Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Ad Appiano Gentile (Como), scatta il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon che riporta il golf europeo dal 24 al 26 maggio sul percorso de La Pinetina Golf Club. È il primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.

La Pro Am alla squadra di Di Nitto - L’evento - giunto alla nona edizione e dedicato a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso nel 2013 e artefice di importanti successi delle nazionali azzurre dal 1997 al 2005 come Responsabile Tecnico sia della squadra maschile che di quella femminile – è stato anticipato dalla Pro Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon vinta con “meno 37” dalla squadra del pro romano Enrico Di Nitto con i dilettanti Lidia Papetti, Olivia Barcellini e Luca Russillo, che ha preceduto la formazione di Davide Buchi con Luigi Peviani, Giuseppe Peviani e Luigi Broglia (meno 35). Al terzo posto con “meno 33” il team di Cristiano Terragni con Alberto Molteni, Consuelo Vagnini e Stefano Trezzi, al quarto con “meno 31” la compagine di Andrea Romano con Edoardo Musso, Filippo Frisia e Stefano Toscano davanti al quartetto dell’austriaco Lukas Lipold con Annarita Carpanelli, Micaela Pasturini e Maria Daniela Conti (meno 30). Ha partecipato anche l’ex calciatore Stefano Nava nella formazione di Edoardo Raffaele Lipparelli, giunta sesta.

A dimostrazione dell’inclusività del golf e di quanto sia veramente uno sport per tutti, l’atleta paralimpico Roberto Molina ha giocato nella squadra condotta dall’inglese Marcus Mohr, terminata 13ª. Hanno preso parte alla gara 23 team che si sono affrontati su 18 buche con la formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”.

In campo sette tra i primi dieci della money list - Alla gara prendono parte 144 concorrenti di cui 65 italiani, in rappresentanza di 17 nazioni con sette tra i primi dieci della money list compresi i quattro vincitori stagionali: lo spagnolo Quim Vidal, numero 1 della money list, l’irlandese Ronan Mullarney (n. 2), l’olandese Kiet Van der Weele (n. 3) e l’inglese Jack Floydd (n. 5). Con loro, altrettanto favoriti nella corsa al successo, gli azzurri Andrea Romano (n. 7), Gianmaria Rean Trinckero (n. 8) e Cristiano Terragni (n. 10). Tanti, comunque, i giocatori di qualità in grado di garantire spettacolo tra i quali ricordiamo l’olandese Lars Keunen, il transalpino Benjamim Kedochim, lo svizzero Luca Galliano e gli spagnoli Daniel Berna Manzanares e Borja Martin Torre.

Tra gli italiani, molti dei quali in grado di recitare un ruolo da protagonisti, ecco Enrico Di Nitto, undicesimo nell’ordine di merito, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Saracino, Manfredi Manica e Davide Buchi, terzo lo scorso anno. Conterà anche l’esperienza di Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni, Gregory Molteni e di Andrea Rota. Tra i dilettanti attesi alla prova Mattia Comotti e Flavio Michetti, rispettivamente con uno e due piazzamenti entro i dieci in stagione.

Gli azzurri si sono imposti in questa gara cinque volte con Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017), Guido Migliozzi (2018) e lo scorso anno con Gregorio De Leo, leader della money list e promosso sul Challenge Tour 2023

Formula di gara e montepremi – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800 euro.

Il percorso - La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato proponendo differenti situazioni di gioco, insieme a incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Sponsor del torneo: AON. Official advisor: Infront Italy.

Inizia la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy. Sul percorso de La Pinetina Golf Club ad Appiano Gentile (Como) torna il grande golf con la disputa dal 24 al 26 maggio del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, una delle gare più attese sia nel calendario del circuito federale che in quello dell’Alps Tour di cui fa anche parte.

L’evento - arrivato alla nona edizione e dedicato a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso nel 2013 e artefice di importanti successi delle nazionali azzurre dal 1997 al 2005 come Responsabile Tecnico sia della squadra maschile che di quella femminile – sarà anticipato martedì 23 maggio dalla Pro-Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon.

Tradizione azzurra - I giocatori italiani hanno una tradizione molto favorevole nel torneo, che hanno vinto in ben cinque occasioni contro le tre degli spagnoli. Dopo il successo dell’iberico Borja Virto nella prima edizione del 2014, è seguita un quarterna azzurra con Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017) e Guido Migliozzi (2018). Gli spagnoli sono tornati sul gradino più alto del podio con Sebastian Garcia Rodriguez nel 2019 e con Angel Hidalgo Portillo nel 2021 (nel 2020 non si è giocato a causa della pandemia), poi lo scorso anno ha trionfato Gregorio De Leo, autentico mattatore con tre titoli, la leadership nell’ordine di merito e il passaggio sul Challenge Tour 2023.

Il field - Partecipano al torneo 144 concorrenti (di cui 65 italiani) - in rappresentanza di 17 nazioni comprese Venezuela e Camerun - tra i quali sette nella top ten dell’ordine di merito (14 tra i 20) e i primi quattro vincitori stagionali che sono lo spagnolo Quim Vidal, numero 1 della money list, l’irlandese Ronan Mullarney (n. 2), l’olandese Kiet Van der Weele (n. 3) e l’inglese Jack Floydd (n. 5). Punteranno al raddoppio, ma con la concorrenza di altri protagonisti nell’avvio di stagione quali gli azzurri Andrea Romano (n. 7), Gianmaria Rean Trinchero (n. 8), Cristiano Terragni (n. 10) ed Enrico Di Nitto (n. 11). A contribuire allo spettacolo anche gli spagnoli Joel Moscatel Nachshon, Daniel Berna Manzanares e Borja Martin Torre insieme all’olandese Lars Keunen, al transalpino Benjamim Kedochim e allo svizzero Luca Galliano, tutti nei primi 20 dell’ordine di merito.

Oltre agli azzurri citati, ve ne sono tanti altri che aspirano al ruolo di protagonisti come Luca Cianchetti, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Saracino, Manfredi Manica e Davide Buchi, terzo lo scorso anno. E ancora i dilettanti Mattia Comotti e Flavio Michetti, rispettivamente con uno e due piazzamenti entro i dieci in stagione. Poi anche tanta esperienza con Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni, Gregory Molteni e Andrea Rota.

Formula di gara e montepremi – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800 euro.

Prologo all’evento la Pro Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon  La manifestazione si aprirà martedì 23 maggio con la Pro-Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon che vedrà in gara 23 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti.  Si giocherà con la formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle ed eventuali albatross. Partenza shotgun alle ore 11 (ossia tutti insieme dalle varie buche del campo). Tra i pro parteciperanno Mullarney, Moscatel Nachshon, Romano, Rean Trinchero, Saracino e Di Nitto per citarne alcuni. A dimostrazione dell’inclusività del golf e di quanto sia veramente uno sport per tutti, tra i dilettanti vi sarà l’atleta paralimpico Roberto Molina.

