Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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DP Tour: vincono Lawrence e Meronk

Il sudafricano Thriston Lawrence ha vinto con 272 (64 67 67 74, -16) colpi, dopo una corsa di testa, la 112ª edizione dell’Investec South African Open Championship, il torneo che tutti i giocatori di casa vorrebbero avere nel proprio palmarès, facendosi un bel regalo per il suo 26 compleanno che ha festeggiato ieri, 3 dicembre.

Nell’evento organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour e disputato al Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), a Lanseria, nei pressi di Johannesburg in Sudafrica, è terminato tra i top ten Edoardo Molinari, nono con 279 (-9), autore di una tonica prova, ha segnato un colpo in più Renato Paratore, 15° con 280 (-8), che non è stato da meno, e si è classificato 40° con 284 (-4) Francesco Laporta.

Lawrence, nativo di Nelspruit, suo il “Sir Henry Cotton Rookie of the Year Award” per la stagione europea 2022, ha siglato il terzo titolo sul circuito nell’arco di dodici mesi, ma si è complicato molto la vita nelle ultime sette buche affrontate con cinque colpi di vantaggio, dopo quattro birdie e un bogey, che si è ridotto a uno poiché ha trovato sulla sua strada tre bogey e un doppio bogey (74, +2). E’ finita ugualmente in gloria solamente perché il francese Clément Sordet, che lo aveva raggiunto alla 16ª, gli ha lasciato via libera con un bogey alla 17ª, terminando secondo con 273 (-15), dopo un 73 (+1). A Lawrence è andato un assegno di 231.397 euro su un montepremi di circa 1.440.000 euro (montepremi ufficiale 1,500,000 dollari).

Nel torneo, che il maltempo non ha risparmiato, hanno occupato la terza piazza con 274 (-14) lo svedese Jens Fahrbring e la quarta con 277 (-11) il tedesco Matti Schmid. Al quinto posto con 278 (-10) il sudafricano Dean Burmester, lo statunitense Chase Hanna, il tedesco Marcel Siem e l’inglese Daniel Brown, mentre il sudafricano Charl Schwartzel, che ha deluso un po’ le attese, ha affiancato Molinari. E’ finita in coda alla graduatoria la difesa del titolo di Daniel Van Tonder, 64° con 290 (+2).

Edoardo Molinari (67 70 70 72), uno dei vice capitani del Team Europe nella Ryder Cup 2023, al debutto sul DP World Tour 2023, ha dato seguito alle buone prestazioni della stagione precedente. Un po’ in altalena il giro finale, ma il 72 (par) con un eagle, due birdie, due bogey e un doppio bogey, è stato sufficiente per mantenere la posizione di rilievo. Renato Paratore (70 70 69 71) ha risalito la classifica pazientemente dopo il 38° posto iniziale, passando per il 37° e il 19° e approdando al 15° con un 71 (-1, tre birdie, due bogey) a chiudere. Francesco Laporta (71 69 70 74), che è entrato nel field con la seconda posizione nella qualifica, ha segnato un 74 (+2) con due birdie e quattro bogey.

ADRIAN MERONK TRIONFA IN AUSTRALIA - Il polacco Adrian Meronk ha firmato il secondo titolo nell’anno solare e in carriera sul DP World Tour imponendosi con 268 (73 66 63 66, -14) colpi nell’ISPS HANDA Australian Open, disputato sui due percorsi del Victoria Golf Club (par 70) e del Kingston Heath GC (par 72), a Melbourne in Australia.

Con un ottimo giro finale in 66 (-4), secondo score di giornata condotto con quattro birdie, due bogey e un eagle sulla buca 18 al Victoria GC, dove si sono svolti i due round conclusivi dopo che sulle prime 36 buche i concorrenti si erano alternati anche sull’altro campo, Meronk, 29enne nato ad Amburgo in Germania, ha superato di cinque colpi l’australiano Adam Scott – secondo con 273 (-9) e a segno nel 2009 – divenendo il primo polacco a vincere questo torneo come era stato il primo della sua nazione a cogliere un successo nel circuito continentale (Irish Open a luglio). Per lui un assegno di 187.251 euro su un montepremi di circa 1.090.000 euro (1.700.000 dollari australiani il montepremi ufficiale).

Nella 105ª edizione dell’evento, organizzato in collaborazione tra DP World Tour e PGA of Australia, è terminato al terzo posto con 274 (-8) l’australiano Min Woo Lee, che ha preceduto il connazionale Haydn Barron e lo spagnolo Alejandro Cañizares, autore di un 64 (-6, otto birdie, due bogey) miglior parziale del turno, quarti con 275 (-7), e il neozelandese Josh Geary, sesto con 276 (-6). Al 36° posto con 286 (+4) l’australiano Matt Jones, che difendeva il titolo. Si è ritirato dopo il primo giro Andrea Pavan, unico italiano in gara.

In contemporanea sugli stessi percorsi ha avuto luogo anche l’ISPS HANDA Women’s Australian Open vinto con 277 (69 69 66 73, -12) colpi dalla sudafricana Ashleigh Buhai davanti alla coreana Jiyai Shin (278, -11), ex numero uno mondiale per 25 settimane nel 2010, e all’australiana Hannah Green (279, -10).

 

TERZO GIRO - A Johannesburg non si arresta l'avanzata di Thriston Lawrence. Anche dopo il "moving day" del South African Open, il miglior "rookie" del DP World Tour 2022 è rimasto da solo al comando della classifica. Con un totale di 198 (64 67 67, -18), il sudafricano vanta due colpi di vantaggio sul francese Clement Sordet, 2/o con 200 (-16) davanti allo svedese Jens Fahrbring, 3/o con 204 (-12).

Nell'evento inserito nel calendario del DP World Tour 2023, ancora una buona prova per Edoardo Molinari. Il torinese ha conservato l'8/a posizione con un giro in 70 (-2), caratterizzato da cinque birdie e tre bogey, su un totale di 207 (67 70 70, -9). Avanza ancora Renato Paratore, da 28/o a 19/o con 209 (-7). Dietro di lui ecco invece Francesco Laporta, 25/o con 210 (-6).

AUSTRALIAN OPEN - Intanto a Melbourne, nel terzo giro dell'Australian Open, Adam Scott con uno score di 201 (71 63 67, -11) guida il leaderboard ed è tallonato dal polacco Adrian Meronk, 2/o con 202 (-10). Terzo posto con 205 (-7) per Min Woo Lee e Haydn Barron.
Già vincitore della competizione nel 2009, Scott - ex numero 1 al mondo nel 2014 - sogna il bis davanti al pubblico di casa.

 

SECONDO GIRO - Maltempo protagonista a Johannesburg dove il secondo round del South African Open è stato sospeso e rinviato a domani. Al Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), ancora una buona prova per Thriston Lawrence. Miglior rookie del DP World Tour 2022, il sudafricano con uno score di 131 (64 67, -13) è rimasto al comando con due colpi di vantaggio nei confronti del connazionale Ockie Strydom, 2/o con 133 (-11).

Classifica provvisoria, con tanti giocatori costretti a rientrare anzitempo in Club House. Tra gli azzurri, resta nella Top 10 Edoardo Molinari che passa dalla 7/a all'8/a posizione con 137 (67 70, -7). Dietro di lui ecco il pugliese Francesco Laporta, protagonista di una rimonta che lo ha visto risalire dalla 61/a alla 20/a posizione. Laporta, ha giocato 13 buche del secondo giro (realizzando cinque birdie, con un bogey) ed è sul "-5" totale. Avanza anche Renato Paratore, 28/o con 140 (70 70, -4).

