Roberta Liti ha offerto una bella prestazione anche nella seconda gara stagionale dell’Epson Tour 2023, classificandosi decima con 281 (-7) colpi nel Carlisle Arizona Women's Golf Classic.
Sul percorso del Longbow Golf Club (par 72), a Mesa in Arizona, ha vinto con 270 (68 67 67 68, -18) l’australiana Gabriela Ruffels, che ha lasciato a due colpi Kathleen Scavo, seconda con 272 (-16). Al terzo posto con 275 (-13) Karen Chung, la coreana Min A Yoon e la canadese Maude-Aimee Leblanc e al sesto con 276 (-12) l’altra coreana Minji Kang.
Gabriela Ruffels, 22enne nata a Orlando (Florida), figlia di due ex tennisti, è divenuta una golfista nel 2015 dopo aver praticato il tennis con buoni risultati. Numero uno australiana junior a 12 anni, ha vinto 21 gare di doppio della International Tennis Federation. Passata al golf, da amateur è stata la prima australiana a imporsi nell’U.S. Women’s Amateur (2019). Proette dal 2022, ha siglato il primo titolo sull’Epson Tour prendendo il comando nel secondo giro con Scavo e Yoon, rimanendo sola in vetta dopo il terzo e controllando la situazione nel quarto con un 68 (-4), frutto di quattro birdie senza bogey. Complessivamente ha segnato sulle 72 buche 19 birdie e un solo bogey nel secondo round. Ha ricevuto un assegno di 50.250 dollari, su un montepremi di 335.000 dollari, ed è salita al primo posto nella Race For The Card (ordine di merito).
Roberta Liti (67 69 72 73), dopo il buon 16° posto nel precedente Florida's Natural Charity Classic, ha confermato di attraversare un buon momento con una prova quasi identica rispetto a quella in Florida, ma con esito migliore. Infatti ha fatto nuovamente corsa nelle prime posizioni, iniziando dalla sesta e passando per la quarta e la settima. Ha concluso con un 73 (+1), segnando quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey, e ora occupa l’undicesima piazza nella money list.
LA VIGILIA - Secondo torneo stagionale dell’Epson Tour che si sposta dalla Florida in Arizona per la disputa del Carlisle Arizona Women's Golf Classic (16-19 marzo) sul percorso del Longbow Golf Club a Mesa. Unica italiana in campo Roberta Liti dopo il buon debutto con il 16° posto due settimane fa nel Florida's Natural Charity Classic al termine di una gara in cui è stata sempre in alta classifica.
Difende il secondo dei suoi due titoli la spagnola Fatima Fernandez Cano, 27enne di Santiago de Compostela, che ha vinto nell’unico evento a cui ha preso parte nella passata stagione. Infatti era sul LPGA Tour dove, però, in 17 presenze ha ottenuto un 66° posto subendo 15 tagli e costretta a un ritiro. Ora proverà a dare corpo a una nuova scalata verso il circuito maggiore.
Al via la francese Agathe Laisne, vincitrice in Florida, e le statunitensi Jillian Hollis, seconda, e Becca Huffer quarta con la taiwanese Heather Lin, anche lei della partita, in un field che comprende le altre americane Alexa Pano, Laura Wearn e Kim Kaufman, le thailandesi Jaravee Boonchant e Prima Thammaraks, le australiane Gabriela Ruffels e Robyn Choi, la svedese Daniela Holmqvist, la tedesca Sophie Hausmann, la filippina Clariss Guce, le paraguaiane Milagros Chavez e Sofia Garcia e la canadese Alena Sharp, che ha vissuto giorni migliori sul LPGA Tour. Il montepremi è di 335.000 dollari.
La francese Pauline Roussin ha dominato nell’Aramco Team Series - Singapore, torneo del Ladies European Tour che ha concluso con 201 (68 69 64, -15) colpi, quattro di vantaggio sulla statunitense Danielle Kang, seconda con 205 (-11), e cinque sulla neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, terza con 206 (-10).
Sul percorso del Laguna National Golf Resort Club (par 72), a Singapore, si è classificata al 41° posto con 219 (74 76 69, +3) Virginia Elena Carta, che rientrava alla gare dopo un turno di riposo.
Pauline Roussin, 22enne di Montelimar e residente a Columbia nel South Carolina (USA), ha firmato il secondo titolo nel circuito, dopo il primo nel Didriksons Skaftö Open (2021), con un 64 (-8) finale, miglior score di giornata, che le ha permesso di distaccare la Kang e la sudafricana Nicole Garcia (poi 11ª con 212, -4) con le quali condivideva la leadership dopo due turni. E’ partita senza forzare sulle prime nove buche (due birdie), poi ha cambiato marcia sulle seconde nove con altri sei birdie per un parziale di 30 (-6). Per il successo, nel secondo evento dei sei in calendario targati Aramco, ha percepito un assegno di 70.713 dollari su un montepremi 500.000 dollari. Il primo in Arabia Saudita, con un montepremi di cinque milioni di dollari, era stato appannaggio della stessa Lydia Ko.
Hanno occupato la quarta posizione con 209 (-7) la ceca Klara Davidson Spilkova e le svedesi Elin Arvidsson e Linn Grant, quest’ultima 23enne di Helsingborg, quattro gare e la Race To Costa del Sol (ordine di merito) vinte lo scorso anno. In settima con 210 (-6) l’inglese Eleanor Givens, la thailandese Trichat Cheenglab e la scozzese Michele Thomson. Difesa del titolo mancata per la belga Manon De Roey, solo 37ª con 218 (+2).
Virginia Elena Carta, che aveva subito due tagli nelle ultime due uscite, ha realizzato un buon parziale di 69 (-3) a chiudere con cinque birdie e due bogey.
