Chia Cheng (2019) e la messicana Fernanda Lira (2021). E ancora l’australiana Robyn Choi, la tedesca Sophie Hausmann, la canadese Selena Costabile, Becca Huffer e la cinese Savannah Wang. Il montepremi è di 200.000 dollari di cui 30.000 andranno alla vincitrice.

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St. Andrews Links Trophy ad Alex Maguire

L’irlandese Alex Maguire si è imposto con 266 (70 66 66 64, -21) colpi nel St. Andrews Links Trophy, giunto alla 34ª edizione e disputato a St. Andrews, in Scozia, sui due percorsi del New Course (par 71), dove si è svolto il primo giro, e dell’Old Course (par 72), che ha ospitato gli altri tre. Tra gli azzurri sono terminati al 12° posto con 279 (-8) Matteo Cristoni (70 70 74 65) e Pietro Bovari (68 69 75 67) e ha chiuso al 38° con 287 (71 69 75 72, par) Giovanni Daniele Binaghi.

Il vincitore ha lasciato a cinque colpi lo svedese Albert Hansson, secondo con 271 (-16), e a sei lo scozzese Calum Scott e l’inglese Hanry Crockett (272, -15). In quinta posizione con 275 (-12) il francese Paul Beauvy, il finlandese Markus Luoma e l’irlandese Caolan Rafferty. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Marco Florioli, 43° con 142 (-1) e out per un colpo, Riccardo Fantinelli e Lucas Nicolas Fallotico, 84.i con 145 (+2), e Pietro Boeris, 135° con 153 (+10). Un solo italiano ha vinto il torneo: Federico Zucchetti nel 2015. Il team azzurro è stato accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile.

 

LA VIGILIA - Sui percorsi del New Course e dell’Old Course di St. Andrews si disputa dal 9 all’11 giugno il St. Andrews Links Trophy al quale prende la squadra azzurra composta da Giovanni Daniele Binaghi, Pietro Boeris, Pietro Bovari, Marco Florioli, Matteo Cristoni, Lucas Nicolas Fallotico e Riccardo Fantinelli. Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche. Nel primo giro i 144 concorrenti giocheranno sul New Course e nel secondo sull’Old Course. A quel punto il taglio lascerà in gara i migliori 40 e i pari merito al 40° posto che disputeranno le ultime 36 buche nell’ultima giornata, domenica 11 giugno, sull’Old Course.

Nel field della gara, nata nel 1989 e giunta alla 34ª edizione, gli inglesi Arron Edwards-Hill e Conor Cough, l’olandese Jerry Ji, l’australiano Billy Dowling, lo spagnolo Luis Masaveu, lo svizzero Nicola Gerhardsen e l’egiziano Issa Abou El Ela, che si è classificato secondo a febbraio nel Red Sea Little Venice Open sull’Alps Tour.

Un solo italiano ha vinto il torneo: Federico Zucchetti nel 2015. Nell’albo d’oro i nomi di Justin Rose (1997) e di Tom Lewis (2011). Il team azzurro è accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile.

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Nazionale Medal a Matilde Partele

Matilde Partele ha vinto con 279 (67 68 73 71, -5) colpi, sul percorso del Circolo del Golf Roma Acquasanta (par 71), il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, intitolato a una grandissima giocatrice che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano.

La vincitrice, portacolori del Golf Club Asolo, con un 71(-1) finale ha sorpassato Maria Vittoria Corbi (Olgiata), che era al vertice dopo tre round e terminata seconda con 281 (-3). Al terzo posto con 286 (+2) Alessia Mengoni, al quarto con 290 (+6) Caterina Don, per tre volte seconda in questo evento (2016, 2020, 2022). Quindi con 291 (+7) Francesca Pompa e Natalia Aparicio, con 292 (+8) Paris Appendino, Lucrezia Rossettin e Federica Torre e in decima posizione con 294 (+10) Emma Lundgren.

Matilde Partele, 17enne di Padova, da tempo nel giro azzurro, quest’anno è stata tra le protagoniste del Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza (terza) e del Campionato Nazionale Femminile Match Play/Trofeo Giuseppe Silva (semifinalista). Tra le sue vittorie, nel 2022 il Leone San Marco, nel 2021 il Gran Premio Città di Cervia, il Trofeo della Montecchia, il Trofeo Città di Jesolo e il Gran Premio Padova e nel 2019 il Trofeo Leoncino d’Oro.

 

LA VIGILIA - Il Circolo del Golf Roma Acquasanta ospita dal 7 al 10 giugno il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, intitolato a una grandissima giocatrice che, insieme al fratello Franco Bevione, ha dato tanto lustro al golf italiano.

La presenza di numerose azzurre, tra le 97 partenti, promette agonismo e bel gioco. Tra le favorite Caterina Don, per tre volte seconda (2016, 2020, 2022), Natalia Aparicio, vincitrice quest’anno del Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza, Paris Appendino, Ginevra Coppa, Francesca Pompa, Matilde Partele, Diana Maria Casartelli e Lorena Rossettin. Da seguire anche Guia Vittoria Acutis, Giulietta Bertero, Matilde Inocenti Angelini, Noa Zocco, Rebecca Galasso e Giulia Scarcello.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, con taglio dopo 54 che promuoverà al turno conclusivo le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.

