Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

A Villa Borghese il golf va in buca nel cuore di Roma con “Golf in Piazza”. Una festa di sport che ha coinvolto circa 4.800 persone (oltre 2.000 sabato e circa 2.800 domenica) nelle due giornate a Piazza di Siena che hanno caratterizzato la tappa della “Road to Rome 2023”. Famiglie, tantissimi bambini e molti turisti, tra musica e animazione, si sono sfidati nelle undici postazioni di prova. Profumo di Ryder Cup con il trofeo ufficiale che ha attirato l’interesse di appassionati e curiosi in fila per una foto ricordo. Roma sempre più capitale del golf verso la sfida Europa-Usa che il prossimo anno si giocherà per la prima volta in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Entusiasmo palpabile e tanta curiosità per uno sport accessibile a tutti che suscita un interesse trasversale.

Il Progetto Ryder Cup 2023 entra dunque nel rush finale e le Istituzioni confermano la propria vicinanza alla Federazione Italiana Golf. Nella giornata di apertura del week-end golfistico - organizzato in collaborazione con Infront, official advisor della FIG, patrocinato dal Comune di Roma, con il supporto della Regione Lazio - hanno preso parte all’evento Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani; Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale e Roberto Tavani, Delegato allo Sport della Regione Lazio. La delegazione istituzionale è stata accolta da Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 e Marta Maestroni, Segretario Generale della Federazione Italiana Golf.

I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, patrocinato dal Comune di Roma, ha avuto come Partner Istituzionale la Regione Lazio. E il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.

 

PRIMA GIORNATA - Entusiasmo, divertimento, sorrisi. Il golf conquista tutti a Piazza di Siena (Villa Borghese), a conferma che a Roma l’attesa per la Ryder Cup 2023 è altissima. La prima giornata di “Golf in Piazza”, nella Città Eterna, si è trasformata subito in un successo che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 persone. Tantissimi i bambini presenti, che hanno conosciuto da vicino la magia di uno sport inclusivo e coinvolgente, per tutti. Tra gli ospiti d’eccezione, oltre al trofeo ufficiale della Ryder Cup - che il prossimo anno si giocherà per la prima volta in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) -, anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Undici le postazioni di prova, con tanti contest – ma anche attività di musica e animazione – che hanno permesso a grandi e piccini di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di appositi istruttori. Un divertimento formato famiglia, per tutti. Organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, patrocinato dal Comune di Roma, con il supporto della Regione Lazio.

E lo show non finisce qui. Domenica 30 ottobre si replica, a completamento di una due giorni di golf, tra valori e fair-play. Per un viaggio, quello riguardante la “Road to Rome 2023”, sempre più appassionante.

Hanno partecipato all’evento: Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale; Roberto Tavani, Delegato allo Sport della Regione Lazio.

 

LA VIGILIA - Il  viaggio verso la Ryder Cup 2023 - dopo il successo delle celebrazioni ‘Year to Go’, e l’International Golf Travel Market - riparte da Roma dove, sabato 29 e domenica 30 ottobre, torna “Golf in Piazza”.

“La Road to Rome 2023” riparte da Piazza di Siena. A Villa Borghese due giorni di show con il trofeo della Ryder Cup - A Piazza di Siena (Villa Borghese), dalle ore 10:00 alle 17:00, sarà spettacolo assicurato con il trofeo ufficiale della Ryder Cup, ospite d’eccezione, in bella mostra per foto e selfie. Nell’ambito di un evento gratuito e aperto a tutti, nel cuore della Città Eterna, con le sue meraviglie sullo sfondo. E lo show, rispetto al 2021, raddoppia. Con una due giorni di sport e sorrisi, valori e fair play, all’insegna del golf.

Undici postazioni di prova, animazione e divertimento. Per un golf sempre più per tutti - Piazza di Siena si trasformerà ancora una volta in un “green”. Undici le postazioni di prova, con tanti contest – ma anche attività di animazione e musica – che permetteranno a chiunque lo vorrà di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di appositi istruttori. Un divertimento formato famiglia, per tutti. Organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, patrocinato dal Comune di Roma, avrà il supporto della Regione Lazio.

Tutto pronto per il nuovo appuntamento della “Road to Rome 2023”, in attesa della 44esima edizione della Ryder Cup che, dal 29 settembre al 1° ottobre del prossimo anno, si giocherà per la prima volta in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.

I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, patrocinato dal Comune di Roma, ha come Partner Istituzionale la Regione Lazio. E il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Costa Crociere (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.

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PGAI: Rota aggancia Vecchi Fossa

Sala Baganza (Parma), 27 ottobre 2022. I migliori 40, domani, per il titolo numero 45 dell’Associazione Italiana Professionisti di Golf. Il tracciato La Rocca al Golf del Ducato di Parma piace, è in ottime condizioni e lascia giocare offrendo buone opportunità per scendere sotto il par. E dare spettacolo. In due hanno segnato il parziale migliore dopo il secondo round, 135 colpi (-9). Il leader di ieri Jacopo Vecchi Fossa (oggi 70) è stato raggiunto da Andrea Rota (69), ma c’è chi si è portato a ridosso con un gran secondo giro. 65 lo score migliore di giornata firmato da Andrea Signor, già vincitore del Campionato Maestri nel 2016 al Pevero Golf in Sardegna. 39 anni, nato a Vittorio Veneto (Tv), ha studiato alla Virginia University, ha giocato in nazionale, quindi nell’Alps Tour (con un titolo nel Volturno Open 2008) e ha partecipato ad alcune gare del Challenge. Con tre figli, ha preso il diploma di Club Manager (livello due) presso l’Associazione europea (CMAE), diretto il circolo di Cansiglio (Belluno) e ora quello di Cortina, oltre a insegnare e gestire il campo pratica Marco Polo di Vittorio Veneto.

