Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Open d’Italia Disabili – Sanofi a Lia

Rasmus Lia ha vinto, con 145 (73 72 +1) colpi, l’Open d’Italia Disabili - Sanofi, torneo internazionale del circuito European Disabled Golf Association (EDGA), disputato al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino) par 72. Lo svedese, numero 7 del world ranking, ha preceduto di un colpo l’irlandese Aidan Grenham, secondo con 146 (+2). Terza posizione, con 147 (+3), per l’inglese Mike Browne che aveva chiuso in testa il primo round. Dopo tre successi consecutivi in questo torneo, Tommaso Perrino (10° nel world ranking) non è riuscito a calare il poker, fermandosi al quinto posto con 152 (77 75 +8). Tra gli azzurri, buona prova di Luca Sherriff, 7° con 155 (+11) e Vittorio Cascino, 8° con 158 (+14). Il torneo, giunto alla 23esima edizione, ha confermato come il golf sia uno sport accessibile a tutti e dalla forte connotazione inclusiva in linea con gli obiettivi del Progetto Ryder Cup 2023.

Rasmus Lia: il golf come nuova vita sportiva dopo l’incidente sugli sci – Terzo successo internazionale per Rasmus Lia, già a segno nel 2022 nel G4D Tour Finale @ DP World Tour Championship e nell’EDGA Algarve Open. Il 22enne svedese aveva 12 anni quando un incidente sugli sci (la sua prima passione) lo costrinse a costruirsi una nuova vita sportiva. Ora il golf è per lui un elemento cardine e i risultati sul campo dimostrano una grande predisposizione per questa disciplina.

Classifica “strokeplay pareggiata”, dominio di Luisa Ceola - Nella graduatoria “Strokeplay pareggiata”, Luisa Ceola conferma la leadership conquistata dopo le prime 18 buche e si aggiudica il titolo con 140 (68 72 -4). Per la veneta anche il titolo di “Best Woman” del torneo. Bella gara anche di Davide Fasci e Angelo Colussi, rispettivamente secondo con 147 (+3) e terzo con 148 (+4).

Classifica “stableford”, vittoria “in casa” per Alessandra Donati - Nella classifica “stableford”, Alessandra Donati, portacolori del Royal Park I Roveri insieme a Gregorio Guglielminetti, prevale con 77 punti, precedendo Mario Gazzetta (stesso punteggio, ma score peggiore nelle ultime 6 buche) e Loris Stradi, terzo con 74 punti.

Titolo italiano, Tommaso Perrino si conferma campione – Al Royal Park I Roveri festa anche per i titoli italiani con Tommaso Perrino vincitore della categoria “strokeplay assoluta”, Luisa Ceola protagonista della categoria “strokeplay pareggiata”, con Vittorio Cascino (2°) e Alessandra Donati vincitrice della categoria “stableford” davanti a Mario Gazzetta (2°).

Cerimonia di premiazione con Edoardo Molinari, vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023 -  Tanti applausi ed entusiasmo fra tutti i partecipanti alla gara durante la cerimonia di premiazione alla presenza di Tiziana Nasi, Vicepresidente Comitato Italiano Paralimpico; Edoardo Molinari, Consigliere del Royal Park I Roveri e Vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023; Gian Paolo Montali , Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2023; Filippo Cipriani, Public Affairs Lead Specialty Care & Immunology Sanofi; Alberto Don, Consigliere  Comitato Regionale Piemonte FIG; Manon Eggermon, Director Tournament Team EDGA; Marco Aquilino, Direttore Royal Park I Roveri e Lorenzo Bernard, atleta paralimpico di canottaggio presente alle Paralimpiadi Tokyo 2020.

Circuito A.I.D. Golf Tour 2022 e Ordine di Merito italiano settore paralimpico FIG 2022 – Nell’ambito della premiazione dell’Open d’Italia Disabili – Sanofi, la FIG ha consegnato anche i riconoscimenti per i primi classificati dell’Ordine di Merito del Settore Paralimpico FIG 2022, la cui graduatoria è stata determinata dai risultati agonistici conseguiti nelle gare ufficiali. Tommaso Perrino si è imposto nella classifica “scratch”, Josè Bagnarelli ha chiuso al primo posto nella classifica “pareggiata” e Fabrizio Gardiol ha terminato in vetta alla classifica “stableford”.

I Partner – L’Open d’Italia Disabili ha avuto il supporto di Sanofi (Title Sponsor) e dei Partner Istituzionali: CIP (Comitato Italiano Paralimpico); EDGA (European Disabled Golf Association). Official Advisor: Infront.

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QS Sunshine: Geerts va in finale

Philip Geerts si è classificato al 31° posto con 280 (68 73 67 72, -8) colpi nello Stage 1 della Qualifying School del Sunshine Tour che si è svolto sul percorso dello State Mines CC (par 72) a Brakpan, nella provincia di Gauteng in Sudafrica, e ha avuto accesso alla finale. La gara si disputerà dal 18 al 21 aprile all’Heron Banks Golf & River Resort di Sasolburg, nella provincia del Free State, dove l’azzurro proverà a prendere la ‘carta’ per il circuito 2023-2024. Il torneo è stato dominato da Caylum Boon. Preso il comando nel secondo giro, il sudafricano ha poi concluso con uno spettacolare 254 (66 64 63 63), ben 32 colpi sotto par.

L’inglese Mike Browne è in vetta, con 72 colpi (par), all’Open d’Italia Disabili - Sanofi, torneo internazionale del circuito European Disabled Golf Association (EDGA), dopo il primo dei due giri in programma al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino) par 72. Browne, golfista professionista nono nel ranking mondiale autore di un giro molto lineare con un birdie e un bogey, precede di un colpo nella classifica “strokeplay medal” lo svedese Rasmus Lia e l’irlandese Aidan Grenham, secondi con 73 (+1).

Cercherà la rimonta il campione in carica Tommaso Perrino, che ha chiuso le prime 18 buche al sesto posto con 77 (+5). Il professionista livornese, a segno nelle ultime tre edizioni del torneo, ha firmato uno score con due birdie, cinque bogey e un doppio bogey. In scia delle prime posizioni e pronti a inserirsi nel rush finale, anche l’irlandese Conor Stone e l’inglese Bradley Smith, rispettivamente quarto (74, +2) e quinto (76, +4).

Tra gli azzurri, buona prova di Luca Sherriff, 7° con 79 (+7) e Vittorio Cascino, 9° con 80 (+8), un colpo davanti allo svedese Joakim Bjorkman, 10° con 81 (+9) e secondo classificato nel 2022. Il torneo, giunto alla 23esima edizione, mette in palio anche il titolo di campione italiano. Attraverso questa manifestazione, la Federazione Italiana Golf, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, scende in campo per rafforzare il messaggio di uno sport inclusivo, aggregante e senza barriere.

Classifica “strokeplay pareggiata”: Luisa Ceola davanti a tutti – Nella graduatoria “Strokeplay pareggiata”, azzurri in grande evidenza. Luisa Ceola è al comando con 68 (-4) colpi davanti a Davide Fasci, secondo con 70 (-2) e a Angelo Colussi, terzo con 72 (par). Quarta posizione con 73 (+1) per Roberto Granatiero, che precede di un colpo José Bagnarelli e Pietro Andrini, quinti con 74 (+2).