Il percorso - La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato proponendo differenti situazioni di gioco, insieme a incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Sponsor del torneo: AON. Official advisor: Infront Italy.

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French International a Carl Siemens

Il tedesco Carl Siemens ha vinto il French International Men’s Amateur Championship disputato sul percorso del Les Aisses Golf (Par 72), a La Ferté-Saint-Aubincon in Francia, con 211 (-5) colpi. Primo degli italiani Alessandro Nardini con 220 (+4) seguito da Mattia Comotti, 26° con 225 (+9). Bruno Frontero, Filippo Ponzano e Luca Memeo 35.i con 227 (+11). In 49ª posizione ha terminato Lucas Nicolas Fallotico con 231 (+15) colpi. Non ha superato invece il taglio Pietro Boeris , 117° 233 (+17). Al secondo posto il francese Nathan Legendre con 216 (par) e al terzo il connazionale Darren Strachan con 217 (+1).

 

Nella ‘’Nations Cup’’ si è imposta ‘’France 1’’ con 286 (-2) seguita da ‘’France 2’’ con 288 (par) e da ‘’Italia 2’’, composta da Alessandro Nardini, Mattia Comotti e Pietro Boeris, terza con 295 (+7). Seguono ‘’Austria 1’’, ‘’Italia 1’’, formata da Filippo Ponzano, Lucas Nicolas Fallotico e Luca Memeo, e ‘’Germania 2’’ con 296 (+8).

 

LA VIGILIA - La squadra azzurra prende parte al French International Men’s Amateur Championship in programma dal 19 al 21 maggio sul percorso del Les Aisses Golf, a La Ferté-Saint-Aubin nel dipartimento del Loiret. Scenderanno in campo Pietro Boeris, Mattia Comotti, Lucas Nicolas Fallotico, Bruno Frontero, Alessandro Nardini, Filippo Ponzano e Luca Memeo, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Maschile Medal/Trofeo Bevione. Il team è accompagnato dall’allenatore Carlo Basciu.

Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.

Roberta Liti ha offerto ancora un’ottima prova e si è classificata quarta con 133 (66 67, -9) colpi, suo miglior risultato sull’Epson Tour, nello IOA Golf Classic presented by LPT Realty, torneo ridotto da 54 a 36 buche per il maltempo. Sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71), a Longwood in Florida, sono terminate alla pari in vetta alla classifica con 132 (-10) Jenny Coleman (67 65), la tedesca Sophie Hausmann (67 65) e la filippina Dottie Ardina (67 65) con la statunitense che ha prevalso con un birdie alla prima buca di spareggio. In quinta posizione con 134 (-8) Allison Emrey, in sesta con 135 (-7) la cinese Yiyi Liu e in settima con 136 (-6) le coreane Minji Kang e Bi Shin, la canadese Selena Costabile e la thailandese Arpichaya Yubol. A premio Angelica Moresco, 48ª con 142 (69 73, par), mentre è uscita al taglio Silvia Cavalleri, 94ª con 147 (70 77, +5).

Jenny Coleman, 30enne di Rolling Hills Estates (California), è al primo titolo in una carriera iniziata nel 2015 con passaggi anche sul LPGA Tour, dove è terminata dieci volte tra le top ten contro le 17 sull’Epson Tour. Nel giro finale, condotto in 65 (-6) dalle tre leader, a due buche dal termine era in vetta la Ardina che è stata raggiunta prima dalla vincitrice (birdie alla 17ª) e poi dalla Hausmann (birdie alla 18ª). Nel playoff la Coleman ha effettuato un approccio con palla a un metro e mezzo dalla bandiera per il birdie vincente. Ha ricevuto un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

Roberta Liti ha iniziato ottimamente la stagione con piazzamenti tra il quarto e il 17° posto nei cinque eventi a cui ha preso parte. In precedenza aveva firmato le sue migliori prestazioni nel Symetra Classic 2020 (quinta) e nel Casino del Sol Classic 2021 (sesta). Con i 10.774 dollari guadagnati è salita al 12° posto nella Race for The Card (ordine di merito). Ha concluso la gara con un 67 (-4) dovuto a un eagle, quattro birdie e a due bogey. Angelica Moresco ha segnato un 73 (+2) con tre birdie, un bogey e due doppi bogey.

 

SECONDO GIRO - Roberta Liti, che quest’anno sull’Epson Tour sembra avere un altro passo, quarta con 133 (66 67, -9), è rimasta in alta classifica dopo il secondo giro - terminato nella mattinata della terza giornata per gli stop dovuti al maltempo - nello IOA Golf Classic presented by LPT Realty. Sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71), a Longwood in Florida, sono al vertice con 132 (-10) Jenny Coleman (67 65), la tedesca Sophie Hausmann (67 65) e la filippina Dottie Ardina (67 65). In quinta posizione con 134 (-8) Allison Emrey e in sesta con 135 (-7) la cinese Yiyi Liu.

E’ al 48° posto con 142 (69 73, par) Angelica Moresco, mentre è uscita al taglio Silvia Cavalleri, 94ª con 147 (70 77, +5). Roberta Liti ha realizzato un 67 (-4) con un eagle, quattro birdie e due bogey, Angelica Moresco un 73 (+2) con tre birdie, un bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 200.000 dollari, 30.000 dei quali andranno alla vincitrice.

 

PRIMO GIRO - Primo giro sospeso nello IOA Golf Classic presented by LPT Realty sul percorso dell’Alaqua Country Club (par 71) di Longwood, in Florida, ma grande prova i Roberta Liti, seconda con 66 (-5) alla pari con la thaiwanese Jessica Peng e con Jerry Coleman, che però è sul “meno 5” con una buca da giocare. Guida la graduatoria con 62 (-9) la thailandese Arpichaya Yubol. Altre due azzurre in gara ed entrambe in buona posizione: Silvia Cavalleri, 15ª con “meno 3” dopo 12 buche, e Angelica Moresco, 24ª con “meno 2” dopo 17.

Nutrito il gruppo delle concorrenti al quinto posto con 67 (-4) composto da Allison Emrey, Dorsey Addicks, dalla malese Natasha Andrea Oon, dalla tedesca Sophie Hausmann, dalla svedese Beatrice Wallin, dalla filippina Dottie Ardina, dalla cinese Yiyi Liu, dalla coreana Minji Kang e della canadese Selena Costabile. Potrebbero però essere sorpassate tutte da Becca Huffer che ha a disposizione due buche per migliorare il suo “meno 4”. Il montepremi è di 200.000 dollari, 30.000 dei quali andranno alla vincitrice.