«Allenamento zero», dice. «Eppure due ottimi giri, tre colpi persi ieri alla 18, ma oggi otto birdie e un bogey sullo score. Dal drive al putt tutto ha funzionato bene». Riparte domani da 136 colpi, uno dalla vetta. Stessa posizione per Stefano Mazzoli (136, 69-67), che difende il titolo sullo stesso tracciato del 2021. «Molto solido entrambi i giorni, mi sono dato parecchie occasioni, ma c’è ancora tanto golf

domani». Per la prossima stagione si è conquistato il Challenge Tour, ma nell’immediato anche il secondo stage per l’accesso al tour maggiore: sarà in campo la settimana prossima in Spagna per tentare il grande salto. Stesso obiettivo per Gregorio De Leo (137, 70-67), biellese, arrivato a Parma la

sera prima del torneo dalla prova campo del tracciato di Empordà, dove (con già in tasca la vittoria nel ranking dell’Alps Tour e l’accesso pieno al Challenge 2023) cercherà di accorciare la strada per giocare l’anno prossimo coi più forti. Ma attenzione anche al ligure Federico Maccario (137, 68-69) e al neo

cinquantenne e fresco campione senior di PGA Italiana, Massimo Florioli: nel suo 67 di oggi anche due colpi spettacolo, un recupero con ferro 6 sotto gli alberi alla 11 e un eagle con palla imbucata dal bunker alla 12.

Parma Golf Experience  - Una felice combinazione. Un circolo tradizionale con 18 buche, il Golf Club La Rocca di Sala Baganza nato nel 1985, e un piccolo impianto di Pitch & Putt alle porte della città, il Parma Golf & Country Club di Vigatto, votato alla promozione. Nel 2014 strade apparentemente diverse si sono incrociate dando vita al Golf del Ducato e a un sistema vincente. Con la regia di Alessandro Carrara, professionista di PGA Italiana, la promozione verso un pubblico nuovo (circa 180 gli iscritti ai corsi per principianti ogni anno) ha portato in sette stagioni al raddoppio del numero dei giocatori, oggi 660, che percorrono un cammino completo nell'ambito dello stesso circolo. Salso Golf, con le sue 18 buche a Salsomaggiore Terme, si è poi unito al gruppo in un unico brand, quello di Parma Golf Experience, che si apre anche ad attività di scoperta del territorio. Così il golf viene proposto insieme ad arte e storia, vino e buona tavola, valorizzando sport ed eccellenze della provincia di Parma. (parmagolf.it).

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PGAI: Vecchi Fossa leader dopo un giro

«Non capita spesso di partire con cinque birdie nelle prime cinque buche, certo una bella spinta, ma creano aspettative e la testa va un po’ in confusione». Parole del leader di giornata Jacopo Vecchi Fossa, che ha poi ceduto due colpi nei par 3 prima di mettere in fila altri quattro birdie per un 65 finale, sette sotto il par del campo. «Che non è complicato, ma se inizi a sbagliare diventa difficile portare a casa uno score come questo», ha sottolineato il giocatore modenese, forte del titolo più prestigioso di PGA Italiana conquistato nel 2019 ad Antognolla (Perugia).

Nel frattempo un percorso in crescita. «Quella era la mia seconda vittoria da pro dopo l’Omnium 2017; mi ha dato confidenza per un altro successo, questa volta sull’Alps Tour, con buoni riferimenti per il lavoro da fare». Che ha poi pagato nel 2021 quando quel circuito internazionale lo ha vinto con due titoli nella stagione e un rendimento costante. Salito di grado, nelle fila del Challenge Tour ha faticato quest’anno con tanti tagli mancati di poco.

Al Golf del Ducato di Sala Baganza sono in due alle sue spalle con 66 colpi. C’è chi queste occasioni non le manca, come Andrea Rota, titolo assoluto di PGA Italiana 2016 quando prevalentemente giocava, campione tra i maestri nel 2019. Ora insegna allo Sport Indoor di Bergamo ma si tiene in allenamento con le pro-am. «Il gioco c’è e anche la serenità di chi non ha nulla da perdere. Il campo poi mi piace molto, delicato, con le linee dei green che meritano molta attenzione». Così il 36enne pro bergamasco.

C’è anche Gianmaria Rean Trinchero, contento del gioco («molto bene da tee a green con qualche putt lasciato per strada») soprattutto in vista del secondo stage di qualifica per approdare al DP World Tour (ex European Tour), avendo da poco superato il primo a Bogogno (Novara). 27 anni di Aosta, giocatore azzurro dai 14 ai 21 anni, poi lo studio e una laurea, il corso per maestri nel 2020 e l’attività di famiglia con un laboratorio di fitting al Golf Molinetto di Milano. «Ma l’ultima stagione l’ho dedicata

al gioco», dice. E i risultati cominciano ad arrivare. Domani il secondo giro che lascerà in campo per l’ultimo solo i migliori 40 e pari merito.

