Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Matthew Fitzpatrick, 27enne di Sheffield, si è imposto con  274 (68 70 68 68, -6) colpi nell’US Open, terzo major stagionale giunto alla 122ª edizione. E’ il primo titolo del “grande slam” conquistato in carriera dall’inglese e lo ha fatto al The Country Club (par 70) di Brookline, in Massachusetts, percorso dove nove anni prima, nel 2013, aveva fatto suo lo US Amateur. E’ stato il 13° a realizzare questa doppietta, ma il secondo a ottenerla sullo stesso percorso dopo Jack Nicklaus (Pebble Beach Golf Links nel 1961 e nel 1972). Fitzpatrick ha superato di un colpo Scottie Scheffler (70 67 71 67), numero 1 mondiale, e Will Zalatoris (69 70 67 69), entrambi secondi con 275 (-5).

Gran finale di Guido Migliozzi (quarto nel 2021), che con un round in 66 colpi (-4, un eagle, cinque birdie, tre bogey), è risalito dalla 45ª alla 14ª posizione con 282 (72 70 74 66, +2), sfiorando la Top 10 e firmando il secondo miglior parziale del quarto giro. E’ invece uscito al taglio Francesco Molinari, 97° con 146 (73 73, +6), che sembra avere infilato un’altra stagione deludente.

Primo inglese dal 2013 (Justin Rose) a imporsi nello US Open, Fitzpatrick, in testa dopo il moving day con Zalatoris, nel round conclusivo ha realizzato cinque birdie e tre bogey per il 68 (-2) risolutivo. L’exploit gli ha permesso di passare dalla 18ª alla 10ª posizione del ranking mondiale e dalla 28ª alla 10ª nella FedEx Cup oltre che di ricevere un maxi assegno di 3.150.000 dollari a fronte di un montepremi di 17.500.000 (in aumento di 5 milioni rispetto al 2021). Sul DP World Tour l’inglese ha collezionato otto successi (comprensivi di un major, lo US Open per l’appunto). E’ il 14° giocatore dal 1990 a firmare la prima vittoria sul PGA Tour in un major, il primo dal connazionale Danny Willett (The Masters, 2016), e il 12° giocatore dalla seconda guerra mondiale a conseguirla nell’US Open (l’ultimo il nordirlandese Graeme McDowell nel 2010).

Delusione per Scheffler, perché un secondo posto, major o no, per un numero uno sportivamente non è mai gradevole, ma all’atto pratico pensiamo che il congruo assegno di 1.557.687 dollari (peraltro incassato anche da Zalatoris) lo debba aver rimesso subito di buonumore. Del resto sarebbe difficile subire contraccolpi morali dopo aver stabilito, conti alla mano, il nuovo primato di guadagni (12.896.849 dollari) in una singola stagione nell’arco di 19 gare, ma siamo ancora lontani dal termine dell’anno e, se non soddisfatto, avrà modo sicuramente di…ritoccarlo.

Nuova beffa per Zalatoris (di certo non economica anche per lui) ancora runner up in un major. Lo statunitense, già secondo nel 2021 al The Masters e nel 2022 al PGA Championship, occupando la stessa piazza nel prossimo Open Championship completerebbe uno strano “grande slam” da seconde posizioni. Comunque ha un grandissimo rapporto con i major. Ne ha disputati nove: in due non ha superato il taglio, in un altro si è ritirato e nei sei che ha completato ha ottenuto tre secondi posti, come detto, due sesti e un ottavo.

Al quarto posto con 277 (-3) il giapponese Hideki Matsuyama, autore di un 65 (-5, cinque birdie senza bogey) miglior score di giornata, al quinto con 278 (-2) Collin Morikawa e il nordirlandese Rory McIlroy (vincitore nel 2011). Nove i concorrenti che hanno terminato l’evento con un punteggio sotto il par, tra questi Denny McCarthy, Keegan Bradley e il canadese Adam Hadwin (leader dopo le prime 18 buche), settimi con 279 (-1). Solo 12° con 281 (+1) lo spagnolo Jon Rahm, campione uscente e terzo nel world ranking (dov’è stato scavalcato da Rory McIlroy).

Major da dimenticare per Dustin Johnson, 24° con 284 (+4), sul quale viene il dubbio, come per che ha preso la stessa decisione, che allenarsi per i tornei su 54 buche della Superlega Araba alla fine renda meno competitivi ad altri (e alti) livelli. E note negative anche per Justin Thomas e Jordan Spieth, 37.i con 287 (+7), Brooks Koepka, 55° con 292 (+12), e per Bryson DeChambeau, 58° con 293 (+13), che però ha bisogno di riprendere ritmo dopo lo stop forzato.

 

TERZO GIRO - Classifica che continua a variare nell’US Open, il terzo major stagionale, dove a un giro dal termine conducono con 206 (-4) colpi Will Zalatoris (69 70 67)  e l’inglese Matt Fitzpatrick (68 70 68). In chiave azzurra non brilla Guido Migliozzi, da 40° a 45° con 216 (72 70 74. +6), ma ha avuto il merito di superare il taglio al contrario di Francesco Molinari (97° con 146 - 73 73, +6).

Sono rimasti in alta classifica e saranno in corsa per il titolo in un finale sicuramente di grande livello e spettacolarità i primi tre del World Ranking: lo spagnolo Jon Rahm, numero due e campione in carica, ha mantenuto il terzo posto con 207 (-3) e proverà a concedere il bis, Scottie Scheffler, numero uno, è salito dall’ottavo al quarto con 208 (-2), dove ha la compagnia di Keegan Bradley e del canadese Adam Hadwin, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre, è scivolato dal terzo al settimo con 209 (-1), un mini incidente di percorso che non lo ha estromesso dalla volata conclusiva dove ha le stesse chances di Sam Burns e di Joel Dahmen, leader dopo due turni e penalizzato da un 74 (+4), che lo affiancano.

E’ invece uscito di scena Collin Morikawa, in vetta con Dahmen, finito in 17ª posizione con 212 (+2) dopo un 77 (+7). Una sorpresa relativa perché è il secondo 77 (suo più altro punteggio sul giro nel PGA Tour eguagliato) negli ultimi quattro round. Con lui Dustin Johnson e il giapponese Hideki Matsuyama, destinati a un responso che comunque non li renderà soddisfatti così come non lo saranno Justin Thomas, Jordan Spieth e Patrick Cantlay. 25.i con 213 (+3), e Bryson DeChambeau, 55° con 218 (+8).

Will Zalatoris ha segnato un 67 (-3) con quattro birdie e un bogey.Il 25enne di San Francisco (California) è alla 51ª presenza sul PGA Tour dove cerca il primo successo (ne ha uno sul Korn Ferry Tour 2020) e sembra quasi uno specialista di major per non avendone ancora vinti, perché ne ha disputati otto e in cinque occasioni si è piazzato nella top ten con due secondi posti, uno dopo playoff (PGA Championship, 2022). Che sia la volta buona? Matt Fitzpatrick, 27enne di Sheffield, conta sette titoli sul DP World Tour, e ne sta cercando uno sul circuito americano dove è alla partecipazione numero 106. Ha realizzato un 68 (-2) con quattro birdie e due bogey.Guido Migliozzi ha girato in 74 (+4) colpi con due birdie e sei bogey. Il montepremi è di 17,5 milioni di dollari con prima moneta di 3.150.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, da 57° a 40° con 142 (72 70, +2) colpi, è l’unico italiano rimasto in gara nell’US Open, terzo major stagionale giunto alla 122ª edizione che si sta disputando al The Country Club (par 70) d Brookline in Massachusetts. E’ invece è uscito al taglio, caduto a 143 (+3) con 64 concorrenti promossi ai due round conclusivi, Francesco Molinari, da 79° a 97° con 146 (73 73, +6), ancora una volta molto deludente,

Sono passati all’attacco tre big che erano stati un po’ incerti nel primo round e che ora si sono portati tra i top ten dove era già il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale. Sono nuovi leader con 135 (-5) Collin Morikawa (69 66), numero 7, rinvenuto dal 14° posto con un 66 (-4, cinque birdie, un bogey), miglior parziale del turno, e Joel Dahmen (67 69), che era secondo, autore di un 68 (-2, quattro birdie, due bogey). Sempre dalla 14ª piazza ha rimontato lo spagnolo Jon Rahm, numero 2, che con un 67 (-3) e il totale di 136 (-4) condivide la posizione con McIlroy, sceso dalla seconda, Beau Hossler, Aaron Wise e con Hayden Buckley. E non è stato da meno Scottie Scheffler, numero uno, salito in alto anche lui grazie un 67 (-3) passando dalla 26ª all’ottava piazza con 137 (-3).

