Al Golf Nazionale (par 71) di Sutri (Viterbo) il primo round dell’Italian Challenge Open è iniziato all’insegna dell’equilibrio e dello spettacolo. Dopo le 18 buche di apertura, sono al vertice con 66 (-5) colpi cinque concorrenti: gli svedesi Robin Petersson e Joakim Wikstrom, lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez, il norvegese Kristian Krogh Johannessen e il tedesco Freddy Schott. Bergamaschi e Iacovitti 18.i
L’attesa è finita. Prende il via sul percorso del Golf Nazionale, la casa del golf italiano, a Sutri (Viterbo), l’Italian Challenge Open, uno degli appuntamenti più attesi del Challenge Tour 2022 e quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG.
Ad anticipare la competizionela la tradizionale Pro-Am vinta dal team dell'italiano Federico Maccario
Al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, è tutto pronto per l’Italian Challenge Open, in programma dal 30 giugno al 3 luglio (ad anticipare la competizione, mercoledì 29 giugno, sarà la Pro-Am). Quarto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, il secondo circuito europeo maschile, vanterà un field di livellocon nove dei primi dieci giocatori della money list
Nell'Island Resort Championship Roberta Liti è uscita al taglio
Nel Travelers Championship prevale sulla buca 18
Finale a sorpresa e titolo alla 24enne ceca Jana Melichova
Nel Blot Open de Bretagne sul percorso del Golf Blue Green in Francia
Nel BMW International Open batturo allo spareggio Thomas Pieters
E’ In Gee Chun la nuova regina del KPMG Women’s PGA Championship, terzo major femminile del 2022. Al Congressional Country Club (par 72) di Bethesda, in Maryland, la sudcoreana con un totale di 283 (64 69 75 75, -5) colpi ha superato la concorrenza dell’australiana Minjee Lee e dell’americana Lexi Thompson, entrambe seconde con 284 (-4) dopo un finale sorprendente. E’ invece uscita al taglio Giulia Molinaro
Alessandra Fanali ed E.A. Patrinieri si fermano ai quarti
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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