Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

l grande golf torna protagonista nella Casa dello Sport di Sky. Dal prossimo 12 gennaio al 206 del telecomando si accende un canale interamente dedicato: Sky Sport Golf. E a fine settembre l’appuntamento di golf più atteso del 2023: la Ryder Cup, il torneo a squadre più prestigioso del mondo, per la prima volta in Italia.

Su Sky e in streaming su NOW, oltre 35 tornei live a stagione: i 4 major con Augusta Masters, PGA Championship, US Open Championship e The Open Championship, il World Golf Championships - Dell Technologies Match Play,  gli appuntamenti del circuito internazionale DP World Tour, che include l’Open d’Italia maschile del prossimo maggio e il grande appuntamento del 2023, la Ryder Cup, la più importante manifestazione internazionale di golf a squadre in programma tra il 29 settembre e il 1° ottobre al Marco Simone Golf & Country Club di Roma.

Marzio Perrelli, Executive Vice President Sport di Sky: “Siamo molto orgogliosi di arricchire la nostra Casa dello Sport con un canale interamente dedicato al golf, nell’anno in cui un evento eccezionale come la Ryder Cup si disputerà per la prima volta in Italia. Racconteremo ai nostri abbonati questo sport meraviglioso con l’inconfondibile stile di Sky Sport, in modo da appassionare i tifosi e far crescere l’interesse per questa che è anche una disciplina olimpica”.

Keith Pelley, Chief Executive del DP World Tour: "L'entusiasmo sta crescendo in Italia mentre il Paese si prepara a ospitare la sua prima Ryder Cup nel 2023. Siamo lieti di collaborare con Sky Sport per poter garantire ai fan italiani di godere del più grande torneo a squadre di golf, così come gli eventi del DP World Tour da tutto il mondo."

Si parte con la Hero Cup, che si terrà dal 13 al 15 gennaio ad Abu Dhabi. Nella capitale degli Emirati Arabi Uniti spettacolare gara a squadre, con una rappresentativa formata da giocatori di Gran Bretagna e Irlanda opposta al team dell’Europa Continentale.

 

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Alessandra Fanali giocherà sul LET 2023

 

Alessandra Fanali giocherà nel 2023 a tempo pieno sul Ladies European Tour. L’azzurra, 17ª con 358 (-3) colpi, è entrata tra le prime 24 classificate nella Final Qualifier Let Q-School e ha ricevuto una ‘carta’ categoria 12. Nel torneo disputato sulla distanza di 90 buche al La Manga Club di Murcia, in Spagna, sui due percorsi del North Course (par 71) e del South Course (par 73), hanno avuto “carte’ anche Clara Manzalini, di categoria 16, 42ª con 363 (+2), Giulia Molinaro, 53ª con 365 (+4), e Sara Berselli, 60ª con 369 (+8), entrambe di categoria 19, che avranno meno possibilità di giocare sul prossimo circuito femminile continentale.

Potrà iscriversi alla categoria 19 anche Lucrezia Colombotto Rosso, che non ha superato il taglio dopo 72 buche (91ª con 296, +8). In ogni categoria l’ordine di iscrizione ai tornei sarà dettato alla posizione nella graduatoria finale della Let Q-School.

Le concorrenti si sono alternate per quattro round sui due tracciati, poi il quinto si è svolto sul South Course. Hanno concluso al primo posto ex aequo con 346 (-15) colpi le tedesche Polly Mack (68 68 66 73 71) e Alexandra Försterling (68 71 67 67 73), che sono state gratificate, oltre che con la ‘carta’, anche con un assegno di 3.750 euro.

Al terzo posto con 347 (-14) la dilettante francese Nastasia Nadaud, al quarto con 348 (-13) la slovena Ana Belac e al quinto con 350 (-11) la thailandese Trichat Cheenglab.

Alessandra Fanali (72 70 74 68 74), undicesima dopo quattro turni, ha avuto parecchie difficoltà nel giro finale dove si è trovata un colpo sopra par dopo le prime nove buche (un birdie, un doppio bogey). Nel rientro ha segnato un altro birdie, ha messo tutto a rischio con due bogey, poi con grande freddezza ha raggiunto la meta con il terzo birdie di giornata sull’ultima buca (74, +1).

 

LA VIGILIA - A Murcia, in Spagna, nella Final Qualifier Let Q-School si assegnano le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2023. Dal 17 al 21 dicembre saranno in gara cinque italiane: Lucrezia Colombotto Rosso, ammessa di diritto, Giulia Molinaro, Clara Manzalini, Alessandra Fanali e Sara Berselli, che hanno superato la prequalifica disputata sugli stessi percorsi del La Manga Club in cui avrà luogo la finale, il North Course (par 71) e il South Course (par 73).

Il torneo, al quale prendono parte 146 giocatrici in rappresentanza di 31 nazioni, si disputa sulla distanza di 90 buche. Nelle prime 72 le concorrenti si alterneranno sui due tracciati, poi le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto effettueranno il quinto round sul South Course.

Al termine della gara saranno assegnate “carte” di diverse categorie e con varie possibilità di gioco. Alle prime 20 in graduatoria spetterà la categoria 12 (tempo pieno), alle classificate dal 21° al 50° posto la categoria 16 e alle altre la categoria 19.