Come sempre in queste gare si è volta anche la competizione a squadre, su 36 buche, con team formati da tre proette e da un dilettante, anche questa con montepremi di 500.000 dollari. Si è imposta con 259 (-29) colpi la formazione guidata dall’austriaca Christine Wolf con la sudafricana Casandra Alexander, l’inglese Eleanor Givens (32.999 dollari per ciascuna di loro) e l’amateur Katsuko Blalock davanti alla compagine della Roussin (260, -28) con la spagnola Nuria Iturrioz, la tedesca Patricia Isabel Schmidt e Jared Tang (am). In nona posizione con 264 (-24) la squadra della svedese Caroline Hedwall, che comprendeva Virginia Elena Carta, l’inglese Hannah Burke e Xinyu Cao (am).
LA VIGILIA - La neozelandese Lydia Ko, numero uno mondiale, è la “stella” e grande favorita dell’Aramco Team Series - Singapore, il torneo del Ladies European Tour che si svolge dal 16 al 18 marzo sul percorso del Laguna National dove sarà in gara Virginia Elena Carta.
E’ il secondo dei sei eventi targati Aramco che si disputano con classifica individuale e a squadre e con un montepremi complessivo di un milione di dollari. Ha fatto eccezione il primo (Saudi Ladies International) che ha messo in palio cinque milioni di dollari ed è stato vinto dalla stessa Ko. La competizione a squadre avrà luogo sulla distanza di 36 buche in contemporanea nelle prime due giornate con team composti da tre proette (per la classifica validi due risultati su tre giornalieri, gli stessi che faranno graduatoria individuale) e da un dilettante. L’individuale è sulla distanza di 54 buche. Dopo 36 accederanno al round conclusivo le prime 60 delle 78 partenti.
Difende il titolo, conquistato a Bangkok, dove si è giocato lo scorso anno, la belga Manon De Roey in un field di qualità. Vi figurano tra le altre, infatti, la statunitense Danielle Kang, le svedesi Linn Grant, 23enne di Helsingborg, quattro tornei e la Race To Costa del Sol (ordine di merito) vinte lo scorso anno, e Johanna Gustavsson, le inglesi Meghan MacLaren e Lily May Humphreys, a segno nel precedente Joburg Ladies Open, la spagnola Ana Pelaez Trivino, la ceca Klara Davidson Spilkova. E ancora alcune past winner di tornei Aramco precedenti come la danese Emily Kristine Pedersen, la norvegese Marianne Skarpnord, la slovena Pia Babnik, l'inglese Bronte Law e la tedesca Chiara Noja.
Virginia Elena Carta torna in campo dopo una settimana di riposo. L’azzurra ha avuto un bell’avvio di stagione con un nono posto (Kenya Open), poi il suo rendimento è sceso fino a subire due tagli consecutivi nelle ultime due uscite e ora è ben decisa e riprendere il cammino interrotto nel modo che compete alle sue qualità.
Gioca le ultime 11 buche senza 'segnare' bogey, realizza quattro birdie (cinque quelli in totale) nel momento decisivo e festeggia la prima vittoria in carriera sul PGA Tour. A Palm Harbor, in Florida, lo statunitense Taylor Moore si è imposto con un totale di 274 (71 67 69 67, -10) colpi nel Valspar Championship, superando al fotofinish il connazionale Adam Schenk, 2/o con 275 (-9) davanti ad un altro americano, Jordan Spieth, 3/o con 276 (-8) al pari dell'inglese Tommy Fleetwood.
All'Innisbrook Resort (Copperhead Course, par 71), Moore nell'ultimo giro con un 67 (-4) è risalito dalla quarta posizione ed è riuscito a festeggiare il primo titolo sul circuito al 46esimo tentativo. Il texano è diventato così il sesto giocatore nella storia di questa competizione e il secondo negli ultimi tre anni (dopo Sam Burns, campione nel 2021 e poi anche nel 2022) a celebrare il primo exploit sul PGA Tour al Valspar Championship. L'impresa gli ha fruttato 1.458.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.100.000. E gli ha permesso di entrare nella Top 50 del ranking mondiale, passando dalla 103/a alla 49/a posizione.
Non è riuscito invece a calare il tris Burns, 6/o con 279 (-5) alle spalle pure di Wyndham Clark, 5/o con 278 (-6).
LA VIGILIA - Il "Florida Swing" del PGA Tour si chiude a Palm Harbor dove, dal 16 al 19 marzo, va in scena il Valspar Championship. Dopo il The Players Championship, tanti i big mondiali che hanno deciso di concedersi un turno di riposo.
Per quel che riguarda la Top 10, ci sarà infatti solo Justin Thomas, decimo. All'Innisbrook Resort (Copperhead Course), dopo il doppio exploit firmato nel 2021 e nel 2022, Sam Burns, numero 15 del World Ranking, cercherà il tris di successi consecutivi nella competizione.
Steve Stricker, ex capitano di Ryder Cup, è stato l'ultimo giocatore a riuscire nell'impresa di vincere per tre volte di fila, dal 2009 al 2011, un appuntamento del PGA Tour, il John Deere Classic.
Con Thomas (terzo lo scorso anno) e Burns, tra i concorrenti più attesi ecco anche Matt Fitzpatrick, Jordan Spieth (vincitore nel 2015), Keegan Bradley (runner up nel 2021) e Justin Rose. Spazio pure agli inglesi Tommy Fleetwood e Luke Donald, capitano del team Europe alla Ryder Cup di Roma a segno in questo evento nel 2012.
In Florida, dove il montepremi è di 8.100.000 dollari, con prima moneta di 1.458.000 dollari, ci sarà neanche Francesco Molinari, che tornerà in campo dal 30 marzo al 2 aprile per il Valero Texas Open che precederà il The Masters (6-9 aprile), primo major stagionale.
Mattia Comotti e Francesca Fiorellini hanno vinto i Campionati Nazionali Match Play – Trofeo Giuseppe Silva, maschili e femminili, disputati rispettivamente sui percorsi del Golf Club Milano e del Golf Club Padova, entrambi par 72, con la partecipazione di 196 concorrenti (120 ragazzi e 76 ragazze). In finale Comotti (Circolo Golf Torino) ha superato Pietro Boeris (Pinerolo - Pragelato) per 1 up e la Fiorellini (Olgiata GC) ha prevalso con lo stesso risultato sulla giocatrice di casa Giulia Bellini.