Classifica “stableford” – Nella classifica “stableford”, in testa Loris Stradi con 44 punti, seguito da Antonino Puccio (40 punti) e da David Sellner (38 punti), golfista di nazionalità ceca. I due portacolori del Royal Park I Roveri, Alessandra Donati e Gregorio Guglielminetti hanno chiuso le prime 18 buche rispettivamente con 37 e 25 punti. Buona prova del debuttante Haki Doku, a metà classifica con 32 colpi.

I Partner – L’Open d’Italia Disabili ha il supporto di Sanofi (Title Sponsor) e dei Partner Istituzionali: CIP (Comitato Italiano Paralimpico); EDGA (European Disabled Golf Association). Official Advisor: Infront.

Con l’Open d’Italia Disabili - Sanofi, torneo internazionale del circuito European Disabled Golf Association (EDGA) in programma dal 6 al 7 aprile al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino), il golf rafforza il suo messaggio di sport inclusivo verso la Ryder Cup 2023. A Torino saranno 76 i partecipanti. La gara, giunta alla 23esima edizione, è aperta a tutte le tipologie di disabilità e alle sei categorie di golf handicap. Si giocherà sulla distanza di 36 buche, con due round da 18 buche al giorno. In palio anche il titolo di campione italiano. Rispetto al 2022 il numero degli iscritti è cresciuto del 73% e le nazioni rappresentate sono 16. Dati che mettono in evidenza l’espansione del golf paralimpico e confermano come questa disciplina sia accessibile a tutti, oltre ogni ostacolo.

Perrino punta al quarto successo consecutivo – È il grande favorito e negli anni ha dimostrato di non soffrirne la pressione: Tommaso Perrino, giocatore professionista e Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG, scende in campo da defending champion e cercherà di portare a quattro il numero di successi consecutivi dopo le affermazioni del 2019 e del 2021 (la competizione nel 2020 non si giocò per l’emergenza sanitaria da Covid-19). Il livornese, numero 9 al mondo nel ranking EDGA con due partecipazioni all’Open d’Italia (DP World Tour), avrà molti avversari pronti ad insidiarne la leadership. Tanti, infatti, i giocatori in alto nel ranking mondiale con la Svezia che schiererà Lia Rasmus (6°), Felix Norrman (28°) e Joakim Bjorkman (31°), quest’ultimo vincitore in quattro edizioni consecutive dell’Open d’Italia dal 2015 al 2018 e secondo classificato nel 2022. Punteranno a un ruolo da protagonisti anche il turco Mehmet Kazan (terzo nell’edizione dello scorso anno al pari di Lia Rasmus) e gli inglesi Mike Brown e Bradley Smith, rispettivamente ottavo e dodicesimo del ranking mondiale. Nutrita la rappresentanza azzurra a partire dai vincitori delle altre classifiche dell’Open d’Italia Disabili - Sanofi nel 2022: Pietro Andrini (stroke play pareggiata), Luisa Ceola (Best Woman) e Gregorio Guglielminetti (stableford) con quest’ultimo che vivrà l’emozione di giocare “in casa” – insieme ad Alessandra Donati - come portacolori del Royal Park I Roveri.

Esordio per Haki Doku. Il golf come nuova sfida dopo le Paralimpiadi 2012 e sei titoli World Guiness Record – Tra i debuttanti, c’è attesa per Haki Doku, 54enne con doppia nazionalità albanese-italiana paraplegico dopo un incidente nel 1997. Doku, residente a Milano, ha all’attivo una partecipazione - da portabandiera albanese - ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 (handbike) e ha conquistato sei titoli World Guinness Record tra il 2015 e il 2021 grazie ai primati di maggior numero di chilometri percorsi su sedia a rotelle e maggior numero di scale scese in un’ora e in dodici ore su sedia a rotelle. Per Doku, ora la nuova sfida del golf, sport che ha iniziato a praticare a Milano al Golf Club Le Rovedine grazie all’utilizzo del paragolfer (wheelchair che permette al golfista di colpire la pallina in posizione eretta). L’esordio nell’Open d’Italia Disabili è una nuova pagina da scrivere nel libro dei record.

Golf e disabilità, l’impegno della FIG nell’ambito del Progetto Ryder Cup – Con l’Open d’Italia Disabili – Sanofi prosegue l’impegno della Federazione Italiana Golf per il settore paralimpico. Oltre a un Settore Tecnico con staff di allenatori dedicato e allenamenti personalizzati, dal 2022 è in vigore anche un ordine di merito composto da tre classifiche differenti (stroke play formula medal, stroke play formula pareggiata, classifica stableford). Non solo agonismo. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, la FIG entra in gioco anche per l’impatto sociale del golf attraverso “Golf4Autism”, iniziativa in sinergia con Golfprogram e con la collaborazione dell’Associazione di volontariato “Una breccia nel muro” che si rivolge ai ragazzi affetti da spettro autistico.

Terza edizione al Royal Park I Roveri – Dopo aver ospitato l’Open d’Italia (DP World Tour) per quattro edizioni dal 2009 al 2012 e aver accolto nel 2021 l’European Ladies’ Amateur Championship, il Royal Park I Roveri sarà per il terzo anno consecutivo il teatro di gara dell’Open d’Italia Disabili - Sanofi. Situato a soli 20 km dal centro di Torino, circondato dalle Alpi e immerso nella natura del Parco Regionale La Mandria, a pochi passi dalla Reggia di Venaria Reale, il circolo piemontese è stato fondato nel 1971 dalla famiglia Agnelli. La struttura offre due percorsi da 18 buche progettati da architetti di fama mondiale, Robert Trent Jones Sr. e Michael Hurdzan.

Le dichiarazioni

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf – “La forza aggregante del golf trova la sua massima espressione in competizioni come l’Open d’Italia Disabili dove gli atleti paralimpici portano in gara determinazione e passione. Nell’anno della Ryder Cup l’aumento del numero dei partecipanti, provenienti da diversi continenti, testimonia come l’Italia sia una delle destinazioni golfistiche preferite in ambito internazionale e premia l’impegno della FIG per la crescita del settore paralimpico. Grazie a Sanofi per aver dato nuovamente supporto al torneo. Desidero ringraziare, inoltre, donna Allegra Agnelli e tutto il Royal Park i Roveri, circolo che conferma grande sensibilità e attenzione per i giocatori e per le giocatrici con disabilità”.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023: “Il Progetto Ryder Cup 2023 ha nell’inclusione una delle sue parole chiave e l’Open d’Italia Disabili rappresenta la dimostrazione concreta di come questo sport possa abbattere ogni barriera. La FIG, insieme a Sanofi, ha intrapreso un percorso che punta a rafforzare il messaggio del golf come fonte di benessere psico-fisico grazie a uno stile di vita attivo. Desidero ringraziare il Presidente e AD di Sanofi Italia e Malta, Marcello Cattani e tutto il suo team per la vicinanza, l’attenzione e la sensibilità dimostrate in questi anni con il sostegno a questo evento. Dopo il lancio e lo sviluppo del Progetto “Golf4Autism” per ragazzi affetti da spettro autistico, questo torneo dà nuovo slancio anche alla connotazione agonistica del golf per raggiungere traguardi che vanno oltre il risultato sul campo”.