Ha ceduto il canadese Adam Hadwin, da leader a 13° con 138 (-2) dopo un 72 (+2), e sono andati ancora più in basso, 31.e con 141 (+1), Dustin Johnson (da settimo) e Justin Thomas (da 14°), numero cinque del World Ranking, mentre Jordan Spieth e Bryson DeChambeau sono alla pari con Migliozzi. Quest’ultimo ha girato in 70 (par) con tre birdie e tre bogey, e Molinari in 73 (+3) con un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 17,5 milioni di dollari con prima moneta di 3.150.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - A Brookline, in Massachusetts, il primo round della 122esima edizione dello US Open, terzo major maschile del 2022, non sorride agli azzurri. Al The Country Club (par 70), Guido Migliozzi (che lo scorso anno al debutto chiuse la competizione al quarto posto) è 57° con 72 (+2) e precede di un colpo Francesco Molinari (13° nel 2021), solo 79° con 73 (+3) e a rischio eliminazione. Due bogey, altrettanti birdie e un doppio bogey per il vicentino Migliozzi che dopo un inizio difficile ha provato a rimettersi in carreggiata. Prova complicata per Chicco Molinari (partito dalla buca 10), che ha trovato tre birdie, con sei bogey (di cui quattro nelle prime nove).

Negli Stati Uniti, in testa alla classifica e con uno score di 66 (-4) c'è invece Adam Hadwin. Il canadese (autore di sei birdie, con due bogey), che ha realizzato il suo punteggio più basso in un major, è tallonato da un quintetto d'inseguitori, tutti secondi con 67 (-3), composto dal nordirlandese Rory McIlroy (numero 3 mondiale, vincitore dello US Open nel 2011 e reduce dall'exploit al Canadian Open), dall'americano Joel Dahmen, dall'inglese Callum Tarren, dallo svedese David Lingmerth e dal sudafricano Matthys Daffue.

Buon avvio pure per Dustin Johnson (re dello US Open nel 2016). Lo statunitense, ex numero 1 mondiale e tra i nuovi volti della LIV Golf (la Superlega araba che tanto sta facendo discutere), è settimo con 68 (-2) al pari, tra gli altri, dei britannici Justin Rose (medaglia d'oro ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 che ha fatto suo lo US Open nel 2013) e Matthew Fitzpatrick. Appena fuori dalla Top 10, 14.i con 69 (-1), lo spagnolo Jon Rahm (campione in carica), gli americani Collin Morikawa, Justin Thomas, Will Zalatoris e altri otto giocatori. Mentre il numero 1 mondiale, Scottie Scheffler, occupa la 26ª posizione con uno score di 70 (par) colpi.

Può invece già dire addio al sogno Grande Slam, Phil Mickelson. Sei volte secondo nella competizione, dopo aver accettato le avances della Superlega araba, il californiano è 144” con 78 (+8) e vicinissimo alla uscita al taglio.

 

LA VIGILIA - A Brookline, in Massachusetts, per sfidare i migliori al mondo e provare a raggiungere l’impresa. Dal 16 al 19 giugno, al The Country Club (tra i circoli di golf più antichi degli Stati Uniti), nella 122ª edizione dello US Open, terzo major del 2022, l’Italia sarà rappresentata da Francesco Molinari e da Guido Migliozzi. A difendere il titolo vinto nel 2021 sarà lo spagnolo Jon Rahm, mentre Phil Mickelson sogna di completare il Grande Slam (in un evento per lui stregato che lo ha visto classificarsi secondo per ben sei volte). Non ci sarà Tiger Woods (il grande assente) che proverà a rientrare in campo a luglio in Scozia per la 150ª a edizione del The Open. Lo US Open avrà un montepremi di 12.500.000 dollari, di cui 2.250.000 dollari andranno al vincitore.

F.Molinari e Migliozzi, allo US Open – Nel 2021, Francesco Molinari e Guido Migliozzi sono stati tra i protagonisti dello US Open. Il torinese ha ottenuto il suo miglior risultato (13°) in carriera nel torneo, mentre il vicentino (all’epoca dei fatti al debutto in un major) s’è classificato quarto dopo una gara da incorniciare. Il piemontese giocherà i primi due round al fianco dell’americano Stewart Cink (vincitore del The Open nel 2009) e dell’inglese Laird Shepherd (amateur), mentre il veneto troverà il sudafricano Branden Grace e il canadese Mackenzie Hughes.

Da Scheffler a Rahm, il field è stellare – Da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, a Rahm, secondo nel world ranking e campione in carica. E’ un field stellare quello riguardante llo US Open. Dove Scheffler punta a diventare il sesto giocatore a vincere il The Masters e lo US Open nello stesso anno. Mentre Rahm ambisce a calare il bis di successi consecutivi nell’evento (Brooks Koepka, con le affermazioni nel 2017 e nel 2018, è stato l’ultimo a riuscire in questa impresa). Tra i favoriti della vigilia anche il nordirlandese Rory McIlroy (terzo al mondo), reduce dal successo al Canadian Open e vincitore dello US Open nel 2011. Chance pure per lo statunitense Justin Thomas, che nel 2022 ha già conquistato il PGA Championship.

Cinque Top 10 nelle ultime cinque edizioni: è questo il ruolino di marcia allo US Open (dal 2017 al 2021) di Xander Schauffele (medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo) che ora insegue il bersaglio grosso. Da Patrick Cantlay a Collin Morikawa, questi e tanti altri i possibili protagonisti di un evento super. Con Mickelson chiamato a sfatare un autentico tabù e l’inglese Matthew Fitzpatrick che torna sul campo dove, nel 2013, ha fatto suo lo US Amateur Championship. Mancherà invece Woods, l’unico ad aver vinto lo US Junior Amateur (1991, 1992 e 1993), lo US Amateur (1994, 1995 e 1996) e lo US Open (2000, 2002 e 2008).

Corsi e ricorsi storici. In campo (156 i concorrenti) ci sarà inoltre Sean Jacklin, figlio del campionissimo Tony (che nel 1970 si affermò quale primo europeo a conquistare lo US Open). E su questo percorso (che ospiterà per la quarta volta il major) nel 1913 ci fu il trionfo (da dilettante) di Francis Ouimet. Un’impresa che s’è trasformata poi in un film, “Il più bel gioco della mia vita” (Usa, 2005), tratto dal romanzo The Greatest Game Ever Played di Mark Frost.

Il torneo su Sky Sport Arena e in streaming su NOW – Lo US Open sarà trasmesso in diretta su Sky Sport Arena e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 16 giugno dalle ore 18 alle ore 1; venerdì 17 dalle ore 18 alle ore 2; sabato 18, dalle ore 19 alle ore 2; domenica 19, dalle ore 18 alle ore 1. Commento di Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Roberto Zappa, Marco Cogliati e do Massimo Scarpa.

Quindici minuti prima della diretta andrà in onda di Sky Sport 24 e in streaming su NOW Studio Golf condotto da Francesca Piantanida.

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LET: Law eagle vincente, Carta 17ª

Con uno straordinario putt di oltre 15 metri alla buca 18 l’inglese Bronte Law ha fatto con 210 (68 71 71, -9) colpi l’Aramco Team Series-London (Ladies European Tour) sorpassando la connazionale Georgia Hall, che sul tee la precedeva di un colpo e seconda con 211 (-8). Sul percorso del Centurion Golf Club (par 73), a Londra in Inghilterra, con un bel finale Virginia Elena Carta, unica italiana in campo, ha ottenuto un buon 17° posto con 220 (74 76 70, +1) rimontando dalla 40ª piazza grazie a un 70 (-3, cinque birdie, due bogey).

Bronte Law, 27enne di Stockport, ha conseguito il secondo titolo sul LET, dopo quello nel Dubai Moonlight Classic del 2021, per un palmarès in cui figura anche un successo sul LPGA Tour (Pure Silk Classic, 2019). Ha concluso con un 71 (-2) dove all’eagle ha aggiunto tre birdie, un bogey e un doppio bogey. La vittoria le ha fruttato un assegno di 71.587 euro su un montepremi di circa 476.000 euro (500.000 dollari la cifra ufficiale).