Sono stati due incontri molto combattuti ed equilibrati in cui si è visto agonismo e bel gioco e dove soprattutto ci sono meriti per i due vincitori, ma anche lodi per chi non è riuscito a salire sul gradino più alto del podio.
Comotti, 22enne di Cuneo, ha ottenuto lo scorso anno quattro successi (Gara Nazionale Boves, Gran Premio Monticello, Trofeo Chiocciola d’Oro e Gran Premio Città di Milano) che si sono uniti a vari altri precedenti. Per arrivare all’atto conclusivo ha eliminato Carlo Forner (2/1), Filippo Ponzano (2/1), Marco Florioli (6/5), campione in carica, e in semifinale Flavio Michetti (6/5). Boeris ha battuto in sequenza Andrea Ferraris (1 up), Carlo Melgrati (6/5), Lucas Nicolas Fallotico (4/3), vincitore della qualificazione su 36 buche medal, e in semifinale Luca Memeo (3/2). In qualifica Fallotico ha concluso con 140 (68 72, -4) colpi seguito da Michetti e Ponzano con 142 (-2). Al nono posto con 146 (+2) Boeris e al 19° con 151 (+7) Comotti.
Francesca Fiorellini ha vinto il torneo per la seconda volta, dopo il successo nel 2021. Per la diciassettenne romana, a segno in importanti gare internazionali, è il sesto titolo tricolore. Ai citati si aggiungono il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid (2022), il Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Marazza (2021-2022) e il tricolore Baby (2017).
Nel suo cammino verso la finale ha sconfitto nell’ordine Noa Zocco (6/5), Chiara Cornetti (8/7), Giulietta Bertero (2 up) e in semifinale Natalia Aparicio (6/5) disputando in totale appena 52 buche. Giulia Bellini ha avuto la meglio su Laura Ruggeri (1 up), Anastasia Maroni (1 up), Paris Appendino (2/1), numero uno sul tabellone dei match play, e in semifinale su Matilde Partele (2/1) giocando complessivamente 70 buche.
In qualifica Apprendino ha segnato 145 (76 69, +1) colpi, uno in meno di Fiorellini e Aparicio, stesso 146 (+2), ma nell’ordine sul tabellone. In nona posizione con 152 (+8) la Bellini.
LA VIGILIA - Prendono il via i Campionati Nazionali Match Play - Trofeo Giuseppe Silva, maschili e femminili, in programma dal 15 al 19 marzo rispettivamente sui percorsi del Golf Club Milano e del Golf Club Padova con la partecipazione di 196 concorrenti (120 ragazzi e 76 ragazze).
Nel campionato maschile difende il titolo Marco Florioli, che dovrà esprimersi al meglio delle proprie qualità per concedere il bis in un contesto che comprende buona parte dei migliori giocatori italiani quali Lucas Nicolas Fallotico, Giovanni Binaghi, Flavio Michetti, Mattia Comotti, Filippo Ponzano, Bruno Frontero, Gianmarco Manfredi, Luca Memeo, Alessandro Nardini, Pietro Guido Fenoglio, Tommaso Rossin e Massimiliano Campigli, che si è imposto nel 2016, tutti nel giro delle squadre nazionali azzurre, per citarne alcuni in un elenco che è molto più lungo.
Anche nel torneo femminile sarà competizione tra atlete che fanno parte delle compagini azzurre con Francesca Fiorellini, che proverà a dare un seguito al successo ottenuto nel 2021, e con tante altre contendenti che hanno le qualità per prevalere tra le quali, per ricordarne alcune, Ginevra Coppa, Paris Appendino, Diana Maria Casartelli, Lorena Rossettin, Guia Vittoria Acutis, Natalia Aparicio e Matilde Partele.
Entrambe le gare si svolgono con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal nelle prime due giornate e poi nelle rimanenti tre i match play con doppio turno venerdì 17 marzo e sabato 18 e finale su 18 buche domenica 19 marzo.
Scottie Scheffler è stato il protagonista assoluto del THE PLAYERS Championship che ha vinto con 271 (68 69 65 69, -17) colpi tornando sul trono mondiale e ricevendo un assegno di 4.500.000 dollari su un montepremi di 25.000.000 di dollari, il più alto per un torneo del PGA Tour. Al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) di Ponte Vedra Beach in Florida, ha lasciato a cinque colpi l’inglese Tyrrell Hatton, secondo con 276 (-12), e a sette Tom Hoge e il norvegese Viktor Hovland, terzi con 278 (-10). Si è classificato al 60° posto Francesco Molinari con 288 (73 71 68 76, par).
Scheffler, 26enne di Ridgewood (New Jersey), ha preso il comando nel terzo giro con due colpi di margine sull’australiano Min Woo Lee (poi sesto con 280, -8) e nel quarto ha avuto partita vinta aumentando il divario con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey). Ha portato a sei i suoi titoli (comprensivi di un Major e di un WGC) alla 97ª presenza sul tour, ma conquistatoli tutti nelle ultime 27 apparizioni. E’ il nono giocatore a imporsi nel Masters e nel THE PLAYERS Championship e il terzo ad essere campione in carica in entrambi contemporaneamente. E’ per la terza volta numero uno mondiale - superando nell’occasione lo spagnolo Jon Rahm, ritiratosi dopo il primo giro - a partire dalla prima il 27 marzo del 2022, per un totale di 32 settimane. E’ salito dalla quarta alla terza posizione nella graduatoria della FedEx Cup.
Ha occupato il quinto posto in classifica con 279 (-9) il giapponese Hideki Matsuyama e hanno affiancato Min Woo Lee al sesto Max Homa, Justin Suh, l’australiano Cam Davis, il coreano Sungjae Im, lo svedese David Lingmerth e l’inglese Justin Rose. Al 13° con 281 (-7) Collin Morikawa e al 19° con 282 (-6) Xander Schauffele, Patrick Cantlay e Jordan Spieth, mentre Justin Thomas ha concluso insieme a Molinari. E’ uscito al taglio, caduto a 146 (+2), il nordirlandese Rory McIlroy (149, +7), rimasto comunque terzo nel ranking mondiale alle spalle di Scheffler e di Rahm.