AUSTRALIAN OPEN  - Intanto a Melbourne, nel secondo round dell'Australian Open, rimonta show per Adam Scott (71 63). Nell'evento del DP World Tour, arrivato quest'anno alla 105esima edizione, l'ex numero 1 al mondo (nel 2014) è risalito dalla 43/a posizione e agganciato in vetta alla classifica, con un totale di 134 (-8) colpi, David Micheluzzi (63 71). Con una prova bogey free in 63 (-7), avvalorata da un eagle e cinque birdie, Scott ha scalato la classifica. Già vincitore della competizione nel 2009, è ora tra i principali candidati al successo in un appuntamento che si disputa su due differenti percorsi: il Victoria GC (par 72) e il Kingston Heath GC (par 70).

Guadagna terreno pure Matt Jones. Campione nel 2015 e nel 2019 (la rassegna non si è giocata, causa Covid, nel 2020 e nel 2021), è 11/o con 139 (-3). Supera il taglio, ma con l'ultimo punteggio utile, Cameron Smith. Terzo nel world ranking, l'australiano è 59/o con 144 (+2). Si è invece ritirato dall'evento l'azzurro Andrea Pavan dopo un primo giro deludente.

 

PRIMO GIRO - Buon inizio a Johannesburg per Edoardo Molinari. Il torinese ha chiuso il primo round del South African Open, torneo inserito nel calendario del DP World Tour 2023, al 7/o posto con uno score di 67 (-5). Al Blair Atholl Golf & Equestrian Estate (par 72), ha realizzato sei birdie e un bogey ed è ora distante tre colpi dalla vetta occupata dal Thriston Lawrence, da solo in testa dopo un giro in 64 (-8), con nove birdie e un bogey. Continua l'ottimo momento di forma del sudafricano. "Best rookie" del DP World Tour 2022, è tallonato dall'inglese Ross Fisher e dallo svedese Jens Fahrbring, entrambi 2/i con 65 (-7) davanti al tedesco Matti Schmid, allo scozzese Scott Jamieson e al sudafricano JJ Senekal, tutti 4/i con 66 (-6).

Miglior azzurro dopo le 18 buche di apertura, Edo Molinari precede in classifica Renato Paratore, 38/o con 70 (-2). Più indietro Francesco Laporta, 61/o con 71 (-1). La competizione, che quest'anno festeggia la 112esima edizione, è invece iniziata male per Daniel Van Tonder. Campione uscente, è 126/o con 74 (+2).

AUSTRALIAN OPEN - Intanto a Melbourne, nel primo round dell'ISPS Handa Australian Open, David Micheluzzi ha rubato la scena a Cameron Smith, numero 3 mondiale, e si è preso la leadership. L'appuntamento si disputa su due differenti percorsi, il Victoria GC (par 72) e il Kingston Heath GC (par 70), dove l'australiano Micheluzzi si è messo in mostra con un parziale di 63 (-7) colpi, frutto di otto birdie e un bogey. Il 26enne, reduce dal sesto posto all'Australian PGA Championship, è alla nona gara in carriera sul DP World Tour.

E dopo il round d'apertura dell'Australian Open precede in classifica Matthew Griffin (66, -4) e Josh Gary (68, -4), entrambi 2/i. Dopo l'exploit in casa della scorsa settimana, non è iniziata al meglio la gara di Smith. Favorito della vigilia, è 62/o con 71 (+1) complice un round sull'altalena con quattro bogey e tre birdie. Avvio da dimenticare per Andrea Pavan. Unico azzurro in campo, è 150/o con 79 (+9). Per lui due doppi bogey e cinque bogey, senza birdie. Mentre Matt Jones, che ha fatto suo l'evento nel 2015 e nel 2019 (la competizione non si è giocata, causa Covid-19, nel 2020 e nel 2021), è 33/o con 70 (par).

 

LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Renato Paratore e Francesco Laporta saranno nel field dell’Investec South African Open Championship (1-4 dicembre), evento organizzato in collaborazione tra DP World Tour e Sunshine Tour che avrà luogo al Blair Atholl Golf & Equestrian Estate, a Lanseria, nei pressi di Johannesburg.

L’Investec South African Open Championship è un torneo di grande tradizione, nato nel 1903 e giunto alla 112ª edizione, che tutti i giocatori di casa vorrebbero avere nel loro palmarès. E non è un caso se il campione simbolo del Sudafrica, Gary Player, lo abbia vinto per ben 13 volte, tra il 1956 e il 1981, e se altri due grandi lo seguano nell’albo d’oro, Bobby Locke con 9 successi, tra il 1935 e il 1955, e Sid Brews con 8, tra il 1925 e il 1952.

Difenderà il titolo, e sicuramente lo farà con grande determinazione, Daniel Van Tonder, 31enne di Soweto, otto vittorie sul Sunshine Tour e una sul DP World Tour, che avrà tra i più agguerriti avversari proprio i suoi connazionali tra i quali ricordiamo Charl Schwartzel, Branden Grace (suo il titolo nel 2020), Dylan Frittelli, Dean Burmester, Thriston Lawrence, Hennie Du Plessis, Zander Lombard e Louis De Jager, per citarne alcuni. Proveranno a sovvertire le previsioni della vigilia, che sono tutte in chiave sudafricana, gli spagnoli Jorge Campillo e Adrian Otaegui, lo scozzese Scott Jamieson, gli inglesi Marcus Armitage e Dale Whitnell, lo statunitense Sean Crocker e il cinese Ashun Wu. Da seguire il 23enne neopro inglese Dan Bradbury che domenica scorsa si è imposto nel Joburg Open, la sua terza gara disputata sul DP World Tour dove è entrato a pieno titolo. Oltre a Van Tonder e a Grace vi saranno altri quattro past winner: l’inglese Graeme Storm (2017) e i sudafricani Brandon Stone (2016), Hennie Otto (2011), due Open d’Italia per lui (2008, 2014), e Richard Sterne (2008).

Molinari è alla prima gara nel circuito continentale 2023, iniziato come di consueto con anticipo sull’anno solare. Vice capitano nel Team Europe, con Thomas Bjorn e con Nicolas Colsaerts per la Ryder Cup 2023, proverà a dare seguito alle buone prove della stagione precedente. Laporta, entrato nel field con il secondo posto nella qualifica, e Paratore hanno debuttato la scorsa settimana con un buon esito, classificandosi rispettivamente al 13° e al 33° posto. Il montepremi è di 1,500,000 dollari (circa 1.440.000 euro).

Il torneo su Discovery Plus - L’Investec South African Open Championship sarà teletrasmesso su Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 1° dicembre e venerdì 2, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 3 e domenica 4, dalle ore 10,30 alle ore 15,30. Commento di Silvio Grappasonni e di Isabella Calogero.

 

ANDREA PAVAN ALL’AUSTRALIAN OPEN - Seconda gara consecutiva in Australia per Andrea Pavan che prende parte all’ISPS HANDA Australian Open, la prestigiosa gara, giunta alla 105ª edizione, in calendario nel DP World Tour 2023 e organizzata in collaborazione con la PGA of Australia dal 1° al 4 dicembre. Sui percorsi del Victoria Golf Club e del Kingston Heath GC a Melbourne difende il titolo conquistato nel 2019 (nei due anni successivi stop per la pandemia) l’australiano Matt Jones, 42enne di Sydney a segno anche nel 2015, che vanta pure due successi sul PGA Tour dove svolge prevalentemente la sua attività.