Parma Golf Experience  - Una felice combinazione. Un circolo tradizionale con 18 buche, il Golf Club La Rocca di Sala Baganza nato nel 1985, e un piccolo impianto di Pitch & Putt alle porte della città, il Parma Golf & Country Club di Vigatto, votato alla promozione. Nel 2014 strade apparentemente diverse si sono incrociate dando vita al Golf del Ducato e a un sistema vincente. Con la regia di Alessandro Carrara, professionista di PGA Italiana, la promozione verso un pubblico nuovo (circa 180 gli iscritti ai corsi per principianti ogni anno) ha portato in sette stagioni al raddoppio del numero dei giocatori, oggi 660, che percorrono un cammino completo nell'ambito dello stesso circolo. Salso Golf, con le sue 18 buche a Salsomaggiore Terme, si è poi unito al gruppo in un unico brand, quello di Parma Golf Experience, che si apre anche ad attività di scoperta del territorio. Così il golf viene proposto insieme ad arte e storia, vino e buona tavola, valorizzando sport ed eccellenze della provincia di Parma. (parmagolf.it).

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DP Tour: domina Smith, 15° E. Molinari

L’inglese Jordan Smith ha offerto una grande prestazione e, dopo una corsa di testa, ha vinto con 254 (62 67 62 63, -30) colpi il Portugal Masters, disputato sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura. Ha prevalso dopo un lungo duello con il malese Gavin Green, secondo con 257 (-27).

Bel finale dei tre italiani che avevano superato il taglio, risaliti in buona posizione di classifica: Edoardo Molinari, da 37° a 15° con 269 (-15), Renato Paratore, da 37° a 18° con 270 (-14), e Filippo Celli, da 45° a 27° con 271 (-13).

Smith, trent’anni a novembre, nativo di Bath, ha firmato il secondo titolo sul DP World Tour per un palmarès in cui figurano anche due successi sul Challenge Tour e tre su circuiti minori (due sul PGA EuroPro Tour e uno sul Jamega Pro Golf Tour). Il “meno 30” è anche il punteggio più basso sulle 72 buche nella storia del DP World Tour, ma non potrà essere omologato perché la palla si piazzava. Quindi rimane imbattuto il “meno 29” del sudafricano Ernie Els ottenuto nel 2003 (Johnnie Walker Classic, 259 colpi). Per lo stesso motivo il primato del torneo resta al connazionale Steve Webster con il “meno 25” (263 colpi) siglato nella prima edizione della gara datata 2007.

Smith ha finito la sua corsa trionfale con un 63 (-8, un eagle, sei birdie) e ha ricevuto un assegno di 340.812 euro su un montepremi di circa 2.030.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).

In Portogallo alle spalle dei due protagonisti sono terminati il finlandese Tapio Pulkkanen, terzo con 262 (-22), l’inglese Eddie Pepperell, quarto con 263 (-21), i tedeschi Hurly Long e Sebastian Heisele, quinti con 265 (-19), e l’olandese Joost Luiten, settimo con 266 (-18).

Molinari (70 68 66 65) ha realizzato un 65 (-6), con sei birdie dopo un 66 (-5, cinque birdie) nel terzo round per le ultime 36 buche senza bogey. Paratore (68 66 70 66) ha girato in 66 (-5) con sei birdie e un bogey. Stesso parziale anche per Celli (70 67 68 66) con cinque birdie senza bogey.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8).

 

TERZO GIRO - A Vilamoura, Jordan Smith dopo il "moving day" del Portugal Masters resta da solo in vetta alla classifica del torneo del DP World Tour e avvicina il secondo successo in carriera sul circuito. Al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), l'inglese con un totale di 191 (62 67 62, -22) ha due colpi di vantaggio sul malese Gavin Green, secondo con 193 (-20), con cui condivideva la guida del leaderboard a metà gara, mentre in terza posizione con 196 (-17) si trova il tedesco Sebastian Heisele.

Tra gli azzurri, Edoardo Molinari (70 68 66) aggancia Renato Paratore (68 66 70). Il torinese e il romano condividono la 37ª posizione con 204 (-9). Dietro di loro, 45° con 205 (-8), Filippo Celli.

In Portogallo, Paratore si gioca molto nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori della money list) per il DP World Tour 2023. Quattro birdie, un bogey e un doppio bogey per il capitolino, che nel terzo e penultimo giro ha perso 15 posizioni. Prova bogey free, invece, per Edoardo Molinari autore di cinque birdie.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

 

SECONDO GIRO - A Vilamoura, Gavin Green (64 65) raggiunge Jordan Smith (62 67) al comando della classifica del Portugal Masters, terzultimo torneo del DP World Tour 2022. Al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), dopo il secondo round il malese e l'inglese con un totale di 129 (-13), precedono di un colpo il finlandese Tapio Pulkkanen e il francese Benjamin Hebert, entrambi 3/i con 130 (-12).

