Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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PGA Tour: McIlroy vince e torna numero 1

Rory McIlroy vince negli Usa la CJ Cup per il secondo anno consecutivo e, per la nona volta in carriera, torna ad essere il numero 1 al mondo del golf maschile. Dopo 828 giorni (era il luglio del 2020), il nordirlandese si riprende lo scettro e, alla 221ª apparizione sul PGA Tour, festeggia il 23° titolo in carriera sul massimo circuito americano maschile.

A Ridgeland, nel South Carolina, il 33enne di Holywood si è preso tutto. Sul percorso del Congaree GC (par 71), ha trionfato con un totale di 267 (66 67 67 67, -17) colpi, superando in volata l'americano Kurt Kitayama, secondo con 268 (-16) davanti al sudcoreano Kyoung-Hoon Lee, terzo con 269 (-15). Quarta posizione con 270 (-14) per lo spagnolo Jon Rahm e l'inglese Tommy Fleetwood. Mentre non è andato oltre la 45ª piazza con 283 (-1), lo statunitense Scottie Scheffler, spodestato dal trono dopo un anno da protagonista.

"Tutto questo significa molto per me. Negli ultimi 12 mesi ho lavorato duramente per tornare a guidare il world ranking. E' un grande risultato e sono davvero orgoglioso di me in questo momento", la gioia di McIlroy.

Solo Tiger Woods e Greg Norman, per 11 volte in vetta alla classifica mondiale, hanno fatto meglio in carriera di McIlroy, che grazie a questo exploit ha incassato 1.890.000 dollari a fronte di un montepremi di 10.500.000. E ora McIlroy ha sfondato il muro dei 68 milioni di guadagni ufficiali sul PGA Tour, dove nella lista degli "incassi" di tutti i tempi è quarto alle spalle di Vijay Singh ($ 71.236.216), terzo, Jim Furyk ($ 71.507.269), secondo, e Woods (primo con 120.895.206).

 

TERZO GIRO - Negli Usa è sfida super nella sesta edizione della CJ Cup, torneo del PGA Tour di golf. A Ridgeland, nel South Carolina, Rory McIlroy (che difende il titolo) con un parziale di 67 (-4) su un totale di 200 (66 67 67, -13) è tornato in testa alla classifica. Il nordirlandese (già leader al termine del primo round) ha sorpassato lo spagnolo Jon Rahm, ora 2/o con 201 (-12) al fianco dell'americano Kurt Kitayama e del sudcoreano Kyoung-Hoon Lee.

Sul percorso del Congaree GC (par 71), il finale sarà tutto da vivere. Scottie Scheffler, 47/o con 213 (par), rischia di essere spodestato dal trono mondiale. Con un successo, Rory McIlroy tornerebbe per la prima volta, dopo 828 giorni, a guidare il world ranking. Al nordirlandese potrebbe bastare anche un secondo posto non condiviso (a meno che Scheffler non ottenga un 34esimo posto in solitaria o un miglior piazzamento).
McIlroy vuole inoltre la 23esima affermazione sul PGA Tour ma dovrà guardarsi le spalle anche e soprattutto da Rahm, un altro ex numero 1 al mondo che, dopo aver trionfato per la terza volta all'Open di Spagna, emulando Severiano Ballesteros, cerca un'altra gemma, stavolta in America.

Grande spettacolo nel South Carolina dove Wyndham Clark, 18/o con 207 (-6), ha realizzato la sua prima 'hole in one' in carriera sul PGA Tour, con una prodezza alla buca 10 (par 3) da 181 yard (oltre 165 metri), utilizzando un ferro 7

 

SECONDO GIRO - Continua il momento d'oro di Jon Rahm. Dopo l'exploit all'Open di Spagna (DP World Tour), l'iberico è tornato a giocare sul PGA Tour dove, nel secondo round, è stato il grande protagonista della sesta edizione della CJ Cup. Nel South Carolina il campione iberico ha rimontato 25 posizioni e, con un giro in 62 (-9) colpi, ha firmato il nuovo record del percorso il Congaree GC (par 71). 

Ora il 27enne di Barrika (per lui dieci birdie e un bogey) guida la graduatoria con un totale di 131 (69 62, -11) insieme all'americano Kurt Kitayama che, per la prima volta in carriera, è in testa a un evento del massimo circuito statunitense maschile.

A Ridgeland, nel South Carolina, dietro ai due leader ecco Cameron Davis e Aaron Wise, entrambi terzi con 132 (-10), mentre è scivolato in quinta posizione con 133 (-9) Rory McIlroy (campione uscente) che, con un successo (o un secondo posto in solitaria) tornerebbe a guidare il world ranking 828 giorni dopo l'ultima volta. Il sogno del nordirlandese è quello di sorpassare il numero uno Scottie Scheffler che è al 31° posto con 139 (-3) al fianco, tra gli altri, di Collin Morikawa. Il montepremi è di 10.500.000 dollari con prima moneta di $1.890.000

 

PRIMO GIRO - Negli Usa, buon inizio per Rory McIlroy nella sesta edizione della CJ Cup, torneo del PGA Tour di golf. Il nordirlandese, che punta a tornare numero 1 del world ranking dopo oltre due anni, ha chiuso il primo round al 3/o posto con uno score 66 (-5) ed è distante un solo colpo dalla vetta occupata dagli statunitensi Trey Mullinax e Gary Woodland, entrambi in testa con 65 (-6). A Ridgeland, nel South Carolina, prova bogey free con cinque birdie per McIlroy, che ambisce a spodestare dal trono Scottie Scheffler. Inizio non esaltante per l'americano, solo 44/o con 71 (par) al fianco, tra gli altri, del giapponese Hideki Matsuyama.

Sul percorso del Congaree Golf Club (par 71), a McIlroy serve un successo o un secondo posto (in solitaria) per ritornare in cima alla classifica mondiale. Una opportunità che non vuole lasciarsi sfuggire in un appuntamento, la CJ Cup, che ha già vinto nel 2021. E che mette in palio 10.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Per la prima volta dal 2020, Rory McIlroy ha l'opportunità di tornare al primo posto del ranking mondiale. Con un successo nella sesta edizione della CJ Cup, in programma dal 20 al 23 ottobre a Ridgeland (Usa), nel South Carolina, il nordirlandese (a cui potrebbe bastare anche un secondo posto in solitaria) sorpasserebbe Scottie Scheffler. E sul percorso del Congaree GC, l'americano sarà tra i big più attesi della competizione del PGA Tour, che mette in palio 10.500.000 dollari.