Nel field tante giocatrici emergenti e alcune che hanno avuto in passato qualche buon momento tra le quali ricordiamo l’austriaca Emma Spitz e la thailandese Benyapa Niphatsophon, che si sono imposte ex aequo nella prequalifica, la gallese Amy Boulden, a segno nella Q-School 2020, le francesi Celine Herbin e Lucie Andrè, le spagnole Fatima Fernandez Cano e Noemi Jimenez Martin, la ceca Tereza Melecka, la tedesca Karolin Lampert, la marocchina Maha Haddioui, l’indiana Tvesa Malik e la messicana Alejandra Llaneza, con trascorsi su Epson Tour e LPGA Tour.

Tra le past winner della Q-School, oltre alla Boulden, le svedesi Anna Nordqvist (2008) e Caroline Hedwall (2010), la tedesca Caroline Masson (2009) e l’inglese Jodi Ewart-Shadoff (2011).

I due percorsi - Il North Course, progettato da Robert Dean Putman nel 1971, si snoda tra palme e laghetti ed è sicuramente più abbordabile del South Course, considerato uno dei migliori campi di Spagna. Disegnato anche questo da Putman nel 1971, è stato poi ristrutturato nel 2005 da Arnold Palmer, una leggenda del golf.

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DP Tour: Mautitius Open ad Antoine Rozner

Il francese Antoine Rozner è stato il grande protagonista dell’AfrAsia Bank Mauritius Open che ha vinto con 274 (70 64 68 67, -19) colpi sul percorso del Mont Choisy Le Golf (par 72), a Grand Baie nell’isola di Mauritius. Nel sesto torneo della stagione 2023 del DP World Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, il 29enne parigino ha superato con largo margine lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia, secondo con 274 (-14), e il connazionale Julien Brun, terzo con 276 (-12). Sono usciti al taglio dopo 36 buche i due azzurri in gara, Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10).

Rozner, leader solitario dopo tre round, ha messo il sigillo al successo tra le buche cinque e nove del round conclusivo realizzando un eagle e tre birdie che gli hanno concesso un buon vantaggio, poi gestito agevolmente senza rischi nel resto del tracciato fino a concedersi il lusso di un bogey alla 17 però subito compensato da un altro birdie alla 18 per il 67 (-5) di giornata. Da ricordare che era stato runner up nel 2019, con Paratore, quando si era svolta la precedente edizione dell’evento (vinta dal danese Rasmus Hojgaard), poi sospeso per la pandemia.

Antoine Rozner è al terzo titolo sul DP World Tour, che gli conta anche per il Sunshine Tour. Predilige le gare fuori dall’Europa, perché in precedenza si era imposto nel Golf in Dubai (2020) e nel Qatar Masters (2021), in entrambe le occasioni con un azzurro al secondo posto, Francesco Laporta a Dubai e Guido Migliozzi a Doha. Nel palmarès del transalpino anche due vittorie sul Challenge Tour datate 2019. Ha frequentato l’University of Missouri–Kansas City dal 2012 al 2016 imponendosi in sei tornei di College USA. Per il successo è stato gratificato con un assegno di 170.000 euro su un montepremi di 1.000.000 di euro.

A completare il trionfo dei transalpini il quarto posto con 277 (-11) occupato da Jeong weon Ko, affiancato dallo svedese Simon Forsstrom e da Dylan Mostert, primo dei sudafricani che erano i grandi favoriti alla vigilia. In settima posizione con 278 (-10) il portoghese Ricardo Gouveia e l’altro sudafricano Oliver Bekker, terzo dopo tre giri e in calo nel finale (73, +1). In undicesima con 280 (-8) il finlandese Sami Välimäki in vetta dopo un round. Si è ritirato dopo tre giri il sudafricano Ockie Strydom a segno domenica scorsa nell’Alfred Dunhill Championship in Sudafrica.

 

TERZO GIRO - Dopo il terzo e penultimo round l'AfrAsia Bank Mauritius Open parla francese. Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, con un parziale di 68 (-4) su un totale di 202 (70 64 68, -14), Antoine Rozner è rimasto da solo al comando della classifica. Quando manca un solo giro al termine della competizione del DP World Tour, vanta due colpi di vantaggio nei confronti del connazionale Julien Brun, secondo con 204 (-12) davanti al sudafricano Oliver Bekker, terzo con 205 (-11). In quarta posizione con 205 (-10) c'è ancora un francese, Pierre Pineau, ma anche il finlandese Sami Valimaki, mattatore dopo le 18 buche di apertura.

Sette birdie e tre bogey per Rozner. Il 29enne di Parigi, numero 185 al mondo, insegue il terzo successo in carriera sul circuito dopo quelli arrivati rispettivamente nel 2020 al Golf in Dubai Championship e nel 2021 al Commercial Bank Qatar Masters. In entrambe le occasioni riuscì a superare, tra gli altri, due azzurri. Nel primo caso (a Dubai) Francesco Laporta, nel secondo Guido Migliozzi. Sono usciti al taglio dopo 36 buche i due italiani in gara:Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10). Il montepremi è di 1.000.000 di euro.