 

LA VIGILIA - L’Epson Tour, per la seconda volta quest’anno, torna nello Stato del Sole, in occasione dell’IOA Golf Classic presented by LPT Realty (19-21 maggio). Tappa che vedrà in gara le azzurre Roberta Liti, Angelica Moresco, Silvia Cavalleri in un field composto da 144 atlete.

Sul percorso dell’Alaqua Country Club di Longwood, in Florida, questa settimana sul tee di partenza ci saranno tutte le 10 migliori proette dell’ordine di merito della Race For The Card.

L’australiana Gabriela Ruffels, reduce dalla sua seconda vittoria stagionale ottenuta al Garden City Charity Classic, proverà a confermare la vetta nella Money List ufficiale dell’Epson Tour 2023. Anche la numero 2 dell’ordine di merito, la malesiana Natasha Andrea Onn, cercherà di dar seguito all’ottimo avvio di stagione che l’ha vista entrare 4 volte in top ten nei 6 tornei disputati. Altra possibile protagonista la francese Agathe Laisne, vincitrice della prima tappa stagionale al Florida’s Natural Charity Classic e runner up la scorsa settimana al Garden City Charity Classic. In campo, anche le campionesse del recente passato, Allison Emrey e Grace Kim, entrambe transitate al LPGA Tour dopo aver vinto lo IOA Golf Classic, rispettivamente nel 2021 e nel 2022.

Roberta Liti ha avuto un positivo inizio di stagione sull’Epson Tour, classificandosi per quattro volte tra il 10 e il 17 posto. La settimana scorsa la toscana non ha passato il taglio al Cognizant Founders Cup e in Florida proverà a riscattarsi. Quinta gara stagionale per la veneta Angelica Moresco, che al suo primo anno sul Tour sta regalando buone prove. Occasione inoltre per Silvia Cavalleri, prima italiana a vincere un torneo del LPGA Tour nel 2007 (Corona Championship). La formula del torneo prevede 54 buche con taglio dopo le prime 36 per le prime 60 classificate e le pari merito.

Il montepremi del torneo è di 200.000 dollari, 30.000 dei quali andranno alla vincitrice.

La spagnola Carlota Ciganda ha vinto con 214 (72 69 73, -2) colpi la gara individuale dell’Aramco Team Series (Ladies European Tour) disputata sul percorso del Trump International (par 72), a West Palm Beach in Florida. Sono terminate in media classifica le due azzurre in campo, Virginia Elena Carta, 38ª con 226 (79 74 73, +10), e Alessandra Fanali, 45ª con 227 (75 75 77, +11).

Carlota Ciganda, 33enne di Pamplona, ha conseguito il settimo titolo sul LET per un palmarès che comprende anche due successi sul LPGA Tour, il suo circuito di competenza, e uno sul LET Access. Ha fatto parte per cinque volte del Team Europe di Solheim Cup in tre occasioni vincitore. Con un 73 (+1, quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey) ha rimontato dalla seconda piazza superando di misura la ceca Klara Davidson Spilkova, seconda con 215 (-1), e di due colpi la tedesca Olivia Cowan e la neozelandese Lydia Ko, terze con 216 (par). In quinta posizione con 217 (+1) la slovena Ana Belac e la statunitense Alison Lee e in settima con 218 (+2) la francese Celine Herbin e la scozzese Louise Duncan. E’ letteralmente crollata l’iberica Nuria Iturrioz, leader nei primi due turni e finita al 28° posto con 223 (+7) dopo un rovinoso 83 (+11). Alla vincitrice è andato un assegno di 75.000 dollari su un montepremi di 500.000 dollari.

Nella competizione a squadre su 36 buche si è imposto con 263 (-25) colpi il team della francese Pauline Roussin, con l’inglese Trish Johnson, Nuria Iturrioz e il dilettante inglese Michael Bickford, davanti alla compagine della sudafricana Casandra Alexander (265, -23). Al 30° posto con 284 (-4) la formazione dell’australiana Whitney Hillier, di cui faceva parte Alessandra Fanali, e al 36° con 292 (+4) la squadra guidata da Virginia Elena Carta. Le tre proette vincitrici hanno ricevuto 35.000 dollari ciascuna su un montepremi di 500.000 dollari.

 

 

SECONDO GIRO - La spagnola Nuria Iturrioz è rimasta al comando con 140 (67 73, -4)  colpi nel secondo giro dell’Aramco Team Series in svolgimento sul percorso del Trump International (par 72) di West Palm Beach in Florida. Tra media e bassa classifica le due azzurre in gara, Alessandra Fanali, 30ª con 150 (75 75, +6), e Virginia Elena Carta, 54ª con 153 (79 74, +9).

In corsa per il titolo nel round conclusivo, oltre alla leader, la spagnola Carlota Ciganda, la ceca Klara Davidson Spilkova e la scozzese Louise Duncan, seconde con 141 (-3), la statunitense Lindsey Weaver-Wright, quinta con 142 (-2), la neozelandese Lydia Ko e l’inglese Liz Young, seste con 143 (-1). Il montepremi per la gara individuale è di 500.000 dollari.

Nella competizione a squadre su 36 buche si è imposto con 263 (-25) colpi il team di Pauline Roussin con l’inglese Trish Johnson, Nuria Iturrioz e il dilettante inglese Michael Bickford davanti alla squadra della sudafricana Casandra Alexander (265, -23). Al 30° posto con 284 (-4) la formazione dell’australiana Whitney Hillier con Alessandra Fanali e al 36° con 292 (+4) la formazione guidata da Virginia Elena Carta. Le tre proette vincitrici hanno ricevuto 35.000 dollari su un montepremi di 500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - La spagnola Nuria Iturrioz è al comando con 67 (-5) colpi dopo il primo giro dell’Aramco Team Series che si sta svolgendo sul percorso del Trump International (par 72) di West Palm Beach in Florida. Nella classifica provvisoria, poiché il round è stato sospeso, Alessandra Fanali è al 43° posto con 75 (+3) e Virginia Elena Carta al 65° con “+5)” dopo 15 buche giocate.

La leader precede la svedese Johanna Gustavsson, che è stata fermato dopo 13 buche sul “meno 4”, e la ceca Klara Spilkova Davidson e la scozzese Louise Duncan, terze dopo aver terminato il giro con 69 (-3) colpi. Al quinto posto con 70 (-2) la sudafricana Casandra Alexander, l’inglese Gabriella Cowley e la statunitense Alison Lee. Il montepremi è di 1.000.000 dollari. (500.000 per la gara a squadre, che si conclude dopo 36 buche, e altrettanti per quella individuale).