Tre “hole in one” - Per la prima volta nella storia del torneo sono state realizzate tre “hole in one” alla buca 17 (par 3). Nel round d’apertura Hayden Buckley (uscito al taglio) è andato a segno da 125 yard utilizzando un pitching wedge e siglando poi un birdie alla 18, cosa mai riuscita prima. Nel terzo round l’inglese Aaron Rai (poi 19°) ha fatto centro dal tee con un sand wedge e con un altro record perché mai nessuno aveva terminato le ultime tre buche con la sequenza birdie-ace-birdie. Nel quarto giro è stato Alex Smalley (65° con 289, +1) a compiere la prodezza, anche lui con un sand wedge, portando a 17 gli ace fatti su questa buca. Una curiosità che riguarda Tom Hoge. Era dal 2007 che sul PGA Tour un giocatore con uno score iniziale di 78 (+6) o superiore non si classificava poi tra i primi cinque. L’ultimo era stato lo spagnolo Josè Maria Olazabal proprio al THE PLAYERS Championship.
TERZO GIRO - Scottie Scheffler, numero due del World Ranking teso a tornare sul trono mondiale approfittando anche del ritiro dalla gara del numero 1, lo spagnolo Jon Rahm, ha decisamente attaccato e ha preso il comando con 202 (68 69 65, -14) nel The Players Championship, il torneo più ricco del PGA Tour 2023 con un montepremi di 25 milioni di dollari e prima moneta di 4,5 milioni di dollari. A metà classifica Francesco Molinari, 35° con 212 (73 71 68, -4), che ha guadagnato sei posizioni con un 68 (-4, sei birdie, due bogey).
Al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72), Scheffler con un 65 (-7), frutto di un eagle, sei birdie e un bogey, si è lasciato alle spalle due australiani. Min Woo Lee, secondo con 204 (-12), e Cam Davis, terzo con 206 (-10). Al quarto posto con 207 (-9) Chad Ramey, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout e gli inglesi Tommy Fleetwood e Aaron Rai.
Quest’ultimo ha realizzato una “hole in one” alla buca 17, par 3 di 122 yards, utilizzando un sand wedge, ed è stato il primo nella storia del torneo a infilare la sequenza birdie-ace-birdie sulle ultime tre buche. Anche per lui un 65 (-7) completato con altri cinque birdie e due bogey. Nemmeno era mai accaduto che si effettuassero due “buche in uno” alla 17 nella stessa edizione della gara. La precedente prodezza di Hayden Buckley nel round di apertura.
Sono sull’ottava piazza con 208 (-8) Tom Hoge, autore di un 62 (-10, dieci birdie). miglior score di giornata con cui ha rimontato 57 posizioni, lo svedese David Lingmerth e il coreano Sungjae Im e in 14ª con 210 (-6) Jordan Spieth e Collin Morikawa. Nelle retrovie Xander Schauffele, 47° con 214 (-2), e Justin Thomas, 63° con 217 (+1). E’ uscito al taglio, caduto a 146 (+2) (+1), il nordirlandese Rory McIlroy (149, +7).
SECONDO GIRO - Lo stop per maltempo, il forfait del numero 1 al mondo Jon Rahm, la quasi eliminazione di Rory McIlroy, la risalita di Francesco Molinari e le sorprese Christiaan Bezuidenhout e Adam Svensson. In Florida, nel secondo round del The Players Championship, il torneo più ricco del PGA Tour 2023, è successo di tutto. A Ponte Vedra Beach, il secondo giro è stato sospeso e nessuno dei 71 giocatori scesi in campo nel pomeriggio è riuscito ad ultimarlo.
Al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72), il sudafricano Bezuidenhout e il canadese Svensson guidano provvisoriamente la classifica con un totale di "-8" rispettivamente dopo 14 e 11 buche giocate del secondo round. Dietro di loro con 138 (-6) c'è l'americano Ben Griffin. Sempre sul "-6" ma dopo 15 e 11 buche giocate, ecco Min Woo Lee e Collin Morikawa. Mentre Scottie Scheffler, che può tornare sul trono mondiale, è sesto con "-5" dopo 10.
Rimonta Francesco Molinari. Unico azzurro in gara, è passato dalla 72ª alla 39ª posizione con 144 (73 71, par) dopo una prova caratterizzata da quattro birdie, con tre bogey. Vincitore nel 2019, il nordirlandese Rory McIlroy - terzo nel world ranking - occupa la 112ª piazza con "+6" dopo 10 ed è a forte rischio eliminazione. Un virus intestinale ha invece costretto Rahm a ritirarsi dalla competizione. Problemi allo stomaco per l'asso di Barrika che rischia di scivolare ora al secondo posto nel world ranking.
Il montepremi è di 25 milioni di dollari con prima moneta di 4,5 milioni di dollari
PRIMO GIRO - In Florida, dopo il primo round del The Players Championship, Chad Ramey è il leader a sorpresa con 64 (-8) del torneo più ricco del PGA Tour che mette in palio 25 milioni di dollari (prima moneta di 4,5 milioni di dollari). A Ponte Vedra Beach, il giro di apertura, condizionato dal forte vento, è stato sospeso per l'arrivo dell'oscurità con 21 giocatori ancora in campo. L'americano, al debutto nella competizione, guida la classifica con un colpo di vantaggio sul connazionale Collin Morikawa, secondo con 65 (-7) davanti al canadese Taylor Pendrith, terzo con 67 (-5) al pari di Ben Griffin. Sul "-5", ma dopo 15 buche giocate, c'è anche Justin Suh.
Morikawa a parte, al TPC Sawgrass (Stadium Course, par 72) gli emergenti hanno fatto meglio dei big mondiali. Scottie Scheffler, numero 2 del World Ranking, è infatti sesto con 68 (-4), mentre il numeri 1, lo spagnolo Jon Rahm, è 32°con 71 (-1). Falsa partenza per Rory McIIroy. Il nordirlandese, terzo nella classifica mondiale e vincitore nel 2019, è 118° con 76 (+4) e rischia l’uscita al taglio. L’unico azzurro in gara Francesco Molinari è 72° con 73 (+1) dopo una prova con tre birdie, due bogey e un doppio bogey.
