Il tedesco Freddy Schott è rimasto da solo al comando, con 133 (66 67, -9) colpi dell’Italian Challenge Open, quarto torneo dell’Italian Pro Tour 2022 e in calendario anche nel Challenge Tour. Sul percorso del Golf Nazionale (par 71) di Sutri (Viterbo), di alto profilo tecnico e ottimamente preparato, è stato tra i protagonisti Lorenzo Scalise, salito dal 29° al settimo posto con 136 (70 66, -6) colpi, autore di un parziale di 66 (-5), secondo punteggio più basso del round.
In un torneo che ha proposto ancora spettacolo, Freddy Schott, 21 anni e reduce da due quarti posti consecutivi, è stato molto aggressivo, prendendo la testa con quattro birdie e un eagle sulle prime 14 buche, poi però ha ridato chance agli avversari con due bogey nel finale per il 67 (-4).
Il tedesco precede il francese Damien Perrier, secondo con 134 (-8), e sono al terzo posto con 135 (-7) lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez, lo svedese Christopher Feldborg Nielsen, il danese Oliver Hundeboll e il norvegese Kristian Krogh Johannessen, mentre Scalise (otto birdie, un bogey, un doppio bogey per lui), ha la compagnia dello svedese Jens Fahrbring.
Degli altri italiani bella prova anche di Enrico Di Nitto, da 116° a 33° con 141 (75 66, -1), grazie a un giro in 66 colpi, (-5, con un eagle, cinque birdie, due bogey), e un colpo in più per Luca Cianchetti (74 68) e per Filippo Bergamaschi (69 73), 48.i con 142 (par).
Tra gli azzurri usciti al taglio, Matteo Manassero (149, +7), Federico Maccario (145, +3), Andrea Romano (146, +4) e il dilettante 16enne dell’Olgiata GC Leonardo Iacovitti (147, +5), che ha ceduto dopo un bel primo giro, ma che sicuramente avrà tratto una gran bella esperienza. Fuori anche, un po’ a sorpresa, lo svedese Jens Dantorp (144, +2), il danese Martin Simonsen (147, +5) e lo svizzero Jeremy Freiburghaus (147, +5), rispettivamente numero due, tre e quattro della Road To Mallorca (ordine di merito), che non sono riusciti a domare l’impegnativo percorso. Ha tenuto il tedesco Alexander Knappe, numero cinque, ma è lontano dalla vetta (33° con 141, -1).
Il taglio, caduto a 140 (par), ha lasciato in gara 60 concorrenti (156 al via), che nei due giri finali si contenderanno il montepremi di 350.000 euro, dei quali 56.000 andranno al vincitore.
Le interviste
Lorenzo Scalise: “Contento del giro, ma il mio intento è sempre quello di mettermi nelle condizioni di competere con i migliori la domenica. Dopo il round iniziale avevo bisogno di recuperare e ci sono riuscito. Però c’è ancora molto da lavorare. Ho due obiettivi, il primo di essere sempre in contesa ogni settimana e il secondo, a lungo temine, di entrare tra i primi venti dell’ordine di merito e salire sul tour maggiore. Il campo? Ottimo, come raramente è dato a vedere nel Challenge Tour, un test probante per tutti i partecipanti”.
Freddy Schott: “Sono molto soddisfatto della mia prestazione. Nel gioco corto avevo reso meglio nel primo giro, comunque ho mantenuto un livello parecchio alto e sono fiducioso per il finale. Il percorso è veramente fantastico sotto ogni punto di vista ed è un piacere solamente passeggiare in un contesto così bello. Sono cresciuto golfisticamente sul Sunshine Tour, molto formativo e competitivo, che considero la mia seconda casa, e ora spero di giocarmi al meglio le mie chance in questo circuito”.
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Seconda gara della Superlega Araba e secondo successo di un sudafricano. Questa volta il fortunato vincitore della prima moneta di quattro milioni di dollari (su un montepremi di 20 milioni di dollari) del Liv Golf Invitational Portland è stato Branden Grace con 203 (69 69 65, -13) colpi.
Sul percorso del Pumpkin Ridge Golf Club (par 72) a Portland nell’Oregon, Grace, 34enne di Pretoria con due titoli sul PGA Tour, nove sul DP World Tour e tre sul Sunshine Tour, al netto dei tre in combinata con il circuito europeo, ha realizzato un 65 (-7, otto birdie, un bogey) nel giro finale e ha sorpassato i due leader dopo 36 buche, il messicano Carlos Ortiz, secondo con 205 (-11), e Dustin Johnson, terzo con 207 (-9), quest’ultimo affiancato da Patrick Reed.
In quinta posizione con 209 (-7) il sudafricano Louis Oosthuizen, in sesta con 210 (-6) il giapponese Jinichiro Kozuma, e in decima con 214 (-2) Bryson DeChambeau, al debutto sul circuito. L’altro debuttante, Brooks Koepka si è classificato 16° con 216 (par), quindi sparsi per la classifica lo spagnolo Sergio Garcia, 26° con 220 (+4), il sudafricano Charl Schwartzel, 37° con 224 (+8), che si era imposto nel precedente Liv Golf Invitational London, e Phil Mickelson, 40° con 226 (+10).
Nella gara a squadre che ha distribuito altri cinque milioni di dollari (3 milioni alla prima, 1,5 alla seconda e 500.000 dollari alla terza) ha avuto la meglio con 193 (-23) colpi il team 4 Aces GC con Dustin Johnson, Patrick Reed, Pat Perez e Talor Gooch che hanno ricevuto 750.000 dollari a testa in aggiunta al premio individuale. Al secondo posto con 200 (-16) Stinger GC, compagine tutta di sudafricani con Louis Oosthuizen, Charl Schwartzel, Branden Grace, Hennie Du Plessis, a ciascuno dei quali sono spettati 375.000 dollari, che Branden ha comunque aggiunto volentieri ai 4 milioni. Quindi al terzo posto con 204 (-12) la formazione del Fireballs CC con Sergio Garcia, Abraham Ancer, Carlos Ortiz ed Eugenio Lopez Chacarra.
Intanto anche l’inglese Paul Casey ha ceduto alle lusinghe della Superlega Araba che ne ha annunciato l’ingaggio e che disputerà il prossimo torneo dal 29 al 31 luglio al Trump National Golf Club, in New Jersey.
SECONDO GIRO - Dustin Johnson, ex numero uno mondiale, ha girato in 68 (-4) colpi e con lo score di 136 (68 68, -8) ha raggiunto il messicano Carlos Ortiz (136 – 67 69) in vetta alla classifica del Liv Golf Invitational Portland, il secondo torneo della Superlega Araba che si sta svolgendo – distanza 54 buche - sul percorso del Pumpkin Ridge Golf Club (par 72) a Portland nell’Oregon.
