Dominio degli olandesi nel French International Amateur U14 Championship - Alexis Godillot Challenge con vittoria di Tom Hendriks (215 - 72 73 70, +2) e seconda posizione di Youp Orsel (217, +4). Sul percorso del Golf de Chantilly (Vineuil Course, par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, si sono classificati al 14° posto Davide Maltese con 230 (77 75 78, +17), al 20° Eric Grilli con 233 (79 76 78, +20) e al 39° Emanuele Galeppini con 240 (77 83 80, +27), che ha partecipato a titolo personale. lle spalle dei due olandesi sono terminati quattro francesi: Paul Martin e Titouan Buisson, terzi con 220 (+7), Anthony Nadal ed Edouard Petit, quinti con 222 (+9). Gli azzurri sono stati assistiti dall’allenatore federale Giovanni Magni.
Nel torneo femminile Giorgia Scortichini si è classificata 15ª con 238 (82 79 77, +25). Trionfo francese con il successo di Louise Uma Landgraf (206 - 71 68 67, -7) davanti a Celeste Bobo Lloret e a Lily Reitter, entrambe con 217 (+4). Nella Nations Cup vittoria di Francia 1 con 282 (-2) che ha preceduto i team di Francia 2, Italia (Davide Maltese, Eric Grilli, Giorgia Scortichini) e Svizzera 1, tutti con 307 (+23). Al quinto posto Portogallo 1 con 309 (+25).
LA VIGILIA - Il Golf de Chantilly, a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, ospita dal 20 al 22 aprile il French International Amateur U14 Championship - Alexis Godillot Challenge riservato ai giovanissimi.
Nell’occasione vestiranno i colori azzurri Eric Grilli e Davide Maltese che saranno assistiti dall’allenatore federale Giovanni Magni.
Il torneo, in programma sul Vineuil Course, si disputa sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 48 classificati e i pari merito al 48° posto.
Il percorso, inizialmente costruito dal professionista inglese Taylor su un parco di circa 50 ettari è stato poi completamente ridisegnato dall’architetto Tom Simpson e aperto il 5 settembre del 1920. Successivamente fu fatto un secondo tracciato detto “del Canale”, ma dopo la seconda guerra mondiale furono entrambi sostanzialmente ricostruiti fino ad avere due campi a 18 buche, il Vineuil 'Old Course' e il Longères elaborati da Jean-Louis Dupont e da Donald Steel. Nel 2015 è stato poi realizzato il “Petites Longères”.
Ottima prestazione dell’Italia (Giovanni Daniele Binaghi, Lucas Nicolas Fallotico, Marco Florioli e Filippo Ponzano) che si è classificata al secondo posto nella gara a squadre della Copa Real Club de Golf Sotogrande 2023 European Nations Championship - e con tre azzurri tra i primi undici nella graduatoria individuale - nel contesto di una prova che ha messo in risalto ancora una volta le qualità delle giovani leve italiane.
Sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande, nella città da cui il circolo prende il nome, nei pressi di Cadice in Spagna, l’Italia ha concluso con 875 (218 214 225 218, +11) colpi superata nelle ultime battute dall’Inghilterra (872, +8). In terza posizione la Spagna (878, +14), in quarta la Scozia (880, +16), in quinta la Francia (881, +17) e in sesta Olanda e Svezia (890, +26).
Nell’individuale si è imposto lo svedese Albert Hansson (286 - 69 71 71 75, -2) che ha battuto alla seconda buca di spareggio l’inglese John Gough (67 77 73 69) con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche del torneo. Gough con i suoi quattro birdie sulle ultime nove buche (dopo un birdie e due bogey per il parziale di 69, -3) è stato decisivo nel permettere all’Inghilterra di superare gli azzurri a un passo dal traguardo.
Dietro ai due protagonisti lo spagnolo Angel Ayora e il gallese James Ashfield con 288 (par) e in quinta posizione lo svizzero Nicola Gerhardsen con 290 (+2)
In alta classifica tre componenti del quartetto azzurro: al nono posto con 294 (+6) Lucas Nicolas Fallotico (77 70 76 71) e Filippo Ponzano (74 72 74 74) e all’undicesimo con 295 (73 74 75 73, +7) Giovanni Daniele Binaghi. A metà graduatoria Marco Florioli, 27° con 300 (71 72 78 79, +12). Hanno accompagnato gli azzurri Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.
LA VIGILIA - Quartetto italiano in gara dal 19 al 22 aprile nella Copa Real Club de Golf Sotogrande 2023 European Nations Championship in programma sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande nella città da cui il circolo prende il nome, nei pressi di Cadice in Spagna. Difenderanno i colori azzurri Giovanni Daniele Binaghi, Lucas Nicolas Fallotico, Marco Florioli e Filippo Ponzano, che saranno assistiti da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico.
Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, con classifica a squadre (validi tre risultati su quattro dei quartetti nazionali impegnati) e individuale. A quest’ultima possono partecipare anche giocatori a titolo personale.
Oltre all’Italia saranno sul tee di partenza altre 16 formazioni in rappresentanza di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Irlanda, Olanda, Polonia, Scozia, Svezia, Svizzera, Ucraina, Galles e Spagna, che difenderà il titolo conquistato precedendo l’Inghilterra e che lo scorso anno fece doppietta imponendosi anche nell’individuale con Jaime Montojo Fernandez, assente nell’occasione.
Florioli è l’unico nuovamente presente nel team azzurro del quartetto che nel 2022 ha ottenuto un bel terzo posto. Gli altri tre erano Riccardo Fantinelli, Pietro Guido Fenoglio e Flavio Michetti, quarto nell’individuale. La Spagna si affiderà nuovamente a Alejandro Aguilera, Angel Ayora e a Luis Masaveu, in campo nel 2022, ai quali si è aggiunto Jorge Siyuan Hao.
