Ottima prestazione di Lorenzo Scalise, che si è classificato quinto con 270 (67 69 67 67, -18) colpi nello SDC Open, torneo del Challenge Tour organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour sul percorso dello Zebula Golf Estate & Spa (par 72) a Limpopo in Sudafrica. Si è imposto con 263 (62 67 69 65, -25), dopo una corsa di testa, il sudafricano JJ Senekal, che ha avuto ragione del connazionale Casey Jarvis secondo con 267 (-21).
Buone prove, in chiave azzurra, anche di Matteo Manassero, 13° con 274 (68 70 71 65, -14), di Gregorio De Leo, 18° con 275 (70 70 68 67, -13), rispettivamente risaliti dal 44° e dal 35° posto, e di Francesco Laporta, 25° con 276 (71 66 69 70, -12). Non ha superato il taglio Andrea Pavan, 79° con 142 (71 71, -2).
Senekal, 35enne di Somerset Ovest, ha ottenuto il primo titolo sul Challenge Tour, che gli vale anche come secondo sul circuito di casa, chiudendo la sua gara con un 65 (-7), frutto di sette birdie senza bogey. A completare il trionfo sudafricano il terzo posto con 269 (-19) di Pieter Moolman e di Jaco Prinsloo, mentre Scalise è stato affiancato dall’inglese Bradley Bawden.
Scalise, che ha iniziato in sesta posizione passando poi per la 13ª e per la settima, ha concluso la sua corsa con un 67 (-5), il terzo nel suo score, con sette birdie e un doppio bogey. Manassero ha girato in 65 (-7) con un eagle, sette birdie e due bogey, De Leo in 67 (-5) con un eagle, quattro birdie e un bogey e Laporta in 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey.
LA VIGILIA - Terza gara stagionale delle prime quattro nel calendario del Challenge Tour programmate in Sudafrica e organizzate in collaborazione con il Sunshine Tour. Sul percorso dello Zebula Golf Estate & Spa, a Limpopo, si disputa dal 16 al 19 febbraio la seconda edizione dello SDC Open al quale partecipano cinque giocatori italiani: Andrea Pavan, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Matteo Manassero e Gregorio De Leo.
Favoriti i padroni di casa, che sono in numero preponderante e che possono contare in particolare su Brandon Stone, Jaco Van Zyl, Jacques Kruyswijk, JJ Senekal e Ruan Conradie, ma con parecchi altri in grado di dire la loro. Tra gli “stranieri” ricordiamo l’inglese Alfie Plant, i danesi Nicolai Kristensen e Joachim B. Hansen, i francesi Pierre Pineau e Ugo Coussaud, i tedeschi Velten Meyer e Marc Hammer, lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco e Benjamin Follet-Smith, dello Zimbabwe, a segno nel Bain’s Whisky Cape Town Open, primo evento stagionale. Assente il transalpino Clément Sordet, campione in carica, impegnato nel Thailand Classic sul DP World Tour.
Andrea Pavan, anche lui tra i favoriti, è andato vicino al successo a Cape Town (4°) e appare in un buon momento di condizione. Altalenanti Scalise, Manassero e Laporta, gli ultimi due tesi a cancellare il taglio subito nella Dimension Data Pro-Am, stessa sorte subita da De Leo, che era all’esordio stagionale. Il montepremi è di 350.000 dollari.
L’Italia va in buca e fa sistema verso la Ryder Cup. A 230 giorni dalla super sfida tra il Team Europe e il Team Usa, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre al Marco Simone Golf & Country Club, oltre 10.000 persone tra Roma, a Viale delle Magnolie nel cuore di Villa Borghese, e Milano in Piazza del Duomo, hanno scoperto da vicino la magia del golf. Ministri del Governo italiano, il Sindaco di Roma, Ambasciatori, Presidenti federali, personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo hanno partecipato con passione ed entusiasmo all’evento “Golf in Piazza”, primo appuntamento della “Road to Rome 2023”. Una giornata importante per il golf italiano, colorata dal sorriso di tantissimi bambini che hanno riempito tra gioia e divertimento due luoghi simbolo di Roma e Milano. Verso un appuntamento, quello riguardante la Ryder Cup 2023, che rappresenta anche un volano non solo per il turismo ma per promuovere anche la candidatura Expo Roma 2030 e quella di altri grandi appuntamenti internazionali.
Dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, al Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri fino al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri e all’Ambasciatore e Presidente del Comitato Promotore Expo 2030 Giampiero Massolo per quel che riguarda la Capitale. Dal Ministro del Turismo Daniela Santanchè, all’Amministratore Delegato ENIT Ivana Jelinic, al Sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi Regione Lombardia Antonio Rossi, all’Assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili Comune di Milano Martina Riva, al vicepresidente CONI Claudia Giordani, a Milano.
Tanti i rappresentanti del mondo delle Istituzioni che hanno partecipato con grande entusiasmo, esibendosi anche tra le 12 postazioni di prova allestite per l’occasione.