Ramey e Morikawa sono stati gli unici a far registrare un giro senza bogey. In un appuntamento clou che vede in gara 43 tra i migliori 50 giocatori al mondo, 19 tra i Top 20, con la sola defezione di Cameron Smith. Campione uscente, passato alla Superlega araba, l'australiano - curiosità - ha giocato 9 buche di allenamento al TPC Sawgrass, ma non allo Stadium Course, proprio mentre i campioni del PGA Tour erano in azione al The Players.
“Hole in one” di Hayden Buckley - Hayden Buckley, stesso score di Molinari, ha realizzato una “hole in one” alla buca 17, par 3 di 125 yards, utilizzando un pitching wedge. E’ il primo giocatore, a iniziare dal 1983, capace di segnare in sequenza l’ace alla 17 ( a cui ha aggiunto quattro birdie, tre bogey e due doppi bogey per il 73) e un birdie alla 18.
LA VIGLIA - Campioni quasi tutti in campo al TPC Sawgrass (THE PLAYERS Stadium Course) di Ponte Vedra Beach, in Florida, dove si svolge una delle gare più attese del calendario del PGA Tour, il THE PLAYERS Championship (9-12 marzo), evento “elevato” con un montepremi di 25 milioni di dollari (prima moneta di 4.5 milioni di dollari), il più alto del circuito.
Su un percorso con ostacoli d’acqua in 17 delle 18 buche, nuova sfida tra i big, a distanza di una settimana dalla precedente nell’Arnold Palmer Invitational, tra i quali vi sarà anche Francesco Molinari reduce dalla buona prova (14°) a Orlando. Field di altissimo livello, la cui qualità è certificata anche dai numeri: al via 43 tra i primi 50 classificati nel World Ranking e, restringendo il campo, 27 tra i primi 30 e 19 tra i top 20.
Tra i tanti motivi di interesse, il nuovo capitolo della sfida al vertice del ranking mondiale dove i primi tre, nell’ordine Jon Rahm, Scottie Scheffler e Rory McIlroy (che ha vinto la gara nel 2019), sono nell’arco di 46 centesimi di punto. Con un particolare: lo spagnolo nell’Arnold Palmer, dopo una partenza sprint in vetta alla graduatoria, si è poi perso nelle retrovie, mentre McIlroy (2°) e Scheffler (4°) si sono mostrati in ottima condizione rimanendo in corsa per il titolo fino all’ultima buca battuti da Kurt Kitayama (che sarà ancora della partita) baciato improvvisamente da grazia golfistica. Naturalmente il passo falso di Rahm, arrivato dopo sette top ten consecutive sul tour con tre vittorie, non deve autorizzare a previsioni negative nei suoi confronti, perché ha tanta classe da poter risolvere rapidamente qualsiasi problema.
Non solo questo trio. Tra i 144 partenti sono tanti ad avere le carte in regola per emergere, ma al momento sembrano poter dare qualcosa in più Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Jordan Spieth, Max Homa, Viktor Hovland, Tyrrell Hatton, Matt Fitzpatrick e Justin Thomas, a segno nel 2021.
Oltre a McIlroy e a Thomas, vi saranno altri sei past winner: Webb Simpson (2018), Si Woo Kim (2017), Jason Day (2016), Rickie Fowler (2015), Matt Kuchar (2012) e Adam Scott (2004) dei quali nessuno sembra attualmente in grande spolvero.
La storia del torneo - Il torneo, nato nel 1974 e considerato una sorta di quinto Major, è stato subito firmato da un grande campione quale Jack Nicklaus, quasi un segno del destino a delinearne il suo futuro tra i più importanti eventi non solo del calendario statunitense. Nicklaus è stato poi l’unico ad averlo vinto tre volte, con gli altri due titoli nel 1976 e nel 1978, una vera prodezza in una gara dove è molto difficile ripetersi. Lo testimoniano le sole cinque doppiette realizzate successivamente, nessuna consecutiva, ad opera di altri campioni del calibro di Tiger Woods, Fred Couples, Steve Elkington, Hal Sutton e Davis Love III. Non potrà provare a imitarli l’australiano Cameron Smith, numero cinque mondiale e campione in carica, uno dei tre assenti tra i primi trenta del ranking insieme al cileno Joaquin Niemann (n. 25) e al messicano Abraham Ancer (n. 28), tutti passati nella LIV Golf.
Quattro top ten per Molinari - Francesco Molinari nelle ultime tredici edizioni ha preso parte alla gara per dodici volte, compresa quella annullata dopo un giro per Covid 19 nel 2020, ottenendo quattro top ten. La prima nel 2010 (nono), poi tre di fila con sesto posto nel 2014 e 2017 e settimo nel 2016 (era assente nel 2015). Dopo quel trittico non ha avuto più un buon feeling con l’evento. Nelle ultime quattro partecipazioni, infatti, è uscito in due occasioni al taglio e si è classificato 56° nel 2019 e 42° lo scorso anno. Considerato il buon livello di gioco espresso nell’Arnold Palmer Invitational è auspicabile un cambio di tendenza. Nei primi due round Molinari sarà in terna con Tom Hoge e Chez Reavie, mentre giocheranno insieme Rahm, Scheffler e McIlroy.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il THE PLAYERS Championship sarà teletrasmesso su Discovery Plus e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 9 marzo e venerdì 10, dalle ore 18 alle ore 24; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi, Isabella Calogero, Federico Colombo e di Alessandro Bellicini.
La sudafricana Ashleigh Buhai ha dominato nell’Investec South African Women's Open, che ha concluso con 266 (64 65 69 68, -22) colpi sul percorso dello Steenberg Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica, dove ha offerto una tonica prova Alessandra Fanali, settima con 279 (70 70 67 72, -9).