L’olandese Kiet Van der Weele ha vinto l’Alps de Las Castillas a Toledo in Spagna con il punteggio finale di 194 colpi (64 65 64, -22). Tra gli azzurri Andrea Romano si è classificato 29° con 206 (67 70 69, -10) ed Enrico Di Nitto ha chiuso in 32ª posizione con 207 (63 72 72, -9). E’ andato a premio anche Leonardo Rigotti, 46° con 214 (67 70 77, -2).
Sul percorso del Palomarejos Golf Club (par 72), l’Alps Tour ha ripreso il suo cammino dopo quasi due mesi di stop dalle prime gare disputate in Egitto a febbraio. Protagonista della competizione Van der Weele che dopo le prime 36 buche condivideva la leadership con lo spagnolo Borja Martin, poi quinto con 199 (-17). Nell’ultimo round 7 birdie di fila nelle prime 9 hanno permesso al 22enne olandese di dominare il giro finale concluso in 65 (-7) colpi, dopo un altro birdie e un bogey, senza mai rischiare veramente il titolo della terza tappa dell’Alps Tour.
Dietro di lui al secondo posto lo spagnolo Jacobo Pastor con 197 (-19) e al terzo l’altro iberico Pedro Oriol e il francese Oihan Guillamoundeguy con 198 (-18).
Il montepremi del torneo era di 40.000 euro, 5.800 dei quali sono andati al vincitore.
LA VIGILIA - L’Alps Tour riprende il suo cammino dalla Spagna, dopo quasi due mesi di stop, con la terza gara in calendario, preceduta dalla prime due in Egitto. A Toledo si disputa dal 20 al 22 aprile l’Alps de Las Castillas sul percorso del Palomarejos Golf Club dove saranno in campo 21 giocatori italiani.
Nel field di 132 concorrenti, in rappresentanza di 16 nazioni, i primi due vincitori stagionali, lo spagnolo Quim Vidal (Red Sea Little Venice Open) e l’inglese Jack Floydd (Ein Bay Open), che sono pure i primi due nella money list. Presenti anche altri sette nella top ten, nell’ordine l’olandese Davey Porsius, Andrea Romano, Cristiano Terragni, l’altro olandese Lars Keunen, il francese Oihan Guillamoundeguy e gli spagnoli Alvaro Hernandez Cabezuela e Joel Moscatel, con unico assente l’iberico Marc Sabria (numero 8).
Tra gli azzurri vi saranno altri quattro di loro che sono nella top 20: i dilettanti Flavio Michetti (n. 12) e Mattia Comotti (n. 15), Luca Cianchetti (n. 14) e Federico Maccario (n. 18).
Altri possibili protagonisti Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Manfredi Manica e Gianmaria Rean Trinchero, gli iberici (60 al via) Daniel Berna, Mario Galiano Aguilar, Manuel Morugan e Jorge Maicas Redondo, i francesi Edouard España, Paul Margolis e Alexandre Daydou e lo svizzero Mathias Eggenberger. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 5.800 gratificheranno il vincitore.
L'RBC Heritage va a Matt Fitzpatrick (66 70 63 68) che negli Usa supera alla terza buca di spareggio il campione uscente Jordan Spieth (68 67 66 66) e festeggia il secondo titolo in carriera sul PGA Tour, il primo in un evento diverso da un Major. Dopo il trionfo allo US Open nel giugno 2022, l'inglese nel South Carolina si è imposto grazie a un birdie al play-off. Sul percorso dell'Harbour Town Golf Links (par 71) di Hilton Head Island, entrambi hanno chiuso le 72 buche regolamentari con un totale di 267 (-17) colpi, ma a far la differenza è stata poi una prodezza del 28enne di Sheffield che, lo scorso anno, si classificò secondo all'Open d'Italia.
Verso la Ryder Cup di Roma, l'Europa batte gli Usa. Non solo Spieth, runner up. Patrick Cantlay si è infatti classificato terzo con 268 (-16) davanti a Xander Schauffele, quarto con 269 (-15), e Sahith Theegala e Hayden Buckley, entrambi quinticon 270 (-14).
Fuori dalla Top 10 Scottie Scheffler, 11° con 272 (-12). Con questo risultato, Scheffler ha sprecato l'opportunità di tornare al primo posto nel ranking mondiale. Sul trono resta dunque lo spagnolo Jon Rahm che, dopo l'impresa al The Masters non è andato oltre il 15° posto con 273 (-11).
L'exploit ha fruttato a Fitzpatrick 3.600.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 20.000.000. E gli ha permesso di passare dalla 16ª all'8ª posizione nel ranking mondiale e dalla 81ª alla 22ª nella FedEx Cup. Secondo inglese a vincere l'RBC Heritage dopo Nick Faldo (1984), in carriera vanta anche otto affermazioni (cifra comprensiva di un Major, lo US Open appunto) sul DP World Tour.
Prima Justin Rose, poi Matt Wallace, quindi Fitzpatrick. Il talento di Sheffield si è distinto pure come terzo inglese a far suo un evento del PGA Tour 2022-2023. Circostanza che si era verificata in passato solo due volte (nel 2010 e nel 2017-2018).