A difendere il titolo sarà proprio McIlroy, in quella che si annuncia come una sfida nella sfida tra i due campioni. Con loro, in campo, ecco pure altri big come Jon Rahm, Justin Thomas (vincitore della CJ Cup nel 2017 e 2019), Collin Morikawa e Matt Fitzpatrick. Per quel che riguarda la Top 10 mondiale, in campo ci saranno dunque sei tra i migliori dieci.

l torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - La CJ Cup viene trasmessa su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari su etnrambe le piattaforme: da giovedì 20 ottobre a domenica 23, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Federico Colombo.

Il Senior Italian Open si prende la scena all’Argentario Golf & Wellness Resort. E’ il settimo e penultimo evento dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’official advisor Infront, torneo che fa parte anche del Legends Tour, riservato a tanti campioni ora “over 50”.

La manifestazione, giunta all’undicesima edizione, si svolge dal 21 al 23 ottobre sul tracciato toscano e sarà anticipata giovedì 20 dalla Championship Pro-Am. In gara 62 concorrenti, tra i quali sei italiani, che competeranno sulla distanza di 54 buche. Il montepremi è di 300.000 euro.

Sei italiani in gara - Saranno sei gli italiani in campo a iniziare da Costantino Rocca, cinque successi sul tour maggiore, due tra gli “over 50” e primo azzurro a giocare la Ryder Cup, vincendone due su tre a cui ha preso parte. Con lui Emanuele Canonica, che sta offrendo buone prestazioni sul Legends Tour, e Massimo Scarpa, anche loro a segno sull’ex European Tour (ora DP World Tour). E ancora altri tre con esperienza sui circuiti continentali: Gianluca Pietrobono, Michele Reale e Massimo Florioli, che si è appena imposto nel Senior PGAI Championship.

Field di qualità - Field di qualità in Toscana dove difende il titolo il sudafricano James Kingston, 56enne di Ottosdal, due successi sul circuito di cui il secondo quest’anno e una buona carriera sul Sunshine Tour con undici titoli per un palmarès in cui ne figurano anche uno sul DP World Tour e quattro sull’Asian Tour. E’ inoltre il secondo nella money list in un contesto che comprende altri tre della top ten, il gallese Phillip Price (n. 5), il brasiliano Adilson Da Silva (n. 6), una carriera tutta in Sudafrica, e lo scozzese Euan McIntosh (n. 8), pure gli ultimi due vincitori in stagione, così come l’inglese Gary Marks, che sarà della partita e tra i favoriti.

Tra i possibili protagonisti due past winner, lo statunitense Clark Dennis, unico ad aver siglato la doppietta e peraltro consecutiva (2017-2018), e il gallese Stephen Dodd (2016). Con loro altri che la vittoria l’hanno sfiorata come lo svedese Joakim Haeggman, runner up nel 2021, il francese Marc Farry (2020), l’argentino Rafael Gomez (2018) e il citato Price (2016). 

E sicuramente potranno contribuire allo spettacolo gli inglesi Roger Chapman, David Shacklady, Peter Baker e Paul Eales, gli spagnoli Santiago Luna e José Manuel Carriles, il gallese Mark Mouland, l’austriaco Markus Brier, gli argentini Mauricio Molina, Ricardo Gonzalez e José Coceres e il neozelandese Michael Campbell, vincitore di un Major. 

Championship Pro-Am - Championship Pro-Am - L’evento, come detto, sarà anticipato dalla Championship Pro-Am, alla quale prenderanno parte 24 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti che si batteranno sulla distanza di 18 buche con formula “Tours scramble and use your pro”. Tra i pro che scenderanno in campo ricordiamo Kingston, Price, Dennis, Da Silva, Brier, Campbell, Molina e gli azzurri Rocca, Canonica, Reale, Scarpa e Florioli. Partenza shotgun (tutte le squadre insieme dalle varie buche del tracciato) alle ore 10:00.

Formula e montepremi - Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche senza taglio con la partecipazione di 62 concorrenti. Nei primi due giri si giocherà con formula Alliance, ossia saranno insieme due professionisti e un dilettante, con relativa classifica a squadre e premi per i dilettanti. Nel terzo round i pro proseguiranno da soli. In palio 300.000 euro con prima moneta di 45.000.

Ingresso libero per il pubblico - Per il pubblico che vorrà assistere al Senior Italian Open e alla Championship Pro-Am l’ingresso sarà libero.

Il percorso - L’Argentario Golf & Wellness Resort ha un percorso di 18 buche che si dipana in un’area naturale protetta vicino alla Riserva Naturale Duna Feniglia e a 25 km dal Parco dell’Uccellina.

Il tracciato e il campo pratica, inaugurati nel 2006, sono stati disegnati dall’architetto David Mezzacane e da Baldovino Dassù, una bandiera del golf italiano. Le buche sono state poi modellate dallo specialista Brian Jorgensen e il risultato è stato un percorso vario, spettacolare e tecnicamente molto valido.

Le buche, alcune davvero suggestive e con panorami spettacolari su mare, laguna, Orbetello e Talamone, sono immerse in boschi di uliveti e sughere, circondate da laghetti e specchi d’acqua. Il clima mite e la piacevole brezza rendono il percorso unico, dove si può giocare per tutto l’anno. Il tracciato è certificato “Agri Cert” bio eco-compatibile e tutti i prodotti usati per la sua manutenzione sono totalmente naturali.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente e Poste Assicura (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Yannik Paul ha vinto con 269 (71 64 62 72, -15) colpi il Mallorca Golf Open, torneo del DP World Tour che si è svolto al Son Muntaner GC (par 71) di Palma di Maiorca. In Spagna, il tedesco si è imposto davanti al connazionale Nicolai Von Dellingshausen e all’inglese Paul Waring, secondi con 270 (-14). Renato Paratore, miglior azzurro in gara, ha chiuso 23/o con 276 (70 69 63 74, -8). Con un ultimo giro da 74 (+3) colpi, il romano ha perso 14 posizioni. Lorenzo Gagli, invece, si è piazzato 43/o con uno score di 279 (68 69 71 71, -5). Non hanno superato il taglio Andrea Pavan, 83/o con 143 (71 72, +1) e Francesco Laporta, 114/o con 150 (76 74, +8).

Nell’ultimo giro del quartultimo appuntamento stagionale, Yannik Paul ha sfruttato gli errori di Marcus Armitage, in testa fino a tre buche dal termine, ma autore di due bogey (alla 16 e alla 18) e un doppio bogey (alla 17). Per il classe teutonico classe 1994 si tratta del primo successo in carriera sul DP World Tour in appena 24 apparizioni, alle quali se ne aggiungono altre due (una nel 2015 e una nel 2016, da amateur). Grazie a questo exploit, il tedesco ha incassato un assegno di 347.826 euro su un montepremi complessivo di circa 2.027.000 euro (2.000.000 di dollari il montepremi ufficiale).