 

LA VIGILIA - Il Ladies European Tour (LET) fa tappa Oltreoceano, in Florida, per l’Aramco Team Series (19-21 maggio) dove saranno in gara le azzurre Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali, reduci da un ottimo quarto posto la scorsa settimana allo Jabra Ladies Open in Francia.

Sul percorso del Trump International di West Palm Beach andrà in scena l’ottava gara stagionale del circuito e il secondo dei cinque eventi del 2023 targati Aramco che si disputano con classifica individuale e a squadre. Questa settimana in campo 108 golfiste provenienti da 25 nazioni che per la gara individuale si sfideranno sulla distanza di 54 buche con taglio dopo le prime 36. Per l’evento a squadre il formato è lo stesso delle precedenti edizioni e prevede 36 buche con team composti da tre professioniste e una dilettante. Field importante con 7 delle 10 migliori della Race To Costa del Sol (l’ordine di merito del circuito). Tra tutte l’attuale leader Aditi Ashok, che torna sul LET per la prima volta dopo il secondo posto ottenuto all’Aramco Saudi Ladies International e dopo essersi classificata per due volte tra le prime cinque nel LPGA Tour. Presente anche la svedese Linn Grant, vincitrice della Race to Costa del Sol nel 2022, che cercherà di dare seguito alla sua quinta vittoria nel LET ottenuta allo Jabra Ladies Open la scorsa settimana. Favori del pronostico anche per la campionessa in carica, l’americana Lexi Thompson e per la golfista neozelandese numero tre al mondo Lydia Ko. Da non sottovalutare anche l’americana sei volte vincitrice del LPGA Tour Jessica Korda, sorella della numero 1 al mondo, Nelly.

Alessandra Fanali, al suo primo anno di tour, è partita molto bene con due top ten e un quarto posto e occupa oggi la 13esima posizione nell’ordine di merito.

Virginia Elena Carta dopo un buon inizio di stagione con un nono posto nel Magical Kenya Open ha proseguito tra alti e bassi frutto di due piazzamenti in media classifica e due tagli contro un’altra nona posizione a squadre. Il montepremi è di 1.000.000 dollari. (500.000 per la gara a squadre e altrettanti per quella individuale).

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Tricolori Seniores a Clerici e Colavito

 

Filippo Clerici e Giuliana Colavito, entrambi del GC Monticello, hanno vinto i Campionati Nazionali Maschili e Femminili Senior disputati sul percorso del Circolo Golf dell’Ugolino-Firenze (par 72) sulla distanza di 54 buche.

Nel torneo maschile, Trofeo Piergiorgio Vigliani, Filippo Clerici ha concluso con 216 (73 71 72, par) ottenendo per la seconda volta - dopo la vittoria del 2018 - il titolo. A due colpi di distanza Michele Bosco, leader con Clerici dopo le prime 36 buche, secondo con 218 (+2).
Al terzo posto Gianluca Bolla con 222 (+6), al quarto Giuseppe Oldrini e Davide Sestrieri con 225 (+9), al sesto Matteo Natoli con 227 (+11) e al settimo con 228 (+12) Marco Bellini, campione uscente.

Giuliana Colavito con 232 (75 80 77, +16) ha dominato il torneo femminile sin dal primo round. Dopo il 75 (+3) iniziale la golfista - già vincitrice quest’anno del Campionato Nazionale Mid-Amateur - ha guidato la graduatoria senza poi correre rischi e ha concluso la sua corsa di testa con un 77 (+5) nella giornata finale. Seconda Camilla Tolomei Di Lippa con 242 (+26), terza Silvia Valli con 250 (+34), seguita da Paola Comina, quarta con 251 (+35).

Tris di vittorie nel Campionato Nazionale femminile Senior per la Colavito dopo i successi nelle due precedenti edizioni.

LA VIGILIA - Sul percorso del Circolo Golf dell’Ugolino-Firenze si svolgono dal 18 al 20 maggio i Campionati Nazionali Seniores Maschili e Femminili, entrambi sulla distanza di 54 buche.

Nella gara maschile, Trofeo Piergiorgio Vigliani, difende il titolo Marco Bellini in un contesto che comprende numerosi candidati alla vittoria tra i quali i past winner Gianluca Bolla, secondo lo scorso anno e campione in cinque occasioni, Vincenzo Sità (tre successi), Filippo Clerici e Marco De Rossi. Al via altri concorrenti che possono dire la loro tra i quali citiamo Michele Bosco, che ha da poco vinto il Campionato Nazionale Mid Amateur, Franz Pfoestl, Matteo Natoli e Massimo Franco.

Nel torneo femminile Giuliana Colavito, che si è imposta anche lei nel Campionato Nazionale Mid-Amateur 2023, punta al tris dopo i successi nelle due precedenti edizioni. Nel field Silvia Valli, a segno quattro volte con tripletta dal 2017 al 2019, Emanuela Gumirato, suo il titolo nel 2016, Francesca Christillin, vincitrice nel 2015, oltre a Camilla Tolomei Di Lippa, Sandrine Testud e Claudia Lazzarotto.

Lo svedese Jesper Svensson ha vinto con 270 (69 68 67 66, -14) colpi il B-NL Challenge Trophy (Challenge Tour) disputato sul percorso del Twentsche GC (par 71), a Deldenerbroek in Olanda, dove Aron Zemmer si è classificato 22° con 279 (71 67 71 70, -5) e Andrea Pavan 35° con 281 (67 70 74 70, -3).

Jesper Svensson, 27enne di Uppsala, ha firmato il primo titolo sul circuito, dopo essersi imposto solamente in un evento della Nordic Golf League nel 2020 (Race to HimmerLand). E’ risalito dalla seconda piazza con un 66 (-5, sei birdie, un bogey) e ha battuto sul filo di lana il sudafricano Brandon Stone, 30enne di Rosterburg con tre successi sul DP World Tour, che si è chiamato fuori dal playoff con il secondo bogey di giornata sull’ultima buca (67, -4, sei birdie, due bogey).

Al terzo posto con 272 (-12) gli inglesi Will Enefer e Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt vincitore di un Major, al quinto con 273 (-11) lo statunitense Cole Madey, lo svedese Christofer Blomstrand e il francese Benjamin Hebert, leader dopo tre giri, e all’ottavo con 274 (-10) l’inglese David Langley, il tedesco Velten Meyer e il transalpino Julien Sale.