 

SECONDO GIRO - Grande equilibrio alle Mauritius dove il francese Antoine Rozner (70 64) e lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia (68 66), con un totale di 134 (-10) colpi, hanno raggiunto in vetta alla classifica dell'AfrAsia Bank Open Sami Valimaki (62 72). Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, sono dunque tre i leader a metà gara, con il finlandese Valimaki che non è riuscito a ripetere la performance del primo round quando ha realizzato il record del percorso. Dietro il gruppetto di testa ecco il sudafricano Oliver Bekker, 4/o con 135 (-9).

Deludono gli azzurri nel torneo del DP World Tour. Sono infatti usciti al taglio i romani Renato Paratore, 83° con 146 (73 73, +2), e Filippo Celli, 146° con 154 (73 81, +10).

Altalenante la prova di Paratore che, partito dalla buca 10, ha realizzato due birdie nelle prime otto. Poi, sono arrivati quattro bogey, dunque un eagle alla 7 (par 5) e un altro bogey alla 9, l'ultima della sua giornata. Per gli italiani, appuntamento dunque al 2023.

 

PRIMO GIRO - Avvio show alle Mauritius per Sami Valimaki. Al Mont Choisy Le Golf (par 72) di Grand Baie, il finlandese con un giro bogey free in 62 (-10) colpi, dovuto a dieci birdie, ha firmato il nuovo record del percorso e ha chiuso al comando della classifica il primo round dell'AfrAsia Bank Open. Nel torneo del DP World Tour, in collaborazione con il Sunshine Tour, il 24enne di Nokia - numero 323 al mondo con un successo sul circuito, arrivato nel marzo 2020 all'Oman Open - precede il sudafricano Oliver Bekker, secondo con 64 (-8) davanti al francese Pierre Pineau, terzo con 65 (-7).

Per quel che riguarda i due azzurri in gara, Renato Paratore (secondo in questa competizione nel 2019) e Filippo Celli condividono la 79ª posizione con uno score di 73 (+1) colpi.
Gara dai due volti per Paratore (che ieri ha festeggiato i suoi 26 anni), protagonista di un triplo bogey e di due bogey nelle prime tre buche giocate. Dopo una partenza complicata, il romano ha poi reagito trovando quattro birdie (di cui tre nelle seconde nove). Celli, passato da poco al professionismo, ha realizzato due birdie, un bogey e un doppio bogey.

 

LA VIGILIA - Ultimo torneo nell’anno solare per il DP World Tour, che andrà in vacanza fino a metà gennaio. Sul percorso del Mont Choisy Le Golf, a Grand Baie nell’isola di Mauritius, si svolge dal 15 al 18 dicembre l’AfrAsia Bank Mauritius Open, in collaborazione con il Sunshine Tour, sesto evento del circuito continentale 2023 al quale prendono parte due azzurri, Renato Paratore e Filippo Celli.

Il torneo, giunto alla sesta edizione, torna dopo due anni di sospensione per la pandemia, e non avrà nel field nessuno dei cinque vincitori precedenti. Vi saranno tre runner up: lo stesso Paratore e il francese Antoine Rozner, superati al playoff nel 2019 dal danese Rasmus Hojgaard, e l’altro transalpino Matthieu Pavon, secondo nel 2018.

Favoriti i sudafricani a iniziare da Ockie Strydom, vincitore domenica scorsa dell’Alfred Dunhill Championship. Con lui hanno chance i connazionali Dean Burmester, Brandon Stone, Jaco Van Zyl, Tristen Strydom, Oliver Bekker, Thomas Aiken, Louis De Jager ed Hennie Otto, due successi nell’Open d’Italia (2008-2014). Tra gli ‘stranieri’ hanno buone possibilità, insieme a Paratore, Rozner e a Pavon, anche gli inglesi Matthew Southgate e Nathan Kimsey, numero uno del Challenge Tour 2022, gli spagnoli Angel Hidalgo e Alejandro Cañizares, il finlandese Sami Välimäki, il belga Thomas Detry e il brasiliano Adilson Da Silva, una lunga carriera in Sudafrica. In campo pure il belga Nicolas Colsaerts e il danese Thomas Bjorn, vice capitani (insieme a Edoardo Molinari) del Team Europe nella Ryder Cup 2023.

Paratore, che oggi compie 26 anni, è alla terza gara nel tour 2023 e nelle due precedenti ha dimostrato di essere in crescendo di condizione (33° Joburg Open, 15° South African Open). Debutto stagionale per Celli, che ha un’occasione per mostrare le sue qualità.

Il Mont Choisy Le Golf, che si snoda in un contesto con scorci spettacolari, farà il suo debutto internazionale. E’ stato disegnato dall’architetto Peter Matkovich che lo ritiene una sfida impegnativa e stimolante per i professionisti. Il montepremi è di 1.000.000 di euro.