 

TERZO GIRO - Il "moving day" del Mallorca Golf Open sorride a Renato Paratore che risale dalla 36ª alla nona posizione. In Spagna, con una prova bogey free chiusa in 63 (-8) colpi, con due eagle e tre birdie, su un totale di 202 (70 69 63, -11) colpi, il romano è stato tra i protagonisti del terzo round del torneo del DP World Tour che vede il neozelandese Ryan Fox (68 64 65) e il tedesco Paul Yannik (71 64 62) in testa con 197 (-16).

Sul percorso del Son Muntaner GC (par 71), tra gli azzurri ha invece perso terreno il fiorentino Lorenzo Gagli, da 15° a 43° con 208 (-5). Per lui due birdie e altrettanti bogey, arrivati nelle seconde nove buche (alla 15 e alla 18).
E ora il rush finale. Il Mallorca Golf Open mette in palio 2 milioni di dollari e rappresenta la quartultima tappa stagionale del massimo circuito europeo maschile. Alle Baleari, Ryan Fox - numero 25 al mondo - insegue il quarto successo in carriera sul DP World Tour, il terzo del 2022 dopo quelli arrivati rispettivamente al Ras Al Khaimah Classic e all'Alfred Dunhill Links Championship.

 

SECONDO GIRO - Il Mallorca Golf Open continua a parlare inglese. In Spagna, il nuovo leader del torneo del DP World Tour è Dale Whitnell. Il 34enne di Colchester, numero 369 del world ranking, con un giro in 63 (-8) su un totale di 131 (68 63, -11) colpi, è volato in testa alla classifica.

A metà gara, alle Baleari, ha un solo colpo di vantaggio nei confronti del neozelandese Ryan Fox, secondo con 132 (-10) davanti al danese Rasmus Hojgaard, terzo con 134 (-8) al pari del tedesco Maximilian Kieffer e del cileno Hugo Leon. Sul percorso del Son Muntaner GC (par 71), tra gli azzurri ancora una buona prova per Lorenzo Gagli, da 16° a 15° con 137 (68 69, -5). Il fiorentino, che nelle seconde 18 buche si è reso protagonista di una prova bogey free, con due birdie, è ancora davanti a Renato Paratore, da 45° a 36° con 139 (70 69, -3), mentre sono usciti al taglio: Andrea Pavan (143, +1) e Francesco Laporta (150, +8). Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

 

PRIMO GIRO - In Spagna, l'inglese Marcus Armitage si prende la scena e la leadership nel primo round del Mallorca Golf Open, quartultima tappa stagionale del DP World Tour 2022.

Alle Baleari, sul percorso del Son Muntaner GC (par 71), l'inglese con una prova bogey free in 63 (-8) colpi, ha chiuso le 18 buche di apertura da solo in testa alla classifica. Il 35enne di Salford (nella Grande Manchester), numero 219 al mondo, precede l'olandese Daan Huizing, 2/o con 64 (-7). Mentre in 3/a posizione con 65 (-6) ecco il danese Rasmus Hojgaard, l'austriaco Lukas Nemecz e lo spagnolo Alejandro Canizares. Il danese Jeff Winther, campione uscente, è invece 9/o con con 67 (-4). Per lui sette birdie, un bogey e un doppio bogey.

Tra gli azzurri, buon inizio per Lorenzo Gagli. Il fiorentino (autore di cinque birdie, con due bogey) è 16/o con 68 (-3) davanti a Renato Paratore, 45/o con 70 (-1). Più indietro Andrea Pavan, 62/o con 71 (par). Delude Francesco Laporta, solo 111/o con 76 (+5).

 

LA VIGILIA - Terzo evento consecutivo in Spagna per il DP World Tour che, dal 20 al 23 ottobre, sarà protagonista con il Mallorca Golf Open. Al Son Muntaner GC di Palma di Maiorca, quattro gli azzurri in gara: Renato Paratore, reduce dal 32/o posto nell’Andalucía Masters, Francesco Laporta, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli.

Quartultimo appuntamento stagionale del massimo circuito continentale maschile, per gli italiani in campo rappresenta una tappa importante. Laporta è infatti attualmente 118/o nel DP World Tour Rankings, mentre Paratore è 123/o. Entrambi devono provare a rientrare tra i migliori 117 (attuale limite, che però potrebbe allargarsi di qualche posto) per riconquistare una “carta” piena per il 2023. Più difficile la situazione di Pavan (152/o) e Gagli (173/o).

Winther difende il titolo, gli spagnoli inseguono il terzo successo consecutivo in casa – A difendere il titolo, in un evento che mette in palio 2 milioni di dollari di montepremi, sarà Jeff Winther. Il danese nel 2021 superò al fotofinish la concorrenza di Jorge Campillo, Pep Angels e Sebastian Soderberg.

Dopo quelli di Jon Rahm (Open di Spagna) e Adrian Otaegui (Andalucía Masters), gli spagnoli cercano il tris di successi davanti al proprio pubblico. E proprio Otaegui, insieme a Rafa Cabrera Bello, Nacho Elvira, Angel Hidalgo e Sebastian Garcia Rodriguez, sarà tra gli iberici più attesi della competizione. Con loro, chance poi per il neozelandese Ryan Fox (25/o nel world ranking), i gemelli danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard, i sudafricani Daniel Van Tonder, Wilco Nienaber, Erik Van Rooyen e Brandon Stone. E ancora: il cinese Ashun Wu, gli scozzesi Ewen Ferguson, Scott Jamieson, Marc Warren, gli inglesi Eddie Pepperell e Matthew Jordan, i tailandesi Jazz Janewattananond e Kiradech Aphibarnrat.

Il torneo in diretta su GOLFTV – Il Mallorca Golf Open verrà trasmesso in diretta su GOLFTV con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 20 e venerdì 21 ottobre dalle ore 13:30 alle 18:30; sabato 22 dalle 14:00 alle 18:30; domenica 23 dalle 13:00 alle 17:30. Commento di Maurizio Trezzi e di Giovanni Magni

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Quadrangular U16, domina l'Italia

L’Italia ha dominato nel Junior Quadrangular Under 16 che si è svolto sul percorso del Golfclub de Hoge Kleij, a Leusden in Olanda. Gli azzurri hanno superato la Svizzera per 6-2 nel match decisivo e hanno concluso a punteggio pieno il torneo dopo aver sconfitto in precedenza per 6 a 2 il Belgio e per 5,5 a 2.5 l’Olanda.

