Steve Stricker ha vinto con 270 (70 67 64 69, -18) colpi il KitchenAid Senior PGA Championship, uno dei Major per “over 50” disputato sul percorso del Fields Ranch East (par 72), a Frisco in Texas (USA).
Lo statunitense ha concluso il torneo alla pari con l’irlandese Padraig Harrington (270 - 64 68 68 70) e poi ha prevalso alla prima buca di spareggio. Alla gara ha preso parte Emanuele Canonica, che si è classificato 52° con 293 (74 72 75 72, +5).
Stricker, 56enne di Edgerton, capitano USA vittorioso nella Ryder Cup 2021, 12 titoli sul PGA Tour senza Major e 14 sul PGA Tour Champions, dove ha firmato il sesto Major della categoria, ha sorpassato Harrington, leader nei primi tre round, nel corso del quarto, ma l’irlandese è riuscito a forzarlo al playoff con un birdie sul 18° green. Poi però un drive errante alla prima buca supplementare gli è costato il successo.
Al terzo posto con 272 (-16) Stewart Cink, l’unico che ha provato a opporsi ai due dominatori dell’evento, al quarto con 277 (-11) il coreano Y.E. Yang e al quinto con 279 (-9) il neozelandese Steven Alker, che difendeva il titolo, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, recordman di presente sul DP World Tour con 720, e il nordirlandese Darren Clarke.
Canonica ha realizzato un 72 (par) nel giro finale con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey, recuperando nove posizioni.
Ha fatto il Giro d’Italia, il trofeo della Ryder Cup. Coinvolgendo tutto il Paese, da Nord a Sud. E ora torna a Roma dove, dal 29 settembre al 1° ottobre (sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club), si disputerà la 44esima edizione della sfida tra il team Europe e il team Usa, “volata” finale di un percorso iniziato nel 2015 che, da sogno, si è trasformato in realtà.
Il trofeo della Ryder Cup ospite a Roma del Giro d’Italia - Sabato 27 (dalle ore 18:00 alle 22:00) e domenica 28 maggio (dalle 10:00 alle 19:30) l’ambito trofeo, sempre più un’icona popolare, sarà esposto in bella mostra a Piazza del Popolo, all’interno del Villaggio “Giroland”, dedicato ad adulti e bambini dove scoprire la storia e i simboli della Corsa Rosa, con attività di intrattenimento e di engagement ispirate ai giochi più iconici del Luna Park. Dove il trofeo “Senza Fine” del Giro d’Italia e quello più rappresentativo del golf a livello mondiale, si incontreranno e “abbracceranno”. Entrambi hanno girato l’Italia in lungo e in largo, affermandosi come simboli di due competizioni dalla grande importanza. Ed entrambi vantano una importante storia e tradizione. Recitando un ruolo importante anche per lo sviluppo del turismo e un volano per la candidatura di Roma a ospitare l’Expo 2030.
Una “tappa” significativa, dunque. A Piazza del Popolo ci sarà quindi la possibilità, per tutti, di scoprire la storia e l’importanza dei due appuntamenti, il Giro d’Italia e la Ryder Cup. E ancora: di farsi una foto con i due trofei e di divertirsi con la musica di RDS. Non solo; nello spazio dedicato alla Federgolf, ci si potrà cimentare attraverso un “putting green” per scoprire da vicino la magia di uno sport inclusivo e sempre più accessibile. Parteciperanno all’evento personaggi del mondo dello sport e delle istituzioni.
Protagonista sarà la Città Eterna che, per la quinta volta nella sua storia dopo quelle del 1911, 1950, 2009 e 2018, sarà sede di arrivo (all’angolo tra i Fori Imperiali e l’Altare della Patria, con partenza dall’Eur) della Corsa Rosa.
Kiet Van der Weele, dopo una travolgente corsa di testa, ha trionfato con 191 (63 63 65, -19) colpi e un notevole vantaggio sugli avversari, nel Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
Sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70), ad Appiano Gentile (Como), ottima prova di Niccolò Agugiaro, secondo con 200 (69 66 65, -10) alla pari con lo spagnolo Asier Aguirre Izcue, mentre altri quattro azzurri hanno concluso tra i top ten: al quarto posto con 202 (-8) Enrico Di Nitto, al settimo con 203 (-7) il dilettante Elia Dallanegra e al nono con 204 (-6) Filippo Bergamaschi e l’altro amateur Mattia Comotti, per la seconda volta in stagione tra i primi dieci.
Di Nitto è stato affiancato dal francese Alexandre Daydou e dall’irlandese Ronan Mullarney, a segno nel precedente Gosser Open, e Dallanegra ha condiviso la posizione con il transalpino Augustin Hole. In buona classifica Luca Cianchetti, 17° con 206 (-4), Adalberto Montini, Andrea Saracino, Manfredi Manica e il dilettante Lucas Nicolas Fallotico, 22.i con 207 (-3).
Van der Weele, 22enne neoprofessionista, ha firmato il secondo successo stagionale (dopo quello nell’Alps de Las Castillas) in appena cinque gare disputate sull’Alps Tour. Lo ha fatto realizzando con 191 (-19) lo score più basso nelle nove edizioni del torneo e stabilendo con nove colpi il divario più ampio con il secondo. Entrambi i primati appartenevano a Gregorio De Leo che lo scorso anno aveva segnato un 192 (-18) e lasciato a quattro colpi il francese Pierre Pineau. In precedenza il margine tra primo e secondo non era mai stato superiore ai due colpi. Curiosa analogia, anche l’azzurro ha fatto accoppiata con l’Alps De Las Castillas.
Van der Weele ha concluso la sua corsa vittoriosa con un 65 (-5, cinque birdie) dopo due 63 (-7) mettendo insieme 20 birdie contro un solo bogey. Nuovo leader della money list, ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro. Un 65 (-5) anche per Agugiaro con sette birdie e due bogey e un 68 (-2) per Di Nitto con tre birdie e un bogey.