Fari puntati, però, su Cameron Smith, numero tre mondiale e dominatore la scorsa settimana dell’Australian PGA Championship, che si propone nuovamente come grande favorito in un field dove figurano coloro che hanno provato a tenergli testa nell’occasione: Jason Scrivener e il giapponese Ryo Hisatsune, secondi, Min Woo Lee e l’inglese John Parry, quarti.

Tra gli altri concorrenti che possono puntare in alto gli australiani Adam Scott, atteso alla prova dopo il 28° posto di domenica scorsa e vincitore di questo evento nel 2009, Marc Leishman, Wade Ormsby e Daniel Hillier, il neozelandese Ryan Fox, secondo nella money list del DP World Tour 2022, i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard, il giapponese Masahiro Kawamura, lo spagnolo Alejandro Cañizares e gli inglesi Tom Lewis e David Howell. Quest’ultimo è il secondo, con 708, per numero di gare disputate sul circuito continentale e mira a superare lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, leader di questa graduatoria arrivato a quota 719.

Numerosi i past winner. Oltre a Jones e a Scott, saranno in campo Cameron Davis (2017), Greg Chalmers (1998, 2011), Geoff Ogilvy (2010), John Senden (2006), Robert Allenby (1994, 2005), Peter Lonard (2003, 2004), Stephen Allan (2002) e Peter Fowler (1983).

L’albo d’oro del torneo, nato nel 1904, ha la firma di tanti grandi giocatori tra i quali il sudafricano Gary Player, recordman con sette vittorie tra il 1958 e il 1974, seguito da Jack Nicklaus con sei e da Greg Norman, con cinque, che condivide la terza posizione in questa graduatoria con il dilettante Ivo Whitton, che ha siglato la cinquina tra il 1912 e il 1931. In contemporanea, sempre a Melbourne negli stessi giorni, si svolgerà l’ISPS HANDA Women’s Australian Open senza italiane in gara.  Il montepremi è di 1.700.000 dollari australiani (circa 1.090.000 euro).

Diretta su Discovery Plus - L’ISPS HANDA Australian Open andrà in onda su Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 1° dicembre e venerdì 2, dalle ore 2 alle ore 7; sabato 3, dalle ore 4 alle ore 9; domenica 4, dalle ore 2 alle ore 7. Commento di Federico Colombo e di Giovanni Magni.

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QS LPGA: Roberta Liti alla fase finale

Roberta Liti è stata ammessa alla seconda fase delle LPGA Q-Series dove si assegneranno le ‘carte’ per la stagione 2023. L’azzurra si è classificata 60ª con 283 (72 69 72 70, -3) colpi nel torneo disputato sui due tracciati del Falls Course (par 71) e del Crossings Course (par 72) al Magnolia Grove GC di Mobile in Alabama e inizierà con questa posizione e punteggio la gara conclusiva, sempre di 72 buche, insieme alle 75 concorrenti che hanno superato il taglio.

Si giocherà dall’8 all’11 dicembre all’Highland Oaks Golf Course (percorso ibrido ricavato da nove buche dell’Highlands e da nove del Marshwood) a Dothan, sempre in Alabama. Al termine le prime 20 della graduatoria finale e le pari merito al 20° posto riceveranno la ‘carta’ categoria 14, a tempo pieno, per il LPGA Tour e coloro che termineranno dal 21° al 45° posto (comprese le pari merito) avranno la categoria 15 del tour maggiore, con meno possibilità di gioco, e la categoria C (tempo pieno) nell’Epson Tour dove saranno ammesse anche le altre che completeranno gli otto round, ma con categoria inferiore.

Dopo metà del cammino di qualificazione è al comando la statunitense Lauren Hartlage con 272 (66 69 69 68, -14) colpi seguita con 273 (-13) dalla connazionale Riley Rennell, dalla spagnola Luna Sobron Galmes, dalla tedesca Polly Mack e dalla belga Manon De Roey. Al sesto posto con 274 (-12) l coreana Hae Ran Ryu, la slovena Ana Belac, l’americana Samantha Wagner, la paraguaiana Sofia Garcia e la canadese Maddie Szeryk.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti sarà l’unica azzurra in gara nella LPGA and Epson Tour Qualifying Tournament Q-Series dove si assegneranno le “carte” per i due circuiti femminili statunitensi 2023. Una finale, alla quale prendono parte 100 concorrenti, lunga 144 buche, divisa in due frazioni di 72. La prima avrà luogo dal 1° al 4 dicembre al Magnolia Grove GC, con le partecipanti che si alterneranno sui due tracciati del Falls Course (par 71) e del Crossings Course (par 72) a Mobile in Alabama.

Al termine saranno ammesse alla seconda fase le prime 70 classificate e le pari merito al 70° posto che dall’8 all’11 dicembre competeranno all’Highland Oaks Golf Course (percorso ibrido ricavato da nove buche dell’Highlands e da nove del Marshwood) a Dothan, sempre in Alabama. Lo score sarà cumulativo con quello delle prime 72 buche. Le prime 20 della graduatoria finale e le pari merito al 20° posto riceveranno la ‘carta’ categoria 14, a tempo pieno, per il LPGA Tour e coloro che termineranno dal 21° al 45° posto (comprese le pari merito) avranno la categoria 15 del tour maggiore, con meno possibilità di gioco, e la categoria C (tempo pieno) nell’Epson Tour dove saranno ammesse anche le altre che completeranno gli otto round, ma con categoria inferiore.

Nel field numerose giocatrici di buone prospettive quali la statunitense Becca Huffer e la coreana Seulki Lee, che si sono imposte ex aequo nello Stage 2, le altre americane Alexa Pano, Bailey Tardy, Jillian Hollis e Kim Kaufman, la spagnola Ana Pelaez Trivino, la belga Manon De Roey, la svedese Daniela Holmqvist, l’argentina Magdalena Simmermacher, la filippina Dottie Ardina, l’australiana Su Oh e Ines Laklalech, prima marocchina a imporsi sul Ladies European Tour.

Come Tiger Woods nel 2006/07. Alle Bahamas, Viktor Hovland vince per il secondo anno consecutivo l'Hero World Challenge e diventa il secondo giocatore nella storia del torneo, dopo il californiano, a riuscire in questa impresa.
Ad Albany, sull'isola di New Providence, il norvegese con un totale di 272 (69 70 64 69, -16) colpi ha superato lo statunitense Scottie Scheffler, secondo con 274 (-14). 

Un déjà vu. Anche nel 2021 il 25enne di Oslo si era concesso il lusso di battere lo statunitense che quest'anno, con un successo, sarebbe tornato al primo posto nel ranking mondiale. Niente da fare. Ad approfittarne, ancora una volta, è stato Hovland che, grazie a questa affermazione, è passato dal 12° al nono posto nel ranking mondiale. Non solo. Premiato da Woods - l'evento non ufficiale del PGA Tour è sostenuto dalla fondazione di Tiger - ha ricevuto un assegno di 1.000.000 di dollari a fronte di un montepremi complessivo di 3.500.000. "

Vincere questa competizione è sempre speciale. E' stata una settimana snervante, con le seconde nove buche dell'ultimo round che si sono dimostrate davvero complicate. Ma ce l'ho fatta", la gioia di Hovland, che ha festeggiato l'exploit nonostante una palla spedita in acqua alla buca 18, l'ultima del torneo.