Hanno fatto parte della compagine italiana le Girls Natalia Aparicio, Giulietta Bertero, Giorgia Scortichini e Noa Zocco e i Boys Giovanni Binaghi, Giorgio Celani, Bruno Frontero, Biagio Gagliardi, Giovanni Manassero e Luca Rimauro. Il team è stato assistito dal Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Femminile Roberto Zappa e dall’allenatore Giorgio Grillo.

Ancora un successo dei dilettanti italiani in campo internazionale in una stagione che ha riservato parecchie soddisfazioni e risultati di assolutoprestigio a conferma di un movimento in continua crescita e che premia l’impegno della Federazione Italiana Golf e il lavoro di tutto lo staff azzurro.

L’Italia ha concesso poco o nulla agli avversari imponendosi sempre con larghi punteggi a testimonianza di una netta superiorità dovuta a un gioco di ottimo livello e a una grande concentrazione mantenuta in tutto l’arco dell’evento. Non c’è stata storia nei match con Belgio e Olanda e con gli svizzeri, che si sono trovati rapidamente in difficoltà e in svantaggio, è stata una sorta di rivincita. Infatti gli elvetici si erano imposti lo scorso anno proprio ai danni degli italiani (con i quali erano finiti alla pari in vetta alla graduatoria) grazie al maggior numero di punti realizzati nei singoli match.

I risultati: Svizzera-Olanda 5-3; Italia-Belgio 6-2; Svizzera-Belgio 5-3; Italia-Olanda 5,5-2,5; Olanda-Belgio 5-3; Italia-Svizzera 6-2.

La classifica: Italia punti 6; Svizzera p. 4; Olanda p. 2; Belgio p. 0.

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Massimo Florioli campione seniores PGAI

Con uno score di 135 (69 66, -5) colpi, Massimo Florioli ha vinto il Senior PGAI Championship 2022, torneo che si è disputato sul percorso del Golf Club Colli Berici (par 70) di Brendola (Vicenza). Il 50enne si è imposto davanti ad Alessandro Pissilli, secondo con 139 (-1), e Luigi Tunnera, terzo con 145 (+5).

Il golf nel DNA di famiglia: non solo Massimo Florioli, ma anche la moglie Manuela è stata protagonista nella gara in team (un pro e un amateur), nella classifica netta giocata proprio con il marito.

Massimo è anche il padre di Marco, 17enne campione del mondo a squadre (titolo ottenuto in Francia un mese fa in team con Filippo Celli e Pietro Bovari).

Al termine della gara, Florioli ha dichiarato: "Questa vittoria è un bell’incentivo a tornare a giocare ma è complicato insegnare e allenarsi. Ora penso al Senior Tour: le qualifiche saranno a gennaio, potrei provare per vedere com’è l’ambiente. Qualche bella gara si può andare a fare, fisico permettendo".

Con un birdie alla terza buca del play-off, Brooks Koepka (62 67 69) fa suo il derby americano con Peter Uihlein (65 63 70) e vince l'Invitational Jeddah con uno score di 198 (-12). Prima vittoria in Superlega Araba per il quattro volte campione Major che a King Abdullah Economic City fa fatto bottino pieno. Non solo l'exploit nella gara individuale, per Koepka anche l'affermazione nella competizione a squadre (con lui c'era oltre al fratello Chase pure Uihlein e Jason Kokrak) dove ha guidato il suo team, lo "Smash GC", all'impresa con un totale di "-33" colpi. Un'affermazione doppia, che gli ha fruttato 4.750.000 dollari.Ha ricevuto 4.00.000 di dollari per il titolo individuale, su un mon tepremi di 20 milioni di dollari, e gli altri 750.000 per il bottino di tre milioni, primo premdio dell’evento a squadre da dividere tra i quattro componenti.

Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club (par 70), il cileno Joaquin Niemann con 199 (-11) ha realizzato invece lo stesso punteggio dello spagnolo Sergio Garcia.
Vittoria speciale per Koepka, tornato al successo 20 mesi dopo l'ultima volta (febbraio 2021 sul PGA Tour

SECONDO GIRO - L'Invitational Jeddah dopo il secondo round ha un nuovo leader: Peter Uihlein. Con un birdie nel finale e un totale di 128 (65 63, -12) colpi, l'americano a King Abdullah Economic City ha superato in vetta il connazionale Brooks Koepka, 2/o con 129 (-11) davanti al sudafricano Charl Schwartzel e allo spagnolo Sergio Garcia, entrambi 3/i con 131 (-9).

Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club (par 70), Uihlein insegue il primo successo nella Superlega araba. Il 33enne di New Bedford (Massachusetts), che in carriera ha vinto un torneo (l'Alfred Dunhill Links Championship) nel 2013 sull'allora European Tour e due (nel 2017 e nel 2021 sul Korn Ferry Tour (il secondo circuito americano maschile), avrà tra i principali avversari da battere Koepka, campione Major e in testa al termine delle 18 buche di apertura. Proprio con i fratelli Koepka, Brooks e Chase, e insieme anche a Jason Kokrak, Uihlein sogna l'exploit pure nel torneo a squadre. Il loro team, lo "Smash GC", è saldamente al comando con "-30" colpi.

 

PRIMO GIRO - l primo round dell'Invitational Jeddah, torneo della Superlega, in Arabia Saudita sorride a Brooks Koepka. A King Abdullah Economic City, sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club (par 70), l'americano con un parziale di 62 (-8) ha chiuso da solo in vetta alla classifica le 18 buche di apertura della competizione. Il quattro volte campione Major, che non vince una gara dal febbraio 2021 (Phoenix Open, PGA Tour), si è reso protagonista di una prova bogey free con otto birdie. Dietro di lui, distante due colpi, ecco il sudafricano Charl Schwartzel, secondo con 64 (-6). Bagarre al terzo posto (65, -5) condiviso dagli americani Patrick Reed e Peter Uihlein, dal messicano Carlos Ortiz e dal giapponese Hideto Tanihara.

Phil Mickelson occupa la nona posizione (67, -3) e precede l'australiano Cameron Smith (numero 2 mondiale) e il connazionale statunitense Dustin Johnson, entrambi 16.i con 68 (-2).

Evento con poche aspettative (almeno per quel che riguarda il risultato) per Johnson, che ha già vinto la classifica individuale a punti del circuito separatista (l'affermazione gli ha fruttato 18 milioni di dollari).

Nella gara a squadre, con un totale di "-15", conduce il team "Smash GC" capitanato da Brooks Koepka. Nella sua compagine anche il fratello Chase, Peter Uihlein e Jason Kokrak. Il montepremi è di 20.000.000 dollari con prima moneta di quattro milioni di dollari per l’individuale. Altri cinque milioni in palio per la gara a sqaudre con tre milioni che andranno ai vincitori, 1,5 ai secondi classificati e 500.000 dollari ai terzi.