Marcello Cattani, Presidente e AD di Sanofi Italia e Malta: “Siamo vicini alla realtà di chi vive una disabilità da sempre. Come azienda della salute siamo impegnati su diversi fronti per migliorarne la qualità di vita, favorirne l’accesso all’innovazione e alla tecnologia, sostenerne l’inclusione sociale. Per questo siamo felici di scendere nuovamente in campo al fianco di Open d’Italia Disabili, rinnovando per il quinto anno consecutivo il nostro pieno sostegno a questa splendida iniziativa di competizione e aggregazione”.

I Partner – L’Open d’Italia Disabili ha il supporto di Sanofi (Title Sponsor) e dei Partner Istituzionali: CIP (Comitato Italiano Paralimpico); EDGA (European Disabled Golf Association). Official Advisor: Infront.

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Masters: Rahm vince e torna numero 1

Jon Rahm ha vinto l'87ª edizione del Masters Tournament ed è tornato numero 1 al mondo. Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia (USA), lo spagnolo ha firmato con 276 (65 69 73 69, -12) colpi il suo secondo Major superando nella giornata finale Brooks Koepka, che per tre round aveva condotto i giochi, e Phil Mickelson, entrambi ora sulla Superlega araba, secondi con 280 (-8). Al quarto posto con 281 (-7) Jordan Spieth, Patrick Reed e Russell Henley e solo al decimo con 284 (-4) Scottie Scheffler, campione uscente costretto a scendere dal trono mondiale.

Rahm, 28enne basco di Barrika, ha trionfato nel giorno in cui Severiano Ballesteros avrebbe compiuto 66 anni, divenendo il quarto iberico a imporsi nel Masters Tournament, preceduto dal grande campione scomparso (due vittorie 1980, 1983), da Josè Maria Olazabal (due titoli 1994, 1999) e da Sergio Garcia (2017). E’ il 18° giocatore a fare l’accoppiata Masters-US Open, tra i quali c’è anche lo stesso Ballesteros. Ha portato a undici i successi sul PGA Tour, comprensivi dei due Major e, al netto di questi, ne vanta anche otto sul DP World Tour. Ha siglato il quarto titolo nel 2023, ma da ottobre scorso ne ha collezionati sei, compresi due sul tour continentale. Oltre alla leadership mondiale, ora è anche il primo nella graduatoria della FedEx Cup.

Il vincitore aveva quattro colpi di ritardo da Koepka dopo la sospensione per maltempo del terzo giro in cui entrambi avevano giocato solo sei buche. Ne ha annullati due sulle 12 buche rimanenti, ha agganciato lo statunitense alla quarta del turno conclusivo (un suo birdie contro un bogey del rivale), poi ha operato il sorpasso alla sesta per il secondo errore di Koepka che sostanzialmente ha alzato bandiera bianca quando i bogey sono diventati quattro alla 12ª. Ha chiuso con un 75 (+3, tre birdie, sei bogey). Rahm non ha avuto tentennamenti e non è stato mai a rischio (69, -3 colpi con quattro birdie e un bogey). Per lui un assegno di 3.240.000 dollari su un montepremi di 18 milioni di dollari.

Le dichiarazioni - “Sto vivendo un momento unico – ha detto al termine il Masters Champions - e so che Ballesteros mi ha spinto da lassù. Sono rimasto sempre fiducioso, anche quando sono stato costretto a inseguire, perché il mio gioco era ottimale in ogni parte del campo. E soprattutto ho mantenuto molto alta la concentrazione, specie nella parte finale quando il vantaggio era rassicurante”.

Rahm, detto Rahmbo, ha trovato ad attenderlo all’uscita dalla buca 18 la moglie Kelley Cahill, ex lanciatrice di giavellotto con la quale è sposato dal 2019, e i figli Kepa e Eneko, che ha abbracciato commosso. Con loro Josè Maria Olazabal che gli ha detto: "Sei stato enorme e questo è solo il primo di tanti Masters. Continua a divertirti".

Prodezze di Mickelson - Protagonista del giro finale anche Phil Mickelson, 52enne di San Diego (California), 45 titoli sul PGA Tour con sei Major. Con un 65 (-7), miglior score di giornata con un otto birdie (cinque nelle ultime sette buche) e un bogey, ha rimontato dalla 22ª piazza tra l’entusiasmo degli spettatori.

In classifica al settimo posto con 282 (-6) Cameron Young e Viktor Hovland, al nono con 283 (-5) Sahith Theegala e, insieme a Scheffler, Matt Fitzpatrick, Xander Schauffele e Collin Morikawa. Note di merito per il dilettante Sam Bennett, vincitore dell’US Amateur 2022, 16° con 286 (-2) dopo essere stato anche al terzo posto.

Record e ritiro di Woods - Pioggia, vento e sospensioni. Troppo per il fisico provato da incidenti e interventi di chirurgici di Tiger Woods, che dopo aver giocato sette buche nel terzo round prima dello stop, ha poi deciso per il ritiro. Non senza, però, aver lasciato in qualche modo il segno. Infatti nel secondo giro, disputato in due frazioni, con grande grinta e determinazione e sia pure con l’ultimo punteggio utile (49° con 147, +3) ha superato il taglio per la 23ª volta di fila eguagliando la striscia di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007).

Molinari out – Il 12° Masters Tournament di Francesco Molinari è durato 36 buche. Un primo giro nel 72 del par poi un secondo in 76 (+4) iniziato con un doppio bogey e proseguito con tre bogey e un solo birdie per il 55° posto con 148 (+4). Dopo la splendida prestazione del 2019 quando terminò quinto, miglior prestazione italiana condivisa con Costantino Rocca, quinto nel 1997 (in entrambe le occasioni vinse Tiger Woods), non ha avuto più un buon rapporto con il torneo. E’ il terzo taglio subito nelle ultime quattro presenze. E’ uscito a metà gara anche Rory McIlroy che ancora una volta ha dovuto rinunciare all’idea di completare il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmarès.

Par 3 Contest tradizione confermata – Nelle 61 edizioni del Par 3 Contest, l’evento-spettacolo che apre la gara, il vincitore non è mai riuscito ad indossare la “Green Jacket” quattro giorni dopo. E’ accaduto anche a Tom Hoge, che ha avuto la meglio con l’aiuto di una delle cinque “hole in one” realizzate nell’occasione e che hanno portato il totale a 99. E’ uscito al taglio con lo stesso score di Molinari, ma il 33enne di Statesville (North Carolina), un successo sul PGA Tour, potrà comunque ancora sperare nel futuro, perché alcuni past winner sono riusciti a imporsi in anni diversi.

 

 

TERZO GIRO - Il Masters Tournament, primo Major stagionale, è decisamente avversato dal maltempo che ha costretto a sospendere anche il terzo giro, ma sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia (USA), lo spettacolo tra pioggia e vento non è mancato. Brooks Koepka, leader nella classifica provvisoria con “-13” dopo sei buche giocate e che da 29 non segna bogey (uno solo nel primo giro), ha continuato la sua corsa imperiosa che Jon Rahm, numero tre mondiale, non sembra riuscire a contenere. Infatti nelle sei buche che anche lui ha disputato ha perso due colpi e ora con “meno 9” ne ha quattro di ritardo. Sam Bennett, vincitore dell’US Amateur, che ha segnato con 136 (-8) lo score più basso di un dilettante sulle 36 buche dopo il 135 di Ken Venturi (1956), ha mantenuto la terza posizione (“meno 6” alla 6ª).