Al terzo posto con 212 (-7) la sempre più convincente svedese Linn Grant, che era andata a segno una settimana prima nello Scandinavian Mixed dove aveva messo in fila i professionisti del DP World Tour, e a completare il trionfo inglese il quarto posto di Charley Hull con 213 (-6).

In quinta posizione con 215 (-4) l’australiana Whitney Hillier e in sesta con 216 (-3) la svedese Johanna Gustavsson, la sudafricana Nicole Garcia, capitana del quartetto vincitore a squadre, e la gallese Becky Brewerton che da qualche tempo si rivede in alta classifica dopo un lunghissimo periodo di oblio. E’ crollata l’inglese Hayley Davis, in vetta dopo due giri e nona al termine con 217 (-2) alla quale la pressione ha prodotto un 80 (+7).

La gara a squadre, come detto, è stata appannaggio con 265 (-27) colpi dal team di Nicole Garcia con la norvegese Madelene Stavnar, la statunitense Kelly Whaley e la dilettante inglese Mia Baker che ha battuto al playoff, con un par alla prima buca, la formazione guidata dalla finlandese Ursula Wikstrom con la quale aveva terminato alla pari la gara strutturata su 36 buche e con spareggio disputato nell’ultima giornata di gara dalle due capitane. In terza posizione con 266 (-26) la compagine dell’australiana Whitney Hillier e in ottava con 270 (-22) quella di Virginia Elena Carta capitanata della ceca Kristyna Napoleaova e che comprendeva la transalpina Manon Gidali e l’amateur inglese Gillian O’Gorman. Le tre proette vincitrici hanno ricevuto ciascuna 33.407 dollari su un montepremi anche per questo evento di circa 476.000 euro (500.000 dollari la cifra ufficiale).

 

SECONDO GIRO - L’inglese Hayley Davis è la nuova leader con 137 (69 68, -9) colpi dell’Aramco Team Series-London (Ladies European Tour) sul percorso del Centurion Golf Club (par 73), a Londra in Inghilterra, dove Virginia Elena Carta è scivolata dal 35° al 40° posto con 150 (74 76, +4).

La Davis precede di due colpi la connazionale Bronte Law (139, -7) con la svedese Caroline Hedwall e l’altra inglese Georgia Hall terze con 140 (-6). Quinte con 141 (-5) la spagnola Maria Hernandez, la sudafricana Nicole Garcia e la francese Pasqualle Coffa, mentre è risalita dal 25° al decimo posto con 143 (-3) la svedese Linn Grant che ha battuto la scorsa settimana i professionisti nello Scandinavian Mixed.

Decisione rinviata, perché il playoff si disputerà domani, per designare il quartetto vincitore della gara a squadre dove sono terminati alla pari con 265 (-27) colpi i team di Nicole Garcia e della finlandese Ursula Wikstrom. In terza posizione con 266 (-26) la compagine dell’australiana Whitney Hillier e in ottava con 270 (-22) la formazione di Virginia Elena Carta capitanata della ceca Kristyna Napoleaova e che comprende la transalpina Manon Gidali e l’amateur inglese Gillian O’Gorman. Montepremi di 500.000 dollari per l’individuale e di altri 500.000 per la competizione a squadre.

 

PRIMO GIRO - Virginia Elena Carta è al 35° posto con 74 colpi (+1, quattro birdie, cinque bogey) nell’Aramco Team Series-London, torneo del Ladies European Tour in svolgimento sul tracciato del Centurion Golf Club (par 73), a Londra in Inghilterra.

Leader con un ottimo 66 (-7) la svedese Sofie Bringner, autrice di ben tre eagle, una rarità in un solo giro, insieme a quattro birdie e a tre bogey. Ritmo alto di coloro che la seguono, l’inglese Georgia Hall e la svedese Jenny Haglund seconde con 67 (-6) e Bronte Law, quarta con 68 (-5). Tra le nove concorrenti in quinta posizione con 69 (-4) l’inglese Charley Hull, l’olandese Anne Van Dam e la svedese Johanna Gustavsson. Solo 25ª con 72 (+1) la svedese Linn Grant che ha battuto la scorsa settimana i professionisti nello Scandinavian Mixed.

Si gioca anche a squadre formate di quattro elementi, tre proette e un dilettante non necessariamente donna. Sono al vertice con 130 (-16) i team dell’olandese Anne Van Dam e di Linn Grant. Alle loro spalle le compagini della svedese Caroline Hedwall con 131(-15) e della spagnola Ana Pelaez Trivino con 132 (-14). Virginia Elena Carta è nella formazione capitanata della ceca Kristyna Napoleaova insieme alla francese Manon Gidali e all’amateur inglese Gillian O’Gorman (am) che occupa l’11° posto con 134 (-12). Montepremi di 500.000 dollari per l’individuale e di altri 500.000 per la competizione a squadre..

 

LA VIGILIA - Dopo aver trionfato in casa al Volvo Car Scandinavian Mixed, superando di nove colpi Henrik Stenson e Marc Warren e affermandosi quale seconda proette a vincere un torneo misto, la svedese Linn Grant sarà la protagonista più attesa dell’Aramco Team Series-London (16-18 giugno). Il Ladies European Tour (LET) torna a riproporre una gara dallo spettacolo doppio, a cui prenderà parte anche un’azzurra: Virginia Elena Carta. La proette milanese sogna l’impresa al Centurion Golf Club di Londra dove da una parte ci sarà il torneo individuale (sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36), dall’altra quello a squadre (36 quelle in campo, ognuna composta da tre professioniste e una dilettante) che si deciderà dopo due giri.

Nella competizione individuale (108 le concorrenti), a difendere il titolo sarà la norvegese Marianne Skarpnord che nel 2021 riuscì a superare allo spareggio la thailandese Atthaya Thitikul (ora quinta nel world ranking e questa settimana impegnata sul LPGA Tour al Meijer Classic).

In gara anche otto tra le attuali migliori dieci proette dell’ordine di merito del circuito: con le svedesi Grant (seconda) e Johanna Gustavsson (terza), anche la belga Manon De Roey (quarta), l’argentina Maddalena Simmermacher (quinta), la finlandese Tiia Koivisto (ottava), l’australiana Whitney Hillier (nona) e la spagnola Ana Pelaez Trivino (decima).

Reduce dal 54° posto ottenuto allo Scandinavian Mixed (dove si è messa in evidenza nel primo come nel secondo giro), Virginia Elena Carta nella competizione a squadre giocherà nel team della ceca Kristyna Napoleaova insieme anche alla francese Manon Gidali.  Il montepremi è di 1.000.000 di euro.

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LETAS: tre amateur travolgono le proette

Un trio di dilettanti, per giunta tutte danesi, che batte le professioniste è cosa più unica che rara, ma è accaduto nello Smorum Ladies Open, a Smorum in Danimarca, dove c’è stata grande festa nella famiglia Leth-Nissen, con la 19enne Cecilia che ha vinto la gara con 208 (70 68 70, -2) colpi e con la sorella minore 17enne, Amalie, più quotata tra le due, seconda con 212 (+2). Alla festa si è unita Natacha Host Husted, leader dopo due turni, anche lei seconda e grande soddisfazione allo Smørum Golfklub, sul cui percorso (par 70) si è giocato, circolo per cui il trio è tesserato.

Hanno concluso appaiate al 31° posto con 223 (+13) Lucrezia Colombotto Rosso (73 76 74) e Martina Flori (73 75 75), che praticamente hanno fatto corsa di media classifica per tutta la gara.

Il quarto posto può dare comunque felicità, a meno che si prenda con filosofia la scoppola rimediata da tre amateur. E sicuramente non si sarà dispiaciuta della posizione con 213 (72 68 73, +3) l’inglese Gemma Clews, perché ha intascato gli 8.000 euro destinati alla vincitrice, in questo caso come prima professionista, su un montepremi di 50.000 euro. Seconda e terza moneta, da dividere equamente (4.525 euro a ciascuna) tra le svedesi Isabell Ekstrom e Anna Magnusson, quinte con 214 (+1).