Nella Città Eterna sono intervenuti anche: il Presidente della Federgolf Franco Chimenti, il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 Gian Paolo Montali, Gabriele Gravina e Paolo Barelli, rispettivamente Presidente della Federcalcio e della Federnuoto, il Consigliere Federale FIG Andrea Pischiutta e il Presidente Comitato Regionale Lazio FIG Carlo Scatena. E ancora: Marco Tardelli, tra gli eroi del Mundial ’82; Carlo Molfetta, medaglia d'oro nel taekwondo ai Giochi di Londra 2012; Beppe Incocciati ex calciatore del Milan e del Napoli di Maradona; il giornalista televisivo Jimmy Ghione; l’attore e comico Massimo Lopez. Mentre a Milano hanno partecipato anche: Sandro Pappalardo, Consigliere cda ENIT; Maria Amelia Lolli Ghetti, Vicepresidente Vicario FIG; Alberto Treves de Bonfili, Consigliere Federale; Marta Maestroni, Segretario Generale FIG; Carlo Borghi, Presidente Comitato Regionale Lombardia; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali. Presente anche Nicolò Mornati, Director Summer Sports & Business Development
Tra i testimonial a Piazza del Duomo, oltre ai professionisti azzurri Filippo Celli, Federico Livio,e Gianmaria Rean Trinchero, anche gli ex calciatori Giuseppe Dossena, Massimo Mauro, Antonio Cabrini, Evaristo Beccalossi e Mauro Tassotti
I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Il patrocinio del Comune di Roma e del Comune di Milano e il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere, Acqua San Bernardo (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner).
Le dichiarazioni
Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale: “La Ryder Cup rappresenta un formidabile volano commerciale. Un’occasione imperdibile anche per dare impulso al turismo e rivelare a tutto il mondo i tesori di casa nostra. Non solo. Ma è al tempo stessa un'opportunità straordinaria per far conoscere il 'sistema Italia' qualora il nostro Paese, così come auspico, venga indicato come sede di Expo 2030. La Ryder Cup è un appuntamento con la storia, merito anche della popolarità mondiale che questo evento vanta. Un interesse globale che presenterà un volto nuovo della Città Eterna, capace di ospitare uno dei maggiori avvenimenti sportivi a livello mondiale. Si tratta di un appuntamento straordinario che, unito alla grande macchina organizzativa che è già in moto per il Giubileo, dimostrerà la capacità ricettiva e organizzativa di Roma e di tutto il Paese. La Ryder e i grandi appuntamenti che il Governo ha già pianificato, costituiscono a mio avviso le fondamenta di quelli che saranno i progetti finalizzati all'Expo 2030”.
Daniela Santanchè, Ministro del Turismo: “Come italiani dobbiamo essere orgogliosi di essere riusciti a portare la Ryder Cup, che è la più grande manifestazione di golf al mondo, in Italia, a Roma.
Partiamo oggi da qui, ma siamo presenti anche a Roma, per avviare il percorso che consentirà di avvicinarci a settembre e diffondere la conoscenza di uno sport che non è elitario come può sembrare a primo impatto, e che anzi è uno sport per tutti, dai giovani ai meno giovani. E lo sport è socialità e convivialità, due dimensioni che sono di cruciale importanza per i nostri giovani, perché li allontanano da strade pericolose e li aiutano a crescere, stando anche a contatto con il verde e l'ambiente.
Insomma, siamo qui oggi a celebrare l'importanza del gioco di squadra, perché è questo che permette di raccogliere grandi risultati, e se siamo riusciti a portare la Ryder Cup in Italia è grazie alla collaborazione con Federgolf e i Ministri degli Esteri e dello Sport.
Come Ministro del Turismo, poi, io non posso che esserne fiera e felice: lo sport è una leva fondamentale del turismo, e il golf e la Ryder Cup in particolare porteranno importanti flussi turistici nella nostra Nazione, generando indotti non indifferenti per la nostra economia”.
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: “L’evento di oggi non è stato solo un passo ulteriore verso la straordinaria Ryder Cup italiana, ma uno spot per il golf, per promuovere la sua dimensione sociale, rispettosa dell’ambiente, accessibile a tutti. La presenza di tante persone di tutte le età, di famiglie, a partire dai bambini, fa ben sperare che anche in Italia questa disciplina possa diventare popolare tanto quanto lo è in Europa e nel mondo. Questa mattina, nella meravigliosa scenografia di Villa Borghese, mi sono davvero divertito; certo devo sicuramente affinare la tecnica, ma credo di poter avere ottime possibilità di miglioramento e di abbassare il mio handicap di golfista novizio. Ringrazio i colleghi, Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, e Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, per il prezioso supporto al progetto Ryder per incentivare la diplomazia del golf e la sua straordinaria funzione di promozione turistica. Grazie anche al Presidente Franco Chimenti e alla Federazione Italiana Golf per il lavoro che stanno svolgendo in vista di uno dei più grandi avvenimenti sportivi a livello mondiale, nel quale la squadra che rappresenterà l’Europa affronterà quella USA e dove i tifosi del nostro Continente faranno il tifo per i colori europei, un segno di forte unione che spero possa essere di esempio per tutti”.