 

LA VIGILIA - Dalla Thailandia all'Arabia Saudita, da Bangkok a King Abdullah Economic City. La Superlega araba torna protagonista con l'Invitational Jeddah, in programma dal 14 al 16 ottobre sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club. Da Dustin Johnson, ex numero 1 al mondo che ha già vinto la classifica individuale a punti del circuito separatista (l'affermazione gli ha fruttato 18 milioni di dollari), a Cameron Smith, secondo nel world ranking. Sono solo alcuni dei big di una rassegna che vedrà in gara altri campioni Major come, tra gli altri, Brooks Koepka, Bryson DeChambeau, Louis Oosthuizen, Sergio Garcia e Phil Mickelson.

Un torneo caratterizzato anche dalle polemiche. Da Johnson a Graeme McDowell, i protagonisti della LIV Golf non mollano la presa e tornano alla carica affinché gli eventi della Superlega possano essere riconosciuti dall'official world golf ranking. "Se non ci prendono in considerazione, la parola 'official' deve sparire dalle classifiche", l'attacco di McDowell. "Sono certo che presto questa vicenda si sistemerà al meglio, è solo questione di tempo", il pensiero di Johnson.

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DP Tour: Adrian Otaegui domina in Spagna

Dominio dello spagnolo Adrian Otaegui che ha vinto con 265 (67 66 64 68, -19) l’Estrella Damm N.A. Andalucía Masters, lasciando a ben sei colpi lo svedese Joakim Lagergren, secondo con 271 (-13), e a nove l’australiano Min Woo Lee, terzo con 274 (-10).

Nel torneo del DP World Tour disputato sul percorso del Real Club Valderrama (par 71), sede nel 1997 della prima Ryder Cup disputata in Europa fuori dal Regno Unito, a Sotogrande in Spagna, Renato Paratore si è classificato 32° con 286 (73 70 71 72, +2) e Francesco Laporta 55° con 290 (73 71 74 72, +6).

Otaegui, 29enne basco di San Sebastian amante di auto e musica, ha firmato il quarto titolo sul circuito dove non vinceva da ottobre 2020 (Scottish Championship) in una stagione in cui a una buona partenza (tre top 5 con un secondo posto fino ad aprile) ha fatto seguire un cammino piuttosto altalenante. Preso il comando nel secondo round, ha decisamente allungato nel terzo e non ha abbassato la guardia nel quarto che ha condotto con un 68 (-3, quattro birdie, un bogey) non concedendo nessuna possibilità di rimonta agli avversari. Con il 265 (-19) ha stabilito sulle 72 buche il nuovo record del torneo e lo score più basso realizzato sul percorso E' stata la 200ª vittoria di uno spagnolo sul DP World Tour per la quale Otaegui è stato gratificato con un assegno di 510.000 euro su un montepremi di 3.000.000 di euro.

Al quarto posto con 276 (-8) l’altro iberico Angel Hidalgo, al quinto con 278 (-6) il danese Rasmus Hojgaard e al sesto con 279 (-5) il sudafricano Thriston Lawrence, lo svedese Marcus Kinhult e l’inglese Jordan Smith. E’ finita al taglio la difesa del titolo da parte dell’inglese Matt Fitzpatrick, 86° con 148 (+6). Ha fatto meglio il fratello Alex, da poco tra i pro e alle prime presenze sul circuito, 37° con 287 (+3).

Paratore e Laporta hanno concluso la loro prestazione con un 72 (+1). Quattro birdie e cinque bogey per il primo e un eagle, due birdie, tre bogey e un doppio bogey per il pugliese. Sono usciti dopo 36 buche Guido Migliozzi (73 76) ed Edoardo Molinari (72 77) , 98.i con 149 (+7), Filippo Celli, 111° con 151 (77 74, +9), e Andrea Pavan, 121° con 156 (77 79, +14). E' stato costretto al ritiro nel secondo giro Nino Bertasio (80, +9, nel primo).

Il trittico degli eventi del DP World Tour in Spagna, iniziato a Madrid con l’Acciona Open de España e proseguito al Real Club Valderrama, si concluderà con il Mallorca Golf Open (Son Muntaner Golf Club, Palma de Mallorca, 20-23 ottobre). Iscritti Pavan, Laporta, Paratore e Lorenzo Gagli.

 

TERZO GIRO - Adrian Otaegui a Sotogrande prende il largo nell' Andalucía Masters e ipoteca il quarto titolo sul DP World Tour di golf. Al Real Club Valderrama (par 71), dopo il "moving day" lo spagnolo con un totale di 197 (67 66 64, -16) vanta sei colpi di vantaggio sul connazionale Angel Hidalgo e sullo svedese Joakim Lagergren, entrambi 2/i con 203 (-10) davanti all'australiano Min Woo Lee, 4/o con 204 (-9).

In Spagna, Renato Paratore resta il miglior azzurro. Il romano è 31/o con 214 (+1), mentre Francesco Laporta occupa la 55/a piazza con 218 (+5).

Due anni dopo la sua ultima affermazione sul circuito (nell'ottobre 2020 allo Scottish Championship), Otaegui - 29enne di San Sebastian - è ormai vicinissimo dal calare il poker di successi sul DP World Tour.

 

SECONDO GIRO / Spagnoli protagonisti al Real Club Valderrama (par 71) di Sotogrande. Nel secondo round dell'Andalucía Masters - torneo del DP World Tour - Adrian Otaegui (67 66) e Angel Hidalgo (70 63) hanno raggiunto l'australiano Min Woo Lee (66 67), l'unico tra i cinque leader del primo giro ad aver conservato la vetta della classifica. Con un totale di 133 (-9), il terzetto di testa vanta tre colpi di vantaggio nei confronti dello svedese Joakim Lagergren, quartocon 136 (-6).

Tra gli azzurri, superano il taglio Renato Paratore, da 50° a 30° con 143 (73 70, +1), e Francesco Laporta, da 50° a 42° con 144 (73 71, +2). Sono stati eliminati: Guido Migliozzi ed Edoardo Molinari, 98.icon 149 (+7), Filippo Celli, 111°con 151 (+9), e Andrea Pavan, 121° con 156 (+14). E' stato invece costretto al ritiro il bresciano Nino Bertasio.

Sul campo che nel 1997 ha ospitato la Ryder Cup, si è chiusa dopo sole 36 buche la gara di Matt Fitzpatrick. L'inglese, numero 10 al mondo (che difendeva il titolo), è uscito di scena con uno score di 148 (+6).  Il montepremi è di 3.000.000 di euro.