Nel torneo organizzato in collaborazione tra Ladies European Tour e Sunshine Ladies Tour, sono salite sugli altri due gradini del podio, a debita distanza dalla vincitrice e mai veramente in corsa per il successo, la spagnola Ana Pelaez Trivino, seconda con 270 (-18), e la tedesca Chiara Noja, terza con 271 (-17), che era stata in vetta nel primo round. Al quarto posto con 273 (-15) l’argentina Magdalena Simmermacher, al quinto con 277 (-11) la sudafricana Kaleigh Telfer e al sesto con 278 (-10) la ceca Klara Davidson Spilkova. Hanno affiancato la Fanali la francese Anais Meyssonnier, l’inglese Gabriella Cowley, la svedese Johanna Gustavsson e la sudafricana Casandra Alexander, recentemente a segno per due volte di fila sul circuito femminile di casa. Solo 24ª con 285 (-5) la sudafricana Lee-Anne Pace, campionessa uscente.
Ashleigh Buhai, 33enne di Johannesburg, ha iniziato la carriera con il cognome da nubile di Simon, adottando poi quello del marito dopo il matrimonio nel 2016. Ha firmato il secondo titolo in questa gara, dopo quello nel 2018, portando a quattro le vittorie sul Ladies European Tour, titolo che le conta anche per il Sunshine Ladies Tour, dove vanta dieci successi al netto di quelli in eventi combinati con il LET. Palmarès impreziosito lo scorso anno da un Major (AIG Women’s Open). La sudafricana ha preso il comando nel secondo giro con quattro colpi di vantaggio, che poi ha mantenuto intatti negli ultimi due round. Nel turno conclusivo è partita con grande decisione infilando cinque birdie sulle prime nove buche, poi si è limitata a controllare la situazione e con un altro birdie contro due bogey ha siglato il 68 (-4) vincente. Per lei un assegno di 48.000 euro su un montepremi di 320.000 euro.
Alessandra Fanali, 23enne di Alatri, approdata sul circuito dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School di dicembre, si è classificata settima per la seconda volta in stagione (stesso piazzamento nella Lalla Meryem Cup) andando a premio anche nelle altre due gare a cui ha preso parte (38ª Magical Kenya Ladies Open e 27ª Joburg Ladies Open). Ha iniziato il torneo in 23ª posizione, passando per la 18ª e la quinta, e mantenendosi tra le top ten con un 72 (par, un eagle, due birdie, quattro bogey).
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour resta in Sudafrica per la seconda settimana consecutiva dove è in programma l’Investec South African Women's Open (8-11 marzo), , organizzato a Città del Capo in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour. Sul percorso dello Steenberg Golf Club sarà al via una sola azzurra, Alessandra Fanali, rookie nel circuito dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School di dicembre. E’ alla quarta gara stagionale, reduce dalla 27ª posizione nel Joburg Open e andata a premio negli altri due eventi a cui ha preso parte con un 38° posto nel Magical Kenya Open e un bel settimo nella Lalla Meryem Cup.
Nel torneo che tutte le giocatrici di casa vorrebbero avere nel proprio palmarès, nato nel 1988 e giunto alla 30ª edizione, saranno presenti le vincitrici delle ultime nove, che in realtà sono soltanto cinque. Infatti difende il titolo la sudafricana Lee-Anne Pace, 42enne di Paarl, che in questo periodo ha conquistato cinque successi, record assoluto, tre di fila nel 2014, 2015 e 2017 (nel 2016 non si è giocato) e due negli ultimi due anni (2021, 2022). Altre past winner, l’inglese Alice Hewson (2020), l’indiana Diksha Dagar (2019), la norvegese Marianne Skarpnord (2013) e l’altra sudafricana più forte del momento, insieme alla Pace, ossia Ashleigh Buhai, a segno in un Major (AIG Women’s Open, 2022), seconda nella graduatoria delle plurivincitrici con tre successi, uno nel 2018, e gli altri nel 2004 e 2007 con il nome da nubile di Simon. A fare tripletta anche Mandy Adamson in tempi meno recenti (1995, 1997, 2002).
Il field è di livello e le due grandi favorite sudafricane non avranno certo vita facile. Hanno già dato prova la scorsa settimana della loro buona condizione, classificandosi tra le top ten nel Joburg Ladies Open, la spagnola Ana Pelaez Trivino e la svedese Moa Folke (seconde), la ceca Klara Davidson Spilkova e la danese Nicole Broch Estrup (quarte), l’altra giocatrice di casa Nicole Garcia e l’australiana Kirsten Rudgeley (ottave). Senza trascurare altre proette che hanno già dato prove delle loro qualità come l’argentina Magdalena Simmermacher, le inglesi Meghan MacLaren e Liz Young, la tedesca Olivia Cowan, la svedese Johanna Gustavsson e la finlandese Tiia Koivisto per citarne alcune. Il montepremi è di 320.000 euro.
Bella prova di Clara Manzalini, settima con 216 (71 73 72, +3) colpi, nel Santander Golf Tour - Girona, gara d’apertura del LET Access 2023 disputata sul difficile percorso del Golf Club Peralada (par 71), a Peralada, nei pressi di Girona in Spagna, dove nessuna concorrente è scesa sotto il par.
L’evento si è concluso con maxi spareggio a cinque in cui si è imposta la francese Lucie André (214 - 72 72 70, +1) che ha superato le altre giocatrici con cui aveva concluso alla pari l’evento: la danese Sofie Kibsgaard Nielsen, l’olandese Marit Harryvan, l’inglese Emily Price e la svedese Emma Thorngren.
La vincitrice, 35enne di Bourg-en-Bresse, è al secondo successo sul circuito. Il primo nel Czech Ladies Challenge ottenuto anche questo in uno spareggio nel 2017 anno in cui, dopo alcune stagioni senza vittorie sul Ladies European Tour, è scesa sul secondo circuito femminile europeo rimanendovi fino ad ora. Ha condotto il giro finale in 70 (-1) colpi con tre birdie e due bogey, mentre nel secondo round ha realizzato una “hole in one” (buca 6, par 3, yards 203). Per il titolo ha percepito un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.
In sesta posizione con 215 (+2), e fuori dal playoff per un colpo, la spagnola Teresa Diez Moliner. La Manzalini, che ha concluso la sua gara con un 72 (+1, due birdie, tre bogey), è stata affiancata dalla svizzera Elena Moosmann, in vetta dopo 36 buche imsieme alla Thorngren.