Nel corso della gara è stata realizzata una “hole in one” dal dilettante toscano Luca Rimauro (buca 17, par 3, metri 158, ferro 8).
Prossimo evento dell’Italian Pro Tour il Croara Alps Open in programma dall’8 al 10 giugno sul percorso del Croara Country Club.
Le interviste - Kiet Van der Weele: “E’ una vittoria che accresce la mia autostima, ma significa anche che so stare bene in campo, analizzare nel modo giusto le varie situazioni e che sta tutto andando alla grande. Nelle tre giornate ho sempre avuto piena confidenza con il gioco in ogni parte del percorso e, in particolare, con il putting, soprattutto nei primi due round. Nel mese di giugno sarò ancora sull’Alps Tour, poi avrò qualche chance sul Challenge Tour. Dedico la vittoria al mio coach, ma anche a me stesso per il lavoro che abbiamo svolto”.
Niccolò Agugiaro è “pienamente soddisfatto per un ottimo risultato dal quale trarre tanta fiducia per il resto della stagione che sarà tutta sull’Alps Tour”, mentre Elia Dallanegra, miglior amateur, esprime la sua soddisfazione e guarda al futuro: “Sono alla quarta gara sul circuito ed è la prima volta che mi classifico così in alto. Continuerò a frequentare il tour, compatibilmente con i miei impegni da amateur, e ringrazio il mio coach Alain Vergari”.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Sponsor del torneo: AON. Official advisor: Infront Italy.
Dominio dell’olandese Kiet Van der Weele che, con 126 (63 63, -14) colpi, prende il largo al Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, primo evento dell’Italian Pro Tour 2023. Dietro di lui il francese Augustin Hole con 133 (-7) e a otto colpi di distanza dalla vetta Enrico Di Nitto e l’amateur Elia Dallanegra, alla pari con il francese Alexandre Daydou, terzi con 134 (-6). Al sesto posto Niccolo Agugiaro con 135 (-5). Chiudono la top ten Andrea Saracino, Luca Cianchetti, Davide Buchi, Adalberto Montini accompagnati dall’irlandese Ronan Mullarney, il finlandese Eemil Alajarvi e lo spagnolo Eemil Alajarvi 7.mi con 136 (-4).
“Hole in one” per il dilettante toscano Luca Rimauro, che alla buca 17 (Par 3) ha realizzato la prodezza da 158 metri con un ferro 8.
Il taglio ha lasciato in gara 51 concorrenti, tra i quali 22 italiani compresi 7 dilettanti. Nel giro finale i professionisti si contenderanno il montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Le interviste: Kiet Van der Weele ha confermato il suo ottimo stato di forma con un altro 63 (-7). Il vincitore dell’Alps de Las Castillas e terzo nella money list ha messo a segno 8 birdie e un bogey: ‘’Anche in questo secondo giro ho giocato molto bene. Speravo di fare un altro round bogey free, eppure alla 16 è arrivato, nonostante avessi provato a fare Par fino all’ultimo. Mi sento in forma e sto anche bene fisicamente’’.
Enrico Di Nitto, golfista romano classe ’92, ha replicato il 67 (-3) delle prime 18 buche siglando 2 birdie, un eagle e un bogey: ‘’Peccato per il bogey verso le buche finali, ma il gran putt per l’eagle alla 8 mi ha dato la giusta fiducia. Per ora sto giocando abbastanza bene, ma mi manca ancora la regolarità. Sto continuando ad allenarmi sul gioco lungo, dove l’anno scorso ho avuto un po’ più di difficoltà’’.
Tra gli amateur protagonista invece l’emiliano Elia Dallanegra, che dopo il 66 (-4) del primo giro ha dato continuità con un 68 (-2): ‘’Ho fatto 36 buche strepitose con un gioco abbastanza buono. Ho imbucato tanto e a volte sono stato anche un po’ fortunato. Stavolta c’era meno vento, i green erano perfetti ed è stato più semplice fare bene sul gioco corto’’.
Il percorso - La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato proponendo differenti situazioni di gioco, insieme a incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Sponsor del torneo: AON. Official advisor: Infront Italy.
La coreana Jiwon Jeon ha siglato il suo primo titolo sull’Epson Tour vincendo con 209 (66 73 70, -10) colpi l’Inova Mission Inn Resort and Club Championship, ottavo evento stagionale del circuito, che ha avuto quale teatro il percorso del El Campeon Golf Course (par 72), a Howey-In-The-Hills in Florida.
Non è riuscita a mantenere la leadership acquisita dopo il secondo giro Roberta Liti che, tuttavia, ha offerto nuovamente un’ottima prestazione classificandosi per la seconda volta consecutiva al quarto posto (212 - 71 67 74, -7), suo miglior risultato in assoluto sul circuito, dove in sei eventi ha ottenuto una terza top ten e non è mai andata oltre la 17ª posizione. E’ uscita al taglio Angelica Moresco, 119ª con 157 (78 79, +11).
La vincitrice ha lasciato a due colpi Lindy Duncan e la malese Alyaa Abdulghany, seconde con 211 (-8), mentre sono terminate al quinto posto con 213 (-6) Haylee Harford e la coreana Min A Yoon e al settimo con 214 (-5) Cydney Clanton, la malese Natasha Andrea Oon, la thailandese Pinyada Kuvanun e l’indiana Nishtha Madan.