E poi Tiger Woods. Sebbene non in grande condizione fisica è riuscito ad aggiungere un altro record ai tanti della sua carriera. Con grinta e determinazione e sia pure con l’ultimo punteggio utile (49° con 147, +3) ha superato il taglio per la 23ª volta di fila eguagliando la striscia di Gary Player (1959-1982) e di Fred Couples (1983-2007). E poco importa se l’inizio del terzo round lo ha visto soffrire parecchio e finire al 54° posto con “+9” dopo due bogey e due doppi bogey in sette buche. E Fred Couples, a proposito di tagli, (49° con +4 dopo 9), a 63 anni 6 mesi e cinque giorni è divenuto il più anziano a passarlo, rilevando Bernhard Langer che aveva compiuto la prodezza nel 2020 a 63 anni, due mesi e 18 giorni.

Note negative, invece per Rory McIlroy (60° con 149, +5), numero 2 del World Ranking, Justin Thomas e per Francesco Molinari, entrambi 55.i con 148 (+4), che si sono fermati a metà gara. Il nordirlandese ha fallito per l’ottava volta il tentativo di completare il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmarès.

Nella graduatoria sono al quarto posto con “meno 5” Viktor Hovland (7ª), Matt Fitzpatrick (11ª), Collin Morikawa (7ª) e Patrick Cantlay (13ª). E’ tra i concorrenti all’ottavo con “meno 4” Phil Mickelson (9ª), è salito al 14° Scottie Scheffler, numero 1 mondiale e campione uscente, con “meno 3” (12ª) e sono poco dietro Xander Schauffele (12ª) e Jordan Spieth (8ª) 17.i con “meno 2”. In caduta libera Dustin Johnson, 51° con “+5” (13ª). La tradizione negativa ha colpito ancora il vincitore del Par 3 Contest: infatti Tom Hoge (148, +4) è rimasto fuori a metà gara. Potrà comunque sperare nel futuro, perché alcuni past winner sono riusciti a indossare la “Green Jacket” in anni diversi.

 

SECONDO GIRO - Lo show di Brooks Koepka, le prodezze del dilettante Sam Bennett, il flop di Rory McIlroy, che uscirà al taglio, Tiger Woods che ha ancora a disposizione sette buche per rimanere in gara e Francesco Molinari (56° con 148, +4) due colpi oltre il limite che porta ai due round conclusivi nel secondo giro del Masters Tournament, il primo Major stagionale, che non è stato portato a termine per il maltempo.

Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia (USA), Brooks Koepka, quattro Major vinti e unico ad aver conquistato due successi nella Superlega araba, ha terminato il round con un 67 (-5, un eagle, tre birdie) per un 132 (65 67, -12), terzo punteggio più basso del torneo dopo 36 buche. Ha tre colpi di margine su Jon Rahm, numero 3 mondiale, fermato sul “meno 9” dopo nove buche (due birdie), il quale ha la possibilità di agganciare il leader o fare anche meglio.

Al proscenio Sam Bennett, campione US Amateur 2022, che con 136 (-8) ha realizzato lo score più basso a metà gara per un dilettante dopo il 135 di Ken Venturi nel 1956. E’ salito al quarto posto con 138 (-6) Collin Morikawa affiancato da Viktor Hovland, stesso “meno 6”, ma otto buche ancora da giocare. Ha recuperato 16 posizioni Phil Mickelson, decimo con 140 (-4), mentre ne ha perse 23 Scottie Scheffler, numero 1 del World Ranking e campione in carica, 29° con 143 (-1) dopo un rovinoso 75 (+3), che a questo punto ha ben poche possibilità di emulare Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002) i soli ad aver firmato la doppietta consecutiva. Scheffler è alla pari con Dustin Johnson e con Xander Schauffele, quest’ultimo fermato con identico “meno 1” dopo 10 buche.

Uscirà al taglio Rory McIlroy, numero 2 mondiale, 61° con 149 (+5),                        per la terza volta nel torneo dopo le eliminazioni subite nel 2010 e 2021, rinviando ancora una volta la possibilità di completare il “Grande Slam” con l’unico Major assente nel suo palmarès.

Tiger Woods, che sulle undici buche giocate ha segnato un bogey e un birdie, è sulla linea del taglio, 50° con “+2”. Se rimarrà in gara eguaglierà il primato di tagli superati nel Masters con 23.

Francesco Molinari ha iniziato con un doppio bogey e non è riuscito più a recuperare. Ha segnato successivamente tre bogey contro un solo birdie per il 76 (+4), dop il 72 (par) del round d’apertura.

Paura per la caduta di due alberi – A causa del forte vento due alberi sono caduti nei pressi della buca 17 causando molta paura e scatenando un fuggi fuggi generale. Non ci sono stati feriti fortunatamente, ma lo spavento è stato grande come ha raccontato lo spagnolo Sergio Garcia, vincitore della gara nel 2017 e ora passato alla Superlega: “Ero alla buca 15, stavo per effettuare il secondo colpo, poi ho sentito un rumore incredibile e pensavo fosse un tuono. Ma ho scoperto che si trattava di un albero che si stava spezzando. Ho udito le urla della gente, sono corso per andare a vedere cosa stesse accadendo. Si è rischiato davvero grosso ma, fortunatamente, nessuno si è fatto male”.

 

PRIMO GIRO - Big subito al proscenio, grande entusiasmo per Tiger Woods anche se altalenante (54°) e Francesco Molinari (37°) a metà classifica dopo il giro iniziale del Masters Tournament, il primo Major stagionale che si sta svolgendo sul percorso dell’Augusta National (par 72) ad Augusta in Georgia (USA).

Sono al comando con 65 (-7) colpi Jon Rahm, numero tre mondiale, Viktor Hovland, numero 9, e Brooks Koepka, quattro major in carriera e unico ad aver vinto due tornei nella Superlega Araba, seguiti da due outsider, Jason Day e Cameron Young, quarti con 67 (-5).

Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking e campione in carica, è sesto con 68 (-4), affiancato da Xander Schauffele (n. 7), Sam Burns, Gary Woodland, Adam Scott, Shane Lowry e dal dilettante Sam Bennett, a segno nell’US Amateur. Ritardi recuperabili per Collin Morikawa e per Jordan Spieth, 13.i con 69 (-3), per Justin Thomas, 17° con 70 (-2), e per Dustin Johnson, 26° con 71 (-1).

Molinari ha girato in 72 (par) colpi con un birdie e tre bogey in uscita e un buon recupero nel rientro con due birdie. E’ affiancato da Rory McIlroy, numero due al mondo, che dovrà fare molto di più se vorrà completare il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmarés.

Tiger Woods, al 25° Masters con cinque vinti, ha avuto un avvio molto difficile con tre bogey in sette buche, ma anche con il sostegno del pubblico e del suo orgoglio ha rimediato in parte con tre birdie e due bogey nel prosieguo per un 74 (+), suo quarto score di fila sopra par nella gara.