Ancora una gioia per Fitzpatrick, tra i big del team Europe alla Ryder Cup di Roma in programma, dal 29 settembre all'1 ottobre prossimi, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Due italiani nella top ten del Malaysian Swing 2, il torneo del MENA Tour disputato al The Els Club (par 72) del Desaru Coast, a Bandar Penawar in Malesia, e vinto con 206 (64 69 73, -10) colpi dall’inglese William Harrold. Si sono, infatti, classificati al quinto posto con 211 (-5) Aron Zemmer e all’ottavo con 212 (-4) Jacopo Vecchi Fossa.
Tre giocatori malesi hanno provato a insidiare il vincitore, ma sono riusciti solo a ottenere un bel piazzamento: Ervin Chang, secondo con 208 (-8), Paul San, terzo con 209 (-7), e Galven Kendall Green, quarto con 210 (-6). Zemmer è stato affiancato dal ceco Gordan Brixi e dall’inglese Brandon Robinson Thompson, mentre Vecchi Fossa è terminato alla pari con il coreano Wonjun Lee.
In media classifica Andrea Saracino, 21° con 219 (+3), Michele Ortolani, 27° con 221 (+5), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 38° con 224 (+8). Non ha superato il taglio Federico Zucchetti, 69°con 156 (+12).
William Ashley Harrold, 34enne di Nordwich, è al secondo successo sul circuito dopo quello nel MENA Golf Tour Championship datato 2012. Al suo attivo anche un titolo sul Challenge Tour (Belgian Challenge Open, 2014), due nel PGA EuroPro Tour e tre sul Hi5 Pro Tour. Ha iniziato la sua corsa di testa con un 64 (-8) e poi ha gestito il vantaggio con qualche brivido, perché nel finale ha messo a rischio la vittoria con tre bogey sulle prime nove buche a cui ha rimediato con due birdie decisivi sulle ultime cinque (73, +1). Ha ricevuto un assegno di 13.500 dollari su un montepremi di 75.000 dollari.
Aron Zemmer (74 68 69), vincitore a dicembre del MENA Tour Tournament 4 e secondo insieme a San nel precedente Malaysian Swing 1, ha effettuato una bella rimonta iniziando dal 34° posto e passando per il sesto. Ha concluso con un parziale di 69 (-3) frutto di sei birdie e di tre bogey. Vecchi Fossa (68 75 69) è stato sempre in alta classifica (quarto dopo un round e decimo dopo due) e ha guadagnato due posizioni nel finale andando di pari passo con Zemmer (69, -3, sei birdie, tre bogey).
Michele Ortolani, Andrea Saracino, Edoardo Raffaele Lipparelli e Federico Zucchetti sono iscritti al successivo Royal Hua Hin Thailand Championship (25-27 aprile) sul tracciato del Royal Hua Hin Golf Club, a Hua Hin in Thailandia. Identico il montepremi.
LA VIGILIA - Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Michele Ortolani, Andrea Saracino, Edoardo Raffaele Lipparelli e Federico Zucchetti saranno nuovamente in campo sul MENA Tour che propone il Malaysian Swing 2 (18-20 aprile) al The Els Club (par 72) del Desaru Coast, a Bandar Penawar in Malesia, dove si è svolto il Malaysian Swing 1 la scorsa settimana. Nell’occasione ha vinto l’inglese Joe Heraty e Zemmer, che a dicembre si è imposto nel MENA Tour Tournament 4, si è classificato al secondo posto dopo una bella prova.
In gara, oltre a Heraty e all’azzurro, altri tre giocatori a segno nei precedenti tornei, Bailey Gill (Mena Tour Tournament 3), Ben Jones (Egyptian Swing 1) e Brandon Robinson Thompson (Egyptian Swing 2), tutti in veste di favoriti. Nel field altri possibili protagonisti quali il ceco Filip Mrůzek, i malesi Paul San, Danial Jazmi e Nicholas Fung, il ceco Gordan Brixi, il coreano Wonjun Lee, lo svedese Filip Lundell e il sudafricano BP Viljoen.
Degli altri azzurri ricordiamo un secondo posto per Saracino (dopo playoff con Zemmer a Riyadh) e per Vecchi Fossa in Egitto e un’altra top ten per entrambi, ma oltre a loro anche Ortolani, Lipparelli e Zucchetti hanno le carte in regola per poter emergere. Il montepremi è di 75.000 dollari con prima moneta di 13.500 dollari.
Michele Ortolani, Andrea Saracino, Edoardo Raffaele Lipparelli e Federico Zucchetti sono iscritti al successivo Royal Hua Hin Thailand Championship (25-27 aprile) sul tracciato del Royal Hua Hin Golf Club, a Hua Hin in Thailandia. Identico il montepremi.
SUNSHINE TOUR: NIENTE "CARTA" PER GEERTS - Philip Geerts, 27° con 286 (+2) colpi, non è riuscito ad ottenere la ‘carta, per il circuito 2023/2024, riservata ai primi 20 classificati, nella finale della Qualifying School del Sunshine Tour disputata all’Heron Banks Golf & River Resort (par 71) di Sasolburg in Sudafrica. Ha vinto il sudafricano Sean Cronje con 269 (-15) davanti ai connazionali Gerhard Trytsman e Jonathan Broomhead (272, -12). Geerts potrà giocare sul Big Easy Tour, il secondo circuito del Paese.
Aron Zemmer, autore di un’ottima prova, si è classificato secondo con 210 (74 67 69, -6) colpi, alla pari con il malese Paul San, nel Malaysian Swing 1, torneo del Mena Tour disputato al The Els Club (par 72) del Desaru Coast, a Bandar Penawar in Malesia. Ha vinto con 207 (71 64 72, -9) l’inglese Joe Heraty che con un giro finale in 72 (par, tre birdie, tre bogey) ha mantenuto la leadership acquisita nel secondo round.