Jiwon Jeon ha festeggiato nel migliore dei modi il suo 26° compleanno caduto il 26 maggio, giorno d’inizio del torneo. Nata a Daegu, studentessa alla University of Alabama, dove ha fatto parte della squadra golfistica femminile, è passata professionista all’inizio del 2020 dopo aver superato la Qualifying School al termine del 2019. Non ha avuto molta fortuna nella prima stagione sul LPGA Tour e nei due anni successivi si è alternata anche sull’Epson Tour, dove ha ottenuto qualche soddisfazione come un secondo e un terzo posto nel 2022, mentre le cose non sono migliorate nelle poche apparizioni sul circuito maggiore. Quest’anno ha fatto centro all’ottava gara disputata dopo essere sempre andata a premio nelle prime sette con piazzamenti tra il 17° e il 53° posto. Ha iniziato il giro finale con un colpo di ritardo da Roberta Liti e, pur con qualche errore, è riuscita ad avere partita vinta con un 70 (-3) dopo sei birdie, un bogey e un doppio bogey. Per il titolo la Jeon ha ricevuto un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.
LA VIGILIA - Roberta Liti E Angelica Moresco disputeranno l’Inova Mission Inn Resort and Club Championship (26-28 maggio), ottava tappa stagionale dell’Epson Tour. Sul percorso del El Campeon Golf Course a Howey-In-The-Hills, in Florida, presenti nel field tutte le migliori dieci della Race For The Card (ordine di merito). Gabriela Ruffels, attuale numero 1, è alla ricerca della sua terza vittoria stagionale. Favori del pronostico anche per la malesiana Natasha Andrea Onn, (n. 2) e particolare attenzione all’americana Jenny Coleman (n.9), vincitrice lo scorso weekend dello IOA Golf Classic. Non potrà difendere il titolo la vincitrice del 2022, l’americana Gina Kim, che grazie alla splendida stagione dell’anno scorso sull’Epson Tour ha ottenuto la carta per il circuito maggiore, dove attualmente gioca.
Roberta Liti con il quarto posto della scorsa settimana – il miglior piazzamento in assoluto sul circuito – ha confermato l’ottimo stato di forma. L’azzurra, infatti, nei cinque tornei disputati sul circuito non è andata oltre il 17° posto. Sesto appuntamento stagionale per Angelica Moresco che continua a mostrare segni di crescita al suo primo anno sul tour. Si gioca sulla distanza di 54 buche con taglio dopo le prime 36. Il montepremi è di 200.000 dollari, 30.000 dei quali andranno alla vincitrice.
L’olandese Kiet Van der Weele è al comando con 63 (-7) colpi dopo il giro iniziale del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, e torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
Sul percorso de La Pinetina Golf Club (par 70), ad Appiano Gentile (Como), il leader precede di due colpi lo spagnolo Manuel Morugan e il finlandese Eemil Alajarvi, secondi con 65 (-5). A tre lunghezze i migliori tra gli azzurri: Filippo Bergamaschi e i dilettanti Mattia Comotti ed Elia Dallanegra, quarti con 66 (-4) alla pari con l’iberico Asier Aguirre Izcue, il francese Alexandre Daydou e con l’olandese Lars Keunen.
Tra i top ten altri cinque italiani, decimi con 67 (-3): Giovanni Manzoni, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli e l’amateur Alessandro Nardini. Con loro l’austriaco Uli Weinhandl. In buona posizione anche Manfredi Manica, Gianmaria Rean Trinchero, Andrea Saracino e Massimiliano Campigli (am), 16.i con 68 (-2).
Le interviste - Kiet Van der Weele, vincitore dell’Alps de Las Castillas e terzo nella money list, ha realizzato sette birdie senza bogey per il 63 (-7): “Ho giocato veramente bene, il putter ha funzionato a dovere e soprattutto sono rimasto molto soddisfatto dal bogey free. Sono stato a mio agio su un percorso che si addice alle mie caratteristiche. Il successo in Spagna mi ha dato tanto morale. L’ho ottenuto su un campo completamente diverso e ciò significa che ho trovato una certa stabilità di gioco indipendentemente da dove mi trovo”.
L’azzurro Mattia Comotti, 23enne di Cuneo tesserato per il Circolo Golf Torino, ha girato in 66 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey: “Ho espresso un gioco buono dal tee, fondamentale su questo tipo di percorso, e inoltre ho puttato bene. Sto lavorando molto sul gioco lungo con buoni risultati. Il futuro? Farò altre gare sull’Alps Tour e poi a settembre probabilmente passerò al professionismo”. A fine febbraio si è classificato sesto nel Red Sea Little Venice Open in Egitto.
Formula di gara e montepremi – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800 euro.
Il percorso - La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato proponendo differenti situazioni di gioco, insieme a incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.
I Partner – L’Italian Pro Tour 2023 ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram Intesa SanPaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport e Tuttosport (Media Partner); Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Sponsor del torneo: AON. Official advisor: Infront Italy.
Realizza una "hole in one", sfiora l'impresa, ma chiude al terzo posto il Charles Schwab Challenge. Negli Usa, Scottie Scheffler ha regalato spettacolo nel torneo del PGA Tour vinto però dall'argentino Emiliano Grillo (67 65 72 68) che, con un birdie alla seconda buca del play-off, ha superato l'americano Adam Schenk (66 67 67 72). A Fort Worth, in Texas, sul percorso del Colonial Country Club (par 70), entrambi hanno concluso le 72 buche regolamentari con un totale di 272 (-8) colpi, ma a far la differenza allo spareggio è stata una prodezza di Grillo che, dopo quasi otto anni dall'ultima volta (Frys.com Open nell'ottobre del 2015), è tornato al successo sul PGA Tour. L'exploit ha fruttato al 30enne di Resistencia 1.556.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.700.000 e gli ha permesso inoltre di risalire dalla 80ª alla 42ª posizione nel ranking mondiale.
Runner up nel 2022, Scheffler ha dunque chiuso la competizione al terzo posto con 273 (-7) al fianco dell'inglese Harry Hall, leader nei primi due round. Scheffler, numero 1 mondiale, alla buca 8 (par 3 di 189 yards, 172,8 metri) e con un ferro 7 ha siglato una "hole in one" emulando Harris English che, nel secondo round, si è distinto con un ace sempre su quella buca. Sesto posto con 275 (-5) per Sam Burns, campione uscente.