Nomi di rilievo in alta classifica dove si trovano i sudafricani Branden Grace, terzo con 138 (-6), e Justin Harding, quarto con 139 (-5). Quindi al quinto posto con 140 (-4) Brooks Koepka, al debutto sul circuito, Patrick Reed, che sembra abbia addirittura rassegnato le dimissioni dal PGA Tour, il sudafricano Louis Oosthuizen, il giapponese Jinichiro Kozuma e il coreano Sihwan Kim e al decimo con 141 (-3) Bryson DeChambeau, anch’egli alla prima partecipazione. Non sono gran cosa le prove dello spagnolo Sergio Garcia, 23° con 146 (+2), del sudafricano Charl Schwartzel, 27° con 147 (+3), super vincitore del precedente Liv Golf Invitational London, dove ha intascato 4.750.000 dollari avendo vinto individuale e gara a squadre, e Phil Mickelson, 36° con 150 (+6).
Sempre agitati i rapporti con gli altri tour da parte dei giocatori passati alla Superlega. Il PGA Tour ne ha squalificati sette: Brooks Koepka, Bryson DeChambeau, Matthew Wolff, Carlos Ortiz, Abraham Ancer, Pat Perez e Patrick Reed, che come detto, sembra essersene andato spontaneamente. Sul fronte DP World Tour, in sedici, compresi Ian Poulter e Lee Westwood, hanno chiesto la “revoca immediata” delle sanzioni. Facile pensare che entreranno in scena alla grande gli avvocati.
A Portland sono in campo 48 giocatori per giocare la gara individuale, dotata di 20 milioni di dollari di montepremi con prima moneta di quattro milioni di dollari, e quella a squadre (gli stessi 48 divisi in compagini di quattro) che ha un montepremi di cinque milioni di dollari (tre milioni di dollari alla formazione vincitrice, 1,5 alla seconda, e 500.000 dollari alla terza)
PRIMO GIRO - Il messicano Carlos Ortiz è il leader con 67 (-5, sette birdie, due bogey) colpi del Liv Golf Invitational Portland, il secondo torneo della Superlega Araba che si sta svolgendo – distanza 54 buche - sul percorso del Pumpkin Ridge Golf Club (par 72) a Portland nell’Oregon. E’ al secondo posto con 68 (-4) Dustin Johnson e sono al terzo con 69 (-3) Pat Perez, il giapponese Hideto Tanihara e il sudafricano Branden Grace. E’ al sesto con 70 (-2) Brooks Koepka, al debutto nella Superlega, affiancato dal sudafricano Hennie Du Plessis. In 14ª posizione con 72 (par) Bryson DeChambeau, anch’egli al debutto, in 25ª con 74 (+2) il sudafricano Charl Schwartzel, vincitore del precedente Liv Golf Invitational London, e in 30ª con 75 (+3) Phil Mickelson e lo spagnolo Sergio Garcia.
Continuano le situazioni poco piacevoli e le polemiche che riguardano il nuovo tour mondiale. Secondo quanto rivelato da GolfDigest, diversi familiari delle vittime dell'11 settembre, che hanno tentato di organizzare una protesta all'interno di un hotel in cui soggiornano i giocatori della LIV Golf, sono stati allontanati dagli addetti alla sicurezza.
Quanto alle diatribe tra golfisti della Superlega e dirigenti degli altri circuiti in cui militavano prima, in 16 già componenti del DP World Tour, compresi Lee Westwood e Ian Poulter, avrebbero inviato una lettera al massimo circuito continentale, chiedendo "la revoca immediata" delle sanzioni applicate a chi ha scelto di giocare uno o più tornei della LIV Golf.
A Portland sono in campo 48 giocatori per giocare la gara individuale, dotata di 20 milioni di dollari di montepremi con prima moneta di quattro milioni di dollari, e quella a squadre (gli stessi 48 divisi in compagini di quattro) che ha un montepremi di cinque milioni di dollari (tre milioni di dollari alla formazione vincitrice, 1,5 alla seconda, e 500.000 dollari alla terza)
Al Golf Nazionale (par 71) di Sutri (Viterbo) il primo round dell’Italian Challenge Open è iniziato all’insegna dell’equilibrio e dello spettacolo. Nel quarto torneo dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, dopo le 18 buche di apertura, sono al vertice con 66 (-5) colpi cinque concorrenti: gli svedesi Robin Petersson e Joakim Wikstrom, lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez, il norvegese Kristian Krogh Johannessen e il tedesco Freddy Schott. A tallonarli un altro svedese, Christopher Feldborg Nielsen, e il sudafricano Deon Germishuys, 6/i con 67 (-4).
I migliori tra i tredici italiani in campo sono stati Filippo Bergamaschi e il dilettante Leonardo Iacovitti, 18/i con 69 (-2) davanti a Lorenzo Scalise, 29/o con 70 (-1) e runner up in questo evento nel 2019.
Tra gli azzurri sorprende Iacovitti, 18/o come Bergamaschi – Nel secondo round, sarà chiamato alla rimonta Matteo Manassero, 47/o con 71 (par) dopo un primo giro con tre birdie e altrettanti bogey. Stesso score, tra gli altri, anche per Michele Ortolani e per lo svedese Jens Dantorp, secondo nell’ordine di merito del Challenge Tour. Dietro di loro ecco Federico Maccario e Cristiano Terragni, 71/i con 72 (+1), Jacopo Vecchi Fossa, Andrea Romano e Giulio Castagnara, 82/i con 73 (+2). Avvio complicato per Luca Cianchetti, 106/o con 74 (+3), Enrico Di Nitto, 116/o con 75 (+4), e per Edoardo Raffaele Lipparelli, 150/o con 80 (+9).
Ha stupito Leonardo Iacovitti, alla prima gara in un tour professionistico, da amateur e al fianco dei migliori giocatori del secondo circuito europeo maschile. Il 16enne romano, tesserato per l’Olgiata Golf Club, entrato nel field in extremis per via del forfait (dettato da un problema fisico) di Aron Zemmer, ha realizzato sei birdie e quattro bogey. Filippo Bergamaschi ha messo insieme cinque birdie e tre bogey, mentre Lorenzo Scalise ha firmato tre birdie, con due bogey.
Le dichiarazioni
Robin Petersson: “Ho espresso un gioco molto solido su un campo bello, difficile, che richiede molta precisione per rimanere in fairway ed evitare le insidie del rough, da cui non è sempre agevole uscire. I miei obiettivi sono proiettati a fine stagione dove punto a entrare nel DP World Tour. E’ la prima volta che vengo a giocare nel Lazio e ne approfitterò per vedere Roma, una citta meravigliosa”.
Filippo Bergamaschi: “Abbiamo sofferto molto il caldo, a tratti insopportabile, che ha reso tutto più complicato. Il risultato di ‘meno 2’ è più che positivo. Ed è arrivato su un percorso duro, che sa difendersi, dove la buca 18, che un tempo era un par 5 e ora un par 4, ha aggiunto qualcosa in più alle difficoltà. Obiettivi? Dare il massimo prima di concedermi una settimana di riposo per poi intraprendere una lunga volata fino al termine della stagione”.
Leonardo Iacovitti: “E’ stato un debutto emozionante, un esordio in un circuito professionistico e al fianco di tanti campioni, che difficilmente dimenticherò. Ho giocato bene, su un campo eccellente, spero davvero di continuare così”.