 

SECONDO GIRO - Riscossa delle giocatrici di casa e cambio della guardia in vetta allo Smorum Ladies Open (LET Access) dove si è portata al comando la danese Natacha Host Husted con 137 (69 68, -3) colpi seguita dalla connazionale dilettante Cecilie Leth-Nissen (138, -2). Sul percorso dello Smørum Golfklub (par 70) a Smorum in Danimarca sono le uniche due giocatrici che hanno girato sotto par.

Con il 140 del par al terzo posto l’inglese Gemma Clews e al quarto con 143 (+3) la svedese Isabel Ekstrom, che era leader dopo un round, e le due amateur danesi Amalie Leth-Nissen e Cecilie Finne-Ipsen. E’ rimasta sostanzialmente stabile, da 21ª a 22ª Martina Flori con 148 (73 75, +8) colpi, autrice di un 75 (+5) con tre bogey e un doppio bogey, ed è scesa dalla 21ª alla 30ª piazza Lucrezia Colombotto Rosso con 149 (73 76, +9), che ha girato in 76 (+6) con due birdie, sei bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 50.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso e Martina Flori sono al 21° posto con 73 (+3) colpi dopo il primo giro dello Smorum Ladies Open (LET Access), sul percorso dello Smørum Golfklub (par 70) a Smorum in Danimarca. Al vertice con 68 (-2) la svedese Isabel Ekstron che ha un colpo di vantaggio sulla connazionale Sara Ericson e sulle danesi Amalie Leth-Nissen (am) e Natacha Host Husted (69, -1). Per Lucrezia Colombotto Tosso tre birdie, tre bogey e un triplo bogey. Per Martina Flori tre birdie, un doppio bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 50.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il LET Access, secondo circuito europeo femminile, dalla Francia si sposta in Danimarca per lo Smorum Ladies Open. Dal 15 al 17 giugno, sul percorso dello Smørum Golfklub di Smorum saranno 108 le protagoniste che si contenderanno il titolo e un montepremi di 50.000 euro. Tra queste anche due azzurre: Lucrezia Colombotto Rosso e Martina Flori. La prima, torinese di nascita, quest’anno ha già vinto il Terre Blanche Ladies Open (gara d’apertura del LET Access 2022) e attualmente è al secondo posto nell’ordine di merito del circuito alle spalle solo della tedesca Chiara Noja. Mentre la seconda, toscana, al primo anno da proette insegue un risultato di prestigio in Danimarca.

Oltre alla Colombotto Rosso, per quel che riguarda la Top 10 dell’ordine di merito del LET Access, in campo ci saranno anche l’austriaca Katharina Muehlbauer (terza), l’olandese Zhen Bontan (quinta), l’inglese Gemma Clews (sesta), la svedese Anna Magnusson (settima), la tedesca Patricia Isabel Schmidt (ottava) e la scozzese Hanna McCook (nona). In gara pure la neozelandese Momoka Kobori, reduce dal successo in Francia al Montauban Ladies Open.

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Epson: Riihijarvi primo titolo

La finlandese Kiira Riihijarvi ha vinto con 206 (68 69 69, -10) colpi l’Ann Arbor Michigan’s Road to the LPGA powered by the A2 Sports Commission al Travis Pointe Country Club (par 72) di Ann Arbor nel Michigan, sorpassando nel round finale la thailandese Pavarisa Yoktuan (208, -8), che era stata al vertice per 36 buche.

Kiira Riihijarvi, 25 anni, residente a Tampa in Florida, è approdata sull’Epson Tpur con il 37° posto nello Stage 2 del LPGA Tour Qualifying Tournament 2021. Ha firmato la prima vittoria con un parziale di 69 (-3) frutto di quattro birdie e di un bogey, aiutata anche dal cedimento di Pavarisa Yoktuan, 28enne di Nakhon Si Thammarat, autrice di un 73 (+1, due birdie, tre bogey) che le ha negato la possibilità di cancellare lo zero dalla casella delle sue vittorie. Alla Riihijarvi è andato un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

Al terzo posto con 210 (-6) la dilettante malese Ashley Lau, al quarto con 211 (-5) la ceca Klara Spilkova, la svedese Linnea Strom e l’australiana Grace Kim e al settimo con 212 (-4) la thailandese Pannarat Thanapolboonyaras. Prestazione negativa di Roberta Liti, 112ª con 152 (73 79, +8) colpi e uscita al taglio

 

SECONDO GIRO - Flop di Roberta Liti, da 53ª a 112ª con 152 (73 79, +8) colpi e uscita al taglio nell’Ann Arbor Michigan’s Road to the LPGA powered by the A2 Sports Commission dopo un 79 (+7) su cui non c’è nulla da aggiungere.

Nel torneo dell’Epson Tour che si sta svolgendo al Travis Pointe Country Club (par 72) di Ann Arbor nel Michigan, la thailandese Pavarisa Yoktuan. 28enne di Nakhon Si Thammarat, ha mantenuto il comando con 135 (66 69, -9) e proverà a cogliere il primo titolo sul circuito potendo contare su due colpi di vantaggio nei riguardi della finlandese Kiira Riihijarvi (137, -7) e tre sull’australiana Grace Kim (139, -5).

In corsa anche Karen Chung, la giapponese Moeka Nishihata e la svedese Linnea Strom, quarte con 140 (-4), e Kim Kaufman, settima con 141 (-3). Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - La thailandese Pavarisa Yoktuan è la leader con 66 (-6) colpi dell’Ann Arbor Michigan’s Road to the LPGA powered by the A2 Sports Commission iniziato al Travis Pointe Country Club (par 72) di Ann Arbor, in Michigan, ove Roberta Liti è 53ª con 73 (+1).

Pavarisa Yoktuan, 28enne di Nakhon Si Thammarat, ha girato con sette birdie e un bogey e prova a farsi spazio nell’Epson Tour, il secondo circuito femminile statunitense, sperando di arricchire un palmarès dove per ora figurano solo un titolo nel China LPGA Tour e uno nel Thai LPGA Tour. Ha due colpi di vantaggio sul Karen Chung, sulla finlandese Kiira Riihijarvi, sull’ecuadoriana Daniela Darquea e sull’australiana Grace Kim. In sesta posizione con 69 (-3) Sarah Hoffman, la thailandese Pannarat Thanapolboonyaras, la giapponese Moeka Nichihata e la ceca Klara Spilkova. Tante difficoltà per Lucy Li, vincitrice del precedente Carolina Golf Classic e in vetta all’ordine di merito, solo 73ª con 74 (+2). Roberta Liti ha segnato tre birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

LA VIGILIA - In un buon momento di forma, Roberta Liti insegue un risultato di prestigio negli Stati Uniti dove, dal 16 al 18 giugno, sarà tra le 156 protagoniste del Ann Arbor Michigan’s Road to the LPGA powered by the A2 Sports Commission. Nel torneo dell’Epson Tour (il secondo circuito statunitense femminile), in programma al Travis Pointe Country Club di Ann Arbor, in Michigan, la proette toscana è chiamata a confermare quanto di buono fatto al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte (LET), chiuso al settimo posto, e al Carolina Golf Classic (Epson Tour).

L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche (con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 60 classificate e le pari merito al 60/o posto) e metterà in palio 200.000 dollari (con prima moneta di 30.000). Tra le big in campo ecco le americane Lucy Li (reduce dal successo al Carolina Golf Classic che le ha permesso di volare al primo posto dell’ordine di merito del circuito) e Alexa Panò (battuta dalla connazionale la scorsa settimana allo spareggio), la sudcoreana Kum-Kang Park e la svedese Linnea Strom.

Il ventenne dilettante francese Tom Vaillant per il secondo torneo consecutivo ha bruciato i professionisti sull’Alps Tour. Si è imposto con 191 (63 65 63, -21) colpi, dopo un gran giro in 63 (-8, otto birdie), miglior parziale di giornata, nell’Aravell Golf Open by Credit Andorra  sul percorso dell’Aravell Golf & Country Club (par 71), nella città spagnola da cui il circolo prende il nome. Era reduce dal successo nel precedente Open de la Mirabelle d’Or in Francia.