Americani dunque sconfitti. Non solo Scheffler, anche Cameron Young, terzo con 276 (-12), si è dovuto arrendere. E con loro Xander Schauffele, quarto con 277 (-11), e Justin Thomas, quinto con 278 (-10).

 

TERZO GIRO - Il norvegese ad Albany, sull'isola di New Providence, anche dopo il "moving day" dell'Hero World Challenge è rimasto al comando della classifica del torneo non ufficiale del PGA Tour. Con un totale di 203 (69 70 64, -13) colpi, il numero 12 mondiale precede in classifica Scottie Scheffler, 2/o - pure nel world ranking - con 206 (-10). Già campione nel 2021, Hovland punta a diventare il primo giocatore dal 2006-2007 (Tiger Woods) a vincere consecutivamente la competizione.

Nel terzo round, Hovland si è reso protagonista con un parziale in 64 (-8), frutto di dieci birdie e due bogey, sul percorso dell'Albany GC (par 72). Ma il 25enne di Oslo deve guardarsi le spalle anche e soprattutto da Scheffler che, con un successo, tornerebbe numero 1 al mondo spodestando dal trono il nordirlandese Rory McIlroy, assente alle Bahamas. Dove condividono la 3/a posizione con 208 (-8) gli americani Justin Thomas e Cameron Young, mentre il californiano Collin Morikawa è 5/o con 209 (-7) al pari di Xander Schauffele, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo.

L'evento, organizzato con il sostegno della fondazione di Tiger Woods, mette in palio 3.500.000 dollari, di cui 1.000.000 andrà al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Ancora Viktor Hovland. Alle Bahamas, dopo il successo dello scorso anno, il norvegese insegue il bis all'Hero World Challenge. Numero 12 mondiale, al termine del secondo round con un totale di 139 (69 70, -5) colpi, Hovland è rimasto da solo in testa nel torneo non ufficiale del PGA Tour organizzato con il sostegno della fondazione di Tiger Woods. Il 25enne di Oslo punta a diventare il primo giocatore dal 2006-2007 (Woods) a vincere consecutivamente la competizione.

Dietro di lui, al secondo posto con 140 (-4) ecco gli americani Scottie Scheffler (già runner up nel 2021), Xander Schauffele, medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo, Collin Morikawa e Cameron Young. Più indietro il sudcoreano Tom Kim, sesto con 141 (-3).

Distante lo spagnolo Jon Rahm, solo solo con 144 (par). Un eagle, quattro birdie e quattro bogey per Hovland sull'impegnativo percorso dell'Albany Golf Club, dove alla vigilia della competizione è stato costretto a dare forfait, per una fascite plantare, Tiger Woods.

Il montepremi è di 3.500.000 dollari con prima moneta di un milione di dollari.

PRIMO GIRO - Grande equilibrio alle Bahamas dove, dopo il primo giro dell'Hero World Challenge, torneo non ufficiale del PGA Tour, sono quattro i leader: il norvegese Viktor Hovland (campione in carica), l'americano Collin Morikawa, il sudcoreano Tom Kim e l'austriaco Sepp Straka, entrato nel field in extremis dopo il forfait per infortunio di Tiger Woods.

Ad Albany, sull'isola di New Providence, guidano la classifica con uno score di 69 (-3) colpi, uno di vantaggio nei confronti dello statunitense Sam Burns, quinto con 70 (-2).
All'Albany Golf Course (par 72) è dunque bagarre in vetta. Mai, nella storia della competizione, che quest'anno festeggia la 23ª edizione, c'erano stati quattro concorrenti al comando. E ora Hovland, numero 12 al mondo, punta a diventare il primo giocatore dal 2006-2007 (Woods) a vincere consecutivamente la kermesse.

Grande inizio pure per Kim, l'unico tra i 20 concorrenti in campo ad aver fatto registrare una prova bogey free. Per quel che riguarda gli altri big, Scottie Scheffler - secondo nel 2021 - è nono con 72 (par) al fianco di Tony Finau, Justin Thomas e Xander Schauffele, mentre lo spagnolo Jon Rahm è 13° con 73 (+1). L’evento, organizzato con la collaborazione della fondazione di Tiger Woods, mette in palio 3.500.000 dollari, di cui 1.000.000 andrà al vincitore.

 

LA VIGILIA - Mancherà l'uomo più atteso, Tiger Woods (fermato da una fascite plantare), ma in campo ci saranno comunque sei tra i migliori dieci giocatori al mondo. Ad Albany, sull'isola di New Providence alle Bahamas, dall'1 al 4 dicembre si disputerà la 23esima edizione dell'Hero World Challenge, torneo non ufficiale del PGA Tour organizzato proprio dalla fondazione di Tiger Woods. Venti i concorrenti in gara. T

ra i big più attesi ecco Scottie Scheffler e Jon Rahm (vincitore nel 2018), rispettivamente al secondo e al quinto posto del world ranking maschile. Per quel che riguarda la Top 10, all'appello ecco pure Xander Schauffele (sesto), Justin Thomas (ottavo), Matt Fitzpatrick (nono) e Collin Morikawa (decimo), fresco di matrimonio. A difendere il titolo conquistato nel 2021 e al debutto, sarà invece il norvegese Viktor Hovland (dodicesimo nell'OWGR) che proverà a diventare il primo golfista dal 2006-2007 (Woods) a vincere consecutivamente la competizione. Riflettori puntati inoltre su Tony Finau (undicesimo), runner up nel 2018, che nel 2022 ha già fatto sue tre gare. Sarà invece l'austriaco Sepp Straka a sostituire in campo Tiger Woods.

L'evento, nato nel 2000, che assegna punti ufficiali per la classifica mondiale ma non per la FedEx Cup, andrà in scena all'Albany Golf Course e garantirà 3.500.000 dollari di montepremi, di cui 1.000.000 andrà al vincitore (finiranno a premio tutti i partecipanti).
Il record di successi nella competizione, cinque, appartiene a Woods (l'ultima impresa nel 2011) che si è classificato altrettante volte secondo. Curiosità: la gara è stata vinta in passato, tra gli altri, da Zach Johnson (2013) e Luke Donald (2005), rispettivamente alla guida del team Usa e del team Europe alla Ryder Cup 2023 di Roma. Sia l'americano che l'inglese saranno però assenti quest'anno ad Albany

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MENA Tour: Gill vince, Saracino 6°

Tre italiani nella top ten del MENA Tour Tournament 3 disputato a Riyadh in Arabia Saudita e vinto con 199 (64 68 67, -17) colpi dall’inglese Bailey Gill dopo una corsa di testa. Sul percorso del Riyadh Golf Club (par 72) si sono classificati al sesto posto con 206 (68 69 69, -10) Andrea Saracino e al decimo con 207 (-9) Jacopo Vecchi Fossa (68 71 68) e Michele Ortolani (69 65 73), che ha ceduto nel round finale.

Bailey Gill, che ha letteralmente dominato, ha concluso la sua volata con un 67 (-5) dovuto a un eagle e a tre birdie e non ha segnato bogey sulle 54 buche, mettendo a segno otto birdie nel primo giro e quattro nel secondo.