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open (156 concorrenti) si disputa sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 60 classificati e i pari merito al 60/o posto. Il montepremi è di 350.000 euro, di cui 56.000 andranno al vincitore.
I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente (Official Supplier); Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official Advisor: Infront.
Vittoria annunciata di J.T Poston nel John Deere Classic, concluso con 263 (62 65 67 69, -21) colpi sul percorso del TPC Deere Run (par 71) a Silvis nell’Illinois. Una volata di testa sin dal principio per James Tyree Poston, detto “The Postman”, 29enne di Hickory (North Carolina), alla 156ª presenza sul PGA Tour e al secondo titolo (dopo quello nel Wyndham Championship, 2019), che si era fatto notare anche se in maniera singolare, perché aveva ottenuto tre top ten nelle ultime otto gare, compreso un secondo posto nel precedente Travelers Championship, ma passando per quattro tagli. Un giocatore comunque in un buon momento che praticamente non poteva essere contrastato in un torneo assolutamente senza big e in cui la concorrenza che aveva non era poi così agguerrita. Buon per lui che ha intascato un assegno di 1.278.000 dollari su un montepremi complessivo di 7.100.000 e che è salito dalla 99ª alla 58ª posizione nel World ranking e dalla 66ª alla 22ª nella graduatoria FedEx Cup.
Al secondo posto, distaccati di tre colpi, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout e l’argentino Emiliano Grillo (266, -18) ai quali non è poi andata così male, perché hanno guadagnato anche loro un bel gruzzolo di 631.900 dollari e hanno anche ottenuto il pass, insieme a Poston, per il 150° The Open, quarto major stagionale in programma dal 14 al 17 luglio a St. Andrews in Scozia. Al quarto posto con 267 (-17) Scott Stallings e Chris Gotterup e al sesto con 268 (-16) Danny McCarthy e l’inglese Callum Tarren.
TERZO GIRO - Ha l’occasione per conquistare il secondo titolo in carriera alla 156ª presenza sul PGA Tour J. T. Poston che sia pure con una certa difficoltà e solo grazie a un eagle sull’ultima buca, per un parziale di 67 (-4, un eagle, quattro birdie, due bogey), con lo score di 194 (62 65 67, -19) colpi è riuscito a mantenere nel John Deere Classic un vantaggio di tre colpi, che potrebbe anche essergli sufficiente per compiere l’impresa.
Sul percorso del TPC Deere Run (par 71) di Silvis nell’Illinois, James Tyree Poston, detto “The Postman”, 29enne di Hickory (North Carolina), nella corsa al successo dovrà guardarsi da Denny McCarthy, da Scott Stallings e dall’argentino Emiliano Grillo, secondi con 197 (-16), che non sono avversari irresistibili in un evento completamente disertato dai big.
Hanno chances anche l’inglese Callum Tarren, quinto con 198 (-15), Chris Nagel e Bo Hoag, sesti con 199 (-14), e un po’ meno l’austriaco Matthias Schwab e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, ottavi con 200 (-13) Il montepremi è di 7.100.000 dollari con prima moneta di 1.280.000 dollari
SECONDO GIRO - J.T. Poston ha allungato il passo e con un parziale di 65 (-6, sette birdie, un bogey) e lo score di 127 (-15) ha portato a quattro colpi il vantaggio sul primo inseguitore, Denny McCarthy, secondo con 131 (-11), nel John Deere Classic (PGA Tour), che si sta svolgendo al TPC Deere Run (par 71) di Silvis nell’Illinois.
James Tyree Poston, detto “The Postman”, 29enne di Hickory (North Carolina), alla 156ª presenza sul tour, spera di portare a due i titoli sul circuito è ha un’occasione quasi imperdibile, perché la gara non presenta praticamente big. Al terzo posto con 132 (-10) Chirs Naegel, entrato nel field dalla prequalifica, Chris Gotterup, che ha ricevuto un invito dello sponsor, l’argentino Emiliano Grillo e l’austriaco Matthias Schwab e tra gli otto concorrenti al settimo con 133 (-9) Scott Stallings, Vaughn Taylor e il taiwanese C.T. Pan.
E’ solo 46° con 138 (-4), ma Patrick Rodgers si è tolto la bella soddisfazione di realizzare una “hole in one” alla buca 3, un par 3 di 131 yards, la seconda in carriera dopo quella nel Sanderson Farms Championship del 2020. All’ace ha aggiunto tre birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-2).
E’ finita con un taglio la difesa del titolo di Lucas Glover, 70° con 140 (-2) e fuori per un colpo, e out anche Webb Simpson, 81° con 141 (-1). Il montepremi è di 7.100.000 dollari con prima moneta di 1.280.000 dollari
PRIMO GIRO - J.T. Poston ha preso la testa con un ottimo 62 (-9, nove birdie) nel John Deere Classic, un torneo disertato da tutti i big che si sta svolgendo al TPC Deere Run (par 71) di Silvis nell’Illinois.
James Tyree Poston, detto “The Postman”, 29enne di Hickory (North Carolina), un titolo sul circuito, ha due colpi di vantaggio sul canadese Michael Gligic (64, -7) e tre su Chris Gotterup e su Vaughn Taylor (65, -6), che di solito appare in alta classifica quando non ci sono in campo grandi nomi. In quinta posizione con 66 (-5) Ricky Barnes, Denny McCarthy, Chris Naegel e il sudafricano Dylan Frittelli e tra i dieci concorrenti in nona con 67 (-4) Scott Stallings e l’austriaco Matthias Schwab.
In ritardo Webb Simpson, 68° con 71 (par), e speranze di confermare il titolo praticamente svanite per Lucas Glover, 122° con 74 (+3). Il montepremi è di 7.100.000 dollari con prima moneta di 1.280.000 dollari
LA VIGILIA - Big in vacanza e John Deere Classic (30 giugno-3 luglio) che non ispira molto anche a dispetto dei 7.100.000 dollari di montepremi e la prima moneta di 1.280.000 dollari. Sul percorso del TPC Deere Run, a Silvis in Illinois, difenderà il titolo Lucas Glover, 42enne di Greenville (South Carolina), la cui carriera sembrava decollare quando nel 2008 si impose nell’US Open, ma poi praticamente è rimasto nell’anonimato raccogliendo in tutto quattro titoli, il quarto, appunto quello nel John Deere Classic, arrivato dieci anni dopo il terzo. Nel field Zach Johnson, Webb Simpson, Brandt Snedeker, Sahith Theegala, Bill Haas, l’australiano Jason Day, il canadese Adam Hadwin e il sudafricano Dylan Frittelli.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il John Deere Classic sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 2 e domenica 3, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo
L’olandese Davey Porsius con 209 (71 60 70, -4) colpi e la neozelandese Momoka Kobori con 211 (69 72 70, -8) hanno vinto l'Hauts de France-Pas de Calais Golf Open, evento fatto di due tornei, uno dell’Alps Tour e uno del LET Access, svoltisi in contemporanea sul percorso dell’AA Saint Omer GC (par 71 per gli uomini e parte 73 per le donne), nella città da cui il circolo prende il nome in Francia.