Vaillant ha distaccato di ben sei colpi il finlandese Eemil Alajarvi, secondo con 197 (-16), che però si è portato a casa la prima moneta di 5.800 euro, poiché il vincitore per il suo status si è dovuto accontentare del trofeo. Sono terminati terzi, a sette lunghezze, l’olandese Vince Van Veen (198, -15) e lo spagnolo Daniel Berna Manzanares, che era in vetta con il transalpino dopo due turni, e quinta piazza con 199 (-14) per l’irlandese Gary Hurley.

Il migliore tra gli italiani è stato Stefano Mazzoli, da 21° a settimo con 201 (66 71 64, -12) dopo un ottimo 64 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey) e tra i top ten anche Andrea Romano, 11° con 202 (-11). Appena fuori Giacomo Fortini, 11° con 203 (-10), quindi 17.i con 205 (-8) Gregorio De Leo e Michele Ortolani, 20° con 206 (-7) Andrea Saracino, 25° con 207 (-6) Luca Cianchetti e 30.i con 208 (-5) Gianmaria Rean Trinchero e Cristiano Terragni. In bassa classifica Carlo Casalegno 43° con 210 (-3), Takayuki Matsui 47° con 212 (-1), Davide Buchi 49° con 213 (par) e Rocco Sanjust, 50° con 215 (+2).

 

SECONDO GIRO - Lo spagnolo Daniel Berna Manzanares (61 67) e il dilettante francese Tom Vaillant (63 65) sono alla pari con 128 (-14) colpi in vetta alla classifica dell’Aravell Golf Open by Credit Andorra (Alps Tour) sul percorso dell’Aravell Golf & Country Club (par 71), nella città spagnola da cui il circolo prende il nome.

Nel giro finale saranno in corsa per il titolo anche il finlandese Eemil Alajarvi, terzo con 129 (-13), l’irlandese Gary Hurley, quarto con 131 (-11), l’olandese Vince Van Veen e l’iberico Manuel Morugan, quinti con 132 (-10). Difficile che possa rientrare Giacomo Fortini, ottavo con 134 (-8) e primo degli italiani. Più indietro Andrea Saracino, 16° con 136 (-6), Rocco Sanjust, Cristiano Terragni e Stefano Mazzoli, 21.i con 137 (-7). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800.

 

PRIMO GIRO - Primo giro dell’Aravell Golf Open by Credit Andorra sospeso per oscurità e primato in classifica che sul percorso dell’Aravell Golf & Country Club (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, si deciderà con le prossime tre buche che dovrà giocare lo spagnolo Daniel Berna, in vetta con “meno 9” insieme al finlandese Eemil Alajarvi, che invece ha finito il turno con un 62 (-9). Al terzo posto con 63 (-8) il dilettante Tom Vaillant e al quarto con 64 (-7) il francese Franck Medale.

Ha girato in 66 (-5) Stefano Mazzoli, che occupa l’ottava piazza, e hanno un colpo in più Andrea Saracino, Davide Buchi, Carlo Casalegno e Gregorio De Leo, 13.i con 67 (-4). In 21ª posizione con 68 (-3) Michele Ortolani e Rocco Sanjust. Il montepremi è di 40.000 euro (con prima moneta di 5.800).

 

LA VIGILIA - L’Alps Tour 2022 entra sempre più nel vivo con la prima edizione dell’Aravell Golf Open by Credit Andorra (16-18 giugno). All’Aravell Golf & Country Club (percorso progettato da José María Olazábal, vincitore del The Masters nel 1994 e nel 1999) di Aravell (Lleida), nella parte nord-orientale della Spagna, tra i 136 concorrenti (provenienti da 19 diverse nazioni) in gara ci saranno tutti gli attuali otto migliori giocatori del terzo circuito europeo maschile. Dall’olandese Koen Kouwenaar (numero 1) agli azzurri Gregorio De Leo (terzo) e Stefano Mazzoli (sesto). Dagli amateur francesi Tom Vaillant (secondo e reduce dall’exploit all’Open de la Mirabelle d’Or) e Julien Sale (quinto), al pro (sempre transalpino) Pierre Pineau (settimo). Senza dimenticare il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (quarto) e l’austriaco Mathias Eggenberger (ottavo).

Questi i principali avversari nella corsa al titolo, con De Leo e Mazzoli che guideranno la spedizione azzurra che con Manfredi Manica (assente in Spagna) la scorsa settimana ha sfiorato il successo all’Open de la Mirabelle d’Or (dov’è stato sconfitto alla quarta buca supplementare da Vaillant). Nel field ecco poi Luca Cianchetti, Riccardo Bregoli, Stefano Pitoni, Andrea Saracino, Andrea Romano, Edoardo Giletta, Cristiano Terragni, Ludovico Addabbo, Takayuki Matsui, Rocco Sanjust, Andrea Martini, Michele Ortolani, Gianmaria Rean Trinchero, Alessandro Notaro, Federico Zucchetti, Carlo Casalegno, Giacomo Fortini, Davide Buchi, Federico Livio, Giulio Castagnara, Lorenzo Castelli, Michele Cea, Riccardo Baldissoni e il dilettante Riccardo Furlan.

Il torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. Il montepremi è di 40.000 euro (con prima moneta di 5.800).

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LPGA: il playoff dice Jennifer Kupcho

Dopo aver vinto lo Chevron Championship (primo major del 2022) lo scorso aprile, Jennifer Kupcho (63 67 69 71) fa suo anche il Meijer LPGA Classic. Secondo titolo sul LPGA Tour per la statunitense che a Belmont, in Michigan e sul percorso del Blythefield Country Club (par 72), ha superato allo spareggio la connazionale Nelly Korda (67 65 66 72), campionessa uscente e seconda nel world ranking, e l’irlandese Leona Maguire (69 68 68 65). Tutte e tre le giocatrici hanno chiuso le 72 buche regolamentari con uno score di 270 (-18) colpi ma alla seconda buca del play-off la 25enne di Littleton (Colorado) è riuscita a spuntarla con un birdie sulla Maguire (la Korda è invece uscita subito di scena).

Non è riuscita a superare il taglio, Giulia Molinaro. Unica azzurra in gara, 129ª con 148 (71 77, +4), ha pagato a caro prezzo un secondo round chiuso in 77 (+5), con cinque bogey e un doppio bogey (nelle prime sei buche) e due birdie. Quarta posizione con 271 (-17) per la neozelandese Lydia Ko, quinta con 272 (-16) per le americane Jessica Korda e Lexi Thompson (vincitrice nel 2015), oltre che per la thailandese Atthaya Thitikul e la spagnola Carlota Ciganda. Altalenanti la canadese Brooke M. Henderson, nona con 273 (-15), e l’australiana Minjee Lee, 16ª con 277 (-11). Giù di tono la coreana Hyo Joo Kim, 40ª con 280 (-8), e la giapponese Nasa Hataoka, 49ª con 281 (-7).

In testa fin dal primo round, la Kupcho ha perso la leadership al termine del “moving day”, dove ha subito il sorpasso della Korda (rientrata da poco in campo dopo uno stop di tre mesi per via di un coagulo di sangue nel braccio). Poi, ha iniziato il quarto giro con un doppio bogey (alla 3) e un bogey (alla 6). Quindi, ha trovato la reazione con un eagle alla 8 e tre birdie, seguiti da un altro bogey. Il successo le ha fruttato 375.000 dollari a fonte di un montepremi di 2.500.000.

Ancora un riconoscimento per la Kupcho che si sta affermando su grandi livelli in ambito professionistico dopo una ottima carriera da dilettante in cui spicca pure l’exploit nella prima edizione (nel 2019) dell’Augusta National Women’s Amateur.

 

TERZO GIRO - Nelly Korda, numero due mondiale, desiderosa di recuperare il tempo perduto, dopo lo stop di circa tre mesi per un coagulo di sangue al braccio, e magari anche la leadership nel Rolex Ranking, ha sorpassato con 198 (67 65 66, -18) colpi Jennifer Kupcho (199, -17) e si è portata in vetta alla classifica del Meijer LPGA Classic (LPGA Tour).

Sul percorso del Blythefield Country Club (par 72), a Belmont in Michigan, la 23enne di Bradenton, figlia degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová e sorella minore di Jessica (al momento nona con 205, -11), è rinvenuta dal secondo posto - dopo aver iniziato al settimo -  con un 66 (-6, due eagle, tre birdie, un bogey) e ora punta a portare a otto i titoli sul circuito, comprensivi di un major, in un palmarès che comprende anche un successo sul Ladies European Tou, uno sull’Epson Tour, oltre all’oro olimpico a Tokyo 2020.