Il torneo su Discovery Plus - L’AfrAsia Bank Mauritius Open sarà teletrasmesso da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 dicembre e venerdì 16, dalle ore 9,30 alle ore 14,30; sabato 17 e domenica 18, dalle ore 9 alle ore 13,30. Commento di Maurizio Trezzi, Federico Colombo e di Matteo Delpodio

E’ Stephen Gallacher il capitano del Team Europe alla Junior Ryder Cup 2023 in programma dal 26 al 28 settembre del prossimo anno su due differenti percorsi: il Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano che ospiterà i primi due giorni di gara, e il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dove andrà in scena l’atto finale della competizione e teatro, subito dopo (dal 29 settembre al 1° ottobre), della super sfida tra il Vecchio Continente di Luke Donald e gli Usa di Zach Johnson.

I criteri di qualificazione del Team Europe per la Junior Ryder Cup 2023 - Il capitano ma non solo. Perché Ryder Cup Europe e la European Golf Association hanno annunciato anche i criteri di qualificazione, per quel che riguarda il Team Europe, per la Junior Ryder Cup: tre atleti e altrettante atlete si guadagneranno un posto nella squadra di Gallacher attraverso il World Amateur Golf Ranking. Mentre saranno 6 le wild card a disposizione dello scozzese. Le qualificazioni, per quel che riguarda i ‘Boys’, si apriranno l’8 febbraio con il Portuguese International Amateur e si chiuderanno il 20 di agosto al termine del R&A Amateur Championship. Quelle delle ‘Girls’ cominceranno il 25 gennaio con il Portuguese International Ladies’ Amateur Championship e finiranno sempre il 20 di agosto con l’R&A Amateur Championship.

Stephen Gallacher, il profilo e le dichiarazioni – Nato a Dechmont il 1° novembre del 1974, Gallacher in carriera vanta quattro titoli sul DP World Tour (all’epoca European Tour), l’ultimo dei quali arrivato nel marzo 2019 nell’Hero Indian Open. Nel palmares anche una vittoria sul Challenge Tour (nel 1998 in Repubblica Ceca) e, soprattutto, una partecipazione alla Ryder Cup 2014 (in Scozia) dopo aver ricevuto da Paul McGinley una delle tre wild card a sua disposizione.

“Sono assolutamente felice di essere stato nominato capitano del Team Europe per la prossima Junior Ryder Cup. E’ un privilegio poter guidare una squadra composta dai migliori giovani d’Europa nella sfida ai migliori talenti americani. Giocare l’ultima giornata di gara al Marco Simone Golf & Country Club rappresenterà un’esperienza fantastica per i giocatori che si metteranno in mostra sul percorso della Ryder Cup e davanti all’incredibile pubblico presente”. Questa la gioia di Gallacher dopo la nomina a capitano del Team Europe alla Junior Ryder Cup 2023.

Uno swing verso la Ryder Cup 2023. Giornata di festa al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dove tante famiglie e bambini hanno preso parte all’Open day organizzato dalla FIG - con il supporto dell’official advisor Infront – verso il grande appuntamento del prossimo anno quando, il Team Europe e il Team Usa, si affronteranno nella 44esima edizione della Ryder Cup.

Le prove dei neofiti, tra gioco corto e lungo, e una Pro-Am – vinta dal team di Andrea Romano con i dilettanti Alessandro Fiorini, Pier Paolo Re e Massimo Cicatiello (-32) – che ha visto protagonisti diversi professionisti azzurri e con loro personaggi dello sport e dello spettacolo come, tra gli altri, Marcello Macchia (alias Maccio Capatonda premiato per il “nearest to the pin” tra gli amateur), Giuseppe Incocciati e Davide Devenuto. Una festa per il golf italiano che, per la prima volta nella sua storia, si prepara a ospitare la Ryder Cup, terzo evento sportivo più importante a livello mediatico.

Dal successo di Villa Borghese (Piazza di Siena), a quello del Marco Simone Golf & Country Club. Un nuovo capitolo per la “Road to Rome 2023”. Dai più grandi ai più piccoli, dalle figure istituzionali ai nuovi appassionati. In tantissimi hanno voluto scoprire da vicino la magia del golf, uno sport per tutti. Nell’ambito di un appuntamento - che ha visto come ospite d’eccezione il trofeo della Ryder Cup - all’insegna dell’inclusione. Nella Pro-Am, al fianco del “pro” Andrea Saracino, sono scesi in campo i golfisti paralimpici Alessandro Petrianni, Andrea Fusacchia ed Edoardo Biagi, autori di una bella prova premiata con il quarto posto.

Per la Federazione Italiana Golf hanno partecipato all’evento, tra gli altri, il Presidente Franco Chimenti; i Consiglieri federali, Celso Lombardini e Andrea Pischiutta; il Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023, Gian Paolo Montali; il Segretario Generale, Marta Maestroni.

I Partner – Con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, l’Open Day ha avuto il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner).

Uno sport di tutti e per tutti. Dopo il successo di Villa Borghese (Piazza di Siena), il golf torna a riaprire le porte. Domenica 11 dicembre al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) - che tra meno di dieci mesi ospiterà la 44esima edizione della Ryder Cup, per la prima volta in Italia - lo show sarà doppio. Ospite d’eccezione, il trofeo della Ryder Cup, esposto in bella mostra per foto e selfie.