E ora il PGA Tour si prepara a tornare protagonista dall'1 al 4 giugno a Dublin (Ohio) con il The Memorial Tournament, torneo elevato con un montepremi di 20.000.000 di dollari.
TERZO GIRO - Adam Schenk (200 - 66 67 67, -10) ha raggiunto l’inglese Harry Hall (200 - 62 66 72) in vetta alla classifica del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70) a Fort Worth, in Texas.
A un giro dal termine la coppia di testa ha un colpo di vantaggio su Harris English, terzo con 201 (-9), e tre su Justin Suh e sull’argentino Emiliano Grillo, quarti con 204 (-6). Al sesto posto con 205 (-5) Kevin Streelman, David Lipsky, il norvegese Viktor Hovland e il coreano Byeong Hun An. É sceso al decimo con 206 (-4) Scottie Scheffler, numero uno mondiale, e occupa il 16° con 207 (-3) Sam Burns, campione in carica. Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’inglese Harry Hall ha mantenuto sia il comando con 128 (62 66, -12) colpi che i tre di vantaggio sul primo inseguitore dopo il secondo giro del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70) a Fort Worth, in Texas.
E’ al secondo posto con 131 (-9) Harris English e si trova al terzo con 132 (-8) l’argentino Emiliano Grillo. Al quarto con 133 (-7) Robby Shelton, Adam Schenk e il coreano Byeong Hun An e al settimo con 134 (-6) Andrew Novak e Scottie Scheffler, numero uno mondiale. Ha perso terreno e probabilmente chance di ripetere il successo dello scorso anno, Sam Burns, 19° con 137 (-3). Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari.
PRIMO GIRO - Negli Stati Uniti il Charles Schwab Challenge, torneo del PGA Tour, è iniziato all'insegna delle sorprese. Al Colonial Country Club (par 70) di Fort Worth, in Texas, l'inglese Harry Hall guida la classifica con uno score di 62 (-8) colpi, tre di vantaggio nei confronti dell'americano Harris English, secondo con 65 (-5) davanti ai suoi connazionali Tom Hoge, Adam Schenk, Robby Shelton e Andrew Putnam, tutti terzi con 66 (-4). Bagarre al settimo posto (67, -3) condiviso da 15 giocatori, tra questi anche Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, e Sam Burns, campione in carica.
Alla 26ª presenza sul PGA Tour, Hall si è reso protagonista con una prova bogey free con otto birdie. Per la prima volta in stagione, un concorrente dopo le 18 buche di apertura vanta tre colpi di vantaggio sul suo diretto inseguitore. Dopo le prodezze al PGA Championship (15° posto e "hole in one"), ha deluso le attese Michael Block, solo 120° con 81 (+11). Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari.
LA VIGILIA - Dopo aver riconquistato la leadership mondiale, grazie al secondo posto nel PGA Championship vinto da Brooks Koepka, torna in campo Scottie Scheffler. L'americano, dal 25 al 28 maggio, sarà il protagonista più atteso del Charles Schwab Challenge, torneo del PGA Tour che si giocherà al Colonial Country Club di Fort Worth, in Texas. Runner up nel 2022 quando fu sconfitto da Sam Burns (che difenderà il titolo e inseguirà il bis), Scheffler parteciperà per la quarta volta in carriera alla competizione. Tra i big in gara Tony Finau (secondo nel 2019), Jordan Spieth (a segno nel 2016), Max Homa, Collin Morikawa e Viktor Hovland (reduce dal secondo posto al PGA Championship condiviso con Scheffler).
I riflettori saranno puntati pure su Sungjae Im, Tommy Fleetwood e Justin Rose (vincitore nel 2018). Spazio poi a Zach Johnson. Capitano del team Usa alla Ryder Cup di Roma, ha già fatto suo il Charles Schwab Challenge nel 2010 e nel 2012. L'appuntamento, che precede il The Memorial Tournament (1-4 giugno a Dublin, nell'Ohio), metterà in palio 8.700.000 dollari.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Charles Schwab Challenge sarà trasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 25 maggio e venerdì 26, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 27 e domenica 28 dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi
La tedesca Patricia Isabel Schmidt ha vinto il Belgian Ladies Open con 205 colpi (71 68 66, -11), torneo in cui l’azzurra Clara Manzalini si è classificata quinta con 209 (71 67 71, -7), miglior piazzamento della stagione dopo i precedenti 24° e 20° posto. Bene anche Virginia Elena Carta, che ha concluso 24ª con 214 (-2). Non ha passato invece il taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 94ª con 150 (77 73 +6), entrata nel field all'ultimo momento da prima riserva.
Sul percorso del Naxhelet Golf Club (Par 72), a Wanze, in Belgio, la Schmidt – al suo primo anno sul LET – ha distaccato di due colpi la connazionale Chiara Noja e la spagnola Maria Hernandez, seconde con 207 (-9). Quarta un’altra tedesca, Olivia Cowan, con 208 (-8).
Patricia Isabel Schmidt, 27enne di Stoccarda, ha ottenuto la carta dopo una bella stagione sul LET Access Series l’anno scorso (quarta nella money list) e con un grande avvio sul LET quest’anno, è al momento in top ten nella Race To Costa del Sol (ordine di merito). Dopo il diploma, la giovane golfista tedesca si è trasferita a Savannah, in Georgia, alla Armstrong State University, per studiare fisica e giocare nella squadra di golf del college. Tornata in Germania, ha iniziato gli studi di ingegneria meccanica all’Università di Stoccarda, che ha completato nel 2020. Da quel momento ha dedicato tutte le sue energie al golf. Per lei un assegno da 45.000 euro su un montepremi di 300.000.