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “La Ryder Cup di Roma è motivo di orgoglio per tutto il Paese, un appuntamento incredibile che vedrà il Team Europe, unito sotto un’unica bandiera, sfidare al Marco Simone Golf & Country Club il Team Usa nel terzo evento sportivo più importante al mondo. L’attesa è altissima e, a 230 giorni dal via, di concerto con il Ministero del Turismo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministro per lo Sport e i Giovani, abbiamo deciso di organizzare un doppio evento – ‘Golf in Piazza’ - in luoghi simbolo di Roma e Milano, che si è rivelato un trionfo. Un Open Day che servirà ad avvicinare sempre più persone a questo sport. Perché il golf è di tutti e per tutti. La Ryder Cup segnerà una svolta epocale per il movimento e contribuirà a rafforzare l’immagine del Paese agli occhi del mondo in relazione all’organizzazione di grandi appuntamenti internazionali. Un ringraziamento al Governo, a tutte le Istituzioni per il supporto sempre mostratoci e ai Presidenti federali per la loro importantissima vicinanza. Questo è un grande progetto di tutta l’Italia”.
Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023: “Nel segno del Progetto Ryder Cup 2023, che ha la valorizzazione del territorio, da Nord a Sud, tra i suoi punti imprescindibili, è tornato ‘Golf in Piazza’. Con un doppio show promozionale nell’ambito di uno sport inclusivo ed educativo, che ha visto coinvolte oltre 10.000 persone. Tra pochi mesi a Roma, per la Ryder Cup, arriveranno 300.000 persone da tutto il mondo. Una vetrina unica per l’Italia, per dare ancora più slancio al turismo, anche golfistico. I biglietti sono esauriti con richieste arrivate da oltre 120 Paesi diversi. Alla Ryder Cup italiana, in occasione della Collezione Numismatica 2023, è stata dedicata un’apposita moneta. Un fatto storico che simboleggia il coinvolgimento di tutta la nazione e rappresenta uno strumento di valorizzazione per l'immagine dell'Italia nel mondo. Vedere il golf e la Ryder Cup al fianco di icone del patrimonio storico, artistico e culturale italiano è davvero emozionante. Un grazie alle Istituzioni, presenti oggi in massa, per aver creduto in questo grande progetto che esalterà anche il brand Italia”.
Il viaggio verso la Ryder Cup si arricchisce di un nuovo, doppio appuntamento: sabato 11 febbraio, dalle ore 10:00 alle 17:00, per la prima volta contemporaneamente a Roma in via delle Magnolie, nel cuore di Villa Borghese, e a Milano in Piazza del Duomo, torna “Golf in Piazza”, primo evento del 2023 della “Road to Rome”.
Torna “Golf in Piazza”, lo show è doppio tra Roma e Milano - Quando il countdown segnerà -230 giorni alla sfida tra il Team Europe e il Team Usa - che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre - il golf tornerà a riaprire le porte. Per avvicinare sempre più persone a uno sport inclusivo, per tutti e di tutti. Nell’ambito di una disciplina educativa e dallo spessore valoriale. E nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che ha la valorizzazione del territorio – da Nord a Sud – e del turismo tra i suoi punti cardine.
Dodici postazioni di prova, tra golf e animazione. Per un divertimento formato famiglia - Via delle Magnolie e Piazza del Duomo sono pronte a trasformarsi in un “green”. Saranno 12 le postazioni di prova, con tanti contest – ma anche attività di animazione e musica – che permetteranno a chiunque lo vorrà di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di appositi istruttori. Per un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione e solidarietà.
All’evento sono attesi il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti e il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 Gian Paolo Montali.
I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Il patrocinio del Comune di Roma e del Comune di Milano e il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere, Acqua San Bernardo (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner).
Sinfonia svedese nella Lalla Meryem Cup, con il successo di Maja Stark (207, -12) e con il secondo posto di Linn Grant (211, -8), le migliori atlete svedesi del momento. Sul percorso del Blue Course (par 73) al Royal Golf Dar Es Salam di Rabat in Marocco, nel torneo del Ladies European Tour, bella prestazione di Alessandra Fanali, settima con 217 (71 73 73, -2), alla seconda gara sul Ladies European Tour dopo aver conquistato la ‘carta’ alla Qualifying School di dicembre, e 54° posto con 228 (75 78 75, +9) per Virginia Elena Carta.
Maja Stark (71 67 69), 23enne di Abbekas, ha portato a sei i titoli sul circuito in un palmarès che comprende anche un successo sul LPGA Tour e uno sul LET Access. Ha preso il comando nel secondo round e poi lo ha mantenuto con un parziale di 69 (-4, sei birdie, due bogey). Al terzo posto con 212 (-7) l’indiana Aditi Ashok, che ha confermato l’ottima forma che l’ha portata al successo la scorsa settimana nel Magical Kenya Open, al quarto con 213 (-6) la svizzera Albane Valenzuela e al quinto con 216 (-3) la ceca Jana Melichova e la spagnola Ana Pelaez Trivino. Alla vincitrice è andato un assegno di 67.500 euro su un montepremi di 450.000 euro.
LA VIGILIA - Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali prendono parte alla Lalla Meryem Cup, secondo evento stagionale del Ladies European Tour in programma dal 9 all’11 febbraio sul percorso del Blue Course al Royal Golf Dar Es Salam di Rabat in Marocco.
Ottimo il field nel quale sono presenti le prime otto classificate nella Race to Costa del Sol (money list) dello scorso anno, nell’ordine le svedesi Linn Grant, Maja Stark e Johanna Gustavsson, la belga Manon De Roey, la spagnola Ana Pelaez Trivino, l’argentina Magdalena Simmermacher, l’inglese Meghan MacLaren e l’altra svedese Caroline Hedwall.