Tra gli azzurri, risale posizioni Renato Paratore, da 45° a 22° con 134 (68 66, -8). Fin qui miglior italiano in gara, il romano si gioca molto nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori) per il DP World Tour 2023. Paratore (per lui prova bogey free con cinque birdie), che nell'ordine di merito del circuito è 122°, deve ottenere una Top 10 per centrare il suo obiettivo. In Portogallo, hanno superato il taglio pure Filippo Celli, 52° con 137 (-5), ed Edoardo Molinari, 61° con 138 (-4). Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Il Portugal Masters, torneo del DP World Tour di golf, a Vilamoura è iniziato nel segno di Jordan Smith. L'inglese, al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), nel primo round si è reso protagonista con una prova bogey free chiusa in 62 (-9) colpi, che gli ha permesso di prendersi la vetta della classifica. Un eagle e sette birdie per il 29enne di Bath - numero 105 al mondo - che è tallonato dall'olandese Joost Luiten e dal danese Jeff Winther, entrambi 2/i con 63 (-8).

Tra gli azzurri, dopo le prime 18 buche (su un totale di 72) Renato Paratore occupa la 45/a posizione con 68 (-3).

Nell'ultimo evento utile per ottenere punti volti a conquistare la "carta" piena (riservata attualmente, salvo modifiche, ai migliori 117 giocatori) per il DP World Tour 2023, il romano - che è 122/o nel DP World Tour Rankings - ha giocato alla grande le prime otto buche, realizzando cinque birdie. Partito dalla 10, ha pagato a caro prezzo un doppio bogey alla 18, prima di siglare un nuovo birdie alla 3 e di sporcare le seconde nove con un bogey alla 4. Dietro di lui, 74/i con 70 (-1), ecco Edoardo Molinari e Filippo Celli. Partenza difficile per Francesco Laporta. Il pugliese, 121/o nell'ordine di merito del circuito, è invece 100/o con 72 (+1) in Portogallo. Ancora più distanti Lorenzo Gagli, 105/o con 73 (+2), Andrea Pavan e Nino Bertasio, entrambi 115/i con 75 (+4).

Terz'ultimo appuntamento stagionale del massimo circuito continentale maschile, il Portugal Masters mette in palio 2 milioni di dollari

 

LA VIGILIA - Ultimo appello per mantenere la ‘carta’ e giocare sul DP World Tour 2023. Nel Portugal Masters, in programma dal 27 al 30 ottobre sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course, a Vilamoura in Portogallo, si compete per il titolo, ma parecchi concorrenti saranno impegnati a rimanere tra i primi 117 della money list, o a entrarvi essendo al momento fuori, per tornare sul circuito nella prossima stagione (probabile che comunque sia disponibile qualche posto in più).

Sette gli italiani in gara, dei quali sei sono oltre la linea che delimita la zona pass. E’ al sicuro Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023, 61° nell’ordine di merito, che però ha l’obiettivo di qualificarsi per l’evento finale di Dubai (DP World Tour Championship, 17-20 novembre), mentre Francesco Laporta, Renato Paratore, Andrea Pavan, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli possono rientrare tra i 117, ma con diversi gradi di difficoltà. Filippo Celli, da poco tra i professionisti, continuerà nel suo percorso di crescita.

Laporta (121° nella money list) e Paratore (122°) sono rispettivamente a 30 e a 34 punti dall’iberico Sebastian Garcia Rodriguez (117°) e per sperare devono classificarsi entro il decimo posto. Se poco sotto dovranno affidarsi alla posizione di altri. Pavan (153°), Bertasio (154°) e Gagli (166°) possono raggiungere la meta con il secondo posto in solitudine. A parte la vittoria che, per tutti, significherebbe esenzione.

Nel field del torneo, giunto alla 16ª edizione, gli inglesi Matt Wallace e Marcus Armitage, l’iberico Jorge Campillo, il finlandese Mikko Korhonen, il francese Victor Perez, il tedesco Yannik Paul, che ha conseguito il primo titolo nel precedente Mallorca Golf Open, il malese Gavin Green e lo statunitense John Catlin. Tesi a offrire una buona prestazione i giocatori di casa in particolare con Ricardo Gouveia, che rischia di uscire dal tour.

Cinque i past winner: gli inglesi Tom Lewis, unico con due successi (2011, 2018), Steven Brown (2019) e Andy Sullivan (2015), lo spagnolo Alvaro Quiros (2008) e il danese Lucas Bjerregarrd (2017). Assente il belga Thomas Pieters, campione in carica, ma ci saranno i tre che giunsero secondi lo scorso anno con due colpi di ritardo, lo stesso Bjerregaard, il connazionale Nicolai Hojgaard e il francese Matthieu Pavon.

Nella zona a rischio, oltre a Garcia Rodriguez, il thailandese Jazz Janewattananond (116°), il norvegese Espen Kofstad (115°) e il francese Victor Dubuisson (114°). Sono a ridosso, insieme a Laporta e a Paratore, l’olandese Darius Van Driel (118°), il sudafricano Erik Van Rooyen (119°), assente perché gioca sul PGA Tour, Gouveia (120°), l’iberico Alfredo Garcia-Heredia (123°) e l’inglese David Horsey (124°). Poco più indietro il sudafricano Daniel Van Tonder (128°). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari (circa 2.030.000 euro).

Il torneo su GOLFTV - Il Portugal Masters sarà trasmesso in diretta da GOLFTV ai seguenti orari: giovedì 27 ottobre e venerdì 28, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 29, dalle ore 14,30 alle ore 19; domenica 30, dalle ore 13 alle ore 17,30. Commento tecnico di Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi.