Sono terminate al 33° posto con 227 (+14) Erika De Martini e al 44° con 231 (+18) Martina Flori. Sono uscite al taglio, caduto a 151 (+9), Alessia Fornara, 59ª con 154 (+12), e la dilettante Marta Spiazzi, 67ª con 155 (+13), che nel corso del primo round ha realizzato la prima delle due “hole in one” della gara (buca 12, par 3, yards 176, ferro 7). Si è ritirata dopo un giro Lucrezia Colombotto Rosso.
Prossimo evento del LET Access il Terre Blanche Ladies Open in programma da 13 al 15 aprile sul percorso del Golf De Terre Blanche, a Tourrettes in Francia, dove difenderà il titolo la stessa Colombotto Rosso.
LA VIGILIA - Inizia la stagione 2023 del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, con il Santander Golf Tour - Girona, che avrà luogo dal 1° al 3 marzo sul percorso del Golf Club Peralada, a Peralada, nei pressi di Girona in Spagna, con un montepremi di 40.000 euro (6.400 destinati alla vincitrice).
Saranno in gara sei giocatrici italiane: Lucrezia Colombotto Rosso, Clara Manzalini, Erika De Martini, Alessia Fornara, Martina Flori e la dilettante Marta Spiazzi. Nel field l’inglese Gemma Clews, l’austriaca Katharina Muehlbauer, la scozzese Hannah McCook, l’olandese Zhen Bontan, la svizzera Elena Moosmann, la francese Lucie Malchirand e la tedesca Karolin Lampert.
Il Santander Golf Tour - Girona è la prima delle sedici gare attualmente previste dal calendario, tutte con montepremi compresi tra i 40.000 euro e i 70.000 del Rose Ladies Open (7-9 settembre). Prossimo evento del LET Access il Terre Blanche Ladies Open in programma da 13 al 15 aprile sul percorso del Golf De Terre Blanche, a Tourrettes in Francia, dove difenderà il titolo Lucrezia Colombotto Rosso. Il montepremi sarà di 40.000 euro.
Agathe Laisne ha vinto il Florida's Natural Charity Classic, gara inaugurale dell’Epson Tour 2023, il secondo circuito femminile statunitense che ha un calendario di 22 eventi. La francese ha concluso con 207 (73 68 66, -9) colpi alla pari con Jillian Hollis (68 67 72), che era stata in vetta sin dal round d’apertura, e con la finlandese Kiira Riihijarvi (70 69 68) e poi le ha superate con un birdie alla prima buca di spareggio.
Sul percorso del Country Club of Winter Haven (par 72), a Winter Haven in Florida, si è classificata al 16° posto Roberta Liti con 212 (70 70 72, -4), autrice di una tonica prova anche se ha perso qualcosa nel finale dopo la seconda e la quarta posizione nei primi due round. E’ uscita al taglio l’altra italiana in campo, Angelica Moresco, 117ª con 156 (79 77, +12).
Agathe Laisne ha rimontato dall’ottava piazza con un 66 (-6), grazie a sei birdie (decisivi gli ultimi due a chiudere per agganciare le avversarie), recuperando sei colpi alla Hollis, che non è andata oltre il 72 del par (tre birdie, tre bogey), mentre la Riihijarvi è risalita dalla terza con un 68 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey). La 23enne parigina ha siglato il primo titolo sull’Epson Tour, per un palmarès che comprende anche due vittorie datate 2020 sul LET Access, il secondo tour femminile europeo. Per lei un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.
Sono rimaste fuori dal playoff per un colpo Becca Huffer e la taiwanese Heather Lin, quarte con 208 (-8), ha occupato la sesta posizione con 209 (-7) Auston Kim e sono terminate al settimo con con 210 (-6) la cinese Yan Liu, la malese Natasha Andrea Oon e la francese Perrine Delacour.
LA VIGILIA - Il Florida's Natural Charity Classic apre la stagione 2023 dell’Epson Tour, il secondo circuito femminile statunitense, che ha in calendario 22 eventi in programma fino a ottobre. Si gioca dal 3 al 5 marzo sul percorso del Country Club of Winter Haven, a Winter Haven in Florida, dove saranno in campo due azzurre, Roberta Liti e Angelica Moresco, in un contesto di 132 concorrenti che si confronteranno sulla distanza di 54 buche. Il taglio dopo 36 promuoverà al giro finale le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.
Molte atlete hanno colto l’occasione per mantenere o perfezionare la condizione in attesa che riprenda il LPGA Tour (Drive On Championship, 23 - 26 marzo) come cinque di coloro che hanno ottenuto la ‘carta’ con la posizione nella classifica finale della money list 2022 e che risultano iscritte a quella gara: le cinesi Xiaowen Yin (n. 2) e Yan Liu (n. 9), la finlandese Kiira Riihijarvi (n. 4), la norvegese Celine Borge (n. 6) e Gina Kim (n. 8).
In Florida saranno tra le favorite insieme ad Alexa Pano e all’australiana Gabriela Ruffels, lo scorso anno entrambe in bella evidenza, e a proette più navigate quali Kim Kaufman, Gabby Lemieux e la tedesca Sophie Hausmann. Senza trascurare giocatrici del circuito maggiore in grado di fare la differenza come Brittany Lincicome (otto titoli sul LPGA Tour con due Major) e la svedese Pernilla Lindberg (un successo, ma in un Major). Particolarmente motivata Alana Uriell, che proverà a trasformare in un successo il secondo posto nel 2022, quando fu superata di due colpi dalla coreana Kum-Kang Park, assente.
Anche per Roberta Liti sarà un torneo di transizione in attesa di poter sfruttare la “carta” per il LPGA Tour che ha conquistato a dicembre con il 38° posto nelle LPGA Q-Series, mentre per Angelica Moresco sarà una bella esperienza. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta 30.000 dollari.