 

PRIMO GIRO - Al Real Club Valderrama (par 71) di Sotogrande, l'Andalucía Masters - torneo del DP World Tour - è iniziato all'insegna dell'equilibrio. In Spagna, dopo il primo round sono cinque i leader. Con l'australiano Min Woo Lee, tra i favoriti della vigilia, ecco anche l'inglese David Horsey, il thailandese Jazz Janewattananond, il danese Soren Kjeldsen (autore di una prova bogey free, con quattro birdie) e lo spagnolo Pep Angels. Con un totale di 66 (-5) colpi, precedono in classifica l'iberico Adrian Otaegui e lo scozzese Robert MacIntyre, sesti con 67 (-4).
Sul campo che nel 1997 ha ospitato la Ryder Cup, gli azzurri non brillano. Il migliore, al termine delle prime 18 buche, è ancora Edoardo Molinari. Il vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 di Roma è 39° con 72 (+1). Reduce dal quarto posto all'Open di Spagna, il torinese precede Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Renato Paratore, tutti 50.i con 73 (+2).

Gara difficile per Andrea Pavan e Filippo Celli, entrambi 107.i con 77 (+6). Dietro di loro Nino Bertasio, 119° con 80 (+9).
Tra i fratelli Fitzpatrick, Alex - 21° con 70 (-1) - batte il fratello Matt (che difende il titolo), solo 76° con 74 (+3). Avvio complicato per Matt, campione Major, che ha realizzato tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 3.000.000 di euro.

 

LA VIGILIA - Seconda tappa del trittico spagnolo del DP World Tour che si sposta da Madrid a Sotogrande, sulla Costa del Sol, dove dal 13 al 16 ottobre andrà in scena l’Estrella Damm N.A. Andalucía Masters sul percorso del Real Club Valderrama, sede nel 1997 della prima Ryder Cup disputata in Europa fuori dal Regno Unito.

Sette gli azzurri in campo: Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Renato Paratore, Nino Bertasio, Andrea Pavan e Filippo Celli in un contesto di buon livello dove difenderà il titolo l’inglese Matt Fitzpatrick, vincitore a giugno di un Major (US Open).

Giocatori spagnoli decisi a concedere il bis dopo il successo di Jon Rahm (assente nell’occasione) nell’Open nazionale. Attraversano un buon momento Alfredo Garcia-Heredia e Alejandro Cañizares, i migliori alle spalle del vincitore a Madrid, ma alla vigilia riscuotono credito anche Rafa Cabrera Bello, Pablo Larrazabal e Jorge Campillo.

Il field, però, presenta tanti altri in grado di recitare ruoli da protagonisti come lo scozzese Robert MacIntyre, che ha superato Fitzpatrick al playoff nel DS Automobiles 79° Open d’Italia, i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard, gli inglesi Richard Mansell e Oliver Wilson, il neozelandese Ryan Fox, a segno nel Dunhill Links Championship, l’australiano Min Woo Lee, i sudafricani Thriston Lawrence (due titoli in stagione) e Daniel Van Tonder, l’australiano Min Woo Lee e lo statunitense John Catlin, vincitore del torneo nel 2020. Il trittico iberico si concluderà con il Mallorca Golf Open (20-23 ottobre).

Gli azzurri - Tra gli azzurri Edoardo Molinari, reduce dal quarto posto nell’Open de España e vice capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2023, giocherà nei primi due giri insieme a Guido Migliozzi, vincitore a settembre del Cazoo Open de France e al rientro dopo un turno di riposo, uno dei giovani sotto osservazione dallo staff tecnico della Ryder Cup, guidato dal capitano Luke Donald, in vista della sfida con gli Stati Uniti nel 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Entrambi sono già sul tour del prossimo anno, mentre sono impegnati per rimanere o entrare tra i primi 117 della money list, che riavranno la ‘carta’ (attuale limite, che però potrebbe allargarsi di qualche posto) Francesco Laporta (115°), che non deve abbassare la guardia, Renato Paratore (128°) che ha guadagnato cinque posizioni dopo il 13° posto a Madrid e teso a continuare la rimonta. Necessitano di cambiare decisamente passo Andrea Pavan (153°) e Nino Bertasio (155°). Quanto a Celli, professionista da settembre, sta proseguendo nel suo percorso di crescita.

Evento story - L’Estrella Damm N.A. Andalucia Masters, che si disputa dal 2010 al Real Club Valderrama e giunto all’ottava edizione, con interruzioni dal 2012 al 2016, è stato vinto per tre volte di fila da Sergio Garcia (2011, 2017, 2018). Per certi versi è l’erede del Volvo Masters nato nel 1988 e che si è disputato nel club fondato da Jaime Ortiz-Patiño fino al 2008 (ad eccezione del periodo 1997-2001 in cui si è svolto al Montecastillo Golf Club) come ultima gara del circuito europeo. Dal 2009 il tour è terminato con il Dubai World Championship (oggi DP World Tour Championship) e allora, dopo un anno di sosta, i responsabili del Real Club hanno proposto nel 2010 il nuovo evento. Il montepremi è di 3.000.000 di euro.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - L’Estrella Damm N.A. Andalucía Masters sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 13 ottobre e venerdì 14, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 15 e domenica 16, dalle ore 13,30 alle ore 18. Eurosport 2: giovedì 13 ottobre e venerdì 14, dalle ore 15 alle ore 19; sabato 15, dalle ore 13.30 alle ore 18; domenica 16, differita dalle ore 23,30 alle ore 1,30. Commento tecnico di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

In Inghilterra, Jeremy Freiburghaus (68 65 67 66) ha conquistato l’English Trophy presented by Rocket Yard Sports Marketing, torneo del Challenge Tour che si è disputato al Frilford Heath Golf Club (par 72) di Abingdon, superando al playoff Maximilian Schmitt (60 65 64 68) dopo che entrambi avevano chiuso con un totale di 266 (-22) colpi. Alla prima buca dello spareggio, l’elvetico ha realizzato un par, mentre il tedesco è inciampato in un doppio bogey. Terzo posto, con 268 (-20), per l’inglese Ben Schmidt.

Lorenzo Scalise, il migliore degli azzurri in gara, si è piazzato 46/o con uno score di 278 (71 27 73 67, -10), riuscendo così ad entrare nei migliori 45 (44/o) della ‘money list’ e conquistando il pass per l’atto finale del circuito: il Rolex Trophy Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre, Mallorca, Spagna). Matteo Manassero ha chiuso 60/o con 282 (70 69 71 72, -6). Non hanno superato il taglio, invece, Jacopo Vecchi Fossa (72 68), Aron Zemmer (73 67) ed Enrico Di Nitto (73 67), 74/i con 140 (-4).