Il LIV Golf Team Championship, ultimo evento del 2022 della Superlega araba, va alla formazione di Dustin Johnson che a Miami trascina la compagine "4 Ages GC" a un successo milionario. La squadra vincitrice, con un totale di 281 (-7) colpi, si è portata a casa 16 milioni di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 50.000.000, il più alto di sempre per una competizione di gruppo.

Dopo aver fatto loro quattro dei primi sette eventi, Johnson, Patrick Reed, Talor Gooch e Pat Perez, hanno calato il "pokerissimo" al Trump National Doral, campo di proprietà dell'ex presidente degli Stati Uniti che ha partecipato alla Pro-Am di apertura della kermesse. Con questo exploit, il quartetto ha portato a 28.250.000 dollari i guadagni ottenuti solo negli eventi a squadre. Con Johnson che si è distinto come il giocatore che più ha incassato nella prima stagione della LIV Golf. L'americano, ex numero 1 al mondo, prima di questa gara aveva già guadagnato 30.758.000 dollari (di cui 18.000.000 per il trionfo nella classifica individuale) a cui ora se ne devono aggiungere altri 4.000.000. Quasi 35 milioni, dunque, in sole otto gare disputate. La Lega separatista del green ha fatto le fortune dello statunitense, che a Miami ha realizzato il putt della gloria. "Sentivo la tensione, era importante realizzare quel colpo per far vincere la mia squadra. Quando ho visto la pallina entrare in buca, è stata una liberazione", la gioia di Johnson.

Niente da fare per il team - tutto australiano - "Punch GC" capitanato da Cameron Smith, con Marc Leishman, Matt Jones e Wade Ormsby. Con uno score d 282 (-6) il quartetto si è classificato secondo davanti alla compagine "Smash GC" di Brooks Koepka, con Chase Koepka, Peter Uihlein e Jason Kokrak, terza con 292 (+4)

 

LA VIGILIA - Donald Trump giocherà a Miami la Pro-Am che precederà il LIV Golf Team Championship, ultimo evento del 2022 della Superlega araba in programma dal 28 al 30 ottobre. Al Trump National Doral, campo di proprietà dell'ex presidente degli Stati Uniti, ci sarà dunque anche Trump. Un déjà vu dato che il tycoon già lo scorso luglio era finito nel mirino della critica per aver partecipato, insieme al figlio Eric, alla Pro-Am di un evento della LIV a Bedminster, prendendosi pure le critiche del New York Times, che parlò di

"messaggio provocatorio e di sostegno alla nuova strategia saudita dopo anni di fallimenti e rifiuti nello sport".
Prima la Pro-Am (il 27 ottobre, con porte chiuse al pubblico), poi la vera sfida. In palio un montepremi complessivo di 50 milioni di dollari. Con la squadra vincitrice che se ne porterà a casa 16. Ma a premio, andranno tutti e 12 i team partecipanti composti ognuno da quattro giocatori. La compagine "4 Ages GC", capitanata da Dustin Johnson, con Patrick Reed, Pat Perez e Talor Gooch, ha già vinto quattro dei primi sette eventi giocati e partirà dunque con i favori del pronostico. Le migliori quattro teste di serie scenderanno in campo sabato 29 ottobre.
Venerdì 28 si affronteranno quelle dalla 5/a alla 12/a posizione con due match di singolo e uno "alternate-shot foursome".

Stefano Mazzoli difenderà il titolo nella 45ª edizione del PGAI Championship al quale sono ammessi tutti gli iscritti alla PGA Italiana. Il torneo, in programma dal 26 al 28 ottobre, si svolgerà per il secondo anno consecutivo al Golf del Ducato-La Rocca, a Sala Baganza (PR), e sarà anticipato martedì 25 ottobre dalla Pro-Am.

L’albo d’oro dell’evento è stato firmato da giocatori che hanno scritto pagine importanti nella storia del golf italiano a iniziare da Roberto Bernardini, vincitore della prima edizione nel 1977, per continuare con Baldovino Dassù, Massimo Mannelli, Giuseppe Calì, Costantino Rocca e Francesco Molinari. E ancora da altri con grande esperienza sui circuiti europei quali Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli e Marco Crespi, unico italiano che sia stato capace di imporsi su tutti e tre i tour continentali.

Mazzoli, che ha conquistato la ‘carta’ per il Challenge Tour dopo una bella stagione e un titolo sull’Alps Tour, sarà tra i favoriti insieme a Gregorio De Leo, che ne è stato il dominatore con tre successi e la leadership nell’ordine di merito e che la ‘carta’ l’aveva già in tasca quando mancavano ancora alcune gare al termine del tour. Non saranno però i soli a voler recitare ruoli da protagonisti. Ricordiamo Emanuele Canonica, sesto domenica scorsa nel Senior Italian Open sul percorso dell’Argentario Golf & Wellness Resort, Jacopo Vecchi Fossa, a segno nel 2019, Luca Cianchetti (2018), Edoardo Giletta, secondo nel 2021, Federico Maccario, Gianmaria Rean Trinchero, Michele Ortolani, Cristiano Terragni e Giulio Castagnara, per citane alcuni. Nel field altri cinque past winner: Andrea Rota (2016), Alessandro Tadini (2002, 2008), Andrea Maestroni (2011, 2014), Gregory Molteni (2004) e Massimo Florioli (1993, 1994), che ha da poco vinto il Senior PGAI Championship. Tra i partenti anche Tommaso Perrino che quest’anno si è imposto per la terza volta consecutiva nell’Open d’Italia Disabili – Sanofi, a testimonianza di come il golf sia uno sport inclusivo e aperto a tutti.