Zemmer e Pavan hanno condotto il round finale entrambi in 70 (-1) colpi. Il primo ha segnato cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e il secondo tre birdie e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Renato Paratore, Lorenzo Scalise e Jacopo Vecchi Fossa, 80.i con 143 (+1), Gregorio De Leo, Matteo Manassero e Stefano Mazzoli, 96.i con 144 (+2). Al vincitore è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

 

TERZO GIRO - Il francese Benjamin Hebert ha mantenuto con 202 (65 68 69, -11) la leadership anche nel “moving day” del B-NL Challenge Trophy (Challenge Tour), sul percorso del Twentsche GC (par 71) a Deldenerbroek in Olanda, dove ha guadagnato due posizioni Aron Zemmer, 21° con 209 (71 67 71, -4), e ne ha perse venti Andrea Pavan, 35° con 211 (67 70 74, -2).

Hebert, 36enne di Brive con sei titoli sul circuito, ha girato in 69 (-2, quattro birdie, due bogey) e ha lasciato a due colpi il sudafricano Brandon Stone, lo spagnolo Joel Moscatel Nachshon, lo svedese Jesper Svenzon e l’inglese Alex Fitzpatriick, fratello di Matt vincitore di un major, secondi con 204 (-9). Al sesto posto con 205 (-8), e anche loro in corsa per i titolo, gli inglesi Ben Schmidt, Alfie Plant e Pavan Sagoo. Meno chances per il tedesco Velten Meyer, per lo statunitense Cole Madey e per gli inglesi Will Enefer e David Langley, noni con 206 (-7).

Sono usciti al taglio Renato Paratore, Lorenzo Scalise e Jacopo Vecchi Fossa, 80.i con 143 (+1), Gregorio De Leo, Matteo Manassero e Stefano Mazzoli, 96.i con 144 (+2). Il montepremi è di 250.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Andrea Pavan, 15° con 137 (67 70, -5) colpi, e Aron Zemmer, 23° con 138 (71 67, -4), sono in alta classifica, ma anche gli unici due italiani rimasti in gara degli otto che hanno preso parte al B-NL Challenge Trophy, che si sta svolgendo sul percorso del Twentsche GC (par 71) a Deldenerbroek in Olanda.

Nel nono torneo del Challenge Tour, approdato in Europa dopo i primi otto in in Sudafrica (4), in India (2) e ad Abu Dhabi (2), negli Emirati Arabi Uniti, è rimasto da solo al comando con 133 (65 68, -9) il francese Benjamin Hebert ,che precede di un colpo lo svedese Oscar Lengden, il tedesco Michael Hirmer e gli inglesi Ben Schmidt e Alex Fitzpatrick. In sesta posizione con 135 (-7) lo svizzero Cedric Gugler e tra i concorrenti al settimo con 136 (-6) il sudafricano Brandon Stone, l’inglese Alfie Plant e il tedesco Velten Meyer.

Sono usciti al taglio Renato Paratore, Lorenzo Scalise e Jacopo Vecchi Fossa, 80.i con 143 (+1), Gregorio De Leo, Matteo Manassero e Stefano Mazzoli, 96.i con 144 (+2). Il montepremi è di 250.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Andrea Pavan al sesto posto con 67 (-4) colpi e Lorenzo Scalise al 13° con 68 (-3) dopo il primo giro del B-NL Challenge Trophy, sul percorso del Twentsche GC (par 71) a Deldenerbroek in Olanda.

Nel nono torneo del Challenge Tour, approdato in Europa dopo i primi otto in in Sudafrica (4), in India (2) e ad Abu Dhabi (2), negli Emirati Arabi Uniti, sono in vetta con 65 (-6) il francese Benjamin Herbert e lo svedese Anton Karlsson, seguiti con 66 (-5) dal tedesco Velten Meyer e dagli inglesi Jamie Rutheford e Alfie Plant. Tra i sette giocatori insieme a Pavan l’inglese Sam Bairstow e l’olandese Vince Van Veen.

Altri sei gli italiani in gara: Stefano Mazzoli e Aron Zemmer, 63.i con 71 (par), Gregorio De Leo e Jacopo Vecchi Fossa, 84.i con 72 (+1), Renato Paratore, 101° con 73 (+2), e Matteo Manassero, 120° con 74 (+3). Il montepremi è di 250.000 euro.

 

LA VIGILIA - Nono torneo stagionale del Challenge Tour che approda in Europa dopo i primi otto eventi disputati in Sudafrica, in India e ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. A Deldenerbroek, in Olanda, è in programma dal 18 al 21 maggio il B-NL Challenge Trophy dove, sul percorso del Twentsche GC, saranno in gara otto italiani: Renato Paratore, Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Jacopo Vecchi Fossa e Aron Zemmer.

Nel field quasi tutti i migliori giocatori del circuito a iniziare da otto tra i primi dieci della Road to Mallorca (ordine di merito) con i sudafricani JJ Senekal (2°), Jaco Prinsloo (5°), Dylan Mostert (7°), lo svedese Adam Blomme (3°), lo zimbabwese Benjamin Follett-Smith (4°), lo spagnolo Manuel Elvira (8°), l’olandese Lars Van Meijel (10°) oltre a Scalise (6°). Assenti il francese Ugo Coussaud (n. 1) e l’indiano Om Prakash Chouhan (n. 9). Quattro i vincitori stagionali: oltre a Senekal, Follett-Smith e a Monstert, vi sarà anche il tedesco Maximilian Rottluff, che ha firmato il primo titolo sul circuito domenica scorsa nell’UAE Challenge.

Tra gli azzurri Scalise, il più positivo al momento, avrà l’obiettivo di consolidare la propria posizione nella money list, mentre quello di Pavan (23°), Manassero (36°) e Paratore (42°) è di portarsi almeno tra i primi 20. Alterno il rendimento di Mazzoli e De Leo, mentre Vecchi Fossa e Zemmer sono al debutto stagionale. Il montepremi è di 250.000 euro.

Il trionfo di Brooks Koepka, il ritorno al vertice mondiale di Scottie Scheffler e l’alto livello tecnico e agonistico hanno caratterizzato il PGA Championship, secondo Major stagionale disputato all'Oak Hill Country Club (East Course, par 70) di Rochester nello stato di New York (USA). Lo statunitense, con 271 (72 66 66 67, -9), ha lasciato a due colpi il connazionale Scottie Scheffler e il norvegese Viktor Hovland, secondi con 273 (-7), a sei Bryson DeChambeau, Kurt Kitayama e l’australiano Cam Davis, quarti con 277 (-3), e a sette il nordirlandese Rory McIlroy e l’austriaco Sepp Straka, settimi con 278 (-2). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 88° con 147 (74 73, +7).