Erano in gara altri cinque italiani: Jacopo Vecchi Fossa, 14° con 219 (+3), Michele Ortolani, 28° con 225 (+9), Andrea Saracino ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 39.i con 228 (+12), e Federico Zucchetti, 52° con 235 (+19).
Zemmer ha fatto un torneo tutto in rimonta, partendo dal 19° posto in apertura e passando per il quinto dopo 36 buche in cui rendeva sei colpi al leader. Ha provato generosamente a recuoerare con un parziale di 69 (-3, sei birdie, un bogey, un doppio bogey), secondo score di giornata, che gli ha permesso comunque di raggiungere San, il quale aveva una lunghezza di ritardo da Heraty al termine dei primi due turni. Da ricordare che Zemmer a dicembre ha fatto suo il Mena Tour Tournament 4. In quarta posizione con 211 (-5) il ceco Filip Mrůzek, il quinta con 212 (-4) il malese Danial Jazmi e il sesta con 214 (-2) il thailandese Mo Lim. A Heraty è andato un assegno di 13.500 dollari su un montepremi di 75.000 dollari.
Gli stessi giocatori azzurri saranno ora impegnati dal 18 al 20 aprile nel Malaysian Swing 2, stesso percorso e località e identico montepremi.
LA VIGILIA - Sei giocatori italiani al Malaysian Swing 1, torneo del Mena Tour in programma dall’11 al 13 aprile al The Els Club del Desaru Coast a Bandar Penawar in Malesia. Sono Andrea Saracino, Michele Ortolani, Jacopo Vecchi Fossa, Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Zucchetti e Aron Zemmer, vincitore a dicembre del Mena Tour Tournament 4.
Nel field il ceco Gordon Brixi, l’inglese Bailey Gill, il malese Galven Kendall Green, l’inglese Jake Ayres, lo svedese Filip Lundell, per citarne alcuni. Il montepremi è di 75.000 dollari con prima moneta di 13.500 dollari.
Il DS Automobiles 80° Open d’Italia come antipasto della Ryder Cup. Dal 4 al 7 maggio (ad anticipare la competizione, mercoledì 3, sarà la Rolex Pro-Am), al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), sarà sfida show in uno dei tornei di punta del DP World Tour, il massimo circuito continentale maschile. Sul campo che dal 29 settembre al 1° ottobre (mancano esattamente 170 giorni al via), per la prima volta nella storia dell’Italia, ospiterà il confronto tra il team Europe, unito sotto un’unica bandiera, e il team Usa, lo spettacolo è assicurato. Dal capitano del Vecchio Continente, l’inglese Luke Donald (ex numero 1 al mondo), allo scozzese Robert McIntyre, che difenderà il titolo conquistato nel 2022. Dagli azzurri Edoardo Molinari, tra i vicecapitani europei alla prossima Ryder Cup, a Guido Migliozzi. Passando per i danesi Rasmus Hojgaard e Thorbjorn Olesen (tra i past winner della competizione). Questi e molti altri i campioni che si contenderanno un montepremi di 3.250.000 dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore.
Uno spettacolo per tutti, anche per i bambini, tra sport e divertimento con il Family Open. L’ingresso sarà gratuito (previa registrazione su www.openditaliagolf.eu). Un segnale importante quello lanciato dalla Federazione Italiana Golf, in accordo con l’official advisor Infront, che punta ad avvicinare sempre più persone a uno sport in continua espansione. E un volano per il turismo pure in vista della Ryder Cup, dove circa 300.000 spettatori assisteranno al terzo evento sportivo più importante. Un progetto di tutto il Paese, destinato a lasciare più legacy.
Il DS Automobiles 80° Open d’Italia è anche il primo torneo stagionale del DP World Tour in programma in Europa. Verrà trasmesso in diretta su Sky Sport, con highlights su Rai Sport. Ospite d’eccezione, il trofeo della Ryder Cup che arriverà direttamente dall’Inghilterra. E a proposito di Ryder Cup, in vista del grande appuntamento del prossimo autunno la tribuna della buca 1 del Marco Simone Golf & Country Club sarà pronta per l’occasione.
La conferenza stampa di presentazione – Il DS Automobiles 80° Open d’Italia è stato presentato al Salone d’Onore del CONI alla presenza di: Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale; Daniela Santanchè, Ministro del Turismo; Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani; Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma; Elena Palazzo, Assessore Regione Lazio all’Ambiente, Sport, Cambiamenti climatici, Transizione energetica, Sostenibilità; Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023.
Hanno partecipato, tra gli altri: Lavinia Biagiotti, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club; i membri CIO Franco Carraro, Mario Pescante e Manuela Di Centa; Vito Cozzoli, Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute; Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma; Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy.
Da Donald a McIntyre, da Migliozzi a Edo Molinari, da Perez a R. Hojgaard. All’Open d’Italia i migliori talenti europei, aspettando la Ryder Cup – Non solo Luke Donald ed Edoardo Molinari. All’Open d’Italia lo staff del team Europe della Ryder Cup sarà al completo. Con il britannico e il torinese parteciperanno alla competizione pure il danese Thomas Bjorn e il belga Nicolas Colsaerts, entrambi vicecapitani. Il mancino McIntyre proverà a diventare il primo giocatore a vincere consecutivamente il torneo dopo il belga Flory Van Donck e il francese Auguste Boyer, gli unici a riuscire in questa impresa (loro anche il record di successi, 4 a testa). Chance importante pure per Perez, R.Hojgaard, Olesen e Adrian Meronk. Perez vanta tre vittorie sul circuito di cui una arrivata lo scorso gennaio nell’Abu Dhabi HSBC Championship, evento delle Rolex Series. Il 30enne di Séméac, peraltro, così come Migliozzi, è uscito imbattuto dalla recente Hero Cup, sfida modello Ryder conquistata dal team dell’Europa Continentale nel confronto con il team di Gran Bretagna & Irlanda. Ed è al terzo posto nella European Points List verso la Ryder Cup. Due exploit, entrambi nel 2022, per il polacco Meronk che, a proposito di Hero Cup, ha realizzato il putt decisivo. Con loro ecco appunto Rasmus Hojgaard, terzo più giovane giocatore ad essersi affermato sul DP World Tour. Per lui, 22enne di Billund, già tre affermazioni sul circuito. Da un danese all’altro, da Hojgaard (il cui fratello gemello Nicolai ha vinto l’Open d’Italia 2021) a Olesen che nel 2018 ha fatto sua la contesa al Gardagolf di Soiano del Lago (Brescia) e che annovera 7 imprese sul tour.