Si gioca sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto.

Il percorso del Golf del Ducato-La Rocca è molto impegnativo. Richiede precisione, senso tattico e anche un pizzico di fantasia per affrontare un terreno sempre mosso, tra laghi e alberi piazzati ad arte, e green piuttosto difficoltosi.

Ricardo Gonzalez ha vinto con 211 (69 72 70, -2) colpi il Senior Italian Open disputato sull’impegnativo percorso dell’Argentario Golf & Wellness Resort (par 71). L’argentino ha superato nelle battute finali il sudafricano James Kingston, secondo con 214 (+1), il quale non è riuscito a difendere il titolo conquistato nel 2021. Tra i protagonisti dell’undicesima edizione dell’evento Emanuele Canonica, sempre nelle posizioni d’avanguardia e sesto con 217  (69 74 74, +4).

Nel settimo e penultimo evento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront, e che fa parte anche del Legends Tour, riservato ai campioni “over 50”, Ricardo Gonzalez, nativo di Corrientes nel cui palmarès figurano quattro successi sul DP World Tour, due sul Challenge Tour, tre sul PGA Tour Latinoamerica e altri 17 in Sudamerica dei quali dieci in patria, ha firmato il primo titolo sul Legends Tour facendosi un bel regalo per i 53 anni che compie domani, 24 ottobre. Leader dopo due round insieme a Kingston, ha iniziato molto male con quattro bogey sulle prime nove buche, ma in quelle di rientro è stato impeccabile e ha avuto partita vinta con cinque birdie per il 70 (-1). Unico giocatore sceso sotto par, per l’impresa ha ricevuto un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.

Kingston, in una giornata molto ventosa, ha ceduto nettamente nella seconda parte del tracciato con quattro bogey. Ha chiuso in 73 (+2) aggiungendo un eagle, un birdie e un altro bogey.

Emanuele Canonica è stato terzo fino alla buca 16, poi un triplo bogey lo ha punito oltre misura. Il 74 (+3, tre birdie, un bogey, un doppio e un triplo bogey) ha fatto sesta posizione insieme allo scozzese Gary Orr e allo svedese Michael Jonzon. In terza con 216 (+3) l’inglese Gary Wolstenholme, che per un breve tratto è stato anche leader, l’austriaco Markus Brier e il gallese Stephen Dodd, che si era imposto nel 2016.

Tra gli altri italiani in gara Michele Reale si è classificato 40° con 228 (+15) seguito da Massimo Florioli, 50° con 233 (+20), che ha appena vinto il Senior PGAI Championship, Massimo Scarpa, 51° con 234 (+21), Costantino Rocca, 56° con 239 (+26), e Gianluca Pietrobono, 58° con 246 (+33)

La stagione dell’Italian Pro Tour si concluderà con il Campionato Nazionale Open (23-26 novembre, Golf Nazionale, Sutri).

Le dichiarazioni di Gonzalez - “Spero che questa mia vittoria sul circuito sia la prima di una lunga serie. Dedico il successo alla mia famiglia e in particolare a mio figlio, che è stato il mio caddy. Faccio i miei complimenti all’Italia per la Ryder Cup 2023. E’ uno dei Paesi migliori a cui assegnarla per le sue splendide strutture, per il clima e per i campioni che ha saputo esprimere”.

Il percorso - L’Argentario Golf & Wellness Resort ha un percorso di 18 buche che si dipana in un’area naturale protetta vicino alla Riserva Naturale Duna Feniglia e a 25 km dal Parco dell’Uccellina. Il tracciato e il campo pratica, inaugurati nel 2006, sono stati disegnati dall’architetto David Mezzacane e da Baldovino Dassù, una bandiera del golf italiano. Le buche sono state poi modellate dallo specialista Brian Jorgensen e il risultato è stato un percorso vario, spettacolare e tecnicamente molto valido e incastonato in uno stupendo scenario tra mare, laguna, Orbetello e Talamone. Il tracciato, che ha ricevuto incondizionati elogi da tutti i partecipanti,  è certificato “Agri Cert” bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Emanuele Canonica, terzo con 143 (69 74, +1) colpi, sarà in corsa per il titolo nel giro finale del Senior Italian Open sul percorso dell’Argentario Golf & Wellness Resort (par 71). L’azzurro, dopo una giornata con vento forte che ha condizionato gli score, ha due colpi di ritardo dall’argentino Ricardo Gonzalez (69 72) e dal sudafricano James Kingston (68 73), campione in carica e in vetta da solo dopo un turno, entrambi con uno score di 141 (-1) e unici concorrenti sotto par.

Nel settimo e penultimo evento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront, e che fa parte anche del Legends Tour, riservato ai campioni “over 50”, Canonica è affiancato dall’inglese Gary Wolstenholme, dallo svedese Joakim Haegmann e dallo scozzese Gary Orr. I numeri danno qualche chance pure all’austriaco Markus Brier e all’inglese Andrew Raitt, settimi con 144 (+2), e allo spagnolo Santiago Luna, nono con 145 (+3).