Nelle prime sette posizioni, per un finale che sarà tutto da seguire, altre cinque delle otto concorrenti nella top ten mondiale che sono in gara: la canadese Brooke M. Henderson (n. 8) terza con 201 (-15), Lexi Thompson (n. 7) quarta con 202 (-14), l’australiana Minje Lee (n. 3) e la neozelandese Lydia Ko (n. 4) quinte con 203 (-13) e la thailandese Atthaya Thitikul (n. 5) settima con 204 (-14) insieme alla svedese Madelene Sagstrom. Sono fuori gioco le altre due, la coreana Hyo Joo Kim e la giapponese Nasa Hataoka, 49.e con 211 (-5). E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 129ª con 148 (71 77, +4). Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Jennifer Kupcho, 25enne di Littleton (Colorado), un solo titolo sul LPGA Tour, ma major (Chevron Championship, 2022) ha mantenuto la leadership nel secondo giro del Meijer LPGA Classic, con un parziale di 67 (-5) colpi e lo score di 130 (63 67, -14). Cinque birdie nel round che si sono aggiunti agli altri sette e all’eagle realizzati nel primo giro in 36 buche senza bogey. Sul percorso del Blythefield Country Club (par 72), a Belmont in Michigan, poca gloria per Giulia Molinaro, 129ª con 148 (71 77, +4), affondata da un 77 (+5) in cui sono state determinanti sei buche condotte con la sequenza di un doppio bogey e di cinque bogey a fronte di due birdie nel resto del tracciato.

In rimonta Nelly Korda, campionessa in carica, numero due mondiale e da poco rientrata alle gare dopo uno stop di circa tre mesi per un coagulo di sangue al braccio. E’ salita dal settimo al secondo posto con 132 (67 65, -12) dopo un 65 (-7, un eagle, cinque birdie), miglior score di giornata. In terza posizione con 133 (-11) la spagnola Carlota Ciganda, l’altra autrice di un 65 (due eagle, sei birdie, tre bogey).

Al quarto posto con 134 (-10) Lexi Thompson, numero sette, la canadese Brooke M. Henderson, numero otto, reduce dal successo nello ShopRite Classic, e la svedese Madelene Sagstrom. Possono ancora rimettersi in gioco quattro delle altre cinque concorrenti che appartengono alla top ten mondiale: l’australiana Minjee Lee (n. 3) e la thailandese Atthaya Thitikul (n. 5), 12.e con 137 (-7), la neozelandese Lydia Ko (n. 4) e la giapponese Nasa Hataoka (n. 6), 17.e con 138 (-6). Fuori gioco la coreana Hyo Joo Kim (n. 9), 67ª con142 (-2). Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Giulia Molinaro ha iniziato al 66” posto con 71 (-1, tre birdie, due bogey) colpi il Meijer LPGA Classic, torneo del LPGA Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Blythefield Country Club (par 72) a Belmont, in Michigan. Si è presa la scena Jennifer Kupcho, leader con 63 (-9, un eagle, sette birdie), 25enne di Littleton (Colorado) che dopo una brillante carriera dilettantistica ha inaugurato il suo palmarès professionale con un major, il Chevon Championship, primo stagionale. E’ al secondo posto con 64 (-8) Gerina Mendoza, meglio nota come Piller, e al terzo con 65 (-7) Lexi Thompson, numero sette mondiale e le svedesi Anna Nordqvist e Madelene Sagstrom.

E’ al settimo con 67 (-5) Nelly Korda, numero due del Rolex Ranking, che difende il titolo in condizioni non ancora ottimali dopo i circa tre mesi di stop per un coagulo di sangue al braccio.Con alterne fortune le prestazioni delle altre sei proettes nella top ten mondiale. Sono al 15° posto con 68 (-4) l’australiana Minjee Lee (n. 3), la thailandese Atthaya Thitikul (n. 5) e la canadese Brooke M. Henderson (n. 8), reduce dal successo nello ShopRite Classic, è al 45° con 70 (-2) la neozelandese Lydia Ko (n. 4) e la giapponese Nasa Hataoka (n. 6) ha lo stesso score della Molinaro. Rischia il taglio la coreana Hyo Joo Kim (n. 9), 89ª con 72 (par). Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Field delle grandi occasioni a Belmont, in Michigan, per il Meijer LPGA Classic, torneo del LPGA Tour che dal 16 al 19 giugno vedrà in gara, sul percorso del Blythefield Country Club, 144 concorrenti di cui otto tra le migliori attuali dieci proette al mondo. Dopo il 54/o posto ottenuto allo ShopRite LPGA Classic, Giulia Molinaro cercherà di tenere testa alle tante big in gara. All’appello, per quel che riguarda la Top 10 mondiale, mancheranno solo le sudcoreane Jin Young Ko e Inbee Park, rispettivamente al primo e al decimo posto. Tra le star ecco l’americana Nelly Korda (seconda, difenderà il titolo vinto nel 2021 anche se non al meglio delle condizioni fisiche), l’australiana Minjee Lee (terza, ha recentemente conquistato lo US Women’s Open), la neozelandese Lydia Ko (quarta), la thailandese Atthaya Thitikul (quinta). E ancora: la giapponese Nasa Hataoka (sesta), l’americana Lexi Thompson (settima e campionessa di questo evento nel 2015), la canadese Brooke Mackenzie Henderson (ottava, è reduce dal successo allo ShopRite Classic e ha fatto suo il Meijer LPGA nel 2019 e nel 2017) e la sudcoreana Hyo-Joo Kim (nona).

Saranno oltretutto nove (su quattordici) le giocatrici in campo che hanno vinto almeno un torneo sul LPGA Tour 2022: Lydia Ko (Gainbridge LPGA at Boca Rio); Leona Maguire (LPGA Drive On Championship at Crown Colony); Atthaya Thitikul (JTBC Classic presented by Barbasol); Jennifer Kupcho (The Chevron Championship); Hyo Joo Kim (LOTTE Championship presented by Hoakalei); Nasa Hataoka (DIO Implant LA Open); Minjee Lee (Cognizant Founders Cup, U.S. Women’s Open presented by ProMedica); Eun-Hee Ji (Bank of Hope LPGA Match-Play presented by MGM Rewards); Brooke Henderson (ShopRite LPGA Classic Presented by Acer).

L’evento si giocherà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 70 classificate e le pari merito al 70/o posto. Il montepremi è di 2.500.000 dollari.

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Challenge: a segno Simonsen, 13° Scalise

Il danese Martin Simonsen ha siglato il primo titolo sul Challenge Tour imponendosi con 264 (64 65 68 67, -20) colpi nel Kaskáda Golf Challenge sul percorso del Kaskáda Golf Resort (par 71) a Brno nella Repubblica Ceca. Buona prova di Lorenzo Scalise, 13° con 275 (66 70 69 70, -9), sua quarta miglior prestazione nel 2022 dopo un nono e due dodicesimi posti, mentre Edoardo Raffaele Lipparelli, 46° con 284 (71 69 71 73, par) è andato a premio per la prima volta in stagione.

Simonsen, 30enne di Aalborg, ha fatto corsa di testa, solitaria nel secondo round e in compagnia nel primo e nel terzo, e alla fine ha avuto ragione dei suoi avversari con un 67 (-4) con quattro birdie senza bogey. Una prova molto accorta, di precisione nello sfruttare le occasioni e nell’evitare i rischi che gli ha consentito di portarsi a casa un assegno di 41.600 euro su un montepremi di 260.000 euro.

Dopo tre turni Simonsen era alla pari con il francese Victor Riu e con il tedesco Freddy Schott che hanno ceduto entrambi con un 75 (+4) finendo in quarta posizione con 272 (-12) insieme con lo svizzero Jeremy Freiburghaus e con il danese Oliver Hundeboll. Hanno occupato la seconda piazza l’inglese Marco Penge (268, -16) e la terza lo svedese Jens Dantorp (271, -13).

Lorenzo Scalise ha effettuato il round conclusivo in 70 (-1) colpi con cinque birdie e quattro bogey e Lipparelli in 73 (+2) andando come sulle montagne russe con cinque birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 93° con 144 (68 76, +2), tre colpi oltre il limite, Filippo Bergamaschi, 100° con 145 (68 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 153 (75 78, +11).