Nella gara maschile protagonisti anche gli italiani con Gregorio De Leo (210 – 71 69 70, -3), che non è riuscito ad agganciare l’olandese per un colpo e con Manfredi Manica e Andrea Saracino, anche loro in corsa per il successo, terzi con 211 (-2) alla pari con il dilettante francese Julien Sale. A premio altri sette italiani: Riccardo Bregoli 12° con 216 (+3), Giacomo Fortini, Davide Buchi e Gianmaria Rean Trinchero 27.i con 219 (+6), il dilettante Andrea Ferraris, 30° con 220 (+7), Stefano Mazzoli 32° con 221 (+8) e Takayuki Matsui 39° con 224 (+11).
Nel torneo femminile la Kobori ha superato largamente la spagnola Noemi Jimenez Martin e la dilettante olandese Lauren Holmey, seconde con 215 (-4), e quarto posto con 217 (-2) per la scozzese Hannah McCook e pee l’amateur francese Lilas Pinthier. Buona prova di Clama Manzalini, al secondo evento come proette, 12ª con 221 (76 70 75, +2), e sulla 32ª piazza Erika De Martini con 229 (75 77 77, +10). Fuorial taglio la dilettante Caterina Tatti, 54° con 159 (+13), e Martina Flori, 58° con 160 (+14). Entrambe le gare avevano un montepremi di 40.000 e i vincitori hanno percepito ciascuno 6.400 euro.
SECONDO GIRO - Andrea Saracino (69 70) e l’olandese Davey Porsius (71 68) con 139 (-3) colpi e la neozelandese Momoka Kobori con 141 (69 72, -5) sono in vetta all'Hauts de France-Pas de Calais Golf Open, evento fatto di due tornei, uno dell’Alps Tour e uno del LET Access, che si stanno disputando sulla distanza di 54 buche in contemporanea sul percorso dell’AA Saint Omer GC (par 71 per gli uomini e parte 73 per le donne), nella città da cui il circolo prende il nome in Francia. In ciascuno dei due eventi il montepremi è di 40.000 euro.
Nella gara maschile, oltre a Saracino, saranno in corsa per il titolo anche Gregorio De Leo (71 69) e Manfredi Manica (71 69), terzi con 140 (-2), che sono affiancati dall’olandese Vince Van Veen e dai francesi Edouard Espana, leader dopo un round, e Julien Sale, dilettante e numero due della money list. Non hanno chances Riccardo Bregoli, 15° con 144 (+2), Gianmaria Rean Trinchero, Andrea Ferraris (am) e Davide Buchi, 22° con 145 (+3).
Nel torneo femminile la Kobori precede di un colpo la scozzese Hannah McCook (142, -4) e di due l’amateur olandese Lauren Holmey (143, -3). E’ in ottima posizione Clara Manzalini, quarta con 146 (76 70, par), alla seconda gara da proette, ed Erika De Martini, 28ª con 152 (75 77, +6). Fuori la dilettante Caterina Tatti, 54° con 159 (+13), e Martina Flori, 58° con 160 (+14).
PRIMO GIRO - Il francese Edouard Espana con 68 (-3) colpi e la neozelandese Momoka Kobori e la tedesca Patricia Isabel Schmidt con 69 (-4) sono al comando nell'Hauts de France-Pas de Calais Golf Open, evento fatto di due tornei, uno dell’Alps Tour e uno del LET Access, che si stanno disputando in contemporanea sul percorso dell’AA Saint Omer GC (par 71 per gli uomini e parte 73 per le donne), nella città da cui il circolo prende il nome in Francia.
Nella gara maschile è al secondo posto Andrea Saracino con 69 (-2) colpi, alla pari con i transalpini Franck Daux e Julien Sale (am), mentre Davide Buchi e al quinto con 70 (-1) in compagnia di altri cinque concorrenti. In alta classifica anche Manfredi Manica, Giacomo Fortini, Gregorio De Leo e Stefano Mazzoli, undicesimi con 71 (par).
Nella competizione femminile le due battistrada sono seguite dalla scozzese Hannah McCook, terza con 70 (-3), dalla nordirlandese Victoria Craig, dall’olandese Lauren Holmey e dalla spagnola Clara Moyano Reigosa, quarte con 71 (-2). Al 20° posto Erika De Marini con 75 (+2), al 24° Clara Manzalini con 76 (+3), alla seconda gara da proette, al 41° la dilettante Caterina Tatti con 78 (+5) a al 57° Martina Flori con 81 (+8).
Entrami i tornei si svolgono sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 buche che lascerà in gara i primi 35 in graduatoria e i pari merito al 35° posto. In ciascuno dei due eventi il montepremi è di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Ancora uomini e donne insieme in un torneo. Questa volta saranno di scena giocatori dell’Alps Tour e giocatrici del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, impegnati nell'Hauts de France-Pas de Calais Golf Open (30 giugno-2 luglio) sul percorso dell’AA Saint Omer GC, nella città da cui il circolo prende il nome in Francia. Si giocano due gare separate sulla distanza di 54 buche, con taglio per entrambe dopo 36 buche che lascerà in gara i primi 35 in graduatoria e i pari merito al 35° posto. In ciascuno dei due eventi il montepremi è di 40.000 euro.
Complessivamente 21 gli italiani in campo, 17 uomini e quattro ragazze. Tra i 17 che gareggeranno nel torneo maschile vi sono, tra gli altri, Gregorio De Leo, Stefano Mazzoli, Carlo Casalegno, Giacomo Fortini, Manfredi Manica e Andrea Saracino in un contesto di 81 partenti che comprende quasi tutti i migliori elementi del circuito come l’olandese Koen Kouwenaar, lo spagnolo Manuel Morugan e il dilettante francese Julien Sale, secondo nell’ordine di merito. Tra i primi dieci di questa graduatoria (De Leo è terzo e Mazzoli sesto) mancheranno soltanto l’altro amateur francese Tom Vaillant, il leader, e l’irlandese Gary Hurley, quinto. Al via anche il dilettante ucraino Lev Grinberg, che a quattordici anni è divenuto il più giovane giocatore ad aver superato il taglio nel DP World Tour. Attualmente risiede in Belgio e durante l’inverno si allena il Florida.
Saranno al via nella gara femminile 64 giocatrici tra le quali Clara Manzalini, alla seconda apparizione da proette, Erika De Martini, Martina Flori e la dilettante Caterina Tatti. Molte le defezioni, ma non mancano collaudate proette tra le quali citiamo la francese Lucie Andrè, la tedesca Chiara Noja e l’inglese Gemma Clews.
In un finale ricco di colpi di scena la svedese Maja Star kha conquistato il quarto titolo sul Ladies European Tour imponendosi con 273 (68 68 67 70, -15) colpi nell’Amundi German Masters sul percorso del Golf & Country Club Seddiner See (par 72), in Germania, dove’ uscita al taglio per la prima volta in stagione, dopo 14 tornei (due a squadre) finiti a premio, Virginia Elena Carta, 92ª con 151 (76 75, +7).