Sabato 11 dicembre al Marco Simone Golf & Country Club lo show è doppio - Da una parte una Pro-Am, all’insegna pure dell’inclusione sociale, che vedrà dare spettacolo 20 squadre (ognuna composta da un professionista e tre dilettanti), dall’altra un Open Day aperto ai neofiti (dalle ore 10:30 alle 15:30, previa registrazione al seguente link https://prova.federgolf.it/openday/) che vorranno scoprire da vicino, prima del Santo Natale, la magia di uno sport coinvolgente e aggregante, che si rivolge alle famiglie e ai bambini.

La “Road to Rome 2023” si arricchisce di un nuovo appuntamento che chiuderà un 2022 da ricordare. E proietterà il golf italiano alla sfida clou tra il Team Europe di Luke Donald e il Team Usa di Zach Johnson.

Su un percorso completamente rinnovato e diventato presto un punto di riferimento a livello internazionale, grande protagonista l’11 dicembre 2022 sarà il divertimento. Con grandi e piccini che potranno esibirsi, tra gioco corto e lungo, sotto la supervisione di maestri qualificati. Tra postazioni di prova che renderanno divertente e avvincente la tappa di avvicinamento alla Ryder Cup 2023.

I Partner – Con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, l’Open Day ha il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner).

A Murcia, in Spagna, sui due tracciati del North Course (par 71) e del South Course (par 73) del La Manga Club, si è svolta la prequalifica europea della Qualifying School del Ladies European Tour. Sono quattro le azzurre che sono riuscite a staccare il pass per la finale, in programma sugli stessi percorsi dal 17 al 21 dicembre sulla distanza di 90 buche. Al Final Stage ci saranno in palio 20 “carte” a tempo pieno (categoria 11) sul LET 2023 per le prime 20 classificate e le pari merito al 20° posto.

Alessandra Fanali si è piazzata 8/a con un totale di 289 (71 77 70 71, +1) colpi, Giulia Molinaro 10/a con 290 (75 76 67 72, +2), Clara Manzalini 25/a con 293 (73 69 74 77, +5) e Sara Berselli 58/a con 298 (73 75 81 69, +10). Non sono riuscite a qualificarsi Martina Flori, 97/a con 306 (72 80 78 76, +18), le amateur Alessia Fornara (79 86 80 82) e Caterina Tatti (83 86 76 86), rispettivamente 144/a con 327 (+39) e  148/a con 331 (+43), oltre a Erika De Martini, squalificata nell’ultimo giro.

Hanno chiuso in testa questo turno di qualificazione la tailandese Benyapa Niphatsophon (67 75 71 71) e l’austriaca Emma Spitz (69 70 72 73) con uno score di 284 (-4). Terzo posto per la dilettante australiana Kelsey Bennett con 286 (73 69 69 75, -2).

 

LA VIGILIA - A Murcia, in Spagna, si svolge dal 10 al 13 dicembre la prequalifica europea della Qualifying School del Ladies European Tour. Si gioca sulla distanza di 72 buche sui due tracciati del North Course e del South Course, al La Manga Club, con la partecipazione di 156 concorrenti, provenienti da 32 nazioni, che avranno l’obiettivo di qualificarsi per la finale (saranno ammesse le prime 62 e le pari merito al 62° posto) in programma sugli stessi percorsi dal 17 al 21 dicembre sulla distanza di 90 buche. Saranno in palio 20 “carte” a tempo pieno (categoria 11) sul LET 2023 per le prime 20 classificate e le pari merito al 20° posto.

In campo otto italiane: Giulia Molinaro, Sara Berselli, Erika De Martini, Clara Manzalini, Martina Flori, Alessandra Fanali e le dilettanti Caterina Tatti e Alessia Fornara. Nel field numerose giocatrici in cerca di spazio o che hanno avuto modo di proporsi in alcune occasioni tra le quali citiamo le francesi Manon Gidali e Lucie Andrè, la scozzese Gabrielle MacDonald, la svedese Camilla Lennarth, la finlandese Niina Liias, le spagnole Fatima Fernandez Cano e Maria Parra, l’austriaca Emma Spitz e la belga Leslie Cloots.

Roberta Liti si è classificata 38ª con 562 (-12) colpi nelle LPGA Q-Series e nella prossima stagione giocherà sul LPGA Tour. La finale, vinta con 545 (-29) dalla coreana Hae Ran Ryu, 21enne di Suwon, si è disputata sulla distanza di 144 buche, divise in due frazioni di 72. La prima fase si è svolta sui percorsi del Falls Course (par 71) e del Crossings Course (par 72) al Magnolia Grove GC di Mobile in Alabama, dove la Liti, con il 60° posto, è entrata tre le 75 ammesse alla seconda fase che si sono confrontate sui tracciati dell’Highland Oaks Golf Course (percorso ibrido ricavato da nove buche dell’Highlands e da nove del Marshwood, par 72) a Dothan, sempre in Alabama.