L’inglese ha lasciato a tre colpi lo svedese Gabriel Axell (202, -14) al quale la “hole in one” alla buca 14 (par 3) ha potuto garantire solo la seconda piazza dopo un parziale di 68 (-4) completato con quattro birdie e due bogey. Al terzo posto con 203 (-13) il ceco Jan Cafourek e al quarto con 204 (-12) il suo connazionale Filip Mruzek e il gallese Jack Davidson.

Hanno preso parte all’evento anche Aron Zemmer, reduce dal successo nel Campionato Nazionale Open, 26° con 210 (-6), Enrico Di Nitto, 41° con 215 (-1), e Federico Zucchetti, 54° con 221 (+5). Non ha superato il taglio Dimitri Cavazzana, 67° con 151 (+7)..

Gli stessi sette italiani, ai quali si aggiungerà Joachim Hassan, parteciperanno al MENA Tour Tournament 4 (3-5 dicembre) al Dirab Golf & Country Club, sempre a Riyadh, sulla identica distanza di 54 buche e con un montepremi di 75.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Aron Zemmer, che ha appena vinto il Campionato Nazionale Open, Enrico Di Nitto, Andrea Saracino, Michele Ortolani, Federico Zucchetti, Jacopo Vecchi Fossa e Dimitri Cavazzana partecipano al MENA Tour Tournament 3, evento del circuito arabo MENA Tour in programma dal 28 al 30 novembre al Riyadh Golf Club, a Riyadh in Arabia Saudita. Si gioca sulla distanza di 54 buche con un montepremi di 75.000 euro.

Nel field gli inglesi Sam Broadhurst, Jack Floydd e Callum Mackay, il tedesco Dominic Foos, il francese Franck Daux e tra i sei amateur in campo il Principe Khaled Saud Al Faisal.

Successivamente gli stessi giocatori italiani saranno in gara nel MENA Tour Tournament 4 (3-5 dicembre) al Dirab Golf & Country Club, sempre a Riyadh, sulla identica distanza di 54 buche e con lo stesso montepremi di 75.000 dollari.

Aron Zemmer ha dominato nel Campionato Nazionale Open che ha concluso, dopo un’autoritaria corsa di testa, con 278 (67 70 67 74, -10) colpi, superando il brillante amateur Tommaso Rossin, secondo con 285 (-3).

Zemmer, 32enne di Bolzano, ha conseguito il prestigioso titolo nell’ottavo e ultimo torneo dell’Italian Pro Tour 2022 - il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront - disputato sull’impegnativo percorso del Golf Nazionale (par 72), a Sutri (VT), la Coverciano del green.

Dopo aver preso un vantaggio di sette colpi al termine del terzo round, nel quarto il vincitore, che aveva al suo attivo in precedenza una vittoria nello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour, oggi DP World Tour (Club de Golf Bonmont, Tarragona, Spagna, 2019), ha giocato in assoluta tranquillità, permettendosi il lusso di un 74 (+2) con quattro birdie e sei bogey. Per il successo ottenuto nella 82ª edizione del torneo nato nel 1935, è stato gratificato con un assegno di 7.250 euro su un montepremi di 50.000 euro.

In una giornata piuttosto ventosa che ha influito sugli score, si è portato dal sesto al terzo posto con 286 (-2) Cristiano Terragni, seguito al quarto con 287 (-1) da Marco Archetti e da Andrea Saracino.

Oltre a Rossin, 18enne milanese tesserato per il Royal Park I Roveri, meritano elogi altri due dilettanti terminati nella top ten: Giovanni Binaghi, 15enne milanese che difende i colori del GC Monticello, sesto con 288 (par), affiancato dal Carlo Casalegno e da Ludovico Addabbo, e Alessandro Nardini, 19enne di Camaiore e anche lui del Royal Park I Roveri, nono con 289 (+1). Stesso score per Jacopo Vecchi Fossa, che non è riuscito a difendere il titolo (suo anche nel 2018) dopo una falsa partenza, Edoardo Raffaele Lipparelli, Gregory Molteni, Manfredi Manica, Edoardo Giletta e Francesco Testa, che nel terzo round ha realizzato una “hole in one” (buca 9, par 3, metri 150, ferro 9).

 

Il vincitore - Aron Zemmer, professionista dal 2011 e con le ultime stagioni passate sul Challenge Tour, ha dichiarato: “Sono ovviamente felice per il successo. Oggi c’era tanto vento che ha reso le cose piuttosto difficili su un campo molto bello, impegnativo e dove non devi mai perdere la concentrazione. Per me è stato fondamentate l’ottimo gioco dal tee sul quale ho costruito il resto ed è arrivata finalmente quella vittoria che attendevo da tempo e che dedico a mio padre, alla mia famiglia e al mio maestro”.

 

I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

 

Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, che ha ricevuto consensi incondizionati dai partecipanti alla gara, è stato disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane e si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

Aron Zemmer ha mantenuto il comando con 137 (67 70, -7) colpi dopo il secondo giro dell’82° Campionato Nazionale Open che si sta disputando sul percorso del Golf Nazionale (par 72), la casa del golf italiano, a Sutri (VT).

Nel torneo che conclude la 16ª stagione dell’Italian Pro Tour 2022 - il circuito di otto gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront - Zemmer ha due colpi di vantaggio sul 22enne romano Ludovico Addabbo, secondo con 139 (-5) e rinvenuto dal sesto posto con un parziale di 69 (-3).

Tre amateur tra i top ten - Si stanno comportando ottimamente i dilettanti, dei quali tre sono nella top ten: Tommaso Rossin è terzo con 141 (-3), alla pari con Francesco Testa, l’altro amateur Giovanni Binaghi è quinto con 142 (-2) insieme a Gianmaria Rean Trinchero e a Federico Maccario, mentre Andres Felipe Varley è ottavo con 143 (-1) affiancato da Andrea Saracino, Gianluca Proietti e da Takayuki Matsui. Poco dietro Filippo Bergamaschi, 12° con 144 (par), e in risalita Jacopo Vecchi Fossa, campione in carica, da 40° a 27° con 147 (+3), dopo un 71 (-1).

Il taglio, caduto a 153 (+9), ha lasciato in gara 53 concorrenti, tra i quali 13 dilettanti. I professionisti nei due round conclusivi si contenderanno il montepremi di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro.

Il leader - Aron Zemmer, 32enne di Bolzano, professionista dal 2011 e con le ultime stagioni passate sul Challenge Tour, ha girato in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. “Uno score che forse mi va un po’ stretto - ha dichiarato - perché ho giocato bene, ma non sono stato assistito adeguatamente dal putter e, in particolare, ho preso per due volte tre putt. Il campo è una vera sfida, è abbastanza lungo e alcune bandiere sono piuttosto complicate. Spero di proseguire così anche nel terzo round: palla a centro fairway e poi in green con la speranza fare un numero inferiore di putt”.