Sono tra le favorite, ma dovranno confrontarsi con numerose avversarie di peso tra le quali, in particolare, l’indiana Aditi Ashok, che la scorsa settimana ha trionfato nel Magical Kenya Ladies Open con nove colpi di vantaggio sull’inglese Alice Hewson e sulla thailandese April Angurasaranee, entrambe nuovamente in campo.
Da seguire anche la ceca Sara Kouskova, numero uno del LET Access 2022, le tedesche Chiara Noja, numero due, Olivia Cowan ed Esther Henseleit e le due atlete di casa più note, Ines Laklalech, prima marocchina ad essersi imposta sul LET (Lacoste Open de France, 2022), e Maha Haddioui. Può dire la sua anche Virginia Elena Carta, nona in Kenya.
Difende il titolo conquistato nel 2019 (nei successivi tre anni torneo non disputato) la spagnola Nuria Iturrioz, 27enne di Son Servera (Mallorca) con tre vittorie in carriera. E’ una delle quattro proette nella storia dell’evento ad aver realizzato la doppietta - con l’altro alloro ottenuto nel 2016 - preceduta dalle inglesi Lora Fairclough (1996, 1999), Johanna Head (2002, 2003, unica a imporsi consecutivamente), e dalla francese Gwladys Nocera (2007, 2015). La gara, giunta alla 26ª edizione, è nata nel 1993 e nelle prime 15 non ha fatto parte del LET. In questo frangente c’è stato il solo successo italiano ad opera di Sophie Sandolo (2006). Dal 2010 il torneo è entrato nel circuito europeo quasi sempre frequentato da proette di rilievo come, ad esempio, la thailandese Ariya Jutanugarn, ex numero uno mondiale, a segno nel 2013. Il montepremi è di 450.000 euro.
Il sudafricano Oliver Bekker è stato il protagonista della Dimension Data Pro-Am che ha vinto con 267 (67 68 64 68, -22) colpi, quattro di vantaggio sullo svedese Adam Blomme, secondo con 271 (-18). Azzurri a metà classifica: Renato Paratore si è classificato 28° con 280 (72 68 70 70, -9), Andrea Pavan 34° con 281 (68 74 69 70, -8) e Lorenzo Scalise 46° con 282 (68 73 71 70, -7).
Il torneo, organizzato in collaborazione da Challenge Tour e Sunshine Tour, si è disputato a George, in Sudafrica, con formula Pro-Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Fancourt Golf Estate (Montagu Course par 72, Outeniqua Course par 72, The Links Course par 73) tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player e considerati tra i 20 migliori del Paese, dove i 156 concorrenti si sono alternati per tre round e poi i 70 rimasti dopo il taglio effettuato a 54 buche hanno concluso sul Montagu.
Oliver Bekker, 38enne di Pretoria, ha firmato l’ottavo titolo sul circuito sudafricano che gli vale anche come primo sul Challenge Tour. Ha condotto il giro finale con un buon ritmo in 68 colpi (-4, cinque birdie, un bogey) che gli ha permesso di tenere a debita distanza gli avversari. Per la prodezza ha ricevuto un assegno di 58.274 euro su un montepremi di circa 370.000 euro (7.000.000 di rand la cifra ufficiale).
Al terzo posto con 273 (-16) l’inglese Chris Paisley e il sudafricano Hennie O’Kennedy, al quinto con 274 (-15) un altro giocatore di casa, Brandon Stone, e al sesto con 275 (-14) ancora un sudafricano, JJ Senekal, insieme all’irlandese Conor Purcell e al francese Ugo Coussaud.
Il tre italiani hanno condotto il turno conclusivo tutti in 70 (-2) colpi: Paratore, la scorsa settimana 14° nel Bain’s Whisky Cape Town Open, con sei birdie e due doppi bogey, Pavan, quarto nella stessa occasione, con quattro birdie e due bogey, e Scalise con cinque birdie e tre bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 213 (-4), Matteo Manassero, 71° con 214 (-3), Francesco Laporta, 87° con 215 (-2), Lorenzo Gagli, 111° con 219 (+2), e Gregorio De Leo, 117° con 220 (+3).
LA VIGILIA - Seconda delle quattro gare in Sudafrica che aprono la stagione del Challenge Tour, tutte organizzate in collaborazione con il Sunshine Tour. A George si disputa dal 9 al 12 febbraio la Dimension Data Pro-Am con la partecipazione di sette giocatori italiani: Andrea Pavan, Renato Paratore, Matteo Manassero, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Lorenzo Scalise e Gregorio De Leo.
Il torneo, nato nel 1996, giunto alla 28ª edizione e in passato anche nel calendario del DP World Tour, si disputa con formula pro am (un pro e un dilettante) al Fancourt Golf Estate, sui tre percorsi del Montagu Course, dell’Outeniqua Course e del The Links Course, tutti disegnati dall’icona del golf sudafricano Gary Player e considerati tra i 20 migliori del Paese. In gara 156 concorrenti, che si alterneranno sui tre tracciati con taglio dopo 54 buche.
Nel field numerosi giocatori con un passato vincente sul circuito maggiore tra i quali ricordiamo, oltre a Manassero, Pavan e Paratore, i danesi Joachim B. Hansen e Lucas Bjerregaard, gli inglesi Chris Wood e Steven Brown, lo spagnolo Alvaro Quiros e i sudafricani Brandon Stone, Thomas Aiken, Hennie Otto (due Open d’Italia, 2008-2014) e Darren Fichardt.