Ottima prova della lombarda Clara Manzalini che con tre giri sotto il par è stata fino alla fine in lotta per il suo primo titolo. Buona rimonta anche di Virginia Elena Carta che con un round finale in 69 (-3) ha recuperato 14 posizioni.
SECONDO GIRO - Clara Manzalini, seconda con 138 (71 67, -6) colpi alla pari con l’indiana Diksha Dagar, correrà per il titolo nel giro finale del Belgian Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che termina sul percorso del Naxhelet Golf Club (par 72), a Wanze in Belgio.
L’azzurra è a due colpi dalla spagnola Maria Hernadez, leader con 136 (69 67, -8), ma avrà anche la concorrenza di altre sei giocatrici al quarto posto con 139 (-5): le tedesche Chiara Noja e Patricia Isabel Schmidt, le inglesi Cara Gainer e Lily May Humphreys, l’iberica Mireia Prat e la giapponese Yuri Onishi.
A metà classifica Virginia Elena Carta, 38ª con 145 (69 76, +1), insieme alla sudafricana Lee-Anne Pace, che era la grande favorita dell’evento, mentre è uscita al taglio Lucrezia Colombotto, 94ª con 150 (77 73, +6), entrata nel field all’ultimo momento come prima riserva. Clara Manzalini ha recuperato dal 29° posto con un 67 (-5) frutto di cinque birdie senza bogey. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
PRIMO GIRO - Buon inizio di Virginia Elena Carta, sesta con 69 (-3) colpi, nel Belgian Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Naxhelet Golf Club (par 72), a Wanze in Belgio. E’ al comando con 66 (-6) la svedese Anna Magnusson, che precede di due colpi la giapponese Yuri Onishi, la norvegese Madelene Stavnar, la svizzera Vanessa Knecht e la spagnola Mireia Prat.
Sono in gara altre due azzurre, Clara Manzalini, 29ª con 71 (-1), e Lucrezia Colombotto Rosso, 94ª con 77 (+5), entrata nel field all’ultimo momento come prima riserva.
Virginia Elena Carta, che ha segnato sei birdie e tre bogey, è affiancata da altre nove concorrenti tra le quali l’inglese Cara Gainer, l’olandese Anne Van Dam, la tedesca Chiara Noja e la sudafricana Stacy Lee Bregman. Solo 52ª con 73 (+1) la sudafricana Lee-Anne Pace, ritenuta la grande favorita alla vigilia. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour ritorna dalla Florida in Europa per il Belgian Ladies Open che vedrà impegnate 126 atlete dal 26 al 28 maggio sul percorso del Naxhelet Golf Club a Wanze. Subito in campo Virginia Elena Carta, reduce dall’Aramco Team Series (38ª), e rientra Clara Manzalini dopo una settimana di stop.
Si sono concesse una pausa quasi tutte le migliori, ma scenderanno in campo giocatrici di buon nome e in particolare calamita l’attenzione la sudafricana Lee-Anne Pace, undici titoli sul circuito, uno sul LPGA Tour e 14 sul Sunshine Ladies Tour, che sarà la favorita. Nel field molte altre possono puntare al titolo tra le quali ricordiamo la belga Manon de Roey, che avrà l’appoggio del pubblico nel tentare di divenire profeta in patria, le inglesi Liz Young e Lily May Humphreys, vincitrice quest’anno del Joburg Ladies Open, le tedesche Olivia Cowan e Laura Fuenfstueck, la slovena Pia Babnik, la spagnola Nuria Iturrioz e le sudafricane Casandra Alexander e Nicole Garcia. Con loro la ceca Sara Kouskova e la tedesca Chiara Noja, prima e seconda nell’ordine di merito del LET Access 2022.
Virginia Elena Carta nelle sette gare stagionali disputate ha avuto alti e bassi, ma con un quarto e un nono posto individuali e un nono a squadre. Clara Manzalini è al terzo evento nel 2023. Nei due precedenti si è classificata 24ª e 20ª. Potrebbe entrare all’ultimo momento Lucrezia Colombotto Rosso, prima riserva. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Lo spagnolo Pablo Larrazabal ha firmato il nono titolo sul DP World Tour e il secondo stagionale vincendo con 275 (66 75 67 69, -13) il KLM Open sul percorso del Bernardus Golf (par 72), a Cromvoirt in Olanda, dove con un’ottima prestazione Filippo Celli ha ottenuto un bel 12° posto con 282 (75 68 69 70, -6).
Il successo iberico è stato completato dal secondo posto di Adrian Otaegui con 277 (-11), mentre hanno occupato la terza posizione con 278 (-10) il sudafricano Deon Germishuys e il danese Rasmus Hojgaard. In quinta con 279 (-9) il polacco Adrian Meronk, il neozelandese Daniel Hillier e il thailandese Kiradech Aphibarnrat e in ottava con 281 (-7) il malese Gavin Green, l’olandese Rowin Caron e gli scozzesi Ewen Ferguson e Grant Forrest.
Larrazabal, 40enne di Barcellona alla 409ª presenza sul circuito, leader dopo il terzo giro, ha avuto problemi sulle prime nove buche (due birdie, un bogey, un doppio bogey) e il suo primato è stato messo in discussione da Germishuys, ma con quattro birdie nel rientro per il parziale di 69 (-3) l’iberico ha rimesso le cose a posto, mentre il sudafricano fin troppo regolare nelle undici buche conclusive (11 par) ha perso anche la seconda piazza (69, -3, quattro birdie, un bogey) appannaggio di Otaegui con un birdie finale (70, -2, tre birdie, un bogey).