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Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, che sta ricevendo consensi incondizionati dai partecipanti alla gara, è stato disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane e si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

È Aron Zemmer, con 67 (-5) colpi, il leader del Campionato Nazionale Open dopo le prime 18 buche giocate sul percorso (par 72) del Golf Nazionale di Sutri (VT). L’altoatesino ha firmato un giro bogey free, confermandosi come uno dei candidati al successo nella più longeva gara italiana nata nel 1935 e giunta all’82ª edizione. Nella tappa conclusiva della 16ª stagione dell’Italian Pro Tour - il circuito di otto gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront - ottima prova anche dell’amateur Tommaso Rossin, secondo, con 68 (-4), grazie a una prestazione con cinque birdie e un bogey. Terza posizione, con 69 (-3), per Gianluca Proietti, Francesco Testa e Marco Archetti. Subito dietro, al sesto posto con 70 (-2), un altro terzetto formato da Carlo Casalegno, Ludovico Addabbo ed Eugenio Bernardi (amateur). Tra i giocatori che hanno concluso il primo round sotto il par, Niccolò Agugiaro, Riccardo Bregoli, Andrea Saracino e il dilettante Gianmarco Manfredi, tutti in nona posizione con 71 (-1). Inizio in salita per il campione in carica, Jacopo Vecchi Fossa, 40° con 76 (+4). Per il detentore del titolo (già a segno in questa competizione anche nel 2018), come per molti altri giocatori, il secondo giro offrirà l’opportunità di recuperare posizioni e accedere ai due round finali su un percorso che si conferma altamente tecnico e che è apparso in ottime condizioni nonostante l’abbondante pioggia caduta martedì con annullamento della Pro-Am.

Il leader - Aron Zemmer, 32enne di Bolzano professionista dal 2011, si mostra soddisfatto, ma resta prudente nelle proiezioni di vittoria in un field con molti concorrenti in grado di inserirsi per la lotta al titolo. “Il mio gioco è stato veramente solido. Peccato per non aver concretizzato due occasioni da birdie, alla buca 4 e alla buca 17, che mi avrebbero permesso di allungare ulteriormente in classifica su un campo che mi piace molto. Ora mi concentro su questo torneo: sarebbe fantastico vincere. La prossima settimana, poi, mi misurerò sul Mena Tour in Arabia Saudita. Nel 2023 il mio circuito di riferimento sarà il Challenge Tour”.

Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che promuoverà ai due giri finali i primi 40 classificati, i pari merito al 40° posto e i dilettanti entro il punteggio di qualifica. Il montepremi è di 50.000 euro con prima moneta di 7.250 euro.

I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Il Golf Nazionale - Il tracciato del Golf Nazionale, disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane, si dipana in un suggestivo scenario naturale, tra boschi e querce secolari. Di eccellente caratura tecnica e qualitativa, ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.

Successo e partecipazione al Castello Tolcinasco Golf Resort & Spa di Pieve Emanuele (Milano) per l’iniziativa organizzata dal Presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, con il coinvolgimento di tutti i Circoli di golf italiani, volta a trovare una soluzione per contrastare le ricadute della crisi energetica e il conseguente “caro bollette”. Una tematica non più rinviabile, che sta mettendo in ginocchio lo sport e non solo.

“Per affrontare questa problematica drammatica è necessaria una sinergia tra la FIG e tutti i Circoli italiani con l’obiettivo di costituire un consorzio energetico al fine di mettere a fattor comune gli impatti patrimoniali degli investimenti da eseguire e i vantaggi da essi derivanti, così calmierando il costo dell’energia per tutti gli aderenti”. Questa la proposta avanzata dal Presidente della FIG, Chimenti. Con la Federazione che ha individuato in “Key to Energy” – società di consulenza leader nel settore a cui si rivolgono anche le principali aziende di Stato per affrontare le tematiche energetiche e le strategie necessarie ad affrontare la crisi in atto – il soggetto ideale per superare una questione sempre più attuale.

L’obiettivo, come sottolineato anche da Luca Piemonti in rappresentanza della Key to Energy, “è quello di individuare una soluzione strutturale di lungo periodo, tra stabilizzazione e contenimento delle spese energetiche dei circoli per i prossimi 20-30 anni e ricorso alla sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabili”.

Una visione di lunga durata, dunque, che potrebbe però portare benefici a breve termine e di rilevante entità a medio termine.

Chimenti ha tenuto a ringraziare tutti i presenti – a partire da Francesco Antonio Giuseppe Stilo, Presidente del Castello Tolcinasco Golf Resort & Spa per la grande ospitalità – per l’importante partecipazione, elogiando i Circoli “che rappresentano l’espressione del golf italiano che sta vivendo un momento magico verso la Ryder Cup 2023 di Roma, un appuntamento planetario che porterà grandi benefici al Paese”.

All’iniziativa, oltre ai Presidenti dei Circoli, hanno preso parte tutti i vertici e i componenti della Federazione Italiana Golf, e lo studio legale Montone & Partners che assisterà la FIG sul progetto.

Verso l’edizione italiana della Ryder Cup 2023, Nicolas Colsaerts entra a far parte del Team Europe di Luke Donald come terzo vicecapitano. Per la sfida tra Vecchio Continente e Usa, che per la prima volta nella sua storia il prossimo anno (dal 29 settembre al 1° ottobre) si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), la spedizione continentale potrà contare su una figura carismatica e di esperienza come Colsaerts. Il 40enne di Schaerbeek, che va ad aggiungersi agli altri due vicecapitani già nominati, il danese Thomas Bjorn e il torinese Edoardo Molinari, è stato tra i protagonisti della Ryder Cup 2012, poi ribattezzata come il “miracolo di Medinah”. Dopo aver ricevuto una wild card dall’allora capitano del Team Europe, lo spagnolo José María Olazábal, negli Stati Uniti e al fianco dell’inglese Lee Westwood, diede il via a un autentico show nel match di doppio fourballs del venerdì pomeriggio vinto (per 1 up) contro Tiger Woods e Steve Stricker. Al debutto nella competizione, realizzò otto birdie e un eagle.

Professionista dal 2000, nel palmares vanta tre successi sul DP World Tour, in quello che all’epoca veniva chiamato European Tour, di cui due arrivati nel 2011 (rispettivamente al Volvo China Open e al Volvo World Match Play Championship). Nel 2019 l’ultima affermazione sul circuito (Amundi Open de France). Ma in bacheca il belga annovera, tra gli altri, due exploit sul Challenge Tour e uno sull’Alps Tour. Colsaerts peraltro ha un buon feeling con l’Open d’Italia, dove ha sfiorato l’impresa sia nel 2010 (si classificò terzo al Royal Park I Roveri di Torino) che nel 2020 (secondo allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo, in provincia di Brescia).

Le dichiarazioni

Nicolas Colsaerts – “Quando Donald mi ha chiesto di ricoprire questo importante incarico ho provato una gioia incredibile. Ogni volta che sento la parola Ryder Cup, i miei ricordi tornano al 2012 e all’orgoglio provato per aver fatto parte di un evento unico giocato in difesa dei colori europei. Il ruolo di vicecapitano è diverso da quello del giocatore, ma l’obiettivo resta lo stesso: fornire il miglior contributo possibile alla squadra. Abbiamo già due vicecapitani fantastici come Bjorn ed Edoardo Molinari, con cui c’è peraltro un legame speciale. Fin da giovanissimo, quando uno inizia a fare sport, la prima cosa che ti viene detta e insegnata è che l’importante sia partecipare. E’ tutto verissimo, così com’è vero che quando indossi i colori europei e giochi una Ryder Cup, non vuoi fare altro che vincere. E questo è quello che proveremo a fare a Roma”.