Un doppio bogey in partenza avrebbe probabilmente messo in difficoltà chiunque, ma non Jon Rahm che ha reagito con due birdie nelle due buche successive e poi è arrivato in vetta con altri cinque birdie e un eagle. Senza bogey il cammino di Viktor Hovland (un eagle, cinque birdie), che è sceso per la prima volta sotto il 70 in 13 round al Masters e che ha siglato il suo punteggio più basso sul giro in un Major. Un bogey per Koepka compensato da otto birdie con gli ultimi due a chiudere che gli hanno permesso di agganciare Rahm e Hovland.

Tra i numerosi campioni del passato si è messo in evidenza Fred Couples, 63 anni, 26° con 71 (-1), divenuto il giocatore più anziano a realizzare uno score sotto par dopo Tom Watson (66 anni, 2015). Ha annunciato che sarà il suo ultimo Masters lo scozzese Sandy Lyle (86° con 81, +9), dopo 42 presenze.

Tradizioni negative e “hole in one” - Come sempre spettacolare e molto seguita dal pubblico la 61ª edizione del Par 3 Contest che ha anticipato il Major e che si trascina dietro una tradizione negativa, nel senso che il vincitore non indossa mai la “Green Jacket” quattro giorni dopo (alcuni lo hanno fatto però in anni diversi). E per Tom Hoge, che si è imposto, il destino sembra quasi segnato: infatti è 54° con 74 (+2) colpi come Woods.

Dicevamo evento spettacolare caratterizzato da ben cinque “hole in one”. Una, alla buca 8, è servita a Tom Hoge per superare la concorrenza, mentre le altre sono state segnate da Bubba Watson, da Scottie Scheffler e dall’irlandese Seamus Power, che ha addirittura esagerato firmandone due. Watson è andato a segno alla buca 4 e Scheffler alla 9, divenendo il terzo campione in carica a realizzare un’ace nel Par 3 Contest dopo Tom Watson nel 1982 e il canadese Mike Weir nel 2004.

Power ha centrato dal tee le buche 8 e 9, una doppia “buca in uno” per un’impresa che era riuscita soltanto a Claude Harmon nel 1968 e al giapponese Toshi Izawa nel 2002. L’irlandese non è entrato nella classifica perché squalificato in quanto ha fatto eseguire un putt a suo fratello. Con le cinque attuali il numero complessivo delle “hole in one” della storia della gara è arrivato a 99. Il record in una edizione si è registrato con nove nel 2016.

 

LA VIGILIA - Torna con il suo grande fascino il Masters Tournament, primo Major stagionale. Dal 6 al 9 aprile 88 tra i migliori giocatori del mondo si affronteranno per una affascinante sfida nella splendida cornice dell’Augusta National, sul percorso voluto in un ambiente unico dal mitico campione Bobby Jones ad Augusta in Georgia (USA). Farà da prologo all’87ª edizione dell’evento il tradizionale “Par 3 Contest” che vedrà i protagonisti del Masters esibirsi al fianco dei propri familiari in una grande festa che coinvolge anche il pubblico.

Scottie Scheffler defender - Tanti i motivi di interesse. Dalla difesa del titolo di Scottie Scheffler, numero uno mondiale, al rientro di Tiger Woods, dal tentativo di Rory McIlroy di completare il “Grande Slam” con l’unico Major che manca nel suo palmarès, alla presenza dei giocatori che sono passati alla Superlega Araba e, in chiave azzurra, alla partecipazione di Francesco Molinari in cerca di un risultato di prestigio.

Impresa difficile quella di Scheffler sia per la qualità dei concorrenti in campo, sia perché soltanto tre giocatori sono riusciti a fare la doppietta consecutiva, e sono tre icone: Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002). A suo vantaggio il trovarsi nel momento dell’anno che più gli è favorevole, perché i suoi successi, sia i quattro della passata stagione, che i due di quest’anno li ha ottenuti tra febbraio e aprile. Fino ad ora nelle precedenti difese ha centrato quella nel Phoenix Open, ma ha mancato le due nell’Arnold Palmer Invitational e nel WGC Dell Technologies Match Play. In compenso ha aggiunto alla lista dei suoi titoli il The PLAYERS Championship a metà marzo.

Il field - Rory McIlroy, numero due mondiale e secondo lo scorso anno, al 15° Masters, sei volte tra i top ten, più che nella scorsa stagione ha perso l’occasione di vincere la gara nel 2011, quando leader dopo tre round con quattro colpi di vantaggio, finì 15° dopo un rovinoso 80. Proverà ancora una volta a chiudere il cerchio del “Grande Slam”, dopo aver collezionato gli altri tre Major, per affiancare i cinque giocatori che sono riusciti nell’impresa: Gene Sarazen, Ben Hogan, Gary Player, Jack Nicklaus e Tiger Woods.

McIlroy si presenta ben motivato e in condizione con un successo nell’anno (Dubai Desert Classic a gennaio, DP World Tour) e un secondo e un terzo posto nelle ultime tre uscite sul PGA Tour. Compito arduo però anche per lui, in un contesto ricco di campioni, tutti con giuste ambizioni, tra i quali ricordiamo Jon Rahm, Justin Thomas, Patrick Cantlay, Xander Schauffele, Jordan Spieth e Matt Fitzpatrick o altri forse meno in forma, ma possibili outsider come Hideki Matsuyama, primo giapponese a indossare la “Green Jacket” (2021), Collin Morikawa, Max Homa, Sam Burns e Viktor Hovland, per citarne alcuni. Senza dimenticare i giocatori della Superlega, diciotto in gara di cui sei sono stati Masters Champions: Dustin Johnson, Patrick Reed, Sergio Garcia, Bubba Watson, Charl Schwartzel e Phil Mickelson sui quali, tuttavia, grava il dubbio della tenuta su 72 buche, visto che di solito ne disputano 54.

Woods - Discorso a parte per Tiger Woods, al 25° Masters, dei quali cinque vinti, e alla seconda presenza nel 2023 (45° Genesis Invitational). La sua mentalità, straordinariamente vincente, lo porta a puntare al sesto titolo, ma à difficile capire il confine tra aspirazioni personali e realtà. Di sicuro quando lui è in campo qualsiasi evento diventa speciale, anche se Major.

Molinari - Francesco Molinari, che aveva iniziato l’anno nel migliore dei modi con il successo da capitano e giocatore del Team dell’Europa Continentale nella Hero Cup e con la quinta posizione nell’Abu Dhabi HSBC Championship, ha proseguito la stagione sul PGA Tour con un 14° posto, un 60° e subendo tre tagli, l’ultimo la scorsa settimana nel Valero Texas Open.  E’ alla 12ª presenza in un evento dove spicca il quinto posto nel 2019, miglior prestazione di un italiano al Masters condivisa con Costantino Rocca, quinto nel 1997 (in entrambe le occasioni vinse Tiger Woods). L’azzurro, che punta a entrare nel Team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma, proverà a riprendere il ritmo d’inizio anno e anche a cancellare le ultime tre prove ad Augusta (un 52° posto e due tagli).