Koepka si è imposto per la terza volta (dopo le edizioni del 2018 e del 2019) in questo Major affiancando nella graduatoria dei plurivincitori il suo nome a grandissimi campioni quali Sam Snead e Gene Sarazen, preceduti solo da Jack Nicklaus e da Walter Hagen con cinque titoli e da Tiger Woods con quattro. E’ stato anche il primo successo dei giocatori della Superlega Araba in un Major, che lo avevano sfiorato già nel The Masters con la seconda posizione dello stesso Koepka.

Il vincitore, 33enne di West Palm Beach (Florida), vanta nove successi sul PGA Tour, comprensivi di cinque major (due US Open), due sulla LIV Golf (primo a fare la doppietta), uno sul DP World Tour (al netto di Major e WGC), due sul Japan Tour e quattro sul Challenge Tour, dove ha iniziato la carriera (uno in Italia nel Montecchia Open, 2013). E’ partito per il round conclusivo con un colpo di margine su Hovland e sul canadese Corey Conners (poi 12° con 280, par) e con tre birdie ha dato un segnale forte agli avversari, costretti alla rincorsa anche se la sua andatura non è stata molto lineare fino al 67 (-3) vincente, frutto di sette birdie e di quattro bogey.

Oltre alle tre vittorie, nel PGA Championship ha ottenuto anche tre piazzamenti tra i top five e per la quarta volta su cinque ha tradotto in successo la leadership dopo 54 buche in un Major. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 3.150.000 dollari su un montepremi di 17.500.000 dollari ed è salito dal 44° al 13° posto nel World Ranking, destinato a scendere perché le gare della LIV Golf non sono riconosciute per la graduatoria.

Scottie Scheffler ha messo a rischio il trono mondiale scivolando dal primo al quinto posto nel terzo round, ma nel finale ha recuperato con un 65 (-5, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata e del torneo segnato anche da Kitayama, Davis, Straka e dall’australiano Cameron Smith. E’ la quarta volta che torna numero uno dal 27 marzo 2022 per un totale di 36 settimane.

Ha approfittato anche del flop dello spagnolo Jon Rahm, ex numero uno, 50° con 287 (+7), ma non è andata bene secondo le loro aspettative neanche a Jordan Spieth, 29° con 285 (+5), che ha dovuto rinunciare ancora al sogno di completare il Grand Slam con l’unico Major assente nel suo palmarès, a Dustin Johnson, 55° con 289 (+9), e a Justin Thomas, campione uscente, 65° con 292 (+12). Sicuramente meglio Patrick Cantlay, nono con 279 (-1), e Xander Schauffele, 18° con 282 (+2), ma anche per loro non c’è stata molta soddisfazione.

“Hole in one” di Michael Block - Giorno di gloria per Michael Block, 15° con 281 (+1), miglior piazzamento fatto registrare da un professionista PGA dal 1986 e che si è guadagnato un posto nel field del 2024. Grazie anche a una “hole in one” siglata alla buca 15, par 3 di 151 yards, utilizzando un ferro 7. E’ la 29ª “buca in uno” nella storia del torneo. Sicuramente contenti pure l’australiano Min Woo Lee (18° con 282, +2) e il neozelandese Ryan Fox (23° con 283, +3) che hanno ricevuto una Special Temporary Membership sul PGA Tour.

 

TERZO GIRO - Come già accaduto lo scorso aprile al The Masters, la Superlega araba torna a mettere paura ai circuiti tradizionalisti del green. Negli Usa, dopo il terzo giro del PGA Championship, secondo major 2023 del golf maschile, in testa alla classifica c'è Brooks Koepka. Asso della LIV Golf, lo statunitense che ha già vinto questo torneo sia nel 2018 che nel 2019, a Rochester guida la classifica con un totale di 204 (72 66 66, -6) colpi, uno di vantaggio nei confronti del norvegese Viktor Hovland e del canadese Corey Conners, entrambi secondi con 205 (-5), mentre al quarto posto con 207 (-3) c'è un altro americano, Bryson DeChambeau, anche lui tra i big della Superlega araba.

E' invece scivolato al quinto con 208 (-2) Scottie Scheffler. Il numero 2 mondiale, leader a metà gara, all'Oak Hill Country Club (East Course, par 70), ha pagato a caro prezzo un parziale di 73 (+3) e ora deve recuperare quattro colpi a Koepka, già runner up al The Masters dopo essere stato anche in testa alla graduatoria Nella Top 10 c'è pure Rory McIIroy. Il nordirlandese è settimo con 209 (-1) alle spalle proprio di Scheffler e Justin Rose. E’ lontanissimo dalle posizioni di vertice lo spagnolo Jon Rahm. Il numero 1 mondiale, è 42°con 216 (+6) al fianco, tra gli altri, di Jordan Spieth che, ancora una volta, è costretto a rimandare il sogno di completare il Grande Slam. Prova deludente per Justin Thomas, campione uscente, è 67° con 220 (+10) al pari di Phil Mickelson.

 

SECONDO GIRO - La leadership di Scottie Scheffler (che può tornare numero 1 mondiale), Viktor Hovland (68 67) e Corey Conners (67 68). E ancora: la reazione di Jon Rahm e l'uscita al taglio di Francesco Molinari. Negli Usa, il secondo round del PGA Championship ha espresso i primi verdetti. A Rochester, nello stato di New York, Scheffler (67 68) con un totale di 135 (-5) colpi guida il leaderboard con il norvegese e il canadese. Con un successo (ma potrebbe bastargli anche un quarto posto) l'americano spodesterebbe dal trono lo spagnolo Jon Rahm, risalito dalla 117ª alla 48ª piazza con 144 (+4) nel PGA Championship. Dov'è stato eliminato Francesco Molinari (147, +7), deludente.
All'Oak Country Club (East Course, par 70), nel secondo major maschile del 2023, Bryson DeChambeau con 137 (-3) occupa la quarta posizione con Justin Su e precede di un solo colpo un altro asso della Superlega araba, Brooks Koepka, sesto con 138 (-2) e vincitore del PGA Championship sia nel 2018 che nel 2019. Tra i big, buona prova anche per Rory McIlroy. Numero 3 al mondo il nordirlandese, che questo evento lo ha già fatto suo nel 2012 e nel 2014, è decimo con 140 (par).
Curiosità: nelle prime 36 buche sono solamente nove i concorrenti che hanno fatto registrare uno score sotto il par. Si sono salvati, con l'ultimo punteggio utile, Justin Thomas (campione uscente) e Jordan Spieth (il cui sogno di completare il Grande Slam è quasi sfumato), entrambi 59.i con 145 (+5).