Decisive le ultime due buche in cui la Stark ha segnato due birdie (in totale 70, -2, quattro birdie, due bogey) con cui ha sorpassato la connazionale Jessica Karlsson, in vetta nei primi tre e che è franata su due bogey, e la tedesca Leonie Harm (due par). Per la Karlsson un 72 (par, quattro birdie, quattro bogey) e per la Harm un 68 (-4, quattro birdie). Al quarto posto con 275 (-13) le tedesche Polly Mack e Olivia Cowan, la svedese Linn Grant e la scozzese Laura Beveridge.
Maja Stark, 22enne di Abbekas nel cui palmarès figurano, come detto quattro titoli sul LET, due nel 2021 e due quest’anno e uno sul LET Access (2021), ha percepito un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.
TERZO GIRO - La svedese Jessica Karlsson ha mantenuto la leadership con 202 (63 68 71. -14) colpi nell’Amundi German Masters (Ladies European Tour) sul percorso del Golf & Country Club Seddiner See (par 72), in Germania, dove’ uscita al taglio per la prima volta in stagione, dopo 14 tornei (due a squadre) finiti a premio, Virginia Elena Carta, 92ª con 151 (76 75, +7)
Jessica Karlsson, nativa di Karlstad, 30 anni il prossimo 25 agosto, è riuscita a bloccare il deciso attacco della connazionale Maja Stark, che le rendeva cinque colpi dopo due round. Quest’ultima ha infilato cinque birdie sulle prime nove buche, poi però la spinta si è esaurita con tre birdie pareggiati in negativo da un bogey e da un doppio bogey (65, -5) e così non ha potuto impedire che la Karlsson si riprendesse la vetta con due birdie sulle ultime tre buche, dopo un giro in 71 (-1, tre birdie, due bogey).
Nel giro finale parteciperanno alla corsa al titolo la spagnola Carmen Alonso e la tedesca Leonia Harm, terze con 206 (-10), e la francese Anais Meyssonnier, la ceca Clara Spilkova, la scozzese Laura Beveridge, la tedesca Olivia Cowan e la svedese Linn Grant, leader dell’ordine di merito, quinte con 297 (-9). Il montepremi è di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso, dopo un’interruzione per maltempo che non ha poi concesso tempo necessario per far giungere tutte le concorrenti in club house nell’Amundi German Masters sul percorso del Golf & Country Club Seddiner See (par 72), in Germania.
E’ rimasta al vertice con “meno 12” la svedese Jessica Karlsson, ferrnata alla 14ª buca, e che ha cinque colpi di margine sull’inglese Hayley Davis, stoppata alla 12ª e sulla tedesca Leonie Harm, che di buche nel ha giocate nove. Sono quarte con “meno 6” le svedesi Linda Wessberg (12ª) e Maja Stark (9ª), la tedesca Polly Mack (15ª) e l’inglese Gabriella Cowley (10ª).
Situazione complicata per Virginia Elena Carta, che è giunta alla buca 13 con lo score di “+5” e che per evitare il primo taglio stagionale ha bisogno di arrivare almeno a “+ 1”. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - A Berlino Virginia Elena Carta, 99ª con 75 colpi (+3, due birdie, tre bogey, un doppio bogey) nell’Amundi German Masters, rischia di uscite al taglio per la prima volta in stagione dopo 14 gare (due a squadra) disputate.
Sul percorso del Golf & Country Club Seddiner See (par 72), in Germania, ha iniziato con un gran 63 (-9) dovuto a birdie sulla metà delle 18 buche la svedese Jessica Karlsson, 30enne di Karlstad, senza titoli sul circuito. Un exploit che le ha concesso tre colpi di vantaggio sulle tedesche Leonia Harm ed Esther Henseleit, sull’inglese Gabriella Cowley, sulla ceca Klara Spilkova e sulla norvegese Marianne Skarpnord, seconde con 66 (-6). Al settimo posto con 67 (-5) la finlandese Elina Nummenpaa e la francese Lucie Malchirand. Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour fa tappa a Berlino per l’Amundi German Masters (30 giugno-3 luglio) al quale prende parte Virginia Elena Carta che, pur con un rendimento alterno, ha un bilancio stagionale sicuramente positivo come testimoniano le 14 gare disputate (due a squadre) in cui non ha mai subito tagli e che al momento occupa la 30ª posizione nell’ordine di merito.
Torneo impegnativo al Golf & Country Club Seddiner See, in Germania, dove il field è di ottima qualità e in cui figurano le prime nove classificate dalla Race To Costa del Sol (appunto la money list) dove stanno dominando le svedesi con i primi tre posti occupati da Linn Grant, a segno nel recente Scandinavian Mixed, dove ha battuto i pro del DP World Tour, Maja Stark e Johanna Gustavsson. Con loro le altre che le seguono nella graduatoria: la belga Manon De Roey, l’argentina Magdalena Simmermacher, l’inglese Meghan MacLaren, la sudafricana Lee-Anne Pace, la finlandese Tiia Koivisto e l’australiana Whitney Hillier.
Tra le altre concorrenti da citare la ceca Klara Spilkova, di solito impegnata negli Stati Uniti, la connazionale Jana Melichova, che dopo aver vinto il precedente Tipsport Czech Open nello status di amateur farà il suo debutto da professionista, la tedesca Olivia Cowan, la finlandese Sanna Nuutinen, spagnola Ana Pelaez Trivino e la norvegese Marianne Skarpnord. Il montepremi è di 300.000 euro.
Prima vittoria di un polacco sul DP World Tour. L’ha firmata Adrian Meronk imponendosi con 268 (67 67 68 66, -20) nell’Horizon Irish Open sul tracciato del Mount Juliet Estate (par 72), a Thomastown, nella contea di Kilkenny in Irlanda. Tra media e bassa classifica gli italiani. Edoardo Molinari è terminato 24° con 280 (75 67 67 71, -8) andando a premio per la decima volta consecutiva dopo aver posto rimedio a una partenza difficilissima, quindi Lorenzo Gagli (75 67 75 66) e Nino Bertasio (68 68 73 74), 46.i con 283 (-5), e Renato Paratore, 58° con 284 (70 70 74 70, -4).
Meronk, 29enne nato ad Amburgo in Germania, aveva ottenuto sino ad oggi un titolo sul Challenge Tour (Open de Portugal, 2019) e quest’anno sei piazzamenti tra i primi sei con cui aveva praticamente detto che prima o poi il torneo giusto sarebbe arrivato. Dopo aver preso la testa nel terzo turno, ha tenuto alto il ritmo nel quarto con un 66 (-6), fatto di cinque birdie, un bogey e un eagle determinante alla buca 17.
In seconda posizione con 271 (-17) il neozelandese Ryan Fox, in terza con 272 (-16) il sudafricano Thriston Lawrence, in quarta con 272 (-15) lo statunitense John Catlin, che era andato a segno nel 2020, lo scozzese David Law e il paraguaiano Fabrizio Zanotti. Non è riuscito a confermare il titolo, ottenuto nel 2021, l’australiano Lucas Herbert, nono con 276 (-12), venuto appositamente dagli Stati Uniti dove gioca stabilmente sul PGA Tour.