“Par 3 Contest” – Un autentico show, dove i giocatori che prendono parte al Masters, i loro familiari, campioni del passato non competitivi e il pubblico diventano tutti grandi protagonisti sul percorso par 3 su cui accade di tutto con colpi spettacolari e anche con “buche in uno”. Ne sono state realizzate negli anni 94 con il record di nove nel 2016. Una tradizione nata nel 1960 con il successo di Sam Snead (che si è ripetuto nel 1974 a quasi 62 anni), per un torneo dove nessuno vorrebbe essere il vincitore, che non è mai riuscito a fare l’accoppiata con il Masters quattro giorni dopo. Tuttavia c’è anche il lato positivo della cosa, perché qualcuno, in anni diversi, ha poi alzato il trofeo ad Augusta, ma sembra poco per chi abbraccia la scaramanzia, tanto che alcuni concorrenti evitano di consegnare lo score.

Past winner - Saranno in gara 20 past winner compresi i 12 a segno dal 2010, con Bubba Watson, unico ad aver centrato la doppietta in questo periodo, tutti in grado di recitare ruoli da protagonista, insieme ad altri che hanno già esaurito la parte migliore della carriera e che sono  però ancora in grado di deliziare con grandi giocate quali Fred Couples, Tom Watson, Larry Mize, il canadese Mike Weir, Viyai Singh delle Isole Fiji, il tedesco Bernhard Langer, lo spagnolo José Maria Olazabal e lo scozzese Sandy Lyle.

Green Jacket - Il vincitore riceve una copia del Masters Trophy, che raffigura la club house dell’Augusta National. Sul basamento dell’originale, che resta nel circolo, viene inciso il suo nome quello del secondo classificato. Lo stesso vincitore riceve una medaglia d’oro e la “Green Jacket”, che gli viene consegnata dal campione uscente. La terrà fino alla successiva edizione quando dovrà riportarla al club, dove la lascerà, ma potrà indossarla ogni volta che ci tornerà.

Caddie - Fino al 1983 i giocatori dovevano scegliere il caddie tra quelli che erano nel circolo. Da quella data il regolamento è cambiato e ciascuno può portare il suo, che però deve obbligatoriamente indossare una tuta bianca, un cappellino verde e scarpe da ginnastica bianche.

I record - Jack Nicklaus detiene il primato di successi con sei, ma è anche il vincitore più anziano perché conquistò il sesto nel 1986 all’età di 46 anni e 82 giorni. Lo segue Tiger Woods con cinque titoli, primo giocatore di colore a firmare l’albo d’oro, il più giovane a ricevere la “Green Jacket” all’età di 21 anni e 104 giorni, nel 1997 anno in cui ha stabilito con 12 colpi il margine più alto sul secondo. Il record dello score più basso sulle 72 buche è con 268 (-20) di Dustin Johnson (2020).

Nella lista dei plurivincitori seguono con quattro titoli Arnold Palmer e con tre Jimmy Demaret, Sam Snead, Phil Mickelson, l’inglese Nick Faldo e il sudafricano Gary Player, che è stato il primo straniero vincere il Masters, unico fino al 1980 quando si impose lo spagnolo Severiano Ballesteros.

Le partenze - Nei primi due giri Francesco Molinari sarà in terna con J. T. Poston e Bryson DeChambeau, quindi Tiger Woods giocherà con Viktor Hovland e Xander Schauffele, Scottie Scheffler girerà con Max Homa e Sam Bennett (am) e Rory McIlroy sarà insieme a Tom Kim e a Sam Burns.

Il Masters Tournament su Sky e su NOW - Il Masters Tournament andrà in onda sui canali di Sky e in streaming su NOW. Mercoledì 5 aprile, dalle ore 21 alle ore 23, “Par 3 Contest” su Sky Sport Golf e su NOW; giovedì 6 aprile e venerdì 7, dalle ore 18 alle ore 20,30 su Sky Sport Golf, Sky Sport Uno e NOW e dalle ore 21 alle ore 1,30 su Sky Sport Golf e su NOW (anche su Sky Sport Uno rispettivamente dalle 22,30 e dalle 23,30); sabato 8, dalle ore 21 alle ore 1 su Sky Sport Golf e su NOW (dalle 23,30 anche su Sky Sport Uno); domenica 9, dalle ore 20 alle ore 1 su Sky Sport Golf, Sky Sport Uno e su NOW. Commento di Silvio Grappasonni, Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Massimo Scarpa e di Roberto Zappa.

Nelle quattro giornate di torneo andrà in onda Studio Golf condotto da Francesca Piantanida ai seguenti orari: giovedì 6 dalle ore 20,45 alle ore 21 (Sky Sport 24, Sky Sport Golf, e NOW); venerdì 7, dalle ore 16.45 alle ore 17; sabato 8, dalle ore 19,45 alle ore 20; domenica 9, dalle ore 18,30 alle 18,45 ( Sky Sport 24 e NOW).

Primo successo di Gigi Stoll sull’Epson Tour. Ha concluso con 274 (-14) colpi il Casino Del Sol Golf Classic, quarto evento stagionale del circuito, superando la malese Natasha Andrea Oon, seconda con 275 (-13), Lindsey McCurdy e la filippina Clariss Guce, terze con 276 (-12).

Sul percorso del Sewailo Golf Club (par 72) di Tucson, in Arizona, hanno offerto buone prove Roberta Liti e Angelica Moresco, entrambe 17.e con 284 (-4), mentre sono terminate a ridosso delle prime Daniela Iacobelli, quinta con 277 (-11), la portoricana Maria Torres, sesta con 278 (-10), la tedesca Sophie Hausmann e la coreana Min A Yoon, settime con 279 (-9).

Gigi Stoll (69 67 70 68), 26enne di Beaverton (Oregon), al comando sia nel secondo che nel terzo round, ha prevalso dopo una bella lotta con la Oon che ha volto a suo favore con il settimo birdie di giornata (contro tre bogey) alla buca 17 per il 68 (-4) che le ha dato il colpo di vantaggio decisivo. Ha ricevuto un assegno di 30.000 dollari, su un montepremi di 200.000 dollari, portando i suoi guadagni complessivi sul circuito a 145.162 dollari. La 21enne Oon è stata nuovamente runner up come nel precedente IOA Championship.

Roberta Liti (73 73 70 68) ha rimontato dal 34° posto con un 68 (-4, sei birdie, due bogey) e per la terza volta è terminata in buona classifica dopo la 16ª piazza nel Florida’s Natural Classic e la 10ª  nel Carlisle Arizona Classic. Angelica Moresco  (70 72 70 72) ha segnato un 72 (par, tre birdie, un bogey, un doppio bogey), dopo essere rimasta sempre in alta graduatoria. E’ in crescendo di rendimento dopo il taglio in Florida e la 39ª posizione nello IOA Championship.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti, che torna dopo un turno di pausa, e Angelica Moresco saranno in gara nella terza edizione del Casino Del Sol Golf Classic, il quarto evento stagionale dell’Epson Tour - secondo circuito statunitense femminile - in programma dal 30 marzo al 2 aprile, sulla distanza di 72 buche, al Sewailo Golf Club di Tucson in Arizona.