Il risultato di Filippo Celli è nato da una gara molto generosa e decisa dopo una partenza dal 120° posto con un 75 (+3). Ha evitato il taglio risalendo di 79 gradini la classifica nel secondo giro, poi di altri venti nel terzo per finire a ridosso dei top ten con un 70 (-2) frutto di cinque birdie e di tre bogey. Ha ceduto invece Renato Paratore, 39° con 286 (68 68 74 76, -2), dopo essere stato secondo a metà gara e penalizzato da due parziali sopra par a chiudere, ed è terminato 48° con 287 (68 74 73 72, -1) Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup (29 settembre-1 ottobre, Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio, Roma). Non ha superato il taglio Guido Migliozzi, 151° con 157 (76 81, +13).
Il vincitore ha ricevuto un assegno di 316.649 euro su un montepremi di circa 1.850.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).
TERZO GIRO - Renato Paratore è scivolato dal secondo all’11° posto con 210 (68 68 74, -6), ma ha ancora chance di competere per il titolo, seppure limitate, nel round conclusivo del KLM Open.
Sul percorso del Bernardus Golf (par 72), a Cromvoirt in Olanda, si è portato al vertice con 206 (66 73 67, -10) lo spagnolo Pablo Larrazabal, che precede di una lunghezza il connazionale Adrian Otaegui e il danese Rasmus Hojgaard, secondi con 207 (-9). In quarta posizione con 208 (-8), e anche loro candidati al successo, l’inglese Todd Clements, il malese Gavin Green, il polacco Adrian Meronk e il neozelandese Daniel Hillier e in ottava con 209 (-7) lo svedese Marcus Kinhult, il thailandese Jazz Janewattananond e il sudafricano Deon Germishuys.
Ha risalito la classifica di altri 20 gradini, dopo i 79 nella seconda giornata, Filippo Celli, 21° con 212 (75 68 69, -4) e occupa il 48° posto con 215 (69 74 73, -1) Edoardo Molinari. Non ha superato il taglio Guido Migliozzi, 151° con 157 (+13). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.850.000 euro).
SECONDO GIRO - In Olanda, Renato Paratore è stato tra i protagonisti del secondo round del KLM Open. A Cromvoirt, nel torneo del DP World Tour, il romano con un parziale di 68 (-4) su un totale di 136 (68 68, -8), è risalito dalla 12ª alla seconda posizione. A metà gara, l'azzurro è distante due colpi dalla vetta occupata sempre dallo spagnolo Jorge Campillo, leader con 134 (63 71, -10).
Al Bernardus Golf (par 72), Paratore ha realizzato sei birdie, di cui tre consecutivi nelle ultime buche giocate. Partito dalla buca 10, ha pagato forse eccessivamente due bogey alla 2 e alla 3. Miglior italiano, precede in classifica il neozelandese Daniel Hillier, terzo con 137 (-7) davanti all'inglese Marcus Armitage, allo svedese Marcus Kinhult e agli spagnoli Adrian Otaegui e Alejandro Del Rey, tutti quarti con 138 (-6).
Per quel che riguarda gli altri azzurri, Edoardo Molinari è scivolato dalla 12ª alla 29ª posizione con 142 (-2).
Buona reazione per Filippo Celli, che ha superato il taglio risalendo dalla 120ª alla 41ª piazza con 143 (-1), dopo un round in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey. Niente da fare, invece, per Guido Migliozzi. Continua il momento no del vicentino. Solo 151° con 157 (+13), è stato eliminato. Con lui, tra i big più attesi della competizione, anche Victor Perez, vincitore nel 2022, 104° con 148 (+4) colpi. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.850.000 euro).
PRIMO GIRO - Lo spagnolo Jorge Campillo guida il gruppo con 63 (-9, dieci birdie, un bogey) colpi dopo il primo round del KLM Open (DP World Tour) al Bernardus Golf (par 72) di Cromvoirt, in Olanda, dove sono al 12° posto con 68 (-4) Renato Paratore ed Edoardo Molinari, entrambi autori di sei birdie e di due bogey.
Al secondo posto con 66 (-6) l’inglese Andy Sullivan, il francese Joel Stalter e lo spagnolo Pablo Larrazabal e al quinto con 67 (-5) l’olandese Joost Luiten, due volte vincitore di questo torneo, gli inglesi Dale Whitnell e John Parry, gli iberici Alejandro Del Rey e Adrian Otaegui, l’indiano Shubhankar Sharma e il thailandese Kiradech Ephibarnrat.
In difficoltà e a rischio di taglio Filippo Celli, 120° con 75 (+3), e Guido Migliozzi, 137° con 76 (+4). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.850.000 euro).
Il KLM Open, insieme all'Open d'Italia, al Soudal Open e al Porsche European Open (1-4 giugno ad Amburgo, in Germania), fa parte infatti di quei tornei di qualificazione al terzo Major maschile del 2023 (in programma dal 15 al 18 giugno a Los Angeles, in California) che, attraverso un apposito ordine di merito, garantirà due posti per il prossimo US Open.
LA VIGILIA - Il DP World Tour si trasferisce in Olanda dove si gioca il KLM Open, uno dei tornei più longevi del circuito giunto alla 103ª edizione e che torna per il terzo anno consecutivo sul percorso del Bernardus Golf, a Cromvoirt, dove non era mai approdato prima del 2021. Saranno in gara quattro azzurri: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Renato Paratore e Filippo Celli.