Tra gli altri cinque italiani in gara, ha effettuato un buon recupero Michele Reale, da 48° a 31° con 150 (+8), dopo un buon 73 (+2) considerate le condizioni ambientali. Più indietro Costantino Rocca, 47° con 155 (+13), Massimo Scarpa e Massimo Florioli, che ha appena vinto il Senior PGAI Championship, 51.i con 157 (+15), e Gianluca Pietrobono, 59° con 167 (+25).

Ricardo Gonzalez, 52enne di Corrientes, ha un palmarès che comprende quattro successi sul DP World Tour, due sul Challenge Tour, tre sul PGA Tour Latinoamerica e altri 17 in Sudamerica dei quali dieci in patria. Ha giocato con prudenza e ha chiuso con un 72 (+1) dovuto a un birdie e a due bogey.

James Kingston, numero uno della money list, ha recuperato la leadership con un birdie sull’ultima buca, che gli ha permesso di riprendere Gonzalez, dopo che aveva segnato in precedenza due birdie e cinque bogey (73, +2).

Emanuele Canonica, che quest’anno è terminato per due volte terzo ((Irish Legends e Staysure PGA Seniors), ha girato in 74 (+3) con due birdie e cinque bogey.

Le interviste

Emanuele Canonica: “Il vento è stato protagonista e ne è derivato un gioco molto selettivo che non mi è affatto dispiaciuto. Sono condizioni in cui mi trovo bene, dove si usa molto poco il driver e parecchio i ferri. Di sicuro domani, con il vento che probabilmente non si placherà, non mi tirerò indietro”.

Ricardo Gonzalez: “Con il vento ho dovuto fare scelte tattiche diverse, con gioco di ferri e palle piuttosto basse. Fondamentale il birdie alla buca 16 che mi ha permesso di raggiungere la vetta. Il morale è alto e domani proverò a vincere”.

Alliance - Nei primi due giri si è giocato con formula Alliance. Tredici le compagini formate da due pro e da un dilettante che si sono battute per la graduatoria a squadre e per la classifica individuale degli amateur. Ha prevalso il Team dell’inglese Edward Rom davanti a quello di Flaminia D’Onofrio, che si è però imposta nell’individuale dove Roberto Donadoni, ex CT della Nazionale italiana di calcio, è terminato ottavo.

Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche senza taglio con la partecipazione di 62 professionisti. Nei primi due giri si è giocato con formula Alliance, come detto, mentre nel terzo round i pro continueranno da soli. In palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.

Ingresso libero per il pubblico - Anche nell’ultima giornata dell’evento l’ingresso per il pubblico sarà libero.

Il percorso - L’Argentario Golf & Wellness Resort ha un percorso di 18 buche che si dipana in un’area naturale protetta vicino alla Riserva Naturale Duna Feniglia e a 25 km dal Parco dell’Uccellina.

Il tracciato e il campo pratica, inaugurati nel 2006, sono stati disegnati dall’architetto David Mezzacane e da Baldovino Dassù, una bandiera del golf italiano. Le buche sono state poi modellate dallo specialista Brian Jorgensen e il risultato è stato un percorso vario, spettacolare e tecnicamente molto valido e incastonato in uno stupendo scenario tra mare, laguna, Orbetello e Talamone. Il tracciato, che ha ricevuto incondizionati elogi da tutti i partecipanti,  è certificato “Agri Cert” bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

 

Emanuele Canonica, secondo con 69 (-2) colpi, è stato tra i protagonisti della prima giornata del Senior Italian Open sul percorso dell’Argentario Golf & Wellness Resort (par 71). Nel settimo e penultimo evento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront, e che fa parte anche del Legends Tour, riservato ai campioni “over 50”, l’azzurro è a un colpo dal leader, il sudafricano James Kingston, campione in carica, autore di un 68 (-3).

Canonica ha la compagnia dell’argentino Ricardo Gonzalez e dello svizzero André Bossert, mentre sono al quinto posto con 70 (-1) gli inglesi Andrew Raitt, Gary Evans, Phillip Archer e Simon Khan.

Sono in gara altri cinque giocatori italiani: Massimo Scarpa e Massimo Florioli, 39.i con 76 (+5), Costantino Rocca e Michele Reale, 48.i con 77 (+6), e Gianluca Pietrobono, 56° con 79 (+8).

James Kingston, 56enne di Ottosdal, due successi sul circuito di cui il secondo quest’anno e una buona carriera sul Sunshine Tour con undici titoli per un palmarès in cui ne figurano anche uno sul DP World Tour e quattro sull’Asian Tour, ha messo insieme sei birdie e tre bogey.

Emanuele Canonica, 51enne di Moncalieri (TO), tanti anni sul DP World Tour con una vittoria (Johnnie Walker Championship, 2005), ha ottenuto in stagione due terzi posti (Irish Legends e Staysure PGA Seniors). Ha confermato sia la sua buona condizione con il parziale di 69 (-2, cinque birdie, tre bogey) che il feeling con il torneo dove è giunto terzo lo scorso anno.

Le interviste

James Kingston: “Ho bei ricordi per il titolo dello scorso anno e sono tornato molto volentieri in Italia. Lo score è il frutto di un gioco solido e di un ottimo golf e forse potevo risparmiarmi qualche colpo senza un paio di errori evitabili. Il percorso, in uno splendido contesto ambientale, non è affatto facile. Lo potrei definire intelligente e, sicuramente, è stato preparato al meglio”.