Il field comprende quasi tutte le migliori atlete del momento e, in particolare, nove tra le prime dieci della Race For The Card (ordine di merito) con l’australiana Gabriela Ruffels, numero uno, dominatrice in questa fase con un successo (Carlisle Arizona Classic), un 30° posto e un sesto domenica scorsa (IOA Championship), che le hanno permesso di prendere un notevole vantaggio nella corsa verso una delle ‘carte’ per il LPGA Tour 2024. In campo anche le altre due vincitrici stagionali, la francese Agathe Laisne (Florida’s Natural Classic), numero 2 del ranking, e la cinese Miranda Wang (IOA Championship), numero 4. Saranno tra le favorite insieme a Kathleen Scavo (n. 3), alla malese Natasha Andrea Oon (n. 5) e alla coreana Min A Yoon (n. 6), non vincenti, ma quasi sempre tra le protagoniste.

Roberta Liti è attesa a ripetersi dopo il promettente inizio di stagione con un 16°posto (in Florida) e un 10° (in Arizona) che l’hanno collocata in 19ª posizione nella money list. Angelica Moresco, alla prima stagione sul circuito, è terminata 39ª la scorsa settimana dopo un’uscita al taglio in Florida in cui ha pagato lo scotto del debutto.

Una curiosità. Il torneo sembra portar bene alle sue protagoniste. Infatti le vincitrici delle due precedenti edizioni, la cinese Ruixin Liu (2021) e Andrea Lee (2022), e le seconde classificate, rispettivamente la svizzera Morgane Metraux e Lucy Li, attualmente giocano sul circuito maggiore. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

Una domenica speciale per Brescia, protagonista della “Road to Rome 2023” con l’evento “Golf in Piazza” che ha visto Piazza della Vittoria trasformarsi in un percorso di gioco per tantissime famiglie, a 180 giorni dalla Ryder Cup di Roma. Da Bergamo - dove il 1° aprile oltre 3.000 persone si sono cimentate nel golf sul Sentierone - a Brescia, che ha registrato circa 2000 presenze, le Capitali della Cultura 2023 hanno accolto il trofeo della Ryder Cup come ospite d’onore per un week-end all’insegna del divertimento e dell’inclusione.

Tredici postazioni di prova nel cuore della città per far scoprire la magia del green e proiettare la Lombardia, cuore pulsante del movimento golfistico italiano, verso la sfida Europa-Usa in programma al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio. Oltre 5.000 presenze complessive tra Bergamo e Brescia, con famiglie e bambini curiosi di provare un nuovo sport. Altre due tappe da ricordare per la “Road to Rome” - che quest’anno si era aperta con un doppio evento organizzato simultaneamente a Milano (Piazza Duomo) e Roma (Via delle Magnolie – Villa Borghese) – con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone al golf, dimostrando l’accessibilità e il carattere aggregante di questa disciplina, e nel contempo rendere sempre più iconico il trofeo della Ryder Cup, il sogno di ogni golfista.

“Golf in Piazza” a Brescia, alla presenza di Sandro Menichelli, Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani, ha visto la Federazione Italiana Golf partecipare con Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; i consiglieri federali Marco Durante e Alberto Treves de Bonfili; Marta Maestroni, Segretario Generale; Carlo Borghi, Presidente Comitato Regionale Lombardia. Presenti anche una rappresentanza di circoli bresciani, a partire da Gardagolf & Country Club, proseguendo con Franciacorta, Golf Club Chervò San Vigilio e Bogliaco per illustrare l’offerta golfistica del territorio tra sport e turismo.

Komen Italia e FIG insieme per la prevenzione – Non solo golf. A Brescia spazio anche alla prevenzione grazie alla presenza di Komen Italia – Associazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e Charity Partner del Progetto FIG “Golf è Donna” – che si propone di promuovere la prevenzione e porre l’attenzione sulla salute delle donne attraverso l’adozione di sani stili di vita che comprendano anche una corretta alimentazione e attività sportiva. Focus sul binomio sport e prevenzione anche con il progetto Golf for the Cure, evento di raccolta fondi in favore dei progetti di Komen Italia per la salute delle donne.

I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha avuto come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Con il contributo di Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Bergamo, del Comune di Brescia e il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Technical Supplier), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (Official Bank), Rinascente, Poste Assicura, Acqua San Bernardo (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner). Infront Italy (Official Advisor).

Entusiasmo, passione e divertimento verso la Ryder Cup. A Bergamo, 3.000 persone hanno riempito di sorrisi il Sentierone, cuore della città orobica, per l’evento “Golf in Piazza” che domenica 2 aprile sarà protagonista a Brescia, a Piazza della Vittoria. Il primo “round” del secondo evento della Road to Rome 2023 a Bergamo ha regalato spettacolo ed emozione. Come quella di Costantino Rocca. Nella “sua” città, il pioniere del golf azzurro ha potuto riabbracciare l’ambito trofeo della Ryder Cup. Primo italiano ad averla giocata nel 1993 (ha realizzato poi una “hole in one” in quella del 1995, superando Tiger Woods nel singolo nel 1997), secondo al British Masters, si è esibito al fianco di tanti giovanissimi. Dai campioni senza tempo ai talenti emergenti. Da un bergamasco all’altro. Anche Marco Florioli (figlio d’arte, il papà Massimo giocò peraltro con Rocca la World Cup del 1998 in Nuova Zelanda, con l’Italia che conquistò l’argento piazzandosi alle spalle solo dell’Inghilterra), che lo scorso settembre, insieme a Filippo Celli e Pietro Bovari ha vinto il World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy in Francia, è stato tra i protagonisti dell’evento dove ha dispensato consigli a tutti, neofiti e appassionati. Che si sono esibiti in lungo e in largo, tra le 13 postazioni di prova allestite per l’occasione. Nell’ambito di una disciplina coinvolgente, per tutti. Che ha visto anche tanti ragazzi del Golf Green Monza, affetti da disabilità intellettiva relazionale, coltivare la passione nata per il golf, strumento d’inclusione che risponde pure agli aspetti relazionali, sociali.

L’appuntamento, marcia di avvicinamento verso la Ryder Cup – che per la prima volta si giocherà in Italia, a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club nella settimana dal 25 settembre al 1° ottobre prossimi – ha visto inoltre il coinvolgimento e la partecipazione di tanti circoli della Lombardia, regione dalla grande tradizione golfistica. A fare da capofila, il Bergamo l’Albenza. Presenti anche i circoli; ai Colli di Bergamo, Rossera, Golf Indoor, Camuzzago, Villa Paradiso, Brianza.

Alla iniziativa di Bergamo hanno partecipato: Sandro Menichelli, Capo di Gabinetto del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani; Stefano Locatelli, Vicepresidente Anci; Lara Magoni, Sottosegretario Sport e Giovani Regione Lombardia; Claudia Maria Terzi, Assessore Infrastrutture e Opere Pubbliche Regione Lombardia; Sergio Gandi, Vicesindaco di Bergamo; Davide Casati, Consigliere regionale Lombardia. Per la Federazione Italiana Golf: Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; Alberto Treves de Bonfili, Consigliere federale; Marta Maestroni, Segretario Generale; Carlo Borghi, Presidente Comitato Regionale Lombardia. In rappresentanza del Marco Simone Golf & Country Club, presente il Ceo Emilio Carbonera Giani.