 

TERZO GIRO - Lorenzo Scalise ha perso due posizioni, da 11° a 13° con 205 (66 70 69, -8) colpi, ma i è mantenuto in alta classifica e potrà puntare a un ingresso tra i top ten nel giro finale del Kaskáda Golf Challenge sul percorso del Kaskáda Golf Resort (par 71) di Brno nella Repubblica Ceca. Può invece sperare di migliorarsi l’altro italiano che ha superato il taglio, Edoardo Raffaele Lipparelli, 46° con 211 (71 69 71, -2).

In vetta alla graduatoria il danese Martin Simonsen (197 – 64 65 68, -16) è stato raggiunto dal francese Victor Riu (67 65 65) e dal tedesco Freddy Schott (66 64 67). Saranno in corsa per il titolo lo svizzero Jeremy Freiburghaus e il danese Oliver Hundeboll, quarti con 199 (-14), e l’inglese Marco Penge, sesto con 200 (-13), mentre non sembrano in grado di rimontare gli altri perché troppo lontani a iniziare dallo svedese Jens Dantorp, dallo spagnolo Borja Virto e dall’inglese Nathan Kimsey, settimi con 203 (-10).

Scalise ha girato in 69 (-2) colpi con tre birdie e un bogey e Lipparelli in 71 (par) con tre birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 93° con 144 (68 76, +2), tre colpi oltre il limite, Filippo Bergamaschi, 100° con 145 (68 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 153 (75 78, +11). Il montepremi è di 260.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Lorenzo Scalise, da sesto a 11° con 136 (66 70, -6) colpi dopo un 70 (-1) con due birdie e l’unico bogey su 36 buche, ha perso cinque posizioni, ma è rimasto comunque in alta classifica nel Kaskáda Golf Challenge sul percorso del Kaskáda Golf Resort (par 71) di Brno nella Repubblica Ceca. E’ da solo al comando con 129 (64 65, -13) il danese Martin Simonsen che con un 65 (-6, sette birdie, un bogey) si è liberato della compagnia dello svizzero Jeremy Freiburghaus, sceso sulla terza piazza con 132 (-10) alla pari con il francese Victor Riu, da molto tempo in ombra dopo un buon periodo.

Si è portato al secondo posto con 130 (-12) il tedesco Freddy Schott, autore di uno dei due 64 (-7, sette birdie) miglior score di giornata di giornata e si trova al quinto con 133 (-11) lo spagnolo Borja Virto.

Ha superato il taglio per la prima volta in stagione Edoardo Raffaele Lipparelli, 43° con 140 (71 69, par), mentre sono usciti Federico Maccario, 93° con 144 (68 76, +2), tre colpi oltre il limite, Filippo Bergamaschi, 100° con 145 (68 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 153 (75 78, +11). Il montepremi è di 260.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Ancora un bel giro di Lorenzo Scalise, sesto con 66 (-5) colpi Kaskáda Golf Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Kaskáda Golf Resort (par 71) di Brno nella Repubblica Ceca. L’azzurro rende due colpi ai leader con 64 (-7), il danese Martin Simonsen e lo svizzero Jeremy Freiburghaus. Al terzo posto con 65 (-6) lo svedese Robin Petersson, lo spagnolo Borja Virto e il portoghese Pedro Lencart, che ha lo stesso “meno 6”, ma ancora una buca da giocare, perché il gioco è stato sospeso, Saranno pochi, comunque i cambiamenti nella graduatoria al termine.

Scalise ha la compagnia dello svedese Jesper Svensson, dei tedeschi Dominic Foos e Freddy Schott, dell’austriaco Niklas Regner e dell’irlandese Paul Dunne.

Buona prestazione anche di Filippo Bergamaschi e di Federico Maccario, 22.i con 68 (-3), mentre dovranno alzare il ritmo Edoardo Raffaele Lipparelli, 74° con 71 /par), e Jacopo Vecchi Fossa, 134° con 75 (+4), che sono oltre la linea del taglio.

Giro molto attento di Scalise con cinque birdie senza bogey. Cinque birdie anche per Maccario, ma con due bogey, e round piuttosto articolato, ma efficace, di Bergamaschi con otto birdie, due bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 260.000 euro

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour torna in Repubblica Ceca per il Kaskáda Golf Challenge, torneo in programma dal 16 al 19 giugno al Kaskáda Golf Resort di Brno. Dove c’è attesa per gli azzurri. Da Lorenzo Scalise (che nel 2021 sfiorò l’impresa chiudendo la competizione al secondo posto alle spalle solo del tedesco Marcel Schneider) a Jacopo Vecchi Fossa, da Federico Maccario a Edoardo Raffaele Lipparelli passando per Filippo Bergamaschi. Saranno cinque gli italiani in gara e all’appello mancherà, tra gli altri, Matteo Manassero che la scorsa settimana in Spagna e all’Empordà Challenge, ha ottenuto la sua terza Top 10 stagionale (chiudendo ottavo).

E se Schneider non potrà difenderà il titolo (il teutonico sarà impegnato allo US Open, terzo Major maschile del 2022 in programma negli stessi giorni a Brookline, in Massachusetts, dove l’Italia punterà su Francesco Molinari e Guido Migliozzi), tra i past winner dell’evento ci sarà l’inglese Ben Stow (vincitore nel 2018).

In campo scenderanno sei tra gli attuali dieci migliori giocatori dell’ordine di merito del secondo circuito europeo maschile: lo svedese Jens Dantorp (secondo), il tedesco Alexander Knappe (terzo), il francese Clément Sordet (quinto), lo svizzero Jeremy Freiburghaus (sesto), il danese Oliver Hundeboll (ottavo) e lo scozzese Liam Johnston (decimo). Il montepremi è di 260.000 euro.

 

Francesca Fiorellini ha vinto grazie ad un par alla quarta buca di playoff l’ANNIKA Invitational Europe 2022, uno dei tornei giovanili più prestigiosi del panorama internazionale che si è svolto sul percorso del Vasatorp Golf Club (par 73) di Morarp (vicino a Helsingborg), in Svezia. L'azzurra, dopo aver chiuso le 54 buche regolamentari con un totale di 214 (69 71 74, -5) colpi, stesso punteggio di Nora Sundberg (69 73 72), ha superato la svedese al termine di un duello spettacolare allo spareggio. Si tratta del secondo successo italiano in questa manifestazione, organizzata dalla Annika Foundation di cui è promotrice la grande campionessa Annika Sorenstam, che in carriera vanta 72 successi sul LPGA Tour (cifra comprensiva di dieci Major), dopo quello ottenuto da Anna Zanusso nel 2018.

In testa sin dal primo round, chiuso con il punteggio di 69 (-4) colpi che le ha permesso di ricevere anche il premio di miglior giro del torneo, Francesca Fiorellini ha iscritto il proprio nome nell'albo d'oro dell’evento succedendo a Meja Ortengren (campionessa nel 2021 sempre davanti a Nora Sundberg) e, grazie a questo exploit, ha ottenuto il secondo successo internazionale del 2022 dopo quello conquistato al Portuguese International Ladies Amateur. A questi due titoli, si aggiungono anche il Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza e il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, vinto la scorsa settimana al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria), lì dove pochi giorni prima aveva coronato il sogno di debuttare al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte (torneo in cui è riuscita a mettersi in mostra al fianco delle migliori giocatrici del golf europeo chiudendo 36/a).

Dopo un 2021 da protagonista, che ha raggiunto il suo culmine alla PING Junior Solheim Cup con una performance stellare che è valsa al Team Europe il successo, l’atleta romana classe 2005 portacolori dell’Olgiata Golf Club ha raggiunto un altro traguardo importante. Lo stesso vale per la Federazione Italiana Golf e per tutto il movimento giovanile italiano, una dimostrazione dell'ottimo lavoro portato avanti dallo staff tecnico federale nell'ottica della crescita e della valorizzazione dei talenti, uno dei punti cardine del Progetto Ryder Cup 2023.

Tra le altre azzurre in gara, accompagnate da Emanuela Baj, Lorena Rossettin ha chiuso in 8/a posizione con uno score di 225 (79 70 76, +6), Matilde Partele 36/a con 235 (73 85 77, +16), Marta Spiazzi 45/a con 239 (76 83 80, +20), mentre Paris Appendino 63/a con 245 (86 80 79, +26).