Gli ultimi due sono tra gli otto past winner in gara e in particolare Fichardt è uno dei due che sia stato capace di imporsi per due volte (2004-2010). L’altro è Nick Price, dello Zimbabwe, con doppietta consecutiva (1997-1998) nei primi sette anni dell’evento quando, oltre a lui, lo firmarono campioni quali Darren Clarke, Retief Goosen e Lee Westwood. Altri vincitori in campo, i sudafricani Wilco Nienaber (2021), Jaco Van Zyl (2013), Oliver Bekker (2012), James Kamte (2008), il canadese nato in Scozia Alan McLean (2006) e lo svedese Philip Eriksson (2019).
In chiave azzurra si attendono conferme da Pavan e da Paratore, rispettivamente quarto e quattordicesimo nel Bain’s Whisky Cape Town Open, il torneo d’apertura appannaggio di Benjamin Follett-Smith, dello Zimbabwe, che proverà a concedere il bis. Il montepremi è di 7.000.000 di rand (circa 370.000 euro).
Una moneta dedicata alla Ryder Cup 2023 italiana. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e il Poligrafico e Zecca dello Stato, hanno presentato a Roma, presso la Sala Ciampi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la nuova Collezione Numismatica 2023, emessa dal MEF e coniata dalla Zecca dello Stato. Una Collezione all’insegna dell’innovazione con omaggi al sociale, allo sport, alla moda e allo spettacolo.
Dedicata alla Ryder Cup 2023 italiana una moneta 10 euro in argento rodiato - Alla 44esima edizione della Ryder Cup di Roma, fatto storico, è stata dedicata una moneta da 10 euro in argento rodiato (diametro di 34 millimetri per 22 grammi di peso). Non una semplice fior di conio, ma una moneta con elementi colorati ed effetto tridimensionale. Creata dall’artista Annalisa Masini, sul dritto è stato impresso il logo ufficiale della Ryder Cup che si staglia su una pallina da golf. Nel giro, la scritta Repubblica Italiana, separata ai lati da due bande di colore rosso e blu, identificative rispettivamente dell’Europa e degli Stati Uniti d’America che si sfideranno dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club. Al rovescio una raffigurazione del Colosseo, a rappresentare l’Italia che ospita per la prima volta (nella storia quasi centenaria della competizione) il trofeo, e nel giro una interpretazione grafica del campo da golf su cui campeggia la scritta Ryder Cup 2023.
All’evento, moderato dal Giornalista Salvo Sottile, hanno preso parte, tra gli altri: il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, l’Amministratore Delegato del Poligrafico e Zecca dello Stato Francesca Reich, il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 Gian Paolo Montali.
Dalla moneta per la tutela dell’ambiente all’omaggio a Raffaella Carrà e a Italo Calvino, fino ad arrivare alle Olimpiadi nel nostro Paese (da Cortina 1956 a Roma 1960 e Torino 2006, guardando a Milano-Cortina 2026). Queste e molte altre le eccellenze inserite nella Collezione Numismatica 2023. Tra loro, appunto, la Ryder Cup 2023.
Giovanni Binaghi ha ottenuto un bel quarto posto con 282 (73 69 69 71, -6) colpi dopo una bella rimonta iniziata dal 33°, passando poi per il 17° e l’ottavo, nel 93° Portuguese International Amateur Championship disputato sul percorso del Montado Golf Resort (par 72) a Palmela, nel distretto di Setubal in Portogallo. Ha dominato lo spagnolo Angel Ayora Fanegas, che si è imposto con 272 (68 66 67 71, -16) colpi, sei.di vantaggio sull’inglese Jack McPhail, secondo con 278 (-10). Al terzo posto con 280 (-6) l’irlandese Sean Keeling e, insieme a Binaghi, il portoghese Hugo Josè Camelo Ferreira, l’inglese Will Coxon e l’ucraino Lev Grinberg.
Buona prova anche di Bruno Frontero, 13° con 286 (76 69 71 70, -2), mentre sono stati altalenanti Mattia Comotti, 25° con 289 (69 71 78 71, +1), e Pietro Boeris, 36° con 294 (73 74 71 76, +6).
Dopo 54 buche sono usciti al taglio, caduto a 218 (+2): Elia Dallanegra, 41° con 219 (+3), Alessandro Nardini, 59° con 223 (+7), Gianmarco Manfredi, 83° con 228 (+12), Marco Florioli e Miguel Orzi, 92.i con 230 (+14), e Tommaso Rossin, 100° con 233 (+17).
Nella Nations Cup successo di Spagna 1 (Aguilera Martin, Ayora Fanegas, Siyuan Hao) con 414 (138 137 139, -18) colpi seguita da Italia 1 (Florioli, Binaghi, Frontero) e da Portogallo 1 con 427 (-5). Al decimo posto Italia 2 (Manfredi, Nardini, Comotti) con 435 (+3) e al 16° Italia 3 (Rossin, Dallanegra, Orzi) con 447 (+15). Gli azzurri sono tati accompagnati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti maschile, e dall’allenatore Alessandro Bandini.
Trasferta in Portogallo per i giocatori azzurri dove si disputa il 93° Portuguese International Amateur Championship (8-11 febbraio) sul percorso del Montado Golf Resort a Palmela, nel distretto di Setubal, dove a fine gennaio si è svolto l’evento in versione femminile.