 

PRIMO GIRO - Il tonfo di Jon Rahm, numero 1 al mondo. E ancora: la leadership a sorpresa di Eric Cole, il ritorno di Bryson DeChambeau (asso della Superlega araba), il buon inizio di Scottie Scheffler e Dustin Johnson, la falsa partenza di Francesco Molinari. E' successo di tutto a Rochester nel primo round, sospeso anzitempo, del PGA Championship. Il second major maschile del 2023 negli Usa è iniziato con un'ora e cinquanta minuti di ritardo a causa del gelo ed è stato poi sospeso per l'arrivo dell'oscurità. All'Oak Country Club (East Course, par 70), in testa alla classifica provvisoria c'è l'americano Cole che, con "-5" dopo 14 buche giocate, precede il suo connazionale DeChambeau, secondo con 66 (-4) davanti a Scheffler (numero 2 del world ranking che punta a riprendersi il trono, potrebbe bastargli anche un quarto posto a Rochester), Johnson (anche lui stella della LIV Golf come DeChambeau) e al canadese Corey Conners, tutti terzi con 67 (-3).

Tra i big della competizione, che vede in gara 156 giocatori, di cui 99 tra i migliori 100 al mondo, Rory McIlroy, campione sia nel 2012 che nel 2014, è 27°con 71 (+1) al pari di altri campioni major come Collin Morikawa e Phil Mickelson (a segno sia nel 2005 che nel 2021). E' invece 42° con 72 (+2) Justin Thomas, che difende il titolo vinto nel 2022 (trionfò anche nel 2017).

Avvio complicato per Francesco Molinari. Unico azzurro in gara, il torinese è 99° con "+5" dopo 14 buche giocate e caratterizzate da sei bogey e un birdie. Difficoltà pure per Jordan Spieth. Il texano, che sogna di completare il Grande Slam, è 63° con 73 (+3). Ma la delusione di giornata l’ha fornita Rahm. Lo spagnolo, con un parziale di 76 (+6), non è andato oltre il 117° posto e ora rischia una clamorosa eliminazione. In 23 round giocati in carriera al PGA Championship, quello fatto registrare è il peggiore (insieme al "76" segnato lo scorso anno nel terzo giro).

 

LA VIGILIA - L’élite mondiale si riprende la scena nel PGA Championship, il secondo major stagionale giunto alla 105ª edizione e ospitato per la quarta volta dall’Oak Hill Country Club (East Course), a Rochester nello stato di New York. Dal 18 al 21 maggio si contenderanno il Wanamaker Trophy 156 concorrenti, praticamente i migliori del mondo, compresi 99 tra i primi 100 del World Ranking.

Tanti i motivi di interesse a iniziare dalla contesa per la leadership mondiale che continua a mantenere Jon Rahm, perché Scottie Scheffler manca le occasioni di sorpasso anche quando lo spagnolo è assente, ma che ovviamente ci riproverà ancora. O all’attesa di uno spettacolo ad altissimo livello tecnico e agonistico, vista la qualità che scenderà in campo, e al significato stesso di un titolo major che, a volte, può cambiare una vita golfistica. Ricordando anche la presenza dei migliori giocatori della LIV Golf (17 in gara) molti dei quali possono variare ogni previsione a iniziare da Brooks Koepka, che il torneo lo ha vinto nel 2018 e 2019. In ottica azzurra la partecipazione di Francesco Molinari, che dovrà ritrovare il passo giusto con la Ryder Cup alle porte, se vorrà far parte del Team Europe. Ha partecipato per 12 volte al major, unico in cui ha sempre superato il taglio, con tre top ten: 2° nel 2017, 10° nel 2009 e 6° nel 2018.

Il field - Difende il titolo Justin Thomas, a segno anche nel 2017, 30enne di Louisville (Kentucky) con 15 titoli sul PGA Tour (compresi due major e due WGC). Dopo quel successo non ha più vinto e nelle 12 gare stagionali ha ottenuto tre top ten uscendo una sola volta dopo 36 buche. I numeri non gli sono particolarmente favorevoli, ma in un evento del genere le motivazioni possono cambiare radicalmente le carte in tavola. Hanno sicuramente più credito - oltre a Rahm, Scheffler e a Koepka - Rory McIlroy, Xander Schauffele, Jordan Spieth, Patrick Cantlay, Max Homa, Matt Fitzpatrick, Viktor Hovland così come Jason Day, che il PGA Championship lo ha già messo nel palmarès (2015) e che vorrebbe aprire, dopo l’exploit di domenica scorsa nell’AT&T Byron Nelson, un nuovo capitolo della carriera. Senza dimenticare Dustin Johnson, in grande spolvero dopo la vittoria nella LIV Golf Tulsa, Cameron Smith, Bryson DeChambeau, Phil Mickelson, Joaquin Niemann e Patrick Reed anche se, come Koepka, potrebbero soffrire la distanza, perché nella Superlega araba disputano 54 buche a torneo.

Non ci sarà Tiger Woods, un’assenza comunque pesante, dovuta ai postumi del recente intervento chirurgico al piede. Il californiano, pur senza competere per il successo, avrebbe offerto un contributo di interesse notevole. Tra i 100 del ranking, Will Zalatoris, ancora infortunato, è l’unico ad aver dato forfait. Il montepremi è di 15 milioni di dollari con prima moneta di 2,7 milioni di dollari.

II torneo nato nel 1916 - ll torneo nacque per volontà di Rodman Wanamaker, un imprenditore nel campo della grande distribuzione, il quale nei primi anni del secolo si accorse che i giocatori di golf incassavano ben poco di quanto spettasse loro per il commercio e la vendita delle attrezzature per il golf. Allora decise di convocare i migliori giocatori dell’epoca, fra i quali Walter Hagen, e alcuni rappresentanti dell'industria del golf, compreso l'architetto Tillinghast creatore del percorso di Winged Foot, e il 16 gennaio 1916 nacque la Professional Golf Association. La prima edizione del torneo si svolse a ottobre dello stesso anno a New York e Wanamaker, dal quale il trofeo ha preso il nome, contribuì con 2.500 dollari al primo montepremi del Pga Championship. L’evento si è giocato con formula match play fino al 1958, anno dal quale si disputa su 72 buche stroke play. Inizialmente la gara si svolgeva in periodi diversi tra maggio e luglio, poi dal 1969 ha trovato collocazione fissa ad agosto, quarto major dell’anno. Dal 2019 è in calendario a maggio.

Solo otto vittorie per gli europei - I giocatori europei hanno avuto sorte amica all’inizio con i successi nelle prime due edizioni dell’inglese Jim Barnes (1916, 1919) e degli scozzesi Jack Hutchison (1920) e Tommy Armour (1930). Poi più nulla fino al 2008 quando si è imposto l’irlandese Padraig Harrington. Successivamente il titolo è stato appannaggio del tedesco Martin Kaymer (2010) e per due volte di Rory McIlroy (2012, 2014).