Edo Molinari e Migliozzi guidano la spedizione azzurra – Saranno Edoardo Molinari e Migliozzi a guidare la spedizione azzurra. Con loro ci saranno sicuramente Renato Paratore e Filippo Celli (entrambi romani, giocheranno in casa). E ancora: Francesco Laporta e Matteo Manassero (tutti i nomi degli altri italiani in campo verranno annunciati a breve, non mancheranno sorprese anche per quel che riguarda i big stranieri). In 79 edizioni fin qui disputate sono 8 i successi italiani. Il primo firmato nel 1925, anno della prima edizione, da Francesco Pasquali. Poi, nel 1948, a imporsi fu Aldo Casera prima della doppietta di Ugo Grappasonni nel 1950 e nel 1954. Di Baldovino Dassù l'exploit nel 1976, di Massimo Mannelli quello del 1980. Nel 2006, a interrompere un digiuno lungo 26 anni, ci ha pensato Francesco Molinari che, nel 2016, ha calato il bis.
Formula di gara e montepremi. Ad anticipare la sfida sarà la Rolex Pro-Am – Il torneo si giocherà sulla distanza di 72 buche (18 al giorno). Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Il montepremi sarà di 3.250.000 dollari, di cui 552.500 andranno al vincitore. Ad anticipare la sfida sarà, mercoledì 3 maggio, la Rolex Pro-Am.
Il torneo in diretta su Sky Sport – Il DS Automobiles 80° Open d’Italia verrà trasmesso in diretta su Sky Sport Golf e in streaming su NOW per tutte e quattro le giornate di gara. Prima e dopo ogni round, direttamente dal ‘Marco Simone’ andrà in onda “Studio Golf”.
Duplice esposizione televisiva, su Rai Sport gli highlights della competizione – Rai Sport ogni giorno darà risalto all’evento attraverso un’ampia sintesi con i momenti clou del DS Automobiles 80° Open d’Italia.
Ospite d’eccezione, il trofeo della Ryder Cup – Il trofeo della Ryder Cup, sempre più un’icona popolare, verrà esposto in bella mostra in una tenda dedicata al Villaggio Commerciale dell’Open d’Italia e sarà a disposizione per foto e selfie dal 4 al 7 maggio.
Il Family Open organizzato dal Comitato Regionale del CONI Lazio – Una festa di sport e divertimento. Dalle ore 9.00 alle 19.00 i bambini, con il supporto di educatori qualificati del CONI Lazio e di tecnici federali, potranno svolgere discipline e attività ricreative, dinamiche e coinvolgenti come, tra le altre: pallacanestro, scherma, vela, tennis, tiro a segno, rugby, atletica, bocce. Per un Open coinvolgente ed entusiasmante, anche per i più piccoli che, grazie all’attrezzatura US KIDS e alle attività propedeutiche proposte, punta a far avvicinare sempre più bambini al mondo del golf.
Prove di golf gratuite con i maestri PGAI – All’ingresso del Villaggio Commerciale i maestri della PGAI saranno a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vorranno vivere l’emozione del primo swing.
La nona volta nel Lazio - L’Open d’Italia per la nona volta nella sua storia si giocherà nel Lazio dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), le tre al Marco Simone (1994, 2021, 2022) e le due all’Olgiata (2002 e 2019).
The 6th Junior Road to the 2023 Ryder Cup – Domenica 7 maggio è in programma la “The 6th Junior Road to the 2023 Ryder Cup”, match tra i 10 migliori giocatori Under 14 del Team Lazio e i 10 migliori giocatori Under 14 del Team Italia. Tra gli obiettivi dell’evento, quello di ricreare la magica atmosfera della Ryder Cup, fare gioco di squadra e mettere a confronto i giovani talenti del panorama golfistico nazionale, coinvolgendoli attivamente nel Progetto Ryder Cup 2023.
All’Open d’Italia, focus sui progetti d’inclusione della Federgolf verso la Ryder Cup – Martedì 2 maggio, a poche ore dal via del torneo, al Marco Simone Golf & Country Club scenderà in campo anche l’inclusione sociale. Quattro golfisti affetti da spettro autistico giocheranno una buca al fianco di uno o più campioni del DP World Tour. Mentre giovedì 4 maggio, alle ore 11:00 all’interno del Media Center, ci sarà una conferenza stampa che annuncerà importanti novità riguardanti “Golf a Scuola” punto imprescindibile, così come “Golf4Autism”, del Progetto Ryder Cup 2023.