Fanno parte del team azzurro Marco Florioli, Miguel Orzi, Bruno Frontero, Alessandro Nardini, Mattia Comotti, Elia Dallanegra, Giovanni Binaghi, Tommaso Rossin e Gianmarco Manfredi, che sono accompagnati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti maschile, e dall’allenatore Alessandro Bandini. Tra gli iscritti anche Eugenio Bernardi.
Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Dopo tre round si assegnerà la Nations Cup.
I giocatori italiani non vincono il torneo dal 2016, quando si impose Guido Migliozzi, terzo titolo conquistato di fila dopo quelli di Paolo Ferraris (2015) e di Renato Paratore (2014).
Con questo torneo iniziano per i Boys le qualificazioni per la Junior Ryder Cup. La sfida a livello giovanile, tra il Team Europe e il Team USA svolgerà dal 26 al 28 settembre su due differenti percorsi: il Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano che ospiterà i primi due giorni di gara, e il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dove andrà in scena l’atto finale e teatro, subito dopo (dal 29 settembre al 1° ottobre), della Ryder Cup 2023.
Scottie Scheffler mattatore nel WM Phoenix Open. Ha vinto il torneo per il secondo anno consecutivo, è tornato numero uno al mondo e ha intascato un assegno di 3.600.000 dollari su un montepremi di 20.000.000 di dollari, quanti ne metteva in palio l’evento “elevato” del PGA Tour.
Sul famoso Stadium Course (par 71) del TPC Scottsdale, nella città da cui il circolo prende il nome in Arizona, in una gara avversata in buona parte dal maltempo, Scheffler (265 - 68 64 68 65, -19) ha preso il comando dopo due round e poi ha mantenuto alti i ritmi soprattutto per evitare l’aggancio dell’avversario più tenace e forse meno atteso, il canadese Nick Taylor, secondo con 267 (-17). Nulla hanno potuto lo spagnolo Jon Rahm, terzo con 270 (-14), e Justin Thomas, quarto con 271 (-13), ma soprattutto il nordirlandese Rory McIlroy (32° con 280, -4) che non è stato assolutamente il grado di difendere la leadership mondiale e ora sceso al secondo posto nel ranking.
Scott Alexander Scheffler, 26enne di Ridgewood (New Jersey), ha concluso la sua corsa con un parziale di 65 (-6, un eagle, quattro birdie) e ha portato a cinque i titoli sul circuito, comprensivi di un major (Masters Tournament, 2022) e di un WGC (Dell Technologies Match Play, 2022). In 94 presenze sul circuito ha ottenuto anche 30 top ten. E’ stato il settimo giocatore a fare doppietta nella storia della gara preceduto dal giapponese Hideki Matsuyama (29° con 279, -5) nel 2016 e 2017 e il 17° vincitore multiplo. E’ tornato numero 1 dopo esserlo stato per 30 settimane tra marzo e ottobre dello scorso anno. Con i 500 punti guadagnati si è portato dal 38° al 5° posto nella graduatoria della FedEx Cup dove è rimasto in vetta Jon Rahm.
Da sottolineare la bella prova di Nick Taylor, 34enne di Winnipeg con due vittorie sul tour, che nel round finale ha tenuto sempre sulla corda Scheffler segnando anche lui un 65 (sette birdie, un bogey) e terminando secondo per la prima volta in 235 partecipazioni.
Al quinto posto con 272 (-12) l’australiano Jason Day e al sesto con 273 (-11) Sam Burns. Jordan Spieth (200° taglio superato in 242 gare e 80ª top ten), l’inglese Tyrrell Hatton e il coreano Sungjae Im. Sono usciti dopo 36 buche Francesco Molinari, 128° con 152 (75 77, +10), e stessa sorte per Patrick Cantlay, 67° con 143 (+1), e per Collin Morikawa, 88° con 145 (+3).
“Buca in uno” di Rickie Fowler - Rickie Fowler, vincitore nel 2019, ha realizzato una “hole in one” alla buca 7, par 3 di 216 yards, utilizzando un ferro 6. E’ la sua terza personale e la quinta su quella buca in 85 edizioni dell’evento. Fowler ha girato in 70 (-1), unendo all’ace quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey, e si è classificato 10° con 274 (-10), alla pari con Xander Schauffele.
TERZO GIRO - Vincere non solo per bissare l'impresa dello scorso anno, ma per tornare anche numero 1 mondiale. E' questo il doppio obiettivo di Scottie Scheffler che in Arizona, dopo il terzo round del Phoenix Open, torneo del PGA Tour, con uno totale di 200 (68 64 68, -13) è rimasto al comando della classifica. A Scottsdale, ad un giro dal termine della competizione, l'americano ha due colpi di vantaggio sullo spagnolo Jon Rahm (terzo nel world ranking) e sul canadese Nick Taylor, entrambi secondi con 202 (-11) davanti a Jordan Spieth e ad Adam Hadwin, quarti con 203 (-10).
Rischia grosso Rory McIlroy. Il nordirlandese, 28° con 210 (-3), può perdere la leadership mondiale. A Scheffler per riprendersi lo scettro potrebbe bastare non solo un successo ma anche un secondo posto nel caso McIlroy chiudesse la competizione oltre il 36°. E’ uscito al taglio Francesco Molinari.