Dopo aver terminato il quinto round in 61ª posizione, la stessa da cui aveva cominciato gli otto giri, la Liti ha cambiato passo. Con un 68 (-4) nel sesto si è portata nella zona giusta della graduatoria (42ª) e con un 67 (-5) nel settimo ha consolidato la posizione (31ª). A quel punto le è bastato un 73 (+1, tre birdie, due bogey, un doppio bogey) per raggiungere l’ambito traguardo. L’azzurra ha iniziato la Qualifying School dallo Stage 2, superandolo con la 25ª piazza. Avrà la ‘carta’ categoria 15 per il tour maggiore e la categoria C (tempo pieno) nell’Epson Tour - dove ha giocato nelle ultime stagioni - come tutte le giocatrici che sono terminate tra il 21° e il 45° posto. Le prime 20 riceveranno la ‘carta’ categoria 14 per il LPGA Tour.

Roberta Liti, 27enne di Colle Val d’Elsa (Siena) con una doppia laurea in Business e Management conseguita in Arizona, si è messa in evidenza anche nelle edizioni del 2021 e del 2022 del Ladies Italian Open, classificandosi settima in entrambe le occasioni.

Hae Ran Ryu ha superato di due colpi Bailey Tardy, seconda con 547 (-27), la colombiana Valery Plata e la tedesca Aline Krauter, terze con 549 (-25). Tra le promosse a tempo pieno sul circuito 2023 la tedesca Isi Gabsa (9ª con 554, -20), la spagnola Laura Sobron Galmes e la marocchina Ines Laklalech, 12.e con 555 (-19), quest’ultima prima della sua nazione, ma anche del Nord Africa e delle regioni arabe ad approdare sul LPGA Tour, dopo essere stata anche la prima a vincere in stagione sul Ladies European Tour.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti affronta le ultime 72 buche delle LPGA Q-Series che portano alla ‘carta’ per circuito maggiore femminile statunitense 2023. E’ la seconda e conclusiva fase - alla quale sono state ammesse le 75 concorrenti che hanno superato il taglio nella prima - di un cammino lungo 144 buche e disputato in due frazioni. Si ripartirà dalla classifica maturata dopo la prima svoltasi sui due tracciati del Falls Course (par 71) e del Crossings Course (par 72) al Magnolia Grove GC di Mobile in Alabama dove l’azzurra è al 60° posto con 283 (72 69 72 70, -3) colpi e la statunitense Lauren Hartlage è al vertice con 272 (66 69 69 68, -14).

Si rimane in Alabama, ma dall’8 all’11 dicembre si giocherà all’Highland Oaks Golf Course (percorso ibrido ricavato da nove buche dell’Highlands e da nove del Marshwood) a Dothan, dove i quattro score giornalieri si aggiungeranno ai quattro precedenti per una classifica complessiva che premierà le prime 20 e le pari merito al 20° posto con una ‘carta’ categoria 14, a tempo pieno, per il LPGA Tour. Coloro che termineranno dal 21° al 45° posto (comprese le pari merito) avranno la categoria 15 del tour maggiore, con meno possibilità di gioco, e la categoria C (tempo pieno) nell’Epson Tour dove saranno ammesse anche le altre che completeranno gli otto round, ma con categoria inferiore.

Lauren Hartlage ripartirà con un colpo di margine sulla connazionale Riley Rennell, sulla spagnola Luna Sobron Galmes, sulla tedesca Polly Mack e sulla belga Manon De Roey (273, -13). Al sesto posto con 274 (-12) la coreana Hae Ran Ryu, la slovena Ana Belac, l’americana Samantha Wagner, la paraguaiana Sofia Garcia e la canadese Maddie Szeryk.

Un dato statistico. Tra le 100 concorrenti che hanno preso parte alle LPGA Q-Series vi sono una vincitrice sul LPGA Tour (Mi Hyang Lee), diciotto sull’Epson Tour (Dottie Ardina, Ana Belac, Jaravee Boonchant, Allison Emery, Dana Finklestein, Isi Gabsa, Sophie Hausmann, Dani Holmqvist, Janie Jackson, Kim Kaufman, Min Lee, Mi Hyang Lee, Kum-Kang Park, Louise Ridderstrom, Jennifer Song, Bailey Tardy, Laura Wearn e Britney Yada) e quattro sul LET (Manon De Roey, Ines Laklalech, Mi Hyang Lee e Su Oh).

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DP Tour: Ockie Strydom a sorpresa

 

Ockie Strydom ha vinto a sorpresa, ma con pieno merito, l’Alfred Dunhill Championship. Il sudafricano ha realizzato un score di 270 (-18) colpi superando lo spagnolo Adrian Otaegui, secondo con 272 (-16). Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), a Malelane in Sudafrica, non ha superato il taglio Edoardo Molinari, unico italiano in gara, 77° con 144 (73 71, par)

Nel quinto evento della stagione 2023 del DP Tour, iniziata con anticipo sull’anno solare, e in calendario anche nel Sunshine Tour, Strydom (68 70 63 69), entrato nel field con un invito, dopo aver agganciato lo scozzese Scott Jamieson al termine del terzo round, ha distaccato gli avversari con un parziale di 69 (-3) sopperendo a una falsa partenza (due birdie, un bogey e un doppio bogey dopo nove buche) con quattro birdie nella seconda parte del tracciato. Ha approfittato anche del crollo di Jamieson, terminato 11° con 277 (-11), dopo un 76 (+4) con tre bogey a chiudere arrivati quando ancora non era tagliato fuori.