Il Marco Simone Golf & Country Club pronto per la Ryder Cup - Il Marco Simone Golf & Country Club ha già ospitato la competizione nel 1994, quando a imporsi fu l’argentino Eduardo Romero, nel 2021, quando a conquistare il titolo fu il danese Nicolai Hojgaard, e nel 2022, anno dell’impresa di McIntyre. Nel circolo della famiglia Biagiotti, su un campo – progettato anche per le sfide match play – completamente rinnovato e all’avanguardia, che già nelle ultime due edizioni ha conquistato tutti i campioni in gara, il divertimento sarà assicurato. Su un percorso “green” ed ecosostenibile, che è già diventato un punto di riferimento a livello mondiale.
I Partner – Il DS Automobiles 80° Open d’Italia ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Il contributo della Regione Lazio, il patrocinio del CONI e del Comune di Roma Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda. E il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor); Rolex (Main Sponsor); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking, Fortinet (Official Sponsor); Kappa (Technical Supplier); Acqua San Bernardo, Jeio Prosecco Superiore Valdobbiadene, Rinascente, Villa Antinori, Poste Assicura, SIAG Italian Coffee, Sharp e Deloitte (Official Supplier); RDS, Corriere dello Sport, Tuttosport, (Media Partner); Infront (Official Advisor).
LE DICHIARAZIONI
Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale: “Gli Open di golf portano a Roma un altro grande evento di sport: sono l’antipasto della Ryder Cup, uno degli eventi più importanti, su cui lavoriamo moltissimo come MAECI, per accendere i riflettori sulla capitale d’Italia, mentre è in corso la nostra campagna di sostegno alla candidatura di Roma ad Expo 2030. Il Golf è uno sport che promuove la tutela dell’ambiente e lo sport è uno straordinario strumento di diplomazia, che serve a rafforzare l’immagine del nostro Paese ed i consensi attorno ad esso, e in questo ambito l’industria dello sport deve svolgere un ruolo primario. Come Governo lavoriamo in modo unitario e coordinato per raggiungere lo stesso obiettivo: rafforzare il ruolo dell’Italia, permettere a Roma di essere la sede di Expo2030 e degli Europei di Calcio”.
Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: “Oggi abbiamo festeggiato non solo l’ Open d'Italia, ma anche la Ryder Cup che, grazie ad una partnership tra pubblico e privato, siamo riusciti a portare a Roma. Lo sport e gli eventi sportivi hanno una peculiarità: danno la possibilità di avere maggiori flussi turistici in più territori e in periodi dell'anno diversi da quelli di "alta stagione", aiutando così il turismo a destagionalizzarsi, che è uno degli obiettivi da raggiungere per sostenere il settore dopo la pandemia, e a stabilizzare chi lavora nel settore. Nel mondo c’è una gran voglia di Italia, dobbiamo esserne orgogliosi, e con questa consapevolezza lavorare con ancora maggior passione”.
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: “È un piacere condividere un’edizione speciale, non soltanto perché è l'80esima, ma perché anticipa la Ryder Cup. Roma si sorprenderà e si abbandonerà alla magia della Ryder Cup. Crediamo nel golf e nel suo sviluppo. Questa è una tappa di un percorso che non finirà con la Ryder Cup ma forse nel 2027. Oltre alla progettualità sportiva, si svilupperà quella della socialità e del rispetto per l'ambiente. Il rapporto tra golf e ambiente va incentivato così come a scuola. Faremo tante cose insieme con una squadra che ha il piacere di collaborare, che è quello che ci insegna il golf. Quanto potenziale c'è nel golf lo scopriremo nei prossimi anni, quello di oggi è l'inizio di un percorso comune che continuerà nel tempo. A livello delle infrastrutture, nella zona del Marco Simone Golf & Country Club, i lavori proseguono e verranno rispettati i tempi. Per la prima volta le opere finiranno prima dell’evento".
Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma: “Eventi come l'80esimo Open d'Italia e la Ryder Cup qualificano Roma come capitale del golf nel mondo. Una città dove lo sport, attraverso manifestazioni di grande interesse e di forte impatto mediatico, può essere sempre più un grande catalizzatore di attenzioni internazionali e di coinvolgimento attivo delle cittadine e dei cittadini. Per questo lavoriamo con grande convinzione e ci stiamo candidando ad ospitare tutti gli eventi possibili, anche per continuare a rilanciare il nostro patrimonio impiantistico. L’Open d’Italia sarà l’antipasto della Ryder Cup e certificherà ancora una volta l’importanza del binomio sport e turismo".
Elena Palazzo, Assessore Sport, Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica, Sostenibilità Regione Lazio: “Rendere la pratica sportiva davvero accessibile a tutti è uno degli obiettivi che la nostra giunta e il nuovo assessorato allo Sport, che ho l’onore di guidare, si prefiggono. Lo sport infatti è uno straordinario strumento per superare barriere, favorire la socializzazione e il benessere dei cittadini e, nel caso di grandi eventi come questo, un volano per l’economia e il rilancio dei territori. Per questo, ospitare per la nona volta nella nostra regione l’80esima edizione dell’Open d’Italia di Golf rappresenta un motivo di grande orgoglio. Un evento gratuito e rivolto a tutti che certamente rinsalderà il rapporto tra i cittadini del Lazio e questo amatissimo sport, in attesa del grande appuntamento con la Ryder Cup.”
Giovanni Malagò, Presidente CONI: “E' un nuovo capitolo di questa meravigliosa avventura. La Ryder non è solo l'evento sportivo, ma tutto ciò che la precede. A partire dall'Open e per la legacy che lascerà. Voglio fare una riflessione di politica sportiva: questa competizione si svolge al Marco Simone, tempio del golf. Sono passati 63 anni dalle Olimpiadi di Roma 1960; quell'evento ha lasciato molti impianti, infrastrutture di cui tutti beneficiamo. Dal 1960 a oggi, però, questa città, nel non candidare Roma a ospitare i Giochi Olimpici, ha certificato che l'unica opera di carattere internazionale è stata fatta da un privato che si chiama Lavinia Biagiotti e l'ha fatta grazie alla Ryder”.