In Arizona è in palio un montepremi di 20 milioni di dollari, di cui 3.600.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Nuovi ritardi e nuova sospensione a Scottsdale nel Phoenix Open. Il torneo del PGA Tour, che vanta un montepremi di 20 milioni di dollari, non ha però certo deluso le attese nel secondo round, fermato anzitempo per l'arrivo dell'oscurità. Scottie Scheffler, numero 2 mondiale e campione in carica, con un parziale di 64 (-7) su un totale di 132 (68 64, -10), è volato in testa alla classifica provvisoria e ora ha due colpi di vantaggio sullo spagnolo Jon Rahm, secondo con 134 (-8) e terzo nel world ranking. Sul "-8" ma dopo 10 buche giocate c'è anche il canadese Adam Hadwin, tra le sorprese della competizione.
Può già invece considerarsi conclusa la gara di Francesco Molinari, 129° con 152 (75 77, +10). Rimonta Rory McIlroy. Il nordirlandese, numero 1 al mondo, nelle prime 13 buche giocate del secondo giro ha realizzato cinque birdie, risalendo dalla 82ª alla 18ª posizione con "-3"
PRIMO GIRO - Vento, freddo, ritardi e poi lo stop per l'arrivo dell'oscurità. In Arizona il primo round del Phoenix Open, torneo del PGA Tour, è stato caratterizzato dal maltempo. Classifica provvisoria a Scottsdale dove per la prima volta nella storia del circuito due canadesi, Nick Taylor e Adam Hadwin, con uno score di 66 (-5) colpi, potrebbero chiudere al comando il primo round. Dietro di loro, con 67 (-4), in 3/a posizione c'è Xander Schauffele, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo. Sempre sul "-4", rispettivamente però dopo 13 e 10 buche giocate, ecco l'americano Jim Herman e l'australiano Jason Day.
Al TPC Scottsdale (Stadium Course, par 71) buona partenza pure per Jon Rahm. Lo spagnolo, numero 3 al mondo, è momentaneamente 6/o con "-3" dopo 13. Più indietro Scottie Scheffler. Secondo nel world ranking, campione in carica, lo statunitense è 19/o con "-1" dopo 11. In un appuntamento che mette in palio 20 milioni di dollari, non è cominciata al meglio la gara di Rory McIlroy, numero 1 al mondo, e di Francesco Molinari. Il nordirlandese ha chiuso il giro di apertura con un totale di 73 (+2) ed è 82/o al pari, tra gli altri, dell'azzurro e di Patrick Cantlay. Ma con una differenza. Il torinese Molinari ha giocato finora 13 buche, con due bogey 'segnati' rispettivamente alla prima e all'ultima buca giocata
LA VIGILIA - Francesco Molinari torna sul PGA Tour partecipando al WM Phoenix Open, “evento elevato” del circuito giunto all’85ª edizione e in programma dal 9 al 12 febbraio sul famoso Stadium Course del TPC Scottsdale nella città da cui il circolo prende il nome in Arizona. Difende il titolo Scottie Scheffler, numero due del World Ranking, in un field delle grandi occasioni in cui figurano 17 giocatori tra i primi 20 della classifica mondiale, compresi otto dei primi dieci. Presenze a cui non è estraneo il super montepremi di 20 milioni di dollari. (8.2 milioni lo scorso anno) con prima moneta di 3,6 milioni di dollari.
Spettacolo assicurato, dunque, con in particolare Rory McIlroy, numero 1, Jon Rahm, numero 3, Patrick Cantlay (n. 5), Xander Schauffele (n. 6), Collin Morikawa (n. 7), Justin Thomas (n. 9) e Matt Fitzpatrick (n. 10), oltre a Scheffler naturalmente. Occhio però a Viktor Hovland (n. 11), Tony Finau (n. 13) e a Tom Kim (n. 14) capaci di cambiare le carte in tavola.
Interessante anche la lotta per il trono mondiale. Scheffler e Rahm vogliono soppiantare McIlroy, ma il primo ha fallito più volte nelle scorse settimane l’attacco in condizioni quanto mai favorevoli e in assenza del numero 1, mentre è apparso più concreto lo spagnolo che è risalito in terza posizione a suon di vittorie. Si compete sul filo dei centesimi e ogni piccolo passo avanti può essere un successo, anche se con McIlroy in campo per gli inseguitori le cose si complicano parecchio.
Molinari, “hole in one” da ricordare - Spettacolo nello spettacolo il percorso con la suggestiva buca 16 - un par tre con le tribune - chiamata “The Coliseum” e unica al mondo. Francesco Molinari vi ritorna con il ricordo di una “hole in one” realizzata nel 2015 durante il terzo giro utilizzando un pitching wedge (la nona nella storia dell’evento) che mandò in visibilio ventimila spettatori letteralmente scatenati negli applausi e nel riempire di lattine vuote il campo. Il torinese si classificò 22° nella gara vinta da Brooks Koepka.
E’ la quarta presenza dell’azzurro sul PGA Tour 2022-2023 (iniziato a settembre scorso), dopo due tornei terminati a premio e il terzo (RMS Classic) di novembre finito al taglio. Attualmente le condizioni sono completamente diverse dopo il bell’inizio di stagione sul DP World Tour, prima come capitano e trascinatore del team dell’Europa Continentale nella vittoriosa Hero Cup poi con la quinta piazza nell’Abu Dhabi HSBC Championship.