Difende il secondo dei tre titoli conquistati sul circuito (l’ultimo dei quali quest’anno nell’Abu Dhabi HSBC Championship) il francese Victor Perez, 30enne di Torbes, terzo nella graduatoria European Points, che ammette di diritto nel Team Europe di Ryder Cup, e terzo nella Race To Dubai (ordine di merito). Nel field altri undici vincitori stagionali: il polacco Adrian Meronk (quinto nell’European Points) e il sudafricano Ockie Strydom, entrambi con due successi, gli inglesi Dan Bradbury, Daniel Gavins e Matthew Baldwin, il transalpino Antoine Rozner, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Jorge Campillo, i tedeschi Marcel Siem e Nick Bachem e lo svedese Simon Forsstrom, suo il precedente Soudal Open, naturalmente tutti tra i favoriti insieme a Perez. Tra i past winner particolarmente motivato l’olandese Joost Luiten, a segno due volte nel torneo di casa (2013, 2016), ma hanno carte da giocare anche lo svedese Kristoffer Broberg (2021) e il cinese Ashun Wu (2018). Chance quasi nulle per l’inglese Ross Fisher (2007) e per l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño (2005). Luiten può puntare alla tripletta ottenuta nel tempo dal grande spagnolo Seve Ballesteros, dagli inglesi Simon Dyson e Henry Burrows, dal sudafricano Sewsunker Sewgolum e da Aubrey Boomer del Baliato di Jersey, unico tris consecutivo. Meglio di loro l’icona del golf olandese Flory Van Donck con cinque titoli, che detiene in record di vittorie anche nell’Open d’Italia con quattro, condiviso con il francese Auguste Boyer. Due gli italiani vincitori del torneo: Ugo Grappasonni (1954) e Alfonso Angelini (1955).
Tra gli azzurri Edoardo Molinari alla 384ª gara sul tour, ha avuto qualche pausa nel contesto di un rendimento abbastanza regolare con un nono posto. In campo dividerà i suoi compiti di vice capitano del Team Europe di Ryder Cup con l’altro vice capitano, il belga Nicolas Colsaerts. Guido Migliozzi, dopo il black out con quattro tagli subiti di fila, cerca conferme a una ripresa che si è delineata con tre passaggi a premio e prestazioni in crescendo. Renato Paratore, che si sta alternando anche sul Challenge Tour, dovrà approfittare di questa occasione sul circuito maggiore così come Filippo Celli, alla terza presenza. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 1.850.000 euro).
Il KLM Open, insieme all'Open d'Italia, al Soudal Open e al Porsche European Open (1-4 giugno ad Amburgo, in Germania), fa parte infatti di quei tornei di qualificazione al terzo Major maschile del 2023 (in programma dal 15 al 18 giugno a Los Angeles, in California) che, attraverso un apposito ordine di merito, garantirà due posti per il prossimo US Open.
Il torneo in diretta su Sky e in streaming su NOW - Il KLM Open sarà trasmesso in diretta su Sky e in streaming su NOW. Giovedì 25 maggio, dalle ore 13,30 alle ore 18,30 su Sky Sport Golf, Sky Sport Uno e su NOW; venerdì 26, dalle ore 13,30 alle ore 18,30 su Sky Sport Golf e su NOW; sabato 27 maggio e domenica 28, dalle ore 12,30 alle ore 17 su Sky Sport Golf e su NOW. Commento di Alessandro Lupi, Marco Cogliati, Giovanni Dassù, Michele Gallerani e di Claudio Viganò.
Il successo di un talento puro. Matteo Manassero ha trionfato nel Copenhagen Challenge con 276 (75 64 71 66, -12) colpi dopo una grande rimonta finale propiziata da un 66 (-6), che gli ha permesso di annullare i sei colpi di svantaggio che aveva dal leader, il finlandese Matias Honkala, poi terzo con 279 (-9), e di bruciare sul filo di lana il sudafricano Casey Jarvis, giunto in club house con anticipo e che lo aveva agganciato in vetta alla classifica sul “meno 11”. Sul percorso del Royal Golf Club (par 72), a Copenhagen in Danimarca, per vincere il veneto aveva bisogno di un birdie alla buca 18 che è arrivato puntuale, sesto di giornata in un giro senza bogey, in un momento di grande tensione agonistica. E Jarvis, secondo con 277 (-11), non ha avuto neanche la chance del playoff.
Le dichiarazioni di Franco Chimenti - Il Presidente della FIG Franco Chimenti ha espresso così la sua soddisfazione: “Il ritorno al successo di Matteo Manassero è una grande notizia, una di quelle che più aspettavo a pochi mesi dalla Ryder Cup di Roma, un evento irripetibile che segnerà una svolta epocale per il golf italiano. Dieci anni fa – ha ricordato - precisamente il 26 maggio 2013, Manassero trionfò a Wentworth nel BMW PGA Championship, affermandosi come il più giovane vincitore di un torneo storico. La sua impresa in rimonta arrivata ora in Danimarca e sul Challenge Tour, sono certo gli servirà a ritrovare slancio e fiducia. E’ un campione, dal talento innato e dalla grande maturità. Per tutti questi motivi, presto tornerà a imporsi sui migliori palcoscenici”.
Successi su tutti i tre tour continentali - Manassero, 30enne di Negrar (VR), è il secondo italiano, dopo Marco Crespi, ad essersi imposto in tutti e tre i circuiti continentali. Nel suo palmarès, oltre al titolo attuale, i quattro successi sul DP World Tour (Castello Masters 2010, Malaysian Open 2011, Singapore Open 2012 e BMW PGA Championship 2013) e l’unico sull’Alps Tour (Toscana Alps Open 2020).
Manassero, oltre allo splendido turno finale, è stato spettacolare nel secondo round quando con un 64 (-8) bogey free, miglior score di giornata, è risalito dal 91° al quinto posto. Dopo essersi portato al secondo nel terzo, è partito ben deciso puntando al primato, anche se il ritardo da Honkala era pesante. Ha fatto affidamento sia su un possibile cedimento dell’avversario, peraltro avvenuto, che sulle proprie qualità espresse con un paziente inseguimento a Jarvis, il primo a sorpassare il finlandese, e poi chiudendo il conto all’ultimo respiro. Per lui un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro e il salto dal 40° al quinto posto nella Road To Mallorca (ordine di merito).
Alle spalle dei tre protagonisti quattro svedesi: Christofer Blomstrand, quarto con 281 (-7), Charlie Lindh e Jesper Svensson, quinti con 282 (-6), e Adam Blomme, settimo con 283 (-5), insieme all’inglese Jamie Rutherford.