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Legends Tour: Emanuele Canonica 16°

L’australiano Richard Green ha confermato il titolo dello Jersey Legends, evento del Legends Tour. Il 52enne di Williamstown ha chiuso con 207 (70 66 71, -9), precedendo di un colpo lo scozzese Greig Hutcheon, secondo con 208 (-8) e di tre l’altro scozzese Euan McIntosh e l’inglese Peter Barker, terzi con 210 (-6). Sul percorso del La Moye Golf Club (par 72), a St Brelade nel Baliato di Jersey, buona prova di Emanuele Canonica, unico azzurro in gara, che si è classificato 16° con 216 (73 69 74, par).

Green è diventato professionista nel 1992 e il suo primo titolo risale al Dubai Desert Classic del 1997, torneo in cui è diventato il primo mancino a vincere sull’European Tour dopo Bob Charles allo Swiss Open del 1974. Nel 2007 si è imposto nel secondo evento dell’European Tour, il BA-CA Golf Open in Austria. Grazie a quest’ultimo successo Green è entrato per qualche settimana a far parte della top 30 dell’Official World Golf Ranking.

 

LA VIGILIA - Sul percorso del La Moye Golf Club, a St Brelade nel Baliato di Jersey, dal 9 all’11 giugno si svolge il Jersey Legends, evento del Legends Tour, il circuito per “over 50” al quale partecipa Emanuele Canonica, unico italiano in gara.

Difende il titolo l’australiano Richard Green, che lo scorso anno sconfisse le scozzese Paul Lawrie alla terza buca di playoff, in un contesto che comprende il brasiliano Adilson Da Silva, leader dell’ordine di merito, vincitore del Riegler & Partner Legends e uno dei giocatori più gettonanti nelle previsioni della vigilia.

Nel field anche i gallesi Ian Woosnam e Phillip Price, il sudafricano James Kingston, lo svedese Joakim Haeggman, gli argentini Mauricio Molina e José Coceres e il neozelandese Michael Campbell. Vi sono anche due vincitori del Senior Italian Open, lo statunitense Clark Dennis (2017 e 2018) e il gallese Stephen Dodd (2016).

Il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, per la prima volta al Croara Country Club di Gazzola (PC) dall’8 al 10 giugno. Ottimo il field con tredici tra i primi quindici giocatori dell’ordine di merito

L’Italian Pro Tour fa tappa per la prima volta al Croara Country Club, sede in passato di numerosi eventi di prestigio, dove è in programma dall’8 al 10 giugno il Croara Alps Open, secondo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy. Sul percorso di Gazzola (PC), nel torneo in calendario anche sull’Alps Tour, scenderanno in campo quasi tutti i migliori giocatori attuali, garanzia di una gara combattuta e ricca di interessanti spunti tecnici e con tanti giovani promettenti sul trampolino di lancio verso gli altri due tour continentali dove sono approdati nel tempo numerosi professionisti, alcuni con ottimi esiti. La gara sarà anticipata mercoledì 7 giugno dalla Pro Am del Croara Alps Open.

Un field di qualità - Saliranno sul tee di partenza 143 i giocatori (70 italiani), in rappresentanza di 16 nazioni, tra i quali tredici tra i primi quindici dell’ordine di merito, che comprendono anche quattro azzurri. Calamitano l’attenzione tre vincitori stagionali: l’irlandese Ronan Mullarney, numero 2 del ranking, l’inglese Jack Floydd (n. 3) e lo spagnolo Quim Vidal Mora (n. 4). Saranno i favoriti insieme a coloro che li seguono in graduatoria, nell’ordine il francese Oihan Guillamoundeguy, Enrico Di Nitto, gli olandesi Davey Porsius e Lars Keunen, l’iberico Asier Aguirre Izcue e Gianmaria Rean Trinchero. E ancora, a ridosso dei top ten, il francese Theo Brizard, Andrea Romano, Cristiano Terragni e l’altro transalpino Paul Margolis. Tra i primi 15 mancano solamente l’olandese Kiet Van der Weele, a segno in tre delle prime sei gare dell’anno, e l’iberico Jacobo Pastor (n. 15).

Oltre ai citati, vi sono altri italiani in grado di competere in alta classifica tra i quali ricordiamo Ludovico Addabbo e Andrea Saracino, i migliori nel precedente Open de la Mirabelle d’Or (settimi), Edoardo Raffaele Lipparelli, Luca Cianchetti, Michele Ortolani e Philip Geerts. Daranno un contributo d’esperienza Andrea Maestroni, Gregory Molteni e Andrea Rota, mentre tra i dilettanti Mattia Comotti e Flavio Michetti proveranno a replicare le buone prove fornite fino ad ora.

Formula di gara e montepremi – Il Croara Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Prologo all’evento la Pro Am del Croara Alps Open  La manifestazione si aprirà mercoledì 7 giugno con la Pro-Am del Croara Alps Open dove saranno in gara squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Si giocherà con la formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross. Partenza shotgun alle ore 10,30 (ossia tutti insieme dalle varie buche del campo). Tra i professionisti saranno in gara Di Nitto, Romano, Ortolani, Saracino, Lipparelli e Cianchetti, per citarne alcuni.

Il percorso - Il percorso è nato nel 1976. Originariamente di 9 buche, disegnate da Raffaele Buratti, e poi ampliato a 18 da Marco Croze, da un lato è costeggiato dal fiume Trebbia, da cui prende il nome la valle, e dall’altro da un bosco secolare di querce. Di rara bellezza gli scorci panoramici, sia di carattere naturalistico che storico-architettonico (per tutti la vista dello splendido Castello di Rivalta).

Prima sede dell’Open d’Italia Femminile nel 1987, il campo, nel bel mezzo del quale sorge una villa del ‘600, ricco di insidie naturali e di ostacoli appositamente creati, richiede massima concentrazione ad ogni colpo.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront Italy.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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