"Sono molto contenta di aver ottenuto questa vittoria, è stata una giornata lunga e faticosa. Ho rischiato molto con il doppio bogey alla 18 che è costato il playoff, ma allo spareggio sono riuscita a rimanere concentrata e a vincere alla quarta buca. Sono davvero felice", queste le parole di Francesca Fiorellini al termine della premiazione.

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Vasatorp Golf Club di Morarp, a Helsingborg in Svezia, è tutto pronto per l’ANNIKA Invitational Europe 2022 (14-16 giugno). Si tratta di uno dei tornei organizzati dalla Annika Foundation di cui è promotrice la grande campionessa svedese Annika Sorenstam, che in carriera vanta 72 successi sul LPGA Tour (cifra compresiva di dieci Major). Il team azzurro, accompagnato da Emanuela Baj, sarà composto da Francesca Fiorellini, Paris Appendino, Marta Spiazzi, Lorena Rossettin, Matilde Partele e Sophie Bierstofer.

L’evento, che si disputerà sulla distanza di 54 buche (non è previsto alcun taglio), lo scorso anno è stato vinto da Meja Ortengren e la svedese sarà in campo a difendere il titolo. Dal 2012, anno della prima edizione, hanno partecipato a questo torneo molte atlete diventate protagoniste del panorama internazionale. Nel 2018 a vincere fu l’azzurra Anna Zanusso (unico successo italiano), che dominò la scena trionfando con tre colpi di vantaggio su Ingrid Lindblad.

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The Amateur a Potgieter

Aldrich Potgieter ha vinto il The Amateur Championship, un major per dilettanti considerato tra i tornei più prestigiosi del panorama internazionale che si è disputato sui percorsi del Royal Lytham & St Annes Golf Club e del St Annes Old Links, nel Lancashire in Inghilterra. Il sudafricano si è imposto per 3&2 sull’inglese Sam Bairstow. Potgieter succede a Laird Shepherd, vincitore nel 2021, mentre nel 2009 Matteo Manassero ha firmato l’unico successo degli azzurri.

Sette gli italiani che hanno partecipato all’evento. Lucas Nicolas Fallotico, dopo aver chiuso in decima posizione la qualificazione su 36 buche stroke play con 139 (70 69, -3) colpi, ha superato nel primo match play per 2&1 lo svedese David Lundgren per poi fermarsi ai sedicesimi di finale contro l’irlandese Jack Hearn (4&3). Marco Florioli (70 72) e Matteo Cristoni (75 67) hanno avuto accesso alla fase a eliminazione diretta con il 40° posto in qualifica (142, par). Il primo è stato eliminato dal francese Paul Beauvy (2&1) nel turno preliminare (necessario per ridurre il tabellone a 64 i giocatori), mentre il secondo, dopo aver superato il sudafricano Jordan Peter Duminy (24ª buca), sempre nel preliminare, ha poi battuto l’inglese Olly Huggins per 1 up eha lasciato strada allo stesso Aldrich Potgieter (3&2).

Non sono entrati nei match play gli altri azzurri in gara, fermati in qualificazione: Flavio Michetti 100° con 145 (74 71, +3), Filippo Celli 114° con 146 (72 74, +4), Giovanni Manzoni 168° con 149 (74 75, +7) e Pietro Bovari 189° con 150 (73 77, +8). Il team azzurro è stato accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Dilettanti Maschile e dai tecnici federali Alessandro Bandini e Alain Vergari.

 

LA VIGILIA - Dal 13 al 18 giugno, sui percorsi del Royal Lytham & St Annes Golf Club e del St Annes Old Links, nel Lancashire in Inghilterra, andrà in scena The Amateur Championship, un major per dilettanti al quale parteciperanno anche sette italiani: Pietro Bovari, Filippo Celli, Matteo Cristoni, Lucas Nicolas Fallotico, Marco Florioli, Giovanni Manzoni e Flavio Michetti. Il team azzurro sarà accompagnato da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Dilettanti Maschile e dai tecnici federali Alessandro Bandini e Alain Vergari.

Saranno 288 gli atleti che prenderanno parte alla manifestazione, provenienti da tutto il mondo: dall’Arabia Saudita alle Filippine, da Singapore alla Nuova Zelanda. Il format del torneo prevede la qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno), poi i primi 64 classificati accederanno ai match play (che si giocheranno solamente sul percorso del Royal Lytham & St Annes), i quali si svolgeranno sulla distanza di 18 buche con l’eccezione della finale, che avrà luogo su 36.

Lo scorso anno a vincere fu l’inglese Laird Shepherd davanti a Monty Scowsill. L’unico successo italiano è datato 2009, quando ad imporsi fu Matteo Manassero.

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LETAS: a segno Kobori italiane in panne

La neozelandese Momoka Kobori ha ottenuto il primo successo sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, imponendosi con 206 (69 69 68, -10) colpi nel Montauban Ladies Open disputato al Golf de Montauban (par 71) nella città francese da cui il circolo prende nome

Con un giro finale in 68 (-4, quattro birdie) e con le ultime 36 buche senza bogey ha lasciato a debita distanza la scozzese Hannah McCook (209, -7). Più distaccate l’inglese Gemma Clews, la spagnola Marta Perez e le francesi Lucie Andrè e Alizée Vidal, quest’ultima dilettante, terze con 214 (-2), la scozzese Clara Young e l’inglese Sarah Gee, settime con 215 (-1)

Oltre metà classifica le italiane: Lucrezia Colombotto Rosso 41ª con 225 (78 73 74, +9), Martina Flori 48ª con 227 (77 77 73, +11) e la dilettante Sara Berselli 58ª con 230 (77 74 79, +14). E’ uscita al taglio per un colpo Erika De Martini, 67ª con 155 (76 79, +11).

 

SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso (78 73) e la dilettante Sara Berselli (77 74), 43.e con 151 (+7), e Martina Flori, 60ª con 154 (77 77, +10), hanno superato il taglio nel Montauban Ladies Open, il torneo del LET Access in svolgimento al Golf de Montauban (par 71) nella città francese da cui il circolo prende nome. E’ uscita per un colpo Erika De Martini, 67ª con 155 (76 79, +11).

Guida la graduatoria con 138 (69 69, -6) colpi la neozelandese Momoka Kobori che precede la scozzese Hannah McCook (139, -5), l’altra scozzese Tara Mactaggart e l’australiana Kristalle Blum (140, +4). Al quinto posto con 141 (-3) l’iberica Marta Perez. Il montepremi è di 42.500 euro

 

PRIMO GIRO - Italiane a ritmo lento nel primo giro del Montauban Ladies Open, il torneo del LET Access in svolgimento al Golf de Montauban (par 71) nella città francese da cui il circolo prende nome, Infatti Martina Flori e la dilettante Sara Berselli sono 51.e con 77 (+5) colpi, Lucrezia Colombotto Rosso è 64ª con 78 (+6) ed Erika De Martini 71ª con 79 (+7).

In vetta con 69 (-3) colpi  si è formato un quartetto composto dalle scozzesi Tara Mactaggart e Hannah McCook, dalla neozelandese Momoka Kobori e dall’olandese Anouk Sohier. Al quinto posto con 70 (-1) l’australiana Kristalle Blum e la svedese Anna Magnusson e al settimo con 71 (par) sei proettes tra le quali la spagnola Noemi Jimenez e la francese Lucie Andrè. Il montepremi è di 42.500 euro

 

LA VIGLIA - In Francia, sul percorso del Golf de Montauban di Montauban, è tutto pronto per il Montauban Ladies Open, torneo del LET Access che si svolgerà dal 10 al 12 giugno. Saranno 99 le atlete che prenderanno il via alla manifestazione e, tra queste, anche quattro italiane: Lucrezia Colombotto Rosso, Erika De Martini, Martina Flori e l’amateur Sara Berselli.

Occhi puntati sulla tedesca Chiara Noja, vincitrice la scorsa settimana all’AMUNDI Czech Ladies Challenge e nuova leader dell’ordine di merito del circuito davanti all’azzurra Colombotto Rosso. L’evento ha un montepremi complessivo di 42.500 euro. Nel 2021 ad aggiudicarsi il titolo fu la francese Marine Griffaut.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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