Meronk è stato gratificato con un congruo assegno di 974.605 euro su un montepremi è di circa 5.670.000 euro (6.000.000 di dollari la cifra ufficiale). Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 79° con 143 (72 71, -1), Guido Migliozzi, 151° con 155 (71 84, +11), e Andrea Pavan, 152° con 156 (72 84, +12).
TERZO GIRO - Il polacco Adrian Meronk è il nuovo leader con 202 (67 67 68, -14) colpi dell’Horizon Irish Open (DP World Tour) sul tracciato del Mount Juliet Estate (par 72), a Thomastown, nella contea di Kilkenny in Irlanda. E’ sceso dal quarto al 19° posto con 209 (68 68 73, -7) Nino Bertasio, dopo un 73 (+1, un birdie, due bogey), ma è proseguita l’ottima rimonta di Edoardo Molinari, che lo affianca (209 – 75 67 67), autore del secondo 67 (-5, sei birdie un bogey) di fila, due score che gli hanno permesso l’ascesa partendo dalla 139ª piazza iniziale e passando per il 64ª.
Meronk, 29enne nato ad Amburgo in Germania, con un titolo sul Challenge Tour (Open de Portugal, 2019) e sei piazzamenti tra i primi sei in stagione, ha realizzato un 68 (-4) un po’ articolato con sette birdie e tre bogey, tuttavia efficace che gli ha permesso di sorpassare lo spagnolo Jorge Campillo, ora secondo con 203 (-13) alla pari con il paraguaiano Fabrizio Zanotti e con l’inglese Jack Senior.
Punteranno al successo anche il norvegese Espen Kofstad e lo statunitense John Catlin, a segno in questo torneo nel 2020, quinti con 204 (-12), il sudafricano Thriston Lawrence e l’australiano Lucas Herbert, che difende il titolo, settimi con 205 (-11). Da rilevare che Herbert ha avuto un avvio incerto (37°) e nel secondo round è salito all’undicesimo. E’ la seconda gara che gioca sul DP World Tour (esclusi major e WGC) dopo il Dubai Desert Classic (suo nel 2020), poiché il suo circuito di competenza è il PGA Tour.
Stazionano in bassa classifica, ma comunque hanno superato il taglio Renato Paratore, 64° con 214 (70 70 74, -2), e Lorenzo Gagli, 77° con 217 (75 67 75, +1). Fuori al taglio Francesco Laporta, 79° con 143 (72 71, -1), Guido Migliozzi, 151° con 155 (71 84, +11), e Andrea Pavan, 152° con 156 (72 84, +12). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari (circa 5.670.000 euro).
SECONDO GIRO - Lo spagnolo Jorge Campillo solitario al comando con 133 (65 6, -11) colpi nell’Horizon Irish Open (DP World Tour) dove un brillante Nino Bertasio è approdato al quarto posto, salendo dal 23°, con 136 (68 68, -8) dopo aver raddoppiato il 68 (-4, un eagle, due birdie) iniziale.
Sul percorso del Mount Juliet Estate (par 72), a Thomastown, nella contea di Kilkenny in Irlanda, Campillo, 36enne si Coceres con due titoli sul circuito, ha realizzato anche lui un 68 (-4) con sei birdie e due bogey prendendo una lunghezza di vantaggio sul paraguaiano Fabrizio Zanotti e sul polacco Adrian Meronk (134, -10). Bertasio ha la folta compagnia del francese Frederic Lacroix, dello svedese Sebastian Soderberg, degli inglesi Jack Senior e Aaron Rai, dello scozzese David Law e dell’irlandese Seamus Power, rientrato per l’occasione dagli States dove partecipa al PGA Tour.
L’australiano Lucas Herbert, campione in carica, si è portato dalla 37ª all’undicesima piazza con 137 (-7) dove si trova anche il neozelandese Ryan Fox, al vertice dopo un round e penalizzato da un 73 (+1). Sono usciti di scena gli inglesi Tyrrell Hatton, 108° con 145 (+1) e Alex Fitzpatrick, 145° con 152 (+8), fratello di Matthew, vincitore del recente US Open, e al debutto tra i professionisti.
Proseguiranno il torneo Renato Paratore, 36° con 140 (70 70, -4), Lorenzo Gagli (75 67) ed Edoardo Molinari (75 67), entrambi 64.i con 142 (-2), che sono rinvenuti dal 139° posto, con il secondo che andrà a premio per la decima volta consecutiva. Out al taglio Francesco Laporta, 79° con 143 (72 71, -1), Guido Migliozzi, 151° con 155 (71 84, +11), e Andrea Pavan, 152° con 156 (72 84, +12). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari (circa 5.670.000 euro).
PRIMO GIRO - Giornata difficile per quasi tutti gli azzurri impegnati nell’Horizon Irish Open (DP World Tour) sul percorso del Mount Juliet Estate (par 72), a Thomastown, nella contea di Kilkenny in Irlanda dove solamente Nino Bertasio, 23° con 68 (-4) colpi, e Renato Paratore, 58° con 70 (-2), sono nella parte giusta della classifica, mentre tutti gli altri sono oltre la linea del taglio.
E’ al comando con 64 colpi (-8, otto birdie senza bogey) il 35 neozelandese di Auckland Ryan Fox, due titoli sul DP World Tour e due sul Challenge Tour, particolarmente attivo da qualche mese il quale negli ultimi sette eventi sul circuito (esclusi due major), ha collezionato un successo (Ras al Khaimah Classic), due secondi posti, un terzo, un ottavo, un nono e un 15°.
Seguon oa un colpo il francese Frederic Lacroix, lo spagnolo Jorge Campillo, il paraguaiano Fabrizio Zanotti e il tedesco Marcel Schneider (65, -7). Al sesto posto con 66 (-6) il sudafricano Triston Lawrence, gli inglesi Dale Whitnell, Jordan Smith e Aaron Rai, il transalpino Antoine Rozner e lo spagnolo Pablo Larrazabal.
Ritardo recuperabile per l’australiano Lucas Herbert, 37° con 69 (-3), che difende il titolo, e giornata da dimenticare per gli inglesi Tyrrell Hatton, 115° con 73 (+1), e per il dilettante Alex Fitzpatrick, fratello di Matthew, vincitore del recente US Open, al debutto tra i pro e 145° con 76 (+4).
Necessario, e forse non sufficiente per tutti gli altri italiani in campo, un cambio di passo per evitare l’uscita anticipata dopo 36 buche: Guido Migliozzi, 78° con 71 (-1), Andrea Pavan e Francesco Laporta, 95.i con 72 (par), Lorenzo Gagli ed Edoardo Molinari, che viene da nove gare di fila concluse a premio, 139.i con 75 (+3). Bertasio ha segnato sette birdie e tre bogey e Paratore quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari (circa 5.670.000 euro)
LA VIGILIA - Il DP World Tour propone uno dei classici appuntamenti del calendario, l’Horizon Irish Open, nato nel 1927 e giunto alla 67ª edizione. Sul percorso del Mount Juliet Estate, a Thomastown, nella contea di Kilkenny in Irlanda, tra i 156 concorrenti in gara dal 30 giugno al 3 luglio, sette saranno italiani a iniziare da Edoardo Molinari, giunto secondo nel 2014, e sicuramente l’azzurro più in forma al momento, da nove tornei di fila a premio, con tre top ten, e che in 14 eventi stagionali ha subito solo due tagli. Con lui scenderanno in campo Guido Migliozzi, che rientra dopo l’ottimo US Open (14°) e una settimana di pausa, Renato Paratore, Nino Bertasio, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli e Andrea Pavan.