Franco Chimenti, Presidente Federazione Italiana Golf: “Vedere il Salone d’onore del CONI gremito, alla presenza di Autorità di altissimo profilo è motivo di orgoglio e testimonia l’attenzione crescente di tutto il Paese per la Ryder Cup e per il movimento golfistico italiano. Ci apprestiamo a vivere un Open d’Italia speciale, con il traguardo delle 80 edizioni che ricorre proprio nell’anno più importante nella storia della FIG. Al Marco Simone i campioni del DP World Tour in gara respireranno l’atmosfera dei grandi eventi, mettendosi alla prova sul percorso di gioco che ospiterà la sfida Europa-Usa. All’Open d’Italia l’ingresso per il pubblico sarà gratuito per rafforzare il messaggio di uno sport sempre più accessibile e in costante espansione”.
Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy: “Siamo alla vigilia della Ryder Cup e siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo realizzando insieme alla Federazione per il DS Automobiles 80° Open d'Italia, che rappresenta una sorta di prova generale per il grande evento di fine settembre. Anche quest'anno possiamo contare sulle numerose aziende che hanno investito nella manifestazione nelle scorse edizioni e riconfermare il Title Sponsor DS, oltre a essere ancora al lavoro per portare a bordo altri partner, che hanno dimostrato interesse per il movimento del golf. Come Official Advisor della Federazione, abbiamo investito molto per dare un'importante visibilità all'evento, grazie all'accordo con Sky Sport, che trasmetterà in diretta tutte e quattro le giornate di gara e con Rai Sport, che ogni giorno darà risalto all'evento con gli highlights della giornata. Il nostro impegno di Advisor è anche rivolto alla gestione dell'hospitality e del villaggio commerciale, aree fondamentali per i nostri partner, per gli stakeholder di riferimento del mondo del golf e per gli appassionati, luoghi dove per poter godere appieno dell'atmosfera dell'evento, creare momenti di incontro, relazione e possibili sinergie. In ultimo, anche quest'anno abbiamo deciso di rendere gratuito l'accesso all'evento, al fine di consentire a chiunque lo desideri - previa registrazione - l'accesso a questa meravigliosa 4 giorni".
Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente Marco Simone Golf & Country Club: “Il Marco Simone Golf & Country Club sede ufficiale della Ryder Cup 2023 rappresenta una straordinaria eccellenza mondiale: un impianto all’avanguardia realizzato con tecniche innovative e sostenibili. Il nuovo percorso è stato creato per ospitare i campioni e, al tempo stesso, per far vivere il grande golf agli amateurs con un gioco appassionante e godibile. Un unicum, una destinazione irripetibile che si snoda intorno alla Torre millenaria del Castello Marco Simone e che da numerosi scorci offre la vista emozionante della cupola di San Pietro. “Playing the future” è il nostro motto e con il DS Automobiles 80° Open d’Italia e la Ryder Cup 2023 l’Italia del golf parte da Roma e guarda al domani puntando a diventare, anche attraverso il Marco Simone Golf & Country Club, un punto di riferimento a livello internazionale“.
Vittoria a sorpresa con 143 (69 74, -1) colpi della dilettante francese Louise Uma Landgraf nel Terre Blanche Ladies Open, secondo torneo stagionale del LET Access disputato sul percorso del Golf De Terre Blanche (par 72), a Tourrettes in Francia. Ha terminato la gara alla pari con la connazionale Charlotte Liautier (75 68) e con l’olandese Pasqualle Coffa (68 75) e poi le ha superate nel playoff.
Il torneo ha subito ritardi a causa del forte vento che ha costretto gli organizzatori a ridurlo da 54 a 36 buche. Gioco sospeso nella prima giornata, poi conclusione del round iniziale nella seconda in cui hanno proseguito solo le giocatrici piazzate dopo il 72° posto. Le altre hanno finito la gara nella terza.
E’ il secondo successo di una transalpina dopo il titolo conquistato da Lucie Andrè nel precedente Santander Golf Tour-Girona in Spagna. Tra le italiane le migliori sono state Lucrezia Colombotto Rosso (75 77), che difendeva il titolo, e Clara Manzalini (78 74), 35.e con 152 (+8).
Louise Uma Landgraf, seconda dopo un round alle spalle di Pasqualle Coffa, ha siglato il primo titolo sul circuito con un 74 (+2) piuttosto articolato con cinque birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Sia lei che l’olandese hanno raggiunto con un birdie sull’ultima buca la Liautier, che era già in club house con un colpo di margine dopo aver recuperato dal 26° posto con un 68 (-4) miglior score di giornata maturato con due birdie e tre bogey sulle prime nove buche e con due eagle e un birdie sulle seconde.
Il trionfo francese è stato completato da Chloe Salort, quarta con 144 (par), e da Agathe Sauzon ed Emie Peronnin, quinte con 145 (+1). Al settimo posto con 146 (+2) la svedese Moa Folke e la svizzera Elena Moosmann.
In bassa classifica e fuori dai premi Marta Spiazzi, 73ª con 157 (77 80, +13), Erika De Martini (82 79) e Sara Berselli (82 79), 89.e con 161 (+17), e Martina Flori, 99ª con 163 (86 77, +19), con le ultime tre che hanno concluso la loro prova con un giorno di anticipo.