Grazie a questa vittoria, la prima in carriera sul Challenge Tour, Freiburghaus ha ottenuto il primo posto dell’ordine di merito, scalando ben otto posizioni, oltre ad aver incassato un assegno di 42.591,77 euro su un montepremi complessivo di 230.000 sterline (circa 264.000 euro).

 

LA VIGILIA - Ultimo appello sul Challenge Tour per entrare tra i primi 45 della money list i quali andranno a giocarsi le venti ‘carte’ per il DP World Tour 2023, che verranno assegnate ai primi classificati nella Road To Mallorca (ordine di merito) dopo la prossima e ultima gara del circuito, il Rolex Trophy Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre, Mallorca, Spagna).

Si disputa l’English Trophy presented by Rocket Yard Sports Marketing  (13-16 ottobre) al Frilford Heath Golf Club di Abingdon, in Inghilterra, dove saranno al via cinque azzurri: Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto e Aron Zemmer.

Gara delicata per Scalise, che è scivolato fino al 43° posto della money list dopo cinque tagli subiti di fila e che ora ha poco meno di 3.400 punti di margine sul 46° che dovrà difendere per entrare nel field a Mallorca. Chances anche per Manassero che si trova in 63ª posizione e che per accedere tra gli eletti deve vincere o essere runner up. Gli altri tre italiani hanno necessità anche loro come Manassero di un exploit, ma per mantenere la ‘carta’. Appare in un buon momento Zemmer, la scorsa settimana undicesimo nel British Challenge.

Saranno sul tee di partenza 18 dei primi venti della Road To Mallorca, compresi i primi sette tesi a mantenere la posizione, anche se per loro la ‘carta’ è ormai acquisita, perché ha importanza anche l’ordine di classifica finale. Di prestigio poi essere il numero uno della stagione, obiettivo per il quale sono in particolare impegnati il sudafricano Juan Carlo Ritchie, che la scorsa settimana, grazie al secondo posto nel British Challenge, è tornato leader (lo era stato a inizio stagione), risalendo dall’undicesima piazza dove era sceso per essersi distratto troppo sul DP World Tour, e il tedesco Alexander Knappe, che ha un ritardo di circa 1.500 punti. Saranno i favoriti insieme agli svedesi Mikael Lindberg (n. 3) e Jens Dantorp (n. 5), all’inglese Nathan Kimsey (n. 4), al tedesco Freddy Schott (n. 6) e al neozelandese Daniel Hillier (n. 7). Tra gli altri sarà piuttosto motivato lo scozzese Euan Walker, che ha scalato 43 gradini del ranking per portasi proprio sul 20° dopo il successo nel British Challenge. Il montepremi è di 230.000 sterline (circa 264.000 euro).

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LETAS: vince Taylor, Colombotto R. 12ª

L’inglese Amy Taylor ha vinto con 207 (70 69 68, -9) colpi il Calatayud Ladies Open, evento conclusivo del LET Access 2022, il secondo circuito femminile europeo, superando al playoff le tre concorrenti con cui aveva terminato alla pari la gara: la danese Sofie Kibsgaard Nielsen (71 69 67), la neozelandese Momoka Kobori (69 66 72), leader dopo due round, e la dilettante svizzera Elena Moosmann (68 72 67).

A fine torneo, disputato sul percorso del Gambito Golf (par 72), a Calatayud in Spagna, sono state anche assegnate le cinque ‘carte’ per il Ladies Euopean Tour 2023 alle prime cinque della money list, nell’ordine la ceca Sara Kouskova e la tedesca Chiara Noja, che ormai certe della posizione hanno dato forfait, la neozelandese Momoka Kobori, la tedesca Patricia Isabel Schmidt e l’olandese Lauren Holmey, passata da due settimane tra le proettes.

In Spagna la migliore delle italiane è stata Lucrezia Colombotto Rosso, 12ª con 213 (72 73 68, -3) con alle spalle Sara Berselli, 30ª con 218 (+2), Erika De Martini, 38ª con 220 (+4), e Clara Manzalini, 45ª con 221 (+5). Sono uscite al taglio l’amateur Alessia Fornara, 64ª con 152 (+8), e Martina Flori, 76ª con 155 (+11).

Amy Taylor, 21enne di Norwich, ha ottenuto il primo titolo sul circuito rimontando dal terzo posto con un 68 (-4, quattro birdie senza bogey), ma non sarebbe potuta andare a segno senza il consistente aiuto di Elena Moosmann, in vetta dopo 17 buche e che con un bogey sull’ultima, ha permesso lo spareggio a quattro. L’inglese è stata gratificata con un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Al quinto posto con 211 (-5), e mai in corsa per il titolo, la scozzese Hannah McCook, la spagnola Teresa Diez Moliner, l’olandese Zhen Bontan e l’inglese Ellie Gower.

Alla vigilia della gara, relativamente alla money list, erano come detto al sicuro le prime due classificate e correvano rischi prossimi allo zero la Kobori e la Schmidt, che si sono solo scambiate di posto, ma senza danni per la tedesca classificatasi nona (212, -4). Doveva invece difendersi la Holmey, che avrebbe potuto essere sorpassata da almeno cinque concorrenti, ma terminando 17ª (214, -2) ha fatto meglio di tutte le sue avversarie dirette e giocherà sul LET. Quanto alla Taylor era troppo lontana per impensierirla e, infatti, pur vincendo, non è andata oltre la settima piazza.

Delle italiane Lucrezia Colombotto Rosso, che aveva vinto la prima gara stagionale (Terre Blanche Ladies Open), si è classificata 13ª e potrà accedere direttamente alla finale della Qualifying School come tutte le altre giocatrici che hanno concluso tra la sesta e la 20ª posizione. Tra le prime 50 Clara Manzalini (33ª), Erika De Martini (37ª), Virginia Elena Carta (42ª), che comunque gioca sul LET ed entrata in graduatoria per un secondo posto al Santander Tour Malaga, e Sara Berselli (50ª).

 

 

LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso, Sara Berselli, Clara Manzalini, Erika De Martini, Martina Flori e la dilettante Alessia Fornara prendono parte al Calatayud Ladies Open, la gara conclusiva del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, in programma dal 12 al 14 ottobre a Calatayud in Spagna.

Al termine della gara, sul percorso del Gambito Golf, verranno assegnate alle prime cinque classificate dell’ordine di merito le ‘carte’ per il Ladies European Tour 2023. Coloro, invece, che termineranno dalla sesta alla ventesima piazza accederanno direttamente alla finale della Qualifying School del LET e avrà sicuramente questa opportunità Lucrezia Colombotto Rosso, attualmente 13ª nella money list. Hanno la possibilità raggiungere la 20ª posizione Clara Manzalini (32ª) ed Erika De Martini (35ª), ma hanno bisogno di una grande prestazione per raccogliere i punti necessari per risalire.