Difende il secondo dei due titoli conquistati in carriera sul DP World Tour il 26enne australiano di Bendigo Lucas Herbert, che quest’anno ha preso parte solo al Dubai Desert Classic, per onorare il successo conseguito nel 2020 e che gioca in pianta stabile sul PGA Tour. Nel field l’inglese Tyrrell Hatton, due volte tra i top five in questa competizione, gli irlandesi Shane Lowry, a segno nel 2009 quando era ancora dilettante, e Padraig Harrington, sua la vittoria nel 2007 che magari spera di replicarla sull’onda del successo nell’US Senior Open, un major per over 50 che ha affrontato per la prima volta la scorsa settimana.
Sei i vincitori stagionali: gli spagnoli Adri Arnaus e Pablo Larrazabal, il finlandese Kalle Samooja, il danese Torbjorn Olesen, lo scozzese Ewen Ferguson e il cinese Ashun Wu. Tanti comunque i giocatori in grado di recitare ruoli importanti tra i quali ricordiamo i gemelli danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard e i sudafricani Brandon Stone e Dean Burmester. Esordio tra i professionisti per il 23enne Alex Fitzpatrick, un bel passato da dilettante, e fratello di Matthew Fitzpatrick, che ha firmato il suo primo major imponendosi nell’US Open. In un evento nel cui albo d’oro tra i più recedenti vincitori figurano lo spagnolo Jon Rahm, il nordirlandese Rory McIlroy e l’inglese Paul Casey, il montepremi è di 6.000.000 di dollari (circa 5.670.000 euro).
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - L’Horizon Irish Open sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 2 e domenica 3, dalle ore 14 alle ore 18,30. EUROSPORT 2: giovedì 30 giugno e venerdì 1 luglio, dalle ore 15 alle ore 19: sabato 2 e domenica 3, dalle ore 14 alle ore 18,30. Commento di Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.
L’attesa è finita. Prende il via sul percorso del Golf Nazionale, la casa del golf italiano, a Sutri (Viterbo), l’Italian Challenge Open, uno degli appuntamenti più attesi del Challenge Tour 2022 e quarto evento stagionale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG.
Ad anticipare la competizione, in programma dal 30 giugno al 3 luglio, la tradizionale Pro-Am vinta dal team guidato dall’azzurro Federico Maccario, subito protagonista.
E adesso è l’ora dei big. In campo 156 protagonisti, di cui 13 azzurri – da Matteo Manassero a Lorenzo Scalise – che si contenderanno un montepremi di 350.000 euro, con prima moneta di 56.000. Su un percorso in perfette condizioni, che ha già conquistato tutti i partecipanti.
La Pro-Am al team di Federico Maccario – Con un totale di “-36”, è stata la squadra del “pro” Federico Maccario, con Stefania Chiari, Maurizio Della Camera e Tommaso Cuomo a conquistare la Pro-Am dell’Italian Challenge Open. Al secondo posto con “-28”, il team guidato dal danese Martin Simonsen, con Ludovico Zajotti, Enrico Chiocci e Francesco Zajotti che ha preceduto quello di Liam Johnston, con Fabio Anconetani, Pierpaolo Paoluzi e Francesco Fracassi, in 3/a posizione con “-27”. Quarta piazza con “-26” per la compagine di Javier Sainz, con Federico Pianigiani, Giampaolo Morelli e Paolo Ciardi. Quinta posizione con “-25” per la squadra di Jens Dantorp, con Andrea Pischiutta, Celso Lombardini e Carlo Gianni. Hanno partecipato alla Pro-Am, tra gli altri, l’ex calciatore (tra i protagonisti del Napoli di Maradona) Giuseppe Incocciati e l’attore Davide Devenuto.
E’ l’ora dei campioni. Il field è di livello, 13 gli azzurri in campo - Che l’evento sia atteso anche dai giocatori del Challenge Tour, il secondo circuito europeo maschile, lo testimonia il field dove spiccano nove dei primi dieci della Road To Mallorca (l’ordine di merito) tra i quali mancherà solo il sudafricano Juan Carlo Ritchie, il leader. Ma a garantire spettacolo saranno sicuramente gli altri nove: lo svedese Jens Dantorp (secondo), i danesi Martin Simonsen (terzo), Nicolai Kristensen (settimo) e Oliver Hundeboll (ottavo), lo svizzero Jeremy Freiburghaus (quarto), il tedesco Alexander Knappe (quinto), il francese Clement Sordet (sesto), il belga Christopher Mivis (nono) e l’inglese Marco Penge (decimo).
Saranno invece 13 gli azzurri in gara. Con Matteo Manassero e Lorenzo Scalise, i due più in alto nell’ordine di merito del Challenge Tour 2022, ci saranno: Federico Maccario, Jacopo Vecchi Fossa, Aron Zemmer, Luca Cianchetti, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, Cristiano Terragni, Andrea Romano, Giulio Castagnara ed Edoardo Raffaele Lipparelli. In passato gli azzurri sono stati più volte protagonisti nella competizione. Due i successi azzurri: nel 2009 con Edoardo Molinari (vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2023) e nel 2015 con Matteo Delpodio (Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali della FIG), sempre all’Olgiata Golf Club di Roma.
Riflettori puntati anche sul belga Kristof Ulenaers, gli inglesi Todd Clements e Alfie Plant, a segno nel precedente Blot Open de Bretagne, lo spagnolo Javier Sainz e sul francese Ugo Coussaud.
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputerà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 60 classificati e i pari merito al 60/o posto. Il montepremi è di 350.000 euro, di cui 56.000 andranno al vincitore.
Il percorso di gara – Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente (Official Supplier); Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official Advisor: Infront.
Al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), la casa del golf italiano, è tutto pronto per l’Italian Challenge Open, in programma dal 30 giugno al 3 luglio (ad anticipare la competizione, mercoledì 29 giugno, sarà la Pro-Am). Quarto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, il secondo circuito europeo maschile, vanterà un field di livello. Per quel che riguarda l’ordine di merito del Challenge Tour, scenderanno in campo nove tra gli attuali migliori dieci giocatori. C’è attesa per gli azzurri che vantano già due successi nell’evento. In palio un montepremi di 350.000 euro, con prima moneta di 56.000.