Ockie Strydom, 37enne di Kempton Park, ha svolto la sua carriera sul Sunshine Tour, dove ha colto il secondo successo e un cui in 259 apparizioni ha ottenuto 47 top ten, comprensive di 19 secondi posti. Vittoria che gli vale anche come prima sul DP World Tour, dove ha disputato 39 gare e in cui ora entra a tempo pieno, sempre che voglia allargare i suoi confini golfistici.

Al terzo posto con 272 (-15) l’inglese Laurie Canter, autore con 64 (-8, un eagle, sette birdie, due bogey) miglior parziale di giornata, al quale Otaegui ha negato il secondo posto ex aequo con un birdie sull’ultima buca, e al quarto con 274 (-14) il canadese Aaron Cockerill e i sudafricani Branden Grace, uno dei past winner (2014) in gara, e Oliver Bekker.

Non ha vinto, ma è comunque stato tra i protagonisti Louis Oosthuizen, settimo con 275 (-13) alla pari con Dean Burmester, mentre non hanno brillato altri, come Oosthuizen, su cui puntavano gli appassionati di casa: Christiaan Bezuidenhout, che difendeva il titolo, 26° con 281 (-7), il grande campione Ernie Els (a segno nel 2005), 32° con 282 (-6), e il deludente Charl Schwartzel, recordman di successi in questo evento con quattro, uscito dopo 36 buche (116° con 148, +4). Al vincitore è andato un assegno di 255.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

TERZO GIRO: - In Sudafrica, grazie a un "moving day" show, Ockie Strydom (68 70 63) raggiunge in testa alla classifica dell'Alfred Dunhill Championship lo scozzese Scott Jamieson (68 63 70) e sogna in casa il primo successo in carriera sul DP World Tour.

A Malelane, sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), i due leader condividono la vetta con un totale di 201 (-15) colpi, due di vantaggio nei confronti di un terzetto d'inseguitori, tutti terzicon 203 (-13), composto dai sudafricani Dean Burmester (al comando dopo il primo round) e Oliver Bekker oltre che dall'inglese Dale Whitnell. Tra i più attesi della competizione, condividono il sesyo posto con 204 (-12) Branden Grace, Dylan Frittelli e lo spagnolo Adrian Otaegui, mentre è decimo con 207 (-9) Louis Oosthuizen, campione major (suo il The Open nel 2010) e dal 2022 tra i giocatori che hanno sposato il progetto della LIV Golf, la Superlega araba.

Un eagle, otto birdie e un bogey per Strydom che in Sudafrica ha realizzato il miglior parziale (63, -9) del terzo giro.Edoardo Molinari, unico italiano in hara, è uscito al taglio dopo 36 buche.

 

SECONDO GIRO - L'Alfred Dunhill Championship in Sudafrica ha un nuovo leader: Scott Jamieson. A Malelane, lo scozzese a metà gara e con un totale di 131 (68 63, -13), guida la classifica con tre colpi di vantaggio nei confronti del francese David Ravetto e degli inglesi Eddie Pepperell e Nathan Kimsey, tutti secondi con 134 (-10).

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), è finita invece dopo 36 buche la gara di Edoardo Molinari. Unico azzurro in campo, il torinese - 77° con 144 (73 71, par) - non ha superato il taglio. Dopo la Top 10 della scorsa settimana (nono al South African Open), per il vicecapitano europeo del team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma, è arrivata la prima eliminazione sul DP World Tour 2023.

E' scivolato dal primo al quinto posto con 135 (-9) il sudafricano Dean Burmester. Mentre è risalito dalla 31ª alla decima piazza con 136 (-8) Louis Oosthuizen, campione major. E' lontanissimo dalle posizioni di vertice, invece, Christiann Bezuidenhout. Campione uscente, ha vinto il torneo nel 2020 (nel 2021 la competizione non si è giocata), è ora 51° con 142 (-2).

Parziale bogey free chiuso in 63 (-9) colpi, con 9 birdie, per Jamieson. Numero 308 al mondo, il 39enne di Glasgow sogna la seconda vittoria in carriera sul circuito dopo quella arrivata nel dicembre 2012 proprio in Sudafrica, ma al Nelson Mandela Championship.

 

PRIMO GIRO - L'Alfred Dunhill Championship in Sudafrica è iniziato nel segno di Dean Burmester che, davanti al proprio pubblico, insegue il successo nel torneo del DP World Tour. A Malelane, con un primo giro in 65 (-7) colpi, frutto di otto birdie e un bogey, il numero 58 al mondo guida la classifica. A tallonarlo, l'austriaco Lukas Nemecz, secondo con 66 (-6). Bagarre al terzo posto condiviso, con uno score di 67 (-5), da cinque giocatori, quattro sudafricani, Branden Grace, tra i favoriti della vigilia e vincitore della competizione nel 2014, Deon Germishuys, Darren Fichardt e Jaco Ahlers e il francese David Ravetto..