Quanto alla corsa verso le cinque ‘carte’, il traguardo è stato raggiunto dalla ceca Sara Kouskova, che sarà sicuramente prima nell’ordine di merito, e dalla tedesca Chiara Noja, seconda, tanto che entrambe hanno rinunciato a partecipare all’evento. Per le altre tre che le seguono, e che con la graduatoria attuale sarebbero promosse, rischi prossimi allo zero per la tedesca Patricia Isabel Schmidt (n. 3) e per la neozelandese Momoka Kobori (n. 4), mentre sarà caccia grossa alla dilettante olandese Lauren Holmey (n. 5), che con i 500 punti assegnati alla vincitrice, i 320 alla seconda e i 230 alla terza rischia di essere sorpassata da qualcuna delle cinque che la seguono, nell’ordine la svedese Anna Magnusson (n. 6), l’australiana Kristalle Blum (n. 7), l’inglese Emma Clews (n. 8), la spagnola Noemi Jimenez Martin (n. 9) e l’austriaca Katharina Muehlbauer (n. 10).

Sempre che le citate siano in grado di prendersi la scena in un contesto che comprende anche altre giocatrici capaci di dire  la loro, perché già vincitrici sul circuito, quali la svedese Emma Nilsson, la stessa Colombotto Rosso (suo il Terre Blanche Open a inizio anno) e la dilettante francese Nastasia Nadaud, o altre come l’iberica Patricia Sanz Barrio, la scozzese Hannah McCook, l’olandese Zhen Bontan e la transalpina Lucia Andrè. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 6.400 euro andranno alla vincitrice.

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World Junior Girls: Italia tredicesima

 La Spagna (Cayetana Fernandez Garcia-Poggio, Andrea Revuelta, Paula Martin) ha sorpassato nel giro finale la Svezia e ha vinto il World Junior Girls Championship, il campionato del mondo a squadre della categoria, sul percorso dell’Angus Glen Golf Club (par 72), a Markham, in Canada, dove l’Italia si è classificata tredicesima. Iberiche che hanno fatto doppietta, poiché si sono imposte anche nell’individuale con Cayetana Fernandez Garcia-Poggio.

Le spagnole hanno concluso con 575 (140 143 146 146, -1), uniche ad aver battuto il par del campo, recuperando nel round conclusivo il colpo di ritardo che avevano dalla Svezia e poi distaccandola di cinque. Argento per le nordiche con 580 (+4) e bronzo per Chinese Taipei (582, +6). Al quarto posto con 589 (+13) la Colombia, al quinto con 595 (+19) la Germania, al sesto con 598 (+22) la prima delle due compagini che ha potuto schierare per regolamento il Canada e al settimo con 600 (+24) la Francia.

Particolarmente sfortunata l’Italia (622 – 154 156 154 158, +46), che dal secondo giro ha perso Francesca Fiorellini, costretta al ritiro, e che ha dovuto proseguire con due sole concorrenti, Diana Maria Casartelli e Ginevra Coppa, e quindi non ha potuto più contare sulla possibilità di poter scartare il punteggio più alto di giornata (i migliori due su tre in ciascun giro validi per la graduatoria dei team), un handicap notevole in una gara di questo tipo. Casartelli e Coppa non si sono risparmiate pur giocando in condizioni ambientali difficili, con due giornate di pioggia e una di vento molto forte con freddo e temperatura massima di 10 gradi e una sola di tempo buono. Resta in ogni caso una buona esperienza utile per il futuro.

Sorpasso finale anche nella classifica individuale dove a Cayetana Fernandez Garcia-Poggio (282 – 70 70 72 70, -6) è bastato un 70 (-2, quattro birdie, due bogey) a chiudere per prevalere, approfittando del cedimento della svedese Meja Ortengren, leader dopo tre turni e terza la traguardo con 285 (-3), sorpassata anche dalla colombiana Maria José Marin (284, -4). Il 76 (+4) della Ortengren ha certificato la giornataccia delle svedesi con le sue due compagne che hanno fatto peggio. Fuori dal podio per due colpi Ting-Hsuan Huang, quarta con 287 (-1), e quinte con 295 (+7) l’altra svedese Nora Sundberg e la belga Savannah De Bock. Diana Maria Casartelli è terminata 26ª con 309 (79 79 74 77, +21) e Ginevra Coppa 43ª con 322 (84 77 80 81, +34). Ha assistito le azzurre l’allenatore Alex Senoner.

Le azzurre, in precedenza, hanno vinto la gara nel 2018 con Caterina Don, Emilie Alba Paltrinieri e Alessia Nobilio e sono salite sul podio anche nel 2019, terze con Carolina Melgrati, Alessia Nobilio e Benedetta Moresco.

 

LA VIGILIA - Francesca Fiorellini, Ginevra Coppa e Diana Maria Casartelli difendono i colori azzurri nel World Junior Girls Championship, il campionato del mondo a squadre della categoria, con classifica per team e individuale, in programma dal 12 al 15 ottobre sul percorso dell’Angus Glen Golf Club, a Markham, in Canada, nazione in cui si è sempre volta la manifestazione. In particolare si torna per la terza volta sul campo che ha già ospitato il torneo inaugurale del 2014 e quello del 2019, l’ultimo disputato prima di uno stop di due anni per la pandemia.

Le azzurre hanno vinto la gara nel 2018 con Caterina Don, Emilie Alba Paltrinieri e Alessia Nobilio e sono salite sul podio anche nel 2019, terze con Carolina Melgrati, Alessia Nobilio e Benedetta Moresco, quando si è imposta la Corea del Sud che non tornerà a difendere il titolo. Nell’individuale i due secondi posti (2017 e 2018) e il terzo (2019) di Alessia Nobilio e il terzo di Caterina Don (2016).

Diciassette le nazioni rappresentate, ma con 18 compagini al via, perché il Canada potrà schierarne due. Insieme alla padrone di casa e all’Italia anche le rappresentative di Austria, Belgio, Chinese Taipei, Colombia, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Messico, Spagna, Svezia, Svizzera e Galles.

L’Italia proverà a salire sul podio per la terza volta consecutiva in un contesto in cui saranno da seguire anche Svezia, Spagna, Chinese Taipei, Francia, Danimarca e Messico. Il torneo si svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, e per la graduatoria dei team si prenderanno in considerazione i due migliori score su tre in ciascun round. Accompagna le azzurre l’allenatore Alex Senoner.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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