Matsuyama cerca il tris - Oltre a Scheffler, vi saranno altri cinque past winner dei quali due possono aspirare al triplete, prerogativa di soli quattro giocatori (Arnold Palmer, unico con tre titoli di fila, Gene Littler, Mark Calcavecchia e Phil Michelson). Sono J.B. Holmes (2006-2008) e il giapponese Hideki Matsuyama (2016-2017), il quarto ad aver infilato la doppietta consecutiva dopo Ben Hogan. Jimmy Demaret e Johnny Miller. Possono, invece, provare a concedere il bis Webb Simpson (2020), Rickie Fowler (2019), e Gary Woodland (2018). Una curiosità: Matsuyama è uno dei due stranieri che dal 2000 hanno impedito il successo agli statunitensi. L’altro è l’australiano Aaron Baddeley (2007) assente nell’occasione.
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 – Il WM Phoenix Open sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 9 febbraio e venerdì 10, dalle ore 21,30 alle ore 1,30; sabato 11, dalle ore 19 alle ore 0,30; domenica 12, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Bella prova di Jacopo Vecchi Fossa che si è classificato al secondo posto con 203 (63 72 68, -7) colpi nell’Egyptian Swing 2 @Madinaty Golf Club, il secondo torneo stagionale del MENA Tour disputato al Madinaty Golf Club (par 70) di El Qahera El Gididaa, in Egitto.
Si è imposto con 199 (65 67 67, -11) Brandon Robinson Thompson. Preso il comando dopo il secondo round, l’inglese ha concluso poi vittoriosamente la sua corsa con un 67 (-3, quattro birdie e un bogey) che gli è valso la prima moneta di 13.500 dollari su un montepremi di 75.000 dollari.
Jacopo Vecchi Fossa, leader dopo un turno, ha compromesso le sue chances con un 72 (+2) nel secondo, ma è poi riuscito a risalire con un 68 (-2) sopperendo a una falsa partenza (doppio bogey) con cinque birdie sulle ultime undici buche contro un bogey. Per lui un assegno di 9.000 dollari.
Ha confermato il suo buon momento l’inglese Ben Jones, a segno nel precedente Egyptian Swing 1, terminato terzo con 204 (-6). In quarta posizione con 206 (-4) l’irlandese Gavin Moynihan, lo svedese Christofer Rahm, lo scozzese Daniel Kay e l’inglese Luke Joy.
A premio Aron Zemmer, 38° con 214 (+4), vincitore a dicembre del MENA Tour Tournament 4, e Alessandro Tadini, 48° con 219 (+9). Sono usciti al taglio, caduto a 145 (+5), Andrea Saracino, Federico Zucchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Michele Ortolani con 147 (+7), Michele Cea ed Enrico Di Nitto con 153 (+13) e Joachim Hassan con 163 (+23).
LA VIGILIA - Seconda tappa stagionale del MENA Tour con replica. Infatti si disputa l’Egyptian Swing 2 @Madinaty Golf Club dal 5 al 7 febbraio sullo stesso percorso del Madinaty Golf Club di El Qahera El Gididaa, in Egitto, dove si è svolto l’Egyptian Swing 1 terminato giovedì scorso e vinto dall’inglese Ben Jones davanti al connazionale Jack Floydd.
Nutrita la partecipazione italiana, Oltre ai nove giocatori che hanno preso parte all’evento precedente, ossia Enrico Di Nitto, Aron Zemmer, vincitore a dicembre del MENA Tour Tournament 4, Andrea Saracino, nell’occasione secondo dopo playoff, Alessandro Tadini, Jacopo Vecchi Fossa, Michele Cea, Federico Zucchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Michele Ortolani, tra gli iscritti c’è anche Joachim Hassan.
Numerosi i favoriti tra i quali i due inglesi già citati, gli irlandesi Paul McBride e Gavin Moynihan, lo svedese Erik Jonasson, lo scozzese Bradley Neil, i francesi Adrien Bernadet e Lionel Weber insieme a Di Nitto, Zemmer e a Tadini, che sono stati i migliori tra gli azzurri al debutto del tour 2023. Il montepremi è di 75.000 dollari con prima moneta di 13.500 dollari.
Carolina Melgrati prenderà parte alla quarta edizione dell’Augusta National Women’s Amateur, il cosiddetto Masters femminile perché le concorrenti disputeranno il giro finale del torneo sul percorso dell’Augusta National, ad Augusta in Georgia, sede del Masters Tournament (6-9 aprile), il primo Major stagionale maschile.
L’azzurra, 20enne di Monza tesserata per il Golf Club Milano, è alla seconda partecipazione consecutiva nell’evento che si svolgerà sulla distanza di 54 buche con la partecipazione di 70 concorrenti, tra le quali le prime 45 del World Amateur Golf Ranking al termine del 2022 comprese le ultime due vincitrici, la giapponese Tsubasa Kajitani e la statunitense Anna Davis, e l’altra americana Rose Zhang, leader della graduatoria.
I primi due round di 18 buche avranno luogo al Champions Retreat Golf Club di Evans, sempre in Georgia, nei giorni 29 e 30 marzo, poi le prime 30 classificate e pari merito al 30° posto concluderanno la gara all’Augusta National il 1° aprile, mentre il 31 marzo potranno effettuare la prova campo.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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