Luke Donald – “A dire il vero, Colsaerts era nei miei pensieri già da due mesi. Insieme abbiamo giocato la Ryder Cup 2012 e in quella occasione ho visto cosa significasse per lui la Ryder Cup. Quando gli ho chiesto di entrare nel Team Europe, aveva la pelle d’oca. Sono molto felice di averlo nel mio staff, è una persona fantastica che va d’accordo con tutti i giocatori del DP World Tour”.

Vittoria a sorpresa nel Joburg Open, ma quanto mai meritata dopo una splendida corsa di testa, del 23enne inglese Dan Bradbury. Nel torneo inaugurale della stagione 2023 del DP World Tour, organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, sul percorso dell’Houghton GC (par 71) a Johannesburg in Sudafrica, Bradbury si è imposto con lo score di 263 (63 66 67 67, -21) colpi, tre di vantaggio sul finlandese Sami Valimaki (266, -18).

Dei tre italiani in gara il migliore è stato Francesco Laporta, 13° con  273 (-11), autore di una tonica prova. A metà classifica Renato Paratore, 33° con 278 (-6), e più indietro Lorenzo Scalise, 54° con 282 (-2).

Bradbury, professionista dalla scorsa estate, non essendo membro del DP World Tour ha ricevuto un invito dello sponsor per la sua terza gara sul circuito (un taglio alla prima, un 13° posto all’Open de España e un minimo di esperienza in tre eventi del Challenge Tour). E’ subito partito con un 63 (-8) e poi ha tenuto alti i ritmi, irraggiungibile per gli avversari. Ha chiuso i conti un 67 (-4) con cinque birdie e un bogey alla 18, quando si è rilassato certo del primo titolo che gli è valso l’accesso a tempo pieno sul tour. Inoltre potrà disputare un major, il prossimo The Open (20-23 luglio, Royal Liverpool GC) insieme a Valimaki e a Christiaan Bezuindhout.

Sconfitti i giocatori sudafricani che avevano avuto la meglio in nove occasioni nelle 15 edizioni del torneo. Solo al terzo posto con 267 (-17) due tra i piu attesi, Christiaan Bezuidenhout e Daniel Van Tonder, quindi al quinto con 269 (-15) Louis De Jager e al sesto con 271 (-13) Heinrich Bruiners e JJ Senekal insieme all’inglese Dale Whitnell. Non è riuscito a difendere il titolo Thriston Lawrence, da poco nominato “Sir Henry Cotton Rookie of the Year” della stagione continentale 2022, stesso punteggio di Paratore.

I tre azzurri hanno concluso la loro prestazione tutti con un parziale di 69 (-2). Laporta (67 69 68 69) e Scalise (73 68 72 69) di pari passo con sei birdie, due bogey e un doppio bogey e Paratore (68 68 73 69) con quattro birdie e due bogey.

IN AUSTRALIA DOMINIO DI CAMERON SMITH - L’australiano Cameron Smith ha vinto per la terza volta il Fortinet Australian PGA Championship, torneo organizzato in combinata dal DP World Tour e dalla PGA of Australia al Royal Queensland GC (par 71) di Brisbane. Il numero tre mondiale, che aveva fatto suo l’evento nel 2017 e nel 2018, ha concluso con 270 (68 65 69 68, -14) distaccando di tre colpi il connazionale Jason Scrivener e il giapponese Ryo Hisatsune, secondi con 273 (-11). Alla gara ha preso parte Andrea Pavan che non ha superato il taglio (128° con 149 - 75 74, +7).

In quarta posizione con 275 (-9) l’australiano Min Woo Lee e l’inglese John Parry e in sesta con 276 (-8) un altro giocatore di casa, David Micheluzzi. Non ha mantenuto le attese l’australiano Adam Scott, 28° con 280 (-4), che nell’occasione è stato assistito da due caddie, Greg Hearmon e Steve Williams (al fianco di Tiger Woods dal 1999 al 2011).

Cameron Smith ha trionfato nella sua Brisbane, dove è nato nel 1993, iniziando dal 14° posto nel primo round, salendo nel successivo al secondo con un 65 (-6), miglior score di giornata, e quindi prendendo la leadership nel terzo con tre colpi di margine, che poi ha mantenuto agevolmente nel quarto con un 68 (-3, quattro birdie, un bogey). Ha così portato a quattro i titoli sul DP World Tour, compresivi di un Major (The Open, 2022), in un palmarès dove, al netto del Major stesso, figurano anche cinque vittorie sul PGA Tour. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 221.016 euro su un montepremi di circa 1.290.000 euro (2.000.000 di dollari australiani la cifra ufficiale).

 

TERZO GIRO - A Johannesburg, il Joburg Open va avanti nel segno di Dan Bradbury. Nel primo torneo del DP World Tour 2023, anche dopo il terzo round l'inglese con un totale di 196 (63 66 67, -17) è rimasto al comando della classifica con un colpo di vantaggio nei confronti del finlandese Sami Valimaki, 2/o con 197 (-16) davanti al sudafricano Daniel Van Tonder, 3/o con 199 (-14).
All'Houghton GC (par 71), buona prova per Francesco Laporta. Miglior azzurro in gara, è 9/o con 204 (67 69 68, -9). Battuta d'arresto per Renato Paratore, 29/o con 209 (68 68 73, -4). Più indietro Lorenzo Scalise, 58/o con 213 (73 68 72, par).

IN AUSTRALIA SMITH IN VETTA - A Brisbane, il Fortinet PGA Championship ha un nuovo leader: Cameron Smith. L'australiano, numero 3 mondiale, è risalito dalla 2/a posizione grazia un giro in 69 (-2) su un totale di 202 (68 65 69, -11) e ora sogna il tris di successo in una gara che ha già vinto consecutivamente nel 2017 e nel 2018. Dallo scorso agosto tra i giocatori di punta della Superlega araba, campione Major, Smith ha un vantaggio di tre colpi nei confronti del cinese Yan Wei Liu e del giapponese Masahiro Kawamura, 2/i con 205 (-8).

 

SECONDO GIRO - Nel primo come nel secondo round, vince ancora il maltempo a Johannesburg nel primo torneo del DP World Tour 2023. Il Joburg Open si ferma ancora, tra tuoni e fulmini (poi la ripresa e il nuovo stop per l'arrivo dell'oscurità), con i primi verdetti dunque rinviati. Classifica provvisoria all'Houghton GC (par 71), dove l'inglese Dan Bradbury con un parziale di 66 (-5) su un totale di 129 (63 66, -13) colpi è rimasto al comando della classifica. L'inglese, che ha realizzato un eagle (già 3 quelli firmati in 36 buche) e sei birdie, con tre bogey, deve però guardarsi le spalle da Romain Langasque, in grande spolvero. Il francese, 2/o con "-12", ha giocato dieci buche del secondo giro realizzando un eagle, con quattro birdie. Sul "-12", ma dopo quattordici, c'è anche il sudafricano Casey Jarvis.

Tra gli azzurri, ancora una buona prova per Francesco Laporta e Renato Paratore. Il pugliese e il romano condividono la 13/a posizione, con una differenza. Laporta ha infatti completato le seconde 18 buche con uno score complessivo di 136 (67 69, -6) dopo un giro con sei birdie, un bogey e un triplo bogey (alla 15, par 4). Mentre Paratore, sempre sul "-6", deve giocare ancora sette buche del secondo round dove finora ha realizzato tre birdie, senza errori. E' invece 59/o con 141 (73 68, -1) il lombardo Lorenzo Scalise.