I past winner - Saranno dodici i past winner in gara. Oltre a Justin Thomas e a Rory McIlroy, saranno sul tee di partenza Phil Mickelson (vincitore più anziano nel 2021 a 50 anni e 11 mesi dopo la prodezza nel 2005), Collin Morikawa, il citato Koepka, Jimmy Walker, Jason Day, Keegan Bradley, Yong-eun Yang, Harrington, Shaun Micheel e John Daly.

Nell’era medal solo due giocatori hanno realizzato la doppietta consecutiva, Tiger Woods (due volte, 1999-2000 e 2006-2007) e Koepka. In epoca match play l’hanno conseguita Walter Hagen (recordman di vittorie con cinque insieme a Jack Nicklaus), autore di una quaterna dal 1924 al 1927, Jim Barnes, Leo Diegel (1928-1929) e Denny Shute (1936-1937).

Il percorso - Il circolo è nato nel 1901 con un percorso di nove buche, portate poi a 18 prima del 1920. A quel punto venne interpellato l’architetto scozzese Donald J. Ross per creare una nuova struttura in altra sede. Il terreno scelto nei pressi di Pittsford non piaceva molto ai soci, ma Ross invece lo trovò perfetto e li convinse. Nacquero due campi di 18 buche di notevole bellezza costruiti con i criteri naturalistici dello scozzese, l’East Eighteen e il West Eighteen come chiamati all’epoca, aperti nel 1926. Nel tempo è stata poi data maggior cura all’attuale East Course dove si svolgerà il torneo. Sull’Oak Hill Country Club hanno avuto luogo anche tre US Open e la Ryder Cup del 1995.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - Il PGA Championship sarà trasmesso in diretta tv su Sky e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 18 maggio, dalle ore 14 alle 1 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle ore 17 alle 20 anche su Sky Sport Uno; venerdì 19, dalle ore 14 alle 1 su Sky Sport Golf e su NOW e dalle ore 23,15 alle 1 anche su Sky Sport Uno; sabato 20, dalle ore 15 alle 1 su Sky Sport Golf e su NOW; domenica 21, dalle ore 15 alle 1 su Sky Sport Golf e su NOW. Le dirette saranno precedute di 15 minuti da Studio Golf. Commento di Alessandro Lupi, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Massimo Scarpa, Marco Cogliati e Michele Gallerani. Studio Golf è condotto da Francesca Piantanida.

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Superlega; Dustin Johnson al playoff

Negli Stati Uniti, con un birdie alla prima buca del playoff, Dustin Johnson (193 - 63 63 67, -17) ha superatp l'australiano Cameron Smith (64 68 61) e il sudafricano Branden Grace (61 67 65), con cui aveva terminato alla pari le 54 buche del LIV Golf Tolsa,e ha festeggiato la seconda vittoria individuale (emulando così Brooks Koepka e Talor Gooch) in Superlega araba.

In Oklahoma, sul percorso del Cedar Ridge Country Club (par 70), l'americano - grande protagonista nel 2022, quando ha dominato la prima stagione della lega separatista del green - nel terzo e ultimo round ha prima subito il ritorno degli avversari, complice anche un triplo bogey (l'unico errore di giornata, arrivato alla buca 10, par 4), e poi li ha superati con una prodezza. Il tal modo si è assicurato i 4 milioni di dollari riservati al vincitore della gara individuale su un montepremi di 20 milioni di dollari. A cui se ne sono aggiunti altri 375.000 per il secondo posto (-39) ottenuto dal suo team, il "4 Aces GC" (con Pat Perez, Patrick Reed e Peter Uihlein(, nella competizione a squadre vinta di misura, con un totale di "-40", dagli "Stinger GC" di Louis Oosthuizen, con Grace, Dean Burmester e Charl Schwartzel. 

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"Ragazze medal" a Natalia Aparicio

 

Natalia Aparicio ha vinto con 279 (68 69 70 72, +3) il Campionato Nazionale Ragazze Medal/Trofeo Silvio Marazza disputato sul percorso del Golf Club Villa d’Este (par 69) a Montorfano (Como). La protacolori dell’Asolo Golf Club ha chiuso la gara alla pari con la compagna di circolo Matilde Partele (279 - 63 73 70 73), leader nei primi tre giri, e Paris Appendino (279 - 70 73 66 70) del Circolo Golf Torino, seconda anche lo scorso anno, e poi le ha battute nello spareggio.

Alle spalle del trio che si è conteso il titolo si sono classificate Francesca Pompa, quarta con 288 (+12), Giulietta Bertero, quinta con 289 (+13), Ginevra Coppa, sesta con 290 (+14), quindi settime con 291 (+15) Guia Vittoria Acutis e Giulia Foresta, nona con 292 (+16) Sofia Facchinetti e decima con 293 (+17) Noa Zocco.

Natalia Aparicio, 16enne nata a Lima in Perù, è al primo titolo tricolore. Da tempo in maglia azzurra si è imposta in questa stagione nella Coppa d’Oro Città di Roma ed è stata semifinalista nel Campionato Nazionale Match Play/Trofeo Silva. Nel 2022 ha vinto il Trofeo della Montecchia e si è classificata al secondo posto nel Campionato Nazionale Cadette e nello Slovenian International Junior Championship. Nel 2021 ha concluso in quarta posizione il Campionato Nazionale Pulcine e ha ottenuto numerose top ten in gare nazionali.

 

LA VIGILIA - Giovani azzurre protagoniste nel Campionato Nazionale Ragazze Medal/Trofeo Silvio Marazza in programma dal 13 al 15 maggio sul percorso del Golf Club Villa d’Este a Montorfano (Como). Saranno sul tee di partenza, per contendersi il titolo, Paris Appendino, seconda lo scorso anno, Francesca Pompa, quarta, e altre quattro tra le top ten nel 2022: Giulia Foresta, Diana Maria Casartelli, Noa Zocco e Emma Lucrezia Manzini. Tante altre in ogni caso, tra le 74 concorrenti in campo, le pretendenti al tricolore tra le quali ricordiamo Ginevra Coppa, Natalia Aparicio, Matilde Partele, Giulietta Bertero e Guia Vittoria Acutis, per citarne alcune.

Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 51 classificate e le pari merito al 51° posto le quali disputeranno le ultime 36 buche nella terza e ultima giornata del torneo. Nelle due edizioni precedenti il titolo è stato appannaggio di Francesca Fiorellini.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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