E ora lo show raddoppia, appuntamento a Brescia a Piazza della Vittoria – Capitale della Cultura italiana del 2023 e, per due giorni, capitale del golf. Dopo Bergamo, “Golf in Piazza” arriva a Brescia dove domenica 2 aprile, dalle ore 10:00 alle 18:00, a Piazza della Vittoria andrà in scena un’altra festa dello sport. Con il golf protagonista. Interverranno i circoli bresciani, a partire dal Gardagolf Country Club.

Sport e prevenzione – Non solo golf. A Brescia spazio anche alla prevenzione grazie alla presenza di Komen Italia – Associazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e Charity Partner del Progetto FIG “Golf è Donna” – che si propone di promuovere la prevenzione e porre l’attenzione sulla salute delle donne attraverso l’adozione di sani stili di vita che comprendano anche una corretta alimentazione e attività sportiva. Focus sul binomio sport e prevenzione anche con il progetto Golf for the Cure, evento di raccolta fondi in favore dei progetti di Komen Italia per la salute delle donne.

I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Con il contributo di Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Bergamo, del Comune di Brescia e il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Technical Supplier), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (Official Bank), Rinascente, Poste Assicura, Acqua San Bernardo (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner). Infront Italy (Official Advisor).

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Superlega: Brooks Koepka a segno in Usa

In Florida, Brooks Koepka ha scritto una pagina importante della Superlega araba affermandosi come il primo giocatore ad aver vinto due gare individuali della LIV Golf. L'americano si è imposto a Orlando con un totale di 198 (65 65 68, -15) colpi, superando al fotofinish il colombiano Sebastian Munoz, secondo con 199 (-14) davanti al sudafricano Dean Burmester e allo statunitense Patrick Reed, che hanno chiuso la competizione con uno score di 201 (-12).

Un successo, quello arrivato sul percorso dell'Orange County National (par 71), che ha consentito a Koepka, ex numero 1 al mondo, di incassare 4 milioni di dollari e di mettersi alle spalle un periodo duro tra infortuni e problemi che non gli hanno permesso di giocare sui livelli di un tempo.
Dopo quello di Jedda (Arabia Saudita) arrivato lo scorso giugno, nuovo exploit per il 32enne di West Palm Beach che, per la prima volta, si è affermato in Florida dov'è nato e cresciuto.

Per Koepka, sono arrivati poi anche 375.000 dollari per il secondo posto con il suo team, lo "Smash GC", nella competizione a squadre vinta con un totale di "-36" dal Torque GC di Joaquin Niemann (capitano), Sebastian Munoz, Mito Pereira e David Puig.
Un segnale importante quello lanciato da Koepka in vista del Masters Tournament, primo Major maschile del 2023 che vedrà i campioni della lega separatista del green affrontare ad Augusta, dal 6 al 9 aprile, i big del PGA Tour e del DP World Tour.

 

LA VIGILIA - La Superlega araba torna protagonista con il LIV Golf Orlando. Negli Stati Uniti, dal 31 marzo al 2 aprile andrà in scena il terzo evento del 2023 della lega separatista del green. Un appuntamento che arriva a pochi giorni dal The Masters, primo Major stagionale che, dal 6 al 9 aprile in Georgia (Usa), vedrà ritrovarsi i campionissimi dei circuiti tradizionali (PGA Tour e DP World Tour) e i dissidenti della LIV Golf.

Nel LIV Golf Orlando, che si disputerà in Florida all'Orange County National, Dustin Johnson insegue il riscatto. Nei primi due appuntamenti stagionali lo statunitense, che nel 2022 ha dominato la prima stagione della Superlega araba, non ha certo brillato. E ora punta a imporsi sia nella gara individuale (che metterà in palio 20 milioni di dollari, di cui 4 saranno destinati al vincitore) che in quella a squadre, dove guiderà il team "Aces GC" composto anche dai connazionali Patrick Reed, Pat Perez e Peter Uihlein.

Charles Howell III e Danny Lee, vincitori rispettivamente del LIV Golf Mayakoba e del LIV Golf Tucson, i primi due appuntamenti del 2023, puntano a un'altra impresa. In un evento che vedrà, tra i favoriti al titolo, anche campioni major come, tra gli altri, Sergio Garcia, Bryson DeChambeau, Cameron Smith, Phil Mickelson, Brooks Koepka, Henrik Stenson e Bubba Watson.

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“Golf in Piazza” a Bergamo e Brescia

Capitale italiana della Cultura 2023 e, per due giorni, Capitale del golf verso la Ryder Cup di Roma. Bergamo e Brescia, rispettivamente sabato 1 aprile lungo il Sentierone e domenica 2 a Piazza della Vittoria, dalle ore 10:00 alle 18:00 saranno le città protagoniste di “Golf in Piazza”, secondo evento 2023 della “Road to Rome”. Dove l’ospite più atteso sarà il trofeo della Ryder Cup, sempre più un’icona popolare, a disposizione per foto e selfie.

“Golf in Piazza”, lo spettacolo è doppio. Prima a Bergamo e poi a Brescia - Quando mancheranno meno di sei mesi alla sfida tra il Team Europe e il Team Usa – che per la prima volta nella sua storia quasi centenaria si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre – il golf tornerà protagonista con un nuovo, doppio appuntamento di promozione. Stavolta in Lombardia, regione dalla grande tradizione golfistica. Con l’obiettivo di avvicinare sempre più persone a uno sport inclusivo, per tutti e di tutti. Nell’ambito di una disciplina educativa e coinvolgente. E nel segno del Progetto Ryder Cup 2023 che ha la valorizzazione del territorio – da Nord a Sud – e del turismo tra i suoi punti imprescindibili.

Tredici postazioni di prova e tanto divertimento in un evento formato famiglia, per tutti - Il Sentierone e Piazza della Vittoria sono pronte a trasformarsi in un “green”. Tredici le postazioni di prova con tanti contest – ma anche attività di animazione e musica – che permetteranno a chiunque lo vorrà di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di appositi istruttori. Per un divertimento formato famiglia, tra sport, promozione e solidarietà.

All’evento sono attesi tanti personaggi del mondo dello sport e non solo. A partire da Costantino Rocca (che sarà presente a Bergamo, dov’è nato e cresciuto), tra i pionieri e del golf italiano e primo azzurro ad aver giocato, nel 1993 (ma anche nel 1995 e 1997), la Ryder Cup.

Sport e prevenzione – Non solo golf. A Brescia spazio anche alla prevenzione grazie alla presenza di Komen Italia - Associazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno e Charity Partner del Progetto FIG "Golf è Donna" - che si propone di promuovere la prevenzione e porre l'attenzione sulla salute delle donne attraverso l'adozione di sani stili di vita che comprendano anche una corretta alimentazione e attività sportiva. Focus sul binomio sport e prevenzione anche con il progetto Golf for the Cure, evento di raccolta fondi in favore dei progetti di Komen Italia per la salute delle donne.

I Partner – L’evento “Golf in Piazza”, organizzato dalla Federazione Italiana Golf con l’official advisor Infront, ha come Partner Istituzionali: Ministero del Turismo, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Ministro per lo Sport e i Giovani, dell’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, e del Comitato Promotore Expo 2030 Roma. Con il contributo di Regione Lombardia, il patrocinio del Comune di Bergamo, del Comune di Brescia e il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura, Acqua San Bernardo (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport (Media Partner).

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

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