Alla vincitrice, per il suo status, è andato solo il trofeo, mentre hanno ricevuto 5.320 euro ciascuna, dividendosi equamente prima e seconda moneta, la Liautier e la Coffa su un montepremi di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso difende il titolo nel Terre Blanche Ladies Open (13-15 aprile, 54 buche), torneo del LET Access, il secondo tour femminile europeo. Sul percorso del Golf De Terre Blanche, a Tourrettes in Francia, nel secondo evento stagionale del circuito, saranno in gara altre cinque italiane: Clara Manzalini, Erika De Martini, Martina Flori, Sara Berselli e la dilettante Marta Spiazzi.
Nel field le francesi Lucie Andrè, vincitrice del torneo precedente (Santander Golf Tour - Girona), Lucie Malchirand, a segno da dilettante in un Ladies Italian Open (2021), e quattro delle proette che hanno concluso il 2022 tra le prime dieci nella money list del LETAS: la ceca Sara Kouskova, numero 1, la tedesca Patricia Isabel Schmidt (n. 4) e le inglesi Amy Taylor (n. 7) e Gemma Clews (n. 9), d’obbligo tra le favorite. Da seguire l’austriaca Katharina Muehlbauer, le olandesi Zhen Bontan e Romy Meekers, le tedesche Laura Fuenfstueck e Karolin Lampert e la svizzera Elena Moosmann, tutte in grado di recitare ruoli di primo piano.
Lucrezia Colombotto Rosso, lo scorso anno 13ª nell’ordine di merito, non è stata molto fortunata in Spagna, dove si è dovuta ritirare. Si è posta in evidenza Clara Manzalini, settima, sono andate a premio anche Erika De Martini (33ª) e Martina Flori (44ª), mentre è uscita al taglio Marta Spiazzi. Al debutto nel 2023 Sara Berselli. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.
Un birdie alla prima buca di spareggio e l’australiana Grace Kim ha vinto il LOTTE Championship, terza gara a cui ha preso parte da quando è entrata sul LPGA Tour. La 22enne di Sydney ha concluso il torneo con 276 (71 67 70 68, -12) colpi alla pari con la coreana Yu Jin Sung (68 68 71 69) e con la cinese Yu Liu (69 72 71 64) e poi ha prevalso nel playoff dal quale sono rimaste fuori per un colpo la taiwanese Peiyun Chien e la svedese Linnea Strom, quarte con 277 (-11).
Sul percorso dell’Hoakalei Country Club (par 72) a Ewa Beach, nell’isola hawaiana di Oahu, è uscita al taglio Roberta Liti, 99ª con 149 (76 73, +5), al debutto sul circuito dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School.
Grace Kim ha firmato il primo titolo sul LPGA Tour - per un palmarès che comprende anche un successo sull’Epson Tour, due sull’ALPG Tour australiano e due sul Women’s All Pro Tour - con un round finale in 68 (-4) con sei birdie e due bogey. A un giro dal termine dopo una rimonta con otto birdie (64, -8, miglior score di giornata) Yu Liu aveva un colpo di vantaggio sulle due rivali che però l’hanno costretta allo spareggio entrambe con un birdie sull’ultima buca.
Erano in campo quattro tra le prime dieci del ranking mondiale. Tre hanno terminato in alta classifica: l’inglese Georgia Hall (n. 10), sesta con 279 (-9) alla pari con Lauren Hartlage e con la thailandese Natthakritta Vongtaveelap, la canadese Brooke M. Henderson (n. 7), 11ª con 281 (-7), a segno due volte nella gara (2018-2019), e la francese Celine Boutier (n. 8), 13ª con 282 (-6). Mai in partita la coreana Hyo Joo Kim (n. 9), che difendeva il titolo, 48ª con 289 (+1)
A Grace Kim è andato un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.
LA VIGILIA - Roberta Liti debutta sul LPGA Tour 2023, dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School, partecipando al LOTTE Championship, giunto all’undicesima edizione, in programma dal 12 al 15 aprile sul percorso dell’Hoakalei Country Club a Ewa Beach, nell’isola hawaiana di Oahu.
Fari puntati su quattro giocatrici tra le prime dieci del ranking mondiale: la canadese Brooke M. Henderson, numero 7, unica ad aver vinto per due volte il torneo (2018, 2019) e a segno quest’anno nel Tournament of Champions, la francese Celine Boutier (n. 8), suo a marzo il Drive On Championship, l’inglese Georgia Hall (n. 10) e la coreana Hyo Joo Kim (n. 9), che difende il titolo. Quest’ultima, 27enne di Wonju, ha ottenuto cinque successi sul circuito, comprensivi di un Major, per un palmarès in cui ne figurano anche uno sul LPGA of Japan Tour e 14 nel LPGA of Korea Tour.
Nel field tre esperte proette statunitensi, Lizette Salas, Stacy Lewis e Cristie Kerr (terza past winner in gara, 2017) insieme a due giovani emergenti, Lucy Li e Alexa Pano, la transalpina Pauline Roussin, la svedese Frida Kinhult, le giapponesi Nasa Hataoka e Hinako Shibuno, la coreana In Gee Chun, la thailandese Pornanong Phatlum e l’indiana Aditi Ashok, che ha iniziato bene l’anno sul Ladies European Tour ottenendo in tre presenze un titolo, una seconda e una terza posizione, oltre alla leadership nell’ordine di merito.
Roberta Liti ha cominciato la stagione sull’Epson Tour dimostrando già una buona condizione. Ha preso parte a tre gare con un decimo posto (Carlisle Arizona Classic), un 16° (Florida’s Natural Classic) e un 17° (Casino Del Sol Classic). E’ 22ª nella Race For The Card (money list). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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