PAVAN OUT IN AUSTRALIA - A Brisbane, è finita dopo 36 buche la gara di Andrea Pavan. Al Fortinet Australian PGA Championship, il romano con uno score di 149 (75 74, +7), non è riuscito a superare il taglio. Sul percorso del Royal Queensland GC (par 71) il nuovo leader è Jason Scrivener che, con un parziale bogey free (con 4 birdie) in 67 (-4) su un totale di 132 (65 67, -10), guida il leaderboard con un colpo di vantaggio su Cameron Smith, 2/o con 133 (-9). Quest'ultimo, numero 3 mondiale e dallo scorso agosto tra i big della Superlega araba, ha già vinto l'Australian PGA Championship consecutivamente nel 2017 e nel 2018 e ora vuole il tris. Risalito dalla 14/a posizione, si è reso protagonista con un round in 65 (-6) frutto di otto birdie e due bogey. Dietro di lui, 3/i con 134 (-8), Cameron John e Masahiro Kawamura.

Battuta d'arresto per Min Woo Lee. Tra i tre leader al termine del primo round, è ora 17/o con 138 (-4) al fianco, tra gli altri, di Adam Scott (ex numero 1 al mondo che ha fatto sua questa competizione sia nel 2013 che nel 2019). Eliminazione eccellente per Jediah Morgan. Campione uscente, è stato eliminato con uno score di 144 (+2).

 

PRIMO GIRO - A Johannesburg il primo round del Joburg Open, torneo d'apertura del DP World Tour 2023, è stato condizionato dal maltempo e ha portato gli organizzatori a fermare due volte la gara salvo poi rinviare ogni discorso a domani. In Sudafrica, classifica dunque parziale con l'inglese Dan Bradbury che, con un round in 63 (-8), guida il leaderboard con un colpo di vantaggio sul tedesco Nick Bachem, 2/o con 64 (-7) davanti al francese Romain Langasque, 3/o con 65 (-6). Sul "-6" c'è anche un altro transalpino, Clément Berardo, che deve però completare sette buche del giro d'apertura.

All'Houghton GC (par 71), il sudafricano Thriston Lawrence, che difende il titolo conquistato nel 2021 e che è stato appena nominato miglior "rookie" del DP World Tour 2022, è invece 5/o con 66 (-5).

Tra gli azzurri, buon inizio per Francesco Laporta. Il pugliese, dopo 12 buche giocate, è 9/o sul "-4" e precede in graduatoria Renato Paratore, 18/o con 68 (-3). Mentre Lorenzo Scalise, 65/o, è invece in par dopo 11. Cinque birdie (di cui tre consecutivi) e un bogey per Laporta, fermato sul più bello.

Australia: Pavan in affanno - Intanto a Brisbane, dopo le 18 buche di apertura del Fortinet Australian PGA Championship, Min Woo Lee (tra i favoriti della vigilia), Jason Scrivener e John Lyras condividono il comando della classifica con uno score di 65 (-6) colpi. Sul percorso del Royal Queensland GC (par 71), buon inizio pure per Adam Scott. Già vincitore del torneo nel 2013 e nel 2019, l'ex numero 1 al mondo è 4/o con 66 (-5) al fianco di altri quattro concorrenti. Per quel che riguarda gli altri big in gara, Cameron Smith - che ha fatto sua la competizione consecutivamente nel 2017 e nel 2018 - terzo nel world ranking e dallo scorso agosto tra i giocatori di punta della Superlega araba, occupa la 14/a posizione con 68 (-3) al pari, tra gli altri, del danese Nicolai Hojgaard e del polacco Adrian Meronk  Falsa partenza per Andrea Pavan. Unico azzurro nel field, il romano è 132/o con 75 (+4) dopo un round sull'altalena con otto bogey e quattro birdie.

 

LA VIGILIA - Sul percorso dell’Houghton GC, a Johannesburg, il Joburg Open, giunto alla 15ª edizione, inaugura il calendario del DP World Tour. Difende il titolo il sudafricano Thriston Lawrence, 26 anni il 3 dicembre, nativo di Netspruit, due titoli sul circuito continentale e uno in quello di casa, che proverà a concedere il bis riuscito solo ai connazionali Richard Sterne (2008, 2013), che sarà in campo, e Charl Schwartzel (2010, 2011) assente. In gara Renato Paratore, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise con l’obiettivo di una partenza lanciata che darebbe il morale giusto per il futuro.

I sudafricani, in numero preponderante, saranno i favoriti e, oltre che su Lawrence, potranno contare, tra gli altri, anche su Christiaan Bezuidenhout, Wilco Nienaber, Brandon Stone, Daniel Van Tonder, Tristen Strydom, Jaco Van Zyl, Zander Lombard, Hennie Du Plessis, Hennie Otto, due Open d’Italia per lui (2008, 2014), e su tre past winner: Darren Fichardt (2017), Haydn Porteous (2016) e George Coetzee (2014).

Nel field anche il gallese Rhys Enoch, il brasiliano Adilson Da Silva e il greco Peter Karmis, tutti con una carriera in Sudafrica dai buoni esiti, il danese Joachim B. Hansen (suo il titolo nel 2020), gli inglesi Dale Withnell, Matthew Southgate e James Morrison, il francese Clément Sordet, lo spagnolo Angel Hidalgo, il canadese Aaron Cockerill e lo svedese Simon Forsstrom, che inaugura la ‘carta’ per il tour ottenuta con il successo nella Qualifying School in Spagna. Il montepremi è di 17.500.000 rand (circa 980.000 euro).

Il torneo su Discovery Plus - Il Joburg Open sarà teletrasmesso da Discovery Plus con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 24 novembre e venerdì 25, dalle ore 11 alle ore 16; sabato 26 e domenica 27, dalle ore 11 alle ore 15,30. Commento di Nicola Pomponi e di Silvio Grappasonni.

PAVAN IN AUSTRALIA - Andrea Pavan ha scelto l’Australia per il debutto nella nuova stagione e sarà nel field del Fortinet Australian PGA Championship al Royal Queensland GC di Brisbane.

Fari puntati sugli australiani Adam Scott, una carriera di successi, e Cameron Smith, numero tre mondiale, e sul neozelandese Ryan Fox, numero due nel ranking del DP World Tour 2022, che nei primi due round giocheranno insieme. Scott, vincitore di un Masters (2013) e due volte di questo evento (nel 2013 e nel dicembre del 2019), avrà nell’occasione due caddie, Greg Hearmon e Steve Williams (al fianco di Tiger Woods dal 1999 al 2011), quest’ultimo tornato da poco con l’australiano dopo una precedente esperienza. Smith, che quest’anno si è imposto in un Major (Open Championship), ha fatto doppietta anche lui, ma consecutiva (2017-2018) in una gara che i giocatori di casa sentono particolarmente.

Difende il titolo Jadiah Morgan, a segno nel gennaio scorso quando il torneo non ha fatto parte del DP World Tour, in un contesto che comprende anche gli altri australiani Lucas Herbert e Scott Hend e pochi concorrenti europei tra i quali ricordiamo i danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard, il polacco Adrian Meronk, l’inglese Tom Lewis e lo spagnolo Alejandro Cañizares. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari australiani (circa 1.290.000 euro).

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Fortinet Australian PGA Championship sarà teletrasmesso da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: da giovedì 24 novembre a domenica 27, dalle ore 3,30 alle ore 7. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo.

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