Degli altri azzurri Andrea Pavan ha concluso al 20° posto con 286 (-2), perdendo posizioni nel finale, Aron Zemmer è terminato 45° con 291 (+3), seguito da Francesco Laporta, 60° con 295 (+7), e da Lorenzo Scalise, 64° con 296 (+8). Sono usciti al taglio Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo, 88.i con 149 (+5), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 158 (+14).
TERZO GIRO - Due azzurri al secondo posto con 210 (-6) colpi: Matteo Manassero (75 64 71), risalito dal quinto, e Andrea Pavan (73 70 67), in rimonta dal 18°, affiancati dal sudafricano Casey Jarvis, nel Copenhagen Challenge, decimo evento nel calendario del Challenge Tour che termina con la disputa del quarto giro sul percorso del Royal Golf Club (par 72) a Copenhagen in Danimarca. Il trio rende sei colpi al finlandese Matias Honkala, nuovo leader con 204 (70 67 67, -12), cosa che rende sicuramente complicato almeno l’aggancio, ma sicuramente non impossibile.
In quinta posizione con 211 (-5) lo svedese Charlie Lindh, in sesta con 212 (-4) l’inglese Ashley Chesters e in settima con 213 (-3) lo scozzese Craig Howie, lo svedese Christofer Blomstrad e lo statunitense Julian Suri, mentre ha ceduto il danese Alexander George Frances, in vetta dopo due round e ora decimo con 214 (-2).
Tra media e bassa classifica gli altri azzurri: 30° con 217 (+1) Aron Zemmer, 52° con 220 (+4) Lorenzo Scalise e 60° con 222 (+6) Francesco Laporta. Sono usciti al taglio Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo, 88.i con 149 (+5), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 158 (+14). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - Grande rimonta di Matteo Manassero, da 91° a quinto con 139 (75 64, -5) colpi, dopo uno spettacolare 64 (-8, un eagle, sei birdie), miglior score di giornata, nel Copenhagen Challenge, decimo evento nel calendario del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Royal Golf Club (par 72) a Copenhagen in Danimarca.
Leader a sorpresa con 136 (68 68, -8) il danese Alexander George Frances con 136 (68 68, -8) che precede con il minimo margine il sudafricano Casey Jarvis, lo statunitense Julian Suri, da tempo in ombra, e il finlandese Matias Honkala, secondi con 137 (-7). Ha perso sette posizioni, ma è a ridosso dei top ten Aron Zemmer, 11° con 142 (69 73, -2), e ne ha guadagnate 34 Andrea Pavan, 18° con 143 (73 70, -1). Sono rimasti in gara Lorenzo Scalise (72 74) e Francesco Laporta (74 72), 48.i con 146 (+2), mentre sono usciti al taglio Stefano Mazzoli e Gregorio De Leo, 88.i con 149 (+5), e Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 158 (+14). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
PRIMO GIRO - Ottima prova di Aron Zemmer, al quarto posto con 69 (-3, cinque birdie, un doppio bogey) colpi dopo il giro iniziale del Copenhagen Challenge, decimo evento nel calendario del Challenge Tour in svolgimento sul percorso del Royal Golf Club (par 72) a Copenhagen in Danimarca.
L’azzurro ha due colpi di ritardo dal leader, lo statunitense Julian Suri (67, -5, un eagle, quattro birdie, un bogey), che a sua volta precede di misura il danese Alexander Frances e l’inglese Jack Senior, secondi con 68 (-4). Affiancano Zemmer lo svedese Adam Blomme, il francese Victor Riu, il tedesco Michael Hirmer, il sudafricano Casey Jarvis e lo spagnolo Emilio Quartero Blanco.
Tra gli altri sette italiani in campo tre anticipano la linea del taglio: sono Lorenzo Scalise, 33° con 72 (par), Stefano Mazzoli e Andrea Pavan, 52° con 73 (+1). Sono oltre Francesco Laporta, 72° con 74 (+2), Matteo Manassero, 91° con 75 (+3), Gregorio De Leo, 108° con 76 (+4), e Jacopo Vecchi Fossa, 140° con 79 (+7). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
LA VIGILIA - A Copenhagen, in Danimarca, secondo evento in Europa e decimo nel calendario del Challenge Tour. Al Royal Golf Club è in programma dal 25 al 28 maggio il Copenhagen Challenge al quale partecipano otto giocatori italiani: Andrea Pavan, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Matteo Manassero, Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer, Gregorio De Leo e Stefano Mazzoli.
Nel field di qualità vi sono sei dei nove vincitori stagionali, tutti tra i top 20 nella Road To Mallorca (ordine di merito): il francese Ugo Coussaud (n. 1), i sudafricani JJ Senekal (n. 3) e Dylan Mostert (n. 8), lo zimbawese Benjamin Follett-Smith (n. 5), il tedesco Maximilian Rottluff (n. 13) e lo svedese Jesper Svensson (n. 16), a segno nel precedente B-NL Challenge Trophy. Quindi altri tra i top 10: lo svedese Adam Blomme (n. 4), il sudafricano Jaco Prinsloo (n. 6), Lorenzo Scalise (n. 7) e lo spagnolo Manuel Elvira (n. 9). Proveranno a ritagliarsi spazio tra i protagonisti anche gli iberici Ivan Cantero Gutierrez e Victor Pastor, il sudafricano Casey Jarvis, lo scozzese Craig Howie, l'inglese Ashley Chesters e lo svizzero Joel Girrbach.
Tra gli azzurri Pavan, 24° nell’ordine di merito, ha l’obiettivo di entrare tra i primi 20 e Zemmer di ottenere il terzo risultato positivo nel terzo torneo che disputa in stagione. Laporta rientra dopo due passaggi sul DP World Tour e gli altri debbono cancellare il taglio subito la scorsa settimana derubricandolo a incidente di percorso. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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