Sul percorso del Leopard Creek CC (par 72), non è iniziata al meglio la gara di Edoardo Molinari. Unico azzurro in campo, reduce dal nono posto al South African Open, il torinese è 86° con 73 (+1) dopo un round con quattro bogey e tre birdie, mentre è 17° con 69 (-3) il sudafricano Thriston Lawrence, vincitore la scorsa settimana a Johannesburg e miglior rookie del DP World Tour 2022. E' invece 31° con 70 (-2) Louis Oosthuizen, campione major (ha fatto suo il The Open nel 2010) che ormai gioca stabilmente nella LIV Golf, la Superlega araba. Stesso score pure per Christiaan Bezuidenhout, che difende il titolo vinto nel 2020 (l'evento non si è giocato, causa Covid-19, nel 2021).

 

LA VIGILIA - Terza gara consecutiva in Sudafrica e quinta del DP World Tour 2023, iniziato con anticipo sull’anno solare. Si disputa dall’8 all’11 dicembre l’Alfred Dunhill Championship, in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso del Leopard Creek CC, a Malelane, con la partecipazione di Edoardo Molinari in un evento in cui sono impegnati buona parte dei migliori giocatori di casa.

In particolare l’attenzione si focalizza su Charl Schwartzel, quattro volte vincitore di questo torneo, su Ernie Els, a segno nel 2005, e su Louis Oosthuizen, tutti Major Champions, i più titolati nel field in cui i sudafricani sono in numero preponderante e grandi favoriti. Proveranno a concedere il bis il campione in carica Christiaan Bezuidenhout e due past winner in tempi meno recenti, Brandon Stone (2016) e Branden Grace (2014), in un contesto che comprende altri candidati al titolo quali Thriston Lawrence (suo il precedente South African Open), Dean Burmester, Erik Van Rooyen, Zander Lombard, Daniel Van Tonder, Tristen Strydom ed Hennie Du Plessis. Tra gli “stranieri” meritano credito numerosi concorrenti tra i quali ricordiamo gli inglesi Dan Bradbury, vincitore del Joburg Open, Marcus Armitage, Dale Whitnell e James Morrison, il finlandese Sami Valimaki, gli spagnoli Adrian Otaegui e Jorge Campillo, il francese Antoine Rozner, lo statunitense Sean Crocker e il cinese Ashun Wu.

Il torneo, giunto alla 22ª edizione, è nato nel 2000 quando la Dunhill ha deciso di abbandonare la sponsorizzazione del South African PGA Championship, in atto dal 1996 al 1999, per creare un torneo proprio. Insieme a Schwartzel (dicembre 2004, 2012, 2013, 2015), che vanta la doppietta di fila come lo spagnolo Pablo Martin, e agli altri past winner citati, vi saranno anche Richard Sterne (2008) e il tedesco Marcel Siem (gennaio 2004).

Edoardo Molinari, uno dei vice capitani del Team Europe per la Ryder Cup 2023, ha dato seguito ai buoni risultati della stagione precedente con il nono posto nel South African Open e appare in buona forma. Nei primi due round sarà in terna con Ernie Els, uno dei grandi del golf sudafricano, e con Christian Maas. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

Il torneo su Discovery Plus - L’Alfred Dunhill Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 8 dicembre e venerdì 9, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 10 e domenica 11, dalle ore 11 alle ore 15,30. Commento tecnico di Maurizio Trezzi e di Marco Durante.

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MENA Tour: vince Zemmer, secondo Saracino

Azzurri grandi protagonisti nel MENA Tour in Arabia Saudita con il successo di Aron Zemmer e il secondo posto di Andrea Saracino dopo playoff. Sul percorso del Dirab Golf & Country Club (par 72), a Riyad, nel MENA Tour Tournament 4, entrambi hanno chiuso le 54 buche del torneo in vetta con 206 (-10) colpi. Zemmer (66 70 70), che ha fatto corsa di testa, ha concluso la gara con un 70 (-2, sei birdie, quattro bogey) e ha permesso a Saracino (70 68 68), quarto dopo due round, di raggiungerlo con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey), miglior score di giornata ottenuto da altri due concorrenti. Poi l’epilogo nello spareggio. E’ la decima vittoria dei professionisti azzurri in stagione.

Zemmer, 32enne di Bolzano negli ultimi anni impegnato sul Challenge Tour, ha ottenuto il secondo successo nell’arco di dieci giorni dopo quello nel Campionato Nazionale Open e ha al suo attivo anche un primo posto (nel 2019 a Tarragona, in Spagna, al Club de Golf Bonmont) nello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour, oggi DP World Tour. Per il titolo è stato gratificato con un assegno di 13.500 dollari su un montepremi di 75.000 dollari.

Alle spalle dei due azzurri si sono classificati l’indiano Syed Saqib Ahmed, terzo con 207 (-9), l’inglese Matt Killen, quarto con 208 (-8), e il ceco Gordan Brixi, quinto con 209 (-7).

Hanno preso parte all’evento altri cinque italiani. Si è resto protagonista con una buona rimonta finale Jacopo Vecchi Fossa, da 38° a 14° con 214 (-2), anche lui autore di un 68 (-4), affiancato in graduatoria da Enrico Di Nitto e da Michele Ortolani. Più indietro Federico Zucchetti, 45° con 221 (+5), mentre è uscito al taglio Dimitri Cavazzana, 72° con 155 (+11).

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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