Manassero e Scalise guidano gli azzurri - Da Matteo Manassero (tra i big più attesi della competizione) a Lorenzo Scalise (runner up nel 2019), da Jacopo Vecchi Fossa ad Aron Zemmer. Tredici i protagonisti italiani che cercheranno l’affermazione in casa. Tra loro anche Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Romano, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Michele Ortolani, Cristiano Terragni e Giulio Castagnara. Nel 2009 a spuntarla fu Edoardo Molinari (vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2023), mentre nel 2015 Matteo Delpodio (Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali della FIG) firmò l’impresa sempre all’Olgiata Golf Club di Roma. Grande occasione per gli azzurri in una tappa clou dell’Italian Pro Tour, circuito di gare nazionali e internazionali della FIG che rappresenta un trampolino di lancio verso i principali circuiti mondiali. E che, in accordo con l’Official Advisor della FIG, Infront, favorisce la crescita dei giovani talenti, nel segno del progetto Ryder Cup 2023.
In gara anche nove tra gli attuali migliori dieci giocatori del Challenge Tour – L’élite del Challenge Tour 2022 si sfida al Golf Nazionale di Sutri. In campo scenderanno infatti 156 giocatori, tra questi anche nove tra gli attuali migliori dieci del circuito. All’appello mancherà solo il numero 1 dell’ordine di merito del secondo circuito europeo maschile, il sudafricano Juan Carlo Ritchie. Mentre ci saranno: lo svedese Jens Dantorp (secondo), i danesi Martin Simonsen (terzo), Nicolai Kristensen (settimo) e Oliver Hundeboll (ottavo). E ancora; lo svizzero Jeremy Freiburghaus (quarto), il tedesco Alexander Knappe (quinto), il francese Clement Sordet (sesto), il belga Christopher Mivis (nono) e l’inglese Marco Penge (decimo). Mentre non potrà difendere il titolo, perché impegnato sul DP World Tour nell’Horizon Irish Open, il portoghese Ricardo Gouveia (vincitore nel 2021 ma anche nel 2014).
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputerà sulla distanza di 72 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 60 classificati e i pari merito al 60/o posto. Il montepremi è di 350.000 euro, di cui 56.000 andranno al vincitore.
Ad anticipare la competizione sarà la Pro-Am – Ad aprire lo spettacolo sarà la Pro-Am che, mercoledì 29 giugno, vedrà in gara 22 squadre, ognuna composta da un professionista e tre dilettanti. Tra i partecipanti anche Giuseppe Incocciati, ex calciatore tra i protagonisti del Napoli di Maradona, e gli attori Claudio Amendola e Davide Devenuto.
Il percorso di gara - Disegnato dagli architetti George e Jim Fazio e David Mezzacane il percorso, di alta caratura tecnica e qualitativa, si snoda in un suggestivo paesaggio naturale, tra boschi e querce secolari. Nel tempo ha ospitato tante manifestazioni di prestigio tra le quali la World Cup nel 1991 e il Campionato Europeo Dilettanti nel 1992. Il Golf Nazionale è anche la sede del Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2023. Il circolo ha sposato i principi dell’ecosostenibilità con il manto erboso costituito da una Bermuda Grass di nuova generazione che si adatta bene al clima del bacino del Mediterraneo e consente di superare nel modo migliore inverni molto rigidi.
I Partner - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Rinascente (Official Supplier); Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official Advisor: Infront.
Finale a sorpresa e successo di una dilettante di casa, la 24enne ceca Jana Melichova con 202 (68 65 69, -14) colpi nel Tipsport Czech Ladies Open (Ladies European Tour) disputato al Royal Beroun Golf Club (par 72) di Beroun nella Repubblica Ceca dove Virginia Elena Carta, 58ª con 217 (72 70 75, +1), è scivolata in bassa classifica dopo un brutto finale in 75 (+3, tre birdie, quattro bogey, un doppio bogey).
Jana Melichova con un parziale di 69 (-3, sei birdie, tre bogey) ha superato di un colpo la connazionale Klara Spilkova, la proette migliore del suo Paese, e la danese Nicole Broch Estrup (203, -13), che hanno ricevuto 24.000 euro ciascuna (prima e seconda moneta diviso due) su un montepremi di 200.000 dollari, mentre la vincitrice ha ricevuto solo il trofeo.
Al quarto posto con 204 (-12) la svedese Johanna Gustavsson, una proette in continua crescita, al quinto con 205 (-11) la spagnola Laura Gomez Ruiz e al sesto con 206 (-10) l’altra iberica Laura Sobron e la dilettante austriaca Emma Spitz.
SECONDO GIRO - Ha recuperato quindici posizioni Virginia Elena Carta, da 48ª a 33ª con 142 (72 70, -2) colpi. nel Tipsport Czech Ladies Open (Ladies European Tour) al Royal Beroun Golf Club (par 72) di Beroun nella Repubblica Ceca, dove l’austriaca Emma Spitz (132 – 66 66, -12) ha agganciato in vetta alla classifica la danese Nicole Broch Estrup (132 – 65 67).
Le inseguono due giocatrici di casa, Klara Spilkova, la migliore del suo Paese, e la dilettante Jana Melichova, terze con 133 (-11). Saranno in contesa per la vittoria nel round finale anche le spagnole Luna Sobron e Paz Marfa Sans, quinte con 137 (-7), l’altra amateur ceca Patricie Mackova, la svedese Johanna Gustavsson e l’iberica Elia Folch, settime con 138 (-6).
Virginia Elena Carta ha girato in 70 (-2) colpi con quattro birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 euro
PRIMO GIRO - Primo giro con qualche difficoltà per Virginia Elena Carta, 48ª con 72 (par, tre birdie, tre bogey) colpi, nel Tipsport Czech Ladies Open (Ladies European Tour) al Royal Beroun Golf Club (par 72) di Beroun nella Repubblica Ceca.
Leader con 65 (-7, otto birdie, un bogey) colpi è la danese Nicole Broch Estrup che precede di misura l’austriaca Emma Spitz, ottimo passato da dilettante. Al terzo posto con 67 (-5) la spagnola Teresa Diaz Moliner e al quarto con 68 (-5) le iberiche Elia Folch e Luna Sobron, la svedese Johanna Gustavsson e le ceche Sara Kouskova, Klara Spilkova e Jana Melichova (am). Il montepremi è di 200.000 euro
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour (LET) dall’Inghilterra si sposta in Repubblica Ceca dove, dal 24 al 26 giugno, va in scena il Tipsport Czech Ladies Open. Al Royal Beroun Golf Club di Beroun, saranno 130 le concorrenti, proveniente da 29 Paesi diversi, a contendersi il titolo e un montepremi di 200.000 euro. L’Italia punta su Virginia Elena Carta. Unica azzurra in gara, è reduce dal 17° posto ottenuto all’Aramco Team Series-London.
Tra le favorite della vigilia, l’inglese Meghan MacLaren (che quest’anno ha già vinto, lo scorso aprile, l’Australian Ladies Classic – Bonville) e la svedese Johanna Gustavsson. La scandinava, terza nell’ordine di merito del circuito, è alla ricerca della prima affermazione sul LET.
Sedici le giocatrici che cercheranno gloria davanti al proprio pubblico. Tra queste Kristyna Napoleonaova e Sara Kouskova. Nel 2021 a imporsi fu la thailandese Atthaya Thitikul (ora quinta al mondo) che questa settimana sarà impegnata negli USA al KPMG Women’s PGA Championship, terzo Major femminile del 2022.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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