Emanuele Canonica: “Ho giocato molto bene, tranquillo. Conosco il campo che è molto difficile, delicato, ma con il vento tutto si è ulteriormente complicato. L’importante era non perdere la pazienza e occorrerà averne anche nei prossimi giorni, perché il vento sarà ancora protagonista. La mia stagione è sicuramente buona. All’inizio non sono stato assistito dal putter, ma ora il rapporto è migliorato e arrivano anche i risultati. Sono molto affezionato a questo percorso, che è stato preparato in modo perfetto, e l’Open Senior nazionale è uno stimolo in più: spero nell’ultima giornata di poter dire anche la mia”.

Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche senza taglio con la partecipazione di 62 professionisti. Nei primi due giri si gioca con formula Alliance dove tredici team composti da due pro e da un dilettante (tra i quali l’ex CT della Nazionale di calcio Roberto Donadoni) competono per la relativa classifica a squadre. Nel terzo round i pro proseguiranno da soli. In palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.

Ingresso libero per il pubblico - Per il pubblico che vuole assistere al Senior Italian Open l’ingresso è libero.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

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Senior Italian Open ai nastri

All’Argentario Golf & Wellness Resort inizia lo spettacolo del Senior Italian Open, settimo e penultimo evento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront. Il torneo, giunto all’undicesima edizione, fa parte anche del Legends Tour, dove competono tanti campioni ora “over 50”. Si svolgerà dal 21 al 23 ottobre sulla distanza di 54 buche con un montepremi di 300.000 euro.

Sul tracciato toscano l’evento è stato anticipato dalla Championship Pro-Am, gara a cui hanno partecipato 24 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti. Ha vinto con “meno 30” il team del francese Jean-François Remesy, con gli amateur Mirko Pomponio, Niccolò Pini e Davy Mattolini, che ha preceduto quello di Emanuele Canonica, con Gian Marco Piredda, Gianluca Piredda e Augusto Orsini (meno 28). Al terzo posto con “meno 26” la formazione guidata dall’inglese Paul Eales, con Piero Nardi, Giovanni Nardi e Pierfranco Belfiori, e al quarto con “meno 23” la compagine dell’altro inglese Simon Khan, con Andrea Scapuzzi, Luca Salvatore e Maurizio Della Camera. Hanno preso parte alla competizione di apertura anche l’ex CT della Nazionale di calcio Roberto Donadoni e Vito Cozzoli, Presidente e AD di Sport e Salute. Le squadre si sono confrontate sulla distanza di 18 buche con formula “Tour scramble and use your pro”.

Via al torneo: in campo 62 concorrenti con sei italiani - Saranno sei gli azzurri in campo in una gara che non è mai stata vinta dagli italiani: Costantino Rocca, che sul circuito “over 50” è andato a segno due volte, Emanuele Canonica, che si è messo in buona evidenza durante la stagione, Massimo Scarpa, Gianluca Pietrobono, Michele Reale e Massimo Florioli. Tra i 62 contendenti, difende il titolo il sudafricano James Kingston, 56enne di Ottosdal, due successi sul Legends Tour, il secondo quest’anno, e una buona carriera tra Sunshine Tour (11 titoli), Asian Tour (quattro) e DP World Tour (uno).

Nel field, oltre a Kingston, figurano giocatori di rilievo quali il gallese Phillip Price, il brasiliano Adilson Da Silva  e lo scozzese Euan McIntosh che saranno tra i favoriti insieme ad altri due past winner, lo statunitense Clark Dennis, unico ad aver siglato la doppietta e peraltro consecutiva (2017-2018), e il gallese Stephen Dodd (2016). Senza dimenticare gli inglesi Gary Marks, Roger Chapman, David Shacklady, Peter Baker e Paul Eales, gli spagnoli Santiago Luna e José Manuel Carriles, il gallese Mark Mouland, l’austriaco Markus Brier, gli argentini Mauricio Molina, Ricardo Gonzalez e Rafael Gomez e il neozelandese Michael Campbell, vincitore di un Major.

Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche senza taglio con la partecipazione, come detto, di 62 professionisti. Nei primi due giri si giocherà con formula Alliance e vi saranno tredici team composti da due pro e da un dilettante, con relativa classifica a squadre e premi per gli amateur. Nel terzo round i pro proseguiranno da soli. In palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.

Ingresso libero per il pubblico - Per il pubblico che vorrà assistere al Senior Italian Open l’ingresso sarà libero.

Il percorso - L’Argentario Golf & Wellness Resort ha un percorso di 18 buche che si dipana in un’area naturale protetta vicino alla Riserva Naturale Duna Feniglia e a 25 km dal Parco dell’Uccellina.

Il tracciato e il campo pratica, inaugurati nel 2006, sono stati disegnati dall’architetto David Mezzacane e da Baldovino Dassù, una bandiera del golf italiano. Le buche sono state poi modellate dallo specialista Brian Jorgensen e il risultato è stato un percorso vario, spettacolare e tecnicamente molto valido. Le buche, alcune davvero suggestive e con panorami spettacolari su mare, laguna, Orbetello e Talamone, sono immerse in boschi di uliveti e sughere, circondate da laghetti e specchi d’acqua. Il clima mite e la piacevole brezza rendono il percorso unico, dove si può giocare per tutto l’anno. Il tracciato è certificato “Agri Cert” bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

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