Lily May Humphreys ha vinto a sorpresa con 280 (70 70 73 67, -12) colpi, dopo un combattuto ed emozionante finale, il Joburg Ladies Open, evento del Ladies European Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour. Sul difficile percorso del Modderfontein Golf Club (par 73), a Johannesburg in Sudafrica, l’inglese ha superato la spagnola Ana Pelaez Trivino e la svedese Moa Folke, seconde con 282 (-10). In quarta posizione con 283 (-9) la sudafricana Kiera Floyd, la danese Nicole Broch Estrup e la ceca Klara Davidson Spilkova, che per qualche buca del round conclusivo era stata al vertice. In settima con 284 (-8 l’altra sudafricana Nadia Van Der Westhuizen.
Si è classificata al 27° posto con 292 (70 72 74 76, par) Alessandra Fanali, che dopo aver preso la ‘carta’ per il circuito alla Qualifying School nello scorso dicembre, è andata per la terza volta a premio in altrettante gare a cui ha preso parte, dopo essere giunta in precedenza 38ª (Magical Kenya Open) e settima.(Lalla Meryem Cup). Secondo taglio consecutivo subito da Virginia Elena Carta, l’altra azzurra in gara, 98ª con 153 (77 76, +7).
Lily May Humphreys, 20enne di Chelmsford, professionista dal 2021, ha siglato il primo titolo nel circuito alla 27ª presenza. Fino ad ora aveva ottenuto solo un piazzamento tra le top ten e lo scorso anno era terminata 95ª nella Race To Costa del Sol (ordine di merito). Ha rimontato dal sesto posto recuperando i sei colpi di ritardo che aveva da Moa Folke, leader dopo 54 buche, con un 67 (-6, sette birdie, un bogey) e la prodezza le ha fruttato un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
Il LET ora rimarrà in Sudafrica dove avrà luogo, allo Steenberg Golf Club di Città del Capo, l’Investec South African Women's Open (8-11 marzo). Unica azzurra in campo Alessandra Fanali. Il montepremi sarà di 320.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour si sposta dall’Arabia Saudita in Sudafrica per la disputa del Joburg Ladies Open, organizzato in collaborazione con il Sunshine Ladies Tour e in programma dal 1° al 4 marzo sul percorso del Modderfontein Golf Club, a Johannesburg, dove saranno in campo due giocatrici italiane, Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali.
Alla vigilia del quarto evento stagionale del circuito femminile europeo calamita l’attenzione la sudafricana Lee-Anne Pace, 42enne di Paarl, una vittoria sul PGA Tour, undici titoli sul LET, gli ultimi proprio nel suo Paese (Investec South African Women’s Open, 2021-2022) e, al netto di questi due, dodici successi sul Sunshine Ladies Tour. Tra le favorite anche le sue connazionali Nicole Garcia e Cassandra Alexander, che si è imposta negli ultimi due eventi del circuito di casa.
Nel novero delle favorite spazio ad altre giocatrici quali la ceca Klara Spilkova, la svedese Johanna Gustavsson, la spagnola Ana Pelaez Trivino, l’argentina Magdalena Simmermacher, la tedesca Leonie Harm e le inglesi Meghan MacLaren e Alice Hewson. Da seguire anche alcune atlete promosse dal LET Access e, in particolare, la ceca Sara Kouskova, numero uno della money list 2022, la neozelandese Momoka Kobori (n. 3), la tedesca Patricia Isabel Schmidt (n. 4) e l’olandese Lauren Holmey (n. 5).
Virginia Elena Carta ha disputato tutte le prime tre gare classificandosi nell’ordine nona (Kenya Open), 54ª (Lalla Meryem Cup) e subendo un taglio nell’ultima uscita (Saudi International). Alessandra Fanali, che a dicembre ha preso la ‘carta’ alla Qualifying School, ha partecipato solo ai primi due tornei ottenendo un 38° e un settimo posto.
Lo spagnolo Quim Vidal ha vinto con 202 (68 66 68, -14 ) colpi il Red Sea Little Venice Open, secondo evento nel calendario dell’Alps Tour 2023 disputato a Suez, in Egitto. sullo stesso percorso del precedente Ein Bay Open, il Sokhna GC, su 18 buche ricavate dai tracciati A&B (par 72).
Il torneo si è deciso con un maxi spareggio a quattro dopo che lo avevano concluso alla pari insieme al vincitore anche il sorprendente dilettante egiziano Issa Abou El Ela (67 66 69), in vetta sin dal primo giro, e gli olandesi Davey Porsius (68 65 69) e Lars Keunen (70 66 66), che ha raggiunto gli altri tre leader con un birdie sull’ultima buca. Vidal, 23 anni, ha ottenuto il primo titolo sul circuito alla settima gara a cui ha preso parte, la seconda quest’anno dopo le cinque del 2022 da amateur. Ha anche giocato la Qualifying School nello scorso novembre, uscendo al taglio. Per il successo ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro e ora guida l’ordine di merito.
In chiave azzurra belle prove con piazzamento tra i top ten del dilettante Mattia Comotti, sesto con 206 (70 68 68, -10), di Luca Cianchetti, ottavo con 207 (69 69 69, -9), e dell’altro amateur Flavio Michetti, nono con 208 (67 74 67, -8), che dopo un turno era stato nel trio di testa con Issa Abou El Ela e con l’austriaco Lukas Lipold, poi 15° con 210 (-6).
Alle spalle del quartetto che ha disputato il playoff è terminato il francese Oihan Guillamoundeguy, quinto con 205 (-11), che difendeva il titolo, mentre l’iberico Marc Sabria ha affiancato Comotti.
Sono andati a premio altri dieci italiani: Federico Maccario, 13° con 209 (-7), Jacopo Albertoni e Ludovico Addabbo, stesso score di Lipold, quindi Andrea Saracino, 20° con 211 (-5), Edoardo Raffaele Lipparelli, 23° con 212 (-4), Andrea Romano ed Enrico Di Nitto, 26.i con 213 (-3), Riccardo Bregoli e Cristiano Terragni, 33.i con 214 (-2), e Manfredi Manica, 40° con 216 (par).
Il circuito ora riprenderà con l’Alps de Las Castillas in programma dal 20 al 22 aprile al Palomarejos Golf Club di Toledo, in Spagna, anche questo con un montepremi di 40.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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